ALLEGATO A
ALLEGATO A
SCHEMA PROTOCOLLO D’INTESA
per l’implementazione e lo sviluppo delle politiche per la montagna toscana di contrasto e di prevenzione del fenomeno dello spopolamento
TRA
REGIONE TOSCANA - GIUNTA REGIONALE, Codice Fiscale e Partita IVA 01386030488, con Sede legale in Firenze, Piazza Duomo, n.10 rappresentata da….........., nato a ….........., il , e
domiciliato per la carica presso la sede dell'Ente, il quale interviene al presente atto non in proprio ma nella sua qualità di …... della Giunta Regionale della Toscana, autorizzato ad impegnare legalmente e formalmente l'Ente e per il presente atto, autorizzato con ….............. n , del
…..........,
E
ASSOCIAZIONE REGIONALE DEI COMUNI DELLA TOSCANA, di seguito indicata anche con la sigla “ANCI TOSCANA”, con sede legale in Xxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxx, 00, nella persona di
…..................... nato a …................... il …................... domiciliato per la carica presso la sede di ANCI TOSCANA;
CONSIDERATO
- che le aree montane della Toscana, le quali costituiscono una parte rilevante del complessivo territorio regionale, sono caratterizzate da elevato valore e da notevole potenziale di sviluppo e necessitano, al contempo, di interventi permanenti finalizzati a contrastare i fenomeni di abbandono e di invecchiamento della popolazione residente, nonché di azioni volte al sostegno e alla valorizzazione delle risorse ambientali e delle potenzialità economiche locali;
- che l'allegato B della legge regionale 27 dicembre 2011 n. 68 “Norme sul sistema delle autonomie locali” contiene, ai sensi dell’articolo 83 della legge medesima, l'elencazione dei comuni il cui territorio risulta essere stato classificato in tutto o in parte montano in base alla normativa statale o a fini regionali, nonché il dato relativo alla popolazione residente in territorio montano;
- che, con legge regionale 18 giugno 2019, n. 34 (pubblicata sul BURT n. 30, parte I, del 26.06.2019), Regione Toscana ha introdotto rilevanti modifiche agli articoli 85, 86 e 87 della legge regionale 27 dicembre 2011, n. 68, per un rafforzamento delle politiche per la montagna, implementando gli obiettivi da perseguire per realizzare lo sviluppo dei territori montani, individuando, nell’ambito degli strumenti normativi regionali, gli opportuni processi per la realizzazione degli stessi e disponendo che azioni e misure di sostegno specificatamente rivolte ai territori montani siano previste all’interno del documento di economia e finanza regionale (DEFR) in coerenza con quanto previsto dal PRS e tenuto conto delle misure di cui al fondo regionale per la montagna;
- che, per il perseguimento delle finalità delle politiche pubbliche regionali in favore dei territori montani, Regione Toscana opera in collaborazione con gli enti locali, ai sensi del comma 2 dell’articolo 85 l.r. 68/2011;
- che il Fondo regionale per la montagna, disciplinato dall’art. 87 della l.r. 68/2011, ha lo scopo di sostenere finanziariamente le politiche di sviluppo delle zone montane e gli interventi speciali di cui alla legge 31 gennaio 1994, n. 97 “Nuove disposizioni per le zone montane”, con attribuzione di
risorse per spese di investimento esclusivamente in favore delle unioni di comuni di cui all’art. 67
l.r. 68/2011 o comunque costituite a seguito dell’estinzione delle comunità montane ai sensi della
l.r. 37/2008, delle unioni di comuni che hanno almeno il trenta per cento del proprio territorio classificato montano o nelle quali almeno il trenta per cento della popolazione è residente in territorio classificato montano e dei comuni classificati montani che non fanno parte di unioni di comuni o che fanno parte di un’unione di comuni non appartenente alle due fattispecie citate;
- che l’Allegato 1a “Progetti regionali” della deliberazione 18 dicembre 2019, n. 81 (Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza regionale “DEFR” 2020) costituisce la sezione a contenuto programmatorio del DEFR 2020 ed all’interno dello stesso sono definiti in particolare: il Progetto regionale 3 “Politiche per la montagna e per le aree interne”, il Progetto regionale 6 “Sviluppo rurale ed agricoltura di qualità” e il Progetto regionale 13 “Contrasto ai cambiamenti climatici ed economia circolare”;
RILEVATO
- che, coerentemente al proprio Statuto, approvato dall'assemblea dei comuni in data 30.09.2009, e successivamente aggiornato attraverso approvazione dell'assemblea dei soci del 28.04.2016, ANCI TOSCANA - rappresenta il sistema dei Comuni della Toscana e promuove politiche di associazionismo e cooperazione tra i Comuni nella gestione di servizi e di funzioni;
- che, con la Risoluzione 6 aprile 2016, n. 39 , il Consiglio regionale della Toscana ha ritenuto che è necessario attuare, a seguito del processo di riordino istituzionale, una semplificazione degli organismi di rappresentanza degli enti locali riconoscendo all’ANCI il ruolo di interlocutore esclusivo nei confronti della Giunta e del Consiglio regionale nella concertazione delle politiche regionali;
- che, alla data del presente protocollo, tutti i comuni classificati montani ai sensi dell’articolo 83 della l.r. 68/2011 ed elencati nell’allegato B alla medesima, risultano essere associati ad ANCI TOSCANA e che, pertanto, ANCI TOSCANA assume di fatto il ruolo di interlocutore esclusivo sia nella fase di definizione e programmazione delle politiche pubbliche regionali in favore dei territori montani, di cui all’articolo 85 l.r. 68/2011, che nella fase di supporto ai comuni montani nella gestione di progetti specifici attuativi delle medesime;
- che, nell’assolvimento dei propri compiti, ANCI TOSCANA può stipulare convenzioni o pervenire ad intese con soggetti pubblici o privati laddove individui una confluenza di obiettivi ed interessi e di interventi rivolti al medesimo territorio;
- che il documento programmatico approvato dalla Consulta per Montagna di ANCI Toscana, nella seduta del 10.02.2020 intitolato "Per il rilancio delle politiche per la Montagna Toscana e la prevenzione del fenomeno dello spopolamento", qui allegato, è parte integrante del presente protocollo d'intesa.
