Vertiv modello Liebert APM
Progetto UPS
sala CED
27/1/2022
Vertiv modello Liebert APM
⮚ INDICE
• 1.1 Oggetto e tipo di contratto 3
⮚ 2 DIRETTIVE EUROPEE E NORME DI RIFERIMENTO 4
⮚ 3 COMPOSIZIONE DELLA FORNITURA 5
• 3.1 Raddrizzatore/carica batterie con tecnologia CoolMOS 5
⮚ 4 CARATTERISTICHE DI FUNZIONAMENTO 7
• 4.1 Funzionamento in doppia conversione (normale) 7
• 4.4 Bypass manuale (per manutenzione) 7
• 4.5 Predisposizione per il funzionamento in parallelo 8
• 4.7 Diagramma circolare UPS 8
⮚ 5 COMANDI, MISURE, SEGNALAZIONI E ALLARMI 9
• 5.1 Comandi e pannello di controllo 9
⮚ 6.0 MONITORAGGIO E GESTIONE IN SITO 11
• 6.1 Modellazione e visualizzazione del sistema di alimentazione 11
• 6.2 Controllo apparecchiature del sistema di alimentazione 11
• 6.3 Visualizzazione dei dati monitorati 11
• 6.4 Soglie per allarmi Thresholding e allarmante 12
• 6.5 Comprensione delle dipendenze ed Analisi dell’impatto 12
• 6.6 Calcolo e visualizzazione dei dati di efficienza 12
• 6.7 Resoconti e visualizzazioni grafiche 12
• 6.8 Espansione ad altre funzioni DCIM 12
⮚ 7 TELEDIAGNOSI E MONITORAGGIO A DISTANZA “LIFE” 13
• 7.1 Monitoraggio e controllo da centro di assistenza 13
⮚ 8 CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SISTEMA STATICO DI CONTINUITA’ 14
• 8.2 composizione della fornitura 15
⮚ 9 Garanzia e manutenzione 16
⮚ 1 PRESCRIZIONI GENERALI
• 1.1 OGGETTO E TIPO DI CONTRATTO
Con il presente capitolato speciale d’appalto si chiede la migliore offerta tecnico-economica avente per oggetto la fornitura di n° 1 Sistema Statico di Continuità (di seguito denominato UPS) modulare e scalabile, tipo Vertiv modello Liebert APM (il prodotto è da intendersi come caratteristiche minime richieste) della potenza nominale pari a 120 kVA + 30 kVA di ridondanza, con relative batterie di accumulatori modulari, di tipo ermetico regolate da valvola, contenute in un armadio esterno, dimensionate per garantire un’autonomia minima di 10 min. a 80kVA, come definito al capitolo “Batterie” e comprensivo di Estensione garanzia e 3 anni copertura Life.
La presente specifica descrive un sistema statico di continuità modulare. L’UPS utilizzerà una tecnologia doppia conversione con architettura “Transformer-free” (priva di trasformatore interno in uscita all’inverter).
L’offerente è tenuto a presentare la propria offerta rispettando rigorosamente il contenuto del presente Capitolato, confermando le caratteristiche già prefissate dal richiedente e completando eventuali voci disattese pena l’esclusione dalla gara.
Le eventuali varianti e/o eccezioni d’offerta alle caratteristiche già prefissate devono essere evidenziate sul documento di offerta; in assenza di eccezioni si ritengono automaticamente accettate le caratteristiche del presente capitolato.
Tutte le caratteristiche, specifiche e prescrizioni riportate nei paragrafi successivi sono da considerarsi minime vincolanti e pena esclusione se non rispettate dal proponente.
L’urgenza di adeguare il piano di assorbimento elettrico degli apparati in sala CED rende vincolante la consegna dell’UPS richiesto entro e non oltre i 7 gg dalla data di aggiudicazione della procedura.
⮚ 2 DIRETTIVE EUROPEE E NORME DI RIFERIMENTO
Le scelte, gli sviluppi ingegneristici, la scelta del materiale e dei componenti, la realizzazione delle apparecchiature dovranno essere in accordo con Direttive Europee e Norme vigenti in materia.
