PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE SEDE DI NUOVA ISTITUZIONE
PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE SEDE DI NUOVA ISTITUZIONE
Istituzione proposta
Università internazionale YMCA Italia (UNIYMCA)
Soggetto promotore Fondazione YMCA Italia Ets
Approvato dal Consiglio Direttivo dell’ANVUR con delibera n. 237 del 26 novembre 2020
VALUTAZIONE DELLA SEDE
REQUISITO |
A - TRASPARENZA |
B1 – SOSTENIBILITA’ ECONOMICO FINANZIARIA |
B2 – SOSTENIBILITA’ LOGISTICA |
B3 – SOSTENIBILITA’ SCIENTIFICA |
B4 – SISTEMA DI AQ |
Considerato che l’istituzione di nuove sedi universitarie deve assicurare l’innalzamento della qualità del sistema universitario (cfr. art 6, comma 3 del DM 989/2019), la valutazione positiva della sede si ottiene se tutti i requisiti hanno ottenuto un Giudizio Positivo. Pertanto:
Valutazione positiva della sede | Quando tutti e 5 i Requisiti hanno ottenuto un Giudizio Positivo |
Valutazione negativa della sede | Quando è presente anche un solo Giudizio Negativo per i 5 Requisiti |
In caso di valutazione positiva, prima di formulare la proposta di valutazione finale definitiva è comunque necessario procedere alla visita delle sedi indicate dal soggetto promotore nell’istanza al Ministero. Se anche l’esito della visita è positivo, la valutazione finale è POSITIVA.
(A) - Requisito di TRASPARENZA
È necessario accertare che la documentazione presentata consenta, anche tenendo conto delle disposizioni normative che riguardano le Università non statali, di avere un quadro chiaro e completo sulla struttura del soggetto promotore, sugli obiettivi e sull’assetto normativo e organizzativo dell’Ateneo proposto. Particolare attenzione va rivolta alla chiarezza del piano di sviluppo dell’Ateneo, all’organizzazione, ai servizi per gli studenti (modalità di selezione, orientamento, tutorato, sostegno economico e diritto allo studio, mobilità internazionale), al personale che costituirà l’Ateneo e alla struttura del bilancio.
Punti di Attenzione | Principali riferimenti documentali |
La documentazione consente di avere una chiara evidenza dell’assetto istituzionale e regolatorio del soggetto promotore e del rapporto con l’Ateneo che si propone di istituire? Il soggetto promotore ha fini istituzionali adeguati rispetto alla proposta istitutiva della nuova Università? | A.1, A.3 B.1, B.3, B.4, B.5 E.1, E.2 |
La documentazione allegata consente di avere una chiara rappresentazione dell’assetto complessivo (organizzazione, sedi, strutture, personale, bilancio) dell’Università che si propone di istituire? | B.1, B.2, B.4, B.5, B.6 C.2 (SUA-CdS dei CdS proponenti) E.1, E.2 |
Il Piano di sviluppo dell’Università che si propone di istituire è chiaramente e dettagliatamente definito? Risulta coerente con la struttura organizzativa, con il Sistema di AQ, con le risorse allocate nel piano economico finanziario? È adeguatamente supportato da eventuali convenzioni e protocolli d’intesa già stipulati con enti pubblici e privati, a livello locale, nazionale e/o internazionale e consente la verifica annuale delle attività e al termine del primo quinquennio? | A.1 B.2, B.4, B.5, B.6 D.2 |
Sono chiaramente definiti i compiti e le responsabilità delle strutture organizzative? | A.1 B.6 |
Sono chiaramente definiti gli aspetti chiave di interesse dello studente (modalità di selezione ed iscrizione, benefici economici, diritto allo studio, orientamento, percorsi formativi, tutorato, mobilità, collocamento nel mercato del lavoro)? | B.4, B.5, B.6 C.2 |
In conclusione, le criticità che hanno condotto al giudizio negativo sulla trasparenza sono di seguito riepilogate:
• dal 2012 (anno della trasformazione della Società YMCA FITNESS S.R.L. in Fondazione con la denominazione "FONDAZIONE YMCA ITALIA - ONLUS") al 2018 non c’è trasparenza sull’assetto istituzionale e regolatorio del soggetto promotore;
• solamente dal 2019 lo statuto indica che tra gli scopi della Fondazione vi è anche il settore dell’istruzione, della ricerca, della formazione; pertanto, solo recentemente la Fondazione ha adeguato i propri fini istituzionali per supportare la proposta istitutiva;
• lo statuto non prevede rappresentanza degli studenti negli organi di governo dell’Ateneo;
• le modalità di fornitura dei sevizi LINK Srl all’Ateneo non sono trasparenti, così come la gestione delle
stesse strutture per turisti e altri clienti;
• il piano di sviluppo dell’Ateneo non è pienamente coerente con le risorse finanziarie che dovrebbe erogare
l’ente promotore, soprattutto in fase di avvio.
Giudizio Positivo | |
Giudizio Negativo | X |
(B) - Requisiti di SOSTENIBILITÀ
La verifica della piena sostenibilità finanziaria, logistica, scientifica, del progetto formativo e di sviluppo della sede va sviluppata attraverso l’analisi puntuale degli elementi di seguito riportati.
B.1. Verifica della piena Sostenibilità economico-finanziaria
La piena sostenibilità economico finanziaria del progetto formativo e di sviluppo della sede dovrà:
• risultare dalla documentazione prodotta dal soggetto promotore;
• essere indipendente da qualsiasi contribuzione statale, anche a regime;
• essere avvalorata da un Piano finanziario predisposto con riferimento ad almeno i primi 7 anni di attività.
Obiettivo B.1 – Verifica della piena Sostenibilità economico-finanziaria
La proposta di istituzione dell’Ateneo deve assicurare la piena sostenibilità patrimoniale, economica e finanziaria, basata sulla struttura e l’attendibilità dei ricavi e dei costi e sulla totale autonomia rispetto ad eventuali contributi statali. È necessario verificare la qualificazione istituzionale e la solidità del soggetto promotore. Il piano economico finanziario deve riflettere in modo adeguato e coerente quanto descritto nella proposta di istituzione dell’Ateneo, con riferimento allo sviluppo previsto nei primi 7 anni di attività ed essere sviluppato nel rispetto della normativa relativa alle università non statali.
Punti di Attenzione | Principali riferimenti documentali | |||||||
I rapporti finanziari | tra | soggetto | promotore | e Ateneo | sono | chiari | e | A.1, A.3 |
correttamente definiti? | B.1, B.2, B.3, B.4 D.1, D.2 | |||||||
Il soggetto promotore presenta una solida situazione patrimoniale ed economico | A.3 | |||||||
finanziaria che è altresì adeguata rispetto all’Ateneo proposto? | D.1, D.2 | |||||||
Il piano economico finanziario è coerente con lo sviluppo organizzativo, | B.1, B.2, B.3, B.4, B.5, B.6 | |||||||
didattico, scientifico e logistico dell’Ateneo, come riportato nella | D.1, D.2 | |||||||
documentazione allegata? | E.1, E.2 | |||||||
Il piano economico finanziario dell’Ateneo tiene conto di tutte le voci di ricavo e | B.1, B.2 | |||||||
costo che caratterizzano l’attività di una università non statale? L’andamento | D.1, D.2 | |||||||
prospettico dei ricavi e dei costi garantisce l’equilibrio economico finanziario? È | ||||||||
stato sviluppato con proiezioni motivate e attendibili, con riferimento ai primi 7 | ||||||||
anni di attività? | ||||||||
I costi per le politiche di sostegno per gli studenti e per il dritto allo studio sono | B.1, B.2, B.3, B.4, B.5, B.6 | |||||||
adeguatamente valorizzati e coerenti col numero previsto di iscritti? | D.1, D.2 | |||||||
È assicurato il graduale reclutamento di professori a tempo indeterminato e | B.1, B.2, B.3, B.6 | |||||||
ricercatori a garanzia della sostenibilità quantitativa e qualitativa dei corsi di | D.1, D.2 | |||||||
studio, raggiungendo almeno le numerosità minime di cui all’allegato A del DM | ||||||||
6/2019? |
In conclusione, le criticità che hanno condotto al giudizio negativo sulla sostenibilità economico finanziaria sono di seguito riepilogate:
• il soggetto promotore presenta una situazione patrimoniale sotto-capitalizzata, nonché un rilevante indebitamento, un evidente rischio di liquidità ed una dinamica reddituale in perdita: tutto ciò dimostra la
sua inadeguatezza rispetto alla proposta di istituzione del nuovo Ateneo;
• i flussi di ricavi stimati per le iscrizioni ai Corsi di Studio che si prevede di istituire si basano su ipotesi che non sono adeguatamente giustificate e risultano poco attendibili; a ciò si aggiunge l’incertezza su alcune voci assenti nel piano economico finanziario dell’Ateneo (capitale e riserve iniziali, fondo per il trattamento di fine rapporto, debiti) ovvero poco chiare (contributi da borse convenzionate);
• l’assenza di informazioni sui settori scientifico disciplinari e sulle caratteristiche dei profili dei docenti di ruolo che si intendono assumere non permette di esprimere giudizi sulla sostenibilità qualitativa dell’offerta formativa.
