PROTOCOLLO D’INTESA
PROTOCOLLO D’INTESA
“LA RETE DEI RESPONSABILI DELLA LEGALITA’ NEGLI APPALTI PUBBLICI”
Soggetti sottoscrittori:
❖ La Prefettura-UTG di Lecce,
❖ Le Stazioni Appaltanti della Provincia di Lecce,
❖ Le Associazioni di Categoria degli Imprenditori della Provincia di Lecce
PREMESSO
che il settore dei appalti pubblici è da tempo all’attenzione delle Istituzioni per le forti esposizioni ad esso connaturate al pericolo di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata;
che le organizzazioni criminali manifestano una crescente tendenza a ramificare la propria presenza, richiedendo un monitoraggio assiduo sul territorio ed interventi preventivi preordinati ad impedire eventuali propagazioni;
che è stato riscontrato che spesso l’infiltrazione mafiosa tende ad annidarsi in particolari settori di attività che si pongono a valle dell’aggiudicazione dell’appalto, come quelle legate al ciclo degli inerti ed altri settori collaterali;
che i contratti a valle dell’aggiudicazione di opere anche di importo pari o superiore alla soglia comunitaria, a meno che non assumano la forma del subappalto ed assimilati di cui all’art. 118 del D. Lgs. 163/2006 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”, sono sottratti al sistema delle verifiche antimafia;
che nel 2008 la Prefettura ha sottoscritto un “Protocollo d’intesa ai fini della prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e per il rafforzamento della legalità e della trasparenza nel settore dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture” con 11 comuni della provincia di Lecce tra cui il comune capoluogo;
che in data 23 giugno 2010 il Ministro dell’Interno ha emanato una Direttiva ai Prefetti con cui sono state individuate le linee di indirizzo per un proficuo controllo antimafia dei settori più a rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata per la realizzazione di opere pubbliche, ossia di tutte quelle attività “ a valle” degli appalti, legate al ciclo del calcestruzzo e degli inerti e quelle connesse al trasporto terra, allo smaltimento in discarica dei residui di lavorazione e dei rifiuti, ai servizi di guardiania e ai noli a caldo e a freddo;
che l’attuazione della direttiva comporta la valorizzazione delle iniziative pattizie, ossia dei protocolli d’intesa, che si sono rilevati uno strumento prezioso anche per gli operatori economici che tramite le associazioni di categoria hanno chiesto la “prossimità” delle istituzioni a supporto delle libera attività d’impresa;
che dalle Associazioni di Categoria e dalle Istituzioni pervengono sollecitazioni ad una più efficace azione amministrativa volta ad fronteggiare non solo le infiltrazioni criminali nella vita
economica ma anche a rendere più trasparente e reale la concorrenza delle imprese che partecipano a procedure di selezione per contratti pubblici di affidamento di lavori, servizi, forniture;
che in data 12 maggio 2010 è stato sottoscritto tra il Ministero dell’Interno e Confindustria un protocollo di legalità che prevede, tra l’altro, l’estensione dell’informativa antimafia per i contratti pubblici e privati secondo le soglie di valore individuate con le Linee Guida di Attuazione del citato Protocollo di legalità;
che in data 12 aprile 2012 è stato sottoscritto un protocollo aggiuntivo a livello provinciale tra la Prefettura e Confindustria di Lecce;
che il Ministro dell’Interno, anche di recente, ha ripetutamente evidenziato il ruolo della corruzione quale principale strumento di penetrazione nel sistema pubblico utilizzato dalla criminalità organizzata sollecitando iniziative volte ad accrescere il grado di trasparenza nelle gestione dei procedimenti amministrativi;
che tra gli obiettivi strategici del Governo rientra il rafforzamento dell’attività di prevenzione antimafia ed anticorruzione;
che con Decreto dell’Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo Sviluppo – Obiettivo Convergenza 2007-2013” in data 11 luglio 2012 è stato ammesso a finanziamento il Progetto presentato da questa Prefettura nell’ambito dell’Obiettivo Operativo 2.7 “La Rete dei responsabili della legalità degli appalti pubblici” diretto a migliorare l’efficacia dell’azione amministrativa nel settore degli appalti pubblici grazie alla creazione di una Banca Dati e di una struttura infratecnologica di video comunicazione che collega la Prefettura a tutte le stazioni appaltanti del territorio provinciale;
Tutto ciò premesso la Prefettura, le Stazioni Appaltanti della Provincia e le Associazioni di Categoria degli Imprenditori
SOTTOSCRIVONO
il presente Protocollo “La rete dei responsabili della legalità negli appalti pubblici” con lo scopo di formalizzare le intese volte alla realizzazione del preminente interesse sociale allo sviluppo della cultura della legalità e della trasparenza nel settore degli appalti pubblici, e nel campo dei rapporti di lavoro ad essi collegati, nonché a salvaguardare da eventuali tentativi di condizionamento, pressione o infiltrazione mafiosa, l’attività delle Stazioni appaltanti nella esecuzione dei lavori di competenza.
Art. 1 – Impegni delle parti
Le Parti si impegnano al totale rispetto delle clausole contenute nel presente protocollo che, anche attraverso l’estensione dei controlli antimafia nel settore delle opere pubbliche, mira ad incrementare le misure di contrasto ai tentativi di infiltrazione mafiosa, garantendo altresì la trasparenza nelle procedure di affidamento e di esecuzione delle opere.
Art. 2 - Controlli antimafia
La Prefettura dovrà essere tempestivamente informata dalla stazione appaltante, ai sensi dell’articolo 4, comma 1° lett.a del decreto legislativo n. 490/1994, della pubblicazione del relativo bando per i lavori che saranno eseguiti nella provincia.
La stazione appaltante dovrà inoltre richiedere alla Prefettura di Lecce, il rilascio delle informazioni di cui all’articolo 10 del D.P.R. n. 252/1998 sia preventivamente all’aggiudicazione dell’appalto di importo pari o superiore a € 250.000,00, sia preventivamente all’autorizzazione dei sub contratti di importo pari o superiore a €50.000,00 o di qualsiasi importo in relazione alle forniture e servizi “sensibili” di cui al successivo articolo 4, clausola n. 5/b.
Art. 3 - Informative antimafia
Ai fini di una più approfondita attività di prevenzione delle infiltrazioni della criminalità nella esecuzione dei lavori, le stazioni appaltanti acquisiranno tutti i dati delle imprese partecipanti alle gare e delle eventuali imprese sub-contraenti con riferimento anche al legale rappresentante ed agli assetti societari, nonché i relativi certificati camerali con dicitura antimafia.
