AVVISO PUBBLICO
Direzione Centrale Welfare e Politiche Educative Servizio Politiche per l’infanzia e l’Adolescenza
AVVISO PUBBLICO
per la realizzazione di Poli Territoriali per le Famiglie
mediante convenzionamento con enti abilitati all'esercizio del servizio di Centro per le Famiglie e Mediazione Familiare ai sensi del R.R. 4/2014
Con l'adozione da parte della Xxxxxxx Xxxxxxxx xxx Xxxxxxxxxxx 00/00 e successivamente del Regolamento 4/2014, in materia di autorizzazione al funzionamento e accreditamento dei servizi residenziali, semiresidenziali, domiciliari e territoriali, il Comune di Napoli ha proceduto, negli ultimi anni, ad implementare tali disposizioni regolamentari, individuando i procedimenti ed i soggetti per l'attuazione di quanto disposto e adeguando progressivamente il sistema di offerta a quanto previsto dalla normativa regionale. Con Disposizione del Direttore Generale n. 33/2014 sono state adottate le Linee di indirizzo per l'applicazione del nuovo regolamento regionale 4/2014 e individuate e definite le modalità per la presentazione delle richiesta di autorizzazione al funzionamento e di accreditamento da parte degli enti interessati.
Con deliberazione n. 744/2013 la Giunta Comunale ha approvato il Piano Sociale di Zona 2013- 2015 prevedendo una specifica scheda di dettaglio relativa alla realizzazione di attività di sostegno alla genitorialità ed alla famiglia, e stabilendo altresì di implementare tra le tipologie di prestazioni domiciliari e territoriali di cui al Regolamento Regionale 4/2014 i centri per le famiglie ed i servizi di mediazione familiare.
Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 362 del 28 maggio 2015 sono state approvate le “Linee di indirizzo per la realizzazione di un sistema integrato di sostegno alla genitorialità e supporto alle famiglie: i poli territoriali per le famiglie” del Comune di Napoli con la contestuale approvazione dei criteri e modalità del processo di convenzionamento.
L’Amministrazione Comunale, a partire dalle esperienze già realizzate nel campo del sostegno alla genitorialità e alla famiglia, intende dunque strutturare un sistema ampio e articolato di interventi mediante l’avvio di un processo di convenzionamento con enti gestori di Centri per la famiglie autorizzati al funzionamento e accreditati ai sensi del Regolamento regionale 4/2014. Gli enti che intendono convenzionarsi, al fine di garantire la possibilità di erogare tutte le prestazioni e attività di seguito descritte, dovranno abilitarsi e accreditarsi anche per lo svolgimento del Servizio di Mediazione familiare così come previsto dal RR 4/2014.
L’obiettivo è quello di garantire la presenza di poli diffusi nel territorio cittadino in grado di offrire un insieme di opportunità alle famiglie senza frammentare gli interventi ma in un ottica di sistema che contempli anche la dimensione della comunità educante dove i cittadini possano responsabilmente prendersi carico delle difficoltà degli altri con tutti gli strumenti formali e informali di cui dispongono.
Oggetto
Il Polo territoriale per le famiglie prevede al suo interno la realizzazione coordinata e congiunta delle attività del servizio di Centro per le Famiglie e di Mediazione Familiare, così come definiti nel Regolamento Regionale 4/2014. In particolare il Polo opera in una logica di rete e interviene in maniera specifica per promuovere il benessere dell’intero nucleo familiare,
sostenendo la coppia, e ogni singolo componente in ogni fase del ciclo di vita. Nel Polo sono organizzate attività di sostegno alla genitorialità, finalizzate a facilitare la formazione di un’identità genitoriale, a stimolare la capacità di organizzazione e l’autonomia di ognuno, nonché all’elaborazione e alla conduzione di progetti di vita in armonia con il proprio ruolo genitoriale.
Il Comune di Napoli intende convenzionarsi con enti prestatori di servizi in possesso dei titoli abilitativi previsti, in grado di garantire nel territorio, la realizzazione di interventi articolati e integrati di sostegno alla genitorialità e alla famiglia, in cui potranno trovare spazio in un’ottica sistemica gli interventi attivati fino ad oggi in modo separato tra cui il tutoraggio familiare, gli interventi di educativa domiciliare, gli interventi di sostegno alla genitorialità, le azioni e gli interventi nelle situazioni di elevata conflittualità genitoriale (mediazione familiare e spazi neutri per la realizzazione di incontri protetti o facilitati), così come potranno svilupparsi quell’insieme di interventi mirati a promuovere e sostenere l’affido familiare e la solidarietà tra famiglie nelle sue diverse forme. Non si intende attivare convenzioni per tutte le prestazioni di preparazione alla nascita e alla fase post-parto, già realizzate dai Consultori familiari.
A seguito della procedente procedura di selezione sono stati individuati gli enti idonei per la stipula di convenzione per le Municipalità 2, 7, 8, 9 e 10. Con il presente Avviso si intende dunque selezionare enti gestori per la realizzazione delle attività nei territori di seguito indicati:
Territorio riferimento | N. Poli territoriali per la Famiglia |
Municipalità I | 1 |
Municipalità III | 1 |
Municipalità IV | 1 |
Xxxxxxxxxxxx X | 0 |
Xxxxxxxxxxxx XX | 1 |
Prestazioni richieste ed attività da realizzare
ll Polo territoriale per le famiglie rappresenta uno spazio strutturato che ha come obiettivo principale il sostegno educativo/relazionale alle famiglie, uno spazio rivolto quindi a supportare, anche in una dimensione preventiva, la promozione del benessere nelle e delle famiglie. E‘ un servizio finalizzato alla promozione delle competenze genitoriali incentivando tutti i processi che facilitano o sostengono le relazioni familiari (di coppia o genitori-figli) con particolare attenzione alle crisi familiari (separazione, divorzio, affidamento dei figli) e la valorizzazione delle famiglie risorse ( famiglie apoggio-famiglie affidatarie).
Le funzioni essenziali e gli obiettivi del Polo territoriale per le Famiglie possono riassumersi schematicamente nel modo seguente:
• Creare una rete riconoscibile di servizi indirizzati alla famiglia;
• Promuovere il benessere delle famiglie attraverso diversi servizi a sostegno delle competenze genitoriali;
• Favorire lo sviluppo delle ricorse della comunità e la costruzione di reti di relazioni tra le persone;
• Integrare e potenziare le attività dei servizi territoriali in un’ottica di prevenzione del disagio famialiare e minorile;
L’Amministrazione intende convenzionarsi con Poli territoriali che prevedano la realizzazione di attività specifiche secondo le tipologie di seguito riportate:
1) Servizi ed Interventi di sostegno alla genitorialità
Partendo dall’assunto che la genitorialità non è una disposizione atemporale ed innata -e quindi immodificabile- degli adulti, ma è un insieme di funzioni che possono essere continuamente migliorate ed apprese, nel Polo territoriale per la Famiglia si realizzano, mediante costituzione di dispositivi di intervento specifici, attività di supporto alle competenze genitoriali, volte sia alla ricostruzione dei legami familiari sia al sostegno delle relazioni familiari in momenti critici
del ciclo vitale. Il Polo territoriale per le famiglie offre attività di sostegno e consulenza, predisposizione laddove necessario di progetti personalizzati da realizzare, in collaborazione e su indicazione del Servizio Sociale territoriale, servizi ed iniziative di sostegno alle famiglie.
