MAGGIO 2015
Incontro per il
Contratto di Lago di Viverone
MAGGIO 2015
[PIANO DI AZIONE
PIANO DI COMUNICAZIONE E PARTECIPAZIONE]
RTI
S&T Società Cooperativa Achab s.r.l.
Co.r.in.te.a. soc coop Endaco s.r.l.
SOMMARIO DEL PIANO
1 Premessa 2
2 Introduzione 3
2.1 Un piano “preliminare” (propedeutico) 3
2.2 Sintetico quadro d’insieme del contesto socio-territoriale 3
2.3 Criticità e risorse (in relazione alla possibilità di informazione/comunicazione) 4
3 Comunicazione e partecipazione nel Contratto di Lago 5
3.1 La Direttiva Quadro sulle Acque (DQA) e la partecipazione pubblica 5
3.2 La convenzione di Aarhus 7
3.3 La partecipazione pubblica ai CdL 8
4 Analisi dei target presenti 12
4.1 Target “interno” 12
4.2 Stakeholder 12
5 Obiettivi del Piano 16
1.1 Gli obiettivi operativi della comunicazione 16
1.2 Gli obiettivi strategici degli Enti promotori (sintesi) 17
6 Strategia generale di pianificazione e comunicazione 18
6.1 Progettare sul lungo periodo 18
6.2 Attinenza alle Linee Guida regionali 18
6.3 Ottimizzazione delle risorse 19
6.4 Azioni mirate per target 19
6.5 Spiccata valenza educativa 19
6.6 Integrazione di modalità comunicative 20
7 Quadro sintetico di attività e strumenti della comunicazione 21
8 Articolazione del Piano 21
8.1 Sviluppo temporale 21
8.2 Linea d’azione 1 23
8.3 Linea d’azione 2 23
9 Le schede azione 24
9.1 Impostazione delle schede 24
9.2 Schede progettuali 25
1 Premessa
Il Piano di comunicazione e partecipazione è stato elaborato secondo quanto previsto dalle Linee Guida regionali per i Contratti di Fiume e di Lago. Si tratta peraltro di una scelta coerente con la stessa logica progettuale del Piano e con l’approccio partecipativo adottato dai promotori del Contratto.
Il Piano è stato sviluppato in base alle indicazioni emerse dagli incontri di co-progettazione per la definizione dell’Abaco delle Azioni (AdA) del Contratto di Lago.
Le attività previste dal Piano sono state predisposte anche in coerenza con le attività di informazione e progettazione partecipate avviate con le scuole del territorio.
Nel AdA le azioni rivolte alla comunicazione sono state inserite nella linea strategica C Conoscenza, Informazione, Comunicazione il cui obiettivo è di ampliare, approfondire e diffondere la conoscenza del territorio.
In questa prospettiva rientrano nella linea C le attività di: 1.Analisi (quali: studio del bilancio idrico delle acque superficiali e di falda; analisi dell'offerta turistica e della qualità delle strutture del Lago; valutazione dell'impatto del carp–fishing; valutazione degli impatti della navigazione a motore sull’ecosistema lacustre; ecc..); 2. le attività inerenti la conoscenza degli Strumenti regolativi (quali: il Piano di Gestione del SIC, Definizione del livello minimo e certo di bene demaniale e il Piano disciplinante per l’uso del Demanio) e infine 3. quelle di Comunicazione e informazione.
Il Piano di Comunicazione riprende e sviluppa in particolare le attività 3. Comunicazione e informazione, articolate nell’Abaco delle Azioni, come segue:
Attività C.3.1 Progettare, implementare e gestire uno Spazio comunicativo specifico dedicato al Contratto di Lago e alle attività di riqualificazione realizzate e in corso. Realizzati a cura delle Province di Torino e Biella: Video di sensibilizzazione sulle principali problematiche ambientali e peculiarità naturalistiche del lago di Viverone e degli ambienti ad esso limitrofi; realizzazione di bacheche informative sugli interventi già realizzati.
Attività C.3.2 Attività sistematica di coinvolgimento delle scuole con strumenti appropriati in tutti gli aspetti progettuali, informativi e comunicativi del CdL.
Attività C.3.3 Attività di sensibilizzazione e prevenzione integrate e diversificate per gruppi di riferimento riferite alla tutela dell’ambiente naturale e della qualità e quantità delle acque. (attività produttive — in particolare agricole, zootecniche, turistiche —, fruitori turistici e delle attività sportive collegate al Lago, abitanti). Le Azioni vanno integrate tra quelle relative alla costruzione di un'Identità territoriale condivisa. Per esempio:
− coinvolgere le associazioni di volontariato (es. GEV, gruppi locali...) in attività di Presidio attivo del territorio;
− organizzazione serate informative, in Collaborazione con le Associazioni di Categoria, rivolte agli agricoltori sia sulle norme vigenti che sulle buone pratiche (es. anche tramite la realizzazione di un vademecum);
− attività dimostrative da condurre, in collaborazione con le Associazioni di Categoria, presso aziende agricole disponibili volte alla diffusione di buone pratiche di concimazione (es. analisi della concentrazione di fertilizzanti nel suolo ...).
Attività C.3.4. Attività di informazione e comunicazione volte a diffondere le opportunità definite dal quadro delle politiche settoriali e dalla programmazione dei fondi comunitari.
Per la definizione del presente Piano sono state inoltre considerate le attività specifiche di promozione turistica che sono state concepite nell’ambito della linea strategica B – Turismo Sostenibile e, nello specifico con l’Azione B.3. “Progettazione e promozione integrata di prodotti
turistici innovativi, improntati a criteri di sostenibilità ambientale su un orizzonte temporale medio- lungo alla scala territoriale adeguata” e l’Azione B.4. “Costruire una identità territoriale condivisa. realizzazione di un progetto di comunicazione integrato, in collaborazione con le comunità locali, per valorizzare le risorse e i servizi ecosistemici del territorio”.
Dal punto di vista dell’approccio partecipativo alla co–progettazione e alla definizione delle attività dell’Abaco delle Azioni esso è descritto nel capitolo n. 5del presente documento. Si vedano in particolare i contenuti del paragrafo 8 riguarda le tipologie e gli strumenti di coinvolgimento con particolare attenzione per il coinvolgimento attivo dei soggetti portatori di interesse.
2 Introduzione
2.1 Un piano “preliminare” (propedeutico)
Il presente “Piano di Comunicazione e Partecipazione” ha essenzialmente un carattere
propedeutico alla pianificazione esecutiva vera e propria.
Diversi aspetti, di natura politica, organizzativa e progettuale, devono assumere forma e direzione affinché le azioni del presente Piano possano essere programmate compiutamente. Ad esempio: l’adesione ufficiale di una rappresentanza significativa di Enti e soggetti istituzionali del territorio, mediante la sottoscrizione del Contratto di Lago deve definire il tipo di sostegno, o del ruolo più o meno operativo, che questi insieme agli attori del territorio possono avere all’interno del Contratto; deve essere esplicitato anche lo stretto legame con le misure previste all’interno del Piano d’Azione (che costituiscono parte dei contenuti da comunicare e divulgare).
In questa fase, il Piano deve pertanto essere recepito e accolto non ancora come progetto operativo ma piuttosto come base per presentare le possibili azioni (integrate nell’Abaco delle Azioni) ai principali interlocutori istituzionali (che ne saranno in futuro anche gli attuatori) e per creare una prima aggregazione su priorità, finalità e strumenti e risorse della comunicazione.
2.2 Sintetico quadro d’insieme del contesto socio-territoriale
In questo paragrafo si riportano in forma sintetica alcune informazioni indispensabili a delineare il “campo” su cui i processi e gli strumenti di comunicazione saranno chiamati ad agire.
L’analisi del contesto è infatti uno strumento conoscitivo indispensabile nel momento in cui si accinge a realizzare un intervento che va ad impattare sull’ambiente socio-economico e territoriale di riferimento, nonché sul proprio contesto organizzativo. Essa consiste in un processo conoscitivo che ha lo scopo di:
− fornire una panoramica integrata dello scenario in cui il servizio proposto andrà ad operare;
− prevedere le eventuali interazioni e sinergie possibili con i soggetti coinvolti nel progetto che si intende realizzare;
− analizzare le criticità e le risorse che caratterizzano la propria organizzazione rispetto al progetto da realizzare;
L’obiettivo di ottenere informazioni strutturate sullo scenario in cui si andrà ad operare consente di circoscrivere al meglio il progetto all’interno di tale realtà di riferimento, comprendere come gestire le relazioni e come strutturare i messaggi di comunicazione, dunque di dettagliare le caratteristiche e le modalità di intervento del piano di comunicazione in modo tale da garantirne maggiori possibilità di successo.
L’AREA IDROGRAFICA DEL BACINO DI VIVERONE
Il Lago di Viverone appartiene al bacino idrografico del Fiume Dora Baltea. Il suo bacino imbrifero ha un’estensione di 21,4 km2 (escluso il lago) e si estende tra il versante interno dei rilievi che costituiscono la Serra di Ivrea e l’arco laterale del settore frontale dell’Anfiteatro. Questo territorio è amministrato dai Comuni di Xxxxx Xxxxxxxx e Borgo d’Ale (entrambi in Provincia di Vercelli), Cavaglià, Roppolo, Viverone e Zimone (inclusi nella Provincia di Biella), e infine Piverone e Azeglio (in Provincia di Torino), per un totale di 14.533 abitanti1.
Il bacino idrogeologico include però anche altri comuni che risultano appartenenti all’area idrogeologicamente separata “IV01 - Pianura inframorenica di Ivrea” con potenziale influenza sul lago di Viverone: Albiano d'Ivrea, Bollengo, Borgomasino, Burolo, Caravino, Cascinette di Ivrea, Cossano Canavese, Ivrea, Maglione, Palazzo Canavese, Settimo, Rottaro e Vestignè, tutti in Provincia di Torino.
