Bur n. 167 del 22/12/2023
Bur n. 167 del 22/12/2023
(Codice interno: 518664)
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1567 del 12 dicembre 2023
PR Veneto FESR 2021-2027. Regolamento (UE) n. 1060/2021 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021, art. 59. Approvazione dello schema di Accordo di finanziamento tra Regione del Veneto e Veneto Innovazione
S.p.A. per l'attuazione del "Fondo di Partecipazione PR Veneto FESR 2021-2027" e delle Disposizioni Operative afferenti alla Sezione Transizione del "Fondo Veneto Competitività" (Priorità 1, OS 1.1. - Azione 1.1.3. "Sostegno agli investimenti e alle attività di ricerca e di innovazione delle PMI - Sub A Sostegno agli investimenti delle imprese in tecnologie avanzate" e OS 1.3. - Azione 1.3.1. "Sostegno al posizionamento competitivo delle PMI mediante la promozione di processi di Transizione 4.0 e modelli di sviluppo sostenibile").
[Settore secondario]
Con il provvedimento in esame si approva, ai sensi dell'art. 59 del Regolamento (UE) n. 1060/2021 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021, lo schema di Accordo di finanziamento tra Regione del Veneto e Veneto Innovazione
S.p.A. per l'affidamento della gestione del "Fondo di Partecipazione PR Veneto FESR 2021-2027", redatto in conformità all'Allegato X al Regolamento (UE) n. 1060/2021. Si approvano, inoltre, le Disposizioni Operative afferenti alla Sezione Transizione del Fondo specifico "Fondo Veneto Competitività".
Note per la trasparenza:
L'Assessore Xxxxxxxx Xxxxx, di concerto con l'Assessore Xxxxxxx Xxxxxxx, riferisce quanto segue.
Il 17 dicembre 2020, a seguito dell'approvazione da parte del Parlamento europeo, il Consiglio europeo ha adottato il Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) dell'Unione Europea per il periodo 2021-2027, in vigore dal 1° gennaio 2021.
In data 24 giugno 2021 sono stati approvati il Regolamento (UE) n. 1058/2021 (Regolamento FESR) recante disposizioni relative al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione e il Regolamento (UE) n. 1060/2021 contenente disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti.
La Giunta regionale, con DGR/CR n. 134 del 23 dicembre 2021, ha approvato la proposta di Programma Regionale (PR) Veneto Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2021-2027, successivamente trasmessa, conformemente a quanto stabilito dall'art. 9 della L.R. n. 26/2011, al Consiglio regionale per l'esame e l'approvazione definitiva avvenuta con DCR n. 16 del 15 febbraio 2022.
Il PR Veneto FESR 2021-2027 è stato approvato dalla Commissione europea con Decisione C(2022) 8415 final del 16 novembre 2022 e la Giunta regionale ne ha preso atto con DGR n. 1573 del 13 dicembre 2022.
Il Regolamento (UE) n. 1060/2021 (di seguito anche "Regolamento"), all'art. 52, stabilisce che gli Stati membri adoperino i contributi dei fondi per fornire ai beneficiari sostegno sotto forma di sovvenzioni, Strumenti finanziari o premi o una combinazione di tali modalità.
Il medesimo Regolamento, all'art. 58, prevede la possibilità per l'Autorità di Gestione di attivare Strumenti finanziari che possano fruire del sostegno dei fondi europei e, tra questi, del FESR. Gli Strumenti finanziari, con il loro carattere rotativo e l'effetto moltiplicatore generato sui fondi pubblici, sono elementi fondamentali per rafforzare la competitività delle imprese venete, come si evince dalle esperienze di successo maturate in altri contesti regionali e nei passati periodi di Programmazione.
In particolare, il PR Veneto FESR 2021-2027 prevede l'utilizzo degli Strumenti finanziari per gli Obiettivi Specifici RSO1.1 "Sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l'introduzione di tecnologie avanzate", RSO1.3 "Rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI e la creazione di posti di lavoro nelle PMI, anche grazie agli investimenti produttivi", RSO2.1 "Promuovere l'efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas a effetto serra" e RSO2.2 "Promuovere le energie rinnovabili in conformità della direttiva (UE) 2018/2001 sull'energia da fonti rinnovabili, compresi i criteri di sostenibilità ivi stabiliti".
Il par. 3 del precitato art. 58 del Regolamento dispone che il sostegno dei fondi, erogato mediante gli Strumenti finanziari, sia basato su una Valutazione ex ante redatta sotto la responsabilità dell'Autorità di Xxxxxxxx. In conformità a tale disposizione, la Giunta regionale, con DGR n. 1737 del 30 dicembre 2022, ha approvato la "Valutazione ex ante relativa agli Strumenti finanziari del PR Veneto FESR 2021-2027".
Il citato Regolamento, all'art. 59, par. 3, lettera d), stabilisce altresì che l'Autorità di Xxxxxxxx può procedere all'aggiudicazione diretta di un contratto per l'attuazione di uno Strumento finanziario anche ad organismi rientranti nell'ambito di applicazione dell'art. 12 della direttiva 2014/24/UE, recante norme in materia di appalti pubblici tra enti nell'ambito del settore pubblico.
Il medesimo art. 59 del Regolamento, al par. 5, prevede che i termini e le condizioni dei contributi dei programmi a Strumenti finanziari siano stabiliti in Accordi di finanziamento tra:
a. i rappresentanti debitamente autorizzati dell'Autorità di gestione e l'organismo che attua un Fondo di partecipazione, se applicabile;
b. i rappresentanti debitamente autorizzati dell'Autorità di gestione o, ove applicabile, dell'organismo che attua un Fondo di partecipazione e l'organismo che attua un Fondo specifico
e che tali Accordi di finanziamento debbano contenere tutti gli elementi indicati nell'Allegato X al Regolamento.
In tale quadro normativo si inserisce la L.R. 4 luglio 2023, n. 14, con cui la Regione del Veneto (di seguito anche "Regione") ha rivisto il modulo organizzativo di cui si è avvalsa per attuare le proprie politiche a favore del territorio, prevedendo il riordino degli strumenti regionali in materia di accesso al credito e di agevolazioni alle imprese e una riorganizzazione di Veneto Sviluppo S.p.A., quale società finanziaria regionale, tale da consentire alle società da essa controllate di ricevere affidamenti diretti in regime di in house providing. Veneto Innovazione S.p.A., in forza della menzionata normativa, è partecipata in via totalitaria dalla Regione a favore della quale opera a titolo esclusivo.
Nello specifico, con la citata legge regionale si è provveduto al riordino del gruppo Veneto Sviluppo S.p.A. e della società Veneto Innovazione S.p.A. (di seguito anche "Società"), attribuendo alla prima anche il ruolo di holding di partecipazioni regionali e facendo della seconda una società in house controllata dalla Regione e dedicata, fra l'altro, alle attività di progettazione, realizzazione e gestione di Strumenti di finanza agevolata attivati dalla Regione a sostegno delle imprese.
In attuazione della L.R. n. 14/2023, con deliberazione n. 1289 del 30 ottobre 2023, la Giunta regionale ha approvato l'adeguamento dello Statuto di Veneto Innovazione S.p.A. e, successivamente, l'assemblea sociale ne ha deliberato l'adozione in data 30 novembre 2023. In base al nuovo Statuto sociale rientra tra le finalità statutarie della Società la gestione di Strumenti finanziari attivati con risorse europee, statali e regionali in tutte le forme tecniche.
Con atto del Notaio Xxxxx Xxxxxx di Treviso, in data 30 novembre 2023, rep. n. 96030, Veneto Sviluppo S.p.A. ha conferito a Veneto Innovazione S.p.A. il ramo d'azienda relativo alla gestione degli Strumenti di finanza agevolata regionali. All'esito della riorganizzazione delineata dalla menzionata normativa, la Società ha assunto il ruolo di gestore, in forma accentrata e coordinata, degli Strumenti di finanza agevolata attivati dalla Regione a sostegno delle imprese.
La qualificazione di Veneto Innovazione S.p.A. quale società in house si fonda sull'accertamento del possesso dei seguenti requisiti previsti dall'art. 12 della direttiva 2014/24/UE e dall'art. 16 del D.lgs. n. 175/2016:
a. l'assenza di partecipazione di capitali privati, ad eccezione di quella prescritta da norme di legge e che avvenga in forme che non comportino controllo o potere di veto, né l'esercizio di un'influenza determinante sulla società controllata;
b. lo statuto della società prevede che oltre l'ottanta per cento del suo fatturato sia effettuato nello svolgimento dei compiti a essa affidati dall'ente pubblico o dagli enti pubblici soci;
c. l'esercizio da parte dell'ente controllante del controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi.
Tra le funzioni attribuite alla Società, per effetto del riordino disposto dalla predetta L.R. n. 14/2023, rientra l'"esercizio delle funzioni di organismo intermedio per la gestione degli strumenti finanziari, realizzati a valere su risorse dei fondi strutturali europei, previa stipulazione di specifico accordo con l'Autorità di gestione del Programma sotto la cui responsabilità la Società opera per l'esecuzione dei compiti da questa affidati" (art. 9, c. 3).
L'art. 7 del D.lgs. n. 36/2023, ai commi 1 e 2, prevede che una società in house possa ricevere legittimamente l'affidamento diretto di un servizio se risultano rispettate le prescrizioni di cui al comma 2 dello stesso art. 7, il quale fissa il presupposto necessario della valutazione della congruità economica della prestazione. In particolare, il predetto art. 7, comma 2, del D.lgs.
n. 36/2023 prevede che, ai fini dell'affidamento diretto di prestazioni strumentali (servizi erogati da società ed enti a supporto di funzioni amministrative di natura pubblicistica di cui resta titolare l'ente di riferimento e con i quali lo stesso ente provvede al perseguimento dei propri fini istituzionali; C.d.S. sez. V, n. 3766/2009 e n. 5149/2014), le stazioni appaltanti adottino un
provvedimento motivato in cui danno conto dei vantaggi in termini di economicità della prestazione, di celerità o di perseguimento di interessi strategici. I vantaggi di economicità possono emergere anche mediante la comparazione con gli standard di riferimento della società Consip S.p.A. e delle altre centrali di committenza, con i parametri ufficiali elaborati da altri enti regionali nazionali o esteri oppure, in mancanza, con gli standard di mercato.
Tenuto conto delle sopracitate prescrizioni di cui all'art. 7, comma 2, del D.lgs. n. 36/2023, con provvedimento n. 1141 del 19 settembre 2023, la Giunta regionale ha approvato la metodologia per la valutazione della congruità economica della prestazione relativa agli affidamenti diretti a Veneto Innovazione S.p.A. in qualità di organismo in house e definito i parametri di confronto concernenti, tra l'altro, le attività connesse alla gestione e/o controllo degli Strumenti finanziari attivati a valere su risorse europee, nazionali e regionali.
La predetta metodologia stabilisce che la Società presenti alla Regione un'offerta economica che deve ricomprendere sia i costi diretti che quelli indiretti da sostenere per le attività previste dall'Accordo di finanziamento (di seguito anche "Accordo"). La Regione, nel valutare la congruità economica della prestazione, tiene conto dei seguenti principi fondamentali (si veda Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Lombardia, delibera n. 64/2021/PAR):
• il corrispettivo non deve essere eccessivo, cioè, deve corrispondere alla misura strettamente necessaria a garantire il perseguimento della mission;
• il corrispettivo non deve essere sottodimensionato, cioè, deve essere fissato in modo ragionevole e adeguato alla
prestazione richiesta.
Con nota del 30 ottobre 2023, prot. n 0588940, la Direzione Industria Artigianato Commercio e Internazionalizzazione delle Imprese ha richiesto a Veneto Innovazione S.p.A. di presentare un'offerta economica per la gestione, secondo le modalità individuate nell'approvando Accordo, del Fondo di Partecipazione denominato "Fondo di Partecipazione PR Veneto FESR 2021-2027" (di seguito anche "Fondo di Partecipazione").
Con nota registrata al prot. regionale n. 609753, del 13 novembre 2023, la Società ha trasmesso una proposta tecnico economica, con indicazione delle attività e dei costi, per lo svolgimento delle attività di gestione dei seguenti "Fondi Specifici" afferenti al suddetto Fondo di Partecipazione, la cui dotazione finanziaria iniziale complessiva ammonta a euro 240.750.000,00:
a) Fondo Veneto Competitività, avente una dotazione di euro 138.000.000,00 così suddivisi:
i. Sezione Transizione:
. Azione 1.1.3 "Sostegno agli investimenti e alle attività di ricerca e di innovazione delle PMI" Sub A "Sostegno agli investimenti delle imprese in tecnologie avanzate": euro 20.000.000,00;
. Azione 1.3.1 "Sostegno al riposizionamento competitivo delle PMI mediante la promozione di processi di Transizione 4.0 e modelli di sviluppo sostenibile": euro 50.000.000,00;
ii. Sezione Filiere produttive, Attrazione investimenti e ZLS:
. Azione 1.3.2 "Attrazione degli investimenti e sostegno alla competitività, all'integrazione e alla trasformazione 4.0 per la creazione, innovazione e consolidamento delle filiere produttive e distrettuali"
Sub A "Attrazione degli investimenti e sostegno alla competitività delle filiere produttive": euro 30.000.000,00;
Sub B "Attrazione degli investimenti e sostegno alla competitività di RIR, Distretti industriali e aggregazioni di imprese": euro 10.000.000,00;
. Azione 1.3.4 "Interventi specifici per la ZLS Porto di Venezia-Rodigino: euro 14.000.000,00;
iii. Sezione Start up:
. 1.3.5 "Supporto all'autoimprenditorialità e alla nascita di nuove imprese": euro 14.000.000,00.
b) Fondo Veneto Ricerca, Sviluppo e Innovazione, avente una dotazione di euro 46.750.000,00 così suddivisi:
. Azione 1.1.1 "Rafforzare la ricerca e l'innovazione (in collaborazione) tra imprese e organismi di ricerca": euro 13.750.000,00;
. Azione 1.1.3 "Sostegno agli investimenti e alle attività di ricerca e di innovazione delle PMI" Sub B "Sostegno alle attività di ricerca e di innovazione delle PMI": euro 18.000.000,00;
. Azione 1.1.4 "Sostegno alle proposte progettuali di ricerca e innovazione di eccellenza": euro 15.000.000,00;
c) Fondo Veneto Energia, avente una dotazione euro 56.000.000,00 così suddivisi:
. Azione 2.1.2 "Efficientamento energetico delle imprese": euro 31.000.000,00;
. Azione 2.2.3 "Produzione di idrogeno verde da fonte rinnovabile": euro 25.000.000,00.
In particolare, per lo svolgimento delle attività delineate nell'allegato Accordo, la Società ha presentato un'offerta economica come di seguito ripartita:
a. euro 10.850.816,94 per commissioni di gestione (costi interni di personale);
b. euro 454.000,00 per costi di gestione direttamente connessi alle attività da riconoscersi previa rendicontazione entro i limiti massimi previsti dall'art. 68, par. 4, del Regolamento (UE) n. 1060/2021. Nel dettaglio, si tratta delle spese per l'implementazione, gestione e manutenzione della piattaforma informatica, per la costituzione e il funzionamento dei comitati tecnici di valutazione delle proposte progettuali, per le trasferte del personale assegnato alle attività di controllo e per le attività di promozione delle misure di aiuto.
L'offerta economica risulta essere congrua e coerente con quanto disposto dalla DGR n. 1141/2023, che determina nella misura del 4,72% dell'importo totale dei contributi del programma erogabili ai destinatari finali in prestiti l'ammontare massimo complessivo delle commissioni di gestione (come definite dall'art. 2, punto 26, del Regolamento) riconoscibili alla Società. Nel caso specifico, tale remunerazione corrisponde al 4,71981535365792% dell'importo complessivo atteso delle erogazioni ai destinatari finali, al netto dei costi di gestione come sopra determinati, fermi restando i limiti massimi previsti dall'art. 68, par. 4, del Regolamento (UE) n. 1060/2021.
L'importo è riferito alla remunerazione della Società, quale Gestore del Fondo di Partecipazione, per le attività svolte a partire dalla sottoscrizione dell'Accordo fino al 31 dicembre 2029, data in cui termina l'attuale periodo di Programmazione per quel che concerne la spesa, e verrà riconosciuto in 7 quote annuali, di cui l'ultima nel 2029, così come descritto all'art. 20 dell'allegato Accordo di finanziamento.
La scelta di avvalersi di Veneto Innovazione S.p.A. per la gestione del "Fondo di Partecipazione", ferma restando l'attestazione della congruità della prestazione economica nei termini sopra enunciati, deve inoltre essere fondata sull'utilità che l'affidamento in regime di "in house providing" comporta in funzione della realizzazione dell'interesse pubblico perseguito, a norma dell'art. 7, comma 2, ultimo capoverso, del D.lgs. n. 36/2023. A tal proposito, i vantaggi, anche per la collettività, connessi al predetto affidamento, in termini di celerità e di perseguimento di interessi strategici regionali sono stati delineati dalla DGR n. 1141/2023 e si possono così sintetizzare:
• dal punto di vista della governance, la società a totale partecipazione pubblica garantisce semplicità ed immediatezza di regole decisionali, per effetto di quel rapporto di delegazione interorganica che è presupposto essenziale del controllo analogo; tale assetto appare certamente preferibile al ben più complesso meccanismo di sola programmazione e controllo, da parte del soggetto pubblico, sull'affidatario individuato con gara (alternativa all'affidamento alla società in house), a mezzo del contratto di servizio, che presenta difficoltà di verifica su attività specialistiche svolte totalmente da parte di terzi;
• sotto il profilo della qualità del servizio in esame, è necessario considerare che il personale del ramo d'azienda afferente alla gestione degli Strumenti finanziari, che Veneto Sviluppo S.p.A. ha trasferito a Veneto Innovazione
S.p.A. in attuazione della L.R. n. 14/2023 ha certamente acquisito, nel corso di oltre 20 anni di gestione di Strumenti finanziari, anche nel contesto dei fondi europei, non soltanto una dettagliata conoscenza delle caratteristiche del servizio (know how oggettivo), ma anche un articolato complesso di conoscenze professionali derivante dalla partecipazione attiva del personale allo sviluppo organizzativo da cui il servizio è stato interessato (know how soggettivo);
• per le medesime motivazioni di cui sopra, la scelta dell'affidamento in house providing permette anche di evitare il sostenimento di costi di start up, in quanto l'attività del ramo di azienda afferente alla gestione degli Strumenti finanziari è già avviata e non richiede rilevanti investimenti aggiuntivi per la gestione del servizio, a differenza di quanto avverrebbe nel caso di affidamento del servizio a terzi.
La legge regionale 6 settembre 1988, n. 45, all'art. 3 bis, comma 1, come introdotto dall'art. 11 della L.R. n. 14/2023, prevede inoltre che i rapporti tra la Società e la Regione per lo svolgimento delle attività di propria competenza, tra cui la gestione dei procedimenti di concessione ed erogazione alle imprese di finanziamenti agevolati e di altri benefici comunque denominati, siano disciplinati da apposite convenzioni approvate dalla Giunta regionale che ne definiscono finalità e regole di gestione e
controllo.
Ai sensi della disposizione sopra richiamata, con DGR adottata in data odierna, è stato approvato lo schema di "Convenzione Quadro per gli affidamenti diretti a Veneto Innovazione S.p.A." (di seguito anche "Convenzione Quadro"), che disciplina le condizioni generali per lo svolgimento delle attività di concessione di finanziamenti agevolati e di altri benefici economici finalizzati a sostenere la competitività del sistema produttivo veneto.
Nell'ambito della regolamentazione dei rapporti tra Regione e Veneto Innovazione S.p.A., l'art. 22 della Convenzione Quadro riconosce la specificità di gestione dei Fondi europei, nel caso di benefici cofinanziati dai fondi comunitari o nazionali.
Alla luce di quanto finora evidenziato, è stato predisposto, ai sensi dell'art. 59 del Regolamento, lo schema di Accordo di finanziamento tra Regione del Veneto e Veneto Innovazione S.p.A. per l'affidamento della gestione del "Fondo di Partecipazione PR Veneto FESR 2021-2027", di cui agli Allegati A, A1 e A2 costituenti parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
In particolare, l'Allegato A è redatto tenendo conto di tutti gli elementi indicati nell'Allegato X al Regolamento (UE) n. 1060/2021, tra cui: la composizione e la dotazione finanziaria associate a ciascun Fondo specifico afferente al Fondo di Partecipazione, la Strategia di investimento sottostante ciascuno degli Strumenti finanziari da attivare, i destinatari finali degli interventi, le modalità di esecuzione della prestazione e le fasi del servizio, i risultati attesi, il cronoprogramma dei versamenti al Fondo, i requisiti in materia di audit, la gestione di tesoreria e degli interessi e altre plusvalenze generati dal sostegno del PR Veneto FESR 2021-2027 al Fondo di Partecipazione, le modalità di riutilizzo delle risorse, la strategia di uscita, le modalità di revisione dell'accordo, le disposizioni relative alla remunerazione del servizio. La durata dell'Accordo è prevista dalla data di sottoscrizione fino al 31 dicembre 2037. L'Allegato A1 reca la disciplina dei trattamenti effettuati da Veneto Innovazione
S.P.A. quale responsabile del trattamento dei dati personali, ai sensi dell'articolo 28 del Regolamento (UE) n. 679/2016.
L'Allegato A2 contiene il "Piano aziendale" esplicativo delle caratteristiche e delle modalità generali di funzionamento di ciascun Fondo specifico afferente al Fondo di Partecipazione, redatte in conformità ai criteri di selezione delle operazioni approvati, per le Azioni interessate, dal Comitato di Sorveglianza unico del PR Veneto FESR e del PR Veneto FSE+ 2021-2027, istituito con DGR n. 637 del 1° giugno 2022, nelle sedute dell'8 giugno 2023 e del 27 ottobre 2023.
L'Allegato B al presente provvedimento riporta invece le Disposizioni Operative concernenti il dettaglio delle modalità di funzionamento della "Sezione Transizione" del "Fondo Veneto Competitività", la cui operatività sarà avviata con le risorse trasferite a Veneto Innovazione S.p.A. nel corso del corrente esercizio. La "Sezione Transizione" (di seguito anche "Sezione") dà attuazione al PR Veneto FESR, Priorità 1, OS 1.1. - Azione 1.1.3. "Sostegno agli investimenti e alle attività di ricerca e di innovazione delle PMI - Sub A Sostegno agli investimenti delle imprese in tecnologie avanzate" e OS 1.3. - Azione 1.3.1. "Sostegno al posizionamento competitivo delle PMI mediante la promozione di processi di Transizione 4.0 e modelli di sviluppo sostenibile".
