AVVISO PER LA
AVVISO PER LA
LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A INIZIATIVE PRESENTATE DAGLI ENTI TERRITORIALI PER LA
“Promozione dei Partenariati Territoriali e implementazione territoriale dell’Agenda 2030”
Dotazione finanziaria pluriennale 2019
ACRONIMI
AICS: Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo
Capofila/Proponente: Ente territoriale eleggibile a presentare un proprio progetto per il finanziamento
Controparte: Soggetto locale disponibile ad assumere la responsabilità della futura gestione di quanto realizzato, garantendone la sostenibilità, e pienamente coinvolto in ogni fase dell’iniziativa, dall’ideazione, alla realizzazione e al monitoraggio. A tal fine, il Proponente stipula un accordo con la controparte
DGCS: Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo (MAECI)
Documento triennale: Documento triennale di programmazione e di indirizzo della politica di cooperazione allo sviluppo 2016-2018 adottato con Delibera n. 1 del 23 marzo 2017 dal Comitato interministeriale per la cooperazione allo sviluppo (CICS), così come aggiornato dal Documento triennale programmazione e di indirizzo 2017-2019 adottato con Delibera n. 1/2018 dal CICS
Elenco: Elenco delle organizzazioni della società civile e altri soggetti senza finalità di lucro di cui all’articolo 26, comma 3, della L. n.125/2014
Ente Esecutore: Ente territoriale proponente cui sia stato aggiudicato il contributo AICS in co-finanziamento per la realizzazione dell’iniziativa proposta
Enti territoriali: Soggetti di cui all’articolo 25 della L. n. 125/2014, ossia Regioni, Province autonome di Trento e di Bolzano ed enti locali.
Enti locali: Soggetti di cui all’articolo 2, del D.Lgs. n.267/2000.
MAECI: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale
OSC: Organizzazioni della società civile ed altri soggetti senza finalità di lucro di cui all’art. 26, comma 2, della L. n. 125/2014
Partner: Xxxxxxxx con cui il proponente stipula un accordo di partenariato per la realizzazione del progetto
Paesi prioritari: Paesi indicati come tali nel Documento triennale
ART. 1 PREMESSE
Ai sensi dell’articolo 4 della Legge n. 125/2014, le “iniziative di partenariato territoriale” (lettera e) sono ricomprese tra le iniziative in cui si articola la “cooperazione pubblica allo sviluppo”. Con il partenariato territoriale, il legislatore ha voluto porre l’accento sul rafforzamento del dialogo strutturato tra i soggetti che animano la cooperazione territoriale a livello nazionale e le autorità e la società civile dei Paesi partner.
Il partenariato territoriale, inquadrato nell’ambito di un approccio multistakeholder, svolge un ruolo significativo nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 in quanto, tramite esso, si riesce in modo più efficace ad individuare le priorità dei partner locali, a rispondere alle necessità di sviluppo economico, ambientale e sociale dei territori, e a realizzare programmi di sviluppo sostenibile coerenti con tali necessità, mediante il coinvolgimento attivo degli attori locali (istituzioni, università, soggetti no-profit, imprese, etc.) che operano a più livelli.
Gli enti territoriali svolgono un ruolo fondamentale per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) dell’Agenda 2030, come ampiamente riconosciuto, sia in sede europea, sia a livello nazionale.
In sede europea, si sta portando avanti un “Programma d’azione pluriennale in esecuzione del documento di programmazione per il programma tematico “Autorità locali” finanziato dal bilancio generale dell’Unione per il 2019 e il 2020. Il programma è finalizzato alla promozione di un’effettiva localizzazione degli OSS e a rafforzare i legami e i partenariati tra enti territoriali italiani e autorità delle comunità locali/regionali.
Il “Consenso europeo in materia di sviluppo” (2017)1 propone una piattaforma multi- partecipativa nell’attuazione degli obiettivi dello sviluppo sostenibile. Nello specifico, si propone di promuovere un approccio territoriale, coinvolgendo gli enti territoriali e auspicando il decentramento e il coinvolgimento delle autorità locali nella realizzazione di principi di governance democratica nei settori finanziario, tributario e giudiziario. Nel
1 Dichiarazione congiunta del Parlamento europeo, del Consiglio europeo e degli Stati membri, della Commissione europea : “The New European Consensus on Development, - Our World, Our dignity, Our future “ EU Official Journal, 2017/C 210/01.