Il lago di Viverone è parte del relativo bacino imbrifero ha una rilevanza naturalistica di livello europeo e pertanto è tutelato come Sito di Importanza Comunitaria (SIC) della Rete Natura 2000. Tale sito corrisponde per gran parte della sua estensione al lago, le cui le rive risultano tuttavia antropizzate. Il sito del SIC del Lago di Viverone coincide anche con una Zona di Protezione Speciale (ZPS) per l’avifauna, in cui sono segnalate circa 60 specie.
Il settore turistico, legato tradizionalmente alla fruizione del lago, riveste un ruolo primario per l’economia della zona, per quanto infrastrutture e navigazione comportino un notevole impatto ambientale per l’area lacustre. Un altro settore chiave, non tanto per il suo peso economico quanto quello che ha nel determinare la quantità e la qualità della risorsa idrica e dell’ambiente lacuale, è indubbiamente quello agricolo.
2.3 Criticità e risorse (in relazione alla possibilità di informazione/comunicazione)
L’analisi di contesto esterno è necessaria per interrogarsi circa le caratteristiche specifiche del contesto socio-economico e territoriale su cui gli strumenti pianificati produrranno il proprio impatto.
La tabella che segue riassume e schematizza le principali criticità e risorse (materiali e immateriali, che possono essere valorizzate e costituire un valore aggiunto per il CdL) emerse dall’analisi territoriale elaborate in base agli studi condotti dall’IRES 2 e da CNR-ISE e ARPA Biella3.
CRITICITÀ | RISORSE |
• presenza, sul lago, di attività turistico-ricreative che possono determinare l’aggravarsi dello stato ecologico delle acque; • presenza sul lago di attività turistico-ricreative in conflitto tra loro; | • un territorio di piccole dimensioni, con un numero ridotto di Comuni, dovrebbe rendere più agevole la costruzione dei processi inclusivi e partecipati; |
1CNR-ISE e ARPA Biella (2006). Progetto di recupero del Lago Viverone – Relazione finale.Nostra elaborazione su dati della Regione Piemonte “BILANCIO DEMOGRAFICO DELLA POPOLAZIONE AL 31.12.2010 - COMUNI (FONTE ISTAT)”
2IRES – Xxxxxxx Xxxxxxxx, X Xxxxxxxxx xx xxxxx x xx xxxx xx Xxxxxxxx. Politiche per la tutela e il mantenimento della risorsa acqua – Rapporto di Ricerca, Torino, gennaio 2012.
3L’analisi dell’IRES si estende dagli aspetti idraulici, idrologici e idromorfologici, mentre agli aspetti socio-‐ economici e demografici, solo marginalmente affrontati dal progetto elaborato da CNR-‐ISE, ARPA Biella.
CRITICITÀ | RISORSE |
• presenza di attività agricole di tipo intensivo nel bacino idrogeologico che compromettono la qualità delle acque del lago; • posizione del bacino, soggetto alla compresenza amministrativa di tre enti provinciali, da cui può derivare una maggior difficoltà di coordinamento; • titolarità delle acque in capo, per l’80%, ad un solo Comune (Viverone), che può portare ad uno sbilanciamento del potere decisionale e attuativo sul Lago; • incertezza sull’evolversi dell’assetto istituzionale e amministrativo delle Province; • problemi occupazionali, legati soprattutto al settore dell’industria e dei servizi; • mancanza di un’identità territoriale e una visione condivisa rilevata in particolare da tre elementi: 1) una scala territoriale troppo limitata delle attività di valorizzazione economica , 2) un orizzonte temporale di breve periodo delle attività di valorizzazione economica e, infine 3) l’incertezza sulla priorità da accordare al prodotto turistico o al target nella determinazione della vocazione dell'area; • difficoltà di dialogo tra i diversi soggetti del territorio (comunità locale, istituzioni, operatori turistici); • difficoltà, da parte degli operatori turistici, a vedere, nella tutela della ricchezza naturalistica del lago, un beneficio per le proprie attività economiche; • scarso interesse, da parte degli operatori economici, a creare sinergie tra loro e a rinnovarsi promuovendo forme di turismo alternativo di tipo ecocompatibile; • rapporti fragili tra le comunità locali e il territorio, a partire degli anni ‘60/70, che comportano una scarsa considerazione del lago quale elemento di identità territoriale rilevante; • scarsa disponibilità di risorse economiche; difficoltà, da parte degli attori locali, a farsi parte attiva nell’attuazione delle azioni proposte dal Contratto. | • la costante crescita delle percentuali di diplomati e laureati, sia alla scala del bacino, sia a quella dei singoli comuni, implica una certa dinamicità e vivacità culturale che può giocare un ruolo positivo nella promozione e nel recepimento delle istanze del Contratto; • la questione dell’attrattività turistica rappresenta sicuramente un fattore positivo in termini di interesse e spendibilità di risorse, anche finanziarie, da far convergere sul territorio. Peraltro, al Lago fanno capo diverse associazioni, di tipo nautico o legate alla pesca, che rappresentano una risorsa per il CdL, in primo luogo perché possono contribuire attivamente a sostenere e diffondere le istanze del CdL e, in seconda battuta, perché permettono di raggiungere più agevolmente la pluralità di soggetti che ad esse fanno capo, altrimenti difficilmente coinvolgibili; • il riscontro di studi e progettualità pregresse sulle tematiche della riqualificazione e valorizzazione del lago – che coinvolgono operativamente gran parte dei comuni del bacino – che hanno sedimentato l’abitudine a fare rete e lavorare insieme, oltre alla presenza di aggregazioni istituzionali tese ad un approccio cooperativo più ampio, come le Comunità collinari e montane; • le peculiarità naturalistiche e archeologiche del lago potrebbero essere valorizzate dal punto di vista turistico. |
3 Comunicazione e partecipazione nel Contratto di Lago
3.1 La Direttiva Quadro sulle Acque (DQA) e la partecipazione pubblica
La direttiva quadro in materia di acque istituisce un quadro giuridico per proteggere le acque pulite in Europa, ripristinarle e assicurarne l’utilizzo sostenibile a lungo termine (il titolo ufficiale è Direttiva
2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque).
La direttiva istituisce un approccio innovativo alla gestione delle acque basata sui bacini idrografici, ovvero le unità geografiche e idrologiche naturali, e stabilisce scadenze specifiche per il raggiungimento, da parte degli Stati membri, degli obiettivi di qualità degli ecosistemi acquatici. La direttiva tratta delle acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle acque costiere e di quelle sotterranee. L’articolo 14 della direttiva si occupa dell’informazione e della consultazione pubblica.
«1. Gli Stati membri promuovono la partecipazione attiva di tutte le parti interessate all’attuazione della presente direttiva, in particolare all’elaborazione, al riesame e all’aggiornamento dei piani di gestione dei bacini idrografici. Gli Stati membri provvedono affinché, per ciascun distretto idrografico, siano pubblicati e resi disponibili per eventuali osservazioni del pubblico, inclusi gli utenti:
(a) il calendario e il programma di lavoro per la presentazione del piano, inclusa una dichiarazione delle misure consultive che devono essere prese almeno tre anni prima dell’inizio del periodo cui il piano si riferisce;
(b) una valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque importanti, identificati nel bacino idrografico, almeno due anni prima dell’inizio del periodo cui si riferisce il piano;
(c) copie del progetto del piano di gestione del bacino idrografico, almeno un anno prima dell’inizio del periodo cui il piano si riferisce.
Su richiesta, si autorizza l’accesso ai documenti di riferimento e alle informazioni in base ai quali è stato elaborato il progetto del piano di gestione del bacino idrografico.
2. Per garantire l’attiva partecipazione e la consultazione, gli Stati membri concedono un periodo minimo di sei mesi per la presentazione di osservazioni scritte sui documenti in questione.
3. I paragrafi 1 e 2 si applicano anche agli aggiornamenti dei piani in questione.»
Secondo la DG Ambiente della Commissione Europea4 «La direttiva quadro in materia di acque riconosce che il suo successo dipende dalla stretta collaborazione con il pubblico e le parti interessate a livello locale e dal loro coinvolgimento nelle decisioni principali. La partecipazione è importante soprattutto per lo sviluppo di piani di gestione dei bacini idrografici, che costituiscono il nucleo dell’attuazione della direttiva quadro sulle acque».
Per garantire la partecipazione del pubblico e delle parti interessate al processo di elaborazione e di aggiornamento dei piani di gestione dei bacini idrografici, la direttiva riconosce che è necessario fornire al pubblico informazioni adeguate sulle misure previste prima dell’adozione delle decisioni relative a tali misure. Inoltre, si dovrebbe fornire l’accesso a tutti i documenti e alle informazioni di riferimento utilizzati per lo sviluppo del piano di gestione del bacino idrografico. Una volta stabilito un piano, le autorità devono riferire al pubblico e alle parti interessate i progressi realizzati nell’attuazione dello stesso.
La partecipazione si estende a tutti gli utenti delle acque, alle organizzazioni non governative, come i gruppi ambientali locali e nazionali, e ad altre parti interessate. È necessario individuare e coinvolgere le organizzazioni principali e i gruppi di cittadini che potrebbero essere interessati dal piano. In alcuni casi, come in distretti di grandi dimensioni o geograficamente differenziati, le autorità potrebbero volere istituire meccanismi di consultazione per singoli sotto-bacini.
4Vedi Schede relative al regolamento della DG Ambiente, Diretiva Quadro dell’Acqua – Scheda n°12 sull’ acqua “Un compito comune: partecipazione pubblica alla pianificazione della gestione dei bacini idrografici”, dicembre 2008.
Più nello specifico, secondo la DG Ambiente,5 «sebbene il termine “partecipazione pubblica” non compaia nella Direttiva, essa cita tre forme di partecipazione, caratterizzate da un crescente livello di coinvolgimento:
• offerta di informazioni;
• consultazione;
• coinvolgimento attivo.
Secondo la Direttiva, le prime due forme di partecipazione devono essere garantite, l’ultima dovrebbe essere incoraggiata.
Queste tre forme possono pertanto essere considerate come modalità di “partecipazione pubblica”, sebbene essa generalmente utilizzi una gamma più ampia di attività di quanto prescritto dalla direttiva.
