CAPITOLATO TECNICO
ESU di PADOVA
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario per la Provincia di Padova Via San Xxxxxxxxx, 122 – 00000 Xxxxxx – Codice Fiscale e Partita IVA: 00000000000 Tel. 000 0000000 – Fax 000 0000000 pec: xxx@xxxx.xxx.xx.xx
CAPITOLATO TECNICO
SERVIZIO DI LAVAGGIO E NOLEGGIO DI BIANCHERIA PRESSO LE RESIDENZE E LE RISTORAZIONI GESTITE DALL’ESU DI PADOVA
CIG: ZB5272E0ED
I N D I C E
PREMESSA
ART. 1 – OGGETTO DELL’APPALTO
ART. 2 – STRUTTURE OGGETTO DELL’APPALTO ART. 3 - IMPORTO E DURATA DELL’APPALTO ART. 4 – CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO ART. 5 – DESCRIZIONE CAPI DI BIANCHERIA ART. 6 – RESPONSABILITA’ E OBBLIGHI
ART. 7 – CORRISPETTIVO
ART. 8 – FATTURAZIONE E PAGAMENTI
ART. 9 – SORVEGLIANZA E CONTROLLO DEL SERVIZIO ART. 10 - CAUZIONE DEFINITIVA E POLIZZA ASSICURATIVA ART. 11 – ONERI E COSTI
ART. 12 – DIVIETO DI CESSIONE DEL CONTRATTO, NON CEDIBILITA’DEL CREDITO E SUBAPPALTO
ART. 13 – TRATTAMENTO DATI ART. 14 – PENALI
ART. 15 – RECESSO ART. 16 – RISOLUZIONE
ART. 17 – NORME ANTICORRUZIONE, DISPOSIZIONI FINALI E FORO COMPETENTE
PREMESSA
L’ESU di Padova (di seguito denominata semplicemente ESU), istituita con la Legge della Regione Veneto 7 aprile 1998, n°8, offre servizi ed interventi a studenti e neolaureati dell’Università di Padova e di altri Istituti di grado universitario di Padova, agli studenti dei corsi superiori dei Conservatori di Musica, a studenti e neolaureati stranieri inseriti in programmi di mobilità internazionale e di ricerca, a ricercatori e professori provenienti da altre Università o Istituiti di ricerca italiani o stranieri.
In particolare, tra i servizi che connotano la mission istituzionale dell’ESU vengono annoverati i servizi abitativi e di ristorazione.
ART. 1 – OGGETTO DELL’APPALTO
1. L’appalto ha per oggetto l’esecuzione del servizio di lavanderia e noleggio biancheria, con ritiro dei capi sporchi e la riconsegna di capi puliti.
2. Le quantità stimate ed il tipo di biancheria, di proprietà dell’ESU, da sottoporre a lavaggio nel corso del periodo contrattuale originario, sono:
copriletto | coperte | copri cuscino | copri materasso | lenzuolo | federa | asciugamani bagno | asciugamani viso | mocci grandi e piccoli | radazze |
4200 | 5000 | 900 | 4200 | 2250 | 900 | 700 | 700 | 300 | 50 |
3. Le quantità stimate ed il tipo di biancheria, di proprietà della Ditta appaltatrice e da fornirsi a noleggio, da sottoporre a lavaggio nel corso del periodo contrattuale originario, sono:
lenzuolo | federa | asciugamani bagno | asciugamani viso | grembiule | tovaglia | copri macchia |
1200 | 600 | 1200 | 1200 | 15000 | 20 | 20 |
4. Il servizio richiesto comprenderà il ritiro dei capi di biancheria sporca, di proprietà dell’ESU o fornita a noleggio dalla Ditta, presso le sedi elencate al successivo art. 2, il loro lavaggio e sanificazione presso stabilimento della Ditta appaltatrice, il loro confezionamento, per tipologie omogenee e per pesi e volumi di facile movimentazione e stoccaggio, in imballo di polietilene, e la loro riconsegna presso le sedi di ritiro.
5. La Ditta dovrà possedere tutte le autorizzazioni e licenze amministrative, come previsto dalle norme vigenti, per svolgere quanto richiesto.
6. I prezzi unitari riportati nell’offerta (al netto di IVA), costituiranno il corrispettivo delle prestazioni eseguite.
7. Il servizio oggetto del presente Capitolato viene appaltato con la modalità del compenso a prezzi unitari.
8. Il compenso verrà pertanto corrisposto contabilizzando il numero reale lavaggi e noleggi effettuati nel periodo di fatturazione.
ART. 2 – STRUTTURE OGGETTO DELL’APPALTO
1. Gli impianti oggetto dell’appalto di cui al presente Capitolato, sono di seguito localizzati:
TIPOLOGIA | DENOMINAZIONE | INDIRIZZO | CITTA’ |
Residenza | Agripolis | Viale dell’Università, 12 | Legnaro |
Residenza | Xxxxxxxx Xxxxx | Xxx Xxxxxxx Xxxxxxxx x Xxxxxxx, 00 | Xxxxxx |
Xxxxxxxxx | Xxxxxx Xxxxxxxxxx | Xxx Xxxxx Xxxxxx, 00 A-B-C-D-E | Padova |
Residenza | Cittadella d. Studente | Xxx Xxxxxxx, 00 | Xxxxxx |
Residenza | Xxxxxxxx Xxxxxxx | Xxx Xxxxx Xxxxxxx, 00 | Xxxxxx |
Residenza | Xxxxxx Xxxxxxxxx | Via Xxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx, 54 | Padova |
Residenza | Xxxxxxxx X. Xxxxxxx | Xxx Xxxxxxx, 00 | Xxxxxx |
Residenza | Xxxxx Xxxxxx | Xxx Xxxxxxxxxxxx Xxxxxxx, 000 | Xxxxxx |
Residenza | Via Facciolati | Xxx Xxxxxx Xxxxxxxxxx, 00 | Xxxxxx |
Residenza | Xxxxxxx Xxxxxxx | Xxx Xxxxxxx Xxxxxxxxx, 0-00 | Xxxxxx |
Residenza | Xxx Xxxxx | Xxx Xxxxx, 00 | Xxxxxx |
Residenza | Luzzatti | Xxx Xxxxx Xxxxxxxx, 0-00/X-00/X | Xxxxxx |
Residenza | Xxxx Xxxxxxxxxx | Xxx Xxxx'Xxxxxxx, 0/X | Xxxxxx |
Residenza | Xxxxxxxx Xxxxx | Xxx Xxxxxxxxxx Xxxx, 0 | Xxxxxx |
Residenza | Xxx Xxxxxxxxx | Xxx Xxxxxx Xxxxxxxxx, 0 | Xxxxxx |
Residenza | Villa Liberty | Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx, 00 | Xxxxxx |
Ristorazione | Nord Piovego | Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxx, 0 | Xxxxxx |
2. L’ESU si riserva la facoltà di diminuire o aumentare le sedi per le quali è richiesto il servizio. La Ditta per tale motivo, ora per allora, non potrà far valere alcun diritto a qualsivoglia titolo nei confronti dell’ESU di Padova in merito alla variazione del numero o diversa ubicazione delle sedi.
ART. 3 - IMPORTO E DURATA DELL’APPALTO
1. L’appalto avrà durata di 2 (anni) anni, a decorrere dalla data di stipula del contratto.
2. L’importo a base d’asta, per la durata di cui al precedente punto, è stimata in € 33.000,00 (euro trentaseimila/00) – oltre all’IVA.
3. ESU se necessario, potrà aumentare le prestazioni relative al presente servizio fino ad un quinto dell’importo a base d’asta. Pertanto l’importo complessivo del contratto comprensivo dell’opzione di aumento del quinto è di € 39.600,00.
4. L’importo di contratto risulterà dall’esito di gara e potrà eventualmente variare solo per facoltà dell’ESU, nei casi previsti dal comma 5 del presente articolo.
5. La Ditta acquisisce l'obbligo di eseguire le integrazioni disposte dall’ESU, purché esse non superino il quinto dell'importo complessivo dell'appalto (in aumento o in diminuzione), a fronte del solo pagamento dei maggiori servizi eseguiti, senza poter sottrarsi a tale obbligo oppure pretendere particolari indennità (art. 106 D.Lvo 50/2016).
ART. 4 – CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
1. Il servizio richiesto comprenderà il ritiro dei capi di biancheria sporca, di proprietà dell’ESU o fornita a noleggio dalla Ditta appaltatrice, presso le sedi elencate al precedente art. 2, il loro lavaggio e sanificazione presso stabilimento della Ditta appaltatrice, il loro confezionamento, per tipologie omogenee e per pesi e volumi di facile movimentazione e stoccaggio, in imballo di polietilene, e la loro riconsegna presso le sedi di ritiro.
2. La programmazione del servizio verrà effettuata con i Responsabili del Settore Coordinamento Ristorazione e del Settore Residenze – Mobilità Internazionale dell’ESU di Padova, a cui spetta, per competenza, la gestione del servizio.
3. A titolo puramente indicativo i seguenti capi di biancheria, di proprietà dell’ESU, dovranno essere ritirati sporchi nel corso dell’ultima settimana del mese di luglio/prima settimana del mese di agosto e riconsegnati puliti secondo il calendario concordato di volta in volta con il Direttore dell’esecuzione del contratto:
A. Copriletto ad una piazza in tessuto ignifugo classe 1IM
X. Xxxxxxx ad una piazza in tessuto ignifugo classe 1IM
C. Coprimaterasso in puro cotone 100%
4. Per le residenze universitarie destinate a foresteria (ad esempio “X. Xxxxxxxxx”, “X. Xxxxxxxx” e “X. Xxxxxxx”) e comunque in corso di anno i capi di biancheria di cui sopra dovranno essere ritirati sporchi e riconsegnati puliti secondo la richiesta e il calendario concordato di volta in volta con il Direttore dell’esecuzione del contratto.
5. Per gli altri capi di biancheria, di proprietà dell’ESU o forniti a noleggio dalla Ditta appaltatrice, il servizio avrà carattere continuativo/periodico con calendari di ritiro e riconsegna stabiliti in accordo con il Direttore dell’Esecuzione Contratto (DEC) a cui spetta, per competenza, la gestione del servizio.
6. Nel caso l’ESU avesse la necessità di variare i tempi di esecuzione programmati, la Ditta dovrà adattare il proprio programma a tali esigenze e ciò non costituirà motivo per compensi addizionali e/o indennizzi di sorta.
7. Ad ogni ritiro della biancheria sporca, la Ditta appaltatrice dovrà rilasciare un documento nel quale siano riportati il luogo e la data del ritiro e i tipi e le quantità dei prodotti ritirati.
8. Analogo documento dovrà essere rilasciato al momento della riconsegna della biancheria pulita.
9. I mezzi dovranno essere di dimensioni adeguate allo svolgimento del servizio nelle sedi dell’ESU di Padova, site nel centro storico della città (zona pedonale, ZTL) e di dimensioni idonee agli accessi e agli spazi dei fabbricati stessi.
10. I fabbricati oggetto del servizio sono siti nel centro della città anche in area pedonale. La Ditta dovrà pertanto tenere conto degli oneri relativi allo svolgimento delle pratiche per l’acquisizione dei permessi di accesso per tutti i veicoli utilizzati per il servizio. La Ditta dovrà tenere conto inoltre delle limitazioni al traffico disposte dal Comune di Padova.
ART. 5 – DESCRIZIONE CAPI DI BIANCHERIA
I capi di biancheria di proprietà dell’ESU e a noleggio hanno le seguenti caratteristiche:
1. Copriletto ignifugo ad una piazza in tessuto ignifugo omologato e certificato in classe 1, rifinito con fascetta applicata doppia sui bordi.
2. Coperta ad una piazza ignifuga omologata e certificata in classe 1, dimensioni medie mm 1800x2100, densità g 400-500/mq, in tinta unita colore pastello, bordata con vellutino.
3. Copricuscino in cotone sanforizzato, colore bianco, con cerniera su un lato corto.
4. Coprimaterasso trapuntati, tessuto sopra e sotto 100% cotone, imbottitura 100% poliestere densità 100 g/mq, fasce in tela di cotone 100% con angoli elasticizzati, trapuntatura a rombi, per materassi di dimensioni cm 85x195 ed altezza fino a 26 cm.
5. Lenzuolo ad una piazza in cotone bianco, misura cm 160 x 300, con orlo da cm 5, peso g 150/mq, a 23/25 fili/cm in ordito e trama.