Giudizio Positivo | |
Giudizio Negativo | X |
B.2. Verifica della piena Sostenibilità logistica
La piena Sostenibilità logistica del progetto formativo e di sviluppo della sede da parte della CEV fa riferimento alle risorse edilizie e strumentali, didattiche e di ricerca e dei servizi per gli studenti (aule, aule informatizzate, spazi studio per gli studenti, biblioteche, laboratori, infrastrutture IT, uffici per l’amministrazione, ecc.) e dovrà:
• risultare dalla documentazione prodotta dal soggetto promotore;
• essere coerente con le esigenze specifiche dei corsi che si intende attivare, anche per quanto riguarda le attività di tutorato;
• essere dimostrata dalla consistenza e dalla coerenza delle risorse strutturali messe a disposizione dal soggetto promotore per la realizzazione del progetto formativo e scientifico dell’Ateneo e dall’evoluzione temporale di tale consistenza almeno per una durata tale da coprire il piano finanziario previsto della durata di 7 anni;
• essere rapportata alla consistenza della popolazione studentesca, stimata con riferimento alla sua evoluzione nei 7 anni coperti dal piano finanziario.
Obiettivo B.2 – Verifica della piena Sostenibilità logistica
È necessario accertare che la sede disponga di una organizzazione e dotazione infrastrutturale adeguata e coerente con il progetto scientifico e didattico proposto.
Punti di Attenzione | Principali riferimenti documentali |
Le strutture e gli spazi per la didattica e la ricerca (aule, laboratori, biblioteche, attrezzature) sono chiaramente individuati e adeguati al progetto formativo, scientifico e alla numerosità della comunità accademica e della popolazione studentesca, anche con riferimento alla sua evoluzione? | B.1, B.2, B.3, D.1, D.2, E.1, E.2 |
Le strutture e gli spazi per i servizi amministrativi e ausiliari sono chiaramente individuati e adeguati all’assetto organizzativo e scientifico dell’Ateneo? | B.1, B.2, B.3, D.1, D.2, E.1, E.2 |
La proposta istitutiva dell’Ateneo ha adeguatamente previsto la disponibilità di servizi residenziali e mense per gli studenti, anche attraverso accordi con soggetti esterni? | B.1, B.2, B.3, D.1, D.2, E.1, E.2 |
Gli immobili inseriti nella proposta sono nella disponibilità del nuovo Ateneo? I titoli di possesso degli stessi ne assicurano la stabilità dell’utilizzo? | E.1, E.2 |
In conclusione, le criticità che hanno condotto al giudizio negativo sulla sostenibilità logistica sono di seguito riepilogate:
• l’incoerenza tra le strutture e spazi per la didattica e piano di sviluppo degli immatricolati;
• la scarsa trasparenza sui titoli di proprietà, possesso e disponibilità degli immobili per la didattica e la ricerca.
Giudizio Positivo | |
Giudizio Negativo | X |
B.3. Verifica della piena Sostenibilità scientifica
La Sostenibilità scientifica del progetto formativo e di sviluppo della sede dovrà:
• evidenziare una significativa e adeguata attività di ricerca da parte del soggetto promotore, almeno quinquennale, di livello anche internazionale;
• risultare coerente con l’offerta formativa proposta e valutabile anche attraverso la verifica dell’adeguatezza dei docenti, per numerosità e qualificazione, a sostenere le esigenze del CdS, tenuto conto sia dei contenuti scientifici che dell’organizzazione didattica;
• evidenziare l’impatto sul miglioramento della qualità della ricerca del sistema universitario, anche tenendo conto del contesto Internazionale, imprescindibile per l’attività di ricerca;
• evidenziare la ricaduta in termini di terza missione delle attività di didattica e ricerca proposte, sia sul territorio di interesse e comunque nel contesto dell’innalzamento della qualità del sistema universitario.
Obiettivo B.3 – Verifica della piena Sostenibilità scientifica
Accertare la presenza di una significativa e adeguata attività di ricerca da parte del soggetto promotore, almeno quinquennale, di livello anche internazionale, coerente con il progetto formativo proposto e con docenti adeguati, per numerosità e qualificazione a sostenere le esigenze dei CdS.
Punti di Attenzione | Principali riferimenti documentali |
I CV dei docenti presentati dal soggetto promotore riguardano ricercatori in servizio presso il soggetto promotore negli ultimi cinque anni? | A.2 |
È presente una significativa e adeguata attività di ricerca da parte del soggetto promotore, almeno quinquennale e di livello anche internazionale? | A.2 |
L’attività di ricerca almeno quinquennale svolta dal soggetto promotore e le pubblicazioni scientifiche dei ricercatori in servizio presso lo stesso risultano qualitativamente e quantitativamente coerenti con il progetto formativo proposto? | A.2 C.1, C.2 |
I docenti previsti dal Piano di raggiungimento sono complessivamente adeguati, per numerosità, ruolo e qualificazione scientifica (verificata attraverso il SSD di appartenenza) a sostenere le esigenze dei CdS proposti, tenuto conto dei contenuti scientifici degli stessi? | C.1, C.2, C.3 |
In relazione all’Ateneo proposto, nell’ambito del sistema di qualità, sono definiti criteri oggettivi per la quantificazione dei fabbisogni e per l’assegnazione delle risorse? | B.6 |
In conclusione, le criticità che hanno condotto al giudizio negativo sulla sostenibilità scientifica sono di seguito riepilogate:
• l’attività di ricerca svolta dal soggetto promotore e le pubblicazioni scientifiche dei ricercatori in servizio presso lo stesso risultano prevalentemente non coerenti con il progetto formativo proposto;
• non è stato possibile apprezzare la qualificazione scientifica dei docenti poiché nella documentazione non sono stati precisati i settori scientifico disciplinari di loro appartenenza. Ciò ha impedito di apprezzare la
loro coerenza rispetto alle esigenze dei CdS proposti.
Giudizio Positivo | |
Giudizio Negativo | X |
B.4. Verifica della presenza di un sistema di Assicurazione della Qualità
La verifica della presenza di un sistema di Assicurazione della Qualità della Sede, organizzato secondo le relative linee guida dell’ANVUR, va sviluppata sulla base dei Requisiti R1, R2 e R4 di cui al punto a) dell’Allegato C del DM 6/2019 e dell’Allegato 8 delle Linee Xxxxx XXX per l’accreditamento periodico delle Sedi e dei corsi di studio universitari pubblicate in data 10/08/2017.
