Servizio Sanitario Nazionale - Regione Liguria Azienda Sanitaria Locale n. 5 “Spezzino” Struttura Complessa Gestione Tecnica Via XXIV Maggio, 139 – La Spezia
Servizio Sanitario Nazionale - Regione Liguria Azienda Sanitaria Locale n. 5 “Spezzino” Struttura Complessa Gestione Tecnica Xxx XXXX Xxxxxx, 000 – Xx Xxxxxx
Leasing in costruendo ex art. 160 bis del D.Lgs 163/06 finalizzata alla progettazione definitiva ed esecutiva ed i lavori di ristrutturazione funzionale e normativa del fabbricato di via XXIV Maggio n.
139 da destinare a Palazzo della salute del Distretto 18 ASL5 Spezzino
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
DISCIPLINARE TECNICO SERVIZIO DI MANUTENZIONE
INDICE
PREMESSA | 3 |
GLOSSARIO | 3 |
NORMATIVA SPECIFICA DI RIFERIMENTO | 4 |
CAPO I - PIANO DI MANUTENZIONE | 4 |
Art. 1 – Piano di manutenzione | 5 |
Art. 2 – Avvio del servizio | 7 |
CAPO II – MANUTENZIONE ORDINARIA | 5 |
Art. 3 - Oggetto del servizio | 5 |
Art. 4 - Obiettivi del servizio | 5 |
Art. 5 - Classificazione degli interventi correttivi (“A guasto”) e tempi di intervento | 6 |
Art. 6 - Criticità: classificazione delle aree della struttura | 7 |
Art. 7 - Reperibilità | 7 |
Art. 8 - Manutenzione opere edili e affini, sistemazioni esterne | 8 |
Art. 9 - Manutenzione impianti elettrici e speciali. | 12 |
Art. 10 - Manutenzione impianti meccanici. | 17 |
Art. 11 - Gestione e conduzione degli impianti meccanici. | 23 |
Art. 12 - Impianti di sollevamento. | 25 |
Art. 13 - Manutenzione del verde. | 27 |
CAPO III MANUTENZIONI STRAORDINARIE | 30 |
Art. 14 - Oggetto del servizio | 30 |
CAPO IV – LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI | 31 |
Art. 15 - La valutazione delle prestazioni | 31 |
Art. 16 – Giudizio sul servizio | 37 |
Art. 17 – Penali | 37 |
Art. 18 – cause di risoluzione del contratto in riferimento all’Esecutore | 38 |
PREMESSA
Il presente Disciplinare Tecnico regola le modalità di erogazione e le specifiche dei Servizi di Manutenzione Ordinaria e Straordinaria del fabbricato ed aree di pertinenza sommariamente relative a:
- opere edili ed affini
- impianti
- manutenzione del verde .
GLOSSARIO
MANUTENZIONE ORDINARIA: con l’espressione Manutenzione ordinaria si sintetizza nel presente disciplinare l’insieme delle attività specifiche sotto elencate.
a) Interventi ispettivi: interventi programmati di ispezione per verificare l’insorgere di anomalie difficilmente predeterminabili a priori ovvero per verificare il permanere di condizioni ottimali o normative di funzionamento.
b) Manutenzione preventiva: manutenzione eseguita ad intervalli predeterminati o in accordo a criteri prescritti e volta a ridurre la probabilità di guasto o la degradazione di funzionamento di un’entità.
c) Manutenzione ciclica (periodica): manutenzione preventiva periodica in base a cicli di utilizzo predeterminati.
d) Manutenzione predittiva: manutenzione preventiva effettuata a seguito dell’individuazione e della misurazione di uno o più parametri e dell’estrapolazione del tempo residuo prima del guasto.
e) Manutenzione “secondo condizione”: manutenzione preventiva subordinata al raggiungimento di un valore limite predeterminato.
f) Manutenzione “per opportunità”: manutenzione preventiva anticipata per opportunità in occasione di altro intervento,.
g) Intervento tampone: intervento provvisorio effettuato per mettere in sicurezza l’ambiente o l’impianto interessato che può comportare la variazione temporanea delle condizioni stabilite.
E inoltre
h) Manutenzione correttiva (“a guasto”) ricompresa nel canone di manutenzione ordinaria: manutenzione eseguita a seguito di rilevazione di una avaria e volta a riportare un’entità nello stato in
cui possa eseguire la funzione richiesta. La manutenzione correttiva è, nel presente disciplinare, ricompresa nella manutenzione ordinaria.
MANUTENZIONE STRAORDINARIA: con l’espressione Manutenzione straordinaria si sintetizza nel presente disciplinare l’insieme delle attività specifiche sotto elencate.
a) Manutenzione di adeguamento: interventi per adeguamento a modifiche normative e legislative.
b) Manutenzione migliorativa: interventi parziali per adeguamento funzionale o tecnologico di parti non rilevanti di edificio o di Unità tecnologiche non determinanti un sensibile variazione nel valore degli elementi tecnici coinvolti.
c) Manutenzione sostitutiva: interventi di sostituzione parziale o totale di Unità tecnologiche o
Elementi tecnici per fine ciclo di vita, per obsolescenza o per ottimizzazione dei consumi energetici.
3
d) Interventi di ristrutturazione: interventi significativi di modifica per adeguamento funzionale e tecnologico a seguito dei quali si determina una significativa variazione del valore del bene interessato.
e) Interventi riparativi: interventi significativi riparativi a seguito di eventi eccezionali atmosferici o comunque imprevedibili.
NORMATIVA SPECIFICA DI RIFERIMENTO
L’ Esecutore è tenuto alla esatta osservanza di tutte le leggi, decreti, circolari ecc. statali, regionali, provinciali, comunali, che in qualsiasi modo, direttamente o indirettamente abbiano attinenza con i Servizi di Manutenzione.
L’Esecutore avrà altresì l’obbligo ad adeguarsi alle Norme UNI, CEI, CEN nonché ad ogni altra normativa emessa da Enti Normatori Nazionali o Comunitari relative ai Subsistemi, Elementi tecnici, Componenti oggetto di manutenzione.
CAPO I – PIANO DI MANUTENZIONE
Art. 1 – Piano di manutenzione
1. Per una corretta gestione della Manutenzione l’Affidatario è tenuto a predisporre, nell’ambito della redazione del progetto esecutivo dell’opera, il piano di manutenzione secondo i contenuti di cui all’art. 38 del D.P.R./ 207/2010, quindi costituito dai seguenti documenti operativi:
a) il Manuale d’uso;
b) Il manuale di manutenzione;
c) Il programma di manutenzione.
2. Il manuale d’uso si riferisce all’uso delle parti più importanti del bene, in particolare agli impianti tecnologici. Il manuale contiene l’insieme delle informazioni atte a permettere all’Utente di conoscere le modalità di fruizione del bene, nonché tutti gli elementi necessari per limiate quanto più possibile i danni derivanti da un’utilizzazione improria, per consentire di eseguire tutte le operazioni atte alla sua conservazione che non richiedono conoscenza specialistiche e per riconoscere tempestivamente fenomeni di deterioramento anomalo al fine di sollecitare interventi specialistici.
3. Il manuale d’uso conterrà le seguenti informazioni:
a) La collocazione nell’opera delle parti menzionate;
b) La rappresentazione grafica;
c) La descrizione;
d) Le modalità di uso corretto
4. Il manuale di manutenzione si riferisce alla manutenzione delle parti più importanti dell’opera ed il particolare degli impianti tecnologici. Esso fornisce, in relazione alle diverse unità tecnologiche, alle caratteristiche dei materiali o dei componenti interessati, le indicazioni necessarie per la corretta manutenzione, nonché il ricorso ai centri di assistenza o di servizio.
5. Il manuale di manutenzione contiene le seguenti informazioni:
a) La collocazione nell’opera delle parti menzionate;
b) La rappresentazione grafica;
c) La descrizione delle risorse necessarie per l’intervento manutentivo;
d) Il livello minimo di prestazioni;
e) Le anomalie riscontrabili;
f) Le manutenzioni eseguibili direttamente dall’utente;
g) Le manutenzioni da eseguire a cura di personale specializzato.
6. Il programma di manutenzione prevede un sistema di controlli e di interventi da eseguire a cadenza temporalmente o altrimenti prefissate, al fine di una corretta gestione del bene e delle sue parti nel corso degli anni. Esso si articola seconde tre sottoprogrammi:
a) Il sottoprogramma delle prestazioni, che prende in considerazione, per classe di requisito, le prestazioni fornite dal bene e dalle sue parti nel corso del suo ciclo di vita;
b) Il sottoprogramma dei controlli, che definisce il programma delle verifiche e dei controlli al fine di rilevare il livello prestazionale, qualitativo e quantitativo, nei successivi momenti della vita del bene, individuando la dinamica della caduta delle prestazioni aventi come estremi il valore di collaudo e quello minimo di norma;
c) Il sottoprogramma degli interventi di manutenzione, che riporta in ordine temporale i differenti interventi di manutenzione, al fine di fornire le informazioni per una corretta conservazione del bene.
7. Il Piano di manutenzione redatto nella fase di progettazione, come sopra articolato, sarà sottoposto dal Direttore dei lavori al Soggetto esecutore dei servizi di manutenzione, ai fini del controllo della verifica di validità, con gli eventuali aggiornamenti resi necessari dai problemi emersi durante l’esecuzione dei lavori
8. Il Piano di manutenzione, come sopra definito, costituirà documento essenziale e vincolante di riferimento per il Soggetto esecutore dei servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’opera,
Art. 2 – Avvio del servizio
Il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria dovrà avviarsi contestualmente alla presa in consegna dell’opera da parte dell’Utilizzatore, dopo il collaudo finale. All’uopo verrà redatto a cura del Responsabile de procedimento apposito verbale di avvio.
CAPO II – MANUTENZIONE ORDINARIA
Art. 3 Oggetto del servizio di manutenzione ordinaria
Il Servizio ha per oggetto la manutenzione ordinaria (si veda glossario) delle opere edili ed affini, degli impianti meccanici, elettrici e speciali e delle aree eterne di pertinenza del complesso
Il servizio ha altresì per oggetto la conduzione e gestione degli impianti termici, ivi compresa l’assunzione delle funzioni di “terzo responsabile” e di condizionamento, e la gestione degli impianti elettrici, idrici, di sollevamento, degli impianti di depurazione dei reflui, dell’impianto antincendio, con esclusione della fornitura dei vettori energetici (combustibili ed energia elettrica)
Art. 4 - Obiettivi del servizio
L’Esecutore nell’esecuzione del servizio dovrà conseguire i seguenti obiettivi primari:
mantenere in efficienza tutti i componenti costituenti l’involucro edilizio, le infrastrutture e gli impianti per l’intero, normale, ciclo di vita;
minimizzare il disagio per utenti ed operatori derivante da attività ispettive e manutentive, programmate;
minimizzare l’inagibilità di parti di edificio o delle infrastrutture per interventi sia programmati che correttivi (per guasto o rottura);
minimizzare gli interventi correttivi in emergenza;
prevenire qualsivoglia pericolo per utenti, operatori e lavoratori nel corso delle attività di
manutenzione programmata, in emergenza o migliorativa;
costruire uno storico di tutti gli interventi effettuati opportunamente classificati
Art. 5 - Classificazione degli interventi correttivi (“a guasto”) e tempi di intervento
a) interventi in emergenza: interventi necessari per rimuovere pericoli per le persone ovvero per evitare che il guasto o l’interruzione del servizio determinino altri guasti o gravi disfunzioni nella medesima area in cui si è verificato il guasto ovvero in altre aree della Struttura o in altri impianti.
In tali evenienze il guasto deve essere rimosso immediatamente ovvero si deve con un immediato intervento tampone evitare il propagarsi del danno o il pericolo per le persone, eliminando quindi l’emergenza.
Tempo massimo tassativo d’intervento: 30 minuti.
