Società di Investimento a Capitale Variabile Lussemburgo
Candriam Bonds
Società di Investimento a Capitale Variabile Lussemburgo
PROSPETTO
Le sottoscrizioni possono essere accettate solo sulla base del presente prospetto (il "Prospetto"), valido unicamente se accompagnato dall’ultima relazione annuale disponibile e, inoltre, dall'ultima relazione semestrale, se posteriore alla relazione annuale.
Tali documenti costituiscono parte integrante del presente Prospetto.
Gennaio 2022
INTRODUZIONE
Candriam Bonds (denominata qui di seguito "SICAV" o il "Fondo") è iscritta all'elenco ufficiale degli organismi di investimento collettivo (denominati qui di seguito "OIC"), conformemente alla legge del 17 dicembre 2010 in materia di OIC (denominata qui di seguito la "Legge").
Tale registrazione non può essere interpretata come un giudizio positivo dell’autorità di controllo in merito al contenuto del presente Prospetto o alla qualità dei titoli offerti e detenuti dalla SICAV. Qualunque affermazione in tal senso deve essere ritenuta non autorizzata e illegale.
Il presente Xxxxxxxxx non può essere utilizzato al fine di offrire o sollecitare la vendita nei paesi o nelle circostanze in cui una tale offerta o sollecitazione di vendita non sia autorizzata.
Le azioni di questa SICAV non sono e non saranno registrate negli Stati Uniti in applicazione del U.S Securities Act del 1933 e successive modifiche ("Securities Xxx 0000"), o ammesse in virtù di qualunque legge degli Stati Uniti. Tali azioni non devono essere offerte, vendute o trasferite negli Stati Uniti (ivi inclusi i loro territori e possedimenti), né arrecare beneficio, diretto o indiretto, a una US Person (così come definita nel Regolamento S dello U.S. Securities Act del 1933 e della regola 4.7 in virtù della legge “U.S Commodity Exchange Act”).
I sottoscrittori di azioni della SICAV possono essere tenuti a fornire un attestato scritto che conferma che essi non sono U.S. Person. Se i titolari di quote diventano U.S Person, devono immediatamente comunicarlo alla Società di Gestione e sono tenuti a cedere le loro quote a soggetti non U.S Person. La SICAV si riserva un diritto di riacquisto su tutte le azioni che sono o diventano di proprietà diretta o indiretta di un soggetto U.S Person o su ogni detenzione di quote, da parte di chiunque, che sia illegale o pregiudizievole per gli interessi della SICAV.
Tuttavia, nonostante quanto precede, la SICAV si riserva il diritto di effettuare investimenti privati delle sue azioni presso un numero limitato di US Person, nella misura consentita dalle leggi statunitensi in vigore.
Inoltre, le istituzioni finanziarie che non si conformano ("non compliant") al programma Fatca (la sigla "FATCA" designa il "Foreign Account Tax Compliance Act" americano, incluso nell’"Hiring Incentives to Restore Employment Act" ("HIRE Act"), e i relativi provvedimenti applicativi, comprese le analoghe disposizioni adottate dai paesi partner che hanno sottoscritto un "Intergovernmental Agreement" con gli Stati Uniti), devono aspettarsi a che le loro quote vengano obbligatoriamente riscattate al momento dell’entrata in vigore di tale programma.
Le azioni di questa SICAV non possono essere proposte, vendute trasferite ad un piano previdenziale regolato dalla legge statunitense sulla protezione dei piani previdenziali ("Employee Retirement Income Security Act of 1974" o legge ERISA) né ad alcun altro piano previdenziale statunitense o ad un conto pensionistico individuale (IRA) statunitense, e non possono essere proposte, vendute trasferite ad un fiduciario né ad alcuna altra persona o entità incaricata della gestione patrimoniale di un piano previdenziale o di un conto pensionistico individuale statunitense, collettivamente denominati "gestori di investimenti di piani previdenziali statunitensi" (o "U.S. benefit plan investor"). I sottoscrittori di azioni della SICAV possono essere tenuti a fornire un attestato scritto che conferma che essi non sono gestori di investimenti di piani previdenziali statunitensi. Se gli azionisti sono o diventano gestori di investimenti di piani previdenziali statunitensi, devono immediatamente informarne la SICAV e saranno tenuti a cedere le loro azioni a gestori degli investimenti di piani previdenziali non statunitensi.