6. Federa in cotone bianco, misura cm 60 x 90, con patella cm 19/20, peso g 175/mq, a 23/25 fili/cm in ordito e trama.
7. Asciugamani bagno in spugna di cotone, colori a tinta unita, dimensioni circa cm 100 x 150, peso g. 400-420/mq.
8. Asciugamani viso in spugna di cotone, colori a tinta unita, dimensioni circa cm 60 x 100, peso g 400-420/mq.
9. Grembiule con pettorina e lacci, in tessuto di puro cotone spinato, colore bianco, dimensioni circa cm 75 x 85.
10. Tovaglia in puro cotone bianco cm 240 x 140.
11. Coprimacchia in cotone tipo Fiandra, dimensioni circa cm 100 x 100, cucito su due lati, colori tinta unita pastello.
12. Mocci grandi e piccoli, radazze in cotone.
ART. 6 – RESPONSABILITA’ E OBBLIGHI
1. La Ditta ha obbligo di mantenere l’ESU sollevata ed indenne da azioni legali e richieste risarcitorie per danni, avanzate da terzi.
2. La Ditta sarà comunque tenuto a risarcire l’ESU del danno causato da ogni inadempimento alle obbligazioni derivanti dal presente Capitolato Tecnico, ogni qualvolta venga accertato che tale danno si sia verificato in violazione alle direttive impartite da ESU.
3. Nel corso dell’esecuzione dell’appalto, la Ditta aggiudicataria, dovrà:
A. Osservare le norme e le prescrizioni dei contratti collettivi in materia di retribuzione, delle Leggi e Regolamenti (in vigore o che potranno intervenire nel corso dell’appalto), e in particolar modo le norme previste dal D.Lgs. 81/2008.
B. Fornire al proprio personale, prima dell’inizio del servizio, dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione all’attività che si svolge nelle strutture e che sono contenute nella valutazione dei rischi, custodita presso la struttura interessata e della quale dovrà prendere visione e rilasciare dichiarazione di piena accettazione.
C. In ogni momento, a semplice richiesta dell’Azienda, dimostrare di avere provveduto a quanto sopra.
D. Consegnare i prodotti, con mezzi aventi i requisiti stabiliti dalla vigente normativa, presso le strutture di ristorazione gestite dall’ESU in base alle disposizioni di volta in volta impartite dal responsabile della residenza, della struttura di ristorazione o suoi sostituti o dagli impiegati dell’ufficio ristorazione; ogni consegna dovrà quindi essere preventivamente concordata coi suddetti incaricati che provvederanno alle ordinazioni;
E. Assicurare i rifornimenti e le consegne in qualsiasi emergenza (maltempo, ecc.);
4. Tutte le spese per l’acquisizione, di autorizzazioni e permessi quali ad es. per accedere in zona ZTL, sono a carico della Ditta.
5. Sono a carico della Ditta tutte le eventuali spese di analisi per il controllo della qualità dei prodotti forniti e della pulizia e sanificazione.
6. Il personale che accederà alle sedi dell’ESU dovrà essere munito di tessera di riconoscimento contenente la fotografia e le generalità (nome, cognome) del lavoratore e il nome o la ragione sociale del datore di lavoro.
7. La mancata esibizione del tesserino di riconoscimento di cui sopra, darà facoltà all’ESU di vietare l’ingresso in stabilimento del personale della Ditta.
8. Ai sensi dell’art. 26 D.lgs 81/2008 si comunica che non vi sono rischi interferenziali.
9. La ditta deve:
A. scaricare il proprio materiale nel luogo indicato dal personale incaricato dall’ESU;
B. movimentare il materiale, se non diversamente specificato, con propri mezzi idonei a effettuare le manovre in sicurezza senza creare danni a cose o a terzi;
C. accedere alle aree di scarico con veicoli a passo d’uomo, evitando eventuali interferenze con percorsi pedonali o vie di fuga;
D. allontanare contenitori, scatole, casse, cesti, roller, pallet vuotati, non sono permessi stoccaggi presso luoghi non identificati dal personale dell’ESU;
E. vietare al proprio personale di usare carrelli elevatori elettrici o altri ausili di proprietà dell’ESU;
F. vietare al proprio personale di fumare, gettare mozziconi, materiale infiammabile, rifiuti, presso le strutture dell’ESU e aree attinenti;
G. spegnere i motori in fase di scarico del materiale;
H. garantire che, nel caso di compresenza di più camion allo scarico merci, ogni operatore attenda il proprio turno in funzione dell’ordine di arrivo, senza interferire con le attività di scarico in fase di espletamento.
ART. 7 – CORRISPETTIVO
1. Il servizio oggetto del presente Capitolato viene appaltato con la modalità del compenso a prezzi unitari. Il compenso verrà pertanto corrisposto contabilizzando il numero reale di capi lavati e noleggiati effettuati nel periodo di fatturazione.
2. Il corrispettivo per i servizi svolti sarà calcolato sulla base dei prezzi indicati nell’offerta, oltre IVA.
3. Si avvisa che saranno riconosciuti validi esclusivamente i dati numerici e le caratteristiche riscontrate alla consegna presso le strutture dell’ESU. Nel caso di differenze negative, le quantità indicate nel documento di trasporto delle merci saranno corrette; nel caso di differenze positive sarà facoltà dell’addetto al ricevimento il ritiro o la restituzione della quantità eccedente.
4. Il fornitore si impegna altresì a sostituire i prodotti anche qualora emerga in un qualsiasi momento successivo alla consegna, la non conformità degli stessi ai requisiti specificati nel capitolato e/o nelle schede tecniche di prodotto presentate.
5. Il prezzo unitario offerto per il servizio oggetto dell’appalto comprende:
A. i costi per l’impiego di manodopera e mezzi d’opera, la fornitura di materiale a piè d’opera, gli utili d’impresa e le sue spese generali ed accessorie.
B. mano d’opera (sia per il ritiro, trasporto, riconsegna dei capi di biancheria, che per le operazioni di lavaggio, sanificazione ed imballaggio);
C. indennità kilometrica;
D. spese di trasferta;
E. materiali d’uso (detergenti, ammorbidenti, sanificanti, sbiancanti, sacchi per lo stoccaggio della biancheria sporca, ecc.);
F. tutte le spese relative alla presentazione dell’offerta e al contratto (valori bollati, diritti di copia, scritturazioni, registrazioni, ecc.);
G. l’onere e l’obbligo di fornirsi di tutti i permessi se richiesti dal comune di Padova o da altri Enti/Pubbliche Amministrazioni, per transitare nelle zone a traffico limitato;
6. Con il corrispettivo di cui sopra si intendono interamente compensati da ESU tutti i servizi e le spese necessarie per l’esecuzione dell’appalto, compresi qualsiasi onere ora non prevedibile.
ART. 8 – FATTURAZIONE E PAGAMENTI
1. Il corrispettivo d’appalto sarà corrisposto alla Ditta appaltatrice sotto forma di fatture riepilogative mensili redatte sede per sede.
2. L’emissione del mandato di pagamento avverrà entro 60 giorni – fine mese – dalla data fattura.
3. Le fatture verranno emesse con cadenza mensile posticipata, distinte per immobile e dovranno essere intestate a:
ESU di Padova
Via San Xxxxxxxxx, 122 – 00000 XXXXXX XX Codice Identificativo Univoco Ufficio UFTABR Codice Fiscale e Partita IVA 00815750286 Attualmente ESU attua il regime iva “split payment”
4. Le fatture da indirizzarsi al ESU dovranno essere prodotte in formato elettronico (Fattura PA), firmate tramite un certificato di firma qualificata e trasmesse esclusivamente attraverso il sistema di interscambio per la fatturazione elettronica (SDI) predisposto dall’Agenzia delle Entrate (Legge Finanziaria 2008 e decreto attuativo n. 55 del 03/04/2013).
5. Il pagamento del corrispettivo delle prestazioni oggetto dell’Appalto verrà effettuato nel rispetto dei termini previsti dal D.Lgs. 09/10/2002 n. 231.
6. Ai sensi della Legge 13/08/2010 n. 136 “Tracciabilità dei flussi finanziari”, la Ditta assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari. La Ditta s’impegna a dare immediata comunicazione al ESU e alla Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo della Provincia in cui è sita la sede legale della Ditta, della notizia dell’inadempimento della propria controparte (subappaltatore/subcontraente) agli obblighi di tracciabilità finanziaria.
7. In caso di ritardato pagamento il tasso di interesse applicato sarà pari al tasso di riferimento vigente stabilito dal Ministero dell’Economia e Finanze, come previsto dalle norme vigenti.
8. I prezzi indicati in sede di offerta rimarranno fissi per tutta la durata del contratto, anche qualora intervenissero aumenti tali da superare l’alea contrattuale stabilita dall’art. 1664 del Codice civile.
ART. 9 – SORVEGLIANZA E CONTROLLO DEL SERVIZIO
1. A norma del comma 5 dell’art. 31 D.Lgs. 50/2016 i Direttori dell’Esecuzione del Contratto (DEC) sono i Responsabili del Settore Coordinamento Ristorazione e Residenze – Mobilità Internazionale, che provvederanno alla gestione tecnica/amministrativa del contratto (emissione ordini, verifica termini di esecuzione del servizio, verifica DDT di consegna e ritiro biancheria, liquidazioni fatture, etc.)
2. Il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) si identifica nel Responsabile del Settore Economato - Gare ai sensi dell’art. 31 D.Lgs. 50/2016.
3. La Ditta dovrà nominare e inviare il nome del Tecnico Responsabile del Servizio che seguirà e coordinerà globalmente il servizio per conto della Ditta e avrà il compito di svolgere le mansioni previste dalla vigente normativa in materia.
4. Il Tecnico Responsabile della Ditta sarà il referente unico dell’ESU per la definizione di tutte le problematiche tecnico-amministrative e operative del servizio.
5. ESU si rivolgerà direttamente a tale direttore per ogni problema che dovesse sorgere durante l’espletamento del servizio.
6. Tutte le comunicazioni formali saranno trasmesse al Tecnico Responsabile del Servizio e si intenderanno come validamente effettuate ai sensi e per gli effetti di legge alla Ditta. Quanto sarà dichiarato e sottoscritto dal direttore tecnico sarà considerato da ESU dichiarato e sottoscritto in nome e per conto della Ditta.
7. In caso di impedimento o assenza del Tecnico, la Ditta dovrà darne tempestiva notizia al direttore della corretta esecuzione del contratto, indicando contestualmente il nominativo del sostituto.
8. ESU si riserva di chiedere la sostituzione del Tecnico o del sostituto, senza che la Ditta possa sollevare obiezioni, in caso di non adeguatezza del medesimo alle esigenze del servizio.
9. La ditta deve fornire numero di telefono e indirizzo di posta elettronica a cui poter effettuare gli ordini di fornitura attivo nei seguenti orari: 9.00 - 12.00 e 13.30 - 17.00 dal lunedì al venerdì;
ART. 10 - CAUZIONE DEFINITIVA E POLIZZA ASSICURATIVA
1. La Ditta dovrà costituire, mediante fideiussione bancaria o assicurativa e per i termini di durata del contratto originario, la garanzia di esecuzione prevista all’art. 103 del D.Lgs. 50/2016 per un importo pari al 10% (dieci per cento) del valore dell’importo contrattuale, ovvero per un importo determinato ai sensi dell’art. 103 del D.Lgs. 50/2016 nell’ipotesi di ribassi d’asta superiori al 10% (dieci per cento) o al 20% (venti per cento).
2. Detta cauzione è estesa a tutti gli accessori del debito principale, ed è a garanzia dell’esatto e corretto adempimento di tutte le obbligazioni, anche future ai sensi e per gli effetti dell’art. 1944 Codice civile, nascenti dall’esecuzione del contratto.
3. La garanzia fideiussoria deve prevedere espressamente:
a) la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale;
b) la rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957, comma 2, Codice civile.
4. Salvo il diritto al risarcimento degli eventuali maggiori danni ESU potrà trattenere sulla garanzia di esecuzione i crediti derivanti a suo favore dal contratto; in tal caso la Ditta sarà obbligato a reintegrare o a ricostituire il deposito cauzionale entro dieci (10) giorni dalla sua notifica a mezzo PEC. In caso d'inadempimento a tale obbligo, il ESU ha facoltà di dichiarare risolto di diritto il contratto.
5. Si precisa che l’importo della garanzia di esecuzione di cui all’art. 103 del Codice dei contratti, potrà essere ridotto nella misura stabilita dall’art. 93 comma 7 del D.Lgs. 50/2016.
6. La cauzione definitiva sarà svincolata alla scadenza del contratto previo rilascio, da parte dei competenti uffici, di nulla osta che attesti la regolarità del servizio e la sua rispondenza a quanto stabilito dal Capitolato Tecnico Prestazionale. La stessa quindi resterà vincolata fino a che non sarà stata definita ogni eccezione e controversia.