Dispositivi attivabili che possono rappresentare contesto aggiuntivo di intervento se coerente con gli obiettivi concordati nel programma di accompagnamento alle famiglie sono:
Gruppi di genitori che desiderano confrontarsi su tematiche educative e relazionali, anche mediante la presenza di conduttori esperti, al fine di favorire il confronto e l’aiuto reciproco fra genitori che si incontrano periodicamente in un gruppo. L’attività del lavoro di gruppo con i genitori su temi specifici individuati ha l’obiettivo di rafforzare le competenze parentali e sviluppare abilità relazionali e sociali sia dei genitori sia dei bambini. Il gruppo aiuta i genitori partecipanti a far emergere e condividere elementi di conoscenza di sé e della propria famiglia e contribuisce alla comprensione da parte dei genitori e dei servizi della situazione attuale delle famiglie. Lo scopo è favorire la riflessività personale aiutando i genitori a superare gli automatismi che governano il fare.
Possono inoltre essere realizzati gruppi di supporto per gli uomini, per riflettere e riprogettarsi sulla genitorialità, l'identità sociale, le storie familiari di deprivazione, la fatica di portare avanti la famiglia senza un lavoro garantito, i modelli culturali di appartenenza, i conflitti familiari, le motivazioni.
Tutoraggio educativo domiciliare Il tutor, supportando il nucleo in una costante stimolazione di buone prassi per una migliore organizzazione familiare, sostiene i genitori nel ripensare il ruolo educativo e le modalità di gestione delle dinamiche e della vita familiare con particolare riferimento alle esigenze dei bambini. Il fulcro dell’intervento di educativa domiciliare non è centrato sulla protezione del bambino ma alla protezione ed all’arricchimento dei legami con i familiari e con le altre persone per lui significative.
Nel caso di famiglie di neo-genitori, con figli in età 0-3 anni, si presterà particolare attenzione a sostenere il ruolo genitoriale nelle prime fasi del nuovo ciclo di vita delle famiglie, in stretta collaborazione con i servizi sociali e socio-sanitari territoriali.
Gruppi con/tra i bambini e con/tra adolescenti: Il gruppo può essere utilizzato per far si che i bambini e gli adolescenti diventino protagonisti e, mediante percorsi guidati e attività di gruppo, possano ricostruire senso e significato alle esperienze vissute.
In particolare le attività con i bambini consentono l’immaginazione, la ricostruzione e la reinvenzione delle cose e dei significati in un contesto lontano da sè attraverso il gioco, la favola, la storia di qualcun altro, un brano musicale, un disegno. L’attività di gruppo consente ai bambini di non solo di identificarsi ed interagire con gli altri allo stesso livello, ponendosi quali obiettivi:
- Uno spazio con cui garantire al bambini l’espressione delle proprie emozioni;
- Migliorare la percezione delle proprie competenze, della consapevolezza edelle proprie risorse e l’aumento dell’autostima;
- Sviluppare le proprie capacità socio-emotive.
I gruppi con gli adolescenti consentono di realizzare sostegno e accompagnamento verso la scoperta delle capacità resilienti, per promuovere autonomia, indipendenza, partecipazione.
2) Sostegno alle famiglie confittuali e/o in separazione
Il Servizio di Mediazione familiare si rivolge ai genitori separati, in via di separazione o divorziati, che desiderano affrontare e superare elementi di conflitto relativi alla situazione di coppia e genitoriale. La mediazione familiare è un percorso per la riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o in seguito alla separazione o al divorzio: in un contesto strutturato il mediatore, sollecitato dalle parti, nella garanzia del segreto professionale e in autonomia dall'ambito giudiziario, si adopera affinché i partner elaborino in prima persona un programma di separazione soddisfacente per sé e per i figli, in cui possano esercitare la comune responsabilità genitoriale.
Lo Spazio Neutro è un servizio per il diritto di visita e di relazione, finalizzato a garantire mantenimento e il recupero di relazioni tra genitori e figli, allo scopo di tutelare il diritto del
bambino a preservare i legami con entrambe le figure parentali. Si tratta di uno spazio “neutro” perché esterno al conflitto familiare e terzo nei confronti dei genitori e, dunque, capace di richiamare in scena il figlio, spesso confuso e lacerato dal conflitto.
Gli incontri protetti: il concetto della protezione si chiarisce analizzando da un lato le separazioni conflittuali e dall’altro le situazioni di grave pregiudizio o maltrattamento dei minori.
Nelle prime “il diritto di visita” si basa sul presupposto che la relazione tra il genitore e il bambino sia resa difficile dal conflitto pervadente tra i due genitori e che quindi vada protetta dal conflitto stesso.
Nei casi più complessi, caratterizzati da vicende di incuria, maltrattamento, trascuratezza, o abuso il bambino si trova al centro (e oggetto diretto) di una relazione esplicitamente qualificata come a rischio o“dannosa”, a seguito dell’istruttoria compiuta presso il Tribunale per i Minori, che esita in un decreto limitativo con indicazioni trattamentali, in queste vicende il servizio per il diritto di visita e di relazione si connota come protetto in quanto deve garantire al bambino la possibilità di un incontro “sicuro” con un genitore che volontariamente o involontariamente ha agito comportamenti dannosi nei suoi confronti. La protezione si sostanzia nella messa in atto di interventi volti a prevenire e a contenere tali comportamenti, arrivando se necessario anche ad interrompere l’incontro e/o a riferire all’Autorità Giudiziaria gli elementi necessari per l’assunzione dei provvedimenti ritenuti opportuni.
Le aree d’intervento riguardano in particolare:
• situazioni familiari multiproblematiche, anche in presenza di decreti limitativi della potestà genitoriale;
• situazioni familiari in cui in genitore affidatario impedisca al figlio di vivere una relazione serena con l’altro genitore, ad esempio svalutandolo agli occhi del minore al punto da compromettere la relazione con il genitore;
• situazioni che presentano una pesante conflittualità di coppia dovuta quasi esclusivamente all'elaborazione della separazione coniugale;
• casi di minori in affido eterofamiliare;
• situazioni in cui la relazione tra bambino e genitore è resa difficoltosa da provvedimenti limitativi della libertà personale conseguenti a procedimenti penali.
Gruppi di parola rivolto ai figli di genitori separati e divorziati attraverso cui offrire ai minori un tempo ed uno spazio dedicato e protetto al fine di potersi confrontare, interrogare e sostenersi a vicenda o dar spazio a pensieri ed emozioni. I figli sono coinvolti spesso nelle dinamiche separatorie e sottoposti a strumentalizzazione tra i due genitori. Attraverso la parola, il gioco, la drammatizzazione, il disegno, la scrittura, lo scambio di esperienza, i bambini hanno la possibilità di affrontare tematiche importanti relative alle diverse fasi della separazione ed alla nuova organizzazione pratica. La condivisione di esperienze tra pari, aiuta a vivere meglio la famiglia in trasformazione.
Gruppi di aiuto per persone separate con difficoltà legate al passaggio dalla famiglia unita alla famiglia separata sotto il profilo individuale, relazionale, organizzativo e genitoriale. Uno spazio in cui può essere offerto ai partecipanti l’occasione di condividere sentimenti e difficoltà affinché nasca solidarietà e sostegno reciproco.