Xxxxxxxx, il ruolo dei governi locali e regionali assume grande importanza tanto che si afferma:
“Il raggiungimento della maggior parte degli OSS dipende fortemente dal coinvolgimento attivo degli enti locali e regionali. L'UE e i suoi Stati membri sosterranno le riforme in materia di trasparenza, responsabilità e decentramento, se del caso, per consentire alle autorità regionali e locali di migliorare la governance e l'impatto sullo sviluppo e affrontare meglio le disparità all'interno dei paesi. Sosterranno i processi per aiutare le persone a interagire efficacemente con il governo locale in tutte le fasi della pianificazione e attuazione delle politiche e rafforzeranno la loro cooperazione con le autorità locali e subnazionali, anche attraverso la cooperazione decentrata”.
A livello di strategia nazionale, si ricorda che anche nel Documento triennale di programmazione e di indirizzo 2017-2019 è sottolineato il significativo ruolo funzionale di collegamento dei Partenariati territoriali – regioni, province autonome, enti locali che “sono impegnati, nel proprio territorio e nelle relazioni di cooperazione internazionale, nel sostenere le iniziative di sviluppo più opportune ed appropriate al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Si tratta di mettere a sistema il contributo di tutti i soggetti pubblici e privati e di individuare gli spazi di azione, rispondenti alle linee di indirizzo e di programmazione, nel quadro di una strategia condivisa che assicuri la coerenza delle politiche per lo sviluppo...(omissis), in linea con una visione moderna della cooperazione allo sviluppo, non aiuto unidirezionale, ma cammino congiunto, partenariato, reciproco interesse e beneficio: il sostegno ai processi di decentramento; lo sviluppo economico locale, in particolare la creazione di catene del valore identificando le migliori opportunità di sviluppo rispondenti ai bisogni delle comunità;…(omissis), il co-sviluppo, coinvolgendo le diaspore in interventi nelle regioni di provenienza volti a valorizzare il ruolo e le capacità del migrante, a favorire l’investimento produttivo, a promuovere attività generatrici di reddito; il rafforzamento delle strutture decentrate di governance, dei servizi di base e dei sistemi di raccolta dati sulla popolazione residente nei territori dei Paesi partner;… (omissis), i servizi socio-sanitari e la disabilità; la formazione professionale.”
ART. 2
OGGETTO E FINALITA’ DEL BANDO
0.Xx sensi del comma 3 dell’articolo 15 del DM n.113/2015, il presente Avviso costituisce invito agli Enti territoriali per presentare proposte in favore dell’iniziativa denominata “Promozione dei Partenariati Territoriali e implementazione territoriale dell’Agenda 2030” (d’ora in poi “l’Iniziativa”) nei Paesi partner della cooperazione internazionale allo sviluppo. Le proposte progettuali saranno valutate sulla base della procedura comparativa prevista dal presente Avviso.
2. L’Iniziativa è volta a favorire le azioni degli Enti territoriali, soprattutto in partenariato, dirette a contribuire al concreto raggiungimento, nei territori, degli obiettivi previsti dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Pertanto, le proposte promosse dagli Enti territoriali dovranno:
Obiettivo generale (1): Contribuire allo sviluppo dei Paesi partner agendo i) a supporto della capacità di governo delle istituzioni locali, dei processi di riforma (ad esempio, di decentramento amministrativo) che le istituzioni intendono porre in atto, nonché a supporto della capacità delle istituzioni stesse di definire e/o implementare politiche adeguate alle istanze delle comunità di riferimento (segnatamente, politiche attive del lavoro). Il rafforzamento delle / e il supporto alle strutture istituzionali dei Paesi partner rappresenta altresì condizione imprescindibile per un concreto riconoscimento e rispetto dei diritti umani; per una concreta rimozione degli ostacoli che impediscono a livello territoriale i processi di sviluppo sostenibile; per una partecipazione democratica e inclusiva ai processi decisionali, in modo equo, responsabile e trasparente; ii) altrettanto rilevante è la promozione e lo sviluppo di servizi del territorio, socio-sanitari, anagrafici, educativi, di formazione professionale, che garantiscano un accesso inclusivo soprattutto per le donne, i minori, i giovani, gli anziani e le persone con disabilità.
A tal riguardo, gli interventi proposti dovranno perseguire almeno uno dei seguenti OSS:
Obiettivi 3 e 4 – Garantire un accesso equo ed universale a servizi essenziali, quali quelli relativi a salute, istruzione e formazione professionale. A tal fine, i target 3.8 (“conseguire una copertura sanitaria universale, l'accesso a servizi essenziali di assistenza sanitaria di qualità e l'accesso a farmaci essenziali sicuri…e a prezzi accessibili e vaccini per tutti”) e
4.2 (“assicurarsi che tutte le ragazze e i ragazzi abbiano accesso…. alla scuola dell'infanzia, in modo che siano pronti per l'istruzione primaria”), e i target 4.3 e 4.b per lo sviluppo di programmi di formazione professionale inclusivi, sono tra i target più significativi cui gli Enti proponenti potranno far riferimento.
