Accordo tra Associazione Artigiani e Conit
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Accordo tra Associazione Artigiani e Conit
In data 10 marzo 2015 l’Associazione Artigiani ha sottoscritto un importante accordo di collaborazione professionale con il Consorzio Stabile Innovazione Tecnologica in sigla “CONIT” finalizzato alla realizzazione di software mirati, alla fornitura di beni e servizi, alla formazione e alla consulenza. Il tutto rivolto ai propri associati nell’ambito di riferimento al settore informatico dell’ICT (Information and Communication Tecnology).
□ di Xxxxxxx Xxxxxxxxxxxx, responsabile Area Reti di Impresa
L’
Associazione Artigiani, per soddisfare parti- colari bisogni inerenti all’ambito informati- co dei propri associati, ha voluto avvalersi di
un valido partner: si tratta di CONIT. Quest’acronimo
Momento della firma tra gli attori dell’accordo
rappresenta un consorzio, che raggruppa al suo inter- no una serie di aziende specializzate in diversi ambiti dell’ICT (Information and Communication Techno- logy) e in grado quindi di offrire un’ampia gamma di servizi e prodotti.
Grazie a questa collaborazione, di fatto, potranno essere fornite prestazioni professionali a fronte di spe- cifiche esigenze, oppure potranno essere presentate delle proposte innovative mirate non solo alla singola azienda, ma anche a raggruppamenti di esse.
Nello specifico, l’Associazione farà da intermedia- rio tra le parti, prestando anche fisicamente gli spazi necessari per le singole consulenze.
un’evoluzione in corso verso forme giuridiche più strutturate.
Dall’osservazione dei dati in base all’anno di iscrizione al Registro delle imprese, emerge che tre imprese su cinque (5.396 unità) hanno meno di 15 anni (si sono iscritte tra il 2000 e il 2014). Di queste, 2.654 (pari
al 30% delle imprese femminili) si sono iscritte negli ultimi quattro anni.
Per il complesso delle imprese registrate in provincia di Trento, invece, è il 54% delle imprese ad avere meno di 15 anni e il 22% ad aver effettuato l’iscrizione negli ultimi quattro anni.
I settori in cui si registra una consistente presenza imprenditoriale femminile sono il commercio all’ingrosso e al dettaglio, l’agricoltura, il turismo e le “altre attività di servizi” (prevalentemente servizi alla persona).
Focalizzando l’attenzione sul comparto turistico, in Trentino più di un quarto delle imprese è a guida
femminile. Sono 1.440 le imprese femminili in essere a fine 2014 e rappresentano il 28,3% del totale di quelle che si occupano di alloggio e ristorazione presenti sul
territorio, pari a 5.091 unità: 527 sono dedite ai servizi di ospitalità e 913 si occupano di ristorazione.
In Trentino, e ancor più in Alto Adige, è presente una quota rilevante di imprese dedite alla ricettività, mentre nel Nord Est e in Italia sono concentrate nel comparto della ristorazione.
Nel comparto turistico in senso stretto (alloggio e ristorazione), il 12,8% delle imprese è guidato da giovani donne, con meno di 35 anni di età (è il 7,6% in provincia di Bolzano, il 14,6% nel Nord Est e il 17% a livello nazionale). È interessante rilevare come le imprese guidate da giovani donne rappresentino il 38,3% del complesso delle imprese giovanili del comparto turistico, dato questo superiore a quanto registrato sia a livello nazionale (33,6%) sia nella provincia di Bolzano (37,2%) e in linea con il dato del Nord Est (38,6%).
A completamento del comparto turistico “allargato”, si affiancano le agenzie di viaggio, i tour operator,
i servizi di prenotazione e attività connesse (35 imprese femminili registrate a fine 2014) e le attività creative, artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (78 le imprese femminili registrate a fine 2014).
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L’obiettivo principe dell’iniziativa consiste, in questo senso, nel garantire ai propri associati servizi informatici (ad esempio sito internet, software, ge- stionali ecc.) altamente specializzati, di alta qualità e, soprattutto, a basso costo.
Da ora quindi CONIT entrerà come protagonista nel mondo artigiano contribuendo allo sviluppo tec- nologico delle migliaia imprese associate alla realtà della nostra categoria.
Abbiamo voluto intervistare il Presidente del Con- sorzio CONIT, xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx, per sentire il suo parere in argomento.
Presidente ci spieghi un po’ meglio da dove è partita questa iniziativa
Sono molti anni che il CONIT cerca di diventare il punto di riferimento per l’Associazione Artigiani e so- prattutto per i propri associati, al fine di fornire servizi tecnologici alle varie realtà artigiane trentine, ma solo ora, grazie anche al fattivo intervento dell’xxx. Xxxxxx Xxxxxxx, Presidente della categoria associativa ICT e dell’impegno della struttura dell’Associazione, che ha creduto in questa iniziativa, siamo riusciti a progetta- re questo nuovo impianto.