Le precitate risorse da trasferirsi nel corso del corrente esercizio, pari a euro 28.000.000,00, saranno imputate all'Azione 1.3.1. "Sostegno al posizionamento competitivo delle PMI mediante la promozione di processi di Transizione 4.0 e modelli di sviluppo sostenibile".
Nello specifico, le Disposizioni Operative disciplinano l'accesso alla Sezione che persegue l'obiettivo di migliorare i livelli di competitività delle imprese mediante l'introduzione di innovazioni tecnologiche di prodotto e di processo. La Sezione sostiene interventi volti alla promozione e attuazione di processi di Transizione 4.0 e alla riconversione dell'attività produttiva verso un modello di economia circolare e di sviluppo sostenibile. Inoltre, nell'ambito del sostegno agli investimenti e alle attività di ricerca e di innovazione delle imprese, la misura supporta gli investimenti in tecnologie avanzate.
L'obiettivo è perseguito attraverso la concessione di un prestito (in parte con fondi del PR FESR a tasso zero, in parte con fondi bancari a tasso convenzionato), anche combinato ad una sovvenzione a fondo perduto, a copertura del 100% delle spese di investimento ammesse, IVA esclusa. La dotazione finanziaria complessiva della Sezione è di euro 70.000.000,00 e comprende anche le commissioni e i costi di gestione dello strumento finanziario.
La Sezione agevola interventi ed attività che contribuiscono al raggiungimento dei seguenti obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile adottata dall'Assemblea delle Nazioni Uniti con la risoluzione dell'Assemblea Generale del 25 settembre 2015: 4 "Istruzione di qualità", 8 Lavoro dignitoso e crescita economica", 11 "Città e Comunità sostenibili", 12 "Consumo e produzione responsabili", 15 "Vita sulla terra".
Per le restanti Sezioni del "Fondo Veneto Competitività", per il "Fondo Veneto Ricerca, Sviluppo e Innovazione" e per il "Fondo Veneto Energia", si procederà all'approvazione delle specifiche Disposizioni Operative o dei relativi Bandi, secondo le previsioni del Piano aziendale, con successivi provvedimenti della Giunta regionale.
L'importo complessivo del contributo del PR Veneto FESR 2021-2027 al Fondo di Partecipazione ammonta a euro 240.750.000,00, finanziato con i fondi previsti nell'ambito degli Obiettivi Specifici RSO1.1, RSO1.3, RSO2.1 e RSO2.2 del PR Veneto FESR 2021-2027.
Al fine di garantire le performance attuative di ciascun Fondo specifico e contribuire alla certificazione delle spese alla Commissione europea nel rispetto dell'art. 92 del Regolamento (UE) n. 1060/2021, la dotazione finanziaria relativa a ciascun Fondo/Sezione sarà versata a Veneto Innovazione S.p.A. per tranche, in ragione dei risultati e dell'effettiva operatività degli Strumenti finanziari attivati, secondo lo schema di cui all'art. 13 dell'Accordo di finanziamento, Allegato A al presente provvedimento.
All'assunzione dei relativi impegni di spesa provvederanno con propri atti il Direttore della Direzione Industria Artigianato Commercio e Servizi e Internazionalizzazione delle Imprese e il Direttore della Direzione Ricerca Innovazione e Competitività energetica, ciascuno con riferimento alle Azioni in relazione alle quali le rispettive Direzioni ricoprono la funzione di Struttura Responsabile dell'Attuazione (SRA).
Il pagamento delle commissioni di gestione è assicurato dalla dotazione di ciascun Fondo specifico/Sezione, nonché dagli eventuali interessi e plusvalenze generate dal sostegno del PR Veneto FESR 2021-2027 agli Strumenti finanziari, in conformità a quanto disposto dall'art. 60, comma 2, del Regolamento UE n. 1060/2021.
L'importo oggetto della prima tranche di versamenti, pari a euro 28.000.000,00, sarà impegnato ed erogato, entro il corrente esercizio, dal Direttore della Direzione Industria Artigianato Commercio e Servizi e Internazionalizzazione delle Imprese, disponendone la copertura a valere sui seguenti capitoli di spesa:
• Capitolo 105013 "PR FESR 2021-2027 - PRIORITA' 1 - RSO 1.1 e RSO 1.3 "STRUMENTI FINANZIARI" - QUOTA COMUNITARIA - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI (DEC. UE 16/11/2022, N.8415)";
• Capitolo 105014 "PR FESR 2021-2027 - PRIORITA' 1 - RSO 1.1 e RSO 1.3 "STRUMENTI FINANZIARI" -
QUOTA STATALE - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI (DEC. UE 16/11/2022, N.8415)";
• Capitolo 105111 "PR FESR 2021-2027 - PRIORITA' 1 - RSO 1.1 e RSO 1.3 "STRUMENTI FINANZIARI" - QUOTA REGIONALE - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI (DEC. UE 16/11/2022, N.8415)";
che presentano adeguata disponibilità sul bilancio di previsione 2023-2025.
La Direzione Industria Artigianato Commercio e Servizi e Internazionalizzazione delle Imprese provvederà all'adempimento degli obblighi informativi degli affidamenti diretti a società in house alla banca dati dei contratti pubblici gestita dall'ANAC ai sensi dell'art. 23, comma 5, del D.lgs. n. 36/2023. L'Accordo di finanziamento sarà sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 24 del D.lgs. n. 82/2005.
Con separato provvedimento della Giunta regionale sarà approvato lo schema di accordo, tra la Regione del Veneto e Veneto Innovazione S.p.A., per l'esercizio da parte della Società delle funzioni di Organismo Intermedio (OI), ai sensi dell'art. 71, par. 3 del Reg. (UE) n. 1060/2021, per la gestione del Fondo di Partecipazione, comprensivo dei correlati Fondi Specifici.
La Direzione Programmazione Unitaria ha rilasciato il visto di conformità al presente provvedimento.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
• VISTO il Reg. (UE) n. 1058/2021;
• VISTO il Reg. (UE) n. 1060/2021;
• VISTA la Decisione C(2022) 8415 final del 16 novembre 2022;
• VISTO il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33;
• VISTO il D.lgs. 19 agosto 2016, n. 175;
• VISTO il D.lgs. 31 marzo 2023, n. 36;
• VISTA la L.R. 25 novembre 2011, n. 26;
• VISTA la L.R. 4 luglio 2023, n. 14;
• VISTA la L.R. 23 dicembre 2022, n. 32, con cui è stato approvato il "Bilancio di previsione 2023-2025";
• VISTA la DGR/CR n. 134 del 23 dicembre 2021, approvata con deliberazione del Consiglio regionale n. 16 del 15 febbraio 2022;
• VISTE le DGR n. 637 del 1° giugno 2022; n. 1573 del 13 dicembre 2022; n. 1737 del 30 dicembre 2022; n. 1141 del
19 settembre 2023 e n. 1289 del 30 ottobre 2023;
• VISTA l'offerta economica presentata da Veneto Innovazione S.p.A. in data 13 novembre 2023, prot. reg. n. 609753;
• VISTO l'art. 2 comma 2 della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012;
delibera
1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
2. di affidare a Veneto Innovazione S.p.A. la gestione del "Fondo di Partecipazione PR Veneto FESR 2021-2027" nella composizione descritta nell'Allegato A costituente parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
3. di approvare lo schema di Accordo di finanziamento tra Regione del Veneto e Veneto Innovazione S.p.A. per la gestione del "Fondo di Partecipazione PR Veneto FESR 2021-2027", di cui di cui agli Allegati A "Schema di Accordo", A1 "Allegato Privacy" e A2 "Piano aziendale" costituenti parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
4. di demandare al Direttore della Direzione Industria, Artigianato, Commercio e Servizi e Internazionalizzazione delle Imprese la sottoscrizione dell'Accordo di cui al precedente punto 3;
5. di dare atto che l'importo massimo complessivo delle obbligazioni di spesa relative al "Fondo di Partecipazione PR Veneto FESR 2021-2027" è determinato in euro 240.750.000,00 e sarà finanziato mediante i fondi previsti nell'ambito degli Obiettivi Specifici RSO1.1, RSO1.3, RSO2.1 e RSO2.2 del PR Veneto FESR 2021-2027;
6. di approvare l'Allegato B al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante e sostanziale, riportante le Disposizioni Operative della "Sezione Transizione" del "Fondo Veneto Competitività", la cui operatività sarà avviata con le risorse trasferite a Veneto Innovazione S.p.A. nel corso del corrente esercizio;
7. di dare atto che l'importo oggetto della prima tranche di versamenti, pari a euro 28.000.000,00, sarà impegnato ed erogato, entro il corrente esercizio, con successivo provvedimento del Direttore della Direzione Industria Artigianato Commercio e Servizi e Internazionalizzazione delle Imprese, disponendone la copertura a valere sui seguenti capitoli di spesa che presentano adeguata disponibilità sul bilancio di previsione 2023-2025:
♦ Capitolo 105013 "PR FESR 2021-2027 - PRIORITA' 1 - RSO 1.1 e RSO 1.3 "STRUMENTI FINANZIARI" - QUOTA COMUNITARIA - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI (DEC. UE 16/11/2022, N.8415)";
♦ Capitolo 105014 "PR FESR 2021-2027 - PRIORITA' 1 - RSO 1.1 e RSO 1.3 "STRUMENTI
FINANZIARI" - QUOTA STATALE - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI (DEC. UE 16/11/2022, N.8415)";
♦ Capitolo 105111 "PR FESR 2021-2027 - PRIORITA' 1 - RSO 1.1 e RSO 1.3 "STRUMENTI
FINANZIARI" - QUOTA REGIONALE - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI (DEC. UE 16/11/2022, N.8415)";
8. di dare atto che la Direzione Programmazione Unitaria, a cui sono assegnati i capitoli di cui al precedente punto 7, ha attestato che i medesimi presentano sufficiente capienza;
9. di dare atto che, con separato provvedimento della Giunta regionale, sarà approvato lo schema di accordo, tra la Regione del Veneto e Veneto Innovazione S.p.A., per l'esercizio da parte di Veneto Innovazione S.p.A. delle funzioni di Organismo Intermedio (OI), ai sensi dell'art. 71, par. 3 del Reg. (UE) n. 1060/2021, per la gestione del Fondo di Partecipazione, comprensivo dei correlati Fondi Specifici;
10. di incaricare la Direzione Industria Artigianato Commercio e Servizi e Internazionalizzazione delle Imprese e la Direzione Ricerca, Innovazione e Competitività energetica, per quanto di rispettiva competenza, dell'esecuzione del presente atto;
11. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli art. 23 e 26, comma 1, del D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33;
12. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.
Regione del Veneto – Programma PR Veneto FESR 2021-2027
Obiettivo Specifico 1.1. “Sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l'introduzione di tecnologie avanzate”
Obiettivo specifico 1.3. “Rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI e la creazione di posti di lavoro nelle PMI, anche grazie agli investimenti produttivi”
Azione 1.1.3. Sostegno agli investimenti e alle attività di ricerca e di innovazione delle PMI – Sub A Sostegno agli investimenti delle imprese in tecnologie avanzate
Azione 1.3.1. Sostegno al posizionamento competitivo delle PMI mediante la promozione di processi di Transizione 4.0 e modelli di sviluppo sostenibile
Fondo Veneto Competitività – “Sezione Transizione” Disposizioni Operative
Sommario
1. Premessa 2
2. Definizioni 2
3. Normative di riferimento 4
4. Settori economici ammessi 5
5. Soggetti Beneficiari 6
6. Dotazione 7
7. Regime di aiuto 8
8. Tipologie di Intervento 9
9. Ubicazione delle iniziative e degli interventi 13
10. Caratteristiche tecniche delle operazioni agevolate 13
11. Presentazione della domanda e ammissione ai benefici del Fondo 16
12. Rendicontazione ed erogazione 18
13. Obbligo di conservazione della documentazione 22
14. Disposizioni finali 22
15. Controllo, vigilanza, rinunce, revoche e subentri 24
16. Ispezioni e controlli 25
17. Monitoraggio dei risultati 25
Appendice 1 – ATTIVITA’ ESCLUSE 26
Appendice 2 – MODELLO DI CALCOLO ESL 28
Appendice 3 – BENI FUNZIONALI ALLA TRASFORMAZIONE TECNOLOGICA E DIGITALE DELLE IMPRESE SECONDO IL MODELLO «TRANSIZIONE 4.0» 29
Appendice 4 - S3 VENETO 2021-2027 (DGR n. 474 del 29 aprile 2022) 31
1. Premessa
Con le presenti Disposizioni Operative si dà attuazione al PR FESR 2021-2027 della Regione del Veneto (di seguito “Programma”), approvato con Decisione della Commissione europea C(2022)8415 del 16 novembre 2022, Obiettivo Specifico 1.1. “Sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l'introduzione di tecnologie avanzate”, Azione
1.1.3 “Sostegno agli investimenti e alle attività di ricerca e di innovazione delle PMI – Sub A Sostegno agli investimenti delle imprese in tecnologie avanzate” e Obiettivo specifico 1.3. “Rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI e la creazione di posti di lavoro nelle PMI, anche grazie agli investimenti produttivi”, Azione 1.3.1. “Sostegno al posizionamento competitivo delle PMI mediante la promozione di processi di Transizione 4.0 e modelli di sviluppo sostenibile”.
In particolare, le presenti Disposizioni Operative (di seguito “Disposizioni”) disciplinano l’accesso al fondo rotativo di finanza agevolata denominato “Sezione Transizione” (di seguito “Fondo”) che, in conformità alle disposizioni europee e/o nazionali e regionali vigenti in materia e dei principi di semplificazione e riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese, ha l’obiettivo di migliorare i livelli di competitività delle imprese mediante l’introduzione di innovazioni tecnologiche di prodotto e di processo. Il Fondo costituisce una sezione del Fondo Veneto Competitività attivato nell’ambito del Fondo di Partecipazione istituito dalla Regione del Veneto (di seguito “Regione”).
Lo strumento finanziario (di seguito “SF”) si attua attraverso interventi volti alla promozione e attuazione di processi di Transizione 4.0 e alla riconversione dell’attività produttiva verso un modello di economia circolare e di sviluppo sostenibile. Inoltre, nell’ambito del sostegno agli investimenti e alle attività di ricerca e di innovazione delle imprese, lo SF supporta gli investimenti in tecnologie avanzate.
L’obiettivo è perseguito attraverso la concessione di un prestito (in parte con fondi del Programma a tasso zero, in parte con fondi bancari a tasso convenzionato), anche combinato ad una Sovvenzione a fondo perduto, a copertura del 100% delle spese di investimento ammesse, IVA esclusa.
Il Fondo agevola interventi ed attività che contribuiscono al raggiungimento dei seguenti obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile adottata dall’Assemblea delle Nazioni Unite con la risoluzione dell’Assemblea Generale del 25 settembre 2015: 4 “Istruzione di qualità”, 8 Lavoro dignitoso e crescita economica”, 11 “Città e Comunità sostenibili”, 12 “Consumo e produzione responsabili”, 15 “Vita sulla terra”.
La dotazione finanziaria complessiva del Fondo comprende anche le commissioni e i costi di gestione dello SF che saranno imputati al bilancio del Fondo e determinati nel rispetto delle soglie stabilite dall’art. 68 del Regolamento (UE) n. 1060/2021 del 24 giugno 2021.
Le attività e le funzioni relative alla gestione economico-finanziaria della misura e del procedimento di concessione, erogazione ed eventuale revoca delle agevolazioni sono affidate a Veneto Innovazione S.p.A., quale soggetto attuatore dello SF ai sensi del Regolamento (UE) n. 1060/2021, in conformità all’Accordo di finanziamento di cui all’articolo 59, paragrafo 3, lett. d) del Regolamento (UE) n. 1060/2021, approvato con DGR n. …..del………
La procedura valutativa delle domande di accesso al Fondo segue i principi dei bandi a sportello così come definiti all’art. 5, comma 3 del D.lgs. n. 123/1998.
2. Definizioni
Ferma la validità di tutte le ulteriori definizioni previste nella normativa europea, nazionale e regionale di riferimento, nelle Disposizioni sono utilizzate le seguenti definizioni:
PMI | le microimprese, le piccole imprese e le medie imprese, costituite anche in forma di cooperativa, iscritte nel registro delle imprese, istituito presso la camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura competente per territorio, in possesso dei parametri dimensionali di cui alla disciplina europea in materia di aiuti di Stato, vigente alla data di presentazione della richiesta di ammissione al Fondo. In particolare, per quanto riguarda i parametri dimensionali, sulla base di quanto previsto dalla Raccomandazione della Commissione europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003 pubblicata sulla G.U.U.E. n. L124 del 20 maggio 2003, nonché delle specificazioni dettate con decreto del Ministero delle attività produttive 18 aprile 2005, sono definite: a) “Medie imprese”: le imprese che, considerata l’esistenza di eventuali imprese associate e/o collegate, hanno meno di 250 occupati e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro; b) “Piccole imprese”: le imprese che, considerata l’esistenza di eventuali imprese associate e/o collegate, hanno meno di 50 occupati e un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro; c) “Microimprese”: le imprese che, considerata l’esistenza di eventuali imprese associate e/o collegate, hanno |
meno di 10 occupati e un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro. | |
MidCap | imprese a media capitalizzazione, incluse le piccole imprese a media capitalizzazione. Si intendono le imprese (che non rientrano tra le PMI) che presentano un organico fino a un massimo di 3.000 dipendenti, secondo la definizione di cui al Regolamento (UE) n. 1017/2015 del 25 giugno 2015, art. 2, punti 6 e 7; |
Professionisti | soggetti giuridici equiparati alle piccole e medie imprese dall’articolo 12, comma 1, della legge 22 maggio 2017, n. 81 (c.d. Jobs Act del lavoro autonomo); se non costituiti in società regolarmente iscritte al registro delle imprese, devono essere titolari di Partita IVA; |
Impresa | ai sensi dell’art. 1, par. 1, dell’Allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014 si considera Impresa qualsiasi entità che eserciti una attività economica, indipendentemente dalla sua forma e natura giuridica (pubblica o privata), inclusi i soggetti giuridici equiparati alle piccole e medie imprese dall’articolo 12, comma 1, della legge 22 maggio 2017, n. 81; |
Soggetti beneficiari (Destinatari finali) | le PMI e le MidCap, anche in forma associata (cooperative, consorzi, contratti di rete, A.T.I.), nonché i Professionisti, aventi sede operativa ovvero, nel caso dei Professionisti, domicilio fiscale, nel territorio del Veneto; |
Soggetto Richiedente | il soggetto giuridico che richiede il finanziamento previsto dal Fondo e che, in caso di concessione dell’agevolazione, diventerà Soggetto Beneficiario; |
Sede operativa | si intende una unità locale nella quale si realizza l’attività prevista dal Programma di investimenti agevolato. Per i soggetti iscritti al registro delle imprese italiano tale Sede operativa deve risultare ivi censita. Per i Professionisti la Sede operativa è il domicilio fiscale risultante dalla più recente “Dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione di attività ai fini IVA” inviata all’Agenzia delle Entrate (modello AA9/10); |
Programma di investimenti | le spese e i costi per investimenti in attivi materiali e attivi immateriali ammortizzabili. Il Programma di investimenti deve contenere la descrizione dettagliata dell’investimento previsto, il relativo piano di copertura finanziaria, i tempi di realizzazione e il dettaglio delle spese in attivi materiali e immateriali ammortizzabili che il Soggetto Beneficiario finale intende sostenere; |
Fondo | la Sezione Transizione del Fondo Veneto Competitività finalizzata alla concessione di finanziamenti agevolati per la promozione e l’attuazione di processi di Transizione 4.0 e la riconversione dell’attività produttiva verso un modello di economia circolare e di sviluppo sostenibile, nonché per il supporto agli investimenti delle imprese in tecnologie avanzate; |
Confidi | i consorzi con attività esterna, le società cooperative, le società consortili per azioni, a responsabilità limitata o cooperative, che svolgono l'attività di garanzia collettiva dei fidi di cui all’articolo 13, comma 1, del decreto- legge 30 settembre 2003, n. 269, |
Finanziatore | la Banca, la Società di leasing o il Confidi iscritto all’albo degli intermediari finanziari di cui all’articolo 106 del TUB, convenzionata/o con il Gestore, che eroga la quota di provvista privata al Soggetto Beneficiario; |
Equivalente Sovvenzione Lordo o ESL | rappresenta l’unità di misura utilizzata per calcolare l’entità del beneficio concesso al Soggetto Beneficiario. In caso di finanziamento agevolato, l’ESL viene rilevato calcolando il risparmio ottenuto pagando gli interessi ad un tasso agevolato rispetto a quelli che si sarebbero pagati a un tasso di mercato; |
Finanziamento agevolato | finanziamento o leasing finanziario in parte erogato con fondi pubblici a un tasso inferiore rispetto a quello di mercato; |
Sovvenzione a fondo perduto | agevolazione pubblica caratterizzata dall'erogazione di una somma di denaro che non deve essere restituita; |
Gestore | Veneto Innovazione S.p.A. ex art. 59, par. 3, lett. d) del Regolamento (UE) n. 1060/2021; |
Leasing | forma di finanziamento in cui, in cambio di un canone periodico, il cliente (utilizzatore) ottiene la disponibilità da parte di un intermediario finanziario (concedente) di immobili, veicoli, impianti, macchinari, attrezzature industriali, etc., avendo la facoltà di acquisirne la proprietà al termine del contratto dietro pagamento di una quota prefissata (riscatto del leasing); |
Tasso | misura gli interessi di un finanziamento in rapporto all'importo complessivo del prestito in un determinato lasso di tempo; |
Regime di aiuto | identifica, per le singole misure agevolative, la regolamentazione europea in base alla quale il Gestore concede aiuti alle imprese, senza violare le norme sulla concorrenza e senza obbligo di notificarli alla Commissione. La maggior parte delle agevolazioni sono concesse in: • Regime “de minimis”: aiuti concessi alle imprese di qualsiasi dimensione nel rispetto delle previsioni del Regolamento UE della Commissione n. 1407/2013. L’importo totale degli aiuti, espresso in Equivalente Sovvenzione Lordo, concessi a titolo “de minimis” ad un’impresa, non può superare, nell’arco di tre esercizi finanziari, i 200.000 euro (100.000 euro per le imprese che operano nel settore “trasporto di merci su strada per conto terzi”); |
• Regime di esenzione: aiuti concessi seguendo le regole previste dal Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, ossia aiuti che risultano “compatibili” con la tutela della concorrenza, in quanto rispettano una serie di vincoli e regole riguardanti le tipologie di spesa, di soggetto etc. previsti da detto regolamento; | |
Merito di credito (o creditizio) | la capacità del cliente di restituire la somma ottenuta in prestito alle scadenze stabilite dal contratto di finanziamento. Viene valutato dal Finanziatore prima di concedere il prestito, sulla base di informazioni sufficienti, proporzionate e opportunamente verificate sulla situazione economica e finanziaria del cliente. Queste informazioni possono essere fornite dallo stesso cliente o reperite tramite l'interrogazione di banche dati come la Centrale dei Rischi (CR) gestita dalla Banca d'Italia o i Sistemi di Informazione creditizia (SIC) gestiti da soggetti privati; |
DNSH | acronimo di “Do No Significant Harm” (non arrecare un danno significativo), principio sancito dall’art. 9 del Regolamento (UE) n. 1060/2021, il quale sottolinea che “Gli obiettivi dei fondi sono perseguiti in linea con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile di cui all'articolo 11 TFUE, tenendo conto degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, dell'accordo di Parigi e del principio "non arrecare un danno significativo": nella fattispecie le indicazioni relative ai 44 impatti in termini di DNSH sono contenuti per ciascuna azione del PR 2021-2027 nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del PR 2021-2027 medesimo. |
3. Normative di riferimento
⮚ Decisione di esecuzione della Commissione europea che approva il programma "Programma Regionale Veneto FESR 2021-2027 per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore dell'occupazione e della crescita" per la Regione del Veneto in Italia CCI 2021IT16RFPR020”, n. C (2022) 8415 del 16 novembre 2022;
⮚ Regolamento (UE) n. 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta;
⮚ Regolamento (UE) n. 2021/1058 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale; - Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE) n. 1605/2012;
⮚ Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (prorogato fino al 31 dicembre 2023 dal Regolamento (UE) n. 972/2020 del 2 luglio 2020) relativo all’applicazione degli artt. 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis”;
⮚ Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato (esenzione);
⮚ Raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003 pubblicata sulla G. U.U.E. n. L124 del 20 maggio 2003;
⮚ Decreto del Ministero delle Attività Produttive 18 aprile 2005 “Adeguamento alla disciplina comunitaria dei criteri di individuazione di piccole e medie imprese”;
⮚ Comunicazione C (2021) 2594 final del 19 aprile 2021 con cui la Commissione europea ha adottato gli Orientamenti in materia di Aiuti di Stato a finalità regionale 2022-2027 (di seguito Orientamenti) contenenti i criteri per l’individuazione delle aree ammissibili di cui all’art. 107, paragrafo 3, lettere a) e c), del TFUE e le condizioni alle quali gli aiuti di Stato a finalità regionale possono essere ritenuti compatibili con il mercato interno;
⮚ Decisione C (2022) 1545 final del 18 marzo 2022 relativa al caso SA.101134 (2021/N) con cui la Commissione ha approvato la modifica della carta degli aiuti a finalità regionale per l'Italia applicabile dal 1º gennaio 2022
al 31 dicembre 2027 integrando nella Carta nazionale degli aiuti a finalità regionale le zone soggette alla deroga di cui all'art. 107, paragrafo 3, lettera c) del TFUE, tra cui rientrano le aree del Veneto;
⮚ Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123 "Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, a norma dell'articolo 4, comma 4, lettera c), della Legge 15 marzo 1997, n. 59";
⮚ Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 "Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa";
⮚ Legge 7 agosto 1990, n. 241 "Nuove norme sul procedimento amministrativo";
⮚ Deliberazione Giunta regionale n. 474 del 29 aprile 2022 “Approvazione del documento "Strategia di specializzazione Intelligente (S3) della Regione del Veneto 2021 - 2027". Art. 15 e Allegato IV Reg. (UE) n. 1060 del 24 giugno 2021”;
⮚ Criteri per la Selezione delle Operazioni approvati dal Comitato di Sorveglianza del Programma Regionale FESR 2021-2027 della Regione del Veneto in data 8 giugno 2023;
⮚ Decreto del Direttore della Direzione Programmazione Unitaria n. 76 del 28 giugno 2023 di approvazione del Sistema di Gestione e Controllo (Xx.Xx.Xx) del PR Veneto FESR 2021-2027;
⮚ Decreto del Direttore della Direzione Programmazione Unitaria n. 130 del 27 settembre 2023 di approvazione del Manuale Procedurale del PR Veneto FESR 2021-2027 e successive modifiche ed integrazioni;
⮚ nelle more dell’approvazione del Regolamento recante i criteri di ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali europei, le presenti Disposizioni sono emanate, per quanto compatibile, nel rispetto del DPR 22 del 5 febbraio 2018 “Regolamento recante i criteri sull'ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020”.
