INDUSTRIA E TRATTAMENTO RIFIUTI: RINNOVI
INDUSTRIA E TRATTAMENTO RIFIUTI: RINNOVI
ALLEGATO A
PROCEDURA PER IL RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE
Premessa
La procedura per il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA) è disciplinato dall’art. 29-octies del D.lgs 152/06, il quale prevede che l’autorità competente si esprime entro 150 giorni dalla presentazione della domanda con la procedura prevista dall’art. 29-quater, commi da 5 a 9. Con DGR 2 febbraio 2012 n. 2970 Regione Lombardia ha disciplinato le procedure e le modalità di rinnovo dell’AIA. Dato che tali commi non danno indicazioni nel merito della fase d’iniziativa e istruttoria, al fine di uniformare, coordinare e semplificare le procedure sul territorio regionale, in accordo a quanto disposto dalla legge 241/90 e s.m.i., vengono fornite le seguenti indicazioni:
Fase d’iniziativa
1. Ciascuna AUTORITÀ COMPETENTE (AC) individua sul proprio sito web gli uffici presso i quali deve essere presentata la domanda e devono essere depositati i documenti e gli atti inerenti il procedimento. Informando anche sulla possibilità che l’amministrazione sia dotata degli strumenti atti a riceve le istanze in via totalmente informatizzata.
2. Il Gestore presenta la domanda di rinnovo, ai sensi dell’art. 29-octies, comma 1 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., al competente ufficio dell’Autorità Competente e contestualmente a tutti i soggetti interessati.
3. Entro 30 giorni dal ricevimento della domanda, l’ufficio verifica la completezza formale dell'istanza e comunica al Gestore ed agli Enti interessati la data di avvio del procedimento ai sensi della L. 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.. Contestualmente invita il Comune/i interessato/i, ai sensi degli artt. 7 e 8 della L. 241/1990 e s.m.i., a disporre affinché detta comunicazione venga portata a conoscenza, anche ai cittadini a mezzo di pubblicazione all’Xxxx Xxxxxxxx. Nell’ambito della stessa comunicazione di avvio del procedimento, o con nota separata, l’ufficio competente può convocare la prima riunione della Conferenza dei Servizi, i cui lavori hanno luogo ai sensi degli artt. 14, 14-ter (commi da 1 a 3 e da 6 a 9) e 14-quater della L. 241/1990 e s.m.i..
Parallelamente l’autorità competente inserisce le informazioni relative a “Dati istanza” e “Dettaglio iter amministrativo” nella sezione “Status New” della “Modulistica IPPC online”.
Fase istruttoria
4. L’AC nell’ambito della comunicazione dell’Avvio del Procedimento di cui al punto 3 individua il referente dell’istruttoria tecnica.
5. L’AC effettua l’istruttoria tecnica attivando gli opportuni contatti con ARPA, con il Comune/i nonché con altri Enti interessati, al fine di evitare inutili sovrapposizioni e/o duplicazioni della istruttoria medesima.
6. L’AC predispone l’allegato tecnico.
7. L’AC trasmette la bozza di allegato tecnico, per via telematica, eventualmente utilizzando la sezione “File allegati” del “Dettagli Iter amministrativo” dello “Status new” presente nella “modulistica IPPC online”, agli Enti coinvolti nel procedimento ed alla Ditta almeno 15 giorni prima della prevista seduta finale della Conferenza di servizi decisoria.
Fase decisoria
8. Ai fini del rilascio dell’atto autorizzativo, l’ufficio competente dell’AC convoca, ai sensi dell’art. 29-quater, comma 5 del d.lgs. 152/06 e s.m.i., apposita Conferenza di Servizi “decisoria”, i cui lavori hanno luogo ai sensi degli artt. 14, 14-ter (commi da 1 a 3 e da 6 a 9) e 14 quater della L. 241/1990 e s.m.i. Nell’ambito di detta conferenza:
i partecipanti, anche sulla base della verifica effettuata dalla AC, concordano l’eventuale richiesta di documentazione integrativa, indicando un termine massimo non superiore a 90 giorni per la relativa presentazione (ex art. 29-quater, comma 8 del d.lgs. 152/06 e s.m.i.);
l’autorità competente acquisisce, tra l’altro, le prescrizioni del Sindaco di cui agli articoli 216 e 217 del R.D. 27 luglio 1934 n.1265 ed il parere del competente Dipartimento di ARPA Lombardia per quanto riguarda il monitoraggio ed il controllo degli impianti e delle emissioni nell’ambiente (ex art. 29-quater, comma 7 del d.lgs. 152/06 e s.m.i.). Qualora l’AC abbia affidato ad ARPA Lombardia l’istruttoria del rinnovo il parere di cui sopra risulta implicitamente acquisito.
9. Sulla base delle risultanze dei lavori della Conferenza di Servizi, l’Autorità Competente predispone l’allegato tecnico definitivo e, anche a seguito degli elementi emersi in sede istruttoria, ridetermina l’importo della tariffa istruttoria.
10. L’Autorizzazione Integrata Ambientale è adottata dall’Autorità Competente ed è comunicata al Gestore e a tutti gli Enti coinvolti nel procedimento dell’impianto IPPC preferibilmente per via telematica.
11. L’Autorità Competente inserisce le informazioni relative alla conclusione dell’iter nell’apposita sezione dello “Status new” della “Modulistica IPPC online”.
L’Autorità Competente si esprime in merito alla domanda di rinnovo entro 150 giorni dalla presentazione della stessa. Fino alla pronuncia da parte dell’AC, il Gestore continua l’attività sulla base della precedente autorizzazione.
Indicazioni specifiche per gli impianti per l’allevamento
Nel caso di attività IPPC 6.6 “Impianti per l’allevamento intensivo di pollami e di suini” il Gestore informa inoltre della presentazione dell’istanza di rinnovo AIA le amministrazioni comunali ove non è ubicato l’impianto ma dove sono presenti terreni utilizzati per la distribuzione di fertilizzanti azotati, impiegando forme di comunicazione elettroniche.
Si fa presente che essendo l’autorizzazione integrata ambientale relativa a uno o più impianti o parti di essi, localizzati sullo stesso sito, tali amministrazioni comunali non possono essere considerate, con riferimento all’impianto AIA oggetto dell’istanza di rinnovo, “amministrazioni competenti in materia ambientale”, ma possono partecipare quali soggetti interessati, facendo pervenire all’AC le proprie osservazioni.
Rinnovo e comunicazione di modifica
Al fine di semplificare e razionalizzare, ove opportuno, il procedimento amministrativo qualora il Gestore abbia in animo di apportare delle modifiche alla propria attività sono state elaborate le seguenti procedure. Si precisa che è facoltà del Gestore, date le implicazioni sui tempi e modi di attuazione, valutare se farvi ricorso o meno.
Procedura autorizzativa in caso di istanza di rinnovo e contestuale richiesta per modifiche sostanziali
Qualora contestualmente all’istanza di rinnovo, il Gestore richieda l’autorizzazione alla realizzazione di modifiche sostanziali, il competente ufficio dell’AC verifica, caso per caso, l’opportunità di avviare un unico procedimento o meno. Qualora l’AC ritenga opportuno, al fine della semplificazione, efficienza ed efficacia, avviare un unico procedimento amministrativo la procedura autorizzativa sarà quella per il rilascio dell’autorizzazione per modifiche sostanziali.
Il Gestore, per la richiesta contestuale di rinnovo e di modifica sostanziale dovrà utilizzate il fac- simile di cui all’allegato E della presente delibera.
Procedura autorizzativa in caso di istanza di rinnovo e contestuale comunicazione per modifiche non sostanziali
Il Gestore ha la possibilità di comunicare le modifiche non sostanziali, ai sensi dell’art. 29-nonies, comma 1 del d.lgs. 152/06 e s.m.i., contestualmente alla presentazione dell’istanza di rinnovo dell’AIA.
In tal caso, il competente ufficio dell’AC avvia un unico procedimento con il quale attiva la procedura di rinnovo sopra descritta e, contemporaneamente, verifica l’effettiva non sostanzialità delle modifiche proposte al fine di dare specifico riscontro al Gestore entro 60 giorni dal ricevimento dell’istanza medesima. Se entro il predetto termine, l’Autorità Competente non rileva la sostanzialità delle modifiche proposte dandone comunicazione al Gestore, quest’ultimo può procedere alla realizzazione delle modifiche come stabilito dall’ ex art. 29-nonies, comma 1 del d.lgs. 152/06 e s.m.i..
Il Gestore, per la richiesta contestuale di rinnovo e di modifica non sostanziale dovrà utilizzate il fac-simile di cui all’allegato F della presente delibera.