3.2 La convenzione di Aarhus
La convenzione di Aarhus (Convenzione sull’accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale) conferisce una serie di diritti al pubblico:
• diritto di accedere ad informazioni ambientali in possesso delle autorità di governo;
• diritto di partecipare alle decisioni adottate da tali autorità riguardanti l’ambiente;
• diritto di riesaminare e di impugnare tali decisioni.
Questi tre “pilastri” della convenzione di Aarhus sono stati adottati dall’Unione europea nel 2003 tramite due direttive (direttiva 2003/4/CE sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale e direttiva 2003/35/CE che prevede la partecipazione del pubblico all’elaborazione di taluni piani e programmi in materia ambientale).
Entrambe le direttive contengono disposizioni sull’accesso alla giustizia, il terzo pilastro.
Partecipazione pubblica significa quindi dare al pubblico e alle parti interessate l’opportunità di influenzare il risultato dei piani e quindi dei processi di lavoro. Si tratta di uno dei “diritti di Aarhus” di cui godono tutti i cittadini della UE.
La partecipazione pubblica dipende da un altro diritto sancito dalla convenzione di Aarhus, l’informazione del pubblico. A questo proposito, la direttiva quadro in materia di acque richiede di fornire informazioni al pubblico in merito ai piani di gestione dei bacini idrografici.
La partecipazione si svolge tramite meccanismi di consultazione utilizzati dalle amministrazioni pubbliche per consultare le persone e le organizzazioni coinvolte (le parti interessate o portatori di interesse — stakeholders) per attingere alla loro conoscenza ed esperienza e per sviluppare congiuntamente le soluzioni ai problemi. Le consultazioni possono essere scritte, la forma principale di consultazione, o orali, in cui i membri del pubblico e le parti interessate trattano i problemi in un incontro aperto con le autorità. Spesso vengono utilizzati entrambi i metodi.
Laddove la consultazione è efficace, il pubblico ed i portatori di interesse partecipano attivamente allo sviluppo e all’attuazione dei piani relativi ai bacini idrografici. Ciò porta ad un processo decisionale condiviso, in cui entrambe le parti diventano congiuntamente responsabili del risultato di un piano. Come già sottolineato, la partecipazione attiva allo sviluppo e alla condivisione delle decisioni non sono richiesti dalla direttiva acque ma possono essere considerati una buona prassi.
5DG Ambiente – Working Group 2.9 – Public Participation, COMMON IMPLEMENTATION STRATEGY FOR THE WATER FRAMEWORK DIRECTIVE (2000/60/EC) – Guidance Document No 8 “Public Participation in Relation to the Water Framework Directive”, 2003.
3.3 La partecipazione pubblica ai CdL
A livello europeo i processi di partecipazione distinguono tra pubblico e portatori di interesse. Per quanto riguarda la DQA «la Direttiva prescrive almeno il coinvolgimento degli stakeholders (cioè i portatori di interesse o parti interessate) nel caso di “coinvolgimento attivo” e anche del pubblico nel caso della “consultazione”. Informazioni di base dovrebbero essere disponibili in qualsiasi momento e per tutti».
Anche in questo caso sono valide le seguenti forme di partecipazione:
• offerta di informazioni;
• consultazione;
• coinvolgimento attivo.
Il Piano di Gestione (PdG) del Bacino del Fiume Po e il Piano di Tutela (PTA) della Regione Piemonte prevedono la possibilità di attivare il CdL a varie scale territoriali come strumento partecipato per il raggiungimento degli obiettivi di tutela e riqualificazione degli ecosistemi fluviali.
Da un punto di vista tecnico il processo di partecipazione relativo all’elaborazione, programmazione e implementazione di un CdL riguarda l’effettiva organizzazione in un dato contesto territoriale di una serie di attività di partecipazione rivolta a diversi tipi di soggetti.
Nello schema seguente sono descritte le attività che possono sostanziare le forme di partecipazione previste dall’attuale quadro normativo.
FORME DI PARTECIPAZIONE | ATTIVITÀ DI COINVOLGIMENTO (esemplificative) |
Informazione (trasmissione e/o accesso unidirezionale di informazione) | Pubblicazioni informative |
Newsletter periodiche (digitali o stampate) | |
Pagine web dedicate nei siti istituzionali | |
Mailing periodiche (digitali o stampate) | |
Consultazione | Comunicazione (scambio bi-direzionale di informazione a livello individuale): ▪ trasmissione di osservazioni scritte; ▪ blog/ bacheche moderate; ▪ incontri pubblici plenari periodici. |
Sensibilizzazione (scambio bi-direzionale di informazione): attività di sensibilizzazione presso istituzioni formative e organizzazioni locali | |
Ascolto dei portatori di interesse per: ▪ scambio di informazione bi-direzionale; ▪ identificazione e rafforzamento di reti di supporto al processo di elaborazione e implementazione del CdL | |
Coinvolgimento attivo | Coinvolgimento nella progettazione e nelle scelte (Co-progettazione) relative allo scenario strategico e al Piano di Azione del CdL. |
Coinvolgimento nell’attuazione del Piano di Azione. | |
Coinvolgimento nell’attività di monitoraggio del Piano di Azione. |
Le attività di coinvolgimento si caratterizzano per una complessità ed un tasso di contenuti tecnici
crescenti con il livello di coinvolgimento.
La responsabilizzazione dei partecipanti è crescente con il livello di coinvolgimento.
Nello schema che segue, sono invece articolati il concetto di pubblico ed il concetto di parti interessate o portatori di interesse.
SOGGETTI DELLA PARTECIPAZIONE | SOGGETTI DELLE ATTIVITÀ DI COINVOLGIMENTO |
Pubblico | Cittadini |
Organizzazioni locali comunitarie (per es. parrocchie, comitati su base territoriale, organizzazioni di promozione sociale, associazionismo di base, ecc.) e sistema formativo. | |
Portatori di interesse | Organizzazioni che rappresentano interessi di consumatori di beni e servizi pubblici e privati. |
Organizzazioni che rappresentano interessi di produttori di beni e servizi profit e non profit. | |
Attori economici strategici pubblici o privati (società concessionarie, fondazioni bancarie, ecc.). | |
Istituzioni private. | |
Istituzioni pubbliche ed enti pubblici locali. |
A livello di coinvolgimento del pubblico nel processo è determinante l’impegno etico e “civile” dei partecipanti.
Al livello dei portatori di interesse, con il crescere della complessità organizzativa, dell’articolazione della rappresentanza e dei livelli di formalizzazione di ogni organizzazione, diventa fondamentale l’orientamento strategico di ogni soggetto nel processo di elaborazione e implementazione del CdL. I valori, pur incorporati nei soggetti collettivi, sono in questo ultimo caso mediati dalle diverse forme organizzative e rappresentative.
L’intensità e l’estensione delle attività di partecipazione dipendono da un lato dagli obiettivi del processo e dall’altro dalle risorse tecniche, organizzative, informative, dalle risorse di consenso e da quelle finanziarie disponibili e combinabili efficacemente in un determinato momento (o fase del processo) e in un determinato contesto di attori.
In altre parole la partecipazione ad un determinato CdL è determinata da una peculiare combinazione di una serie di fattori come schematizzato qui di seguito.
Mentre gli obiettivi del processo ed il quadro strategico generale possono delimitare gli ambiti delle scelte possibili, solo il contesto degli attori e le risorse disponibili possono determinare le scelte concrete per l’integrazione nel processo di determinate attività che riguardano l’informazione, la consultazione la partecipazione attiva.
Nella tabella che segue lo sfondo delle celle definisce le forme di partecipazione che riguardano il pubblico e le parti interessate (o portatori di interesse).
Nella prima riga I portatori di interesse sono rappresentati dalle tipologie di attori coinvolti concretamente nel processo del CdL. Nella prima colonna sono evidenziati gli strumenti di informazione, comunicazione e coinvolgimento. La tabella si riferisce all’intero processo di definizione del CdL, per cui alcuni degli strumenti sono stati effettivamente utilizzati nell’ambito delle attività di progettazione.
La concreta identificazione delle attività nel presente processo è contrassegnata da un simbolo di “spunto” ✓. Il simbolo (✓) viene usato che indicare quei livelli di coinvolgimento che si potranno sviluppare in seguito all’attuazione delle attività previste dal piano di azione e di comunicazione e partecipazione che implicano lo stabilirsi di flussi informativi stabili e bidirezionali tra tutti i soggetti coinvolti.
Nello schema è contrassegnato in verde lo spazio delle scelte proprie del Piano di Comunicazione, sviluppate nei paragrafi seguenti. Lo spazio riguarda l’offerta informativa e la consultazione del pubblico.
In azzurro è invece descritto lo spazio del processo di elaborazione del Contratto di Lago. Si tratta dello spazio della consultazione e del coinvolgimento attivo delle parti interessate (o portatori di interesse).
In rosso è invece delimitato lo spazio per le scelte relative all’attuazione e consolidamento del Contratto di Lago. Esse saranno sviluppate contestualmente alla progettazione operativa delle attività previste dal Piano di Azione. Per questo motivo la maggior parte delle scelte è indicata tra parentesi. La loro attivazione dipenderà dalle scelte degli attori e dalle risorse che il processo riuscirà a individuare come praticabili.
Come tutte le attività di partecipazione relative all’elaborazione del CdL, anche quelle relative alla Comunicazione vanno progettate, programmate ed integrate in un sistema sinergico e coerente volto ad un progressivo coinvolgimento degli attori anche nelle fasi attuative.