La verifica dovrà essere effettuata tenendo conto che, trattandosi di istituzioni di nuove Università e non di nuove sedi decentrate, non potranno essere riscontrabili tutti gli elementi citati dall’Allegato C del DM 6/2019 e dall’Allegato 8 delle Linee Xxxxx XXX. La verifica dovrà pertanto limitarsi a:
Requisito R1. Visione, strategie e politiche di Xxxxxx sulla qualità della didattica e ricerca. Il soggetto promotore dovrà dimostrare di aver definito ex novo (nel caso in cui la nuova istituzione non faccia riferimento ad Atenei esistenti) o di aver adattato (nel caso in cui la nuova istituzione faccia riferimento ad Atenei esistenti) un sistema solido e coerente per l’Assicurazione della Qualità (AQ) della didattica e della ricerca, sia a supporto del miglioramento continuo sia a rafforzamento della responsabilità verso l’esterno. Tale sistema prevede la predisposizione di documenti di indirizzo e di pianificazione strategica. Il Sistema di AQ predisposto assicura, sul piano documentale, la coerenza fra la visione strategica e gli obiettivi definiti a livello centrale e la loro attuazione in termini di politiche, di organizzazione interna, di utilizzo delle potenzialità didattiche e di ricerca, di risultati, di verifica periodica e di applicazione di interventi di miglioramento.
Requisito R2. Efficacia delle politiche di Ateneo per l’AQ. Il Sistema di AQ dell’Ateneo, come descritto dal soggetto promotore deve essere strutturato, sul piano documentale, in maniera da poter risultare efficace, per quanto concerne sia la definizione delle responsabilità interne e dei flussi di informazione che le interazioni fra le strutture responsabili e il loro ruolo nella gestione dei processi di valutazione e autovalutazione.
Requisito R4. Qualità della ricerca e della terza missione. Il Sistema di AQ della ricerca e della terza missione descritto nella proposta di nuova istituzione deve essere efficace, definito nei suoi orientamenti programmatici dall’Ateneo e perseguito dai Dipartimenti e/o da altre strutture assimilabili che avranno competenza e ruolo per la gestione della ricerca e della terza missione.
Obiettivo B.4 – Verifica della presenza di un Sistema di Assicurazione della Qualità (AQ) Occorre accertare che il soggetto promotore abbia definito un Sistema
- solido per l’assicurazione della qualità della didattica e della ricerca, esplicitato in documenti di indirizzo e
pianificazione strategica;
- coerente con la sua visione politica, organizzativa, formativa e di ricerca;
- efficace, per quanto riguarda sia la definizione delle responsabilità interne, sia la gestione dei flussi di informazione;
- perseguito anche dai Dipartimenti e/o da altre strutture assimilabili, che avranno competenza e ruolo per la gestione della ricerca e della terza missione.
Punti di Attenzione | Principali riferimenti |
Il soggetto promotore ha definito la sua visione, chiara e articolata, della qualità della didattica e della ricerca e le politiche per la sua realizzazione, con riferimento al complesso delle relazioni tra esse intercorrenti? Tale visione tiene conto delle potenzialità di sviluppo e delle ricadute nel contesto socioculturale? Tiene presenti tutti i cicli della formazione proposta? | B.1, B.2, B.4, B.5, B.6 |
La pianificazione strategica è articolata in obiettivi chiaramente definiti, realizzabili, e verificabili, che tengano conto del contesto socioculturale, delle missioni e delle potenzialità di sviluppo scientifico dell’Ateneo, della programmazione ministeriale e delle risorse necessarie e disponibili? | B.1, B.2, B.4, B.5, B.6 |
Il soggetto promotore ha una visione complessiva dell'articolazione dell'offerta formativa proposta e delle sue potenzialità di sviluppo, coerente con le proprie politiche e che tenga conto delle esigenze delle parti interessate e del contesto territoriale, nazionale e internazionale di riferimento? | B.2, B.4, B.5, B.6 |
Il soggetto promotore si è accertato che la progettazione dei CdS proposti tenga conto delle necessità di sviluppo espresse dalla società e dal contesto di riferimento (scientifico, tecnologico e socioeconomico), individuate attraverso consultazioni con una gamma adeguata di parti interessate e/o facendo ricorso a studi di settore? | B.2, B.4, B.5, B.6, C.1, C.2 |
Il soggetto promotore si è accertato che, in fase di progettazione dei CdS, sia stato valorizzato il legame fra le competenze scientifiche disponibili e gli obiettivi formativi? Se l’Ateneo si è dato una connotazione internazionale, sono state previste iniziative per favorire l'internazionalizzazione dell'offerta didattica complessiva? | B.4, B.5, B.6 C.2 (SUA-CdS dei CdS proponenti) |
Il soggetto promotore ha definito una strategia complessiva per garantire la qualità di ricerca e terza missione? | B.1, B.2, B.3, B.4, B.5, B.6, D.1 |
Il soggetto promotore ha previsto la presenza di organi e strutture adeguati al conseguimento dei propri obiettivi e coerenti con la normativa delle Università non statali? Sono chiaramente definiti i compiti e le responsabilità degli organi e delle strutture coinvolte? | A.1 B.2, B.4, B.5, B.6 |
In conclusione, le criticità che hanno condotto al giudizio negativo sul sistema di assicurazione della qualità sono di seguito riepilogate:
• il piano di sviluppo del nuovo Ateneo non è articolato in obiettivi chiaramente definiti, realizzabili, e verificabili;
• non sempre la Fondazione YMCA Italia ETS ha progettato i CdS attraverso consultazioni con una gamma adeguata di parti interessate e facendo ricorso a studi disettore;
• in fase di progettazione dei CdS la Fondazione YMCA Italia ETS non sempre ha valorizzato il legame fra le competenze scientifiche disponibili e gli obiettivi formativi;
• si rileva incoerenza tra l’obiettivo di porre lo studente al centro dell’azione universitaria (dichiarato ad esempio nel documento “Informazioni su principi organizzativi, sull’assetto degli organi di governo”) e la scarsa rappresentanza degli studenti negli organi di governo dell’Ateneo.
Giudizio Positivo | |
Giudizio Negativo | X |
VALUTAZIONE FINALE
REQUISITI | Valutazione finale |
A – TRASPARENZA | Giudizio negativo |
B1 – SOSTENIBILITA’ ECONOMICO FINANZIARIA | Giudizio negativo |
B2 – SOSTENIBILITA’ LOGISTICA | Giudizio negativo |
B3 – SOSTENIBILITA’ SCIENTIFICA | Giudizio negativo |
B4 – SISTEMA DI AQ | Giudizio negativo |
Valutazione finale | Giudizio negativo |
Giudizio motivato della Proposta finale della CEV
La CEV, dopo attenta analisi della documentazione presentata e tenuto conto – se del caso – di altri dati e informazioni, formula un giudizio complessivamente negativo sul progetto dell’istituendo Ateneo “Università Internazionale YMCA Italia (UNIYMCA)”, sulla base del giudizio negativo riportato nei seguenti requisiti richiesti:
A – Trasparenza
B1 – Sostenibilità economico finanziaria B2 – Sostenibilità logistica
B3 – Sostenibilità scientifica B4 – Sistema di AQ
PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE PROPOSTE DI CORSI DI STUDIO
Corso di Studio
SCIENZE E IDENTITA' ALIMENTARI
Classe di Laurea del CdS
L/GASTR - Scienze, culture e politiche della gastronomia
Istituzione proposta
Università internazionale YMCA Italia (UNIYMCA)
Soggetto promotore Fondazione YMCA Italia Ets
Indicazioni per la formulazione della proposta finale
Valutazione positiva del corso | Quando tutti e 3 i Requisiti hanno ottenuto un Giudizio Positivo |
Valutazione negativa del corso | Quando è presente anche un solo Giudizio Negativo per i 3 Requisiti |