4. Settori economici ammessi
I Soggetti Richiedenti devono esercitare un’attività economica identificata come prevalente nella Sede operativa in cui realizzano il Programma di investimenti rientrante in una delle seguenti categorie di Codici ATECO ISTAT 2007 – aggiornamento 2022; resta fermo che il Programma di investimenti finanziato non deve rientrare nelle Attività Escluse, come definite nell’Appendice 1 alle presenti Disposizioni:
Codice Ateco 2007 Sezione | Descrizione |
B | Estrazione di minerali da cave e miniere |
C | Attività manifatturiere |
D | Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata |
E | Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento |
F | Costruzioni |
G | Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli, con esclusione delle seguenti categorie: 45.11.02, 45.19.02, 45.31.02, 45.40.12, 45.40.22 e del gruppo 46.1 |
H | Trasporto e magazzinaggio |
I | Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, limitatamente al gruppo I56 |
J | Servizi di informazione e comunicazione |
K | Attività finanziarie e assicurative, limitatamente al gruppo K66 |
M | Attività professionali, scientifiche e tecniche |
N | Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese |
P | Istruzione, limitatamente al gruppo 85.52 |
Q | Sanità e assistenza sociale, ad eccezione del gruppo 86.1 |
R | Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento |
S | Altre attività di servizi, limitatamente alla divisione 95 e 96 |
Il Programma di investimenti oggetto della domanda di agevolazione dovrà risultare coerente con i codici Ateco sopraelencati. Non sono comunque ammissibili alle agevolazioni le Imprese che al momento della concessione rientrano nelle specifiche esclusioni di cui all’articolo 1 dei Regolamenti (UE) n. 651/2014 o n. 1407/2013 a seconda del regime di aiuto selezionato dai Soggetti Beneficiari, nonché all’art. 7 del Regolamento (UE) 2021/1058.
5. Soggetti Beneficiari
Possono richiedere l'intervento del Fondo:
• le PMI;
• le MidCap;
• i Professionisti;
che alla data di presentazione della domanda:
a) rientrino nei requisiti dimensionali di PMI (anche nel caso di Professionisti) o di MidCap; tale requisito deve essere mantenuto fino alla delibera del Gestore di concessione del Finanziamento agevolato;
b) esercitino, in relazione alla Sede operativa destinataria dell'intervento, un’attività economica identificata come
prevalente nelle sezioni ISTAT ATECO 2007-2022 indicate all’art. 4;
c) siano regolarmente iscritti nel registro delle imprese istituito presso la camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura competente per territorio o all'albo delle imprese artigiane e siano in attività a tale data. Ai fini dell'individuazione della data di inizio attività, farà fede la data risultante dalla visura camerale;
d) ovvero, nel caso dei Professionisti, siano titolari di partita IVA attiva. A tal fine farà fede la data di inizio attività indicata dal Modello AA9/10 “Dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini IVA (imprese individuali e lavoratori autonomi);
e) abbiano la Sede operativa nel territorio del Veneto. La predetta localizzazione deve risultare dalla visura camerale;
f) ovvero, nel caso dei Professionisti, abbiano il domicilio fiscale in Veneto. A tal fine, per domicilio fiscale è da intendersi quello indicato nel “Quadro B” “attività esercitata e luogo di esercizio” del Modello AA9/10 “Dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini IVA (imprese individuali e lavoratori autonomi)”;
g) non rientrino nella definizione di “impresa in difficoltà”, di cui all’articolo 2, punto 18), del Reg. (UE) n. 651/2014, salvo si tratti di sostegno autorizzato nell’ambito di aiuti “de minimis” o di norme temporanee in materia di aiuti di Stato per far fronte a circostanze eccezionali;
h) non si trovino in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata o in ogni altra situazione analoga risultante da una procedura della stessa natura prevista dalle disposizioni legislative o regolamentari nazionali, ovvero non sia in corso a loro carico un procedimento di tal genere;
i) non figurino nella base centrale di dati sull'esclusione istituita e gestita dalla Commissione ai sensi del Regolamento (CE) n. 1302/2008;
j) non si siano resi colpevoli di false dichiarazioni nel fornire le informazioni richieste ai fini della selezione dei Soggetti Beneficiari;
k) non abbiano ricevuto nuovo finanziamento del debito in violazione delle norme sul cumulo stabilite nel pertinente Regolamento “de minimis”;
l) non abbiano ricevuto aiuti per attività connesse all'esportazione verso paesi terzi o Stati membri, ossia aiuti direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e alla gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l'attività d'esportazione;
m) non siano destinatari di un ordine di recupero pendente a seguito di una decisione della Commissione Europea che dichiara un Aiuto ricevuto illegale e incompatibile con il mercato comune o siano destinatari di un tale ordine e abbiano restituito o depositato in un conto vincolato alla restituzione (a disposizione di autorità giudiziarie o comunque autorità terze) quanto dovuto (“Clausola Deggendorf”) (Ove ricorrono le condizioni di cui all’art. 53 del D.L. n. 34/2020 si applica la compensazione ivi prevista);
n) non abbiano ricevuto aiuti condizionati all'impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti d'importazione;
o) abbiano adottato tutte le misure necessarie per prevenire qualsiasi discriminazione fondata su genere, origine razziale o etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale a norma dell’art. 9 (3) del Reg. (UE) n. 2021/1060;
p) presentino una situazione di regolarità contributiva previdenziale ed assistenziale nei confronti di XXXX, INAIL e Casse di Previdenza dei Professionisti. Tale requisito dovrà essere presente, al più tardi, entro 45 giorni dal termine ultimo di presentazione della domanda di intervento del Fondo. Il requisito deve essere mantenuto fino alla data di erogazione del Finanziamento agevolato e della Sovvenzione a fondo perduto;
q) non presentino sulla posizione globale di rischio esposizioni classificate come “sofferenze”, e non presentino esposizioni nei confronti del Finanziatore classificate come inadempienze probabili o scadute e/o sconfinanti deteriorate, il tutto con riferimento alle definizioni di cui al paragrafo 2, Parte B, della circolare n. 272 del 30 luglio 2008 della Banca d’Italia e successive modificazioni e integrazioni;
r) presentino, al fine di dimostrare idonea sostenibilità finanziaria ai sensi dell'art. 73, comma 2, lettera d) del Reg (UE) 2021/1060, una classe di merito creditizio ritenuta idonea in base ai modelli di rating in uso al Finanziatore.
Il Soggetto Richiedente attesta il possesso dei requisiti di cui alle lettere da a) a n) tramite presentazione all'atto della domanda di Finanziamento agevolato di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa nelle forme previste dal decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.
6. Dotazione
La dotazione finanziaria complessiva del Fondo, ai fini dell’erogazione sia del Finanziamento agevolato che della Sovvenzione a fondo perduto, è pari a € 70.000.000,00 rinvenienti dal PR Veneto FESR 2021-2027 così suddivisa:
• annualità 2023 € 28.000.000,00;
• annualità 2024 € 42.000.000,00.
La dotazione potrà essere aumentata, qualora si rendessero disponibili ulteriori risorse.
Il Gestore si impegna a dare adeguata evidenza, mediante pubblicazione sul proprio sito web, della dotazione residua del
Fondo riservata all’operatività disciplinata dalle presenti Disposizioni.
Il Gestore si impegna, altresì, a rendere pubblico con apposita notizia sul proprio sito web e a comunicare tempestivamente ai Finanziatori convenzionati:
• il raggiungimento di un utilizzo della dotazione superiore al 90%;
• l’avvenuto esaurimento della dotazione.
7. Regime di aiuto
Iniziative finalizzate alla realizzazione di investimenti
L’agevolazione è concessa in alternativa, a scelta del Soggetto Beneficiario, nel rispetto del:
• Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo agli aiuti “de minimis” alle imprese che prevede, tra l’altro, che l’importo complessivo degli aiuti “de minimis” concessi da uno Stato membro a un’Impresa Unica non possa superare, salvo casi particolari, euro 200.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari. L’intensità di aiuto massima, determinata in ESL, sarà calcolata nel rispetto dei limiti previsti dal suddetto Regolamento. Inoltre, qualora in fase di presentazione della domanda di sostegno il contributo concedibile comporti il superamento dei predetti limiti, il contributo verrà proporzionalmente ridotto nel rispetto di tali suddetti massimali.
• Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato e, in particolare, l’articolo 17 (Aiuti agli investimenti a favore delle PMI). L’intensità di aiuto massima, determinata in ESL, è pari al 20% delle spese ammissibili per le Piccole Imprese e al 10% delle spese ammissibili per le Medie Imprese.
Con riferimento al finanziamento agevolato, l’intensità dell’agevolazione concessa (ESL) verrà computata in termini di differenziale tra il tasso applicato al finanziamento agevolato e il tasso di interesse di riferimento per operazioni comparabili applicabile alla data di concessione del finanziamento, secondo il Modello riportato nell’Appendice 2 alle presenti Disposizioni.
L’intensità dell’aiuto complessivamente concedibile sotto forma di Finanziamento agevolato e di Sovvenzione a fondo perduto dovrà rientrare nei massimali previsti dal Reg. (UE) n. 1407/2013 o dal Reg. (UE) n. 651/2014 prescelto. L’intensità dell’aiuto concedibile è definita tenendo conto di eventuali altri aiuti di Stato concessi sulle medesime spese che fanno parte del Programma di investimenti. Eventuali modifiche o integrazioni ai citati Regolamenti europei costituiscono modifica alle Disposizioni.
Cumulo
Le spese relative al Programma di investimenti oggetto della domanda di agevolazione devono rispettare le seguenti disposizioni in materia di cumulo:
a) cumulo tra fondi europei sugli stessi documenti di spesa: non è possibile cumulare l’agevolazione concessa con altre forme di agevolazione concesse a valere su altro fondo strutturale o strumento dell’Unione ovvero sullo stesso fondo nell'ambito di un altro programma operativo, relativamente agli stessi documenti di spesa riportati in una richiesta di erogazione di agevolazione. L’importo delle spese da indicare nella domanda di pagamento di un fondo può, comunque, essere calcolato per ciascun fondo e per il programma o i programmi interessati su base proporzionale conformemente al documento che specifica le condizioni per il sostegno;
b) cumulo con agevolazioni fiscali non costituenti aiuti di Stato, sugli stessi documenti di spesa: è possibile effettuare il cumulo dell’agevolazione concessa, sugli stessi documenti di spesa, con altre forme di incentivo di natura fiscale nei limiti previsti dalle medesime misure ed evitando in ogni caso il sovrafinanziamento (ad esempio il “Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali” di cui alla legge 30 dicembre 2020, n. 178);
c) qualora le agevolazioni siano concesse ai sensi del Regolamento “de minimis” n. 1407/2013 o del Regolamento (UE)
n. 651/2014, esse sono cumulabili con aiuti di Stato concessi per gli stessi costi ammissibili o con aiuti di Stato relativi alla stessa misura di finanziamento se tale cumulo non comporta il superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevato fissati, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento d’esenzione per categoria o in una decisione adottata dalla Commissione (articolo 5 Reg. (UE) n. 1407/2013);
d) qualora le agevolazioni siano concesse ai sensi del Regolamento “de minimis” n. 1407/2013, esse sono cumulabili con aiuti concessi ai sensi del medesimo Regolamento, relativamente agli stessi documenti di spesa, fino al massimale previsto all’articolo 3, paragrafo 2, del Reg. (UE) n. 1407/2013.
8. Tipologie di Intervento
a) Interventi ammissibili
Il Fondo supporta Programmi innovativi volti ad introdurre innovazioni tecnologiche di prodotto e di processo, ad ammodernare i macchinari e gli impianti e ad accompagnare i processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale, anche in un’ottica di promozione della digitalizzazione e di riconversione dell’attività produttiva verso un modello di economia circolare e sviluppo sostenibile. In particolare, il Fondo sostiene:
• investimenti che assicurino l’adozione di tecnologie previste dalle misure nazionali “Transizione 4.0” per aumentare la produttività delle imprese, vale a dire in tecnologie digitali materiali e immateriali che presentino caratteristiche tecniche tali da essere incluse negli elenchi di cui all’allegato A della legge 11 dicembre 2016, n. 232 e siano interconnesse al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura (si veda Appendice 3 alle presenti Disposizioni);
• investimenti a favore della transizione verso forme di produzione a minore impatto energetico e ambientale,
l’economia verde e circolare.
Gli interventi devono favorire «innovazioni di prodotto» e/o «innovazioni di processo» in conformità con la “Strategia di specializzazione Intelligente (S3) della Regione del Veneto 2021 – 2027”1, riferirsi ad uno tra gli ambiti di specializzazione “Smart Agrifood”, “Smart Manufacturing”, “Smart Health”, “Cultura e Creatività”, “Smart Living & Energy”, “Destinazione Intelligente”, individuando la specifica traiettoria tecnologica riportata in Appendice 4, e una eventuale tra le Missioni Strategiche “Bioeconomy” o “Space Economy”. Il progetto potrà anche individuare uno o più Driver Trasversali.
I Programmi dovranno essere conformi alle disposizioni contenute nel Rapporto Ambientale corredato dalla Sintesi non tecnica e dallo Studio per la valutazione di incidenza ambientale consultabile al seguente link:
xxxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx/xxx/xxxxxxxxx-xxxxxxxxxx/xxxxxxxxxxxx-xxx-xxxxx#xxx
in modo particolare:
a) in caso di attivi materiali, l'operazione comporta l’invarianza o il miglioramento, per unità di prodotto, delle prestazioni ambientali (invarianza o diminuzione dei consumi energetici, idrici e di materie prime, assenza di nuove fonti di emissioni, idriche, sonore, rifiuti, etc);
b) gli interventi strutturali non devono comportare ulteriore consumo di suolo pertanto dovranno essere realizzati in aree classificate come produttive/industriali/commerciali, privilegiando superfici già impermeabilizzate/degradate e solo dove questa possibilità è preclusa si deve prevedere il recupero di una uguale superficie impermeabilizzata in area diversa;
c) le prescrizioni specifiche in tema di:
• gestione dei rifiuti;
• siti Natura 2000;
• DNSH.
In particolare, i Programmi devono soddisfare il principio DNSH (Do No Significant Harm) tenendo conto degli specifici elementi di valutazione e di mitigazione indicati nel Rapporto di Valutazione Ambientale Strategica (Rapporto Ambientale, paragrafo 5.9 Verifica del principio “Do No Significant Harm”) del PR FESR 2021-2027.
Ai fini della conformità di cui sopra, è richiesta relativa dichiarazione in sede di presentazione della domanda e in sede di rendicontazione. Tali dichiarazioni saranno oggetto di verifica in sede di controlli ex post di cui all’art. 15 delle presenti Disposizioni.
Le modalità con cui sono rispettate le prescrizioni di cui alle lettere a) e b) devono essere descritte nella proposta progettuale.