Ci spieghi meglio di cosa si tratta
Il consorzio è nato quasi 12 anni fa, con lo scopo di essere l’interfaccia ver- so la pubblica amministrazione locale, come risposta a bandi gara e progetti di grande respiro, dove le singole aziende non potevano partecipare di- stintamente. Mettendo a fattor comu- ne esperienze e risorse, siamo diventa- ti negli anni un ottimo riferimento per la pubblica amministrazione locale e, soprattutto, apprezzati per capacità e
mente complessi e ambiziosi. Con il tempo Provin- cia, Xxxxxx e affini ci hanno riconosciuto capacità tecnica e innovazione, mai comunque rinnegando l’orgoglio artigiano. Sì perché, se da una parte una grossa realtà come la nostra che coinvolge oltre 200 persone si può definire un’azienda industriale di di- screte dimensioni, dall’altra non vogliamo perdere l’identità classica dell’artigiano dove in primis… ci mettiamo la faccia, con nome e cognome, senza il minimo problema, dover scalare capi, dirigenze, or- ganigrammi.
Il consorzio vive i progetti con un capo commessa (project manager) con comprovata capacità tecnica e relazionale, che nella gran parte dei casi è uno dei ti- tolari delle aziende, offrendo garanzia di continuità e responsabilità. Ma non è tutto. Ogni progetto viene condiviso nella fase dei rischi e della proposta con 2, 3 o 4 aziende al fine di garantire continuità, assisten- za e innovazione. Per questo crediamo di essere vin- centi.
Mi sembra un bel modello di business.
Ma mi faccia un esempio di vantaggio per i nostri associati
Qui viene il punto forte. Oggi credo che anche l’ar- tigianato debba cambiare marcia ricer- cando nell’informatica e i servizi a essa connessi, dei validi supporti. La gestio- ne dei costi, specialmente in momenti di crisi, ha bisogno di attenzione e pre- cisione proprio per non lapidare risorse e costi che in “periodi di magra” assu- mono una valenza maggiore. E qui pos- siamo dare una mano noi.
Oggi per esempio, abbiamo realizza- to dei software in grado di tenere sotto controllo le commesse, le spese, la ge- stione del cantiere, l’organizzazione
serietà nel condurre progetti decisa-
Il Presidente del XXXXX Xxxxxxx Xxxxxx
aziendale con una semplicità unica nel
Piccoli negozi e botteghe artigiane in crisi: perse 34mila attività e 93mila posti di lavoro
I dati elaborati dalla CGIA sono riferiti al 2014
Le vendite al dettaglio continuano a segnare il passo:
il forte calo registrato dal numero delle piccole imprese commerciali e di quelle artigiane presenti nel Paese
è una diretta conseguenza di questa situazione.
Nel 2014, infatti, il saldo dei negozi di vicinato, calcolato come differenza tra le aziende iscritte e quelle cessate, è stato pari a -34.410. A fronte della chiusura di queste imprese, l’Ufficio Studi della CGIA ha stimato la perdita di oltre 93.400 posti di lavoro, di cui quasi 42mila
nei piccoli esercizi commerciali e altri 51.500 circa nell’artigianato.
A seguito del calo delle vendite, del forte aumento della pressione fiscale registrato in questi ultimi anni e della presenza di una grande distribuzione che esercita sempre più una fortissima concorrenza sui prezzi,
le botteghe artigiane hanno subito il contraccolpo negativo più pesante: a fronte di 88.498 imprese che hanno aperto l’attività, nel 2014 ben 108.891 hanno chiuso definitivamente i battenti (saldo pari a -20.393). Nel commercio, invece, le aperture hanno interessato 42.871 piccoli negozi, mentre le chiusure sono state 56.888 (saldo pari a -14.017).
«Oltre al danno economico – dichiara il segretario della CGIA Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx – c’è anche un aspetto sociale da non trascurare. Quando chiude
definitivamente la saracinesca un piccolo negozio o una bottega artigiana, la qualità della vita di quel quartiere peggiora. C’è meno sicurezza, più degrado e il rischio concreto di impoverimento del tessuto sociale».
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suo genere. Innovazione di processi, ed ecco l’innova- zione anche per chi non ha grande dimestichezza con il mondo informatico.
Sì, ma come sempre… grande qualità, alti costi
E anche qui proponiamo innovazione. Niente più acquisti di costosi strumenti, ma fornitura di servizi, con la semplice connessione a internet e con un ca- none annuale di 69 euro.
Come sessantanove euro l’anno. Vorrà dire, a partire da…
No. 69 euro. Siamo in grado per esempio di fornire una soluzione con 69 euro – e non con la classica fra- se… a partire da… ormai stra-abusata e mi permetta, quasi truffaldina –, di poter dare all’artigiano un servi- zio completo per la gestione della commessa, tempisti- che, trasferte, costi e soprattutto report. Report per es- sere in grado di mantenere in periodi come questi un’attenzione particolare ai costi semplicemente an- che dal proprio telefonino. Penso sinceramente che chiunque possa con queste nuove applicazioni trovare dei benefici immediati per la propria realtà aziendale, indipendentemente dalle sue dimensioni, non crede?
Direi che non posso che far altro che darle ragione. Qualsiasi artigiano, che sia elettricista,
falegname, piastrellista, carpentiere ecc…
con un sistema di questo tipo non può che trarne dei benefici.
Certo, per non parlare dei salvataggio dei dati, del- le possibili rotture dell’hardware, della sicurezza e del- la privacy. Diciamo che qualcosa di innovativo, se non altro nel processo della lavorazione, la stiamo portando in maniera trasversale a tutti gli associati.