La SICAV si riserva il diritto di riscatto per ogni azione che diventa di proprietà diretta o indiretta di un gestore degli investimenti di piani previdenziali statunitensi. Tuttavia, nonostante quanto precede, la SICAV si riserva il diritto di effettuare investimenti privati delle sue azioni presso un numero limitato di gestori degli investimenti di piani previdenziali statunitensi, nella misura consentita dalle leggi statunitensi in vigore.
La SICAV soddisfa le condizioni stabilite dalla parte I della Legge e dalla direttiva europea 2009/65/CE e successive modifiche (in seguito la "Direttiva 2009/65/CE").
Il Consiglio di Amministrazione della SICAV si assume la responsabilità dell’esattezza delle informazioni contenute nel presente prospetto alla data della sua pubblicazione.
Nessun soggetto è autorizzato a diffondere informazioni diverse da quanto contenuto nel Prospetto o nei documenti in esso menzionati che il pubblico ha facoltà di consultare.
Al fine di prendere nota di importanti variazioni, il presente Prospetto verrà aggiornato al momento opportuno. Si raccomanda pertanto ai potenziali sottoscrittori di informarsi presso la SICAV circa la pubblicazione di nuovi Prospetti.
Ai fini del presente Prospetto:
— il termine Stato membro si riferisce ad uno stato membro dell’Unione europea. Nei limiti definiti dal presente accordo e agli atti relativi, sono assimilati agli Stati membri dell’Unione Europea gli stati che fanno parte dello Spazio economico europeo e gli stati appartenenti all’Unione europea;
— il termine EUR si riferisce alla valuta dei paesi membri dell'Unione Economica e Monetaria Europea;
— il termine USD si riferisce alla valuta degli Stati Uniti d’America;
— il termine GBP si riferisce alla valuta del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord;
— il termine CHF si riferisce alla valuta della Confederazione Elvetica.
— il termine MXN si riferisce alla valuta del Messico.
— il termine JPY si riferisce alla valuta del Giappone.
— il termine TRY si riferisce alla valuta della Turchia.
— il termine CZK si riferisce alla valuta della Repubblica Ceca;
— il termine HUF si riferisce alla valuta dell'Ungheria;
— il termine PLN si riferisce alla valuta della Polonia.
— il termine Giorno lavorativo riguarda ogni giorno lavorativo bancario completo in Lussemburgo. A scanso di equivoci, il 24 dicembre non è considerato un Giorno lavorativo.
Si raccomanda ai potenziali sottoscrittori e acquirenti di azioni della SICAV di informarsi circa le eventuali conseguenze fiscali, i requisiti di legge, eventuali restrizioni o disposizioni di controllo dei cambi contenute nelle leggi dei loro paesi d’origine, di residenza o di domicilio che possano influire sulla sottoscrizione, l’acquisto, la detenzione o la vendita di quote della SICAV.