1 Si tratta della Strategia di specializzazione Intelligente (S3) della Regione del Veneto 2021 – 2027, approvata con DGR n. 474 del 29 aprile 2022, disponibile
all’indirizzo: xxxxx://xxx.xxxxxxxxxx.xxx/xxxxxxxxx-x0-xxxxxx/
Non sono ammissibili:
• progetti per attività connesse all'esportazione verso paesi terzi o Stati membri, vale a dire gli aiuti direttamente connessi ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse all’attività d’esportazione;
• progetti subordinati all’uso di prodotti nazionali rispetto a quelli d'importazione.
b) Spese ammissibili e soglie minime e massime di ammissibilità
Tipologie di spesa | Finanziabilità sull’investimento totale ammissibile | |
Attivi materiali immobiliari | a) Spese per opere murarie e impianti tecnologici solo se funzionalmente correlate agli attivi materiali di cui alla lettera b). | 20% |
Attivi materiali mobiliari | b) Acquisto e installazione di macchinari, impianti produttivi, hardware, attrezzature tecnologiche necessari per il conseguimento delle finalità del Programma di investimenti. | 100% |
c) Spese per l’acquisto di: software e licenze d’uso | ||
software, marchi, brevetti e licenze di produzione | ||
commisurati alle esigenze produttive e gestionali | ||
dell'impresa e funzionali alla realizzazione del | ||
Programma di investimenti proposto. | ||
Spese per il rilascio, da parte di organismi accreditati | ||
da Accredia o da corrispondenti soggetti esteri per | ||
la specifica norma da certificare, delle certificazioni: | ||
- UNI EN ISO 14001:2015; | ||
- UNI EN ISO 45001:2018; | ||
Attivi immateriali | - UNI CEI EN ISO 50001:2018; - Registrazione EMAS (Regolamento CE n. | 100% |
1221/2009); | ||
- ReMade in Italy; | ||
- Plastica Seconda Vita; | ||
- Cradle to cradle; | ||
- Carbon footprint; | ||
- Ecolabel; | ||
- Greenguard. | ||
Non sono ammissibili le spese inerenti al | ||
mantenimento delle certificazioni già acquisite. | ||
Spese tecniche | d) Spese di direzione lavori, studi, progettazioni, | 10% |
consulenze affidate all’esterno, connessi con il Programma di investimenti e finalizzati anche ad iniziative di commercializzazione e promozione. Non sono ammissibili le spese inerenti servizi continuativi o periodici connessi al normale funzionamento dell’impresa. |
c) Specifiche operative
a. Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione. Per data di avvio degli investimenti s’intende, ai sensi di quanto disposto dall’art. 2, par. 23, del Regolamento (UE) n. 651/2014, la data di inizio dei lavori immobiliari relativi all'investimento oppure la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature (es. data di sottoscrizione di contratti, di conferme d’ordine o, in mancanza, di emissione di fatture) o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l'investimento, a seconda di quale condizione si verifichi per prima. Per data di presentazione della domanda si intende la data di avvenuto caricamento dell’istanza completa di tutti gli allegati obbligatori, nel portale del Gestore.
b. Sono ammissibili esclusivamente le spese sostenute e pagate dal Soggetto Beneficiario dopo l’avvio dell’investimento ai sensi della lettera a; non saranno ammessi pagamenti di acconti effettuati prima dell’avvio dell’investimento.
c. Le spese, per essere ammissibili, devono essere:
• sostenute e pagate interamente dal Soggetto Beneficiario2 dopo l’avvio dell’investimento ai sensi della lettera a. ed entro il termine di realizzazione del Programma di investimenti; a tal fine fa fede la data di emissione della fattura o di altro documento valido ai fini fiscali e del relativo pagamento se successivo;
• pertinenti al Programma di investimenti proposto e direttamente imputabili alle attività previste nel Programma medesimo. In caso di società sono riconosciute ammissibili esclusivamente le spese riferibili direttamente alla società, con esclusione di quelle sostenute dai singoli soci;
• strettamente funzionali e necessarie all’attività d’impresa;
• riferite a beni e servizi acquistati a condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente. In particolare:
a) l’impresa beneficiaria e i fornitori non devono avere alcun tipo di partecipazione reciproca a livello societario;
b) non possono essere agevolati beni e servizi forniti da soci, amministratori, dipendenti dell’impresa proponente o loro prossimi congiunti3, nonché da società nella cui compagine e/o nel cui organo amministrativo sono presenti soci, amministratori, dipendenti dell’impresa proponente o loro prossimi congiunti;
c) non possono essere agevolati i beni e i servizi oggetto di compravendita tra due imprese che sono nelle condizioni di essere considerate tra loro “controllate” o “collegate” (articolo 2359 del codice civile) o sono entrambe partecipate, anche cumulativamente o per via indiretta, per almeno il 25 per cento, da medesimi altri soggetti.
d. Non sono ammissibili ad agevolazione le spese per singoli beni/servizi di importo unitario inferiore ad euro 200,00 (duecento/00) al netto dell’IVA.
e. I beni devono essere nuovi di fabbrica4 e strettamente funzionali alla realizzazione del progetto proposto. Sono comprese anche le relative spese di trasporto e installazione presso la Sede operativa in cui si realizza il Programma di investimenti. Le spese di installazione comprendono anche le opere murarie e gli interventi di impiantistica strettamente necessari al corretto funzionamento dei beni ammissibili all’agevolazione. Le spese relative al software di base, indispensabile al funzionamento di una macchina, concorrono alla spesa relativa alla macchina governata dal software medesimo. I beni
2 Sono pertanto esclusi i pagamenti tramite finanziamenti specifici che non transitano sul conto corrente del beneficiario (ad esempio finanziamenti per
l’acquisto del mezzo di trasporto).
3 Prossimi congiunti: si intendono gli ascendenti e i discendenti entro il secondo grado (genitori-figli, nonni-nipoti), il coniuge, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado (suoceri e xxxxxxx), gli zii e i nipoti (artt. 74-78 del Codice Civile e art. 1, comma 20, legge 20 maggio 2016 n. 76).
4 Macchinari, beni strumentali, hardware, attrezzature ed arredi nuovi di fabbrica: si intendono quelli mai utilizzati e fatturati direttamente dal costruttore (o dal suo rappresentante o rivenditore); qualora vi siano ulteriori giustificate fatturazioni intermedie, fermo restando che i beni non devono essere mai stati utilizzati, dette fatturazioni non devono presentare incrementi del costo del bene rispetto a quello fatturato dal produttore o suo rivenditore.
devono, altresì:
• essere ammortizzabili;
• presentare, presi singolarmente ovvero nel loro insieme, un’autonomia funzionale, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari o di impianti produttivi che non soddisfano il suddetto requisito, fatti salvi gli investimenti in beni strumentali che integrano con nuovi moduli l’impianto produttivo o il macchinario preesistente, introducendo una nuova funzionalità nell’ambito del ciclo produttivo dell’impresa;
• essere utilizzati esclusivamente nelle Sedi operative destinatarie dell'agevolazione, fatta eccezione per i beni di investimento che, per la loro funzione nel ciclo produttivo e/o di erogazione del servizio, devono essere localizzati altrove, purché in virtù di specifici accordi documentati e conformi alla normativa vigente da cui si evinca l’ubicazione degli stessi;
• appartenere a categorie merceologiche coerenti con l’attività svolta (codice attività Istat ATECO 2007) dal
fornitore.
f. Le spese inerenti agli “impianti tecnologici” (a titolo esemplificativo e non esaustivo: elettrico, idrosanitario, di climatizzazione5, antincendio, rilevazione fumi) non sono ammissibili se riferite ad adeguamenti obbligatori per legge o ad interventi di manutenzione ordinaria non soggetti al rilascio della dichiarazione di conformità dell'impianto da parte dell'impresa installatrice che ha eseguito i lavori e che ha emesso la fattura.
g. Gli interventi su immobili sono ammissibili limitatamente alle opere di ordinaria e straordinaria manutenzione come definite dal DPR n. 380 del 2001 "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” e strettamente funzionali all’utilizzo dei beni necessari all’esercizio dell’attività d’impresa.
h. Con riferimento alle opere murarie e agli impianti tecnologici, sono finanziabili le spese relative agli acquisti di materiale a condizione che siano fatturate le spese per posa e messa in opera corrispondenti al medesimo materiale.
i. Gli attivi immateriali sono ammissibili se soddisfano le seguenti condizioni:
• sono considerati ammortizzabili;
• sono acquistati a condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;
• figurano nell’attivo di bilancio dell’impresa per almeno tre anni.
j. Le imprese che svolgono come attività primaria il noleggio senza operatore di attrezzature possono beneficiare dell’agevolazione per l’acquisto di attrezzature destinate al noleggio qualora i beni per loro natura e destinazione siano riclassificati in bilancio nelle voci B.II.2 e B.II.3 dell’art. 2424 del Codice civile e nel rispetto dei principi contabili dell’Organismo Italiano di Contabilità (OIC).
Per le MidCap che presentano domanda nelle aree destinatarie degli aiuti a finalità regionale e, pertanto, nel rispetto del regime di cui all’art. 14 del Regolamento (UE) n. 651/2014, i costi degli attivi immateriali, derivanti dalla somma delle spese di cui alle lettere c) e d) della Tabella riepilogativa di cui alla lettera b) “Spese ammissibili e soglie minime e massime di ammissibilità”, sono ammissibili nella misura massima del 50 % dei costi totali di investimento ammissibili.
d) Spese non ammissibili
Non sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a) spese per l’acquisto di rami di azienda;
b) spese per l’acquisto o l’affitto di terreni, fabbricati e immobili;
c) relative all'I.V.A., anche se indetraibile;
d) spese sostenute mediante operazioni di noleggio, salvo quanto previsto alla precedente lettera c), par. j;
e) spese per l’acquisto di beni usati;
5 Tutto il materiale necessario a realizzare l’impianto di climatizzazione deve essere imputato alla voce di spesa “impianti tecnologici” (a titolo esemplificativo: gli split).
f) spese effettuate e/o fatturate al Soggetto Beneficiario da società con rapporti di controllo o collegamento così definito ai sensi dell’art. 2359 del c.c. o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza o ancora altri elementi di collegamento tra le parti contraenti (ad esempio per motivi di affinità o parentela) o le spese che siano effettuate e/o fatturate al Soggetto Beneficiario da soci (persone fisiche o giuridiche) e/o amministratori e/o personale dipendente del Soggetto Beneficiario stesso. In sede di rendicontazione delle spese il Soggetto Beneficiario presenta una dichiarazione in tal senso ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, la cui veridicità sarà oggetto dei controlli di cui all’art. 15;
g) spese di personale interno;
h) spese in auto-fatturazione e lavori in economia;
i) spese relative ad atti notarili, registrazioni, imposte e tasse;
j) spese per la gestione ordinaria dell’attività di impresa, ad esempio: materiali di consumo e minuterie, cancelleria, scorte
di materie prime, semilavorati;
k) spese di trasporto se non inserite nella fattura di acquisto riferita agli attivi materiali di cui alla lettera b) della Tabella riepilogativa riportata alla precedente lettera b) “Spese ammissibili e soglie minime e massime di ammissibilità”;
l) gli interessi passivi, gli interessi debitori, le commissioni per operazioni finanziarie, le perdite di cambio e gli altri oneri meramente finanziari, le ammende e le penali;
m) spese per interventi di delocalizzazione o che costituirebbero trasferimento di un’unità produttiva ai sensi dell’art. 66 del Regolamento (UE) 2021/1060 e in conformità con l’art. 65, comma 1, lettera a) dello stesso Regolamento;
n) ulteriori spese non espressamente indicate nell’elenco delle spese ammissibili.
9. Ubicazione delle iniziative e degli interventi
Le Sedi operative oggetto dell’investimento devono essere ubicate nel territorio della Regione del Veneto.
10. Caratteristiche tecniche delle operazioni agevolate
a) Forma tecnica
Le operazioni agevolate possono essere realizzate, alternativamente, con le seguenti forme tecniche:
a) Finanziamento agevolato;
b) Leasing agevolato: tale forma tecnica è attivabile solo per iniziative finalizzate alla realizzazione di investimenti che si concretizzano nell’acquisizione, con obbligo di riscatto, di impianti produttivi, attrezzature tecnologiche e macchinari. Per tali operazioni la spesa massima ammissibile è rappresentata dal costo di acquisto al netto di IVA e canone iniziale.
c) Forma mista, costituita da un Finanziamento agevolato a cui è aggiunta una Sovvenzione a fondo perduto. La Sovvenzione a fondo perduto è calcolata sull’ammontare dell’investimento totale ammissibile, con esclusione delle sole spese tecniche.
Nei casi di cui alle lettere a) e b) si tratta di operazioni finanziarie a doppia provvista così composte:
- una quota di provvista pubblica a tasso zero per un importo non superiore al 50%
dell’operazione agevolata (“Quota Fondo”) con assunzione del rischio di mancato rimborso da
parte del Soggetto Beneficiario a carico del Fondo per la parte di competenza;
- una quota di provvista privata, messa a disposizione dal Finanziatore ad un tasso (“Tasso Banca”) non superiore al “Tasso Convenzionato”, per il rimanente importo.
Nel caso di cui alla lettera c) l’operazione finanziaria è così composta:
- una quota di Sovvenzione a fondo perduto per un importo non superiore al 13% del costo dell’iniziativa ammesso e realizzato in caso di medie imprese e del 18% in caso di piccole imprese (“Quota Sovvenzione”);
- una quota di provvista pubblica a tasso zero per un importo non superiore al 43,5% del costo dell’iniziativa ammesso e realizzato (“Quota Fondo”) con assunzione del rischio di mancato rimborso da parte del Soggetto Beneficiario a carico del Fondo per la parte di competenza;
- una quota di provvista privata, messa a disposizione dal Finanziatore ad un tasso (“Tasso Banca”) non superiore al “Tasso Convenzionato”, per il rimanente importo.
In particolare, per le PMI l’entità massima della Sovvenzione a fondo perduto è così articolata:
i. in caso di applicazione del Regolamento de minimis: fino ad un massimo del 5% del costo dell’iniziativa ammesso e realizzato in caso di medie imprese e del 10% in caso di piccole imprese nel limite del plafond de minimis dell’impresa, considerata l’agevolazione relativa al finanziamento agevolato espressa in ESL e anch’essa inquadrata in de minimis;
ii. in caso di applicazione degli artt. 17 e 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014: fino ad un massimo del 5% del costo
dell’iniziativa ammesso e realizzato in caso di medie imprese e del 10% in caso di piccole imprese;
iii. fermo restando il limite massimo della Sovvenzione a fondo perduto concedibile, rispettivamente del 13% del costo dell’iniziativa ammesso e realizzato in caso di medie imprese e del 18% in caso di piccole imprese, la Sovvenzione a fondo perduto è maggiorata, sino ad un massimo dell’8% del costo dell’iniziativa ammesso e realizzato, per ciascuno dei seguenti criteri di premialità:
Criteri di premialità | Maggiorazione |
investimenti che assicurino la rispondenza a processi “Transizione 4.0” (vedasi Appendice 3); | 2% |
imprese in possesso di una o più certificazioni ambientali o il cui investimento sia finalizzato all’ottenimento delle certificazioni ambientali: UNI EN ISO 14001:2015; UNI EN ISO 45001:2018; UNI CEI EN ISO 50001:2018; Registrazione EMAS (Regolamento CE n. 1221/2009); ReMade in Italy; Plastica Seconda Vita; Cradle to cradle; Carbon footprint; Ecolabel; Greenguard; | 2% |
investimenti localizzati in aree caratterizzate da particolari condizioni di svantaggio o da progettualità di sviluppo (Comuni individuati dalla Carta degli aiuti a finalità regionale vigente per il periodo 2022-2027; Comuni rientranti nella Zona Logistica Semplificata Porto di Venezia-Rodigino; Area di crisi industriale complessa riconosciuta con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 8 marzo 2017, Aree di crisi industriale non complessa riconosciute con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico19 dicembre 2016)6; | 3% |
6 a) La Carta degli aiuti degli aiuti a finalità regionale vigente per il periodo 2022-2027 è rinvenibile al seguente link: xxxxx://xxxxxxxxxxxxxxxxx.xxxxxxx.xx/xxxxx/0000/xxxxxxxx-xxxxx-xxxxx-xxxxx-xxxxx-x-xxxxxxxx-xxxxxxxxx-xxxxxx-0000-0000-xx000000.xxx
b) i Comuni rientranti nella Zona logistica semplificata Porto di Venezia Rodigino sono: Venezia, Chioggia, Bagnolo di Po, Bergantino, Bosaro, Calto, Canaro, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceneselli, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Gaiba, Melara, Occhiobello, Polesella, Rovigo, Salara, Stienta, Trecenta.
c) l’area di crisi industriale complessa riconosciuta con decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico 8 marzo 2017 comprende tutto il territorio del Comune di Venezia;
imprese che hanno conseguito il “rating di legalità” (ottenuto ai sensi del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 57 del 20 febbraio 2014). | 1% |
Le MidCap potranno beneficiare esclusivamente del finanziamento agevolato con Quota Fondo per un importo non superiore al 50% del costo dell’iniziativa ammesso e realizzato. L’agevolazione relativa al finanziamento agevolato espressa in ESL sarà inquadrata in de minimis.
Nel caso in cui le MidCap realizzino l’investimento all’interno nei Comuni o nelle parti di Comuni individuati dalla Carta degli aiuti a finalità regionale vigente per il periodo 2022-2027, potranno beneficiare di una sovvenzione con un’intensità massima di aiuto del 15% (riferito alle spese ammissibili) per le aree mappate nella Provincia di Rovigo e del 10% per le aree mappate nelle Province di Venezia e di Belluno. In questo caso, l’agevolazione relativa al finanziamento agevolato espressa in ESL e la quota di sovvenzione saranno inquadrate nel regime di aiuto ex art. 14 del Reg. (UE) n. 651/2014.
In caso di finanziamento agevolato, qualora il Finanziatore intenda concedere uno specifico prefinanziamento, questo dovrà essere regolato, secondo quanto previsto dalla convenzione stipulata con il Gestore, ad un tasso non superiore al “Tasso Convenzionato”.
Il Gestore eroga al Soggetto Beneficiario la Sovvenzione a fondo perduto in un’unica soluzione a seguito dell’ultimazione del Programma di investimento agevolato e dell’erogazione del finanziamento agevolato.
b) Importi e durate
Importi: minimo euro 20.000,00 – massimo euro 500.000,00; Durata:
• Operazioni “miste” (attivi materiali immobiliari, spese tecniche e altri investimenti mobiliari e/o immateriali): min 36 mesi – max 84 mesi (compreso preammortamento max 12 mesi);
• Operazioni “dotazionali” (attivi materiali mobiliari, attivi immateriali e spese tecniche – esclusi gli attivi materiali immobiliari): min 36 mesi – max 60 mesi (compreso preammortamento max 12 mesi).
L’importo massimo costituisce anche il limite di importo di più operazioni agevolate, riferite alla medesima impresa, finalizzate alla realizzazione di investimenti.
c) Quote d’intervento del Fondo
Operazioni “miste” e “dotazionali”: 50%;
Operazioni associate alla Sovvenzione a fondo perduto: % variabile fino ad un massimo del 47,5%
d) Tasso agevolato a carico del Soggetto Beneficiario
Operazioni “miste” e “dotazionali”: 50% del “Tasso Banca”;
d) il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico19 dicembre 2016 che individua le aree di crisi industriale non complessa per il Veneto è rinvenibile al seguente link:
xxxxx://xxx.xxxxx.xxx.xx/xxxxxx/xxxxxxx/xxxxxxxxx/xxxxxxx_xxxxxxxxxxxx_00_xxxxxxxx_0000_xxxx_xxxxx_xxxxxxxxxxx_xxx%00xxxxxxxxx.xxx
11. Presentazione della domanda e ammissione ai benefici del Fondo
a) Termini e modalità di presentazione della domanda
Le domande di agevolazione possono essere presentate continuativamente, essendo l’agevolazione “a sportello” (art. 5,
D.Lgs n.123/1998).
La domanda è presentata al Gestore per il tramite del Finanziatore (Banche, Società di Leasing o Confidi) o, in alternativa, di un Confidi o di un’Associazione o Organizzazione imprenditoriale, che può avvalersi anche di proprie società di servizi.
La domanda presentata per il tramite di un Confidi (che assume la veste di mero intermediario per la realizzazione di operazioni a favore di altri soggetti e non di Finanziatore) o di un’Associazione o Organizzazione imprenditoriale dovrà essere completa di copia della delibera di concessione dell’affidamento da parte del Finanziatore prescelto, con indicazione di: importo, forma tecnica, durata, tipo di garanzie richieste a sostegno dell’affidamento.
La domanda va presentata esclusivamente in modalità informatica, entro 30 giorni solari dalla data di sottoscrizione da parte del Soggetto Richiedente, avvalendosi dell’apposito applicativo del Gestore "Finanza 3000", accessibile a tutti i predetti intermediari finanziari e alle Associazioni o Organizzazioni imprenditoriali previo accreditamento presso il Gestore. Il software consente la presentazione in via telematica di istanze dematerializzate nella forma di “autodichiarazioni” rese ai sensi del DPR n. 445 del 2000 in conformità alle Linee Guida AGID sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici.
La domanda deve essere completa, a pena di esclusione, delle informazioni e degli allegati richiesti nel modulo di dichiarazione-domanda inserito nella “Scheda Regolamento” della misura agevolativa in questione (documento pubblicato sul sito web del Gestore e liberamente scaricabile). Alla domanda dovrà essere allegata la scheda attestante la Banca in cui è acceso il conto corrente aziendale e l’IBAN di riferimento.
A pena di esclusione, unitamente al modulo domanda e agli ulteriori allegati richiesti dalla stessa, dovrà essere presentata la seguente documentazione:
⮚ copia di un documento d’identità del sottoscrittore in corso di validità;
⮚ documentazione necessaria per la verifica dei requisiti di PMI;
⮚ informazioni su compagine sociale, dettaglio affidamenti e altre agevolazioni pubbliche già ottenute;
⮚ copia dell’ultimo bilancio approvato completo dei previsti allegati;
⮚ dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini IVA resa all’Agenzia delle Entrate,
in caso di domanda presentata dai Professionisti;
⮚ per i soggetti non tenuti al deposito del bilancio di esercizio, ultime due dichiarazioni fiscali dei redditi complete di ricevuta di presentazione (società di persone, imprese individuali, professionisti);
⮚ per le imprese che, alla data di presentazione della domanda non abbiano ancora chiuso il primo bilancio, la situazione economica e patrimoniale di periodo;
⮚ per le imprese collegate o associate al Soggetto Beneficiario, non obbligate alla redazione e deposito di bilancio, copia delle ultime due dichiarazioni dei redditi e relative dichiarazioni IVA presentate o documentazione equipollente per le imprese aventi sede legale in uno Stato estero;
⮚ situazione contabile aggiornata;
⮚ budget (conto economico previsionale) dell’esercizio in corso (documento obbligatorio solo per le imprese di nuova costituzione che non dispongono di un bilancio già approvato e/o della corrispondente situazione economico-patrimoniale);
⮚ progetto imprenditoriale che descriva la coerenza del Programma di investimento con le tipologie di intervento ammissibili, con particolare riferimento alle caratteristiche e alla funzionalità dei beni oggetto di investimento;
⮚ scheda tecnica del Programma di investimento, secondo il format reso disponibile e liberamente scaricabile sul sito web del Gestore, nonché copia dei preventivi di spesa in esso elencati i quali dovranno essere recenti, ritenendo tali quelli datati non oltre sei mesi dalla data della domanda di ammissione alle agevolazioni;
⮚ dichiarazione sulla localizzazione dell’intervento in rapporto alla Rete Natura 2000 e sulla relativa valutazione di incidenza;
⮚ copia della delibera di concessione dell’affidamento da parte del Finanziatore prescelto (documento obbligatorio per le domande presentate per il tramite di un Confidi, mero intermediario per la realizzazione di operazioni a favore di altri soggetti e non Finanziatore o di un’Associazione o Organizzazione imprenditoriale);
⮚ copia della delibera di concessione della garanzia consortile a supporto dell’operazione bancaria di
finanziamento (solo per le operazioni che beneficiano di garanzia consortile);
⮚ in caso di interventi su immobili di terzi: atto di assenso del proprietario all’intervento e documento comprovante la disponibilità dell’immobile (contratto di locazione / comodato);
⮚ dichiarazione relativa al rispetto delle disposizioni di cui all’art. 58, comma 7 del Reg. n. 1060/2021;
⮚ documentazione a supporto del possesso di eventuali criteri di premialità di cui al precedente art.10.
La domanda di agevolazione trasmessa con forme, tempistiche o modalità differenti da quelle previste dalle presenti Disposizioni si considera non ricevibile.