(Vedi Tabella alla pagina seguente)
ATTIVITÀ | Cittadini | Associazioni locali di promozione sociale e istituzioni scolastiche | Associazioni ambientaliste e di promozione del territorio | Organizzazioni di categoria degli agricoltori e forme associative degli operatori dei servizi turistici locali | Operatori dei servizi turistici locali e imprese agricole ed enogastronomiche | Fondazioni bancarie e altre Fondazioni private | Istituzioni pubbliche ed enti pubblici locali |
Pubblicazioni informative | ✓ | ✓ | |||||
Newsletter periodiche (digitali) anche generate da siti istituzionali | ✓ | ✓ | |||||
Pagine web dedicate e/o inserimento dei contenuti nei siti istituzionali o condivisi tra sottoscrittori (o CdR) | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ |
Mailing periodiche (digitali) | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ||
Visibilità mediatica (stampa locale) anche in veste di promotore e/o sostenitore di iniziative coerenti con il Piano di Azione | ✓ | ✓ | |||||
Comunicazione a livello individuale, scambio interpersonale di informazione tra gli animatori del CdL e gli attori in occasione di eventi pubblici | ✓ | ✓ | |||||
Sensibilizzazione e coinvolgimento di istituzioni scolastiche e associazioni locali | ✓ | ✓ | |||||
Ascolto dei portatori di interesse per: scambio di informazione; identificazione e rafforzamento di reti | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ||
Co-progettazione operativa delle azioni del Piano di Azione del CdL | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ||
Coinvolgimento nell’attuazione del Piano di Azione | (✓) | (✓) | (✓) | (✓) | ✓ | ||
Coinvolgimento nell’attività di monitoraggio del Piano di Azione | (✓) | (✓) | (✓) | (✓) | (✓) | (✓) | ✓ |
4 Analisi dei target presenti
L’analisi del pubblico da coinvolgere rappresenta una delle primissime fasi della pianificazione della comunicazione, nelle sue molteplici valenze. In questo caso, il bacino è rappresentato da un target diversificato, innanzitutto sotto il profilo del livello di coinvolgimento, più o meno attivo, nel processo stesso della progettazione partecipata.
4.1 Target “interno”
Il Target “interno” è rappresentato dai soggetti istituzionali che hanno dato avvio al processo del Contratto di Lago del Lago di Viverone, anche definiti enti promotori:
• Provincia di Biella
• Provincia di Torino;
• Regione Piemonte;
• Comune di Viverone
Oltre a questi soggetti, si aggiungono a buon diritto in questa categoria anche i rappresentanti degli Enti locali e, in particolare, i rappresentanti politici e gli interlocutori tecnici dei Comuni interessati dal Contratto di Lago e in parte rappresentati nella Cabina di Regia, in particolare i sottoscrittori del Protocollo d’Intesa. Questi, sebbene non annoverabili tra i soggetti promotori, rappresentano certamente il primo soggetto da coinvolgere nella progettazione operativa e nella attuazione delle azioni.
MEMBRO CABINA DI REGIA |
Provincia di Biella |
Città Metropolitana di Torino |
Provincia di Vercelli |
Regione Piemonte |
Comune di Azeglio |
Comune di Borgo d'Ale |
Comune di Piverone |
Comune di Xxxxxxx |
Comune di Viverone |
4.2 Stakeholder
La ricognizione dei portatori di interesse ha condotto all’individuazione di interlocutori suddivisibili in 5 diversi campi d’azione: 1) Ente o società pubblico/a, 2) Associazioni di categoria, 3) Associazioni di cittadini (ambientaliste; sportive, culturali, ecc.) e operatori privati, 4) Enti di ricerca 5) Scuole.
Per i recapiti telefonici e i contatti informatici si rimanda all’Indirizzario del Contratto di Lago, agli atti della Segreteria tecnica.
A – Ente/società pubblico/a
ENTE/SOCIETÀ |
ARPA Piemonte - Area Previsione e Monitoraggio Ambientale |
ARPA Torino |
ARPA Biella |
ATL - Turismo Torino e Provincia |
ATL Turismo Torino e Provincia - sede territoriale di Ivrea |
ATL – Biella |
ATO 2 Piemonte |
ATO 3 Torino. |
Autorità di Bacino del Fiume Po |
Camera di Commercio I.A.A. di Biella |
Camera di Commercio I.A.A. di Torino |
Comune di Albiano |
Comune di Xxxxx Xxxxxxxx |
Comune di Bollengo |
Comune di Borgomasino |
Comune di Burolo |
Comune di Caravino |
Comune di Cascinette d'Ivrea |
Comune di Cavaglià |
Comune di Cossano Canavese |
Comune d'Ivrea |
Comune di Maglione |
Comune di Palazzo Canavese |
Comune di Settimo Rottaro |
Comune di Vestignè |
Comune di Zimone |
Consorzio Bonifica Baraggia Biellese e Vercellese |
Consorzio Irriguo di Cossano |
Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte |
Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici di Torino |
Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Piemonte |
Corpo Forestale dello Stato Comando provinciale di Biella |
Corpo Forestale dello Stato Comando provinciale di Torino |
Corpo Forestale dello Stato Comando provinciale di Vercelli |
IPLA |
SMAT S.p.A. |
B – Associazioni di Categoria
ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA |
Federazione Regionale Coldiretti Piemonte |
Federazione Provinciale Coldiretti Torino |
Federazione Provinciale Coldiretti Torino - ufficio zona di Ivrea |
Federazione interprovinciale Coldiretti Vercelli-Biella |
Confederazione Italiana Agricoltori CIA Provincia Torino |
Confederazione Italiana Agricoltori CIA Provincia Vercelli |
Associazione Contadini Biellesi |
Confagricoltura Torino |
Confagricoltura Vercelli e Biella |
Unione Industriali Torino |
Unione Industriali Biella |
CNA Torino |
API Torino |
API Biella |
ASCOM TORINO |
ASCOM BIELLA |
FEDERALBERGHI Piemonte – Unione Regionale Associazioni Piemontesi Albergatori FAITA Piemonte – Associazione Regionale dei Complessi Turistico Ricettivi dell’Aria Aperta |
Associazione per lo Sviluppo Turistico del Lago di Viverone ASTLAV |
Ordine degli Architetti della Provincia di Torino |
Ordine degli Architetti della Provincia Di Biella |
C – Associazioni e operatori privati
ASSOCIAZIONI/FRUITORI |
Associazione Semi Di Serra |
Associazione ColtiViviamo |
Movimento Comunità Concrete |
Associazione Biellainmente |
Associazione Dilettantistica Pesca Sportiva e Attivita Subacquee |
Associazione Nordic Walking |
Associazione per lo Sviluppo Turistico del Lago di Viverone, ASTLAV |
Associazione Velica Nord Ovest (avno) asd |
Centro Nautico Marinella |
Circolo Ippico Borgodalese |
Circolo Nautico Torino |
Consociazione Amici Dei Sentieri Del Biellese |
Coordinamento Regionale Associazioni Ambientaliste |
Gal montagne biellesi cia-bi-vc società consortile a responsabilità limitata |
Italia Nostra Onlus - Sezione Vercelli – Valsesia |
La società del tarabuso (associazione locale di birdwatchers) |
Legambiente Piemonte Direttivo |
Legambiente Piemonte - Circolo di Biella “Xxxx Xxxxx” |
LIPU Sezione Torino |
LIPU Sezione Vercelli e Biella |
LAC Piemonte |
ASSOCIAZIONI/FRUITORI |
Nautica Zola |
Osservatorio del paesaggio anfiteatro morenico d’Ivrea e ecomuseo AMI |
Pro Natura Piemonte |
Pro Natura Biellese |
Società di navigazione lago di Viverone |
Unione Consigli di Valle dei Pescatori della Provincia di Torino |
Wwf sezione Piemonte |
D- Enti di ricerca
ENTE |
CNR-ISE |
ENEA |
Politecnico di Torino |
Università di Torino (Fac. Agraria) |
Università di Torino (Fac. Veterinaria) |
Università di Torino (Fac. di Scienze M.F.N.) |
E – Scuole
SCUOLE DELL’INFANZIA | SCUOLE PRIMARIE | SCUOLE SECONDARIE DI I° |
Scuola dell’infanzia di Cavaglià | Scuola Primaria di Cavaglià | Scuola Secondaria di I° di Cavaglià |
Scuola dell’infanzia di Roppolo | ||
Scuola dell'infanzia di Viverone | Scuola Primaria di Viverone | |
Scuola dell'infanzia di Zimone | ||
Istituto Comprensivo di Cavaglià | ||
Scuola dell'Infanzia di Burolo | Scuola Primaria di Burolo | Scuola Secondaria di I° di Burolo |
Scuola dell'infanzia di Bollengo | Scuola Primaria di Bollengo | |
Scuola dell’infanzia di Azeglio | Scuola Primaria di Azeglio | |
Istituto Comprensivo di Azeglio | ||
Scuola dell’infanzia di Caravino | Scuola Primaria di Caravino | |
Scuola dell’infanzia di Cossano Canavese | Scuola Primaria di Cossano Canavese | |
Scuola dell’infanzia di Xxxxxxxx | Xxxxxx Xxxxxxxx xx Xxxxxxxx | |
Scuola dell’infanzia di Piverone | Scuola Primaria di Piverone | Scuola Secondaria di I° di Piverone |
Scuola dell’infanzia di Burolo | Scuola Primaria di Burolo | |
Scuola dell’infanzia di Albiano D’Ivrea | Scuola Primaria di Albiano D’Ivrea | |
Scuola dell’infanzia di Palazzo Canavese |
A queste si aggiungono:
Istituto Tecnico Agrario “Vaglio Xxxxxx” di Biella
Istituto Professionale Alberghiero di Trivero sede distaccata Cavaglià
5 Obiettivi del Piano
1.1 Gli obiettivi operativi della comunicazione
Nell’ambito del presente documento si prendono in considerazione, prevalentemente, le finalità specifiche delle azioni di comunicazione ed informazione, rimandando per una trattazione più completa all’Analisi territoriale e all’Abaco delle Azioni.
Come definito nelle Linee Guida regionali, l’attività di comunicazione ed informazione deve garantire:
− il corretto coinvolgimento (informazione, consultazione, partecipazione attiva) di tutti i soggetti, in relazione al ruolo riconosciuto ed esercitato nell’ambito del processo partecipato;
− la più chiara ed ampia comunicazione, per rendere pubblica e trasparente l’azione del Contratto.