Conformemente alle disposizioni della legge lussemburghese belga relativa alla protezione dei dati personali in merito al trattamento dei dati a carattere personale e di tutte le leggi e i regolamenti locali applicabili, in ogni caso, e successive modifiche, revisioni o sostituzioni [compreso a seguito dell’entrata in vigore del regolamento (UE) 2016/679 (in seguito il “GDPR”)], la Società di Gestione raccoglie, registra e tratta, in formato elettronico o con ogni altro mezzo, i dati personali degli investitori al fine di eseguire i servizi richiesti dagli investitori e di rispettare gli obblighi ad essa imposti dalle leggi e dai regolamenti. I dati personali degli investitori trattati dalla Società di Gestione comprendono, in particolare, il nome, le coordinate (compreso l’indirizzo postale o di posta
elettronica), il codice fiscale (CF), le coordinate bancarie, l’importo investito e detenuto nel Fondo (“Dati personali”). Ogni investitore può a propria discrezione, rifiutare di comunicare i Dati personali alla Società di Gestione. In questo caso tuttavia, la Società di Gestione può rifiutare una domanda di sottoscrizione di Azioni. Ogni investitore ha il diritto: (i) di consultare i propri Dati personali (compresi in alcuni casi, in un formato normalmente utilizzato, leggibile dalla macchina); (ii) di ottenere che i propri Dati personali siano rettificati (se non sono corretti o se sono incompleti); (iii) di ottenere che i propri Dati personali siano eliminati se la Società di Gestione o la SICAV non ha più una ragione legittima per trattarli; (iv) di ottenere che il trattamento dei propri Dati personali sia limitato; (v) di opporsi al trattamento dei propri Dati personali da parte della Società di Gestione in talune circostanze; e (vi) di inoltrare un reclamo all’autorità di controllo competente, scrivendo alla Società di Gestione all’indirizzo della sua sede legale. I Dati personali sono trattati, in particolare, ai fini dell’esecuzione degli ordini di sottoscrizione, acquisto e conversione delle Azioni, del pagamento dei dividendi agli investitori, dell’amministrazione dei conti, della gestione delle relazioni con i clienti, dell’esecuzione dei controlli sulle pratiche di excessive trading e di market timing, dell’identificazione fiscale conformemente alle leggi e regolamenti lussemburghesi o di altri paesi [comprese le leggi e regolamenti relativi al programma FATCA o al CRS (CRS è l’abbreviazione di “Common Reporting Standard”, o norma comune in materia di dichiarazione, e indica la Norma per lo scambio automatico di informazioni relative ai conti finanziari per fini fiscali, elaborata dall’OCSE e attuata, in particolare, dalla direttiva europea 2014/107/UE)] e del rispetto delle regole applicabili alla lotta contro il riciclaggio di capitali. Anche i Dati personali forniti dagli investitori sono trattati ai fini della tenuta del registro degli azionisti della SICAV. I Dati personali possono inoltre essere trattati per fini di indagine. Ogni investitore ha il diritto di opporsi all’utilizzo dei propri Dati personali per fini di indagine, scrivendo alla SICAV. La Società di Gestione può richiedere il consenso degli investitori a raccogliere o trattare i loro Dati personali in talune occasioni, ad esempio, per fini di marketing. Gli investitori possono ritirare il loro consenso in qualsiasi momento. La Società di Gestione tratta anche i Dati personali degli investitori se tale trattamento è necessario per onorare il suo contratto con gli investitori interessati o se la legge lo richiede, ad esempio, se la SICAV riceve una domanda in tal senso da agenti delle forze pubbliche o da altri agenti di Stato. La Società di Gestione tratta inoltre i Dati personali degli investitori se ha un interesse legittimo in tal senso e se i diritti degli investitori alla protezione dei loro dati non prevalgono su questo interesse. Ad esempio, la SICAV ha un interesse legittimo a garantire il suo buon funzionamento.