Esperite le procedure, prima di procedere alla stipula dei contratti o alla conclusione degli affidamenti ovvero prima di procedere all’autorizzazione dei sub-contratti o dei sub- affidamenti, i dati suddetti e i relativi certificati camerali dovranno essere comunicati alla Prefettura, ai fini del rilascio delle informazioni di cui all’art. 10 del D.P.R. n. 252/1998.
Decorsi quarantacinque giorni dalla richiesta ovvero, nei casi d’urgenza, anche immediatamente dopo la richiesta, la stazione appaltante procederà, anche in assenza dell’informativa, previa acquisizione del certificato camerale con dicitura antimafia.
Qualora la Prefettura accerti elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa ed emetta una informativa ostativa, la stazione appaltante non procede alla stipula del contratto di appalto, ovvero revoca l’aggiudicazione o nega l’autorizzazione al subcontratto e intima all’appaltatore o concessionario di far valere la risoluzione del subcontratto.
Art. 4 – Clausole
Al fine di consentire alla Prefettura di promuovere le iniziative di competenza, finalizzate a contrastare illecite interferenze di tipo mafioso, le stazioni appaltanti si impegnano, per gli appalti pubblici di importo pari o superiore a euro 250.000,00, ad inserire nei bandi e disciplinari di gara le seguenti clausole:
Clausola n.1
La stazione appaltante si riserva di acquisire sia preventivamente alla stipulazione dell'appalto, sia preventivamente all'autorizzazione dei sub-contratti di importo pari o superiore a € 50.000,00 o di qualsiasi importo per le “forniture o servizi sensibili” le informazioni del Prefetto ai sensi dell'art. 10 del D.P.R. n. 252/98. Qualora il Prefetto attesti, ai sensi e per gli effetti dell'art. 10 del D.P.R. n. 252/98 emergono elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa, la stazione appaltante procede all'esclusione del soggetto risultato aggiudicatario ovvero al divieto del sub-contratto.
Clausola n. 2
Qualora l’informativa prefettizia segnali, ai sensi e per gli effetti dell'art. 10 del D.P.R. n. 252/98, che sussistono elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa, la stazione appaltante procede all'esclusione del soggetto risultato aggiudicatario ovvero al divieto del sub-contratto.
Nei casi di autorizzazioni di subappalti, o altri affidamenti la stazione appaltante con immediatezza richiede le suddette informazioni prefettizie. Trascorsi i termini di legge procede all’autorizzazione salvo revoca della stessa in caso di informazioni prefettizie indicative di tentativi di infiltrazione mafiosa, anche in corso di esecuzione.
in ogni caso la stazione appaltante recederà, in qualsiasi tempo, dal contratto, revocherà la concessione o l'autorizzazione al sub-contratto, cottimo, nolo o fornitura e alla automatica risoluzione del vincolo al verificarsi dei presupposti stabiliti dall'art. 11, comma 3, del D.P.R. 3 giugno 1998, n. 252.
Clausola n. 3
Qualora la commissione di gara rilevi anomalie in ordine alle offerte, considerate dal punto di vista dei valori in generale, della loro distribuzione numerica o raggruppamento, della provenienza territoriale, delle modalità o singolarità con le quali le stesse offerte sono state compilate e presentate, etc., il procedimento di aggiudicazione è sospeso per acquisire le valutazioni (non vincolanti) dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici.
Decorso il termine di 10 giorni la commissione di gara, anche in assenza delle valutazioni dell'Autorità, dà corso al procedimento di aggiudicazione. Nelle more, è individuato il soggetto responsabile della custodia degli atti di gara che adotterà scrupolose misure necessarie ad impedire rischi di manomissione, garantendone l'integrità e l'inalterabilità.
Clausola n. 4
La stazione appaltante si impegna ad inserire nel contratto e a far inserire dall’affidatario o fornitore nei relativi subcontratti apposita clausola in forza della quale nel caso che le informazioni antimafia di cui all’articolo 10 del citato DPR abbiano dato esito positivo il contratto è risolto di diritto e sarà applicata dalla stessa stazione appaltante una penale a titolo di liquidazione forfettaria dei danni nella misura del 10% del valore del contratto o del subcontratto stesso, salvo il maggior danno.
La penale sarà posta a disposizione, nel caso di subcontratti della ditta aggiudicataria nei limiti dei costi sostenuti per la sostituzione del subcontraente o del fornitore.
La parte residua di tale penale è destinata all’attuazione di misure incrementali della sicurezza antimafia dell’intervento, secondo le indicazioni che il Prefetto di Lecce farà pervenire, sentito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Clausola n. 5
La stazione appaltante si obbliga a riprodurre gli obblighi e facoltà previsti nelle clausole di autotutela nei contratti di appalto.
Inoltre nei bandi e disciplinari di gara deve essere previsto l’obbligo per il concorrente di presentare apposita dichiarazione sottoscritta contenente le seguenti clausole:
Clausola 5/a
Il/ la sottoscritto/a offerente, dichiara di essere a conoscenza di tutte le norme pattizie di cui al presente protocollo di legalità, e che qui si intendono integralmente riportate e di accettarne incondizionatamente il contenuto e gli effetti.
Clausola 5/b
Il/ la sottoscritto/a offerente, nel caso di aggiudicazione si obbliga espressamente a comunicare tramite il RUP quale titolare dell’ufficio di direzione lavori alla stazione appaltante e all’Osservatorio regionale dei lavori pubblici lo stato di avanzamento dei lavori, l’oggetto, l’importo e la titolarità dei contratti di sub appalto e derivati di importo pari o superiore a
€50.000,00 o di qualsiasi importo per i servizi e forniture sensibili di seguito indicati, nonché la modalità di scelta dei contraenti e il numero e le qualifiche dei lavoratori da occupare Si obbliga altresì espressamente a inserire identica clausola nei subcontratti ed è consapevole che in caso contrario le eventuali autorizzazioni non saranno concesse.
Servizi e forniture sensibili
o trasporto di materiale a discarica;
o trasporto e smaltimento rifiuti;
o fornitura e/o trasporto terra e materiali inerti;
o fornitura e/o trasporto di calcestruzzo;
o fornitura e trasporto di bitume;
o noli a freddo di macchinari;
o fornitura di ferro lavorato;
o forniture con posa in opera (qualora il subcontratto non debba essere assimilato al “subappalto” ai sensi dell’art.118 del D. Lgs. 163/2006);
o acquisizioni, dirette o indirette, di materiale da cava per inerti e di materiale da cave di prestito per realizzazione di opere in terra;
o noli a caldo (qualora il subcontratto non debba essere assimilato al “subappalto” ai sensi dell’art.118 del D. Lgs. 163/2006);
o servizi di autotrasporti.
o servizi di guardiania di cantieri;
Clausola n. 5/c
Il/la sottoscritto/a offerente altresì dichiara:
- nel caso di aggiudicazione si obbliga espressamente a segnalare alla stazione appaltante qualsiasi tentativo di turbativa, irregolarità o distorsione nelle fasi di svolgimento della gara e/o durante l'esecuzione del contratto, da parte di ogni interessato o addetto o di chiunque possa influenzare le decisioni relative alla gara in oggetto.
