ACCORDO DI COLLABORAZIONE tra REGIONE TOSCANA e ANCI TOSCANA PER COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ DI SOSTEGNO ALL’INCLUSIONE ATTIVA
ACCORDO DI COLLABORAZIONE tra REGIONE TOSCANA e ANCI TOSCANA PER COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ DI SOSTEGNO ALL’INCLUSIONE ATTIVA
L’anno 2016 il giorno del mese di in Firenze
la Regione Toscana (di seguito denominata Regione), con sede in Xxxxxx Xxxxx 00 rappresentata dall’ Assessore Xxxxxxxx Xxxxxxxx e dall’ Assessore Xxxxxxxx Xxxxxx
ed
Anci Toscana (di seguito denominata Anci), con sede in viale >Giovine Italia 17, rappresentata Da presidente Xxxxxx Xxxxxxx ;
PREMESSO CHE
- La legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016), all’art. 1, comma 386 prevede l’istituzione di un “Fondo per la lotta alla povertà e alla esclusione sociale” che finanzia un “Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale” finalizzato a raggiungere, con progressione graduale, livelli essenziali delle prestazioni assistenziali da garantire per il contrasto alla povertà e che il successivo comma 387 stabilisce che per il 2016 tali risorse siano destinate all’avvio su tutto il territorio nazionale di una misura di contrasto della povertà definita “Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA)
- Il Decreto interministeriale del 26 maggio 2016 (pubblicato sulla gazzetta Ufficiale n. 166 del 18 luglio 2016) ha dato avvio al SIA (Sostegno per l'Inclusione Attiva) stabilendo che dal 2 settembre 2016 (45 giorni dopo l'entrata in vigore del decreto medesimo) i cittadini in possesso dei requisiti possano presentare domanda di accesso alla misura che prevede l'erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate, nelle quali almeno un componente sia minorenne, oppure nelle quali sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata
- Le “Linee guida per la predisposizione e attuazione dei progetti di presa in carico del Sostegno per l’inclusione attiva (SIA) approvate in Conferenza Unificata l’11 febbraio 2016, definiscono il modello da adottare per predisporre e attuare i progetti di presa in carico delle famiglie beneficiarie del Sostegno per l'inclusione attiva (SIA) ponendo in capo agli Ambiti territoriali la predisposizione, per ciascun nucleo beneficiario della misura, del progetto personalizzato per il superamento della condizione di povertà, il reinserimento lavorativo e l'inclusione sociale
- Il Programma Operativo Nazionale (PON) “Inclusione” del Fondo Sociale Europeo (FSE), a titolarità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha come obiettivo principale quello di supportare l’implementazione del SIA. In particolare tramite il Programma si intendono rafforzare i servizi di accompagnamento e le misure di attivazione rivolte ai beneficiari della misura, senza intervenire sul beneficio passivo a carico del bilancio nazionale. Il Programma stabilisce che gli interventi siano attuati dai territori sulla base di linee di intervento comuni. A tal fine prevede l’assegnazione delle risorse tramite “Bandi non competitivi”, definiti dalla Autorità di Gestione (AdG) in collaborazione con le Amministrazioni Regionali, rivolti alle Amministrazioni territoriali di Ambito per la presentazione di proposte progettuali di interventi destinati ai beneficiari del SIA e al rafforzamento dei servizi loro dedicati, coerenti con gli indirizzi nazionali
CONSIDERATO CHE
-La zona-distretto di cui alle LL.RR. 40/2005 e 41/2005 rappresenta l’ambito territoriale di valutazione ottimale dei bisogni sanitari e sociali delle comunità, e di organizzazione ed erogazione dei servizi delle reti territoriali sanitarie, socio-sanitarie e sociali integrate. Per ciascun ambito territoriale sono individuati i “centri per l'impiego” di riferimento, nonché le strutture competenti per l’orientamento e la formazione professionale, le politiche educative e dell'istruzione
-A livello di ambito sono state inoltre individuate le amministrazioni territoriali competenti per la presentazione di proposte progettuali volte al rafforzamento dei servizi dedicati ai beneficiari del SIA. Per quanto riguarda la Toscana le amministrazioni interessate sono riportate nella Tabella 3T “Ripartizione fondi PON-I per ambito in Toscana”, allegata all’Avviso pubblico n. 3/2016 relativo alla presentazione di progetti a valere sul "PON Inclusione", Fondo Sociale Europeo, programmazione 2014-2020 adottato con Decreto n. 229/2016 del 3 agosto 2016, del Direttore Generale della Direzione Generale per l'inclusione e le politiche sociali del Ministero per il lavoro e le politiche sociali