3) Iniziative di promozione della solidarietà familiare e dell’affido familiare
Il Polo territoriale promuove iniziative per la sensibilizzazione e promozione di “famiglie che aiutano famiglie”: il progetto si rivolge a famiglie che, attraversando un momento di difficoltà, hanno bisogno di essere sostenute nell’accudimento dei propri bambini. Le famiglie che vivono situazioni di disagio e solitudine possono contare su altre famiglie e persone single che danno disponibilità al sostegno. Tale intervento vuole rappresentare la costruzione di una forma di solidarietà tra le famiglie stando però nel contesto della famiglia negligente e non portando il bambino nel terreno della famiglia che sostiene. Si privilegia in tal senso la dimensione informale dell'intervento intende favorire la costruzione di reti sociali che potranno continuare ad essere presenti nella vita delle famiglie anche in seguito alla chiusura dell'intervento supportato dai servizi territoriali.
In questo contesto si inserisce anche l’affido diurno e part-time.
Il Polo collabora con i servizi istituzionali nella promozione dell’informazione e della formazione sull'affidamento familiare, l’adozione nazionale ed internazionale e le relative procedure, sugli Enti autorizzati e sulle altre forme di solidarietà nei confronti dei minori in difficoltà.
Il Polo territoriale promuove inoltre iniziative di solidarietà e prossimità come: lo scambio di oggetti, indumenti, prodotti per la cura dei bambini; banca del tempo; iniziative e eventi di sensibilizzazione e promozione della solidarietà; creazione di gruppi di volontariato familiare.
Monte ore complessivo di prestazioni da erogare e costo unitario
Il monte ore complessivo da utilizzare nell'ambito della Programmazione operativa, come di seguito descritta, e relativo a ciascuna delle tipologie di prestazione prevista viene di seguito individuato:
Tipologia di prestazione | Monte ore assegnato per 12 mesi | Costo unitario per ora di prestazione |
Attività di coordinamento | 1200 | € 23,14 |
Attività di sostegno alle genitorialità, alle famiglie conflittuali o separate, promozione solidarietà familiare rese mediante utilizzo di Psicologo/i | 1920 | € 26,11 |
Attività di sostegno alle genitorialità, alle famiglie conflittuali o separate, rese mediante utilizzo di Educatore/i | 5040 | € 21,66 |
Attività di sostegno alle famiglie conflittuali o separate rese mediante utilizzo di Mediatore/i familiare | 960 | € 26,11 |
Attività di sostegno alle genitorialità, alle famiglie conflittuali o separate, promozione solidarietà familiare rese mediante utilizzo di Assistente sociale | 960 | € 21,66 |
Consulenza legale | 100 | € 33,00 |
Nell'ambito del monte ore complessivamente disponibile è possibile utilizzare fino a un massimo del 15% delle ore in attività di back office. (Si intendono per attività di front office tutte quelle effettuate direttamente con i destinatari primari del polo territoriale, mentre per attività di back office il raccordo con la rete, incontri di equipe, redazione strumenti di lavoro quali schede di osservazione, progetti individuali...)
Il costo unitario per ora di prestazione è da intendersi al netto dell'Iva e onnicomprensivo di tutto quanto necessario al corretto e efficace funzionamento del servizio (in riferimento al costo del lavoro, costi generali e di gestione, compresi i costi della sicurezza, di assicurazione e di tutti i materiali necessari per il corretto funzionamento ed una efficace azione di comunicazione e promozione del servizio stesso).
Modalità organizzative
Il Polo territoriale per le Famiglie, in quanto iniziativa innovativa e sperimentale, richiede particolari momenti di coordinamento e monitoraggio di tutte le diverse fasi di realizzazione.
A tale scopo sarà costituito un apposito Gruppo di coordinamento, composto, dal coordinatore del Polo, dagli assistenti sociali referenti dei CSS territorialmente competenti e dal referente del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Al gruppo di coordinamento potranno partecipare, in specifici momenti di programmazione e organizzazione, referenti dei servizi sociosanitari territoriali e di altri enti del territorio impegnati nello specifico settore di intervento, nell’ottica della costruzione di un efficace lavoro di rete.
Compiti del gruppo sono:
• definire e sviluppare le fasi operative e le modalità di funzionamento del Centro, mediante la elaborazione della Programmazione operativa, come di seguito descritto;
• concordare l'adozione di specifici strumenti e metodologie di lavoro;
• individuare e coinvolgere operativamente altri soggetti del territorio;
• proporre tutte le iniziative interne ed esterne utili allo sviluppo delle attività in oggetto;
• verificare e monitorare costantemente le diverse fasi di realizzazione e produrre, periodicamente, report circa lo stato di attuazione dell’iniziativa.
Il Gruppo di coordinamento attiva un modello di intervento e coinvolgimento delle famiglie, attraverso la creazione di spazi di incontro per un confronto sulle attività proposte, in termini di condivisione degli obiettivi e valutazione dei risultati.
I Poli territoriali in convenzione con il Comune di Napoli si impegnano ad adottare gli Indirizzi metodologici e gli strumenti di lavoro che l’amministrazione adotterà mediante l’approvazione di specifici atti di indirizzo e orientamenti metodologici. A questi atti di indirizzo si rimanda per tutto quanto concerne la definizione delle fasi di lavoro, degli approcci e delle metodologie di lavoro e per ogni altro aspetto inerente l’organizzazione e il funzionamento delle attività del Centro.
Programmazione operativa
Ogni Polo territoriale per le Famiglie dovrà elaborare un Programmazione operativa trimestrale, da aggiornarsi mensilmente, nel rispetto dei seguenti standard:
- in via ordinaria il funzionamento del servizio dovrà essere organizzato su 5 giorni a settimana, garantendo se necessario l’erogazione di alcune prestazioni anche di sabato, laddove in presenza di prescrizioni delle Autorità Giudiziarie o di particolari esigenze dei tempi di vita dei membri delle famiglie (es. Spazio neutro);
- il servizio dovrà essere organizzato in modo da garantire l’accesso più ampio dell’utenza, con adeguati orari di apertura al pubblico dal lunedi al venerdi in orari mattutini e pomeridani in modo da facilitare l’accesso ed il contatto con i servizi e con l’intera cittadinanza;
- i professionisti conivolti nella gestione delle attività dovranno garantire flessibilità nella gestione del monte ore complessivo disponibile, prevedendo laddove necessario su esigenza degli utenti, prestazioni lavorative in orario serale o prefestivo (incontri gruppo di genitori,iniziative di sensibilizzazione, altro…);
- il Polo dovrà garantire la possibilità di realizzare eventi ed iniziative nei fine settimana almeno una volta al mese, al fine di favorire la maggiore partecipazione possibile delle famiglie del territorio;
La Programmazione operativa trimestrale, con aggiornamento mensile, nella quale saranno indicate le attività da realizzare con indicazione degli orari di funzionamento del Polo territoriale, sarà elaborata congiuntamente al Gruppo di Coordinamento e espressamente approvata dal Dirigente del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Il rapporto convenzionale con l'ente prestatore si attiverà dunque sulla base della Programmazione Operativa elaborata e autorizzata, in riferimento alla tipologia e quantità delle prestazioni specificamente previste.
All'avvio delle attività, il Polo territoriale per le famiglie curerà la fase di pre-implementazione delle attività, avendo cura di dare avvio alla funzione di coordinamento e raccordo con la rete dei servizi territoriali al fine di identificare il reale fabbisogno territoriale per ciascuna delle linee di azioni previste dall’avviso e raccogliere le segnalazioni dei servizi predisposti per poter poi organizzare il lavoro dell’equipe dei professionisti del Centro. Alla fine della fase di start-up, il Coordinatore delle attività avrà cura di redigere, con il costante confronto con i servizi sociali territoriali e tenuto conto del fabbisogno territoriale, la Programmazione operativa con specifiche indicazioni di orari di prestazioni e professionisti utilizzati, come sopra descritto.