Quelli sopra riportati possono essere dunque assunti come obiettivi generali.
Questi possono essere ulteriormente esplicitati attraverso l’individuazione di obiettivi specifici, in riferimento alle fasi del processo e ai destinatari della comunicazione.
Obiettivi per fasi del processo:
Obiettivi per target:
Promotori e amministratori comunali
• Garantire condivisione e supporto organizzativo all'operato della Cabina di regia;
• Accrescere nelle amministrazioni locali coinvolte la consapevolezza rispetto allo strumento Contratto di Lago;
• Incentivare la partecipazione dei soggetti istituzionali;
• Stimolare a livello istituzionale un cooperazione orizzontale, cioè la partecipazione interna tra le strutture interessate dalle tematiche del Contratto di Lago e presenti all'interno di ogni singolo Ente coinvolto; ed una cooperazione verticale, cioè la partecipazione tra i diversi livelli di governo.
Stakeholder
• Accrescere la consapevolezza rispetto allo strumento del Contratto di Lago;
• Promuovere la partecipazione diffusa ed attiva dei portatori di interesse presenti sul territorio, garantendo una larga adesione al processo;
• Divulgare i contenuti della proposta presso i portatori di interesse.
Target Esterni
• Accrescere la consapevolezza rispetto allo strumento “contratto di lago” presso la cittadinanza, per incentivare l'interesse e la partecipazione;
• Coinvolgere in modo privilegiato il mondo scolastico attraverso attività didattico -‐ educative;
• Rendere pubblica e trasparente l'azione del Contratto, divulgando e promuovendo le attività implementate;
• Accrescere la consapevolezza dell'acqua come risorsa da preservare e rispettare.
1.2 Gli obiettivi strategici degli Enti promotori (sintesi)
Il Contratto di Lago, attraverso quanto stabilito nel Piano di Tutela delle Acque (PTA), ha l’obiettivo generale di perseguire la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti connessi, con particolare riguardo a:
− la condivisione delle informazioni e la diffusione della cultura dell’acqua;
− la riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici e dei sistemi insediativi afferenti ai corridoi fluviali;
− la salvaguardia dal rischio idraulico;
− l’uso sostenibile delle risorse idriche;
− il riequilibrio del bilancio idrico;
− la riduzione dell’inquinamento delle acque.
La valorizzazione delle risorse idriche dovrebbe impegnare tutti i settori coinvolti nella gestione del territorio e dell’ambiente: è importante, dunque, la concertazione con gli enti locali e con i soggetti pubblici e privati coinvolti per elaborare strategie condivise di riqualificazione del lago e di miglioramento degli ambienti circostanti.
6 Strategia generale di pianificazione e comunicazione
6.1 Progettare sul lungo periodo
Il CdL è definito come un “processo di pianificazione strategica negoziata” per la costruzione collettiva di una visione condivisa del futuro di un dato territorio, attraverso processi di partecipazione, discussione ed ascolto articolati su un ampio orizzonte temporale, cui seguiranno la fase di attuazione delle misure condivise e la fase di consolidamento per la quale è prescritta una durata “continuativa”. Le esperienze maturate nell'ambito di programmi già realizzati ma perfettamente coerenti con i bisogni emersi nella fase di condivisione con il territorio, articolano il percorso che non si presenta lineare ma intrecciato con la presenza contestuale di azioni delineate ed altre già realizzate.
In un quadro così complesso, quale opportuno accoglimento delle indicazioni provenienti dal Parere di compatibilità ambientale espresso in sede di Valutazione Ambientale Strategica, sono state identificate le azioni prioritarie in termini di urgenza ed in termini di fattibilità.
6.2 Attinenza alle Linee Guida regionali
Il punto di riferimento principale per la stesura del presente Piano è rappresentato dalle “Linee Guida regionali per l’attuazione dei Contratti di Fiume e di Lago” predisposto dalla Regione Piemonte, documento che fornisce un inquadramento fondamentale in materia oltre che indicazioni puntuali sugli obiettivi e sulle metodologie da seguire nelle differenti fasi del processo.
Tali indicazioni sono state “incrociate” con gli aspetti peculiari del territorio, restituiti nel quadro conoscitivo contenuto nell'Analisi Territoriale, parte del Piano d’Azione, soprattutto per quanto riguarda l’analisi demografica, le caratteristiche socio-economiche, l’analisi degli stakeholder, le esperienze pregresse delle istituzioni locali in materia di cooperazione e concertazione intercomunale, la restituzione dell’attività di ascolto condotta.
A ciò si aggiungono elementi e considerazioni derivanti dalla presa visione di precedenti esperienze condotte, prevalentemente in Piemonte e Lombardia, su Contratti di Fiume e di Lago, in riferimento agli strumenti utilizzati con finalità divulgative e partecipative (ampio utilizzo del canale web, pubblicazioni con taglio tecnico piuttosto che divulgativo, impiego contenuto di strumenti tipicamente promozionali, investimento in attività didattiche con la scuola, attivazione di tavoli di ascolto, focus group ecc.).
6.3 Ottimizzazione delle risorse
L’attività di comunicazione ed informazione articolata su un orizzonte temporale pluriennale e rivolta ad un ambito territoriale sovra comunale richiede generalmente ingenti risorse economiche, umane e logistiche tali da rendere necessario, in fase progettuale, un approccio volto all’ottimizzazione.
Da qui prende le mosse la definizione delle priorità negli obiettivi da raggiungere e l’individuazione degli strumenti ed azioni a maggior efficienza che rendano possibile la massimizzazione dei contatti, il perdurare nel tempo della disponibilità dell’informazione per il pubblico, la possibilità di riutilizzo dello strumento prodotto nel tempo (ad esempio un portale web integrato attraverso il potenziamento di siti già esistenti, previsto nel Piano d’Azione, rappresenta un valido mezzo che rende possibile tutte queste funzionalità).
Un’altra strategia è quella di valorizzare quei canali/strumenti già attivi e disponibili presso gli Enti promotori ed i Comuni, a titolo esemplificativo: i singoli siti internet comunali, eventuali giornalini comunali.
6.4 Azioni mirate per target
La complessità dello scenario dei soggetti da coinvolgere rende opportuna la targettizzazione delle azioni comunicative; la scelta di tale impostazione è rafforzata dalla constatazione che, nella maggior parte dei casi, anche gli obiettivi (e quindi i contenuti) possano presumibilmente variare in funzione dell’audience di riferimento.
Pur in presenza di strumenti trasversali, ad esempio il sito internet e la visibilità mediatica sui giornali locali, si ritiene di introdurre mezzi mirati come la newsletter periodica (pensata per la Cabina di regia, i componenti dell’Assemblea di bacino e gli stakeholder).
6.5 Spiccata valenza educativa
Gli obiettivi a lungo termine, di accrescimento nelle popolazioni locali di consapevolezza e responsabilità in ordine alle problematiche dell’ambiente lago e del suo territorio, richiedono un percorso dedicato, parallelo al resto del processo, che coinvolga in modo privilegiato il mondo della scuola e delle nuove generazioni.
Il processo del CdL, peraltro, è caratterizzato da una intrinseca multidisciplinarietà (scienze naturali, statistica, economia, educazione civica) che ben si presta alla trattazione in ambito scolastico, soprattutto nei cicli di scuola secondaria.
Non è da sottovalutare, infine, il ruolo di “educatori” (e in alcuni casi, soprattutto nelle classi primarie, di veri e propri “trascinatori”) che i ragazzi possono svolgere nei confronti delle proprie famiglie, condividendo con queste le esperienze e gli argomenti appresi sui banchi di scuola.
6.6 Integrazione di modalità comunicative
La partecipazione attiva è resa possibile attraverso le attività di ascolto del territorio e di co– progettazione che deve essere sviluppata per tutto il ciclo del progetto; questi non saranno solo funzionali alla raccolta di informazioni e opinioni sulle problematiche tecniche inerenti il CdL ma piuttosto volti:
• ad ottenere una esaustiva definizione e comprensione di come le tematiche di tutela, riqualificazione e sviluppo sostenibile sono percepite da parte di tutti i principali interlocutori del sistema locale e dei vari interessi coinvolti;
• a rilevare il livello di interesse suscitato dal processo;
• a creare e valorizzare una rete di soggetti locali che collabori attivamente alle varie fasi del processo e condivida in un secondo momento le responsabilità attuative.
La sede privilegiata della partecipazione a livello locale è l’Assemblea di Bacino.
La co–progettazione è organizzata in sedi di confronto collettivo all’interno del sub–ambito, confronti individuali o per piccoli gruppi di soggetti locali (pubblici e privati), elaborazione, trasmissione e discussione su singoli aspetti della concertazione e co–progettazione.
7 Quadro sintetico di attività e strumenti della comunicazione
Modalità | Area d’intervento | Attività/Strumento | Integrazione con l’Abaco delle Azioni | |
Visibilità e capillarità | Web | - Newsletter informativa periodica (formato elettronico); - Web-marketing: promozione delle pagine dedicate attraverso social network, banner per siti istituzionali. | - - - | B.3.1 B.4.3 C.3 |
Visibilità | Visibilità e divulgazione | - Logo e immagine coordinata - Brochure, pieghevole - Banner roll-up - Locandine, manifesti | - - - | B.3.1 B.4.3 C.3 |
Partecipazione (popolazione, addetti ai lavori) | Eventi pubblici | - Tavoli di ascolto - Focus group di co-progettazione - Eventi pubblici | Funzionali a tutte 3 le Strategie d'azione | |
Visibilità | Ufficio stampa istituzionale | - Conferenze stampa - Comunicati stampa - Promozione della sottoscrizione del Contratto - Promozione del sito web - Uscite a pagamento su giornali | - - - - | B.2 B.3 B.4 C.3 |
Partecipazione (mondo scolastico) | Scuola, educazione ambientale | - Percorsi didattici a carattere sperimentale - Escursioni e visite guidate - Mostra didattica - Giornate tipo “Puliamo il Mondo” - Laboratori presso le scuole - Formazione e didattica per adulti | - - - | B.4.1 B.4.2 C.3.2 |
Capillarità | Pubblicazioni | - Pubblicazione sul progetto di tutela e riqualificazione del bacino del Lago di Viverone - Uscite su riviste specializzate | - - - - | B.2 B.3 B.4 C.3 |
Per la descrizione delle azioni si rimanda allo Schema del Piano d'Xxxxxx.