Obiettivo 8 - Oltre allo sviluppo di programmi di formazione, le istituzioni locali potranno essere supportate nella definizione di programmi/politiche/azioni volti a favorire un lavoro dignitoso per tutti, in particolare per giovani e donne. A tal fine, i target 8.3, 8.5, 8.6 e 8.7 possono essere considerati tra i più significativi.
Obiettivi 5 e 10 – Contribuire sia a promuovere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione di donne/ragazze nei territori locali mediante un’adeguata offerta di servizi pubblici locali/regionali, come previsto per esempio nel target 5.4.; sia a rendere le comunità inclusive e non discriminatorie anche mediante il potenziamento e la promozione dell’ “inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere dall'età, dal sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione o status economico o di altro” (target 10.2) implica , per gli enti proponenti, intervenire per il rispetto dei diritti fondamentali delle persone in modo da non “lasciare indietro nessuno” (“leave no one behind”) e richiede che i diritti di comunità/gruppi maggiormente marginalizzate/i siano una priorità dell’azione in ciascun
territorio d’intervento.
Obiettivo 16 - Contribuire a promuovere società pacifiche per uno sviluppo sostenibile. In particolare, le iniziative dovranno essere finalizzate a: rafforzare la governance delle autorità regionali/locali sui processi di definizione delle politiche (sanità, disabilità, etc.) regionali/locali (target 16. b); sviluppare istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti a tutti i livelli (target 16.6); rafforzare il processo democratico al fine di “garantire un processo decisionale responsabile, aperto a tutti, partecipativo e rappresentativo a tutti i livelli” (target 16.7); fornire l'identità giuridica per tutti, compresa la registrazione delle nascite (target 16.9).
Obiettivo generale (2): Contribuire alla promozione di uno sviluppo urbano/territoriale sostenibile e resiliente attraverso: a) l’implementazione di misure di adattamento ai cambiamenti climatici in ambiente urbano; b) la riduzione degli effetti dell’inquinamento nelle città e/o in territori più ampi, in particolare in termini di controllo della qualità dell'aria, gestione dei rifiuti;
c) l‘aumento dell’efficienza e delivery dei servizi di pubblica utilità che possano impattare sull’ambiente. Tale processo di sviluppo pone i territori al centro delle sfide ambientali ed economiche di oggi e richiede: i) politiche integrate riguardo all’uso efficiente delle risorse, favorendo in particolare l’uso energetico di risorse a basse emissioni di carbonio; ii) elementi di innovazione sociale e tecnologica che permettano la riduzione dei costi dei servizi; iii) forme più inclusive e sostenibili di urbanizzazione/gestione del territorio basate, in particolare, su un approccio partecipativo, integrato e sostenibile alla pianificazione urbana/territoriale.
A tal fine, le proposte dovranno perseguire almeno uno dei seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e target dell’Agenda 2030:
Obiettivo 6 - Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile delle risorse idriche e dei servizi igienico-sanitari per tutti ed in particolare rafforzare “le attività e i programmi-idrici e sanitari tra cui la raccolta dell'acqua, desalinizzazione, l'efficienza idrica, trattamento delle acque reflue, riciclo e riutilizzo delle tecnologie” (target 6.a); “sostenere e rafforzare la partecipazione delle comunità locali nel miglioramento della gestione idrica e fognaria” (target 6.b).
Obiettivo 11 - Rendere le città e gli insediamenti urbani inclusivi, duraturi, sicuri e sostenibili, con particolare attenzione alla pianificazione e progettazione urbana per “potenziare una urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile” (target 11.3).
Obiettivo 13 - “Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico”. A tal fine saranno favoriti i progetti per l’adozione di misure per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze, nonché per “promuovere meccanismi per
aumentare la capacità effettiva di pianificazione e gestione di interventi inerenti al cambiamento climatico nei paesi meno sviluppati (target 13.b), nonché misure per “rafforzare la resilienza e la capacità di adattamento ai rischi legati al clima […]” (target 13.1), in particolar modo in ambiente urbano.
Per entrambi gli Obiettivi Generali, sarà importante il trasferimento, da parte degli enti territoriali italiani, di esperienze e migliori pratiche sviluppate dagli stessi.
3. Per il raggiungimento di uno o più dei suddetti OSS a livello territoriale, le proposte degli ET potranno prevedere l’attivazione di partenariati territoriali, di partnership con i soggetti indicati al Capo VI della Legge n. 125/2014, nonché con i soggetti istituzionali e non del Paese di implementazione del progetto promosso che, per la loro expertise e natura, apportino un contributo qualificante nella realizzazione degli obiettivi prefissati.