Il Gestore si riserva la facoltà di richiedere integrazioni sulla documentazione presentata.
b) Istruttoria, valutazione e concessione del finanziamento
L’istruttoria delle richieste di agevolazione è svolta mediante la procedura valutativa secondo le modalità del procedimento a sportello. Il Gestore esamina le domande di ammissione alle agevolazioni secondo l’ordine cronologico di ricevimento. L’istruttoria di ammissibilità è diretta ad accertare:
⮚ la completezza della domanda e della documentazione allegata stabilita come obbligatoria ai sensi della lett. a) del presente articolo;
⮚ la sussistenza, alla data di presentazione della domanda, dei requisiti di ammissibilità di cui agli articoli 4, 5 e 8 e all’Appendice 1 delle presenti Disposizioni;
⮚ la validità tecnica, economica e finanziaria del Programma di investimenti e la coerenza con quanto previsto nelle presenti Disposizioni, anche con riferimento alla pertinenza e congruità delle spese previste;
⮚ la capacità economico – finanziaria del Soggetto Beneficiario di far fronte, secondo le scadenze previste e
tenuto conto dell’indebitamento aziendale in essere, agli impegni derivanti dal Finanziamento agevolato.
L’istruttoria di merito creditizio è delegata al Finanziatore e fatta propria dal Gestore con la delibera di concessione della provvista pubblica. A tal fine la convenzione tra Gestore e Finanziatore dovrà contenere l'impegno del Finanziatore ad effettuare in modo unitario, per proprio conto e nell’interesse del Gestore, la valutazione del merito di credito sul Soggetto Beneficiario (pertanto, sia con riferimento al Finanziamento bancario sia con riferimento al Finanziamento agevolato).
La convenzione dovrà contenere altresì l'impegno del Finanziatore a comunicare prontamente al Gestore ogni declassamento del merito di credito del Beneficiario sia nella fase anteriore all'erogazione del finanziamento agevolato che in quella successiva, per l’intera durata del finanziamento.
L'iter di valutazione delle domande e del Programma di investimenti è svolto nel rispetto della legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss. mm. e ii.
Qualora il Gestore nel corso dell'istruttoria richieda il completamento, la rettifica e l'integrazione dei dati inseriti nell a piattaforma informatica per la presentazione delle domande, in quanto erronei o incompleti, l'aggiornamento delle informazioni all'interno della piattaforma dovrà essere effettuato entro il termine di 10 giorni dalla data della relativa
richiesta da parte del Gestore.
Qualora nel corso dell'istruttoria della richiesta di ammissione emergano motivi per il rigetto, trovano applicazione le disposizioni di cui all'articolo 10 bis della legge n. 241 del 1990.
c) Criteri di Premialità
La maggiorazione della Sovvenzione a fondo perduto è assegnata esclusivamente nel caso di verifica positiva del possesso in capo al Soggetto Richiedente di uno o più dei criteri di premialità elencati all’art. 10, lett. a), effettuata attraverso l'esame della documentazione richiesta in relazione a ciascun criterio di premialità.
Nel caso di Programmi di investimento per cui è stata richiesta la Sovvenzione a fondo perduto aggiuntiva riferita al criterio di premialità A di cui all’art. 10, lett. a) (investimenti che assicurino la rispondenza a processi “Transizione 4.0”), eventuali sostituzioni dei beni indicati in fase di ammissione all’agevolazione dovranno essere comunicate al Gestore ai fini della preventiva autorizzazione, allegando la scheda tecnica del bene corredata da una dichiarazione del fornitore che ne attesti la rispondenza ai processi di “Transizione 4.0”; in caso contrario la premialità ricevuta dal Soggetto Beneficiario decade.
d) Cause di inammissibilità
Costituiscono cause di inammissibilità all’agevolazione:
a) la mancanza o l’incompletezza della documentazione obbligatoria, secondo quanto previsto alla lett. a) del presente articolo;
b) l’incompletezza e le irregolarità non sanabili della documentazione relativa alla domanda presentata;
c) l’esito negativo dell’istruttoria di ammissibilità di cui alla lett. b) del presente articolo.
e) Comunicazione degli esiti istruttori
Il Gestore, riscontrata la corretta presentazione della domanda, ai fini dell'ammissione al Fondo, delibera, secondo l’ordine cronologico di ricezione, in merito alla concessione della provvista pubblica entro il termine massimo di 30 giorni lavorativi dal ricevimento della relativa domanda completa della prevista documentazione, salvo eventuali sospensioni per richieste di integrazioni e ritardi nella ricezione del DURC. Qualora il Gestore nel corso dell'istruttoria richieda il completamento, la rettifica e l'integrazione dei dati inseriti nella piattaforma informatica per la presentazione delle domande, il termine per la delibera di concessione del Gestore decorre dalla data in cui tali dati sono inseriti.
In caso di posizioni oggetto di verifica a campione delle dichiarazioni rilasciate ai sensi del DPR 445/2000 il termine è aumentato di 15 giorni.
La comunicazione di concessione o di non ammissibilità è inviata dal Gestore entro 5 giorni dalla relativa delibera. Il Gestore trimestralmente provvede alla presa d'atto degli elenchi delle domande ammesse e non ammesse nel trimestre di riferimento e alla conseguente pubblicazione sul proprio sito istituzionale.
Le risorse disponibili sono, quindi, assegnate ai Soggetti Beneficiari in base all’ordine di presentazione delle
rendicontazioni, nei limiti della disponibilità dei fondi.
12. Rendicontazione ed erogazione
a) Durata e termini di rendicontazione del Programma di investimenti
Entro e non oltre 12 mesi dalla data di ammissione ai benefici del Fondo per operazioni “miste” e “dotazionali”, salvo richiesta di proroga motivata che il Gestore può accordare una sola volta per non più di 3 mesi, deve essere trasmessa al Finanziatore la documentazione comprovante la realizzazione degli investimenti ammessi.
L’istanza di proroga è valutata dal Gestore e può essere accolta qualora siano riscontrabili eventi eccezionali e non prevedibili al momento della presentazione della domanda di Finanziamento. Entro 30 giorni il Gestore comunica al Soggetto Richiedente l’esito dell’istruttoria dell’istanza di proroga. In caso di esito negativo, restano validi i termini inizialmente previsti per la rendicontazione al Finanziatore della spesa riferita al Programma di investimenti ammesso ai benefici del Fondo; si procede
alla revoca totale o parziale ai sensi dell’art. 15 delle presenti Disposizioni in caso di mancata o parziale realizzazione e rendicontazione del Programma di investimenti.
b) Modalità di rendicontazione del Programma di investimenti realizzato
Il Soggetto Beneficiario, per il tramite del Finanziatore, ha l’obbligo di rendicontare il Programma di investimenti realizzato, al fine di dimostrare di aver utilizzato il Finanziamento agevolato per la finalità cui è destinato. Eventuali variazioni al progetto ammesso dovranno essere autorizzate. La mancata rendicontazione del Programma di investimenti comporta la decadenza dell’agevolazione, con conseguente obbligo di restituzione del Finanziamento agevolato residuo e dell’agevolazione eventualmente già goduta.
Il Soggetto Beneficiario deve rendicontare il Programma di investimenti realizzato inviando al Finanziatore la seguente documentazione:
a) relazione tecnica finale sul Programma di investimenti realizzato e sugli obiettivi raggiunti, contenente la descrizione: delle attività svolte coerentemente con le spese sostenute e i relativi tempi di realizzazione; dei risultati ottenuti rispetto ai risultati attesi, anche con riferimento agli indicatori di monitoraggio, e delle modalità adottate per garantire lo sviluppo del Programma di investimenti realizzato;
b) copia dei documenti giustificativi di spesa: fatture quietanziate o altri titoli idonei a giustificare la spesa del Programma di investimenti. Le fatture devono contenere il Codice unico di progetto (CUP) di cui all'articolo 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3. Nel caso di fatture elettroniche prodotte in formato .xml, il codice CUP deve essere inserito nella descrizione della fattura;
c) documentazione fotografica attestante la realizzazione del Programma di investimenti;
d) le eventuali autorizzazioni o certificazioni previste in funzione della tipologia e natura degli investimenti realizzati (specificate nel modulo di dichiarazione-domanda);
e) in caso di leasing: copia del contratto di leasing da cui si evincono il tipo, le caratteristiche e il costo del bene, la sua durata e l’importo dei canoni; copia della fattura di acquisto del bene emessa dal produttore/venditore nei confronti della società di leasing ed eventuale documentazione dimostrante l’economicità dell’operazione come specificato alla successiva lett. c), par. iv;
f) in caso di spese per il rilascio, da parte di organismi accreditati da Accredia o da corrispondenti soggetti esteri per la specifica norma da certificare, delle certificazioni di cui alla lettera d) della Tabella riepilogativa delle spese ammissibili riportata all’art. 8, lett. b), copia della certificazione ottenuta;
g) in presenza dei seguenti criteri di premialità di cui all’art. 10, lett. a), par. iii, eventuale documentazione a supporto ai fini della concessione della Sovvenzione a fondo perduto aggiuntiva, ossia:
• in caso di possesso di una o più certificazioni ambientali: copia della certificazione ambientale (UNI EN ISO 14001:2015; UNI EN ISO 45001:2018; UNI CEI EN ISO 50001:2018; Registrazione EMAS (Regolamento CE n. 1221/2009); ReMade in Italy; Plastica Seconda Vita; Cradle to cradle; Carbon footprint; Ecolabel; Greenguard);
• in caso di investimenti che assicurino la rispondenza a processi “Transizione 4.0”: scheda tecnica del bene corredata
da una dichiarazione del fornitore che ne attesti la rispondenza ai processi di “Transizione 4.0”.
Le spese saranno riconosciute se interamente pagate e accompagnate dalla relativa attestazione di avvenuto pagamento. Sono ammissibili esclusivamente le spese effettuate mediante le seguenti modalità e giustificate dalla documentazione sottoelencata:
Modalità di pagamento | Documentazione probatoria da allegare | Note |
Bonifico bancario/postale (anche tramite home banking) | 1) estratto conto/lista movimenti in cui sia visibile: • l’intestatario del conto corrente; • la causale dell’operazione con il riferimento alla fattura pagata; • il numero identificativo dell’operazione (C.R.O. o T.R.N.). | Qualora l’estratto conto/lista movimenti non riporti uno o più elementi richiesti, è necessario allegare anche la copia conforme all’originale della contabile bancaria/postale, ovvero dichiarazione del fornitore, resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000, che attesti l’avvenuta transazione nonché i suoi estremi. |
Ricevuta bancaria | 1) estratto conto/lista movimenti in cui sia visibile: • l’intestatario del conto corrente; • la causale dell’operazione con il riferimento alla fattura pagata; • il codice identificativo dell’operazione. | Qualora l’estratto conto/lista movimenti non riporti uno o più elementi richiesti, è necessario allegare anche la copia conforme all’originale della distinta bancaria, ovvero dichiarazione del fornitore, resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000, che attesta l’avvenuta transazione nonché i suoi estremi. |
Ricevuta bancaria cumulativa | 1) estratto conto/lista movimenti in cui sia visibile: • l’intestatario del conto corrente; • la causale dell’operazione con il riferimento alla fattura pagata; • il codice identificativo dell’operazione. 2) copia conforme all’originale delle singole distinte riferite ai vari pagamenti compresi nella xx.xx. cumulativa, al fine di riscontrare l’addebito corretto nell’estratto conto corrente/lista movimenti. | Qualora nella xx.xx. non sia riscontrabile il numero della fattura è necessario allegare anche dichiarazione del fornitore, resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000, che attesti l’avvenuta transazione nonché i suoi estremi. |
Assegno non trasferibile | 1) estratto conto/lista movimenti in cui sia visibile: • l’intestatario del conto corrente; • Il numero assegno. 2) copia leggibile dell’assegno; 3) dichiarazione resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000 dal fornitore che attesti: • il numero dell'assegno; • il numero e la data della fattura; • l’esito positivo dell’operazione. | • Non è sufficiente la sola matrice; • Non sono accettati assegni sottoscritti da soggetti diversi dal beneficiario. |
Carta di credito (intestata all’impresa beneficiaria) | 1) estratto del conto corrente/lista movimenti in cui sia visibile: • l’intestatario del conto corrente; • l’addebito delle operazioni. 2) estratto conto della carta di credito; 3) scontrino. | In caso di smarrimento della ricevuta di pagamento, produrre dichiarazione del fornitore, resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000, che attesta l’avvenuta transazione, il numero della fattura e la modalità di pagamento della stessa. |
Carta di debito (intestata all’impresa beneficiaria) | 1) estratto del conto corrente/lista movimenti in cui sia visibile: • l’intestatario del conto corrente; • l’addebito delle operazioni. 2) scontrino. | In caso di smarrimento della ricevuta di pagamento, produrre dichiarazione del fornitore, resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000, che attesta l’avvenuta transazione, il numero della fattura e la modalità di pagamento della stessa. |
Acquisti on-line | 1) estratto conto/lista movimenti in cui sia visibile: • l’intestatario del conto; • l’addebito delle operazioni. 2) copia dell’ordine; 3) eventuale ricevuta. |
Non sono ammessi, in nessun caso, pagamenti per contanti o con carta di pagamento prepagata e/o compensazioni di debito/credito di alcun tipo tra beneficiario e fornitore. Inoltre, non è ammessa la semplice quietanza su fattura priva del documento di addebito corrispondente. Per le prestazioni che comportano l’applicazione della ritenuta d’acconto è necessario allegare anche copia del modello F24 utilizzato dal beneficiario per il versamento.
Sono rendicontabili solo le spese riguardanti investimenti completi (non sono agevolabili le spese comprovate da fatture in acconto se non accompagnate dalle relative fatture a saldo).
In caso di leasing agevolato, dovrà risultare stipulato il contratto, i beni dovranno essere stati consegnati all’impresa e la Società di leasing finanziatrice dovrà provvedere all’annullo sulla fattura di acquisto del bene oggetto della locazione riportando nella causale/oggetto della fattura il Codice unico di progetto (CUP) di cui all'articolo 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3.
Nel caso di documentazione incompleta, il Gestore provvede a richiedere le necessarie integrazioni, che sono fornite dal Finanziatore nei 15 giorni successivi alla ricezione della richiesta. Qualora il Finanziatore non adempia totalmente o parzialmente alla richiesta, il Gestore prosegue con le attività istruttorie sulla base della documentazione in suo possesso.
I documenti originali relativi alla realizzazione del Programma di investimenti devono essere comunque tenuti a disposizione del Gestore per tutta la durata del Finanziamento agevolato o comunque per i 10 anni successivi dal pagamento dell’ultima rata, e sono verificati in sede di eventuale sopralluogo per la verifica tecnica e amministrativa, da parte dell’incaricato del Gestore. Successivamente alla presentazione della rendicontazione, il Gestore potrà effettuare verifiche in loco finalizzate a verificare che il Soggetto Beneficiario sia operativo, che siano rispettati gli obblighi di mantenimento dei requisiti di ammissibilità e che quanto dichiarato nella relazione di rendicontazione corrisponda al vero. Qualora, a seguito delle verifiche della documentazione e dei controlli effettuati dal Gestore, il Programma di investimenti risulti realizzato per un importo inferiore a quello ammesso, ma risulti comunque coerente con quanto approvato, nonché organico e funzionale, il Gestore provvede a rideterminare l’aiuto spettante e a comunicarlo al Soggetto Beneficiario prima dell’erogazione del finanziamento assumendo i necessari atti amministrativi.
Qualora il Soggetto Beneficiario non presenti la rendicontazione entro i termini e con le modalità sopra indicate, il Gestore provvede a comunicargli un preavviso di decadenza dall’agevolazione, concedendo un termine perentorio per provvedere. Decorso inutilmente tale ulteriore termine, si applica quanto previsto all’art. 15.
È possibile l’erogazione del finanziamento agevolato in due tranches (costituite da un acconto e un saldo), riferite a stralci
funzionali e a condizione che l’operazione agevolata sia stata deliberata per un importo non inferiore a euro 250.000,00.
La Sovvenzione a fondo perduto è erogata dal Gestore in un’unica soluzione a saldo, all’esito positivo della verifica della rendicontazione trasmessa dal Soggetto Beneficiario per il tramite del Finanziatore, e a seguito dell’eventuale rideterminazione dell’agevolazione e dell’erogazione del finanziamento.
Il documento di regolarità contributiva (DURC) in corso di validità è acquisito d’ufficio dal Gestore presso gli enti competenti, in base a quanto stabilito dall’art. 6 del Decreto del 30/01/2015 del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali (G.U. Serie Generale n. 125 del 1° giugno 2015). In caso di accertata irregolarità contributiva in fase di erogazione, viene trattenuto l’importo della Sovvenzione a fondo perduto corrispondente all’inadempienza e versato agli enti previdenziali e assicurativi (Legge n.98/2013, art. 31 commi 3 e 8- bis).
c) Requisiti di ammissibilità del leasing
La spesa per il leasing è ammissibile all’agevolazione alle seguenti condizioni:
i. il bene oggetto del contratto di leasing deve essere stato consegnato, collaudato e inserito nel ciclo produttivo dell'impresa in data non antecedente alla presentazione della domanda di finanziamento e deve rimanere nella disponibilità del Soggetto Beneficiario utilizzatore almeno per i tre anni successivi alla data di erogazione del Finanziamento agevolato e dell’eventuale Sovvenzione a fondo perduto;
ii. il contratto di leasing deve contenere la clausola di riacquisto;
iii. l'importo massimo ammissibile non può superare il costo di acquisto del bene, al netto del canone iniziale (c.d. maxi canone) non sono ammissibili le altre spese connesse al contratto, tra cui tributi, interessi, costi di rifinanziamento interessi, spese generali, oneri assicurativi.
13. Obbligo di conservazione della documentazione
È fatto obbligo al Soggetto Beneficiario di curare la conservazione della documentazione amministrativa e contabile relativa all’iniziativa, tenendola separata dagli altri atti amministrativi dell’impresa e renderla accessibile senza limitazioni al personale incaricato dello svolgimento dell’attività di ispezione e controllo. La documentazione deve essere mantenuta per un periodo non inferiore a dieci anni dal pagamento dell’ultima rata del finanziamento agevolato ovvero dall’estinzione anticipata dello stesso.
14. Disposizioni finali
A. Obblighi generali dei Soggetti Beneficiari
Fatto salvo il rispetto degli obblighi previsti nei precedenti articoli, i Soggetti Beneficiari sono obbligati a:
a) realizzare le attività in conformità agli obiettivi del Programma di investimenti approvato e presentare la relativa rendicontazione al Finanziatore entro e non oltre 12 mesi dalla data di ammissione ai benefici del Fondo;
b) avere la Sede operativa oggetto del Programma di investimenti in Veneto al momento della presentazione della rendicontazione delle spese;
c) non alienare, cedere o distrarre i beni acquisiti con l’agevolazione prima che siano trascorsi cinque anni per le Midcap o tre anni nel caso di PMI dalla data di erogazione del Finanziamento agevolato e dell’eventuale Sovvenzione a fondo perduto;
d) mantenere l'investimento nella Sede operativa oggetto del Programma di investimenti nel territorio della Regione Veneto per almeno cinque anni per le MidCap o tre anni nel caso di PMI dalla data di erogazione del Finanziamento agevolato e
dell’eventuale Sovvenzione a fondo perduto. Ciò non osta alla sostituzione di impianti o attrezzature obsoleti o guasti entro tale periodo, a condizione che l'attività economica venga mantenuta nella Sede operativa oggetto del Programma per il pertinente periodo minimo;
e) in caso di applicazione dei regimi di aiuto ex art. 14 o 17 del Reg. (UE) n. 651/2014, mantenere gli attivi immateriali ammessi come spese nel proprio attivo per almeno cinque anni per le MidCap o tre anni nel caso di PMI dal termine di realizzazione del Programma di investimenti. Nel solo caso di applicazione del regime di aiuto ex art. 14 del Reg. (UE)
n. 651/2014, tali attivi immateriali devono anche restare associati al Programma di investimenti per almeno cinque anni per le MidCap o tre anni nel caso di PMI dal termine di realizzazione del Programma di investimenti;
f) accettare le ispezioni e i controlli che la Regione del Veneto, il Gestore e gli altri soggetti preposti potranno svolgere in relazione alla realizzazione del Programma di investimenti, sia durante che successivamente alla stessa e prestare tutta la collaborazione necessaria;
g) rispettare quanto previsto in tema di antiriciclaggio e finanziamento al terrorismo ai sensi del D.Lgs n. 231/2007 e delle successive disposizioni attuative emanate dalla Banca d’Italia e prestare tutta la collaborazione necessaria per consentire al Gestore le verifiche previste dalla predetta normativa.
B. Obblighi informativi dei Soggetti Beneficiari
I Soggetti Beneficiari si impegnano altresì a segnalare tempestivamente al Gestore:
a) le eventuali modifiche anagrafiche (mutamento di denominazione sociale o di ragione sociale);
b) le eventuali variazioni societarie che comportino il subentro di un nuovo Soggetto Beneficiario all’agevolazione (ad es. scissione, fusione, cessione, cessione totale o parziale di ramo d’azienda, incorporazione per le quali si renda necessario far subentrare al Soggetto Beneficiario un nuovo soggetto);
c) comunicare, qualora richiesto dalla Regione del Veneto, le informazioni necessarie per il monitoraggio delle attività, anche con riferimento all’impatto del Programma di investimenti concluso, con le modalità definite e rese note dalla stessa Regione.
C. Obblighi di pubblicizzazione dell’iniziativa
I Soggetti Beneficiari dell’agevolazione sono tenuti al rispetto degli obblighi a loro carico in materia di informazione e comunicazione, previsti dal Regolamento (UE) n. 1060/2021 (art. 50 e Allegato IX). In particolare, ai Soggetti Beneficiari spetta informare il pubblico in merito al Finanziamento ottenuto in base alle presenti Disposizioni, nel caso in cui il costo dell’operazione superi euro 500.000,00, con le modalità di seguito descritte:
• esponendo targhe o cartelloni permanenti chiaramente visibili al pubblico, in cui compare l’emblema dell’Unione conformemente alle caratteristiche tecniche di cui all’allegato IX non appena inizia l’attuazione materiale di operazioni che comportino investimenti materiali o siano installate le attrezzature acquistate.