Per concludere… ci aspettiamo una presentazione massiva a tutti i nostri associati
Direi che tornando all’accordo stipulato, le azioni di marketing saranno congiunte, concordate e pro- mosse con l’Associazione Artigiani, la quale metterà a disposizione quanto ritenuto opportuno per lo svolgimento dell’iniziativa. È comunque nostra in- tenzione proporre in questa prima fase un contatto nelle varie sedi territoriali in modo da poterci far co- noscere personalmente dagli associati, sempre nella logica che vogliamo essere partner e non semplici fornitori.
Bene, grazie e tanti auguri
□
Grazie a Lei e speriamo di poter essere apprezzati anche dai vostri associati… in fondo anche il nostro consorzio con le sue imprese consorziate siamo tutti vostri associati… quindi la partita ce la giochiamo in casa!
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Industrial Engineering Days 2015
Collaborazione tra Università e mondo imprenditoriale. Tre realtà aziendali associative partecipano all’evento “Industrial Engineering Days 2015”.
□ di Xxxxxxx Xxxxxxxxxxxx, responsabile Area Reti di Impresa
I
l 25 febbraio 2015, presso il Polo scientifico e tecnologico “Xxxxx Xxxxxxx” di Povo, il Diparti- mento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Trento, in collaborazione con l’Associa- xxxxx Xxxxxxxxx e Piccole Imprese della Provincia di Trento e Confindustria Trento, ha organizzato una giornata dedicata all’incontro fra studenti e laureati del Dipartimento e alcune importanti
realtà aziendali.
L’evento è poi proseguito il 2 marzo 2015 presso la sede di Confindustria Trento approfondendo i temi dell’innovazione e del trasferimento di tecnologia tra Ateneo e aziende. Tra i numerosi ospiti anche Rober- to De Laurentis che in qualità di Presidente dell’As- sociazione Artigiani ha evidenziato l’incremento dei neolaureati nelle nostre imprese.
Nella ricerca di un lavoro qualificato, ciò che può fare la differenza è la conoscenza del mondo delle im- prese e l’abitudine a confrontarsi con le esigenze, i problemi e le sfide quotidiane del lavoro in azienda.
È questa la convinzione su cui si è basato “Indu- strial Engineering Days 2015”.
Si è trattato di un momento di confronto, promos- so congiuntamente dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento, dall’Associazio- ne Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Tren- to e da Confindustria Trento, attraverso un program- ma ricco di presentazioni con spazio per i colloqui individuali, il tutto articolato su due giornate impe- gnative.
Si è iniziato il 25 febbraio con una giornata d’in- contro fra studenti, laureati in Ingegneria industriale e importanti realtà aziendali al fine di comprendere quali sono i possibili sbocchi occupazionali, le com- petenze richieste dal mondo del lavoro e le sinergie tra il Dipartimento e le imprese del territorio.
Numerosa è stata l’adesione degli studenti e neolau- reati che sono passati da 200 a 300 partecipanti rispetto
all’edizione 2014, come anche le aziende presenti alla giornata che sono raddoppiate passando da 12 a 24.
L’evento mattinale è iniziato con un workshop de- dicato alle presentazioni aziendali che hanno esposto agli intervenuti le proprie attività riconducendo l’in- tervento al tema del giorno “Il prodotto dall’innova- zione, alla produzione, alla commercializzazione, alla comunicazione”.
In particolare, quali portavoce dell’Associazio- ne Artigiani, sono intervenute tre nostre realtà aziendali associative che operano principalmente nel campo dell’innovazione:
CONSORZIO INTERNAZIONALE SOLUZIONI ECO-SOLIDALI in sigla C.I.S.E.
Trattasi di un consorzio di filiera che opera nel set- tore delle energie rinnovabili offrendo un servizio completo del tipo “global service” attraverso moltepli- ci attività (consulenza, fornitura, installazione…) al fi- ne di realizzare qualsiasi tipo di soluzioni eco-solidali.
CONSORZIO STABILE BUILD GROUP
in sigla BUILD GROUP
Trattasi di un consorzio di filiera dove operano varie aziende appartenenti al settore dell’edilizia sostenibi-
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le, con particolare riferimento alla costruzione di case in legno, che si sono aggregate al fine di offrire un pro- dotto con la formula “chiavi in mano”. È un consorzio “stabile” dove tutte le imprese sono titolari di certifica- zione SOA necessaria per accedere anche agli appalti pubblici. La sommatoria delle singole SOA aziendali certifica il consorzio con una SOA prestigiosa.
JLB BOOKS SAS di XXXXXXX XXXXXX & C.
Trattasi di un’azienda che opera nel settore infor- matico spaziando su tutte le attività connesse alla “Information and Communication Technology” con particolare riferimento allo sviluppo di siti web, e- commerce, software, app… L’obiettivo strategico aziendale è quello di acquisire importanti commesse pubbliche e/o private in tale ambito informatico svi- luppabili sul territorio provinciale, nazionale e inter- nazionale.
L’azienda è inoltre consorziata al Consorzio Stabi- le Innovazione Tecnologica in sigla “CONIT” che sviluppa, anche nel nostro ambito associativo, pro- getti nel settore ICT.
L’evento pomeridiano si è concluso con il “Career Forum” dedicato all’incontro tra aziende e studenti, dottorandi, laureati attraverso colloqui individuali con oltre una ventina di imprese, tra cui le nostre realtà aziendali associative C.I.S.E. - BUILD GROUP - JLB BOOKS, interessate a reclutare giovani ingegneri indu- striali e a far conoscere le proprie attività.