Si obbliga, altresì, espressamente a collaborare con le forze di polizia, denunciando ogni tentativo di estorsione, intimidazione o condizionamento di natura criminale (richieste di tangenti, pressioni per indirizzare l'assunzione di personale o l'affidamento di subappalti a determinate imprese, danneggiamenti/furti di beni personali o in cantiere, etc.).
La suddetta dichiarazione è condizione rilevante per la partecipazione alla gara, sicché, qualora la stazione appaltante accerti, nel corso del procedimento di gara, una situazione di collegamento sostanziale, attraverso indizi gravi, precisi e concordanti, l' impresa verrà esclusa.
Clausola n. 5/d
Il/la sottoscritto/a offerente dichiara di conoscere e di accettare la clausola risolutiva espressa che prevede la risoluzione immediata ed automatica del contratto, ovvero la revoca dell’autorizzazione al subappalto o subcontratto, qualora dovessero essere comunicate dalla Prefettura, successivamente alla stipula del contratto o subcontratto, informazioni interdittive analoghe a quelle di cui all’art. 10 del D.P.R. 252/98, ovvero la sussistenza di ipotesi di collegamento formale e/o sostanziale o di accordi con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d’interesse. Qualora il contratto sia stato stipulato nelle more dell’acquisizione delle
informazioni del Prefetto, sarà applicata a carico dell’impresa, oggetto dell’informativa interdittiva successiva, anche una penale nella misura del 10% del valore del contratto ovvero, qualora lo stesso non sia determinato o determinabile, una penale pari al valore delle prestazioni al momento eseguite; le predette penali saranno applicate mediante automatica detrazione, da parte della stazione appaltante, del relativo importo dalle somme dovute all’impresa in relazione alla prima erogazione utile.
Xxxxxxxx x. 0/x
Il sottoscritto offerente dichiara di conoscere e di accettare la clausola risolutiva espressa che prevede la risoluzione immediata ed automatica del contratto, ovvero la revoca dell’autorizzazione al subappalto o subcontratto, in caso di grave e reiterato inadempimento delle disposizioni in materia di collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro anche con riguardo alla nomina del responsabile della sicurezza e della tutela dei lavoratori in materia contrattuale e sindacale.
Xxxxxxxx x. 0/x
Il sottoscritto offerente dichiara di conoscere e di accettare la clausola risolutiva espressa che prevede la risoluzione immediata ed automatica del contratto ovvero la revoca dell’autorizzazione al subappalto o al subcontratto nonché l’applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui alla legge n. 136/2010 e successive modificazioni qualora venga effettuata una movimentazione finanziaria (in entrata o in uscita) senza avvalersi degli intermediari e dei conti dedicati di cui all’art.3 della legge citata. La sottoscritta impresa dichiara di conoscere ed accettare l’obbligo di effettuare gli incassi e i pagamenti, relativi ai contratti di cui al presente Protocollo, attraverso conti dedicati accesi presso un intermediario autorizzato tramite bonifico bancario o postale, ovvero con altri strumenti di pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni, il cui mancato utilizzo determina la risoluzione di diritto del contratto; in caso di violazione di tale obbligo, senza giustificato motivo, sarà applicata una penale nella misura del 10% del valore di ogni singola movimentazione finanziaria cui la violazione si riferisce, traendo automaticamente l’importo dalle somme dovute in relazione alla prima erogazione utile.
Clausola n. 5/g
La sottoscritta impresa dichiara di essere a conoscenza che, aggiudicatosi l’appalto, è tenuta prima dell’inizio dei lavori a comunicare le generalità dell’amministratore, del direttore tecnico attuali e di quelli che si sono succeduti negli ultimi tre anni.
Clausola n. 6
Inoltre anche allo scopo di contrastare i tentativi di turbativa d'asta, nei bandi e disciplinari di gara è previsto l'obbligo per il concorrente di presentare apposite dichiarazioni sottoscritte del seguente tenore:
"Il/la sottoscritto/a offerente dichiara espressamente ed in modo solenne:
- di non trovarsi in situazioni di controllo o di collegamento (formale e/o sostanziale) con altri concorrenti e che non si è accordato e non si accorderà con altri partecipanti alle gare;
- che non subappalterà lavorazioni di alcun tipo ad altre imprese partecipanti alla gara - in forma singola o associata - ed è consapevole che, in caso contrario, tali subappalti non saranno autorizzati;
- che la propria offerta è improntata a serietà, integrità, indipendenza e segretezza;
- si impegna a conformare i propri comportamenti ai principi di lealtà, trasparenza e correttezza.
Clausola n. 7
L’impresa aggiudicataria si impegna ad accettare quanto disposto dal presente Protocollo e dovrà improntare tutti i contratti di subappalto e derivati al disposto dello stesso, i cui obblighi verranno contrattualmente assunti nei confronti dell’impresa aggiudicataria anche dal terzo affidatario a qualsiasi titolo interessato all’esecuzione dei lavori e la cui inosservanza comporterà la revoca degli affidamenti.
Si obbliga ancora espressamente a inserire identiche clausole nei contratti di subappalto e derivati ed è consapevole che, in caso contrario, le eventuali autorizzazioni non saranno concesse.
Art. 5 – Monitoraggio
Le imprese appaltatrici dovranno impegnarsi a comunicare tempestivamente alla stazione appaltante ogni eventuale variazione dei dati riportati nei certificati camerali propri e delle loro imprese sub-contraenti e, in particolare, ogni variazione intervenuta dopo la produzione del certificato stesso relativa ai soggetti che hanno la rappresentanza legale e/o l’amministrazione dell’impresa e al direttore tecnico.
Le stazioni appaltanti dovranno comunicare alla Prefettura il nominativo del RUP che sarà il referente della Prefettura per l’attuazione di tutte le politiche di legalità che concernono il mondo degli appalti tra cui il rispetto delle diposizioni in materia di sicurezza nei cantieri e di contratto di lavoro.
