COMUNE DI BUSETO PALIZZOLO
ID.
COMUNE DI BUSETO PALIZZOLO
PROVINCIA DI TRAPANI
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Deliberazione Originale della Giunta Municipale
N. 108 Rep. Data 01.12.2015
OGGETTO: Approvazione protocollo d’intesa per istituzione del “Contratto di Fiume e di Costa X. Xxxxxxxxxx e Punta di Solanto”, tra il Comune di Castellammare del Golfo (Ente capofila) ed i comuni aderenti San Xxxx lo Capo, Custonaci, Buseto Palizzolo.
L'anno Duemilaquindici, il giorno Uno del mese Dicembre alle ore 13,30, nella sala delle adunanze del Comune suddetto, in seguito a regolare convocazione, la Giunta Municipale si è riunita nelle persone seguenti:
Pres. Ass.
XXXXXXX Xxxx - Xxxxxxx Presidente si
XXXX Xxxxxxxxx - Xxxx Xxxxxxx – Assessore si
PRIMA Xxxxxxxx - Xxxxxxxxx si
XXXXXXXX Xxxxxxxx - " " si
XXXXXXXX Xxxxx - " " si con la partecipazione del Segretario Generale Dr. Xxxxxxxx Xxxxxx.
Il Sindaco, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta e invita a deliberare sull'oggetto sopraindicato.
Si sottopone ad approvazione la seguente proposta di deliberazione.
LA GIUNTA MUNICIPALE
Premesso che:
• la Dichiarazione sull'Ambiente e lo Sviluppo, stipulata dalla Conferenza delle Nazioni Unite riunita a Rio de Janeiro (Brasile) nel giugno 1992, sancisce che (principio 10) “..il modo migliore di trattare le questioni ambientali e' quello di assicurare la partecipazione di tutti i cittadini interessati, ai diversi livelli” e che “…a livello nazionale, ciascun individuo avrà adeguato accesso alle informazioni concernenti l'ambiente in possesso delle pubbliche autorità […] ed avrà la possibilità di partecipare ai processi decisionali”;
• il documento finale del secondo Forum Mondiale dell’Acqua, tenutosi a L’Aja (Olanda) nel marzo 2000, prevede che i “Contratti di Fiume” siano strumenti che permettono di “adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengano in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci”;
• la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo, istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque e fissa al 2015 (a meno di proroghe o deroghe debitamente motivate) il raggiungimento dell’obiettivo di “buono” stato di qualità ambientale per tutti i corpi idrici della comunità attraverso una integrazione tra le necessità antropiche, il mantenimento degli ecosistemi acquatici e la mitigazione degli effetti delle inondazioni e della siccità;
Visti:
• la procedura di infrazione 2004/2034, per la quale lo Stato italiano è stato oggetto di condanna con sentenza emessa il 19 luglio 2012 da parte della Corte di giustizia europea;
• la già citata Direttiva 2000/60/CE in materia di tutela delle acque che individua il bacino idrografico come corretta unità di riferimento per il governo delle risorse idriche, che prevede “la partecipazione attiva di tutte le parti interessate all’attuazione dei Piani i Gestione dei bacini idrografici” (art. 14) e individua gli “accordi negoziati in materia ambientale” (all. VI, parte B, punto IV) tra le misure supplementari che gli Stati Membri possono decidere di adottare all'interno di ciascun distretto idrografico nell'ambito del programma di misure (di cui all'art. 11, par. 4);
• la Direttiva 2007/60/CE per la istituzione di “un quadro per la valutazione e la gestione dei rischi di alluvioni volto a ridurre le conseguenze negative per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche connesse con le alluvioni all’interno della Comunità” (art. 1), che prevede l’incoraggiamento della “partecipazione attiva delle parti interessate all’elaborazione, al riesame e all’aggiornamento dei piani di gestione del rischio di alluvioni” (art. 10), in maniera coordinata, ove opportuno, con la partecipazione prevista dalla già richiamata Direttiva 2000/60/CE (art. 9);
• Il Capitolo 18 del Documento di Agenda 21 di Rio De Janeiro "Programmi di Azione, Settore C, relativo alla gestione delle risorse idriche", 1992;
• Il documento della VI sessione del CSD dell'ONU dedicata all'applicazione dell'Agenda 21 nel campo della gestione delle risorse idriche "Action Eau 21", 1998;
