ACCORDO DI RETE
Allegato 1
“REDUCE – conoscere e condividere
per ridurre il rischio sismico”
Diffondere/accrescere COMPETENZE DI CITTADINANZA
fra Scuole Secondarie per la creazione di una rete di istituzioni scolastiche rivolta alla riduzione del rischio sismico
xxxx://xxx.xxx.xx/xxxx/xx/xxxxx/XxxxxXXXX.xxx/X/XX/XXXxxxxx/000%00
«Se in generale non sono i terremoti a fare vittime ma gli edifici, allora è essenziale essere informati e preparati sulla sicurezza degli edifici stessi sia come cittadini che come futuri “addetti ai lavori”. Non ci sono “specialismi” da diffondere, ma semplici concetti di buon senso da conoscere e condividere nel modo più ampio possibile, per creare le basi di un nuovo rapporto tra cittadini consapevoli e proposte per interventi tecnici nel breve e nel lungo periodo, finalizzati a riqualificare e mettere in sicurezza gli insediamenti esistenti.»
Valenza interregionale della Rete
motivata dai terremoti già accaduti anche solo negli ultimi 100 anni con energia più significativa (es. con magnitudo MW > 5.5)
I TERREMOTI IN PIANURA EMILIANA
20 e 29 maggio 2012
6.1 6.0
6.5 IL TERREMOTO IN GARFAGNANA 1920
6.3 Il TERREMOTO NEL MUGELLO 1919
5.9 Il TERREMOTO IN APPENNINO ROMAGNOLO 1918
5.9 Il TERREMOTO IN VALTIBERINA 1917
I TERREMOTI NEL RIMINESE
17 maggio e 16 agosto 1916
6.0 6.1
«Il primo obiettivo è quello
di favorire lo scambio di esperienze e la circolazione di buone pratiche progettate
all’interno
aderenti, produzione didattico
degli
Istituti
compresa
la
di
materiale
e
laboratoriale,
secondo il modello operativo
applicato in
sperimentazione
prima
per
iniziative già svolte o in corso
presso tali Istituti. …»
Strumento fondamentale per l’attività di RESISM è la mostra- laboratorio, denominata "IO NON TREMO! ... seguo il riccio!
Liberi di conoscere e convivere con il terremoto"
Tale mostra-laboratorio è ad ingresso gratuito con possibilità di "visite guidate" previa prenotazione da indirizzare a xxxxxx@xxx.xx
Già anche itinerante presso altre Scuole, è stata allestita ed è visitabile a Bologna a partire dall’ottobre 2012 presso i laboratori dell'IIS Aldini Valeriani - Sirani, per porsi quale possibile riferimento informativo per classi di Scuole secondarie di 2° grado e per terze classi di Scuole secondarie di 1° grado, oltre che per gruppi di cittadini adulti (tra cui quelli coinvolti da esperienze di volontariato).
Per una durata non superiore in genere alle tre ore, la visita guidata viene svolta secondo un percorso didattico interattivo e interdisciplinare (miti, storia, scienza ...), tramite brevi filmati e commenti di pannelli esposti, oltre che con l'ausilio di alcuni elementari esperimenti di fisica, prima di concludersi con una attività di laboratorio, svolta con tavola vibrante didattica e relativi modelli strutturali, al fine di consentire una comprensione diretta, per quanto semplificata (ma rigorosa), di contenuti tecnici sui comportamenti degli edifici sottoposti ad azione sismica.
Via Bassanelli, 9/11 –
BOLOGNA Tel. 000.0000000
Liberi di conoscere e
convivere con il terremoto
MOSTRA LABORATORIO SUL RISCHIO SISMICO
BREVE GUIDA
Il contenuto del percorso espositivo è articolato nei seguenti capitoli per i quali sono indicati anche gli approfondimenti connessi (documenti, VIDEO, presentazioni):
1. Invito a conoscere la propria casa a fronte di un probabile terremoto.
• VIDEO Tu e il terremoto
2. Il cammino dell'uomo tra mito e scienza.
3. Natura dei terremoti. [Allegata integrazione di figure sulla struttura della Terra]
• appendice 1 - aspetti geodinamici (ppt-presentazione, 7,52 MB);
• appendice 2 – caratteristiche delle onde sismiche (ppt-presentazione, 3,85 MB)
• VIDEO sulla “produzione continua” di terremoti nel mondo: es. i primi quattro mesi del 2014.
4. I terremoti italiani più disastrosi nel recente passato.
• VIDEO Centocinquanta anni dell'Unità d'Italia attraverso le principali catastrofi che hanno coinvolto diverse aree del Paese;
• VIDEO Io non dimentico, testimonianze di persone anziane che vissero da bambini, a Fano e a Pesaro, gli effetti del terremoto di Senigallia del 30 ottobre 1930;
• VIDEO sequenza di immagini per il terremoto in Abruzzo del 2009.
5. I terremoti in Emilia del 2012.
• VIDEO sequenza d'immagini per i terremoti in Emilia del 2012;
• documentario tratto da video interviste, girate pochi giorni dopo le scosse forti del 29 maggio 2012, sulle condizioni di lavoro e di vita delle donne occupate nel distretto della meccanica modenese.
6. Effetti sismici, storici e attuali, per terremoti in Xxxxxx-Romagna, anche con cenni a vicende amministrative sulle scelte di classificazione sismica.
• La memoria del terremoto: il sisma di Ferrara del 1570 (pdf, 2,04 MB), un testo dell’epoca
e due articoli, tratti da: Ferrara. Voci di una città – dic. 2010 e la Repubblica – 9 ago. 2015;
• I terremoti del 1831-1832 nella pianura padana emiliana; (pdf, 3,83 MB)
• Xxxxxxx Xxxxxxxx – Xxxxxx E. Xxxxxx, IL TERREMOTO DEL MUGELLO DEL 1542 in un
raro opuscolo dell’epoca, Borgo X. Xxxxxxx, Comunità Montana zona ‘E’, 1987
• RIMINI – PESARO: accanto alla “storia sismica” quale “storia amministrativa”? (pdf, 1,98 MB)
7. Tavolo-laboratorio per visualizzazione tensioni in elementi strutturali.
8. Cenni di dinamica delle strutture ed effetti del sisma sugli edifici, descritti con l’ausilio di modelli strutturali e tavola vibrante didattica. La pagina web contiene il documento originario approvato dal CTS-RER nel maggio 2011, oltre a due glossari di terminologia sismica.
Cultura sismica: alcuni contributi
⮚ In memoria di Xxxxxxxx Xxxxxxxx: Sue riflessioni e indicazioni dopo i terremoti del 1980 (Irpinia- Basilicata) e del 2009 (Abruzzo L'Aquila) (pdf, 275 KB)
⮚ Qualche riflessione sulla difesa dai terremoti, Xxxxx Xxxxxxxx Grandori – 2013 (pdf, 401 KB)
⮚ Terremoto: "evento naturale" ed "evento sociale", Xxxxxx Xxxxxxxxxxx – 2012 (pdf, 5,07 MB)
⮚ Il convenzionalismo nel calcolo strutturale sismico, Xxxxx Xxxxxxx – 2004 (pdf, 180 KB)
... Abruzzo 2009; Emilia 2012; Appennino Centrale 2016… e poi?
Una domanda inquietante … MA REALISTICA
1. […] tutte le zone di alta sismicità del nostro paese sono già oggi da considerare in condizioni di emergenza;
2. i tempi disponibili per mettere in atto provvedimenti di difesa in tali zone sono dello stesso ordine di grandezza di quelli necessari per la ricostruzione delle zone colpite dall'ultimo terremoto.
Questo è l'insegnamento che deriva dalla storia sismica della penisola! Il problema deve dunque essere affrontato in termini generali. [… ]
[…] Nella prospettiva di un intervento generalizzato, poiché non è pensabile di provvedere in tempi brevi all'adeguamento antisismico delle costruzioni esistenti in tutte le zone di alta sismicità, si tratta in ogni caso di una corsa contro il tempo, con interventi guidati da accurati studi per la scelta delle priorità. Gli interventi si riveleranno certamente, prima o poi, utili; potrebbero risultare preziosi anche in tempi non molto lontani.
Sarà comunque indispensabile che il Paese, a tutti i livelli, dalla classe politica, alle forze sociali, agli organi di informazione, ai singoli cittadini prenda definitivamente coscienza che i terremoti sono una componente costante della vita nazionale, facendo crescere la consapevolezza che è possibile, purché lo si voglia, difendersi dai terremoti, pur nella contestuale precisazione che non sono possibili interventi miracolistici, in quanto non si ribaltano in pochi anni secoli di arretratezza e di abbandono. […]
Xxxxx estratte da un documento (gennaio 1981) del “Progetto Finalizzato Geodinamica” del C.N.R.
Xxxxxxxx Xxxxxxxx
(Professore Emerito di Scienza delle Costruzioni - Politecnico di Milano)
Rileggendole dopo oltre trenta anni, queste considerazioni del Prof. Xxxxxxxx, considerato il padre dell’Ingegneria Sismica in Italia, continuano - purtroppo - a rivelarsi sempre attuali, tragedia dopo tragedia che negli anni a seguire hanno interessato diverse aree del Paese:
✓ Umbria-Marche 1997
✓ Molise 2002
✓ Abruzzo 2009
✓ Emilia 2012
✓ Appennino Centrale 2016
✓ ……e poi ???
È necessario non perdere altro tempo per impostare e mettere in atto nel nostro Paese concrete strategie di prevenzione finalizzate alla riduzione del rischio sismico attraverso la riqualificazione degli insediamenti e delle costruzioni esistenti con interventi guidati da accurati studi per la scelta delle priorità.
È questa la nuova grande domanda a cui occorre rispondere!
Allegato 2
Comitato tecnico scientifico
L.R. n. 19/2008
…per la riduzione del rischio sismico
TAVOLA VIBRANTE
…per una iniziale informazione didattica
Rimini, 7÷21 maggio 2011 xxx.xxxxxxxxxx.xx
Il terremoto, quale evento naturale, raro ma probabile nell’arco di vita di una costruzione, si evidenzia con improvviso e alternato movimento del terreno (per una durata, a volte di pochi secondi, in genere non superiore al minuto) e, quindi, con conseguenti brusche accelerazioni che fanno nascere forze d’inerzia sulle masse presenti ai vari piani (solai) e lungo l’altezza (muri, colonne, etc.) di una costruzione.