Equipe degli operatori coinvolti
L’ente convenzionato dovrà realizzare le attività previste avvalendosi di una Equipe di lavoro composta da operatori in possesso dei requisiti di seguito elencati:
• Coordinatore, in possesso di laurea in Psicologia, Sociologia, Scienze del servizio Sociale, con significativa esperienza di almeno 12 mesi nell'arco dell'ultimo triennio (in riferimento alla data di pubblicazione dell'Avviso per il convenzionamento) nel coordinamento di attività e/o equipe multiprofessionali per servizi inerenti interventi in favore famiglie e minori;
• Psicologi, iscritti all'Albo professionale, con significativa esperienza di almeno 12 mesi nell'arco dell'ultimo triennio (in riferimento alla data di pubblicazione dell'Avviso per il convenzionamento) nel lavoro con le famiglie ed i minori;
• Educatori professionali, con significativa esperienza di almeno 12 mesi nell'arco dell'ultimo triennio (in riferimento alla data di pubblicazione dell'Avviso per il convenzionamento) nel lavoro con le famiglie ed i minori;
• Mediatori Familiari, con titolo post-laurea in Mediazione familiare con specifica esperienza di almeno 12 mesi nell'arco dell'ultimo triennio (in riferimento alla data di pubblicazione dell'Avviso per il convenzionamento) in servizi di mediazione familiare;
• Assistenti Sociali, con iscrizione all’Albo Professionale con significativa esperienza di almeno 12 mesi nell'arco dell'ultimo triennio (in riferimento alla data di pubblicazione dell'Avviso per il convenzionamento) nel lavoro con le famiglie ed i minori.
• Consulente legale in possesso di laurea in Giurisprudenza del vecchio ordinamento ovvero lauree specialistiche magistrali equiparate del nuovo ordinamento ed esperienza in attività di consulenza in materia di separazioni e diritto di famiglia.
Le figure professionali su elencate sono da intendersi come figure professionali di III livello come individuate nel regolamento regionale 4/2014, ossia in possesso di titoli formativi rilasciati dal sistema universitario nazionale, di titoli universitari rilasciati in altri stati della Comunità Europea o anche al di fuori della stessa, dichiarati equipollenti ai sensi della normativa vigente. Gli operatori individuati come Mediatori Familiari sono da intendersi ai sensi del Regolamento 4/2014 come figure professionali di IV livello.
L'ente dovrà garantire un'Equipe standard composta dalle figure professionali di seguito indicate, i cui curricula saranno valutati ai fini dell'attribuzione del puteggio di cui alla voce
„qualità organizzativa“ individuata nei criteri di valutazione:
• 1 Coordinatore
• 2 Psicologi
• 5 Educatori
• 1 Assistente Sociale
• 1 Mediatore
• 1 Consulente legale
Nel corso della realizzazione delle attività l'Ente Gestore potrà richiedere di integrare l'Equipe standard con ulteriori figure professionali, in possesso dei titoli e delle esperienze già richieste per l'Equipe standard, tenendo conto del monte ore complessivo assegnato per ciascuna delle funzioni delle figure professionali.
Il monte ore disponibile per le diverse figure professionali sarà utilizzato per la realizzazione delle diverse Linee di attività, in accordo con il servizio centrale, articolando l'organizzazione in maniera flessibile, in considerazione del numero e tipologia di richieste pervenute al Polo territoriale ed identificate in seguito alla fase di pre-implementazione curata dal Coordinatore delle attività e alla definizione dalla Programmazione operativa, che sarà oggetto di rimodulazioni periodiche.
Al Coordinatore spetta altresì il compito di organizzare il lavoro dell'equipe e coordinare le attività operative, prevedendo incontri periodici degli operatori impegnati, al fine di svolgere una funzione di programmazione e verifica e valutazione condivisa.
Il Coordinatore, con il supporto dell'equipe e di concerto con il Gruppo di Coordinamento e il Servizio Politiche per l'Infanzia e l'Adolescenza, adotterà tutti gli strumenti, anche informatici, per il costante monitoraggio delle attività, per l'elaborazione di report periodici finalizzati alla valutazione della rispondenza del servizio effettuato, alla verifica del gradimento degli utenti sul servizio.
Inoltre il Coordinatore curerà la promozione di reti territoriali di servizi ed attività, definendo ogni possibile sinergia con altre progettualità ed agenzie territoriali, nonchè il raccordo con gli uffici centrali del Comune di Napoli.
All’intera Equipe operativa dovrà essere garantita l’applicazione di contratti di lavoro previsti dalla normativa vigente ed in coerenza con la tipologia del servizio affidato, da trasmettere al Servizio Politiche per l‘infanzia e l'Adolescenza entro 10 giorni dall’inizio delle attività unitamente agli UNILAV.
Per la stessa Equipe, l'Ente dovrà produrre idonea attestazione circa l’assenza di condanne per taluno die reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609-undecies del codice penale, ovvero l'irrogazione di sanzioni interdittive all'esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori (D. Lgs. n. 30 del 2014, che attua una direttiva dell’Unione europea - n. 93 del 2011 in materia di lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile).
L'ente si impegna a garantire che le figure professionali componenti l'equipe i cui curriculum saranno presentati ai fini del convenzionamento siano gli stessi ad essere effettivamente impegnati nella realizzazione delle attività.
L’ente dovrà garantire per tutta la durata del servizio il contenimento del turn over, fornendo adeguate motivazioni e giustificazioni ad un eventuale avvicendamento e garantendo la sostituzione con operatori in possesso dei titoli e delle esperienze equivalenti a quelli posseduti dall'operatore sostituito cosi come punteggiato in base ai criteri di valutazione previsti nel processo di convenzionamento.
Dovrà garantire l’immediata sostituzione dell’operatore assente per qualsiasi motivo. Inoltre qualsiasi sostituzione di componenti dell’equipe dovrà essere comunicata e preventivamente autorizzata dal Servizio Politiche per l’Infanzia e l’adolescenza.
Sede delle attività
La sede del Polo territoriale per le famiglie - così come indicata nella SCIA - deve essere facilmente raggiungibile e riconoscibile dall’esterno. Gli spazi devono essere nella piena disponibilità dell’ente e dedicati alla realizzazione delle attività del Polo. La sede deve essere idonea e adeguata a ospitare le attività previste e essere dotata di linea telefonica abilitata, postazioni personal computer, e spazio amministrativo.
In tal senso si considerano requisiti minimi i seguenti:
• Presenza di almeno 3 ambienti per le attività individuali o di gruppo;
• Presenza di almeno 1 ambiente da dedicare alle attività di gruppi più numerosi, a seminari o incontri formativi, a eventi aggregativi di diversa natura;
• Presenza di almeno un ambiente per le attività di back office, dotato di computer, collegamento internet, fax e telefono, oltre che di idonee attrezzature e suppellettili;
• Presenza di servizi igienici;
• Complessivamente la superficie disponibile per le attività non può essere inferiore a 120 mq.