• Il documento del 2° Forum Mondiale dell'Acqua che prevede i "Contratti di fiume" quali strumenti che permettono di "adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengano in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci";
• Il VII Programma di Azione per l'Ambiente della Comunità europea, che ha valore vincolante per tutti gli Stati membri (art. 251 del Trattato sull'Unione europea) e che conferma e rafforza l'integrazione della dimensione ambientale nei piani e nei programmi di tutti gli enti pubblici;
• La Carta di Aalborg, carta delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile, sottoscritta ad Aalborg - Danimarca il 27 maggio 1994;
• Il Decreto 152/2006, riportante “Norme in materia ambientale” recependo la suddetta norma europea, ribadisce il perseguimento degli obbiettivi di prevenzione e riduzione dell’inquinamento nonché l’attuazione del risanamento dei corpi idrici. Entrambe le norme sottolineano la necessità di ricorrere a sistemi di gestione integrata delle acque le cui politiche di governo e di controllo vanno affiancate alle altre politiche ambientali e di gestione del territorio al fine del perseguimento di precisi obiettivi di qualità ambientale dei corpi idrici;
• Il Piano di Tutela delle Acque della Regione Sicilia adottato con Ordinanza Commissariale del 27/12/2007, quale specifico piano di settore per il raggiungimento degli obiettivi di qualità.
• Il documento “Definizioni e requisiti qualitativi di base dei Contratti di Fiume” Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, Ministero dell’Ambiente, ISPRA (marzo 2015)
• Le Linee Guida per la redazione del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni della Regione Siciliana, in attuazione della direttiva 2007/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvione.
• I Contratti di Fiume e di Costa concorrono alla definizione, all'attuazione e all'aggiornamento degli strumenti di pianificazione di distretto con riferimento alla scala di bacino e sotto-bacino idrografico, ovvero al Piano di gestione del rischio alluvioni di cui all'art. 7 del Decreto Legislativo del 23 febbraio 2010, n. 49, e del Piano di gestione delle acque di cui all'art. 117 del Decreto Legislativo del aprile 2006, n. 152.
• Rientrano nella definizione di Contratto di Fiume anche le fattispecie declinate su diversi ambiti idrografici (Contratto di lago, di costa, di acque di transizione, di falda).
• La legge 662/1996 relativa alla Programmazione negoziata, quale strumento amministrativo di collaborazione interistituzionale per lo sviluppo regionale, richiamata dalla Regione Siciliana con la legge finanziaria per l’anno 1997 (art. 2 comma 203) allo scopo di:
• promuovere processi di decisione concertati tra tutti i soggetti pubblici e privati (Governo, Regioni e Provincie, Enti locali, imprese, associazioni industriali e del lavoro, banche, fondazioni, etc.) interessati ai temi dello sviluppo nell’ambito di intervento;
• favorire una gestione coordinata degli interventi dei diversi soggetti istituzionali coinvolti riferiti allo sviluppo territoriale;
• razionalizzare l’impiego della spesa pubblica e privata sul territorio di riferimento;
Considerato che:
• i bacini idrografici individuati e ricadenti nel Contratto di Fiume e di Costa rappresentano un territorio nel quale coesistono valenze, criticità ambientali e socioeconomiche la cui complessità risulta in buona parte già riconosciuta ma ancora non pienamente affrontata;
• gli interventi da eseguire nei bacini non sono solo quelli relativi alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico ma anche quelli relativi ad altri domini tecnici interconnessi e sinergici a questo, e precisamente: l’inquinamento dei suoli, delle acque e dell’aria; l’attivazione di nuove politiche agricole basate sulla green economy; la fruibilità turistica ed ambientale dei siti; l’uso sostenibile della risorsa idrica; la valorizzazione del territorio e della storia di tutta l’area, con interventi che ne esaltino anche le rilevanze storiche, paesaggistiche e naturalistiche proprie dei luoghi; lo sviluppo socio economico sostenibile.