Le sollecitazioni e gli spostamenti provocati sulla struttura di una costruzione sono influenzati dalle caratteristiche della stessa struttura; vale a dire che è la “risposta” della struttura (ai movimenti impressi alla sua base) a definire l’entità e qualità dell’azione sismica e gli eventuali conseguenti danni.
Efficaci indicazioni pratiche di questi comportamenti possono essere sperimentate con una tavola vibrante, anche ad una sola direzione di moto orizzontale quale quella elementare in mostra, opportunamente progettata nelle caratteristiche dell’azione variabile nel tempo (essendo nel caso particolare una azione ciclica) in rapporto alle caratteristiche di massa e rigidezza di modellini fisici, di per sé molto semplici.1
Nel seguito vengono mostrate tre esemplificazioni significative, durante le quali l’azione applicata alla tavola su cui viene fissato il modello (ossia alla “fondazione” dello stesso modello) consiste in un moto sinusoidale (ossia un movimento ciclico, indotto da un motore collegato ad un tipico sistema biella-manovella).
L’ampiezza delle oscillazioni (della “fondazione”) è costante (eventualmente regolabile entro predefiniti limiti, ma solo a macchina ferma, quindi non nel corso della singola esperienza) mentre la frequenza (velocità del motore) si può variare anche nel corso della singola esperienza, mediante un classico “inverter”2.
CONFIGURAZIONE STRUTTURALE REGOLARE (1 G.d.L.) esperienza n. 1
Il caso più semplice è quello di un modello di struttura intelaiata “regolare”3 di un solo piano fuori terra, quindi con un solo “grado di libertà” (1 G.d.L., ossia lo spostamento del “solaio”, rispetto alla “fondazione”) nella direzione della maggiore flessibilità del modello. E, sempre in tale direzione, le caratteristiche dei materiali e le dimensioni di questo modello (come del successivo) sono tali da garantire notevole flessibilità dei piedritti (“pilastri”) sia rispetto alla fondazione che alla intelaiatura di piano (“solaio”).
1 La tavola vibrante ed i modelli sono stati realizzati all’inizio degli anni ’90 presso i laboratori ISMES di Bergamo, nell’ambito di una tesi di laurea in architettura presso il Politecnico di Milano, successivamente utilizzati in attività formative concordate con il Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti (G.N.D.T.) del C.N.R. e custoditi presso il Centro di Ecologia e Climatologia – Osservatorio geofisico sperimentale di Macerata.
2 Dispositivo elettronico utilizzato per variare la tensione e la frequenza della corrente alternata in uscita rispetto a quella in entrata, tale da indurre una variazione della velocità di rotazione del motore.
3 Si vedrà in seguito quando si definisce “irregolare”.
Geometria e materiali del modello sono perciò tali da poterlo assimilare nel funzionamento allo schema di un “portale” con pilastri incastrati alla base e alla trave molto più rigida dei pilastri (quindi, con rotazione dei nodi trascurabile), essendosi così ricondotti allo schema di “oscillatori semplici” a un solo grado di libertà, caratterizzato dai soli parametri m (massa del “solaio”) e k (“rigidezza alla traslazione” dei pilastri).
Se si sposta il “solaio” del modello dalla
sua posizione di equilibrio lasciando poi libera la struttura di muoversi, si evidenzia il “modo naturale di vibrare” (detto anche “modo proprio”) e la relativa “forma di oscillazione libera” con il corrispondente valore del “periodo-T1” (tempo impiegato per compiere una oscillazione completa - “andata” e “ritorno”). Invece che al “periodo” ci si può riferire anche al suo inverso, detto “frequenza” (f1 = 1 / T1), o ad una grandezza denominata “pulsazione” o “frequenza circolare” (ω1 = 2π f1= 2π / T1). Si può dimostrare che ω1 = √(k/m), relazione da cui si evince che la frequenza aumenta all’aumentare della rigidezza e al diminuire della massa.
Nel caso del modello in esame T1=1 secondo4 (s), e quindi f1=1 hertz4 (Hz).
Applicando un’oscillazione alla base del modello mediante spostamenti variabili ciclicamente nel tempo, con frequenza gradualmente incrementabile (regolando l’inverter), si osserva che quando la frequenza del moto alla base raggiunge il valore di 1 Hz, vale a dire il medesimo valore della frequenza f1 relativa alla “forma di oscillazione libera”, la struttura del modello subisce il massimo della sua oscillazione (e sollecitazione): la struttura, cioè, entra in “risonanza” con il moto impresso. Continuando a incrementare la frequenza, l’oscillazione della struttura invece diminuisce, anche drasticamente, risultando la struttura stessa sempre meno sollecitata; di contro, tornando a diminuire la frequenza, appena questa si riavvicina al valore di 1 Hz si ripresenta il fenomeno della “risonanza”.
Ovviamente, una variazione della rigidezza e/o della massa del modello comporta anche una variazione della frequenza relativa alla “forma di oscillazione libera” e, quindi, della corrispondente frequenza di “risonanza”. È quanto si può facilmente mostrare anche con il modello in esame, ad esempio incrementando la massa con due angolari di identico peso (22 grammi), appoggiati simmetricamente su due traversi della intelaiatura di piano, con relativa riduzione – nel caso specifico – della suddetta frequenza da 1 a 0,90 Hz.
4 Numero “tondo” puramente casuale.
CONFIGURAZIONE STRUTTURALE REGOLARE (3 G.d.L.) esperienza n. 2
Ripetiamo la prova ancora con un modello di struttura intelaiata regolare, ma di tre piani fuori terra, avente quindi n. 3 “gradi di libertà” (3 G.d.L.) – uno per ciascun piano – facendola oscillare sempre nella direzione di maggiore flessibilità, che è anche quella regolare del moto applicato alla sua base.
Questo modello ha perciò tre “modi di vibrare” e, di conseguenza (come sarà mostrato), tre “forme di oscillazione libera” (quelle cioè che si manifestano quando una struttura, spostata in maniera opportuna dalla sua posizione di equilibrio, viene lasciata libera di muoversi), con rispettivi valori di “periodo” (ovvero di “frequenza”).
La figura seguente visualizza i suddetti tre diversi modi di vibrare, in rapporto ai
diversi valori della “frequenza libera” associata a ciascun modo.
Modo 1
f1 = 1,20 Hz
Modo 2
f2 = 3,55 Hz
Modo 3
f3 = 4,92 Hz
Anche in questo caso l’esperienza consiste nell’imprimere un movimento alla base, variabile ciclicamente nel tempo, la cui frequenza viene incrementata (regolando l’inverter) fino ad intercettare i valori delle “frequenze proprie” corrispondenti ai “modi di vibrare”, riconosciute così anche come “frequenze di risonanza” della struttura.
Il primo modo di vibrare (“modo 1”), caratterizzato dall’oscillazione in fase di tutti e tre i piani, si “attiva” per il valore di frequenza di risonanza f1 indicato (1,20 Hz). Aumentando la frequenza del moto alla base, la “risposta” del modello (oscillazione dei solai) si riduce vistosamente …
… fino a che non ci si approssima al valore f2 (3,55 Hz) che corrisponde alla frequenza di risonanza del secondo modo di vibrare (“modo 2”), nel quale il primo piano risulta in “opposizione di fase” rispetto al terzo, con l’impalcato del secondo piano che è quasi fermo.
Il fenomeno si ripeterebbe – ovviamente – in prossimità del valore f3 (4,92 Hz) con la deformata del terzo modo di vibrare (“modo 3”); ma la dimostrazione sperimentale del “modo 3” non viene effettuata perché, a seguito delle riparazioni del modello (in una prova una colonna si è rotta5), c’è stato un leggero incremento di rigidezza flessionale delle colonne e quindi, a parità di massa del modello, anche un leggero aumento delle frequenze di risonanza: nel caso del “modo 3” detto aumento è però tale da compromettere il funzionamento della “tavola vibrante” ancor prima di raggiungere il valore f3.
1 2 3
Un “accorgimento didattico” per il superamento di tale inconveniente meccanico consiste nel provvedere ad un calibrato incremento delle masse6 su ciascuno dei tre orizzontamenti con sei angolari del medesimo peso (identici a quelli utilizzati nell’esperienza n. 1), disposti simmetricamente a due a due sui traversi delle tre intelaiature di piano. Ne conseguono i seguenti tre nuovi (e più bassi) valori per le tre frequenze di risonanza: f *=0,90 Hz, f *=2,85 Hz e f *=4,40 Hz, rispetto ai quali la sperimentazione può essere ripetuta e completata (senza più rischiare la suddetta compromissione di funzionamento per valori prossimi a f3*), anche con visualizzazione del “modo 3” nel quale risulta il secondo piano in opposizione di fase rispetto al primo e al terzo piano.
5 Viene da chiedersi perché quella rottura non abbia riguardato tutte le colonne, essendo uguali tra loro. La spiegazione più probabile è che quella uguaglianza è solo teorica, in quanto nella realtà sia il modello che il moto sono affetti da eterogeneità più o meno elevate, per inevitabile differenza tra “modello progettato” e “modello realizzato”.
6 Ovviamente nelle situazioni reali l’incremento delle masse è in genere da evitare essendo causa di maggiori
sollecitazioni.
CONFIGURAZIONE STRUTTURALE IRREGOLARE esperienza n. 3
Ora vediamo le conseguenze che, a seguito del moto oscillatorio, si manifestano su una configurazione strutturale irregolare.