ALLEGATO B
INDUSTRIA E TRATTAMENTO RIFIUTI: RINNOVI
MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE
Presentazione della domanda di rinnovo, ex art. 29-octies comma 1 del D.Lgs. 152/06.
Sei mesi prima della scadenza dell’AIA, il gestore dell’impianto inoltra la domanda di rinnovo all’ufficio individuato dall’autorità competente (AC). L’autorità competente è l’amministrazione provinciale per la maggior parte degli impianti IPPC, ad eccezione degli impianti di competenza statale e di quelli di competenza regionale sensi dell’art. 17.1 della l.r. n. 26/2003 e s.m.i. (impianti per l’incenerimento di rifiuti urbani, gli impianti di gestione, smaltimento o recupero di rifiuti speciali necessari all’attuazione di specifici programmi regionali di settore, impianti di carattere innovativo per la gestione dei rifiuti).
I termini per il rinnovo dell’AIA sono riportati nell’atto amministrativo di autorizzazione rilasciato da Regione Lombardia o dalla Provincia di competenza ovvero, qualora, successivamente all’ottenimento della prima AIA, siano state autorizzate dall’Autorità Competente (Regione/Provincia) modifiche sostanziali all’impianto IPPC, nell’ultimo atto amministrativo AIA rilasciato.
Contenuti della domanda di rinnovo (ex artt. 29-octies e 29-ter c. 1, 3, del d.lgs. 152/06 e s.m.i.)
I documenti da presentare sono i seguenti:
a) domanda in originale (doc. 1), alla quale si applicano le disposizioni in materia di bollo previste dal D.P.R. 642/1972 e s.m.i.;
b) allegati:
1) n. 1 copia degli elaborati grafici aggiornati (doc. 2);
2) n. 1 copia della cronistoria autorizzativa dell’impianto (doc. 3);
3) n. 1 copia delle comunicazioni di modifica non sostanziale eventualmente presentate unicamente a Regione Lombardia e le conseguenti comunicazioni regionali non in possesso dell’amministrazione provinciale(doc. 4);
4) n. 1 copia e CD contenente la relazione tecnica (doc. 5);
5) n. 1 copia della quietanza di avvenuto pagamento dell’importo tariffario dovuto e del report del foglio di calcolo riportante le modalità di determinazione della tariffa (doc. 6);
6) n.1 copia del modello F23 con cui si è provveduto al pagamento del bollo (doc. 7), solo nel caso in cui il Gestore si avvale dell'invio telematico dell'istanza, in formato pdf.
7) n. 1 marca da bollo da 14,62 euro che verrà apposta al provvedimento autorizzativo
Ulteriori allegati da produrre solo nel caso di istanze di rinnovo e contestuale richiesta di autorizzazione/comunicazione di modifiche (sostanziali e non).
8) n. 1 copia del report on-line, documento generato in automatico dall’applicativo, attestante l’avvenuto aggiornamento ed approvazione delle informazioni, relative alle modifiche progettate e sottoposte ad autorizzazione, inserite nella “Modulistica IPPC on-line” (doc. 8);
9) in caso di modifica sostanziale, n. 1 copia della sintesi non tecnica redatta ai sensi dell’art. 29-ter del d.lgs. 152/06 e s.m.i. (doc. 9)
10) il richiedente può fornire, n. 1 copia in formato elettronico (file “.doc”) dell’Allegato Tecnico di cui all’AIA vigente aggiornato con le modifiche proposte (evidenziando in rosso le parti integrate e/o modificate e in blu gli eventuali errori presenti) (doc. 10);
11) l’indicazione della documentazione, eventualmente trasmessa, per una verifica di assoggettabilità alla Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) o per il procedimento di VIA al fine di permettere all’AC di potervi accedere tramite il sito XXXXXX di Regione Lombardia (doc. 11);
Al fine di ridurre i costi derivanti dalla produzione documentale e semplificare le modalità di presentazione dell’istanza, il Gestore può inviare la documentazione prevista all'autorità competente e a gli Enti interessati solo in formato digitale (formato del file pdf) mediante posta pec e firma digitale. In tal caso l'imposta di bollo è corrisposta in modo virtuale ai sensi dell’art. 15 del DPR n. 642/1972 “Disciplina dell’imposta di bollo” e s.m.i..
Ai fini dell'invio telematico dell'istanza di rinnovo e per l'assolvimento virtuale del bollo, l'Autorità competente deve essere autorizzata dalle Direzioni Regionali delle Entrate e mettere a disposizione del Gestore sul proprio sito internet il fac-simile di domanda di rinnovo recante la dicitura “Imposta di bollo assolta in modo virtuale” con gli estremi della relativa autorizzazione rilasciata dall’Ufficio delle Entrate (art. 15, D.P.R. n. 642/1972e s.m.i.).
Il Gestore che si avvale dell'invio telematico dell'istanza deve allegare alla domanda, oltre alla documentazione sopra elencata, anche copia del modello F23, firmato digitalmente e in formato
.pdf, con cui si è provveduto al pagamento del bollo (doc. 7).
Indicazioni sulla documentazione:
- il doc. 1 deve essere redatto sulla base del modello predisposto dalle singole amministrazioni Provinciali o, qualora non ancora predisposto, sulla base dei fac-simile di cui agli allegati D, E e F alla presente deliberazione;
- il doc. 2 è costituito dagli elaborati grafici, di cui alla lett. a) dell’Allegato D alla D.G.R. n. 8831 del 30/12/08, qualora da aggiornare rispetto alla situazione già rappresentata nell’AIA vigente, che vengono di seguito richiamati:
Stralcio (in formato almeno A3) della Carta Tecnica Regionale alla scala 1:10.000 in cui è evidenziato il perimetro del complesso, centrato rispetto al foglio, ed il limite del territorio di riferimento, con le indicazioni delle aree soggette a vincoli ambientali |
Stralcio del P.R.G. vigente e di quello eventualmente adottato dai Comuni ricompresi nel raggio di riferimento dell’inquadramento territoriale, in cui è evidenziato il perimetro del complesso |
Planimetria a scala di dettaglio (orientativamente 1:200) con la destinazione d’uso delle aree interne del complesso e l’indicazione delle linee produttive e delle apparecchiature, suddivise per attività IPPC e non IPPC, evidenziate con un numero d’ordine di riferimento. |
Emissioni idriche: schema del sistema di raccolta e scarico delle acque reflue e meteoriche in scala di dettaglio (orientativamente 1:200), con particolari (pozzetti separatori, pozzetti di prima pioggia, ecc.) e con l’individuazione dei punti di ispezione alla rete e tutti i punti di scarico contraddistinti con la sigla S1, S2, S3, …… Sn , nonché l’indicazione del punto di recapito finale (fognatura, corso d’acqua, subirrigazione, ecc); |
Emissioni in atmosfera: planimetria in scala di dettaglio (orientativamente 1:200) in cui sono individuati gli spazi occupati da ciascuna macchina/linea/impianto, contraddistinti con la sigla X0, X0, X0, ….Xx, ed i condotti di scarico, contraddistinti con la sigla E1, E2, E3, … En. Se prescritto e/o previsto, allegare il progetto di realizzazione e gestione del Sistema di Monitoraggio in continuo delle Emissioni (S.M.E.) |
Emissioni sonore: planimetria in scala adeguata che rappresenti il territorio compreso nel raggio di 500 m dal perimetro del complesso, con identificazione delle sorgenti sonore del complesso stesso, suddivise per attività IPPC e non IPPC, la classificazione delle aree secondo la zonizzazione comunale approvata, e gli eventuali recettori sensibili. |
Gestioni rifiuti: planimetria in scala di dettaglio (orientativamente 1:200), con rappresentazione delle modalità e delle caratteristiche di cui al punto 5) della Relazione tecnica prevista dalla D.G.R. 10161/02; in particolare, sono da indicare le aree destinate alle operazioni di recupero e/o smaltimento, la viabilità interna all’impianto e, in legenda, per ogni area, la superficie (in m2), i tipi (C.E.R.) e i quantitativi dei rifiuti (in m3 e t). |
Nel caso in cui gli elaborati grafici dell’impianto oggetto di rinnovo siano equivalenti a quelli già agli atti presso l’amministrazione, il gestore presenta una dichiarazione sull’invarianza
rispetto a quanto già presentato, individuando in maniera univoca la denominazione degli elaborati, la relativa data, e la comunicazione/istanza alla quale gli stessi sono stati allegati;
- il doc. 3 è costituito dall’ elenco delle istanze/comunicazioni di modifica (sostanziale e non) presentate a Regione/Provincia successivamente alla data di rilascio della prima AIA ed estremi dei conseguenti atti amministrativi/comunicazioni regionali e/o provinciali;
- il doc. 4 è costituito dalla copia delle comunicazioni di modifica inviate solo a Regione effettuate prima del 1 gennaio 2008 e da copia delle relative risposte. Tale documento farà parte degli allegati solo alla prima richiesta di rinnovo qualora vi sia stato un trasferimento di competenze rispetto alla prima AIA rilasciata.
