ACCORDO DI PROGRAMMA
ACCORDO DI PROGRAMMA
fra
MINISTERO DELL' AMBIENTE E REGIONE ABRUZZO
avente per oggetto
APE-APPENNINO PARCO D’EUROPA PROGRAMMA D' AZIONE PER LO SVlLUPPO SOSTENIBILE DELL' APPENNINO
PREMESSO CHE
- la legge 6 dicembre 1991 n. 394 (legge quadro sulle aree protette) prevede all'art, 1, comma 5, che "nella tutela e nella gestione delle aree naturali protette, Io Stato, le Regioni e gli Enti Locali attuano le forme di cooperazione e di intesa ai sensi dell' art. 81 del Decreto del Presidente della Repubblica 241uglio 1997 n. 616 e dell'art. 27 della legge 8 giugno 1990 n.
142";
- il programma stralcio di tutela ambientale (art. 2, comma 106, legge 23 dicembre 1996, n. 662, e art. 7, legge 8 ottobre 1997, n. 344) prevede al 5° progetto (conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale e della biodiversità) uno specifico finanziamento per il progetto APE (Appennino Parco d'Europa) pari a 1,4 miliardi per le due annualità 1998 - 1999;
- la relazione al suddetto programma stralcio di tutela ambientale specifica che "con A.P.E. (Appennino Parco d 'Europa} ci si propone di integrare le politiche ambientali con le altre politiche in un progetto complessivo di sviluppo sostenibile riguardante tutto l'arco appenninico a partire dal sistema delle aree protette. I soggetti interessati sono le amministrazioni centrali competenti, le regioni appenniniche, gli Enti parco nazionali e regionali, le rappresentanze degli enti locali (ANCI, UPI, UNCEM), le associazioni ambientaliste, la comunità scientifica, le organizzazioni sindacali, imprenditoriali e cooperativistiche. Gli strumenti operativi sono la CONVENZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELL 'APPENNINO ed il PROGRAMMA
D'AZIONE per lo sviluppo sostenibile dell'Appennino, da inserire in un ACCORDO DI PROGRAMMA tra il Ministero dell 'Ambiente e la Regione capofila della aree protette " (Abruzzo);
- la Legge 9 dicembre 1998 n. 426 (nuovi interventi in campo ambientale) prevede all' art. 1 bis (Programmi nazionali e politiche di sistema) che (al comma l) "il Ministro dell 'Ambiente promuova per ciascuno dei sistemi territoriali dei parchi dell'arco alpino, dell'Appennino, ..., Accordi di programma per lo sviluppo di azioni economiche sostenibili Con particolare riferimento ad attività agro-silvo-pastorali tradizionali, dell'agriturismo e del turismo ambientale con i Ministri per le politiche agricole, dell'industria, del commercio e dell'artigianato, del lavoro e della previdenza sociale e per i beni culturali e ambientali, con le Regioni e con altri soggetti pubblici e privati. (al comma 2) Il Ministro dell'ambiente, sentito il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni, ..., degli enti parco
interessati e delle associazioni ambientaliste maggiormente rappresentative, individua altresì le risorse finanziarie nazionali e comunitarie impiegabili nell 'attuazione degli accordi di programma di cui al comma 1";
- con l'attuazione della Legge quadro sulle aree protette il nostro paese ha raggiunto l'obiettivo di tutela di oltre 1'8% del territorio nazionale e in particolare l' Appennino è stato interessato da un insieme di nuove aree protette sia nazionali che regionali, già istituite o di prossima istituzione, - 9 Parchi nazionali per 841.305 ha; 42 Riserve naturali statali di cui 23 ricomprese nei P.N per
47.400 ha; 28 Parchi naturali regionali per 000-000 xx; 32 Riserve naturali regionali per
25.067 ha; 12 altre Aree protette per 10.209 ha, per un totale di 1.193.423 ha pari al 56,59% dell'insieme delle aree protette nazionali - che costituiscono per la loro estensione e contiguità un vero e proprio sistema ove è possibile sperimentare concretamente una politica di sviluppo sostenibile incentrata sulla conservazione della natura, in grado di avviare azioni coordinate per realizzare l'obiettivo storico del riequilibrio territoriale fondato sull 'uso sostenibile delle risorse naturali e storico culturali;
- l'Italia è il paese più ricco di biodiversità del continente europeo; nell' Appennino si concentra molta di questa biodiversità, strettamente correlata al rilevante patrimonio storico-culturale, frutto del millenario insediamento umano che ha caratterizzato e segnato queste aree interne della penisola, tale da costituire un articolato sistema ambientale e territoriale nel quale possono essere individuati dei sub-sistemi: settentrionale, centrale e meridionale.
