ACCORDO PROCEDIMENTALE
ACCORDO PROCEDIMENTALE
Progetto di Politiche di Flexicurity nell’Area di crisi industriale complessa di Portovesme, per la riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori destinatari dell’Azione 1 di cui alla Deliberazione GR 69/23, attraverso la realizzazione di progetti di utilità sociale negli Enti Locali.
VISTO l’art. 15 della L. 241 del 1990, che prevede la possibilità per le Pubbliche Amministrazioni di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;
VISTO l’art. 11 della L. 7 agosto 1990 n. 241, che prevede la possibilità per l’Amministrazione procedente di concludere accordi con gli interessati al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale;
VISTO l’art. 24 della L.R. 22 agosto 1990 n.40, che prevede la possibilità di concludere accordi procedimentali normativi e di organizzazione aventi per oggetto l’esercizio di potestà amministrative e le corrispettive prestazioni di persone fisiche e giuridiche al fine di raggiungere obiettivi di interesse pubblico;
VISTA la L.R. 17 maggio 2016, n.9, che istituisce l'Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro (ASPAL), con sede a Cagliari, quale organismo tecnico della Regione dotato di personalità giuridica, autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale e contabile.
ATTESO CHE l’Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro è soggetto tecnico della Regione Autonoma della Sardegna in grado di fornire assistenza tecnica per lo sviluppo e sperimentazione di politiche innovative per l’occupazione;
VISTA la Deliberazione della G.R. n. 31/2 del 17/06/2015 “Programmazione Unitaria 2014-2020. Strategia 1 "Investire sulle Persone". Priorità Lavoro”;
VISTO il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 31 Gennaio 2013 - attuazione dell’art.27, comma 8, del DL n.83 del 22 giugno 2012 recante “misure urgenti per la crescita del Paese” (Legge di conversione n.134 del 7 agosto 2012);
VISTO il Decreto Ministeriale del 13.09.2016 che riconosce il Polo industriale di Portovesme e del territorio del Sulcis Iglesiente quale area di crisi industriale complessa;
VISTO il verbale dell’Accordo del 20.12.2016, stipulato tra Assessore del Lavoro e XX.XX. che individua l’elenco dei lavoratori coinvolti nel progetto di politica attiva denominato “Politiche di Flexicurity nell’Area di crisi industriale complessa di Portovesme: riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori Alcoa e Indotto, ex-Ila, indotto Eurallumina”;
VISTA la Deliberazione G.R. n.69/23 del 23/12/2016 “Approvazione delle linee di indirizzo per la definizione del Progetto di Politiche di Flexicurity nell’Area di crisi industriale complessa di Portovesme: riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori Alcoa e Indotto, ex-Ila, indotto Eurallumina, nella quale viene indicata l’Agenzia come soggetto destinatario di risorse pari a € 4.938.000 per la realizzazione del progetto, di cui € 1.686.000 destinate all’Azione 1;
VISTO il Verbale di Accordo del 05.07.2017 tra Assessorato al Lavoro, ASPAL e XX.XX., in cui vengono individuati i “progetti di utilità sociale” come strumento per riattivare i lavoratori e garantire loro un sostegno al reddito;
TUTTO CIÒ PREMESSO
TRA
L’Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro nella persona del Direttore Generale Xxxxxxx Xxxxxxx, di seguito (ASPAL);
E
Il Comune di nella persona del , di seguito denominato (Comune);
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Art.1 Finalità
Le premesse fanno parte integrante del presente Accordo.
Il presente Accordo disciplina i compiti dei soggetti firmatari in ordine alla realizzazione di progetti di inserimento/reinserimento occupazionale dei lavoratori espulsi dai processi produttivi e fuoriusciti dalla fruizione di ammortizzatori sociali così come definito dagli accordi citati in premessa.
Art.2 Obiettivi
L’obiettivo dell’intervento proposto è promuovere la realizzazione di progetti di valenza sociale negli ambiti sotto individuati, su iniziativa delle Amministrazioni Comunali firmatarie del presente Accordo, a favore dei lavoratori espulsi dalle imprese operanti nell’Area di crisi complessa del Polo di Portovesme compresi in specifici elenchi, di cui al citato Accordo in premessa. I progetti dovranno garantire le mansioni dei lavoratori, avuto riguardo delle esigenze delle Amministrazioni Comunali e delle professionalità degli stessi in vista di un processo di riqualificazione e ricollocazione professionale.