Circa 100 sono stati i colloqui prenotati dagli stu- denti e laureati del Dipartimento che hanno avuto oc- casione di entrare in contatto con le aziende presenti, testando la loro abilità nel presentarsi per trovare la- voro.
Lavoro che comunque non scarseggia per i laureati in ingegneria dei materiali e meccatronica, così con- fermato dal Direttore del Dipartimento Xxxxxxx Xx- gliaresi che ha evidenziato come generalmente tutti gli studenti usciti dai due percorsi di laurea magistrale trovano un impiego dopo tre/quattro mesi dalla con- clusione del percorso di studi. Non è un caso quindi se le iscrizioni sono raddoppiate rispetto allo scorso anno accademico salendo da 80 a 150 studenti.
L’iniziativa ha costituito quindi una preziosa occa- sione per il giovane ingegnere industriale al fine di comprendere i possibili sbocchi occupazionali, le competenze richieste e le modalità d’ingresso in azienda, ma soprattutto è stata anche un’occasione per i nuovi e/o futuri laureati di entrare in contatto con nostre aziende del sistema artigianale che, nono- stante la crisi economica, sono ancora pronte a inve- stire su quei giovani dotati di talento, idee e voglia di mettersi in gioco.
La seconda giornata del 2 marzo ha avuto luogo presso la sede di Confindustria Trento utilizzando an- che un collegamento in videoconferenza con la sede del Dipartimento di Ingegneria Industriale al fine di permettere a tutti gli studenti di assistere all’evento.
I temi del giorno erano dedicati all’approfondi- mento dell’innovazione e del trasferimento di tecno- logia tra Ateneo e Aziende, facendo riferimento anche ai fabbisogni e profili professionali richiesti dalle aziende del territorio, con particolare correlazione al- la figura dell’ingegnere industriale.
Di fronte a quasi trecento intervenuti tra rappresen- tanti delle aziende, manager, docenti e ricercatori, stu- denti, neolaureati e dottorandi in ingegneria industria- le si sono susseguiti una serie di interventi da parte dei numerosi e autorevoli relatori provenienti dal mondo politico, sindacale, universitario e professionale.
Tra i conferenzieri presente anche il nostro Presi- dente Xxxxxxx Xx Xxxxxxxxx che ha voluto conferma- re come l’attenzione per i laureati sia rilevata anche dal mondo dell’artigianato. «Negli ultimi anni è au- mentato il numero dei laureati entrati nelle nostre imprese – ha spiegato il Presidente dell’Associazione Artigiani – in particolare nella meccanica. Tutte le im- prese dovrebbero rapportarsi all’Università, ma biso- gna migliorare gli strumenti della collaborazione».
Pensiero condiviso con altri relatori all’evento che hanno ribadito l’importanza di un dialogo sempre più fattivo e collaborativo fra università e imprese.
La collaborazione fra l’università e le imprese è dunque importante per formare laureati con compe- tenze vicine alle richieste del mercato.
□
Da qui emerge che l’innovazione e il trasferimento tecnologico non si realizzano solamente con tecnolo- gia e ricerca: all’interno delle imprese servono dun- que risorse umane adeguatamente formate.
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Modifica interna dello statuto
e del regolamento interno
PORFIDO
In data 2 luglio 2015 il Consorzio Artigiano del Porfido ha modificato il proprio statuto e il relativo regolamento interno con lo scopo strategico di un rilancio nel mondo economico, in una nuova veste più moderna e adeguata al periodo in corso.
□ di Xxxxxxx Xxxxxxxxxxxx (Responsabile Area Reti di Impresa)
L’
Associazione Artigiani, at- traverso la sua Area Reti di Impresa, ha supportato il Consorzio Artigiano del Porfido nel- lo sviluppo di un progetto finalizza- to a incrementare la compagine consortile e conseguentemente l’at- tività che verrà svolta in futuro con una nuova metodologia, diversa- mente organizzata, basata anche
sul concetto di filiera produttiva.
Ecco quindi che il 2 luglio 2015 davanti al notaio Xxxxx Xxxxxxxxx- ne e a Xxxxxxx Xxxxxxxxxxxx, re- sponsabile dell’Area Reti di Impresa dell’Associazione Artigiani, si è prov- veduto con un’assemblea straordi-
xxxxx a modificare radicalmente lo statuto e il regolamento consortile
Gruppo autori della modifica notarile statutaria e regolamentare del consorzio
adeguandoli alle nuove esigenze dettate dal progetto operativo messo a punto dal Consorzio.
Abbiamo voluto quindi intervistare il Presidente del Consorzio Artigiano del Porfido, sig. Xxxxxx Xxx, per sentire il suo parere in argomento.
Presidente, ci spieghi
da dove è partita questa iniziativa
Il Consorzio Artigiano del Porfido è stato costitui- to storicamente nell’anno 1999 con ordinamenti e re- gole tipiche che andavano bene in quegli anni. Ora i tempi sono cambiati, le esigenze di mercato sono di- verse e bisognava doverosamente adeguare la nostra struttura e operatività a una realtà più moderna e adatta per i tempi di crisi in cui viviamo. Di questo il nostro Consiglio di Amministrazione ne ha preso atto e ha iniziato a ragionare su di un progetto di riorga- nizzazione del Consorzio.