Il Sistema Statico di Continuità dovrà possedere la marcatura CE in accordo con le Direttive sulla Sicurezza 2014/35/UE e sulla Compatibilità Elettromagnetica 2014/30/UE.
Il Sistema Statico di Continuità sarà progettato e realizzato in conformità delle seguenti norme:
• EN 62040-1 “Prescrizioni generali e di sicurezza”
• EN 62040-2 “Prescrizioni di compatibilità elettromagnetica (EMC)”
• EN 62040-3 “Metodi di specifica delle prestazioni e metodi di prova”
• Classificazione ai sensi della EN 62040-3: VFI-SS-111
⮚ 3 COMPOSIZIONE DELLA FORNITURA
Il Sistema sarà realizzato in configurazione SINGOLA.
L’UPS dovrà poter essere comunque collegabile in parallelo di potenza fino a 4 unità, senza la necessità di una scheda di parallelo aggiuntiva, consentendo massima affidabilità e flessibilità.
Una singola unità potrà quindi essere aggiornata ad una in parallelo in qualsiasi momento attraverso un codice di licenza univoco per l'UPS e tale da consentire al tecnico di assistenza di configurare la serie completa di parametri per il collegamento in parallelo.
La capacità massima del Sistema UPS dovrà essere:
• fino ad un massimo di cinque moduli “hot-swappable” (collegabili ed estraibili a caldo) con potenza di 30 kVA l’uno, per un massimo di 150 kVA in un unico alloggiamento (armadio di dimensioni 600 x 1100 x 1996 mm);
• parallelabile fino a quattro unità complete, ossia 600 kVA.
• 3.1 RADDRIZZATORE/ CARICA BATTERIE CON TECNOLOGIA COOLMOS
Il raddrizzatore/carica batterie correggerà automaticamente il fattore di potenza in ingresso ad un valore >0,99 e garantirà una distorsione armonica di corrente (THDi) <5% a pieno carico.
Per la funzione caricabatterie, questo convertitore disporrà di fusibili integrati e di un circuito di controllo per la tensione e la corrente di ricarica della batteria. La corrente di ripple (inviluppo di corrente) per le batterie sarà inferiore a 0,05 C10. Una funzione di controllo a microprocessore esegue le seguenti operazioni:
• Controllare la batteria eseguendo una scarica parziale della batteria ad intervalli programmabili.
• Calcolare il tempo residuo di autonomia della batteria durante la scarica.
• Regolare automaticamente la tensione di floating della batteria in funzione della temperatura ambiente misurata dalla sonda dedicata (opzionale)
• Regolazione automatica della tensione di fine scarica secondo l’autonomia
• Protezione da sovratensioni DC: se la tensione DC supera il limite preimpostato, l'UPS si spegnerà automaticamente, avviando un trasferimento ininterrotto del carico alla linea di bypass statico.
• 3.2 INVERTER
Il circuito di controllo, in aggiunta alle normali funzioni, regolerà automaticamente la potenza di uscita in funzione della temperatura ambiente.
Per scopi di manutenzione, nel caso di configurazione di ridondanza (ossia con un modulo di potenza ridondante), sarà possibile estrarre e sostituire un modulo di potenza, mentre i rimanenti moduli operano in modalità doppia conversione ("hot-swap"). Sarà anche possibile aggiungere un modulo di alimentazione del sistema mentre i restanti moduli di potenza sono in funzione.
L’inverter sarà in grado di supportare un sovraccarico di corrente, come specificato di seguito.
Per maggiori correnti o di una durata maggiore, l'inverter disporrà di una protezione elettronica che limiterà la corrente, per evitare danni ai componenti. Il carico critico sarà trasferito al bypass statico in maniera automatica e senza interruzioni. L'inverter si auto- proteggerà nei confronti di qualsiasi entità di sovraccarico di uscita. La logica di controllo dell’inverter rileverà e scollegherà l'inverter dal carico critico senza l'intervento dei fusibili di protezione.
• 3.2 COMMUTATORE STATICO
Quale parte dell'UPS, sarà fornito un commutatore di bypass statico del sistema. Il bypass statico del sistema consentirà di trasferire, senza interruzioni, il carico critico dall'uscita dell’inverter alla sorgente in ingresso del bypass statico quando l'inverter non è in grado di supportare il bus critico. Tale condizione potrebbe essere provocata da sovraccarichi prolungati o gravi o da un guasto dell'UPS.
