DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA
UFFICIO VII
MINISTERO DEL LAVORO DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI DI CONCERTO CON MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
E REGIONE XXXXXX XXXXXXX
A C C O R D O D I P R O G R A M M A I N T E G R A T I V O P E R I L S E T T O R E D E G L I I N V E S T I M E N T I S A N I T A R I
P R O G R A M M A I N V E S T I M E N T I A R T . 2 0 L E G G E 6 7 / 1 9 8 8
ACCORDO DI PROGRAMMA
PER IL SETTORE DEGLI INVESTIMENTI SANITARI PROGRAMMA INVESTIMENTI EX ART. 20 LEGGE N. 67/88
VISTO l’articolo 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67 e successive modifiche, che autorizza l’esecuzione di un programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico e di realizzazione di residenze sanitarie assistenziali per anziani e soggetti non autosufficienti per l’importo complessivo di 23 miliardi di euro;
VISTO il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e, in particolare, l’articolo 5, bis come introdotto dall’articolo 5 del decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229 e successivamente integrato con l’art. 55 della legge 27 dicembre 2002 n. 289, il quale dispone che il Ministero della Sanità di concerto con il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica e d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano può stipulare Accordi di programma con le Regioni per la realizzazione di interventi previsti dall’articolo 20 della citata legge n. 67/88;
VISTO l’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 5 dicembre 1997, n. 430, come sostituito dall’articolo 3 della legge 12 maggio 1999, n. 144, che trasferisce ai Ministeri competenti i compiti di gestione tecnica, amministrativa e finanziaria già attribuita al Comitato interministeriale per la programmazione economica;
VISTA la deliberazione CIPE del 6 agosto 1999, n. 141, concernente il regolamento di riordino delle competenze del CIPE, che individua tra le attribuzioni da trasferire al Ministero della Sanità, le ammissioni al finanziamento dei progetti in edilizia e tecnologie sanitarie di cui all’articolo 20 della legge n. 67/88 e successive modificazioni;
VISTO il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
VISTA la legge 27 dicembre 1997, n. 450, che rende disponibile, per la realizzazione degli interventi di edilizia sanitaria ai sensi dell’articolo 20 della sopra citata legge n. 67 del 1988 la somma di lire 2.500 miliardi, disponibilità rimodulata dalla legge 23 dicembre 1998, n. 449, come integrata dal decreto-legge del 28 dicembre 1998, n. 450 convertito con modificazioni dalla legge 26 febbraio 1999, n. 39, che dispone ulteriori finanziamenti per l’attuazione del programma di investimenti.
VISTA la tabella F) delle leggi finanziarie 23 dicembre 1999 n. 488, 23 dicembre 2000 n. 388, 28
dicembre 2001 n. 448, 27 dicembre 2002 n. 289, 24 dicembre 2003 n. 350, 30 dicembre 2004 n.
311, 23 dicembre 2005 n. 266, 27 dicembre 2006 n. 296, 24 dicembre 2007 n. 244 e 22 dicembre
2008 n. 203;
VISTA legge 23 dicembre 1996, n. 662;
VISTO il decreto legge 17 maggio 1996, n. 280, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 luglio 1996, n. 382;
VISTO il decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626 e successive modificazioni;
VISTA la legge 15 maggio 1997, n. 127;
VISTA le legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni e integrazioni;
VISTO il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni e integrazioni;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367;
VISTA la delibera CIPE del 21 marzo 1997, n. 53, pubblicata in G.U. 30 maggio 1997, n. 124;
VISTA la delibera CIPE 6 maggio 1998, n. 52 “Programma nazionale straordinario di investimenti in sanità, art. 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67, secondo e terzo triennio”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale serie generale 169 del 22 luglio 1998;
VISTA la circolare del Ministero della Sanità del 18 giugno 1997, n. 100/SCPS/6.7691;
VISTA la Legge 16 novembre 2001 n. 405 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 18 settembre 2001 n. 347, recante interventi urgenti in materia sanitaria;
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001, concernente i Livelli Essenziali di Assistenza;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 7 aprile 2006, recante approvazione del Piano sanitario nazionale per il triennio 2006-2008;
VISTA la deliberazione CIPE n. 65 del 2 agosto 2002, come modificata dalla deliberazione CIPE n. 63 del 20 dicembre 2004, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale serie generale n. 115 del 19 maggio 2005, “Prosecuzione del programma nazionale di investimenti in sanità, art. 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67, art. 83, comma 3, della legge 23 dicembre 2000, n. 388”, che assegna alla Regione Xxxxxx Xxxxxxx la quota di € 109.095.763,00;
VISTA la delibera CIPE 25 gennaio 2008, n. 4 di riparto delle risorse finanziarie stanziate dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296, per la prosecuzione del programma nazionale straordinario di investimenti in sanità – art. 20 legge 11 marzo 1988, n. 67, e successive modificazioni, che assegna alla regione Xxxxxx Xxxxxxx € 163.576.871,80;
VISTO l’Accordo tra Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano del 28 febbraio 2008 per la “Definizione delle modalità e procedure per l’attivazione dei programmi di investimento in sanità” a integrazione dell’Accordo del 19 dicembre 2002;
VISTO l’Accordo di programma per il settore investimenti sanitari, sottoscritto il 23 dicembre 1999 dal Ministero della Salute e dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx, di concerto con il Ministero del bilancio e della programmazione economica e d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome;
VISTO l’Accordo di programma stralcio per il settore investimenti sanitari, sottoscritto l’1 settembre 2004 dal Ministero della Salute e dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx, di concerto con il Ministero del bilancio e della programmazione economica e d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome;
VISTO l’Accordo di programma stralcio per il settore investimenti sanitari, sottoscritto il 5 gennaio 2006 dal Ministero della Salute e dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx, di concerto con il Ministero del bilancio e della programmazione economica e d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome;
VISTO l’Accordo di programma integrativo per il settore investimenti sanitari, sottoscritto il 20 novembre 2007 dal Ministero della Salute e dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx, di concerto con il Ministero del bilancio e della programmazione economica e d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome;
VISTA l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano del 23 marzo 2005, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, in attuazione dell’art.
1, comma 173, della citata legge 30 dicembre 2004, n. 311;
VISTA l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano del 28 marzo 2006, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, in attuazione dell’art.
1, comma 173, della citata legge 30 dicembre 2004, n. 311;
VISTA l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano del 5 ottobre 2006, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, in attuazione dell’art.
1, comma 173, della citata legge 30 dicembre 2004, n. 311;
VISTA la legge 23 dicembre 2005, n. 266 (finanziaria 2006) articolo 1, commi 310, 311 e 312, che detta disposizioni per l’attuazione del programma straordinario di investimenti di cui all’art. 20 della citata legge n. 67 del 1988, e successive modificazioni;
VISTA la nota circolare del Ministero della salute prot. n. 2749/DGPROG/7-P/I6.a.h dell’8 febbraio 2006, avente per oggetto “Programma investimenti, art. 20 legge n. 67 del 1988 – Applicazione art. 1, commi 285, 310, 311 e 312, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (Finanziaria
2006)”;
VISTA la delibera dell’Assemblea Legislativa della Regione Xxxxxx Xxxxxxx n. 185 del 22 luglio 2008, nella quale, all’Allegato H, vengono previsti gli interventi di cui al presente Accordo di Programma;
VISTA la delibera della Giunta Regionale della Xxxxxx Xxxxxxx n. 1597 del 6 ottobre 2008 che approva il Documento Programmatico e la proposta di articolato contrattuale relativi al presente Accordo di programma;
PRESO ATTO che nel presente Accordo una quota pari al 34% delle risorse è destinata al potenziamento ed ammodernamento tecnologico, come disposto dall’art. 10 dell’Intesa Stato/Regioni del 23 marzo 2005, relativo all’attuazione dell’art. 1, comma 188, della legge n. 311/2004;
VISTO lo stato di attuazione degli interventi relativi al programma di investimenti ex art. 20 della legge n. 67/1988, presente agli atti dei Ministeri competenti;
ACQUISITO nella seduta del 23 gennaio 2009, il parere favorevole del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici in sanità del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali;
ACQUISITA l’Intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, ai sensi dell’articolo 5 bis del D. Lgs. n. 502/1992, come introdotto dal D. Lgs. n. 229/1999, in data 25 marzo 2009;
Il Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, e la Regione Xxxxxx Xxxxxxx
STIPULANO IL SEGUENTE ACCORDO DI PROGRAMMA
Articolo 1
(Finalità ed obiettivi)
1. Il presente Accordo di programma integrativo, tenuto conto della circolare del Ministero della sanità del 18 giugno 1997, n. 100/SCPS/6.7691, è finalizzato al miglioramento e completamento dello sviluppo qualitativo e quantitativo dell’offerta locale dei servizi sanitari, qualificando nel contempo i servizi di alta complessità su base regionale.
Gli obiettivi sono:
La riqualificazione ed il potenziamento delle strutture e delle dotazioni tecnologiche finalizzate alla diagnosi e cura della malattia oncologica;
L’adeguamento funzionale della rete ospedaliera; Il potenziamento dei servizi territoriali;
Il miglioramento degli standards assistenziali delle strutture per la cura dei pazienti psichiatrici secondo criteri di omogeneizzazione ed equità dell’offerta;
L’ammodernamento tecnologico;
L’adeguamento normativo delle strutture sanitarie.
2. L'Accordo integrativo è costituito da n. 48 interventi facenti parte del programma della Regione Xxxxxx Xxxxxxx per il settore degli investimenti sanitari ex articolo 20 della legge 11 marzo 1988,
n. 67, dettagliatamente illustrati nelle schede tecniche allegate, che costituiscono parte integrante del presente accordo e che recano, per ciascun intervento, le seguenti indicazioni:
a) i soggetti coinvolti nella realizzazione dell'intervento;
b) i contenuti progettuali;
c) il piano finanziario con indicazione dei flussi di cassa correlati all'avanzamento dei lavori, delle fonti di copertura e dell'impegno finanziario di ciascun soggetto;
d) le procedure e i tempi di attuazione dell'intervento;
e) la data presunta di attivazione della struttura e di effettivo utilizzo delle tecnologie;
f) il responsabile dell’intervento.
Articolo 2
(Impegno dei soggetti sottoscrittori dell’Accordo di programma)
1. I soggetti sottoscrittori del presente Accordo sono:
a) per il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali: Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx, Direttore Generale della Programmazione sanitaria, dei livelli essenziali di assistenza e dei principi etici di sistema,
b) per il Ministero della economia e delle finanze: Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxx, Dirigente Xxxxxxx XX dell’Ispettorato Generale per la Spesa Sociale;
c) per la Regione Xxxxxx Xxxxxxx: Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx, Dirigente Generale Sanità e Politiche Sociali.
2. I soggetti di cui al comma 1, ciascuno nello svolgimento delle attività di propria competenza, si impegnano a:
a) rispettare i termini concordati ed indicati nelle schede di intervento del presente Accordo;
b) utilizzare, nei procedimenti di rispettiva competenza, tutti gli strumenti di semplificazione e di snellimento dell’attività amministrativa previsti dalla normativa vigente;
c) procedere periodicamente alla verifica dell’Accordo e, se necessario proporre, per il tramite del soggetto responsabile di cui all’articolo 9, gli eventuali aggiornamenti ai soggetti sottoscrittori del presente Accordo con particolare riferimento alle disposizioni di cui all’art. 5, comma 3;
d) utilizzare appieno ed in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie individuate nel presente Accordo per la realizzazione degli interventi programmati;
e) rimuovere ogni ostacolo procedurale in ogni fase di attuazione dell’Accordo, nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria.
Articolo 3
(Copertura finanziaria degli interventi)
1. L’onere complessivo derivante dal presente Accordo di programma ammonta a € 201.017.460,85 di opere analiticamente indicate nelle schede tecniche previste all'art. 1, comma 2, di cui: € 163.576.871,80 a carico dello Stato, € 8.609.309,04 a carico della Regione, € 27.831.280,01 a carico delle Aziende Sanitarie e € 1.000.000,00 a carico di un Ente privato. Il piano finanziario per esercizio, dettagliatamente illustrato nelle schede richiamate, è quello di seguito riportato:
ESERCIZIO FINANZIARIO | FONTE FINANZIARIA | |||
2009 | STATO | REGIONE | ALTRE RISORSE | TOTALE |
€ 163.576.871,80 | € 8.609.309,04 | € 28.831.280,01 | € 201.017.460,85 |
2. L’importo a carico dello Stato di cui al comma 1, per un valore di € 163.576.871,80 è stato assegnato alla Regione Xxxxxx Xxxxxxx dalla delibera CIPE n. 4 del 25 gennaio 2008.
3. In attuazione degli interventi suddetti la Regione, dopo la sottoscrizione dell’Accordo di programma, potrà iscrivere a bilancio nell’esercizio 2009 le somme necessarie per la realizzazione degli interventi, secondo le fonti di finanziamento esplicitate nel presente Accordo.
4. Qualora le richieste complessive di liquidazione degli stati di avanzamento lavori, presentate dalle Regioni, superino le risorse finanziarie disponibili nell’anno, la Regione sostiene l’intervento con risorse proprie, successivamente rimborsabili.
Articolo 4
(Soggetto beneficiario dei finanziamenti)
1. I soggetti beneficiari dei finanziamenti statali e regionali di cui al presente Accordo hanno natura giuridica pubblica, come disposto dalla normativa relativa al programma di investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie.
Articolo 5
(Procedure per l’attuazione dell’Accordo di programma )
1. L’approvazione, la modifica e l’aggiornamento dei progetti oggetto del presente Accordo, nonché l’attuazione di cui all’articolo 1, comma 2, avviene nel rispetto delle disposizioni stabilite dal decreto-legge 2 ottobre 1993, n. 396, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 1993, n. 492, secondo la procedura stabilita dall’Accordo tra Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano del 28 febbraio 2008 per la “Definizione delle modalità e procedure per l’attivazione dei programmi di investimento in sanità” a integrazione dell’Accordo del 19 dicembre 2002.
2. Per gli interventi oggetto del presente Accordo la Regione inoltra al Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali, l’istanza di finanziamento prevista dalle disposizioni riportate al precedente comma 1, previa approvazione del progetto.
3. In relazione alle disposizioni di cui al precedente comma 1, le eventuali variazioni del programma, anche sostitutive, in sede di attuazione del medesimo, comprese eventuali articolazioni funzionali di un unico intervento (suddivisione di un intervento in sub interventi), devono essere comunicate al Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali, accompagnate da una specifica relazione esplicativa, per la valutazione di competenza ministeriale sulla conformità delle variazioni agli obiettivi generali dell’Accordo. A seguito di valutazione positiva da parte della competente Direzione Generale del Ministero, la Regione procede all’adozione delle modifiche dell’Accordo stesso per le vie formali, nei modi previsti dalla normativa regionale, previa validazione dei dati relativi agli interventi, utilizzando il sistema Osservatorio.
Articolo 6
(Procedure per l’istruttoria)
1. Per gli interventi oggetto del presente Accordo, di cui alle schede allegate, sarà acquisita in atti, dalla Regione, al momento della valutazione del progetto per l’ammissione al finanziamento, la documentazione che ne garantisce:
- il rispetto della normativa vigente in materia di appalti e della relativa normativa europea;
- il rispetto delle norme in materia di requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi di cui al DPR 14 gennaio 1997 e alla normativa regionale di attuazione.
2. Dette garanzie consentono di procedere con immediatezza alla fruizione delle risorse da parte della Regione Xxxxxx Xxxxxxx o delle Aziende appositamente delegate, contestualmente alla acquisizione, da parte del Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali, delle dichiarazioni di cui alla legge n. 492/1993.
Articolo 7
(Indicatori)
1. La Regione Xxxxxx Xxxxxxx nell’allegato documento programmatico ha riportato alcuni indicatori (n. strutture ospedaliere attive, n. posti letto, n. posti letto per acuti per 1000 abitanti, tasso di ospedalizzazione ecc.) per analizzare l’offerta dei servizi sanitari ed altri indicatori per analizzare l’offerta di tecnologie a seguito degli interventi previsti nel presente Accordo, in coerenza con gli standard nazionali previsti dalla normativa vigente.
2. La Regione Xxxxxx Xxxxxxx ha individuato come strumenti di valutazione degli interventi previsti nel presente Accordo indicatori per il monitoraggio ed indicatori di efficacia ed efficienza.
Articolo 8
(Comitato Istituzionale di Gestione e attuazione)
1. Al fine di adottare iniziative e provvedimenti idonei a garantire la celere e completa realizzazione dei progetti nonché l’eventuale riprogrammazione e riallocazione delle risorse, è istituito il "Comitato istituzionale di gestione e attuazione", composto di n. 6 membri, di cui 3 in rappresentanza del Governo e n. 3 in rappresentanza della Regione Xxxxxx Xxxxxxx.
2. II Comitato istituzionale è presieduto dal Ministro del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali o delegato.
3. Il Comitato istituzionale si riunisce almeno una volta l'anno sulla base della relazione predisposta dal responsabile dell’Accordo, di cui al successivo articolo 9. La convocazione è disposta dal Presidente, anche a richiesta della rappresentanza regionale.
4. Al fine di consentire l'attività di monitoraggio e di vigilanza, demandate al Ministro del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali, la Regione trasmette allo stesso, con cadenza annuale, l'aggiornamento delle informazioni relative ai singoli interventi facenti parte del presente Accordo.
5. In caso di ingiustificato ritardo nell’attuazione dell’Accordo di programma nonché nella realizzazione e nella messa in funzione delle opere relative, fermo restando quanto previsto dall’art. 5-bis, comma 3, del D. Lgs. n. 502/92 e successive modifiche e integrazioni, e dall’art. 1, comma 310, della legge n. 266/2005, il Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali assume iniziative a sostegno della Regione al fine di rimuovere le cause delle criticità riscontrate e, se necessario, adotta, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, idonee misure straordinarie, programmatiche e gestionali.
Articolo 9
(Xxxxxxxx responsabile dell'Accordo)
1. Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull'attuazione del presente Accordo si individua quale soggetto responsabile dell'attuazione dell'Accordo l’Xxx. Xxxxx Xxxxxxx.
2. Il soggetto di cui al comma 1 ha i seguenti compiti:
a) garantire il monitoraggio sullo stato di attuazione dell'Accordo, segnalando ai soggetti firmatari del presente Accordo eventuali scostamenti rispetto ai tempi, alle risorse e alle modalità di esecuzione previsti;
b) promuovere le eventuali azioni ed iniziative necessarie a garantire l'attuazione delle opere programmate;
c) redigere una relazione, da presentare al comitato di cui all’articolo 8, che conterrà le indicazioni di ogni ostacolo amministrativo o tecnico che si frapponga alla realizzazione del progetto, con la proposta di iniziative correttive da assumere; la relazione deve evidenziare i risultati ottenuti e le azioni svolte;
d) segnalare ai sottoscrittori del presente Accordo eventuali situazioni di ritardo, inerzia ed inadempimento a carico di uno dei soggetti coinvolti nell'attuazione dell'Accordo medesimo;
e) promuovere iniziative di conciliazione in caso di controversie insorte tra i soggetti coinvolti nell'esecuzione degli interventi.
La relazione, di cui al precedente punto c), indica inoltre le eventuali variazioni apportate al programma e riporta in allegato le schede di cui all’articolo 1, comma 2, conseguentemente modificate, ai sensi del citato articolo 5, comma 3.
Articolo 10
(Xxxxxxxx responsabile dell’intervento)
1. Per le finalità di cui al presente Accordo, nelle schede di cui all'articolo 1, comma 2, viene indicato il responsabile dell’intervento.
2. Il responsabile di cui al comma 1 è designato dal soggetto attuatore degli interventi ed ha i seguenti compiti:
a) segnalare al responsabile dell'Accordo gli eventuali ritardi o gli ostacoli tecnico- amministrativi che impediscono la regolare attuazione dell'intervento, esplicitando eventuali iniziative correttive assunte;
b) compilare, con cadenza annuale, la scheda di monitoraggio dell'intervento e trasmetterla al responsabile dell'Accordo;
c) fornire al responsabile dell'Accordo qualsiasi informazione necessaria a definire lo stato di attuazione dell'intervento e comunque ogni altra informazione richiesta dal responsabile medesimo.
Articolo 11
(Disposizioni generali)
1. II presente Accordo di programma integrativo è vincolante per i soggetti sottoscrittori.
2. L'Accordo rimane in vigore sino alla realizzazione delle opere in esso previste e può essere modificato o integrato per concorde volontà dei sottoscrittori, salvo quanto previsto all'articolo 5, comma 3. Alla scadenza dell'Accordo, il soggetto responsabile è incaricato delle eventuali incombenze relative alla definizione dei rapporti pendenti e delle attività non ultimate.
Per:
II Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali:
II Ministero dell’Economia e delle Finanze:
La Regione Xxxxxx Xxxxxxx:
Roma,
Regione Xxxxxx-Romagna
Elenco degli interventi previsti nella proposta di Accordo di Programma per il settore degli investimenti sanitari ex art. 20 L. 67/88
N. | Azienda | Titolo Intervento | Finanziamento Stato | Finanziamento Regione | Finanziamento Azienda | Altri Finanziamenti | Totale |
H.1 | PC Ausl | Completamento e manutenzione straordinaria edifici presidio ospedaliero Piacenza | 5.225.000,00 | 275.000,00 | 5.500.000,00 | ||
H.2 | PC Ausl | Acquisizione apparecchiature per medicina diagnostica presso presidi ospedalieri | 3.377.590,88 | 177.767,94 | 3.555.358,82 | ||
H.3 | PC Ausl | Realizzazione Case della Salute nei distretti | 1.900.000,00 | 100.000,00 | 2.000.000,00 | ||
H.4 | PR OSP | Acquisizione apparecchiature ed adeguamento locali per radiologia interventistica | 2.850.000,00 | 150.000,00 | 3.000.000,00 | ||
H.5 | PR OSP | Ammodernamento tecnologico apparecchiature radiologiche | 3.467.500,00 | 182.500,00 | 3.650.000,00 | ||
H.6 | PR OSP | Acquisizione apparecchiature ed arredi per nuovo Ospedale dei Bambini | 3.984.008,10 | 209.684,64 | 3.000.000,00 | 7.193.692,74 | |
H.7 | PR Ausl | Acquisizione apparecchiature radiologiche | 2.375.000,00 | 125.000,00 | 500.000,00 | 1.000.000,00 | 4.000.000,00 |
H.8 | PR Ausl | Realizzazione polo pediatrico territoriale di Parma | 3.171.965,90 | 166.945,57 | 4.863.306,04 | 8.202.217,51 | |
H.9 | RE OSP | Realizzazione nuovo padiglione ospedaliero Polo Onco-ematologico | 11.353.442,37 | 597.549,60 | 13.930.258,03 | 25.881.250,00 | |
H.10 | RE Ausl | Realizzazione Xxxxxx Xxxxxxxxxxxx xx xxxxxxxxxxx x xxxxxxxx xx xxxxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxx | 7.568.961,58 | 398.366,40 | 2.032.672,02 | 10.000.000,00 | |
H.11 | MO OSP | Ammodernamento tecnologico apparecchiature sanitarie | 1.995.000,00 | 105.000,00 | 2.100.000,00 | ||
H.12 | MO OSP | Ristrutturazione Edificio di Pneumologia | 2.755.000,00 | 145.000,00 | 2.900.000,00 | ||
H.13 | MO Ausl | Ristrutturazione Servizio Presidio Diagnosi e Cura | 1.999.750,00 | 105.250,00 | 2.105.000,00 | ||
H.14 | MO Ausl | Ristrutturazione Residenza Psichiatrica Ospedale di Carpi | 1.425.000,00 | 75.000,00 | 1.500.000,00 | ||
H.15 | MO Ausl | Interventi di completamento per laboratorio istopatologia e servizi generali Ospedale di Baggiovara | 1.342.445,00 | 70.655,00 | 1.413.100,00 | ||
H.16 | MO Ausl | Ristrutturazione per nuova sede Distretto presso Ospedale Xxxxxxxxxxxx Xxxxxx | 475.000,00 | 25.000,00 | 500.000,00 |
N. | Azienda | Titolo Intervento | Finanziamento Stato | Finanziamento Regione | Finanziamento Azienda | Altri Finanziamenti | Totale |
H.17 | MO Ausl | Adeguamento prevenzione incendi Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxxx Xxxxxx | 2.759.184,75 | 145.220,25 | 2.904.405,00 | ||
H.18 | MO Ausl | Adeguamento prevenzione incendi sedi distrettuali | 4.670.010,00 | 245.790,00 | 4.915.800,00 | ||
H.19 | MO Ausl | Adeguamento e messa a norma Centro Prelievi Ospedale di Pavullo | 665.000,00 | 35.000,00 | 700.000,00 | ||
H.20 | MO Ausl | Ammodernamento tecnologico apparecchiature e attrezzature sanitarie ed informatiche | 7.196.064,45 | 378.740,23 | 1.060.000,00 | 8.634.804,68 | |
H.21 | BO OSP | Realizzazione Centrale Unica di Sterilizzazione e tecnologie | 3.800.000,00 | 200.000,00 | 4.000.000,00 | ||
H.22 | BO OSP | Realizzazione Centrale Termica e Tecnologica | 3.800.000,00 | 200.000,00 | 4.000.000,00 | ||
H.23 | BO OSP | Ammodernamento tecnologico apparecchiature sanitarie ed informatiche e acquisizione arredi | 5.701.744,85 | 300.091,83 | 6.001.836,68 | ||
H.24 | BO Ausl | Sostituzione RMN Ospedale Maggiore | 1.425.000,00 | 75.000,00 | 1.500.000,00 | ||
H.25 | BO Ausl | Completamento corpo D Ospedale Maggiore: acquisizione apparecchiature ed arredi | 10.545.000,00 | 555.000,00 | 11.100.000,00 | ||
H.26 | BO Ausl | Completamento cabina elettrica Ospedale Bellaria | 1.452.550,00 | 76.450,00 | 1.529.000,00 | ||
H.27 | BO Ausl | Acquisizione apparecchiature ed attrezzature Edificio G Ospedale Bellaria | 3.676.477,15 | 193.498,80 | 3.869.975,95 | ||
H.28 | IOR | Ampliamento per ambulatori, attività libero professionale - ristrutturazione per Reparto Chemioterapia Tumori Muscolo-scheletrici | 4.085.000,00 | 215.000,00 | 1.300.000,00 | 5.600.000,00 | |
H.29 | IOR | Ristrutturazione ed acquisto apparecchiature ed arredi per Day- Surgery | 1.007.000,00 | 53.000,00 | 1.060.000,00 | ||
H.30 | IM Ausl | Manutenzione straordinaria per la realizzazione di ambulatori e reparto Day-Hospital Ospedale di Imola | 3.515.248,59 | 185.013,08 | 3.700.261,67 | ||
H.31 | IM Ausl | Manutenzione straordinaria per la realizzazione reparto degenza Ospedale di Imola | 1.235.000,00 | 65.000,00 | 1.300.000,00 | ||
H.32 | FE OSP | Interventi di adeguamento normativo e funzionale per area a destinazione poliambulatoriale Ospedale S. Xxxx | 5.415.000,00 | 285.000,00 | 5.700.000,00 | ||
H.33 | FE OSP | Completamento acquisizione apparecchiature sanitarie Ospedale di Cona | 3.915.971,30 | 206.103,75 | 4.122.075,05 |
N. | Azienda | Titolo Intervento | Finanziamento Stato | Finanziamento Regione | Finanziamento Azienda | Altri Finanziamenti | Totale |
H.34 | FE Ausl | Ristrutturazione Ospedale di Cento | 2.090.000,00 | 110.000,00 | 2.200.000,00 | ||
H.35 | FE Ausl | Adeguamento funzionale Ospedale di Copparo | 1.908.987,70 | 100.473,04 | 250.000,00 | 2.259.460,74 | |
H.36 | RA Ausl | Adeguamento prevenzione incendi: interventi strutturali presidi ospedalieri e territoriale | 4.750.000,00 | 250.000,00 | 5.000.000,00 | ||
H.37 | RA Ausl | Adeguamento prevenzione incendi: impianti rilevazioni incendi e diffusione sonora presidi ospedalieri | 3.182.500,00 | 167.500,00 | 3.350.000,00 | ||
H.38 | RA Ausl | Adeguamento funzionale ex Ospedale di Brisighella a residenza psichiatrica, nucleo cure primarie ed attività ambulatoriali | 2.992.500,00 | 157.500,00 | 3.150.000,00 | ||
H.39 | RA Ausl | Realizzazione struttura per Dipartimento Salute Mentale | 3.164.905,21 | 166.573,96 | 668.520,84 | 4.000.000,01 | |
H.40 | FO Ausl | Adeguamento normativa antisismica e prevenzione incendi Ospedale Forlì padiglione Vallisneri | 4.914.803,07 | 258.673,85 | 226.523,08 | 5.400.000,00 | |
H.41 | FO Ausl | Adeguamento normativo prevenzione incendi Ospedale Forlì padiglione Valsalva | 1.900.000,00 | 100.000,00 | 2.000.000,00 | ||
H.42 | CE Ausl | Ristrutturazione interna Ospedale Bufalini | 5.071.657,86 | 266.929,36 | 5.338.587,22 | ||
H.43 | CE Ausl | Acquisizione ed installazione RMN Ospedale Bufalini | 2.375.000,00 | 125.000,00 | 2.500.000,00 | ||
H.44 | RN Ausl | Ristrutturazione ed adeguamento Day-Hospital oncologico Ospedale Infermi | 1.235.000,00 | 65.000,00 | 1.300.000,00 | ||
H.45 | RN Ausl | Ristrutturazione Ospedale Santarcangelo di Romagna | 522.500,00 | 27.500,00 | 550.000,00 | ||
H.46 | RN Ausl | Adeguamenti funzionali e normativi presidi ospedalieri | 4.779.103,04 | 251.531,74 | 5.030.634,78 | ||
H.47 | RN Ausl | Acquisizione apparecchiature per Blocco Operatorio nuovo DEA Ospedale Riccione | 1.710.000,00 | 90.000,00 | 1.800.000,00 | ||
H.48 | RN Ausl | Ammodernamento tecnologico diagnostica per Immagini | 2.850.000,00 | 150.000,00 | 3.000.000,00 | ||
163.576.871,80 | 8.609.309,00 | 00.000.000,00 | 0.000.000,00 | 000.000.000,85 |
Giunta Regionale
Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali
Accordo di Programma
per il settore degli Investimenti Sanitari art. 20 L. 67/1988
Documento Programmatico
per la stipula con
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Ministero dell‟Economia e delle Finanze
Sommario
Riassunto esplicativo del Programma I
a) Identificazione del Programma I
b) Il Quadro Finanziario II
c) Il Programma straordinario degli investimenti in sanità: I, II e III Fase II
d) Gli Obiettivi del Programma III
e) La coerenza interna del Programma IV
f) La coerenza esterna del Programma V
g) Il Quadro Normativo V
1. Il contesto, i bisogni, la strategia 7
1.1 | Il territorio e la popolazione | 7 | |
1.2 | La struttura demografica e socio-economica della popolazione | 13 | |
1.3 | Quadro epidemiologico | 20 | |
1.4 | L’organizzazione del Servizio sanitario regionale | 36 | |
1.5 | La domanda di prestazioni sanitarie e criticità nell’accesso | 20 | |
1.6 | Analisi della mobilità sanitaria | 27 | |
1.7 | L’Offerta ante operam | 31 | |
1.8 | Analisi della continuità assistenziale | 34 | |
1.9 | Identificazione dei bisogni assistenziali e strategia adottata | 36 | |
2. | Gli obiettivi e la coerenza interna del Programma | 42 | |
2.1 | Gli obiettivi del Programma | 42 | |
2.2 | L’Offerta post operam | 47 | |
2.3 | Coerenza interna della strategia | 52 | |
3. | La coerenza esterna del Programma | 56 | |
3.1 | La coerenza del Programma con le politiche nazionali e regionali | 56 | |
3.2 | La sostenibilità degli interventi | 66 | |
4. | L’attuazione del Programma: risultati attesi e valutazione degli impatti | 69 | |
4.1 | Il sistema degli Indicatori | 69 | |
5. | La gestione e il monitoraggio del Programma | 75 | |
5.1 | La gestione degli interventi del Programma | 75 | |
5.2 | I Sistemi di Monitoraggio degli Interventi | 78 |
Appendice Allegati
Allegato 1. Schede di Riferimento Allegato 2. Documenti integrativi
Riassunto esplicativo del Programma
a) Identificazione del Programma
L‟art. 1, comma 796, lett. n della Legge 296/2006 (Legge Finanziaria 2007) ha elevato a complessivi 20 miliardi di euro lo stanziamento finanziario previsto dall‟art. 20 della Legge n.