- il doc. 5 (relazione tecnica) deve essere prodotto, oltre che in formato cartaceo, anche su CD sottoforma di file in formato “.doc” e deve contenere in modo descrittivo e completo un aggiornamento delle informazioni di cui all'articolo 29-ter, comma 1 del d.lgs. 152/06 e s.m.i..
L’anagrafica e la configurazione impiantistica riportate nella relazione tecnica devono coincidere con quelle inserite nella Modulistica IPPC on-line; pertanto, prima della presentazione della domanda di rinnovo alla Provincia, il richiedente deve procedere, se necessario (ad esempio qualora siano state precedentemente comunicate delle modifiche impiantistico/gestionale, sia stata effettuata la rideterminazione della capacità produttiva, siano intervenute variazioni di ragione sociale, ecc. e non si sia provveduto al contestuale aggiornamento del Questionario su “Modulistica IPPC online”), all’aggiornamento del questionario su “modulistica IPPC on-line”, accedendo al sito della Regione Lombardia xxx.xxxx.xxxxxxx.xxxxxxxxx.xx, link “Compilazione on-line AIA”, e deve trasmettere (in allegato all’istanza) il report on-line generato in automatico dall’applicativo a seguito dell’approvazione del questionario stesso. A tal fine, è possibile consultare la “Guida per l’aggiornamento del questionario” disponibile sul medesimo sito alla voce HELP.
La relazione tecnica deve altresì contenere:
a) relazione sullo stato di fatto relativo agli adempimenti impiantistici prescritti dall’AIA vigente, se non già evidenziato nella relazione finale del controllo ordinario effettuato da ARPA Lombardia;
b) Qualora non fornite in occasione delle precedenti istanze AIA, indicazioni sulle condizioni di funzionamento dell’impianto nelle fasi di avvio e arresto, nonché le procedure adottate per la conduzione degli impianti in dette fasi ed in caso di malfunzionamento, come previsto dall’allegato B alla DGR 30.12.2008, n. 8831;
c) una valutazione delle performance ambientali relative ai risultati dell’autocontrollo;
d) informazioni in merito ai BREF presi a riferimento – (es. Ferrous metal processing industries, General principle of monitoring, Industrial cooling system …) e alle BAT generali e di comparto applicate, esplicitandone la modalità di attuazione e le prestazioni raggiunte, evidenziando le eventuali criticità di applicazione e il relativo percorso di miglioramento effettuato o proposto. A tal proposito si precisa che il BREF sull’efficienza energetica (Energy efficiency) è stato approvato nel febbraio 2009 pertanto il Gestore dovrà tenerne conto nella domanda di rinnovo. Infatti ’utilizzo efficace ed efficiente dell’energia rappresenta uno dei principi generali su cui si basa la normativa IPPC;
e) eventuale proposta di modifica/revisione del piano di monitoraggio riportato nell’AIA vigente sulla base degli esiti dei controlli e della relazione sullo stato di applicazione delle BAT;
f) relazione sullo stato di fatto relativo agli adempimenti impiantistici attuati e non in riferimento a quanto prescritto dall’AIA vigente, nonché eventuale cronoprogramma degli interventi mancanti già autorizzati o da autorizzare.
Inoltre, si precisa che:
nel caso di istanze di rinnovo e contestuale richiesta di autorizzazione alla realizzazione di modifiche sostanziali ovvero comunicazione di modifiche non sostanziali:
a. prima della presentazione dell’istanza, il richiedente deve procedere alla modifica del questionario su “modulistica IPPC online” ed alla stampa del report on-line (doc. 8) attestante l’avvenuta approvazione del questionario modificato;
b. la relazione tecnica deve essere integrata con la descrizione delle modifiche progettate, con la valutazione previsionale delle prestazioni ambientali del complesso IPPC a modifica avvenuta e con la proposta di aggiornamento del piano di monitoraggio delle prestazioni ambientali del complesso IPPC, redatta secondo il modello approvato con d.d.s. n. 1800 del 20/02/2006;
c. per l’accesso al pubblico, il richiedente deve indicare, nella relazione tecnica e nella documentazione presentata, le informazioni che ritiene non debbano essere diffuse per ragioni di riservatezza industriale, commerciale o personale, di tutela della proprietà intellettuale, di pubblica sicurezza o di difesa nazionale (art. 29-ter, c. 2, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.). In tal caso, il richiedente deve:
fornire all’AC ed agli Enti dove è consentito l’accesso al pubblico anche una versione della domanda priva delle informazioni riservate, ai fini dell’accessibilità;
compilare l’apposita sezione n. 10 “Allegati e Informazioni Riservate” nella “Modulistica IPPC on-line”;
nel caso di impianti che svolgono attività di gestione rifiuti di cui al punto 5 dell’All.VIII al D.Lgs 152/2006 e s.m.i. o comunque soggette ad autorizzazione di cui alla parte quarta del mediesima X.Xxx 152/2006 e s.m.i., la relazione tecnica, debitamente datata, timbrata e firmata da tecnico abilitato, deve essere integrata con i contenuti previsti dalla citata d.g.r. 10161/02, in particolare:
• dichiarazione sostitutiva ex all. B;
• certificato di destinazione urbanistica dell'area rilasciato dal Comune e dichiarazione resa dal Comune medesimo della eventuale presenza/assenza di vincoli ex d.lgs. 490/99 e r.d.l. 3267/23 (in originale o copia conforme);
• dichiarazione del Comune o dell'Ente gestore di inesistenza di punti di captazione delle acque destinate al consumo umano mediante infrastrutture di pubblico interesse nel raggio di 200 metri dall'impianto (in originale o copia conforme);
• elaborati grafici di carattere generale e specifico (a seconda della tipologia dell'impianto).
- il doc. 6 (ATTESTAZIONE PAGAMENTO) è la copia della ricevuta che attesta l’avvenuto pagamento dell’importo tariffario dovuto e dal report del foglio di calcolo riportante la modalità di determinazione della tariffa. Il calcolo degli oneri di istruttoria dovuti deve essere effettuato sulla base del tariffario regionale approvato con DGR n. 10124 del 7.08.2009, come modificata con DGR 11287 del 10.02.2010. I gestori potranno utilizzare i Files Excel disponibili sul sito della Provincia di Lecco o sul sito della regione xxxx://xxx.xxxx.xxxxxxx.xxxxxxxxx.xx (canale “Inquinanti da attività produttive”, sezione AIA - Autorizzazione Integrata Ambientale”, sottosezione “Tariffario IPPC AIA” – “Calcolo tariffe IPPC”) che consentono sia il calcolo della tariffa sia la stampa del report.
In caso di richieste di modifiche (sostanziale e non) contestuali al rinnovo, deve essere determinata e versata sia la tariffa dovuta per l’istruttoria di rinnovo sia quella relativa all’istruttoria di modifica.
- Il doc. 7 (modello F23) è l’attestazione che il Gestore ha provveduto al pagamento del bollo in maniera virtuale. Tale documento è richiesto solo nel caso di invio dell’istanza informaticamente.
Il doc. 8 (REPORT ON-LINE) è la certificazione dell’avvenuta approvazione delle modifiche apportate nella Modulistica on-line. Tale documento viene generato in automatico dal sistema una volta modificate le sezioni del questionario e approvate tramite il pulsante “approva compilazione questionario” della sezione n. 10 “Allegati e informazioni riservate”.
Modalità per l’effettuazione del pagamento degli oneri istruttori
Il pagamento della tariffa per le attività istruttorie dovrà essere effettuato a favore della Provincia di Lecco mediante:
- versamento sul Conto corrente postale n. 10477222 intestato a Provincia di Lecco – Servizio Ecologia e Foreste – Servizio tesoreria ; xxxxxx Xxxx Xxxxxxxx 0, 00000 Xxxxx;
- pagamento con bonifico bancario: Banca Popolare di Sondrio – Succursale di Lecco X.xx Martiri 65 CODICE IBAN: XX00X0000000000000000000X00
Le spese di bonifico o di conto corrente postale sono a carico delle Aziende.