L'UPS, tramite il commutatore di bypass statico, monitorerà costantemente i contatti ausiliari dei relativi interruttori di circuito e la tensione sorgente di bypass ed eviterà il verificarsi di tentativi di trasferimento al bypass statico dall'esito potenzialmente negativo.
Ogni qualvolta il carico del bus critico supera il sovraccarico nominale dell'UPS verrà effettuato un trasferimento automatico del carico al bypass statico. Il funzionamento normale del carico critico viene ripristinato tramite ritrasferimento automatico dal bypass statico quando la condizione di sovraccarico viene rimossa dall'uscita del bus critico del sistema. Verranno inoltre effettuati trasferimenti automatici del carico al bypass statico quando l'UPS non può supportare per qualunque motivo il bus critico.
Sarà inoltre possibile avviare i trasferimenti manuali verso e dal bypass statico mediante il display di interfaccia dell'UPS.
Il bypass statico sarà regolato e in grado di gestire sovraccarichi uguali o inferiori al 110% dell'uscita del sistema nominale continuamente. Per i sovraccarichi istantanei provocati dalla corrente di spunto da dispositivi magnetici o condizioni di cortocircuito, il bypass statico potrà sostenere sovraccarichi del 1000% della capacità del sistema per periodi fino a 100 millisecondi.
• 3.5 BATTERIE
La batteria dell'UPS supporterà un impianto di batteria opzionale di struttura modulare costituita da moduli batteria sostituibili a caldo dall'utente. Ciascun modulo batteria sarà monitorato per rilevare la tensione e la temperatura per l'uso da parte della diagnostica batterie dell'UPS. La corrente di carica della batteria sarà compensata in temperatura.
Le batterie alloggiate in ciascun modulo sostituibile saranno di tipo VRLA (Valve Regulated Lead Acid, Acido piombo regolate a valvola).
La batteria di accumulatori dovrà avere una vita attesa di 10 anni e dovrà garantire l'erogazione della potenza nominale dell’UPS, in caso di mancanza totale della rete di alimentazione principale e di soccorso, per un'autonomia minima di 10 minuti primi a 80 kVA.
⮚ 4 CARATTERISTICHE DI FUNZIONAMENTO
Le modalità di funzionamento del Sistema UPS dovranno essere le seguenti:
• 4.1 FUNZIONAMENTO IN DOPPIA CONVERSIONE (NORMALE)
Lo stadio alimentazione con correzione del fattore di potenza in ingresso e l'inverter di uscita funzioneranno in modalità linea doppia conversione (classificazione secondo la EN 62040-3: VFI SS 111) per poter regolare continuamente l'alimentazione del carico critico. I convertitori di ingresso e uscita dovranno garantire la ricarica completa delle batterie e contemporaneamente fornire al carico una forma d’onda regolata (conforme alla EN 62040-3), in presenza di qualsiasi condizione di linea e di carico nell'ambito dell'intervallo di specifiche dell'UPS.
• 4.2 BATTERIA
In caso di assenza della sorgente di ingresso, il carico critico continuerà a essere alimentato dagli inverter di uscita, che trarranno l'energia dal sistema batterie. Non si verificherà alcuna interruzione nell'alimentazione né durante il passaggio al funzionamento a batterie né nel corso del ritrasferimento al funzionamento normale. Dopo il ripristino dell'alimentazione all'ingresso dell'UPS, l'UPS ricarica la batteria.
Al ritorno della fonte primaria di alimentazione dopo una mancanza rete e uno spegnimento dell’UPS per fine scarica, il sistema di continuità riprenderà il suo normale funzionamento lungo la linea di bypass, in alternativa potrà essere impostato per riavviarsi in modalità doppia conversione, dopo un tempo di ritardo selezionabile tra 1 e 1440 minuti (default 10 minuti), a condizione che la linea di ingresso nel frattempo sia rientrata entro i limiti di tolleranza specificati.