67 dell‟ 11 marzo 1988, rendendo disponibili ulteriori 2.375 milioni di euro per la prosecuzione del Programma straordinario di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico.
Tali risorse aggiuntive sono state ripartite tra le Regioni con la Delibera Cipe n. 4/20081 tenendo conto di specifici criteri e priorità indicati dalla Finanziaria 2007 e dal Patto per la Salute, nonché di ulteriori esigenze di carattere generale.
Sulla base di tali parametri è stato assegnato alla Regione Xxxxxx-Romagna il finanziamento complessivo di € 163.576.871,80 per la prosecuzione del proprio programma di riqualificazione strutturale e tecnologica.
Con la stessa Xxxxxxxx si prevede che le Regioni provvedano all‟utilizzo dei finanziamenti assegnati nel rispetto di alcuni vincoli di destinazione e linee prioritarie di intervento, indicati nella stessa Legge Finanziaria 2007.
A seguito della sentenza della Corte costituzionale 45/2008 in merito all‟illegittimità di tali vincoli, è attualmente all‟esame della Conferenza Stato Regione la proposta di modifica della citata Delibera Cipe n. 4/2008.
La proposta di modifica mantiene inalterata la ripartizione tra le Regioni precedentemente approvata, sostituisce i vincoli di destinazione con alcune indicazioni di priorità. Le Regioni potranno attenersi a tali indicazioni nell‟attuazione dei Programmi di investimento, in coerenza con la programmazione regionale vigente.
Ai fini dell‟utilizzo delle nuove risorse resesi disponibili la Regione Xxxxxx-Romagna ha approvato il “Programma Straordinario di Investimenti in Sanità ex art. 20 L. 67/1988 – IV fase”2.
Il Programma è costituito da n. 48 interventi elencati all‟Allegato H e finanziati con le risorse statali ex art. 20 stanziate dalla Finanziaria 2007 pari a € 163.576.871,80, integrate con la quota di finanziamento a carico della Regione pari a € 8.609.309,04, corrispondenti al 5 % della spesa ammissibile al finanziamento.
Nella definizione degli interventi si è tenuto conto in via prioritaria:
- del raggiungimento del maggiore livello di omogeneizzazione possibile fra le Aziende sanitarie regionali in materia di autorizzazione ed accreditamento;
- del completamento delle opere già iniziate con i finanziamenti previsti dai Programmi regionali di investimento la cui realizzazione e/o progettazione sia già in fase avanzata;
- dell‟adeguamento delle strutture sanitarie alla normativa prevista in materia di sicurezza sul lavoro, di prevenzione incendi e di antisismica;
- della consistenza e dello stato di conservazione del patrimonio tecnologico delle Aziende sanitarie regionali;
- delle residue capacità finanziarie delle singole Aziende;
- degli indirizzi programmatici riportati:
1 “Prosecuzione del programma pluriennale nazionale straordinario di investimenti in sanità di cui all‟art. 20 della Legge 11 marzo 1988, n. 67 e successive modificazioni”
2 Delibera di Assemblea Legislativa del 22 luglio 2008, n.185
🞗 nell‟Intesa Stato-Regioni del 15 novembre 2008 relativa al riparto delle risorse stanziate dalla Finanziaria 2007, già individuati nel Patto per la Salute e nel Piano sanitario nazionale 2006-2008;
🞗 nel Piano sociale e sanitario 2008-2010 della Regione Xxxxxx-Romagna.
La Regione, con la medesima Delibera di approvazione della IV fase del Programma3, ha provveduto al recepimento dell‟Accordo Stato-Regioni del 28 febbraio 2008 sulle modalità e procedure per l‟attivazione dei programmi di investimento in sanità attraverso gli Accordi di Programma, così come indicato al punto 3) dell‟Accordo stesso.
b) Il Quadro Finanziario
Oltre al finanziamento statale assegnato dalla Delibera Cipe 4/2008 ed al finanziamento regionale concorrono alla realizzazione degli interventi anche risorse derivanti dai bilanci delle Aziende sanitarie per € 27.831.280,01, ai quali si aggiunge 1 milione di euro messo a disposizione da un ente privato (Fondazione bancaria).
Tab. 1 – Ripartizione Finanziamenti
Finanziamenti | ||||
Stato | Regione | Aziende sanitarie | Altre fonti | Totale |
163.576.871,80 | 8.609.309,00 | 00.000.000,00 | 0.000.000,00 | 000.000.000,85 |
c) Il Programma straordinario degli investimenti in sanità: I, II e III Fase
Le risorse finanziarie previste dall‟art. 20 della L. 67/1988, sino ad oggi assegnate alla Regione Xxxxxx-Romagna ammontano complessivamente ad oltre 1 miliardo di euro.
Per l‟utilizzo di questi finanziamenti la Regione ha predisposto un proprio Programma di investimenti in sanità articolato in diverse fasi di attuazione (I, II e III Fase).
Con l‟attuazione del Programma i principali risultati raggiunti, in termini di impatto sul patrimonio strutturale e sull‟offerta dei servizi assistenziali, possono essere sinteticamente individuati nella :
- realizzazione di 6 nuovi Ospedali: Ospedale di Fidenza (PR), Ospedale di Sassuolo (MO), Ospedale di Baggiovara (MO), Ospedale di San Xxxxxxxx in Persicelo (BO), Xxxxxxxx xx Xxxxxxxxx (XX) x Xxxxxxxx xx Xxxxx (XX), a fronte della disattivazione e/o riconversione di 36 tra stabilimenti o padiglioni ospedalieri;
- riorganizzazione della rete ospedaliera (diminuzione del tasso di ospedalizzazione e riduzione del numero di posti letto);
- miglioramento strutturale ed impiantistico con conseguente innalzamento degli
3 Delibera di Assemblea Legislativa del 22 luglio 2008, n.185
standard qualitativi relativi al comfort ospedaliero.
Di seguito si riporta una tabella che evidenzia lo stato di attuazione del Programma regionale di investimenti in sanità articolato nelle diverse fasi di realizzazione.
La somma complessiva dei finanziamenti statali riferiti alla I, II, III fase del Programma, è stata utilizzata all‟84,97%; gli interventi in esercizio sono l‟80% del totale degli interventi programmati.
Tab. 2 – Stato di attuazione Programma regionale di investimenti in sanità
Fasi di attuazione | % Finanziamento Statale utilizzato | % Interventi in Esercizio | |
I Fase | I Triennio | 99,90% | 96,00% |
II Fase | II Fase - Anticipazione | 99,80% | 100% |
Accordo di Programma 1999 | 86,47% | 68,00% | |
III Fase | Accordo Stralcio 2004 | 56,05% | 36,00% |
Accordo Stralcio Parma | 0% | 0% | |
Accordo Integrativo 2007 | 0% | 0% |
d) Gli Obiettivi del Programma
Per dare risposte adeguate all‟emergere di bisogni sanitari sempre più diversificati la Regione Xxxxxx-Romagna ha intrapreso un processo di profonda innovazione e di riorganizzazione del proprio sistema sanitario
L‟obiettivo è la realizzazione di un sistema sanitario regionale che possa essere al tempo stesso:
- universale, per garantire equo accesso ai servizi;
- locale, per soddisfare le aspettative e le preferenze dei singoli e delle comunità.
Il Piano sociale e sanitario 2008-2010 sviluppa l‟integrazione tra valutazione dei bisogni, organizzazione ed erogazione dei servizi sociali, sanitari e socio-sanitari; definisce ruoli e responsabilità dei soggetti coinvolti.
Il Piano affronta il tema dello sviluppo qualitativo e quantitativo dell‟offerta locale di servizi necessaria a garantire l‟autosufficienza territoriale, conferma il ruolo di governo al Distretto e fornisce un robusto tessuto connettivo alla rete integrata dei servizi.
La IV Fase del Programma regionale di investimenti in sanità si qualifica come uno degli strumenti per la progressiva attuazione degli obiettivi previsti dal Piano sociale e sanitario 2008-2010.
Obiettivi specifici
Gli obiettivi specifici che con l‟attuazione del Programma si intendono raggiungere sono: Assistenza oncologica
L‟obiettivo specifico da raggiungere è la riqualificazione e il potenziamento delle strutture e delle dotazioni tecnologiche finalizzate al miglioramento dell‟offerta delle prestazioni sanitarie (diagnosi dei tumori, assistenza del paziente oncologico), secondo la logica dei percorsi clinico-assistenziali integrati tra ospedale e territorio.
Adeguamento funzionale della rete ospedaliera
L‟obiettivo specifico, che a seguito della rimodulazione dell‟offerta sanitaria si intende raggiungere con questa tipologia di interventi, è la creazione di ambienti con caratteristiche proprie dell‟edilizia ospedaliera rispondenti a criteri di funzionalità per l‟erogazione delle prestazioni sanitarie, ma che al contempo assicurino accoglienza e comfort.
Dipartimenti delle cure primarie
L‟obiettivo specifico è il contributo ad implementare un sistema regionale che permetta percorsi di cura integrati ospedali-territorio, nella consapevolezza che la continuità delle cure costituisce l‟elemento irrinunciabile per risposte adeguate ai bisogni complessi della popolazione.
Salute mentale, assistenza territoriale e residenziale
Rientra tra gli obiettivi specifici del Programma il miglioramento degli standard assistenziali delle strutture per la cura dei pazienti psichiatrici secondo criteri di omogeneizzazione ed equità dell‟offerta a livello regionale.
Ammodernamento tecnologico
L‟obiettivo specifico è accrescere l‟efficienza e l‟efficacia dell‟offerta di prestazioni sanitarie per: contribuire a ridurre le liste di attesa, adeguare la capacità di diagnosi ai progressi scientifici, garantire complete condizioni di sicurezza per il paziente.
Adeguamento normativo
Obiettivo specifico è garantire ai cittadini la piena fruibilità in sicurezza dell‟offerta sanitaria. Elementi essenziali per raggiungere questo obiettivo sono: la messa a norma delle strutture sanitarie (prevenzione incendi e misure antisismiche), gli adeguamenti finalizzati all‟accreditamento.
e) La coerenza interna del Programma
Le indicazioni che emergono dai principali documenti di programmazione sanitaria nazionale4 e regionale5 trovano rispondenza con gli obiettivi specifici del Programma. Tali indicazioni si riferiscono:
- al potenziamento dei servizi territoriali, da attuarsi, principalmente, attraverso un processo di riassetto organizzativo e funzionale delle cure primarie;
- all‟innovazione e all‟ammodernamento tecnologico volto a garantire prestazioni appropriate, tempestive ed adeguate ai bisogni di salute, con particolare riferimento alla diagnosi e cura delle malattie oncologiche;
- alla messa a norma delle strutture ai requisiti previsti dalla normativa nazionale e regionale, per garantire adeguati standard di sicurezza nell‟erogazione delle prestazioni sanitarie e migliorare i luoghi di cura e degenza in termini di comfort alberghiero.
4 Piano sanitario nazionale 2006-2008, Patto per la Salute
5 Piano sociale e sanitario 2008-2010
f) La coerenza esterna del Programma
L‟insieme degli interventi di questo Programma si inserisce in un contesto che vede la sostenibilità ambientale quale importante elemento per la programmazione delle politiche per la salute.
Il concetto di “sviluppo sostenibile” è diventato patrimonio del Servizio sanitario regionale con l‟approvazione del Piano energetico regionale6 e con le Linee di programmazione e finanziamento delle Aziende sanitarie per l‟anno 20077; la medesima delibera di programmazione istituisce il programma regionale “Il sistema sanitario regionale per uno sviluppo sostenibile” e stabilisce gli indirizzi e gli obiettivi assegnanti alle Aziende sanitarie in materia di sostenibilità ambientale ed uso razionale dell‟energia.
g) Il Quadro Normativo
Il quadro normativo di riferimento è il seguente:
- Art. 5 bis del D.Lgs 502/1992 e successive modificazioni e integrazioni che, al fine di semplificare le procedure per la realizzazione degli interventi ex art. 20 L. 67/1988, ha previsto la possibilità di stipula di Accordi di Programma tra il Ministero della Salute, di concerto col Ministero dell‟Economia e Finanze e le Regioni interessate, d‟intesa con la Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome;
- Accordo Stato-Regioni del 19 dicembre 2002, sulla semplificazione delle procedure per l‟attivazione dei programmi di investimento in sanità;
- Art. 10 dell‟Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2004, di attuazione dell‟art. 1, comma 188, della legge n. 311/2004 relativo alla destinazione di almeno il 15% delle risorse finanziarie ex art. 20 al potenziamento ed ammodernamento tecnologico;
- Legge regionale 23 dicembre 2004, n.: "Norme sull‟organizzazione e il funzionamento del Servizio sanitario regionale";
- Decreto del Presidente della Repubblica 7 marzo 2006: “Approvazione del Piano sanitario nazionale per il triennio 2006-2008”;
- Patto per la Salute di cui all‟intesta Stato-Regioni del 5 ottobre 2006, ai sensi dell‟art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, in attuazione dell‟art. 1, comma 173, della
legge 30 dicembre 2004, n. 311;
- Art. 1, comma 796, lettera n) della legge 27 dicembre 2006 (Legge Finanziaria 2007);
- Intesa Stato-Regioni del 15 novembre 2007 relativa al riparto delle risorse finanziarie previste dall‟Art. 20 L. 67/1988, stanziate dalla Legge Finanziaria 2007;
- Accordo Stato-Regioni del 28 febbraio 2008, sulle modalità e procedure per l‟attivazione dei programmi di investimento in sanità attraverso gli Accordi di Programma, di cui all‟art. 5 bis del D.Lgs 502/1992 e successive modificazioni e integrazioni;
- Delibera dell‟Assemblea Legislativa n. 175 del 22 maggio 2008: “Approvazione del Piano sociale e sanitario regionale 2008–2010”.
6 Delibera di Assemblea Legislativa 141/2007
7 Delibera di Giunta Regionale 686/2007
1. Il contesto, i bisogni, la strategia
Le condizioni di salute della popolazione possono essere influenzate, anche in modo significativo, da una pluralità di elementi che caratterizzano il territorio. Il Sistema sanitario regionale ha, per la maggioranza di questi elementi, funzioni di mediazione e regolazione per la tutela, la cura e il recupero della salute della popolazione.
Le Aziende sanitarie, nel più ampio contesto regionale, devono, quindi, rapportarsi con un loro specifico “contesto di riferimento”. La loro attività è infatti influenzata da molteplici elementi “territoriali” che, nel tempo:
- non si modificano, come le caratteristiche oro–idrografiche;
- si modificano lentamente, come le rete viaria, quella ferroviaria e dei collegamenti in genere;
- si modificano più o meno rapidamente, come le dinamiche demografiche e le caratteristiche epidemiologiche, le condizioni socio–economiche.
Esiste quindi una relazione importante fra gli elementi che caratterizzano il contesto di riferimento di un‟Azienda sanitaria e la sua attività istituzionale, in quanto sono molteplici gli aspetti che essa deve assumere come co-determinanti delle condizioni di salute della sua popolazione.
Il contesto di riferimento è dunque teso a cogliere caratteristiche e aspetti che connotano gli ambiti territoriali delle Aziende sanitarie, così da tratteggiare lo sfondo sul quale esse agiscono e rispetto al quale si rapportano.
Pur in presenza di una significativa omogeneità del territorio, in Xxxxxx–Romagna non mancano specificità importanti che vengono esplicitate di seguito per condividere le scelte programmatiche in termini di edilizia sanitaria e di ammodernamento tecnologico.
1.1 Il territorio e la popolazione
Il territorio della regione Xxxxxx-Romagna si caratterizza per una pressoché equa suddivisione tra la zona montagnoso-collinare e la zona pianeggiante.
Il sistema viario in Xxxxxx–Romagna è caratterizzato da un asse principale, la via Xxxxxx, che partendo dall‟estremo nord-ovest della regione si sviluppa lungo la stessa con direzione sud–est. Da questo asse principale si dipartono gli altri assi viari a collegamento del territorio.
Lungo la via Emilia si sviluppano i principali centri abitativi e gli insediamenti produttivi e, conseguentemente, le principali strutture sanitarie.
La figura 1.1 rappresenta il territorio regionale (pari ad una superficie 22.124 kmq) e la principale viabilità.
La rappresentazione sintetica della distribuzione altimetrica è riportata nel grafico 1.1.
Figura 1.1 Territorio regione Xxxxxx – Romagna
Territorio della regione Xxxxxx-Romagna - Principale viabilità
Grafico 1.1 Suddivisione % della superficie della regione Xxxxxx–Romagna per zona altimetrica
Superficie regione Xxxxxx-Romagna per zona altimetrica
Montagna interna 25%
Pianura 48%
collina litoranea 1%
Collina interna 26%
La distribuzione della popolazione della regione (pari a 4.187.544 residenti all‟ 1 gennaio 2006) è direttamente correlata alle caratteristiche del territorio.
La conoscenza delle caratteristiche geo-politiche e della distribuzione della popolazione sono rilevanti per cogliere le differenze che rispettivamente possono:
- incidere sui flussi di mobilità sanitaria;
- influire sulle modalità di organizzazione dell‟offerta dei servizi sanitari.
Nei grafici seguenti vengono riportati dati relativi alla popolazione, più precisamente:
- popolazione residente all‟1.1.2006, per zone altimetriche e per Azienda Usl (grafico 1.2)
- densità popolazione residente all‟1.1.2006 e variazione densità popolazione residente 1999-2006, per Azienda Usl (grafico 1.3)
- popolazione all‟1.1.2006, per dimensioni del Comune di residenza, con indicazione del numero di Comuni per ciascuna fascia di popolosità, per Azienda Usl (grafico 1.4)
- concentrazione della popolazione residente all‟1.1.2006 in centri con più di 10.000 e di
3.000 abitanti, per Azienda Usl (grafico 1.5)
Grafico 1. 2 Popolazione residente all’1.1.2006 per zone altimetriche e per Aziende Usl
100%
6%
8%
6%
7%
6%
4% 3% 4%
5%
90%
10%
16%
20%
28%
22%
20%
80%
29%
27%
31%
70%
60%
66%
50%
100%
96%
86%
40%
84%
74%
73%
72%
75%
65%
68%
30%
61%
20%
28%
10%
0%
Montagna Collina
Pianura
Piacenza
Parma
Reggio Xxxxxx
Modena
Bologna
Imola
Ferrara
Ravenna
Forlì
Cesena
Rimini
RER
L‟Azienda Usl di Ferrara è l‟unica azienda interamente di pianura. L‟Azienda Usl di Bologna è quella con la più alta percentuale di popolazione residente in collina (dato che si spiega con la collocazione altimetrica di Bologna città). L‟Azienda Usl di Parma è invece l‟azienda con la più alta percentuale di popolazione residente in montagna.
Ferrara
Bologna
Piacenza
Forlì
RER
Ravenna
Parma
Imola
Modena
Rimini
Reggio E.
10%
9%
8%
Cesena
7%
6%
5%
4%
3%
2%
1%
0%
100
200
300
400
500
densità per kmq 2006
variazione densità per kmq 1999-2006
Grafico 1.3 - Densità popolazione residente all’1.1.2006 e variazione densità popolazione residente 1999-2006, per Aziende Usl
L‟Azienda Usl di Rimini è l‟azienda con la più alta densità di popolazione per Kmq mentre l‟ Azienda Usl di Piacenza è quella con la densità inferiore. L‟ Azienda Usl di Reggio Emilia è l‟azienda che ha registrato la variazione più consistente fra il 1996 e il 2006 nella densità della popolazione per Kmq, mentre l‟Azienda Usl di Ferrara è quella che ha registrato la variazione minore.
Grafico 1.4 – Distribuzione della popolazione all‟1.1.2006, per dimensioni del Comune di residenza, con indicazione del numero di Comuni per ciascuna fascia di popolosità, per Azienda Usl
100%
2
90%
9
2
3
2
5
3
1
18
7
2
3
2
4
70
80%
17
7
70%
4
15
60%
28
8
29
20
15
5
50%
7
168
6
40%
23
7
30%
20
20%
18
17
7
10%
11
3
8
4
6
85
4
5
2
0%
< 1.000 ab.
1.000-3.000 ab.
3.000-10.000 ab.
>10.000 ab.
Piacenza
Parma
Reggio Xxxxxx
Modena
Bologna
Imola
Ferrara
Ravenna
Forlì
Cesena
Rimini
RER
La popolazione dell‟Xxxxxx-Romagna, all‟1.1.2006, risiedeva per il 24,9% negli 85 Comuni con più di 10.000 abitanti, per il 49,3% nei 168 Comuni della fascia 3.000-10.000 abitanti, per il 20,5% nei 70 Comuni della fascia 1.000-3.000, per il 5,3% nei 18 Comuni con meno di
1.000 abitanti.
98%
Bologna
Ferrara
Ravenna Modena
Imola
96%
RER
Cesena
94%
Rimini
92%
90%
88%
86%
48%
52%
56%
60%
64%
68%
72%
76%
80%
concentrazione in centri >10.000 abitanti
Piacenza
Parma
Forlì
Reggio E.
concentrazione in centri >3.000 abitanti
Grafico 1.5 - Concentrazione della popolazione residente all’1.1.2006 in centri con più di 10.000 e di 3.000, abitanti per Azienda Usl
L‟Azienda Usl di Piacenza è l‟azienda con la minor concentrazione della popolazione sul territorio: solo il 49% risiede in centri con più di 10.000 abitanti e l‟87% in centri con più di
3.000 abitanti (contro il 96% medio regionale). L‟Azienda Usl di Ravenna è l‟azienda con la maggiore concentrazione della popolazione in centri con oltre 10.000 abitanti (81,8%) e l‟Azienda Usl di Reggio Xxxxxx concentra la propria popolazione in centri con oltre 3.000 abitanti (98,6%).
1.2 La struttura demografica e socio-economica della popolazione
Le caratteristiche demografiche della popolazione residente e dei nuclei familiari, unitamente alle condizioni socio-economiche (livello di istruzione, caratteristiche del tessuto produttivo e del mercato del lavoro, tenore di vita), incidono sui fabbisogni e sulla domanda di servizi da soddisfare, sulla definizione degli obiettivi aziendali e sui connessi processi di pianificazione e programmazione dell‟attività delle Aziende sanitarie.