8 Articolazione del Piano
8.1 Sviluppo temporale
L’attività di Comunicazione e Informazione accompagna il processo di progettazione negoziata del Contratto di Lago in tutte le sue fasi.
Il progetto ha pertanto uno sviluppo pluriennale ed è caratterizzato da obiettivi propri e strumenti specifici, in stretta relazione e coordinamento con quelli più ampi prefissati e adottati per guidare il percorso che condurrà all’attuazione del Contratto ed alla sua adozione quale pratica ordinaria di gestione integrata e partecipata delle risorse idriche alla scala di bacino, di gestione dei conflitti, delle criticità e delle opportunità locali.
Il Piano di Comunicazione sviluppa alcune azioni del Piano delle Azioni e individua alcune attività specifiche a prevalente contenuto informativo comunicativo, organizzate nel suddetto Piano.
Il Piano di Comunicazione serve quindi ad articolare le azioni di comunicazione – informazione dell’Abaco in attività con caratteri e contenuti specifici (identità grafica, news letter digitali, sito web, incontri pubblici). Queste attività devono essere finalizzate da un lato a sostenere il processo di attivazione e consolidamento del Contratto; dall’altro a veicolare e diffondere contenuti propri dello stesso (identità locale, tutela ambientale, valorizzazione turistica.).
Per tanto è possibile articolare due linee di azione:
1) Supporto al percorso partecipativo verso la firma del CDL (riguarda la rete degli attori)
2) comunicazione e informazione relativa ai contenuti del Progetto (riguarda i destinatari ultimi del Progetto), in altre parole: promuovere la fruizione sostenibile del lago e la salvaguardia ambientale
8.2 Linea d’azione 1
Supporto al percorso partecipato verso la firma del CdL
(obiettivo: corretto coinvolgimento di tutti i soggetti, in relazione al ruolo riconosciuto ed esercitato nell’ambito del processo partecipato)
L’interesse e il coinvolgimento dei soggetti istituzionali presenti sul territorio è il primo ingrediente essenziale per il successo di un Contratto di Lago, immediatamente seguito dalla capacità di collaborazione e cooperazione che gli stessi soggetti sono in grado di esprimere. Appare evidente che soprattutto le fasi di Preparazione e Attivazione debbano prevedere un forte impegno della comunicazione nell’attivare, supportare e rilanciare il “gruppo di lavoro allargato” di Enti promotori, Comuni coinvolti e stakeholder impegnati nell’attività di concertazione e negoziazione.
Citando le Linee Guida regionali: “la partecipazione in queste prime due fasi rappresenta il fulcro del processo: una partecipazione diffusa che sappia da una parte stimolare e consolidare la cooperazione interna e interistituzionale e dall’altra coinvolgere il mondo dei privati anche mettendo in relazione e a confronto il sapere esperto con l’esperienza dei soggetti che vivono quotidianamente il territorio.”
Tale partecipazione avviene nelle tre forme della:
• offerta d’informazione;
• consultazione;
• coinvolgimento attivo.
Le attività di comunicazione e informazione previste in questa linea 1 concorrono a rispondere a una parte degli “obiettivi di processo” già individuati nell’Abaco delle Azioni e si tratta di:
• progettare, implementare e gestire uno Spazio comunicativo specifico dedicato al Contratto di Lago e alle attività di riqualificazione realizzate e in corso
• attività di informazione e comunicazione volte a diffondere le opportunità definite dal quadro delle politiche settoriali e dalla programmazione dei Fondi comunitari
Le azioni previste si ispirano ai seguenti criteri indicati nel paragrafo 5:
• Identità, caratterizzazione e presentazione del sistema “Contratto di Lago” Lago di Viverone;
• Animazione, ascolto, progettazione partecipata;
• Informazione e aggiornamento dei soggetti coinvolti (promotori, istituzioni comunali, stakeholder).
8.3 Linea d’azione 2
Promuovere la fruizione sostenibile del lago e la salvaguardia ambientale
(obiettivo: chiara ed ampia comunicazione, per rendere pubblica e trasparente l’azione del Contratto)
In questa seconda linea d’azione sono annoverate le attività volte a: promuovere l’informazione diffusa verso la cittadinanza, con attenzione particolare agli operatori turistici e al mondo scolastico, per i quali è opportuno un percorso parallelo al resto del processo; divulgare e pubblicizzare gli orientamenti maturati e le scelte relative all’attuazione e gestione continuativa
del Contratto di Lago.
Le attività previste in questa linea 2 concorrono a rispondere ad una parte degli “obiettivi di processo” già individuati nell’Abaco delle Azioni (Strategia A – Azione 3; Strategia B - Azione 4; Strategia C - Azione 3) e si tratta di:
− Coinvolgimento attivo del settore agricolo nelle attività di tutela e protezione
− Organizzazione di eventi culturali e di iniziative ambientali che coinvolgano la cittadinanza e gli operatori economici del territorio
− Informazione coordinata sull’offerta del territorio attraverso la creazione di un portale web integrato o potenziamento di siti esistenti e di app per smartphone, o l’inserimento di QRCode su cartellonistica e altro materiale informativo
− Attività sistematica di coinvolgimento delle scuole con strumenti appropriati in tutti gli aspetti progettuali, informativi e comunicativi del CdL;
− Progetti di educazione ambientale rivolti alle scuole del territorio e alle scuole di un bacino territoriale più ampio, (ad es. in collaborazione con il CEA Andirivieni)
− Attività di sensibilizzazione e prevenzione integrate e diversificate per gruppi di riferimento riferite alla tutela dell’ambiente naturale e della qualità e quantità delle acque.
Le azioni previste si articolano lungo le seguenti direttrici:
− Ampia diffusione a livello locale;
− Didattica ed educazione delle nuove generazioni;
− Disseminazione dei risultati delle azioni dell’Abaco, in particolare di quelle con risvolti significativi sulla valorizzazione della risorsa lago e sua fruizione:
▪ azioni e interventi per garantire la tutela dell’habitat e il rispetto del lago come ecosistema da proteggere e insieme valorizzare anche attraverso azioni pilota.
▪ azioni e interventi valorizzare la risorsa lago in termini turistici in modo integrato e coordinato tra i diversi comuni e attori pubblici e privati.
▪ azioni specifiche per garantire la governace e la valorizzazione integrata della risorsa lago.
9 Le schede azione
9.1 Impostazione delle schede
Le attività di comunicazione e informazione vengono presentate, per una trattazione sintetica ed efficace, attraverso una serie di “schede azione” articolate in una sequenza costante di argomenti:
− obiettivi specifici cui l’azione risponde;
− target principale/i;
− descrizione dell’attività;
− output previsti;
− tempi di realizzazione attraverso l’indicazione dell’avvio e della durata. Per quanto riguarda l’avvio sono presi come punti di riferimento la pubblicazione del “Parere motivato di compatibilità ambientale con indicazioni per l’attuazione” previsto dalla procedura di VAS (in particolare per le azioni previste nella Linea d’azione 1) e la sottoscrizione dell’Accordo di Programmazione negoziata, Contratto di Lago del lago di Viverone (per le azioni individuate dalla Linea d’azione 2) considerati come eventi cardini per programmare le attività di comunicazione. Si tratta quindi di tempi indicativi da “rimodulare” nel corso dello sviluppo del Progetto.
A questi si è ritenuto di dover aggiungere, anche per le azioni di comunicazione, alcuni “indicatori di risultato” (misurazione dell’efficacia ed efficienza), in considerazione dell’importanza che il monitoraggio dell’evoluzione del processo e del grado di attuazione assume nell’ambito di un CdL (sulla base dei risultati del Programma di monitoraggio le misure del Contratto potranno essere modificate e integrate, al fine di rendere il Piano di Azione più aderente alle necessità del territorio)
e che troverà piena trattazione nel Programma di Monitoraggio contenuto nel Piano d’Azione.
Per il monitoraggio di prestazione, non sono espressi specifici indicatori; l’avanzamento delle azioni potrà essere misurato attraverso gli “output”.
Va inoltre rilevato che per ciò che concerne i pre-requisiti (individuazione di un soggetto referente, responsabile dell’attuazione e del monitoraggio e definizione e reperimento del budget necessario per l’implementazione dell’azione) si rende necessario la condivisione preliminare con gli enti promotori e con i “partner” individuati a partire dal ventaglio di azioni qui presentate e con la possibilità di entrare nel merito delle modalità operative.
9.2 Schede progettuali
Linea d’azione 1
Le azioni della linea 1 riguardano in prevalenza la fase di Preparazione e di Attivazione del CdL del Lago di Viverone e sono curate dalla Segreteria Tecnica costituita dai servizi tecnici delle Province di Biella e Torino e della Regione Piemonte:
− Logo del CdL del Lago di Viverone e immagine coordinata;
− Incontri di coordinamento e presentazione ufficiale alle istituzioni;
− Analisi target interni e stakeholder e creazione database;
− Tavoli di ascolto;
− Tavoli di co-progettazione territoriali e/o tematici;
− Aggiornamento delle pagine dedicate al CdL nei siti web delle Province di Biella e Torino;
− Newsletter informativa periodica;
− Contenuti divulgativi per siti web e giornali locali.
Linea d’azione 2
Per quanto concerne le schede relative alla Linea d’azione 2, esse vengono presentate in questa sede in forma preparatoria: solo in seguito a discussione con i soggetti promotori troveranno una forma progettuale completa e esecutiva, attraverso la definizione condivisa di quelli che sono definiti come i “pre-requisiti” dell’azione, cioè l’individuazione di un soggetto referente per l’attuazione ed il monitoraggio e l’allocazione di un budget di spesa.