Il versamento dovrà essere effettuato a nome dell'Azienda, indicando quale causale:
SPESE DI ISTRUTTORIA RINNOVO AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE nome ditta
Qualora la tariffa corrisposta dal richiedente non risulti corrispondente ai criteri di calcolo definiti dal presente documento, anche a seguito di elementi emersi nel corso dell’istruttoria, la Provincia di Lecco provvederà direttamente alla rideterminazione della tariffa medesima, procedendo, nel caso, ai relativi conguagli. Nel caso il richiedente avesse intenzione di effettuare il versamento tramite un acconto, ne dovrà fare richiesta e sarà la stessa Provincia di Lecco a determinare e a comunicare al Gestore l’importo della tariffa e del relativo saldo da versare da parte del richiedente.
1. Presentazione della domanda a Comune/i, ARPA Lombardia e altri Enti
Al Protocollo del/dei Comune/i di ubicazione dell’impianto e di ARPA Competente per Territorio occorre presentare i seguenti documenti:
• n. 1 copia della domanda (doc. 1),
• n. 1 copia dell’/degli allegato/i tecnico/i (doc. 2),
• n. 1 copia della sintesi non tecnica (doc. 3 ),
• n. 1 Cd contenente la relazione tecnica (doc. 4).
Nel caso in cui il territorio su cui è ubicato l’impianto ricade nell’ambito di un Parco o di una Comunità Montana, nonché nel caso in cui la gestione degli scarichi idrici sia di competenza di un Consorzio, la suddetta documentazione deve essere presentata anche a detti Enti.
Il gestore deve dimostrare all’AC l’avvenuta presentazione di copia di tale documentazione agli Enti coinvolti.
ALLEGATO C
Precisazioni in merito alla documentazione da presentare per la richiesta di rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale
Premessa.
Il D.lgs. 152/06 e s.m.i. all’art. 29-octies comma 1, prevede che:
“L’autorità ambientale rinnova ogni cinque anni l'autorizzazione integrata ambientale, o l'autorizzazione avente valore di autorizzazione integrata ambientale che non prevede un rinnovo periodico, confermando o aggiornando le relative condizioni, a partire dalla data di rilascio dell'autorizzazione.
A tale fine, sei mesi prima della scadenza, il gestore invia all'autorità competente una domanda di rinnovo, corredata da una relazione contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all’articolo 29-ter, comma 1. Alla domanda si applica quanto previsto dall’articolo 29-ter, comma 3.
L'autorità competente si esprime nei successivi 150 giorni con la procedura prevista dall’articolo 29-quater, commi da 5 a 9. Fino alla pronuncia dell'autorità competente, il gestore continua l'attività sulla base della precedente autorizzazione.”
L’articolo 29-ter comma 1 recita:
“Ai fini dell'esercizio di nuovi impianti, della modifica sostanziale e dell'adeguamento del funzionamento degli impianti esistenti alle disposizioni del presente decreto, si provvede al rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale di cui all’articolo 29-sexies. Fatto salvo quanto disposto dal comma 4 e ferme restando le informazioni richieste dalla normativa concernente aria, acqua, suolo e rumore, la domanda deve contenere le seguenti informazioni:
a) l'impianto, il tipo e la portata delle sue attività;
b) le materie prime e ausiliarie, le sostanze e l'energia usate o prodotte dall'impianto;
c) le fonti di emissione dell'impianto;
d) lo stato del sito di ubicazione dell'impianto;
e) il tipo e l'entità delle emissioni dell'impianto in ogni settore ambientale, nonché un'identificazione degli effetti significativi delle emissioni sull'ambiente;
f) la tecnologia utilizzata e le altre tecniche in uso per prevenire le emissioni dall'impianto oppure per ridurle;
g) le misure di prevenzione e di recupero dei rifiuti prodotti dall'impianto;
h) le misure previste per controllare le emissioni nell'ambiente nonché le attività di autocontrollo e di controllo programmato che richiede l’intervento dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e Agenzia per la protezione dell’Ambiente e per i servizi tecnici;
i) le eventuali principali alternative prese in esame dal gestore, in forma sommaria;
j) le altre misure previste per ottemperare ai principi di cui all’articolo 6, comma 16 del presente decreto.”
Articolo 29-ter, comma 3 recita:
“Qualora le informazioni e le descrizioni fornite secondo un rapporto di sicurezza, elaborato conformemente alle norme previste sui rischi di incidente rilevante connessi a determinate attività industriali, o secondo la norma UNI EN ISO 14001, ovvero i dati prodotti per i siti registrati ai sensi del regolamento (CE) n. 761/2001 e successive modifiche, nonché altre informazioni fornite secondo qualunque altra normativa, rispettino uno o più dei requisiti di cui al comma 1 del presente articolo, tali dati possono essere utilizzati ai fini della presentazione della domanda e possono essere inclusi nella domanda o essere ad essa allegati.”
Informazioni da produrre in sede di rinnovo
Contestualmente alla presentazione della domanda AIA per impianti esistenti e, successivamente, ogni qualvolta viene inoltrata un’istanza per modifica sostanziale o una comunicazione per modifiche non sostanziali, il Gestore è stato ed è tenuto alla compilazione ed aggiornamento in via telematica dei dati inerenti l’anagrafica, la configurazione impiantistica ed il quadro emissivo del proprio complesso IPPC sull’applicativo regionale “Modulistica IPPC on-line” (approvata con D.d.s. 20.02.2006, n. 1800).
Inoltre, a partire dal 1° dicembre 2008, i Gestori sono tenuti, ai sensi dell’art. 2 della DGR 3.12.2008, n. 14236, alla trasmissione dei dati relativi ai controlli periodici delle emissioni richiesti dall’A.I.A. tramite la compilazione dei medesimi nell’applicativo di ARPA denominato “AIDA”.
Infine anche i rapporti stilati da ARPA Lombardia circa i controlli programmati ed eventuali altri controlli effettuati presso l’impianto devono essere utilizzati quali elementi di conoscenza circa l’aggiornamento delle informazioni di cui all’articolo 29-ter, comma 1.
Ciò premesso, si specifica di seguito quali tra le informazioni di cui all’art. 29-ter, comma 1 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. sono già a disposizione dell’amministrazione in forma aggiornata, qualora il Gestore abbia ottemperato alle comunicazioni di cui sopra, e, pertanto, non devono essere ulteriormente aggiornate e fornite in sede di rinnovo.
INFORMAZIONE | Informazione contenuta nella relazione tecnica allegata a istanza prima AIA | Compilazione ed aggiornamento su Modulistica IPPC on-line (S/N) | Aggiornamento su AIDA (S/N) | Informazione che il Gestore deve aggiornare e fornire in sede di rinnovo (S/N) | Note |
Impianto, il tipo e la portata delle sue attività | SI | SI (sezione industria) | NO | NO, salvo contestuale richiesta di modifica | |
Materie prime e ausiliarie, sostanze ed energia usate o prodotte dall'impianto | SI | SI | SI | NO, salvo contestuale richiesta di modifica | |
Fonti di emissione dell'impianto | SI | SI | SI | NO, salvo contestuale richiesta di modifica | In caso di rinnovo e contestuale modifica fornire planimetrie aggiornate |
Stato del sito di ubicazione dell'impianto | SI | SI, dati su inquadramento urbanistico, presenza vincoli ambientali e bonifiche | NO | NO, salvo siano state disposte Bonifiche del sito | Eventuali modifiche al PGT possono essere rilevate dai Comuni |
Tipo ed entità delle emissioni dell'impianto in ogni settore ambientale, nonché identificazione degli effetti significativi delle emissioni sull'ambiente | SI | SI | SI | NO, salvo contestuale richiesta di modifica | Su AIDA si carica il dato emissivo rilevato nel controllo periodico |
Tecnologia utilizzata e altre tecniche in uso per prevenire le emissioni dall'impianto oppure per ridurle | SI | Parzialmente | NO | SI | Il gestore deve presentare una Relazione su: valutazione performance ambientali sulla base degli esiti degli autocontrolli; BAT applicate generali e di comparto esplicitando le modalità di attuazione, le |
prestazioni raggiunte e evidenziando eventuali criticità di applicazione ed il relativo percorso di miglioramento | |||||
Misure di prevenzione e di recupero dei rifiuti prodotti dall'impianto | Si | NO | NO | SI | Informazioni da aggiornare e da riportare nella relazione tecnica allegata all’istanza |
Misure previste per controllare le emissioni nell'ambiente, nonché le attività di autocontrollo e di controllo programmato che richiede l’intervento dell’Agenzia per la protezione dell’Ambiente e per i servizi tecnici | SI | Parzialmente | NO | SI | Misure riportate nelle AIA vigenti che le Aziende possono confermare oppure proporne una revisione sulla base degli esiti dei controlli e della relazione sullo stato di applicazione delle BAT |
Eventuali principali alternative prese in esame dal gestore, in forma sommaria | SI | NO | NO | NO, salvo contestuale richiesta di modifica per attivazione nuove attività IPPC | |
Altre misure previste per ottemperare ai principi di cui all’articolo 6, comma 16 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. | SI | NO | NO | SI | Il gestore dovrà redigere specifica relazione |
Allegato A.1 – SCHEDA TECNICA SCARICHI IN FOGNATURA
PARTE 1 – CARATTERISTICHE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE NELLO STABILIMENTO
(Compilare la parte 1 per ogni stabilimento descritto)
ai fini della presente istanza il GESTORE DELL’IMPIANTO dichiara che:
1.1) l’attività o le attività svolta/e presso lo stabilimento con codice (indicare la lettera dell’identificativo di cui alla Sez. 2) di cui alla precedente SEZIONE 2 appartiene/appartengono alla/e seguente/i categoria/e economica/che come da classificazione delle attività economiche - ATECO 2007 (sistema di classificazione consultabile all’indirizzo xxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxxxxx/xxxxxxxxxxx/xxxxx)
CATEGORIA | CODICE COMPLETO |
1.2) ed in particolare che presso lo stabilimento sono svolte le seguenti attività (descrizione sintetica delle attività svolte):
1.3) che le aree presenti nello stabilimento hanno le seguenti destinazioni d’uso:
Superficie coperta (mq.)