7. La Ditta aggiudicataria ha l’obbligo di stipulare, presso una Compagnia di Assicurazioni, apposita Polizza assicurativa R.C.T. per tutta la durata dell’appalto, a copertura dei rischi derivanti al ESU, per cose, animali, persone, senza che ciò costituisca pregiudizio e/o limitazione, in ordine agli obblighi dell’aggiudicataria in precedenza elencati.
ART. 11 – ONERI E COSTI
1. Sono a carico della Ditta le spese di contratto e tutti gli oneri connessi alla sua stipulazione compresi quelli tributari.
2. Sono a carico della Ditta tutti i costi derivanti da danni provocati durante lo svolgimento del servizio. Per costi si intendono quelli relativi a: lavori di ripristino, perizie tecniche di terzi, qualsiasi lavoro di riparazione o di reintegro o sostituzione di impianti, qualsiasi esso sia, o parti dello stesso, spese a qualsiasi titolo inerenti al danno provocato.
3. I contratti sottoscritti con la Pubblica Amministrazione sono soggetti ad imposta di bollo nella misura prevista dalla normativa vigente e l’assolvimento del versamento di tale imposta è a carico del fornitore.
ART. 12 – DIVIETO DI CESSIONE DEL CONTRATTO, NON CEDIBILITA’DEL CREDITO E SUBAPPALTO
1. A pena di nullità, è vietato alla Ditta cedere in tutto o in parte il contratto salvo quanto previsto dall’art. 106 del Codice dei contratti per le vicende soggettive della Ditta.
2. L' Ditta dovrà comunicare al ESU qualsiasi variazione intervenuta nella propria denominazione o ragione sociale indicando il motivo della variazione (cessione d’azienda, fusione, trasformazione, ecc.).
3. Ai sensi dell’art. 106, comma 13 del Codice dei contratti, si comunica sin d’ora che il ESU rifiuta qualsiasi forma di cessione del credito.
4. E’ fatto divieto di subappaltare a terzi l’esecuzione del contratto.
ART. 13 – TRATTAMENTO DATI
1. Il Titolare del trattamento dei dati personali è ESU di Padova - Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario.
2. Responsabile "esterno" del trattamento dei dati è la Ditta.
4. Il conferimento dei dati è necessario per l'esecuzione del contratto; il mancato conferimento determina l'impossibilità di erogare il servizio oggetto della presente convenzione.
5. I dati saranno trattati per l'adempimento degli obblighi di legge, connessi all'esecuzione del contratto e per le rispettive comunicazioni conseguenti.
6. La Ditta si obbliga a mantenere riservati i dati e le informazioni di cui entri in possesso durante e a causa dell’espletamento dei servizi oggetto dell’appalto, obbligandosi a non divulgarli e ad utilizzarli esclusivamente per gli scopi necessari all’esecuzione dei servizi, nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni in materia di trattamento dei dati.
7. I dati potranno essere trasferiti esclusivamente nell’ambito del territorio dell’Unione europea.
8. Il trattamento dei dati è svolto in forma automatizzata e/o manuale, nel rispetto di quanto previsto dall'art. 32 del GDPR 2016/679 e dal D. Lgs 101/2018 in materia di misure di sicurezza, ad opera di soggetti appositamente incaricati.
9. I dati vengono conservati per il periodo di tempo necessario per il conseguimento delle finalità per le quali sono raccolti e trattati, nel rispetto dei principi di liceità e minimizzazione dei dati.
10. Eventuali reclami sul trattamento dei dati possono essere rivolti al Garante per la protezione dei dati con sede in Xxxxxx xx Xxxxxxxxxxxx x. 000 - 00000 Xxxx o ad altra autorità europea di controllo.
11. La ditta dichiara di avere preso visione dell’informativa privacy allegata (allegato_1), in riferimento alla presente procedura.
ART. 14 – PENALI
Le penali sono applicabili per mancato rispetto delle condizioni di erogazione dei servizi di cui al presente Capitolato Tecnico Prestazionale.
1. Le citate condizioni possono riferirsi a ritardo nell’esecuzione delle attività descritte e previste nel Capitolato Tecnico o alla loro mancata esecuzione. Per mancato rispetto delle condizioni s’intende qualunque ritardo non giustificato e/o approvato dal ESU.
2. L’applicazione delle penalità dovrà essere preceduta da regolare contestazione dell’inadempienza, verso cui la Ditta avrà la facoltà di presentare le proprie controdeduzioni entro e non oltre 10 giorni dalla comunicazione della contestazione inviata dal ESU.
3. Per ogni giorno di ritardo, o frazione di esso, oltre i termini stabiliti e concordati con i DEC, la Ditta incorrerà nella penale dello 0,1% (zero virgola uno per cento) dell’importo di aggiudicazione.
4. Il limite di applicabilità della penale viene stabilito nel 10% dell’importo di aggiudicazione.
5. Raggiunto tale limite, il contratto si intenderà immediatamente risolto ed in tal caso la Ditta avrà solamente il diritto al pagamento del servizio già effettuato regolarmente e sarà passibile del danno che provenisse all'ESU dalla stipulazione di un nuovo contratto o dall'esecuzione d'ufficio
ART. 15 – RECESSO
1. Nei modi e termini previsti dall’art. 109 “recesso” del X.Xxx. 00/0000, XXX ha la facoltà di recedere anticipatamente dal contratto anche nei seguenti casi:
A. In applicazione dell’art. 1, comma 13 del D.L. 95/2012, convertito in Legge 135/2012, ed ai sensi e per gli effetti art. 1339 Codice civile, qualora nel corso dell’esecuzione del contratto venga attivata una convenzione CONSIP per servizi analoghi e la Ditta rifiuti di adeguare i prezzi contrattuali e le condizioni normative a quelli praticati dalla convezione CONSIP di cui trattasi.
B. In presenza di modifiche degli assetti di finanza pubblica che rendano necessari significativi interventi di contrazione a carico del bilancio del ESU.
C. In caso di soppressione del ESU, ovvero di suo accorpamento in altra amministrazione pubblica.
D. In presenza di significativi processi di riorganizzazione dell’ESU.
E. per cambio di destinazione dell’immobile/gruppo di immobili;
F. qualora per qualsiasi motivo, non abbia più la disponibilità o l’uso dell’immobile/gruppo di immobili;
G. per lavori di ammodernamento o adeguamento dell’immobile/gruppo di immobili ritenuti, a proprio insindacabile giudizio, non procrastinabili per la tutela, la sicurezza, l’igiene degli utenti e/o richiesti dall’entrata in vigore di nuove leggi e/o norme;
2. In caso di recesso, la Ditta è tenuta ad assolvere gli obblighi contrattuali previsti dal Capitolato Tecnico, assicurando che tale cessazione non comporti alcun danno per ESU.
3. In caso di recesso, la Ditta ha diritto al pagamento dei servizi prestati ai sensi dell’art. 109 del Codice, rinunciando espressamente, ora per allora, a qualsiasi eventuale ulteriore pretesa anche di natura risarcitoria e ad ogni ulteriore compenso e/o indennizzo, e/o rimborso spese.
4. L’ESU, in caso di recesso anticipato dal contratto, ne darà comunicazione scritta alla Ditta, con un preavviso di almeno 30 (trenta) giorni dalla data in cui il recesso deve avere esecuzione.
5. L’ESU si riserva, della facoltà di recesso nel caso in cui, successivamente alla stipula del contratto, sia accertata la sussistenza di provvedimenti definitivi di applicazione di misure di prevenzione a carico della Ditta aggiudicataria, fatto salvo il pagamento del valore delle prestazioni già eseguite e il rimborso delle spese per l’esecuzione delle rimanenti, nei limiti delle utilità conseguite.
6. Dalla data di comunicazione del recesso, la Ditta dovrà cessare tutte le prestazioni contrattuali, assicurando che tale cessazione non comporti alcun danno per l’ESU.
7. E’ fatto divieto alla Ditta appaltatrice di recedere dal contratto.
ART. 16 – RISOLUZIONE
1. Oltre ai casi previsti dall’art. 108 “risoluzione” del D.Lgs. 50/2016, e alla possibilità di risoluzione del contratto per inadempimento della Ditta agli obblighi contrattuali, ESU, senza bisogno di assegnare previamente alcun termine per l’inadempimento, potrà risolvere di diritto il contratto, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1456 del Codice civile, previa comunicazione a mezzo PEC, qualora ricorrano le seguenti fattispecie:
A. In caso di mancata reintegrazione della cauzione come previsto dall’art. 10 del presente Capitolato.
B. Nel caso in cui la Ditta esegua delle transazioni legate al presente Appalto senza utilizzo del bonifico bancario o postale, ovvero degli altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità dei flussi finanziari.
C. Nel caso che l’importo delle sanzioni, come previsto all’art. 14 punto 4 e 5, superi del 10% l’importo del contratto.
2. Qualora il Direttore dell’Esecuzione del Contratto accerti un grave inadempimento alle obbligazioni contrattuali da parte della Ditta, formula la contestazione degli addebiti, assegnando un termine di quindici (15), entro il quale la Ditta dovrà rispondere. Acquisite e valutate negativamente le predette controdeduzioni, ovvero scaduto il termine senza che la Ditta abbia risposto, ESU su proposta del DEC dichiara risolto il contratto.
3. Il contratto potrà inoltre risolversi negli altri modi previsti dal Codice civile.
4. Se la Ditta dovesse chiedere la risoluzione del contratto prima della completa esecuzione del servizio e senza giustificati motivi, l’ESU a titolo di risarcimento, potrà rivalersi sul corrispettivo o sulla cauzione, in tutto o in parte, per effetto della maggiore spesa che potrebbe conseguire per l’assegnazione del
servizio a un terzo, fatta salva ogni eventuale iniziativa a tutela dei propri interessi per le inadempienze manifeste e i danni subiti.
5. Il contratto verrà risolto nel caso che la Ditta aggiudicataria non sia in possesso delle autorizzazioni/iscrizioni rilasciate dagli organismi istituzionali competenti per eseguire il servizio in oggetto.
6. Qualora venga accertato il venir meno dei requisiti richiesti dall’art. 80 del Codice dei contratti.
7. Nel caso di cessazione della Ditta, dell’attività, nel caso di insolvenza o di grave dissesto finanziario risultante dall’avvio di una procedura di concordato preventivo, fallimento, stati di moratoria e conseguenti atti di sequestro o pignoramento a carico della Ditta, nel caso in cui venga designato un liquidatore, curatore o custode o soggetto avente simili funzioni, il quale venga in possesso dei beni o venga incaricato della gestione degli affari della Ditta.
8. Nel caso di reiterate sospensioni e/o rallentamenti nell’esecuzione dell’attività affidate non dipendenti da cause di forza maggiore.
9. Nel caso di gravi inadempienze, anche se non espressamente previste, che pregiudichino lo svolgimento del servizio affidato.
10. Il contratto s’intenderà altresì risolto, a norma dell’art. 1453 del codice civile, per ogni altra inadempienza grave non contemplata nel presente Capitolato o per ogni fatto che renda non possibile la prosecuzione dell’appalto.
11. In tutti i casi di risoluzione del contratto la cauzione a garanzia dell’esecuzione di cui all’art. 10 del presente Capitolato Tecnico verrà interamente incamerata a titolo di penale dall’ESU.
12. Nel caso il contratto si risolvesse anticipatamente e l’ESU dovesse indire una nuova gara d’appalto, le spese relative verranno addebitate alla Ditta uscente.
13. Il contratto potrà inoltre risolversi negli altri modi previsti dal Codice Civile.
14. Se La Ditta dovesse chiedere la risoluzione del contratto prima della completa esecuzione del servizio e senza giustificati motivi, l’ESU, a titolo di risarcimento, potrà rivalersi sul corrispettivo o sulla cauzione, in tutto o in parte, per effetto della maggiore spesa che potrebbe conseguire per l’assegnazione del servizio a un terzo, fatta salva ogni eventuale iniziativa a tutela dei propri interessi per le inadempienze manifeste e i danni subiti.
ART. 17 – NORME ANTICORRUZIONE, DISPOSIZIONI FINALI E FORO COMPETENTE
1. La Ditta, con riferimento alle prestazioni oggetto del presente capitolato, s’impegna ad osservare e a fare osservare ai propri collaboratori a qualsiasi titolo, per quanto compatibili con il ruolo e l’attività svolta, gli obblighi di condotta previsti dal Codice di Comportamento aggiornato da ESU con DCS n. 17 del 07.06.2018. A tale fine si dà atto che il Codice risulta pubblicato sul sito istituzionale di ESU all’indirizzo: xxx.xxxxx.xxx.xx in apposita sezione denominata “Amministrazione Trasparente/sottosezione Atti generali” e che ne è stata presa visione in tutte le sue parti. La violazione degli obblighi di comportamento di cui al Codice può costituire causa di risoluzione del contratto o di decadenza dal rapporto.