Entro tale periodo, il personale dell’Esecutore dovrà essere presente sul luogo del guasto o là dove si sono determinate le cause del guasto e dare avvio alle attività necessarie alla immediata rimozione del pericolo (Intervento Tampone). In ogni caso dovranno essere date immediatamente, al ricevimento della richiesta, per via telefonica, tutte le possibili disposizioni al personale dell’ASL presente sul posto per evitare pericololi per l’incolumità delle persone e/o l’aggravamento del danno.
Secondo l’entità del danno e la causa scatenante, l’Esecutore procederà autonomamente al successivo intervento riparativo ovvero, esclusivamente laddove il danno sia per causa
dell’Utilizzatore del bene, richiederà nel minor tempo possibile autorizzazione ad eseguire la riparazione al Responsabile di Procedimento o suo delegato con oneri a carico dell’ASL5..
Il termine per la riparazione del danno viene fin da ora fissato in 6 ore dal ricevimento della segnalazione di guasto ovvero, nelle fattispecie previste, dalla approvazione dell’intervento da parte del Responsabile di Procedimento o suo delegato. Termini diversi, derivanti da obiettivi impedimenti dovranno essere preventivamente concordati con l’Azienda.
b) interventi urgenti: interventi necessari a rimuovere l’interruzione di servizi sanitari essenziali o la riduzione funzionale di aree essenziali alle attività sanitarie e per le quali non è tollerabile una riduzione della attività ovvero lo svolgimento delle stesse in condizioni ambientali precarie. Tempo massimo di intervento e avvio della riparazione del guasto: 60 minuti;
Tempo massimo di risoluzione: 12 ore dall’approvazione dell’intervento da parte del Responsabile di Procedimento o suo delegato, tempestivamente coinvolti, quando l’intervento
si configuri come “manutenzione riparativa extracanone”, ovvero dalla richiesta di intervento in tutti gli altri casi.
c) interventi ordinari: Si classificano ordinari gli interventi a fronte di guasti che pur determinando una riduzione di funzionalità dell’area interessata, non impongono l’interruzione del servizio. Tempo di intervento e risoluzione guasto: 24 ore dalla approvazione dell’intervento da parte del Responsabile di Procedimento o suo delegato se l’intervento si configuri come “manutenzione riparativa extracanone”, ovvero dalla richiesta di intervento in tutti gli altri casi.
d) interventi programmabili: interventi correttivi per guasti che non determinano significative interruzioni di funzionalità.
Tempi di intervento: Programmabili. Tali tempi non potranno comunque superare i 7 giorni dalla richiesta di intervento ovvero dalla autorizzazione da parte del Responsabile di Procedimento nei casi contrattualmente previsti.
Art. 6 - Criticità: classificazione delle aree della struttura
E’ opportuno associare ai concetti puramente temporali, il concetto di criticità in relazione alle fondamentali attività sanitarie che si svolgono nella struttura.
Vengono così definiti due livelli di criticità funzionale riferendoli alle aree della struttura:
b) Aree a media criticità: aree per le quali è accettabile una riduzione delle ore di funzionamento nell’anno, per consentire l’esecuzione di manutenzioni programmate non eseguibili, per durata o per
le condizioni al contorno, al di fuori dell’orario di normale funzionamento. In queste aree non è comunque ammessa al di fuori dei limitati periodi di fermo programmati alcuna riduzione delle ottimali condizioni ambientali
c) Aree a bassa criticità : in tali tipi di aree sono ammissibili riduzioni funzionali o ridotti scostamenti dalle condizioni ambientali ottimali, ovvero riduzioni delle superfici disponibili all’interno, comunque nei limiti posti dalla Direzione Sanitaria.
1. Sono da considerarsi a media criticità le aree dei locali adibite ad ambulatori, a bassa criticità tutte le altre
Definita una classificazione della criticità delle aree della struttura, ne discende la necessità di traguardare ogni componente impiantistico od elemento tecnico edile, direttamente o indirettamente connesso a tali aree, in rapporto a tali criticità di riferimento, verificando puntualmente quanto tali componenti o elementi garantiscano performance adeguate.
Ciò si riflette, nella definizione del Piano di manutenzione, non asetticamente riferito al solo ciclo di vita del componente e delle sue parti, ma direttamente relazionato al livello di criticità cui deve sovrintendere, nella dotazione del magazzino ricambi, nelle modalità di intervento e
nelle eventuali sostituzioni anticipate da prevedersi in sede di manutenzione straordinaria, che meglio possono scongiurare il rischio di guasti ed interruzione dei servizi.
Con le indicazioni generali di criticità di ogni componente impiantistico si intende quindi indicare una necessaria strada di approfondimento per la ricerca delle modalità e soluzioni che l’Esecutore nel corso della Affidamento, dovrà valutare per soddisfare le specifiche di performances, relative alla disponibilità dei locali indicate nel sistema di valutazione del Servizio riportato in calce al presente Disciplinare.
Art. 7 - Reperibilità
1. Sarà attivo un Servizio di reperibilità per operatori edili, meccanici, elettrici e impianti speciali, anche fuori orario normale di lavoro, in grado di garantire gli interventi in emergenza nel tempo massimo di trenta minuti come indicato al precedente art. 5.
2. Il Servizio reperibilità dovrà essere attrezzato con adeguata dotazione di sistemi di comunicazione, ed essere dimensionato e dislocato territorialmente in modo adeguato per garantire gli interventi nei termini temporali sopra indicati anche nei periodi al di fuori del normale orario di lavoro.
Art. 8 - Manutenzione opere edili e affini, sistemazioni esterne
Dovranno essere effettuate le manutenzioni programmate, correttive e straordinarie dei seguenti subsistemi ed unità tecnologiche:
1. chiusure esterne;
2. coperture;
3. partizioni interne verticali;
4. partizioni interne orizzontali;
5. impianti di smaltimento;
6. sistemazioni esterne.
7. strutture portanti verticali e orizzontali.
1. Chiusure esterne verticali.
a) Tamponamenti metallici.
Ispezioni periodiche delle facciate realizzate con tamponamenti a superficie metallica. Eventuali interventi correttivi a seguito visite ispettive.
Periodicamente si provvederà a visita ravvicinata eseguita a mezzo di elevatore con cestello porta- personale per ispezione dei fissaggi, dei giunti e relativi coprigiunti con serraggio e regolazione atti a mantenere in efficienza il subsistema.
b) Rivestimenti in cotto e in pietra
Ispezioni periodiche dei rivestimenti esterni. Eventuali interventi correttivi a seguito visite ispettive.
Ispezione periodica ravvicinata eseguita a mezzo di elevatore con cestello porta-personale per ispezione dei supporti e dei fissaggi delle lastre ed eventuale sostituzione delle stesse lesionate o giudicate insicure con materiale avente le medesime caratteristiche.
c) Rivestimenti a “cappotto”.
Ispezioni periodica dello stato delle facciate realizzate con rivestimento di tipo a “cappotto”. Eventuali interventi correttivi localizzati a seguito visite ispettive.
d) Strutture metalliche.
Ispezione periodica delle strutture metalliche in vista.
Eventuali interventi correttivi localizzati a seguito visite ispettive .
Periodicamente si provvederà a visita ravvicinata eseguita a mezzo di elevatore con cestello porta- personale per ispezione delle bullonerie con eventuale serraggio delle stesse.
e) Porte e Portoni metallici.
Ispezioni periodiche per la verifica del perfetto funzionamento delle chiusure metalliche mobili quali porte, portoni ad anta o scorrevoli motorizzati o normali.
Periodicamente dovranno si provvederà alla regolazione dei movimenti, alle lubrificazioni, alla pulizia delle guide di scorrimento, alla riparazione delle maniglie, serrature e catenacci in avaria.
f) Chiudiporta e maniglioni antipanico.
Ispezione periodica per verifica dei funzionamenti dei vari meccanismi di chiudi porta a pavimento e ad ante, compresi quelli delle porte delle vie di fuga.
Eventuali interventi correttivi a seguito visite ispettive.
Interventi periodici di regolazione d’uso e sostituzione di componenti difettosi.
g) Verniciature di strutture metalliche esterne.
Ispezione periodica su elementi metallici verniciati.
Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive, di ripresa delle verniciature sulle opere in acciaio verniciate, quali porte, portoni, strutture metalliche.
Periodicamente si provvederà alla pulizia delle superfici con rimozione di ruggini, depositi
materiali estranei, alla successiva stesura di mano di vernice antiruggine protettiva e alla finitura delle superfici con doppia mano di pittura di uguali caratteristiche e colori di quelle esistenti.
h) Serramenti esterni, vetrate fisse o apribili.
Ispezioni periodiche di verifica bloccaggio, chiusure di ante e scorrevoli e tenuta guarnizioni. Eventuali interventi correttivi, a seguito visite ispettive, con regolazione, riparazione e/o sostituzione di cremonesi, nottolini, cinghie, maniglie e serrature, guarnizioni.
Periodicamente verranno verificati squadri e xxxxxxxx ed effettuate le relative regolazioni.
i) Infissi esterni di Sicurezza.
Interventi ispettivi periodici di verifica chiusura dei serramenti, del funzionamento di catenaccioli, serrature, cardini, stato delle guarnizioni autoespandenti.
Controllo del dispositivo di chiusura automatica e del funzionamento dei magneti.
Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive, di ripristino o sostituzione catenaccioli, serrature, cardini, guarnizioni.
Interventi periodici di regolazione dei meccanismi, lubrificazione e sostituzione di meccanismi difettosi.
j) Tende frangisole e oscuranti.
Ispezione periodica di verifica eventuali malfunzionamenti.
Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive, con regolazione riparazione e/o sostituzione dei congegni o meccanismi fuori uso.
2. Coperture.
a) Manti impermeabilizzanti, lastricati, coprigiunti.
Ispezioni periodiche delle coperture con segnalazione di eventuali zone lastricate, pannelli, coprigiunti da revisionare.
Pulizia ed all’allontanamento di eventuali corpi estranei.
Ripristino di manti impermeabilizzanti, coperture o pannelli deteriorati Ripristino o Sostituzione di coprigiunti.
b) Lattonerie.
Ispezioni periodiche delle lattonerie facenti parte integrante delle coperture e delle terrazze.
Pulizia dei parafoglie e allontanamento di eventuali corpi estranei che impediscono il regolare deflusso delle acque meteoriche.
Ripristino delle parti metalliche allentate o dissaldate con materiali idonei e analoghi per qualità e prestazione a quelli esistenti.
Verifica di pendenze e contropendenze con eventuale rimessa in quota corretta delle lattonerie.
c) Lucernai.
Ispezioni periodiche dello stato di conservazione e di tenuta dei giunti dei collari e delle guarnizioni di tenuta.
Interventi periodici di lubrificazione degli eventuali congegni di manovra, serraggio o sostituzione delle guarnizioni di tenuta.
3. Partizioni interne verticali.
a) Tramezzature.
Interventi ispettivi periodici di verifica dello stato d’uso delle tramezzature prefabbricate e non. Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive, di ripristino o sostituzione di lastre di gesso cartonato ammalorate con relativo ripristino di giunti e delle stuccature.
b) Serramenti interni.
Interventi ispettivi periodici di verifica chiusura dei serramenti, del funzionamento di catenaccioli, serrature, cardini, stato delle guarnizioni.
Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive, di ripristino o sostituzione catenaccioli, serrature, cardini, guarnizioni.
Interventi periodici di regolazione dei meccanismi, lubrificazione e sostituzione di meccanismi difettosi.
c) Infissi interni di Sicurezza.
Interventi ispettivi periodici di verifica chiusura dei serramenti, del funzionamento di catenaccioli, serrature, cardini, stato delle guarnizioni autoespandenti.
Controllo del dispositivo di chiusura automatica e del funzionamento dei magneti.
Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive, di ripristino o sostituzione catenaccioli, serrature, cardini, guarnizioni.
Interventi periodici di regolazione dei meccanismi, lubrificazione e sostituzione di meccanismi difettosi.
d) Coprigiunti-Paraspigoli.