• 4.3 BYPASS STATICO
Il bypass statico verrà utilizzato per consentire il trasferimento controllato del carico critico dall'uscita dell'inverter alla sorgente di bypass. Il trasferimento e il successivo ritrasferimento avverranno senza alcuna interruzione nell'alimentazione del carico critico. In caso di problemi in uscita dell'UPS o di un'emergenza significativa di sovraccarico in uscita, il trasferimento sarà una funzione automatica.
Sarà disponibile il trasferimento manuale al bypass statico per favorire un trasferimento controllato al bypass di manutenzione.
▪ 4.3.1 BACKFEED PROTECTION
Quando la linea di bypass dell'UPS è disalimentata non vi è normalmente una tensione o corrente pericolose all'ingresso di bypass dell'UPS. Tuttavia, quando si verifica un guasto nel commutatore di bypass statico (cortocircuito di un SCR del commutatore statico) c'è il rischio di un ritorno di energia ai terminali di ingresso della linea di bypass: in questo caso l'inverter alimenta il carico critico e la linea di alimentazione a monte. Questo inaspettato flusso di energia può propagarsi verso la rete di distribuzione a monte attraverso la linea di bypass. Il bypass statico sarà quindi dotato di un dispositivo di protezione contro la backfeed conforme alla norma EN 62040-1.
Il circuito di controllo comprende un contatto (disponibile per l'utente) che attiva un dispositivo esterno isolante, ad esempio un relè elettromeccanico o una bobina di sgancio, al rilevamento del guasto. In conformità con la EN 62040-1, il dispositivo esterno di isolamento non è incluso nel gruppo di continuità. Il dispositivo esterno di isolamento sarà definito in base al punto 5.1.4 della norma in precedenza citata.
• 4.4 BYPASS MANUALE ( PER MANUTENZIONE)
Il sistema dovrà essere dotato di un bypass manuale di manutenzione interno alla carpenteria dell’UPS, al fine di alimentare direttamente dalla rete elettrica del fornitore il carico critico, isolando elettricamente l'UPS (raddrizzatore, caricabatterie, inverter e bypass statico) durante le operazioni di manutenzione e di assistenza periodiche.
Tutti i terminali sotto tensione dovranno essere schermati per garantire che il personale non venga inavvertitamente a contatto con parti in tensione durante le fasi di manutenzione.
Un interblocco di bypass di manutenzione consentirà alla logica dell’UPS di trasferire automaticamente il carico sul Bypass statico nel caso in cui l'interruttore di bypass di manutenzione venisse accidentalmente chiuso con l'inverter in funzione (protezione contro il corto circuito tra le sorgenti di alimentazione).
• 4.5 PREDISPOSIZIONE PER IL FUNZIONAMENTO IN PARALLELO
Per una maggiore capacità o una maggiore affidabilità, le uscite UPS possono essere collegate direttamente in parallelo tra di loro; il controllo di parallelo in ogni UPS condivide in maniera automatica il carico.
Sarà possibile collegare in parallelo fino a 4 unità UPS.
• 4.6 TECNICA DI CONTROLLO
Il gruppo statico di continuità dovrà essere dotato di controllo digitale vettoriale con controllo algoritmico basato su DSP (Digital Signal Processor).
Gli algoritmi utilizzati saranno parte integrante del firmware di macchina e saranno protetti da brevetto depositato dal Costruttore. Il controllo dei moduli elettronici di alimentazione dovrà essere ottimizzato al fine di garantire:
• un’alimentazione trifase ottimale al carico;
• xxxxxxxx della batteria controllata;
• minima reiezione armonica verso la rete di alimentazione a monte (THDi < 5% al carico nominale)
• comportamento dell’inverter in caso di cortocircuito (310% In per 200 ms)
• un sincronismo (precisione dell’angolo di fase) tra l’uscita UPS e la rete di riserva anche in caso di tensione di rete distorta
• 4.7 DIAGRAMMA CIRCOLARE UPS
L’UPS oggetto della fornitura dovrà presentare un diagramma circolare di uscita (diagramma cartesiano che presenta in ascissa la potenza reattiva ed in ordinata la potenza attiva dove viene riportata l’area di erogazione di potenza entro i limiti nominali) centrato nell’origine degli assi cartesiani, con la possibilità di lavorare con qualsiasi fattore di potenza tra 0,5 induttivo e 0,5 capacitivo senza declassamento, come rappresentato nella figura seguente.