In questo contesto la popolazione viene rappresentata nei principali aspetti che ne delineano la struttura, attraverso i seguenti indicatori:
- consistenza e variazione % nel periodo 2000-2006 (tabella 1.1 e grafico 1.6 );
- composizione per fasce d‟età (grafico 1.7 piramidi per età );
- composizione all‟ 1.1.2006 della popolazione anziana (tabella 1.2);
- percentuale di popolazione straniera sulla popolazione residente all‟1.1.2006 e variazione numero di stranieri nel periodo 1.1.2001-1.1.2006, per provincia e per presenza di cittadini stranieri (grafico1.8);
- speranza di vita alla nascita su base triennale, 2003-2005, per provincia (grafico 1.9);
- andamento del tasso di natalità nel periodo 1987-2007: Italia - Regione Xxxxxx- Romagna (grafico 1.10 )
- distribuzione della popolazione in età scolare - anno 2006, per titolo di studio, per provincia (tabella 1.3)
- distribuzione percentuale della popolazione in età scolare - anno 2006, per aggregati del titolo di studio, per provincia , (grafico 1.11)
- tasso di occupazione nella popolazione età 15-64 anni - anno 2005, per genere, per provincia, (grafico 1.12)
- tasso di disoccupazione - anno 2005, per genere, per provincia, (grafico 1.13)
Tabella 1.1 - Popolazione residente, anni 2000-2006, ambiti territoriali delle Aziende Usl
Popolazione residente | |||||||
Azienda USL | 2000 | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 |
Piacenza | 266.265 | 267.164 | 268.004 | 268.312 | 270.934 | 273.705 | 275.947 |
Parma | 397.073 | 399.990 | 402.330 | 404.722 | 407.754 | 413.182 | 000.000 |
Xxxxxx Xxxxxx | 449.285 | 455.998 | 462.858 | 468.552 | 477.534 | 486.961 | 494.310 |
Modena | 625.786 | 632.625 | 639.315 | 644.289 | 651.920 | 659.858 | 665.272 |
Bologna | 798.505 | 802.260 | 806.024 | 805.937 | 812.330 | 820.219 | 000.000 |
Xxxxx | 118.608 | 119.712 | 120.774 | 121.883 | 122.777 | 124.060 | 125.094 |
Ferrara | 348.651 | 347.558 | 347.084 | 346.826 | 347.582 | 349.777 | 351.463 |
Ravenna | 350.645 | 352.236 | 354.162 | 356.903 | 360.750 | 365.367 | 369.425 |
Forlì | 171.041 | 171.686 | 172.790 | 173.780 | 175.221 | 177.415 | 000.000 |
Xxxxxx | 183.433 | 184.943 | 186.601 | 188.438 | 191.283 | 193.857 | 195.693 |
Rimini | 272.031 | 274.669 | 277.153 | 279.774 | 283.239 | 286.934 | 290.029 |
Xxxxxx-Romagna | 3.981.323 | 4.008.841 | 4.037.095 | 4.059.416 | 4.101.324 | 4.151.335 | 4.187.544 |
Grafico 1.6 - Variazione percentuale della popolazione residente nel periodo 1.1.2000–1.1.2006, con indicazione dell’aumento in valori assoluti, per Azienda Usl
Piacenza (9.682)
3,6%
Parma (19.759)
5,0%
Reggio Emilia (45.025)
10,0%
Modena (39.486)
6,3%
Bologna (25.997)
3,3%
Imola (6.486)
5,5%
Ferrara (2.812)
0,8%
Ravenna (18.780)
5,4%
Forlì (7.936)
4,6%
Cesena (12.260)
6,7%
Rimini (17.998)
6,6%
RER (206.221)
5,2%
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
Grafico 1.7 - Piramide per età della popolazione residente in Xxxxxx-Romagna - 1.1.2006
80 e oltre
75-79
70-74
65-69
60-64
55-59
50-54
45-49
40-44
35-39
30-34
25-29
20-24
15-19
10-14
5-9
0-4
200
150
100
50
0
50
100
150
200
Maschi
Femmine
Tabella 1.2. – Composizione della popolazione anziana, per Aziende Usl
Popolazione ultra-65enne per fasce d'età - 1.1.2006 | ||||||
Azienda USL | 65-74 anni | 75-84 anni | 85 anni e più | totale ultra-65enni | popolazione residente | % popolazione anziana |
Piacenza | 33.696 | 25.188 | 8.675 | 67.559 | 275.947 | 24,5% |
Parma | 47.574 | 36.340 | 12.817 | 96.731 | 416.832 | 23,2% |
Reggio Emilia | 49.813 | 37.499 | 12.607 | 99.919 | 494.310 | 20,2% |
Modena | 70.478 | 51.271 | 16.915 | 138.664 | 665.272 | 20,8% |
Bologna | 98.707 | 73.803 | 25.125 | 197.635 | 824.502 | 24,0% |
Imola | 14.385 | 10.511 | 3.690 | 28.586 | 125.094 | 22,9% |
Ferrara | 46.218 | 33.416 | 10.132 | 89.766 | 351.463 | 25,5% |
Ravenna | 45.197 | 33.379 | 11.488 | 90.064 | 369.425 | 24,4% |
Forlì | 20.967 | 16.065 | 5.626 | 42.658 | 178.977 | 23,8% |
Cesena | 21.305 | 14.910 | 4.498 | 40.713 | 195.693 | 20,8% |
Rimini | 30.896 | 21.479 | 6.733 | 59.108 | 290.029 | 20,4% |
Xxxxxx-Romagna | 479.236 | 353.861 | 118.306 | 951.403 | 4.187.544 | 22,7% |
250%
225%
200%
175%
Parma
RER
Forlì-Cesena
150%
125%
4,0% 4,5% 5,0% 5,5% 6,0% 6,5% 7,0% 7,5% 8,0% 8,5% 9,0% 9,5%
percentuale di stranieri su popolazione residente 2006
Bologna
Rimini
Reggio E.
Ravenna
Piacenza
Ferrara
Modena
variazione numero di stranieri 2001-2006
Grafico 1.8 - Percentuale di popolazione straniera sulla popolazione residente all‟1.1.2006 e variazione numero di stranieri nel periodo 1.1.2001-1.1.2006, per ambito provinciale
L‟Azienda Usl di Ferrara è l‟azienda che registra la più bassa percentuale di stranieri sulla popolazione residente (4,2%), ma è seconda solo all‟Azienda Usl di Modena per variazione nel numero di stranieri nel periodo considerato (244,5%). L‟Azienda Usl di Reggio Emilia è
l‟azienda con la maggiore presenza di stranieri (9,3%), mentre l‟Ausl di Bologna è quella dove sono aumentati meno (129,2%), (grafico 1.8).
La speranza di vita è un indicatore indiretto di benessere ed esprime il numero di anni che alla nascita ci si attende mediamente di vivere (grafico 1.9).
90
83,0
83,1
83,8
83,8
83,5
84,0
84,1
84,3
82,8
83,6
80
78,6
78,7
79,1
78,8
79,0
77,1
77,6
78,0
77,2
78,3
70
60
alla nascita M alla nascita F RER M
RER F
Grafico 1.9 - Speranza di vita alla nascita su base triennale, 2003-2005, per ambito provinciale
Piacenza
Parma
Reggio E.
Modena
Bologna
Ferrara
Ravenna
Forlì-Cesena
Rimini
In Xxxxxx-Romagna la speranza di vita, calcolata su base triennale per disporre di indicatori più affidabili, è maggiore per le femmine (83,6 anni alla nascita), rispetto ai maschi (78,3 anni alla nascita).
Il tasso di natalità descrive l'impatto delle nascite sulla popolazione complessiva. Per comprendere la variabilità del tasso di natalità è necessario rifarsi alla struttura per età e per sesso della popolazione. Una popolazione strutturalmente giovane presenterà tassi di natalità più elevati rispetto a quelli di una invecchiata; analogamente, se in una popolazione ci sarà un elevato numero di presenza femminile in età fertile, il tasso di natalità dovrebbe essere elevato.
Grafico 1.10. - Andamento del tasso di natalità nel periodo 1987-2007 (Italia - Regione Xxxxxx-Romagna)
Tasso di natalità anni 1987-2007
12
11
10
9
8
7
6
5
Xxxxxx-Romagna Italia
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Tabella 1.3 - Distribuzione della popolazione in età scolare, anno 2006, per titolo di studio, per ambito provinciale
Scolarizzazione in Xxxxxx-Romagna - anno 2006 | ||||||||||
Titolo di studio | PC | PR | RE | MO | BO | FE | RA | FC | RN | RER |
Nessun titolo | 10.580 | 19.692 | 24.480 | 40.775 | 43.945 | 25.177 | 32.497 | 26.049 | 18.243 | 241.438 |
Lic. Elementare | 57.422 | 75.490 | 100.146 | 132.552 | 171.895 | 75.663 | 58.172 | 67.097 | 46.480 | 784.917 |
Lic. Media | 75.243 | 103.124 | 123.958 | 168.107 | 220.114 | 78.552 | 87.261 | 95.224 | 79.656 | 1.031.239 |
Qualif. Prof. | 17.019 | 28.445 | 25.532 | 33.382 | 50.921 | 23.167 | 25.511 | 16.889 | 16.579 | 237.445 |
Maturità | 62.786 | 94.627 | 112.931 | 152.064 | 230.063 | 73.891 | 87.575 | 88.010 | 64.131 | 966.078 |
Accademie | 318 | 1.125 | 237 | 845 | 5.841 | 1.544 | 1.452 | 967 | 1.305 | 13.634 |
Diploma univ. | 1.294 | 2.734 | 3.619 | 3.047 | 1.198 | 2.371 | 3.185 | 1.694 | 3.806 | 22.948 |
Laurea triennale | 1.550 | 1.868 | 4.039 | 3.601 | 7.652 | 3.803 | 2.765 | 2.676 | 955 | 28.909 |
Laurea spec. | 121 | 92 | 170 | 134 | 2.770 | 307 | 356 | 0 | 0 | 3.950 |
Laurea vecchio ord. | 13.666 | 34.523 | 25.218 | 37.112 | 83.831 | 26.590 | 22.996 | 26.557 | 17.324 | 287.817 |
Post laurea | 900 | 1.726 | 1.488 | 1.124 | 8.383 | 2.745 | 1.376 | 719 | 747 | 19.208 |
Dottorato | 356 | 614 | 72 | 301 | 2.630 | 465 | 582 | 0 | 113 | 5.133 |
Totali | 241.255 | 364.060 | 421.890 | 573.044 | 829.243 | 314.275 | 323.728 | 325.882 | 249.339 | 3.642.716 |
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
Laurea - Post laurea
Maturità
Qualif. Prof.
Lic. Media
Nessun titolo - Lic. Elem.
Grafico 1.118. - Distribuzione percentuale della popolazione in età scolare per aggregati del titolo di studio, anno 2006, per ambito provinciale
Piacenza
Parma
Reggio E.
Modena
Bologna
Ferrara
Ravenna
Forlì-Cesena
Rimini
RER
Per quanto riguarda la popolazione maschile, Reggio Xxxxxx è la provincia che registra il più alto tasso di attività (83,2%) e di occupazione (81,7%), mentre è Forlì-Cesena che presenta i tassi minori (76,4% e 74,3%). Per quanto riguarda la popolazione femminile le province di Bologna e Forlì-Cesena presentano il tasso di attività maggiore (65,6%), Bologna è anche la provincia con il tasso di occupazione maggiore (63,2%). Piacenza è la provincia con i tassi inferiori sia di attività (55,3%), sia di occupazione (52%); (grafico 1.12)
Nella popolazione maschile, Reggio Emilia è la provincia che presenta il tasso di disoccupazione più basso (1,7%) e Ferrara quello più elevato (4,5%). Per la popolazione femminile, Bologna è la provincia con il tasso di disoccupazione più basso (2,7%) e Ferrara con il tasso di disoccupazione maggiore (7,4%); (grafico 1.13).
8 Nella voce “laurea–post laurea” sono compresi tutti i titoli successivi alla voce “Maturità” della tabella precedente.
100
90
81,7
80
70
60
77,3
77,7
75,2
75,6
74,7
74,4
62,0
74,3
76,4 76,6
62,0
63,2
60,6
57,5
59,5
59,0
60,0
55,3
50
52,4
40
30
20
10
0
M F
RER M
RER F
Grafico 1.12 - Tasso di occupazione nella popolazione di età 15-64 anni, anno 2005, per genere, per ambito provinciale
9
8
7,4
7
6
5
4
3
2
1
0
6,7
6,0
6,2
5,4
5,4
5,1
4,7
4,5
5,3
3,3
2,9
3,2
3,3
2,6
2,7
2,7
2,7
1,7
1,9
10
Piacenza
Parma
Reggio E.
Modena
Bologna
Ferrara
Ravenna
Forlì - Cesena
Piacenza
Rimini
Parma
Reggio E.
Modena
Bologna
Ferrara
Ravenna
Forlì - Cesena
Rimini
Grafico 1.13 - Tasso di disoccupazione, anno 2005, per genere, per ambito provinciale
M | ||
F RER M RER F |
1.5 La domanda di prestazioni sanitarie e criticità nell’accesso
L‟esame comparato delle prestazione sanitarie erogate e dei tempi di attesa può fornire un quadro sufficientemente attendibile per una valutazione della domanda complessiva di prestazioni sanitarie; può quindi permettere anche una corretta programmazione degli investimenti in strutture ed ammodernamento tecnologico.
Assistenza ospedaliera
Un elemento qualificante per rappresentare l‟evoluzione nel tempo dell‟assistenza ospedaliera (in termini di ricoveri) è certamente il trend dei tassi di ospedalizzazione. Con questo fine il grafico 1.37 illustra l‟andamento dei tassi ospedalizzazione negli ultimi undici anni. Dal grafico risulta evidente la progressiva e significativa diminuzione del tasso di ospedalizzazione.
Grafico 1.37 - Tassi di ospedalizzazione
Principali indicatori dell'Assistenza Ospedaliera Numeri Indice Trend 1996-2007
125,0
115,0
105,0
95,0
85,0
75,0
65,0
55,0
45,0
35,0
25,0
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Posti letto per acuti ordinari e DH (pubblico e privato)
Tasso di ospedalizzazione complessivo
Tasso di ospedalizzazione day hospital medico
Tasso di ospedalizzazione day hospital totale
Tasso di ospedalizzazione ordinario
Ricoveri DRG LEA ( regime ordinario > 1 gg)
La tabella 1.6 fornisce, in valore assoluto, il tasso di ospedalizzazione suddiviso per Azienda sanitaria.
Nel 2007 in Xxxxxx-Romagna il tasso di ospedalizzazione complessivo è stato pari a 181,22 ricoveri per 1.000 abitanti (popolazione all‟1/1/2007, fonte Regione Xxxxxx-Romagna); il tasso calcolato sul dato ISTAT (popolazione all‟1/1/2005) su base regionale è di 170 ricoveri per 1.000 abitanti.
Tabella 1.6 - Tasso di ospedalizzazione standardizzato per 1.000 abitanti; anno 2007
Azienda Usl di residenza | Pubblico (R.E.R) | Privato (R.E.R.) | Mobilità passiva extraregione | TOTALE | ||||||||||||||||
Ordinario | Day Hospital | Totale | Ordinario | Day Hospital | Totale | Ordinario | Day Hospital | Totale | Ordinario | Day Hospital | Totale | |||||||||
Med. | Chir. | tot.DH | Med. | Chir. | tot.DH | Med. | Chir. | tot.DH | Med. | Chir. | tot.DH | |||||||||
Piacenza | 100,13 | 19,71 | 16,71 | 36,42 | 136,54 | 16,16 | 0,97 | 4,26 | 5,23 | 21,38 | 26,36 | 5,65 | 5,43 | 11,08 | 37,44 | 142,64 | 26,32 | 26,4 | 52,72 | 195,36 |
Parma | 102,54 | 17,95 | 14,46 | 32,41 | 134,95 | 22,45 | 2,16 | 7,74 | 9,91 | 32,36 | 10,74 | 2,88 | 1,88 | 4,77 | 15,5 | 135,72 | 23 | 24,09 | 47,09 | 182,81 |
Reggio Xxxxxx | 109,65 | 21,22 | 26,81 | 48,03 | 157,68 | 10,78 | 0,17 | 6,41 | 6,58 | 17,37 | 8,45 | 1,12 | 1,77 | 2,89 | 11,35 | 128,88 | 22,51 | 35 | 57,51 | 186,39 |
Modena | 116,19 | 18,58 | 21 | 39,58 | 155,78 | 10,81 | 0,67 | 2,94 | 3,61 | 14,42 | 6,53 | 1,06 | 1,24 | 2,3 | 8,83 | 133,53 | 20,31 | 25,19 | 45,49 | 179,03 |
Bologna | 113,58 | 15,62 | 14,87 | 30,49 | 144,07 | 21,91 | 0,6 | 4,65 | 5,25 | 27,16 | 4,48 | 0,78 | 1,04 | 1,82 | 6,3 | 139,97 | 17 | 20,56 | 37,57 | 177,53 |
Imola | 116,47 | 16,07 | 15,6 | 31,67 | 148,14 | 11,33 | 0,8 | 2,3 | 3,1 | 14,43 | 4,61 | 0,63 | 0,88 | 1,51 | 6,12 | 132,41 | 17,5 | 18,77 | 36,28 | 168,69 |
Ferrara | 116,35 | 18,14 | 22,88 | 41,02 | 157,37 | 14,28 | 0,53 | 2,78 | 3,31 | 17,59 | 12,81 | 1,94 | 3,56 | 5,5 | 18,31 | 143,44 | 20,61 | 29,22 | 49,83 | 193,27 |
Ravenna | 112,3 | 18,46 | 14,16 | 32,62 | 144,92 | 18,96 | 0,46 | 6,14 | 6,59 | 25,56 | 4,63 | 0,88 | 0,84 | 1,72 | 6,35 | 135,89 | 19,79 | 21,13 | 40,92 | 176,82 |
Forlì | 99,66 | 18,99 | 10,58 | 29,57 | 129,23 | 25,4 | 3,46 | 10,76 | 14,22 | 39,62 | 4,26 | 0,74 | 0,68 | 1,42 | 5,68 | 129,32 | 23,2 | 22,02 | 45,22 | 174,54 |
Cesena | 101,74 | 20,56 | 11,72 | 32,28 | 134,02 | 31,45 | 0,53 | 6,36 | 6,9 | 38,34 | 5,32 | 0,81 | 0,84 | 1,65 | 6,97 | 138,5 | 21,9 | 18,92 | 40,83 | 179,33 |
Rimini | 105,35 | 19,4 | 13,55 | 32,96 | 138,31 | 18,26 | 0,25 | 3,53 | 3,78 | 22,04 | 10,09 | 1,52 | 2,48 | 4 | 14,1 | 133,71 | 21,18 | 19,57 | 40,74 | 174,45 |
Totale | 109,96 | 18,31 | 17,49 | 35,8 | 145,76 | 17,74 | 0,83 | 5,02 | 5,85 | 23,59 | 8,52 | 1,55 | 1,8 | 3,35 | 11,87 | 136,22 | 20,69 | 24,31 | 45 | 181,22 |
Per calcolare il tasso standardizzato è stato utilizzato il dato sulla popolazione regionale all’0/0/0000 (xxxxx Xxxxxxx Xxxxxx-Xxxxxxx). Se la standardizzazione fosse riferita alla popolazione secondo la fonte ISTAT (2005), il tasso totale sarebbe pari a 170 per 1.000 abitanti.
Per governare i tempi di attesa la Regione Xxxxxx-Romagna ha definito, per alcuni interventi chirurgici programmati, obiettivi di risultato i cui indicatori sono i giorni entro i quali devono essere eseguiti (Tab. 1.7).
La rappresentazione di questi obiettivi per tipologia di intervento è rappresentata nella tabella 1.7.
Il grafico 1.38 raffigura gli interventi chirurgici programmati ed eseguiti entro i tempi previsti dagli obiettivi regionali.
Tabella 1.7 - Interventi chirurgici e tempi previsti dagli obiettivi regionali. Anno 2007
Tempi previsti dagli obiettivi regionali per interventi chirurgici programmati | |
Chemioterapia (Dh) | entro 60 gg |
Intervento Chirurgico Tumore Utero | entro 30 gg |
Intervento Chirurgico Tumore Colon-Retto | entro 30 gg |
Intervento Chirurgico Tumore Prostata | entro 30 gg |
Intervento Chirurgico Tumore Mammella | entro 30 gg |
Coronarografia (Dh) | entro 60 gg |
Endoarteriectomia Carotidea | entro 90 gg |
Angioplastica (Ptca) | entro 60 gg |
By-Pass Coronarico | entro 60 gg |
Cataratta (Dh) | entro 90 gg |
Intervento Protesi d'anca | entro 90 gg |
Tunnel Carpale (Dh) | entro 90 gg |
Riparazione Ernia Inguinale (Dh) | entro 90 gg |
Emorroidectomia (Dh) | entro 90 gg |
Stripping di Vene (Dh) | entro 90 gg |
Biopsia Percutanea del Fegato (Dh) | entro 90 gg |
Tonsillectomia | entro 90 gg |
Intervento Chirurgico Colon | entro 90 gg |
Intervento Chirurgico Polmone | entro 90 gg |
Interventi chirurgici programmati ed eseguiti entro i tempi previsti dagli obiettivi regionali
anno 2007
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
Grafico 1.38- Interventi chirurgici programmati ed eseguiti entro i tempi previsti dagli obiettivi regionali
Chemioterapia (dh)
Interv. Chir. Tumore Utero
Interv. Chir. Tumore Colon-Retto
Interv. Chir. Tumore Prostata
Interv. Chir. Tumore Mammella
Coronarografia (dh)
Endoarteriectomia Carotidea
Angioplastica (Ptca)
By-Pass Coronarico
Cataratta (dh)
Intervento Protesi d'Anca
Tunnel Carpale (dh)
Riparazione Ernia Inguinale (dh)
Emorroidectomia (dh)
Stripping di Vene (dh)
Biopsia percutanea del Fegato
(dh)
Tonsillectomia
Interv. Chir. Colon
Interv. Chir. Polmone
Assistenza specialistica ambulatoriale
Nel 2007 sono state erogate complessivamente 70.045.980 prestazioni specialistiche ambulatoriali (tabella 1.8), con una crescita rispetto al 2006 di circa 235.000 prestazioni (nel 2006 erano state complessivamente 69.812.752).
Le prestazioni erogate sono per l‟11,8% visite specialistiche, per il 10,2% prestazioni di diagnostica, per il 71,6% analisi di laboratorio, per il 3,0 % prestazioni di riabilitazione, per il 3,4 % prestazioni terapeutiche (grafico 1.39).
Come previsto dall‟accordo Stato-Regioni del marzo 2006, l‟Xxxxxx-Romagna ha approvato, il Piano regionale per il contenimento dei tempi di attesa che riguarda un pacchetto di prestazioni specialistiche (visite ed esami) e prestazioni in ricovero (in alcune aree specifiche).
Il Piano riconferma i tempi massimi di attesa entro i quali le prestazioni specialistiche individuate devono essere erogate: 24 ore per le urgenze, 7 giorni per le urgenze differibili, 30 giorni per le prime visite, 60 giorni per le prestazioni strumentali di primo accesso.
Il Piano regionale specifica che i tempi massimi di attesa devono essere rispettati in almeno il 90% dei casi.
Il monitoraggio dei tempi di attesa in Xxxxxx-Romagna è attivo dal 1999 e, in modo costante negli anni fino all‟adozione del Piano regionale previsto dall‟accordo Stato-Regioni, ha riguardato il 25% delle visite erogate e il 17% delle prestazioni diagnostiche, fissando come obiettivo l‟erogazione entro i tempi stabiliti nell‟80% dei casi.
Con l‟obiettivo di semplificare e sistematizzare il monitoraggio dei tempi di attesa e degli accessi alle strutture sanitarie, è stato implementato un applicativo web (MAPS - Monitoraggio per la prestazioni di specialistica ambulatoriale) che, oltre a raccogliere i dati di dettaglio sui tempi di attesa delle singole aziende, elabora report e grafici che permettono
di valutare la situazione nelle diverse realtà rispetto alle differenti prestazioni, supportando in tal modo i referenti aziendali e regionali nell'individuazione delle maggiori criticità e delle possibili strategie da perseguire.
Tabella 1.8 - Tipologia prestazioni
Prestazioni specialistiche ambulatoriali – anno 2007 Tipologia e numero prestazioni erogate | ||
Visite | prima visita | 5.818.798 |
visita di controllo | 2.415.564 | |
osservazione breve intensiva | 56.423 | |
Totale Visite | 8.290.785 | |
Diagnostica | diagnostica strumentale con radiazioni | 2.842.170 |
diagnostica strumentale senza radiazioni | 3.894.967 | |
biopsia | 71.080 | |
altra diagnostica | 319.527 | |
Totale Diagnostica | 7.127.744 | |
Laboratorio | prelievi | 4.681.515 |
chimica clinica | 35.340.801 | |
ematologia/coagulazione | 6.875.848 | |
immunoematologia e trasfusionale | 176.089 | |
microbiologia/virologia | 2.425.035 | |
anatomia ed istologia patologica | 559.154 | |
genetica/citogenetica | 121.730 | |
Totale Laboratorio | 50.180.172 | |
Riabilitazione | riabilitazione diagnostica | 122.917 |
riabilitazione e rieducazione funzionale | 1.320.328 | |
terapia fisica | 556.115 | |
altra riabilitazione | 100.654 | |
Totale Riabilitazione | 2.100.014 | |
Prestazioni Terapeutiche | radioterapia | 298.922 |
dialisi | 449.678 | |
odontoiatria | 149.000 | |
trasfusioni | 18.478 | |
chirurgia ambulatoriale | 311.483 | |
altre prestazioni terapeutiche | 1.119.704 | |
Totale Prestazioni Terapeutiche | 2.347.265 | |
Totale regionale prestazioni specialistiche | 70.045.980 |
Grafico 1.39 - Suddivisione % tipologie di prestazioni
3,0%
3,4%
11,8%
10,2%
71,6%
Visite
Diagnostica
Laboratorio
Riabilitativ e
Terapeutiche
Nell‟ambito dell‟assistenza territoriale va ricompresa anche l‟assistenza domiciliare integrata (ADI) la cui caratterizzazione in via sintetica è rappresentata dai seguenti grafici.
Pazienti assistiti in ADI con piano assistenziale
18.000
16.000
14.000
12.000
10.000
8.000
6.000
4.000
2.000
-
2004
2005
2006
Grafico 1.40/a - Pazienti assistiti in ADI con piano assistenziale: anni 2004, 2005, 2006
Piacenza
Parma
Reggio Emilia
Modena
Bologna
Imola
Ferrara
Ravenna
Forlì
Cesena
Rimini
Grafico 1.40/b - Percentuali regionali di pazienti assistiti in ADI per fasce di età negli anni 2004, 2005, 2006
0-14 | 15-29 | 00-00 | 00-00 | 00-00 | 00-00 | 00-00 | 00-00 | 00-00 | 00-00 | >=90 | |
2004 | 0,5 | 0,6 | 1,7 | 4,0 | 3,0 | 5,2 | 9,3 | 16,7 | 23,7 | 17,3 | 18,0 |
2005 | 0,5 | 0,6 | 1,6 | 4,0 | 2,8 | 5,2 | 9,0 | 16,3 | 24,6 | 16,7 | 18,8 |
2006 | 0,5 | 0,5 | 1,5 | 3,8 | 2,6 | 4,9 | 8,7 | 15,6 | 24,7 | 18,0 | 19,0 |
1.6 Analisi della mobilità sanitaria
L‟obiettivo del Servizio sanitario regionale di garantire l‟equità di accesso a servizi di qualità adeguata, passa attraverso lo sviluppo di un‟organizzazione del sistema dei servizi di tipo reticolare, che garantisca l‟autosufficienza degli ambiti territoriali in cui si articola il Servizio sanitario regionale nell‟erogazione delle prestazioni sanitarie.
Per ciascun ambito territoriale la situazione di autosufficienza corrisponde al dimensionamento ottimale di Servizi di primo e secondo livello, al netto delle funzioni di terzo livello o di alta specialità, la cui pianificazione e organizzazione per complessità dell‟assistenza e/o per complessità e specialità delle risorse impegnate nella risposta assistenziale, rientra nelle responsabilità della programmazione regionale.
Le condizioni dell‟autosufficienza territoriale rappresentano uno degli obiettivi del sistema sanitario regionale.
All‟ambito provinciale (a cui corrispondono di norma gli ambiti territoriali delle Aziende Usl, con la esclusione delle Aziende di Imola, Forlì e Cesena), deve quindi essere attribuita la responsabilità e il diritto di poter soddisfare la domanda espressa dalla popolazione residente, con la rilevante eccezione dei servizi di alta specialità.