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE ARTICOLO 1 – PREMESSE
Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente protocollo
ARTICOLO 2 – OGGETTO
Il presente protocollo ha l'obiettivo di definire priorità, linee d'azione ed attività volte a facilitare e sviluppare interventi per l’implementazione e lo sviluppo delle politiche per la montagna toscana e l’inversione del fenomeno dello spopolamento.
ARTICOLO 3 – TEMI E ATTIVITA'
Le parti si impegnano congiuntamente ad implementare in favore dei territori montani, attività di concertazione nelle forme in essere, informazione, analisi, formazione, comunicazione, animazione e sviluppo di progettualità specifiche, a scala regionale o localizzate, nell’ambito di settori considerati strategici per un’azione di prevenzione e di contrasto del fenomeno dello spopolamento dei territori medesimi.
Si tratta di sviluppare azioni e progettualità integrate al fine di reperire fondi e consentire uno sviluppo organico di queste aree, anche attraverso la formazione, la garanzia dei servizi digitali e lo sviluppo delle ITC e delle telecomunicazioni e il sostegno ad attività imprenditoriali per generare reddito e incrementare l'occupazione.
Riguardo alla formazione sono, inoltre, necessari percorsi ad hoc utili a favorire la crescita e l’adeguatezza del personale tecnico dei comuni montani alle nuove sfide dalla contemporaneità.
Sul fronte dei servizi è fondamentale tutelare il trasporto nelle aree a domanda debole - anche attraverso forme di integrazione del tpl con il trasporto pubblico non di linea, il trasporto scolastico e quello sociale - e adoperarsi per dare un'identità più forte ai piccoli presidi ospedalieri dei territori montani onde garantire ai cittadini servizi di prossimità modellati sui bisogni specifici dei territori rafforzando in parallelo il sistema di emergenza-urgenza. Per quanto riguarda i servizi di prossimità, intesi in senso più generale, è importante implementare nuove iniziative da affiancare al rafforzamento di quanto già in essere (empori polifunzionali, botteghe della salute e servizio civile per la montagna). E' necessario affrontare il tema delle scuole di montagna attraverso l'istituzione di un tavolo di confronto con la Regione per promuovere politiche specifiche legate alle peculiarità dei plessi in queste zone e sottrarre la determinazione delle scelte educative al semplicistico parametro del numero di allievi.
L'agricoltura in montagna ha un ruolo fondamentale per la corretta gestione del paesaggio, la conservazione della biodiversità, il contrasto all'abbandono e soprattutto per l'economia locale. In queste zone essa è rappresentata prevalentemente da micro aziende e richiede sforzi di aggregazione ed integrazione nelle azioni progettuali ma costituisce, al contempo, elemento di sviluppo capace di notevoli sinergie con altri settori economici e con la gestione del territorio. L' ambiente montano fornisce servizi per tutti: acqua, energia, aria pulita ma anche spazi multidimensionali per il tempo libero. Costituisce il polmone verde che consente il contenimento della CO2 e degli altri fattori inquinanti in atmosfera, investire su di esso equivale a ridurre il rischio idrogeologico anche nelle aree maggiormente antropizzate. E’ necessario dare valore alle risorse naturali: sviluppare sistemi economico sociali di monetizzazione delle risorse ambientali presenti. L'ambiente rappresenta, inoltre, insieme a storia, arte, cultura, tradizioni e folklore un patrimonio da promuovere in un'ottica di turismo slow, anche in relazione alle cooperative di comunità, le potenzialità delle quali possono essere declinate su ulteriori e molteplici versanti tematici. Esse rappresentano, infatti, nuovi modelli concertativi di aggregazione che, partendo dal basso per raccogliere stimoli e istanze fabbisogni della comunità, agevolano scambio e aggregazione su obiettivi comuni di sviluppo e meritano di occupare una posizione in strategie complesse di sviluppo territoriale.