Ai fini dell’Iniziativa, sarà rilevante l’attivazione di “partenariati territoriali” tra enti territoriali nazionali e/o con associazioni di enti di cui all’articolo 272 del D.Lgs n.267/2000, e/o con enti territoriali e/o con associazioni di enti del Paese di implementazione del progetto promosso, anche in un’ottica di promozione dell’ownership dei processi di sviluppo e di sostenibilità dei risultati dell’iniziativa proposta.
Il partenariato con soggetti di cui all’articolo 27 della Legge n.125/2014 dovrà tener conto delle “Procedure per acquisizioni di lavori, servizi, forniture” di cui all’Allegato 4- Spese ammissibili del presente Avviso.
4. Al fine di implementare il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) dell’Agenda 2030, utilizzando un approccio inclusivo, con il presente Avviso si intende favorire il coinvolgimento e valorizzare il ruolo di enti locali e soggetti no profit, presenti nel territorio di riferimento dell’Ente proponente, ricorrendo allo strumento del re-granting.
Con questo meccanismo si mette a disposizione dell’Ente territoriale proponente una quota non superiore al 20% del contributo AICS richiesto, da poter destinare alla selezione – mediante procedure comparative pubbliche - di iniziative di cooperazione internazionale allo sviluppo coerenti con l’iniziativa e/o con il settore e/o con il tema promossa/o dal medesimo Proponente per il presente Avviso.
Il re-granting dovrà, in particolare, essere destinato ai soggetti di cooperazione allo sviluppo pubblici e privati no-profit che operano nel territorio di interesse dell’Ente proponente, anche al fine di rafforzare il loro ruolo e intervento nell’ambito della cooperazione allo sviluppo, e di incentivare la creazione di reti, potendosi eventualmente avvalere di un accompagnamento tecnico-gestionale da parte dell’Ente proponente.
I soggetti cui l’Ente proponente può rivolgere il re-granting sono in particolare:
- OSC che operano nel territorio dell’Ente proponente, anche non iscritte all’Elenco di cui al comma 3 dell’articolo 26 della Legge n.125/2014, e che necessitano di accompagnamento
anche per maturare i requisiti richiesti dalle Linee Guida per l’iscrizione all’elenco dei soggetti senza finalità di lucro (d’ora in poi “Linee Guida” approvate dal Comitato Congiunto con Delibera n. 173 del 21/12/2017 così come modificate con delibera n. 88 del 6 settembre 2018);
- organizzazioni e le associazioni delle comunità di migranti (di cui alla lettera d) del comma 2, dell’articolo 26 della Legge n.125/2014) non iscritte al suddetto Elenco e che necessitano di accompagnamento anche per maturare i requisiti richiesti dalle suddette Linee Guida per l’iscrizione all’Elenco dei soggetti senza finalità di lucro;
- enti locali (purchè non siano proponenti o partner di iniziative presentate per il presente Xxxxxx).
L’Ente proponente definirà i criteri di selezione dei beneficiari e/o delle iniziative proposte dai potenziali beneficiari del sub-grant in apposita procedura comparativa pubblica e allocherà i fondi ai soggetti selezionati. Nei confronti di AICS, rimarrà comunque l’Ente proponente l’unico responsabile anche di questa parte di attività e risorse.
L’Ente proponente dovrà prevedere il ricorso al re-granting e descriverne le finalità nella Proposta completa di cui all’Allegato 2 al presente Avviso e darne evidenza in ogni documento in cui l’attività di re-granting viene menzionata (per esempio, cronogramma, piano finanziario, etc.).
ART. 3 DOTAZIONE FINANZIARIA
0.Xx dotazione finanziaria complessiva prevista per l’Iniziativa oggetto del presente Avviso è pari a Euro 15.000.000 a valere sulle risorse 2019.
2. Nell’ambito della dotazione finanziaria del presente Avviso, una quota dell’80 per cento sarà destinata al cofinanziamento dei progetti approvati e da realizzare nei Paesi prioritari. La restante quota del 20 per cento sarà riservata al cofinanziamento delle proposte da realizzarsi in Paesi non prioritari per i quali, al momento della pubblicazione del presente Avviso, è prevista una competenza territoriale da parte delle sedi estere AICS (cfr.. xxxxx://xxx.xxxx.xxx.xx/xxxx-xxx/xxxxxxx/xxxx-xxxxxx/). Tale quota, tuttavia, confluirà in tutto o in parte nel cofinanziamento degli interventi per i Paesi prioritari laddove non si riceveranno e/o approveranno proposte per i Paesi non prioritari ai sensi del successivo articolo 7.