Ci spieghi meglio di cosa si tratta
Per prima cosa abbiamo voluto creare i presuppo- sti per ampliare l’attuale compagine consortile inse-
rendo tutte le attività che riguardano il settore del porfido (posatori, trasformatori, estrattori, commer- cianti…). A completamento di queste attività abbia- mo voluto aprire l’ammissione al Consorzio anche ad attività connesse, complementari e accessorie in genere (scavi e sottoservizi, elettricisti, idraulici, giar- dinieri, autotrasportatori…) al fine di sviluppare un consorzio di filiera che operi in modalità “Global Ser- vice”.
E come verrà resa appetibile l’eventuale ammissione di nuovi consorziati?
Si è pensato di creare tre tipi di consorziati (age- volato, ordinario e sostenitore) con quote di fondo consortili differenziate e libera scelta di sottoscrizio- ne ognuno secondo le proprie esigenze. La quota di fondo del consorziato agevolato è puramente simbo- lica, mentre quella del consorziato ordinario si col- loca a metà strada rispetto alla quota di fondo del consorziato sostenitore. Questo permetterà ai nuovi consorziati di approcciarsi in maniera diversa al Consorzio.
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PORFIDO
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Xxxxxx Xxx, Presidente del Consorzio
Quindi si differenziano parzialmente anche i diritti e doveri dei consorziati?
Infatti, chi si avvicina al Consorzio in qualità di “consorziato agevolato” avrà ovviamente un’espressio- ne di voto proporzionale all’ammontare della quota del fondo conferito, quindi inferiore rispetto alle altre modalità di adesione. In contropartita lo stesso consor- ziato avrà anche alcuni doveri differenziati come ad esempio la copertura di parte delle spese di organizza- zione, amministrazione e gestione del Consorzio che verrà attribuita in proporzione alle quote del fondo consortile possedute, quindi con un minor costo.
Inoltre abbiamo voluto inserire nel regolamento interno anche una norma che cauteli i nuovi consor- ziati ammessi escludendoli da ogni responsabilità in- terna in merito a eventuali ripianamenti economici relativi a perdite d’esercizio pregresse o a qualsiasi al- tro costo imputabile a esercizi precedenti all’anno di ammissione.
In definitiva con queste recenti regole si vuole fa- vorire l’ingresso di nuovi consorziati che intendono entrare in una realtà consortile moderna in grado di offrire nuove opportunità di lavoro con un esborso economico simbolico e un rischio contenuto.
Questa compagine consortile diversificata è statica o potrà evolversi nel tempo?
Come abbiamo detto ogni consorziato potrà far parte del Consorzio con la quota di partecipazione che più gli aggrada. Inoltre la quota partecipazione potrà essere modificata nel tempo… nel senso che ogni con- sorziato potrà annualmente scegliere e sottoscrivere una quota diversa di appartenenza al Consorzio.
Abbiamo voluto creare questo meccanismo, pure complesso, per far avvicinare al Consorzio anche le imprese più scettiche che, grazie alle limitazioni di esborso economico, di diritti e doveri potranno cono- scere e testare l’attività consortile per poi crescere nel suo interno anche come consorziato. Infatti è nostra convinzione che quando l’intera compagine consor- tile si sarà assestata nel tempo, diventerà matura la scelta di un’unica quota di partecipazione in un con- testo di gestione paritetica del Consorzio.
Avete già contattato nuove imprese per illustrare il vostro progetto?
Ancora prima di recarci dal notaio per la modifica del nostro statuto e del regolamento interno abbiamo fatto una serie di riunioni territoriali invitando per ora alcune imprese artigiane di nostra conoscenza e fiducia appartenenti alla categoria del porfido.
L’iniziativa ha avuto un riscontro positivo e già in quella fase abbiamo raccolto delle preadesioni al no- stro Consorzio.
Ora è nostra intenzione contattare altre imprese artigiane e non, che godono di opportune credenziali, al fine di ottenere e garantire una solida e competente compagine consortile.
Avete pensato anche a una nuova gestione organizzativa consortile?
Abbiamo previsto nel nostro regolamento la no- mina di un direttore, tra l’altro già operativo, che si occupi di tutti i rapporti tecnici e amministrativi nei rapporti contrattuali con i committenti dei lavori. Inoltre abbiamo già individuato un’altra persona a cui verranno affidati tutti gli aspetti commerciali e di marketing consortile. Infine il Consiglio di Ammini- strazione del Consorzio potrà costituire eventuali commissioni tecniche, consultive o esecutive, alle quali affidare particolari compiti.
In definitiva… ci siamo ben organizzati anche sot- to questo profilo!
Ci sono altre novità nella vostra riorganizzazione consortile?
Diverse sono le altre novità oggetto della nostra riorganizzazione… vi posso citare ad esempio che nel breve giro di tempo xxxxxxx a ottenere la certifica-
Posa e rivestimenti in porfido eseguiti dal Consorzio
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zione SOA necessaria per poter partecipare alle gare di appalto pubbliche superiori a euro 150mila. Questo permetterà alle nostre imprese consorziate, anche se prive di certificazione SOA personale, di operare tra- mite il Consorzio in maniera attestata dal certificato di qualificazione SOA consortile.
Un’altra iniziativa l’abbiamo adottata per incenti- vare i consorziati alla segnalazione di possibili lavori o forniture al Consorzio riconoscendo loro una prov- vigione.