Interventi ispettivi periodici di verifica coprigiunti verticali e paraspigoli.
Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive, con relativi interventi di ripristino e/o sostituzione.
e) Rivestimenti e battiscopa.
Interventi ispettivi periodici di verifica sullo stato d’uso di rivestimenti, con particolare riguardo a quelli incollati e allo stato dei giunti, zoccolini, battiscopa e battibarelle, coprigiunti e paraspigoli. Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive, di ripristino o sostituzione di porzioni di rivestimenti non più rispondenti alle loro funzioni, di zoccolini, battiscopa, battibarelle, coprigiunti e paraspigoli.
f) Tinteggiature e verniciature.
Interventi ispettivi periodici di verifica dello stato di tinteggiatura e verniciatura.
Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive o richieste di intervento con locali ripristini delle pitturazionie verniciature.
g) Segnaletica.
Ripristino della segnaletica interna in seguito alle visite ispettive prescritte o a richieste di intervento. Modifiche alla segnaletica interna in seguito a segnalazioni del Responsabile del procedimento.
4. Partizioni interne orizzontali.
a) Pavimentazioni.
Interventi ispettivi periodici di verifica dello stato delle varie pavimentazioni.
Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive o richieste di intervento con locali ripristini con sostituzione di xxxx, xxxxxxxx e piastrelle ritenute difettore, lesionate o staccate dai sottofondi, ripristino dei sottofondi con materiali analoghi a quelli impiegati nella messa in opera.
b) Controsoffitti e coprigiunti.
Interventi ispettivi periodici di verifica dello stato dei controsoffitti e dei coprigiunti.
Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive o richieste di intervento con locali ripristini o sostituzione di parti ammalorate, riposizionamento e bloccaggio di doghe e pannelli ove scostati rispetto l’originaria posizione, fissaggio coprigiunti, sostituzione di coprigiunti ammalorati.
c) Tinteggi soffitti.
Interventi ispettivi periodici di verifica dello stato di tinteggiatura.
Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive o richieste di intervento con ripristini locali delle pitturazioni.
5. Impianti di smaltimento acque bianche e nere.
a) Rete interna.
Verifiche ispettive periodiche alle colonne di scarico, ai relativi ancoraggi, raccordi e pezzi speciali. Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive o richieste di intervento con ripristino di ancoraggi, giunti, pendenze, sostituzioni di parti ammalorate, eliminazione di depositi od ostruzioni che impediscano od ostacolino il regolare deflusso delle acque.
.
b) Rete fognaria esterna.
Verifiche ispettive periodiche di pozzetti di raccordo e posizionamento chiusini.
Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive o richieste di intervento con ripristini pozzetti e xxxxxxxx.
Interventi periodici di svuotamento e lavaggio di pozzi, pozzetti e caditoie stradali; eliminazione di depositi od ostruzioni che impediscano od ostacolino il regolare deflusso delle acque.
6. Sistemazioni esterne.
a) Lastricati pedonali.
Verifiche ispettive periodiche sullo stato d’uso e conservazione dei lastricati pedonali.
Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive o richieste di intervento con sostituzione di madonali ammalorati.
b) Tappeti bituminosi.
Verifiche ispettive periodiche sullo stato d’uso e conservazione dei manti bituminosi facenti parte dei parcheggi e della viabilità interna.
Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive o richieste di intervento con ripristino della funzionalità tramite l’apporto di materiale bituminoso nelle zone o nei punti ammalorati.
c) Cordonate.
Verifiche ispettive periodiche delle cordonate stradali e pedonali.
Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive o richieste di intervento con interventi di sostituzione degli elementi danneggiati e ripristino o non più chiaramente identificabili complessivo delle condizioni originarie di contenimento delle pavimentazioni.
d) Recinzioni e cancelli.
Verifiche ispettive periodiche della recinzioni e dei cancelli.
Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive o richieste di intervento con interventi di ripresa verniciature, sostituzioni o ripristino parti danneggiate.
Interventi periodici di pulizia delle superfici con rimozione di ruggini, depositi materiali estranei e successiva stesura di mano di vernice antiruggine protettiva e finitura delle superfici con doppia mano di pittura di uguali caratteristiche e colori di quelle esistenti.
e) Verniciatura segnaletica.
Verifiche ispettive periodiche della segnaletica orizzontale.
Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive o richieste di intervento con interventi di ripresa e rimarcatura locale delle segnaletica orizzontale.
f) Segnaletica verticale.
Verifiche ispettive periodiche della cartellonistica stradale.
Eventuale interventi correttivi, a seguito visite ispettive o richieste di intervento con interventi di sostituzione degli elementi danneggiati o non più chiaramente identificabili.
7. Strutture portanti verticali e orizzontali.
Nel corso dell’Affidamento dovranno essere previste visite ispettive alle strutture, con cadenza almeno quinquennale, effettuate da personale qualificato.
Lo strutturista incaricato, con almeno esperienza decennale nella professione, dovrà relazionare in dettaglio sullo stato delle strutture verticali ed orizzontali indicando, se del caso, l’esigenza di indagini più approfondite, ovvero situazioni meritevoli di ispezioni più frequenti, ovvero situazioni di non adeguata sicurezza per le quali sia urgente provvedere ovvero sia necessario disporre sistemi di monitoraggio permanente o interventi manutentivi mirati.
Art. 9 - Manutenzione impianti elettrici e speciali.
1. Leggi e normative di riferimento per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti elettrici e speciali.
I lavori inerenti al contratto di manutenzione dovranno essere eseguiti, oltre che secondo le prescrizioni del presente Disciplinare Tecnico, anche secondo le prescrizioni derivanti dalle norme UNI e CEI o in carenza dalle norme CEN o di Enti Normatori ufficiali della U.E. e, in ogni caso, secondo le norme in materia di esecuzione lavori e sicurezza dei lavori vigenti al momento dell’esecuzione degli interventi.
Al termine di eventuali lavori di manutenzione straordinaria o migliorativa, nei casi prescritti dalla vigente normativa, dovrà essere rilasciata da parte dell’Esecutore del Servizio, nei modi ed entro i termini di legge previsti, la “Dichiarazione di conformità alla Regola dell’Arte” ai sensi di legge.
2. Oggetto del servizio di manutenzione degli impianti elettrici e speciali.
Dovranno essere effettuate le manutenzioni programmate, correttive e straordinarie dei seguenti componenti impiantistici relativi ad impianti elettrici e speciali (ove presenti nella struttura):
1) centrali elettriche con cabine di media tensione, quadri generali B.T. e quadri derivati;
2) centrali d’emergenza (gruppi elettrogeni);
3) centrali di sicurezza (gruppi di continuità UPS);
4) quadri generali B.T. di edificio;
5) quadri elettrici di piano;
6) centrale termica ( quadro elettrico e impianto di potenza );
7) centrale frigorifera ( quadro elettrico e impianto di potenza );
8) centrale idrica ( quadro elettrico e impianto di potenza );
9) linee principali di distribuzione (centrale principale I quadri edificio);
10) linee secondarie di distribuzione (dal quadro di edificio ai quadri di reparto);
11) impianto di illuminazione e forza motrice;
12) impianto di illuminazione esterna.;
13) impianto energia emergenza;
14) impianto energia sicurezza;
15) impianto di terra e protezione contro le scariche atmosferiche;
16) collegamenti equipotenziali;
17) impianto rivelazione incendi;
18) impianto televisivo normale e a circuito chiuso;
19) rete telefonica e trasmissione dati ;
20) impianti orologi elettrici;
21) impianto richiesta udienza;
22) impianto chiamata personale sanitario;
23) impianto ricerca persone;
24) impianto interfonico;
25) impianti eliminacode
25) impianto antintrusione e controllo accessi.
26) Impianti di sollevamento (ascensori)
Nel seguito vengono specificati gli interventi ispettivi e manutentivi programmati previsti e gli eventuali interventi di manutenzione correttiva in modo del tutto generale.
L’indicazione degli interventi di manutenzione correttiva è puramente esemplificativa e non esaustiva. Nel Canone saranno ricompresi tutti i materiali di consumo quali a titolo esemplificativo:
solventi, detergenti e prodotti chimici di adeguate caratteristiche, per le varie operazioni di pulizia;
vernici, stucchi e prodotti analoghi, per mantenere le superfici esterne delle apparecchiature, in condizioni di regolare e costante rifinitura;
lubrificanti;
nastro isolante;
morsetteria varia;
lampade di segnalazione;
fusibili;
conduttori, cavi e tubo corrugato per interventi entro quadri elettrici o piccoli interventi;
minuterie meccaniche ed elettriche;
targhette, serigrafate e non.
a) Cabine di trasformazione M.T./B.T. e smistamento.
Manutenzione programmata.
Manutenzione delle apparecchiature MT consistente nella pulizia generale e nel controllo dell’efficienza delle stesse, nel serraggio di tutti i bulloni, nel serraggio dei bulloni per il collegamento in cavo, nella lubrificazione con vaselina pura delle lame dei sezionatori e dei contatti, nella lubrificazione con olio graffitato degli ingranaggi e dei manovellismi, nel controllo del corretto funzionamento degli interblocchi meccanici ed elettrici, del corretto funzionamento dei relè di protezione e nella verifica della corretta segnalazione ottica sullo stato delle apparecchiature.
Manutenzione dei trasformatori MT/bt consistente nella pulizia accurata della macchina compresi i cavi in arrivo ed in partenza, nella verifica dello stato degli isolatori, verifica del serraggio di tutta la bulloneria, verifica del corretto, funzionamento dei blocchi porta e nella verifica di tutti i segnali di allarme e di scatto con la simulazione dei guasti.
Manutenzione dei locali cabina consistente nella verifica a vista delle condizioni dei locali con l’asportazione della polvere e la pulizia del pavimento con prodotti adeguati, nella immediata segnalazione di anomalie quali crepe, umidità e depositi di materiale estraneo alla
conduzione dell’impianto. Pulizia delle vie di aspirazione naturale e forzata, verifica del funzionamento delle apparecchiature predisposte per il raffreddamento del locale.
Accertamento della presenza ed integrità di tutti gli attrezzi necessari, quali ad esempio fioretti, pedane in gomma ecc., di tutti i cartelli monitori e di segnalazione previsti dalla vigente normativa. Manutenzione dell’illuminazione dei locali cabina con verifica del corretto illuminamento dei locali stessi e della corretta inserzione ed efficienza della luce di sicurezza.
Manutenzione correttiva
Sostituzione e/o riparazione di eventuali avvolgimenti difettosi o deteriorati.
b) Gruppi elettrogeni.
Manutenzione programmata.
Pulizia generale delle macchine e del quadro elettrico ausiliario e di parallelo, pulizia del locale con l’asportazione della polvere ed il lavaggio del pavimento con prodotti adeguati.
Ispezione periodica di verifica a vista di anomalie quali crepe, umidità e depositi di materiale estraneo alla funzionalità dell’impianto.
Verifica periodica dei livelli di olio e d’acqua del motore, della corretta alimentazione elettrica del quadro ausiliari dei gruppi elettrogeni.
Controllo del serraggio della bulloneria, del funzionamento della pompa di caricamento del gasolio con i relativi livelli e della messa in moto dei gruppi nella funzione test e simulazione di parallelo. Verifica periodica del tempo di avviamento e commutazione, strumentale dei valori di tensione, correntee frequenza in uscita dai generatori dei gruppi elettrogeni mediante simulazione di mancanza rete. (prova periodica obbligatoria da riportare in un opportuno registro di verifica.
Sostituzione annuale di tutti i liquidi (acqua, olio) e dei relativi filtri. Manutenzione correttiva
Sostituzione di componenti del quadro parallelo.
c) Soccorritori di cabina e UPS.
Manutenzione programmata.
Pulizia generale delle apparecchiature e del pacco batterie e del locale UPS e batterie.
Ispezione periodica di verifica strumentale dei valori di tensione, corrente e frequenza in ingresso ed in uscita, con prove a carico della autonomia.