Consideriamo una struttura formata da quattro pilastri (di uguale materiale e sezione), collegati in testa da un impalcato rigido, di cui due più corti – e quindi con una maggiore rigidezza – rispetto agli altri due. Per questa struttura “irregolare”, in presenza di moto oscillatorio alla base, diversamente da quello che avverrebbe in presenza di struttura “regolare” (soltanto traslazione del solaio), siccome le forze si distribuiscono in modo proporzionale alla rigidezza dei singoli elementi, ai pilastri più corti viene applicata una forza maggiore: il baricentro delle rigidezze non coincide con il baricentro delle masse, pertanto si generano effetti rotazionali del solaio (e, quindi, sollecitazioni torsionali nei pilastri).
DAI MODELLI ALLE COSTRUZIONI REALI
Si richiama di seguito l’emblematicità esemplificativa di dati accelerometrici misurati in fase sismica su alcune strutture pubbliche, monitorate in permanenza ai vari impalcati nell’ambito dell’Osservatorio Sismico delle Strutture (OSS), impiantato e gestito dall’ex-Servizio Sismico Nazionale10, soffermandosi – ad esempio – sulla particolare efficacia del confronto fra dati registrati per due strutture in c.a. a due piani fuori terra (di scuole nel Comune di Forlì), una “regolare” e l’altra “irregolare” (sia in pianta che in alzato), durante la scossa principale del 10 maggio 2000 (ML 4.4
– MW 4.8) dello sciame sismico di aprile-maggio 2000 nel faentino-forlivese. Vale la pena di notare che tale scossa non ha provocato danni ai due edifici.
Ampliamento (1993) di scuola a Forlì Scuola in c.a. (anni ’50) a Forlì
Configurazione dei sensori (Ampliamento in c.a. 1993)
Parametri di "strong motion"
(moto del suolo)
Dir | X (1) | Y (2) | Z (3) |
PGA (m/s2) | 0.89 | 1.25 | 0.71 |
PGV (mm/s) | 35.0 | 40.4 | 9.8 |
PGD (mm) | 2.3 | 3.6 | 0.4 |
PGA: picco di accelerazione
PGV: picco di velocità
PGS: picco di spostamento
Risposta strutturale (Massime accelerazioni strutturali e fattori di amplificazione dinamica)
Canale | Accelerazione massima (m/s^2) | Fattore di Amplificazione |
4 | 1.97 | 2.21 |
5 | 1.02 | 0.81 |
6 | 0.54 | 0.76 |
7 | 2.56 | 2.87 |
8 | 1.71 | 1.36 |
9 | 0.68 | 0.96 |
10 | 2.08 | 2.34 |
11 | 1.11 | 0.89 |
12 | 0.92 | 0.74 |
13 | 1.34 | 1.07 |
Configurazione dei sensori (Scuola in c.a. anni ‘50)
dir | X (1) | Y (2) | Z (3) |
PGA (m/s2) | 1.24 | 0.96 | 0.53 |
PGV (mm/s) | 44.8 | 37.6 | 12.8 |
PGD (mm) | 3.2 | 2.1 | 0.4 |
Canale | Accelerazione massima (m/s^2) | Fattore di Amplificazione |
4 | 1.89 | 1.97 |
5 | 1.97 | 1.59 |
6 | 0.91 | 0.73 |
7 | 1.03 | 1.07 |
8 | 2.33 | 1.88 |
9 | 2.33 | 2.42 |
10 | 1.10 | 0.88 |
11 | 1.23 | 1.28 |
12 | 4.75 | 3.83 |
13 | 2.87 | 2.99 |
14 | 2.06 | 1.66 |
15 | 2.06 | 2.15 |
16 | 1.82 | 1.47 |
17 | 2.31 | 2.41 |
18 | 1.00 | 1.04 |
19 | 1.20 | 0.97 |
20 | 1.29 | 1.04 |
21 | 1.41 | 1.47 |
22 | 1.39 | 1.45 |
23 | 1.88 | 1.52 |
24 | 2.38 | 1.92 |
25 | 1.18 | 1.23 |
Parametri di "strong motion" (moto del suolo)
Risposta strutturale (Massime accelerazioni strutturali e fattori di amplificazione dinamica)
Anche solo da un primo sommario confronto dei suddetti dati registrati in fase sismica e dopo aver constatato una sostanziale parità di “input sismico” 7 (applicato alla base dei due edifici), si può concludere che:
• per il primo edificio, di struttura regolare e con giunti sismici a norma, ad esempio il valore massimo (2,87) del fattore di amplificazione corrisponde al sensore “7” con una entità prossima al valore (2,21) corrispondente al parallelo sensore “4” posizionato sul medesimo impalcato all’altra estremità dell’edificio;
• invece, per il secondo edificio, di struttura irregolare (oltre che in pianta, anche in alzato: avendo un’ala del piano seminterrato “a pilotis”), il fattore di amplificazione in corrispondenza del sensore “12” non solo ha valore decisamente più alto (3,83), ma anche significativamente diverso da quelli (rispettivamente pari a 1,66 e 1,47) corrispondenti ai paralleli sensori “14” e “16” posizionati sul medesimo impalcato negli altri spigoli dell’edificio: ciò che evidentemente testimonia di “movimenti torsionali” importanti, oltre che determinanti per potenziali gravi danni in fase sismica in circostanze di probabili terremoti più violenti (di quello registrato il 10 maggio 2000), qualora non si intervenga prima con idonei rimedi.
A tale proposito, per un confronto qualitativo tra due “moti del suolo”, sia sui valori delle accelerazioni al suolo (in ordinata) che sulle “durate del moto forte” (in ascissa), si riporta di seguito – per la scossa principale in Abruzzo del 6 aprile 20098 – l’immagine dell’accelerogramma N-S (ad una distanza di 4,9 km dall’epicentro) registrato a L’Aquila dalla stazione AQV9 della Rete Accelerometrica Nazionale (RAN)10.
L'Aquila - main shock
Stazione AQV
Abruzzo Earthquake 6/04/09 h. 3.32 recorded at AQV – N-S: PGA = 5,49 m/s2 ≡ 0,560 g
6
4
2
accelerazione [m s-2]
0
-2
-4
-6
0 5 10 15 20 25 30
t [s]
7 Il che rivela una equivalenza di caratteristiche geotecniche dei due siti ai fini della loro “risposta sismica locale”.
8 Con valori di “Magnitudo Xxxxxxx o locale (ML)” e di “Magnitudo momento (MW)” rispettivamente di 5.8 e di 6.3.
9 Si tenga presente che nell’immagine relativa a tale stazione accelerometrica la scala dei tempi (in ascissa) e quella delle accelerazioni (in ordinata) sono la prima alla stessa scala e la seconda in scala doppia rispetto ai precedenti grafici relativi all’accelerazione al suolo in direzione x (per la registrazione a Forlì dell’evento del 10-5-2000).
10 Anche la Rete Accelerometrica Nazionale (RAN), così come l’Osservatorio Sismico delle Strutture (OSS), è gestita dall’ex-Servizio Sismico Nazionale, ora denominato Ufficio rischio sismico e vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile.
Il presente testo è stato condiviso dal Comitato tecnico scientifico (CTS)11 nella seduta di mercoledì 4 maggio 2011.
Nota redazionale
Il sito internet della Regione Xxxxxx-Romagna dedicato alla “sismica” è il seguente:
xxxx://xxxxxxxx.xxxxxxx.xxxxxx-xxxxxxx.xx/xxxxxxxx/xxxx/xxxxxxx
In tale sito, oltre ai recapiti telefonici e di e-mail, sono contenuti documenti e sviluppati temi che, anche per alcuni degli argomenti didattici sopra accennati in via preliminare e sintetica, possono fornire notizie e conoscenze di maggior dettaglio, come ad esempio contenuti nei capitoli relativi a:
›› La classificazione sismica
›› L.R. 30 ottobre 2008, n. 19 "Norme per la riduzione del rischio sismico" ….
Invece, tra i siti internet nazionali di più diretta utilità, anche per eventuali esigenze di “glossario” (su alcuni termini specifici utilizzati nel testo), si segnalano senz’altro i seguenti:
xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx/xxxx/xx/xxxxxxx_xxxxxxx.xx
xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx/
xxxx://xxxxx.xx.xxxx.xx/XxxxxXxx/
xxxx://xxxxx.xx.xxxx.xx/xxxxxxxxxx/xxx/XXXXXXXXX_XXXXX_Xxx.xxx
xxxx://xxxxxxx.xxxx.xx/xxxxxxx_xxxx/xxx/xxxxxxxxx/
xxxx://xxx.xxxx.xx/xxxxxxxxx/xxxxxxxxx-xxxxxxx/
xxxx://xxxxxxx.xx.xxxx.xx/XXXX00/
11 Il Comitato tecnico scientifico è stato istituito, con deliberazione della Giunta regionale 28 settembre 2009 n. 1430,
ai sensi dell’art. 4, c. 1 della legge regionale 30 ottobre 2008, n. 19 “Norme per la riduzione del rischio sismico”.
Allegato 3
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
«ALDINI VALERIANI -SIRANI»
Prot. n. 548/a Bologna, lì 29/01/2015.
Ai Presidenti delle Regioni Xxxxxx-Romagna e Toscana
Ai Presidenti delle Città metropolitane di Bologna e di Firenze Ai Presidenti delle Province di:
Ferrara, Modena, Parma, Ravenna e Rimini
Ai Presidenti di:
Unione montana dei comuni del Mugello, Unione della Romagna Faentina e Unione comuni modenesi Area Nord
Ai Sindaci dei Comuni di:
Bologna, Borgo San Xxxxxxx (FI), Faenza (RA), Ferrara, Mirandola (MO), Parma, Rimini e Scandicci (FI)
LORO SEDI
OGGETTO: Accordo di rete tra Istituti Superiori di secondo grado per la creazione di una rete di istituzioni
scolastiche rivolta alla riduzione del rischio sismico denominata “RETE RESISM”.
Con la presente nota si comunica la sottoscrizione, avvenuta a Bologna il 9 gennaio 2015 ai sensi delle norme vigenti in materia, dell’accordo di rete in oggetto (allegato in copia) tra i seguenti otto Istituti Superiori di secondo grado:
- IIS Xxxxxx Xxxxxxxxx – Sirani di Bologna
- IIS Giotto Ulivi di Borgo San Xxxxxxx (FI)
- ITCG Oriani di Faenza (RA)
- ITI Copernico-Carpeggiani di Ferrara
- IIS Galilei di Mirandola (MO)
- ITG Rondani di Parma
- ITG Belluzzi – Da Vinci di Rimini
- IIS Xxxxxxx – Newton di Scandicci (FI).