Altre novità saranno oggetto di sviluppo nei pros- simi mesi.
Bene… Non mi resta che augurarvi un buon prosieguo nella vostra rinnovata attività consortile.
Grazie… In questi 16 anni di attività consortile e di altrettanta mia presidenza del Consorzio abbiamo vissuto periodi buoni e periodi meno buoni, dovuti principalmente alla crisi economica in atto. Resta il fatto che comunque siamo sempre andati avanti nella certezza che lo stare assieme, in un’aggregazione tra imprese, ci fortifica e ci facilita nel raggiungimento di obiettivi che singolarmente sarebbero irrealizzabili.
Con questa riorganizzazione strategica del Con- sorzio ci prefiggiamo di rinforzare ulteriormente il nostro legame, proponendoci sul mercato in una nuova veste sempre più particolareggiata e professio- nale.
E speriamo che anche questa crisi congiunturale piano piano ci abbandoni, lasciando spazio a una ri- presa economica che tutti auspichiamo.
□
Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Artigiano del Porfido è disponibile a valutare even- tuali richieste di ammissione al Consorzio.
PORFIDO
ACCONCIATURA
Indicazioni sulla questione della nomina/comunicazione al SUAP
Il Ministero dello Sviluppo Economico, in una nota del 29 maggio 2015, ha fornito alcune indicazioni sulla questione della nomina/comunicazione
al SUAP (Ufficio Commercio del Comune dove si svolge l’attività) del responsabile tecnico delle
imprese di acconciatura che hanno avviato l’attività prima del 17 settembre 2005, data di entrata in vigore della L. 174/2005 (la norma che ha introdotto, anche in Trentino, l’abilitazione professionale).
Pur non indicando termini precisi per la nomina/comunicazione – ma lasciando intendere che essa vada effettuata in tempi brevi – la nota chiarisce in particolare che:
1) le imprese artigiane individuali operanti su più sedi che hanno avviato l’attività prima del 17 settembre 2005 devono fare la comunicazione al SUAP;
2) le imprese artigiane individuali operanti su una sola sede che hanno avviato l’attività prima del 17 settembre 2005 non devono fare la comunicazione al SUAP e l’iscrizione del titolare/responsabile tecnico verrà effettuata automaticamente dalle CCIAA mediante annotazione al REA;
3) le imprese non artigiane operanti su una o più sedi che hanno avviato l’attività prima del 17 settembre 2005 devono fare la comunicazione al SUAP;
4) nessun problema si pone, invece, per le imprese (artigiane e non) che hanno avviato l’attività dopo il 17 settembre 2005 che – come noto – devono avere già adempiuto agli obblighi di cui sopra.
La nota del MISE risponde puntualmente
a un quesito del Comune di Saronno sul caso delle imprese individuali e, pertanto, non affronta
il problema per le società. In ogni caso si ritiene che, per analogia, il ragionamento fatto per le ditte individuali possa estendersi anche alle SOCIETÀ, con l’unica differenza che, nei casi di imprese operanti in unica sede, sarà necessario comunicare al SUAP chi, tra i soci, ricopre il ruolo di responsabile tecnico.
In ogni caso gli Uffici Territoriali
e l’Area Categorie (0461.803.727) dell’Associazione sono a Vostra disposizione per ulteriori chiarimenti
Per qualsiasi informazione utilizzare i seguenti contatti
tel. 0000.000000 - fax 0000.000000
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È NATO IL NUOVO
Consorzio Vermiglio Edilizia chiavi in mano
in sigla “COVEDIL”
□ di Xxxxxxx Xxxxxxxxxxxx, responsabile Area Reti di Impresa
CONSORZIO VERMIGLIO - EDILIZIA CHIAVI IN MANO in sigla “COVEDIL”
Nome CONSORZIO VERMIGLIO - EDILIZIA CHIAVI IN
MANO in sigla “COVEDIL”
Ubicazione 00000 Xxxx (XX) - Xxxxxx Xxxxxx Xxxxx, 00 c/o Sede Locale dell’Associazione Artigiani
tel. 349.6198591 - xxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxx.xxx
Categoria lavori edili, complementari e accessori
Consorziati n. 6 (la compagine consortile è ancora in fase di implementazione)
L’art. 2602 del C.C. recita testual- mente: «Con il contratto di consorzio più imprenditori istituiscono un’orga- nizzazione comune per la disciplina o per lo svolgimento di determinate fa- si delle rispettive imprese».
Ecco quindi che prendendo spun- to da questa norma del codice civile il 30 luglio 2015, davanti al notaio Xxxxx Xxxxxxxxxxx e a Xxxxxxx Xxx- lagiacoma, responsabile dell’Area Reti di Impresa dell’Associazione Artigiani, è stato costituito un nuovo “consorzio con attività esterna” che raggruppa imprese artigiane, tutte aderenti all’Associazione, che operano nel settore delle costruzio- ni edili.
Gruppo costituenti il consorzio COVEDIL nello studio notarile
In particolare questo consorzio ha pertanto rilevanza esterna autono- ma, poiché intrattiene rapporti giuri- dici con i terzi, nei confronti dei quali assume obbligazioni per conto dei consorziati (es.: appalti). Infatti Il con- sorzio con attività esterna (art. 2612 del C.C.) non è una società che co- stringe tutti i soci a lavorare per se stessa, ma è “un’impresa di imprese”, nella quale ciascuna di esse mantie- ne tutta la propria autonomia orga- nizzativa, che opera per conto delle medesime imprese consorziate.