Serraggio periodico delle bullonerie e delle morsettiere.
Verifica periodica della tensione totale della batteria, della tensione ai morsetti di ogni singolo elemento.
Verifica periodica del tempo di commutazione strumentale dei valori di tensione, corrente e frequenza in uscita dagli U.P.S.,mediante simulazione di mancanza di rete principale.
Serraggio periodico delle connessioni tra elementi con eventuale ripristino ed ingrassaggio dei morsetti. Verifica del funzionamento delle apparecchiature predisposte per il raffreddamento del locale. Manutenzione correttiva
Sostituzione parziale di batterie difettose o anormalmente usurate dei gruppi di continuità.
Criticità.
Il guasto degli UPS/soccorritori può manifestarsi per problemi afferenti all’UPS stesso ovvero alle batterie o al commutatore statico. Nel caso delle batterie deve essere fornita una ridondanza tale che un guasto che interessasse meno del 10% degli elementi, venga considerato non critico. Se invece il guasto interessasse tutti gli elementi ovvero il commutatore statico o l’UPS stesso, il guasto dovrà essere valutato come critico.
d) Xxxxxx elettrici generali e secondari.
Manutenzione programmata.
Pulizia periodica accurata dei quadri e dei singoli interruttori compresi i cavi in arrivo ed in partenza. Verifica periodica dello stato degli interruttori e delle protezioni, del serraggio di tutta la bulloneria, del corretto funzionamento delle commutazioni automatiche, di tutti i segnali di allarme e di scatto con simulazione dei guasti, dell’efficienza dei fusibili ausiliari con eventuale sostituzione.
Verifica dell’impianto di messa a terra. Manutenzione correttiva
Sostituzione di interruttori scatolati di potenza inferiore a 50 A.
Criticità.
Trattandosi di quadri di rilevante importanza a priori qualsiasi guasto su questi quadri deve essere considerato critico. Qualora, per qualsiasi motivo, non si potesse risolvere il guasto in tempo accettabile si dovrà per alimentare aree o apparecchiature critiche, commutare la linea di alimentazione su di un interruttore di riserva.
e) Impianti di illuminazione e FM.
Manutenzione programmata.
Controllo generale periodico FM della equilibratura dei carichi sulle tre fasi nell’impianto FM, della corretta alimentazione dei gruppi prese e della efficienza delle relative protezioni magnetotermiche e differenziali, delle prese a spina mobili danneggiate.
Verifica periodica dello stato di conservazione ed efficienza dei corpi illuminanti.
Verifica periodica del corretto intervento dell’impianto di illuminazione di emergenza e della relativa autonomia simulando mancanza di rete.
Manutenzione correttiva
Sostituzione di prese ed interruttori difettosi o guasti.
Sostituzione a guasto di lampade nel limite massimo del 10% annuo delle lampade installate. Sostituzione a guasto di reattori.
Sostituzione ad esaurimento o guasto delle batterie delle plafoniere autoalimentate dell’impianto d’emergenza.
Criticità
La criticità si rapporterà direttamente alla criticità delle aree interessate al guasto e all’estensione dello stesso.
f) Illuminazione esterna.
Manutenzione programmata.
Verifica periodica dello stato di conservazione ed efficienza dei corpi illuminanti esterni. Manutenzione correttiva
Sostituzione di interruttori crepuscolari. Sostituzione di corpi illuminanti
Criticità
La criticità dipenderà dalla estensione del guasto.
g) Impianti di terra e protezione contro le scariche atmosferiche.
Manutenzione programmata.
Verifica periodica a vista e strumentale dello stato dei dispersori e della bontà dell’anello di terra, dello stato delle giunzioni e loro eventuale ripristino.
Ingrassaggio periodico delle connessioni del sistema disperdente.
Verifica periodica a vista e strumentale dello stato di conservazione di tutti i conduttori in partenza dai collettori principale e da quelli secondari e a campione della continuità dell’impianto di terra fino ai quadri di reparto.
Controllo periodico delle targhette identificative.
h) collegamenti equipotenziali.
Manutenzione programmata.
Verifica periodica secondo norme CEI dei valori di resistenza dei nodi equipotenziali all’interno dei locali ad uso medico, delle Sale Operatorie, Day surgery e U.T.I.C.
Verifica periodica a vista e strumentale dello stato dei nodi, degli anelli di collegamento, dello stato delle giunzioni e delle numerazioni e loro eventuale ripristino.
i) Impianto di rilevazione fumi.
Manutenzione programmata.
Verifica del corretto funzionamento dell’impianto (simulazione dello stato di pre-allarme ed allarme) con idonee apparecchiature.
Verifica attivazione delle porte tagliafuoco, delle serrande e di tutti gli attuatori. Pulizia contatti apparecchiature.
Verifica dei collegamenti delle morsettiere Manutenzione correttiva Sostituzione di rilevatori guasti o difettosi.
Criticità
Sarà critico un guasto alla centralina antincendio che rende inefficace tutto il sistema rilevazione incendi.
j) impianto telefonico e trasmissione dati.
Manutenzione programmata.
Verifiche periodiche corretto funzionamento impianto. Verifica periodiche dei collegamenti delle morsettiere. Manutenzione correttiva
Sostituzione Prese telefonia e dati.
k) Impianto orologi elettrici.
Manutenzione programmata.
Verifiche periodiche corretto funzionamento impianto. Verifica periodiche dei collegamenti delle morsettiere.
l) Impianto di chiamata personale sanitario.
Manutenzione programmata.
Verifiche periodiche corretto funzionamento impianto. Verifica periodiche dei collegamenti delle morsettiere. Manutenzione correttiva
Sostituzione pulsanti.
m) Impianto cercapersone.
Manutenzione programmata.
Verifiche periodiche corretto funzionamento impianto. Verifica periodiche dei collegamenti delle morsettiere. Manutenzione correttiva
Sostituzione batterie apparecchi. Sostituzione batterie centraline di zona.
n) Impianto interfonico.
Manutenzione programmata
Verifiche periodiche corretto funzionamento impianto. Verifica periodiche dei collegamenti delle morsettiere. Manutenzione correttiva
Sostituzione componenti e interruttori.
o) Impianti eliminacode
Manutenzione programmata
Verifiche periodiche corretto funzionamento impianto. Verifica periodiche dei collegamenti delle morsettiere. Manutenzione correttiva
Sostituzione componenti.
p) Impianto antintrusione e controllo degli accessi.
Manutenzione programmata
Verifiche periodiche corretto funzionamento impianto. Verifica periodiche dei collegamenti delle morsettiere. Manutenzione correttiva
Sostituzione batterie apparecchi. Sostituzione batterie centraline di zona.
Art. 10 - Manutenzione impianti meccanici.
1. Osservanza di Leggi, normative e regolamenti di riferimento per la manutenzione degli impianti meccanici.
I lavori inerenti al contratto di manutenzione dovranno essere eseguiti, oltre che secondo le prescrizioni del presente Disciplinare Tecnico, anche secondo le prescrizioni derivanti dalle norme UNI e CEI o in carenza dalle norme CEN o di Enti Normatori ufficiali della U.E. e in ogni caso secondo le norme in materia di esecuzione lavori e sicurezza dei lavori vigenti al momento dell’esecuzaione degli interventi.
Al termine di eventuali lavori di manutenzione straordinaria o migliorativa, nei casi prescritti dalla vigente normativa, dovrà essere rilasciata da parte dell’Esecutore , nei modi ed entro i termini di legge previsti, la “Dichiarazione di conformità alla Regola dell’Arte” ai sensi di legge.
I Servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria e di gestione degli impianti meccanici dovranno essere eseguiti, oltre che secondo le prescrizioni del presente Disciplinare, anche
secondo le buone regole dell’arte, intendendosi con tale denominazione tutte le norme di corretta esecuzione dei lavori (UNI- CEI o similari in mancanza delle quali si potrà fare riferimento alle norme EN o di enti normatori ufficiali della U.E.).
L’Esecutore del servizio è tenuto al rispetto di tutte le norme e leggi ed in particolare di quelle di seguito elencate e ai relativi aggiornamenti vigenti al momento della esecuzione dei servizi:
normative I.S.P.E.S.L.
normative A.R.P.A.L
DPR 14/1/97 “Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle regioni ed alle provincie autonome di Trento e Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private” e successive modifiche o integrazioni che intervenissero nel periodo di Affidamento
Legge n. 10 del 9/1/91 e Regolamento di esecuzione D.P.R. 26/8/93 n. 412. e successive modifiche o integrazioni che intervenissero nel periodo di Affidamento
D.M. 12/4/96 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi” e successive modifiche o integrazioni che intervenissero nel periodo di Affidamento.
Tutti i componenti degli impianti di riscaldamento impiegati dovranno essere omologati ai sensi della legge n. 10 del 9/1/91 (e relativo regolamento di esecuzione D.P.R. 412/93) e successive modifiche o integrazioni che intervenissero nel periodo di Affidamento, e ciò dovrà essere documentato dalla Ditta producendo i certificati di omologazione e/o conformità dei componenti o prototipi omologati.
Tutti i materiali isolanti impiegati per tubazioni convoglianti liquidi caldi dovranno essere conformi, come caratteristiche e come spessori, alle prescrizioni della Legge n. 10/91 (e relativo regolamento di attuazione D.P.R. 412/93). Tale rispondenza dovrà essere documentata dalla Ditta a mezzo di certificato di accertamento di laboratorio (conduttività termica, stabilità dimensionale e funzionale, comportamento al fuoco).
Tutti i recipienti in pressione, i serbatoi e le apparecchiature soggette a collaudo o omologazione I.S.P.E.S.L. dovranno essere regolarmente collaudati e provvisti delle necessarie targhe, punzonature, libretti matricolari o simili. La Ditta dovrà custodire e conservare tutti i libretti, documenti, registri, inerenti le centrali, le apparecchiature ecc.
provvedendo al loro continuo aggiornamento, e consegnandoli regolarmente aggiornati, al Concedente su richiesta per controlli e verifiche, e alla scadenza del contratto.
L'applicazione delle politiche di manutenzione, descritte nel capitolo di premessa, è assoggettata, attraverso le indicazioni contenute nel DPR 412 di applicazione della Legge
n.10 del 9/1/91 "Norme per l'attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia", ai contenuti ed indirizzi delle norme UNI e CEI esistenti e di futura pubblicazione.
2. Oggetto del servizio.
Dovranno essere effettuate le manutenzioni programmate, correttive e straordinarie e la gestione dei seguenti apparati ed impianti meccanici (ove presenti nella struttura):
1) impianti termo/frigoriferi;
2) impianti di trattamento dell’acqua;
3) impianti di climatizzazione;
4) impianti di raffrescamento estivo;
5) impianti di riscaldamento invernale;
6) impianti di ventilazione;
7) impianti di trattamento dell’acqua (Reflui);
8) impianti idrico/sanitari e di produzione acqua calda di consumo;
9) impianti idrici di estinzione incendi;
10) sistema integrato di supervisione e controllo;
11) Impianto di gas medicinali e aria compressa.
Nel seguito vengono specificati gli interventi ispettivi e manutentivi programmati previsti e gli eventuali interventi di manutenzione correttiva da eseguirsi a canone.
L’indicazione degli interventi di manutenzione correttiva è puramente esemplificativa e non esaustiva.
Nel canone saranno ricompresi i materiali di consumo quali a puro titolo esemplificativo:
solventi, detergenti e prodotti chimici di adeguate caratteristiche, per le varie operazioni di pulizia;
vernici, stucchi e prodotti analoghi, per mantenere le superfici esterne delle apparecchiature, in condizioni di regolare e costante rifinitura;
lubrificanti;
nastro teflon, stoppa, materiale per saldature, guarnizioni;
isolamenti per canali e tubazioni per piccoli interventi;
lampade di segnalazione, fusibili;
xxxx, dadi, bulloni e minuterie varie;
targhette serigrafate e non.
a) Centrali termiche.