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
«ALDINI VALERIANI -SIRANI»
Detta comunicazione formale alle Regioni e alle Amministrazioni Locali di relativa appartenenza territoriale viene effettuata al fine di attivare possibili forme di collaborazione, per il migliore espletamento delle proprie attività funzionali al raggiungimento delle finalità stabilite dall’art. 4, in attuazione dell’art. 6 del suddetto accordo di rete.
Simili attività sono già state in parte effettuate negli scorsi mesi o sono in corso o già programmate in alcuni degli Istituti aderenti, attraverso iniziative rivolte anche a Scuole secondarie di primo grado e a gruppi di cittadini, con contenuti documentati in genere nei corrispondenti siti internet.
L’accordo di rete RESISM permetterà innanzitutto nel prossimo anno scolastico l’eventuale organizzazione calendarizzata – tra le otto scuole firmatarie dell’accordo – di una settimana di mostra- laboratorio aperta anche alle altre scuole e alla cittadinanza del proprio ambito territoriale. Altri Istituti Superiori di secondo grado interessati alla sottoscrizione del presente accordo potranno nel frattempo aderirvi con le facili modalità previste. Tale accordo, inoltre, favorirà lo scambio di esperienze e la circolazione di buone pratiche progettate all’interno degli Istituti aderenti, compresa anche la produzione di materiale didattico e laboratoriale.
Le Amministrazioni in indirizzo potranno ovviamente acquisire ulteriori specifiche informazioni sulle attività svolte o previste rivolgendosi direttamente all’Istituto scolastico ricadente nel proprio territorio che ha sottoscritto l’allegato accordo di rete RESISM. Visto l’interesse finora riscontrato tra i numerosi fruitori delle iniziative già svolte, è auspicio condiviso dai Dirigenti scolastici degli otto Istituti aderenti che le Amministrazioni in indirizzo vorranno proporre idonee e concrete modalità collaborative per la migliore e più estesa attuazione dell’accordo di rete in oggetto.
In attesa di riscontro, si inviano distinti saluti.
Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxx
Dirigente Scolastico dell’IIS Xxxxxx Xxxxxxxxx – Sirani
Capofila della “Rete RESISM” per il triennio 2015-2017
Allegato n. 1
fra Istituti Superiori di secondo grado per la creazione di una rete di istituzioni scolastiche rivolta alla riduzione del rischio sismico e denominata
“ RETE RESISM ”
- Visto l’art. 15 della Legge n. 241/1990 che dispone “… le pubbliche amministrazioni possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune…” ;
- Visto l’art. 21 della Legge n. 59/1997 relativo all’attribuzione di autonomia funzionale e personalità giuridica alle Istituzioni Scolastiche;
- Considerato che l’art. 7, comma 2, del DPR 275/99 consente l’adozione di accordi di rete tra diverse istituzioni scolastiche per la realizzazione di attività di comune interesse;
- Atteso che l’art. 33 del D.I. n. 44/2001 prevede che il Consiglio d’Istituto deliberi in ordine all’adesione a reti di scuole e consorzi;
- Considerato che le Istituzioni Scolastiche che sottoscrivono il presente accordo di rete intendono collaborare per l’attuazione di iniziative comuni che favoriscono la crescita di una cultura sismica nelle popolazioni sia scolastiche che territoriali;
- Atteso che l’attività della rete di cui al presente accordo ha come scopo principale la progettazione e sperimentazione di percorsi didattici formativi e la condivisione di opzioni formative e accordi anche con altri enti ed associazioni interessati alla divulgazione delle conoscenze sugli eventi sismici e sui loro effetti, la realizzazione di spazi di discussione per proposte di attività: iniziative aventi per obiettivo la riduzione del rischio sismico;
- Preso atto che l’adesione al presente accordo è stata deliberata dai competenti Organi Collegiali degli Istituti aderenti;
Tutto ciò visto e atteso le seguenti Istituzioni Scolastiche Autonome nelle persone dei rispettivi Dirigenti Scolastici
1 | IIS Xxxxxx Xxxxxxxxx-Sirani – Bologna | D.S. Xxxxxxxxx XXXXXX |
2 | ITG Belluzzi-DaVinci – Rimini | D.S. Xxxxx XX XXXXXX |
3 | ITCG X. Xxxxxx – Faenza (RA) | D.S. Xxxxx XXXXXXXX |
4 | IIS Xxxxxxx Xxxxxxx – Mirandola (MO) | D.S. Xxxxxx XXXXXXXX |
5 | ITI Copernico-Carpeggiani - Ferrara | D.S. Xxxxxxx XXXXXXXXXXX |
6 | ITG Xxxxxxx Xxxxxxx - Parma | D.S. Xxxxxxxxxx XXXXXX |
0 | XXX Xxxxxx Xxxxx – Xxxxx Xxx Xxxxxxx (XX) | D.S. Xxxxxxx XXXXXXXXX |
8 | XXX Xxxxxxx-Xxxxxx – Scandicci (FI) | D.S. Xxxxxxx XXXXXXX |
Viste le delibere dei rispettivi Consigli d’Istituto
CONVENGONO
Art. 1 – PREMESSE
Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale dell’accordo.
Art. 2 – DEFINIZIONE
Per “Istituzioni Scolastiche Aderenti” si intendono le Istituzioni Scolastiche Autonome che, citate in premessa, sottoscrivono il presente accordo. Qualunque altro istituto, statale o paritario, del territorio della regione Xxxxxx-Romagna e di altre regioni, potrà, in futuro, chiedere di entrare a far parte della Rete presentando formale richiesta all’Istituto capofila di cui all’art. 8, e allegando delibera del proprio Consiglio d’Istituto. La richiesta sarà accolta senza ulteriori formalità.
Art. 3 – DENOMINAZIONE
E’ istituito il collegamento in rete fra le Istituzioni Scolastiche che aderiscono al presente accordo che assume il nome di “Rete per l’Educazione Sismica”, per brevità “RESISM”.
Art. 4 – FINALITA’
Il presente accordo ha lo scopo di soddisfare il comune interesse:
1- alla progettazione di percorsi di apprendimento finalizzati alla divulgazione, nei propri territori di riferimento ed oltre, delle conoscenze scientifiche dei fenomeni sismici, delle loro cause e conseguenze, e alla riduzione del rischio sismico;
2- alla realizzazione e produzione di materiali didattici divulgativi, modelli e procedure scientificamente validate, dimostrazioni e produzione di materiali multimediali, simulazioni ed esercitazioni per la diffusione della cultura sismica;
3- al confronto di esperienze e proposte per la sicurezza sismica nelle rispettive sedi; 4- alla partecipazione a bandi per progetti di diffusione della cultura sismica.
Art. 5 – OGGETTO
Le attività della rete porteranno alla produzione di materiale didattico e laboratoriale, modelli e procedure che saranno messi a disposizione di tutti i membri. La collaborazione tra i partner della rete per il raggiungimento degli obiettivi comuni, lo scambio di esperienze, la circolazione di buone pratiche progettate all’interno dei singoli Istituti saranno il valore aggiunto all’impegno istituzionale degli Istituti aderenti. Per questo la rete si strutturerà in maniera policentrica in modo da valorizzare le esperienze e le eccellenze delle quali ciascuna Istituzione Scolastica autonoma è portatrice.
Art. 6 – COLLABORAZIONI
Per il migliore espletamento delle proprie attività, funzionali al raggiungimento delle finalità di cui all’art. 4, gli Istituti aderenti:
- daranno comunicazione formale del presente accordo alle Regioni e alle Amministrazioni Locali di relativa appartenenza territoriale, al fine di attivare possibili forme di collaborazione;
- potranno in ogni caso avvalersi di collaborazioni con associazioni di volontariato, oltre che con singoli esperti qualificati nella divulgazione tecnica, al fine di estendere ed aggiornare i contenuti delle loro iniziative.
Art. 7 – DURATA
Il presente accordo ha validità triennale dalla data di sottoscrizione dello stesso ed è tacitamente rinnovato per un successivo triennio, salva diversa proposta di uno degli Istituti aderenti.
Xxxxxxx membro della Rete sarà ovviamente libero di partecipare fino a quando riterrà utile continuare a farlo. Unico impegno è quello di concludere le iniziative comuni già in essere e per le quali sia stato preso un impegno essenziale per il buon esito dell’accordo. Il recesso va comunicato in forma scritta all’istituzione scolastica capofila con almeno tre mesi di anticipo.
Art. 8 – ISTITUTO CAPOFILA CON FUNZIONI DI COORDINAMENTO
L’istituzione capofila della Rete svolge la funzione di coordinamento per tre anni scolastici, facendosi anche carico degli eventuali oneri amministrativi. Per approvazione unanime dei partecipanti l’Istituto di Istruzione Superiore “Aldini Valeriani – Sirani” assume il ruolo di capofila della Rete per il primo triennio. I Dirigenti Scolastici potranno delegare a rappresentarli nella Rete propri docenti e collaboratori i cui nominativi e relativi riferimenti andranno comunicati all’Istituto capofila con lettera formale.
Non sono previsti altri organi all’infuori dell’Assemblea generale della Rete, costituita dai Dirigenti Scolastici e da docenti e collaboratori dagli stessi indicati. Tale Assemblea si dovrà tenere almeno una volta ad inizio di ogni anno scolastico.
Art. 9 – PROGETTAZIONE E GESTIONE ATTIVITA’
Ogni istituto potrà progettare e gestire autonomamente attività che rispondano alle finalità di cui all’art. 4, informandone la Rete attraverso l’Istituto capofila, impegnandosi a socializzare le migliori pratiche didattiche, educative ed organizzative di cui è portatore. E’ fatto obbligo, nel caso di utilizzo di materiali di altri componenti la Rete, di darne tempestiva comunicazione all’Istituto capofila che ne informerà gli altri componenti per eventuali ulteriori forme di collaborazione. Nel caso l’Assemblea deliberi di prendere iniziative che coinvolgono più Istituti, ogni singolo Istituto potrà valutare, di volta in volta, se aderire o meno alla singola iniziativa.