Il consorzio denominato “CON-
XXXXXX XXXXXXXXX - EDILIZIA CHIAVI IN MANO” in sigla “COVE-
DIL” unisce un gruppo di piccoli im-
12 l’Artigianato
Anno LXVI ■ N. 9 ■ Settembre 2015
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prenditori artigiani provenienti tutti da Vermiglio, ridente paese dell’alta Val di Sole.
La compagine consortile, ancora in fase di assestamento, mira alla sua implementazione acquisendo specializzazioni complementari e accessorie al settore dell’edilizia.
«L’idea di costituire un consor- zio – afferma il presidente Xxxxxx Xxxxxxx – è partita rivolgendo l’at- tenzione alle gare di appalto che sta- biliscono criteri di ammissione in ba- se a requisiti tecnici professionali non raggiungibili dalle piccole azien- de come quelle della nostra realtà territoriale che quindi non potevano partecipare singolarmente.
In seguito più volte a livello locale
Incontro a Vermiglio con la sindaca Xxxx Xxxxxxx (seconda da destra) e alcuni promotori del Consorzio
si era discusso, fra gli artigiani del settore, per cercare di individuare quali potessero essere le soluzioni a questa realtà.
A fronte della crisi economica, ancora in atto, e in previsione delle gare di appalto future, si è deciso di passare dalle parole ai fatti…».
Un gruppo ideatore di questa ini- ziativa consortile (artigiani, tecnici e rappresentanti politici del comune di Vermiglio), con il supporto di Xxxxxxx
Cariche consortili
PRESIDENTE
• Xxxxxxx Xxxxxx
VICE PRESIDENTE
• Xxxxxxxxx Xxxx
CONSIGLIERE
• Xxxxxxxxx Xxxxxxx
Dellagiacoma, responsabile dell’A- rea Reti di Impresa dell’Associazio- ne Artigiani, e di Xxxxxxxx Xxxxxxxx, promoter associativo che ha saputo cogliere anticipatamente la neces- sità locale aggregativa, ha individua- to, tramite una serie di riunioni serali locali, le motivazioni per spingere queste imprese a consociarsi al fine di perseguire alcuni vantaggi tipici del “fare rete” quali ad esempio:
• ottenere economie di scala (au-
mento della produzione con dimi- nuzione dei costi medi);
• creare condizioni di maggiore com- petitività;
• conquistare nuove fette di merca- to che nessuna impresa in autono- mia sarebbe in grado di realizzare;
• ottimizzare gli approvvigionamenti spuntando prezzi più bassi (acqui- sti collettivi);
• fornire servizi per i consorziati a costi più contenuti di quelli di mer- cato;
• organizzare azioni di promozione;
• realizzare investimenti ingenti ri- partendo i costi;
• offrire un servizio/prodotto com- pleto (es.: costruzioni, ristruttura- zioni fabbricati con la formula“chia- vi in mano”);
• partecipare a gare di appalto;
• fronteggiare la crisi del settore.
L’obiettivo principale del consor- zio COVEDIL resta comunque quello di proporre la possibilità alle piccole imprese artigiane locali di partecipa- re ad appalti pubblici e privati, anche di considerevole entità, distribuen- doli equamente e per competenze tra le aziende consorziate, offrendo così un servizio/prodotto completo con la formula “chiavi in mano”.
Il CONSORZIO VERMIGLIO - EDI-
XXXXX XXXXXX IN MANO nasce dalla volontà di creare una realtà compatta che possa presentarsi sul mercato, sia pubblico che privato, in modo effi-
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associazione } consorzi
cità economica finanziaria, idoneità tecnico organizzativa, dotazione di attrezzatura tecnica, organizzazione di personale) permettendo così, an- che alle imprese consorziate prive di una SOApersonale, di eseguire i lavori pubblici.
Per il consorzio neo costituito è prevista l’iscrizione al Registro Im- prese della C.C.I.A.A. e successiva- mente, per le sue caratteristiche in- trinseche, l’ottenimento dell’iscrizione all’Albo delle Imprese Artigiane.
ciente ed efficace attraverso l’unione delle potenzialità, capacità ed espe- rienze dei propri consorziati.
Il consorzio si pone pertanto due principi fondamentali:
• EFFICIENZA poiché i lavori vengo- no eseguiti da imprese professio- nalmente competenti, gestite sotto una comune direzione e organizza- zione, godendo di aumenti di pro- duttività e qualità.
• EFFICACIA perché una realtà così organizzata e gestita si pone sul mercato con una forza maggiore rispetto alla sola somma delle for- ze delle singole imprese.
La sua peculiarità è di essere quin- di un consorzio di filiera composto dall’unione di imprese specializzate nei vari settori dell’edilizia che nel loro insieme riescono ad offrire dei servizi a 360° del tipo “Global Service”.
Possiamo quindi dire che la com- pagine consortile mira a diventare uno dei soggetti di riferimento nel- l’ambito locale nel campo dell’edili- zia in generale utilizzando la formula “Chiavi in Mano”.