La sede delle attività deve ricadere nel territorio della Municipalità per il quale viene fatta la richiesta di convenzionamento e deve essere nella disponibilità piena dell'ente prestatore, dimostrata attraverso la presentazione di documentazione idonea ad accertarne il titolo di godimento (proprietà, affitto, comodato d'uso regolarmente registrati) da allegare alla domanda di convenzionamento unitamente alla planimetria quotata dei locali accompagnata da una relazione descrittiva della sede e da rilievi fotografici.
Nel caso in cui la sede sia collocata in spazi messi a disposizione all'interno di sedi di altri enti (parrocchie, scuole, altri enti del terzo settore, …) è necessario produrre idonea documentazione circa gli atti che formalizzano tale disponibilità, che devono indicare la durata e dichiarare che tali spazi sono messi a disposizione ad uso esclusivo del Polo territoriale per le Famiglie.
Tutti gli spazi devono essere adeguatamente arredati ed attrezzati per la realizzazione delle attività del Polo per le Famiglie.
Tempi di realizzazione
Le attività del servizio decorreranno dalla data di effettivo avvio delle attività per un totale di 12 mesi.
Eventuali ritardi nell’avvio delle attività, conseguenti a qualsivoglia procedura interna o esterna al Comune, non potranno, a nessun titolo, essere fatti valere dall’affidatario.
Il Dirigente, nel caso che gli attuali presupposti generali, legislativi, normativi o di ordinamento interno, in base ai quali si è provveduto o si deve provvedere all’affidamento del servizio, dovessero subire variazioni, si riserva la facoltà, previa assunzione di motivato provvedimento, della modifica della durata del contratto fino a recedere dallo stesso, senza che l’aggiudicatario possa pretendere risarcimenti o compensazioni di sorta, ai quali fin d’ora dichiara di rinunciare. Eventuali ritardi nell’inizio delle attività, conseguenti alle occorrenti procedure amministrative, non potranno – a nessun titolo - essere fatti valere dall’organismo aggiudicatario.
Gli enti convenzionati sono obbligati a comunicare in maniera tempestiva qualsiasi variazione apportata al modulo organizzativo e/o alla tempistica di realizzazione, pena l’applicazione di penali successivamente descritte ed in caso di violazioni gravi anche alla revoca della convenzione.
Xxxxxxxx proponenti e condizioni di ammissibilità
I Poli territoriali per le famiglie che intendono convenzionarsi devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
• possesso del titolo abilitativo per l'esercizio del servizio Centro per le famiglie e Servizio di Mediazione Familiare;
• possesso del titolo di accreditamento o dichiarazione con la quale si attesta di possedere i requisiti per l'accreditamento e di aver presentato istanza per l'ottenimento dello stesso;
• disponibilità di una sede per lo svolgimento delle attività sita nel territorio della Municipalità per il quale si intende convenzionarsi, con le caratteristiche richieste;
• impegno a mettere a disposizione l'Equipe professionale richiesta in possesso dei relativi requisiti in relazione ai titoli di studio e di esperienza, con specifica attestazione circa l’assenza di condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600- quater, 600-quinquies e 609-undecies del codice penale, ovvero l'irrogazione di sanzioni interdittive all'esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori (D. Lgs. n. 30 del 2014, che attua una direttiva dell’Unione europea - n. 93 del 2011 in materia di lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile);
• esperienza dell'ente prestatore in attività similiari in favore di minori e famiglie di almeno 12 mesi negli ultimi quattro anni (in riferimento alla data di pubblicazione dell'Avviso per il convenzionamento), documentabili mediante finanziamenti specifici,
contratti, convenzioni, accordi di collaborazione (anche a titolo non oneroso) con enti pubblici e/o privati;
• essere in possesso di tutti i requisiti di ordine generale per la partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti pubblici e l'insussistenza delle cause ostative previste dall'art. 38 comma 1 dalla lettera a) alla lettera m) quater del D. Lgs. 163/2006
• essere a conoscenza e di accettare tutte le norme pattizie contenute nel "Protocollo di legalità" sottoscritto dal Comune di Napoli e dalla Prefettura di Napoli in data 1.8.07,pubblicato e prelevabile sul sito internet della Prefettura di Napoli all'indirizzo xxx.xxxxxxxxx.xx, nonché sul sito internet del Comune di Napoli all'indirizzo www.comune.napoILit e di accettarne incondizionatamente il contenuto e gli effetti;
• essere a conoscenza e di accettare le condizioni del programma 100 della Relazione previsionale e programmatica pubblicata sul sito del Comune di Napoli all'indirizzo www.comune.napoILit/risorse strategiche, che prevede, per i contratti di appalto di lavori,servizi e forniture, di subordinare l'aggiudicazione all'iscrizione dell'appaltatore, ove dovuta,nell'anagrafe dei contribuenti, ed alla verifica della correttezza dei pagamenti dei tributi locali;
• essere a conoscenza e di impegnarsi ad assumere tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all'art. 3 della Legge 13 agosto 2010, n.136 e successive modifiche;
• l'insussistenza delle cause ostative di cui alla Legge 55/90;
• essere a conoscenza delle norme in materia antimafia di cui alla Legge 136/2010 e s.m.i., al D.L. 187/2010 e s.m.i. ed al X.Xxx. 159/2011 e s.m.i.
• non aver ricevuto contestazioni, opportunamente motivate e circostanziate, su elementi significativi relativi alla qualità delle prestazioni rese
• non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi a dipendenti di codesta Amministrazione comunale, anche non più in servizio, che negli ultimi tre anni abbiano esercitato poteri istruttori, autoritativi o negoziali per conto della Amministrazione comunale in procedimenti in cui la controparte sia stata interessata; si impegna altresì a non conferire tali incarichi per l’intera durata del contratto, consapevole delle conseguenze previste dall’art. 53 comma 16-ter del decreto legislativo 165 del 2001”.
Criteri di selezione degli enti interessati
Tra tutti gli enti che hanno partecipato alla procedura selettiva ed intenzionati a convenzionarsi l’amministrazione stilerà apposita graduatoria per ogni singolo polo territoriale e si convenzionerà con un solo ente prestatore per ciascuna delle 5 Municipalità.