2. La Ditta inoltre dichiara adi avere preso visione del Piano Triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) di ESU, tuttora vigente, in tutte le sue clausole, nessuna esclusa, accessibile dall’indirizzo xxx.xxxxx.xxx.xx in apposita sezione denominata “Amministrazione Trasparente/sottosezione Altri contenuti/Prevenzione della corruzione”
3. In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 53, comma 16-ter, del D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, l’affidatario, consapevole delle conseguenze penali previste in caso di false attestazioni, dichiara per quanto a propria conoscenza, di non avere conferito incarichi né concluso contratti di lavoro subordinato od autonomo con ex dipendenti di ESU che negli ultimi tre anni di servizio hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto della stessa aventi come destinataria l’impresa, per il triennio successivo alla cessazione del rapporto con ESU.
4. La Ditta, consapevole delle conseguenze penali previste in caso di false attestazioni, dichiara per quanto a propria conoscenza, che non esistono relazioni di parentela o affinità, o situazioni di convivenza o frequenza abituale tra i titolari, gli amministratori, i soci, i dipendenti dell’impresa con i dirigenti,
nonché i dipendenti di ESU e attesta l’insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto d’interesse.
5. Per le altre condizioni non espressamente contemplate e citate nel presente Capitolato, si fa riferimento alla legge italiana, in particolare, al D.Lgs. 50/2016 e relativi provvedimenti di modifica e di attuazione.
6. Per qualsiasi controversia dovesse insorgere in relazione all’interpretazione, esecuzione, validità, efficacia e risoluzione del contratto, sarà competente il Foro di Padova.
INFORMATIVA SULLA TUTELA DEI DATI PERSONALI – Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati Personali
ESU di Padova (di seguito “ESU” o l’“Amministrazione”), con sede a Xxxxxx xx xxx Xxx Xxxxxxxxx x. 000, titolare del trattamento dei dati personali, nello svolgimento della propria attività pone la massima attenzione alla sicurezza e alla riservatezza dei dati personali.
QUALI DATI PERSONALI CHE LA RIGUARDANO POSSONO ESSERE RACCOLTI
Possono essere raccolte le seguenti categorie di dati personali che La riguardano (con il termine “dati personali” si intenderanno tutte le categorie di seguito riportate, congiuntamente considerate):
- Dati anagrafici e di contatto – informazioni relative al nome, numero di telefono, indirizzo email
- Altri Dati – ulteriori informazioni da Lei rilasciate o acquisiti da ESU in sede di partecipazione alla gara .
PER QUALI FINALITÀ POSSONO ESSERE UTILIZZATI I SUOI DATI PERSONALI
ESU potrà trattare i Suoi dati personali per una o più delle seguenti finalità, sulla base del presupposto giuridico di volta in volta indicato.
a) Gestione della procedura di gara
ESU può trattare i Suoi dati personali per tutte le finalità connesse e strumentali alla gestione della procedura di gara.
Presupposto per il trattamento: gestione del procedimento amministrativo di gara ed eventuale successivo contratto.
Il conferimento dei dati è obbligatorio per gestire la Sua richiesta di partecipazione alla gara; in difetto non potremo darvi corso.
b) Conformità alle richieste giuridicamente vincolanti per adempiere un obbligo legale, regolamenti o provvedimenti dell’autorità giudiziaria, nonché per difendere un diritto in sede giudiziaria
ESU potrebbe trattare i Suoi dati personali per adempiere un obbligo legale e/o per difendere un proprio diritto in sede giudiziaria.
Presupposto per il trattamento: obblighi di legge, cui ESU è obbligata a ottemperare.
COME MANTENIAMO SICURI I SUOI DATI PERSONALI
ESU utilizza adeguate misure di sicurezza al fine di migliorare la protezione, la sicurezza, l’integrità e l’accessibilità dei Suoi dati personali.
Tutti i Suoi dati personali sono conservati sui nostri server protetti (o copie cartacee idoneamente archiviate) o su quelli dei nostri fornitori, e sono accessibili ed utilizzabili in base ai nostri standard e alle nostre policy di sicurezza (o standard equivalenti per i nostri fornitori).
PER QUANTO TEMPO CONSERVIAMO I SUOI DATI
Conserviamo i Xxxx dati personali per il tempo necessario al conseguimento delle finalità per le quali sono stati raccolti o per qualsiasi altra legittima finalità collegata. Pertanto se i dati personali sono trattati per due differenti finalità, conserveremo tali dati fino a che non cesserà la finalità con il termine più lungo.
I Suoi dati personali che non siano più necessari, o per i quali non vi sia più un presupposto giuridico per la relativa conservazione, vengono anonimizzati irreversibilmente (e in tal modo possono essere conservati) o distrutti in modo sicuro.
CON CHI POSSIAMO CONDIVIDERE I SUOI DATI PERSONALI
Ai Suoi dati personali possono avere accesso i dipendenti debitamente autorizzati, nonché i fornitori esterni, nominati, se necessario, responsabili del trattamento.
La preghiamo di contattarci al seguente indirizzo PEC: xxx@xxxx.xxx.xx.xx, se desidera chiedere di poter visionare la lista dei responsabili del trattamento e degli altri soggetti cui comunichiamo i dati.
CONTATTI
I dati di contatto di XXX, quale titolare del trattamento e del responsabile della protezione dei dati (DPO) sono i seguenti: TITOLARE: Azienda Regionale per il diritto allo studio universitario - ESU di Padova, Mail: xxxxxxxxxxxxxxxxx@xxx.xx.xx; DATA PROTECTION OFFICER (DPO): xxx@xxx.xx.xx
Qualora avesse domande in merito al trattamento da parte nostra dei Suoi dati personali, Le chiediamo di contattare il seguente numero di telefono: 0000000000 o mandare una mail all’indirizzo PEC: xxx@xxxx.xxx.xx.xx
I SUOI DIRITTI IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI E IL SUO DIRITTO DI AVANZARE RECLAMI DINNANZI ALL’AUTORITÀ DI CONTROLLO
Ha diritto di chiedere:
- l’accesso ai Suoi dati personali;
- la copia dei dati personali
- la rettifica dei dati in nostro possesso;
- la cancellazione di qualsiasi dato per il quale l’Amministrazione non ha più alcun presupposto giuridico per il trattamento;
- l’opposizione al trattamento ove previsto dalla normativa applicabile;
- la limitazione del modo in cui l’Amministrazione tratta i Suoi dati personali, secondo i limiti previsti dalla normativa vigente.
Per eventuali reclami o segnalazioni sulle modalità di trattamento può essere adita l’autorità responsabile della protezione dei dati (Garante per la protezione dei dati personali), utilizzando gli estremi reperibili sul sito xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xx.
Azienda Regionale per il Diritto
Allo Studio Universitario
Via San Xxxxxxxxx, 000 00000 – Padova
Tel. 0000000000
Fax 0000000000
P.IVA 00815750286
xxx@xxx.xx.xx xxx@xxxx.xxx.xx.xx xxx.xxxxx.xxx.xx
NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
PER DITTE ESTERNE E/O LAVORATORI AUTONOMI
(D.Lgs. 81/08 e s.m.i. – Art. 26 c. 2, 3, 3 ter)
Da utilizzare, in tutte le situazioni di appalto o prestazione d’opera e/o servizi indipendentemente dalla durata della prestazione.
PREMESSA
Il presente documento ha lo scopo di rispondere all’obbligo previsto dal D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i., con particolare riferimento all’art. 26, e quindi di fornire alle ditte Appaltatrice e/o lavoratori autonomi una dettagliata informazione sui rischi specifici esistenti nell’ambiente di lavoro in cui verranno svolte le attività contrattuali, sulle misure di prevenzione e protezione, sulla gestione dell’emergenza da adottare in relazione alla propria attività.
In ottemperanza al suddetto decreto legislativo, vengono riportati di seguito:
1. Descrizione dell’attività della Committenza;
2. Appalti e servizi all’interno delle strutture;
3. Tipologia di locali;
4. Sintesi dei potenziali rischi presenti e misure di prevenzione e protezione;
5. Gestione dell’emergenza;
6. Disposizioni generali per la sicurezza.
In merito ai comportamenti ed ai lavori, servizi e forniture da eseguire, i lavoratori delle ditte appaltatrici o autonomi hanno l’obbligo di adottare tutte le misure di prevenzione e protezione idonee a salvaguardare la propria salute e sicurezza e quella di quanti possono subire conseguenze dalla loro attività all’interno degli ambienti.
1. DESCRIZIONE ATTIVITA’ DELLA COMMITTENZA
L'ESU è un ente regionale che persegue l'obiettivo di fornire un sistema completo ed integrato di servizi di sostegno al diritto allo studio universitario, quindi servizi abitativi, di ristorazione e iniziativi di carattere culturale.
Le RESIDENZE/FORESTERIE: Si tratta di strutture abitative di vario genere idonei per lo svolgimento di attività di studio e sociali. Che si differenziano tra di loro per il numero di posti letto e per la presenza o meno di una portineria custodita.
Le RISTORAZIONI: Si tratta di strutture organizzate che operano al fine di garantire il regolare servizio di distribuzione pasti per terzi (studenti universitari). Le strutture e le loro relative funzioni si possono dividere in macro settori: reparto cucina e zona pizza/bar dove avviene la preparazione e cottura dei cibi (con relativa zona di lavaggio stoviglie), reparto immagazzinamento e reparto amministrativo con uffici per la gestione del servizio. Il ciclo produttivo trova la conclusione con la distribuzione dei cibi presso appositi banconi all’interno del locale Servizio di ristorazione, nel quale sono presenti gli arredi (tavoli e sedute) per il consumo dei cibi stessi da parte di terzi.
INFORMATIVA RISCHI - MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZION 2018.doc
Pagina 1 di 19
Gli UFFICI AMMINISTRATIVI: Si tratta di strutture destinate l’attività d’ufficio con sale riunioni, locali tecnici, sala server, archivi e stanze adibite ad uffici.
2. APPALTI E SERVIZI ALL’INTERNO DELLE STRUTTURE
L’ESU affida abitualmente i seguenti servizi a ditte esterne:
• Manutenzione ascensori
• Manutenzione impianti: riscaldamento, condizionamento, ventilazione e antincendio
• Gestione distributore bevande
• Servizio di portierato diurno e notturno /Vigilanza
• Manutenzione impianti elettrici
• Servizio pulizia ordinaria residenze
• Servizio manutenzione telefoni
• Servizio noleggio lavatrici / lavanderie
• Servizio di disinfestazione e derattizzazione
• Manutenzione del verde
• Manutenzione apparecchi apri-porta / linea server
3. CLASSIFICAZIONE E TIPOLOGIA DEI LOCALI
Ai fini del presente documento, le aree e i locali presenti negli edifici dell’ESU sono state classificate in locali/aree ad accesso interdetto, locali/aree ad accesso regolamentato, locali/aree ad accesso libero.
A. Locali/aree ad accesso interdetto.
Sono tutti i locali/aree per i quali l’accesso interdetto al personale della ditta (tranne per il personale che in esse opera o nell’ambito di specifici contratti a soggetti specializzati), essi sono:
Locali tecnici (Centrali termiche, cabine di trasformazione, sottocentrali termiche, intercapedini, locali gruppi elettrogeni, locali pompe, locali riserve idriche, ecc);
Reparti celle frigorifere;
Terrazze, coperture e aree esterne prive di parapetto o linea vita;
Sottotetti e/o in ambienti sospetti di inquinamento o confinati.
B. Locali/aree ad accesso regolamentato.
Sono tutti i locali/aree per i quali l’accesso deve essere preventivamente concordato con il Responsabile della struttura o RUP/DEC/DL e nei quali devono essere osservate le specifiche istruzioni di sicurezza di cui al presente documento.
Tali locali sono suddivisi a loro volta in:
Locali/aree ad accesso “controllato”: locali il cui accesso è normalmente permesso ma che, in corrispondenza di particolare situazioni organizzative e/o ambientali, può essere, di volta in volta, vietato dal responsabile dei locali stessi;
Locali/aree ad accesso “Autorizzato”: locali in cui l’accesso deve essere specificatamente autorizzato da parte del responsabile o RUP/DEC/DL ed effettuato in presenza sua o di un suo incaricato.
C. Locali/aree ad accesso libero.
Sono i locali/aree per i quali si può accedere senza particolari limitazioni, fermo restando il rispetto delle norme contrattuali nonché delle norme generali di sicurezza previste dal seguente documento. In particolare rientrano nella presente categoria: aule, uffici, sala riunioni e connettivi.