Manutenzione programmata
Periodica pulizia generale e controllo (pulizia e disincrostazione) delle caldaie e dei generatori di vapore.
Verifica periodica di tutte le guarnizioni, di tutti gli isolamenti termici, verifica dell’efficienza della combustione, serraggio dei morsetti peri collegamenti elettrici; pulizia filtri, pulizia elettrodi e termocoppie.
Verifica periodica tubazioni di adduzione del metano mediante prova delle apparecchiature di sicurezza in simulazione d’emergenza.
Manutenzione dei condotti del fumo, mediante pulizia delle fuliggini in tutti i condotti.
Manutenzione dei vasi di espansione e degli organi di sicurezza mediante prove in pressione e in condizioni di malfunzionamento simulate.
Manutenzione delle elettropompe e dei circolatori, mediante serraggio e/o sostituzione delle tenute meccaniche, verifiche di funzionamento e revisione completa periodica.
Accertamento della presenza ed integrità di tutti i cartelli monitori e di segnalazione previsti dalla vigente normativa.
Manutenzione correttiva
Sostituzione elettrodi, ugelli, pressostati di lavoro e sicurezza, termostati, valvole di sicurezza, valvole di ritegno, guarnizioni, cuscinetti, valvole equilibratrici di flusso.
Sostituzione filtri.
Criticità.
Ove la centrale termica sia equipaggiate con due generatori di vapore, e due generatori di acqua calda, per cui , anche se uno dei sopradetti generatori fosse interessato da guasto, esisterebbe comunque una potenzialità tale da garantire il soddisfacimento del 100% del fabbisogno del complesso, a meno che non si verifichino guasti a più di un circuito contemporaneamente, la centrale può essere considerata come non critica. Diversamente la centrale termica verrà considerata come critica.
In caso di guasto a più di una componente della centrale termica, dovrà essere fornito in inverno almeno il calore sufficiente a soddisfare l’80% del fabbisogno del complesso .
b) Centrali di trattamento e pressurizzazione dell’acqua.
Manutenzione programmata.
Manutenzione dell’impianto di pressurizzazione mediante controllo e taratura delle valvole di sicurezza e dei pressostati, verifica intervento compressori per la pressurizzazione dell’aria e delle condizioni di lavoro.
Manutenzione del serbatoi di contenimento della salamoia per le apparecchiature di addolcimento mediante pulizia degli stessi, verifica della corretta inversione del funzionamento ed analisi chimico fisiche dell’acqua prodotta.
Manutenzione dell’impianto di dissalazione a osmosi inversa mediante verifica delle pressioni a monte e a valle del gruppo di osmosi, controllo delle pompe ed analisi chimico fisica dell’acqua prodotta. Manutenzione dell’impianto automatico di dosaggio della soluzione chimica, mediante pulizia dei serbatoi e degli iniettori, verifica/manutenzione delle pompe di dosaggio ed analisi fisico chimica dell’acqua prodotta.
Manutenzione correttiva
Sostituzione di elettrovalvole, valvolame, contattori o relative xxxxxx. Materiali di consumo e liquidi ricompresi nel canone.
Sostituzione di sali e composti chimici.
Criticità.
L’impianto centralizzato risulta critico a priori.
Nel caso in cui il guasto interessi il PLC di controllo, la risoluzione dell’intervento dovrà
essere immediata (in ogni caso inferiore al tempo di esaurimento del serbatoio di accumulo) ed a questo fine dovranno essere tenute a magazzino tutte le schede di controllo di difficile approvvigionamento.
c) Gruppi di refrigerazione dell’acqua.
Manutenzione programmata.
Manutenzione dei gruppi refrigeratori mediante sostituzione dei filtri del circuito olio, verifica e taratura dei presso stati, termostati e delle altre apparecchiature di controllo/sicurezza, ingrassaggio di tutti i cuscinetti, verifica delle perdite di gas frigorifero e/o rabbocco dello stesso, ritocchi con vernice delle parti arrugginite o deteriorate; pulizia dei fasci tuberi.
Manutenzione correttiva
Sostituzione di pressostati, termostati, valvole di sicurezza, valvole di ritegno valvole equilibratrici di flusso e valvole di ritegno, tenute, guarnizioni, cuscinetti, trasmissioni dei ventilatori, filtri, giunti Materiali di consumo e liquidi ricompresi nel canone. Sostituzione del gas e olio secondo specifiche del costruttore.
Criticità.
Ove la centrale frigorifera consta di due gruppi motocondensanti, in linea di massima, anche se uno dei sopradetti gruppi e/o circuiti fosse interessato da guasto, esisterebbe comunque una potenzialità tale da garantire il soddisfacimento del 100% dei fabbisogni del complesso Quindi a meno che non si verifichino guasti a più di un circuito/gruppo contemporaneamente la centrale può essere considerata come non critica.
In caso di guasto a più di un gruppo e/o circuito della centrale frigorifera dovranno essere fornite in estate almeno le frigorie sufficienti al 50% del fabbisogno del complesso ed al 100% del fabbisogno dei reparti critici.
d) Sistema di supervisione e termoregolazione.
Manutenzione programmata.
Manutenzione del sistema integrato di supervisione e termoregolazione mediante controlli hardware e verifiche software dei terminali operatore.
Verifica hardware e controllo software delle sottostazioni, verifica della corretta funzionalità delle apparecchiature preposte all’alimentazione degli elementi in campo; verifica della corretta funzionalità delle apparecchiature preposte al controllo degli organi finali (settaggio movimenti meccanici, lubrificazione, etc.).
Controllo tarature e controlli periodici sull’efficienza del sistema.
Controllo delle regolazioni DDC e delle singole catene di regolazione, in termini di controllo della corretta risposta del Loop alle perturbazioni e settaggio dei valori ottimali di controllo e mantenimento. Controllo apparecchiature accessorie presenti nei singoli gruppi di regolazione con settaggio dei valori previsti.
Verifiche dei sistemi di sicurezza. Manutenzione correttiva
Sostituzione di batterie tampone, attuatori, schede di controllo, sonde ambiente/canale, concentratori, attuatori.
Criticità.
Il sistema di termoregolazione e supervisione impianti deve essere integrato, pertanto ogni interruzione di servizio di tale sistema bloccherà la funzionalità dell’intero impianto HVAC, pertanto dovrà prevenirsi ogni possibilità di blocco dell’unità centrale di controllo, mediante opportuno magazzino pezzi di ricambio di tutte le schede. I guasti per quello che riguarda l’unità centrale dovranno essere considerati critici. Per quello che riguarda i sistemi dicontrollo periferici si dovranno distinguere i casi che interessano reparti critici o reparti non critici.
e) Scambiatori, corpi scaldanti, termoventilatori e ventilconvettori.
Manutenzione programmata.
Manutenzione degli scambiatori di calore mediante lavaggio chimico o smontaggio e disincrostazione. Manutenzione e sostituzione filtri per i ventilconvettori.
Manutenzione dei corpi scaldanti mediante pulizia della lanugine tra gli elementi.
Manutenzione termoventilatori e ventilconvettori mediante controllo delle apparecchiature elettriche, controllo delle tarature e delle regolazioni, pulizia, verifica dell’isolamento termico ed acustico d eventuale ripristino o sostituzione.
Manutenzione correttiva
Xxxxxxxxx, valvole, elettrovalvole, cinghie di trasmissione, guarnizioni.
f) Unità trattamento aria, termoventilanti, estrattori e canalizzazioni aria.
Manutenzione programmata.
Manutenzione delle unità trattamento aria e termoventilanti mediante pulizia delle batterie di raffreddamento/riscaldamento ed umidificazione, pulizia e verifica dei giunti antivibranti e delle serrande, verifica delle giunzioni tra le varie sezioni e delle guarnizioni, verifica delle serrande tagliafuoco, pulizia, verifica e/o lubrificazione delle parti in movimento (alberi, cuscinetti, motori, etc.), verifica cinghie e pulegge, pulizia, controllo efficienza e/o sostituzione filtri rigenerabili e assoluti, ritocchi alle verniciature esterne/interne di tutte le parti metalliche che si presentassero deteriorate od arrugginite.
Sostituzione periodica dei filtri assoluti per le UTA reparti critici.
Manutenzione degli estrattori d’aria pulizia del ventilatore, pulizia di tutte le bocchette di
ripresa installate nei vari circuiti, pulizia delle griglie di transito; verifiche dei cuscinetti; controllo dell'albero, tensione cinghie e loro allineamento; controllo efficienza e/o sostituzione dei filtri.
Manutenzione dei canali aria, mediante:
a) controllo dello stato delle canalizzazione e/o delle relative coibentazioni per l'individuazione di eventuali corrosioni o fessure, controllo dello stato dei sostegni, controllo dello stato serrande di regolazione, di intercettazione e tagliafuoco;
b) controllo dello stato di pulizia delle bocchette e dei terminali di mandata, ripresa ed espulsione dell'aria.
Manutenzione correttiva
Sostituzione periodica dei filtri rigenerabili e dei filtri assoluti, delle cinghie di trasmissione, dei pressostati, dei manometri differenziali, delle valvole, delle elettrovalvole, giunti e tenute.
Criticità.
Ove le unità di trattamento aria devono siano dotate di doppio motore in grado di fornire nel caso di avaria di uno dei due motori il 100% della portata d’aria di progetto, i motori possono essere considerati come componenti non critici. Nel caso si tratti di un reparto critico in presenza della rottura di una batteria raffreddamento/riscaldamento, di una batteria di post riscaldo, dell’umidificatore, o di un altro componente comune alle due sezioni dell’UTA il guasto dovrà essere considerato critico. Nel caso di reparti non critici il guasto ricadrà nella categoria dei guasti non gravi.
g) motori elettrici ed altre apparecchiature elettriche asservite agli impianti.
Manutenzione programmata.
Manutenzione dei motori elettrici mediante controllo della messa a terra, resistenza di isolamento, corrente di assorbimento, senso di rotazione, temperatura di funzionamento,
protezione dai sovraccarichi/cortocircuiti, controllo e lubrificazione cuscinetti e parti in movimento, etc.
Manutenzione apparecchiature elettriche asservite agli impianti mediante pulizia, controllo dei contatti mobili, dei conduttori e loro isolamento, del serraggio dei morsetti, controllo dell’isolamento, della messa a terra, verifica degli apparecchi di protezione ed indicatori.
Manutenzione correttiva
Sostituzione cuscinetti, guarnizioni, giunti e tenute.
h) apparecchi sanitari e rubinetteria.
Manutenzione programmata.
Controllo ed eliminazione delle perdite alle rubinetterie degli apparecchi sanitari e dei sifoni di scarico e relativi accessori.
Sostituzione periodica dei rompigetto. Sostituzione di accessori e rubinetterie fuori uso per apparecchi sanitari. Sostituzione dei sanitari rotti o degradati o igienicamente inidonei.
Controllo visivo delle perdite di acqua calda, fredda e dello scarico. Manutenzione correttiva
Sostituzione di gruppi rubinetterie.
i) Centrali e impianti gas medicinali e aria compressa.
Manutenzione programmata.
Controllo e verifiche del corretto funzionamento delle prese a parete.
Controllo e verifiche dei quadri di riduzione di 1° e 2° stadio e dei quadri di sezionamento. Controllo del corretto funzionamento dei cuscinetti del motore elettrico;
Controllo del buon funzionamento della valvola di sicurezza e della valvola di sfogo aria testata compressore; sfogo delle condense nei serbatoi di accumulo;
Controllo e taratura del pressostato di comando pressione accumulo; Controllo e ritaratura dei riduttori di pressione;
Controllo della tenuta delle tubazioni e relativi collegamenti pneumatici; Verifica ed eventuale rabbocco di olio nei carter dei gruppi;
Controllo del regolare funzionamento delle apparecchiature elettriche. Manutenzione correttiva
j) impianti di trattamento dell’acqua (Reflui);
Manutenzione programmata.