La durata dell’intervento finanziato sarà di 6 mesi con la possibilità di proroga per ulteriori 6 mesi. L’attività lavorativa proposta dall’intervento presentato sarà garantita ai lavoratori inseriti nei progetti fino alla data di decorrenza del trattamento pensionistico, secondo la normativa vigente e in ogni caso non oltre la durata effettiva del progetto.
Almeno due mesi prima della scadenza, le Amministrazioni Comunali potranno chiedere una proroga del progetto per ulteriori 6 mesi mediante richiesta scritta, nella quale dovranno indicare eventuali variazioni delle attività progettuali e le somme necessarie per il proseguimento del progetto in base al numero dei lavoratori effettivamente impiegati.
Gli ambiti di intervento di utilità generale sui quali sarà possibile predisporre gli interventi sono i seguenti:
· Educazione e istruzione, con particolare riguardo al contrasto alla dispersione scolastica
· Accoglienza e inserimento sociale di soggetti svantaggiati e vulnerabili
· Assistenza sanitaria e socio sanitaria
· Accompagnamento e assistenza sociale
· Cultura, turismo e ricreazione
· Inclusione sociale e pari opportunità
· Promozione della cittadinanza attiva e partecipata
· Protezione civile
· Protezione dell'ambiente
· Sport
· Sviluppo economico e coesione sociale
· Tutela e protezione dei diritti e contrasto alle discriminazioni
· Tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale.
Le Amministrazioni Comunali possono realizzare gli interventi di politica attiva di cui al presente articolo sia utilizzando la propria organizzazione, sia avvalendosi di soggetti del terzo settore selezionati mediante le modalità previste dalla legge.
Art.3 Impegni delle parti
Per il raggiungimento degli obiettivi del presente Accordo, e per garantirne la corretta rendicontazione, si definiscono gli impegni reciproci e le attività delle parti, secondo il seguente flusso delle operazioni:
1. gli Enti, prima dell’assunzione dei lavoratori, si impegnano a trasmettere all’ASPAL un prospetto sul modello fornito dalla stessa (Allegato 1- 3). Il prospetto, oltre ad illustrare l’attività progettuale in
coerenza con gli obiettivi previsti dal presente Accordo, dovrà riportare il numero dei lavoratori che si prevede di assumere – con specificazione degli inquadramenti;
2. seguirà, da parte dell’ASPAL, la verifica della congruità dei progetti proposti e la determinazione dell’impegno di spesa sulla base delle previsioni formulate dagli Enti;
3. gli Enti si impegnano quindi a trasmettere all’ASPAL l’elenco riepilogativo dei lavoratori selezionati quali destinatari del progetto sulla base di apposite procedure definite a norma di legge. Esso dovrà necessariamente coinvolgere i lavoratori inseriti negli specifici elenchi;
4. l’ASPAL provvederà alla verifica di conformità e alla validazione degli elenchi, quindi alla comunicazione agli Enti di procedere con l’assunzione dei lavoratori;
5. al compimento da parte degli Enti delle procedure di assunzione dei lavoratori, coerentemente con i progetti approvati, seguirà la richiesta di erogazione delle risorse secondo il modello fornito dall’ASPAL (Allegato 2);
6. l’ASPAL provvede all’erogazione dei finanziamenti richiesti dagli Enti secondo le modalità previste al successivo art. 4;
7. gli Enti si impegnano a presentare all’ASPAL, entro 30 giorni dal termine delle attività, il rendiconto consuntivo (Allegato 4) corredato della documentazione comprovante le spese sostenute (Allegato 6) ed una relazione finale che tenga conto sia del raggiungimento degli obiettivi operativi previsti nel progetto sia di quelli di politica attiva del lavoro;
8. gli Enti si impegnano a dare comunicazione motivata ed immediata all’ASPAL, mediante PEC, in caso di sospensione o interruzione del progetto di utilizzo, provvedendo contestualmente alla restituzione dei finanziamenti ricevuti a titolo di anticipo per il periodo in cui i lavoratori non verranno impiegati nelle attività di pubblica utilità. La cifra da restituire andrà parametrata sulla base delle settimane lavorative non effettivamente svolte per ogni singolo lavoratore impiegato;
9. gli Enti si impegnano a predisporre un’eventuale domanda di proroga secondo i tempi stabiliti nel presente Accordo (Allegato 5);
10. gli Enti si impegnano infine a svolgere le funzioni di supervisione e controllo delle attività e ad acconsentire allo svolgimento di attività di monitoraggio da parte dell’Amministrazione Regionale ai sensi della DGR n. 39/19 del 15.07.2008.