CONSIDERATO CHE
- nel Forum di APE, tenutosi all' Aquila nel dicembre 1995, promosso dalla regione Abruzzo, Legambiente e dal Servizio Conservazione della Natura del Ministero dell' Ambiente cui , hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni nonché delle associazioni di categoria e gli imprenditori, si è stabilito che la regione Abruzzo diveniva capofila del progetto;
- nel marzo 1996 è stato firmato un protocollo d'intesa tra CGIL - CISL - UIL e Legambiente nazionale per il lavoro, l'ambiente e lo sviluppo sostenibile ove si ribadisce la necessità di concordare un programma di lavoro comune per rendere concrete le indicazioni del V Programma Ambientale della U.E. ed essenzialmente nella collaborazione sulla tematica del progetto APE;
- nel maggio 1996 il Ministro del Lavoro e Previdenza Sociale ed il Presidente di Legambiente haru1o sottoscritto un protocollo d 'intesa "IL LAVORO NELLE ATTIVITA’, DI VALORJZZAZIONE E SVILUPPO DEI BENI AMBIENTALI E CULTURALI" nel quale
viene concordato, tra l'altro, di avviare azioni per il progetto APE;
- nel dicembre 1996 è stato firmato un Protocollo di intesa tra il Ministero dell' Ambiente e le Centrali cooperative per interventi all'interno delle aree naturali protette di rilievo nazionale, nel quale, all'art. 6 queste "si impegnano a partecipare e sostenere la realizzazione di APE, Appennino Parco d'Europa, quale progetto strategico dello sviluppo sostenibile dell'Appennino":
- nell'aprile 1997 è stato firmato il Protocollo d'intesa tra il Ministero dell'Ambiente e le Confederazioni dell'artigianato per interventi all'interno delle aree naturali protette di rilievo nazionali, nel quale viene riconfermato l'impegno a sostenere il progetto APE;
- nel maggio 1997 viene stipulato ad Orvieto un Protocollo d'intesa tra le Regioni ABRUZZO, MARCHE, LAZIO, TOSCANA e UMBRIA con il quale le Regioni si sono impegnate a rendere operativi gli strumenti di APE quale la CONVENZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELL' APPENNINO ed il PROGRAMMA DI AZIONE COMUNE.
- nel settembre 1997, durante la I^ CONFERENZA NAZIONALE SULLE AREE PROTETTE; promossa dal Ministero dell' Ambiente, APE viene individuato come un progetto strategico da avviare rapidamente;
- nell'ottobre 1997, durante la xxv sessione plenaria della Conferenza delle Regioni Periferiche d'Europa (CRPM), tenutasi. a La Rochelle in .Francia, è stata approvata Una risoluzione che impegna tale organismo a sostenere nelle sedi comunitarie il sistema territoriale appenninico ed il relativo progetto APE;
- nel giugno 1998, la Conferenza sulla montagna, tenutasi a Roma, riconosce APE come uno dei 5 progetti strategici prioritari per Io sviluppo dell' Appennino;
- nella seduta del 29 luglio 1998, n. 401, la Camera dei Deputati ha votato il seguente o.d.g. "..., visti i progetti Itaca sulle isole minori, e Appennino Parco d 'Europa, impegna il Governo. sentita la Conferenza unificata allargata agli Enti parco e agli Organismi di gestione di aree protette nazionali, territorialmente interessati e a predisporre entro il 31,12,1998 .le azioni e le misure finalizzate alla realizzazione dei suddetti progetti, da attuarsi con apposita deliberazione del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica";
- con il Convegno di Catania del 2 dicembre 1998, il progetto APE è stato riconosciuto tra le "100 idee per lo sviluppo - strategie per la programmazione dei fondi strutturali 20002006", quale parte integrante della "Rete ecologica nazionale" in cui è inserito lo stesso sistema delle aree protette;
- il CIPE, con delibera 22 dicembre 1998, disciplinando la programmazione dei fondi strutturali 2000.2006 ha riconosciuto tra i settori prioritari la "Rete ecologica nazionale ", individuata nella relazione della Commissione "Valorizzazione e tutela delle risorse ambientali nel Mezzogiorno", la cui attuazione è stata affidata al Ministero dell' Ambiente - Servizio Conservazione della Natura;
- con il progetto APE si intende estendere a tutto il sistema appenninico il complesso delle potenzialità e della capacità di sviluppo, di attrazione e di proiezione a scala nazionale ed internazionale proprie della politica delle aree protette; .