Controllo della tenuta delle tubazioni e relativi collegamenti;
Controllo del regolare funzionamento delle apparecchiature elettriche. Controllo periodico del corretto funzionamento della pompa dosatrice;
Manutenzione correttiva
Sostituzione guarnizioni, giunti e tenute.
k) Impianti idrici ed estinzione incendi.
Verifica ed ispezione periodica secondo UNI 10779 e 9490 e successive. Ricarica periodica e verifica estintori a termini di legge.
Art. 11 - Gestione e conduzione degli impianti meccanici.
1. Generalità.
La gestione rappresenta l’integrazione delle attività di conduzione, manutenzione ordinaria e straordinaria, svolte al fine di conseguire l’utilizzo dell’impianto nel modo migliore ed al minor costo.
La conduzione raggruppa le operazioni di avviamento e di controllo a regime delle prestazioni dei singoli componenti e dell’impianto nel suo insieme. Il tutto in rapporto alle condizioni esterne ed interne degli ambienti, ottimizzandone i consumi energetici. Questa ultima indicazione è una conseguenza importante ed indifferibile derivata dai contenuti del DPR 26/8/93
n. 412 “Regolamento di applicazione dell’art. 4.4 della legge n. 10 del 9/1/91” e successive modificazioni.
2. Osservanza di leggi e regolamenti.
La gestione, è assoggettata, attraverso le indicazioni contenute nel DPR 412/92, ai contenuti ed indirizzi delle norme UNI e CEI esistenti e di futura pubblicazione.
Riferendoci al comma n.4 dell'Art. 1 del DPR sopra riportato, attualmente le norme tecniche per l'impiantistica di riscaldamento e condizionamento, nel campo specifico della conduzione,
sono in numero limitato e vengono riportate, per chiarezza, qui di seguito, in ordine crescente di numerazione:
norma UNI 8364: Impianti di riscaldamento: controllo e manutenzione;
norma UNI 9317: Impianti di riscaldamento: conduzione e controllo;
norma UNI 9571: Impianti di ricezione e prima riduzione del gas naturale, conduzione e manutenzione;
norma UNI 10347: Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Energia termica scambiata tra una tubazione e l'ambiente circostante - Metodo di calcolo;
norma UNI 10348: Riscaldamento degli edifici - Rendimenti dei sistemi di riscaldamento – Metodo di calcolo.
Oltre alla Legge n. 10/91 ed al relativo Regolamento di esecuzione, l’Esecutore dovrà rispettare tutte le Leggi e le norme attualmente vigenti e quelle che dovessero entrare in vigore durante la durata del contratto.
3. Oggetto del servizio.
Il Servizio di gestione degli impianti meccanici, consiste nell’espletamento dell’attività di conduzione delle apparecchiature e componenti installati nel Complesso.
Oggetto del servizio, quindi, sono (ove presenti):
impianti di controllo microclimatico;
impianti e servizi tecnologici (Centrale Termica-Centrale Frigorifera-Centrale Idrica);
centrale e rete antincendio;
centrale di Supervisione;
impianto Idrico Sanitario;
impianti termo/frigoriferi;
impianti di trattamento acqua (Reflui);
impianti di climatizzazione;
impianti di ventilazione;
impianti di termoventilazione estiva/invernale.
Il servizio di conduzione ed esercizio, si concretizza nel mantenimento in attività degli impianti, macchinari, prodotti e beni d’uso con lo scopo di assicurarne il livello di prestazioni richiesto nel periodo, negli orari e nei modi stabiliti dal Disciplinare e dalla normativa vigente.
La gestione, conduzione ed esercizio si attueranno attraverso le seguenti attività:
avviamento degli impianti, sistemi e macchinari;
azioni di conduzione secondo i libretti d’uso e le istruzioni del fabbricante, le Leggi e le norme vigenti;
azioni di presidio;
azioni di reperibilità e pronto intervento;
azioni di controllo e misura previsti per Xxxxx e dal Disciplinare;
messa a riposo degli impianti, sistemi e macchinari.
L’esecutore del Servizio dovrà condurre gli impianti e le apparecchiature secondo le modalità più avanti riportate e dovrà effettuare un continuo controllo della conformità di tutti i parametri funzionali degli stessi, affinché essi forniscano le prestazioni previste dal presente Disciplinare.
L’esecutore del Servizio assumerà la funzione di terzo responsabile, così come definito dalla Legge 10/91 e dal Regolamento di Attuazione D.P.R. 412/93, ai fini della conduzione e della manutenzione degli impianti termici. L’esecutore dei Servizi, in quanto Xxxxx responsabile, dovrà eseguire i lavori ed i servizi sotto la propria ed esclusiva responsabilità, assumendone tutte le conseguenze nei confronti dell’ASL e di terzi e dovrà adottare, nell’esecuzione di tutti i lavori, ogni procedimento ed ogni cautela necessari a garantire la vita e l’incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei terzi, nonché ad evitare qualsiasi danno agli impianti, a beni pubblici e privati.
Per quanto concerne gli impianti di climatizzazione, i parametri microclimatici di riferimento, per tutti gli ambienti della struttura, sono i seguenti:
Periodo invernale Periodo estivo
22 ° C – 50% u.r. 26 °C – 50% u.r.
Per quanto concerne l’acqua calda sanitaria, la temperatura massima di erogazione è di 48 °C. Tolleranze.
I valori misurati delle grandezze per essere considerati accettabili ai fini del presente Disciplinare non possono discostarsi dal valore prescritto al di fuori delle tolleranze di seguito indicate che tengono conto anche degli errori accidentali cui è soggetta la misura e della imprecisione degli strumenti di misurazione:
temperatura in situazione di riscaldamento invernale e termoventilazione ±1 °C;
temperatura in situazione di climatizzazione estiva o raffrescamento ±1 ° C
umidità relativa ± 5%
temperatura dell’acqua calda sanitaria agli apparecchi erogatori ± 5 °C;
Art. 12 - Impianti di sollevamento.
1. Oggetto
Sono oggetto del programma di manutenzione tutti gli ascensori del Complesso
2. Leggi e Normative di riferimento.
I lavori inerenti al contratto di manutenzione dovranno essere eseguiti, oltre che secondo le prescrizioni del presente Disciplinare, anche secondo le buone regole dell’arte, intendendosi con tale denominazione tutte le norme più o meno codificate di corretta esecuzione dei lavori (U.N.I.-
C.E.I. o similari in mancanza delle quali si potrà fare riferimento alle norme C.E.N. o di enti normatori ufficiali della U.E.).
Al termine dei lavori, nei casi prescritti dalla vigente normativa, dovrà essere rilasciata da parte della Ditta, nei modi ed entro i termini di legge previsti la “Dichiarazione di conformità alla Regola dell’Arte” ai sensi di legge. Dovranno essere rispettate tutte le Leggi di riferimento nel campo degli ascensori e montacarichi e tappeti scorrevoli e relativi aggiornamenti vigenti al momento della esecuzione dei servizi:
L’Esecutore è tenuto inoltre al rispetto di:
Disposizioni di qualsiasi tipo del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Spezia
Regolamenti e disposizioni di qualsiasi tipo dell’ISPESL.
Tutte le leggi, decreti, circolari ecc. statali, regionali, provinciali, comunali, che in qualsiasi modo, direttamente o indirettamente abbiano attinenza alla Affidamento.
3. Manutenzione ascensori, montacarichi e servoscale. Manutenzione programmata.
L’esecutore sarà responsabile della sicurezza e salvaguardia delle prestazioni degli impianti ascensori oggetto del presente Disciplinare.
Manutenzione correttiva
Riparazione e la sostituzione di minuterie, lubrificanti e lamelle di contatto (fino a 5 ), contatti (fino a 5 ), gemme di segnalazione luminosa, fusibili (fino a 10 ) .
Sono inoltre comprese, oltre a quanto sopra indicato, le riparazioni o le sostituzioni dei seguenti componenti:
locale macchine: parti componenti dell'argano, motore principale e ausiliario, gruppo generatore, dinamo tachimetrica; parti componenti dei quadri di manovra e di regolazione, dei quadri ausiliari; olio delle macchine e delle centraline;
cabina e piani: contatti di sicurezza di sovraccarico; luce di emergenza, pannello di comando e indicatori luminosi, fotocellule, meccanismi di scorrimento e bloccaggio delle porte automatiche dei piani; motore e relativi dispositivi per l'azionamento e il controllo della chiusura e apertura delle stesse; serrature e contro serrature delle porte ai piani, meccanismi di blocco delle stesse, dispositivi di chiusura automatica;
vano: funi di trazione, compensatore e limitatore di velocità, tenditori e relativi attacchi, pulegge, cavi flessibili e linee elettriche. Per impianti idraulici: camicia e stelo, tubi rigidi di mandata e relativi raccordi.
4. Emergenza e Reperibilità.
In caso di malfunzionamento dell'ascensore o del montacarichi il tempo di pronto intervento per la risoluzione dei guasti dovrà essere di 30 min. dalla richiesta di intervento.
Servizio di emergenza e reperibilita' in remoto. Il sistema dovrà consentire la ricezione e l'evasione delle chiamate entro 10 min. di aiuto delle persone intrappolate in cabina attraverso un collegamento telefonico con il Centro di Servizio dell’Esecutore.
L'apparato elettronico effetturà giornalmente un ciclo di autodiagnosi per verificare il funzionamento della linea.
5. Assistenza Organi di controllo.
L’Esecutore presterà la sua assistenza durante la visite periodiche da parte degli Organi di Controllo.
Art. 13 - Manutenzione del verde.
La manutenzione del verde riguarderà sia le alberature, arbusti, siepi messi a dimora nel corso dei lavori di ristrutturazione del fabbricato ed aree pertinenti o già esistenti, sia le eventuali nuove installazioni nel corso di vigenza del contratto.
1. Sfalcio periodico.
Lo sfalcio periodico delle aree verdi dovrà avvenire con idonei mezzi meccanici e con cadenza periodica tale da garantire un’altezza dell’erba non superiore a cm. 15.
2. Raccolta foglie.
L’Esecutore dovrà garantire in autunno la completa e sollecita raccolta del fogliame;
La raccolta delle foglie e degli altri materiali vegetali simili (fiori, frutti, semi, ecc.) dovrà essere effettuata, anche in più interventi a seconda dell'andamento stagionale e delle caratteristiche delle specie presenti
Tutti i materiali di risulta dovranno essere trasportati prontamente alla discarica autorizzata o impianti di compostaggio.
3. Tutela delle alberature - Interventi di potatura.
Gli interventi di potatura dovranno tenere conto della caratteristiche fisiologiche degli alberi, in particolare per quanto riguarda i modelli di crescita delle diverse specie e le strutture di protezione del collare dei rami.
I tagli dovranno rispettare in ogni caso tale struttura di protezione che difende i tessuti dall'attacco dei patogeni fungini, allo scopo di evitare l'insorgere della carie del legno in corrispondenza delle ferite di potatura.
I materiali di risulta dovranno essere raccolti, trasportati e smaltiti presso impianto autorizzato nell'arco di 48 ore successive all'esecuzione degli interventi.
Gli interventi di potatura riguarderanno le seguenti tipologie:
a) Potatura a tutta cima con taglio di ritorno.
b) Potatura di risanamento e rimonda del secco - La funzione principale di tale intervento è relativa alla salvaguardia della pubblica incolumità dai pericoli derivanti dalla presenza di rami o branche secchi, spezzati o comunque deperenti, con possibilità di cadute improvvise anche a
causa di forti venti. Tale potatura comprende le seguenti tipologie di intervento:
la eliminazione di xxxx e branche stroncati al punto d'inserzione, o gravemente danneggiati qualora il danno sia tale da indebolire irreparabilmente la branca o il ramo stesso; in tali casi dovrà essere strettamente rispettato il criterio della potatura a tutta cima con taglio di ritorno;
la eliminazione della branche e dei rami deperiti in seguito ad attacchi parassitari o ad avversità abiotiche;
la completa eliminazione di tutte le porzioni secche.
c) Potatura di riforma.