Art.4
Risorse e spese riconosciute
La dotazione finanziaria necessaria alla copertura dei costi per l’attivazione dell’intervento riguardante i lavoratori destinatari è di massimo 10.407 euro per semestre per singolo lavoratore (comprensivo degli eventuali costi indiretti strettamente connessi all’attuazione del progetto).
Le somme assegnate all’Amministrazione comunale devono garantire al lavoratore un importo di almeno 700,00 euro netti mensili, riferito ad una attività lavorativa di circa 20 ore settimanali. La retribuzione e le ore lavorative possono essere incrementate con fondi resi disponibili dalle Amministrazioni Comunali interessate.
La dotazione finanziaria è onnicomprensiva delle spese per la contrattualizzazione dei lavoratori, delle spese per la progettazione dell’intervento e per l’acquisto di beni e servizi necessari alla sua realizzazione.
L’erogazione del finanziamento da parte dell’ASPAL prevede un anticipo per il primo semestre proporzionale al numero di lavoratori inseriti nel progetto, a seguito della validazione della scheda idea progettuale (Allegato 1) e del preventivo di spesa (Allegato 3). Per l’eventuale semestre successivo le somme saranno erogate in seguito alla presentazione dei rendiconti richiesti sulle spese effettivamente sostenute nel semestre precedente.
Due mesi prima della scadenza gli Enti potranno richiedere la proroga del progetto di altri sei mesi (Allegato 5). Nell’eventualità di modifiche delle azioni progettuali dovrà essere ripresentata la scheda idea progettuale (Allegato 1) con il relativo preventivo di spesa (Allegato 3). Nel caso invece, non siano previste modifiche alle azioni progettuali, alla richiesta di proroga (Allegato 5) sarà sufficiente allegare il solo preventivo di spesa (Allegato 3).
Gli Enti potranno richiedere un anticipo di due mensilità per il semestre di proroga, qualora fosse necessario per garantire la continuità lavorativa ai soggetti coinvolti nel progetto di inserimento e riqualificazione (Allegato 5).
Art.5 Comitato Tecnico
Può essere costituito un Comitato Tecnico fra le parti firmatarie del presente Accordo finalizzato ad affrontare tematiche che possono insorgere durante la realizzazione degli obiettivi concordati.
La partecipazione, al predetto organismo, si intende a titolo non oneroso.
Art.6 Spese ed oneri
Tutte le spese ed oneri relativi e conseguenti al presente Accordo trovano copertura finanziaria sulle somme iscritte nel Bilancio della Regione Sardegna per l’esercizio 2017, a valere sull’U.P.B. S06.06.004 - Capitolo SC06.1608 e disponibili nel bilancio ASPAL Missione 3 - Programma 3-4.
Gli Enti utilizzatori potranno cofinanziare il programma.
Art.7
Durata e controversie
Il presente Accordo ha una durata di un anno.
Per qualunque controversia dovesse insorgere tra le parti firmatarie in ordine alla interpretazione, esecuzione, efficacia, risoluzione ed in genere alle sorti dell’Accordo, si procederà ad un tentativo di composizione amichevole. In caso non si dovesse raggiungere un accordo valgono le disposizioni del combinato disposto degli articoli 11, comma 5, e 15 della L. 241/90.
Per quanto non espressamente disposto si rimanda alle disposizioni di legge in materia.
Articolo 8 Efficacia
Il presente accordo avrà efficacia vincolante tra le parti dal momento della sua sottoscrizione da parte dei soggetti firmatari.
COMUNE, DATA
Per l’ASPAL | Per il Comune di |
Il Direttore Generale Xxxxxxx Xxxxxxx Allegato 1: Scheda idea progettuale Allegato 2: Richiesta anticipo di pagamento Allegato 3: Preventivo di spesa Allegato 4: Consuntivo di spesa Allegato 5: Richiesta di proroga Allegato 6: Dettaglio spese sostenute | Il Sindaco NOME E COGNOME |