ART. 4
SOGGETTI AMMESSI E REQUISITI DI PARTECIPAZIONE
1. È ammessa la partecipazione al presente Avviso ai soli Soggetti di cui all’articolo 25 della Legge n. 125/2014 che alla data di scadenza della presentazione delle proposte:
a) abbiano un’adeguata capacità operativa nel Paese di implementazione dell’iniziativa proposta dimostrabile mediante l’indicazione di progetti e/o programmi terminati e/o in corso nel Paese in cui l’Ente Proponente sia capofila o partner , come descritti nella Sezione 6 dell’Allegato 2 “Proposta completa” ; e/o mediante partenariati strutturati nel tempo o nuovi partenariati con autorità locali di cui ci si avvale per l’implementazione del progetto promosso, come descritti nella Sezione 6 dell’Allegato 2 “Proposta completa” e a dimostrazione dei quali si allega/ano la/e relativa/e Lettera/e d’intenti (sub-allegato1.B al presente Avviso) ;
b) siano dotati di una struttura organizzativa preposta alla gestione dei progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo o, in alternativa, di un team, composto da un responsabile e da un gruppo di dipendenti con adeguate competenze, preposto alla gestione dell’iniziativa presentata, formalmente costituito con atto allegato.
Art. 5
MODALITA’ E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE
0.Xx presentazione delle proposte avviene esclusivamente mediante posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo PEC xxxxx.xxx@xxx.xxxx.xxx.xx, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente Avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Il termine finale per la presentazione della proposta all’AICS è stabilito alle ore 13:00 del 25 marzo 2020 a pena di esclusione. Al riguardo, fanno fede la data e l’orario di trasmissione da parte dei Soggetti proponenti come risultanti dal sistema informatico dell’AICS.
2.A pena di esclusione, la documentazione dovrà essere inviata alla succitata PEC xxxxx.xxx@xxx.xxxx.xxx.xx , utilizzando obbligatoriamente gli appositi modelli forniti in allegato al presente Avviso. In caso di indisponibilità del predetto indirizzo PEC, sarà cura dell’AICS comunicare, attraverso il sito web, modalità alternative per la presentazione delle proposte.
3.L’elenco delle proposte pervenute è pubblicato sul sito web dell’AICS (xxxx://xxx.xxxx.xxx.xx/). I Soggetti che dovessero riscontrare l’assenza dall’elenco di una proposta, che a loro risulti regolarmente trasmessa e pervenuta all’AICS, hanno 48 ore di tempo dalla pubblicazione dell’elenco sul sito per prendere contatto con l’AICS e ritrasmettere la documentazione in parola, purché possano dimostrare che l’invio sia avvenuto nei termini previsti dall’Avviso.
Art. 6
DOCUMENTAZIONE E CRITERI DI AMMISSIBILITA’
1.L’Ente proponente dovrà allegare alla PEC di trasmissione i seguenti documenti redatti secondo i modelli allegati al presente Bando:
a) 1 file in formato PDF per la Domanda di partecipazione all’Avviso, redatta secondo il modello di cui all’Allegato 1, unitamente a copia del documento di identità del Legale Rappresentante, ovvero di un suo delegato allegando alla Domanda di partecipazione l’atto di delega come da Modello del sub- allegato 1.A e copia del documento di identità del delegante e del delegato;
b) 1 file in formato PDF per la Proposta di progetto, redatta secondo il modello di cui all’Allegato 2 e per un numero di pagine non superiore a 35 (carattere Calibri 12, interlinea singola). Il medesimo Xxxxxxxx dovrà allegare alla Proposta d’iniziativa:
- il cronogramma, 1 file in formato PDF, redatto secondo il modello del sub-allegato Sezione 3.1;
- 1 file in formato Excel per il Piano Finanziario, redatto secondo le indicazioni contenute nel modello di cui al sub-allegato Sezione 11 e rispettando i massimali indicati nell’Allegato 4 -Spese ammissibili;
c) ulteriori File in formato PDF per l’eventuale documentazione aggiuntiva pertinente prevista dal presente Avviso (preventivi, etc.; cfr. Sezione 12);
d) 1 file in formato Word, da compilare secondo il modello Allegato 7 per le parti di competenza, al fine di acquisire la valutazione politica e di sicurezza da parte delle Rappresentanze Diplomatiche;
e) eventuali Lettere d’intenti secondo il modello sub-allegato 1.B a dimostrazione della capacità operativa del Soggetto proponente.