⮚ 5 COMANDI, MISURE, SEGNALAZIONI E ALLARMI
L’UPS sarà controllato da un microprocessore e visualizzerà lo stato funzionale del blocco, misure, allarmi e altre informazioni utili tramite display grafico. Il display grafico consente una facile interazione con l'UPS e incorpora il controllo necessario, strumenti e indicatori per consentire all'operatore di verificare i parametri così come UPS e lo stato delle batterie e recuperare fino a 1024 eventi e log di allarme con data e ora di rinvio e diagnosi e intervenire ove necessario.
Sarà possibile l’accesso completo a tutti i menu dell’UPS tramite i pulsanti presenti a display LCD: icone sullo schermo illustreranno la funzione di ciascuno di essi e guideranno l’utente attraverso le pagine del menu. Le seguenti pagine dati saranno visualizzate (le pagine contrassegnate con * saranno in grado di visualizzare i dati sia a livello di rack che a livello di singolo modulo di potenza).
L'UPS dovrà inoltre:
• visualizzare chiaramente, in caso di guasto di rete, l'autonomia residua della batteria, che sarà una funzione dello stato della batteria e della sua carica (curva di scarica, degrado della batteria, temperatura di esercizio…)
• Essere in grado di supportare una misurazione grafica e software di segnalazione a distanza
• Essere in grado di interfacciarsi, allo stesso tempo con un sistema di monitoraggio di rete utilizzando slot-in SNMP card o con un sistema di gestione dell'edificio utilizzando il protocollo Modbus o con un pannello sinottico remoto
• Fornire una funzione di telemonitoraggio (vedi descrizione nella sezione "Telemonitoraggio" di seguito)
• 5.1 COMANDI E PANNELLO DI CONTROLLO
Il Sistema Statico di Continuità sarà dotato dei seguenti comandi:
• avviamento inverter;
• arresto inverter;
• reset guasti;
• tacitazione allarme acustico
• EPO
Sarà fornito a bordo UPS anche un contatto pulito per disalimentare il commutatore statico e tutti i convertitori di potenza in caso di emergenza (EPO).
I tasti sul display permetteranno di accedere direttamente alle funzioni pertinenti: un diagramma rappresenta i blocchi funzionali principali sul percorso della corrente e schematizzato tramite simboli tecnici internazionali che riportano in modo istantaneo lo stato dell’UPS.
• 5.2 MISURE E SEGNALAZIONI
Il Sistema Statico di Continuità dovrà fornire le misure (tensione, corrente e frequenza) per ogni singolo blocco funzionale e tali informazioni dovranno essere accessibili in maniera diretta dal display:
• Linea principale: tensioni e corrente di fase, frequenza, tensione di linea, fattore di potenza.
• Bypass: corrente di fase, frequenza, tensione di linea.
• Uscita: tensione e corrente di fase, frequenza, tensione di linea, fattore di potenza.
• Carico: potenza attiva, potenza reattiva, potenza apparente, percentuale di carico, fattore di cresta.
• Sistema: (nel caso di configurazione in parallelo di due o più UPS) potenza totale apparente, potenza totale attiva, potenza totale reattiva.
• Batteria: tensione, corrente, temperatura, tempo residuo di scarica batteria, percentuale capacità batteria, stato di carica rapida, stato di carica tampone, batteria non connessa.
• Eventi: eventi relativi alla modalità operativa corrente, trascurando condizioni transitorie risolte.
• Records: registro storico completo degli ultimi 1024 eventi.
• Lingua: selezione della lingua tra 10 lingue
• Settaggi: possibilità di impostare parametri quali data e ora, impostazioni per le comunicazioni, password di sistema e contrasto del display.
• Comandi: possibilità di avviare / arrestare o programmare test pianificati per batterie e sistema; e possibilità di forzare l’equalizzazione della carica della batteria.
• Curva dell’Efficienza: viene illustrato il livello di carico e l’effettiva efficienza del sistema con una rappresentazione grafica della curva di efficienza.
• Run-time: Tramite questo menu sarà possibile visualizzare il tempo totale di funzionamento dell’UPS, da inverter e da bypass dall’ultimo reset del contatore.