Superficie scoperta (mq.) di cui impermeabilizzata (mq.) e non impermeabilizzata (mq.)
1.4) che l’attività svolta è di tipo:
STAGIONALE con funzionamento per giorni/anno dal mese di al mese di
NON STAGIONALE con funzionamento per giorni/anno
1.5) che il personale impiegato nello stabilimento è costituito da: addetti
1.6) che presso lo stabilimento:
SONO PRESENTI
NON SONO PRESENTI:
I CICLI PRODUTTIVI di cui alla Tabella 3/A dell’All.5 parte III D.Lgs 152/06, caratterizzati dalle quantità di prodotto o di materia prima utilizzata di seguito precisati
SETTORE PRODUTTIVO | QUANTITÀ DI PRODOTTO O DI MATERIA PRIMA UTILIZZATA | |||
Elemento o | media | media | Media | |
composto | giorno | mensile | annua | |
specifico da | ||||
considerare e | ||||
relativa unità di | ||||
misura | ||||
1.7) che nello stabilimento: SONO UTILIZZATE
NON SONO UTILIZZATE
LE SEGUENTI SOSTANZE di cui alla Tabella 5 dell’All.5 parte III D.Lgs 152/06
Indicare nella colonna “Denominazione” il nome delle sostanze o dei composti, che contengono l’elemento in questione, o che appartengono alle categorie generiche (es. solventi organici azotati) indicate nella tabella 5 del decreto.
Sostanza/Categoria | Denominazione |
PARTE 2 – CARATTERISTICHE DELLO SCARICO FINALE
(Compilare la parte 2 per ogni scarico oggetto della domanda)
Ai fini della presente istanza il GESTORE DELL’IMPIANTO dichiara che, relativamente allo SCARICO FINALE n° (come da planimetria delle reti idriche dell’insediamento allegata alla domanda):
2.1) le tipologie di acque reflue scaricate sono le seguenti:
ACQUE REFLUE INDUSTRIALI (ex art.74,comma 1, lett. H del D.Lgs. 152/06)
di processo
di raffreddamento diretto
di raffreddamento indiretto
ACQUE METEORICHE E DI LAVAGGIO DI AREE ESTERNE (ex art.113, comma 3 del D. Lgs.152/06 e R.R .n. 4 del
24 marzo 06)
Acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne Acque di seconda pioggia
Acque meteoriche delle coperture
ACQUE REFLUE ASSIMILATE ALLE DOMESTICHE AI SENSI DEL R.R .n. 3 del 24 marzo 06
Si rammenta che, in ogni caso, deve essere garantita la campionabilità separata delle acque di processo, di raffreddamento diretto, di prima pioggia, e di seconda pioggia (solo se contaminate) rispetto alle acque reflue domestiche e/o assimilate, alle acque meteoriche delle coperture (se non contaminate) ed alle acque di raffreddamento indiretto. Pertanto, nella planimetria dell’insediamento dovranno essere evidenziati i pozzetti di campionamento che consentono di garantire tale requisito.
2.2) I dati quantitativi delle acque scaricate, riferiti complessivamente allo scarico oggetto della presente scheda, sono i seguenti:
Portata media giornaliera (m3/d) | Volume annuo (m3) | Portata massima oraria (m3/h) | |
Condizioni medie | |||
Condizioni di punta |
2.3) sullo scarico, prima dell’immissione in fognatura:
È presente
Non è presente
un misuratore di portata/contatore volumetrico delle acque scaricate.
Nel caso sia presente, evidenziarne la posizione nella planimetria dell’insediamento, ed allegare relazione che descriva le caratteristiche tecniche dello strumento di misura.
2.4) sullo scarico, prima dell’immissione in fognatura: È presente
Non è presente
un campionatore automatico delle acque scaricate.
Nel caso sia presente, evidenziarne la posizione nella planimetria dell’insediamento, ed allegare relazione che descriva le caratteristiche tecniche dello strumento di campionamento.
2.5) Che i reflui recapitati dallo scarico oggetto della presente parte 2 si originano con le modalità descritte nella “Relazione origine reflui scarico n. ” allegata (obbligatoriamente) alla presente parte della scheda tecnica.
Nella relazione devono essere trattati i seguenti temi:
a) (Se più di uno) Elenco stabilimenti (e relativo codice) da cui provengono i reflui scaricati. Nel caso di più stabilimenti, i punti successivi devono essere sviluppati, in apposito paragrafo, distintamente per ciascuno stabilimento.
b) (Rela•tivamente alle acque reflue industriali) Descrizione dei cicli produttivi da cui si originano i reflui:
•
reparto di svolgimento del processo all’interno dello stabilimento
•
durata del ciclo produttivo (in ore/giorno, giorni/settimana, mesi/anno),
•
origine (acquedotto pubblico, derivazione autonoma da pozzo, sorgente, o corpo idrico superficiale, invaso di acque meteoriche) delle acque vergini utilizzate nel ciclo produttivo, precisando, per ogni fonte, il quantitativo annuo (in m3) approvvigionato, e la presenza di bacini di accumulo delle acque di approvvigionamento, e l’eventuale presenza, in questi bacini, di scarichi di “troppo pieno”, e di controlli del livello dell’acqua in vasca che regolano i sistemi di prelievo e di alimentazione del bacino
•
ragioni per cui avviene l’utilizzo dell’acqua e modalità di formazione dei reflui nel ciclo inquinanti che possono contaminare le acque impiegate, ed essere, quindi, presenti nei reflui
•
c) (Relativamente alle acque meteoriche):
Superfici scolanti e coperture, le cui acque meteoriche sono raccolte dalla rete confluente alla scarico oggetto della relazione (a ciascuna superficie scolante/copertura deve essere assegnata una numerazione o una lettera nella relazione, e tale numerazione deve essere ripresa nella planimetria dell’insediamento allegata alla domanda). Caratteristiche delle pavimentazioni di tali superfici, specificando il materiale di rivestimento, lo stato di conservazione delle stesse, ed indicando anche il coefficiente di impermeabilità se diverso da 1. Caratteristiche delle coperture, indicando il materiale di rivestimento. Aliquota di acque meteoriche, espressa in mm di pioggia, provenienti da ogni superficie scolante o copertura, convogliata allo scarico
•
oggetto della relazione, se diversa dalla totalità dell’altezza di pioggia.
•
Attività (es. estrazione di minerali, transito di mezzi di trasporto, parcheggio veicoli dei dipendenti, ecc.…) svolte in ciascuna delle superfici scolanti. Devono, in particolare, essere segnalate ed accuratamente descritte attività quali: stoccaggio in tali aree scoperte di rifiuti e/o sostanze o materiali solidi, nonché operazioni di carico e scarico sugli stessi; in tali casi devono dettagliatamente essere descritte le caratteristiche dei materiali in stoccaggio. Punti da cui si originano emissioni in atmosfera che possono contaminare le acque pluviali.
Deve essere indicata (in m2), per le superfici e le coperture sopra descritte :
- l’estensione delle coperture;
•
- l’estensione complessiva delle superfici scolanti, escludendo le aree a verde.