Le stazioni appaltanti cureranno inoltre, in attesa della realizzazione della banca dati di cui all’articolo 7:
• la realizzazione di una Anagrafe degli esecutori accessibile alle Forze di Polizia, concernente i soggetti e gli operatori economici aggiudicatari ed affidatari, nonche' ogni altro soggetto della «filiera delle imprese» cosi' come definita dall'art. 6 della legge n. 217 del 2010. Tale Anagrafe deve contenere le seguenti informazioni essenziali:
a) individuazione anagrafica del soggetto d'impresa o dell'operatore economico;
b) tipologia e importo del contratto, subcontratto o subappalto;
c) annotazioni relative a modifiche intervenute nell'assetto proprietario o manageriale del soggetto imprenditoriale, nonche' relative al direttore tecnico;
d) annotazioni relative all'eventuale perdita del contratto, subcontratto o subappalto, con sintetica indicazione della connessa motivazione e all'applicazione della relativa penale pecuniaria;
e) indicazione del conto dedicato;
f) indicazione della data in cui è stata richiesta e rilasciata l’informazione antimafia.
I dati della predetta banca dati, saranno trasmessi periodicamente (ogni 2 mesi) in formato elettronico alla Prefettura. La trasmissione potrà essere omessa nel caso in cui non sia intervenuta alcuna variazione ma previa comunicazione alla Prefettura.
• la predisposizione e l’aggiornamento settimanalmente, al fine di rendere efficaci gli accessi ai cantieri da parte del Gruppo Interforze, del Piano di controllo coordinato dl cantiere e dei sub cantieri che deve contenere ogni utile e dettagliata indicazione, in relazione all’opera
da realizzare, dei mezzi e del personale impegnato nella settimana in riferimento alla ditta esecutrice e ad ogni altra ditta a qualsiasi titolo interessata ai lavori.
Tali dati resteranno a disposizione delle Forze di Polizia.
Art. 6- Impegni delle stazioni appaltanti
Le stazioni appaltanti si impegnano dunque a:
1. integrale rispetto del combinato disposto di cui all’articolo 12 del DPR n.252/1998 - che prevede l’obbligo di informare tempestivamente il Prefetto della pubblicazione del bando di gara nel caso di opere pubbliche di importo pari o superiore a quello previsto dalla soglia comunitaria- e delle previsioni del presente protocollo che abbassa tale soglia a
€250.000,00;
2. inserire le clausole antimafia di cui all’articolo 4 nei bandi di gara e dunque acquisire sia preventivamente alla stipulazione dell'appalto, sia preventivamente agli affidamenti a valle dell’aggiudicazione principale di cui al predetto art. 2, le informazioni del Prefetto ai sensi dell'art. 10 del D.P.R. n. 252/98. A tal fine la ditta aggiudicataria dovrà comunicare alla stazione appaltante l’elenco delle imprese coinvolte nel piano di affidamento con riguardo ai sub-appalti e alle forniture e servizi. Inoltre la ditta aggiudicataria si impegna ad inserire nei sub-appalti e contratti derivati comunque stipulati per la realizzazione dell’opera apposita clausola con la quale il terzo affidatario assume l’obbligo di fornire alla stazione appaltante i dati relativi alle società o alle imprese interessate a qualunque titolo all’esecuzione dell’opera, in modo da completare la filiera dei soggetti esecutori. L’obbligo di conferimento dei dati, al fine degli accertamenti antimafia di competenza della
Prefettura, sussiste in particolare per le tipologie di prestazioni di seguito indicate, affidate direttamente dalla ditta aggiudicataria o sub affidate dal terzo affidatario:
- trasporto di materiale a discarica;
- trasporto e smaltimento rifiuti;
- fornitura e/o trasporto terra e materiali inerti;
- fornitura e/o trasporto di calcestruzzo;
- fornitura e trasporto di bitume;
- noli a freddo di macchinari;
- fornitura di ferro lavorato;
- forniture con posa in opera (qualora il subcontratto non debba essere assimilato al “subappalto” ai sensi dell’art.118 del D. Lgs. 163/2006);
- acquisizioni, dirette o indirette, di materiale da cava per inerti e di materiale da cave
di prestito per realizzazione di opere in terra;
- noli a caldo (qualora il subcontratto non debba essere assimilato al “subappalto” ai sensi dell’art.118 del D. Lgs. 163/2006);
- servizi di autotrasporti.
- servizi di guardiania di cantieri;
3. inoltrare alla Prefettura, una dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante delle imprese aggiudicatarie, con la quale lo stesso assume l’impegno:
a) di denunciare tempestivamente alle Forze di Polizia qualsiasi tentativo di estorsione, intimidazione o condizionamento di natura criminale;
b) di rispettare tutte le vigenti prescrizioni di natura normativa, regolamentare e contrattuale, connesse con la sicurezza dei lavoratori nei cantieri;
c) di impegnarsi a trasformare in apposite clausole contrattuali – esplicitamente accettate anche dall’altra parte contraente - i vincoli e le sanzioni derivanti dal
presente protocollo che potranno comportare la risoluzione dei rapporti contrattuali, anche in corso di esecuzione, senza che l’altra parte nulla abbia a pretendere in conseguenza dell’esclusione. Nessuna pretesa potrà farsi valere nei confronti della Prefettura quale conseguenza dell’esito degli accertamenti effettuati.
4. Le stazioni appaltanti verificheranno, anche ai fini dell’aggiudicazione definitiva, il rispetto delle norme in materia di collocamento nonché il pagamento delle retribuzioni, dei contributi previdenziali ed assicurativi, delle ritenute fiscali da parte delle imprese appaltatrici e delle eventuali imprese subappaltatrici.
Il pagamento del corrispettivo all’impresa appaltatrice ovvero subappaltatrice sarà in ogni caso subordinato alla previa acquisizione del certificato DURC (documento unico di regolarità contributiva) dagli istituti o dagli enti abilitati al rilascio.
Inoltre, le stazioni appaltanti verificheranno la regolarità contributiva del subappaltante già nella preventiva fase dell’affidamento in subappalto, fermo restando quanto già imposto in materia degli artt. 38 e 118 del Decreto leg.vo 12 aprile 2006 n. 163, e dall’art. 3, comma 8, della Legge 248/2006.