I format e le linee guida di utilizzo saranno resi disponibili al link: xxxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx/xxx/xxxxxxxxx- comunitari/beneficiari
Se il Soggetto Beneficiario non rispetta gli obblighi di informazione e pubblicità, verrà applicata una rettifica, tenuto conto del principio di proporzionalità, fino al 3 % del sostegno spettante ex art. 50 par. 3 Reg. 1060/2021 secondo le seguenti modalità:
- totale inadempimento agli obblighi di informazione e pubblicità, decurtazione del 3% del sostegno spettante (ESL + Sovvenzione a fondo perduto) a seguito della rendicontazione totale finale;
- parziale inadempimento agli obblighi di informazione e pubblicità, decurtazione del 1% del sostegno spettante (ESL
+ Sovvenzione a fondo perduto) a seguito della rendicontazione totale finale.
Ai fini del rispetto del principio di trasparenza delle procedure si informano tutti i Soggetti Richiedenti che gli elenchi dei Soggetti Beneficiari e dei soggetti esclusi saranno diffusi tramite la loro pubblicazione sui siti istituzionali del Gestore e della Regione del Veneto ai seguenti link: xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx/xxx/xxxxx-xxxxxx-xxxxxxxx/xxxxx e xxxxx://xxxxxxxxxxxxxx- xx-0000-0000.xxxxxxx.xxxxxx.xx/xxxx.
15. Controllo, vigilanza, rinunce, revoche e subentri
Il Gestore esercita l’attività di vigilanza e controllo, anche a campione, al fine di accertare la veridicità delle dichiarazioni presentate ai sensi dell'articolo 71 del DPR 445 del 2000. Agli incaricati del controllo dovrà essere assicurato l’accesso agli atti da visionare per il corretto svolgimento delle verifiche.
La Regione del Veneto si riserva la facoltà di effettuare i controlli secondo la normativa vigente.
Il Soggetto Beneficiario deve comunicare al Gestore l’eventuale rinuncia al finanziamento agevolato. La rinuncia all’agevolazione e la conseguente estinzione anticipata dell’operazione agevolata comporta la restituzione totale al Fondo per il tramite del Finanziatore della provvista a tasso zero (“Quota Fondo”) erogata e non ancora rimborsata.
Nel caso di operazioni “in forma mista”, alla rinuncia dell’agevolazione consegue l’obbligo, in capo al Soggetto Beneficiario, di restituzione “pro quota” della Sovvenzione a fondo perduto erogata dal Gestore calcolata in proporzione alla durata residua del finanziamento/leasing agevolato.
L’agevolazione concessa è soggetta a decadenza, con perdita del beneficio e restituzione di una somma pari all’importo del Finanziamento eventualmente già erogato, per la parte ancora in ammortamento, al verificarsi di uno o più casi di seguito indicati:
a) agevolazione concessa e/o erogata sulla base di dati, notizie, dichiarazioni inesatte, mendaci o reticenti;
b) mancato rispetto di uno o più degli obblighi generali di cui all’art. 14, lett. a (ad eccezione degli obblighi di cui al par. i));
c) qualora, a seguito dell’attività di controllo, sia riscontrata la non rispondenza del piano di investimenti ammesso all’agevolazione con quanto effettivamente realizzato;
d) gravi inadempimenti del Soggetto Beneficiario rispetto agli obblighi previsti nelle presenti Disposizioni, nel contratto di finanziamento e in tutta la documentazione prodotta in allegato alla domanda;
e) sopravvenuta mancanza dei requisiti di ammissibilità all’agevolazione di cui alle lettere b), c) e d) dell'articolo 5
nel periodo di durata dell’operazione agevolata;
f) perdita del requisito della dimensione d’impresa qualora il superamento dei requisiti dimensionali avvenga per
effetto di operazioni societarie a fronte delle quali debba essere richiesto il subentro nell’agevolazione;
g) cessione, alienazione o distrazione dei beni oggetto dell’agevolazione prima che siano trascorsi cinque anni per le Midcap o tre anni nel caso di PMI dalla data di erogazione del Finanziamento agevolato e dell’eventuale Sovvenzione a fondo perduto;
h) cessazione dell’attività del Soggetto Beneficiario a causa di un fallimento fraudolento o di liquidazione volontaria;
i) cessione d'azienda o del ramo d’azienda, qualora siano ceduti beni oggetto di agevolazione e il cessionario non sia in possesso dei requisiti di ammissibilità di cui all'articolo 5;
j) revoca del Finanziamento bancario da parte del Finanziatore.
Nel caso di operazioni “in forma mista”, alla decadenza dell’agevolazione consegue l’obbligo, in capo al Soggetto Beneficiario, di restituzione “pro quota” della Sovvenzione a fondo perduto già erogata dal Gestore calcolata in proporzione alla durata residua del Finanziamento/leasing agevolato.
Successivamente all’accertamento delle condizioni di cui sopra, si procede alla revoca del beneficio concesso; la revoca delle agevolazioni è disciplinata dall’articolo 11 della legge regionale 28 gennaio 2000, n. 5 ed è a carico del Gestore. La revoca configura un inadempimento da parte del Soggetto Beneficiario, pertanto, si procede all'accertamento dell’inadempimento attraverso un contraddittorio con il Soggetto Beneficiario ai sensi della legge n. 241 del 1990. Qualora in esito a tale contraddittorio si ritengano fondati i motivi che hanno portato all’avvio del procedimento, con provvedimento motivato è disposta la decadenza e revoca dell’agevolazione, calcolando gli interessi al tasso ufficiale di riferimento vigente alla data del provvedimento di revoca, aumentato di due punti percentuali ai sensi dell'articolo
11, comma 5 della legge regionale n. 5 del 2000.
Detta modalità di calcolo degli interessi potrà subire modifiche a seguito di nuove disposizioni normative comunitarie, nazionali o regionali.
Successivamente, il Gestore trasmette al Soggetto Beneficiario e al Finanziatore il provvedimento e la conseguente ingiunzione di pagamento. L’atto di revoca costituisce in capo al Gestore il diritto ad esigere l’immediata restituzione della provvista agevolata e delle eventuali maggiorazioni.
In caso di indebita percezione dell’agevolazione per dolo o colpa grave, accertata giudizialmente, in sede di revoca del Finanziamento e/o della Sovvenzione a fondo perduto si procede all’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma da un minimo del cinque per cento ad un massimo di due volte l’importo del beneficio fruito ai sensi dell’articolo 11 della legge regionale n. 5 del 2000. Il beneficio fruito è dato dalla sommatoria dell'ESL del finanziamento agevolato con l'ESL della Sovvenzione a fondo perduto (c.d. ESL complessivo). Nei casi di cui alle lettere d), e), f), h) e i) gli interessi decorrono dalla data in cui si verifica l'evento che determina la revoca del beneficio concesso, mentre negli altri casi gli interessi decorrono dalla data di erogazione del finanziamento agevolato e/o della Sovvenzione a fondo perduto.
Compete al Gestore il recupero della provvista pubblica erogata , anche nella forma di Sovvenzione a fondo perduto, e delle eventuali maggiorazioni. Per le attività di recupero il Gestore può procedere anche con le modalità di cui al combinato disposto dell'articolo 3, comma 2, con l'articolo 9, comma 5 del decreto legislativo n. 123 del 1998.
I crediti nascenti dalle agevolazioni concesse in base alle presenti Disposizioni sono garantiti da privilegio ai sensi dell'articolo 9, comma 5 del decreto legislativo n. 123 del 1998.
La comunicazione di revoca dell'agevolazione è trasmessa dal Gestore anche alla Struttura regionale di riferimento per gli adempimenti di competenza.
Un nuovo Soggetto Beneficiario può subentrare nell’operazione agevolata al Soggetto Beneficiario precedentemente ammesso, purché dimostri di avere idoneo titolo giuridico e i requisiti soggettivi previsti dalle presenti Disposizioni, presentando apposita richiesta al Gestore per il tramite del Finanziatore. In caso di accoglimento della richiesta, il nuovo Soggetto Beneficiario subentra nei diritti e negli obblighi del Soggetto Beneficiario precedente.
16. Ispezioni e controlli
I funzionari comunitari, statali e regionali preposti possono effettuare in qualsiasi momento controlli, anche mediante ispezioni e sopralluoghi, finalizzati ad accertare la regolarità della realizzazione dei Programmi di investimenti al fine di verificare lo stato di attuazione, il rispetto degli obblighi previsti dalle presenti Disposizioni nonché la veridicità delle dichiarazioni (ivi comprese quelle rese ai sensi del D.P.R. n. 445/2000) e delle informazioni prodotte.
17. Monitoraggio dei risultati
I Soggetti Beneficiari sono tenuti a corrispondere a tutte le richieste di informazioni, dati e rapporti tecnici periodici disposti dalla Regione del Veneto, in ottemperanza a quanto stabilito dal Regolamento (UE) n. 1060/2021, per effettuare il monitoraggio dei progetti agevolati.
I Soggetti Beneficiari sono tenuti altresì a fornire alcuni dati di monitoraggio, richiesti in sede di adesione e, in caso di avvenuta concessione e in fase di richiesta di erogazione saldo, finalizzati esclusivamente a verificare l’avanzamento realizzativo del Programma di investimenti.
Appendice 1 – ATTIVITA’ ESCLUSE
Non possono essere selezionate dal Gestore le attività d'impresa finalizzate ad una delle seguenti tipologie di intervento:
a) lo smantellamento o la costruzione di centrali nucleari;
b) gli investimenti volti a conseguire la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra provenienti da attività elencate
nell’allegato I della direttiva 2003/87/CE;
c) la fabbricazione, la trasformazione e la commercializzazione del tabacco e dei prodotti del tabacco;
d) gli investimenti in infrastrutture aeroportuali, eccetto nelle regioni ultraperiferiche o negli aeroporti regionali esistenti
quali definiti all’articolo 2, punto 153), del regolamento (UE) n. 651/2014, in uno dei casi seguenti:
i. nelle misure di mitigazione dell’impatto ambientale; o
ii. nei sistemi di sicurezza e di gestione del traffico aereo risultanti dalla ricerca sulla gestione del traffico aereo nel cielo unico europeo;
e) gli investimenti in attività di smaltimento dei rifiuti in discariche, eccetto che per gli investimenti finalizzati alla dismissione, riconversione o messa in sicurezza delle discariche esistenti, a condizione che tali investimenti non ne aumentino la capacità;
f) gli investimenti destinati ad aumentare la capacità degli impianti di trattamento dei rifiuti residui, eccetto:
i. gli investimenti in tecnologie per il recupero di materiali dai rifiuti residui ai fini dell’economia circolare;
g) gli investimenti legati alla produzione, alla trasformazione, al trasporto, alla distribuzione, allo stoccaggio o alla combustione di combustibili fossili, eccetto:
i. la sostituzione degli impianti di riscaldamento alimentati da combustibili fossili solidi, vale a dire carbone, torba, lignite, scisto bituminoso, con impianti di riscaldamento alimentati a gas ai seguenti fini:
- ammodernamento dei sistemi di teleriscaldamento e di teleraffreddamento per portarli allo stato di «teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti» come definiti all’articolo 2, punto 41, della direttiva 2012/27/UE;
- ammodernamento degli impianti di cogenerazione di calore ed elettricità per portarli allo stato di «cogenerazione ad alto rendimento» come definiti all’articolo 2, punto 34, della direttiva 2012/27/UE;
- investimenti in caldaie e sistemi di riscaldamento alimentati a gas naturale in alloggi ed edifici in sostituzione di impianti a carbone, torba, lignite o scisto bituminoso;
ii. gli investimenti nell’espansione e nel cambio di destinazione, nella conversione o nell’adeguamento delle reti di trasporto e distribuzione del gas, a condizione che tali investimenti adattino le reti per introdurre nel sistema gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, quali idrogeno, biometano e gas di sintesi, e consentano di sostituire gli impianti a combustibili fossili solidi;
iii. gli investimenti in:
- veicoli puliti quali definiti nella direttiva 2009/33/CE del Parlamento europeo e del Consiglio a fini pubblici; e
- veicoli, aeromobili e imbarcazioni progettati e costruiti o adattati per essere utilizzati dai servizi di protezione civile e antincendio.
h) operazioni non conformi alle disposizioni di cui all’art. 73 comma 2 del Regolamento UE n. 1060/2021;
Non sono comunque finanziabili le seguenti tipologie di attività:
a) un'attività economica illegale (ossia qualsiasi produzione, commercio o altra attività che sia illegale ai sensi delle leggi o normative applicabili all'intermediario finanziario o al pertinente Destinatario Finale, compresa senza limitazione la clonazione umana a fini riproduttivi);
b) finanziamento della produzione e del commercio di armi e munizioni di ogni tipo o di operazioni militari di ogni tipo;
c) case da gioco e imprese equivalenti;
d) gioco d'azzardo su Internet e case da gioco on line;
e) pornografia e prostituzione;
f) ricerca, sviluppo o applicazioni tecniche relativi a programmi o soluzioni elettronici, specificamente finalizzati a sostenere qualsiasi tipologia di attività indicata nei precedenti punti da a) a e) o destinati a permettere l'accesso illegale a reti elettroniche o di scaricare illegalmente dati in forma telematica.
Appendice 2 – MODELLO DI CALCOLO ESL
Legenda
Vna: Valore netto attualizzato della “differenza” delle rate di ammortamento
Ia: Importo degli investimenti ammessi a Finanziamento agevolato C: Finanziamento agevolato = C1 + C2
C1: Provvista privata messa a disposizione da banche / società di leasing = C * q P C2: Provvista regionale messa a disposizione da Veneto Sviluppo = C * q VS
q P: % di provvista privata messa a disposizione da banche / società di leasing su totale Finanziamento agevolato
q S: % di provvista regionale messa a disposizione da Veneto Sviluppo su totale Finanziamento agevolato (= 1 –
q P )
TUE: Tasso di riferimento UE (xxxx://xx.xxxxxx.xx/xxxxxxxxxxx/xxxxx_xxx/xxxxxxxxxxx/xxxxxxxxx_xxxxx.xxxx)
TCONV: Tasso applicato su quota provvista privata messa a disposizione da banche / società di leasing (cosiddetto
“tasso convenzionato”, generalmente pari a Euribor 3/6 mesi m.m.p.+ spread)
TVS: Tasso applicato su Fondi regionali messi a disposizione da Veneto Sviluppo (generalmente pari a zero) p: durata preammortamento (anni)
RC2: rata di ammortamento della Provvista regionale messa a disposizione da Veneto Sviluppo m: durata ammortamento (anni)
Appendice 3 – BENI FUNZIONALI ALLA TRASFORMAZIONE TECNOLOGICA E DIGITALE DELLE IMPRESE SECONDO IL MODELLO «TRANSIZIONE 4.0»
Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti:
• macchine utensili per asportazione,
• macchine utensili operanti con laser e altri processi a flusso di energia (ad esempio plasma, waterjet, fascio di elettroni), elettroerosione, processi elettrochimici,
• macchine e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime,
• macchine utensili per la deformazione plastica dei metalli e altrimateriali,
• macchine utensili per l'assemblaggio, la giunzione e la saldatura,
• macchine per il confezionamento e l'imballaggio,
• macchine utensili di de-produzione e riconfezionamento per recuperare materiali e funzioni da scarti industriali e prodotti di ritorno a fine vita (ad esempio macchine per il disassemblaggio, la separazione, la frantumazione, il recupero chimico),
• robot, robot collaborativi e sistemi multi-robot,
• macchine utensili e sistemi per il conferimento o la modifica delle caratteristiche superficiali dei prodotti o la funzionalizzazione delle superfici,
• macchine per la manifattura additiva utilizzate in ambito industriale,
• macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, AGV e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi (ad esempio RFID, visori e sistemi di visione e meccatronici),
• magazzini automatizzati interconnessi ai sistemi gestionali di fabbrica.
Tutte le macchine sopra citate devono essere dotate delle seguenti caratteristiche:
• controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller),
• interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program,
• integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo,
• interfaccia tra uomo e macchina semplici e intuitive,
• rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro
Inoltre, tutte le macchine sopra citate devono essere dotate di almeno due tra le seguenti caratteristiche per renderle assimilabili o integrabili a sistemi cyberfisici:
• sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto,
• monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo,
• caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico),
Costituiscono inoltre beni funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale delle imprese secondo il modello
“Transizione 4.0” i seguenti:
• dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per l'integrazione, la sensorizzazione e/o l'interconnessione e
il controllo automatico dei processi utilizzati anche nell'ammodernamento o nel revamping dei sistemi di produzione esistenti.
Sistemi per l'assicurazione della qualità e della sostenibilità:
• sistemi di misura a coordinate e no (a contatto, non a contatto, multi-sensore o basati su tomografia computerizzata tridimensionale) e relativa strumentazione per la verifica dei requisiti micro e macro geometrici di prodotto per qualunque livello di scala dimensionale (dalla larga scala alla scala micro- metrica o nano-metrica) al fine di assicurare e tracciare la qualità del prodotto e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica,
• altri sistemi di monitoraggio in process per assicurare e tracciare la qualità del prod otto o del processo produttivo e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica,
• sistemi per l'ispezione e la caratterizzazione dei materiali (ad esempio macchine di prova materiali, macchine per il collaudo dei prodotti realizzati, sistemi per prove o collaudi non distruttivi, tomografia) in grado di verificare le caratteristiche dei materiali in ingresso o in uscita al processo e che vanno a costituire il prodotto risultante a livello macro (ad esempio caratteristiche meccaniche) o micro (ad esempio porosità, inclusioni) e di generare opportuni report di collaudo da inserire nel sistema informativo aziendale,
• dispositivi intelligenti per il test delle polveri metalliche e sistemi di monitoraggio in continuo che consentono di qualificare i processi di produzione mediante tecnologie additive,
• sistemi intelligenti e connessi di marcatura e tracciabilità dei lotti produttivi e/o dei singoli prodotti (ad esempio RFID - Radio Frequency Identification),
• sistemi di monitoraggio e controllo delle condizioni di lavoro delle macchine (ad esempio forze, coppia e potenza di lavorazione; usura tridimensionale degli utensili a bordo macchina; stato di componenti o sottoinsiemi delle macchine) e dei sistemi di produzione interfacciati con i sistemi informativi di fabbrica e/o con soluzioni cloud,
• strumenti e dispositivi per l'etichettatura, l'identificazione o la marcatura automatica dei prodotti, con collegamento con il codice e la matricola del prodotto stesso in modo da consentire ai manutentori di monitorare la costanza delle prestazioni dei prodotti nel tempo e di agire sul processo di progettazione dei futuri prodotti in maniera sinergica, consentendo il richiamo di prodotti difettosi o dannosi,
• componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l'utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici e idrici e per la riduzione delle emissioni,
• filtri e sistemi di trattamento e recupero di acqua, aria, olio, sostanze chimiche, polveri con sistemi di segnalazione dell'efficienza filtrante e della presenza di anomalie o sostanze aliene al processo o pericolose, integrate con il sistema di fabbrica e in grado di avvisare gli operatori e/o di fermare le attività di macchine e impianti.
Dispositivi per l'interazione uomo macchina e per il miglioramento dell'ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica «4.0»:
• banchi e postazioni di lavoro dotati di soluzioni ergonomiche in grado di adattarli in maniera automatizzata alle caratteristiche fisiche degli operatori (ad esempio caratteristiche biometriche, età, presenza di disabilità),
• sistemi per il sollevamento/traslazione di parti pesanti o oggetti esposti ad alte temperature in grado di agevolare in maniera intelligente/robotizzata/interattiva il compito dell'operatore,
• dispositivi wearable, apparecchiature di comunicazione tra operatore/operatori e sistema produttivo, dispositivi di realtà aumentata e virtual reality,
• interfacce uomo-macchina (HMI) intelligenti che coadiuvano l'operatore a fini di sicurezza ed efficienza delle operazioni di lavorazione, manutenzione, logistica.
Appendice 4 - S3 VENETO 2021-2027 (DGR n. 474 del 29 aprile 2022)
LE MISSIONI STRATEGICHE, I DRIVER TRASVERSALI, GLI AMBITI PRIORITARI E LE RELATIVE TRAIETTORIE TECNOLOGICHE
MISSIONI STRATEGICHE:
• Bioeconomy (MS1). In questa Missione rientrano tutte le traiettorie legate ai sistemi avanzati di produzione basati su fonti rinnovabili e su applicazioni tecnologiche relative agli organismi viventi. Rientrano in questa Missione tematiche di investimento strategico afferenti alle bioenergie, all’idrogeno e alle biotecnologie.
• Space economy (MS2). In questa Missione rientrano tutte le traiettorie connesse all’evoluzione tecnologica in atto: dalle tecnologie quantistiche a quelle spaziali fino a quelle relative alle applicazioni più evolute dell’intelligenza artificiale.
DRIVER TRASVERSALI:
• DT1 - Trasformazione Digitale: transizione digitale, interconnessione tra filiere. Rappresenta la necessità di favorire la trasformazione digitale del sistema economico, secondo una logica di intervento volta a favorire il potenziamento del livello di digitalizzazione delle imprese, anche di quelle più piccole.
• DT2 - Transizione Verde: economia circolare, ambiente, società e mobilità. Rappresenta le richieste volte a favorire la trasformazione ecologica del sistema economico, investendo sulla green economy e nell’economia circolare come asset trasversali.
• DT3 - Capitale Umano: formazione e competenze, centralità della persona. Esprime una diffusa richiesta di un maggiore livello di competenza della forza lavoro regionale intesa non solo come un più elevato livello di competenza ma anche come necessità di ottenere e diffondere competenze nuove, in linea con il cambiamento in atto nelle professionalità richieste, sia attuali sia emergenti. Il presente driver trasversale è frutto di un rilevante suggerimento raccolto attraverso la survey e i forum, dove moltissimi soggetti hanno sottolineato l’importanza dell’investimento in formazione, nel mondo della scuola e, come derivato, in progetti di cooperazione tra scuola e impresa.
• DT4 - Servizi per l’innovazione e Nuovi modelli di business: ricerca, comunicazione, marketing, organizzazione, consulenza finanziaria, distribuzione intelligente, servitization, etc. Questo Driver attiene all'economia della conoscenza, ed è frutto delle richieste territoriali in tema di ricerca e di servizi ad alto valore aggiunto. Comprende tutta l’area della conoscenza e della competenza applicata e raccoglie in sé il valore riconosciuto (e le potenzialità) della ricerca e di quei servizi che possono favorire il cambiamento tecnologico, organizzativo, ambientale e - più in generale - dei modelli di business, utilizzando quale fattore di intervento la conoscenza applicata.