Devono essere specificate eventuali porzioni delle superfici sopra descritte, per le quali si chiede l’applicazione dell’articolo 13, c. 1 e 3, del R.R. 4/2006, ovvero per le quali, considerato che l’attività su di esse svolta non comporta significativa contaminazione delle acque meteoriche di dilavamento, si chiede di non procedere alla separazione ed al trattamento delle acque di prima pioggia.
d) (Relativamente alle acque reflue domestiche e o assimilate):
1) (Se i reflui provengono anche o solo dai servizi igienici, cucine e mense) Indicare il N° massimo addetti/persone che utilizzano i servizi, le cucine, le mense allacciati alla rete confluente allo scarico in questione;
2) (Se i reflui che si originano dall’edificio non provengono esclusivamente dai servizi igienici)
•
descrivere l’attività che origina i reflui, precisando anche:
l’intervallo orario del giorno, i giorni della settimana, i mesi dell’anno, durante i quali si ha
•
l’effettuazione della suddetta attività
•
l'eventuale presenza e la relativa ubicazione di laboratori fisici, chimici o biologici all'interno dell’edificio in questione
•
il carico organico biodegradabile di punta espresso in abitanti equivalenti (secondo le indicazioni contenute all’articolo 5 c. 5 del R.R. 3/06), che caratterizza i reflui derivanti dalla suddetta attività.
•
il volume di acqua giornaliero consumato dall’attività in esame.
se l’attività è già avviata alla data di presentazione della domanda, ed è caratterizzata da un volume giornaliero superiore ai 20 m3, deve essere allegato alla relazione tecnica un referto analitico a firma di analista abilitato, relativo ad un campione di reflui originati dall’attività in questione prima di ogni trattamento depurativo, attestante i valori di concentrazione dei parametri di cui alla tabella 1 allegato B del R.R. 3/06, al fine di poter valutare la sussistenza dei requisiti per poter dichiarare le acque reflue in questione assimilate alle acque reflue domestiche ex articolo 5 c. 2 R.R. 3/06
3) (solo per le imprese agricole o impianti di acquacoltura/pescicoltura) Evidenziare l’appartenenza dell’azienda
ad•una delle seguenti categorie:
•
•
Impresa dedita esclusivamente alla coltivazione di fondi ed alla silvicoltura Impresa dedita all'allevamento di bestiame.
•
Impresa dedita alla coltivazione di fondi ed alla silvicoltura o all'allevamento di bestiame che dispone di terreno agricolo funzionalmente connesso con l'attività di allevamento, che esercita attività di trasformazione o valorizzazione della produzione agricola inserita con carattere di normalità e complementarietà funzionale nel ciclo produttivo aziendale. In tal caso, va precisata la materia prima lavorata proveniente dall'attività di coltivazione dei fondi di cui si ha disponibilità a qualunque titolo, in misura percentuale rispetto alla materia prima complessivamente lavorata.
Impianto di acquacoltura e di piscicoltura. In tal caso, va precisata la densità media di allevamento per metro quadro di specchio d’acqua in Kg/m2 e la portata d’acqua complessivamente utilizzata nell’impianto in l/s.
2.6) che lo scarico oggetto della presente parte 2 viene conferito in fognatura pubblica in Comune di
Via/Piazza numero
di tipologia nera oppure mista
nel punto contraddistinto dalle seguenti coordinate geografiche:
UTM WGS 84 | |
X (metri) | Y (metri) |
2.7) che la modalità di scarico è: continuo
discontinuo occasionale discontinuo periodico
2.8) che nelle acque scaricate prima dell’immissione in fognatura: Sono presenti*
Non sono presenti
una o più sostanze pericolose di cui di cui alle tabelle 3/A e 5 dell'allegato 5 alla parte terza del D.Lgs 152/2006
*in concentrazione superiore ai limiti di rilevabilità analitica stabiliti dal Manuale “Metodi analitici per le acque” pubblicato nella serie editoriale “Manuali e Linee Guida” n. 29/2003 APAT - IRSA/CNR.
PARTE 3 – SISTEMA DI SEPARAZIONE DELLE ACQUE DI PRIMA E SECONDA PIOGGIA
(Compilare la parte 3 per ogni sistema di separazione presente presso gli insediamenti oggetto dell’istanza, qualora le acque separate recapitino anche o solo in pubblica fognatura)
il GESTORE DELL’IMPIANTO dichiara:
3.1) che all’interno dello stabilimento con codice (indicare la lettera dell’identificativo di cui alla Sez. 2 della domanda), a monte dello scarico/degli scarichi identificati nella parte 2 con i codici n. (di cui quelli contraddistinti dai codici n. , recapitanti in fognatura),
È presente un sistema di separazione delle acque di prima pioggia (o più in generale di una prima aliquota delle acque meteoriche). Il sistema di separazione è identificato dal codice n. .nella planimetria dell’insediamento allegata all’istanza.
Non è presente un sistema di separazione delle acque di prima pioggia (o più in generale di una prima aliquota delle acque meteoriche)
3.2) (nel caso in cui il sistema sia presente) che il sistema di separazione di cui al precedente punto 3.1) possiede le caratteristiche descritte nella “Relazione sistema di separazione acque meteoriche n. ”, allegata (obbligatoriamente) alla presente parte 3.
Nella relazione devono essere trattati i seguenti temi:
a)
codice identificativo del sistema di separazione utilizzato nella presente parte 3 e nella planimetria
dell’insediamento;
b) caratteristiche geometriche e materiali di costruzione delle vasche del sistema e di tutte le condotte in ingresso ed uscita; presenza e descrizione di valvole di esclusione, di sistemi di sfioro sulle condotte o nei pozzetti, di timer, sonde di livello, sensori di pioggia; deve essere descritta la presenza di sistemi di sollevamento, indicando le specifiche tecniche (marca, modello, curva caratteristica) delle pompe installate;
c) modalità di funzionamento del sistema; deve essere precisata l’aliquota di acque meteoriche separata (se superiore alla sola prima pioggia come definita dal R.R. 4/2006, devono essere chiarite le motivazioni di tale circostanza); qualora presenti, deve essere descritta la logica di comando di eventuali centraline di controllo;
d) devono essere prodotte piante e sezioni in scala adeguata del sistema.
N.B. si informa che onde evitare approssimazioni ed errori, la documentazione di tipo commerciale non sarà ritenuta accettabile.
Nelle istruzioni relative alla presente modulistica sono specificati, nell’allegato 1, i requisiti richiesti al sistema di separazione delle acque di prima e seconda pioggia per essere considerato conforme ai criteri stabiliti dal Regolamento Regionale n.4/2006. Si evidenzia che sistemi non rispondenti a tali requisiti saranno oggetto di richiesta di adeguamento da parte dell’Autorità d’ambito della Provincia di Lecco.
3.3) che l’aliquota di acque meteoriche (es. prima pioggia) separate dal sistema di cui al precedente punto 3.2), recapitate in pubblica fognatura,
sono trattate nell’impianto di depurazione, identificato nella parte 4 e nella planimetria dell’insediamento allegata all’istanza, con il codice identificativo n. ;
NON sono trattate in alcun impianto di depurazione prima dello scarico in pubblica fognatura.
3.4) (nel caso in cui l’impianto di depurazione sia presente) che l’impianto di depurazione di cui al precedente punto 3.3) possiede le caratteristiche descritte nella “Relazione impianto di depurazione n. ”, allegata (obbligatoriamente) alla presente domanda (per i contenuti della relazione, vedi indicazioni specificate nella parte 4).
PARTE 4 – CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO DI TRATTAMENTO ACQUE REFLUE E METEORICHE
(Compilare la parte 4 per ogni impianto di trattamento presente presso gli insediamenti oggetto dell’istanza, qualora le acque trattate recapitino anche o solo in pubblica fognatura)
il GESTORE DELL’IMPIANTO dichiara:
4.1) che all’interno dello stabilimento con codice (indicare la lettera dell’identificativo di cui alla Sez. 2 della domanda), a monte dello scarico, identificato nella parte 2 con il codice n. , recapitante in pubblica fognatura:
È presente un impianto di trattamento delle acque reflue/acque meteoriche. L’impianto di trattamento è identificato dal codice n. .nella planimetria dell’insediamento allegata all’istanza.
Non è presente alcun impianto di trattamento.
4.2) (nel caso in cui l’impianto di trattamento sia presente) che l’impianto di trattamento di cui al precedente punto 4.1) possiede le caratteristiche descritte nella “Relazione impianto di trattamento n. ”, allegata (obbligatoriamente) alla presente parte 4.