Per ogni proposta la Commissione potrà attribuire un massimo di 110 punti e valuterà le offerte pervenute secondo i seguenti elementi:
1. Qualità organizzativa | Fino a 40 punti |
2. Qualità del servizio | Fino a 60 punti |
3. Offerta Economica | Fino a 10 punti |
1. QUALITA’ ORGANIZZATIVA
CRITERI DI VALUTAZIONE | Punti |
A | Titoli di studio e formativi dell'Equipe Standard richiesta (ulteriori rispetto a quelli richiesti per il rilascio dei titoli abilitativi) • 2 punti lauree specialistiche, per dottorati di ricerca e/o master universitari di I e II livello e/o scuole di specializzazione universitarie o riconosciute dal MIUR relative al ruolo professionale per cui sono candidati gli operatori • 0.5 punto per ogni corso di formazione specifico relativamente alla tematica oggetto dell’intervento di durata pari o superiore a 40 ore Punteggio assegnato Max 2 per ogni figura professionale | 20 |
B | Esperienza dell'Equipe Standard (ulteriore rispetto a quella richiesta quale requisito di ammissibilità) • 0.3 punti per ogni 3 mesi di attività lavorativa anche non continuativa svolta in servizi similiari per minori e famiglie (saranno conteggiati solo periodi di almeno un mese) Punteggio assegnato Max 2 per ogni figura professionale | 20 |
Punteggio Totale | Max 40 punti |
2. QUALITA’ DEL SERVIZIO
CRITERI DI VALUTAZIONE | Punti | |
A | Conoscenza delle tematiche, dei fenomeni e degli studi relativi al fenomeno con particolare riferimento agli approcci teorici Conoscenza degli aspetti normativi, giudiziari e procedurali relativi ai servizi oggetto del convenzionamento | 10 |
B | Descrizione e articolazione delle attività relative a servizi ed interventi di sostegno alla genitorialità con riferimento alle modalità organizzative ed operative. | 10 |
C | Descrizione ed articolazione delle attività relative al Sostegno alle famiglie confittuali e/o in separazione con riferimento alle modalità organizzative ed operative. | 10 |
D | Descrizione ed articolazione delle Iniziative di promozione della solidarietà familiare e dell’affido familiare con riferimento alle modalità organizzative ed operative. | 10 |
E | Descrizione del modello di intervento e coinvolgimento delle famiglie, attraverso la creazione di spazi di incontro per un confronto sulle attività proposte, in termini di condivisione degli obiettivi e valutazione dei risultati. | 10 |
F | Coerenza e adeguatezza dell'approccio metodologico utilizzato | 5 |
G | Modalità di coinvolgimento della comunità territoriale, dei soggetti istituzionali e non ai fini della realizzazione delle linee di azione | 5 |
Punteggio Totale | Max 60 punti |
Il concorrente che non avrà totalizzato almeno 40 punti nella Qualità del servizio, sarà escluso.
Il Calcolo verrà effettuato applicando la seguente formula:
C(a) = Σn [ Wi * V(a) i ] dove:
C(a) = indice di valutazione dell’offerta (a); n = numero totale dei requisiti;
Wi = peso o punteggio attribuito al requisito (i);
V(a)i = coefficiente della prestazione dell’offerta (a) rispetto al requisito (i) variabile tra zero e uno;
Σn = sommatoria.
I coefficienti V(a)i saranno determinati attraverso la media dei coefficienti, variabili tra zero ed uno attribuiti discrezionalmente ai sottocriteri dai singoli commissari secondo i criteri di seguito indicati:
Valutazione discrezionale | Coefficiente |
Assente, non rispondente o non valutabile | 0 |
Insufficiente o inadeguata | 0,1 |
Mediocre | 0,2 |
Appena accettabile | 0,3 |
Accettabile | 0,4 |
Molto accettabile | 0,5 |
Discreta | 0,6 |
Buona | 0,7 |
Molto buona | 0,8 |
Eccellente | 0,9 |
Perfetta | 1 |
3. OFFERTA ECONOMICA
Per quanto riguarda l’offerta economica il punteggio sarà calcolato attraverso la seguente formula:
Ci (per Ai <= Asoglia) = X*Ai / Asoglia Ci (per Ai > Asoglia) = X + (1,00 - X)*[(Ai - Asoglia) / (Amax - Asoglia)] dove Ci = coefficiente attribuito al concorrente iesimo Ai =valore dell'offerta (ribasso ) del concorrente iesimo Asoglia = media aritmetica dei valori delle offerte (ribassi) dei concorrenti X =0,90
Il punteggio dell’offerta economica verrà calcolato applicando il coefficiente al peso attribuito all’elemento “ PREZZO OFFERTO” pari a 10 punti
Saranno considerate le prime tre cifre dopo la virgola senza procedere ad alcun arrotondamento (es. Pi : 3,23456 punteggio attribuito 3, 234). Il prezzo offerto non potrà essere superiore, pena l’esclusione, al prezzo posto a base d’asta.
L'offerta economica dovrà essere redatta secondo il Prospetto fac-simile allegato, con
indicazione dei singoli prezzi offerti per ciascuna delle tipologie di prestazioni richieste.
Ai fini dell'individuazione del prezzo complessivo offerto da utilizzare quale valore nella formula di attribuzione dei punteggi sopra indicata, sarà calcolato il prezzo totale offerto, come
risultante dalla somma dei singoli prezzi offerti in relazione alle diverse tipologie di prestazioni richieste, moltiplicati per le quantità massime previste per ciascuna tipologia.
In caso di parità di punteggio tra due o più partecipanti prevarrà il maggiore punteggio attribuito al macro criterio 2)QUALITA' DEL SERVIZIO.
Modalità di presentazione delle proposte di convenzionamento
Le domande di partecipazione all’avviso, dovranno pervenire in un unico plico chiuso, contenente n. 3 buste chiuse, il cui contenuto è specificato di seguito, al Comune di Napoli – Ufficio Protocollo del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza, in Xxx Xxxxx Xxxxxxxxxx x Xxxxxxx, x.00 Xxxxxx – entro il giorno 8 febbraio alle ore 12,00.
Sul plico e su tutte le buste dovrà essere riportata la dicitura “AVVISO PUBBLICO per la realizzazione di Poli territoriali per la famiglia mediante convenzionamento con enti abilitati all'esercizio del servizio di Centro per le Famiglie e Mediazione Familiare – Municipalità (indicare)” e la denominazione del mittente completa di indirizzo, telefono, fax, mail e mail certificata.
La busta n. 1 dovrà contenere:
1. Istanza di partecipazione, redatta sulla base del fac simile allegato al presente Avviso (Allegato 1), che deve contenere tutte le informazioni relative all'ente partecipante e al legale rappresentante e recare la sottoscrizione del legale rappresentante del soggetto partecipante. Nell'istanza dovrà essere indicata pena l'esclusione il recapito presso il quale il concorrente riceverà tutte le comunicazioni in ordine alla presente procedura (Indirizzo, Numero di Fax, Indirizzo di Posta elettronica e di Posta elettronica certificata)
2. Dichiarazioni circa il possesso dei requisiti di carattere speciale, redatta mediante la compilazione del fac-simile (Allegato 1) e di seguito riportate:
• Dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/00 del possesso del titolo abilitativo per l'esercizio del servizio Centro per le famiglie e Servizio di Mediazione Familiare, nello specifico aver presentato la Segnalazione Certificata di Inizio Attività indicando data di presentazione della stessa e numero del Protocollo Generale;
• Dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/00 del possesso del titolo di accreditamento o dichiarazione con la quale si attesta di possedere i requisiti per l'accreditamento e di aver presentato istanza per l'ottenimento dello stesso con indicazione della data di presentazione e numero del Protocollo generale;
• Indicazione della sede di svolgimento delle attività sita nello specifico territorio del Comune di Napoli per il quale si chiede il convenzionamento con presentazione di documentazione idonea ad accertarne il titolo di godimento (proprietà, affitto, comodato d'uso regolarmente registrati), planimetria quotata dei locali accompagnata da una relazione descrittiva della sede e da rilievi fotografici.
• Dichiarazione sulla composizione dell’Equipe operativa Standard nel rispetto dei requisiti richiesti, con indicazione dei dati anagrafici, ruolo nel servizio, titolo di studio e se trattasi di figura professionale di III o IV livello così come previsto dal regolamento Regionale N. 4/2014, con specifica attestazione circa l’assenza di condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600- quinquies e 609-undecies del codice penale, ovvero l'irrogazione di sanzioni interdittive all'esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori (D. Lgs. n. 30 del 2014, che attua una direttiva dell’Unione europea - n. 93 del 2011 in materia di lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile);
• Dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/00 relativa all‘esperienza dell'ente prestatore in attività attività similiari in favore di minori e famiglie, di almeno 12 mesi negli ultimi quattro anni (in riferimento alla data di pubblicazione dell'Avviso per il convenzionamento) documentabili mediante finanziamenti specifici, contratti,
convenzioni, accordi di collaborazione (anche a titolo non oneroso) con enti pubblici e/o privati;
• Dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/00 di non aver ricevuto contestazioni per il medesimo servizio e/o servizi analoghi, opportunamente motivate e circostanziate, su elementi significativi relativi alla qualità delle prestazioni rese.