Consiste in tagli, anche di grossi rami o branche aventi lo scopo di riequilibrare e rinnovare la chioma. Si dovrà operare a partire dalla eliminazione di eventuali branche e rami spezzati, per effettuare poi la scelta di quelli da eliminare o accorciare allo scopo di mantenere una struttura della chioma il più possibile equilibrata.
Dovranno anche essere eliminati i rami soprannumerari, mal disposti e concorrenti, allo scopo di sfoltire aprire la chioma stessa provocando così una ripresa vegetativa in particolare negli esemplari
più vecchi. Nelle piante più giovani i tagli dovranno essere di numero più limitato e di minori dimensioni, allo scopo di evitare uno sviluppo eccessivo della vegetazione nella primavera successiva, con necessità di nuovi interventi ravvicinati per la scelta dei rami da conservare.
d) Potatura di formazione.
Dovrà essere effettuata da personale altamente specializzato ed in linea di massima sarà eseguita rispettando il portamento naturale della specie e operando il contenimento dell'esemplare medesimo utilizzando la tecnica della "potatura a tutta cima con taglio di ritorno" e asportando i rami non più vegeti, maldisposti o troppo fitti.
e) Abbattimenti.
Tutti gli alberi non più vegeti o irrimediabilmente danneggiati dovranno essere abbattuti.
In particolare si dovranno abbattere tutti gli alberi che causa rotture, attacchi parassitari o fisiopatie, presentino oltre 2/3 delle branche principali secche o deperite. Gli abbattimenti dovranno essere prontamente eseguiti con modalità tali da garantire l'incolumità di persone o cose e con caduta guidata di branche e rami.
Quando il Responsabile di procedimento lo riterrà opportuno il lavoro dovrà essere completato con la eradicazione del ceppo e il riempimento della cavità formatasi con buon terreno agrario. Il suolo interessato ai lavori dovrà in ogni caso essere ripulito e tutti i materiali di risulta trasportati smaltiti presso impianto autorizzato entro 48 ore dall'intervento.
f) Spollonature.
I polloni sviluppatisi al piede degli esemplari arborei a portamento classico e lungo la porzione basale del tronco (al di sotto del punto d'inserzione delle banche primarie), dovranno essere eliminati prima della lignificazione dei tessuti.
L'intervento dovrà essere effettuato manualmente con l'ausilio di idonei attrezzi da taglio (forbici, falcioli, seghetti), avendo cura di non ledere i tessuti corticali della pianta.
4. Manutenzione degli arbusti e delle siepi.
a) Arbusti.
Innaffiamento: Verrà effettuato provvedendo a distribuire l'acqua in modo tale da riempire la necessaria cavità di invaso di ogni singolo esemplare o gruppo e comunque in quantità tale da interessare per intero il terreno occupato dagli apparati radicali. Gli interventi da effettuare non potranno essere meno di 5, concentrati preferibilmente nei mesi di giugno, luglio e agosto, e dovranno interessare tutti gli esemplari di recente impianto (fino a 2 anni dalla messa a dimora).
Potatura di produzione. Gli esemplari arbustivi delle specie da fioritura dovranno essere potati allo scopo di ottenere il massimo effetto decorativo e mantenere equilibrata la forma, per questo ogni intervento cesoreo dovrà considerare la fisiologia delle singole specie con particolare attenzione alle modalità ed epoca di fioritura ed al tipo di ramificazioni e conseguente portamento delle piante.
Tutte le operazioni di taglio dovranno essere eseguite con attrezzi manuali in modo da poter operare una oculata selezione dei rami e delle gemme; peraltro specifiche attrezzature meccaniche potranno essere utilizzate sulle specie più tolleranti, su grandi quantità o laddove si debba operare una potatura a forma regolare.
b) Siepi.
Innaffiamento .Verrà effettuato in accordo con la D.L. provvedendo a distribuire l'acqua in modo tale da riempire la necessaria cavità di invaso e comunque in quantità tale da interessare per intero il terreno occupato dagli apparati radicali.
Resta inteso comunque che gli interventi da effettuarsi non potranno essere meno di 5 concentrati preferibilmente nei mesi di giugno. luglio e agosto. e dovranno necessariamente interessare tutti gli esemplari di recente impianto (fino a 2 anni dalla messa a dimora).
Potatura delle siepi in forma obbligata. L'intervento verrà effettuato secondo gli standard definiti, mantenendo forma propria su ogni specie, praticando cioè tre tagli di contenimento (due sulle pareti verticali e uno sulla porzione orizzontale) in modo tale che al termine delle operazioni le siepi abbiano assunto nuovamente forma e volume originari e per quelle ancora in allevamento si ottenga un incremento di sviluppo sufficiente a raggiungere la dimensione voluta nel più breve tempo possibile.
Può peraltro sussistere la necessità di provvedere al rinnovo di siepi vecchie, degradate, defogliate e comunque da ridurre eccezionalmente, per necessità tecniche ed estetiche(viabilità, apertura di scorci prospettici), praticando tagli anche su vegetazioni di più’ anni in modo tale comunque da consentire una efficace ripresa vegetativa.
L’Esecutore potrà a sua cura e spese usare mezzi che riterrà opportuno (forbici, forbicioni, tosasiepi, ecc.) purchè ciò permetta una regolare e perfetta esecuzione dei lavori provocando il minimo necessario di lesioni e ferite alle piante, comunque evitando di provocare sistematiche troncature delle foglie alle specie ad ampio lembo fogliare
Durante le operazioni di potatura si dovrà provvedere all’asportazione totale dei rami anche se principali, morti o irrimediabilmente compromessi.
Tutto il materiale di risulta dalle operazioni di potatura dovrà essere prontamente raccolto, trasportato e smaltito presso impianto autorizzato.
5. Concimazioni.
La concimazione dei tappeti erbosi dovrà essere eseguita quando necessaria ed i fertilizzanti da utilizzare dovranno essere scelti tenendo conto delle caratteristiche del terreno e delle specie componenti il tappeto e di norma saranno di tipo complesso, ad alto contenuto di microelementi e con dotazione di Azoto in formati a lento effetto.
La distribuzione dei concimi sarà effettuata manualmente per le piccole superfici o con spandiconcime meccanici per i prati più ampi, in ogni caso avendo cura di ottenere una distribuzione uniforme e regolare.
La concimazione delle piante sarà effettuata con concimi organici ed organici industriali.
6. Fioriture stagionali.
Messa a dimora fioriture stagionali nelle aiuole a ciò predisposte. Manutenzione delle fioriture.
Per la manutenzione delle fioriture verrà effettuata la sarchiatura periodica se necessaria, la concimazione nei periodi previsti dal ciclo vegetativo e il controllo dell’innaffiamento.
7. Manutenzione Impianti di irrigazione
Dovrà essere mantenuto il corretto funzionamento degli impianti di irrigazione attraverso interventi di manutenzione programmata e correttiva, con sostituzione all’occorrenza di tutti i componenti che risultassero danneggiati o non più in grado di fornire la corretta efficienza.
CAPO III MANUTENZIONI STRAORDINARIE
Art. 14 - Oggetto del servizio
Il servizio riguarda le seguenti tipologie di manutenzione straordinaria (vedi glossario):
a) Manutenzione di adeguamento: interventi per adeguamento a modifiche normative e legislative.
b) Manutenzione migliorativa: interventi parziali per adeguamento funzionale o tecnologico di parti non rilevanti di edificio o di Unità tecnologiche non determinanti un sensibile variazione nel valore degli elementi tecnici coinvolti.
c) Manutenzione sostitutiva: interventi di sostituzione parziale o totale di Unità tecnologiche o Elementi tecnici per fine ciclo di vita, per obsolescenza o per ottimizzazione dei consumi energetici.
d) Interventi di ristrutturazione: interventi significativi di modifica per adeguamento funzionale e tecnologico a seguito dei quali si determina una significativa variazione del valore del bene interessato.
e) Interventi riparativi: interventi significativi riparativi a seguito di eventi eccezionali atmosferici o comunque imprevedibili.
Si intendono totalmente ricompresi nel canone gli interventi di manutenzione straordinaria di cui alle precedenti lettere a), c), ed e), salvo che per fatti imputabili all’Utilizzatore, quali ad esempio gli interventi di adeguamento connessi ad un cambio di destinazione d’uso dei locali del complesso e gli interventi riparativi determinati a seguito di danni prodottisi per causa dell’Utilizzatore medesimo.
Ove per proprie esigenze di organizzazione dei servizi l’Azienda Utilizzatore del complesso avesse necessità di mettere in atto interventi ricadenti nelle tipologie di cui alle lettere b) e d), previo acquisizione di nulla-osta da parte del Soggetto Concedente, l’Azienda medesima, con oneri a proprio carico, potrà autorizzare l’esecuzione di detti interventi, sia con ricorso ad operatori economici terzi, sia con affidamento diretto all’Esecutore del servizio di manutenzione, nei limiti imposti dalla vigente normativa (Codice dei Contratti D.Lgs. 163/2006 e relativo regolamento di attuazione).
CAPO IV – LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI
Art. 15 - La valutazione delle prestazioni
Il livello qualitativo raggiunto dall’Esecutore nella erogazione del servizio sarà oggetto di valutazione periodica su base semestrale da parte del Responsabile del procedimento.
La prima valutazione avverrà successivamente alla fase di avvio del servizio, comunque non oltre i primi 120 giorni.
In generale i giudizi deriveranno dai seguenti strumenti di valutazione:
A. Contestazioni documentate sulla esatta e tempestiva applicazione delle specifiche contenute nel presente disciplinare e nel Capitalato Speciale d’Applato, non relative alla qualità dei servizi erogati. A titolo di esempio il rispetto delle norme relative alla Sicurezza sul lavoro, dei Contratti di lavoro, ecc.
La qualità dei servizi verrà viceversa valutata tramite le seguenti schede:
B. Rilevazione di indici numerici oggettivi (scheda indici numerici)
C. Controlli ispettivi (scheda controlli ispettivi)
D. Soddisfazione del cliente (Utilizzatori del bene) (scheda soddisfazione cliente)
SCHEDA B - INDICI NUMERICI
1. Indicatori relativi alla disponibilità, nel corso del semestre di valutazione, delle aree e dei locali del complesso di pertinenza delle differenti Unità Operative
La disponibilità minima richiesta è la seguente:
Vengono di seguito definite, per ogni tipologia d’ambiente del complesso:
il livello di criticità con riferimento alle attività vi si svolgono
gli orari di funzionamento e i giorni settimanali di funzionamento a pieno regime o a regime ridotto
la possibilità di programmare in alcuni locali, appartenenti alla data tipologia di ambiente, attività di manutenzione straordinaria (sostitutiva) o attività di manutenzione programmata particolarmente impegnative in termini di durata o di disagio provocato agli utenti, interrompendo completamente le attività. Laddove compatibile con le attività svolte, viene indicata la possibilità di collocare fuori servizio una percentuale data del N° di locali (con riferimento al singolo reparto) per un dato periodo massimo di tempo.Ciò per consentire l’esecuzione di rilevanti interventi di manutenzione programmata o di
manutenzione straordinaria sostitutiva in ambienti utilizzati nell’intero arco della giornata e per tutti i giorni dell’anno.
Infine viene indicata la % minima di ore sul totale delle ore di attività previste che devono essere garantite senza alcuna riduzione funzionale per ogni tipologia d’ambiente con
riferimento al singolo reparto. Per riduzione di funzionamento si intende sia la inagibilità vera e propria dei locali sia condizioni ambientali al di fuori delle tolleranze
ammesse, sia indisponibilità di utenze dovuti a guasti, malfunzionamenti o ad attività di manutenzione riparativa, programmata e straordinaria (sostitutiva).
Il dato percentuale indicato è da intendersi come limite massimo derivante dalla somma di riduzioni funzionali connesse alla gestione corrente e riduzioni funzionali puntuali
connesse a manutenzioni straordinarie (sostitutive). Sono escluse le riduzioni funzionali derivanti da uso improprio degli utenti, vandalismi, cause di forza maggiore ovvero da interventi di ristrutturazione e adeguamento normativo.