- con Decreto del 6 novembre 1998 il Ministro dell' Ambiente ha delegato al Sottosegretario di Stato, On.le Xxxxxxx Xxxxxxxxx le attribuzioni relative al progetto APE;
TUTTO CIO' PREMESSO
Il giorno 1 del mese di aprile dell' anno 1999
IL MINISTERO DELL' AMBIENTE
Rappresentato dal Sottosegretario di Stato Xxxxxxx Xxxxxxxxx e
LA REGIONE ABRUZZO
Rappresentata dall' Assessore all'Urbanistica, Beni Ambientali, Parchi, Riserve e Cultura Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
sottoscrivono il seguente -
ACCORDO DI PROGRAMMA
per la promozione del
PROGRAMMA D' AZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELL' APPENNINO DENOMINATO APE - APPENNINO PARCO D'EUROPA
Art. 1 Finalità
Il Ministero dell' Ambiente e la Regione Abruzzo, in quanto Regione capofila delle aree protette, sulla base della legge 394/91, del Dlgs. 112/98, della legge 426/98 e del Programma stralcio per la tutela ambientale (D.M. 20/5/98 - art. 7 legge 344/97) promuovono il Programma d' azione per lo sviluppo sostenibile dell' Appennino denominato APE - Appennino Parco d'Europa finalizzato a realizzare una strategia complessiva di conservazione della natura e di sviluppo sostenibile del sistema territoriale dell' Appennino, a partire dalla rete delle aree naturali protette, ispirata agli orientamenti ed agli indirizzi dell'Unione Europea (V° Programma di azione ambientale) e degli organismi internazionali, con particolare riferimento alle attività agro–silvo-pastorali tradizionali, dell'agriturismo e del turismo ambientale.
Art.2
Programma d'azione per lo sviluppo sostenibile dell' Appennino
In attuazione del comma 22, art. 2 della legge 9 dicembre 1998, n. 426, art. 1-bis L. 394/91 (Programmi nazionali e politiche di sistema) e del programma stralcio per la tutela ambientale (D.M. 20/5/98 - art. 7 legge 344/97) verrà elaborata una proposta di Programma d' azione per lo sviluppo sostenibile dell ' Appennino, indicando gli obiettivi, le azioni da perseguire, i soggetti attuatori, gli strumenti e i fabbisogni. Sulla base di tale proposta il Ministero dell' Ambiente definirà il Programma che sarà sottoposto entro il 30 settembre 1999 all 'approvazione della Commissione per Io sviluppo sostenibile del CIPE, sentito il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, degli Enti parco interessati e delle associazioni ambientaliste maggiormente rappresentative.
Per il raggiungi mento degli obiettivi del presente accordo, il Ministero dell' Ambiente, propone l'istituzione presso la Commissione sviluppo sostenibile del CIPE di un apposito gruppo di lavoro del quale faranno parte il Direttore Generale Servizio Conservazione della Natura del Ministero dell' Ambiente e l' Assessore competente della Regione Abruzzo.
Art.3
Conservazione della natura e sviluppo sostenibile dell' Appennino
1. La Regione Abruzzo, per il raggiungimento dei fini del presente accordo di programma, d'intesa con il Ministero dell' Ambiente, sollecita e coordina il protagonismo di tutti i soggetti, pubblici e privati, interessati alla conservazione e allo sviluppo dell' Appennino, in particolare di Legambiente, in quanto associazione ideatrice ed animatrice del progetto APE, delle Regioni interessate (Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Xxxxxx Xxxxxxx, Marche, Umbria, Molise, Lazio, Basilicata, Campania, Puglia e Calabria), degli organismi di gestione delle aree protette nazionali e regionali, delle rappresentanze degli Enti Locali (Anci, Upi, Uncem), della Comunità scientifica, delle Associazioni ambientaliste più rappresentative, delle Organizzazioni sindacali, imprenditoriali, artigianali e cooperativistiche.
0.Xx Ministero dell' Ambiente e la Regione Abruzzo promuovono, ai fini dell' elaborazione della proposta del Programma APE e di altri accordi di programma, la consultazione dei Ministeri competenti indicati dalla legge 426/98 (politiche agricole, industria e artigianato, trasporti, turismo, beni e attività culturali, lavori pubblici, lavoro), e di altri Ministeri (tesoro, bilancio e programmazione economica, ricerca scientifica e tecnologica, pubblica istruzione), delle istituzioni regionali e locali, degli organismi nazionali e regionali di gestione della aree protette, dei Sindacati, delle Associazioni ambientaliste più rappresentative, delle organizzazioni sindacali, artigianali, imprenditoriali e cooperativistiche.
3. Entro 15 giorni dalla firma del presente accordo le Regioni interessate indicano per ciascuna delle tre aree dell' Appennino (settentrionale - Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Xxxxxx Xxxxxxx; centrale - Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Lazio; meridionale - Basilicata, Campania, Puglia, Calabria) la Regione coordinatrice.
Art.4 Risorse finanziarie
Per le attività di elaborazione, istruttoria e promozione del Programma d'azione per lo sviluppo. sostenibile dell ' Appennino il Ministero dell' Ambiente mette a disposizione della Regione Abruzzo la somma di lire 1.400 milioni a valere sull' art. 7 della legge 344/97 "Programma stralcio di tutela ambientale" riguardanti gli esercizi finanziari 1998 - 1999.
Altre risorse saranno reperite sulla base dei programmi, delle iniziative e dei progetti Comunitari, dei programmi d'investimento nazionali e regionali, del concorso di investimenti privati.
Roma, 1 aprile 1999
Ministero dell’Ambiente Xxxxxxx Xxxxxxx
Xxxxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
X.xx X.xx