- Coerentemente con gli indirizzi nazionali e gli strumenti di programmazione regionale e territoriale, i progetti di ambito, per assicurare la corretta integrazione tra i diversi settori interessati e la gestione integrata dei servizi pubblici sociali, sanitari, del lavoro e della formazione, che costituisce la modalità d'intervento per sostenere le persone in condizione di fragilità e vulnerabilità, possono riferirsi ad uno specifico accordo stipulato a livello regionale, che assume gli indirizzi specifici adottati, tra la Regione Toscana e il soggetto rappresentativo dei Comuni della Toscana
- Al fine di attuare azioni di governance unitaria sugli interventi di contrasto alla povertà che garantiscano i raccordi inter-istituzionali e interprofessionali necessari all’offerta integrata ed alla collaborazione fra sistema sociale, del lavoro, sanitario, educativo, dell'istruzione e della formazione, nonché fra servizi del pubblico e del privato sociale, ai fini della presa in carico integrata delle persone maggiormente vulnerabili le parti in causa ritengono necessario stipulare il presente Accordo di collaborazione
RILEVATO CHE
L’Accordo è stipulato tra Regione Toscana -Direzioni Diritti di cittadinanza e coesione sociale, Lavoro, Istruzione e Formazione- anche in rappresentanza dei soggetti del Servizio Sanitario Regionale
e
ANCI regionale in rappresentanza dei Comuni della Toscana con riferimento alle specifiche competenze
TUTTO CIO’ PREMESSO E VALUTATO CONVENGONO
Art. 1
La premessa costituisce parte integrante del presente Accordo di collaborazione
Art 2 Finalità
Il presente accordo intende promuovere e sostenere le azioni per l’integrazione del sostegno economico previsto dal SIA con servizi di accompagnamento e misure di attivazione di tipo condizionale rivolte ai soggetti che percepiscono il trattamento finanziario, in particolare promuovendo percorsi di formazione e qualificazione, l'inclusione sociale e l'autonomia, attraverso il lavoro, delle persone in condizioni di fragilità e vulnerabilità.
Sono finalità del presente Accordo:
• La programmazione regionale integrata dei servizi pubblici sociali, sanitari, del lavoro, della formazione e dell’istruzione in relazione all’attuazione della misura SIA sul territorio regionale;
• Attivare congiuntamente e in modo integrato e complementare le politiche nazionali e regionali per l’attivazione rispetto all’accesso ovvero al reinserimento nel mondo del lavoro, per accrescere l’accessibilità delle famiglie ai servizi di cura e socio educativi, per assicurare condizioni di vita dignitose a tutti i cittadini, e dunque di costruire programmi di intervento territoriali e progetti individuali capaci di integrare la leva del sostegno al reddito, i percorsi di inserimento socio lavorativo, la fruizione di servizi sociali socio assistenziali e sociosanitari di qualità;
• Soddisfare la condizione prevista dall'articolo 5.2 dell'Avviso pubblico n. 3/2016 per la presentazione di progetti da finanziare a valere sul Fondo Sociale Europeo, programmazione 2014-2020, Programma Operativo Nazionale (PON) "Inclusione", proposte di intervento per l'attuazione del Sostegno per l'inclusione attiva, per cui in presenza di accordi formalizzati con le strutture regionali di riferimento in materia di mercato del lavoro, tutti i progetti possono prevedere le azioni ricomprese nelle tipologie
B.2 Attivazione lavorativa, tirocini e work-experience B.3 Orientamento, consulenza e informazione per l’accesso al mercato del lavoro per i beneficiari del SIA e B.4 Formazione per il lavoro per i beneficiari del SIA senza che il singolo centro per l'impiego aderisca in qualità di partner.
• Affermare la centralità della persona nei processi di inserimento e di accompagnamento al lavoro per la promozione dell’inclusione sociale e lavorativa dei soggetti svantaggiati;
• Garantire la continuità dei percorsi secondo i bisogni delle persone e le finalità dei programmi di inserimento e reinserimento, utilizzando alternativamente gli strumenti a disposizione dei diversi livelli istituzionali coinvolti, misure di sostegno economico, sostegni e incentivi alle assunzioni;
• Garantire ogni singolo percorso in collaborazione con i Servizi Territoriali che ne richiedono l’attivazione attraverso un’azione raccordata e condivisa, ovvero una presa in carico comune anche con il supporto di strumenti comuni ai vari soggetti istituzionali;
L’attuazione del Sostegno all’Inclusione Attiva (SIA) nei territori della Regione Toscana deve coordinarsi con gli altri interventi regionali di contrasto alla povertà e con il sistema regionale di programmazione dei servizi sociali e socio sanitari e degli interventi di formazione e attivazione sul mercato del lavoro, la struttura di gestione e di governance del SIA, nell’individuare un modello comune di intervento, deve tenere conto della eterogeneità territoriale.