Nella relazione devono essere trattati i seguenti temi:
a) codice identificativo dell’impianto di trattamento utilizzato nella presente parte 4 della scheda tecnica e nella planimetria dell’insediamento;
b) con riferimento alle tipologie di acque reflue e meteoriche descritte, per ogni stabilimento, nella “Relazione origine reflui scarico n. ” di cui alla parte 2 della scheda tecnica, devono essere indicati i soli flussi di tali acque che vengono trattati nell’impianto di depurazione in esame prima dello scarico in fognatura;
c) Carichi idraulici affluenti all’impianto. A tale riguardo, devono essere precisati:
• Portata media oraria (m3/h) di alimentazione dell’impianto riferita all’intero periodo del giorno in cui viene alimentato l’impianto (specificare anche la durata di tale periodo).
• Portata media oraria (m3/h) di alimentazione dell’impianto riferita alle ore di maggior afflusso durante il periodo di alimentazione dell’impianto, se significativamente diversa dal valore di portata di cui al punto precedente.
• Portata di punta oraria (m3/h) di alimentazione dell’impianto
d) Caratterizzazione chimico - fisica dettagliata del refluo alimentato all’impianto. A tale riguardo devono essere precisate:
• Concentrazioni medie e massime dei soli inquinanti effettivamente presenti nel refluo in ingresso all’impianto (pH, metalli, BOD5, COD, SST, forme azotate, composti del fosforo, ecc…);
e) Tipologia impiantistica del sistema di trattamento (Es. Xxxxx Xxxxxx, impianto a fanghi attivi a biomassa sospesa, Biofiltri, letti percolatori, biodischi, impianto chimico, impianto chimico - fisico, ecc….).
f) Descrizione dettagliata delle fasi di trattamento dell’impianto, sia della linea acque che della linea fanghi, se presente. (solo per impianti chimici) Illustrazione dettagliata dei processi chimici su cui si basano i trattamenti, specificando anche le reazioni chimiche alla base del processo di trattamento. In tutti i casi, dovranno essere indicati i valori dei principali parametri di processo delle diverse fasi di trattamento. Ad esempio, in caso di ossidazione biologica a biomassa sospesa, dovranno essere indicati i valori di concentrazione di O2 e di SST mantenuti in vasca. Per le fasi di trattamento che implicano il ricorso a processi di tipo chimico, si dovrà specificare il dosaggio di ciascun reagente .
g) Caratteristiche geometriche e strutturali (materiali impiegati), dimensioni dettagliate di tutti i reattori di trattamento. Collegamenti idraulici tra le diverse fasi. Ripartitori della portata tra le diverse vasche e By-pass generali e parziali delle singole fasi.
h) Devono essere prodotte la pianta e le sezioni dell’impianto di trattamento in scala ≥ 1:100, nonché schema a blocchi dell’impianto. Lo schema a blocchi deve riportare anche tutti i macchinari e tutta la strumentazione presente nell’impianto (pompe, sonde, mixer, misuratori di portata, ecc…). Tavole e schema a blocchi devono essere prodotte in 2 copie.
N.B. si informa che onde evitare approssimazioni ed errori, la documentazione di tipo commerciale non sarà ritenuta accettabile.
ELENCO DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
Alla presente domanda viene allegata la seguente documentazione:
Documento allegato | Numero di copie |
Scheda Tecnica contenente n°…. parti (parte 2) relative a ciascun punto di scarico | 1 |
CTR Regionale in scala 1:5000 con indicata l’ubicazione degli insediamenti, le reti di pubblica fognatura a cui recapitano gli scarichi e i punti di allacciamento | 1 |
Planimetria dell’insediamento a scala adeguata redatta secondo le istruzioni allegate | 2* |
ISTRUZIONI PER LA PREPARAZIONE DELLA PLANIMETRIA DELL’INSEDIAMENTO
La planimetria dell’insediamento firmata e datata dal tecnico compilatore, deve essere redatta in scala adeguata per permettere un agevole consultazione e deve necessariamente riportare:
a) l’orientamento rispetto ai punti cardinali
b) tutti i fabbricati ed aree coperte di lavorazione esistenti, specificando il loro utilizzo (es. reparto trafileria, magazzino, mensa, laboratorio, abitazione custode, ecc…),
c) tutti i punti di scarico in fognatura (con relativa numerazione) oggetto della domanda ed i pozzetti di prelievo/ispezione su ciascuno scarico, evidenziando anche il tracciato della fognatura pubblica in presenza del punto di innesto dello scarico e specificando la tipologia della fognatura in esame (nera, mista, bianca). Inoltre deve essere riportata la denominazione della strada dove è sito il punto/i di allaccio.
d) il tracciato delle reti fognarie interne distinte con colori diversi per tipologia di acque convogliate (acque di processo, acque di raffreddamento, acque reflue domestiche ed assimilate, acque meteoriche), e tutte le caditoie ed i tutti i pozzetti d’ispezione lungo le reti stesse; per le reti destinate a raccogliere acque meteoriche deve anche essere delimitato ed evidenziato con tratteggio e colorazione distinti per ciascuna rete il relativo bacino scolante di pertinenza (includendo sia le superfici che le coperture)
e) gli eventuali punti di scarico non recapitanti in fognatura, ma in corpo d’acqua superficiale, o sul suolo
f) l’ubicazione dei sistemi di separazione di specifiche aliquote (es. prima pioggia) delle acque meteoriche raccolte dalle reti dell’insediamento
g) l’ubicazione di tutti i sistemi di trattamento delle acque scaricate
h) gli eventuali sistemi di dispersione negli strati superficiali del sottosuolo (pozzi perdenti, trincee di subirrigazione) delle acque scaricate
i) l’ubicazione di eventuali punti per l’approvvigionamento idrico (pozzi, prese da corpo d’acqua superficiale, sorgenti, punti di allaccio all’acquedotto pubblico) e la rete interna di distribuzione delle acque vergini fino al punto di utilizzo
j) le attività svolte in ciascun piazzale o superficie interni all’insediamento ed esposti al dilavamento meteorico (aree scoperte), indicando, in particolare, l’eventuale presenza di aree di stoccaggio di sostanze solide e/o liquide o di rifiuti e le relative zone di carico e scarico degli stessi. Sulla planimetria devono essere chiaramente delimitate ed individuabili le aree adibite a ciascun tipo di attività.
Gli elementi sopra descritti devono essere obbligatoriamente riportati nella planimetria allegata alla domanda.
La planimetria di ogni insediamento deve essere prodotta in due copie.
ALLEGATO D
FAC SIMILE DOMANDA DI RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE
Bollo da € 14,62
(assolto in modo virtuale)
Alla Provincia di Lecco Settore Ambiente ed Ecologia X.xx Xxxxxxxxx,0
00000 XXXXX
Xx Xxxxxx/x xx
Xxx'XXXX Xxxxxxxxx – Dipartimento di
Parco
Comunità Montana
Ufficio d’Ambito ATO
OGGETTO: D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., art. 29-octies - Domanda di rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.).
Il/La sottoscritto/a ................….....................………………...., nato/a a ………….…………………….. (…...) il
…………………., residente in Comune di ………………………………………(…..) via………………………………….n. … in qualità di Gestore dell’Impianto IPPC denominato
………………………………………………………………, sito in comune di (prov. ),
C.A.P. ……………. via ..................................................., n ,
attualmente autorizzato ai sensi del Titolo III – bis del D.lgs. n. 152/2006 e s.m.i. con:
□ decreto della Regione Lombardia n. .............…….... del...................
□ atto dirigenziale della Provincia di , n..... del .................…
Consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci o di esibizione di atto falso o contenente dati non più rispondenti a verità, ai sensi e per gli effetti degli artt. 46 e 76 del D.P.R. 445/2000;
CHIEDE
ai sensi e per gli effetti dell'art. 29-octies comma 1 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale per il sopra citato complesso IPPC presso cui sono svolte le seguenti attività di cui all’allegato VIII al d.lgs. 152/2006 e s.m.i.:
□ ......................................................................................................................
□ ............................................................................. .......
A tal fine, avendone verificato e sottoscrivendone il contenuto, quale parte integrante della domanda allega:
n. 1 copia degli elaborati grafici aggiornati (doc. 2);
n. 1 copia della cronistoria autorizzativa dell’impianto (doc. 3);
n. 1 copia delle comunicazioni di modifica non sostanziale presentate unicamente a Regione Lombardia e le eventuali conseguenti comunicazioni regionali (doc. 4);
n. 1 copia e/o CD contenente la relazione tecnica (doc. 5);
n. 1 copia della quietanza di avvenuto pagamento dell’importo tariffario dovuto e del report del foglio di calcolo riportante le modalità di determinazione della tariffa (doc. 6);
ALTRO……….