2. La mancata presentazione o la non conformità ai suddetti modelli anche di un solo documento previsto al precedente comma 1, lettere a) e b), o il mancato rispetto dei massimali indicati per le Spese ammissibili di cui all’Allegato 4 sono causa di esclusione dell’iniziativa.
3. In caso di incompletezza e di ogni altra irregolarità rilevata dall’AICS nella documentazione trasmessa, l’AICS assegna al Soggetto proponente un termine, non superiore a dieci giorni, perché siano integrate o regolarizzate le dichiarazioni/la documentazione necessarie. In caso di inutile decorso del termine di regolarizzazione, il Soggetto Proponente è escluso automaticamente dalla procedura. Costituiscono irregolarità non sanabili, le carenze della documentazione che non consentono l’individuazione del contenuto della proposta o del soggetto responsabile della stessa.
4. La proposta, inoltre, per essere ritenuta ammissibile deve, a pena di esclusione:
a. prevedere una durata minima di 24 mesi e massima di 36 mesi;
b. contenere una richiesta di contributo AICS complessivamente non superiore a 900.000 Euro per iniziative di durata pari a 24 mesi fino al massimo di 29 mesi e 1.400.000 Euro per iniziative di durata superiore e fino al massimo di 36 mesi;
c. richiedere un contributo AICS non superiore all’80 per cento del costo totale dell’iniziativa;
d. prevedere che la partecipazione al costo totale dell’iniziativa da parte del Proponente avvenga come forma di valorizzazione della sola spesa per risorse umane per almeno il 20 per cento del suddetto costo. L’apporto dell’Ente proponente potrà essere anche monetario (risorse proprie e/o di altri donatori);
e. essere realizzata in uno o più Paesi di cui al precedente articolo 3, comma 2.
5. Ciascun Ente territoriale, in qualità di Xxxxxxxx proponente, potrà presentare un’unica proposta come capofila. Lo stesso Xxxxxxxx proponente può presentare, inoltre, fino a due iniziative come Partner. Nel caso in cui un Ente territoriale non presenti alcuna iniziativa come Proponente, può partecipare fino a tre iniziative come Partner. Le iniziative presentate in esubero rispetto ai suddetti limiti comporteranno l’esclusione delle proposte in eccedenza, secondo l’ordine cronologico di ricezione e in qualsiasi momento del procedimento.
Art. 7
ITER DI VALUTAZIONE E APPROVAZIONE DELLE INIZIATIVE
1. L’iter di approvazione delle iniziative è articolato nelle fasi di seguito descritte.
2. Il Direttore dell’AICS nomina una Commissione incaricata della valutazione delle proposte e composta dal Presidente votante e da un numero pari di membri votanti supportati dal Segretariato (una o più persone). La Delibera del Direttore AICS di nomina della Commissione e del Segretariato è pubblicata sul sito web dell’Agenzia, successivamente al termine di scadenza di presentazione delle proposte di cui al precedente articolo 5.
3. Preliminarmente, il Segretariato, coordinato dal RUP di cui al successivo articolo 11, effettua le verifiche amministrative sulla sussistenza dei prerequisiti di partecipazione ai sensi dell’articolo 4 e sulle condizioni di ammissibilità ai sensi dell’articolo 6, sulla base dell’Allegato 8 - Check list amministrativa - e stila l’elenco delle proposte ammesse alla valutazione della Commissione.
4. La Commissione, ricevuto l’elenco delle proposte ammissibili, attribuisce a ciascuna iniziativa un punteggio, utilizzando esclusivamente la Griglia di valutazione di cui all’Allegato 3. Sulla base delle disposizioni di cui al successivo articolo 8, la Commissione elabora la graduatoria provvisoria sulla base della ripartizione del finanziamento di cui al precedente articolo 3, indicando le proposte ammissibili a finanziamento più una riserva di ulteriori 3 idonee per i Paesi prioritari e 3 per i Paesi non prioritari cui ricorrerà, a scorrimento, qualora si verifichi l’ipotesi di esclusione di cui ai successivi punti 6 e 7 del presente articolo.
5. Per quelle iniziative giudicate sia ammissibili sia idonee al finanziamento, l’AICS richiederà alle Rappresentanze diplomatiche competenti una valutazione vincolante politica e di sicurezza sulle iniziative ammesse alla graduatoria provvisoria, utilizzando il modello precompilato dall’Ente proponente sulla base dell’Allegato 7. La valutazione negativa comporta l’esclusione della proposta dalla graduatoria provvisoria.