Così, come abbiamo già detto, il consorzio avrà per oggetto l’istituzio- ne e la gestione di servizi inerenti l’at- tività di lavori edili, complementari e accessori in generale, nonché di pro- muovere, disciplinare e coordinare le attività delle imprese consorziate
con lo scopo di consolidare e accre- scere quantitativamente e qualitati- vamente le attività delle stesse.
Per il conseguimento di tali obiet- tivi il consorzio potrà esercitare tutte le attività legalmente consentite co- me ad esempio svolgere attività nei settori connessi a lavori edili e com- plementari, promuovere e ricercare specifiche opportunità di lavoro per conto delle imprese consorziate sia nel campo dei lavori pubblici che di quelli privati, assumere appalti di opere pubbliche e private da asse- gnare in esecuzione ai consorziati.
Il consorzio non ha fini di lucro e
non può comunque distribuire utili ai consorziati sotto qualsiasi forma. In- fatti il consorzio è da ritenersi un “Istituto” che facilita e permette alle ditte consorziate di conseguire utili aziendali.
Gli obiettivi di crescita sono al cen- tro delle strategie di questo nuovo consorzio tanto dall’iniziare già a pen- sare, in un futuro non troppo remoto, a una Certificazione di Qualità ISO, non- ché alla Certificazione SOA, quale at- testato di qualificazione che indica le categorie (tipologie di lavoro) e le classifiche (importo) per le quali il consorzio è abilitato ad eseguire i lavo- ri pubblici superiori ad euro 150.000.
L’Attestazione SOA, ottenuta au-
tonomamente dal consorzio, soddi- sfa requisiti generali (onorabilità e affidabilità) e requisiti speciali (capa-
«Le idee che abbiamo condiviso con tutti i consorziati – afferma il presidente Xxxxxx Xxxxxxx – sono indubbiamente ambiziose, ma con l’impegno e la determinazione di tut- ti noi sono certo che seguendo un percorso costruttivo, nei dovuti tem- pi di realizzo, verranno proficuamen- te concretizzate.
Per l’esecuzione e l’attuazione degli scopi consortili, nonché per il funzionamento tecnico e ammini- strativo del Consorzio, nel breve giro di tempo, andremo a predisporre un apposito regolamento interno mira- to che dovrà essere condiviso e ap- provato da tutti i consorziati.
Il nostro Xxxxxxxxx – prosegue il presidente Daldoss – è dotato di un fondo consortile alla formazione del quale contribuisce ciascun consor- ziato con il versamento della sua quota di partecipazione che abbia- mo fissato statutariamente in euro 3.000, stabilendone la sua restitu- zione, qualora il consorziato deci- desse di uscire dal Consorzio».
«L’aggregazione tra più aziende – conferma il responsabile dell’Area Reti di Imprese Xxxxxxx Xxxxxxxxxx- ma – ha lo scopo di mettere in comu- ne le differenti competenze e risorse, attenuare gli svantaggi delle ridotte dimensioni, stimolare le economie di scala, accelerare i processi di svilup- po e di penetrazione del mercato… e parallelamente di condividere rischi e oneri in vista del raggiungimento di un obiettivo comune.
L’Associazione Artigiani e Piccole
Imprese della Provincia di Trento sup- portaormai dacirca 20 anni le aziende associate che intendono aggregarsi in reti di impresa, offrendo un’assistenza a largo raggio su ogni problematica e necessità occorrente.
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associazione } consorzi
Elenco delle imprese consorziate
1. XXXXXXXXX XXXXXXX
00000 Xxxxxxxxx (XX) - Via S. Xxxxx, 34 (impianti termoidraulici)
2. XXXXXXXXX XXXX (ARTDESIGN)
00000 Xxxxxxxxx (XX) - Xxx xx Xxxxx Xxxxx, 0 (finiture edili - arredi)
3. CAROLLI LIVIO
00000 Xxxxxxxxx (XX) - Xxx xxxxx Xxxxx, 00 (xxxxxxxx elettrici)
4. XXXXXXX XXXXX
00000 Vermiglio (TN) - Xxx xxx Xxxxxx, 00 (xxxxxxx edile - cappotti - cartongessi)
5. XXXXXXX XXXXX X XXXXXXXX X.X.X.
00000 Xxxxxxxxx (XX) - Via delle Viaciole, 16/A (falegnameria - lavorazione del legno - serramentisti)
6. EDIL2000 XXX XX XXXXXXX XXXXX X X. 00000 Xxxxxxxxx (XX) - Xxx xx Xxxxx Xxxxx, 0 (costruzioni edili)
Quest’ultimo consorzio – conclu- de Dellagiacoma – si aggiunge ai cir- ca 60 consorzi che sono stati costi- tuiti e che vivono la loro attività in ambito associativo. Anche COVEDIL ha scelto di istituire la propria sede legale presso la stessa Associazio- ne Artigiani locale di Malé e di affi- dare la gestione della contabilità al nostro centro di assistenza fiscale Trentino Imprese, presso il medesi- mo ufficio di zona».
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Per eventuali informazioni in merito o per valutazioni relative all’opportunità di ammissione di nuovi consorziati lo- cali del settore edile e/o complemen- tari/accessori è possibile rivolgersi al numero consortile 349.6198591 o al numero 0461.803884 dell’Area Reti di Impresa dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento. Alternativamente potrà essere usato l’indirizzo consortile della sede legale sita a Malé (Tn) 38027 - Xxxxxx Xxxxxx Xxxxx 00 o di posta elettronica xxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxx.xxx.