DICHIARA
□ di aver provveduto alla comunicazione dei dati relativi ai controlli previsti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale, in conformità a quanto previsto dal D.D.S. 3 dicembre 2008, n. 14236, tramite l’applicativo AIDA per gli anni 2007, 2008, 2009, 2010, …;
□ che l’Impianto IPPC sopra citato:
□ è in possesso di certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001 rilasciata da Ente accreditato;
□ è registrato ai sensi del regolamento EMAS (CE) n.761/2001;
□ non è in possesso di nessuna delle registrazioni/certificazioni di cui sopra.
Data _
(Firma del Gestore)
Allegare, in caso di invio cartaceo, fotocopia della carta di identità o di altro documento di identificazione in corso di validità del Gestore.
ALLEGATO E
FAC SIMILE DOMANDA DI RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CON CONTESTUALE RICHIESTA DI MODIFICA SOSTANZIALE
Bollo da € 14,62
(assolto in modo virtuale)
Alla Provincia di Lecco Settore Ambiente ed Ecologia X.xx Xxxxxxxxx,0
00000 XXXXX
Xx Xxxxxx/x xx
Xxx'XXXX Xxxxxxxxx – Dipartimento di
Parco
Comunità Montana
Ufficio d’Ambito ATO
OGGETTO: D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., art. 29-octies - Domanda di rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.) e contestuale richiesta di modifica sostanziale.
Il/La sottoscritto/a ................….....................………………...., nato/a a ………….…………………….. (…...) il
…………………., residente in Comune di ………………………………………(…..) via………………………………….n. … in qualità di Gestore dell’Impianto IPPC denominato
………………………………………………………………, sito in comune di (prov. ),
C.A.P. ……………. via ..................................................., n ,
attualmente autorizzato ai sensi del Titolo III – bis del D.lgs. n. 152/2006 e s.m.i. con:
□ decreto della Regione Lombardia n. .............…….... del...................
□ atto dirigenziale della Provincia di , n..... del .................…
Consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci o di esibizione di atto falso o contenente dati non più rispondenti a verità, ai sensi e per gli effetti degli artt. 46 e 76 del D.P.R. 445/2000;
CHIEDE
ai sensi e per gli effetti dell'art. 29-octies comma 1 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale per il sopra citato complesso IPPC presso cui sono svolte le seguenti attività di cui all’allegato VIII al d.lgs. 152/2006 e s.m.i.:
□ ......................................................................................................................
□ ............................................................................. .......
CHIEDE altresì
ai sensi e per gli effetti dell'art. 29-nonies comma 2 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., l'autorizzazione alla realizzazione
presso il sopra citato complesso IPPC delle seguenti modifiche sostanziali:
□ ......................................................................................................................
□ ............................................................................. .......
A tal fine, avendone verificato e sottoscrivendone il contenuto, quale parte integrante della domanda allega:
n. 1 copia cartacea degli elaborati grafici aggiornati (doc. 2);
n. 1 copia cartacea della cronistoria autorizzativa dell’impianto (doc. 3);
n. 1 copia cartacea delle comunicazioni di modifica non sostanziale presentate unicamente a Regione Lombardia e le eventuali conseguenti comunicazioni regionali (doc. 4);
n. 1 copia cartacea e CD contenente la relazione tecnica (doc. 5);
n. 1 copia originale della quietanza di avvenuto pagamento dell’importo tariffario dovuto e del report del foglio di calcolo riportante le modalità di determinazione della tariffa (doc. 6);
n. 1 copia cartacea del report online, documento generato in automatico dall’applicativo, attestante l’avvenuta compilazione ed approvazione delle informazioni, relative alle modifiche progettate e sottoposte ad autorizzazione, inserite nella “Modulistica IPPC online” (doc. 7);
n. 1 copia cartacea della sintesi non tecnica (doc. 8)
n. 1 copia in formato elettronico (file “.doc”) dell’Allegato Tecnico di cui all’AIA vigente aggiornato (evidenziando in rosso le parti integrate e/o modificate e in blu gli eventuali errori presenti) (doc. 9);
l’indicazione dell’eventuale documentazione trasmessa per la verifica di assoggettabilità alla Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) o per il procedimento di VIA;
ALTRO……….
DICHIARA
□ di aver provveduto alla comunicazione dei dati relativi ai controlli previsti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale, in conformità a quanto previsto dal D.D.S. 3 dicembre 2008, n. 14236, tramite l’applicativo AIDA per gli anni 2007, 2008, 2009, 2010, …;;
□ che l’Impianto IPPC sopra citato:
□ è in possesso di certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001 rilasciata da Ente accreditato;
□ è registrato ai sensi del regolamento EMAS (CE) n.761/2001;
□ non è in possesso di nessuna delle registrazioni/certificazioni di cui sopra.
Data _
(Firma del Gestore)
Allegare, in caso di invio cartaceo, fotocopia della carta di identità o di altro documento di identificazione in corso di validità del Gestore.
ALLEGATO F
FAC SIMILE DOMANDA DI RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CON CONTESTUALE COMUNICAZIONE DI MODIFICA NON SOSTANZIALE
Bollo da € 14,6
(assolto in modo virtuale)
Alla Provincia di Lecco Settore Ambiente ed Ecologia X.xx Xxxxxxxxx,0
00000 XXXXX
Xx Xxxxxx/x xx
Xxx'XXXX Xxxxxxxxx – Dipartimento di
Parco
Comunità Montana
Ufficio d’Ambito ATO
OGGETTO: D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., art. 29-octies - Domanda di rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.) e contestuale comunicazione di modifica non sostanziale.
Il/La sottoscritto/a ................….....................………………...., nato/a a ………….…………………….. (…...) il
…………………., residente in Comune di ………………………………………(…..) via………………………………….n. … in qualità di Gestore dell’Impianto IPPC denominato
………………………………………………………………, sito in comune di (prov. ),
C.A.P. ……………. via ..................................................., n ,
attualmente autorizzato ai sensi del Titolo III – bis del D.lgs. n. 152/2006 e s.m.i. con:
□ decreto della Regione Lombardia n. .............…….... del...................
□ atto dirigenziale della Provincia di , n..... del .................…
Consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci o di esibizione di atto falso o contenente dati non più rispondenti a verità, ai sensi e per gli effetti degli artt. 46 e 76 del D.P.R. 445/2000;
CHIEDE
ai sensi e per gli effetti dell'art. 29-octies comma 1 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale per il sopra citato complesso IPPC presso cui sono svolte le seguenti attività di cui all’allegato VIII al d.lgs. 152/2006 e s.m.i.:
□ ......................................................................................................................
□ ............................................................................. .......
COMUNICA altresì
ai sensi e per gli effetti dell'art. 29-nonies comma 1 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., di aver progettato le seguenti
modifiche non sostanziali da realizzarsi presso il sopra citato complesso IPPC:
1. ......................................................................................................................
2. ............................................................................. .......
A tal fine, avendone verificato e sottoscrivendone il contenuto, quale parte integrante della domanda allega:
n. 1 copia cartacea degli elaborati grafici aggiornati (doc. 2);
n. 1 copia cartacea della cronistoria autorizzativa dell’impianto (doc. 3);
n. 1 copia cartacea delle comunicazioni di modifica non sostanziale presentate unicamente a Regione Lombardia e le eventuali conseguenti comunicazioni regionali (doc. 4);
n. 1 copia cartacea e CD contenente la relazione tecnica (doc. 5);
n. 1 copia originale della quietanza di avvenuto pagamento dell’importo tariffario dovuto e del report del foglio di calcolo riportante le modalità di determinazione della tariffa (doc. 6);
n. 1 copia cartacea del report online, documento generato in automatico dall’applicativo, attestante l’avvenuta compilazione ed approvazione delle informazioni, relative alle modifiche progettate, inserite nella “Modulistica IPPC online” (doc. 7);
n. 1 copia in formato elettronico (file “.doc”) dell’Allegato Tecnico di cui all’AIA vigente aggiornato (evidenziando in rosso le parti integrate e/o modificate e in blu gli eventuali errori presenti) (doc. 9);
ALTRO……….
DICHIARA
□ di aver provveduto alla comunicazione dei dati relativi ai controlli previsti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale, in conformità a quanto previsto dal D.D.S. 3 dicembre 2008, n. 14236, tramite l’applicativo AIDA per gli anni 2007, 2008, 2009, 2010, …;;
□ che l’Impianto IPPC sopra citato:
□ è in possesso di certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001 rilasciata da Ente accreditato
□ è registrato ai sensi del regolamento EMAS (CE) n.761/2001
□ non è in possesso di nessuna delle registrazioni/certificazioni di cui sopra Data _
(Firma del Gestore)
Allegare, in caso di invio cartaceo, fotocopia della carta di identità o di altro documento di identificazione in xxxxx xx xxxxxxxx xxx Xxxxxxx.