Tutto ciò tenendo presente che posizione geografica di alcuni territori montani posti ai confini regionali richiede confronto con le politiche adottate dalle istituzioni confinanti. Da qui la necessaria elaborazione di politiche di confine che armonizzino norme, strategie ed azioni attraverso il confronto tra gli enti.
In particolare, le parti si impegnano reciprocamente nell’elaborazione e nella diffusione di buone pratiche nella pubblica amministrazione e nella promozione dei processi innovativi, accrescendo l’informazione e la comunicazione sui servizi regionali agli uffici comunali ed ai cittadini e ampliando la diffusione di competenze all’interno dei comuni; le parti si impegnano altresì a migliorare l’accessibilità, la fruibilità e l’efficienza della pubblica amministrazione, nonché a supportare la realizzazione di processi aggregativi intercomunali.
ARTICOLO 4 – DURATA
Il presente protocollo ha validità di 3 (tre) anni decorrenti dalla data della sua sottoscrizione ed è rinnovabile con espressa e scritta manifestazione di volontà di entrambe le parti.
ARTICOLO 5 - IMPEGNI DEI SOGGETTI FIRMATARI
Regione Toscana e ANCI Toscana si impegnano ciascuno, per quanto di competenza, a supportare l’intero Protocollo attraverso proprie risorse tecniche appositamente individuate.
Per Regione Toscana, la struttura incaricata di dare attuazione al presente protocollo viene individuata nel Settore Programmazione Finanziaria e Finanza locale.
ANCI TOSCANA si impegna a creare, entro 6 (sei) mesi dalla sottoscrizione del presente protocollo, una propria struttura dedicata (Sportello Montagna) con i seguenti compiti:
◦ filtrare e raccogliere le istanze territoriali per riportarle – da un punto di vista tecnico ed operativo
– in sede di definizione della programmazione delle politiche pubbliche regionali per la montagna;
◦ gestire la comunicazione da e verso i territori montani sulle attività derivanti dall’attuazione del presente protocollo, anche attraverso la definizione di apposito strumento web messo a disposizione da ANCI Toscana nell'ambito del proprio sito istituzionale,
◦ garantire supporto tecnico-giuridico ai comuni montani per l’attività di progettazione degli interventi per il perseguimento delle finalità di cui all’art. 85 l.r. 68/2011,
◦ garantire l’espletamento delle attività di segreteria connesse all’operatività del presente protocollo,
◦ promuovere le azioni previste dal presente protocollo sui territori e sulle amministrazioni locali,
◦ informare le realtà locali, enti, associazioni, imprese operanti nei territori montani, rispetto ad opportunità di finanziamento intersettoriali, bandi accessibili da soggetti pubblici, privati e no profit riferiti a territori montani, normative, eventi specifici.
Le parti si impegnano altresì a predisporre, con cadenza annuale, una relazione dettagliata delle attività svolte nell’ambito del presente protocollo d’intesa.
ARTICOLO 6 - PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI.
1. Le Parti, qualora le attività di cui presente accordo, comportino un trattamento di dati personali, tratteranno in via autonoma i dati personali oggetto dello scambio per trasmissione o condivisione, per le finalità connesse all’esecuzione del presente protocollo. Le parti, in relazione agli impieghi dei predetti dati nell’ambito della propria organizzazione, assumeranno, pertanto, la qualifica di Titolare autonomo del trattamento ai sensi dell’articolo 4, nr. 7) del GDPR, sia fra di loro che nei confronti dei soggetti cui i dati personali trattati sono riferiti;
2. I dati personali oggetto del trattamento potrà riguardare:
tipologia dei dati personali: dati comuni e dati particolari;
categorie degli interessati: cittadini residenti in territorio montano, professionisti , titolari imprese, rappresentanti legali, personale dipendente ditte interessate;
3. Il trattamento dei dati personali sarà inoltre improntato ai principi di correttezza, liceità e tutela dei diritti degli interessati, e sarà relativo ai dati strettamente necessari, non eccedenti e pertinenti alle finalità di cui all'art. 2;
4. Le Parti si danno reciprocamente atto che le misure di sicurezza messe in atto al fine di garantire lo scambio sicuro dei dati sono adeguate al contesto del trattamento. Al contempo, le parti si impegnano a mettere in atto ulteriori misure qualora fossero da almeno una delle due parti ritenute insufficienti quelle in atto e ad applicare misure di sicurezza idonee e adeguate a proteggere i dati personali trattati in esecuzione del presente accordo, contro i rischi di distruzione, perdita, anche accidentale, di accesso o modifica non autorizzata dei dati o di trattamento non consentito o non
Per Regione Toscana, | Per l'ANCI Toscana |
…........... | (Associazione Nazionale Comuni Italiani Toscana), |
…........... | …........... |
conforme alle finalità ivi indicate.” Visto, letto ed approvato