3. ALLEGATI relativi ai requisiti di carattere speciale
• Curriculum degli operatori utilizzati reso sotto forma di dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai sensi dell’art. 46 del DPR 445/2000, con indicazione specifica di tutti gli elementi utili alla valutazione sia dei titoli di studio sia delle esperienze lavorative;
• Scheda relativa all'esperienza dell'ente, contenente dettagliate indicazioni circa la durata in mesi, la tipologia di servizio e la tipologia di finanziamento, contratto, convenzione o accordo di collaborazione, con riferimento all'ente pubblico o privato con il quale si è collaborato o che ha finanziato le attività e di ogni altra informazione utile;
• Titolo di godimento o dichiarazione di disponibilità nel caso in cui la sede delle attività in spazi messi a disposizione all'interno di sedi di altri enti;
• Planimetria quotata dei locali e relazione descrittiva della sede con specifici rilievi fotografici.
4. Dichiarazioni circa il possesso dei requisiti di carattere generale (da compilare su carta intestata dell’ente)
− Dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/00, circa il possesso dei requisiti di carattere generale; in particolare gli Enti dovranno dichiarare di essere in possesso di tutti i requisiti di ordine generale per la partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti pubblici e l’inesistenza delle ipotesi di esclusione e l’insussistenza delle cause ostative di cui all’art. 38 comma 1 dalla lettera a) alla lettera m-quater) del D.Lgs.163/2006 ssmmii indicando anche eventuali condanne per le quali abbia beneficiato della non menzione di cui all’articolo 38 comma 2 del D.Lgs.163/06 e ss.mm.ii.;
− Indicazione, ai fini del art. 38, comma 1°, lett. b) e c), del D.Lgs.163/2006, dei nominativi e delle generalità (luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza) dei soggetti che ricoprono attualmente le cariche o qualità ivi specificate precisando se vi sono soggetti cessati dalle stesse nell'anno antecedente la data di pubblicazione del bando di gara;
− Dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/00 per ciascuno dei soggetti in carica e di quelli cessati attestante quanto risulta dal certificato del casellario giudiziale e dal certificato dei carichi pendenti, nonché, specificamente, che nei loro confronti: - non è pendente procedimento per l’ applicazione di una delle misure di prevenzione di cui all’art. 3 della L.1423/1956 (ora art. 6 del D.Lgs.159/2011) o di una delle cause ostative previste dall'art. 10 della L.575/1965 ( ora art.67 del D.L. Gs n. 159/2011); - negli ultimi cinque anni, non sono stati estesi gli effetti di misure di prevenzione di cui all’art. 3 della L.1423/1956 (ora art. 6 del D.Lgs.159/2011), irrogate nei confronti di un proprio convivente; - non è stata emessa sentenza di condanna definitiva o, ancorché non definitiva, confermata in grado di appello, per uno dei delitti di cui all’art. 51, comma 3- bis, del codice di procedura penale; - non è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale, per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale (è comunque causa di esclusione la condanna, con sentenza passata in giudicato, per uno o più reati di partecipazione a un’ organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio, quali definiti dagli atti comunitari citati all’art. 45, paragrafo 1, direttiva CE 2004/18); in ogni caso i medesimi soggetti (in carica o cessati) rendono dichiarazione relativa alla insussistenza ovvero sussistenza, indicandole specificamente, di condanne penali per le quali sia stata concesso il
beneficio della non menzione;
− Dichiarazione, ai sensi del D.P.R. 445/00, di:
🟃 essere in regola con quanto previsto dalla Legge 383/2001 e successive modifiche e integrazioni;
🟃 applicare integralmente, ai sensi dell’art.52 della L.R. 3/07, nei confronti dei lavoratori dipendenti impiegati nella esecuzione dell’appalto, anche se assunti al di fuori della Regione, le condizioni economiche e normative previste dai contratti collettivi nazionali e territoriali di lavoro della categoria vigenti nel territorio di esecuzione del contratto;
🟃 assumere tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all'articolo 3 della Legge 13/08/2010 n.136 e successive modificazioni;
🟃 essere a conoscenza e accettare il vincolo per la stazione appaltante di subordinare l’aggiudicazione definitiva e i pagamenti all’acquisizione del Documento Unico di Regolarità Contributiva;
🟃 di essere a conoscenza e di accettare tutte le norme pattizie contenute nel “Protocollo di legalità” sottoscritto dal Comune di Napoli e dalla Prefettura di Napoli in data 1.8.07, pubblicato e prelevabile sul sito internet della Prefettura e del Comune di Napoli e di accettarne incondizionatamente il contenuto e gli effetti, richiamando in particolare gli artt. 2 e 8 (vedasi successivo art. 6 "Informazioni Complementari", ove vengono riportati per esteso);
🟃 l'insussistenza delle cause ostative di cui alla Legge 55/90;
🟃 essere a conoscenza delle norme in materia antimafia di cui alla Legge 136/2010 e s.m.i., al D.L. 187/2010 e s.m.i. ed al X.Xxx. 159/2011 e s.m.i.
🟃 essere a conoscenza e di accettare le condizioni del Programma 100 della Relazione Previsionale e Programmatica (per cui l'aggiudicazione è subordinata all'iscrizione nell'anagrafe dei contribuenti, ove dovuta, ed alla verifica dei pagamenti dei tributi locali IMU, Tarsu e Tosap/Cosap), pubblicata sul sito del Comune di Napoli all'indirizzo: xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx/xxxxxxxxxxxxxxxxxx;xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx/xxxxxxxxxxxxxxxxxx
🟃 essere a conoscenza dell'obbligo di osservanza del Codice di Comportamento adottato dall'Ente con Deliberazione di G.C. 254 del 24/4/14, che, all'art. 2 comma 3, dispone l'applicazione del codice anche alle imprese fornitrici di beni e servizi o che realizzano opere in favore del Comune di Napoli, prevedendo sanzioni in caso di inosservanza di tale obbligo;
🟃 attestare, ai sensi dell'art. 17 comma 5 del predetto Codice di Comportamento, di non aver concluso, contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi a dipendenti di codesta amministrazione comunale, anche non più in sevizio, che negli ultimi tre anni abbiano esercitato poteri istruttori, autoritativi o negoziali per conto dell'amministrazione comunale in procedimenti in cui la controparte sia stata interessata;
🟃 impegnarsi altresì a non conferire tali incarichi per l'intera durata del contratto, consapevole delle conseguenze previste dall'art. 53 comma 16/ter del Dlgs 165/2001
🟃 impegnarsi a comunicare tempestivamente ogni eventuale variazione intervenuta negli organi societari;
🟃 accettare, senza riserva alcuna, che ogni comunicazione da parte del Comune di Napoli, relativa alla procedura in oggetto, avvenga a mezzo posta elettronica certificata;
− Dichiarazione sostitutiva della Certificazione di iscrizione nel registro della Camera di Commercio, Industria Artigianato, Agricoltura - CCIAA- resa con le formalità di cui al
D.P.R. 445/2000 e s.m.i., cosi come stabilito di recente, dalla legge 12/11/2011 n° 183 art. 15, con allegata fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità, con la quale attesta:
1. di essere iscritto al registro delle imprese, indicandone numero, luogo e data di iscrizione; denominazione, forma giuridica e sede; oggetto sociale e attivazione
dell’oggetto sociale attinente il servizio oggetto della gara; sistema di amministrazione e controllo; informazioni sullo statuto; informazioni patrimoniali e finanziarie; titolari di cariche e/o qualifiche e relative durate; eventuale/i direttore/i tecnico/i procuratore/i speciale/i;
2. di non essere in stato di fallimento, di liquidazione, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente;
3. il nulla osta antimafia.