Una significativa mobilità passiva non ulteriormente ridimensionabile o una mobilità passiva programmata, in quanto rivolta verso Aziende con le quali sono formalizzati rapporti di cooperazione o collaborazione per lo sviluppo e l‟organizzazione della rete dei servizi, dovrà pertanto comportare una coerente variazione nei livelli di finanziamento e quindi anche nella dotazione strutturale delle Aziende.
Una variazione della capacità produttiva non correlata ad una modificazione di segno opposto in un altro ambito territoriale comporterebbe, inevitabilmente, un aumento dei servizi non giustificato e in contraddizione con i principi che sottendono al concetto di autosufficienza territoriale.
I criteri fondamentali per definire operativamente il concetto di autosufficienza sono l‟esplicitazione dell‟ambito territoriale di riferimento e la definizione della tipologia e del dimensionamento dei servizi presenti, inclusivi dei fenomeni di mobilità che interessano la popolazione residente sul territorio.
I criteri tecnici per definire il dimensionamento e la tipologia dei servizi da garantire affinché alla popolazione di riferimento sia assicurata equità di accesso a servizi di adeguata qualità, comprendono:
il mix di servizi presenti;
la capacità produttiva potenziale; il livello di operatività necessario.
Nel modello dell‟autosufficienza territoriale, l‟assistenza ospedaliera è la componente
strutturale principale, il nodo operativo fondamentale del sistema dei servizi.
I servizi territoriali e la loro configurazione organizzativa sono strettamente connessi all‟assistenza ospedaliera nella misura in cui devono contribuire all‟appropriatezza dei ricoveri e soprattutto garantire la continuità assistenziale.
Il grafico 1.41 dà conto della mobilità infraregionale e della mobilità interregionale sulla base dell‟indice di dipendenza della struttura ospedaliera dalla popolazione delle Aziende sanitarie.
Grafico 1. 41 - Indice di dipendenza della struttura ospedaliera dalla popolazione – Anno 2006
100%
90%
Aziende extraRER ed Estero
Altre Aziende RER
Aziende della Provincia
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
Piacenza
Parma
Reggio Emilia
Modena
Bologna
Imola
Ferrara
Ravenna
Forlì
Cesena
Rimini
Aosp Parma
Aosp Reggio E.
Aosp Modena
Aosp Bologna
Aosp Ferrara
I.O.R.
RER
0%
Come si evince dal grafico 1.41, l‟Xxxxxx-Romagna si caratterizza come regione a forte attrazione.
La quota di ricoveri erogati per cittadini provenienti da altre regioni è mediamente attorno al 18% per le Aziende ospedaliere, con punte massime pari al 58% per gli Istituti Ortopedici Rizzoli. Nei presidi ospedalieri delle Aziende Usl la capacità d‟attrazione è mediamente attorno al 14%.
Nonostante questa caratterizzazione si osservano anche fenomeni di “fuga” derivanti in buona parte da condizioni geografiche, la cosiddetta mobilità di confine.
I grafici di seguito riportati (grafico 1.42, 1.43, 1.44, 1.45) sintetizzano il trend della mobilità attiva e passiva per i due principali settori: specialistica ambulatoriale e ricoveri.
Regione Xxxxxx-Romagna
(numeri indice 2001=100)
260
240
220
200
180
160
140
120
100
Grafico 1.42 - Mobilità sanitaria specialistica ambulatoriale: numero indice 2001-2007 distinto mobilità attiva passiva
2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | |
Attiva | 100 | 120 | 150 | 181 | 196 | 222 | 240 |
Passiva | 100 | 113 | 121 | 139 | 151 | 174 | 203 |
Regione Xxxxxx-Romagna
(numeri indice 2001=100)
260
240
220
200
180
160
140
120
100
Grafico 1.43 - Mobilità sanitaria passiva specialistica ambulatoriale: numero indice 2001-2007 per alcune regioni
2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | |
030-Lombardia | 100 | 117 | 128 | 154 | 157 | 167 | 212 |
050- Veneto | 100 | 111 | 111 | 125 | 150 | 202 | 226 |
110- Marche | 100 | 123 | 106 | 118 | 131 | 169 | 152 |
090-Toscana | 100 | 118 | 133 | 133 | 140 | 147 | 150 |
Regione Xxxxxx-Romagna
(numeri indice 2001=100)
160
140
120
100
Grafico 1.44 - Mobilità sanitaria degenze: numero indice 2001-2007, distinto attiva - passiva
2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | |
Attiva | 100 | 108 | 113 | 121 | 129 | 136 | 142 |
Passiva | 100 | 108 | 113 | 118 | 124 | 126 | 125 |
Regione Xxxxxx-Romagna
(numeri indice 2001=100)
160
140
120
100
Grafico 1.45 Mobilità sanitaria passiva degenze: numero indice 2001-2007 distinto per alcune regioni
| |||||||
| |||||||
2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | |
030-Lombardia | 100 | 109 | 116 | 119 | 125 | 127 | 121 |
050- Veneto | 100 | 103 | 109 | 121 | 130 | 129 | 129 |
110- Marche | 100 | 110 | 104 | 106 | 112 | 131 | 125 |
090-Toscana | 100 | 113 | 121 | 136 | 145 | 140 | 157 |
1.7 L’Offerta ante operam
L‟offerta delle prestazioni sanitarie ante operam è stata condizionata dal patrimonio immobiliare e dal patrimonio tecnologico esistente. La ricognizione e l‟analisi dell‟esistente hanno permesso di acquisire elementi di supporto per l‟individuazione degli interventi da realizzare con il Programma.
1.7.1 Il patrimonio immobiliare
La rappresentazione dell‟offerta ante operam, da un punto di vista strutturale ed impiantistico offre un quadro del patrimonio immobiliare sanitario regionale che, pur con alcune criticità (ad esempio il mancato completamento degli adeguamenti normativi in materia di prevenzione incendi e antisismica), è per lo più rispondente alla normativa nazionale e regionale in materia di autorizzazione ed accreditamento delle strutture sanitarie nonché di sicurezza degli ambienti di lavoro.
Il patrimonio mostra anche per le strutture più datate un sufficiente stato di conservazione dovuta sostanzialmente ad interventi sia di manutenzione straordinaria, sia di manutenzione programmata.
Un elemento di criticità per le strutture sanitarie esistenti è rappresentato dalla necessità di interventi che permettano una maggiore funzionalità degli spazi in relazione alle progressive modificazioni dell‟offerta delle prestazioni sanitarie.
La rappresentazione sintetica del patrimonio immobiliare sanitario regionale, ospedaliero e territoriale, in termini di numero di strutture, superfici e posti letto è rappresentata nella tabella 1.9.
Tabella 1.9 - Il patrimonio immobiliare esistente
Aziende Sanitarie | n. stabilimenti ospedalieri | mq superfici attive al 31.12.2007 ospedali ( 2) | posti letto 31.12.2007 (3) | rapporto mq/p.l | mq superfice in attivazione al 31.12.2007 ospedali (2) | n. strutture territoriali | mq strutture territoriali attive al 31.12.2007 | mq strutture terrritoriali in attivazione al 31.12.2007 | totale mq superf. attive al 31.12.2007 | totale mq superf. attive + mq in corso di attivazione |
PC AUsl | 7 | 17.3218 | 843 | 205 | 14.890 | 31 | 37.296 | 0 | 210.514 | 225.404 |
PR AUsl | 3 | 59.940 | 393 | 153 | 0 | 77 | 79.813 | 9.609 | 139.753 | 149.362 |
PR AOsp-Uni (0) | 0 | 000.000 | 1.361 | 149 | 7.243 | 203.053 | 210.296 | |||
RE AUsl | 5 | 104.000 | 000 | 000 | 6.300 | 96 | 82.462 | 0 | 186.971 | 193.271 |
RE AOsp (0) | 0 | 000.000 | 904 | 147 | 21.650 | 133.280 | 154.930 | |||
MO AUsl | 8 | 276.000 | 1.612 | 171 | 0 | 97 | 115.000 | 0 | 391.000 | 391.000 |
MO AOsp-Uni (0) | 0 | 000.000 | 775 | 189 | 17.966 | 146.741 | 164.707 | |||
BO AUsl | 9 | 222.872 | 1.859 | 120 | 99.090 | 171 | 214.413 | 9.780 | 437.285 | 546.155 |
BO AOsp-Uni (0) | 0 | 000.000 | 1.730 | 177 | 21.198 | 306.362 | 327.560 | |||
Ist. Ort. Rizzoli (1) | 1 | 70.871 | 324 | 219 | 0 | 70.871 | 70.871 | |||
Imola AUsl | 3 | 71.860 | 419 | 172 | 13.000 | 27 | 71.487 | 3.000 | 143.347 | 159.347 |
FE AUsl | 6 | 102.649 | 753 | 136 | 0 | 76 | 82.616 | 0 | 185.265 | 185.265 |
FE AOsp-Uni (1) (0) | 0 | 000.000 | 000 | 000 | 186.966 | 109.256 | 296.222 | |||
RA AUsl | 3 | 174.900 | 1.220 | 143 | 14.870 | 62 | 81.833 | 0 | 256.733 | 000.000 |
Xxxxx XXxx | 3 | 124.600 | 582 | 214 | 1.170 | 38 | 36.768 | 0 | 161.368 | 162.538 |
Cesena AUsl | 3 | 73.966 | 652 | 113 | 17.162 | 37 | 25.461 | 27.612 | 99.427 | 144.201 |
RN AUsl | 4 | 118.159 | 910 | 130 | 34.023 | 26 | 32.900 | 1.027 | 151.059 | 186.109 |
TOTALE (0) | 00 | 0.000.000 | 15.948 | 155 | 455.528 | 738 | 860.049 | 51.028 | 3.332.285 | 3.838.841 |
(1) Aziende che non hanno strutture territoriali
(2) superficie lorda complessiva in mq
(3) numero dei posti letto (non considerati Istituto Scientifico Romagnolo 52 p.l., Montecatone Rehabilitation Institute 158 p.l.)
(4) n. stabilimenti ospedalieri 60 (non considerati Istituto Scientifico Romagnolo e Montecatone Rehabilitation Institute)
(5) la realizzazione della nuova struttura di Cona prevede la dismissione parziale del Ospedale X.Xxxx
1.7.2 Il patrimonio tecnologico
Il monitoraggio del patrimonio tecnologico esistente è stato effettuato prendendo in esame le tecnologie che, con l‟attuazione di questo Programma, sono oggetto di ammodernamento tecnologico. Con questa ipotesi non sono oggetto di esame grandi tecnologie quali ad esempio la PET e la robotica.
Ai fini della rappresentazione dell‟offerta ante operam, l‟analisi del patrimonio delle apparecchiature sanitarie viene effettuato con il criterio delle principali tecnologie presenti in regione al 31 dicembre 2007.
La tabella 1.10 rappresenta il patrimonio tecnologico ante operam installato nelle Aziende sanitarie, suddiviso per provincia. Il grafico 1.46 rappresenta l‟offerta complessiva pubblico/privato accreditato
Tabella 1.10 Grandi tecnologie installate per provincia nelle Aziende sanitarie pubbliche
Provincia | TRM (1) | TAC (2) | ADG (3) | GCC (4) | ALI (5) | MAG (6) |
Piacenza | 3 | 4 | 2 | 3 | 2 | 4 |
Parma | 4 | 8 | 3 | 4 | 2 | 8 |
Reggio Emilia | 3 | 9 | 5 | 2 | 2 | 9 |
Modena | 8 | 13 | 5 | 3 | 2 | 14 |
Bologna | 8 | 18 | 8 | 8 | 6 | 17 |
Ferrara | 5 | 7 | 4 | 1 | 2 | 10 |
Ravenna | 2 | 4 | 5 | 3 | 2 | 8 |
Forlì-Cesena | 4 | 5 | 4 | 3 | 1 | 4 |
Rimini | 2 | 5 | 3 | 0 | 1 | 5 |
Totale | 39 | 73 | 39 | 27 | 20 | 79 |
(1) TRM Tomografo a Risonanza Magnetica | (2) | TAC Tomografo Assiale Computerizzato |
(3) ADG Angiografo Digitale | (4) | GCC Gamma Camera Computerizzata |
(5) ALI Acceleratore Lineare | (6) | MAG Mammografi |
Grafico 1.46 - Offerta tecnologie ante operam pubblico / privato accreditato Regione Xxxxxx Xxxxxxx
1.8 Analisi della continuità assistenziale
La Regione Xxxxxx-Romagna è da tempo impegnata nella identificazione e verifica dell‟adeguatezza dei percorsi di cura adottati, della continuità assistenziale garantita in tali percorsi e dell‟integrazione tra i diversi livelli di assistenza.
Tali percorsi sono rivolti:
- a persone portatrici di problemi sanitari e sociali di elevata complessità e con patologia cronica;
- a persone non identificabili con particolari bisogni sanitari, ma ricomprese in specifiche fasce di popolazione (donne, coppie, bambini, ecc.). In questi casi gli interventi sono principalmente di tipo preventivo e di assistenza primaria quali, ad esempio, gli interventi per la tutela della salute della donna, della partoriente e del neonato.
Per le persone portatrici di problemi sanitari e sociali di elevata complessità l‟obiettivo è garantire un percorso assistenziale integrato attraverso lo sviluppo, la qualificazione e la specializzazione della rete dei servizi, valorizzando e sostenendo il ruolo delle famiglie e privilegiando, quale sede di elezione, il domicilio.
Tale approccio si fonda sulla consapevolezza che la risposta ad un bisogno complesso, come quello sempre espresso dai pazienti cronici, non può che essere offerta da forme organizzative integrate e da gruppi di professionisti provenienti anche da soggetti istituzionali diversi.
La recente Delibera di Giunta regionale 602/20089 ha individuato, tra gli obiettivi prioritari, la realizzazione di percorsi integrati ospedale-territorio, attraverso modalità di continuità di cura, rendendo omogeneo l'intero percorso assistenziale (fase pre, intra e post ospedaliera).
Le Dimissioni protette
Gli ospedali operano in stretto contatto con i servizi sanitari e socio-sanitari distrettuali per garantire la continuità delle cure; in questo ambito rientrano le dimissioni protette, vale a dire dimissioni dall‟ospedale seguite da un programma di assistenza concordato con i servizi territoriali e con il coinvolgimento del medico di famiglia. Lo scopo è quello di sostenere il paziente nel rientro a casa, garantendo la continuità della cura e l‟assistenza a domicilio.
L‟ Assistenza domiciliare Integrata
La Regione Xxxxxx-Romagna, con Delibera di Giunta regionale n. 124/199910 , ha esplicitato i criteri per la riorganizzazione delle cure domiciliari, identificando un unico modello di assistenza domiciliare integrata (Adi), basato su livelli di intensità delle cure, graduate in relazione al bisogno sanitario e socio-assistenziale del singolo paziente.
L'Adi è un servizio presente in tutti i Distretti come forma di assistenza alternativa al ricovero o all‟istituzionalizzazione. L‟utilizzo dell‟Xxx evita il ricorso alla degenza ordinaria per patologie trattabili domiciliarmente e consente di mantenere al proprio domicilio le persone non autosufficienti o a rischio di non autosufficienza, favorendone l‟eventuale recupero delle capacità residue di autonomia e di relazione.
Tale approccio assistenziale propone un unico modello organizzativo basato sull‟integrazione delle figure professionali coinvolte : medici di medicina generale (Mmg), infermieri, medici specialisti, fisioterapisti, assistenti sociali, assistenti di base, nonché membri delle associazioni del volontariato.
9 “Linee di programmazione e finanziamento delle Aziende Sanitarie per l‟anno 2008”
10 “Criteri per la riorganizzazione delle cure domiciliari”
Il percorso assistenziale di cura del paziente oncologico
Già dal 1994 la Regione ha cercato di dare una risposta sistematica ai percorsi assistenziali per i malati oncologici.
In particolare con la l.r. 29/199411 e, successivamente con la già citata Delibera di Giunta regionale 124/1999, fu avviato un programma specifico per l‟assistenza delle cure domiciliari per pazienti oncologici.
Tale percorso si è poi consolidato con l‟attivazione della Rete delle cure palliative (Delibera di Giunta regionale 456/200012) , finalizzata:
- all‟organizzazione e realizzazione dei servizi per i malati oncologici in un‟ottica di rete, prevedendo articolazioni assistenziali residenziali, ospedaliere, domiciliari;
- al potenziamento e qualificazione degli interventi di terapia palliativa e antalgica nel rispetto delle esigenze espresse dal malato e dalla sua famiglia;
- alla realizzazione degli Hospice.
La realizzazione degli Hospice completa la rete assistenziale dedicata ai malati terminali, garantendo le seguenti funzioni specifiche:
- presa in carico del paziente in fase terminale in situazioni d‟aggravamento/ scompenso del dolore e/o della patologia di base;
- sostegno ed aiuto psicologico al malato e alla famiglia; erogazione della terapia palliativa; necessità d‟assistenza infermieristica intensiva quotidiana qualora questa non si riesca più a garantire al domicilio;
- prevenzione complicanze invalidanti.
Sono attualmente attivi sul territorio regionale 18 Hospice per un totale di 202 posti.
Di norma il ricovero in Hospice è riservato a situazioni di insostenibilità assistenziale al domicilio per l‟insorgenza di difficoltà ambientali, logistiche, organizzative o nel caso si renda utile sollevare per un certo periodo i familiari dall‟impegno diretto e dalla tensione psicologica.
Il percorso assistenziale di cura del paziente con disturbi mentali
Già nel triennio 2000-2002 la Regione Xxxxxx-Romagna ha promosso e attuato un progetto rivolto all‟integrazione fra i medici di medicina generale ed i dipartimenti di salute mentale, per il trattamento dei disturbi mentali nei cittadini adulti, con lo scopo di migliorare i percorsi di cura rivolti a tali pazienti e favorire interventi più tempestivi ed appropriati.
Gli esiti di detta esperienza hanno confermato la necessità di proseguire in quella direzione per estendere ulteriormente, qualificare e rendere sistema il processo avviato; ciò attraverso la diffusione, il consolidamento e l‟ulteriore sviluppo, in tutti i Distretti di tutte le Aziende sanitarie della Regione, del procedimento d‟integrazione tra dipartimenti di salute mentale e medici di medicina generale.
Dalla volontà di proseguire tale processo di integrazione dei percorsi di cura nell‟area della salute mentale è nato nel 2004, tutt‟ora attivo, il Programma regionale “X. Xxxxxxxx” (intitolato ad un medico bolognese di medicina generale, precursore di queste tematiche).
A partire dal 2007 si è anche realizzata una sostanziale riforma del circuito ospedaliero nell‟area psichiatrica. Con un Accordo triennale sottoscritto tra la Regione e Associazioni dell‟ospidalità privata è stata ridefinita l‟offerta di posti letto, con la riconversione dei circa 500 posti letto ospedalieri psichiatrici e la riorganizzazione del sistema per tipologia e target d‟accesso, e per livelli di assistenza e gravità.
La rete di cura integrata pubblico/privato, si è così dotata di 320 posti letto residenziali, organizzati anche su trattamenti specialistici (doppia diagnosi, minori, disturbi del
11 “Assistenza a domicilio per i malati terminali”
12 “Piano sanitario regionale 1999-2001 - programma „la rete delle cure palliative‟ “
comportamento alimentare, psicogeriatria, ecc), e di 75 posti letto ospedalieri per il trattamento dell‟acuzie e sub-acuzie (Servizio psichiatrico ospedaliero intensivo).
Il percorso assistenziale di cura del paziente con ictus
Con la Delibera di Giunta regionale 1720/200713 la Regione ha voluto fornire alle Aziende sanitarie le indicazioni clinico-organizzative relative al percorso assistenziale del paziente con ictus, sia nella fase acuta che nella fase degli esiti.
Tale percorso, declinato nella fase pre-ospedaliera, ospedaliera e post-ospedaliera, ha come caratteristica principale l‟integrazione delle diverse competenze professionali e la continuità assistenziale.
Il Programma stroke-care si fonda sulla considerazione che, per le persone colpite da ictus, l‟assistenza da parte di un team multidisciplinare di operatori esperti e in aree di degenza dedicate, un rapido accesso alla diagnostica per immagini, la precocità di avvio dell‟intervento riabilitativo e della dimissione protetta possano migliorare la sopravvivenza e diminuire il rischio di disabilità.
1.9 Identificazione dei bisogni assistenziali e strategia adottata
I Bisogni
La valutazione e la conoscenza del complessivo contesto dei bisogni che generano la domanda sanitaria sono un prerequisito per la messa a punto di una strategia che consenta una programmazione dei servizi sanitari equa ed efficace.
I mutamenti intervenuti nel quadro demografico e socio-economico quali: l‟invecchiamento della popolazione, l‟aumento delle persone immigrate, la contrazione e parallelo aumento dei nuclei familiari con esigua rete parentale e l‟aumento delle forme di lavoro meno stabili, richiedono un significativo cambiamento della strategia in quanto i bisogni sempre più articolati e complessi non consentono più risposte settoriali alla malattia o al disagio sociale. Al contrario richiedono risposte unitarie che considerino la persona nella sua globalità e che sappiano garantire assistenza senza soluzioni di continuità.
L‟analisi del contesto socio-sanitario ha portato prioritariamente all‟identificazione dei bisogni relativamente alla:
- prevenzione, diagnosi e cura delle malattie oncologiche;
- continuità assistenziale soprattutto in fase post acuzie;
- assistenza di base e specialistica;
- assistenza residenziale per il trattamento delle acuzie e sub acuzie nelle malattie mentali.
Con l‟obiettivo di dare risposte efficaci la Regione Xxxxxx-Romagna ha intrapreso un processo di profonda innovazione e di riorganizzazione del proprio sistema per adeguare l‟offerta dei servizi e migliorare la qualità assistenziale.
La Strategia
La strategia si concretizza con il percorso avviato dal Piano sanitario regionale 1999-2001, successivamente sviluppato con le leggi regionali 2/200314 e 29/200415 e portato a completamento con la recente approvazione del Piano sociale e sanitario 2008-201016.
13 “Approvazione linee di indirizzo per l‟organizzazione dell‟assistenza integrata del paziente con ictus - Programma stroke care”
14 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”
15 “Norme generali sull'organizzazione ed il funzionamento del Servizio sanitario regionale”
16 Delibera dell‟Assemblea legislativa 175/2008
L‟obiettivo strategico è la realizzazione di un sistema sanitario regionale che possa essere al tempo stesso universale (per garantire equo accesso ai servizi), locale (per soddisfare le aspettative e le preferenze dei singoli e delle comunità).
Garantire risposte personalizzate e, nel contempo, garantire equità d‟accesso nei vari territori, è possibile in una logica di integrazione.
Il coinvolgimento e la valorizzazione di tutti i soggetti, che a vario titolo sono chiamati a svolgere un ruolo per l‟affermazione dei diritti di cittadinanza, apportano un contributo fondamentale per lo sviluppo di una società più coesa, civile e dinamica.
A questo fine il Piano sociale e sanitario 2008-2010 sviluppa l‟integrazione a livello di programmazione, di valutazione, di organizzazione e di erogazione dei servizi sociali, sanitari e socio-sanitari, definendo ruoli e responsabilità dei soggetti coinvolti.
L‟integrazione si sviluppa, a livello istituzionale:
- nella Conferenza territoriale sociale e sanitaria e nel Comitato di Distretto, organi di raccordo tra Enti locali e Aziende sanitarie (per il governo di funzioni e servizi sanitari e socio-sanitari);
- nelle forme associative tra Enti locali (per il governo e l‟erogazione dei servizi sociali);
- negli accordi gestionali tra Comuni e Aziende Usl con la costituzione di nuovi organi, gli Uffici di piano (per la programmazione ed l‟erogazione di servizi in ambito distrettuale);
- nella “cabina di regia”, istituita a livello regionale quale luogo di definizione e di concertazione delle politiche sociali e sanitarie.
Inoltre, l‟integrazione si sviluppa con l‟Università, istituzione essenziale per quanto riguarda la ricerca, la formazione e l‟innovazione nei servizi, attraverso la Conferenza Regione- Università.
Sede elettiva della integrazione e, quindi, scelta strategica fondamentale diventa il Distretto sanitario. Il Piano sociale e sanitario 2008-2010 pone al centro del governo territoriale il Distretto che, nell‟ambito delle politiche regionali per la salute, ha il compito di:
- rispondere ai mutamenti dei bisogni di salute della popolazione determinati da cambiamenti demografici, sociali ed epidemiologici;
- sviluppare ulteriormente la rete dei servizi, con capacità di risposte multidisciplinari attraverso l‟integrazione tra professionisti.
Sulla base di questi indirizzi strategici la Giunta Regionale con delibera 2011/200717 ha approvato le direttive per l‟organizzazione dei dipartimenti territoriali ossia i dipartimenti di cure primarie (Dcp), di salute mentale e dipendenze patologiche (Dsm-dp), di sanità pubblica (Dsp).
In particolare il Dipartimento delle cure primarie (figura 1.3) ha il mandato specifico di organizzare e gestire il processo di produzione dei servizi dell'assistenza primaria, al fine di garantire al cittadino una risposta esauriente ai propri bisogni di salute in un determinato territorio. Le linee di servizio assicurate dai Dipartimenti di cure primarie riguardano: l‟assistenza di medicina generale e pediatrica di libera scelta, l‟assistenza infermieristica, ostetrica e riabilitativa, l‟assistenza specialistica territoriale, farmaceutica, consultoriale, i servizi rivolti alle fasce deboli (anziani, disabili, adolescenti, famiglie multiproblematiche, immigrati).
In questo quadro assume fondamentale importanza il ruolo dei medici di famiglia la cui attività avviene in forme associate (i nuclei delle cure primarie del Distretto), per garantire
17 “Direttiva alle Aziende sanitarie per l'adozione dell'atto aziendale, di cui all'art. 3, comma 4, della l.r. 29/2004: indirizzi per l'organizzazione dei Dipartimenti di cure primarie, di salute mentale e dipendenze patologiche e di sanità pubblica”
maggiore accessibilità ai cittadini (ampliamento degli orari di apertura degli ambulatori, continuità nella presa in carico del paziente).
Figura 1.3 - Abitanti, distretti e nuclei delle cure primaria delle Aziende USL dell’ Xxxxxx–Romagna
I nuclei di cure primarie sono le unità organizzative di base del sistema delle cure primarie e costituiscono il luogo privilegiato per perseguire gli obiettivi di continuità assistenziale, integrazione delle attività territoriali, governo clinico in relazione agli obiettivi di salute, miglioramento della qualità assistenziale.
I nuclei operano in aree territoriali omogenee, con caratteristiche geomorfologiche simili, rivolte a una popolazione indicativamente di 15-30.000 abitanti.
Tale assetto offre l‟opportunità, decisiva per il sistema regionale, di riorganizzare l‟assistenza sanitaria territoriale.
Si disegna una rete di “strutture di nucleo”, anche con diverse modalità organizzative e strutturali, a partire dagli ambulatori dei medici in gruppo sino alle strutture complesse tipo la “Casa della Salute”. Le Case della Salute saranno il riferimento per l‟erogazione di tutte le attività sanitarie e socio–sanitarie in modo non frammentato e facilmente fruibile dal cittadino, sia nell‟ambito delle attività di prevenzione, sia per quelle di diagnosi e cura secondo principi di accoglienza e di presa in carico.
La Rappresentazione di alcuni Risultati
La transizione organizzativa realizzata dalla Regione, con il predominio dell‟assistenza territoriale rispetto a quella ospedaliera, è stata possibile per effetto di un lungo processo di progressiva riduzione e riqualificazione della offerta ospedaliera, iniziato nel 1996 e del più recente e rapido sviluppo della assistenza territoriale.
I principali indicatori di attività ospedaliera nel periodo 1996-2005 mostrano, in tutti gli ospedali pubblici e privati della Regione, una riduzione del 15% nel numero dei posti letto (che ammontano al 2007 a 19.953, pari al 4,7 per mille della popolazione); la riduzione del 21% della durata media di degenza (da 7,7 a 6,1) ed un aumento dell‟indice di rotazione dei posti letto (che esprime la intensità di utilizzazione dei posti letto disponibili) pari al 8% (da 35 pazienti a 38 pazienti per letto per anno).