RESIDENZE | RISTORAZIONI | AMMINISTRATIVI |
Alloggi per studenti/docenti /ricercatori/ con e senza cucina | Cucine | Uffici |
Portinerie | Reparto lavaggio | Depositi/magazzino |
Depositi/magazzino | Depositi/magazzino | Archivi |
Archivi | Servizi | Sale riunioni |
Servizi | Reparto celle frigorifere | Biblioteca |
Uffici | Sala mensa | Sala server |
Palestre | Bar | Coperture/sottotetti |
Cucine comuni | Uffici | Connettivi (atri, corridoi, scale,cavedi) |
Autorimesse | Spogliatoi | |
Sale TV/riunioni/PC | Connettivi (atri, corridoi, scale, cavedi, vasche) | |
Coperture/sottotetti/terrazze | Aree esterne di pertinenza | |
Connettivi (atri, corridoi, scale, cavedi, vasche) | Coperture/sottotetti/terrazze | |
Aree esterne di pertinenza |
4. SINTESI DEI POTENZIALI RISCHI PRESENTI E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Il concetto di Rischio viene definito come “La probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione.”. Il Rischio è dunque una probabilità, e calcolare una probabilità che un qualsiasi evento si manifesti è una operazione complessa, che deve tenere conto di numerose variabili e presupposti, non sempre facilmente prevedibili a priori.
Due di queste variabili sono il Pericolo definito come “la proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni” ed il Danno “Accadimento che provoca malfunzionamenti di varia gravità ed una qualsiasi struttura, processo o persona”.
Di norma si definisce quindi il Rischio come la probabilità che il Pericolo provochi un Danno, ed attribuendo dei valori numerici in una tabella a matrice a probabilità e magnitudo (il danno appunto) si prova a quantificare il livello di Rischio incrociando i valori di partenza.
Danno possibile derivante dall'evento - gravità dell’evento:
LIVELLO | VALORE | DEFINIZIONE/CRITERI |
Lieve | 1 | - Infortunio o episodio di esposizione che generi inabilità rapidamente reversibile Esposizione cronica con effetti reversibili |
Medio | 2 | - Infortunio o episodio di esposizione che generi inabilità reversibile - Esposizione cronica con effetti reversibili |
Grave | 3 | - Infortunio o episodio di esposizione che generi inabilità parziale - Esposizione cronica con effetti irreversibili o parzialmente invalidanti |
Gravissimo | 4 | - Infortunio o episodio con effetti letali o di invalidità totale - Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti |
Probabilità di accadimento dell’evento:
LIVELLO | VALORE | DEFINIZIONE/CRITERI |
Improbabile | 1 | - L’esposizione rilevata può provocare un danno per concomitanze di più eventi poco probabili indipendenti - Non sono noti episodi già verificatisi - Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità |
Poco Probabile | 2 | - L’esposizione rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi - Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi - Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa |
Probabile | 3 | - L’esposizione rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto - E’ noto qualche episodio in cui all’esposizione ha fatto seguito il danno - Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe moderata sorpresa |
Altamente Probabile | 4 | - Esiste una correlazione diretta tra l’esposizione rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori - Si sono già verificati danni per la stessa esposizione rilevata nella stazione specifica, o in stazioni simili, o in situazioni operative simili - Il verificarsi del danno conseguente l’esposizione rilevata non susciterebbe alcuno stupore |
Si adotta quindi un semplice stimatore del rischio complessivo, che tiene contemporaneamente conto di probabilità e gravità degli eventi dannosi; si può allora rappresentare la seguente matrice di rischio:
P - Probabilità
In tale matrice i rischi maggiori occupano le caselle in basso a destra (colore più scuro), i rischi minori occupano le caselle in alto a sinistra (colore più chiaro); ovvero a indice maggiore corrisponde un rischio maggiore.
D - | 1 | 2 | 3 | 4 |
Danno | ||||
1 | 1 | 2 | 3 | 4 |
2 | 2 | 4 | 6 | 8 |
3 | 3 | 6 | 9 | 12 |
4 | 4 | 8 | 12 | 16 |
L’adozione di un simile criterio di classificazione ha reso semplice la programmazione degli interventi, che è stata stabilita seguendo una scala di priorità che rispecchia l’ordine stabilito con la matrice di rischio.
Nella tabella sono riassunte in sintesi i potenziali rischi riscontrati all’interno delle nostre strutture con le principali azioni di prevenzione e protezione raccomandate.
Fattore di rischio/sede | Misure di Prevenzione e Protezione | Rischio | ||
P | D | R | ||
Contusione o ferita per urto su parti dell'arredo Rischio di crollo / ribaltamento delle scaffalature o caduta dei materiali in esse depositati. Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | Mantenere costantemente in ordine e la collocazione degli arredi deve tenere conto delle caratteristiche strutturali dell'ambiente e di eventuali ostacoli. Gli arredi in genere devono essere privi di difetti o schegge, assenza di spigoli vivi e parti sporgenti e/o taglienti. Relativamente alle scaffalature ed al deposito di materiali, non si rilevano particolari problematiche. Verificare periodicamente la stabilità degli accatastamenti presenti nel magazzino onde evitare la caduta del materiale accatastato. | 1 | 2 | 2 |
Fattore di rischio/sede | Misure di Prevenzione e Protezione | Rischio | ||
P | D | R | ||
Controllo che i materiali siano distribuiti razionalmente ed in modo ordinato, tale da evitare cadute accidentali ed in modo da non superare il carico massimo della struttura. | ||||
Rischio di infortunio durante le normali attività o in situazione di emergenza causate alla non corretta applicazione delle operazioni di evacuazione. Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | All’interno dei locali, i percorsi in caso di emergenza sono di larghezza e lunghezza adeguata. Non è consentito depositare materiale o oggetti ingombranti lungo i percorsi o in prossimità delle uscite di emergenza. Tutte sedi sono dotate di cassetta di primo soccorso ai sensi del DM 388/03. La sua posizione è individuabile mediante segnaletica appropriata. | 1 | 2 | 2 |
Rischi legati alla movimentazione manuale dei carichi e movimenti ripetitivi degli arti superiori | Non si rilevano per le ditte in appalto rischi legati alla movimentazione di carichi. | - | - | - |
Rischi da vibrazioni | L’assenza di sorgenti che producono vibrazioni fa ragionevolmente supporre che non vengano superati i valori limiti di azione e possono essere esclusi rischi di esposizione a vibrazioni. | - | - | - |
Rischio di inciampo, caduta a livello, scivolamento Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | Tenere il locale in ordine e sgombro da residui di materiale o attrezzature a terra che potrebbero causare inciampo, ed effettuare periodici interventi di pulizia. In caso di sversamenti accidentali di acqua o altri prodotti, provvedere rapidamente ad asciugare la pavimentazione. Controllo periodico dell’integrità delle bande antiscivolo, con eventuale sostituzione, da parte dei manutentori. Tenere a disposizione del sale nel periodo invernale per ridurre la scivolosità della rampa esterne di accesso ai locali. Prestare attenzione al dislivello in corrispondenza dell’accesso alle centrale termiche. | 2 | 2 | 4 |
Rischio di urto nelle porte a vetri e conseguente taglio o ferita in caso di loro rottura. Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | Porte o pareti vetrate costituite da materiali di sicurezza: le pareti trasparenti o traslucide, in particolare le pareti completamente vetrate devono essere chiaramente segnalate e costituite da materiali di sicurezza o essere separate dai posti di lavoro / vie di circolazione in modo tale che il personale non possa entrare in contatto con le pareti, nè rimanere ferito qualora esse vadano in frantumi. | 1 | 3 | 3 |
Requisiti dei luoghi di lavoro | Non si rilevano particolari problematiche. I locali sono dotati di certificato di agibilità. | - | - | - |
Microclima: adeguata areazione naturale dei luoghi di lavoro. Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | Presenza di finestrature che garantiscono l’areazione naturale degli ambienti. I locali sono dotati di impianto di riscaldamento per la stagione invernale e di raffrescamento per la stagione estiva. Tranne i locali tecnici e i sottotetti/cavedi. | 1 | 1 | 1 |
Rischio da condizione di illuminazione non idonee Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | Adeguata illuminazione naturale. Adeguata illuminazione artificiale. Utilizzo di illuminazione localizzata in caso necessità durante le attività lavorative. | 1 | 1 | 1 |
Requisiti igienici dei luoghi di lavoro Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | Non si rilevano particolari problematiche. Periodici interventi di pulizia, igienizzazione e sanificazione dei locali da parte del personale interno. Pulizia e sanificazione dei filtri del soffitto aspirante. | 1 | 1 | 1 |
Rischio di ipoacusia derivante dalla prolungata esposizione a livelli elevati di rumore | Non si rilevano particolari problematiche: vista la tipologia di lavoro, il tipo di attrezzature utilizzate e visti i tempi di utilizzo delle attrezzature stesse si può ritenere che il personale sia esposto ad un livello di esposizione giornaliero LEX,8 inferiore ad 80 dB(A). | - | - | - |
Fattore di rischio/sede | Misure di Prevenzione e Protezione | Rischio | ||
P | D | R | ||
Difficoltà di evacuazione in situazione di emergenza. Possibili incidenti in occasione delle operazioni di evacuazione in caso di emergenza. Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | I locali sono dotati di presidi antincendio, la cui posizione è identificata mediante apposita segnaletica. In generale garantire sempre che i presidi antincendio siano facilmente raggiungibili in qualsiasi momento e non ostruiti da materiale depositato nei pressi. | 1 | 3 | 3 |
In generale garantire la presenza di un numero adeguato di incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi ed evacuazione e di primo soccorso. | ||||
La sede aziendale è dotata di un numero adeguato di uscite in relazione agli affollamenti prevedibili. I passaggi pedonali e le vie di esodo sono generalmente sgombri. Non accumulare materiali in corrispondenza dei percorsi di esodo individuati che vanno sempre tenuti sgombri. | ||||
I locali sono dotati di illuminazione di emergenza. Verifica periodica registrata di efficienza e durata dell'illuminazione di sicurezza, effettuata da parte dei manutentori ed annotata su apposito registro. | ||||
Le vie di fuga sono segnalate mediante apposita cartellonistica. | ||||
Esposizione a campi elettromagnetici generati dai quadri elettrici e cabine di trasformazione MT/BT Sedi: ristor. Piovego e X. Xxxxxxxxx e resid. Cittadella dello studente | In basa ai risultati dalla valutazione dei rischi derivanti dall’esposizione ai campi elettromagnetici ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.- titolo VII, non sono necessari interventi di tipo operativo. Rispettare le misure di prevenzione e vietare l’accesso ai lavoratori sensibili. Per maggiori informazioni prendere visione della valutazione specifica. | 1 | 2 | 2 |
Radiazioni non ionizzanti (rete Wi-Fi - router Wi-Fi) Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | Le macchine e attrezzature in uso presso l’ESU, non rappresentando significativa fonte di emissioni elettromagnetiche, anche se utilizzati contemporaneamente, non possono determinare il rischio da esposizione a campi elettromagnetici. | - | - | - |
Radiazioni ionizzanti Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | L’assenza di apparecchiature con emissione di radiazioni, fa ragionevolmente supporre che non vengano superati i valori limiti di azione e possono essere esclusi rischi da campi elettromagnetici. | - | - | - |
Aggressione da parte di malintenzionati Sedi: residenze/ristorazioni | È formalizzato, mediante affissione di apposita cartellonistica, il divieto di accesso ai non autorizzati alle aree della struttura alle quali è consentito l’accesso esclusivamente al personale autorizzato. | 1 | 1 | 1 |
Attività lavorative che espongono i lavoratori a rischi di caduta e caduta materiale da un’altezza superiore a 2 metri. Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | Devono essere adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcature o ponteggi o idonee opere provvisionali o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose conformemente al punto 2 dell’allegato XVIII del D.Lgs.81/08 e s.m.i. Rispetto delle indicazioni fornite dai costruttori delle opere provvisionali. Utilizzo di DPI contro la caduta dall’alto è subordinato all’avvenuto addestramento dell’operatore. | 1 | 3 | 3 |
Lavori in quota rischio caduta dai tetti Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | Verificare se sono già predisposti sul fabbricato sistemi di accesso e ancoraggio come previsto dalle norme vigenti. Prima dell’accesso alla copertura non praticabile è indispensabile accertarsi che il solaio sia portante e che non presenti rischio di sfondamento a causa del peso degli operatori e/o dai materiali depositi. Quando si devono eseguire lavori sulle coperture è necessario privilegiare l’adozione di misure di protezione collettiva, come | 2 | 4 | 8 |