6. Il Segretariato richiederà agli Enti in graduatoria provvisoria, di trasmettere via PEC all’indirizzo xxxxx.xxx@xxx.xxxx.xxx.xx, entro e non oltre 45 giorni dalla ricezione della comunicazione da parte di AICS, la seguente documentazione:
a. 1 File in formato PDF per l’Accordo con la controparte locale redatto secondo il modello di cui all’Allegato 5;
b. 1 File in formato PDF relativo all’Accordo con i partner coinvolti, redatto secondo il modello di cui all’Allegato 6.
Gli Accordi saranno oggetto di apposita verifica da parte della Commissione.
7. La mancata o ritardata presentazione e/o la redazione erronea o incompleta - compresa l’assenza di firme sugli accordi - di uno solo dei documenti di cui al punto precedente comporta l’esclusione della proposta dalla graduatoria.
8. In caso di esclusione della proposta dalla graduatoria provvisoria ai sensi dei precedenti punti 5 e 7, sarà data priorità al finanziamento della successiva iniziativa utilmente collocata in graduatoria, a seconda che l’iniziativa esclusa sia da realizzarsi in un Paese prioritario o meno.
9. I lavori della Commissione si concludono con l’elaborazione di una graduatoria definitiva, che verrà sottoposta, effettuata la verifica della regolarità della procedura e della documentazione, dal RUP all’approvazione del Direttore.
10. Il Direttore dell’AICS approva con proprio atto, che sarà pubblicato sul sito web dell’Agenzia, le iniziative collocate utilmente in graduatoria e ammissibili al finanziamento.
11. A partire dalla data di pubblicazione dell’approvazione dell’iniziativa, il proponente ha 45 giorni di tempo per trasmettere all’AICS la Convenzione, redatta e precompilata secondo il modello di cui all’Allegato 9, nonché eventualmente la dichiarazione prevista per il Revisore contabile allegata al Modello di Convenzione. L’AICS può eccezionalmente autorizzare l’Ente territoriale utilmente collocato nella graduatoria definitiva a posporre la data di stipula della Convenzione, in circostanze debitamente giustificate e comunque non oltre 4 mesi dalla data di Delibera del Direttore AICS di approvazione della graduatoria definitiva. Trascorso inutilmente tale termine, il Direttore dell’AICS determinerà la revoca del contributo all’iniziativa e avrà facoltà di finanziare una nuova iniziativa risultata idonea ai sensi del successivo articolo 8.
Solo in seguito alla verifica positiva da parte dell’AICS della Convenzione pre-compilata dall’Ente territoriale, il Direttore AICS firmerà la Convenzione.
12. L’AICS si riserva in ogni momento, qualora riscontri nella Proposta completa e/o nel piano finanziario la presenza di errori materiali, di inviare ai soggetti interessati una comunicazione in
merito affinché tali elementi siano rivisti.
Art. 8
PUNTEGGIO MINIMO PER LA COLLOCAZIONE IN GRADUATORIA
1. Il punteggio minimo perché un’iniziativa sia collocata utilmente in graduatoria è pari a
60/100.
2. Le iniziative collocate utilmente in graduatoria sono finanziate fino ad esaurimento della dotazione finanziaria prevista, ai sensi di quanto previsto dal precedente articolo 3, comma 2.
3. Nel caso in cui due o più iniziative si collochino ex aequo in graduatoria, l’AICS terrà conto privilegerà quella che abbia ottenuto un punteggio maggiore per l’intera Sezione 6 della Griglia di valutazione.
Art. 9
MODALITA’ DI GESTIONE, EROGAZIONE E RENDICONTAZIONE
1.Le modalità di gestione dell’iniziativa, erogazione dei contributi e rendicontazione delle iniziative sono quelle previste dal presente Avviso e da suoi allegati, inclusa la Convenzione.
2. Le rate di contributo possono essere erogate secondo due modalità: per anticipazione o per stato di avanzamento delle attività (d’ora in poi, SAL). L'Ente esecutore ha facoltà di scegliere la modalità con cui ricevere tali rate di contributo, che sono accreditate sul conto corrente dedicato, anche in via non esclusiva, all'iniziativa e indicato nella Convenzione.
3. Le quote di contributo AICS saranno suddivise per periodo di presentazione dei rapporti intermedi di attività e sulla base della seguente ripartizione percentuale e compiutamente definite nella Convenzione:
a. Prima rata pari al massimo al 40% del contributo AICS;
b. Seconda rata pari al 50% [e/o a diversa % a complemento, per il raggiungimento complessivamente del 90%] del contributo AICS;
c. Terza rata a saldo e pari al 10% del contributo AICS.
4. L’erogazione dei contributi per stati di avanzamento avviene previa approvazione dei relativi rapporti intermedi descrittivi e contabili da parte dell’AICS.