Questa strategia ha portato progressivamente ad una notevole riduzione dei posti letto, accompagnata da una sostanziale stabilità della frequenza complessiva di utilizzazione dell‟ospedale, malgrado i ricoveri ordinari si siano ridotti nel decennio del 16%, principalmente per effetto dell‟aumento dell‟uso del day hospital medico e chirurgico, della assistenza specialistica ambulatoriale e dell‟assistenza domiciliare.
In estrema sintesi l‟aumento della capacità funzionale e della efficienza operativa del sistema ospedaliero ha compensato la riduzione della sua capacità fisica (rappresentata dal numero dei posti letto disponibili).
Questo è potuto avvenire anche attraverso una profonda modificazione delle competenze professionali di tutti gli operatori, del funzionamento dei servizi e di cambiamenti profondi nella organizzazione del lavoro.
La progressiva ridistribuzione delle risorse tra l‟assistenza ospedaliera e quella territoriale è funzionale al ridisegno dei processi sanitari sopra richiamati.
L‟ospedale perde sempre più le caratteristiche di “luogo del ricovero” per acquistare il ruolo di sede delle procedure sanitarie ad “alto rischio, alta tecnologia ed alto costo”.
Con questa prospettiva la rete ospedaliera regionale è evoluta secondo due modelli complementari: le Reti integrate di servizi (Ris) e il modello Hub & Spoke.
La Ris prevede l‟integrazione tra i servizi presenti negli ospedali, tra servizi ospedalieri e servizi sanitari del territorio al fine di assicurare ai cittadini il livello primario dell‟assistenza in un determinato territorio, di norma provinciale o aziendale (autosufficienza territoriale).
Tale modello organizzativo riaffermato nel Piano sociale e sanitario 2008-2010, si fonda su tre principi generali:
- l‟importanza della rete di relazioni rispetto ai singoli nodi operativi, costituiti dagli ospedali e dalle relative unità operative;
- l‟appropriatezza organizzativa nell‟uso delle risorse come corrispondenza fra livelli di gravità dei pazienti e grado di complessità della struttura di assistenza;
- la collaborazione multidisciplinare e interprofessionale come strumento per il governo clinico del sistema assistenziale, della singola struttura e delle loro interrelazioni.
Complementare al modello organizzativo delle Reti integrate di servizi, è l‟organizzazione delle aree di attività assistenziali ospedaliere ad alta complessità secondo il modello Hub & Spoke.
La più recente letteratura scientifica indica che la concentrazione dei servizi sanitari, per particolari prestazioni ad alta complessità, produce maggiore efficienza limitando le duplicazioni, migliora l‟accessibilità ai servizi e la qualità dell‟assistenza e riduce la frequenza di esiti avversi come la mortalità.
Il modello Hub & Spoke è caratterizzato dalla concentrazione dell‟assistenza di elevata complessità in centri di eccellenza ad alta specializzazione (centri Hub), supportati da una rete di servizi (centri Spoke), cui compete la selezione e l‟invio dei pazienti ai centri di eccellenza, qualora venga superata una determinata soglia di gravità clinico-assistenziale.
Il modello è stato gradualmente realizzato nell‟organizzazione dell‟assistenza sanitaria dell‟Xxxxxx-Romagna a partire dall‟anno 1998.
Fanno parte delle alte specialità ospedaliere le reti per: la cardiochirurgia, emodinamica diagnostica ed interventistica, la genetica medica, la terapia delle grandi ustioni, l‟assistenza ai grandi traumi, le unità spinali, la riabilitazione delle persone con gravi cerebrolesioni acquisite, le neuroscienze, i trapianti di organi e tessuti, la terapia intensiva neo-natale, il sistema trasfusionale, il sistema 118, le malattie rare e altre ancora.
Il Piano sociale e sanitario 2008-2010 prevede lo sviluppo della rete oncologica regionale. La rete Hub & Spoke in campo oncologico dovrà trovare modalità di integrazione e sinergia anche nel settore della ricerca e della innovazione, dove sono già attivi programmi specifici relativamente alla radioterapia nel trattamento del cancro della mammella e alla diffusione e uso dei trattamenti farmacologici.
Nelle successive figure 1.4 e 1.5 vengono rappresentate le reti Grandi Traumi e riabilitazione delle persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite (Progetto GracER)
Figura 1.4 – Rappresentazione della Rete Hub&Spoke per l’ Assistenza ai Grandi Traumi
Figura 1.5 – Rappresentazione della Rete Hub&Spoke per la riabilitazione delle persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite (Progetto GracER)
2. Gli obiettivi e la coerenza interna del Programma
2.1 Gli obiettivi del Programma
Sulla base delle indicazioni strategiche riscontrabili nel Piano sociale e sanitario 2008-2010 e definiti i bisogni sanitari, il percorso condiviso tra le Aziende sanitarie e gli organi regionali competenti in materia di programmazione sanitaria, è stato essenziale per un corretto processo di identificazione degli obiettivi del Programma.
Con gli elementi informativi disponibili e già richiamati si è potuto delineare con sufficiente precisione il contesto socio-sanitario regionale e quindi giungere all‟identificazione degli obiettivi del Programma.
Ulteriore elemento di cui ci si è avvalsi nel processo di identificazione degli obiettivi del Programma, è stato il criterio di priorità di attuazione degli interventi.
Il criterio di priorità ha trovato un costante riferimento nelle Intese tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome sancite: il 23 marzo 2005 (Razionalizzazione della rete ospedaliera, Edilizia e ammodernamento tecnologico), il 28 marzo 2006 (Piano nazionale di contenimento dei tempi di attesa 2006–2008), il 5 ottobre 2006 (Patto per la salute); nelle Legge finanziaria 2007 per le disposizioni concernenti il settore degli investimenti; nel Piano sociale e sanitario.
Tutto ciò senza perdere di vista alcune particolari criticità che emergono dall‟analisi dei contesti locali; criticità per le quali si è cercato di dare risposta ai bisogni rilevati.
Gli obiettivi del Programma possono essere sinteticamente declinati in :
- obiettivo generale, richiamante il principio ispiratore fondamentale; di fatto l‟architrave sulla quale si sviluppa il Programma;
- obiettivi specifici, relazionati alle macroaree dei bisogni; danno conto del soddisfacimento dei bisogni rilevati a livello locale;
- obiettivi operativi, ovvero la realizzazione degli interventi progettuali previsti nel Programma, che diventano strumenti concreti per la veicolazione dell‟offerta sanitaria finalizzata alla risposta dei bisogni delle comunità locali.
2.1.1 Obiettivo generale
Questo Programma di investimenti straordinari in sanità si qualifica come uno degli strumenti per la progressiva attuazione degli obiettivi che il Servizio sanitario regionale intende affrontare con il Piano sociale e sanitario 2008-2010.
Obiettivo generale di questo Programma è, inoltre, accelerare e completare lo sviluppo qualitativo e quantitativo della offerta locale di servizi, necessaria a garantire l‟autosufficienza territoriale prevista dal Piano sanitario regionale 1999-2001 e ribadita dalla l.r. 29/200418.
Dalla lettura del documento appare intrinseca la coerenza del Programma con gli indirizzi strategici della pianificazione socio-sanitaria regionale:
- ruolo di governo del Distretto
- rete integrata dei servizi specialistici ospedalieri
18 “Norme generali sull'organizzazione ed il funzionamento del servizio sanitario regionale”
2.1.2 Obiettivi specifici
L‟obiettivo generale sopra richiamato riassume gli obiettivi specifici che con questo Programma si intendono raggiungere. Gli obiettivi specifici fanno riferimento a macroaree del Programma che, in ragione della similarità e della prevalenza tipologica, raggruppano più intereventi.
Gli obiettivi specifici che con l‟attuazione del Programma si intendono raggiungere sono: Assistenza oncologica
L‟obiettivo specifico da raggiungere è la riqualificazione e il potenziamento delle strutture e delle dotazioni tecnologiche finalizzate al miglioramento dell‟offerta delle prestazioni sanitarie (diagnosi dei tumori, assistenza del paziente oncologico), secondo la logica dei percorsi clinico-assistenziali integrati tra ospedale e territorio.
Adeguamento funzionale della rete ospedaliera
L‟obiettivo specifico, che a seguito della rimodulazione dell‟offerta sanitaria si intende raggiungere con questa tipologia di interventi, è la creazione di ambienti con caratteristiche proprie dell‟edilizia ospedaliera rispondenti a criteri di funzionalità per l‟erogazione delle prestazioni sanitarie, ma che assicurino al contempo accoglienza e comfort.
Dipartimenti delle cure primarie
L‟obiettivo specifico è il contributo ad implementare un sistema regionale che permetta percorsi di cura integrati ospedali-territorio, nella consapevolezza che la continuità delle cure costituisce l‟elemento irrinunciabile per risposte adeguate ai bisogni complessi della popolazione.
Salute mentale, assistenza territoriale e residenziale
Rientra tra gli obiettivi specifici del Programma il miglioramento degli standard assistenziali delle strutture per la cura dei pazienti psichiatrici secondo criteri di omogeneizzazione ed equità dell‟offerta a livello regionale.
Ammodernamento tecnologico
L‟obiettivo specifico è accrescere l‟efficienza e l‟efficacia dell‟offerta di prestazioni sanitarie per: contribuire a ridurre le liste di attesa, adeguare la capacità di diagnosi ai progressi scientifici, garantire complete condizioni di sicurezza per il paziente.
Adeguamento normativo
Obiettivo specifico è garantire ai cittadini la piena fruibilità in sicurezza dell‟offerta sanitaria. Elementi essenziali per raggiungere questo obiettivo sono: la messa a norma delle strutture sanitarie (prevenzione incendi e misure antisismiche), gli adeguamenti finalizzati all‟accreditamento.
2.1.3 Obiettivi operativi
Il prospetto seguente raggruppa per macro aree gli obiettivi operativi del Programma.
Macro Aree di Intervento | Azienda | Descrizione Intervento | |
Ospedali | Assistenza oncologica | PR AUsl | acquisizione apparecchiature radiologiche |
RE AOsp | realizzazione nuovo padiglione ospedaliero "Polo oncoematologico" | ||
IOR | ampliamento per ambulatori, attività libero professionale - ristrutturazione per reparto chemioterapia tumori muscolo scheletrici | ||
RN AUsl | ristrutturazione ed adeguamento Day Hospital oncologico. Ospedale Infermi | ||
Adeguamento funzionale della rete ospedaliera | PC AUsl | completamento e manutenzione straordinaria edifici presidio ospedaliero Piacenza | |
MO AOsp-Uni | ristrutturazione edificio pneumologia | ||
MO AUsl | interventi di completamento per laboratorio istopatologia e servizi generali Ospedale di Baggiovara | ||
Imola AUsl | manutenzione straordinaria per la realizzazione di ambulatori e reparto Day Hospital Ospedale Imola | ||
Imola AUsl | manutenzione straordinaria per la realizzazione reparto degenza Ospedale di imola | ||
FE AUsl | ristrutturazione Ospedale di Cento | ||
FE AUsl | adeguamento funzionale Ospedale di Copparo | ||
Cesena AUsl | ristrutturazione interna Ospedale Bufalini | ||
Rimini AUsl | ristrutturazione Ospedale Santarcangelo di Romagna | ||
Territorio | Diparimenti di cure primarie | PC AUsl | realizzazione case della salute nei distretti |
PR AUsl | realizzazione polo pediatrico territoriale di Parma | ||
RE AOsp | realizzazione centro distrettuale di prevenzione e medicina di comunità - Montecchio | ||
MO AUsl | ristrutturazione per nuova sede distretto presso Ospedale Xxxxxxxxxxxxx Xxxxxx | ||
Salute mentale territoriale e residenziale | MO AUsl | ristrutturazione Servizio Presidio Diagnosi e Cura (SPDC) | |
MO AUsl | ristrutturazione residenza psichiatrica Ospedale di Carpi | ||
RA Ausl | adeguamento funzionale ex ospedale di Brisighella a residenza psichiatrica, nucleo cure primarie ed attività ambulatoriali | ||
RA Ausl | realizzazione struttura per Dipartimento Salute Mentale | ||
Ammodernamento Tecnologico | PC AUsl | acquisizione apparecchiature per medicina diagnostica presso presidi ospedalieri | |
PR AOsp-Uni | acquisizione apparecchiature ed adeguamento locali per neuroradiologia interventistica | ||
PR AOsp-Uni | ammodernamento tecnologico apparecchiature radiologiche | ||
PR AOsp-Uni | acquisizione apparecchiature ed arredi per nuovo Ospedale dei Bambini | ||
MO AOsp-Uni | ammodernamento tecnologico apparecchiature sanitarie | ||
MO Ausl | ammodernamento tecnologico apparecchiature e attrezzature sanitarie ed informatiche | ||
BO AOsp-Uni | realizzazione centrale unica di sterilizzazione e tecnologie | ||
BO AOsp-Uni | realizzazione centrale termica e tecnologica | ||
BO AOsp-Uni | ammodernamento tecnologico apparecchiature sanitarie ed informatiche ed acquisizione arredi | ||
BO AUsl | sostituzione RMN Ospedale Maggiore | ||
BO AUsl | completamento corpo D Ospedale Maggiore : acquisizione apparecchiature ed arredi Ospedale Maggiore | ||
BO AUsl | completamento cabina elettrica Ospedale Bellaria | ||
BO AUsl | acquisizione apparecchiature ed attrezzature edificio G Ospedale Bellaria | ||
IOR | ristrutturazione ed acquisto apparecchiature ed arredi per day-surgery | ||
FE AOsp-Uni | completamento acquisizione apparecchiature sanitarie Ospedale di Cona | ||
Cesena AUsl | acquisizione ed installazione RMN Ospedale Bufalini | ||
RN AUsl | acqusizione apparecchiature per blocco operatorio nuovo DEA Ospedale Riccione | ||
RN AUsl | ammodernamento tecnologico diagnostica per immagini | ||
Adeguamento normativo | MO AUsl | adeguamento prevenzione incendi Ospedale Xxxxxxxxxxxxx Xxxxxx | |
MO AUsl | adeguamento prevenzione incendi sedi distrettuali | ||
MO AUsl | adeguamento e messa a norma centro prelievi Ospedale di Pavullo | ||
FE AOsp-Uni | interventi di adeguamento normativo e funzionale per area a destinazione poliambulatoriale. Ospedale X. Xxxx | ||
RA AUsl | adeguamento prevenzione incendi: interventi strutturali presidi ospedalieri e territoriale | ||
RA AUsl | adeguamento prevenzione incendi : impianti rilevazioni incendi e diffusione sonora presidi ospedalieri | ||
Forlì AUsl | adeguamento normativa antisismica e prevenzione incendi. Ospedale Morgagni-Xxxxxxxxxx pad. Vallisneri | ||
Forlì AUsl | adeguamento normativo prevenzione incendi. Ospedale Morgagni-Xxxxxxxxxx pad. Valsalva | ||
RN AUsl | adeguamenti funzionali e normativi presidi ospedalieri |
Figura 1.6– Georeferenziazione degli interventi proposti
Tabella 2.1 - Legenda georeferenziazione degli interventi
ID | Azienda | Titolo Intervento |
1 | PC AUsl | Completamento e manutenzione straordinaria edifici presidio ospedaliero Piacenza |
2 | PC AUsl | Acquisizione apparecchiature per medicina diagnostica presso presidi ospedalieri |
3 | PC AUsl | Realizzazione Case della Salute nei distretti |
4 | PR AOsp-Uni | Acquisizione apparecchiature ed adeguamento locali per radiologia interventistica |
5 | PR AOsp-Uni | Ammodernamento tecnologico apparecchiature radiologiche |
6 | PR AOsp-Uni | Acquisizione apparecchiature ed arredi per nuovo Ospedale dei Bambini |
7 | PR AUsl | Acquisizione apparecchiature radiologiche |
8 | PR AUsl | Realizzazione polo pediatrico territoriale di Parma |
9 | RE Osp | Realizzazione nuovo padiglione ospedaliero Polo Onco-ematologico |
10 | RE AUsl | Realizzazione Centro Distrettuale di prevenzione e medicina di comunità Montecchio Emilia |
11 | MO AOsp-Uni | Ammodernamento tecnologico apparecchiature sanitarie |
12 | MO AOsp-Uni | Ristrutturazione Edificio di Pneumologia |
13 | MO AUsl | Ristrutturazione Servizio Presidio Diagnosi e Cura |
14 | MO AUsl | Ristrutturazione Residenza Psichiatrica Ospedale di Carpi |
15 | MO AUsl | Interventi di completamento per laboratorio istopatologia e servizi generali Ospedale di Baggiovara |
16 | MO AUsl | Ristrutturazione per nuova sede Distretto presso Ospedale Xxxxxxxxxxxx Xxxxxx |
17 | MO AUsl | Adeguamento prevenzione incendi Ospedale Xxxxxxxxxxxx Xxxxxx |
18 | MO AUsl | Adeguamento prevenzione incendi sedi distrettuali |
19 | MO AUsl | Adeguamento e messa a norma Centro Prelievi Ospedale di Pavullo |
20 | MO AUsl | Ammodernamento tecnologico apparecchiature e attrezzature sanitarie ed informatiche |
21 | BO AOsp-Uni | Realizzazione Centrale Unica di Sterilizzazione e tecnologie |
22 | BO AOsp-Uni | Realizzazione Centrale Termica e Tecnologica |
23 | BO AOsp-Uni | Ammodernamento tecnologico apparecchiature sanitarie ed informatiche e acquisizione arredi |
24 | BO AUsl | Sostituzione RMN Ospedale Maggiore |
25 | BO AUsl | Completamento corpo D Ospedale Maggiore: acquisizione apparecchiature ed arredi |
26 | BO AUsl | Completamento cabina elettrica Xxxxxxxx Xxxxxxxx |
00 | XX AUsl | Acquisizione apparecchiature ed attrezzature Xxxxxxxx X Xxxxxxxx Xxxxxxxx |
00 | IOR | Ampliamento per ambulatori, attività libero professionale - ristrutturazione per Reparto Chemioterapia Tumori Muscolo-scheletrici |
29 | IOR | Ristrutturazione ed acquisto apparecchiature ed arredi per Day-Surgery |
30 | Imola AUsl | Manutenzione straordinaria per la realizzazione di ambulatori e reparto Day-Hospital Ospedale di Imola |
31 | Imola AUsl | Manutenzione straordinaria per la realizzazione reparto degenza Ospedale di Imola |
32 | FE AOsp-Uni | Interventi di adeguamento normativo e funzionale per area a destinazione poliambulatoriale Ospedale S. Xxxx |
33 | FE AOsp-Uni | Completamento acquisizione apparecchiature sanitarie Ospedale di Cona |
34 | FE AUsl | Ristrutturazione Ospedale di Cento |
35 | FE AUsl | Adeguamento funzionale Ospedale di Copparo |
36 | RA AUsl | Adeguamento prevenzione incendi: interventi strutturali presidi ospedalieri e territoriale |
37 | RA AUsl | Adeguamento prevenzione incendi: impianti rilevazioni incendi e diffusione sonora presidi ospedalieri |
38 | RA AUsl | Adeguamento funzionale ex Ospedale di Brisighella a residenza psichiatrica, nucleo cure primarie ed attività ambulatoriali |
39 | RA AUsl | Realizzazione struttura per Dipartimento Salute Mentale |
40 | Forlì AUsl | Adeguamento normativa antisismica e prevenzione incendi Ospedale Forlì padiglione Vallisneri |
41 | Forlì AUsl | Adeguamento normativo prevenzione incendi Xxxxxxxx Xxxxx xxxxxxxxxx Xxxxxxxx |
00 | Xxxxxx AUsl | Ristrutturazione interna Xxxxxxxx Xxxxxxxx |
00 | Xxxxxx XXxx | Acquisizione ed installazione RMN Ospedale Bufalini |
44 | RN AUsl | Ristrutturazione ed adeguamento Day-Hospital oncologico Ospedale Infermi |
45 | RN AUsl | Ristrutturazione Ospedale Santarcangelo di Romagna |
46 | RN AUsl | Adeguamenti funzionali e normativi presidi ospedalieri |
47 | RN AUsl | Acquisizione apparecchiature per Blocco Operatorio nuovo DEA Ospedale Riccione |
48 | RN AUsl | Ammodernamento tecnologico Diagnostica per Immagini |
2.2 L’Offerta post operam
La realizzazione degli interventi previsti dal Programma contribuirà alla modifica dell‟offerta sanitaria completandone e migliorandone alcuni aspetti.
In particolare è possibile stabilire dirette connessioni per macro aree di intervento quali oncologia, materno-infantile e salute mentale.
Per rendere ancora più esplicita la connessione fra realizzazione dell‟intervento e la modifica dell‟offerta, si illustrano a titolo esemplificativo alcuni interventi che nella loro progettazione intercettano i bisogni espressi dalla popolazione.
Un caso emblematico è sicuramente la realizzazione del polo oncoematologico presso l‟Azienda Ospedaliera di Reggio Xxxxxx. Con questo intervento si completa l‟offerta sanitaria per l‟area oncologica provinciale già fortemente strutturata in ambito territoriale.
La realizzazione del polo oncoematologico prevede, tra l‟altro, l‟attivazione ex novo di 20 posti letto di degenza ordinaria per pazienti che normalmente sono già in carico all‟assistenza domiciliare integrata, ma che per la complessità del caso o su richiesta dei familiari, necessitano il ricovero in una struttura ospedaliera.
Ulteriore caso interessante di integrazione ospedale-territorio è la realizzazione a Parma, del polo pediatrico e dell‟ Ospedale dei bambini.
Il polo pediatrico (realizzato dall‟Azienda Usl di Parma), comprende il servizio “salute donna” quale parte integrante e fondamentale del progetto per il completamento dell‟offerta e dei percorsi assistenziali alla donna e al bambino; costituisce l‟interfaccia territoriale dell‟Ospedale dei bambini (realizzato dall‟Azienda Ospedaliero–Universitaria di Parma), che completa la rete assistenziale pediatrica della provincia di Parma.
L‟idea di riunire in uno stesso luogo, il polo pediatrico, tutte le funzioni territoriali connesse all‟assistenza del bambino e della donna, nasce dalla consapevolezza dell‟importanza di offrire ai bambini ed alle loro famiglie una struttura che raggruppi al proprio interno tutti i servizi coinvolti nella prevenzione, nell‟assistenza di base e specialistica, nell‟attività riabilitativa.
Le funzioni e i servizi che si prevedono allocare all‟interno del polo pediatrico sono: pediatria di comunità, salute donna, neuropsichiatria infantile, medicina riabilitativa, bambino immigrato, attività specialistiche ambulatoriali, diagnostiche di primo livello, pediatria di gruppo, servizi sociali, coordinamento dell'assistenza domiciliare al bambino cronico.
La presenza del polo pediatrico dovrebbe avere una funzione di filtro rispetto l‟accesso diretto dei cittadini all‟accettazione pediatrica ospedaliera che, in questi ultimi anni, ha registrato un aumento con un trend in crescita superiore al 10% per anno.
La riorganizzazione funzionale dei dipartimenti di salute mentale ha valore strategico per il Servizio sanitario regionale. La politica di salute mentale della Regione Xxxxxx-Romagna privilegia l‟intervento territoriale ma, al contempo, considera il momento ospedaliero come fondamentale per la gestione di situazioni acute che richiedono protezione e cure intensive, vincolandone l‟utilizzo alla massima appropriatezza clinica per prevenire fenomeni di istituzionalizzazione.
L‟Azienda Usl di Modena, sulla base di queste ipotesi, attraverso l‟analisi dei bisogni e al fine di raggiungere la massima appropriatezza, ha messo in evidenza la necessità del miglioramento di due strutture assistenziali dell‟Azienda: la prima allocata presso il Policlinico di Modena, la seconda presso l‟Ospedale di Carpi.
Il Servizio Presidio Diagnosi e Cura (Spdc), presso il Policlinico di Modena, risulta attualmente inadeguato a fornire standard assistenziali appropriati ai pazienti del bacino
d‟utenza dell‟area centro della provincia di Modena; tuttavia la sua collocazione, presso il Policlinico di Modena in centro città, è coerente con la programmazione che prevede analoghe strutture di diagnosi e cura presso l‟Ospedale di Carpi (a servizio dell‟area nord della provincia) e presso il nuovo ospedale di Sassuolo (a servizio dell‟area sud).
A Carpi è necessario adeguare una struttura, già adibita a residenza psichiatrica, per rispondere ai bisogni assistenziali dei pazienti dell‟area nord della provincia; l‟adeguamento prevede locali dedicati al riposo notturno, spazi per l‟attività di relazione e terapeutici.
In entrambi i casi l‟obiettivo è quello di un miglioramento degli standard assistenziali delle due strutture al fine del raggiungimento della massima appropriatezza clinica.
2.2.1 Gli aspetti strutturali
L‟analisi dell‟offerta post operam permette la rappresentazione di un quadro di sintesi (tabella 2.2) che evidenzia la ripartizione degli interventi secondo varie tipologie (nuova costruzione, ristrutturazione, completamento, ecc.), e fornisce alcuni parametri geometrico- funzionali.
Negli interventi di questo Programma saranno oggetto di attenzione quegli elementi che rivestono importanza nella rimodulazione dell‟offerta sanitaria e che comunemente vengono ricapitolati nelle soft qualities.
Tali elementi contribuiscono alla cosiddetta umanizzazione delle strutture sanitarie, attribuiscono un ruolo centrale al paziente e alla sua percezione dei fattori caratterizzanti i luoghi di cura. L‟obiettivo è quindi attenuare la caratterizzazione dell‟ospedale come esclusivo luogo di cura, creando un contesto confortevole, accogliente, aperto alle relazioni ed in grado di favorire il benessere psico-fisico di pazienti, medici, operatori sanitari e visitatori .
Gli strumenti operativi per raggiungere l‟obiettivo sono lo studio della tonalità del colore, la scelta dei corpi illuminanti e del tipo di luce, degli arredi e della loro composizione.