Finalità Strategica “di processo”: Supportare il percorso partecipato verso la firma del CdL | |
Linea d’azione 1 1.1 Identità, caratterizzazione, presentazione del sistema CdL del Lago di Viverone | |
Azione 1.1. | LOGO DEL CONTRATTO DI LAGO DEL LAGO DI VIVERONE E IMMAGINE COORDINATA |
Obiettivo | Creare un’identità visiva per il Contratto di Lago di Viverone che ne favorisca la riconoscibilità, la promozione e che riconosca le iniziative, anche spontanee, coerenti con gli obiettivi definiti. |
Target | Soggetti istituzionali, stakeholder, stampa, cittadinanza. |
Descrizione attività | Elaborazione di un contesto visivo (dato da immagine e colore) per identificare in modo univoco tutti gli strumenti del progetto, sia di comunicazione verso il territorio, sia gli “elaborati tecnici” prodotti dal gruppo di lavoro e rivolti alle attività di co-progettazione(diapositive powerpoint, relazioni, fascicoli illustrativi, Dossier Preliminare, ecc). L'utilizzo del logo, previa autorizzazione da parte della Cabina di Regia, verrà concesso anche ai soggetti, preferibilmente firmatari del CdL, che mettono in atto iniziative/progetti che rispondono agli obiettivi individuati nel Piano d'Azione. Le comunicazioni saranno quindi predisposte, e poi veicolate ai vari target (amministratori, famiglie ecc.), con la medesima impostazione grafica. Il logo verrà realizzato mediante il coinvolgimento delle scuole primarie presenti nel territorio interessato dal Contratto di Lago. |
Output | Identità grafica (semplificata: logo, claim e formati degli applicativi di base) del CdL del Lago di Viverone. Applicazione dell’identità grafica sugli elaborati prodotti (documenti del Contratto, presentazioni powerpoint, lettere d’invito alle riunioni e tavoli d’ascolto, relazioni di avanzamento, ecc.) |
Soggetto referente | Provincia di Biella |
Budget di spesa (range di costo) | |
Tempi | Avvio: azione già avviata. Durata: la durata del Contratto |
Indicatori di risultato | Creazione di un logo e claim identificativo del progetto Contratto di Lago di Viverone e della linea grafica che caratterizzerà l’immagine coordinata dei materiali informativi e degli elaborati. |
Finalità Strategica “di processo”: Supportare il percorso partecipato verso la firma del CdL | |
Linea d’azione 1 1.2 Animazione, ascolto progettazione partecipata | |
Azione 1.2. | ANALISI TARGET INTERNI E STAKEHOLDER; CREAZIONE E AGGIORNAMENTO CONTINUO DEL DATABASE |
Obiettivo | Ricerca preliminare degli interlocutori significativi e rappresentativi da coinvolgere nella progettazione partecipata. |
Target | Stakeholder del territorio, Amministratori locali, cittadini. |
Descrizione attività | Analisi del territorio e dei potenziali target della comunicazione e informazione. Creazione di una lista completa dei portatori di interesse presenti sul territorio in relazione alle loro caratteristiche e potenziali influenze sul processo del CdL. |
Output | Database degli Stakeholder e dei potenziali attori della progettazione partecipata. Nel database: indicazione di Enti, referenti, sedi, contatti telefonici e mail, categorie di riferimento, tipologia di partecipazione prevista, riferimento alle azioni del PdA in cui il soggetto dovrebbe essere coinvolto. |
Soggetto Referente | Segreteria tecnica |
Budget di spesa (range di costo) | |
Tempi | Avvio: azione già avviata. Durata: la durata del Contratto |
Indicatori di risultato | Costruzione di un database condiviso |
Finalità Strategica “di processo”: Supportare il percorso partecipato verso la firma del CdL | |
Linea d’azione 1 1.3 Animazione, ascolto e progettazione partecipata | |
Azione 1.3. | TAVOLI DI CONSULTAZIONE/PROGETTAZIONE PARTECIPATA |
Obiettivo | Accrescere negli interlocutori locali la consapevolezza rispetto allo strumento Contratto di Lago; Incentivare la partecipazione dei soggetti istituzionali e delle rappresentanze locali ed il loro contributo alla progettazione; Raccogliere indicazioni circa i possibili attori non istituzionali da coinvolgere (portatori di interesse, associazionismo, scuole..). |
Target | Istituzioni locali, Stakeholder individuati, scuole |
Risultati attesi | Ottenere informazioni dai portatori di interesse coinvolti nell’attività di progettazione partecipata. Diffondere informazioni relativamente al Contratto di Lago |
Descrizione attività | Tavoli di lavoro con i principali stakeholder finalizzati all’ascolto attivo del territorio; durante i tavoli emergeranno le esigenze e le aspettative da parte dei soggetti del territorio. |
Output | • tavoli di lavoro • Report con analisi dei problemi e obiettivi operativi della progettazione |
Soggetto Referente | La segreteria tecnica |
Budget di spesa (range di costo) | |
Tempi | Avvio: azione già avviata. Durata: la durata del Contratto |
Indicatori di risultato | Acquisizione, da ciascun tavolo di ascolto, di indicazioni, aspettative e proposte riferite sia al metodo sia ai contenuti. |
Finalità Strategica “di processo”: Supportare il percorso partecipato verso la firma del CdL | |
Linea d’azione 1 1.4 Informazione e aggiornamento dei soggetti coinvolti | |
Azione 1.4.A | CREAZIONE DI SEZIONI DEDICATE AL CDL SUI SITI WEB ISTITUZIONALI E SUI SITI DI PROMOZIONE INTEGRATA DEL TERRITORIO (ristrutturare/ottimizzare uno spazio on line già esistente; implementare i siti di promozione integrata esistenti – es. uffici promozione turistica o in progetto, anche tramite link ai siti istituzionali) |
Obiettivo | Utilizzo e fruizione della piattaforma web per lo scambio, l’aggiornamento e la diffusione delle informazioni. |
Target | Tutti i target. |
Descrizione attività | La piattaforma web è uno strumento privilegiato di scambio, aggiornamento e diffusione delle informazioni, sia per gli utenti pubblici che per i portatori di interesse legati al processo di progettazione partecipata. La presenza su web è lo strumento più rapido ed incisivo, che permette all’utente di ottenere agevolmente notizie in tempo reale, sarà, quindi, una delle prime attività a cui lavorare ed una delle prime forme di visibilità e promozione per l’Ente. Gli spazi sul web dovranno garantire alcuni punti essenziali: visibilità delle informazioni, individuazione delle iniziative, calendario degli eventi, eventuale sezione stampa che contenga un archivio accessibile al pubblico dei comunicati stampa, della rassegna stampa, dei report degli eventi e degli atti dei convegni. Il servizio offerto consiste nella trasmissione di aggiornamenti contenutistici paralleli alle principali tappe di avanzamento del lavoro, con pubblicazione degli elaborati prodotti dal CdL. L’aggiornamento delle pagine web precederà l’invio della newsletter, in modo tale che nel periodo di maggior frequenza degli accessi on line (indotti dal ricevimento della newsletter) gli utenti possano reperire contenuti aggiornati e recenti. |
Output | • Pagina di presentazione del CdL del Lago di Viverone • Area download • Pubblicazione di news |
Soggetto Referente | Provincia di Torino e Provincia di Biella |
Budget di spesa (range di costo) | |
Tempi | Avvio: azione già avviata Xxxxxx: la durata del Contratto |
Indicatori di risultato | • sezioni dedicate al CdL sui siti web istituzionali • visibilità sui siti di promozione integrata del territorio • predisposizione area download dei principali elaborati prodotti • pubblicazione di news inerenti il processo |
Finalità Strategica “di processo”: Supportare il percorso partecipato verso la firma del CdL | |
Linea d’azione 1 1.4 Informazione e aggiornamento dei soggetti coinvolti | |
Azione 1.4.B | NEWSLETTER INFORMATIVA e aggiornamento periodico del sito web |
Obiettivo | Garantire la massima divulgazione alle informazioni inerenti lo stato di avanzamento del processo ed ogni altra informazione elaborata nell’ambito della presente attività. |
Target | Tutti i target |
Descrizione attività | Progettazione e redazione di un bollettino informativo on-line. La newsletter permetterà di raggiungere, nel rispetto delle norme sulla privacy, i soggetti inclusi nel database degli attori e degli stakeholders, eventuali utenti già appartenenti a mailing list in possesso degli Enti promotori ed anche altri utenti (cittadini, professionisti, addetti del settore) che effettueranno l’iscrizione all’interno delle pagine web. La newsletter verrà utilizzata per comunicare tutte le novità inerenti il Contratto di Lago. Lo stile comunicativo adotterà il taglio tipico della newsletter, con formulazioni brevi, ma in grado di incuriosire il lettore, spingendolo ad approfondire attraverso link al sito web di riferimento. L’aspetto della newsletter sarà coordinato con gli ulteriori strumenti di comunicazione adottati; la grafica in ogni caso sarà tendenzialmente sobria, in particolare si porrà attenzione a garantire una leggibilità ottimale anche in assenza di immagini: queste, infatti, vengono spesso bloccate a causa delle impostazioni di sicurezza e possono risultare problematiche per i sempre più numerosi utenti che accedono alla rete tramite dispositivi mobili. Si esclude la realizzazione di copie cartacee della newsletter sia per una questione di costi che di rispetto dell’ambiente. |
Output | Invio della newsletter. Aggiornamento sito web |
Pre-requisiti | |
Soggetto Referente | Province di Biella e Torino (attraverso la segreteria tecnica sino alla sottoscrizione del CdL) |
Budget di spesa (range di costo) | |
Tempi | Avvio: entro 12 mesi dal “Parere motivato di compatibilità ambientale con indicazioni per l’attuazione” previsto dalla procedura di VAS Durata: tutta la durata del Contratto |
Indicatori di risultato | Newsletter inviate mediante mailing list |