Fattore di rischio/sede | Misure di Prevenzione e Protezione | Rischio | ||
P | D | R | ||
l’installazione di ponteggi lungo tutto il perimetro dell’edificio oggetto dei lavori. Il personale addetto all’installazione di ponteggi deve ricevere un’adeguata formazione mediante la partecipazione ad un corso teorico-pratico di cui deve essere acquisita attestazione. Quando, per motivi tecnici-organizzativi, non sia possibile allestire ponteggi dovranno essere installati lungo tutto il perimetro parapetti ancorati alla struttura del fabbricato. Qualora, per evitare le cadute dall’alto, non siano utilizzabili misure di protezione collettiva, quali ponteggi, parapetti, reti o sottopalchi, è necessario impiegare DPI contro le cadute costituiti da: • IMBRACATURA DESTINATA AD ESSERE INDOSSATA DAL LAVORATORE • SISTEMA DI TRATTENUTA E DI ARRESTO DELLA CADUTA • DISPOSITIVO DI ANCORAGGIO A PARTI STABILI Tutti i dispositivi devono essere marcati “CE” per attestare la loro conformità alle norme vigenti. Va verificata la loro compatibilità reciproca facendo riferimento alle istruzioni del fabbricante che devono sempre essere a disposizione dell’utilizzatore. Chi utilizza i dispositivi deve essere specificatamente addestrato e informato sulle modalità di impiego e sui limiti entro i quali l’uso risulta sicuro: l’uso scorretto può determinare, in caso di caduta, gravi lesioni dell’operatore. Quando, invece le coperture non sono predisposti punti di ancoraggio o una linea vita è necessario l’utilizzo di una piattaforma elevabile. Rispettare la portata prevista dal costruttore. Controllare la consistenza del terreno per posizionare il mezzo e usare sempre piastre di appoggio sotto gli stabilizzatori. Delimitare l’area d’azione e tenere libera l’area di lavoro. | ||||
Rischio da atmosfere esplosive ATEX seguito ad emissione di metano per foro di guasto in corrispondenza di valvole e giunzioni in centrale termica ed in seguito ad emissione di metano dai bruciatori di cucina/centrale termica. Sedi: residenze/ristorazioni Rischio da atmosfere esplosive zone ricariche batterie del traspallet e lavapavimenti Sedi: ristorazioni | Le aree in cui è presente il rischio sono adeguatamente segnalate. (EX) È vietato svolgere attività che possono generare scintille, urti o fiamme libere all’interno delle zone pericolose se non adeguatamente autorizzati. Tali interventi devono essere effettuati solamente dopo aver accertato l’assenza di concentrazioni pericolose di sostanze infiammabili es. aerare per 5-10 min. i locali o bonifica/lavaggio nel caso di gas. È vietato utilizzare apparecchiature meccaniche, elettriche/ elettroniche non idonee alla zona classificata, sia fisse che portatili (cellulari, lampade portatili, tester, ecc). Verificare che le aperture permanenti non siano ostruite. Verificare l’assenza di aperture comunicanti con locali a deversa destinazione d’uso in cui possono infiltrarsi eventuali fughe di gas. Accertarsi della chiusura dall’esterno della rete di gas metano nei periodi in cui CT non sono in funzione. Per il lavoratori che operano in zone classificate è vietato utilizzare indumenti sintetici. Effettuare adeguata formazione al personale interessato e che hanno accesso a zone classificate. Per maggiori informazioni prendere visione della valutazione specifica. | 1 | 2 | 2 |
Rischio statico e sismico riguardante la possibilità di cedimento dei solai o di altre | Informazione su quelli che sono i comportamenti corretti da tenere in caso di accadimento di un evento sismico di notevole o lieve intensità. | 1 | 3 | 3 |
Fattore di rischio/sede | Misure di Prevenzione e Protezione | Rischio | ||
P | D | R | ||
infrastrutture Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | ||||
Rischio biologico Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | Non vengono utilizzati né sono presenti agenti biologici salvo quelli legati all’affollamento dei locali e/o reti di distribuzione di acqua potabile, sistemi di climatizzazione, o presenza di roditori ecc. Per evitare l’insorgere di situazioni di rischio per la salute: Mantenere costantemente puliti gli ambienti di lavoro; Bonifica periodica degli ambienti; Utilizzare guanti in gomma nelle attività o lavorazioni all’interno dei servizi igienici o con impianti a rischio; Utilizzare guanti monouso, mascherine per attività che possono comportare il venire a contatto con fluidi corporei (primo soccorso, ecc). Al termine del lavoro, rispettare elementari norme igieniche, ad esempio lavarsi le mani, anche se protetti da guanti durante l’esecuzione dell’intervento. In caso si verificasse una contaminazione, avvisare il responsabile della struttura e/o servizio. | 1 | 2 | 2 |
Rischio di contatto con tubazioni ad alta temperatura Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | Non è consentito togliere o apportare delle modifiche alle protezioni e coibentazioni. | 1 | 1 | 1 |
Impiego di attrezzature o di opere provvisionali di proprietà dell’Azienda Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | Di norma è vietato il loro utilizzo. Eventuali impieghi, a carattere eccezionale, devono essere di volta in volta autorizzati dal responsabile che le ha in carico. | 1 | 1 | 1 |
Possibili cortocircuiti o malfunzionamenti dell’impianto elettrico e delle attrezzature utilizzate. Elettrocuzione per contatto diretto / indiretto con parti in tensione. Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | Impianto elettrico dotato di dichiarazione di conformità. Segnalare al personale incaricato degli interventi di manutenzione qualsiasi abrasione o fessurazione nei cavi di alimentazione elettrica evitandone l'uso finché non siano stati riparati o sostituiti. Non utilizzare prese a spina multiple e non sovraccaricare l’impianto con più apparecchi alla stessa presa. Divieto di collegarsi a prese elettriche deteriorate o collegarsi a cavi elettrici esistenti. Non depositare nelle vicinanze degli apparecchi sostanze o materiale combustibile ad elevata infiammabilità. Non utilizzare acqua per spegnere incendi su parti attive o elettriche. Non coprire o nascondere i quadri elettrici o i comandi per consentire un pronto intervento in caso di guasto. Divieto di posizionare cavi elettrici in zone dove vi è la presenza di acqua. Non lavorare o intervenire su elementi di impianto sotto tensione. Divieto assoluto per gli addetti non incaricati di intervenire su qualsiasi parte dell’impianto elettrico. | 1 | 3 | 3 |
Rischio di folgorazione a seguito di un accesso incontrollato ai quadri elettrici o di assenza di idonea segnalazione Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | Chiusura a chiave di quadri o locali adibiti al contenimento di apparecchiature elettriche (accesso consentito solamente a personale addestrato e specificamente formato sul rischio elettrico). Quadri o locali adibiti al contenimento di apparecchiature elettriche correttamente segnalati, con indicazione del pericolo di folgorazione, del divieto di spegnere con acqua, del divieto di accesso al personale non autorizzato. Divieto assoluto per gli addetti non incaricati di intervenire su qualsiasi parte dell’impianto elettrico. | 2 | 2 | 4 |
Fattore di rischio/sede | Misure di Prevenzione e Protezione | Rischio | ||
P | D | R | ||
Esposizione a sostanze e preparati pericolosi Sedi: residenze/ristorazioni | Informarsi presso il personale della struttura della eventuale presenza o meno di sostanze pericolose. Divieto di utilizzare sostanze o preparati presenti presso i depositi dell’azienda senza il preventivo consenso del responsabile della struttura. Attenersi alle misure di sicurezza evidenziate dalle etichette. Manipolare con attenzione i contenitori al fine di evitare rotture, spandimenti, ecc. Divieto utilizzare sostanze o preparati con caratteristiche di volatilità sotto cappa di aspirazione. Divieto di mescolare tra loro sostanze che possono determinare la produzione di sostanze volatili pericolose o di cui non si conoscono le caratteristiche. Non usare mai fiamme libere in presenza di sostanze infiammabili. Non versare materiali infiammabili nei cestini porta rifiuti. Utilizzare adeguati DPI. | 1 | 2 | 2 |
Identificazione dei pericoli d’incendio e sorgenti di innesco Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | Manutenzione periodica all’impianto termico a cura di ditta esterna ed interventi registrati in apposito libretto di centrale. Verifiche periodiche dell'impianto di messa a terra, con registrazione esito. Manutenzione ordinaria periodica registrata degli impianti elettrici BT per verificarne lo stato di conservazione e di efficienza ai fini della sicurezza. Utilizzare solo apparecchiature elettriche a norma. Utilizzo delle attrezzature secondo le istruzioni del costruttore. Sospendere l’utilizzo delle attrezzature in caso di guasti o malfunzionamenti. Evitare sovraccarichi delle linee collegando più apparecchi alla stessa presa; impiegare invece idonee ciabatte rialzate da terra. Xxxxxxxx osservanza del rigoroso divieto di fumare in tutti i locali, anche mediante affissione di apposita segnaletica. Non accumulare materiali in corrispondenza dei percorsi di esodo individuati che vanno sempre tenuti sgombri. Mantenere una corretta segnalazione delle vie di fuga in situazione di emergenza: i locali sono dotati di illuminazione di emergenza e le vie di fuga sono segnalate mediante apposita cartellonistica. Informazione a tutto il personale sulle procedure da attuare in caso di incendio o di evacuazione dei locali. In situazione di emergenza verificare che tutti siano allertati. Attenersi a quanto indicato nel Piano di Emergenza. | 1 | 4 | 4 |
Rischio di manufatti contenenti amianto Sede: residenza Ederle | Presenza in quantità comprese tra 15 e 30% in peso di fibre di amianto nella copertura del pavimento o materiale simile dei corridoi posti al 2°-3°- 4° piano. Evitare assolutamente di tagliare, forare o movimentare il materiale senza la dovuta autorizzazione dell’ufficio competente. | 1 | 1 | 1 |
Ambienti confinati o sospetti di inquinamento Sedi: residenze/ristorazioni/uffici | Aree di lavoro in cui possono verificarsi eventi incidentali importanti, che possono portare ad un infortunio grave o mortale, in presenza di agenti chimici pericolosi (ad esempio, gas, vapori, polveri). Aree di lavoro generalmente non destinate allo stazionamento fisso di lavoratori, con “aperture per l’entrata e l’uscita limitate e di difficile utilizzo”, con “condizioni di ventilazione sfavorevole”, … Fattori di rischio: asfissia, incendio/esplosione, intossicazione, folgorazione, caduta, annegamento, ustione, schiacciamento. E’ vietato quindi l’accesso in xxxxx xxxx, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili ove sia | 1 | 4 | 4 |
Fattore di rischio/sede | Misure di Prevenzione e Protezione | Rischio | ||
P | D | R | ||
possibile il rilascio di gas deleteri, senza che sia stata previamente accertata l’assenza di pericolo ovvero senza previo risanamento dell’atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei. Quando possa esservi dubbio sulla pericolosità dell’atmosfera, i lavoratori devono essere legati con cintura di sicurezza, vigilati per tutta la durata del lavoro e, ove occorra, forniti di apparecchi di protezione. L’apertura di accesso a detti luoghi deve avere dimensioni tali da poter consentire l’agevole recupero di un lavoratore privo di sensi. In caso di utilizzo di lampade queste devono essere di sicurezza (antideflagranti). Eventuale utilizzo di DPI di protezione delle vie respiratorie. |
5. GESTIONE DELL’EMERGENZA
L’emergenza può essere definita come qualsiasi condizione critica che si manifesta in conseguenza del verificarsi di un evento, di un fatto od una circostanza che determina una situazione potenzialmente pericolosa per l’incolumità delle persone e/o beni e strutture e che richiede interventi eccezionali ed urgenti per essere gestita e riportata alla normalità.
Tutte le strutture dell’ESU dispongono di un piano di emergenza/procedure di emergenza, che hanno lo scopo di informare gli utenti/ospiti (artigiani, consulenti, appaltatori, ecc) delle strutture, sul comportamento da tenere nel caso di allontanamento rapido dall’edificio per una qualsiasi situazione incidentale o di emergenza, l fine di ottimizzare la gestione degli scenari incidentali che di seguito saranno ipotizzati in funzione della destinazione d’uso dell’edificio e delle attività.
6. DISPOSIZIONI GENERALI PER LA SICUREZZA
Responsabilità
Siete tenuti in solido a rifondere eventuali infortuni e danni dovuti a negligenze o manchevolezze nell’applicare le norme di sicurezza e qualora siano riscontrate gravi o reiterate inadempienze alle obbligazioni assunte con questo atto il contratto sarà risolto per Vostro fatto e colpa.
Luogo di lavoro
Il personale dell’impresa terza deve sostare esclusivamente nei luoghi ove è richiesto il suo intervento per l’effettuazione dei lavori, servizi e fornitura.
Il materiale deve essere scaricato nel luogo concordato con la committenza e movimentato con propri ed idonei mezzi con manovre in sicurezza senza addurre danni a persone e cose.