• Versione: Visualizzazione dei firmware di tutti i componenti dell’UPS, tra cui la scheda di monitoraggio, il raddrizzatore, l’inverter e il by-pass.
L’UPS inoltre dovrà:
• visualizzare alla mancanza rete tramite sul display il tempo di autonomia residua che sarà in funzione del carico e dello stato della batteria (curva di scarica, deterioramento, temperatura di esercizio ecc.);
• interfacciarsi, contemporaneamente
o con un sistema di monitoraggio locale utilizzando una scheda SNMP
o con un sistema di BMS utilizzando una scheda Modbus
o con un sinottico remoto, utilizzando una scheda a contatti liberi da tensione
⮚ 6.0 MONITORAGGIO E GESTIONE IN SITO
Questa sezione definisce i requisiti di sistema per il monitoraggio locale, la visualizzazione e la gestione dei dati da parte dell’Istituto. Il DCIM (Data Center Infrastructure Management) è un sistema che consente all’utente di realizzare un modello dell’infrastruttura all'interno del proprio data center e di analizzare le interdipenze che intercorrono tra qualsiasi dispositivo all’interno
dell’infrastruttura stessa. Tramite questo modello l'utente potrà verificare il funzionamento dei dispositivi e dei sistemi, apportare modifiche per migliorare l'efficienza, ottimizzare l'uso dell’energia, del condizionamento, dello spazio e della capacità lavorativa e ottenere con facilità un resoconto riguardante le prestazioni dei data center.
• 6.1 MODELLAZIONE E VISUALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI ALIMENTAZIONE
Il sistema sarà in grado di registrare i dettagli del posizionamento e del collegamento di tutti i dispositivi di potenza facenti parte dell’impianto, compresi i collegamenti tra dispositivi generici e tra porte specifiche dei dispositivi stessi.
Il sistema sarà in grado di visualizzare ogni connessione e le proprietà ad essa associate ad es. colore, tipo di cavo o riferimenti sulla posa.
Il sistema sarà in grado di visualizzare il posizionamento di tutti i dispositivi di potenza in ogni piano con la rappresentazione dei locali tecnici, delle sale batterie, delle sale IT e di qualsiasi altro spazio che esista in loco.
Il sistema sarà in grado di generare automaticamente uno schema di potenza tramite le connessioni registrate, che mostri tutti i collegamenti, le apparecchiature nella catena di alimentazione e lo stato di ciascuna connessione cioè: alimentato, funzionante, non funzionante. Questo schema verrà automaticamente aggiornato ogni volta che un utente aggiungerà una nuova apparecchiatura o connessione, senza la necessità di terze parti.
Il sistema sarà in grado di sovrapporre le misure e le eventuali condizioni di allarme direttamente sullo schema aggiornando regolarmente i dati mostrati.
• 6.2 CONTROLLO APPARECCHIATURE DEL SISTEMA DI ALIMENTAZIONE
Il sistema sarà in grado di monitorare le prestazioni di tutti gli elementi del sistema di alimentazione utilizzando una serie di protocolli, tra cui Modbus, BACnet, SNMP, OPC UA.
Sarà possibile monitorare qualsiasi numero di informazioni fornite da ogni dispositivo, con le più diverse apparecchiature di qualsiasi fornitore.
Il sistema consentirà ad un utilizzatore esperto di aggiungere ulteriori dispositivi ed abilitare il loro monitoraggio utilizzando una semplice interfaccia utente drag and drop, senza la necessità di terze parti.
Il sistema permetterà all’utente di monitorare di qualsiasi dato in un specifico periodo temporale.
Il sistema raccoglierà i dati da ogni dispositivo tramite hardware dedicato, in grado di collegare le reti ad alto livello di sicurezza utilizzate dagli utenti a quelle di livello di sicurezza inferiore, normalmente utilizzate per il collegamento di apparati degli impianti.
• 6.3 VISUALIZZAZIONE DEI DATI MONITORATI
Il sistema consentirà ad un utente esperto di visualizzare i dati che vengono raccolti da ogni dispositivo e di selezionarne alcuni per includerli in una home page o per visualizzarli in modalità preferenziale per ogni tipo di apparecchiatura.