Finalità Strategica: Promuovere la fruizione sostenibile e la salvaguardia ambientale | |
Linea d’azione 2 2.1 Informazione e aggiornamento dei soggetti coinvolti | |
Azione 2.1 | INSERIMENTO SUI SITI WEB COMUNALI E DI PROMOZIONE INTEGRATA DEL TERRITORIO DI UN BANNER E DI UN LINK AL CDL |
Obiettivi | Informare capillarmente la cittadinanza. L’inserimento, nei siti dei Comuni e nei siti di promozione turistica del territorio, di un rimando alla pagina web del CdL stesso può rappresentare uno strumento per amplificare l'informazione e raggiungere soggetti locali. |
Target | Tutti. |
Descrizione attività | Trasmissione ai referenti politici e tecnici dei Comuni coinvolti ed ai gestori dei siti di promozione turistica di: • Banner web “CdL del Lago di Viverone” per home page del sito comunale e rimando alle pagine dei siti web delle Province |
Output | Invio del banner |
Soggetto Referente | Segreteria Tecnica del CdL |
Budget di spesa (range di costo) | |
Tempi | Avvio: entro 12 mesi dal “Parere motivato di compatibilità ambientale con indicazioni per l’attuazione” previsto dalla procedura di VAS |
Indicatori di risultato | Pubblicazione del banner sui siti web comunali e di promozione turistica. |
Finalità Strategica: Promuovere la fruizione sostenibile e la salvaguardia ambientale | |
Linea d’azione 2 2.2. Sensibilizzazione e coinvolgimento delle comunità locali | |
Azione 2.2 | ATTIVITÀ DI ANIMAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE E INFORMAZIONE APERTE A TUTTA LA COMUNITÀ LOCALE. |
Obiettivi | Rafforzare la consapevolezza e la responsabilità delle popolazioni locali in ordine alle problematiche ed alle risorse dell’ambiente lago e del suo territorio. Promuovere iniziative, anche spontanee, che si prefiggano obiettivi coerenti con quelli individuati nel Piano d'Azione. Concorrere alla diffusione di una “cultura dell’acqua”. |
Target | Scuole, famiglie, istituzioni locali, cittadini, fruitori del lago. |
Descrizione attività | • Realizzazione di 1 evento all’anno che promuova le attività del Contratto di Lago. Tale evento potrà coincidere con l’Assemblea di bacino annuale. • Realizzazione e diffusione di un video che presenti l’ambiente lacustre e le opportunità che offre. • Realizzazione di bacheche informative, collocate in punti “strategici” e facilmente fruibili, relative agli interventi già realizzati e all’ambiente lacustre. • Partecipazione ad incontri organizzati sul territorio su temi coerenti con i temi propri del CdL per creare sinergie d'intenti e relazioni |
Output | • Organizzazione di 1 evento all’anno; • Realizzazione del video (Realizzato) • Realizzazione delle bacheche informative (Realizzate) |
Soggetto Referente | Segreteria tecnica |
Budget di spesa (range di costo) | |
Tempi | Avvio: azioni già avviate Durata: tutta la durata del Contratto |
Indicatori di risultato | Realizzazione video e bacheche e organizzazione eventi |
Note | Tale azione si collega direttamente alle seguenti attività dell’Abaco delle Azioni: • attività B.4.2. “Organizzazione di eventi culturali e di iniziative ambientali che coinvolgano la cittadinanza e gli operatori economici del territorio” • attività C.3.1 “Progettare, implementare e gestire uno Spazio comunicativo specifico dedicato al Contratto di Lago e alle attività di riqualificazione realizzate e in corso. In corso di progettazione e realizzazione a cura delle Province di Torino e Biella: Video di sensibilizzazione sulle principali problematiche ambientali e peculiarità naturalistiche del lago di Viverone e degli ambienti ad esso limitrofi; realizzazione di bacheche informative sugli interventi già realizzati. |
Finalità Strategica: Promuovere la fruizione sostenibile e la salvaguardia ambientale | |
Linea d’azione 2 2.3 Coinvolgimento delle categorie produttive | |
Azione 2.3.A | COINVOLGIMENTO DEGLI OPERATORI TURISTICI |
Obiettivi | Creare un’azione di “governance” che preveda il coinvolgimento degli operatori turistici, al fine proporre soluzioni adeguate alle molte e articolate domande che il mercato del turismo pone, perseguendo due obiettivi specifici: 1) garantire la sostenibilità e, ove possibile la riqualificazione, ambientale attraverso le azioni proposte; 2) rafforzare l'identità territoriale del Lago, in sinergia con le realtà ambientali e turistiche dei territori circostanti (quali, ed esempio, l’anfiteatro morenico di Ivrea, i Laghi di Ivrea, la Via Francigena, il Cammino di Oropa) per la costruzione di un prodotto turistico integrato. |
Target | Operatori dei servizi turistici |
Descrizione attività | Organizzare almeno un incontro all’anno, possibilmente in luoghi diversi, ma caratteristici rispetto all’attrazione turistica che esercitano, per agevolare: - la conoscenza delle rispettive realtà; - lo scambio delle informazioni; - la creazione di una rete tra gli operatori del settore. |
Output | Creazione di una rete tra gli operatori Maggiore conoscenza delle risorse del territorio |
Soggetto Referente | Segreteria tecnica in collaborazione con ATL Biella e Turismo Torino |
Budget di spesa (range di costo) | |
Tempi | Avvio: entro 18 mesi dalla sottoscrizione dell’Accordo di programmazione negoziata del Contratto di lago del Lago di Viverone Durata: tutta la durata del Progetto |
Indicatori di risultato | Creazione di azioni coordinate tra operatori turistici |
Note | Tale azione è funzionale all’Azione B.3 dell’Abaco delle Azioni “Progettazione e promozione integrata di prodotti turistici innovativi, improntati a criteri di sostenibilità ambientale su un orizzonte temporale medio lungo alla scala territoriale adeguata”. Tale azione si collega con l’Attività C.3.3 Attività di sensibilizzazione e prevenzione integrate e diversificate per gruppi di riferimento riferite alla tutela dell’ambiente naturale e della qualità e quantità delle acque. (Attività produttive — in particolare agricole, zootecniche, turistiche —, fruitori turistici e delle attività sportive collegate al Lago, abitanti). |
Finalità Strategica: Promuovere la fruizione sostenibile e la salvaguardia ambientale | |
Linea d’azione 2 2.3 Coinvolgimento delle categorie produttive | |
Azione 2.3.B | COINVOLGIMENTO DEGLI OPERATORI AGRICOLI |
Obiettivi | Aggiornare gli agricoltori circa i contenuti del PSR 2014 – 2020 Identificare operatori disponibili a sviluppare progetti innovativi e dimostrativi in un’ottica di sostenibilità ambientale e riqualificazione del patrimonio naturale Creare una rete tra operatori del settore agricolo al fine di facilitare lo scambio di buone pratiche e la collaborazione nella gestione del territorio. |
Target | Gli agricoltori del territorio coinvolto |
Descrizione attività | Tavolo di approfondimento con le Associazioni rappresentative del mondo agricolo sui contenuti e sul processo di programmazione del PSR 2014– 2020 al fine di individuare le opportunità esistenti che incentivino i comportamenti e/o le iniziative coerenti con le necessità emerse nel Piano d'Azione del CdL. |
Output | Maggiore informazione riguardo il circa i contenuti del PSR 2014 – 2020; |
Soggetto Referente | Segreteria tecnica e Associazioni di Categoria |
Budget di spesa (range di costo) | |
Tempi | Avvio: entro 18 mesi dalla sottoscrizione dell’Accordo di programmazione negoziata del Contratto di lago del Lago di Viverone Durata: tutta la durata del Progetto |
Indicatori di risultato | n. di adesioni a misure specifiche orientate alla salvaguardia ambientale n. di progetti innovativi avviati nell’ambito della sostenibilità ambientale |
Note | Tale azione è funzionale alle seguenti azioni/attività dell’Abaco delle Azioni: - Attività C.3.3. “Attività di sensibilizzazione e prevenzione integrate e diversificate per gruppi di riferimento riferite alla tutela dell’ambiente naturale e della qualità e quantità delle acque. (Attività produttive — in particolare agricole, zootecniche, turistiche —, fruitori turistici e delle attività sportive collegate al Lago, abitanti)”. - Azione B.2. “Valorizzazione del comparto enogastronomico del territorio in un’ottica di sostenibilità ambientale.” |
Finalità Strategica: Promuovere la fruizione sostenibile e la salvaguardia ambientale | |
Linea d’azione 2 2.5 Disseminazione dei risultati | |
Azione 2.5 | RIUNIONI DI AGGIORNAMENTO e WORKSHOP/CONVEGNI TEMATICI |
Fase/i | (Attuazione), consolidamento. |
Obiettivi | • Periodico aggiornamento sullo stato di attuazione del Piano d’Azione affinché i soggetti e le istituzioni locali possano partecipare all’evoluzione del Contratto; • Presentazione dell’esperienza del Lago di Viverone in ambito istituzionale; • Condivisione del know how in materia tra soggetti promotori ed attuatori a livello regionale, nazionale, internazionale. |
Target | Istituzioni (locali e non), tecnici, addetti del settore. |
Descrizione attività | Nelle fasi di attuazione e soprattutto di consolidamento, l’esperienza condotta può essere condivisa attraverso interventi di presentazione ed aggiornamento, sia agli stessi attori del Contratto, sia a soggetti “esterni” del settore. Le sedi possono essere le seguenti: • Assemblea di Bacino; • Eventuali seminari tecnici; • Partecipazione a convegni sui Contratti di Fiume e di lago (nazionali ed internazionali). |
Output | • Partecipazione ad “eventi”, organizzazione di eventuali seminari tecnici e un’Assemblea di Bacino all’anno |
Pre-requisiti | |
Soggetto Referente | Segreteria Tecnica |
Budget di spesa (range di costo) | |
Tempi | Periodicità annuale. |
Indicatori di risultato | Conoscenza diffusa, tra i soggetti addetti del settore, dell’esperienza del Contxxxxx xx Xxxx xxx Xxxx xx Xxxxxxxx |