5. Nel corso della realizzazione dell'iniziativa, l'Ente esecutore trasmette via PEC all'AICS i seguenti rapporti:
a. il piano operativo (Allegato 1 alla Convenzione);
b. rapporti descrittivi e contabili intermedi o finale (Allegato 2 alla Convenzione).
I tempi e le modalità di presentazione dei suddetti rapporti sono disciplinati in Convenzione. In
ogni caso, ogni rendiconto intermedio e finale deve essere corredato da una relazione di revisione contabile che ne certifichi, a seguito dell’esame della documentazione giustificativa, la correttezza e la corrispondenza al piano finanziario approvato, evidenziando eventuali spese inammissibili e ogni altro elemento utile per la valutazione dell’AICS sulla corrispondenza del risultato contabile dell’iniziativa con quello di gestione delle attività rendicontate.
6. Eventuali proposte di modifica e varianti devono pervenire all’AICS al massimo entro due mesi prima della data prevista dall’Ente Esecutore per la presentazione dei rapporti intermedi.
Art. 10
TUTELA DELLA PRIVACY
1. Il trattamento dei dati forniti dal Xxxxxxxx proponente verrà effettuato nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento UE 2016/679 e del D.Lgs n. 196/2003 così come da ultimo modificato dal D. Lgs n. 101/2018.
2. Il titolare del trattamento dei dati personali forniti dal Xxxxxxxx proponente ai fini del presente procedimento è l’AICS che può essere contattata ai seguenti recapiti:
Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo Xxx Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx, 00
00000 Xxxx
tel. x00 00 00000 0; pec: xxxxx.xxx@xxx.xxxx.xxx.xx
3. Il trattamento dei dati sarà effettuato in modalità manuale e automatizzata da personale appositamente incaricato ai fini del presente procedimento o per scopi istituzionali.
4. Il Soggetto proponente può accedere in qualsiasi momento ai propri dati personali e rettificarli. Nei limiti previsti dalla normativa vigente e fatte salve le conseguenze sull’aggiudicazione dell’iniziativa, potrà chiedere la cancellazione di tali dati, nonché la limitazione del trattamento o l’opposizione al trattamento. In questi casi, l’interessato dovrà presentare apposita richiesta ai recapiti indicati al comma 2.
5. Il Soggetto proponente, se ritiene che i suoi diritti siano stati violati, può presentare un reclamo all’AICS; in alternativa, può rivolgersi al Garante per la Protezione dei Dati personali (Xxxxxx xx Xxxxx Xxxxxxx 000, 00000 Xxxx, tel x00 00000000; mail: xxxxxxx@xxxx.xx; pec: xxxxxxxxxx@xxx.xxxx.xx).
Art. 11
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
0.Xx Responsabile del procedimento sarà nominato con Xxxxxxxx del Direttore AICS di cui al precedente articolo 7, comma 2.
2.Ulteriori informazioni sul procedimento sono disponibili sul sito web dell’AICS xxxx://xxx.xxxx.xxx.xx/.
Art. 12
RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE
1. Le Parti si impegnano a risolvere qualsiasi controversia relativa all’interpretazione o all’esecuzione del presente Xxxxx, ricorrendo a soluzioni conciliative condivise. Esperito inutilmente il tentativo di conciliazione, le Parti ricorreranno all’Autorità giudiziaria competente, Foro di Roma.
Art. 13 DISPOSIZIONI FINALI
1. Le richieste di chiarimenti relative al presente Avviso dovranno pervenire ad AICS - da parte dei Soggetti Proponenti- all’attenzione del Responsabile Unico del Procedimento, entro il 24 Gennaio 2020, esclusivamente a mezzo PEC all’indirizzo: xxx.xxxxx@xxxx.xxx.xx.
2. I chiarimenti inerenti la procedura e la documentazione saranno pubblicati – unitamente alla corrispondente richiesta di chiarimento in forma anonima - in formato elettronico sul sito xxx.xxxx.xxx.xx. successivamente alla data del 14 Febbraio 2020.
3. Per quanto non espressamente previsto dal presente Avviso, si applica ogni altro principio e norma ai sensi della legislazione vigente.
ELENCO ALLEGATI
1. Modello di domanda di partecipazione all’Avviso e sub- allegati 1.A “Modello atto di delega” e 1.B “Modello Lettera d’Intenti al partenariato”;
2. Modello per la redazione della proposta completa e sub-allegati Sezione 3.1 “Cronogramma delle attività” e Sezione 11 “Piano finanziario”
3. Griglia di valutazione della proposta
4. Spese ammissibili
5. Modello di accordo con la controparte
6. Modello di accordo di partenariato
7. Modello per la valutazione delle condizioni politiche e di sicurezza della proposta
8. Check list amministrativa
9. Modello di Convenzione