Art. 10 – FINANZIAMENTI
Ogni Istituzione Scolastica aderente farà fronte in proprio alle eventuali spese per la partecipazione agli incontri e per l’eventuale retribuzione del lavoro aggiuntivo ai propri docenti e/o esperti esterni coinvolti nelle attività della Rete. Si deciderà di volta in volta sul finanziamento comune di eventuali iniziative concordate e sulle modalità di gestione dei relativi fondi. Nessun compenso è previsto, a nessun titolo, per chiunque coordini la Rete o collabori nell’organizzazione della Rete stessa.
Art. 11 – NORME FINALI
L’accordo viene inviato alle istituzioni Scolastiche aderenti per la relativa pubblicazione all’Albo e per il deposito presso la segreteria dell’Istituto, dove gli eventuali interessati potranno prenderne visione ed estrarne copia.
Per quanto non espressamente previsto, si rimanda all’ordinamento generale in materia di istruzione e alle norme che regolano il lavoro nel comparto scuola.
Le Istituzioni scolastiche aderenti alla Rete dovranno altresì garantire, ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 30/6/2003 n. 196 e del D.M. 07/12/2006 n. 305 (norme in materia di protezione dei dati personali) che i dati personali forniti o acquisiti saranno oggetto di trattamento, nel rispetto della citata normativa, esclusivamente per le finalità connesse agli adempimenti richiesti per l’esecuzione degli obblighi di cui al presente accordo.
Bologna, lì 9 gennaio 2015
Istituto e Sede | Rappresentante | Firma |
XXX Xxxxxx Xxxxxxxxx-Xxxxxx Xxx X. Xxxxxxxxxx, 0 Xxxxxxx | D.S. Xxxxxxxxx XXXXXX | Xxxxxxx |
ITG Belluzzi-DaVinci Xxx Xxxxxxx 00 Xxxxxx | D.S. Xxxxx XX XXXXXX | Xxxxxxx |
ITCG A. Oriani Xxx Xxxxxxx, 0 Xxxxxx (XX) | D.S. Xxxxx XXXXXXXX | Firmato |
IIS Xxxxxxx Xxxxxxx Xxx X. Xxxxxxx, 0 Xxxxxxxxx (XX) | D.S. Xxxxxx XXXXXXXX | Firmato |
ITI Copernico-Carpeggiani Xxx Xxxxxxxxxxxxx, 00 Xxxxxxx | D.S. Xxxxxxx XXXXXXXXXXX | Firmato |
ITG Xxxxxxx Xxxxxxx Xxx Xxxxx Xxxxxx, 0/X Xxxxx | D.S. Xxxxxxxxxx XXXXXX | Xxxxxxx |
IIS Giotto Ulivi Xxx Xxxxxx Xxxxxx, 00 Xxxxx Xxx Xxxxxxx (XX) | D.S. Xxxxxxx XXXXXXXXX | Firmato |
XXX Xxxxxxx-Xxxxxx Xxx Xxxxxxxx Xx Xxxxx, 0 Xxxxxxxxx (XX) | D.S. Xxxxxxx XXXXXXX | Xxxxxxx |
Allegato 4
xxxxxx@xxx.xx
Accordo del 09/01/2015 Istituti aggiunti fino al 30/11/2017
Regione E.R. | Istituti Superiori aderenti alla Rete RESISM | Istituti Superiori aderenti alla Rete RESISM |
Piacenza | IS "Tramello - Cassinari" Xxx Xxxxx, 00 - Xxxxxxxx | |
Xxxxx | ITT Indirizzo CAT "Xxxxxxx Xxxxxxx" Xxx Xxxxx Xxxxxx, 0/X - Xxxxx | |
Xxxxxx | ISS "Xxxxxxx Xxxxxxx" Xxx 00 xxxxxx - Xxxxxxxxx (XX) | ITG "Xxxxxxx Xxxxxxx" Xxx Xxxxxxxxx, 00 - Xxxxxx |
Xxxxxxx | (D.S. Istituto capofila di rete) | ITCG "Xxxxxxxxx - Pacinotti" Xxx Xxxxxxxxx, 0 - Xxxxxxx IIS "Archimede" Xxx Xxxxx, 00/X - Xxx Xxxxxxxx xx Xxxxxxxxx (XX) IIS "Paolini - Xxxxxxxx" Xxx Xxxxxxxxxxxx, 0 - Xxxxx (XX) |
XXX "Xxxxxx Xxxxxxxxx - Xxxxxx" Xxx Xxxxxxxxxx, 0/00 - Xxxxxxx | ||
Xxxxxxx | IIS "X. Xxxxxxxxx - X. Xxxxxxxxxxx"" Xxx Xxxxxxxxxxxxx, 00 - Xxxxxxx | |
Xxxxxxx | ITS - Indirizzo CAT "Xxxxxxx Xxxxxx" Xxx Xxxxxxx, 0 - Xxxxxx (XX) | ITG "Xxxxxxx Xxxxxxx" Xxx X. Xxxxxxx, 0 - Xxxxxxx |
Xxxxx-Xxxxxx | XX - Indirizzo CAT "Saffi / Xxxxxxx" Xxx Xxxxxxx Xxxxxx, 0 - Xxxxx | |
Xxxxxx | ITTS - indirizzo CAT "X. Xxxxxxxx - X. Xx Xxxxx" Xxx Xxx Xxxxx, 00 - Xxxxxx |
Xxxxxxx Xxxxxxx | Istituti Superiori aderenti alla Rete RESISM | Istituti Superiori aderenti alla Rete RESISM |
Firenze | IIS - indirizzo CAT "Giotto Ulivi" Xxx Xxxxxx Xxxxxx, 00/00 - Xxxxx Xxx Xxxxxxx (XX) | ISIS - indirizzo CAT "Xxxxxxx Xxxxxx" X.xx Xxxxxx Xxxx X' Xxxxxx - Xxxxxxx x Xxxxxx Xxxxxxxx (XX) |
ISIS - indirizzo CAT "Russell - Newton" Xxx Xxxxxxxx Xx Xxxxx, 0 - Xxxxxxxxx (XX) | ITG "Xxxxxxx Xxxxxxxxx" Xxx Xxxxxx, 00 - Xxxxxxx | |
Xxxxx | ITG "Xxxxxxx Xxxxxxxxx" Xxx Xxxxxxxx x Xxxxxxxxx, 000 - Xxxxx |
N.B. La campitura segnala la presenza in 11 Istituti di tavola vibrante didattica
Italia Centrale | Istituti Superiori aderenti alla Rete RESISM | Istituti Superiori aderenti alla Rete RESISM |
Ascoli Xxxxxx | ISIS - indirizzo CAT "Xxxxxxx X" Xxx xxxxx Xxxxx, 0 - Xxxxxx Xxxxxx | |
Xxxxxxx | IIS - indirizzo CAT "Battaglia-De Gasperi" Xxx Xxxxxxxx, 0 - Xxxxxx (XX) | |
Xxxxx | ISIS - indirizzo CAT "Xxx Xxxxxxxxxxx" Xxx Xxxxxx Xxxxx Xxxxx, 00/X - Xxxxx |
Allegato 5
VERBALE di incontro in data 16-6-2017 a Bologna presso IIS AVS della rete interregionale denominata RESISM tra Istituti superiori di secondo grado per la riduzione del rischio sismico
Premessa
Motivazioni e contenuti per lo svolgimento dell’incontro del 16 giugno 2017 presso l’IIS “Xxxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxx” (AVS) stanno nella lettera di convocazione e nei diversi link in essa presenti al fine di consentire una acquisizione e valutazione di materiali didattici approntati – con diversi gradi di approfondimento – per alcune delle iniziative svolte nel corso dell’anno scolastico 2016/2017 (allegato 1).
Sono stati invitati a detto incontro dirigenti scolastici e docenti di Istituti superiori di secondo grado, sia quelli già aderenti alla rete RESISM e sia altri partecipi (a vario titolo) ad iniziative della rete RESISM; si è altresì ampliato l’invito, dove possibile, anche a rappresentanti di strutture pubbliche e di associazioni che hanno interagito con dette iniziative o direttamente promosso incontri rivolti alla cittadinanza o a gruppi di professionisti. Il quadro d’insieme degli invitati ha quindi come riferimento lo stesso prospetto di appuntamenti RESISM per l’anno scolastico 2016/2017 nella prima versione in bozza – già allegata alla lettera di convocazione – nel frattempo integrata con le comunicazioni pervenute dai docenti referenti di RESISM per gli Istituti “Vasari” e “Russell- Newton” nei rispettivi comuni di Figline e Xxxxxx Xxxxxxxx e di Scandicci in provincia di Firenze (allegato 2).
Inoltre, sono stati invitati all’incontro i collaboratori volontari, alcuni appartenenti a varie sedi universitarie o CNR, che hanno contribuito all’impianto e aggiornamento dell’informazione didattica con contenuti interdisciplinari, nella consapevolezza di aver potuto usufruire a tal fine delle intuizioni e degli incoraggiamenti derivanti dal magistrale e appassionato lavoro dei compianti proff. Xxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxx e Xxxxx Xxxxxxxx.
Il quadro di dettaglio – riportato di seguito – dei 42 presenti all’incontro del 16 giugno 2017 (svolto pur nelle sfavorevoli circostanze di uno sciopero dei trasporti e della fine dell’anno scolastico) evidenzia la ricchezza partecipativa.