Ingresso del personale e degli automezzi
L’accesso di automezzi nelle aree scoperte interne, portici e androni deve essere concordato preventivamente con il Preposto della struttura o un suo delegato.
La velocità di percorrenza degli automezzi deve essere a passo d’uomo ed i veicoli dovranno dare la precedenza ai pedoni.
Durante le operazioni di carico e di scarico i motori degli autoveicoli devono essere spenti, mentre, gli autisti e gli accompagnatori che non partecipano alle operazioni di carico o scarico non possono sostare nelle vicinanze degli automezzi.
Nel caso di compresenza di più automezzi di scarico o carico merci, è necessario che ogni operatore attenda il
proprio turno in funzione all’ordine d’arrivo, senza interferire con l’attività di scarico già in fase di espletamento.
I lavoratori
Dovranno presentarsi al custode/portiere o Preposto (Responsabile della struttura) per segnalare la propria presenza per l’ingresso e l’uscita e chiedere le informazioni sulla natura e/o le attività presenti che possono interferire con il lavoro commissionato, verificare, quando accedono per la prima volta all’interno della struttura, l’ubicazione delle uscite di sicurezza, dei percorsi di uscita, degli estintori e mezzi antincendio, anche attraverso l’esame delle planimetrie di emergenza appese alle pareti dei corridoi.
DIVIETI
Se non preventivamente autorizzati, all’interno di tutti locali è vietato:
usare fiamme libere, trasportare bombole di GPL all’interno della struttura, con esclusione delle zone autorizzate in forma scritta
usare lampade o torce portatili del tipo non stagno ed a tensione superiore a 24 V.
fumare, effettuare travasi di liquidi infiammabili, abbandonare materiale combustibile nei locali tecnici (condizionamento, ascensori, ecc.)
abbandonare carta, xxxxxxx o residui comunque combustibili od infiammabili al di fuori dei specifici contenitori dei rifiuti
ostruire con materiali, mezzi, od attrezzature, le vie di fuga (corridoi ed uscite di emergenza) e i presidi antincendio (estintori, idranti, ecc.)
parcheggiare auto o depositare materiali davanti alle uscite di sicurezza o ai presidi antincendio
eseguire fori, tracce, demolizioni, ecc., senza essersi preventivamente assicurati dell’inesistenza di impianti sottostanti
intervenire su impianti termici, di raffrescamento/condizionamento e antincendio senza avere avuto l’autorizzazione da parte dell’Ufficio tecnico dell’Azienda;
usare i montacarichi per trasportare persone;
eseguire interventi nei sottoservizi senza la preventiva verifica in loco con un componente dell’Ufficio Tecnico.
E’ inoltre tassativamente vietato effettuare qualsiasi lavorazione sul tetto, cornicioni, aggetti, pareti esterne, serramenti esterni, ecc., oppure a quota superiore a m 2,00, senza adeguata protezione dalle cadute.
OBBLIGHI
E’ obbligatorio:
solo nel caso di cantieri temporanei e mobili di cui al Titolo IV del D.Lgs. 81/08 presentare entro 30 giorni dall’aggiudicazione e comunque prima dell’inizio dei lavori:
- il proprio Piano Operativo di Sicurezza (POS);
- eventuali modifiche al Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC);
- dove non è previsto il PSC va redatto a cura dell’appaltatore il Piano Sostitutivo di Sicurezza (PSS);
redigere il PIMUS prima dell’inizio lavori, nel caso fossero necessari ponteggi
attenersi alle eventuali istruzioni del personale interno
usare i dispositivi di protezione individuale
essere dotati di estintori qualora non ne fosse rilevata la presenza nel raggio di m 20
non manomettere materiali contenenti amianto
astenersi dal contatto con sostanze sconosciute o di dubbia provenienza
raccogliere i rifiuti prodotti durante l’attività, separandoli per tipologia e provvedere al loro smaltimento nel rispetto delle normative vigenti;
movimentare solo pedane/pallets/bancali integre ed in buone condizioni
rispettare tutte le cautele che evitano l’inquinamento ambientale di qualsiasi tipo
ridurre al minimo le polveri prodotte dalle lavorazioni
tutte le finestre, porte e tutte le fonti potenziali di infiltrazione d’aria, devono essere sigillate nella zona di lavorazione
in presenza di polveri durante i lavori devono essere spenti gli eventuali impianti di condizionamento e i condotti devono essere opportunamente protetti
le zone di lavoro devono essere adeguatamente pulite periodicamente.
UTILIZZO DI ATTREZZATURE, IMPIANTI E PRODOTTI
verificare il corretto funzionamento e l’efficienza dei dispositivi di prevenzione e protezione delle attrezzature utilizzate
segnalare immediatamente al Responsabile qualsiasi deterioramento o rottura delle strutture, delle attrezzature, degli impianti, e ogni altra situazione di pericolo per la salute e la sicurezza dei lavoratori
utilizzare le attrezzature di lavoro concesse conformemente a quanto previsto dai relativi manuali d’uso e manutenzione che dovranno essere richiesti ai servizi tecnici
richiedere preventiva autorizzazione per effettuazione operazioni che possono produrre scintille, fiamme libere, braci ardenti e fumi.
OPERAZIONI DI MANUTENZIONE DI ATTREZZATURE E IMPIANTI
richiedere i libretti di uso e manutenzione per avere informazioni adeguate sull’attrezzatura
i lavori di riparazione e manutenzione devono essere eseguiti a macchine ferme e informando il personale di sorveglianza dell’effettuazione di tali operazioni.
applicare cartello di pericolo e divieto di impiego sui quadri elettrici o su altre apparecchiature elettriche in manutenzione che potrebbero trovarsi sotto tensione e informare il Preposto (Responsabile della struttura).
se i lavori non possono essere eseguiti a macchina ferma a causa delle esigenze tecniche delle operazioni, si devono adottare misure e cautele supplementari atte a garantire la incolumità sia dei lavoratori addetti che delle altre persone.
è vietato riparare, registrare, pulire e lubrificare trasmissioni od elementi in movimento delle attrezzature: se assolutamente necessario, fare uso di mezzi idonei ad evitare ogni pericolo.
è fatto obbligo di mantenere al loro posto ed efficienti le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di tutte le attrezzature: ove, per particolari necessità, le protezioni debbano essere tolte, l'autorizzazione alla rimozione dovrà essere data dal personale dell’Ufficio Tecnico; si dovrà provvedere alle necessarie segnalazioni del pericolo ed alla attuazione di opportune cautele e, non appena possibile, al ripristino delle protezioni.
informare preventivamente il Preposto(Responsabile della struttura) sull’effettuazione di operazioni che potrebbero comportare arresto di tensione elettrica o la disattivazione di dispositivi di rilevazione e protezione antincendio.
nel caso doveste operare su impianti di ascensore, ecc. o dovessero essere sospesi temporaneamente i servizi di energia elettrica, acqua, gas, trasporto, ecc., dovrà esserne preventivamente informato il Preposto (Responsabile della struttura) e apposti avvisi per informare gli utenti, come pure prima di ripristinare la funzionalità degli impianti.
OPERAZIONI PRELIMINARI SU OPERAZIONI DI FORATURE MURI
accertare, prima della foratura, l’eventuale presenza di tubazioni o impianti elettrici incassati tramite apposita strumentazione
eventuali danni dovuti alla non osservanza delle indicazioni su citate saranno risarciti all’Azienda.
Oltre alle misure e cautele riportate nel presente documento, ogni appaltatore/artigiano dovrà rendere noto al proprio personale dipendente e fare osservare scrupolosamente anche i seguenti obblighi e divieti riportati a titolo esemplificativo e non esaustivo.
Comportamenti e procedure di emergenza
Emergenza per eventi esterni e simili
Situazione:
Gli eventi o che interessano le aree esterne dell’edificio per i quali non è prevista l’evacuazione sono:
TROMBA D’ARIA;
ATTI TERRORISTICI/SEQUESTRO;
MINACCIA ARMATA O PRESENZA DI UN FOLLE;
RAPINA/FURTO.
Durante questi fatti specifici il personale e gli studenti NON devono evacuare gli edifici in quanto il rischio all’esterno sarebbe maggiore di quello interno.
Segnalazione
Non sono previste segnalazioni sonore e/o ottiche generali per motivi di cautela.
L’emergenza sarà segnalata attraverso sistema fonico, telefono, citofono, passaparola, ecc, che arriverà direttamente agli interessati da parte del personale preposto o dalle forze dell’ordine o dagli stessi studenti.
LAVORATORE/OSPITE deve:
Non abbandonare il luogo in cui si trova ed in caso chiudere la porta;
Non affacciarsi alle finestre e/o porte del locale per pura curiosità;
Attenersi alle disposizioni impartite dal preposto o dagli addetti o chi di dovere tramite sistema fonico, telefono, citofono, passaparola, ecc;
Attendere con calma e autocontrollo comunicazioni ulteriori;
Rincuorare ed assistere chi è in evidente stato di agitazione;
Aspettare la comunicazione di fine emergenza da parte del coordinatore dell’emergenza.
Emergenza blocco dell’ascensore
Situazione:
Il blocco di un ascensore viene normalmente rilevato dal suono dell’allarme sonoro che parte nel momento in cui la persona bloccata all’interno dell’ascensore aziona il pulsante di allarme.
Misure di prevenzione di carattere generale:
Gli ascensori non sono di tipo antincendio e non devono essere utilizzati in caso di incendio come evidenziato dalla segnaletica presente a fianco delle cabine di piano e dalle planimetrie di evacuazione.
In caso di terremoto o di incendio non bisogna mai usare gli ascensori;
In generale è bene non usarli anche quando c’è il pericolo di improvvise mancanze di corrente, come in occasione di forti temporali o durante il periodo di prova dei gruppi elettrogeni o quando se si è soli;
Si deve sempre togliere l’alimentazione elettrica, anche se l’intervento viene effettuato in seguito alla mancanza di corrente. Infatti, se l’energia elettrica tornasse all’improvviso, l’impianto potrebbe mettersi in moto proprio quando il soccorritore sta agendo sull’argano, il cui movimento potrebbe mettere in grave pericolo la sicurezza della persona.
Emergenza allagamento/alluvione
Situazione:
Situazione in cui avviene un allagamento a causa di una rottura dell’impianto idrico sanitario oppure dell’impianto idrico antincendio oppure a causa di un evento alluvionale esterno.
Comportamento di chi scopre o viene a conoscenza dell’evento
Non farsi prendere dal panico;
Avvisare immediatamente la portineria o addetto all’emergenza;
Comportamenti in caso di ALLUVIONE
Un alluvione non è quasi mai un fenomeno che si sviluppa con una rapidità tale da impedire di mettere in salvo persone e cose.
In questi casi il personale ospite NON dovranno evacuare gli edifici in quanto il rischio all’esterno sarebbe evidentemente maggiore di quello all’interno.
Ricordare che durante e dopo le alluvioni, l’acqua dei fiumi è fortemente inquinata e trasporta detriti galleggianti che possono ferire o stordire.
Evitare di concentrarsi in un’unica sala, per non sovraccaricare le strutture portanti.
Evitare di venire a contatto con corrente elettrica con mani e piedi bagnati.
A fine emergenza ricordarsi di non usare l’energia elettrica, anche se il pavimento è asciutto.
Non vanno utilizzati cibi e viveri che siano stati a contatto con l’acqua, prima di usare l’acqua dei rubinetti occorre accertarsi che i tecnici dell’acquedotto e dell’Ufficio di igiene abbiano verificato la potabilità.
LAVORATORE/OSPITE deve:
Mantenere la calma e rimanere sul posto in attesa delle disposizioni del coordinatore dell’emergenza;
Ricevere i soccorsi esterni.
Emergenza in caso di terremoto
Situazione:
In caso di terremoto è comunque meglio non uscire subito all’aperto per evitare la caduta di oggetti strutturali (cornicioni, pensiline, balconi, ecc.), e ripararsi sotto i tavoli o in prossimità delle strutture più sicure presenti (travi portanti, pilastri, muri perimetrali, ecc.) ma lontani, da armadi, da porte vetrate, finestre, lucernari o impianti sospesi che possono precipitare.
Durante la scossa è sconsigliabile raggiungere l’uscita di sicurezza più vicina tra quelle predisposte nei fabbricati. Appena possibile si devono disattivare le reti del gas, dell’acqua e dell’energia elettrica. Tutto ciò in attesa dell’intervento dei soccorsi esterni.
Al termine del sisma bisogna guadagnare l’uscita e portarsi verso il punto di raccolta.