5. Le stazioni appaltanti si impegneranno affinché l’affidamento di ciascun appalto tuteli in ogni occasione efficacemente la sicurezza delle condizioni di lavoro delle maestranze impiegate, la loro salute e l’ambiente, e ciò anche in presenza di affidamenti di opere in subappalto. A tale scopo verificheranno (pur nel pieno rispetto dell’obbligo di non ingerenza) che l’impresa appaltatrice e l’eventuale impresa sub-appaltatrice attuino e rispettino le vigenti norme in materia di sicurezza, salute e ambiente e che gli addetti ai cantieri siano muniti della tessera di riconoscimento secondo le previsioni di cui all’art. 5 della legge n. 136/2010, richiamando nei bandi di gara l’obbligo all’osservanza rigorosa della predetta normativa e della tutela dei lavoratori in materia contrattuale e sindacale e specificando che le spese per la sicurezza non sono soggette a ribasso d’asta.
Qualora vengano riscontrate gravi violazioni, le stazioni appaltanti risolveranno i contratti ed escluderanno dalle procedure le imprese che hanno commesso le violazioni.
6. Allo scopo di garantire la tracciabilità dei flussi finanziari nell’ambito dei rapporti contrattuali connessi con l’esecuzione dei lavori o con la prestazione di servizi o forniture e per prevenire eventuali fenomeni di riciclaggio, ma anche altri gravi reati (es. corruzione), le stazioni appaltanti sono chiamate al rispetto delle disposizioni normative contenute nell’art. 3 della L. 136/2010 “Tracciabilità dei flussi finanziari” come modificato dal D.L. 187/2010 convertito in Legge da L. n. 217 del 17 dicembre 2010. Esse, pertanto, sono tenute ad inserire nei contratti di appalto o di concessione o nei capitolati, l’obbligo a carico dell’appaltatore o concessionario di effettuare i pagamenti o le transazioni finanziarie, relative all’esecuzione del contratto di appalto o della concessione, esclusivamente per il tramite degli intermediari autorizzati, vale a dire le banche e Poste Italiane S.p.A.
Le medesime stazioni appaltanti provvederanno altresì a verificare l’inserimento da parte delle imprese appaltatrici o concessionarie nei contratti sottoscritti con i subappaltatori ed i subcontraenti di analoga clausola.
In entrambi i casi, in caso di violazione, si procederà alla risoluzione immediata del vincolo contrattuale nonché alla revoca dell’autorizzazione al subappalto e/o al subcontratto.
Le stazioni appaltanti si impegnano inoltre a:
- mettere a disposizione per l’implementazione della Banca Dati costituita nell’ambito del Progetto “La Rete dei responsabili della legalità negli appalti pubblici” idonea strumentazione informatica (hardware), mantenendo a proprio carico le spese di manutenzione e gestione della stessa;
- implementare la suddetta banca dati tramite personale con idonee competenze e formalmente individuato. Il flusso di informazione nell’ambito dell’unico sistema, dovrà alimentare tre diverse sezioni:
a) bando di gara e contratti,
b) anagrafe degli esecutori;
c) piano di controllo coordinato del cantiere o del sub-cantiere
L’anagrafe degli esecutori dovrà contenere le seguenti informazioni essenziali:
o individuazione anagrafica del soggetto d’impresa o dell’operatore economico;
o tipologia e importo del contratto o subcontratto;
o annotazioni relative a modifiche intervenute nell’assetto proprietario o manageriale del soggetto imprenditoriale, nonché relative al direttore tecnico;
o annotazioni relative alla eventuale perdita del contratto o subcontratto e all’applicazione della relativa penale pecuniaria;
o indicazione del conto corrente dedicato di cui all’art.3 della legge n. 136/2010. Il settimanale di cantiere dovrà contenere ogni utile e dettagliata infomazione relativa alle opere da realizzare nella settimana di riferimento con l’indicazione:
• della ditta che esegue i lavori (lo stesso Appaltatore – in caso di esecuzione diretta – ovvero il subappaltatore in genere);
• dei mezzi dell’Appaltatore e del suo subappaltatore e/o di eventuali altre ditte che operano forniture;
• di qualunque automezzo che avrà comunque accesso in cantiere;
• dei nominativi di tutti i dipendenti che, sempre nella settimana di riferimento, saranno impegnati nelle lavorazioni all’interno del cantiere, nonché delle persone autorizzate all’accesso per altro motivo.
Analogo obbligo di fornire i predetti dati deve essere inserito in tutti i contratti e subcontratti.
Art. 7- Impegni della Prefettura di Lecce
La Prefettura rilascerà alle stazioni appaltanti in relazione alle imprese aggiudicatarie degli appalti e delle ditte affidatarie di subappalti, subcontratti, noli e forniture e servizi di cui all’articolo 2 le certificazioni antimafia di cui all’art. 10 del D.P.R. n. 252/1998.
Nel caso in cui la società o l’impresa, nei cui riguardi devono essere rilasciate le “Informazioni”, abbia la sede legale nel territorio di altra Provincia, la Prefettura di Lecce inoltrerà la richiesta alla Prefettura competente segnalando, ove si tratti di contratti o subcontratti per i quali non sussiste l’obbligo di acquisire le “Informazioni” di cui all’art. 10 del D.P.R. 3 giugno 1998 n. 252, che le stesse vengono effettuate in attuazione del presente Protocollo.
La Prefettura si impegna a mettere a disposizione di tutte le stazioni appaltanti il supporto informatico (software) tramite il quale accedere alla Banca Dati per la gestione degli appalti pubblici.
Si impegna, altresì, a tenere periodicamente delle videoconferenze di formazione e/o informazione in materia di normativa antimafia.
Art. 8 - Impegni etici del mondo imprenditoriale
(si applica alle Associazioni che non hanno già assunto analoghi impegni sulla base di altri Accordi o Protocolli di legalità)
Le Associazioni di categoria si impegnano a divulgare con ogni mezzo i contenuti e le finalità del presente protocollo.
Si impegnano, altresì, ad adottare apposita delibera in cui prevedano sanzioni per le imprese che dovessero contravvenire ai principi del presente protocollo o che siano responsabili di comportamenti che favoriscano cordate di imprese organizzate a turbare il libero ricorso al mercato e la concorrenza, ovvero che si rendano responsabili di lavoro irregolare accertato dagli organi ispettivi.
Si impegnano altresì a prevedere delle attività di sostegno degli imprenditori finalizzate a implementare le denunce di tentativi di estorsione e usura in uno a eventuali sanzioni per le imprese che non denuncino i predetti tentativi volti a limitare la libertà d’impresa.
Art.9 - Accesso ai cantieri
Il Prefetto potrà promuovere azioni di accertamento e verifica in applicazione del decreto del Ministro dell’Interno 14 marzo 2003, come ampliato dalla L.94/2009, per verificare la eventuale sussistenza di situazioni di condizionamento mafioso ovvero di violazione delle intese concordate.