1
RESISM xxxxxx@xxx.xx
Presenti a incontro del 16-6-2017
X Istituti Superiori aderenti alla Rete RESISM X Altri Istituti Superiori coinvolti nell'a.s. 2016-2017
Xxxxx Xxxxxxx xxxxx.xxxxx@xxxxx.xxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx xxx.xxxxx@xxxxx.xx
Regione E.R. | Istituti Superiori aderenti alla Rete RESISM | Altri Istituti Speriori coinvolti nell'a.s. 2016-2017 |
Piacenza | ITG "Xxxxxxx Xxxxxxxx" | |
Xxx Xxxxx, 00 - Xxxxxxxx | ||
Xxxxx | ITT Indirizzo CAT "Xxxxxxx Xxxxxxx" Xxx Xxxxx Xxxxxx, 0/X - Xxxxx | |
Xxxxxx Xxxxxx | ITSG "Xxxxxx Xxxxxx" Xxx Xxxxxxx, 00 - Xxxxxx Xxxxxx Istituto Superiore "Xxxxx Xxxxxxx" Xxx Xxxxx, 0 - Xxxxxxxxx | |
Xxxxxx | ISS "Xxxxxxx Xxxxxxx" Xxx 00 xxxxxx - Xxxxxxxxx (XX) | ITG "Xxxxxxx Xxxxxxx" Xxx Xxxxxxxxx, 00 - Xxxxxx |
Xxxxxxx | (D.S. Istituto capofila di rete) IIS "Xxxxxx Xxxxxxxxx - Sirani" Xxx Xxxxxxxxxx, 0/00 - Xxxxxxx ITCG "Xxxxxxxxx - Pacinotti" Xxx Xxxxxxxxx, 0 - Xxxxxxx | XXX "Xxxxxx" - Xxxxxx Xxxxxxxx XXX "Xxxxx Xxxxxxx" - Xxxxxxx (XX) ISITS "Archimede" - San Xxxxxxxx in Persiceto IIS "Paolini - Xxxxxxxx" - Imola IIPLE - Bologna |
Ferrara | IIS "X. Xxxxxxxx - X. Xxxxxxxxxxx"" Xxx Xxxxxxxxxxxxx, 00 - Xxxxxxx | IIS . indirizzo CAT "G.B. Xxxxxxx" Xxx Xxxxxxx Xxxxxx, 00 - Xxxxxxx |
ITS - Indirizzo CAT "Xxxxxxx Xxxxxx" Xxx Xxxxxxx, 0 - Xxxxxx (XX) | ||
ITG "Xxxxxxx Xxxxxxx" Xxx X. Xxxxxxx, 0 - Xxxxxxx | ||
Xxxxx-Xxxxxx | XX - Indirizzo CAT "Saffi / Xxxxxxx" Xxx Xxxxxxx Xxxxxx, 0 - Xxxxx | XX - indirizzo CAT "Garibaldi / Da Vinci" Xxxxxx X. Xxxxxxxxxxx, 00 - Xxxxxx |
Xxxxxx | ITTS - indirizzo CAT"X. Xxxxxxxx - X. Xx Xxxxx" Xxx Xxx Xxxxx, 00 - Xxxxxx | Liceo Scienze Umane "Valgimigli" Vicolo Montirone - Rimini |
Xxxxxxxxx Xxxxxxx xxx.xxxxxxxxxx@xxxxx.xxx
De Maria Ferdinando xxxxxxx.xxxxxxxxxx@xxxxx.xxx
Xxxxxxxxx Xxxxxxx xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxx.xxx
Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx | |||
Grillo Salvatore | Catasta Xxxxxxx | ||
Xxxx Xxxxx | Martino Achille | ||
Xxxxxxx Xxxxxxxx | Xxxxxxxxx Xxxx | ||
Xxxxxxxx Xxxxxxxx | Colosimo Valentina | ||
Xxxxxx Xxxx | |||
Villa Marco |
N.B. La campitura segnala la presenza in 11 Istituti di tavola vibrante didattica
Buitoni Xxxxx xxxxxxxxxxxx@xxxxx.xx
Altri presenti a incontro del 16-6-2017
X Agenzia RER alla sicurezza territoriale e alla protezione civile
Xxxxxxxxxx Xxxxxxx xxxxxxxxxxx@xxxxxxx.xxxxxx-xxxxxxx.xx
X Area Educazione alla Sostenibilità (ARPAE)
Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx
X AUSL Bologna
Xxxxxx Xxxxxx
X Associazione "IO NON TREMO"
Xxxxxxxxxx Xxxxx
X Unindustria Bologna Xxxxxxx Xxxxx
X Associazione geometri volontari Xxxxxx-Romagna
Xxxxxxxxx Xxxxx x.xxxxxxxxx@xxxxxxxx.xx Collegio Geometri Bologna X Collegi Xxxxxx-Romagna
Xxxxxxx Xxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxx.xxx
X Xxxxxx xxxxx-xxxxxxxxx Xxxxx - Xxxxxxxxxxx xx Xxxx
Xxxxxx Xxxxxxx
Xxxxx Xxxxxxx
X Manos Sin Fronteras Xxxxxx Xxxxxxxx Xxxxx Xxxx Xxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx
xxxxxx.xxxxxxxxx@xxxxx.xxx xxxxxxxx.xxxxxxxx00@xxxxx.xxx
Xxxxx Xxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx.xxxxxxx@xxxxx.xxx Xxxxxxx Xxxx xxxxxxxxxxx@xxxxxxxx.xx
Regione Toscana | Istituti Superiori aderenti alla Rete RESISM | Altri Istituti Speriori coinvolti nell'a.s. 2016-2017 |
Firenze | ISIS - indirizzo CAT "Xxxxxxx Xxxxxx" Figline e Xxxxxx Xxxxxxxx (FI) | |
IIS - indirizzo CAT "Giotto Ulivi" Borgo San Xxxxxxx (FI) | ||
ISIS - indirizzo CAT "Russell - Newton" Scandicci (FI) | ||
ITG "Xxxxxxx Xxxxxxxxx" Xxx Xxxxxx, 00 - Xxxxxxx | ||
Xxxxx | ITG "Xxxxxxx Xxxxxxxxx" Xxx Xxxxxxxx x Xxxxxxxxx, 000 - Xxxxx |
Xxxxxxx Xxxxx xxxxxxxxxx@xxxxx.xxx
Xxxxxxxxx Xxxxxxx xxxxxxxxx.xxxxxx@xxxxx.xxx Xxxxxx Xxxxx xxxxxxxxxxx@xxxxxx.xx
Xxx Xxxxxxxx xxxxxxx.xxx@xxxxx.xxx
Ialia Centrale
Ascoli Xxxxxx
Altri Istituti Speriori coinvolti nell'a.s. 2016-2017
Perugia
Rieti
Istituti Superiori aderenti alla Rete RESISM
ISIS - indirizzo CAT "Xxxxxxx X" Xxx xxxxx Xxxxx, 0 - Xxxxxx Xxxxxx
IIS - indirizzo CAT "Battaglia-De Gasperi" Xxx Xxxxxxxx, 0 - Xxxxxx (XX)
ISIS - indirizzo CAT "Xxx Xxxxxxxxxxx" Xxx Xxxxxx Xxxxx Xxxxx, 00/X - Xxxxx
Xxxxxx Xxxxxx xxxxxx@xxxxxx.xx
Ialia Meridionale | Istituti Superiori aderenti alla Rete RESISM | Altri Istituti Speriori coinvolti nell'a.s. 2016-2017 |
Potenza | Liceo Scientifico Statale "Xxxx Xxxxx Xxxxxxxx" Via Anzio - Potenza |
Collaboratori volontari della Rete RESISM presenti all'incontro del 16-6-2017 | |||
Xxxxxxx Xxxxxx | Xxxxxxx Xxxxxxxx | ||
Guagenti Elisa | Serafini Giorgio | ||
Xxxxx Xxxx | Valentini Mafalda |
Svolgimento della riunione
Xxxxxxxxx Xxxxxx, dirigente scolastico dell’IIS AVS, nell’introdurre l’incontro, richiama a grandi linee le motivazioni e la tempistica legate alla installazione in forma definitiva della mostra “IO NON TREMO” ideata e realizzata a Rimini nel 2011 da coloro che hanno dato origine alla omonima Associazione di Promozione Sociale, il cui presidente, xxx. Xxxxx Xxxxxxxxxx, è presente alla riunione; cita quindi le ragioni della costituzione della rete RESISM avvenuta nel gennaio 2015 fra otto Istituti della Regione Xxxxxx-Romagna e della Regione Toscana: apprezza il rapido incremento degli Istituti aderenti (attualmente, sono diciassette) anche a seguito del doveroso contatto e quindi coinvolgimento di Istituti delle regioni del Centro Italia colpite dalla crisi sismica del 2016/2017; registra il recente interessamento per l’iniziativa da parte di qualche Istituto dell’Italia Meridionale.
Ricorda poi la realizzazione delle dieci tavole vibranti didattiche (TVD) e l’assegnazione di nove di esse ad altrettanti Istituti distribuiti geograficamente tra Xxxxxx-Romagna e Toscana in modo da potere rappresentare punti di aggregazione per altre scuole limitrofe.
Cita l’Istituto “Nottolini” di Lucca che ha realizzato in proprio una TVD sul medesimo progetto di quelle realizzate lo scorso anno dallo IIS AVS. Richiama il recente avanzamento didattico annunciato con la lettera di convocazione (link: xxxxx://xxx.xxxxxxx.xxx/xxxxx?xxx0xxxxxxXXx), conseguito a partire dalla donazione della società GIMA SpA di Zola Predosa e dall’esperienza di un allievo dell’IIS AVS che aveva ivi svolto un periodo di alternanza scuola/lavoro, di cui parlerà Xxxxx Xxxx, il docente di automazione che assieme ad altri ha curato la realizzazione.
Quindi cita il progetto del proprio Istituto che, a partire dal prossimo anno scolastico, nell’ambito di un accordo di collaborazione con la società IBM (che potrebbe favorire l’adozione di software gratuito), prevede la possibilità di dotare gli allievi di un “robottino”, basato su un hardware del valore di 120-130 Euro, in grado di apprendere e “auspicalmente” di affiancare gli operatori RESISM nella gestione dell’allargamento della rete.
Annuncia che nei prossimi giorni si avvieranno i contatti con il MIUR ed eventualmente con il Ministero dell’ambiente per verificare la possibilità di un riconoscimento governativo alle iniziative della rete RESISM che comincia ormai ad avere valenza nazionale.