Nel caso sia accertata la presenza di persone sepolte dalle macerie, e in attesa di soccorsi, la squadra di emergenza può iniziare, se possibile, a prestare soccorso, nei limiti delle proprie capacità, evitando di porsi nel pericolo.
Elementi che potrebbero rendere difficoltose l’attuazione delle consuete procedure di evacuazione:
Danneggiamento impianto elettrico d’emergenza (allarmi, comunicazioni, ecc);
Svergolamento infissi con difficoltà d’apertura o bloccaggio degli stessi;
Impossibilità ad usufruire del consueto percorso d’esodo;
Infortunio del coordinatore dell’emergenza e/o addetto all’emergenza.
Procedure d’evacuazione durante la fase della scossa LAVORATORE/OSPITE deve:
Mantenere la calma;
Non precipitarsi all’esterno o sulle scale (non sono sicure durante le scosse);
Xxxxxxxxsi (non rimanere in piedi) e possibilmente proteggersi rimanendo in posizione rannicchiata, magari con gli occhi chiusi (ideale raccogliersi in posizione fetale con le braccia a protezione della testa);
Cercare riparo sotto un tavolo o scrivania, nel vano di una porta o agli angoli di un muro portante o sotto una trave di cemento armato.
Non rimanere al centro della stanza o vicino ad una libreria o a vetrate dove si può essere colpiti da oggetti (calcinacci, vetri, ecc.) o dal crollo del solaio e allontanarsi da fornelli dopo averli spenti, da porte finestre, finestre, lucernari o impianti sospesi che possono precipitare (sotto lampadario);
NON USARE accendini e/o fiammiferi o altre fiamme libere per la possibile presenza di fuga di gas;
Terminata la scossa evacuare l’edificio, allontanandosi con calma e portarsi verso il punto di raccolta.
Procedure d’evacuazione successive alla scossa LAVORATORE/OSPITE deve:
Mantenere la calma e tenersi pronti a scosse di assestamento;
verificare se altre persone presenti hanno bisogno di aiuto (chiamarsi, meglio per nome e rassicurarsi a vicenda aiuta a mantenere la calma);
se la scossa è stata leggera (quindi non sono caduti oggetti, non vi sono segni di cedimento strutturale, i superiori non danno istruzioni specifiche differenti, ecc.) tornare con calma in posizione normale e riprendere le attività (comunque confrontandosi con i colleghi e le altre persone presenti). Nel dubbio chiamare gli addetti all’emergenza e chiedere indicazioni specifiche;
se la scossa è stata significativa (con caduta di oggetti o mobili, segni di cedimento) o se vengono date indicazioni dai superiori per procedere all'evacuazione, muoversi con molta sollecitudine ma senza mai correre e parlare ad alta voce;
seguire i percorsi d'esodo indicati dalla segnaletica e comunque dirigersi verso le uscite più vicine (meglio utilizzare in generale scale esterne di sicurezza ed uscite di emergenza).
non utilizzare mai gli ascensori e non sostare mai sulle scale;
non perdere tempo per recuperare oggetti personali (comprese giacche, borse, oggetti di valore, cellulari, ecc.) o per terminare lavorazioni o altro.
durante l'esodo cercare di controllare che tali vie di fuga siano sicure ed accessibili (ad esempio per la possibile presenza di calcinacci o per possibili formazioni di crepe sulle scale);
durante l'esodo aiutare i colleghi o altre persone presenti in difficoltà (diversamente abili, persone agitate o prese dal panico) cercando di utilizzare sempre un dialogo al positivo e orientato all'ottimismo ('tranquillo, ci siamo quasi', 'dai, il peggio è passato', 'vieni, andiamo fuori assieme', ecc.)
una volta raggiunto l'esterno (se indicato arrivare al punto di raccolta), rimanere in attesa dei soccorsi, dare informazione agli addetti all’emergenza sulla propria presenza, segnalare eventuali rischi di cui si è venuti a conoscenza, indicare la possibile presenza all'interno di altre persone.
non rientrare mai prima di aver eseguito una ricognizione dei luoghi e verificato che la situazione sia tornata
ordinaria e sicura o dopo aver ricevuto indicazioni dai responsabili.
Emergenza black-out elettrico
Situazione
Situazione in cui avviene un black out elettrico. Il Coordinatore Emergenze deve accertarsi su quali siano state le cause che lo hanno provocato e quindi procedere verificando se è scattato il salvavita o se il black out riguarda l’intero edificio oppure riguarda un black out del quartiere o isolato.
LAVORATORE/OSPITE deve:
Mantenere la calma e non farsi prendere dal panico;
Non muoversi e attendere l’attivazione dell’energia elettrica vitale (luci di emergenza);
In caso di evacuazione avviarsi con estrema prudenza verso l’uscita, camminando lentamente saggiando il pavimento e il muro e seguendo i percorsi segnati dalle luci di emergenza;
Nel buio assoluto, restare immobili per alcuni minuti, in attesa di un eventuale ritorno della luce o di adeguamento degli occhi al buio;
Se Vi trovate in ascensore usare il pulsante di emergenza ed attendere l’intervento dell’impiantista.
Emergenza fuga di gas
Situazione:
Situazione in cui avviene una fuga di gas a causa di una perdita dell’impianto di adduzione del gas per riscaldamento e/o produzione di acqua calda in cui si fa uso di gas.
LAVORATORE/OSPITE deve:
In caso di fuga di gas o in presenza di odori che lasciano prevedere la presenza di sostanze pericolose:
Avvertire immediatamente la portineria o preposto;
Evitare di accendere o spegnere apparecchi elettrici nel luogo invaso dal gas ma preferibilmente disattivare l’energia elettrica dal quadro di piano e/o generale;
Evitare la formazione di scintille e l’accensione di fiamme libere;
Xxxxxx il locale aprendo le finestre, ma avendo cura di mantenere la porta chiusa dopo l’allontanamento dal luogo;
Respirare con calma e possibilmente frapporre tra la bocca, il naso e l’ambiente un fazzoletto umido;
Mantenersi il più possibile lontano dalle sorgente di emissione del gas e dei vapori tossici e nocivi.
Prima di rientrare nell’alloggio o ambiente:
Accertarsi che le cause delle perdite siano state rimosse, eventualmente chiedere l’intervento dei tecnici;
Aerare i locali fino a che non si percepisca più l’odore del gas;
Dichiarare la fine dell’emergenza;
Riprendere le normali attività.
Emergenza in caso di incendio
A. Emergenza incendio controllabile Situazione
Situazione in cui si è sviluppato un incendio che ha ancora dimensioni tali da poter essere controllato con l’azione degli estintori portatili. Scarso sviluppo di fumi. Fiamme contenute e localizzate in una zona di un unico ambiente.
LAVORATORE/OSPITE deve:
Xxxxxxxxx la calma cercando di non farvi prendere dal panico;
Avvisate la portineria e/o il coordinatore dell’emergenza, spiegando con parole semplici dove è localizzato l’incendio, la gravità e se vi sono delle persone coinvolte e/o ferite;
Fate uscire le persone presenti nel locale;
Accertatevi di poter uscire agevolmente dal locale;
Se ve la sentite in grado e capaci di farlo cercate di spegnere il focolaio con l’estintore portatile più vicino, dopo esservi assicurati che l’estintore sia adeguato al tipo di fuoco presente; non usate acqua o estintori con agente estinguente a base acquosa se l’incendio è di natura elettrica;
Spostate le sostanze combustibili non ancora raggiunte dal fuoco dalle aree vicini all’incendio;
Evitate in ogni modo che il fuoco, nel suo propagarsi, vada ad ostruire la vostra via di fuga;
Non mettete in alcun modo a rischio la propria incolumità;
NON FATE USO degli idranti (riservati ai Vigili del Fuoco) per evitare rischi di folgorazione e danni derivati dalla non conoscenza dell'uso della manichetta;
A incendio spento cercate di aprire le finestre per far uscire all’esterno i fumi ed il calore.
B. Emergenza incendio non controllabile Situazione
Situazione in cui si è sviluppato un incendio che ha dimensioni tali da non poter essere più attaccato con gli estintori portatili. Normalmente vi è grosso sviluppo di fiamme e fumo. Fiamme estese in varie zone di un unico ambiente oppure ad ambienti diversi.
LAVORATORE/OSPITE deve:
Xxxxxxxxx la calma cercando di non farvi prendere dal panico;
Se non è già partito automaticamente l’impianto di rivelazione incendi date l’allarme azionando il pulsante di allarme più vicino;
Avvisate la portineria o il C.E. spiegando con parole semplici dove è localizzato l’incendio, la gravità e se vi sono delle persone coinvolte e/o ferite; il C.E. si attiverà secondo quanto previsto nel presente piano;
Fate uscire le persone presenti nel locale;
Uscite dal locale chiudendo bene la/e porta/e alle vostre spalle senza chiuderla a chiave;
Raggiungete la più vicina uscita di emergenza e dirigetevi verso il punto di raccolta esterno;
Cercate di segnalare il pericolo anche a chiunque altro incontrate sul percorso aiutando chiunque sia in difficoltà;
Mantenete chiuse tutte le porte verso le scale e altri locali per mantenere il più possibile isolata la zona interessata dall’incendio.
Comportamento di chiunque (ospiti/dipendenti ditte esterne) senta l’allarme incendio
Chiunque senta la sirena dell’allarme deve:
Xxxxxxxxx la calma cercando di non farsi prendere dal panico;
Interrompere immediatamente ogni attività in corso;
Uscire dal locale chiudendo bene porte e finestre alle proprie spalle, senza chiudere a chiave le porte, evitando di portare con sé oggetti voluminosi, pesanti, borse, bastoni, ombrelli o quanto possa ostacolare il regolare esodo
Raggiungere il più rapidamente possibile ma senza correre il più vicino luogo sicuro seguendo la segnaletica indicante le vie di fuga, dirigendosi verso il punto di raccolta esterno dove bisogna rimanere fino al termine dell’emergenza;
Evitare di correre e di gridare;
Non utilizzare mai gli ascensori;
Fare attenzione alle superfici vetrate, che con il calore possono scoppiare;
Prima di aprire qualsiasi porta toccarla per sentire se è calda al fine di scoprire se dall’altra parte c’è un incendio in corso;
Se lungo le vie di fuga è presente del fumo, procedere tenendosi bassi e portando un fazzoletto (possibilmente bagnato) davanti alla bocca;
Non intralciare l’attività di spegnimento e soccorso dei soccorritori esterni;
Nel caso in cui le vie di fuga siano impraticabili, entrare in un locale non ancora raggiunto dall’incendio e in cui sia possibile manifestare la propria presenza; chiudere bene la porta sigillandola con panni (possibilmente umidi) per impedire il passaggio del fumo, quindi segnalare la propria presenza all’esterno;
Durante la fuga mantenere chiuse tutte le porte verso le scale e verso altri locali per mantenere il più possibile isolata la zona interessata dall’incendio;
E’ molto pericoloso cercare rifugio in stanze prive di finestre come quelle dei piani interrati; in questo caso è preferibile tentare il passaggio verso l’uscita anche in presenza di fumo procedendo, se necessario, carponi tenendo un fazzoletto bagnato sulla bozza e sul naso. Togliere eventuali indumenti sintetici e avvolgere i capelli, se possibile, con tessuti pesanti come lana e cotone bagnati;
Non tornare indietro per nessun motivo;
Chi non fosse in grado di muoversi rimanga nel locale chiudendo bene la porta e attenda i soccorsi manifestando la propria presenza alle finestre.
Emergenza sanitaria o procedura di gestione infortunio
In caso di infortunio di un lavoratore è necessario:
Xxxxxxxx l’addetto al primo soccorso della struttura;
Soccorrere il lavoratore utilizzando presidi e attrezzature rese disponibili;
In casi gravi o in assenza dell’addetto al primo soccorso, avvisare il Pronto soccorso esterno chiamando il 118 e rispondere con calma alle domande dell’operatore.
Se il tipo di rischio propri dell’attività dell’appaltatore/artigiano prevede un contenuto diverso della cassetta di primo soccorso presente nell’edificio/i, l’appaltatore/artigiano ha l’obbligo di integrare la cassetta con presidi sanitari ritenuti necessari.
Nel caso in cui non sia possibile chiamare i diversi interessati si ricorrerà ai numeri d’emergenza (ricordando che la chiamata è gratuita)
**************************************************************************************************************************************
VIGILI DEL FUOCO 115 CARABINIERI 112
POLIZIA 113 AMBULANZA 118
**************************************************************************************************************************************
In punti strategici e ben visibili degli edifici sono affisse chiare planimetrie con indicazioni localizzate, di immediata comprensione, sui percorsi da seguire, sulle uscite di emergenza, sul comportamento da tenere in caso di emergenza.
Per presa visione
Firma Legale Rappresentante Impresa/ditta