Tabella 2.2 - Quadro di sintesi dell’offerta post operam rispetto ad alcuni parametri geometrico funzionali (superficie, posto letto)
Macro aree di intervento | Azienda | Descrizione Intervento | nuova costruzione | ristrutturazione | completamento | posti letto interessati dall'intervento | altre dotazioni | |
mq | mq | mq | ||||||
Ospedali | oncologia | RE Osp | realizzazione nuovo padiglione ospedaliero "Polo oncoematologico" | 13.000 | 66 | |||
IOR | ampliamento per ambulatori, attività libero professionale - ristrutturazione per reparto chemioterapia tumori muscolo scheletrici | 1.610 | 770 | |||||
RN AUsl | ristrutturazione ed adeguamento DH oncologico. Ospedale Infermi | 600 | 22 | 3 ambulatori | ||||
adeguamento funzionale rete ospedaliera | PC AUsl | completamento e manutenzione straordinaria edifici presidio ospedaliero Piacenza | 3.400 | |||||
MO AOsp-Uni | ristrutturazione edificio pneumologia | 1.750 | 36 | |||||
MO AUsl | interventi di completamento per laboratorio istopatologia e servizi generali ospedale di Baggiovara | 785 | ||||||
MO AUsl | adeguamento prevenzione incendi ospedale Castellfranco Xxxxxx | |||||||
Xxxxx AUsl | manutenzione straordinaria per la realizzazione di ambulatori e reparto Day Hospital Ospedale Imola | 16 ambulatori | ||||||
Imola AUsl | manutenzione straordinaria per la realizzazione reparto degenza Ospedale di imola | |||||||
FE AOsp-Uni | interventi di adeguamento normativo e funzionale per area a destinazione poliambulatoriale. Ospedale S. Xxxx | 5.000 | ||||||
FE AUsl | ristrutturazione ospedale di Cento | 1.235 | 16 | |||||
FE AUsl | adeguamento funzionale ospedale di Copparo | 2.000 | 6 | |||||
Forlì AUsl | adeguamento normativa antisismica e prevenzione incendi . Ospedale Morgagni-Xxxxxxxxxx pad. Vallisneri | 1.380 | 800 | |||||
Forlì AUsl | adeguamento normativo prevenzione incendi. Xxxxxxxx Xxxxxxxx-Xxxxxxxxxx xxx. Xxxxxxxx | 0.000 | ||||||
Xxxxxx XXxx | ristrutturazione interna ospedale Bufalini | 2.900 | 44 | |||||
IOR | ristrutturazione e acquisto arredi e attrezzature per day-surgery | 500 | 6 | |||||
RN AUsl | adeguamenti funzionali e normativi presidi ospedalieri | 3.780 | 29 | 10 ambulatori | ||||
RN AUsl | ristrutturazione Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxxxx | 000 | 0 | 2 sale endoscopia +8 ambulatori | ||||
Territorio | Cure primarie | PC AUsl | realizzazione case della salute nei distretti | 6.350 | ||||
PR AUsl | realizzazione polo pediatrico territoriale di Parma | 3.970 | ||||||
RE AUsl | realizzazionecentro distrettuale di prevenzione e medicina di comunità - Montecchio | 5.173 | ||||||
MO AUsl | ristrutturazione per nuova sede distretto presso ospedale Xxxxxxxxxxxxx Xxxxxx | 300 | ||||||
MO AUsl | adeguamento prevenzione incendi sedi distrettuali | 48 edifici-strutture territoriali | ||||||
MO AUsl | adeguamento e messa a norma centro prelievi ospedale di Pavullo | 80 | 190 | |||||
RA AUsl | adeguamento prevenzione incendi : interventi strutturali presidi ospedalieri e territoriale | strutture territoriali | ||||||
RA AUsl | adeguamento prevenzione incendi : impianti rilevazioni incendi e diffusione sonora presidi ospedalieri | strutture ospedaliere | ||||||
Salute mentale | MO AUsl | ristrutturazione Servizio Presidio Diagnosi e Cura (SPDC) | 1.230 | 20 | ||||
MO AUsl | ristrutturazione residenza psichiatrica ospedale di Carpi | 1.000 | 10 | |||||
RA AUsl | adeguamento funzionale ex ospedale di Brisighella a residenza psichiatrica, nucleo cure primarie ed attività ambulatoriali | 3.830 | 38 | |||||
RA AUsl | realizzazione struttura per Dipartimento Salute Mentale | 1.800 | 5 | |||||
Totale | 27.013 | 36.285 | 4.185 | 304 |
Nota: per gli interventi di manutenzione non è stata computata la superficie interessata (vedasi schede tecniche ministeriali)
2.2.2 L’ammodernamento tecnologico
Il Programma prevede alcuni interventi di ammodernamento tecnologico che possono essere suddivisi in:
- grandi tecnologie (TAC, TRM, GCC, ecc.) nuove o in sostituzione di altre esistenti;
- altre tecnologie (es. Ecotomografi, Portatili Radiologici, ecc.) nuove o in sostituzione di altre esistenti, anche a corredo di interventi di ristrutturazione di reparti o di interventi volti alla realizzazione di nuovi reparti.
Nella tabella che segue sono riportate le più rilevanti tecnologie richieste, indicando nell‟ultima colonna se si tratta di Nuove (N) o di tecnologie in Sostituzione (S).
Tabella 2.3 Ammodernamento tecnologico
Azienda | Ammodernamento tecnologico | Classe | Note | N/S |
PC AUsl | Tomografo Assiale Computerizzato | TAC | 64 silces | S |
PC AUsl | Tomografo Assiale Computerizzato | TAC | 16 slices | S |
PC AUsl | Tomografo Assiale Computerizzato | TAC | 16 slices | S |
PC AUsl | Gamma Camera Computerizzata | GCC | piccolo campo | S |
PC AUsl | Gamma Camera Computerizzata | GCC | doppia testa | N |
PR AOsp-Uni | Tomografo Assiale Computerizzato | TAC | 6 slice | S |
PR AOsp-Uni | Angiografo Digitale | ADG | biplanare | S |
PR AOsp-Uni | Angiografo Digitale | ADG | monolplano | N |
PR AOsp-Uni | Portatile Radiologico | PRD | S | |
PR AOsp-Uni | Tomografo Assiale Computerizzato | TAC | muiltistrato polispecialistica 16 | S |
PR AOsp-Uni | Tomografo Assiale Computerizzato | TAC | 64 slices alta specialità Cardio/Neurologica | S |
PR AOsp-Uni | Tomografo a Risonanza Magnetica Nucleare | TRM | Open 1,0T | N |
PR AOsp-Uni | Portatile Radiologico | PRD | S | |
PR AOsp-Uni | Radiologia Polifunzionale | SCG | conTTE | N |
PR AUsl | Mammografo | MAG | digitale | S |
PR AUsl | Tomografo Assiale Ocmputerizzato | TAC | 64 silces | N |
PR AUsl | Radiologia Digitale | SRD | N | |
PR AUsl | Tomografo a Risonanza Magnetica Nucleare | TRM | 1,5T | N |
PR AUsl | Tavolo Telecomandato | TTE | N | |
MO AUsl | Tomografo a Risonanza Magnetica Nucleare | TRM | 1,5T | S |
MO AUsl | Tomografo Assiale Computerizzato | TAC | 32 (40) slices | S |
MO AUsl | Tomografo Assiale Computerizzato | TAC | 32 (40) slices | S |
MO AUsl | Acceleratore Lineare | ALI | N | |
MO AUsl | Radiologia Digitale | SRD | S | |
MO AUsl | Portatile Radiografico | PRD | S | |
MO AUsl | Ecotomografo | ECT | Consultori - media fascia | S |
BO AUsl | Tomografo a Risonanza Magnetica Nucleare | TRM | 1,5T | X |
Xxxxxx AUsl | Tomografo a Risonanza Magnetica Nucleare | TRM | 1,5T funzionale con spettroscopia | N |
RN AUsl | Tomografo Assiale Computerizzato | TAC | 16 strati (s) | S |
RN AUsl | Tomografo a Risonanza Magnetica Nucleare | TRM | 1,5T (s) | S |
RN AUsl | Radiologia Digitale | SRD | S | |
RN AUsl | Ecotomografo | ECT | S |
La tabella 2.4 rappresenta la situazione a regime della dotazione di grandi tecnologie post operam installate nelle Aziende sanitarie, suddivisa per provincia; tra parentesi è stata riportata la variazione assoluta del numero di nuove tecnologie che saranno installate.
Tabella 2.4 Offerta post operam grandi tecnologie
Provincia | TRM (1) | TAC (2) | ADG (3) | GCC (4) | ALI (5) | MAG (6) |
Piacenza | 3(-) | 4(-) | 2(-) | 4(1) | 2(-) | 4(-) |
Parma | 6(2) | 9(1) | 4(1) | 4(-) | 2(-) | 8(-) |
Reggio Emilia | 3(-) | 9(-) | 5(-) | 2(-) | 2(-) | 9(-) |
Modena | 8(-) | 13(-) | 5(-) | 3(-) | 3(1) | 14(-) |
Bologna | 8(-) | 18(-) | 8(-) | 8(-) | 6(-) | 17(-) |
Ferrara | 5(-) | 7(-) | 4(-) | 1(-) | 2(-) | 10(-) |
Ravenna | 2(-) | 4(-) | 5(-) | 3(-) | 2(-) | 8(-) |
Forlì-Cesena | 5(1) | 5(-) | 4(-) | 3(-) | 1(-) | 4(-) |
Rimini | 2(-) | 5(-) | 3(-) | 0(-) | 1(-) | 5(-) |
Totale | 42(3) | 74(1) | 40(1) | 28(1) | 21(1) | 79(-) |
(1) TRM Tomografo a Risonanza Magnetica | (2) | TAC Tomografo Assiale Computerizzato |
(3) ADG Angiografo Digitale | (4) | GCC Gamma Camera Computerizzata |
(5) ALI Acceleratore Lineare | (6) | MAG Mammografi |
Il grafico 2.1 dà conto dell‟offerta di grandi tecnologie post operam, complessiva pubblico/privato accreditato.
Grafico 2.1 - Offerta tecnologie post operam pubblico/privato accreditato, Regione Xxxxxx-Romagna
2.3 Coerenza interna della strategia
Dall‟osservazione degli obiettivi operativi del programma e della conseguente offerta post operam, è possibile individuare le relazioni di complementarietà tra le priorità che hanno portato alla definizione degli interventi del Programma.
Dall‟analisi si evidenzia come i criteri di priorità e i criteri di complementarietà abbiano portato alla definizione di un Programma che, attraverso la declinazione degli obiettivi specifici, assicuri l‟equilibrio tra interventi sull‟area ospedaliera e sull‟area territoriale trovando i fattori comuni:
- nella prevenzione e nella cura delle malattie oncologiche;
- nella garanzia della continuità assistenziale;
- nello sviluppo delle prestazioni sanitarie dei dipartimenti territoriali (cure primarie e salute mentale);
- nell‟ammodernamento tecnologico inteso nell‟accezione più ampia, ossia apparecchiature sanitarie, ma anche tecnologie informatiche a supporto del sistema informativo per il governo clinico;
- nella messa a norma dal punto di vista della sicurezza e nell‟adeguamento per l‟accreditamento delle strutture sanitarie.
Il risultato conseguito può essere valutato sia sotto il profilo dell‟apporto degli interventi raggruppati in macroarea al fine del raggiungimento dell‟obiettivo generale, sia in termini propriamente quantitativi di incidenza percentuale delle macro aree di intervento sull‟importo finanziario complessivo del Programma.
I grafici sotto riportati illustrano l‟incidenza percentuale sul Programma del fabbisogno finanziario per obiettivi specifici, per categorie e per tipologia di intervento. Queste rappresentazioni danno conto, tra l‟altro, delle sottese relazioni di equilibrata complementarietà tra gli obiettivi specifici, le categorie e le tipologie di intervento del Programma.
Grafico 2.1 - Fabbisogno finanziario per obiettivi specifici
70.000.000,00
60.000.000,00
50.000.000,00
20,07 %
40.000.000,00
30.000.000,00
10,30 %
20.000.000,00
5,35 %
10.000.000,00
-
obiettivi specifici
15,13 %
18,30 %
adeguamento normativo
ammodernamento tecnologico
potenziamento prevenzione e cura area oncologica
adeguamenti funzionali strutture ospedaliere
implementazione offerta delle cure primarie
salute mentale
30,86 %
Grafico 2.2 - Fabbisogno finanziario per categorie
120.000.000,00
51,25 %
100.000.000,00
80.000.000,00
31,35 %
60.000.000,00
40.000.000,00
13,09 %
4,30 %
20.000.000,00
-
Categorie
Ospedali
Assistenza territoriale
Assistenza residenziale
Apparecchiature
Grafico 2.3 - Fabbisogno finanziario per tipologie
70.000.000,00
60.000.000,00
21,54 %
50.000.000,00
40.000.000,00
11,53 %
30.000.000,00
6,19 %
20.000.000,00
10.000.000,00
-
Tipologie di intervento
nuova costruzione ristrutturazione manutenzione completamento
acquisto attrezzature
29,39 %
31,35 %
I fattori comuni e le equilibrate relazioni di complementarietà del fabbisogno finanziario sono i punti di forza di questo Programma, accanto ai quali però vi sono anche punti di debolezza.
La logica della pianificazione ex ante, attraverso lo strumento del confronto dialettico con le Aziende sanitarie, ha permesso l‟individuazione di alcuni punti di debolezza non eliminabili19. Tuttavia essendo questi conosciuti, possono essere opportunamente monitorati durante la fase attuativa del Programma. In tal modo sarà possibile contenere le situazioni di criticità.
La metodologia SWOT (strenghts-weakness-opportunities-threats), rappresentata nel prospetto sottoriportato, ha consentito di effettuare l‟analisi di rischio per il Programma.
19 La ristrutturazione per la nuova sede del Distretto presso l‟ospedale di Xxxxxxxxxxxx Xxxxxx, Azienda Usl di Modena: contestuali ragioni di sostenibilità economico-finanziaria e di priorità nell‟ambito del complessivo programma di investimenti aziendale, hanno portato a richiedere un contributo pari a 500.000 euro (475.000 euro Stato, 25.000 euro Regione).
Tabella 2.4 - Analisi punti di forza, punti di debolezza, opportunità e rischi del Programma
Interni | S. Forza | W. Debolezza |
Coerenza del Programma con la normativa nazionale e regionale di riferimento. | Programma con elevato numero degli interventi che comporta : | |
Rispondenza del Programma ai bisogni rilevati nei contesti locali. | a) una minore possibilità di realizzare progetti che impattino significativamente nella struttura dell'offerta; | |
Condivisione ed adesione agli obiettivi del Programma da parte delle Conferenze territoriali socio-sanitarie. | b) dispersione dei finanziamenti con conseguente aumento dei costi di progettazione. | |
esterni | O. Opportunità | T. Rischi |
Perseguire gli obiettivi di continuità assistenziale e di integrazione della attività territoriali. | Possibile aumento delle criticità nelle procedure di affidamento degli interventi. | |
Contribuire al riequilibrio della mobilità sanitaria infraregionale. | Possibile aumento del contenzioso con le imprese nella fase realizzativa degli interventi. | |
Rinnovare con principi di omogeneità ed equità l'offerta sanitaria dei dipartimenti di salute mentale | ||
Migliorare in temini di maggiore efficienza e minore invasività gli esami effettuati con le grandi tecnologie |
3. La coerenza esterna del Programma
3.1 La coerenza del Programma con le politiche nazionali e regionali
3.1.1 La coerenza con gli indirizzi di programmazione sanitaria nazionale e regionale
Gli indirizzi e le priorità che emergono dai principali documenti di programmazione sanitaria nazionale e regionale trovano corrispondenza con gli interventi del Programma.
Tra le indicazioni previste nel Piano sanitario nazionale 2006-2008, nel Patto per la salute e nel recente Piano sociale e sanitario, vengono individuate come prioritarie:
- il potenziamento dei servizi territoriali, da attuarsi, principalmente, attraverso un processo di riassetto organizzativo e funzionale delle cure primarie;
- l‟innovazione e l‟ammodernamento tecnologico volto a garantire prestazioni appropriate, tempestive ed adeguate ai bisogni di salute, con particolare riferimento alla diagnosi e cura delle malattie oncologiche;
- la messa a norma delle strutture ai requisiti previsti dalla normativa nazionale e regionale, anche in materia di accreditamento, per garantire adeguati standard di sicurezza nell‟ erogazione delle prestazioni sanitarie e migliorare i luoghi di cura e degenza in termini di comfort alberghiero.
Il Programma, inoltre, è conforme alle indicazioni riportate nella recente proposta di Deliberazione Cipe (allegata alla nota del Ministero della Salute del 30 luglio 2008) di modifica della Delibera Cipe 25 Gennaio 2008, n. 4 che approvava il riparto delle risorse finanziarie ex art. 20 L. 67/1988 stanziate dalla Legge Finanziaria 2007.
La proposta, nel recepire la sentenza della Corte Costituzionale n. 65/2008, in merito all‟illegittimità dei vincoli di destinazione dettati dalla Finanziaria 2007 per l‟utilizzo delle risorse ex art. 20, prevede che le Regioni nell‟ attuazione dei programmi di investimento tengano conto, per quanto compatibile con la programmazione regionale e nazionale, delle seguenti priorità:
- riqualificazione strutturale e tecnologica dei servizi di radiodiagnostica e di radioterapia di interesse oncologico;
- realizzazione di strutture residenziali dedicate alle cure palliative;
- implementazione e ammodernamento dei sistemi informatici delle Aziende sanitarie ed ospedaliere e per l‟integrazione dei medesimi con i sistemi informativi sanitari delle regioni;
- strutture di assistenza odontoiatrica.
Questo Programma recepisce tali indicazioni secondo quanto di seguito riportato:
Riqualificazione strutturale e tecnologica dei servizi di radiodiagnostica e di radioterapia di interesse oncologico.
Alcuni interventi programmati dall‟Azienda Usl di Parma e dall‟Azienda Usl di Rimini, sono specificatamente finalizzati all‟acquisizione di apparecchiature radiologiche digitali da destinare alla diagnosi e terapia della patologia oncologica. Alle medesime priorità è finalizzato anche il progetto dell‟Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma che prevede la riorganizzazione dell‟attività di radiologia e di neuroradiologia interventistica tramite l‟acquisizione di nuove apparecchiature e l‟adeguamento dei locali destinati a tali attività.
Realizzazione di strutture residenziali dedicate alle cure palliative
In questo Programma non vengono contemplati interventi per la realizzazione di strutture residenziali dedicate alle cure palliative. Le ragioni risiedono nel fatto che la programmazione regionale già prevede un programma di investimenti finalizzato alla realizzazione degli Hospice.
Il Programma Hospice è stato approvato nel 2000 con la Deliberazione della Giunta n. 456/200020 e suoi successivi provvedimenti attuativi, sulla base degli indirizzi programmatici già riportati nel Piano sanitario regionale 1999-2001.
Il Programma Hospice prevede la realizzazione di 25 strutture, di cui 20 finanziate tramite i fondi statali stanziati dalla Legge 39/199921 per un importo pari a circa 17 milioni di euro.
Allo stato attuale sono già operativi 17 Hospice che complessivamente garantiscono 202 posti letto, con un indice di 0,48 pl/10.000 abitanti, valore superiore all‟indice nazionale di 0,35/10.000 (Fonte Ministero Salute).
Gli Hospice operativi sono stati realizzati in ogni provincia della Regione Xxxxxx-Romagna. Il completamento del Programma, con l‟attivazione delle restanti 6 strutture ancora in fase di realizzazione, consentirà di giungere a una dotazione complessiva di circa 300 pl.
Di seguito si riporta la tabella 3.1 riepilogativa relativa agli Hospice attualmente operativi sul territorio regionale.
20 “Programma la rete delle cure palliative”
21 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 dicembre 1998, n. 450, recante disposizioni per assicurare interventi urgenti di attuazione del Piano sanitario nazionale 1998-2000"
Tabella 3.1 - Hospice – Anni 2005-2007
Aziende Sanitarie | Presidio | Anno 2005 | Anno 2006 | Anno 2007 | |||||||
Posti Letto | Rcoverati | Degenza media (gg.) | Posti Letto | Ricoverati | Degenza media (gg.) | Posti Letto | Ricoverati | Degenza media (gg.) | |||
PC AUsl | Xxxxxxxxx Xxx Tidone | Pubblico | 10 | 7 | 20,1 | 10 | 149 | 16,6 | 10 | 159 | 18,9 |
PR AUsl | BorgoTaro | Pubblico | 8 | 59 | 22,4 | 8 | 107 | 17,3 | 8 | 81 | 23,9 |
Langhirano | Pubblico | 12 | 25 | 21,6 | 12 | 57 | 38,9 | 12 | 115 | 31,2 | |
Fidenza | Privato accreditato | 15 | 152 | 23,1 | 15 | 193 | 24,2 | 15 | 202 | 18,8 | |
Piccole Figlie | Privato accreditato | 8 | 24 | 12,0 | |||||||
RE AUsl | Madonna dell'Uliveto di Albinea | Privato accreditato | 12 | 207 | 20,2 | 12 | 204 | 20,6 | 12 | 221 | 19,1 |
MO AOsp-Uni | Policlinico di Modena | Pubblico | 10 | 286 | 12,7 | 10 | 297 | 12,5 | 10 | 282 | 12,9 |
BO AUsl | Chiantore Seragnoli | Privato accreditato | 30 | 493 | 19,3 | 30 | 514 | 20,0 | 30 | 620 | 15,2 |
Bellaria | Pubblico | 13 | 143 | 19,2 | |||||||
Imola AUsl | Xxxxxx Xxx Xxxxxx | Xxxxxxxx | 00 | 148 | 17,9 | 12 | 217 | 17,0 | 12 | 197 | 21,0 |
FE AUsl | Ado | Privato accreditato | 12 | 207 | 20,1 | 12 | 200 | 19,5 | 12 | 194 | 21,0 |
Codigoro | Pubblico | 11 | 25 | 15,4 | |||||||
RA AUsl | Lugo | Pubblico | 8 | 83 | 23,2 | 8 | 120 | 19,6 | 8 | 103 | 24,0 |
Forlì AUsl | Forlimpopoli | Pubblico | 11 | 302 | 12,5 | 11 | 265 | 14,5 | 11 | 256 | 14,5 |
Dovadola | Pubblico | 8 | 12 | 20,5 | 8 | 108 | 22,9 | 8 | 134 | 19,7 | |
Cesena AUsl | Savignano sul Rubicone | Pubblico | 12 | 246 | 16,6 | 12 | 233 | 25,0 | 12 | 232 | 19,1 |
RN AUsl | Rimini | Pubblico | 10 | 162 | 17,7 | 10 | 195 | 15,1 | 10 | 194 | 14,1 |
Totale | 170 | 2.389 | 17,8 | 170 | 2.859 | 19,0 | 202 | 3.182 | 18,0 |
Implementazione e ammodernamento dei sistemi informatici delle Aziende sanitarie ed ospedaliere e per l‟integrazione dei medesimi con i sistemi informativi sanitari delle regioni. Da anni la Regione e le Aziende sanitarie stanno investendo nello sviluppo di sistemi informatici di supporto all‟attività di programmazione capaci di migliorare: il lavoro degli operatori sociali e sanitari, l‟accesso ai servizi e la gestione dei percorsi assistenziali.
Ne sono un esempio i diversi progetti previsti nel Piano Telematico regionale 2007/2009, per la cui implementazione le Aziende sanitarie hanno già in larga misura acquisito le necessarie infrastrutture informatiche.
Interventi di ammodernamento dei sistemi informatici verranno comunque realizzati con questo Programma dall‟Azienda Usl di Modena. Con l‟intervento l‟Azienda prevede di adeguare alcuni applicativi per la gestione delle attività sanitarie erogate dalle strutture territoriali e dei servizi di prenotazione/pagamento on-line delle prestazioni.
Nella successiva tabella vengono descritti sinteticamente alcuni dei progetti previsti nel Piano Telematico regionale 2007-2009.
Tabella 3.2 – Progetti del Piano Telematico regionale 2007-2009
Nome Progetto | Descrizione Progetto |
SOLE: Sanità On LinE | Rete integrata ospedale-territorio nelle Aziende sanitarie per migliorare la comunicazione tra MMG/PL e specialisti territoriali e ospedalieri che coinvolga i medici di famiglia e gli specialisti on-line. |
Call center NUMERO VERDE regionale | Call Center al cittadino per informazioni sulle modalità di accesso e di erogazione delle prestazioni del Servizio sanitario Regionale. |
SIGLA : Sistema integrato Gestione Liste di Attesa | Realizzazione di un Sistema Integrato per la Gestione delle Liste di Attesa per i ricoveri programmati in ambito regionale riguardante tutte le specialità cliniche. |
SISS: Sistema per l'Integrazione Socio- Sanitaria | Progetto finalizzato da una parte a supportare la Regione nella definizione e omogeneizzazione delle procedure e dei sistemi informativi per la gestione degli interventi socio-assistenziali, con particolare riferimento a quanto previsto dal neo-istituito Fondo per la non autosufficienza, dall’altra a realizzare un sistema informativo dedicato al controllo delle funzioni operative attraverso la valutazione di adeguati indicatori. |
MAPS: Sistema monitoraggio accesso alle prestazioni di specialistica ambulatoriale | Realizzazione di un portale come punto di raccolta delle informazioni per la reportistica dei tempi di attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale. |
SPARTA : Supporto al piano attuativo regionale per il contenimento dei tempi d'attesa | Supporto all’attuazione del Piano regionale per il contenimento dei tempi di attesa, tra cui la predisposizione delle linee guida operative per l’implementazione e il corretto funzionamento di sistema Cup - Progettazione di un sistema di pagamento online per il SSR. |
Integratore CUP | Sistema di integrazione tra quegli applicativi CUP aziendali che hanno rilevanza regionale. |
SIAT: Servizi Integrati per l'Assistenza ai Traumi e PACS Federato | Sistema di gestione immagini di pazienti traumatizzati per le Aziende sanitarie ed ospedaliere organizzato nella rete Hub e Spoke. L’evoluzione prevista dal Progetto PACS Federato permetterà lo scambio di referti/immagini da qualsiasi punto della rete regionale. |
SISINFO: Mappa dei sistemi informativi regionali | Realizzazione di un portale che permetta il monitoraggio dei sistemi informativi aziendali e dei progetti regionali in cui le Aziende sono coinvolte. |
PROFILER: PROgramma FInanziamento Lavori Xxxxxx-Romagna | Monitoraggio dello stato di attuazione degli interventi relativi ai programmi di investimento in edilizia sanitaria e socio–sanitaria ed ammodernamento tecnologico delle Aziende sanitarie e degli Enti attuatori. |
Anagrafe Regionale Assistiti | Implementazione di una nuova Anagrafe Regionale degli Assistiti della Regione Xxxxxx- Romagna integrata con le Anagrafi delle Aziende USL mediante l’utilizzo di servizi applicativi SOLE. |
Interventi destinati a strutture di assistenza odontoiatrica
In attuazione alla Delibera n. 2678/200422, la Regione ha approvato un programma di investimenti, denominato Programma Odontoiatria, finalizzato al rinnovo del patrimonio tecnologico (riuniti, attrezzature e strumentazione odontoiatriche) ed alla realizzazione dei necessari interventi strutturali.
Per la realizzazione del Programma di Odontoiatria23 sono stati stanziati, in una prima fase, 1,6 milioni di euro con i quali le Aziende sanitarie hanno provveduto, tra l‟altro, all‟acquisto di 44 nuovi riuniti odontoiatrici rinnovando circa il 20% dell‟iniziale dotazione regionale.
Successivamente24, la Regione ha destinato ulteriori 3,6 milioni di euro per il Programma Odontoiatria. Il finanziamento permetterà l‟acquisto di ulteriori 74 riuniti rinnovando il 53% della dotazione esistente all‟avvio del Programma.
Nel Bilancio regionale 2008 sono stati iscritti ulteriori 2 milioni di euro destinati al completamento del Programma Odontoiatria. Il finanziamento è specificatamente finalizzato alla realizzazione di interventi per l‟allestimento di ambulatori protetti al fine di garantire le cure odontoiatriche a pazienti con gravi disabilità.
Il totale dei finanziamenti regionali sino ad oggi destinati alle strutture per le cure odontoiatriche ammonta complessivamente ad oltre 7 milioni di euro ed è sufficiente per rispondere ai bisogni evidenziati dalle Aziende sanitarie.
Per le ragioni esposte in questo Programma non sono previsti interventi per la realizzazione di strutture per l‟odontoiatria.
3.1.2 Rappresentazione dei Programmi di Investimento regionali
Ad oggi, le risorse finanziarie previste dall‟art. 20 della L. 67/1988, assegnate alla Regione Xxxxxx-Romagna per la realizzazione di investimenti in edilizia sanitaria ed ammodernamento tecnologico ammontano complessivamente ad oltre 1 miliardo di euro. Per l‟utilizzo di tali finanziamenti la Regione ha predisposto un proprio Programma di investimenti, che nel tempo si è articolato in diverse fasi di attuazione (I, II e III Fase).
I Fase
Il Programma di interventi relativo alla prima fase, convenzionalmente definita primo triennio, è stata approvata con la Delibera di Consiglio Regionale 454/1991.
Il Programma si componeva di n. 131 interventi (di cui 56 destinati a strutture sanitarie e 75 a strutture socio-sanitarie), finanziati tramite le risorse statali ex art. 20 per complessivi € 299.336.387,49, integrate da un finanziamento regionale pari a € 24.540.318,24 dei quali: € 15.759.518,10 (5%) e 8.780.800,14 (FSN).
Questi interventi - sulla base delle indicazioni programmatiche nazionali e regionali – furono finalizzati principalmente alla riqualificazione della rete ospedaliera anche attraverso la realizzazione di nuovi ospedali e la riorganizzazione funzionale di quelli esistenti, e al completamento della rete dei servizi per anziani non autosufficienti e disabili.