• Il Comune di Castellammare del Golfo manifesta l’interesse ed offre l’opportunità per affrontare le problematiche relative ai territori ricadenti nei bacini, attraverso un percorso di concertazione che coinvolga tutti gli attori ed i settori interessati alla gestione del territorio e dell’ambiente, con la volontà di perseguire obiettivi comuni per la tutela, la riqualificazione e lo sviluppo socio economico del territorio;
• il Contratto di Fiume e di Costa è lo strumento più idoneo finalizzato a definire un impegno condiviso da parte di diversi soggetti pubblici e privati, a vario titolo interessati, per la riqualificazione ambientale e la rigenerazione socio-economica del bacino idrografico a questo connesso;
• per il buon utilizzo dei fondi comunitari 2014 – 2020, le regole sancite attribuiscono un ruolo di rilievo alla diffusione della “cultura del risultato”, ovvero alla individuazione, e questo dalla fase di programmazione, di un legame diretto tra obiettivi (definiti in misura non generica), azione ed impatti, ponendo altresì degli elementi di innovazione che caratterizzano lo scenario 2014-2020. Più precisamente la nuova programmazione introduce: condizionalità (ex ante, di performance, ex post); maggiore apertura al confronto pubblico, sia in fase di proposta dell’accordo di partenariato e dei programmi che di controllo; una maggiore attenzione ai “luoghi” (approccio place based). Tutto ciò attraverso la valorizzazione della dimensione urbana e rurale, il rafforzamento dei presidi di competenza nazionale e dall’integrazione della politica regionale, comunitaria e nazionale con la politica di bilancio ordinaria.
Ritenuto che:
• il Contratto di Fiume e di Costa deve essere inteso come una nuova metodologia di pianificazione e progettazione territoriale, ambientale e socio economica, recepibile nelle politiche e nelle attività di tutti i soggetti firmatari, per la condivisione delle decisioni sul territorio e per la creazione di un sistema di azione locale basato sulla concertazione ed integrazione, fondandosi su un approccio trasparente ed interattivo;
• il Contratto di Fiume e di Xxxxx deve essere altresì interpretato come un processo decisionale che compone gli interessi di un territorio nel rispetto delle competenze di ciascuno degli attori interessati e, in tale accezione, rappresenta anche uno strumento attraverso cui orientare o integrare le risorse e le programmazioni economiche destinate ad un territorio;
• il Contratto di Fiume e di Costa si configura come un accordo volontario fra soggetti pubblici e privati volto a definire obiettivi, strategie d’intervento, azioni da attivare, competenze da coinvolgere, risorse da allocare;
Visti:
• l’art. 163 del D.Lgs. n. 267/2000;
• l' Ord. Amm. EE.LL. vigente in Sicilia;
• lo Statuto Comunale;
DELIBERA
1. La sottoscrizione alla carta di Alborg, Agenda 21 Italy;
2. Di approvare il protocollo d’intesa (per l’istituzione del “Contratto di Fiume”) allegato alla presente tra il Comune Castellammare Del Golfo (Comune Capofila) ed i Comuni facenti parte del Bacino Idrografico X. Xxxxxxxxxx e Punta di Solanto, X. Xxxx Xx Xxxx, Custonaci e Buseto Palizzolo.
3. Prendere atto che il Comune di Castellammare del Golfo con determina Sindacale n. 45 del 17.11.2015 ha nominato quale “Esperto con funzione di Coordinatore della segreteria tecnico scientifica del contratto di fiume” con incarico a tempo determinato e a titolo gratuito ai sensi dell’Art.14 L.R. n°7 del 26.08.1992 la Dottoressa Xxxxxxxxx Xx Xxxx, iscritta all’Ordine degli Agronomi della Provincia di Trapani al n.513 e residente in Alcamo (TP) in Xxx Xxxxxx Xxxxxxxxx, x. 0.
4. Dichiarare il presente provvedimento di immediata esecuzione. Il Proponente
L’Assessore
X.xx Arch. Xxxxxxxx Xxxxxxxx
LA GIUNTA MUNICIPALE
Visti i pareri favorevoli espressi ex art. 53 della Legge 8.6.1990, n. 142, così come recepita con la L.R. 11.12.1991, n. 48;
Ritenuto opportuno dare approvazione alla proposta di delibera; Ad unanimità di voti palesemente espressi;
DELIBERA
1) Xx approvare, facendola propria, assieme agli allegati, la proposta di deliberazione sopra riportata.
2) Con successiva votazione, unanime e palese, la presente deliberazione viene dichiarata immediatamente eseguibile, stante l’urgenza.-
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