Vuole essere favorita la più ampia integrazione tra enti e servizi pubblici, al fine di offrire ai destinatari (nuclei familiari beneficiari in possesso dei requisiti previsti dal SIA), prestazioni adeguate, in considerazione dei bisogni emergenti.
A tal fine sono promosse azioni volte a:
a) individuare e fornire idonee prestazioni di sostegno, occupazionali, sociali e sanitarie, a fronte dei bisogni accertati;
b) ottimizzare l'impiego delle risorse, strumentali e di personale, al fine di incrementare e migliorare le prestazioni offerte;
c) realizzare sinergie con soggetti privati, ove ciò sia funzionale al raggiungimento degli obiettivi perseguiti, dedicando particolare attenzione al settore del "privato sociale";
d) Integrare e condividere le banche-dati esistenti nella prospettiva della costruzione di una unica banca dati comune;
e) Effettuare una presa in carico unitaria dell’utente, attivando, sulla base dei bisogni riscontrati, modalità di integrazione operativa al fine di potenziare gli interventi stessi, nel rispetto della dignità dei singoli.
I progetti per il rafforzamento delle attività di sostegno all’inclusione attiva che saranno presentati dagli ambiti di cui sopra nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) “Inclusione” del Fondo Sociale Europeo (FSE) , individueranno gli obiettivi, le priorità, le misure d'intervento, la costituzione e le modalità operative delle equipe multi professionali, prevedendo le modalità di coordinamento tra i percorsi di presa in carico da parte dei servizi sociali, con i servizi sanitari, con i servizi per le politiche del lavoro nonché della formazione, e dovranno essere predisposti tenendo conto della programmazione regionale integrata, assunta nel presente accordo
Art. 3
Impegni di Regione Toscana
La Regione si impegna a svolgere le funzioni di indirizzo delle attività dell’Accordo adottando adeguate forme di comunicazione in ambito regionale.
Si impegna a garantire il coordinamento delle attività previste nel presente Accordo tra le Direzioni regionali competenti e ad individuare i referenti che costituiranno la Cabina di regia per l’attuazione delle attività del presente accordo.
In particolare la Regione per ciò che attiene le competenze delle singole Direzioni si impegna a a realizzare quanto di seguito specificato:
Direzione Diritti di cittadinanza e Coesione sociale
❑ Sociale
1. promuovere il coordinamento regionale tra i servizi dei settori formazione, istruzione, lavoro, sociale e sanitaria che avrà la funzione di agevolare gli Ambiti territoriali nell’attivazione della rete territoriale dei servizi necessaria per l’attuazione dei progetti di presa in carico del Sostegno per l’inclusione attiva;
2. coordinare i settori regionali coinvolti favorendo la collaborazione interdirezionale attraverso la costituzione della Cabina di Regia;
3. supportare gli Ambiti territoriali nelle fasi di attivazione e attuazione del SIA, anche attraverso gli scambi informativi tra Enti e la messa in rete di esperienze e azioni progettuali;
4. monitorare lo stato di avanzamento dell’attivazione del SIA nei territori e l’attuazione dei singoli progetti negli Ambiti territoriali in risposta all'Avviso pubblico per la presentazione di progetti da finanziare a valere sul Fondo Sociale Europeo, programmazione 2014-2020, Programma Operativo Nazionale (PON) in relazione alle attività del progetto SIP
❑ Sanitario
1.partecipare, con personale operante nei servizi socio sanitari specialistici ed in materia di tutela della salute (ad esempio Sert, Consultori familiari, Centri di Salute Mentale, pediatra, psicologo) presso cui è eventualmente in carico uno o più componenti del nucleo alle equipes multidisciplinari incaricate di definire i progetti personalizzati per il superamento della condizione di povertà, il reinserimento lavorativo e l’inclusione sociale dei beneficiari del SIA
2. partecipare all’attuazione della misura SIA e alla progettazione nell’ambito dei PON in rappresentanza delle Aziende Usl capofila degli Ambiti come da bando ministeriale
Direzione Lavoro
❑ Lavoro
Coordinare le strutture territoriali competenti in materia di politiche attive del lavoro (centri per l'impiego) per una omogenea attuazione di quanto previsto dalla presente intesa e dalla normativa in materia di S.I.A. e, in particolare:
1. partecipare con i corrispondenti ambiti alla elaborazione delle proposte progettuali in risposta all'Avviso pubblico per la presentazione di progetti da finanziare a valere sul Fondo Sociale Europeo, programmazione 2014-2020, Programma Operativo Nazionale (PON) “Inclusione”, proposte di intervento per l’attuazione del Sostegno per l’inclusione attiva, con particolare riferimento alla definizione di Politiche attive del lavoro rivolte ai beneficiari del SIA (B.2 Attivazione lavorativa, tirocini e work-experience; B.3 Orientamento, consulenza e informazione per l’accesso al mercato del lavoro per i beneficiari del SIA).