Obiettivo I: Accertare le motivazioni per l’attivazione del CdS e verificare che siano chiaramente definiti i profili culturali e professionali della figura che intende formare
Punti di Attenzione | Principali riferimenti |
Le motivazioni per attivare il CdS giustificano tale decisione? Gli obiettivi individuati sono coerenti con le esigenze culturali, scientifiche e sociali? | Il corso di studi in breve (Presentazione) A2.a, A4.a, A4.b.1, A4.b.2, A4.c |
I portatori di interesse consultati sono adeguati per numerosità e rappresentatività, anche tenendo conto del loro effettivo coinvolgimento nella progettazione del corso? | A1.a |
I profili culturali e professionali, le funzioni e le competenze sono chiaramente definiti e sono coerenti tra loro? | Il corso di studi in breve (Presentazione) A2.a, A4.a, A4.b.1, A4.b.2, A4.c |
Il percorso formativo è descritto chiaramente e coerentemente con i profili culturali e professionali in uscita? | A2.a |
L’ordinamento didattico rispetta il Decreto delle Classi di Laurea? | Sezione F della SUA-CdS |
I risultati di apprendimento sono chiaramente definiti e sono coerenti con i profili culturali e professionali? | A4 e A2.a |
Sono previste prove di verifica degli apprendimenti (esami di profitto e prova finale) coerenti con gli obiettivi formativi del corso? | A4 |
Giudizio Positivo | |
Giudizio Negativo | La CEV esprime un giudizio negativo perché il profilo culturale e professionale, le funzioni e le competenze del laureato non sono chiaramente definiti e non sono completamente coerenti con i profili culturali e professionali del laureato triennale. Il percorso formativo risulta sviluppato in due ambiti disomogenei e non correlati agli obiettivi formativi e alle competenze del laureato in termini di insegnamenti di vari ambiti scientifico-disciplinari. Le motivazioni contingenti e provate per attivare il CdS non sono sostanziate con studi di settore e non sono associabili a un innalzamento della qualità del sistema universitario a livello sia regionale, che nazionale. Le informazioni riportate in SUA-CdS sono eccessivamente generiche o carenti. |
Obiettivo II: Accertare che il CdS promuova una didattica centrata sullo studente, tenendo anche conto della dimensione internazionale, e incoraggi l'utilizzo di metodologie flessibili, verificando correttamente conoscenze e competenze
Punti di Attenzione | Principali riferimenti |
Solo per i CdS triennali o Magistrali a Ciclo Unico: sono definite le conoscenze richieste in ingresso? Sono descritte chiaramente le modalità di recupero delle eventuali insufficienze (OFA)? | A3 |
Solo per i CdS Magistrali: sono definiti chiaramente i requisiti d’accesso? Sono indicate le modalità di verifica di tali requisiti (es. per studenti provenienti da corsi di ambiti disciplinari diversi o da altri Atenei)? | A3 |
Sono descritte le attività di orientamento (in ingresso, in itinere e in uscita) che favoriscono le scelte consapevoli degli studenti? È previsto un adeguato servizio di tutorato? | B.5 Schema del Regolamento didattico d’Ateneo – parte generale |
Sono previsti percorsi didattici e iniziative di supporto per favorire la partecipazione di diverse tipologie di studenti (es. tutorati di sostegno, percorsi dedicati a studenti particolarmente meritevoli e motivati, studenti atleti, studenti stranieri, studenti con esigenze specifiche, come studenti lavoratori, diversamente abili, con figli piccoli...)? | B.5 Schema del Regolamento didattico d’Ateneo – parte generale |
Solo per i corsi a carattere internazionale: sono previste iniziative e strumenti adeguati per favorire una dimensione internazionale della didattica? Il CdS favorisce un'esperienza di apprendimento internazionale (es. accordi di cooperazione con Atenei stranieri per la progettazione congiunta del CdS, sostegno della mobilità degli studenti, presenza di studenti stranieri, erogazione del corso in lingua straniera, presenza nella faculty del corso di docenti stranieri)? | B.5 Schema del Regolamento didattico d’Ateneo – parte generale |
Giudizio Positivo | |
Giudizio Negativo | La CEV esprime un giudizio negativo perché le informazioni riportate nella SUA-CdS sono generiche e non sono adeguate ad accertare che il CdS sviluppi una didattica centrata sullo studente. Carenti sono le informazioni sulla verifica delle conoscenze e competenze acquisite nel percorso formativo come pure in ingresso con la definizione degli OFA e del loro recupero. |
Obiettivo III: Accertare che il CdS disponga di una dotazione di personale docente, di personale tecnico- amministrativo e di strutture adatte alle esigenze didattiche
Punti di Attenzione | Principali riferimenti |
Il Piano di raggiungimento della dotazione di personale docente è adeguato per numerosità (art. 4, comma 2 DM 6/2019 e art. 1, comma 5 del D.D. 147/2020), ruolo e qualificazione scientifica (verificata attraverso il SSD di appartenenza) ad assicurare il reclutamento di docenti in grado di garantire la piena sostenibilità quantitativa e qualitativa del corso di studio? Il Piano di raggiungimento prende in considerazione esclusivamente professori universitari a tempo indeterminato e ricercatori universitari, secondo le numerosità minime indicate nell’allegato A del DM n. 6/2019? | C.3 |
Le strutture per la didattica (aule, laboratori, biblioteche, attrezzature) e per i servizi amministrativi messi a disposizione dal soggetto promotore sono adeguati alle esigenze del progetto formativo e alla numerosità di studenti prevista, anche con riferimento all’evoluzione ipotizzata per quest’ultima nei primi 7 anni di attività? | E.1 e E.2 |
Giudizio Positivo | |
Giudizio Negativo | La CEV esprime un giudizio negativo perché le dotazioni di personale docente e di personale tecnico-amministrativo previste per il CdS L/GASTR non sono sufficienti a garantire la sostenibilità qualitativa e culturale del Corso. Le strutture didattiche risultano generiche e non permettono di garantire le esigenze didattiche del CdS Triennale in oggetto. |
*** VALUTAZIONE FINALE
REQUISITI | Valutazione finale |
Obiettivo I – Motivazioni, profili culturali e professionali | Giudizio negativo |
Obiettivo II – Didattica centrata sullo studente | Giudizio negativo |
Obiettivo III – Dotazioni | Giudizio negativo |
Valutazione finale | Giudizio negativo |
Giudizio motivato della Proposta finale della CEV:
La CEV esprime un giudizio negativo in merito alla proposta di attivazione del CdS L/GASTR in Scienze ed identità alimentari, in quanto non si evidenziano motivazioni contingenti e provate a supporto e quelle riportate non sono associabili a un effettivo innalzamento della qualità del sistema universitario e/o del settore di specifico interesse a livello regionale e nazionale.
Il CdS ha l’obiettivo di formare un laureato triennale con competenze interdisciplinari in grado di operare nei diversi ambiti della valorizzazione delle produzioni enogastronomiche. Tuttavia, le criticità rilevate nei punti di attenzione rendono il progetto relativo al CdS L/GASTR non sufficientemente articolato e specificato, lasciando ampi margini di genericità e indeterminatezza. Si rileva la mancata coerenza tra gli obiettivi formativi e il percorso formativo rispetto al profilo culturale e professionale del Laureato L/GASTR e le competenze e le funzioni associate. Dall’esame della documentazione disponibile non è stato possibile evidenziare se il CdS disporrà a regime di una adeguata dotazione di personale docente e di strutture per le esigenze didattiche.
La CEV esprime pertanto un giudizio negativo.
PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE PROPOSTE DI CORSI DI STUDIO
Corso di Studio
SCIENZE ECONOMICHE ALIMENTARI
Classe di Laurea del CdS
LM/GASTR – Scienze economiche e sociali della gastronomia
Istituzione proposta
Università internazionale YMCA Italia (UNIYMCA)
Soggetto promotore Fondazione YMCA Italia Ets
Indicazioni per la formulazione della proposta finale
Valutazione positiva del corso | Quando tutti e 3 i Requisiti hanno ottenuto un Giudizio Positivo |
Valutazione negativa del corso | Quando è presente anche un solo Giudizio Negativo per i 3 Requisiti |
Obiettivo I: Accertare le motivazioni per l’attivazione del CdS e verificare che siano chiaramente definiti i profili culturali e professionali della figura che intende formare
Punti di Attenzione | Principali riferimenti |
Le motivazioni per attivare il CdS giustificano tale decisione? Gli obiettivi individuati sono coerenti con le esigenze culturali, scientifiche e sociali? | Il corso di studi in breve (Presentazione) A2.a, A4.a, A4.b.1, A4.b.2, A4.c |
I portatori di interesse consultati sono adeguati per numerosità e rappresentatività, anche tenendo conto del loro effettivo coinvolgimento nella progettazione del corso? | A1.a |
I profili culturali e professionali, le funzioni e le competenze sono chiaramente definiti e sono coerenti tra loro? | Il corso di studi in breve (Presentazione) A2.a, A4.a, A4.b.1, A4.b.2, A4.c |
Il percorso formativo è descritto chiaramente e coerentemente con i profili culturali e professionali in uscita? | A2.a |
L’ordinamento didattico rispetta il Decreto delle Classi di Laurea? | Sezione F della SUA-CdS |
I risultati di apprendimento sono chiaramente definiti e sono coerenti con i profili culturali e professionali? | A4 e A2.a |
Sono previste prove di verifica degli apprendimenti (esami di profitto e prova finale) coerenti con gli obiettivi formativi del corso? | A4 |
Giudizio Positivo | |
Giudizio Negativo | La CEV esprime un giudizio negativo perché il profilo culturale e professionale, le funzioni e le competenze del laureato sono descritt Inoltre, non sussistono motivazioni contingenti e provate per attivare il CdS, tali da portare a un effettivo innalzamento della qualità del sistema universitario a livello sia regionale che nazionale, come pure a contribuire allo sviluppo socio-economico del territorio. La documentazione riporta contenuti non sufficientemente articolati e specificati, lasciando ampi margini di genericità e indeterminatezza. |
Obiettivo II: Accertare che il CdS promuova una didattica centrata sullo studente, tenendo anche conto della dimensione internazionale, e incoraggi l'utilizzo di metodologie flessibili, verificando correttamente conoscenze e competenze
Punti di Attenzione | Principali riferimenti |
Solo per i CdS triennali o Magistrali a Ciclo Unico: sono definite le conoscenze richieste in ingresso? Sono descritte chiaramente le modalità di recupero delle eventuali insufficienze (OFA)? | A3 |
Solo per i CdS Magistrali: sono definiti chiaramente i requisiti d’accesso? Sono indicate le modalità di verifica di tali requisiti (es. per studenti provenienti da corsi di ambiti disciplinari diversi o da altri Atenei)? | A3 |
Sono descritte le attività di orientamento (in ingresso, in itinere e in uscita) che favoriscono le scelte consapevoli degli studenti? È previsto un adeguato servizio di tutorato? | B.5 Schema del Regolamento didattico d’Ateneo – parte generale |
Sono previsti percorsi didattici e iniziative di supporto per favorire la partecipazione di diverse tipologie di studenti (es. tutorati di sostegno, percorsi dedicati a studenti particolarmente meritevoli e motivati, studenti atleti, studenti stranieri, studenti con esigenze specifiche, come studenti lavoratori, diversamente abili, con figli piccoli...)? | B.5 Schema del Regolamento didattico d’Ateneo – parte generale |
Solo per i corsi a carattere internazionale: sono previste iniziative e strumenti adeguati per favorire una dimensione internazionale della didattica? Il CdS favorisce un'esperienza di apprendimento internazionale (es. accordi di cooperazione con Atenei stranieri per la progettazione congiunta del CdS, sostegno della mobilità degli studenti, presenza di studenti stranieri, erogazione del corso in lingua straniera, presenza nella faculty del corso di docenti stranieri)? | B.5 Schema del Regolamento didattico d’Ateneo – parte generale |
Giudizio Positivo | |
Giudizio Negativo | La CEV esprime un giudizio negativo perché le informazioni riportate nella SUA-CdS sono generiche e non sufficienti ad accertare lo sviluppo di una didattica centrata sullo studente. Le informazioni relative all’accesso, come pure dei requisiti d’accesso, non sono sufficientemente dettagliate e nella genericità delle possibili lauree triennali di accesso non sono pianificate attività finalizzate a recuperare eventuali carenze formative. Mancano precise indicazioni sulle attività di orientamento in entrata, in itinere ed in uscita in quanto l’informazione a disposizione è generica e non direttamente collegata allo specifico CdS. La documentazione nel suo complesso denota margini di genericità e indeterminatezza. |
Obiettivo III: Accertare che il CdS disponga di una dotazione di personale docente, di personale tecnico- amministrativo e di strutture adatte alle esigenze didattiche
Punti di Attenzione | Principali riferimenti |
Il Piano di raggiungimento della dotazione di personale docente è adeguato per numerosità (art. 4, comma 2 DM 6/2019 e art. 1, comma 5 del D.D. 147/2020), ruolo e qualificazione scientifica (verificata attraverso il SSD di appartenenza) ad assicurare il reclutamento di docenti in grado di garantire la piena sostenibilità quantitativa e qualitativa del corso di studio? Il Piano di raggiungimento prende in considerazione esclusivamente professori universitari a tempo indeterminato e ricercatori universitari, secondo le numerosità minime indicate nell’allegato A del DM n. 6/2019? | C.3 |
Le strutture per la didattica (aule, laboratori, biblioteche, attrezzature) e per i servizi amministrativi messi a disposizione dal soggetto promotore sono adeguati alle esigenze del progetto formativo e alla numerosità di studenti prevista, anche con riferimento all’evoluzione ipotizzata per quest’ultima nei primi 7 anni di attività? | E.1 e E.2 |
Giudizio Positivo | |
Giudizio Negativo | La CEV esprime un giudizio negativo perché le dotazioni di personale docente e di personale tecnico-amministrativo previste per il CdS LM/GASTR sono sufficienti a garantire la sostenibilità quantitativa, ma non quella qualitativa e culturale del corso. Le strutture per la didattica risultano generiche e non permettono di garantire complessivamente le esigenze didattiche del CdS Magistrale in oggetto e di esprimere un giudizio positivo ai punti di attenzione. |
*** VALUTAZIONE FINALE
REQUISITI | Valutazione finale |
Obiettivo I – Motivazioni, profili culturali e professionali | Giudizio negativo |
Obiettivo II – Didattica centrata sullo studente | Giudizio negativo |
Obiettivo III - Dotazioni | Giudizio negativo |
Valutazione finale | Giudizio negativo |
Giudizio motivato della Proposta finale della CEV
La CEV esprime un giudizio negativo in merito alla proposta di attivazione del CdS LM/GASTR in Scienze economiche alimentari, in quanto non si evidenziano motivazioni contingenti e provate a supporto e quelle riportate non sono associabili a un effettivo innalzamento della qualità del sistema universitario e miglioramento del settore di specifico interesse (produzioni enogastronomiche) a livello regionale e nazionale. Il CdS ha l’obiettivo di formare un laureato magistrale associato ad un profilo professionale con competenze economico-giuridiche applicate al settore agro-alimentare. Tuttavia, le criticità rilevate nei punti di attenzione rendono il progetto relativo al CdS LM/GASTR non sufficientemente articolato e specificato, lasciando ampi margini di genericità e indeterminatezza.
Si rileva la mancata coerenza tra il profilo professionale, le competenze, gli obiettivi formativi e il percorso formativo. Dall’esame della documentazione disponibile non è stato possibile evidenziare se il CdS disporrà a regime di una adeguata dotazione di personale docente e di strutture per le esigenze didattiche.
La CEV esprime pertanto un giudizio negativo.
PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE PROPOSTE DI CORSI DI STUDIO
Corso di Studio
SCIENZE SOCIALI PER LA GOVERNANCE GLOBALE
Classe di Laurea del CdS
L-37 -Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace
Istituzione proposta
Università internazionale YMCA Italia (UNIYMCA)
Soggetto promotore Fondazione YMCA Italia Ets
Indicazioni per la formulazione della proposta finale
Valutazione positiva del corso | Quando tutti e 3 i Requisiti hanno ottenuto un Giudizio Positivo |
Valutazione negativa del corso | Quando è presente anche un solo Giudizio Negativo per i 3 Requisiti |
Obiettivo I: Accertare le motivazioni per l’attivazione del CdS e verificare che siano chiaramente definiti i profili
culturali e professionali della figura che intende formare
Punti di Attenzione | Principali riferimenti |
Le motivazioni per attivare il CdS giustificano tale decisione? Gli obiettivi individuati sono coerenti con le esigenze culturali, scientifiche e sociali? | Il corso di studi in breve (Presentazione) A2.a, A4.a, A4.b.1, A4.b.2, A4.c |
I portatori di interesse consultati sono adeguati per numerosità e rappresentatività, anche tenendo conto del loro effettivo coinvolgimento nella progettazione del corso? | A1.a |
I profili culturali e professionali, le funzioni e le competenze sono chiaramente definiti e sono coerenti tra loro? | Il corso di studi in breve (Presentazione) A2.a, A4.a, A4.b.1, A4.b.2, A4.c |
Il percorso formativo è descritto chiaramente e coerentemente con i profili culturali e professionali in uscita? | A2.a |
L’ordinamento didattico rispetta il Decreto delle Classi di Laurea? | Sezione F della SUA-CdS |
I risultati di apprendimento sono chiaramente definiti e sono coerenti con i profili culturali e professionali? | A4 e A2.a |
Sono previste prove di verifica degli apprendimenti (esami di profitto e prova finale) coerenti con gli obiettivi formativi del corso? | A4 |
.