Le stazioni appaltanti si impegnano a favorire l’esercizio dei predetti poteri ispettivi o di accesso ai cantieri da parte delle Forze di Polizia, anche attraverso la collaborazione del RUP.
Art. 10- Verifiche ispettive e sanzioni
Ove dovesse pervenire alla Prefettura la notizia di inosservanza delle disposizioni contenute nel presente Patto da parte delle soggetti firmatari, la stessa valuterà la sussistenza dei presupposti per attivare le verifiche ispettive ai sensi della legge n.629/1982, convertita dalla legge n. 726/1982.
La violazione delle clausole di autotutela comporta per le imprese la segnalazione all’Autorità di vigilanza sui lavori pubblici per l’applicazione delle sanzioni di competenza.
Nel caso in cui sia confermata una trasgressione ad opera del responsabile del procedimento, oltre alla rilevazione di eventuali responsabilità di diverso ordine che verranno segnalate alle Autorità competenti, la violazione stessa sarà comunicata al legale rappresentante della stazione appaltante affinchè adotti i provvedimenti consequenziali, di cui dovrà essere data comunicazione alla Prefettura.
Art. 11- Validità del presente protocollo
Il presente protocollo avrà validità sino all’entrata in vigore del Decreto Legislativo 6 settembre 2011 n. 159 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136”. Un mese prima dell’entrata in vigore del Codice Antimafia le parti si riuniranno per verificare l’attualità del presente protocollo o la necessità di eventuali modifiche ed integrazioni al fine del rinnovo della validità della stesso per il successivo biennio.
Lecce, 9 ottobre 2012
PER LA PREFETTURA DI LECCE
Il Prefetto
(Dott.ssa Xxxxxxxx Xxxxxxxx)
PER L’UNIVERSITA’ DEL SALENTO
Il Prorettore
(Prof.ssa Xxxxxxxx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI LECCE
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx)
PER L’ ASL LECCE
Il Direttore Generale (Avv. Xxxxx XXXXXXX)
PER LA PROVINCIA DI LECCE
Il Presidente
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx)
PER L’ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI LECCE
Il Commissario Straordinario (Dott.ssa Xxxxxxx Xxxx)
PER LA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
Il Vice Presidente
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI CALIMERA
Il Sindaco (Sig.Xxxxxxxx Xxxxxx)
PER IL COMUNE DI ACQUARICA DEL CAPO
Il Vice Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx)
PER IL COMUNE DI CAMPI SALENTINA
L’Assessore (Xxxx.Xxxxxxxx Xxxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI ALESSANO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI CANNOLE
Il Sindaco
(Sig.ra Xxxxxxx Xxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI ALEZIO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxx)
PER IL COMUNE DI CAPRARICA DI LECCE
Il Sindaco
(Prof.ssa Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI ALLISTE
Il Sindaco
(Avv .Xxxxxxx XXXXX)
PER IL COMUNE DI CARMIANO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI ANDRANO
Il Sindaco
(Avv. Xxxxxxxx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI CARPIGNANO SALENTINO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI ARADEO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxx X. Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI CASARANO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI ARNESANO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxx)
PER IL COMUNE DI CASTRI’ DI LECCE
Assessore all’Urbanistica (Avv. Xxxxxxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI BAGNOLO DEL SALENTO
Il Sindaco
(Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI CASTRIGNANO DEI GRECI
Il Vice Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI BOTRUGNO
L’Assessore Attività Produttive (Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI CASTRIGNANO DEL CAPO
Il Sindaco
(Dott.ssa Xxxx Xxxxx Rosaffio)
PER IL COMUNE DI CASTRO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI GALATONE
Il Vice Sindaco
(Dott. Xxxxxxx Xxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI CAVALLINO
Il Sindaco
(Avv. Xxxxxxx Xxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI GALLIPOLI
L’Assessore ai Lavori Pubblici (Xxxx. Xxxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI COLLEPASSO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI GIUGGIANELLO
Il Sindaco
(Dott. Xxxxxxxx Xxxxxx)
PER IL COMUNE DI COPERTINO
Il Sindaco
(Avv. Xxxxxxxx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI GIURDIGNANO
Il Sindaco
(Avv. Xxxxxx Xxxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI XXXXXXXXXX D’OTRANTO
Il Vice Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxx XXXXX’)
PER IL COMUNE DI GUAGNANO
Il Sindaco
(Xxx. Xxxxxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI CORSANO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI LEQUILE
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI CURSI
Il Sindaco
(Avv. Xxxxxxx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI LEVERANO
Il Presidente del Consiglio (Avv. Xxxxxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI CUTROFIANO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI LIZZANELLO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI DISO
Il Sindaco
(Avv .Xxxxxxxxx Xxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI MAGLIE
Il Sindaco
(Dott. Xxxxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI XXXXXXXX DEL CAPO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI MARTANO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI GALATINA
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx
PER IL COMUNE DI MARTIGNANO
Il Sindaco
(Prof. Xxxxx Xxxxxx)
PER IL COMUNE DI MATINO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI NARDO’
Il Sindaco
(Avv. Xxxxxxxx Xxxx)
PER IL COMUNE DI MELENDUGNO
Il Sindaco
(Xxx. Xxxxx Xxxx)
PER IL COMUNE DI NEVIANO
Il Sindaco
(Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxx)
PER IL COMUNE DI MELISSANO
Il Sindaco
(Sig. Xxxxxxx Xxxxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI NOCIGLIA
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI MELPIGNANO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxx Xxxxxx)
PER IL COMUNE DI NOVOLI
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxx Xxxxx Xxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI MIGGIANO
Il Vice Sindaco
(Prof. Xxxxxxx Xxx Xxxx)
PER IL COMUNE DI ORTELLE
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI MINERVINO DI LECCE
Il Sindaco
(Geom. Xxxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI OTRANTO
L’Assessore
(Dott. Xxxxxxx Xxxxxx)
PER IL COMUNE DI MONTERONI DI LECCE
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI PALMARIGGI
Il Sindaco
(Dott.ssa Xxxx Xxxxx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI XXXXXXXXX PER IL COMUNE DI PARABITA
SALENTINO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx)
Il Sindaco
(Sig. Xxxxxxx Xxxxxxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI MORCIANO DI LEUCA
Il Vice Sindaco