AMBITO 1: SMART AGRIFOOD | ||
N | TITOLO TRAIETTORIA | DESCRIZIONE |
1 | SVILUPPO DELL'AGRICOLTURA E ZOOTECNIA DI PRECISIONE | La traiettoria riguarda azioni di innovazione per lo sviluppo dell’agricoltura e zootecnia di precisione. In questo contesto potranno anche essere considerate azioni inerenti le valutazioni del rateo variabile nelle concimazioni, irrigazioni, drenaggi, trattamenti, dei rischi idrogeologici, ecc. mediante topografia ad alta risoluzione, sensori di precisione, analisi multispettrali e iperspettrali, LiDAR scan. Per l’agricoltura di precisione potranno essere sviluppate soluzioni integrate e multifunzionali a diversa scala, anche microscopica (es. Nature Co- Design) per la selezione/progettazione delle varietà più adatte a tali metodi di coltivazione, in grado di garantire maggiori rese unitarie e migliori caratteristiche qualitative e nutraceutiche. Sono inoltre considerati attinenti all’agricoltura di precisione le soluzioni rivolte alla coltivazione fuori suolo (es. vertical farming) grazie alla possibilità di dosare le risorse (acqua e concimi) e la creazione di sistemi di supporto alle decisioni e alla gestione del settore agricolo e zootecnico mediante algoritmi complessi (es. modelli previsionali epidemiologici, climatici, idroerosivi, ecc.) Internet of Things, impiego di sistemi aerei, satellitari e droni, analisi di “Big Data”, tecniche di AI compresi nuovi modelli di data management, data sharing anche basati su soluzioni open source. |
2 | SVILUPPO DI PRODOTTI E ATTREZZATURE PIÙ EFFICIENTI E TECNOLOGIE ABILITANTI PER LA PRODUZIONE NELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA | In questa traiettoria rientrano tutti gli interventi e le tecnologie abilitanti ed innovative a sostegno dell’efficienza e della qualità delle produzioni agricole biologiche. Sono comprese le innovazioni volte alla conservazione della sostanza organica dei suoli e alla conseguente vitalità microbica, alla valorizzazione della biodiversità vegetale ai fini della selezione di varietà migliorate e per la difesa da patogeni e parassiti, idonee per la coltivazione secondo metodo biologico e al recupero di specialità agricole antiche e tradizionali dotate di tipicità e di alta qualità. |
3 | INNOVAZIONI E RISORSE PER L'OTTIMIZZAZION E DELLO STATO NUTRIZIONALE E DELLA DIFESA FITOSANIT ARIA ECOSOSTENIBILE DELLE COLTURE | In questa traiettoria rientrano tutte le innovazioni e le tecnologie per l’ottimizzazione dello stato fitosanitario e nutrizionale delle colture in grado di ridurre al contempo il loro impatto ambientale. Tra queste figurano le strategie di riduzione dei trattamenti fitosanitari e l’impiego di principi attivi meno impattanti; le biotecnologie applicate all’ottenimento di prodotti di alta qualità, al miglioramento genetico per la resilienza delle varietà di specie coltivate, con specifico riferimento alla loro risposta a stress ambientali e alla difesa da agenti patogeni e da parassiti vegetali e animali; l'analisi e la riproduzione di ecosistemi specifici, funzionali alle colture del territorio; l’ottimizzazione delle relazioni ecologiche per aumentarne l'efficacia; l’analisi e l'impiego della biodiversità nelle produzioni agricole locali; lo studio delle interazioni microbiche tra pianta, suolo e ambiente; le tecnologie in grado di rilevare la presenza di patogeni e parassiti per ridurre l'impiego di fitosanitari. All’interno della traiettoria è altresì ricompreso lo sviluppo di fitofarmaci a basso impatto ambientale che possano da un lato diminuire l'inquinamento del suolo e delle falde acquifere e dall’altro ampliare il mercato dei prodotti ecosostenibili per la difesa delle colture. |
4 | RECUPERO DEI SOTTOPRODOTTI DERIVANTI DALLE ATTIVITÀ DI PRODUZIONE/TRASF ORMAZIONE DELLE FILIERE AGROALIMENTARI | In questa traiettoria rientrano tutte le soluzioni innovative utili a convertire scarti e sottoprodotti agroalimentari e forestali in prodotti a valore aggiunto applicabili in diversi settori e a minore impatto ambientale (es. nuovi materiali e bio- materiali, bioplastiche per packaging intelligente, chimica verde); recupero e trasformazione degli scarti e sottoprodotti da industria agro-alimentare per la produzione di energia (es. biogas) o fertilizzanti/alimenti/mangimi per il settore primario o come materia prima secondaria di altri settori (bioeconomia, Nature Co-Design); soluzioni per il monitoraggio/gestione delle risorse tramite utilizzo dei Big data, AI e ICT; sviluppo di soluzioni per il riutilizzo e la valorizzazione degli scarti e sottoprodotti da trasformazione primaria (es. reflui oleari o recupero di polifenoli dalle produzioni agroalimentari) in altri settori (bioeconomia, chimica verde, agro-alimentare, farmaceutica, nutraceutica….). |
5 | PACKAGING INNOVATIVO E PIÙ SOSTENIBILE PER PRODOTTI AGROALIMENTARI | In questa traiettoria sono previsti interventi per lo sviluppo di packaging innovativi e più sostenibili per i prodotti agroalimentari. Sono comprese soluzioni non invasive per il controllo in linea e in laboratorio dell'integrità del packaging e per la rilevazione di contaminanti e di corpi estranei nei prodotti alimentari; l’utilizzo di materiali (anche “attivi”) che non rilascino sostanze contaminanti negli alimenti; soluzioni innovative e sensoristiche più performanti per il miglioramento della shelf-life dei prodotti agroalimentari e per identificare eventuali contaminazioni; lo sviluppo di conservanti naturali innovativi (es. biofilm, fitoestratti, ecc.); soluzioni innovative per il monitoraggio della catena del freddo. Particolare attenzione verrà riservata alla riduzione degli imballaggi per i prodotti alimentari, della nutraceutica e cosmetici, anche grazie allo studio di nuove soluzioni tecnologiche da impiegare in tutte le fasi di produzione. Saranno inoltre incluse le attività di ricerca che sviluppino l'impiego di materiali naturali quali carta, legno, e fibre vegetali provenienti dal recupero, il riciclo o il reimpiego di prodotti di scarto o di sottoprodotti secondo i principi dell'economia circolare. |
6 | SVILUPPO DI SISTEMI INNOVATIVI PER LA TRASFORMAZIONE ALIMENTARE | Questa traiettoria mira all’introduzione di nuove e innovative tecniche nel campo della trasformazione alimentare, come ad esempio per quanto riguarda la refrigerazione, il congelamento, il trasporto e la logistica del prodotto agroalimentare o la trasformazione dello stesso in prodotti “pronti all’uso”, anche con l'obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 e di studiare tecnologie in grado di ricavare dalla stessa nuovi prodotti (alcol, aromi, CO2 da utilizzare nei processi produttivi), come ad esempio nel settore vinicolo, dove la fermentazione degli zuccheri dell'uva genera un enorme volume di CO2. |
7 | SVILUPPO DI SISTEMI COMPLETI DI TRACCIABILITÀ | Rientrano in questa tematica le innovazioni per lo sviluppo di sistemi completi di tracciabilità lungo tutta la filiera, dalla materia prima al consumatore, con indicazione geografica del territorio di produzione e indicazioni degli elementi e dati salutistici e nutrizionali. Sono comprese le innovazioni volte a sviluppare sistemi integrati hardware/software per l’etichettatura e la tracciabilità dei prodotti agroalimentari e per il controllo delle attività di produzione e raccolta, al fine di garantire l’autenticità di prodotti certificati; l’applicazione e ricerca di metodi genomici, basati sull’analisi del DNA, per l'identificazione o l’autenticazione e la tracciabilità a livello di specie, cultivar vegetale e razza animale (mediante, ad es., tecnologie di ultima generazione di DNA barcoding e DNA genotyping), ed il controllo dei microrganismi (batteri, lieviti e muffe); le innovazioni per la tracciabilità del prodotto agroalimentare e l’individuazione dei parametri di qualità attraverso l’uso di tecnologie analitiche innovative; la progettazione di database customizzati per singola tipologia di alimento o prodotto alimentare, con lo scopo di definire in maniera |
scientifica l’effettiva provenienza del prodotto dalla zona dichiarata in etichetta. Inoltre, rientrano nella tracciabilità della vendita dei prodotti le innovazioni nel collegamento tra il committente e il sistema di fornitura per la tracciatura del prodotto (introduzione di ICT) nonché le tecnologie di tipo “Distributed Ledger Technology - DLT” come, ad esempio, la Blockchain. | ||
8 | SISTEMI DI CONTROLLO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE | La traiettoria mira a implementare, integrare e migliorare, con il supporto delle nuove tecnologie, il sistema dei controlli nella filiera agroalimentare, al fine di autenticare l’origine delle materie prime e di garantire l’igiene dei prodotti e la sicurezza degli alimenti, tutelando i produttori e la salute dei consumatori. Una certificazione garantita dell’intera filiera agroalimentare rappresenterà un vantaggio competitivo in termini di affidabilità e credibilità spendibile nel mercato interno e internazionale. È ricompresa la possibilità di implementare sistemi che permettano: il confronto (in autocontrollo) tra gli agenti patogeni rilevati dagli operatori del settore agroalimentare e gli agenti di tossinfezione isolati dai pazienti in ambito sanitario; il miglioramento dei processi di notifica delle allerte da parte delle autorità competenti in grado di ridurre i tempi di comunicazione/richiamo degli alimenti; la previsione e il monitoraggio dell'impatto sulla salute della popolazione con riguardo alle dinamiche connesse allo sviluppo di ceppi maggiormente patogeni o resistenti agli antimicrobici. |
9 | MICROBIOMA PER IL MIGLIORAMENTO DELLE PRODUZIONI AGRICOLE | La traiettoria comprende tutte le azioni volte ad aumentare la conoscenza degli ecosistemi microbici (microbiota) al fine di sviluppare prodotti per: stimolare le piante biologicamente e proteggerle dai parassiti aumentando qualità e quantità della produzione primaria (microbiota del suolo e della pianta); migliorare la trasformazione delle materie prime in prodotti alimentari prolungandone la shelf-life e riducendo il consumo energetico (microbiota dell'alimento); prevenire le patologie legate alla nutrizione e migliorare l'efficacia delle terapie (microbiota umano); valorizzare rifiuti e sotto-prodotti come substrati per la produzione di bio-combustibili, bio-fertilizzanti e bio-plastiche (microbiota del trattamento rifiuti). |
10 | EQUILIBRIO ENERGETICO NEGLI IMPIANTI SERRICOLI | La traiettoria è finalizzata allo sviluppo di nuove tecnologie (es. sensoristica IoT) per il controllo e la gestione della temperatura nelle serre e si pone l’obiettivo di addivenire allo sviluppo di innovazioni nella produzione di calore per il riscaldamento e nel raffreddamento di impianti serricoli ambientalmente ed economicamente sostenibili comprese anche quelle in grado di favorire una diminuzione delle emissioni in atmosfera. |
11 | ECOSISTEMI RESILIENTI | La traiettoria mira al miglioramento degli habitat e dei sistemi ambientali complessi (ecosistemi) in associazione con sistemi colturali (agricoltura integrata o bio). Analisi tramite sensoristica e indagine in campo dei parametri climatici e biologici (n° specie, classi di specie, abbondanza relativa, importanza ecologica, funzionalità, etc..) in territori sufficientemente ampi (comprensori, aree vaste, aree consortili produttori agricoli). Tra gli obiettivi si evidenziano quelli di comprendere le dinamiche dei flussi di energia e calibrare gli interventi (agricoli e non) finalizzandoli all'equilibrio ecologico, alla stabilità del territorio e alla conservazione di specie, di habitat e di ecosistemi (agricoli e non) utili e |
resilienti; aumento del grado di auto ripristino e conservazione in caso di eventi avversi (resistenza-resilienza); mantenimento di alto grado di soddisfacimento di servizi eco-sistemici; riduzione dell'inquinamento ed intercettazione di macronutrienti; aumento economie di scala; sviluppo microeconomie locali legate ad attività agricola bio e sostenibile, ecoturismo, salutistica, life cycle assessment. Le filiere interessate dalla traiettoria vanno dall’agricoltura al turismo, dalla cultura ai servizi, dalla salute al benessere. |
AMBITO 2: SMART MANUFACTURING | ||
N | TITOLO TRAIETTORIA | DESCRIZIONE |
12 | GESTIONE INTELLIGENTE DEI SISTEMI PRODUTTIVI ATTRAVERSO L’IMPLEMENTAZIONE DI SOLUZIONI “DIGITAL TWIN” | La traiettoria è finalizzata alla definizione di tecnologie/sistemi per l’industrializzazione nella produzione di attrezzature, macchinari e beni di consumo, anche attraverso sistemi di digitalizzazione e IoT (es. Sistemi di scansione 3D, 3D printing, sensoristica), sia in termini di design che di funzionalità (packaging, assemblaggio di materiali diversi, sistemi di lavorazione in linea). La traiettoria si pone anche l'obiettivo di sviluppare le tecnologie AR - Realtà Aumentata e VR - Realtà Virtuale ai fini della loro applicazione in campo industriale comprese le fasi di progettazione e di prototipazione. Particolare enfasi viene posta sui processi di customizzazione/personalizzazione, sui processi a elevata cadenza produttiva, sui processi di prima trasformazione del prodotto in filiere corte (es. legno), sullo sviluppo di nuovi approcci finalizzati alla migliore comprensione dei fabbisogni dei singoli clienti e alla vendita del lavoro- macchina. |
13 | PROCESSI INNOVATIVI DI TRATTAMENTO E/O RIUTILIZZO DI RIFIUTI INDUSTRIALI | La traiettoria è finalizzata allo sviluppo di processi innovativi e sostenibili, per il controllo e trattamento di rifiuti speciali/pericolosi (es. contenenti amianto, materiali contaminati chimicamente e biologicamente) e/o al loro riutilizzo in nuovi cicli produttivi o per fini energetici. La traiettoria comprende anche lo sviluppo di sistemi innovativi di depurazione, di estrazione da sottoprodotti o prodotti secondari e lo sviluppo di materiali eco-compatibili. Vengono valorizzate soluzioni innovative nei cicli produttivi associati a lavorazioni/trattamenti/ processi altamente inquinanti (es. sostanze PFAS), per un minore impatto ambientale anche con riferimento alla fine del ciclo di vita del prodotto. La traiettoria mira anche allo sviluppo di nuovi prodotti in un’ottica di sostenibilità, garantendo da un lato la tutela dell’ambiente anche attraverso una diminuzione delle emissioni in atmosfera, dall’altro la competitività delle imprese, anche attraverso risparmi in termini di consumi energetici e di costi per materie prime. Rientrano nella presente traiettoria anche l’applicazione di soluzioni di progettazione per il disassemblamento (design for disassembly) e per il riciclo. |
14 | NUOVI MACCHINARI E IMPIANTI REALIZZATI CON MATERIALI E COMPONENTI INNOVATIVI, E FINALIZZATI ALLA SICUREZZA, AL RISPARMIO ENERGETICO E | La traiettoria è focalizzata sulla progettazione e ingegnerizzazione di nuovi macchinari e impianti finalizzati alla sicurezza, al risparmio energetico e all'utilizzo razionale delle risorse. Sono in questo ambito premianti lo sviluppo e la realizzazione di materiali e componenti di nuova concezione, specificamente pensati per il risparmio energetico e lo sfruttamento |
ALL'UTILIZZO RAZIONALE DELLE RISORSE | intelligente delle risorse, validati anche mediante il ricorso a studi e tecniche di LCA. | |
15 | STRUMENTI PER LA SUSTAINABLE SUPPLY CHAIN E SOLUZIONI ENERGETICHE "GREEN" PER I PROCESSI DI FABBRICAZIONE E PER IL RINNOVAMENTO DELLA VITA DEI PRODOTTI | La traiettoria è finalizzata allo sviluppo di tecnologie per l'innovazione dei processi di fabbricazione (da "lean production" a "lean & clean production"), in un'ottica di autosostenibilità e mediante il ricorso a nuove soluzioni di trasferimento tecnologico. La traiettoria comprende anche lo sviluppo e la validazione di nuove tecnologie e nuove pratiche per il rinnovamento della vita dei prodotti e l’applicazione delle metodologie di eco-design per la realizzazione di una Sustainable supply chain, tramite la valutazione degli impatti ambientali nell'arco dell'intero ciclo di vita del prodotto, ricorrendo alle tecniche LCA (Life Cycle Assessment) e LCC (Life Cycle Costing). Inoltre, la traiettoria promuove l’innovazione delle fasi di progettazione e la creazione delle competenze degli operatori che implementano le tecnologie sviluppate. La traiettoria intende inoltre integrare all'interno dei processi produttivi nuove tecniche di produzione Industry 4.0, che consentano di ridurre gli sprechi, aumentare l'efficienza produttiva, mantenere la competitività delle imprese, integrare soluzioni di logistica digitale e generare nuovi posti di lavoro specializzati. |
16 | SVILUPPO DI SISTEMI E STRUMENTI DI IMPRESA 4.0 ATTRAVERSO LA PROGETTAZIONE INTEGRATA, INNOVATIVA E MULTI-SCALA DI COMPONENTI, PRODOTTI ED ATTREZZATURE | La traiettoria è finalizzata, in un contesto di Impresa 4.0, allo sviluppo di strumenti e modelli per la progettazione integrata, innovativa e multi-scala di componenti, prodotti e attrezzature, con riferimento ai processi meccanici, meccatronici, termici, metallurgici e di fonderia. Sono inclusi i processi di stampa 3D, la formatura di precisione dei materiali (es. produzione di componentistica meccanica di precisione o di elementi di ricambio e componenti finiti per la produzione di attrezzature specifiche), le tecnologie Additive Layer Manufacturing, le lavorazioni laser di micromeccanica sottrattiva. Sono previste l'integrazione di sistemi virtuali CAD/CAE/CAT per la progettazione prodotto-processo e la collaborazione sinergica tra l'oggetto fisico e la sua rappresentazione software per la progettazione avanzata di macchinari e attrezzature basata sulle tecnologie ICT. Sono inclusi gli aspetti relativi alla simulazione dei processi di trasformazione e delle lavorazioni post processo. |
17 | SVILUPPO E PRODUZIONE DI MATERIALI INNOVATIVI | La traiettoria è finalizzata allo sviluppo e produzione di materiali innovativi destinati all'efficientamento dei processi, al miglioramento dei prodotti, allo sviluppo di componentistica ad alte prestazioni ed elevata sostenibilità e al riutilizzo di materiali (es. leghe metalliche, materiali compositi, materiali biobased e biocompatibili, grafene, nanomateriali, materiali ad elevate prestazioni, materiali per la fabbricazione additiva, materiali da riciclo, anche plastici, di scarto e materiali a basso costo) al fine di ottenere sia materiali che processi sostenibili. Nella traiettoria vengono ricomprese azioni che mirino ad estendere l’utilizzo di materiali riciclabili (plastici e metallici) in sostituzione di leghe metalliche convenzionali, con l’obiettivo di ridurre il peso, i consumi, accorciare la filiera e garantire maggiore reperibilità delle materie prime. Analogamente anche materiali derivanti da fibre vegetali (es. carta, legno) possono essere oggetto di attività di innovazione in funzione delle loro possibilità di reimpiego come materiale sostitutivo di un prodotto sintetico. Lavorazioni e trattamenti vengono ottimizzati ricorrendo anche a software di controllo di processo e di |
prodotto (data e process mining, LCA, LCC), e assicurando piena tracciabilità lungo la filiera produttiva anche attraverso l’uso di le tecnologie di tipo “Distributed Ledger Technology - DLT” come, ad esempio, la Blockchain. | ||
18 | SOLUZIONI INNOVATIVE PER LA RICONFIGURAZIONE AGILE | La traiettoria è finalizzata allo sviluppo di macchine intelligenti, sistemi di automazione avanzati (inclusi i sistemi robotici) e soluzioni (comprese quelle basate sull’Intelligenza Artificiale) per aumentare l'autonomia e le prestazioni dei sistemi produttivi e per la gestione avanzata della manutenzione (in particolare nell’approccio predittivo), della qualità e della logistica, al fine di migliorare l’efficienza di macchine e sistemi, nella visione della produzione ad alta flessibilità e basso numero di difetti (zero defect manufacturing). Le soluzioni possono includere strumenti per il supporto alle decisioni e l’ottimizzazione in ambienti complessi (anche ai fini della tracciabilità del prodotto, eliminazione scarti, etc.), ed essere sviluppate a livello hardware (ad es., sensori, dispositivi IoT, interfacce uomo-macchina anche basati su tecniche di realtà virtuale/aumentata, sistemi di alimentazione intelligenti), infrastrutturale (ad es., piattaforme IT basati su cloud, integrazione con sistemi informativi ERP) e algoritmico (ad es. data analytics, machine learning, soft sensing). La traiettoria comprende anche lo sviluppo di piattaforme integrate digitali per la configurazione di sistemi di produzione in grado di supportare l'interoperabilità tra vari strumenti di pianificazione (anche di tipo modulare), includendo tra questi strumenti di simulazione e previsione integrati di sistemi di produzione e dei relativi componenti (ad es. sistemi CAD/CAM/CAE integrati). |
19 | SOLUZIONI INNOVATIVE PER SPAZI E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO INCLUSIVA E UMANO-CENTRICA | La traiettoria è finalizzata allo sviluppo di metodologie per l’innovazione dell'organizzazione del lavoro anche nelle dimensioni dell’interazione persona-macchina, mediante la partecipazione attiva dei diversi attori alla costruzione delle dinamiche innovative. Soluzioni per il mondo del lavoro includono strumenti hardware e software, l’utilizzo di big data e IoT per l’ibridazione degli spazi del lavoro fisico con le infrastrutture del digitale. Le soluzioni ibride sono dirette al miglioramento della qualità della vita lavorativa e alla sicurezza complessiva del posto di lavoro (ad es. postazioni ergonomiche, sistemi adattivi e robotica collaborativa, comfort vibro- acustico, soluzioni innovative e inclusive per spazi e design d’interni, organizzazione del lavoro inclusiva e umano-centrica). |