Essendo prossima la scadenza dei tre anni previsti nell’Accordo, per il ruolo di capofila della rete RESISM, dichiara infine che, in assenza di altre candidature, l’IIS AVS è disponibile a continuare a ricoprire tale ruolo.
Xxxxx Xxxx, docente di automazione all’IIS AVS, spiega come si è sviluppato l’avanzamento didattico della TVD per permettere l’osservazione del comportamento di modelli sottoposti a sollecitazioni composte. Il prototipo della nuova TVD si basa su di un motore di tipo brushless a tecnologia evoluta, collegato a una vite a riciclo di sfere che, associato a un driver e a una CPU, permette una sollecitazione secondo i valori di assegnate equazioni di moto. Resta da implementare la possibilità di effettuare la regolazione in continuo di moti complessi.
Xxxxxxxx Xxxxxxx, collaboratore volontario, coglie l’invito di Xxxxxxxxx Xxxxxx al coinvolgimento di altri Istituti per l’attività di avanzamento didattico e specificamente auspica un incontro a breve fra i tre Istituti tecnici industriali aderenti alla Rete – cioè fra lo stesso IIS AVS, l’IIS “Xxxxxxx” di Mirandola e l’ITI “Copernico-Carpeggiani” di Ferrara - per l’implementazione degli sviluppi della TVD mentre agli Istituti con indirizzo CAT sarebbe principalmente demandata la realizzazione di nuovi modelli didattici: a titolo di esempio, cita i possibili sviluppi del modello a tre piani con ovvio invito ai collaboratori volontari universitari a proporre suggerimenti per l’aggiornamento e il potenziamento dei modelli impiegati nelle dimostrazioni, anche per fare fronte all’incremento e alla differenziazione della domanda di informazione, con risposte basate su contenuti interdisciplinari.
Per altri aspetti, anche organizzativi come emersi durante la stessa preparazione di questo incontro, Xxxxxxx:
• cita l’attività dell’Istituto “Vasari”, basata sull’utilizzo “esterno” della TVD presso scuole superiori di primo grado per il coinvolgimento delle classi di 3^, oltre che per iniziative rivolte ai cittadini, ampliando così in Toscana l’altra cospicua attività già portata avanti dall’Istituto “Giotto Ulivi” di Borgo San Xxxxxxx (FI);
• sempre nell’ambito dell’ampliamento della platea a classi di 3^ delle scuole superiori di primo grado, ringrazia il dottor Xxxxx Xxxxxxx di Unindustria Bologna per il rinnovato invito a partecipare a FARETE: un’iniziativa in cui sono illustrati progetti per la scuola che – anche quest’anno – si svolgerà il 6 e 7 settembre p.v. in un padiglione della Fiera di Bologna;
• comunica che dal Comune di Ferrara, precisamente dal Centro Idea, che è uno dei 38 Centri di Educazione alla Sostenibilità (CEAS) operanti in Xxxxxx-Romagna, è pervenuta la richiesta di fare partecipare alla mostra-laboratorio le classi di 3^ di tutte le scuole superiori di primo grado del territorio di competenza;
• rivolge un cordiale benvenuto a Xxxxxx Xxxxxx, docente dell’Istituto “Xxxxxxxxxxx” di Rieti e ricorda quanto avvenuto all’indomani del sisma del 24 agosto 2016 in Italia centrale, allorché Xxxxxxxxx Xxxxxx offrì la disponibilità – a diversi Istituti superiori prossimi all’area epicentrale – per una collaborazione sul fronte dell’informazione e formazione sul rischio sismico. Ci furono due primi incontri a Bologna, il 21 ottobre 2016 con la classe 5^ di tale Istituto e circa un mese dopo (il 25 novembre) con le classi di 4^ dell’Istituto “Xxxxxxx X” di Ascoli Xxxxxx (xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx/xxxxxxxxx/xxxxxx-xx-xxxx-xx-xxxxxx-xxxxxx-xx- rischio-sismico-incontra-i-ragazzi-di-rieti-e-di-ascoli) e, subito a seguire, la richiesta di recarsi nel centro Italia; richiesta che è stato possibile soddisfare grazie al sostegno logistico e operativo dell’Associazione dei Geometri Volontari dell’Xxxxxx Xxxxxxx permettendo così una utile missione in due puntate: a gennaio 2017 (per Istituti di Norcia, Rieti e Ascoli Xxxxxx) e ad aprile 2017 (per due incontri con docenti a Recanati-MC, organizzati dall’Associazione S.E.T.A.);
• sottolinea l’importanza della presenza di Xxxxx Xxxxxxxx, già docente di meccanica razionale al Politecnico di Milano, in logica di continuità con il convegno “Terremoti e riduzione del rischio sismico: conoscere per partecipare” svolto a Mirandola il 4 novembre 2016 e, quindi, di sostanziale intesa con altri relatori di quello stesso convegno (Xxxxxxx Xx Xxxxx, già direttore del Servizio Sismico Nazionale, e Xxxxxxxx Xxxxxxx, già presidente del Comitato tecnico scientifico della Regione Xxxxxx-Romagna; nonché Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx, urbanista – Centro di Studi Sociali dell’Università di Coimbra in Portogallo – esperto di partecipazione nella pianificazione territoriale, e Xxxxxx Xxxxxxxxxxx, già docente di ingegneria geotecnica sismica all’Università di Firenze);
• ricorda come vi siano altri volontari che rendono possibile la complessa attività di RESISM – perché le Scuole, con i loro soli docenti, non potrebbero fare fronte all’ampliamento della domanda – e, quindi, cita e sollecita a intervenire coloro che hanno accolto l’invito alla riunione, ad es. in rappresentanza dell’Agenzia RER alla sicurezza territoriale e alla protezione civile, dell’Area educazione alla sostenibilità (ARPAE-ER), delle ASL, di Centri Civici, di Associazioni di promozione sociale…..
Xxxxxx Xxxxxx della AUSL di Bologna informa che, in quanto operatore della sanità si era sempre occupato di terremoti per gli aspetti socio-sanitari e che ora, nella sua attuale mansione dedicata alla salute e alla sicurezza negli ambienti di lavoro, si dedica, fra l’altro, all’organizzazione in collaborazione con Xxxxxxxxxx Xxxxx, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Castel Maggiore (BO), dell’evento che si svolge la domenica di fine maggio alla Montagnola di Bologna, per informare i ragazzi e le ragazze delle scuole e i loro parenti sugli aspetti della sicurezza sul posto di lavoro: comunica che la tematica connessa ai terremoti è stata inserita nei programmi dei corsi che vengono erogati agli addetti alla sicurezza delle imprese e delle istituzioni. Inoltre segnala il progetto, legato all’utilizzo dei fondi recuperati sulla base del Decreto Legislativo n. 758/94, che prevede il finanziamento di iniziative svolte da alcune classi per azioni di valutazione del rischio nel proprio ambiente scolastico nonché interventi su tematiche connesse ai terremoti.
Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx dell’Area educazione alla sostenibilità (ARPAE-ER), che opera nell’ambito del coordinamento dei Centri di Educazione alla Sostenibilità (CEAS), si impegna a favorire il trasferimento alle scuole del patrimonio informativo e formativo collegato a RESISM; in particolare intende investigare la possibilità di svolgere interventi di formazione di formatori sulla tematica sismica nell’ambito di un’iniziativa prevista per gennaio p.v.. Gli strumenti potrebbero essere due:
1) il coinvolgimento diretto dei CEAS sul modello di quanto accaduto a Mirandola con il CEAS "La Raganella" con il loro impegno nelle scuole; 2) l’alternanza scuola/lavoro in cui gli studenti verrebbero affiancati ai CEAS con la funzione di tutor/docenti nelle attività didattiche degli stessi CEAS sulla sismica. Si impegna ad approfondire i meccanismi dell'attivazione dell'alternanza in tempi brevi.
Xxxxxxx Xxxxxxx, docente dell’IISS “Keynes” di Castel Maggiore (BO), riferisce che in base alla sua personale esperienza tale proposta dovrebbe essere praticabile e che si rende disponibile a fornire il suo supporto. Spisni comunica di poter mettere a disposizione il testo di una convenzione (riferita a un’analoga iniziativa) che dovrebbe facilitare il percorso proposto da Xxxxxxxxx: il testo di tale convenzione verrà inviato a RESISM.
Xxxxx Xxxxxxxxx, presidente dell’Associazione geometri volontari dell’Xxxxxx-Romagna, conferma la disponibilità dell’associazione a supportare le attività legate a RESISM anche incoraggiati dalle positive trasferte svolte a gennaio e ad aprile in Italia centrale.
Xxxxxxx Xxxxxxx, presidente del Collegio provinciale dei geometri di Bologna, ricorda le passate esperienze con Xxxxxxxx Xxxxxxx e sottolinea la sua accentuata attitudine a cogliere gli aspetti storici legati agli eventi sismici e a valorizzare il lato umanistico per la conoscenza dei terremoti. I Collegi dei geometri sono stati e saranno disponibili a collaborare con la rete nelle iniziative future, considerando altamente meritoria l’attività e la finalità didattica e di sensibilizzazione, che tra l’altro vede in prima fila – nella partecipazione e condivisione – le scuole, le istituzioni e le associazioni, ovvero gli studenti, i cittadini e gli operatori pubblici.
Xxxxxxxx Xxx, rappresentante dell’Istituto “Nottolini” di Lucca comunica di come la mostra di febbraio 2017 sia risultata molto partecipata anche in considerazione della sensibilità della popolazione locale al tema sismico per la vicinanza della città all’area della Garfagnana dove si sono verificati importanti terremoti (l’ultimo nel 1920).
Parla di esperienze sul fronte dell’alternanza scuola/lavoro nell’ambito di attività di rilevamento su costruzioni in muratura che rappresentano il 90% dell’abitato e che talvolta, come purtroppo si è verificato in altre parti d’Italia, hanno subito peggioramenti per gli aspetti legati alla sismicità in seguito a interventi di ristrutturazione.