2. partecipare, con personale operante nei centri per l'impiego, alle equipes multidisciplinari incaricate di definire i progetti personalizzati per il superamento della condizione di povertà, il reinserimento lavorativo e l’inclusione sociale dei beneficiari del SIA-
3. realizzare presso i centri per l'impiego, anche mediante le risorse provenienti dai progetti di intervento per l’attuazione del Sostegno per l’inclusione attiva finanziati dall'Avviso a valere sul Programma Operativo Nazionale (PON) “Inclusione” 2014/2020, interventi di inserimento al lavoro (orientamento, accompagnamento al lavoro, misure di sostegno all’instaurazione di rapporti di lavoro, inserimento in cooperative sociali, supporto alle attività di lavoro autonomo e imprenditoriale, ecc.).
Direzione Istruzione e Formazione
❑ Istruzione
1. a promuovere all'interno della programmazione educativa territoriale attività volte all'inclusione scolastica
2. a promuovere, nell'ambito della programmazione zonale, un maggior coordinamento tra le Conferenze zonali per l'educazione e l'istruzione e le Zone Socio-Sanitarie.
❑ Formazione
1. coordinamento e supporto nelle fasi di individuazione dei percorsi formativi finanziati e riconosciuti finalizzati al rilascio di certificazioni nell'ambito del sistema regionale di formazione professionale;
2. coordinamento e supporto nella attivazione di interventi individuali in relazione a misure di politica attiva quali tirocini e voucher;
3. coordinamento e supporto nelle fasi di individuazione dei percorsi formativi rivolti a giovani drop-out che sono fuoriusciti dal sistema scolastico finalizzati al conseguimento di qualifiche professionali nell'ambito del sistema regionale di istruzione e formazione professionale
Art. 4
Impegni di Anci
ANCI, in attuazione del presente Accordo si impegna a:
• indicare i nominativi dei propri referenti per l’attuazione delle attività del presente accordo
• mantenere costanti contatti con i territori allo scopo di dare maggiore efficacia alle azioni previste dall'accordo stesso
Articolo 6 Cabina di regia
Al fine di garantire il raggiungimento delle finalità di cui all'articolo 2, i soggetti firmatari del presente Accordo si avvarranno di un Tavolo regionale quale “cabina di regia” per le politiche integrate costituita dai dirigenti, o loro delegati, delle Direzioni competenti le materie afferenti al presente Accordo e da altri responsabili operativi indicati da ANCI Toscana.
La Cabina di regia ha il compito di:
❑ garantire il coordinamento delle attività previste dal presente Accordo;
❑ valutare la necessità, in ordine agli obiettivi del presente Accordo di individuare piani/protocolli operativi per l’attuazione dei progetti e delle azioni dei territori;
❑ valutare l'andamento dell'Accordo nel suo complesso e il raggiungimento delle finalità, così come previsto all'art. 2;
❑ monitorare lo stato di avanzamento dell’attivazione della misura SIA nei territori e la realizzazione dei singoli progetti negli ambiti territoriali
La partecipazione alla Cabina di regia non prevede oneri a carico del bilancio regionale. I soggetti capofila degli Ambiti territoriali potranno adottare il presente accordo.
Potranno partecipare ai lavori della Cabina di regia fino a due rappresentanti dei soggetti aderenti per ciascuna area Vasta.
Articolo 7 Modifiche
Eventuali modifiche al presente Accordo, dovute al mutare delle condizioni organizzative, delle attività poste in essere o dei contenuti finanziari stabiliti, daranno luogo a specifiche variazioni dello stesso da approvare con appositi successivi atti.
Precedenti Protocolli e Accordi, relativi a materie contemplate nel presente Accordo, vengono ad esso ricondotti.
Articolo 8 Durata
Il presente Accordo di collaborazione ha validità di mesi 12 a decorrere dalla data della sua sottoscrizione.
Letto, approvato e sottoscritto: Firenze, lì
Per la Regione Toscana
Assessore Xxxxxxxx Xxxxxxxx Assessore Xxxxxxxx Xxxxx
Per ANCI Toscana Xxxxxx Xxxxxxx