(Avv. Xxxxxxx Xxxxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI PATU’
L’Assessore
(Dott. Xxxxxxx Xx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI MURO LECCESE
Il Sindaco
(Dott.ssa Xxxxxxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI POGGIARO
Il Vice Sindaco
(Dr. Xxxxxxx Xxxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI PORTO CESAREO
Il Vice Sindaco
(Sig. Xxxxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI SANNICOLA
L’Assessore
(Arch. Xxxxxxx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI PRESICCE
Il Sindaco
(Dott. Xxxxxxxx La Puma)
PER IL COMUNE DI SAN XXXXXX IN LAMA
L’Assessore
(Xxxx.Xxxx Xxxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI RACALE
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI SANTA CESAREA TERME
Il Sindaco
(Xxx. Xxxxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI RUFFANO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI SCORRANO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI SALICE SALENTINO
Il Sindaco
(Dott. Xxxxxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI SECLI’
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI SALVE
Il Sindaco
(Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI XXXXXXXX XXXXXX
Il Consigliere
(Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI SANARICA
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxx)
PER IL COMUNE DI SOLETO
L’Assessore
(Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI SAN XXXXXXXX PER IL COMUNE DI SPECCHIA
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx)
Il Sindaco
(Xxx. Xxxxxxx Xxxxxx)
PER IL COMUNE DI SAN XXXXXXX DI LECCE
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxx)
PER IL COMUNE DI SPONGANO
Il Sindaco
(Sig. Xxxxx Xxxxxx)
PER IL COMUNE DI SAN DONATO DI LECCE
L’Assessore
(Avv. Xxxxxxxx Dell’Xxxx)
PER IL COMMISSARIO DEL COMUNE DI SQUINZANO
Il Commissario Straordinario (Xxxx. Xxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI STERNATIA
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI UGENTO
Il Sindaco
(Dott. Xxxxxxx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI SUPERSANO
Il Vice Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxxx)
PER IL COMUNE DI UGGIANO LACHIESA
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI SURANO
Il Sindaco
(Geom. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxx)
PER IL COMUNE DI VEGLIE
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxxxxx Xxxxxx)
PER IL COMUNE DI SURBO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx)
PER IL COMUNE DI VERNOLE
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI TAURISANO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxx Xx Xxxxx)
PER IL COMUNE DI ZOLLINO
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI TAVIANO
Il Vice Sindaco
(Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxx)
PER CONFINDUSTRIA LECCE
Il Presidente
(Xxxx.Xxxxxxxxxx Xxxxx Xx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI TIGGIANO
Il Vice Sindaco
(Dott.ssa Xxxxxxxx Xxxxxxxxx)
PER CONFCOMMERCIO
Il Presidente dei Giovani Imprenditori (Ing. Xxxxxxx De Xxxxx)
PER IL COMUNE DI TREPUZZI PER CONFESERCENTI
Prefettura - hfficio Territoriale del Governo di Lecce
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxx)
Il Direttore
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx)
PER IL COMUNE DI TRICASE
Il Sindaco
(Xxx. Xxxxxxx Xxxxxxx)
PER IL COMUNE DI TUGLIE
Il Sindaco
(Prof. Xxxxxxx Xxx)
Prefettura - hfficio Territoriale del Governo
di
Lecce
PROTOCOLLO D’INTESA LA RETE DEI RESPONSABILI DELLA LEGALITA’ NEGLI APPALTI PUBBLICI
RINNOVO
Soggetti sottoscrittori:
❖ La Prefettura-UTG di Lecce,
❖ Le Stazioni Appaltanti della Provincia di Lecce,
❖ Le Associazioni di Categoria degli Imprenditori della Provincia di Lecce
PREMESSO
che in data 9 ottobre 2012 è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa La Rete dei Responsabili della Legalità negli appalti pubblici” con lo scopo di formalizzare le intese volte alla realizzazione del preminente interesse sociale allo sviluppo della cultura della legalità e della trasparenza nel settore degli appalti pubblici e di salvaguardare da eventuali tentativi di condizionamento, pressione o infiltrazione mafiosa, l’attività delle Stazioni appaltanti nella esecuzione dei lavori di competenza;
che l’articolo 11 del Protocollo ha stabilito la validità dello stesso sino all’entrata in vigore del Decreto Legislativo 6 settembre 2011 n.159 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 13 agosto 2010 n.136”, prevedendo la verifica dell’attualità del Protocollo o la necessità di eventuali modifiche od integrazioni al fine del rinnovo della validità per il successivo biennio;
che in data successiva alla sottoscrizione del protocollo è stata emanata legge n. 190 del
6 novembre 2012 concernente Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione, che nel prevedere l’istituzione delle white list, ha definiti al comma 53 dell’articolo 1 ha definito i settori maggiormente a rischio di infiltrazione amfiosa;
che in data 13 febbraio 2013, per effetto del Decreto Legislativo 15 novembre 2012 n.218, recante disposizioni integrative e correttive al Codice Antimafia è entrata in vigore la parte del Codice relativa alla documentazione prefettizia;
CONSIDERATO
che il Nuovo Codice, mentre ha ampliato all’art. 85 la platea degli operatori economici da sottoporre alle verifiche antimafia e definito all’art.84 le fonti da cui desumere le “situazioni indizianti”, non ha innovato in relazione all’importo dell’appalto da sottoporre alle più stringenti verifiche dell’informazione antimafia;
che la sottoscrizione del Protocollo fissando a 250.000,00 euro la soglia per la quale è richiesta l’informazione antimafia ed estendendo la previsione degli accertamenti antimafia a tutti i subappalti, subcontratti di importo superiore a 50.000,00 euro,
Prefettura - hfficio Territoriale del Governo
di
Lecce
consente di svolgere una più pregnante attività di prevenzione dall’ingerenza della criminalità organizzata nella filiera degli appalti;
che la previsione di una banca dati realizzata con le risorse del PON SICUREZZA permette un monitoraggio continuo degli appalti in attuazione del protocollo di legalità;
che la sottoscrizione del Protocollo da parte delle Associazioni di Categoria costituisce un elemento di forza per lo sviluppo della cultura della legalità attraverso la responsabilizzazione degli operatori economici;
RITENUTO
• che l’entrata in vigore del Nuovo Codice Antimafia ha validato le ragioni che hanno indotto le Parti a sottoscrivere il Protocollo in data 9 ottobre 2012;
• che, confermato negli aspetti sostanziali, il predetto protocollo necessita di alcune modifiche in relazione ai nuovi disposti normativi e alle intervenute abrogazioni di legge;
LE PARTI CONVENGONO ART. 1
Di confermare la validità e l’attualità del protocollo sottoscritto il 9 ottobre 2012 con le modifiche ed integrazioni indicate nel successivo articolo.