La prima fase di attuazione del Programma di investimenti può a tutti gli effetti ritenersi già conclusa.
II Fase
La seconda fase di attuazione del Programma regionale di investimenti in sanità ex art. 20 è
22 ”Assistenza odontoiatrica nella regione Xxxxxx-Romagna: Programma regionale per l‟attuazione dei Lea e la definizione di livelli aggiuntivi”
23 “Delibera di Giunta n. 964/2006”
24 “Delibera di Giunta 1138/2007”
stata approvata con la Delibera di Consiglio Regionale 726/1997 e successive modificazioni. La programmazione degli interventi fu definita tenendo conto:
- degli obiettivi previsti dal Ministero25, tra i quali veniva indicato come prioritario il completamento delle opere già iniziate con i finanziamenti stanziati del primo triennio;
- della vigente programmazione regionale volta in quegli anni principalmente all‟attuazione del processo di de-ospedalizzazione per una graduale riduzione dell‟incidenza del ricovero ospedaliero.
La seconda fase di attuazione del Programma regionale è stata finanziata in due stralci. Un primo stralcio finanziario, denominato “anticipazione della Seconda fase”, prevedeva 19 interventi da realizzarsi tramite il finanziamento statale di € 179.895.882,28 e regionale di € 9.468.204,33.
Il secondo stralcio finanziario pari a € 467.223.579,37 fu impegnato per la realizzazione di ulteriori 123 interventi (dei quali 60 destinati a strutture sanitarie e 63 a strutture socio- sanitarie). Per l‟attuazione di tali interventi fu siglato nel dicembre del 1999 il primo Accordo di Programma con il Ministero della Sanità ed il Ministero dell‟Economia.
A tutt‟oggi il Programma si trova in una fase avanzata di attuazione: il 68% degli interventi programmati sono in esercizio ed oltre l‟80% del finanziamento assegnato è già stato erogato per la realizzazione delle relative opere.
Con l‟attuazione della prima e seconda fase i principali risultati raggiunti, in termini di impatto sul patrimonio strutturale e sull‟offerta dei servizi assistenziali, possono essere sinteticamente individuati nella :
- realizzazione di 6 nuovi Ospedali: Ospedale di Fidenza (PR), Ospedale di Sassuolo (MO), Ospedale di Baggiovara (MO), Ospedale di San Xxxxxxxx in Persicelo (BO), Xxxxxxxx xx Xxxxxxxxx (XX) x Xxxxxxxx xx Xxxxx (XX), a fronte della disattivazione e/o riconversione di 36 stabilimenti ospedalieri per i quali la loro ristrutturazione è stata giudicata diseconomica;
- riorganizzazione della rete ospedaliera;
- miglioramento strutturale ed impiantistico con conseguente innalzamento degli standard qualitativi relativi al comfort ospedaliero.
III Fase
La terza fase di attuazione del Programma regionale ha preso avvio a seguito dell‟approvazione della Legge Finanziaria 2001 che ha incrementato per oltre 2 miliardi di euro le risorse stanziate dall‟art. 20. Con le delibere Cipe 64/2002 e 63/2004, relative alla ripartizione di tali risorse aggiuntive, è stato assegnato alla Regione Xxxxxx-Romagna il finanziamento statale complessivo pari a 109.095.763,00.
Con la delibera del Consiglio regionale 483/2003 sono stati individuati gli interventi relativi a questa terza fase e gli obiettivi specifici ai quali orientare la loro realizzazione;
- completamento delle opere già iniziate con i finanziamenti previsti nell‟Accordo di programma del 1999;
- adeguamento normativo delle strutture sanitarie in tema di sicurezza, prevenzione incendi ed accreditamento.
Per la realizzazione di tali interventi sono stati stipulati 3 specifici Accordi di Programma, attualmente in fase di realizzazione:
- Accordo di Programma Stralcio sottoscritto nel 2004, costituito da 11 interventi finanziati per € 53.662.657,14 con fondi statali e per € 8.140.056,56 con fondi regionali;
- Accordo di Programma finalizzato alla realizzazione del nuovo Pronto soccorso
25 “Delibera Cipe 21/3/1997”
presso l‟ospedale Maggiore di Parma a seguito della individuazione in quella città della sede dell‟autorità europea per la sicurezza alimentare, finanziato per € 10.000.000,00 con fondi statali e per € 4.000.000,00 con fondi della Regione;
- Accordo di Programma Integrativo, siglato nel novembre 2007, costituito da 8 interventi finanziati con fondi statali per € 45.433.105,86 e per € 3.494.175,81 con fondi della Regione.
Di seguito si riportano due tabelle di sintesi relative agli stanziamenti finanziari e alla stato di attuazione del Programma regionale di investimenti ex art. 20 L. 67/1988.
Tabella 3.3 – Ripartizione finanziamenti per fase (Programma regionale investimenti in sanità)
Fasi | Programmi | Finanziamenti | ||||
Stato | Regione (*) | Azienda | Altre fonti | Totale | ||
I Fase | I Triennio | 299.336.387,00 | 00.000.000,00 | 00.000.000,00 | 0.000.000,00 | 000.000.000,65 |
II Fase | II Fase anticipazione | 179.895.882,28 | 9.468.204,33 | 58.330.487,72 | - | 247.694.574,33 |
Accordo di Programma 1999 | 467.223.579,37 | 24.592.128,10 | 326.845.100,11 | 20.038.266,95 | 838.699.074,53 | |
III Fase | Accordo Stralcio 2004 | 53.662.657,14 | 8.140.056,56 | 22.475.443,00 | - | 84.278.156,70 |
Accordo Parma | 10.000.000,00 | 4.000.000,00 | 7.228.000,00 | - | 21.228.000,00 | |
Accordo Integrativo 2007 | 45.433.105,86 | 3.494.175,81 | 8.311.290,99 | - | 57.238.572,66 | |
Totale | 1.055.551.612,00 | 00.000.000,00 | 000.000.000,00 | 00.000.000,00 | 0.000.000.000,02 |
(*) La quota Regione del I triennio è comprensiva del FSN distribuito sugli interventi dell’area ospedaliera
Tabella 3.4 – Stato di attuazione degli interventi (Programma regionale investimenti in sanità)
Fasi | Programmi | Interventi | |||||
Previsti | Sospesi | In esecuzione | Conclusi | In esercizio | Da affidare | ||
I Fase | I Triennio | 131 | 0 | 0 | 5 | 126 | 0 |
II Fase | II Fase anticipazione | 19 | 0 | 0 | 0 | 19 | 0 |
Accordo di Programma 1999 | 123 | 3 | 29 | 7 | 84 | 0 | |
III Fase | Accordo Stralcio 2004 | 11 | 0 | 7 | 0 | 4 | 0 |
Accordo Parma | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | |
Accordo Integrativo 2007 | 8 | 0 | 0 | 0 | 0 | 8 | |
Totale | 293 | 3 | 37 | 12 | 233 | 8 |
Accanto al Programma ex art. 20 L. 67/1988, la Regione ha dato attuazione ad altri Programmi di investimento in materia di edilizia sanitaria ed ammodernamento tecnologico, finanziati sia tramite risorse statali assegnate per specifiche finalità, sia tramite risorse regionali genericamente finalizzate al miglioramento strutturale del patrimonio sanitario, al potenziamento e rinnovo del parco tecnologico:
- Programma regionale di interventi previsto dalla L. 135/1990 (Prevenzione e lotta all‟Aids), per la realizzazione di reparti da destinare alla cura delle malattie infettive;
- Programma regionale ex art. 71 L. 448/1998, finalizzato alla realizzazione degli interventi di riorganizzazione e riqualificazione dell‟assistenza sanitaria dell‟Area Metropolitana di Bologna;
- Programma regionale per la realizzazione di strutture per le cure palliative, approvato in attuazione alla L. 39/1999 (Hospice);
- Programma regionale di realizzazione di strutture da dedicare all‟attività libera professionale intramuraria, di cui al D.Lgs 254/2000;
- Programma regionale di investimenti in sanità previsto dall‟ art. 36 della l.r. 38/200226, con il quale la Regione concede alle Aziende sanitarie finanziamenti in conto capitale per la realizzazione di interventi strutturali e ammodernamento tecnologico, anche al fine dell'adeguamento alle normative in tema di sicurezza e accreditamento del patrimonio sanitario regionale. Sono ricompresi in questo programma anche gli interventi per le strutture destinate alle cure odontoiatriche.
A tutt‟oggi gli interventi programmati sono pari a 119 con uno stanziamento di risorse complessivamente pari ad oltre 131 milioni di euro.
26 “Legge finanziaria regionale adottata a norma dell' articolo 40 della legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l'approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2003 e del bilancio pluriennale 2003-2005”
Di seguito si riportano due tabelle di sintesi relative agli stanziamenti finanziari e alla stato di attuazione dei singoli Programmi di investimento sopra richiamati.
Tabella 3.5– Ripartizione finanziamenti per Programma
Programmi | Finanziamenti | ||||
Stato | Regione | Azienda | Altre fonti | Totale | |
AIDS * | 66.633.382,981 | 11.121.951,41 | 77.755.334,391 | ||
Area Metropolitana | 98.524.954,21 | 106.736.872,00 | 00.000.000,00 | 000.000.000,45 | |
Hospice | 17.191.415,61 | 9.052.893,89 | 26.244.309,5 | ||
Libera professione | 87.214.076,55 | 4.587.686,00 | 00.000.000,18 | 000.000.000,33 | |
Programma Regionale | 131.703.283,00 | 000.000.000,00 | 00.000.000,00 | 000.000.000,79 | |
Radioterapia | 894.251,64 | 894.251,64 | |||
Totale | 270.458.080,991 | 136.290.970,5 | 252.972.724,00 | 00.000.000,00 | 000.000.000,101 |
* Reparti Malattie Infettive, Laboratori, Diagnostica
Tabella 3.6– Stato di attuazione degli interventi per Programma
Programmi | Interventi | |||||
Previsti | Sospesi | In esecuzione | Conclusi | In esercizio | Da affidare | |
AIDS ** | 11 | 0 | 1 | 0 | 10 | 0 |
Area Metropolitana | 8 | 0 | 3 | 1 | 3 | 1 |
Hospice | 20 | 0 | 6 | 0 | 14 | 0 |
Libera professione | 69 | 0 | 32 | 5 | 32 | 0 |
Programma Regionale | 119 | 0 | 25 | 1 | 48 | 45 |
Radioterapia | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 |
Totale | 228 | 0 | 67 | 7 | 108 | 46 |
** Reparti Malattie Infettive
3.1.3 Correlazione del Programma con i precedenti Programmi di investimento
Il Programma di investimenti in sanità IV Fase risulta correlato ai precedenti Programmi in quanto prevede la realizzazione di interventi di adeguamento/miglioramento/completamento di strutture sanitarie già oggetto di precedenti investimenti.
Ne sono un esempio:
- gli interventi di ampliamento e/o ristrutturazione dell‟Ospedale di Piacenza, dell‟Ospedale di Cento (FE) e dell‟Ospedale Bufalini di Cesena (FC). Queste strutture ospedaliere hanno già usufruito di precedenti finanziamenti;
- gli interventi relativi all‟acquisizione di arredi o attrezzature per l‟attivazione di strutture già realizzate o in fase di realizzazione tramite precedenti Programmi di investimento quali: il Corpo D dell‟Ospedale Maggiore di Bologna, l‟Xxxxxxxx X xxxxxx x‟Xxxxxxxx Xxxxxxxx xx Xxxxxxx e l‟Ospedale di Cona (FE);
- l‟intervento per la realizzazione della centrale unica di sterilizzazione a servizio del costruendo Polo Chirurgico. L‟intervento, già finanziato con il Programma regionale ex art. 71, L. 448/1998 (Area Metropolitana), è realizzato dall‟Azienda Ospedaliera- Universitaria di Bologna;
- l‟intervento per la realizzazione di ambulatori destinati alla libera professione intramuraria, con il quale gli Istituti Ortopedici Rizzoli portano a completamento la programmazione regionale di strutture dedicate alla libera professione.
3.2 La sostenibilità degli interventi
Gli interventi previsti nel Programma sono stati oggetto di una complessiva verifica di sostenibilità. La metodologia usata ha previsto il coinvolgimento delle Aziende sanitarie con le quali sono state analiticamente effettuate verifiche sulla:
- sostenibilità economico–finanziaria
- sostenibilità amministrativa e gestionale
- sostenibilità delle risorse umane
- sostenibilità ambientale
La sostenibilità di ogni singolo intervento è stata ricomposta con una logica di complementarietà su scala regionale per dare conto dell‟effettiva e complessiva sostenibilità del Programma.
3.2.1 La sostenibilità economico–finanziaria
La verifica della sostenibilità economico–finanziaria del Programma si è basata sulla ricerca di relazioni di congruenza tra i bilanci pluriennali di previsione presentati dalle Aziende (oggetto di valutazione ed approvazione da parte dei competenti organi regionali ai sensi dell‟art. 4 della l.r. 50/199427) e gli interventi inseriti nel Programma.
La sostenibilità economico–finanziaria del Programma è stata rapportata ai bilanci pluriennali delle Aziende in termini di copertura finanziaria necessaria alla realizzazione degli interventi e di spese generate dagli interventi stessi in corso di esercizio; ciò nella consapevolezza che le Aziende sanitarie hanno residue capacità di finanziamento per investimenti in conto capitale.
Quando la copertura finanziaria per la realizzazione degli interventi, oltre alla quota statale e regionale, ha richiesto fondi propri delle Aziende, tali fondi sono stati qualificati esclusivamente come derivanti da mutui, alienazioni, quote di ammortamento o donazioni di terzi. In tal modo, tra l‟altro, si è dato seguito alle indicazioni regionali sulla programmazione economico-finanziaria degli investimenti in conto capitale; indicazioni finalizzate ad evitare l‟utilizzo di fondi destinati alla spesa corrente per investimenti in conto capitale.
Ulteriori elementi di verifica della sostenibilità economico–finanziaria degli interventi del Programma sono state le valutazioni sui costi cessanti e sui costi emergenti derivanti dalla realizzazione degli interventi.
Tra i costi cessanti derivanti dalla realizzazione degli interventi del Programma vi sono :
- risparmi derivanti da cessate locazioni;
- razionalizzazione dei servizi attraverso l‟integrazione a rete degli stessi;
- maggiore efficienza dovuta all‟ammodernamento impiantistico/tecnologico.
I costi emergenti si qualificano in:
- aumento dei costi di manutenzione ordinaria e programmata soprattutto in relazione all‟aumento complessivo della superficie delle strutture sanitarie;
- aumento dei costi del materiale consumabile.
27 “Norme in materia di programmazione, contabilità, contratti e controllo delle Aziende Unità sanitarie locali e delle Aziende ospedaliere”
3.2.2 La sostenibilità amministrativa e gestionale
La verifica della sostenibilità amministrativa è stata effettuata in relazione alle procedure tecnico-amministrative necessarie all‟ottenimento delle autorizzazioni per la “cantierabilità” degli interventi.
La sostenibilità gestionale del Programma è stata verificata con particolare riferimento agli interventi che prevedono :
- l‟ammodernamento tecnologico (nuova acquisizione);
- l‟implementazione dell‟offerta sanitaria.
Con gli elementi di contesto sopraelencati, la sostenibilità gestionale si correla fortemente con le politiche di sviluppo delle risorse umane per garantire una corretta programmazione delle risorse che serviranno sia alla gestione dell‟offerta sanitaria post operam, sia nella conduzione delle nuove tecnologie.
3.2.3 La sostenibilità di risorse umane
La sostenibilità del Programma in termini di risorse umane trova il suo fondamento nella logica di una razionale programmazione delle assunzioni/sostituzioni/turn-over accompagnata da percorsi formativi per (ri)qualificare il personale.
La sostenibilità della politica di gestione e sviluppo delle risorse umane, a livello di Servizio sanitario regionale, ha riscontro nella Delibera di Giunta regionale n. 602/200828 che pone come obiettivo per le Aziende sanitarie l‟impegno a mantenere nel 2008 la spesa complessiva per le risorse umane nel limite della spesa dell‟esercizio 2006.
Questi vincoli sono funzionali al perseguimento dell‟obiettivo della sostenibilità di risorse umane del Programma nella misura in cui si applicano anche nel caso di interventi che comportano un‟implementazione quali-quantitativa dell‟offerta sanitaria o l‟acquisizione di nuove apparecchiature sanitarie.
3.2.4 La sostenibilità ambientale
L‟insieme degli interventi di questo Programma si inseriscono in un contesto che vede la sostenibilità ambientale quale elemento importante per la programmazione delle politiche per la salute.
L‟Assessorato alle Politiche per la Salute ha fatto proprio il concetto di sviluppo sostenibile, già espresso nel Piano energetico regionale. Con la propria Deliberazione 686/2007 29 la Giunta regionale ha istituito il programma regionale “Il sistema sanitario regionale per uno sviluppo sostenibile” e ha stabilito gli indirizzi e gli obiettivi assegnanti alle Aziende sanitarie in materia di sostenibilità ambientale ed uso razionale dell‟energia.
Date queste premesse, la sostenibilità ambientale degli interventi inseriti nel Programma, da un punto di vista più strettamente tecnico, prende a riferimento la normativa nazionale30 e regionale31 in materia di tutela ambientale ed uso razionale dell‟energia.
28 “Linee di programmazione e finanziamento delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale per l‟anno 2008”
29 “Linee di programmazione e finanziamento delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale per l‟anno 2007”
30 “Attuazione direttiva 2001/92/CE sul rendimento energetico in edilizia” D.Lgs 19 agosto 2005, n. 195 e D.Lgs 29 dicembre 2006, n. 311; Legge finanziaria 24 dicembre 2007, n. 244, art. 2, comma 281.
31 “Approvazione delle Linee guida regionali per la gestione dei rifiuti prodotti nelle Aziende Sanitarie dell‟Xxxxxx–Romagna”, Deliberazione di Giunta regionale 1360/2006; “Piano energetico regionale”, Deliberazione Assemblea Legislativa 141/2007; “Atto di indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici”. Deliberazione Assemblea Legislativa. 156/2008;
Gli obiettivi di sostenibilità ambientale di questo Programma possono essere riassunti nel modo seguente:
- preferenza all‟uso di materiali ecocompatibili per la realizzazione degli interventi. Allo scopo la Regione fornirà indicazioni alle Aziende sanitarie affinché nelle procedure di aggiudicazione dei lavori siano inseriti, come criteri di valutazione dell‟offerta stessa (metodo dell‟offerta economicamente migliore), elementi relativi all‟uso di materiali ecocompatibili o che questi elementi siano direttamente inseriti nel capitolato speciale di appalto (metodo del massimo ribasso);
- riduzione della quantità dei rifiuti pericolosi prodotti con la realizzazione dei nuovi interventi migliorandone nel contempo la gestione;
- contestualizzazione dei singoli interventi nel piano della mobilità aziendale allo scopo del contenimento dell‟impatto ambientale;
- applicazione di requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli impianti energetici in essi installati (allegato 2 della Deliberazione di Assemblea Legislativa 156/200832). L‟intervento, qualora si tratti di nuova costruzione, ristrutturazione o manutenzione straordinaria, sarà oggetto di una procedura di certificazione energetica che porterà alla sua classificazione secondo le seguenti classi:
Classe | Indice |
A+ | EPtot inf 8 |
B | 8 < EPtot < 16 |
C | 16 < EPtot < 30 |
D | 30 < EPtot < 44 |
E | 44 < EPtot < 60 |
F | 60 < EPtot < 80 |
G | EPtot > 80 |
dove:
EPtot è l‟indice di prestazione energetica totale (kWh/m3anno) dato dalle somma seguente:
EPtot = EPi + EPacs + EPe + EPill
EPi indice di prestazione energetica per climatizzazione invernale
EPacs indice di prestazione energetica per produzione acqua calda sanitaria EPe indice di prestazione energetica per climatizzazione estiva
EPill indice di prestazione energetica per illuminazione artificiale
- produzione di almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria con l‟utilizzo di fonti di energia rinnovabile, per gli interventi che ricadono nell‟ambito di applicazione della Deliberazione di Giunta regionale 156/2008;
- applicazione di misure tecniche e di procedure organizzative per il contenimento dei consumi idrici. Allo scopo la Regione fornirà indicazioni operative alle Aziende sanitarie;
- monitoraggio dell‟efficienza energetica degli interventi realizzati così come previsto dal punto 1, lett. g, della Deliberazione di Giunta regionale 156/2008
32 “Atto di indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici”
4. L’attuazione del Programma: risultati attesi e valutazione degli impatti
4.1 Il sistema degli Indicatori
Il sistema di indicatori di seguito proposto ha la finalità di rappresentare il Programma nella sua complessiva compiutezza: dalla fase di individuazione dei bisogni di salute da soddisfare con gli interventi programmati, alla fase realizzativa degli interventi stessi, agli obiettivi raggiunti in termini di efficacia ed efficienza.
Il sistema prevede una serie di indicatori di contesto attraverso i quali si identificano sia le principali cause di decesso, sia la composizione e la distribuzione geografica della popolazione dell‟Xxxxxx–Romagna.
La fase realizzativa degli interventi viene monitorata attraverso indicatori di processo che misurano costantemente l‟avanzamento del Programma.
Infine la rappresentazione del raggiungimento degli obiettivi viene illustrata in termini di indicatori di efficacia ed efficienza.
4.1.1 Gli indicatori di contesto
Gli indicatori di contesto forniscono, in forma sintetica, informazioni sulla popolazione dell‟Xxxxxx–Romagna in relazione a :
- distribuzione geografica e struttura compositiva della popolazione;
- principali determinati di decesso.
Alcuni indicatori di contesto atti a caratterizzare la popolazione dell‟Xxxxxx–Romagna sono rappresentati come segue:
Indicatore | Descrizione indicatore | Valore |
densità di popolazione (31 dicembre 2006) | n. abitanti /km | 191 |
residenti in comuni con n. residenti >10.000 | residenti in comuni con n. residenti >10.000 / residenti in Regione | 24,90% |
residenti in comuni con n. residenti >3.000 e <10.000 | residenti in comuni con n. residenti >3.000 e <10.000/ residenti in Regione | 49,30% |
residenti in comuni con n. residenti >1.000 e <3.000 | residenti in comuni con n. residenti >1.000 e <3.000/ residenti in Regione | 20,50% |
residenti in comuni con n. residenti < 1.000 | residenti in comuni con n. residenti <1.000/ residenti in Regione | 5,30% |
presenza stranieri (1 gennaio 2006) | n. stranieri / popolazione residente | 7,50% |
indice anzianità popolazione (1 gennaio 2006) | popolazione residente con età > 65 anni / popolazione residente | 22,70% |
tasso di natalità (anno 2006) | n. nati vivi per popolazione residente *1000 | 9,2 |
Gli indicatori di contesto relativi ai problemi di salute sono rappresentati nel prospetto seguente:
Indicatore | Descrizione indicatore | Valore |
tasso di mortalità standardizzato per tutte le cause, anno 2005 - Maschi | n. casi di morte per 100.000 abitanti | 999 |
tasso di mortalità standardizzato per tutte le cause, anno 2005 - Femmine | n. casi di morte per 100.000 abitanti | 1010 |
tasso di mortalità standardizzato per malattie cardio-vascolari, anno 2005 - Maschi | n. casi di morte per 100.000 abitanti | 313 |
tasso di mortalità standardizzato per malattie cardio-vascolari, anno 2005 - Femmine | n. casi di morte per 100.000 abitanti | 416 |
tasso di mortalità standardizzato per tumori, anno 2005 - Maschi | n. casi di morte per 100.000 abitanti | 363 |
tasso di mortalità standardizzato per tumori, anno 2005 - Femmine | n. casi di morte per 100.000 abitanti | 277 |
tasso di mortalità standardizzato per tumore mammella, anno 2005 | n. casi di morte per 100.000 abitanti | 43 |
tasso di mortalità standardizzato per malattie dell'apparato respiratorio, anno 2005 - Maschi | n. casi di morte per 100.000 abitanti | 81,5 |
tasso di mortalità standardizzato per malattie dell'apparato respiratorio, anno 2005 - Femmine | n. casi di morte / 100.000 abitanti | 73,5 |
decessi per tumore (qualsiasi tipo ), anno 2006 | n. decessi per tumore (qualsiasi tipo) / n. totali decessi | 31,20% |
sopravvivenza > 5 anni al tumore alla mammella, anno 2005 | n. casi sopravvivenza > 5 anni / n. casi tumore mammella morte | 87% |
4.1.2 Gli indicatori di programma
Lo stato di avanzamento degli interventi del Programma viene controllato attraverso uno strumento gestionale Profiler (PROgramma FInanziamento Lavori Xxxxxx-Romagna), la cui finalità è il monitoraggio e l‟elaborazione dei dati relativi agli interventi del Programma tramite piattaforma Web.
Le Aziende per implementare i flussi informativi possono accedere al sito tramite un account (username e password) che viene rilasciato dal competente Servizio regionale.
Gli indicatori di programma si suddividono in: indicatori di programma fase di avanzamento
- data arrivo progetto in Regione
- data atto regionale ammissione a finanziamento
- data decreto ministeriale ammissione a finanziamento
- data notifica decreto finanziamento
- data aggiudicazione lavori
indicatori di programma fase di realizzazione
- data inizio lavori
- data fine lavori
- data attivazione struttura
Nella pagina seguente si riporta, a titolo esemplificativo, una schermata dello strumento gestionale Profiler relativa allo stato di avanzamento di un intervento.
Dettaglio intervento
Denominazione | 210 – Parma Osp, monobl. e piastra, 3° lotto |
Titolo intervento | Ampliamento monoblocco e Piastra Ospedale di Parma, 3° lotto |
Codice | 210 |
Ente Attuatore | |
Programma | |
Avanzamento | |
Data arrivo progetto in RER | 13 dicembre 2004 (Reale) (Bloccato) |
Data approvazione gruppo tecnico | 13 dicembre 2004 |
Numero atto regionale ammissione al finanziamento | 18545 |
Data atto regionale ammissione al finanziamento | 17 dicembre 2004 (Reale) (Bloccato) |
Numero richiesta di finanziamento | 44860 |
Data richiesta di finanziamento | 24 dicembre 2004 |
Data decreto ministeriale ammissione al finanziamento | 21 gennaio 2005 (Reale) (Bloccato) |
Numero Notifica decreto di finanziamento | 8376 |
Data notifica decreto di finanziamento | 1 marzo 2005 |
Numero richiesta variazione al bilancio | 8167 |
Data richiesta variazione al bilancio | 28 febbraio 2005 |
Numero delibera di variazione al bilancio | 912 |
Data delibera variazione bilancio | 20 giugno 2005 |
Data Aggiudicazione lavori | 27 maggio 2005 (Reale) (Bloccato) |
Numero presa d'atto | |
Data presa d'atto | |
Note per Modulo C | |
Note RER | |
Realizzazione | |
Data inizio lavori | 30 novembre 2005 (Reale) (Bloccato) |
Data fine lavori | 30 settembre 2006 (Reale) (Bloccato) |
Data attivazione struttura | 1 febbraio 2007 (Reale) (Bloccato) |
Note | |
Sospeso | NO |
Note sospensione | |
Fase intervento | In esercizio |
Impostazioni | |
Appare nel GANTT | SI |
Sollecitare data aggiudicazione lavori | NO |
Soggetto a richieste | NO |
4.1.3 Gli indicatori di efficacia ed efficienza
Gli indicatori di efficacia ed efficienza, quali derivati degli indicatori di contesto e di programma, hanno intrinsecamente un‟alea dovuta sostanzialmente alla complessità della pianificazione e programmazione sanitaria rispetto le quali interferiscono anche fattori politici, economici e sociali.
Indicatori di efficacia
Gli indicatori di efficacia misurano il conseguimento degli obiettivi del Programma. Allo scopo gli indicatori presi a riferimento sono :
- indicatore di attivazione, misura l‟efficacia del processo realizzativo degli interventi rispetto quanto stabilito in sede di programmazione.