20 | INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER IL RINNOVO DELLA FORMULA AZIENDALE | La traiettoria si propone di sviluppare nuove tecnologie e competenze per la conversione delle aziende attraverso l’impiego di nuove tecnologie, come ad esempio il process mining o quelle derivanti dall’evoluzione di ambienti innovativi quale il metaverso, per la gestione dei processi aziendali e la condivisione delle informazioni a tutto il sistema innovativo. Nell’ambito di tale traiettoria si intende promuovere l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale applicata all’impresa, per ottimizzare i flussi operativi e produttivi aziendali efficientando la struttura dei costi e ottimizzando i ricavi fino a gestire in modo più efficace la fase di commercializzazione. Un output di particolare importanza è infine la capacità di massimizzare la personalizzazione, rendendo efficace (grazie ai dati puntuali del consumatore) e efficiente (grazie all'ottimizzazione di design e produzione) la soddisfazione dei requisiti variabili delle code lunghe. |
21 | VALORIZZAZIONE DEI DATI ATTRAVERSO SOLUZIONI DIGITALI | Sviluppo di soluzioni Data Driven, basate anche su open data e sistemi cloud pubblici protetti, per garantire un accesso neutrale e sicuro ai “dati contesto” al fine di alimentare sistemi di machine learning e intelligenza artificiale. |
22 | SVILUPPO DI TECNOLOGIE PER LA SIMBIOSI ENERGETICA | La traiettoria intende aumentare l’applicazione della simbiosi energetica in campo industriale attraverso lo sviluppo di soluzioni tecnologiche che favoriscano la gestione dello scambio energetico tra aziende, aziende e PA, aziende e comunità locali. Le soluzioni sviluppate, che possono anche consentire una diminuzione delle emissioni in atmosfera, potranno interessare la produzione congiunta di calore e energia tra i diversi soggetti, l'utilizzo dei rifiuti come combustibile, lo sviluppo e la gestione di impianti condivisi nonché lo scambio di energia in eccesso tra impianti produttivi vicini o dello stesso contesto (es. distretti e comunità energetiche) |
AMBITO 3: SMART HEALTH | ||
N | TITOLO TRAIETTORIA | DESCRIZIONE |
23 | MIGLIORARE LA SALUTE E IL | Questa traiettoria mira a migliorare la salute e il benessere dei |
BENESSERE DEI | consumatori attraverso l’assunzione di cibi più sani o benefici. In questo | |
CONSUMATORI, ATTRAVERSO | contesto rientrano innovazioni e processi di sviluppo di nuovi | |
CIBI IN GRADO DI APPORTARE | ingredienti funzionali o addizionati di sostanze (es. biopeptidi, omega 3 | |
ELEMENTI UTILI | o altro), sviluppo di integratori per la medicina personalizzata, | |
E FUNZIONALI AL | innovazioni in ambito nutraceutico, utilizzo di materie prime combinate | |
MIGLIORAMENTO DELLO | per prodotti attenti all'alimentazione umana (es. contrastare problemi di | |
STATO DI SALUTE | intolleranza, allergia o causa di malattie); impiego di biomarcatori per | |
la medicina personalizzata; sviluppo e introduzione di metodiche | ||
innovative basate sul dna. Coerenti con questa traiettoria sono anche le | ||
innovazioni che migliorano la qualità degli alimenti in un’ottica di | ||
ecosistema sano, quali lo sviluppo di fertilizzanti per il | ||
miglioramento delle proprietà nutritive del prodotto; la gestione | ||
dell’allevamento attraverso sistemi di monitoraggio della salute e del | ||
benessere degli animali; sistemi di controllo delle maturazioni in campo | ||
per migliorare la qualità organolettica delle produzioni agricole; sistemi | ||
di rilevazione di analiti importanti in agroalimentare, compreso lo |
sviluppo di biosensoristica; soluzione per il miglioramento dei processi e delle tecniche di analisi sensoriale degli alimenti. | ||
24 | SERVIZI E TECNOLOGIE ASSISTIVE | Sviluppo di sistemi tecnologici (es. Intelligenza artificiale, big data, IoT, robotica…) per l’assistenza e la riabilitazione fisica e/o cognitiva anche da remoto e in ambienti domestici, il monitoraggio della salute e il miglioramento della qualità di vita delle persone con differenti abilità fisiche e cognitive. |
25 | MATERIALI TESSILI INNOVATIVI E TECNOLOGIE INDOSSABILI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA | Materiali e filati tessili, innovativi o “intelligenti”, e tecnologie indossabili per il monitoraggio e il miglioramento del benessere, del comfort, della salute e della sicurezza della persona (anche in un’ottica di prevenzione rispetto agli infortuni sul lavoro), per il supporto all'invecchiamento attivo, per l’aumento dell’ergonomia e della funzionalità. |
26 | SVILUPPO DI SISTEMI DI DIAGNOSTICA MOLECOLARE | La traiettoria si propone di promuovere lo sviluppo di sistemi di Diagnostica Molecolare in ambito sanitario, alimentare, ambientale, anche in relazione/risposta alle nuove e future emergenze sanitarie ed ambientali. Nello specifico, la traiettoria è rivolta all'utilizzo massiccio delle scienze omiche (genomica, trascrittomica, proteomica) supportate da tecnologie innovative (quali high throughput screening, Next Generation Sequencing, etc) che mirano ad esempio all'identificazione di nuovi biomarcatori e allo studio dell'epigenetica. La traiettoria rivolge anche speciale attenzione ai sistemi di diagnostica molecolare per le malattie rare. |
27 | SVILUPPO DI TECNOLOGIE PER LA DIAGNOSTICA DI PREVENZIONE E DIAGNOSI PRECOCE | Nell’ambito della traiettoria si vuole promuovere lo sviluppo di tecnologie per la diagnostica di prevenzione e diagnosi precoce, in ambito sia di sanità pubblica che privata, al fine di contribuire al miglioramento della qualità della vita, alla riduzione della spesa pubblica, all’aumento dell'efficacia delle strutture sanitarie. Tale traiettoria è rivolta anche allo sviluppo di dispositivi integrati a tecnologie innovative quali diagnostica per immagini e tecnologie mini- invasive. |
28 | SISTEMI PER LA PREVENZIONE DEL DECLINO COGNITIVO | La traiettoria si propone di promuovere lo sviluppo di soluzioni propedeutiche e/o terapeutiche, anche basate su dispositivi e applicazioni digitali, che favoriscano l'invecchiamento attivo e che concorrano alla prevenzione del declino cognitivo e al sostegno terapeutico dell’ageing. |
AMBITO 4: CULTURA E CREATIVITA’ | ||
N | TITOLO TRAIETTORIA | DESCRIZIONE |
29 | RICONOSCIBILITÀ E COMUNICABILITÀ DEL PRODOTTO | Questa traiettoria supporta gli interventi innovativi per la riconoscibilità, comunicabilità e tracciabilità del prodotto, anche in un’ottica di anticontraffazione. A titolo esemplificativo, in questa traiettoria possono rientrare tecniche innovative rivolte: alla User experience (ad es. attraverso la valorizzazione dell’heritage aziendale mediante l’utilizzo di linguaggi artistici e culturali per la valorizzazione di atelier e musei d’impresa), alla tracciabilità (anche con utilizzo di tecnologie DLT basate su registri distribuiti e smart contract quali la Blockchain), all’introduzione di protocolli di sostenibilità che portino alla certificazione omnicomprensiva di prodotto, azienda e distretto, orientata alla valorizzazione del territorio veneto, anche attuando azioni di co- marketing con il settore turistico e dell’artigianato del Veneto. |
30 | TECNOLOGIE PER IL CULTURAL HERITAGE | Soluzioni tecnologiche innovative per il recupero, la conservazione, la valorizzazione e la narrazione del patrimonio storico, artistico e culturale, ad esempio, attraverso l'uso delle ICT/IoT/AI, dei sistemi di illuminazione a bassa emissione UV e IR, delle tecnologie domotiche interoperanti, dei sistemi di monitoraggio intelligente anche con funzioni predittive. L’applicazione di queste tecnologie permetterà lo sviluppo di nuovi servizi mirati ad una fruizione intelligente e inclusiva on place integrata con soluzioni digitali, quali ad esempio il gaming o il ricorso a piattaforme multimediali . |
31 | INNOVAZIONE E DIGITALIZZAZIONE NEI PROCESSI DEL “MADE IN” | Integrazione e sviluppo di tecnologie digitali in sistemi innovativi di progettazione, marketing, logistica e vendita finalizzate a migliorare le modalità di presentazione (ad es. con la virtualizzazione o con forme di ibridazione tra linguaggi artistici e processi aziendali) e di valorizzazione del prodotto e/o servizio. |
32 | MODELLI DI BUSINESS E SERVIZI A VALORE AGGIUNTO | Nuovi modelli di business e servizi a valore aggiunto per il supporto alla personalizzazione della progettazione, della produzione e della commercializzazione dei prodotti e dei servizi. I nuovi modelli di business possono includere anche sistemi volti a “legare” la cultura del prodotto/servizio al territorio, anche in un’ottica di integrazione con le strategie di attrazione turistica nel Veneto. In tal senso lo sviluppo di modelli di servitization è fondamentale per l’elevazione della offerta e della crescita delle imprese. |
33 | TECNOLOGIE PER IL DESIGN E LA PROTOTIPAZIONE DEI PRODOTTI CREATIVI | Innovazione e sviluppo di sistemi tecnologici di supporto alle fasi di progettazione (disegno artistico e industriale) e di modellazione (es: CAD 3d, simulazione multifisica), di prototipazione anche personalizzata (su misura) dei prodotti creativi e culturali. Tra le tipologie di attività potenzialmente destinatarie: moda, arredamento, design industriale, gaming, scenografie, ecc. |
34 | TECNOLOGIE DIGITALI AVANZATE PER IL MERCATO CREATIVO E CULTURALE | Identificazione, adattamento delle tecnologie già in uso in altri ambiti e sviluppo di tecnologie digitali avanzate (es. Internet of Things, AI, VR, …) per la specializzazione del settore culturale e creativo e lo sviluppo di nuove nicchie produttive (ad es. nello spettacolo dal vivo e nella sua |
fruizione sincrona e asincrona su piattaforme digitali) e/o di servizi connessi alle industrie creative operanti nei settori distintivi del Made In Italy | ||
35 | SVILUPPO DI STRUMENTI | La traiettoria promuove lo sviluppo di strumenti digitali per la |
DIGITALI PER LA | valorizzazione, fruizione e promozione del sistema culturale e creativo, | |
VALORIZZAZIONE, | che permettano la conservazione, l’utilizzo, la condivisione, la messa | |
FRUIZIONE E PROMOZIONE | in rete e la promozione di beni, prodotti e servizi ad alto valore | |
DEL SISTEMA CULTURALE E | culturale presenti nel territorio (es. conservazione e digitalizzazione del | |
CREATIVO | patrimonio artistico; tecnologie volte alla maggiore accessibilità al | |
patrimonio; tecnologie connesse all’artigianato artistico che permettano | ||
di preservare le caratteristiche identitarie del processo e del prodotto; | ||
ecc…). Sviluppo di tecnologie che favoriscano processi di | ||
collaborazione con altri settori connessi a quello culturale, con | ||
particolare riferimento alla fruizione turistica. |
AMBITO 5: SMART LIVING & ENERGY | ||
N | TITOLO TRAIETTORIA | DESCRIZIONE |
36 | DOMOTICA E AUTOMAZIONE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA | Soluzioni innovative per il miglioramento della qualità della vita delle persone in ambito domestico, lavorativo e negli spazi aperti attraverso l’ICT e l’automazione in un’ottica umano-centrica e che si adattino quindi alle varie condizioni in cui opera la persona, anche attraverso sistemi interoperanti che integrino funzioni domotiche avanzate negli ambienti di vita indoor (casa, posto di lavoro, spazi commerciali...) e outdoor (zone urbane, parchi…) e nei dispositivi di uso quotidiano (es. elettrodomestici). L’utilizzo di nuove tecnologie digitali permetterà lo sviluppo di spazi innovativi per una nuova user experience, mirata ad integrare nuovi aspetti del processo di acquisto facilitando il nuovo ruolo del cliente di prosumer. In ambito illuminotecnico e per la climatizzazione, ad esempio, sono compresi sistemi informatici e automazioni atti a garantire alti livelli di sostenibilità ambientale, efficientamento energetico (anche da più fonti), accessibilità e facilità d'uso delle interfacce, auto adattività, monitoraggio e manutenzione da remoto e intelligenti. |
37 | SOLUZIONI E MATERIALI INNOVATIVI PER IL LIVING | Sviluppo di nuove soluzioni e materiali per l’edilizia, l’architettura e l’arredo, sostenibili e intelligenti, pensati per il benessere dell’utilizzatore, basati sui principi della circular economy, della bioedilizia e della valorizzazione dei materiali del territorio (es. legno), anche attraverso lo sviluppo di materiali funzionalizzanti e sistemi ICT. |
38 | SVILUPPO DI SOLUZIONI TECNOLOGICHE E SISTEMI INTEGRATI DI GESTIONE DELLE SMART CITY | Sviluppo di soluzioni tecnologiche, processi di citizen science e sistemi integrati di gestione delle Smart city per garantire la mobilità sostenibile, l'accessibilità nei luoghi di vita, la fruizione di nuovi servizi per il consumatore e la fruizione del patrimonio artistico, |
culturale e naturale, il monitoraggio dei consumi energetici, degli impatti climatici e la qualità della vita del cittadino. | ||
39 | TECNOLOGIE PER LA PROGETTAZIONE E LA GESTIONE DEGLI EDIFICI | Tecnologie innovative per il design, conformi allo standard BIM, la progettazione integrata (es. tra materiali, impianti, ICT), anche in ottica di ciclo di vita degli edifici, lo sviluppo e la manutenzione degli edifici e dei prodotti per il living, inclusi lo sviluppo e l’adozione di sistemi di visualizzazione basati su realtà aumentata/virtuale, volti ad ottimizzare il “sistema-casa-edificio”, per migliorare la fruibilità dei luoghi e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Sono comprese anche le tecnologie avanzate per il refitting /retrofitting funzionale degli edifici nonché lo sviluppo di soluzioni e tecnologie costruttive finalizzate: al contenimento dei consumi energetici e delle emissioni, all'integrazione ottimale delle tecnologie per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili (es. tetti energetici e verdi), allo sviluppo integrato di sistemi avanzati multienergetici anche attraverso l’impiego di ICT/IoT/AI e di sistemi di controllo e monitoraggio dei consumi altamente usabili ed accessibili. Particolare attenzione è data inoltre ai sistemi costruttivi in bioedilizia, all’applicazione di strategie circolari e al ciclo di vita degli edifici. |
40 | SICUREZZA NEI LUOGHI DI VITA E PRIVACY | Sviluppo di soluzioni interoperanti per la sicurezza dei luoghi di vita e della persona, inclusi sistemi innovativi di videosorveglianza intelligente e soluzioni informatiche per la protezione della privacy nelle tecnologie "smart" e di rete in genere. |
41 | SOLUZIONI PER LA VITA INDIPENDENTE | Sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative e interconnesse per migliorare l’autonomia e l’indipendenza delle persone nei diversi spazi di vita secondo i princìpi espressi dall'Inclusive design. Sono comprese soluzioni che tengano conto dei bisogni e delle esigenze del maggior numero possibile di fruitori (es. anziani o persone con disabilità) per il miglioramento della fruibilità, del comfort e della sicurezza delle persone. La progettazione di servizi pubblici, culturali e commerciali improntata alla social inclusion permetterà lo sviluppo di servizi dedicati a fasce specifiche di utenti (v. Silver economy) e anche di soluzioni sensoriali innovative volte a garantire la comprensione ed il godimento del bene/servizio in termini di accessibilità. |
42 | INNOVAZIONE E DIGITALIZZAZIONE DEI SISTEMI TECNOLOGICI IMPIEGATI NEL MERCATO | Innovazione e digitalizzazione dei sistemi tecnologici impiegati nel mercato dei prodotti ambientali, in contesti di economia circolare e di salvaguardia ambientale, finalizzati allo sviluppo di materiali innovativi. Rientrano, ad esempio, i sistemi digitali di data mining, di tracciabilità del ciclo di vita (life cycle assessment, life cycle costing, etc) e di caratterizzazione dei prodotti di riciclo e delle materie prime seconde. |
43 | MIGLIORAMENTO DELLA CAPACITA' DI GESTIONE DEI RIFIUTI, IN PARTICOLARE SVILUPPO DI IMPIANTI INNOVATIVI | Sviluppo di tecnologie innovative per soluzioni di prossimità volte al riciclo chimico dei rifiuti e finalizzate al trattamento, riuso e recupero degli stessi (es. pirolisi, gassificazione, idrolisi, glicolisi, acidolisi, amminolisi) al fine di valorizzare le risorse e implementare modelli di gestione sostenibile e volti allo sviluppo di un'economia circolare e alla riduzione delle sostanze pericolose. |
44 | RIGENERAZIONE URBANA PROGRAMMATA | Tecnologie e soluzioni innovative per la pianificazione e la gestione della rigenerazione urbana e industriale anche volta a contrastare i rischi per la vita e per l'impresa causati dall'aumento degli impatti climatici legati al ciclo dell'acqua ed al calore. La traiettoria si rivolge inoltre ai processi di decontaminazione e di ripristino delle funzionalità dei suoli e alla rigenerazione della biodiversità negli ambienti urbani e periurbani anche attraverso soluzioni innovative di infrastrutture verdi e blu. La traiettoria prevede anche lo sviluppo di soluzioni volte alla conoscenza e alla valorizzazione degli spazi dismessi e delle aree rurali abbandonate all'interno dell'urban sprawl e dei blue corridors (idrografia), con tecniche di rilevamento GIS e calcolo della soddisfazione residenziale tra i cittadini. |
45 | TECNOLOGIE PER LA DECARBONIZZAZIONE DELLE IMPRESE E DELLA PA | Sviluppo di soluzioni tecnologiche e digitali volte a migliorare l’efficienza energetica, la produzione distribuita, il trasporto elettrico, l’integrazione del fotovoltaico, i sistemi di accumulo, i sistemi di gestione e delle Comunità Energetiche in grado anche di favorire la diminuzione delle emissioni in atmosfera. |
46 | TECNOLOGIE PER IL MONITORAGGIO DELL’INQUINAMENTO AMBIENTALE E L’USO SOSTENIBILE DELLE RISORSE IDRICHE | Sviluppo di tecnologie innovative per il monitoraggio e la prevenzione dell'inquinamento ambientale nonché per l'uso sostenibile e il controllo delle risorse idriche, anche mediante lo sviluppo di processi di depurazione finalizzati al miglioramento dell'efficienza di abbattimento dei contaminanti emergenti (es. PFAS) e al riutilizzo delle acque reflue depurate. |
47 | SISTEMI DI MOBILITA’ INTELLIGENTE PER IL TERRITORIO | La traiettoria intende sviluppare prodotti e servizi legati alla mobilità elettrica o basata su altri vettori energetici (es. idrogeno, celle a combustibile, bio-carburanti). La componente tecnologico-innovativa risiede anche nella capacità di sviluppare soluzioni specifiche per favorire la transizione verso questo modello, sia attraverso soluzioni di prodotto (es. batterie di nuova generazione, sistemi di guida autonoma, sistemi di sicurezza assistiti da Intelligenza Artificiale, ecc) sia attraverso lo sviluppo di sistemi per la logistica e le persone - MAAS (Mobility As A Service) |
AMBITO 6: DESTINAZIONE INTELLIGENTE | ||
N | TITOLO TRAIETTORIA | DESCRIZIONE |
48 | SVILUPPO DI MODALITÀ E TECNOLOGIE A FAVORE DI SISTEMI INTEGRATI TRA AGROALIMENTARE, TURISMO ED ECOLOGIA | Questa traiettoria è dedicata agli interventi innovativi di integrazione tra le diverse attività agroalimentari, turistiche e di tutela ambientale, finalizzate alla valorizzazione socioeconomica del territorio. In questo contesto rientrano anche innovazioni che possano valorizzare le produzioni agricole-forestali di prestigio per dare continuità produttiva e vita alle aree interessate. A supporto di questa traiettoria possono intervenire applicazioni di tecnologie innovative digitali per la valorizzazione multifunzionale del patrimonio territoriale e culturale, anche compatibili con i sistemi di certificazione internazionali, incluso il turismo lento |
49 | TECNOLOGIE E REALTÀ VIRTUALI PER LA VALORIZZAZIONE TURISTICA E DEL PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE | Tale traiettoria comprende lo sviluppo di sistemi digitali e di realtà virtuale e aumentata e altre tecniche di visualizzazione innovativa per la promozione e la fruizione delle risorse culturali e artistiche e di supporto al settore turistico in genere, lo sviluppo di applicazioni dedicate all’integrazione dei differenti servizi turistici e di soluzioni che permettano una semplificazione dei processi amministrativo- burocratici. |
50 | SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER LA VALORIZZAZIONE DI OPPORTUNITÀ INTEGRATE DI ACCOGLIENZA SOSTENIBILE NELLE AREE NATURALISTICHE | Sviluppo di soluzioni tecnologiche per la valorizzazione di opportunità integrate di accoglienza sostenibile nelle aree naturalistiche della regione. Tali soluzioni possono mirare a migliorare aspetti quali la percorrenza “ecologica” e rispettosa dell’ambiente (bici o bici elettriche, boat…) e incentivare l'accoglienza sostenibile. |
51 | SVILUPPO DELLA DIGITALIZZAZIONE PER FAVORIRE L’ENGAGEMENT DELLA DOMANDA TURISTICA | Sviluppo della digitalizzazione al fine di mettere in relazione l’offerta turistica organizzata sul digitale (es. tramite il DMS regionale) con la domanda di mercato anche attraverso l’integrazione con altri servizi digitali e l’utilizzo di tecniche di machine learning e neuromarketing. Tale traiettoria è finalizzata anche allo sviluppo di soluzioni digitali che consentano di fare evolvere le destinazioni venete (Smart Tourism Destination) e rendere quindi più semplice e friendly la fruizione dei servizi da parte del visitatore/turista |
52 | BIG DATA PER IL TURISMO | Sviluppo di nuovi strumenti e soluzioni tecnologiche per rendere maggiormente disponibili e utilizzabili i dati relativi alla domanda di mercato, i contenuti e i servizi presenti nel territorio per la gestione strategica offerta attraverso analisi predittive e integrabili, ad esempio, nel DMS regionale o nell'Osservatorio del Turismo Regionale Federato nonché fruibili dal punto di vista digitale dagli altri operatori e stakeholder della destinazione. |