Art.2
Il protocollo è innovato, come di seguito indicato, tenuto conto dei nuovi disposti normativi e delle abrogazioni di legge intervenute:
• l’art. 10 del D.P.R. 252/98 deve intendersi sostituito dall’art. 91 del nuovo codice antimafia, con la conseguenza che i soggetti di cui all’art. 83 commi 1 e 2 devono acquisire le informazioni di cui all’art. 84 comma 3 prima di stipulare, approvare o autorizzare i contratti di importo pari o superiore a € 250.000,00 o subcontratti il cui valore sia pari o superiore a €50.000,00 o di qualsiasi importo in relazione alle forniture e servizi “sensibili” come di seguito integrati;
• Rimane fermo l’obbligo per la Stazione appaltante di trasmettere preventivamente il bando, ai sensi e per effetto del 1° comma dell’articolo 2 del Protocollo sottoscritto il 9 ottobre 2012, , nonostante l’intervenuta abrogazione della legge 490/1994;
• Per quanto concerne i contratti per le attività sensibili di cui all’articolo 4, clausola 5b, del protocollo sottoscritto il 9 ottobre, il trasporto di rifiuti deve
Prefettura - hfficio Territoriale del Governo
di
Lecce
intendersi anche di tipo transfrontaliero, come previsto dall’articolo 1, comma 53, della legge n. 190/2012;
• Per il rilascio dell’informazione antimafia i termini indicati nell’articolo 3 del protocollo sottoscritto il 9 ottobre 2012, devono intendersi modificati come previsto dall’articolo 92, comma 2 e 3, del Nuovo Codice antimafia.
ART. 3
Il protocollo allo scadere dei due anni dalla sottoscrizione sarà sottoposto a monitoraggio al fine di verificarne il grado di efficacia ed efficienza e nel caso in cui non emergano necessità di modifiche e/o integrazioni si intenderà tacitamente rinnovato per un ulteriore biennio.
Lecce, 19 ottobre 2013
PER LA PREFETTURA DI LECCE
Il Prefetto
(Dott.ssa Xxxxxxxx Xxxxxxxx)
PER L’UNIVERSITA’ DEL SALENTO
Il Prorettore
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx)
PER IL COMUNE DI LECCE
Il Sindaco
(Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx)
PER L’ ASL LECCE
Il Direttore Generale (Avv. Xxxxx Xxxxxxx)
PER LA PROVINCIA DI LECCE
Il Presidente
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx)
PER L’ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI LECCE
Il Commissario Straordinario (Dott.ssa Xxxxxxx Xxxx)
PER LA CAMERA DI COMMERCIO,
INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
Il Presidente
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxx)
PER CONFCOMMERCIO
Il Presidente
(Xxxx. Xxxxxxx Xxxxx)
PER CONFESERCENTI
Il Vicepresidente (Xxxx.Xxxxxxx Xxxxxxxx)
PER IL GAL TERRA D’ARNEO
Il Presidente
(Dott. Xxxxxx Xxxxxxx)
Alla sottoscrizione presenzia Il Viceministro dell’Interno Sen.Xxxxxxx Xxxxxxx
Prefettura - hfficio Territoriale del Governo
di
Lecce
ADESIONE CON FIRMA DIGITALE
COMUNE DI ACQUARICA DEL CAPO COMUNE DI LEVERANO
COMUNE DI ALESSANO COMUNE DI LIZZANELLO
COMUNE DI ALEZIO COMUNE DI MAGLIE
COMUNE DI ALLISTE COMUNE DI MARTANO
COMUNE DI ANDRANO COMUNE DI MARTIGNANO
COMUNE DI ARADEO COMUNE DI MATINO
COMUNE DI ARNESANO COMUNE DI MELENDUGNO
COMUNE DI BAGNOLO DEL SALENTO COMUNE DI MELISSANO
COMUNE DI BOTRUGNO COMUNE DI MELPIGNANO
COMUNE DI CALIMERA COMUNE DI MIGGIANO
COMUNE DI CAMPI SALENTINA COMUNE DI MONTERONI DI LECCE
COMUNE DI CANNOLE COMUNE DI XXXXXXXXX SALENTINO
COMUNE DI CAPRARICA DI LECCE COMUNE DI MORCIANO DI LEUCA
COMUNE DI CARMIANO COMUNE DI MURO LECCESE
COMUNE DI CARPIGNANO SALENTINO COMUNE DI NARDO’
COMUNE DI CASARANO COMUNE DI NEVIANO
COMUNE DI CASTRI’ DI LECCE COMUNE DI NOCIGLIA COMUNE DI CASTRIGNANO DEI GRECI COMUNE DI NOVOLI COMUNE DI CASTRIGNANO DEL CAPO COMUNE DI ORTELLE
COMUNE DI CASTRO COMUNE DI OTRANTO
COMUNE DI CAVALLINO COMUNE DI PALMARIGGI
COMUNE DI COLLEPASSO COMUNE DI PARABITA
COMUNE DI COPERTINO COMUNE DI PATU’ COMUNE DI XXXXXXXXXX D’OTRANTO COMUNE DI POGGIARDO
COMUNE DI CORSANO COMUNE DI PORTO CESAREO
COMUNE DI CURSI COMUNE DI PRESICCE
COMUNE DI CUTROFIANO COMUNE DI RACALE
COMUNE DI DISO COMUNE DI RUFFANO
COMUNE DI GALATINA COMUNE DI SALICE SALENTINO
COMUNE DI GALATONE COMUNE DI SALVE
COMUNE DI XXXXXXXX DEL CAPO COMUNE DI SANARICA
COMUNE DI GALLIPOLI COMUNE DI GIUGGIANELLO
Prefettura - hfficio Territoriale del Governo
di
Lecce
COMUNE DI GIURDIGNANO COMUNE DI SAN XXXXXXXX
COMUNE DI GUAGNANO COMUNE DI SAN XXXXXXX DI LECCE
COMUNE DI LEQUILE COMUNE DI SAN DONATO DI LECCE
COMUNE DI SAN XXXXXX IN LAMA COMUNE DI SANNICOLA
COMUNE DI SANTA CESAREA TERME COMUNE DI SURBO
COMUNE DI SCORRANO COMUNE DI TAURISANO
COMUNE DI SECLI’ COMUNE DI TAVIANO
COMUNE DI SOGLIANO CAVOUR COMUNE DI TIGGIANO
COMUNE DI SOLETO COMUNE DI TREPUZZI
COMUNE DI SPECCHIA COMUNE DI TRICASE
COMUNE DI SPONGANO COMUNE DI TUGLIE
COMUNE DI SQUINZANO COMUNE DI UGENTO
COMUNE DI STERNATIA COMUNE DI UGGIANO LA CHIESA
COMUNE DI SUPERSANO COMUNE DI VEGLIE
COMUNE DI SURANO COMUNE DI VERNOLE COMUNE DI ZOLLINO