− In caso di enti per i quali non vi è l'obbligo di iscrizione alla CCIAA va presentata la dichiarazione del legale rappresentante, con le formalità di cui al DPR 445/00, relativa alla ragione sociale ed alla natura giuridica dell'organizzazione concorrente, indicando gli estremi dell’atto costitutivo e dello statuto, nonché del decreto di riconoscimento se riconosciute e ogni altro elemento idoneo a individuare la configurazione giuridica, lo scopo e l’oggetto sociale.
La busta n. 2 dovrà contenere:
• Il Progetto tecnico, utilizzando il Formulario predisposto (Allegato n. 2).
La busta n. 3 dovrà contenere:
• l'Offerta economica, utilizzando il Formulario predisposto (Allegato n. 3)
Modalità di affidamento della collaborazione e definizione dei corrispettivi
All'ente selezionato verrà affidata la realizzazione delle attività con specifico atto dirigenziale e gli impegni tra le parti verranno formalizzati attraverso la sottoscrizione di apposita convenzione.
La convenzione disciplina i rapporti economici e giuridici tra il Comune di Napoli ed il soggetto prestatore, fermo restando che gli effetti della convenzione si esplicheranno solo in relazione alla tipologia e quantità delle prestazioni effettivamente autorizzate, mediante la Programmazione operativa, ed effettivamente realizzate.
Le relative risorse economiche saranno liquidate bimestralmente, sulla scorta della presentazione di apposita fattura e di relazione dettagliata sulle attività realizzate.
Rapporti con il Comune e obblighi dell'affidatario
La convenzione potrà essere revocata al venir meno dei requisiti indicati, sulla scorta di verifiche periodiche e di un processo di valutazione continua della qualità delle prestazioni rese.
Con apposita disposizione, verrà nominato uno specifico Gruppo per la qualità delle prestazioni, al quale sono affidati i seguenti compiti:
🟃 attività mirate di monitoraggio e valutazione da realizzarsi mediante Audit e incontri da realizzarsi anche presso le stesse strutture;
🟃 individuazione dei punti di criticità e attivazione con gli enti gestori dei servizi di percorsi per il miglioramento della qualità;
🟃 adozione di strumenti di verifica e valutazione elaborati congiuntamente agli assistenti sociali dei Css territoriali;
🟃 eventuale proposta di revoca della convenzione adeguatamente motivata in relazione all'attività di monitoraggio e valutazione realizzata.
L'Amministrazione Comunale si riserva le funzioni di programmazione delle attività nonché‚ la facoltà di dettare istruzioni e direttive per il corretto svolgimento delle stesse. L'Amministrazione si riserva la facoltà di disporre verifiche ed ispezioni ogni qualvolta lo riterrà opportuno, in ordine alla regolare esecuzione delle attività, nonché al livello qualitativo delle stesse. L’affidatario diverrà il diretto interlocutore del Comune per la gestione delle attività progettuali; a questo stesso il Comune conseguentemente indirizzerà ogni eventuale comunicazione, doglianza o pretesa.
L’Amministrazione Comunale, in caso di gravi ed accertate inadempienze, può procedere alla risoluzione del contratto di progetto in qualunque tempo, con preavviso di 10 giorni, provvedendo al servizio direttamente o ricorrendo ad altro ente, a spese del soggetto affidatario, trattenendo la cauzione definitiva.
Qualunque danno dovesse derivare a persone, comprese quelle che operano presso la sede operativa, od a cose, causato dall’operatore afferente all’affidatario nell'espletamento delle attività del Progetto, dovrà intendersi, senza riserve o eccezioni, interamente a carico dell’affidatario medesimo.
Ai sensi dell’art. 29 del Dlgs 196/2003 e successive integrazioni l'ente affidatario è designato come Responsabile del trattamento dei dati personali, per quanto riguarda i trattamenti di cui è Titolare il Comune di Napoli. Vengono affidati all’aggiudicatario l’organizzazione, gestione e supervisione di tutte le operazioni di trattamento dei dati personali relativi allo svolgimento delle attività. L’affidatario è tenuto ad ottemperare agli obblighi previsti dal Codice per la protezione dei dati personali e si impegna ad organizzare le operazioni di trattamento affidategli in modo che esse vengano effettuate nel rispetto delle disposizioni di legge, con particolare riferimento alle norme relative alla adozione delle misure di sicurezza.
Il Dirigente del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza è deputato a contestare all'affidatario i disservizi che si verificassero durante il periodo contrattuale. Le contestazioni di detti disservizi dovranno essere sempre comunicate per iscritto al rappresentante dell'affidatario che avrà cinque giorni di tempo dalla ricezione della contestazione per controdedurre.
Xxx le controdeduzioni non fossero ritenute valide e giustificative dal responsabile sopra nominato, il medesimo provvederà all'applicazione di una penalità su ogni contestazione, non inferiore a € 260,00 (duecentosessanta euro) e non superiore a €1550,00 (millecinquecentocinquanta euro), secondo la gravità dell'inadempienza.
Le sanzioni applicabili all'impresa affidataria in caso di violazione di quanto disposto dal Codice di Comportamento dei dipendenti dell'Ente, sono le seguenti:pena pecuniaria variabile dallo 0,5% allo 0,8% del valore del contratto commisurata all’entità del danno effettivo subito nell’esecuzione del contratto, alla gravità della violazione e/o al danno all’immagine.
Qualora l’impresa aggiudicataria reiteri la violazione delle norme di cui al codice di comportamento si applicherà la pena pecuniaria variabile dallo 0,8% all'1% del contratto. In caso di eventuale ulteriore reiterazione delle violazioni delle norme di cui al richiamato codice di comportamento si procederà alla risoluzione del contratto..
L’Amministrazione Comunale, in caso di gravi ed accertate inadempienze, può procedere alla risoluzione del contratto di progetto in qualunque tempo, con preavviso di 10 giorni, provvedendo al servizio direttamente o ricorrendo ad altro ente, a spese del soggetto prestatore.
Costituiscono motivo di risoluzione del contratto i seguenti casi:
- grave violazione e inadempimento degli obblighi contrattuali;
- sospensione, abbandono o mancata effettuazione da parte dell’ente convenzionato
- impiego di personale inadeguato o insufficiente a garantire il livello di efficienza del servizio;
- gravi azioni a danno della dignità personale degli utenti da parte degli operatori;.
- gravi ed accertate inosservanze del Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli approvato con Deliberazione di GC n. 254 del 24 aprile 2014.
Ad ogni modo i rapporti tra il Comune di Napoli e l'Ente prestatore saranno regolati in maniera dettagliata e specifica dalla convenzione che sarà sottoscritta a seguito della selezione.