Il sistema consentirà all'utente di visualizzare i dati e le misure attraverso grafici, mostrando tali grandezze insieme a qualsiasi altro dato registrato da uno qualsiasi dei dispositivi.
• 6.4 SOGLIE PER ALLARMI THRESHOLDING E ALLARMANTE
Il sistema sarà in grado di raccogliere tutte le condizioni di allarme generate da ogni dispositivo.
Sarà in grado di gestire più soglie selezionate dall'utente su ciascuno dei dati da misurare. I dati misurati saranno confrontati con i valori di soglia mimino e massimo.
Qualora tali soglie dovessero venire superate, il sistema sarà in grado di attivare allarmi utilizzando vari metodi tra cui una rappresentazione grafico-visiva, e-mail, messaggi SMS e trap SNMP.
L'utente sarà in grado di gestire le azioni e le regole di notifica conseguenti a ciascun tipo di allarme.
• 6.5 COMPRENSIONE DELLE DIPENDENZE ED ANALISI DELL’IMPATTO
Il sistema sarà in grado di visualizzare l’elenco di tutti gli apparati che dipendono da uno qualsiasi dei dispositivi di potenza selezionati, al fine di consentire all'utente la rapida determinazione di ciò che viene interessato da un qualsiasi problema sull’impianto di alimentazione.
Il sistema sarà in grado di fornire dettagli delle criticità e delle utenze coinvolte in caso di necessità.
• 6.6 CALCOLO E VISUALIZZAZIONE DEI DATI DI EFFICIENZA
Il sistema sarà in grado di utilizzare i dati dei dispositivi registrati, dei collegamenti e dei valori misurati per eseguire calcoli di efficienza energetica, tra cui PUE e DCiE.
Sarà possibile visualizzare sia le misure istantanee che l’andamento storico delle stesse.
• 6.7 RESOCONTI E VISUALIZZAZIONI GRAFICHE
Il sistema sarà in grado di visualizzare i vari tipi di dati raccolti sia in forma di resoconto che in forma grafica.
Sarà possibile per l'utente l’utilizzazione di resoconti standard già disponibili o la generazione di versioni personalizzate, che potranno essere rese fruibili agli altri utenti del sistema.
• 6.8 ESPANSIONE AD ALTRE FUNZIONI DCIM
Il sistema potrà essere espanso per offrire altre funzionalità DCIM (ad es. per la gestione dell'inventario), senza la necessità di aggiungere ulteriori server, software e hardware, ma esclusivamente tramite l'acquisto di una licenza appropriata da parte del cliente.
⮚ 7 TELEDIAGNOSI E MONITORAGGIO A DISTANZA “LIFE”
Scopo della presente sezione è definire i requisiti del sistema di Monitoraggio e Controllo remoto da parte di un Centro di Assistenza autorizzato
• 7.1 MONITORAGGIO E CONTROLLO DA CENTRO DI ASSISTENZA
La fornitura dovrà essere comprensiva di un sistema di monitoraggio remoto che utilizzerà una linea telefonica analogica, una rete TCP/IP o un collegamento di tipo GSM per garantire la massima affidabilità dell’UPS.
L'attività di monitoraggio sarà svolta 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno grazie ad hardware dedicato che permetterà a tecnici di assistenza addestrati ed autorizzati di stabilire un collegamento elettronico costante con un centro di assistenza remoto autorizzato e, pertanto, con gli stessi UPS. Gli UPS si collegheranno telefonicamente con il centro di assistenza remoto in modo automatico e ad intervalli prestabiliti per fornire informazioni dettagliate che verranno analizzate per riuscire a prevedere eventuali anomalie. Inoltre, dovrà essere possibile controllare l’UPS a distanza. Tale servizio dovrà essere erogato nativamente dal produttore del sistema e non sono previste soluzioni di terze parti, pena esclusione dalla gara.