L’indisponibilità è riferita sempre agli orari normali di funzionamento indicati..
Tipologia di ambiente Criticità N. gg. N. ore Rid.loc. Disp.
Diagnostica per immagini | MC | 6/7 | 12 | 5% | 97 % |
Ambulatori | BC | 6/7 | 12 | 20% | 95% |
Studi medici | BC | 6/7 | 12 | 20% | 95% |
Uffici | BC | 6/7 | 12 | 20% | 95% |
Viabilità, ascensori | BC | 6/7 | 24 | 20% | 95% |
Legenda:
MC= media criticità; BC = Bassa criticità
X.xx = numero di giorni nella settimana di utilizzo previsto dei locali
N. ore = numero di ore giornaliere di utilizzo previste
Rid. Loc. = % massima di riduzione di utilizzo dei locali in rapporto alle ore di utilizzo previste
Disp. = % di ore di utilizzo da garantire rapportate al totale di ore annuali di utilizzo previste
I parametri di valutazione dei livelli di prestazione sono dati da
valutazione della indisponibilità (totale o ridotta) delle Aree a Media Criticità (MC)
valutazione di indisponibilità (totale o ridotta) delle Aree Bassa Criticità (BC)
Al termine di ogni esercizio verrà calcolata la disponibilità effettiva conseguita in ogni singolo reparto.
Si intende con disponibilità ridotta condizioni interne alle Unità Operative che non determinano l’interruzione del servizio ma determinano situazioni di disagio operativo per gli utenti o i pazienti. Le ore a ridotta funzionalità verranno valutate al 50%
Valutata la disponibilità complessiva effettiva di tutti i reparti appartenenti alla medesima area e rapportando la stessa alla disponibilità teorica in base all’orario di utilizzo delle diverse Unità operative su base semestrale si determinerà la percentuale di disponibilità conseguita. I giudizi verranno così assegnati:
Peso | Inadeguato | scarso | adeguato | |
Media Criticità | 60 | Min 93% e< = 95% | >95 e <= 97% | >97 % |
Bassa Criticità | 40 | Min 90% e <=93% | >93% e <=95% | >95 % |
Al di sotto dei limiti minimi indicati il servizio verrà giudicato inadeguato
I punteggi ottenuti per le diverse aree verranno pesati con i pesi indicati per determinare il giudizio conclusivo rispetto al fattore disponibilità.
Nella valutazione delle indisponibilità non si terrà conto di interventi riparativi su elementi tecnici o componenti per i quali l’Esecutore abbia tempestivamente segnalato l’urgenza della sostituzione e questa sia stata riconosciuta necessaria dall’Azienda ovvero delle interruzioni del servizio derivanti da uso improprio degli elementi e impianti da parte degli utenti o da eventi atmosferici eccezionali.
2. Indicatori relativi ai tempi di intervento e ai tempi di soluzione dei guasti
Si moniteranno i seguenti indicatori:
Tempo d’intervento
Con riferimento alle tipologie di intervento in emergenza, urgente, ordinario e programmabile. è stabilito il tempo di intervento, cioè il tempo intercorrente tra la chiamata e la presenza sul luogo del guasto.
Tempo di soluzione.
Il tempo di soluzione è quello necessario a rimuovere il guasto
Nella tabella seguente vengono definiti i valori normali di tali indicatori.
CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI | |||
Livello di priorità | Tempo di intervento | Tempo di soluzione | |
orario 6,30 - 20,00 | orario 20,00 - 6,30 | ||
Intervento in emergenza | <15 minuti | < 30 minuti | |
Interventi in urgenza | <1 ora | <1 ora | |
Interventi ordinari | < 24h | <8h | |
Interventi programmabili | <7 gg | <8h |
Valutazione della prestazione relativamente ai tempi di intervento e ai tempi di soluzione relativamente agli interventi a guasto
La valutazione della prestazione per il tempo di intervento e per il tempo di soluzione viene misurata come segue:
Qualora per un numero di interventi superiore o uguale al 7% del totale interventi in emergenza e urgenza non vengono rispettati i suddetti limiti la prestazione è inadeguata
Qualora per un numero di interventi superiore o uguali al 4% del totale interventi in emergenza e urgenza non vengono rispettati i suddetti limiti la prestazione è scarsa
Al di sotto del 4% la prestazione è adeguata.
Qualora per un numero di interventi superiore o uguale al 10% del totale interventi ordinari e programmabili non vengono rispettati i suddetti limiti la prestazione è inadeguata
Qualora per un numero di interventi superiore o uguale al 6% del totale interventi ordinari e programmabili non vengono rispettati i suddetti limiti la prestazione è scarsa
Al di sotto del 6% la prestazione è considerata adeguata.
Per interpolazione lineare si assegneranno i punteggi effettivi e quindi si procederà alla somma con riferimento a tutti i tipi di intervento. I risultati conseguiti determineranno il livello di prestazione come segue.
peso | Linf | inadeguato | scarso | adeguato | ||
Interventi in emergenza e urgenza | 70 | >10% | <=7% | > 4,0%<7,0% | >=4% | |
Interventi ordinari e programmati | 30 | >12% | < =10% | > 6% <10% | <=6% |
Al Limite inferiore assoluto Linf corrispondono Punti = 0
3. Indicatore relativo al rispetto del piano di manutenzione programmata ovvero delle scadenze concordate per manutenzioni straordinarie
Il mancato rispetto di una o più delle scadenze limite fissate dal piano di manutenzione programmato ovvero delle scadenze, anche intermedie, concordate per le manutenzione
straordinaria con il Responsabile di procedimento o suo delegato nei limiti sotto indicati darà luogo ai seguenti giudizi
Giudizio | N° di scadenze non rispettato |
Adeguato | <=2 |
Scarso | > 2; |
Inadeguato | >4 |
P=0 | >8 |
Riepilogando quanto sopra
SCHEDA VALUTAZIONE INDICI NUMERICI | |
Argomenti di Valutazione | Peso |
Indicatori relativi alla disponibilità, nel corso del semestre di valutazione, delle aree e dei locali delle differenti U.O. | 40 |
Indicatori relativi ai tempi di intervento e ai tempi di soluzione dei guasti | 40 |
Indicatore relativo al rispetto del piano di manutenzione programmata ovvero delle | 20 |
100 |
SCHEDA C : CONTROLLI ISPETTIVI
Verranno rese note all’Esecutore, prima dell’avvio del primo periodo oggetto di valutazione, le check list di controllo, con i diversi elementi di valutazione ed i relativi punteggi assegnati.
Gli argomenti generali di valutazione, con i relativi pesi, saranno i seguenti:
SCHEDA CONTROLLI ISPETTIVI | |
Argomenti di Valutazione | Peso |
Rispetto delle specifiche del Servizio di manutenzione e gestione | 40 |
Programmazione degli interventi e aggiornamento tempestivo dei programmi | 10 |
Verifiche ispettive sulla qualità e completezza degli interventi manutentivi ordinari e straordinari e di gestione impianti | 40 |
Verifiche ispettive sulle misure di sicurezza | 10 |
100 |
Qualora risultino negative il 20% o più delle visite ispettive nel periodo di valutazione il giudizio risultante sarà inadeguato; tra il 12 ed il 20 % sarà scarso; inferiore al 12 % sarà adeguato
La vista ispettiva produce risultato negativo quando il punteggio assegnato complessivamente sarà inferiore al 70% del punteggio massimo attribuibile
Il numero minimo di visite ispettive necessario a valicare il giudizio nell’arco del semestre sarà pari a 24, distribuite nell’arco del semestre.
SCHEDA D : SODDISFAZIONE DEL CLIENTE -UTENTE
SCHEDA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE – Utente | |
Argomenti di | Peso |
Appropriatezza e adeguatezza dell'informazione fornita a fronte di un intervento manutentivo o riparativo | 20 |
Adeguatezza del grado di coordinamento con l'organizzazione del reparto o sezione su cui si è realizzato l'intervento | 20 |
Adeguatezza del comportamento degli operatori | 20 |
Adeguatezza dei livelli di sicurezza adottati per prevenire incidenti | 10 |
Pulizia al termine degli interventi, rimozione materiali di risulta, risistemazione arredi o parti movimentate | 10 |
Grado di attenuazione del disagio derivante dalle attività ispettive e manutentive | 10 |
Adeguatezza delle istruzioni fornite sulle modalità d’uso e le precauzioni da impiegarsi in caso di guasto | 10 |
100 |
Il punteggio relativo alla valutazione sarà quello risultante dalla media aritmetica dei giudizi espressi.
SCHEDA E : SINTESI VALUTAZIONE SERVIZIO
Ad ogni singola scheda (B, C e D) viene assegnato un peso relativo per la determinazione del giudizio complessivo finale del Srvizio
Strumenti di Valutazione | Pesi |
Scheda B | 40 |
Scheda C | 40 |
Scheda D | 20 |
Totale | 100 |
Art. 16 – Giudizio sul servizio
Si assegneranno i seguenti 3 livelli di giudizio di riferimento
INADEGUATO, quando il livello della prestazione è inferiore ai limiti di tolleranza stabiliti;
SCARSO, quando il livello della prestazione si discosta negativamente dalle attese, ma in termini vicini ai limiti di tolleranza stabiliti;
ADEGUATO quando il livello della prestazione è in linea con le attese e le prescrizioni del disciplinare e all’interno dei margini di tolleranza ammessi.
Il punteggio verrà assegnato in millesimi (da 0 a 1000) in tutte le valutazioni. L’attribuzione dei giudizi si determina stabilendo tre punteggi di riferimento:
punteggio limite inferiore (PLI) = 300
punteggio intermedio (PLM) = 600
Il servizio verrà giudicato INADEGUATO quando il relativo punteggio risulti minore di PLI. SCARSO se compreso tra PLI e PLM, ADEGUATO se superiore a PLM
Convenzionalmente, per la scheda B degli indici numerici il punteggio = 0 corrisponde al doppio del valore dell’indice numerico corrispondente alla soglia per cui scatta il PLI, mentre il punteggio
= 1000 corrisponde al valore dell’indice numerico = 0
Art. 17 – Penali
Con riferimento ai giudizi di merito di cui sopra, nel semestre di riferimento si applicheranno le seguenti penali rapportate al valore del canone semestrale contrattuale offerto in sede di gara:
Giudizio INADEGUATO: penale pari al 6,00 (sei) % del canone semestrale Giudizio SCARSO: penale pari al 3,00 (tre) % del canone semestrale
A fronte di un giudizio inadeguato per due semestri consecutivi, la penale è aumentata al 10% del valore del canone, con effetto retroattivo anche sul 1° semestre in cui tale giudizio è stato espresso.
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A fronte di un giudizio inadeguato per tre semestri consecutivi avrà effetto la richiesta di sostituzione del soggetto Esecutore prevista all’art. 45 del Capitolato Speciale d’Appalto, configurandosi in tal caso il grave e reiterato inadempimento contrattuale.
Art. 18 – Cause di risoluzione del contratto in riferimento all’Esecutore
Oltre a quanto previsto nel paragrafo precedente, l’ASL5 avrà facoltà di richiedere la sostituzione del Soggetto Esecutore del servizio nelle seguenti ipotesi:
- Frode nell’esecuzione del servizio da parte dell’Esecutore, sub affidatari, lavoratori o altri soggetti comunque interessati all’esecuzione del contratto;
- Decadenza dei requisiti di carattere generale di cui all’art. 38 del D.Lgs. 163/2006;
- Manifesta incapacità o inidoneità, anche solo legale, all’esecuzione del Servizio;
- Violazione accertata di norme regolanti il subappalto;
- Inadempienza accertata del rispetto dei contratti collettivi di lavoro nazionale e territoriali e violazione delle norme relative ai contributi in favore dei lavoratori;
- Inadempienza accertata della normativa di cui al D.Lgs. 81/08
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