Descrive ancorché brevemente una buona pratica rappresentata da un progetto di recupero ambientale in alcune isole toscane, in cui l’approccio scientifico nell’effettuazione dei rilievi viene accompagnato da una logistica di stampo scoutistico: l’iniziativa, sempre nell’ambito scuola/lavoro, ha riscosso il plauso sia dei partecipanti che delle amministrazioni coinvolte.
Xxxxxx Xxxxxx racconta del progetto per la continuità con le scuole medie intitolato “Oikos” che prevede diverse attività come ad esempio il disegno di una casa fantastica ed altro. Durante il susseguirsi dei vari eventi sismici la gente non voleva sentire più parlare di terremoto. Poi, dopo il viaggio di ottobre a Bologna è stata allestita la mostra e portata nei locali dei supermercati, essendo il centro storico di Rieti temporaneamente inagibile. Di seguito i link di due eventi in cui è stata allestita la mostra:
xxxx://xxx.xxxxxxxxx.xxx/0000/00/00/xxxxx-xxxxxxxx-xxx-xxxxxxx-xxx-xxxxxxxx-xxxxxx-xxxxxxxxxxx-xx- perseo/ e xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxx.xx/xxxxx_xxxxxxxx_x0.xxx?xx_xxxxx00000
Resta aperto il problema di quale approccio adottare nelle zone maggiormente colpite dal sisma: cercare di capire perché alcune costruzioni siano rimaste pressoché illese e altre fortemente danneggiate. Viene citata l’intervista con Xxxx Xxxxx, un anziano costruttore dell’area, di cui è disponibile il link: xxxxx://xxx.xxxxxxx.xxx/xxxxx?xx0xXX0XXXXxX&xx00x xxxxx://xxx.xxxxxxxx.xxx/000000000000000/xxxxxx/0000000000000000/
La visita del 21 ottobre 2016 - da parte degli studenti di 5^ geometri di Rieti - alla mostra- laboratorio presso l’IIS AVS si svolse in concomitanza con la visita al SAIE. Va mantenuto l’interesse alla concomitanza temporale con i vari eventi anche per le future annualità.
Xxxxxxx svolge alcune considerazioni sulla differenza degli esiti dei recenti terremoti sui centri abitati di Amatrice e di Norcia, anche sulla base di trascorsi storici diversi che hanno interessato le due località, non ultimo un apposito regolamento edilizio per Norcia (dopo un terremoto locale nell’agosto 1859, stimato di magnitudo 5.7, che provocò nella circostanza circa 100 vittime, soprattutto donne e bambini): regolamento che risulta tuttora un esempio di chiarezza e sinteticità nell’elencazione delle precauzioni da adottare nel costruire, ma del tutto sconosciuto nelle località vicine. Sottolinea a tal fine una indicazione di metodo, nel rapporto tra Istituti aderenti a RESISM, ben esemplificata proprio da detto regolamento edilizio del 1860 per Norcia che fu punto di arrivo di un consistente lavoro tecnico, da parte dell’arch/xxx. Xxxxx Xxxxxxx (Modena 1792 – Milano 1869) allora incaricato direttamente dal Xxxx Xxx XX, la cui documentazione è conservata all’Archivio di Stato di Perugia – Sezione di Spoleto. Ritiene infatti importante che possa essere l’Istituto “Battaglia-De Gasperi” di Norcia ad acquisire copia di tale documentazione tecnica e ad analizzarla in primis per poterla quindi presentare e proporre alla riflessione degli altri Istituti aderenti a RESISM, potendo una simile prassi risultare strumento efficace per (ri)scoprire e (ri)leggere la storia dei propri luoghi.
Xxxxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx porta i saluti del dottor Xxxxxxxx Xxxxxxxx direttore dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile dell’Xxxxxx-Romagna che gli ha conferito delega formale a rappresentarlo nella riunione; sottolinea l’impegno dell’Agenzia nella preparazione della popolazione all’emergenza da cui deriva un indubbio interesse per l’attività di RESISM e il bisogno di comprendere il livello di capillarità che si è in grado di raggiungere attraverso la rete. Xxxxxxxxxx ricorda la proficua collaborazione tra l’Agenzia e la rete RESISM concretizzatasi con la produzione, nei mesi scorsi, di alcuni nuovi pannelli della mostra dedicati alla crisi sismica del Centro Italia 2016/2017. Per inserire l’attività RESISM nei loro percorsi e quindi perseguire una collaborazione fattiva Xxxxxxxxxx chiede inoltre agli Istituti attivi in RESISM di formulare richieste specifiche alla Protezione Civile.
Manieri sottolinea come l’allargamento del numero delle iniziative richieda la messa in campo di forze aggiuntive qualificate di cui certamente l’Agenzia dispone.
Xxxxxx Xxxxxxx, docente di Teoria delle Strutture e di Rischio delle Azioni Naturali all’Università di Firenze, dichiara il suo personale coinvolgimento negli eventi collegati a RESISM organizzati in Toscana anche per costruire un ruolo dell’Università in tale ambito.
Considera necessario, e per certi versi inevitabile (vedasi problema delle lauree triennali), il rafforzamento del collegamento fra Università e Istituti di Istruzione Superiori.
Comunica che l’Università di Firenze è entrata in LARES (xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx/), un’associazione di ingegneri attivi in studi e valutazioni di azioni della Protezione Civile che coinvolge diverse università italiane, allo scopo di svolgere formazione e creare cultura di prevenzione territoriale. Xxxxxxx dichiara interesse e disponibilità a formare formatori sui temi in parola in sintonia con le finalità divulgative del progetto SicuraMente.
Xxxxxxx si dichiara inoltre disponibile alla collaborazione finalizzata alla creazione di nuovi modelli strutturali da utilizzare sulla tavola vibrante e ribadisce il suo interesse a rafforzare il collegamento fra Università e Istituti di Istruzione Superiori sul tema del rischio sismico e su tutti gli aspetti legati alla definizione di nuovi percorsi all’interno delle lauree triennali.
Xxxxx Xxxxxx, docente dell’IIS “Salvemini” di Firenze, comunica che la mostra ha avuto successo anche nel suo Istituto, con primo coinvolgimento degli allievi anche nella valutazione delle criticità della propria struttura scolastica.
Xxxxx Xxxxxxxxxx interviene per esprimere apprezzamento per come RESISM sta valorizzando l’impianto originario della mostra installata a Rimini nel 2011 e menziona altre attività correlate alla medesima mostra. Sottolinea l’importanza di operare “con complicità” e non “in rivalità”.
Xxxxxx Xxxxxxx, vicepresidente del Centro socioculturale di Croce di Casalecchio di Reno (BO) ricorda il seminario svoltosi la sera del 21 aprile u.s. nel suo circolo, per il quale lamenta la partecipazione numericamente scarsa, anche se molto qualificata, e si rende disponibile a ospitare eventi e ad accogliere le scolaresche dei ragazzi delle zone limitrofe. Si dichiara interessato a mutuare l’approccio degli insegnanti toscani che hanno avuto successo organizzativo.
Xxxxx Xxxxxxxx si dichiara commossa per il livello di conoscenza e consapevolezza riscontrato fra gli intervenuti e ricorda come, fino agli anni ottanta, l’Italia non disponesse di una carta sismica, mentre qui oggi si vede quanto abbia prodotto il lavoro iniziato da Xxxxxxxx Xxxxxxxx negli anni sessanta.
La cifra comune a tutti gli interventi è la conoscenza e la tensione alla costruzione di una popolazione consapevole. Cita il professore Xxxxxxxx a proposito del “conoscere per fare” e si dichiara colpita dalla concretezza dei discorsi che si sono sviluppati durante la riunione.
Nelle università non sempre la speculazione è seguita dalla concretezza dell’operare mentre dovrebbe essere più forte l’impegno per riportare il paese alla cultura del fare.
A livello di riforma del sistema scolastico va ricostruito il ruolo fra Istituti tecnici e Università secondo un approccio basato sulla concretezza.
Incoraggia i presenti a spendersi a livello di istituzioni per introdurre ordine e rendere più semplici e operativi in tempi brevi interventi pubblici quali “Casa Italia” e “Sisma Bonus”; invita i presenti a “farsi sentire” perché chi fa formazione ha l’obbligo di creare conoscenza, non solo informare.
Xxxxx Xxxx Xxxxxx, già docente dell’IIS AVS e attualmente rappresentante dell’associazione di promozione sociale Manos Sin Fronteras – che si occupa di comportamenti psicofisici in fasi di emergenza e della diffusione di principi e comportamenti a favore della salute e della sicurezza – accenna all’importanza dell’educazione alla consapevolezza di se stessi per migliorare le proprie reazioni emotive nell’eventualità del pericolo: il recupero della consapevolezza di sé nel rapporto con il mondo esterno aiuta fortemente i giovani anche nel caso di eventi a forte impatto come sono quelli conseguenti a forti terremoti.
Xxxxxxxxx Xxxxxx conclude la riunione alle ore 17.30 ricordando come siano state proposte alcune iniziative sostanzialmente accettate dai presenti; in particolare richiama la necessità di una collaborazione forte della Protezione Civile per perseguire una copertura nazionale del progetto RESISM, sottolinea la necessità di operare in stretta sintonia con gli ordini professionali di riferimento e propone all’Associazione “IO NON TREMO” di realizzare filmati professionali basati sulle più recenti tecnologie 3D per veicolare i contenuti della mostra ad un più ampio pubblico (auspica il supporto della Scuola di Scienze della Formazione per raggiungere tale obiettivo).
Xxxxxx sollecita candidature per perseguire queste innovazioni. Chiede la delega per contattare le istituzioni al fine di ottenere un contributo per gestire l’allargamento della rete; conferma che – in eventuale assenza di altre candidature – l’IIS AVS resterà capofila per il triennio 2018-2020.
Lancia una sfida conclusiva: “entro cinque anni RESISM deve avere una copertura nazionale”. Bologna, giugno 2017
Testo compilato in bozza preliminare da Xxxxxxx Xxxxxxxxx
e sottoposto a revisione condivisa – per le parti di competenza – da coloro che hanno preso la parola nel corso dell’incontro
Allegati n. 2