La trasmissione dei dati dell’UPS al centro di assistenza remoto avrà luogo come da seguenti intervalli:
• ROUTINE: intervallo programmabile compreso tra 5 minuti e 2 giorni
• EMERGENZA: al verificarsi di un’anomalia o al superamento dei limiti previsti per i parametri
• MANUALE: in seguito ad una richiesta del centro di controllo Durante la chiamata il centro di controllo:
• Identificherà l’UPS collegato
• Richiederà i dati conservati nella memoria dell’UPS a partire dall’ultimo collegamento
• Richiederà all’UPS informazioni in tempo reale (selezionabili)
Il centro di assistenza provvederà quindi ad analizzare i dati storici e a redigere regolarmente un report dettagliato su condizioni operative ed eventuali stati critici dell’UPS.
Il centro di controllo dovrà potere offrire la possibilità di attivare un sistema opzionale di notifica di SMS, grazie al quale sarà possibile ricevere un SMS al verificarsi di uno dei seguenti eventi:
• Mancanza di rete
• Ripristino di rete
• Mancanza linea di riserva.
• Carico alimentato dalla linea di riserva
Il produttore dovrà dimostrare di svolgere attività di monitoraggio remoto e teleassistenza su un parco macchine non inferiore a
2.000 unità sul territorio nazionale, dichiarandosi disponibile a fornire, su richiesta della Committente, elenco di Clienti referenti sul territorio nazionale.
⮚ 8 CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SISTEMA STATICO DI CONTINUITA’
• 8.1 SPECIFICHE TECNICHE
• 8.2 COMPOSIZIONE DELLA FORNITURA
⮚ 9 GARANZIA E MANUTENZIONE
La garanzia decorrerà dal giorno di emissione, con esito positivo, del verbale di verifica di conformità della fornitura.
La proposta comprende la cosiddetta manutenzione preventiva, al fine di garantire la massima efficienza degli apparati e comprende tutti i servizi necessari al mantenimento delle apparecchiature nelle migliori condizioni operative, a totale garanzia della loro conformità a regole tecniche e normative per il primo anno di fornitura a partire dalla data di collaudo.
• Collegamento a Telemetria VERTIV LIFE SERVICES;
• Telecontrollo e telediagnosi (mezzo presa RJ45);
• Monitoraggio e controllo costante dell’ UPS 24/24h (eventuali anomalie di funzionamento saranno comunicate in base alle tempistiche di intervento previste dal contratto);
• Report periodico VERTIV LIFE SERVICES, ogni 60 gg. per il primo anno a partire dalla data di collaudo;
• Fornitura e installazione del Kit Modem LIFE;
• Nr.: 1 Visita di Manutenzione Ordinaria ad un anno dal collaudo, da effettuarsi nel normale orario di lavoro, nell’ambito della quale saranno eseguiti:
- tutti gli aggiornamenti tecnici su UPS Vertiv e su marchi Chloride® - Liebert®,
- prova scarica autonomia, controllo efficienza batterie;
• L’azienda dovrà assicurare tra i propri servizi la presenza di un servizio preferenziale per interventi tecnici on-site garantiti in 8 ore lavorative dalla chiamata su guasto UPS, dal lunedì al venerdì;
• Tutti gli interventi straordinari per guasto UPS (n. illimitato), ad esclusione degli interventi per sostituzione batterie per il primo anno dalla data di collaudo;
• Tutti i costi di manodopera (per guatsi) per il primo anno dalla data di collaudo;
• Tutti i costi di viaggio, trasferta, costo km (per i guasti) per il primo anno dalla data di collaudo;
• Assegnazione dell’impianto ad un Tecnico specifico al quale potrete sempre riferirvi per ogni esigenza per il primo anno di collaudo.
Per risoluzione è da intendersi il ripristino delle condizioni di funzionamento e delle configurazioni esistenti prima dell'avvenuto guasto/malfunzionamento hardware e/o software.
Il malfunzionamento terminerà, sempre, con la risoluzione del problema
Tutti i lavori devono essere eseguiti da tecnici che hanno ricevuto specifica formazione e relative certificazioni, attraverso corsi tenuti direttamente dall’azienda costruttrice del prodotto offerto (in caso di aggiudicazione provvisoria l’azienda sarà tenuta a presentare l’elenco dipendenti con le relative certificazioni).
Il presente documento è composto da numero 16 pagine esclusa la copertina, presentando l’offerta l’azienda ne accetta incondizionatamente ogni sua condizione in esso contenuta salvo integrazioni alternative che dovranno comunque garantire le minime condizioni poste nel presente documento.
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