Giudizio Positivo | |
Giudizio Negativo | La CEV esprime un giudizio negativo perché la proposta di attivazione del CdS in Scienze sociali per la governance globale non è ben motivata, poiché mancano studi di settore e consultazioni con le parti interessate e rimane priva di collegamenti con i portatori di interesse, le parti sociali, il territorio. La motivazione della proposta non risulta pertanto associabile a un innalzamento della qualità del sistema universitario a livello sia regionale, che nazionale. Il percorso formativo, non sottoposto ad un reale confronto con l’esterno, così come le prove di verifica degli apprendimenti, sono definite in maniera generica, anche se trovano generale corrispondenza con i profili culturali e professionali. La documentazione nel suo complesso denota margini di genericità e indeterminatezza. |
Obiettivo II: Accertare che il CdS promuova una didattica centrata sullo studente, tenendo anche conto della dimensione internazionale, e incoraggi l'utilizzo di metodologie flessibili, verificando correttamente conoscenze e competenze
Punti di Attenzione | Principali riferimenti |
Solo per i CdS triennali o Magistrali a Ciclo Unico: sono definite le conoscenze richieste in ingresso? Sono descritte chiaramente le modalità di recupero delle eventuali insufficienze (OFA)? | A3 |
Solo per i CdS Magistrali: sono definiti chiaramente i requisiti d’accesso? Sono indicate le modalità di verifica di tali requisiti (es. per studenti provenienti da corsi di ambiti disciplinari diversi o da altri Atenei)? | A3 |
Sono descritte le attività di orientamento (in ingresso, in itinere e in uscita) che favoriscono le scelte consapevoli degli studenti? È previsto un adeguato servizio di tutorato? | B.5 Schema del Regolamento didattico d’Ateneo – parte generale |
Sono previsti percorsi didattici e iniziative di supporto per favorire la partecipazione di diverse tipologie di studenti (es. tutorati di sostegno, percorsi dedicati a studenti particolarmente meritevoli e motivati, studenti atleti, studenti stranieri, studenti con esigenze specifiche, come studenti lavoratori, diversamente abili, con figli piccoli...)? | B.5 Schema del Regolamento didattico d’Ateneo – parte generale |
Solo per i corsi a carattere internazionale: sono previste iniziative e strumenti adeguati per favorire una dimensione internazionale della didattica? Il CdS favorisce un'esperienza di apprendimento internazionale (es. accordi di cooperazione con Atenei stranieri per la progettazione congiunta del CdS, sostegno della mobilità degli studenti, presenza di studenti stranieri, erogazione del corso in lingua straniera, presenza nella faculty del corso di docenti stranieri)? | B.5 Schema del Regolamento didattico d’Ateneo – parte generale |
Giudizio Positivo | |
Giudizio Negativo | La CEV esprime un giudizio negativo a causa di informazioni riportate nella SUA-CdS generiche e non adeguate ad accertare che il CdS sviluppi una didattica centrata sullo studente. Inoltre, si rileva la genericità delle informazioni circa le attività di orientamento in entrata, itinere ed uscita. Non sono chiari i criteri di definizione degli OFA e infine si registra l’assenza di informazioni circa percorsi didattici e iniziative di supporto per favorire la partecipazione di diverse tipologie di studenti. |
Obiettivo III: Accertare che il CdS disponga di una dotazione di personale docente, di personale tecnico- amministrativo e di strutture adatte alle esigenze didattiche
Punti di Attenzione | Principali riferimenti |
Il Piano di raggiungimento della dotazione di personale docente è adeguato per numerosità (art. 4, comma 2 DM 6/2019 e art. 1, comma 5 del D.D. 147/2020), ruolo e qualificazione scientifica (verificata attraverso il SSD di appartenenza) ad assicurare il reclutamento di docenti in grado di garantire la piena sostenibilità quantitativa e qualitativa del corso di studio? Il Piano di raggiungimento prende in considerazione esclusivamente professori universitari a tempo indeterminato e ricercatori universitari, secondo le numerosità minime indicate nell’allegato A del DM n. 6/2019? | C.3 |
Le strutture per la didattica (aule, laboratori, biblioteche, attrezzature) e per i servizi amministrativi messi a disposizione dal soggetto promotore sono adeguati alle esigenze del progetto formativo e alla numerosità di studenti prevista, anche con riferimento all’evoluzione ipotizzata per quest’ultima nei primi 7 anni di attività? | E.1 e E.2 |
Giudizio Positivo | |
Giudizio Negativo | La CEV esprime un parere negativo in quanto dall’esame della documentazione disponibile non è stato possibile appurare se il CdS disporrà a regime di una adeguata dotazione di personale docente per qualificazione scientifica e di adeguate strutture per le esigenze didattiche e amministrative. |
*** VALUTAZIONE FINALE
REQUISITI | Valutazione finale |
Obiettivo I – Motivazioni, profili culturali e professionali | Giudizio negativo |
Obiettivo II – Didattica centrata sullo studente | Giudizio negativo |
Obiettivo III - Dotazioni | Giudizio negativo |
Valutazione finale | Giudizio negativo |
Giudizio motivato della Proposta finale della CEV
La proposta di attivazione del CdS in Scienze sociali per la governance globale non è ben motivata, poiché mancano studi di settore e consultazioni con le parti interessate e rimane priva di collegamenti con i portatori di interesse, le parti sociali, il territorio. La motivazione della proposta non risulta pertanto associabile a un innalzamento della qualità del sistema universitario a livello sia regionale, che nazionale. Il percorso formativo, così come le prove di verifica degli apprendimenti, sono definiti inmaniera generica.
La proposta del CdS non evidenzia una didattica centrata sullo studente e generiche sono le informazioni sulle attività di orientamento, come per la definizione degli OFA; la documentazione non evidenzia dotazioni di personale docente tali da garantire la sostenibilità e coerenza dal punto di vista qualitativo. Limitate le strutture e i servizi a supporto della didattica.
La CEV esprime pertanto un giudizio negativo.
PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE PROPOSTE DI CORSI DI STUDIO
Corso di Studio
Scienze sociali e patrimonio culturale
Classe di Laurea del CdS
LM-76 - Scienze economiche per l'ambiente e la cultura
Istituzione proposta
Università internazionale YMCA Italia (UNIYMCA)
Soggetto promotore Fondazione YMCA Italia Ets
Indicazioni per la formulazione della proposta finale
Valutazione positiva del corso | Quando tutti e 3 i Requisiti hanno ottenuto un Giudizio Positivo |
Valutazione negativa del corso | Quando è presente anche un solo Giudizio Negativo per i 3 Requisiti |
Obiettivo I: Accertare le motivazioni per l’attivazione del CdS e verificare che siano chiaramente definiti i profili culturali e professionali della figura che intende formare
Punti di Attenzione | Principali riferimenti |
Le motivazioni per attivare il CdS giustificano tale decisione? Gli obiettivi individuati sono coerenti con le esigenze culturali, scientifiche e sociali? | Il corso di studi in breve (Presentazione) A2.a, A4.a, A4.b.1, A4.b.2, A4.c |
I portatori di interesse consultati sono adeguati per numerosità e rappresentatività, anche tenendo conto del loro effettivo coinvolgimento nella progettazione del corso? | A1.a |
I profili culturali e professionali, le funzioni e le competenze sono chiaramente definiti e sono coerenti tra loro? | Il corso di studi in breve (Presentazione) A2.a, A4.a, A4.b.1, A4.b.2, A4.c |
Il percorso formativo è descritto chiaramente e coerentemente con i profili culturali e professionali in uscita? | A2.a |
L’ordinamento didattico rispetta il Decreto delle Classi di Laurea? | Sezione F della SUA-CdS |
I risultati di apprendimento sono chiaramente definiti e sono coerenti con i profili culturali e professionali? | A4 e A2.a |
Sono previste prove di verifica degli apprendimenti (esami di profitto e prova finale) coerenti con gli obiettivi formativi del corso? | A4 |
Giudizio Positivo | |
Giudizio Negativo | La CEV esprime un giudizio negativo a causa del fatto che le motivazioni per attivare il CdS non sono originate da una indagine oggettiva e sistematica a cui non risulta pertanto associabile un innalzamento della qualità del sistema universitario a livello sia regionale, che nazionale. Inoltre per il profilo professionale individuato, che si dichiara connotato da “solida preparazione scientifica”, le competenze risultano poco determinate e non sono chiaramente definite, al pari del percorso formativo. La documentazione nel suo complesso denota margini di genericità e indeterminatezza. |
Obiettivo II: Accertare che il CdS promuova una didattica centrata sullo studente, tenendo anche conto della dimensione internazionale, e incoraggi l'utilizzo di metodologie flessibili, verificando correttamente conoscenze e competenze
Punti di Attenzione | Principali riferimenti |
Solo per i CdS triennali o Magistrali a Ciclo Unico: sono definite le conoscenze richieste in ingresso? Sono descritte chiaramente le modalità di recupero delle eventuali insufficienze (OFA)? | A3 |
Solo per i CdS Magistrali: sono definiti chiaramente i requisiti d’accesso? Sono indicate le modalità di verifica di tali requisiti (es. per studenti provenienti da corsi di ambiti disciplinari diversi o da altri Atenei)? | A3 |
Sono descritte le attività di orientamento (in ingresso, in itinere e in uscita) che favoriscono le scelte consapevoli degli studenti? È previsto un adeguato servizio di tutorato? | B.5 Schema del Regolamento didattico d’Ateneo – parte generale |
Sono previsti percorsi didattici e iniziative di supporto per favorire la partecipazione di diverse tipologie di studenti (es. tutorati di sostegno, percorsi dedicati a studenti particolarmente meritevoli e motivati, studenti atleti, studenti stranieri, studenti con esigenze specifiche, come studenti lavoratori, diversamente abili, con figli piccoli...)? | B.5 Schema del Regolamento didattico d’Ateneo – parte generale |
Solo per i corsi a carattere internazionale: sono previste iniziative e strumenti adeguati per favorire una dimensione internazionale della didattica? Il CdS favorisce un'esperienza di apprendimento internazionale (es. accordi di cooperazione con Atenei stranieri per la progettazione congiunta del CdS, sostegno della mobilità degli studenti, presenza di studenti stranieri, erogazione del corso in lingua straniera, presenza nella faculty del corso di docenti stranieri)? | B.5 Schema del Regolamento didattico d’Ateneo – parte generale |
Giudizio Positivo | |
Giudizio Negativo | La CEV esprime un giudizio negativo a causa di informazioni riportate nella SUA-CdS generiche e non adeguate ad accertare che il CdS sviluppi una didattica centrata sullo studente. Inoltre, si segnala la genericità delle informazioni circa le attività di orientamento in entrata, itinere ed uscita. I criteri di ammissione al CdS definiti facendo riferimento esclusivamente a 60 CFU acquisiti in ambiti disciplinari sono molto eterogenei, senza una indicazione puntuale dei requisiti disciplinari che chi accede al corso deve avere affinché l'adeguatezza della personale preparazione dello studente sia soddisfatta. Infine, si segnala l’assenza di informazioni circa percorsi didattici e iniziative di supporto per favorire la partecipazione di diverse tipologie di studenti. |
Obiettivo III: Accertare che il CdS disponga di una dotazione di personale docente, di personale tecnico- amministrativo e di strutture adatte alle esigenze didattiche
Punti di Attenzione | Principali riferimenti |
Il Piano di raggiungimento della dotazione di personale docente è adeguato per numerosità (art. 4, comma 2 DM 6/2019 e art. 1, comma 5 del D.D. 147/2020), ruolo e qualificazione scientifica (verificata attraverso il SSD di appartenenza) ad assicurare il reclutamento di docenti in grado di garantire la piena sostenibilità quantitativa e qualitativa del corso di studio? Il Piano di raggiungimento prende in considerazione esclusivamente professori universitari a tempo indeterminato e ricercatori universitari, secondo le numerosità minime indicate nell’allegato A del DM n. 6/2019? | C.3 |
Le strutture per la didattica (aule, laboratori, biblioteche, attrezzature) e per i servizi amministrativi messi a disposizione dal soggetto promotore sono adeguati alle esigenze del progetto formativo e alla numerosità di studenti prevista, anche con riferimento all’evoluzione ipotizzata per quest’ultima nei primi 7 anni di attività? | E.1 e E.2 |
Giudizio Positivo | |
Giudizio Negativo | La CEV esprime un parere negativo in quanto le informazioni circa le dotazioni di personale docente previste per il CdS LM-76 non sono sufficienti a garantire la sostenibilità qualitativa e culturale del corso, soprattutto con riferimento ai settori scientifico disciplinari di appartenenza dei docenti. Infine, le strutture didattiche e di supporto non risultano coerenti rispetto al piano di sviluppo. |
*** VALUTAZIONE FINALE
REQUISITI | Valutazione finale |
Obiettivo I – Motivazioni, profili culturali e professionali | Giudizio negativo |
Obiettivo II – Didattica centrata sullo studente | Giudizio negativo |
Obiettivo III – Dotazioni | Giudizio negativo |
Valutazione finale | Giudizio negativo |
Giudizio motivato della Proposta finale della CEV:
Le criticità rilevate nei punti di attenzione rendono il progetto relativo al CdS LM-76 non sufficientemente articolato e specificato, già in fase di progettazione, a cui non risulta pertanto associabile un innalzamento della qualità del sistema universitario a livello sia regionale, che nazionale. Generici risultano gli obiettivi formativi del profilo professionale individuato, caratterizzato da competenze poco determinate e che non trovano nel percorso formativo una definizione puntuale. La proposta del CdS non dà dimostrazione che la didattica sia centrata sullo studente e la documentazione non evidenzia dotazioni di personale docente tali da garantire la sostenibilità e coerenza dal punto di vista qualitativo. Limitate le strutture e servizi a supporto della didattica.
La CEV esprime pertanto un giudizio negativo.
GIUDIZIO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’ANVUR
Il Consiglio Direttivo dell’ANVUR, esaminata l’istanza di istituzione del nuovo ateneo non statale e la documentazione ad essa allegata nonché le risultanze della valutazione istruttoria formulata dalla CEV sopra riportate, ritiene di condividere e accogliere nell’insieme le considerazioni emerse nelle valutazioni formulate dalla stessa, che tengono conto delle disposizioni normative di riferimento secondo quanto previsto dal protocollo di valutazione approvato dall’ANVUR il 15 ottobre 2020.
Dall’analisi della documentazione allegata all’istanza di istituzione del nuovo ateneo non statale e dall’esame della valutazione istruttoria formulata dalla CEV sopra riportata, il Consiglio Direttivo dell’ANVUR ritiene di condividere e accogliere complessivamente le considerazioni emerse nel Rapporto della stessa.
In particolare, rinviando per gli approfondimenti puntuali a quanto emerso nelle sezioni specifiche del protocollo di valutazione, per gli aspetti relativi alla sede, si evidenzia quanto segue.
La Fondazione YMCA Italia nasce nel 2012 dalla trasformazione della Società YMCA FITNESS S.R.L. in "Fondazione YMCA ITALIA - ONLUS", ma solo dal 2019, con la modifica dell’atto costitutivo, assume la denominazione finale “Fondazione YMCA Italia ETS”, includendo fra i propri obiettivi il settore dell’istruzione, della ricerca e della formazione. Fra il 2012 e il 2018 non c’è quindi trasparenza sull’assetto istituzionale e regolatorio del soggetto promotore, che solo recentemente risulta aver adeguato i propri fini allo scopo di supportare la proposta di istituzione del nuovo ateneo.