Questo indicatore può essere espresso sinteticamente nel seguente modo :
n. interventi attivati entro la data programmata33
I attivazione =
n. interventi totali
> 70%
- indicatore di accreditamento, dà conto dell‟accreditamento dell‟intervento sotto i vari profili (strutturale, impiantistico, tecnologico ed organizzativo)
n. interventi accreditabili34
I accreditamento =
n. interventi totali
= 100%
Un ulteriore indicatore di efficacia adottato per monitorare il conseguimento degli obiettivi di carattere ambientale del Programma è l‟indice di prestazione energetica Ep tot (kWh/m3anno).
Tutti gli interventi, comprese le ristrutturazione, dovranno avere un Ep tot < 30 kWh/m3anno.
Indicatori di efficienza
Gli indicatori di efficienza misurano il costo unitario degli interventi e forniscono indicazioni sul rapporto costo-benefici.
Un indicatore di efficienza che misura il costo unitario è il seguente :
- Cuc = costo unitario costruzione (€/mq)35
Indicatori di efficienza che esprimono il rapporto costo benefici sono i seguenti:
- Indicatore costo posto letto, permette di quantificare il costo che viene sostenuto complessivamente per realizzare un posto letto. L‟ Indicatore costo posto letto può essere calcolato per tipologia costruttiva, per destinazione funzionale , ecc.
33 Si intende la data di attivazione della struttura riportata in fase di programmazione degli interventi nella scheda tecnica
34 Deliberazione della Giunta Regionale 327/2004: “ Applicazione della l.r. 34/98 in materia di autorizzazione e di accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie e dei professionisti alla luce dell‟evoluzione del quadro normativo nazionale. Revoca precedenti provvedimenti”
35 Il costo unitario è comprensivo delle spese tecniche e dell‟IVA
Cpl =
costo complessivo interventi con posti letto
n. posti letto
- Indicatore costo medio manutenzione, permette di rapportare il costo medio che sarà sostenuto per gli interventi previsti dal Programma, con il costo medio della manutenzione per il patrimonio immobiliare sanitario esistente. L‟indicatore Cmm, costo medio manutenzione, permette valutazioni sull‟andamento dei costi di manutenzione per le nuove strutture, consente valutazioni previsionali più accurate sulla sostenibilità gestionale dei nuovi interveti.
Cmm =
costo medio manutenzione ordinaria/programmata interventi
costo medio manutenzione ordinaria/programmata patrimonio immobiliare Servizio sanitario regionale36
36 Deliberazione Giunta regionale n. 602/2008 “Linee di programmazione e finanziamento delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale per l‟anno 2008”, allegato B, “ Il piano degli investimenti 2008-2010”
5. La gestione e il monitoraggio del Programma
5.1 La gestione degli interventi del Programma
Le fasi di pianificazione, programmazione e gestione degli interventi del Programma, a livello di sistema sanitario regionale, trovano riscontro:
- in un‟organizzazione centrale, la Direzione Generale Sanità e Politiche sociali, che conta su circa 350 persone ed è articolata in Servizi e funzioni di staff al Direttore Generale;
- nelle Aziende sanitarie con le loro Direzioni sanitarie, i Servizi Tecnici e i Servizi Tecnologie sanitarie.
A livello centrale il Servizio Strutture sanitarie e socio-sanitarie è deputato alla gestione dei Programmi degli investimenti sanitari e socio-sanitari; la tabella 5.1 riporta la relativa pianta organica.
Nella elaborazione del documento programmatico hanno dato il loro contributo i seguenti Servizi:
- Servizio Sistema informativo sanità e politiche sociali;
- Servizio Programmazione economico-finanziaria il cui organico è comprensivo del Gruppo Regionale Tecnologie Sanitarie (GRTS);
- Servizio Assistenza distrettuale, medicina generale, pianificazione e sviluppo dei servizi sanitari;
- Servizio Presidi ospedalieri;
- Servizio Salute mentale, dipendenze patologiche e salute nei carceri
Tabella 5.1 - Pianta organica Servizio Strutture sanitarie e socio-sanitarie
Servizio Strutture sanitarie e socio-sanitarie | ||
Dirigenti | Responsabile del Servizio | 1 |
Posizioni organizzative | Piani di investimento dell'area sanitaria | 2 |
Piani di investimento dell'area sociale | ||
Collaboratori full time | Supporto procedurale e amministrativo | 6 |
Collaboratori part time | Impegnati su specifici progetti | 4 |
A livello di Aziende sanitarie i principali soggetti interlocutori sono i Servizi tecnici e i Servizi tecnologie sanitarie di cui si rappresentano in forma sintetica le piante organiche.
Tabella 5.2 - Pianta organiche Servizi Tecnici delle Aziende sanitarie
Ruolo | Livello | Ausl PC | Ausl PR | Aosp PR | Ausl RE | AospRE | Ausl MO | Aosp MO | Ausl Bo | Aosp BO | IOR | Ausl Imola | Ausl FE | Aosp Fe | Ausl RA | Ausl FO | Ausl Cesena | Ausl RN | Totale |
Xxxxxxxxx, architetti dirigenti | 3 | 2 | 3 | 3 | 4 | 3 | 4,5 | 11 | 2 | 6 | 2 | 4 | 3 | 2 | 3 | 5 | 2,5 | 63 | |
Ingegneri , architetti comparto | livello D | 1 | 3 | 1 | 2 | 1 | 1 | 1 | 10 | ||||||||||
livello DS | 1 | 1 | 1 | 1 | 4 | ||||||||||||||
Tecnici | livello C | 2 | 2 | 4 | 1 | 3 | 12 | 17 | 4 | 3 | 7 | 19 | 13 | 2 | 1 | 7 | 3 | 100 | |
livello D | 10 | 7 | 12 | 9 | 5 | 7 | 7 | 13 | 4 | 13 | 12 | 10 | 4 | 7 | 8 | 4 | 4 | 136 | |
livello DS | 2 | 2 | 2 | 1 | 3 | 10 | |||||||||||||
Altro personale tecnico | livello B | 1 | 4 | 5 | 18 | 4 | 4 | 4 | 8 | 4 | 52 | ||||||||
livello BS | 5 | 21 | 40 | 44 | 16 | 5 | 1 | 18 | 3 | 153 | |||||||||
livello C | 21 | 22 | 33 | 9 | 5 | 90 | |||||||||||||
Dirigenti amministrativi | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 10 | ||||||||
Personale amministrativo | livello C | 5 | 2 | 2 | 3 | 2 | 5 | 1 | 3 | 3 | 1 | 5 | 6 | 6 | 3 | 1 | 2 | 1 | 51 |
livello D | 1 | 3 | 1 | 4 | 1 | 6 | 3 | 5 | 1 | 3 | 28 | ||||||||
livello DS | 2 | 1 | 1 | 1 | 5 | 1 | 2 | 1 | 2 | 2 | 1 | 4 | 23 | ||||||
Altro personale | livello B | 1 | 1 | 1 | 1 | 2 | 2 | 1 | 1 | 2 | 12 | ||||||||
1 | 3 | 1 | 1 | 1 | 1 | 8 | |||||||||||||
1 | 1 | 1 | 2 | 5 | |||||||||||||||
TOTALE | 25 | 23 | 26 | 56 | 66 | 20 | 26,5 | 104 | 36 | 117 | 52 | 51 | 35 | 43 | 18 | 35 | 21,5 | 755 |
Tabella 5.3 - Pianta organiche Servizi Tecnologie sanitarie delle Aziende sanitarie
Ruolo | Livello | Ausl PC | Ausl PR (*) | Aosp PR | Ausl RE | AospRE | Ausl MO | Aosp MO | Ausl BO | Aosp BO | IOR | Ausl Imola | Aosp Fe | Ausl FE | Ausl RA | Ausl FO | Ausl Cesena | Ausl RN | Totale |
Ingegnere Clinico Dirigente | 1 | 4 | 2 | 3 | 5 | 3 | 3 | 4 | 1 | 1 | 2 | 1 | 2 | 30 | |||||
Fisico Dirigente | 1 | 1 | 9 | 1 | 2 | 3 | 17 | ||||||||||||
Ingegnere Clinico Comparto | livello D | 1 | 2 | 1 | 1 | 5 | |||||||||||||
livello DS | 0 | ||||||||||||||||||
Tecnici | livello C | 2 | 2 | 2 | 10 | 2 | 1 | 9 | 1 | 3 | 3 | 2 | 7 | 6 | 1 | 6 | 57 | ||
livello D | 6 | 1 | 5 | 1 | 2 | 1 | 2 | 1 | 4 | 23 | |||||||||
livello DS | 0 | ||||||||||||||||||
Altro personale tecnico | livello B | 2 | 1 | 1 | 1 | 5 | |||||||||||||
livello BS | 2 | 2 | |||||||||||||||||
livello C | 1 | 2 | 3 | ||||||||||||||||
Amministrativo Dirigente | 1 | 1 | 2 | ||||||||||||||||
Personale amministrativo | livello C | 2 | 1 | 1 | 2 | 4 | 4 | 2 | 1 | 1 | 18 | ||||||||
livello D | 2 | 1 | 2 | 1 | 6 | ||||||||||||||
livello DS | 1 | 1 | 2 | ||||||||||||||||
Altro personale | 1 | 1 | 3 | 5 | |||||||||||||||
1 | 3 | 1 | 5 | ||||||||||||||||
TOTALE | 1 | 0 | 18 | 3 | 8 | 21 | 12 | 15 | 26 | 2 | 6 | 8 | 4 | 14 | 10 | 18 | 14 | 180 |
(*)
Aziende sanitarie con interventi di ammodernamento tecnologico
Nell’Azienda Usl di Parma le funzioni sono svolte dal Servizio Tecnico che si avvale di un ingegnere dirigente e di un operatore tecnico
5.2 I Sistemi di Monitoraggio degli Interventi
Il monitoraggio sullo stato di attuazione degli interventi previsti nel Programma verrà realizzato tramite il sistema informatico denominato Profiler (PROgramma Finanziamento Lavori Xxxxxx-Romagna), in uso già da due anni.
Tale sistema permette in modo puntuale di gestire tutti i dati relativi alle singole fasi di attuazione degli interventi e, in particolare:
- lo stato di avanzamento lavori ed il piano finanziario dell‟opera;
- l‟andamento della spesa per la realizzazione degli interventi;
- le liquidazioni a favore delle Aziende sanitarie per le spese sostenute.
I dati vengono aggiornati, sia dalla Regione che dalle Aziende sanitarie.
Il sistema fornisce tramite specifici report tutti i dati necessari per la redazione della “Relazione sullo stato di attuazione degli investimenti in sanità”, trasmessa annualmente ai competenti Ministeri e permette l‟elaborazione, per ciascun Programma di investimento, del Modulo C relativo alle previsione di Cassa (previsto dall‟Accordo tra il Governo, le Regioni, le Province Autonome di Trento e Bolzano, sancito il 19 dicembre 2002). Nella pagina successiva sono visualizzate due schermate del sistema Profiler riguardanti il monitoraggio di un intervento ed il relativo prospetto di cassa.
Il patrimonio tecnologico delle Aziende sanitarie è monitorato dal Gruppo Regionale Tecnologie Sanitarie (GRTS).
Il gruppo gestisce l‟Osservatorio Tecnologie e l‟Osservatorio Prezzi.
L‟Osservatorio Tecnologie consente di avere un buon livello di conoscenza delle tecnologie biomediche installate nelle strutture sanitarie pubbliche della Regione. L‟Osservatorio Xxxxxx conduce la sua attività rilevando semestralmente i prezzi unitari dei dispositivi medici come disposto dall‟art. 57 comma 5 della L. 289/200237.
Il Gruppo mette a disposizione, per la condivisione dei dati e delle informazioni, un sito internet nel quale sono pubblicati, anche sui sottositi ad accesso controllato:
- dati relativi agli alert nazionali e internazionali;
- informazioni e dati sulle apparecchiature;
- manuali di utilizzo delle tecnologie;
- report di assessment;
- dati relativi ai prezzi ed alle codifiche dei dispositivi medici.
L‟Osservatorio Tecnologie in particolare rende possibile, attraverso un aggiornamento dei dati semestrale, la fruibilità di dati aggregati di sintesi e di dati analitici che, relativamente ad alcune tipologie di apparecchiature, riguardano anche la configurazione e la localizzazione.
37 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003)"
Monitoraggio intervento
Aggiornamento dati del | 17 gennaio 2008 | |
Intervento | 210 - Parma Osp, monobl. e piastra, 3° lotto | |
Richiesta | Monitoraggio al 31/12/2007 | |
Ricevuta | SI | |
Accettata | SI | |
Responsabile del procedimento | ||
Nome | Xxxxxx Xxxxxxx | |
Telefono | 0000 000000 | |
Fax | 0000 000000 | |
Avanzamento | Dati relativi al monitoraggio | Dati ad oggi |
Data arrivo progetto in RER | 13 dicembre 2004 (Reale) | 13 dicembre 2004 (Reale) (Bloccato) |
Data atto regionale ammissione al finanziamento | 17 dicembre 2004 (Reale) | 17 dicembre 2004 (Reale) (Bloccato) |
Data decreto ministeriale ammissione al finanziamento | 21 gennaio 2005 (Reale) | 21 gennaio 2005 (Reale) (Bloccato) |
Data Aggiudicazione lavori | 27 maggio 2005 (Reale) | 27 maggio 2005 (Reale) (Bloccato) |
Data inizio lavori | 30 novembre 2005 (Reale) | 30 novembre 2005 (Reale) (Bloccato) |
Data fine lavori | 30 settembre 2006 (Reale) | 30 settembre 2006 (Reale) (Bloccato) |
Data attivazione struttura | 01 febbraio 2007 (Reale) | 01 febbraio 2007 (Reale) (Bloccato) |
Stato | In esercizio | |
Note | ||
Sospeso | NO | |
Note sospensione | ||
Data ultima modifica | 17/01/00 00.00.00 | |
Utente ultima modifica | asaccani | |
Messaggio RER |
Dettaglio Prospetto di Cassa
Richiesta | ||||||
Intervento | 210 - Parma Osp, monobl. e piastra, 3° lotto | |||||
Ente attuatore | 02 AOsp Parma | |||||
Richiesta | Monitoraggio al 31/12/2007 | |||||
Data apertura | 10 gennaio 2008 | |||||
Data chiusura | 4 febbraio 2008 | |||||
Anno di riferimento | 2007 | |||||
Data creazione prospetto di cassa | 10 gennaio 2008 | |||||
Dati economici | ||||||
Finanziatore | Prospetto di cassa | Corrente | ||||
Stato | 7.125.000,00 | 7.125.000,00 | ||||
Regione | 375.000,00 | 375.000,00 | ||||
Ente Attuatore | 0,00 | 0,00 | ||||
Messaggio | ||||||
Data ultima modifica | 17/01/00 00.00.00 | |||||
Inviato | SI | |||||
Utente ultima modifica | asaccani | |||||
Prospetto di cassa | ||||||
Anno | Liq. Stato | Liq. Regione | Liq. Ente Attuatore | Liq. Anno | ||
2002 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | ||
2003 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | ||
2004 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | ||
2005 | 497.421,00 | 375.000,00 | 0,00 | 872.421,00 | ||
2006 | 2.494.252,12 | 0,00 | 0,00 | 2.494.252,12 | ||
2007 | 4.133.326,88 | 0,00 | 0,00 | 4.133.326,88 | ||
2008 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | ||
2009 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | ||
2010 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | ||
2011 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | ||
Totale | 7.125.000,00 | 375.000,00 | 0,00 | 7.500.000,00 | ||
Residuo | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | ||
Liquidato | 7.125.000,00 (100,00%) | 375.000,00 (100,00%) | 0,00 (---) | 7.500.000,00 (100,00%) | ||
Da Liquidare | 0,00 (0,00%) | 0,00 (0,00%) | 0,00 (---) | 0,00 (0,00%) |
Appendice Allegati
Allegato 1. Schede di Riferimento
1.1 Analisi S.W.O.T.
1.2 Obiettivi / Indicatori / Interventi
1.3 Sintesi delle informazioni per l’autovalutazione
Allegato 2. Documenti integrativi
2.1 Proposta articolato contrattuale
2.2 Schede tecniche degli interventi
1. Schede di Riferimento
1.1 Analisi S.W.O.T
Interni | S. Forza | W. Debolezza |
Coerenza del Programma con la normativa nazionale e regionale di riferimento. | Programma con elevato numero degli interventi che comporta : | |
Rispondenza del Programma ai bisogni rilevati nei contesti locali. | a) una minore possibilità di realizzare progetti che impattino significativamente nella struttura dell'offerta; | |
Condivisione ed adesione agli obiettivi del Programma da parte delle Conferenze territoriali socio sanitarie. | b) dispersione dei finanziamenti con conseguente aumento dei costi di progettazione. | |
esterni | O. Opportunità | T. Rischi |
Perseguire gli obiettivi di continuità assistenziale e di integrazione della attività territoriali. | Possibile aumento delle criticità nelle procedure di affidamento degli interventi. | |
Contribuire al riequilibrio della mobilità sanitaria infraregionale. | Possibile aumento del contenzioso con le imprese nella fase realizzativa degli interventi. | |
Rinnovare con principi di omogeneità ed equità l'offerta sanitaria dei dipartimenti di salute mentale | ||
Migliorare in termini di maggiore di maggiore efficienza e minore invasività gli esami effettuati con le grandi tecnologie |
residenziale
1.2 Obiettivi / Indicatori / Interventi
Obiettivi | Indicatori | ||||||||
Obiettivo generale | Obiettivi specifici | Ente attuatore | Obiettivi operativi (interventi) | codici | descrizione | Valore atteso | descrizione | Valore atteso | |
Migliorare e completare lo sviluppo qualitativo e quantitativo dell'offerta dei servizi sanitari di I e II livello (cure primarie, specialistici ed ospedalieri), in una logica di autosufficienza territoriale. Qualificare su base regionale i servizi di III livello. | S1 | Assistenza oncologica | PR Ausl | Acquisizione apparecchiature radiologiche | D2 | INDICATORE DI ATTIVAZIONE : misura l'efficacia del processo realizzativo degli interventi rispetto quanto stabilito in sede di attivazione I att. = n. interventi attivati entro la data programmata / n. interventi totali | > 70 % | INDICATORE DI ACCREDITAMENTO : dà conto dell'accreditamento dell'intervento sotto il profilo strutturale, impiantistico, tecnologico ed organizzativo I accr. = n. interventi accreditabili / n. interventi totali | 100 % |
RE AOsp | Realizzazione nuovo padiglione ospedaliero Polo Onco-ematologico | D1 | |||||||
IOR | Ampliamento per ambulatori, attività libero professionale - ristrutturazione per Reparto Chemioterapia Tumori Muscolo- scheletrici | D1 | |||||||
RN Ausl | Ristrutturazione ed adeguamento Day-Hospital oncologico Xxxxxxxx Xxxxxxx | X0 | |||||||
S2 | adeguamento funzionale della rete ospedaliera | PC Ausl | Completamento e manutenzione straordinaria edifici presidio ospedaliero Piacenza | D1 | |||||
MO AOsp-Uni | Ristrutturazione Edificio di Pneumologia | D1 | |||||||
MO Ausl | Interventi di completamento per laboratorio istopatologia e servizi generali Xxxxxxxx xx Xxxxxxxxxx | X0 | |||||||
XX AOsp-Uni | Realizzazione Centrale Unica di Sterilizzazione e tecnologie | D1 | |||||||
BO AOsp-Uni | Realizzazione Centrale Termica e Tecnologica | D1 | |||||||
BO AUsl | Completamento cabina elettrica Xxxxxxxx Xxxxxxxx | X0 | |||||||
IOR | Ristrutturazione ed acquisto apparecchiature ed arredi per Day-Surgery | D1 | |||||||
Imola Ausl | Manutenzione straordinaria per la realizzazione di ambulatori e reparto Day-Hospital Ospedale di Imola | D1 | |||||||
Imola Ausl | Manutenzione straordinaria per la realizzazione reparto degenza Ospedale di Imola | D1 | |||||||
FE Ausl | Ristrutturazione Ospedale di Cento | D1 | |||||||
FE Ausl | Adeguamento funzionale Ospedale di Copparo | D1 | |||||||
RN Ausl | Ristrutturazione Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxxxx | X0 | |||||||
S3 | dipartimenti delle cure primarie | PC Ausl | Realizzazione Case della Salute nei distretti | B3 | |||||
PR Ausl | Realizzazione polo pediatrico territoriale di Parma | B2 | |||||||
RE Ausl | Realizzazione Centro Distrettuale di prevenzione e medicina di comunità Montecchio Emilia | B1 | |||||||
MO Ausl | Ristrutturazione per nuova xxxx Xxxxxxxxx xxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxxx Xxxxxx | X0 | |||||||
S4 | Salute mentale, assistenza territoriale e | MO Ausl | Ristrutturazione Servizio Presidio Diagnosi e Cura | D1 | |||||
MO Ausl | Ristrutturazione Residenza Psichiatrica Ospedale di Carpi | B3 | |||||||
RA Ausl | Adeguamento funzionale ex Ospedale di Brisighella a residenza psichiatrica, nucleo cure primarie ed attività ambulatoriali | B3 | |||||||
RA Ausl | Realizzazione struttura per Dipartimento Salute Mentale | B3 | |||||||
S5 | ammodernamento tecnologico | PC Ausl | Acquisizione apparecchiature per medicina diagnostica presso presidi ospedalieri | D2 | |||||
PR AOsp-Uni | Ammodernamento tecnologico apparecchiature radiologiche | D2 | |||||||
PR AOsp-Uni | Acquisizione apparecchiature ed arredi per nuovo Ospedale dei Bambini | D2 | |||||||
PR AOsp-Uni | Acquisizione apparecchiature ed adeguamento locali per radiologia interventistica | D1 | |||||||
MO AOsp-Uni | Ammodernamento tecnologico apparecchiature sanitarie | D2 | |||||||
MO Ausl | Ammodernamento tecnologico apparecchiature e attrezzature sanitarie ed informatiche | D2 | |||||||
BO AOsp-Uni | Ammodernamento tecnologico apparecchiature sanitarie ed informatiche e acquisizione arredi | D2 | |||||||
BO Ausl | Sostituzione RMN Ospedale Maggiore | D2 | |||||||
BO Ausl | Completamento corpo D Ospedale Maggiore: acquisizione apparecchiature ed arredi | D2 | |||||||
BO Ausl | Acquisizione apparecchiature ed attrezzature Xxxxxxxx X Xxxxxxxx Xxxxxxxx | X0 | |||||||
XX AOsp-Uni | Completamento acquisizione apparecchiature sanitarie Xxxxxxxx xx Xxxx | X0 | |||||||
Xxxxxx Ausl | Acquisizione ed installazione RMN Ospedale Bufalini | D2 | |||||||
RN Ausl | Acquisizione apparecchiature per Blocco Operatorio nuovo DEA Ospedale Riccione | D2 | |||||||
RN Ausl | Ammodernamento tecnologico diagnostica per Immagini | D2 | |||||||
S6 | adeguamento normativo | MO Ausl | Adeguamento e messa a norma Centro Prelievi Ospedale di Pavullo | B1 | |||||
MO Ausl | Adeguamento prevenzione incendi Ospedale Xxxxxxxxxxxx Xxxxxx | E1 | |||||||
MO Ausl | Adeguamento prevenzione incendi sedi distrettuali | B1 | |||||||
FE AOsp-Uni | Interventi di adeguamento normativo e funzionale per area a destinazione poliambulatoriale Ospedale S. Xxxx | E4 | |||||||
RA Ausl | Adeguamento prevenzione incendi: interventi strutturali presidi ospedalieri e territoriale | E1 | |||||||
RA Ausl | Adeguamento prevenzione incendi: impianti rilevazioni incendi e diffusione sonora presidi ospedalieri | E1 | |||||||
Forlì Ausl | Adeguamento normativa antisismica e prevenzione incendi Ospedale Forlì padiglione Vallisneri | E1 | |||||||
Forlì Ausl | Adeguamento normativo prevenzione incendi Ospedale Forlì padiglione Valsalva | E1 | |||||||
Cesena Ausl | Ristrutturazione interna Ospedale Bufalini | E1 | |||||||
RN Ausl | Adeguamenti funzionali e normativi presidi ospedalieri | E1 |
1.3 Sintesi delle informazioni per autovalutazione
1.3.1 Correlazione dell’Accordo di Programma con atti di programmazione regionale
Atto citato nel Documento Programmatico | Note |
Piano Sociale e Sanitario 2008- 2010 | Il Piano Sociale e Sanitario della Regione è stato approvato con la delibera dell‟Assemblea Legislativa n. 175 del 22 maggio 2008, a seguito di un ampio confronto con la società regionale. Il Piano prevede la creazione di un sistema integrato di servizi sociali, socio-sanitari e sanitari per la realizzazione di un nuovo welfare di comunità locale e regionale in grado di rispondere a bisogni complessi . |
Piano Rete Ospedaliera | I principali provvedimenti e le linee guida approvati dalla Regione Xxxxxx-Romagna per la riorganizzazione della rete ospedaliera sono stati i seguenti: 1. Delibera di Giunta Regionale n. 86/96 riguardante la definizione della disattivazione o riconversione in strutture residenziali assistite o riabilitative degli ospedali con dotazione inferiore ai 120 posti letto. 2. Delibera di Giunta Regionale n. 2272/96 "Linee Guida per la rimodulazione della rete ospedaliera", 3. Delibera di Giunta Regionale 2273/96 "Linee Guida per la rimodulazione dell'assistenza in Day Hospital" 4. Delibera di Consiglio Regionale n. 535/96, Atto di programmazione della rimodulazione della rete ospedaliera regionale, in base alle proposte di Piani Attuativi Locali (PAL) delle Aziende, concordati a livello provinciale; 5. Delibera di Giunta Regionale n. 1454/97 Istituzione dei Dipartimenti Ospedalieri con la quale si prevede che le strutture ospedaliere debbano organizzarsi in Presidi, Dipartimenti, Unità operative e moduli. 6. Delibera di Giunta Regionale n. 1455/97 “Direttiva per i criteri di organizzazione e finanziamento della funzione di lungodegenza post-acuzie e riabilitazione estensiva nell‟ambito della rimodulazione dell‟assistenza ospedaliera nelle aziende sanitarie della regione Xxxxxx-Romagna”; 7. Delibera di Giunta Regionale n 556/00 “Il ruolo della rete ospedaliera regionale. Approvazione di linee guida per l‟attuazione del Piano sanitario regionale 1999/2001”. Tali linee guida propongono una soluzione organizzativa basato sui modelli complementari delle Reti cliniche integrate (livello primario dei servizi e dell‟autosufficienza territoriale) e da Aree di Attività di livello regionale (hub and spoke) ed introducono l‟utilizzo degli strumenti del governo clinico, come pratica di miglioramento costante della qualità della produzione. 8. Delibera di Giunta Regionale n. 1267/02 “Piano Sanitario Regionale 1999-2001 – Approvazione di linee guida per l‟organizzazione delle aree di attività di livello regionale il modello Hub and Spoke” |
1.3.2 Correlazione dell’Accordo di Programma con i finanziamenti precedenti
Programma | Percentuali di avanzamento finanziario | Note |
1° Triennio ex art. 20 L. 67/88 Area Sanitaria | 99,90% | Percentuale relativa al solo Finanziamento Statale |
1° Triennio ex art. 20 L. 67/88 Area Socio-Sanitaria | 99,60% | |
2° Fase Anticipazione ex art. 20 L. 67/88 | 99,80% | |
Accordo di Programma anno 1999 | 86,47% | |
Accordo Programma Stralcio anno 2004 | 56,05% | |
Accordo di Programma Azienda Ospedaliera Parma | 0,00% | |
Accordo Integrativo anno 2007 | 0,00% | |
Aids | 100,00% | |
Area Metropolitana | 52,22% | |
Hospice 1° fase | 100,00% | |
Hospice 2° fase | 100,00% | |
Libera Professione | 75,84% | |
Radioterapia | 100,00% |