Nello Statuto, che presenta in 18 articoli l’assetto complessivo dell’ateneo, manca qualsiasi cenno al ruolo e alla rappresentanza degli studenti negli organi di governo; il Regolamento didattico risulta incompleto nelle sezioni relative alle strutture e agli ordinamenti didattici.
L’analisi della documentazione messa a disposizione dal soggetto promotore non evidenzia una situazione patrimoniale ed economico finanziaria sufficientemente solida rispetto alla proposta di istituzione del nuovo Ateneo: ad una progressiva riduzione del patrimonio netto si associano un rilevante e crescente livello di indebitamento e un evidente rischio di liquidità, accompagnati da una dinamica reddituale in perdita. I flussi di ricavi stimati per le iscrizioni ai Corsi di Studio che si prevede di istituire si basano su ipotesi non adeguatamente giustificate e risultano pertanto poco attendibili: la voce più consistente risulta dalle rette di iscrizione, di importo molto elevato (7500 €) e non articolate in fasce di contribuzione, con una previsione relativa al numero di immatricolazioni che, anche tenendo conto dei dati nazionali relativi ai corsi nelle medesime classi, risulta oggettivamente poco realistica. A ciò si aggiunge l’incertezza su alcune voci assenti nel piano economico-finanziario dell’Ateneo (capitale e riserve iniziali, fondo per il trattamento di fine rapporto, debiti) ovvero poco chiaramente documentate (“contributi da borse convenzionate” o “ricavi da master” per la cui docenza non è precisata la copertura, così come per i costi del relativo funzionamento).
Il piano di sviluppo dell’Ateneo non risulta pertanto coerente con le risorse finanziarie che dovrebbe essere messe a disposizione dall’ente promotore, soprattutto in fase di avvio.
L’assenza di informazioni sui settori scientifico-disciplinari dei docenti dei quali il piano di raggiungimento prevede la graduale assunzione (coerenti per numerosità e ruolo con le indicazioni normative) non permette di esprimere giudizi sulla sostenibilità qualitativa dei due CdS in cui si articola l’offerta formativa.
Con riferimento alla sostenibilità logistica del progetto formativo e di sviluppo della sede si deve rilevare l’incoerenza tra le strutture e gli spazi individuati per la didattica e le previsioni relative agli studenti iscritti (già a partire dal secondo anno), nonché la scarsa trasparenza sui titoli di proprietà, possesso e disponibilità degli immobili per la didattica e la ricerca.
L’attività di ricerca svolta dal soggetto promotore e le pubblicazioni dei componenti del Comitato Scientifico, in prevalenza riferibili all’ambito giuridico, risultano prevalentemente non coerenti con il progetto formativo proposto, specie per quanto riguarda l’ambito delle scienze alimentari e del patrimonio culturale. La documentazione presentata non permette di apprezzare il rapporto fra i suddetti docenti e l’ente promotore, considerato che in bilancio sono iscritti costi per salari e stipendi pari ad appena 17.000 €.
Quanto alla presenza di un sistema di Assicurazione della Qualità della Sede organizzato secondo le Linee guida dell’ANVUR si constata che il piano di sviluppo del nuovo Ateneo non è articolato in obiettivi chiaramente definiti, realizzabili, e verificabili. Le previsioni relative alle immatricolazioni non sono in linea con le dotazioni infrastrutturali e la progettazione dell’offerta formativa non appare sempre supportata dall’evidenza di consultazioni con una gamma adeguata di parti interessate e dal ricorso a studi di settore.
Si rileva infine un’evidente incoerenza tra l’obiettivo di porre lo studente al centro dell’azione universitaria e la rappresentanza scarsa o non chiaramente formalizzata degli studenti negli organi di governo dell’Ateneo (Senato, Scuole, Presidio della Qualità di Ateneo - PQA, Commissione paritetica).
Per gli aspetti relativi ai corsi di studio proposti, rinviando per gli approfondimenti puntuali , che pure qui si condividono, a quanto emerso nelle sezioni specifiche del protocollo di valutazione, si evidenzia quanto segue.
Le motivazioni delle proposte dei Corsi di Studio non si basano su studi di settore o consultazioni con le parti interessate e con quelle sociali; quelle presentate non sono poi associabili a un effettivo innalzamento della qualità del sistema universitario e/o del settore di specifico interesse né a livello regionale né nazionale. I progetti formativi non sono sufficientemente articolati e definiti e lasciano ampi margini di genericità e indeterminatezza. Inoltre, presentano una scarsa coerenza tra i profili professionali, le competenze, gli obiettivi e il percorso formativo. Le proposte non evidenziano una didattica centrata sullo studente e le informazioni sulle attività di orientamento, così come per la definizione degli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) per i corsi triennali, sono generiche. La documentazione presentata nei Piani di raggiungimento non evidenzia dotazioni di personale docente tali da garantire la sostenibilità e coerenza dei progetti dal punto di vista qualitativo. Infine, risultano limitate le strutture a supporto della didattica e i servizi per gli studenti e più in generale per il diritto allo studio.
Corso di Studio in Scienze e identità alimentari (L/GASTR):
• La motivazione non è supportata da evidenze documentali o riferimenti a studi di settore e le parti interessate consultate sono poco congruenti con gli obiettivi formativi del Corso.
• Le funzioni e le competenze del laureato non sono chiaramente definite e non sono coerenti con i profili culturali e professionali del laureato triennale. Le informazioni sulla verifica delle conoscenze e competenze acquisite nel percorso formativo sono carenti, in particolare la definizione degli OFA e del loro recupero.
• Le dotazioni di personale docente, di personale tecnico-amministrativo e le strutture didattiche previste per il CdS L/GASTR non sono sufficienti a garantire la sostenibilità qualitativa e culturale del Corso e peraltro appaiono poco aderenti al corso proposto.
Corso di Studio in Scienze economiche alimentari (LM/GASTR):
• La motivazione non è supportata da evidenze documentali o riferimenti a studi di settore e le parti interessate consultate sono poco congruenti con gli obiettivi formativi del Corso.
• Le funzioni e le competenze del laureato non sono chiaramente definite e non sono coerenti con i profili culturali e professionali del laureato triennale.
• Le dotazioni di personale docente, di personale tecnico-amministrativo e le strutture didattiche previste per il CdS LM/GASTR non sono sufficienti a garantire la sostenibilità qualitativa e culturale del Corso e peraltro appaiono poco aderenti al corso proposto.
Corso di Studio in Scienze sociali per la governance globale (L-37)
• La motivazione non è supportata da evidenze documentali o riferimenti a studi di settore e rimane priva di collegamenti con i portatori di interesse, le parti sociali, il territorio.
• Le informazioni circa le attività di orientamento in entrata, itinere ed uscita sono generiche e non sono chiari i criteri di definizione degli OFA.
• Le dotazioni di personale docente, di personale tecnico-amministrativo e le strutture didattiche previste per il CdS non sono sufficienti a garantire la sostenibilità qualitativa e culturale del Corso e peraltro appaiono poco aderenti al corso proposto.
Corso di Studio in Scienze sociali e patrimonio culturale (LM-76)
• La motivazione non è supportata da evidenze documentali o riferimenti a studi di settore e le parti interessate consultate non sono congruenti con gli obiettivi formativi del Corso.
• Le informazioni circa le attività di orientamento in entrata, itinere ed uscita sono generiche.
• Le dotazioni di personale docente, di personale tecnico-amministrativo e le strutture didattiche previste per il CdS non sono sufficienti a garantire la sostenibilità qualitativa e culturale del Corso.
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Ai sensi dell’articolo 7, comma 4 del d.lgs 19/2012, per tutte le motivazioni sopra riportate e puntualmente sviluppate nel presente protocollo di valutazione, il Consiglio Direttivo dell’ANVUR esprime un parere negativo sulla proposta di istituzione della nuova Università non statale denominata “Università internazionale YMCA Italia” e dei relativi corsi di studio ritenendo altresì che la stessa non contribuisca all’innalzamento della qualità del sistema universitario richiesta dall’art 6, comma 3 del DM 989/2019.