I Dati personali possono essere trasferiti a talune filiali ed entità terze che partecipano all’attività della SICAV, tra i quali, in particolare, la Società di Gestione, l’Amministrazione Centrale, il Depositario, l’Agente per i trasferimenti e i Distributori, che si trovano nell’Unione europea. I Dati personali possono anche essere trasferiti ad entità che si trovano in paesi che non sono membri dell’Unione europea e le cui leggi sulla protezione dei dati non garantiscono necessariamente un livello di protezione adeguato. Con la sottoscrizione di Xxxxxx, ogni investitore accetta espressamente il trasferimento dei propri Dati personali alle entità sopra descritte e il loro trattamento da parte delle medesime, comprese le entità situate al di fuori dell’Unione europea, e in particolare nei paesi che non garantiscono necessariamente un livello di protezione adeguato. La Società di Gestione o la SICAV può anche trasferire i Dati personali a terzi, quali enti governativi o di regolamentazione, comprese le autorità fiscali, all’interno o all’esterno dell’Unione europea, conformemente alle leggi e ai regolamenti applicabili. In particolare, i Dati personali possono essere divulgati alle autorità fiscali lussemburghesi, che possono a loro volta, svolgere la funzione di responsabile del trattamento e divulgarli alle autorità fiscali di altri paesi. Gli investitori possono ottenere maggiori informazioni sul modo in cui la SICAV si accerta che i trasferimenti di Dati personali siano conformi al GDPR, rivolgendosi alla SICAV, presso la sede legale della Società di Gestione.
Fatta salva la durata di conservazione minima richiesta per legge, i Dati personali non sono conservati per una durata superiore a quella necessaria per i fini del trattamento dei dati.
La SICAV attira l’attenzione degli investitori sul fatto che ciascun investitore potrà esercitare pienamente e direttamente i suoi diritti di investitore nei confronti della SICAV [in particolare il diritto di partecipare alle assemblee generali degli azionisti] solo nel caso in cui figuri personalmente e a proprio nome nel registro degli azionisti della SICAV. Qualora un investitore investa nella SICAV attraverso un intermediario che agisce a suo nome ma per conto dell’investitore, alcuni diritti legati al ruolo di azionista non potranno necessariamente essere esercitati dall’investitore direttamente nei confronti della SICAV. Si consiglia all’investitore di informarsi sui propri diritti.
Sommario
1. Amministrazione della SICAV 8
2. Caratteristiche generali della SICAV 11
3. Gestione e amministrazione 15
5. Obiettivi di investimento 22
7. Restrizioni di investimento 31
11. Quotazione delle azioni 48
12. Emissione delle azioni e procedura di sottoscrizione e di pagamento 48
15. Market Timing e Late Trading 52
16. Lotta contro il riciclaggio di capitali e il finanziamento del terrorismo 53
17. Valore patrimoniale netto 53
18. Sospensione temporanea del calcolo del valore netto d'inventario e dell'emissione, del rimborso e delle conversioni di azioni 58
19. Destinazione degli utili 59
20. Dissociazione dagli impegni dei comparti 61
23. Chiusura, fusione e scissione di comparti, Classi o tipi di azioni – Liquidazione della SICAV 62
25. Informazioni agli azionisti 75
Candriam Bonds Capital Securities 77
Candriam Bonds Convertible Defensive 83
Candriam Bonds Credit Alpha 88
Candriam Bonds Credit Opportunities 95
Candriam Bonds Emerging Debt Local Currencies 101
Candriam Bonds Emerging Markets 107
Candriam Bonds Emerging Markets Corporate 114
Candriam Bonds Emerging Markets Total Return 120
Candriam Bonds Euro 125
Candriam Bonds Euro Corporate 130
Candriam Bonds Euro Diversified 135
Candriam Bonds Euro Government 140
Candriam Bonds Euro High Yield 145
Candriam Bonds Euro Long Term 152
Candriam Bonds Euro Short Term 157
Candriam Bonds Floating Rate Notes 162
Candriam Bonds Global Government 166
Candriam Bonds Global High Yield 170
Candriam Bonds Global Inflation Short Duration 176
Candriam Bonds International 181
Candriam Bonds Total Return 186
1. Amministrazione della SICAV
Consiglio di Amministrazione: Presidente
Sig. Xxxx-Xxxx XXXXXXXX Amministratore Delegato Candriam Luxembourg SERENITY – Xxxx X
00-00 xxxxx x’Xxxxx X-0000 Xxxxxxxx
Amministratori
▪ Sig. ra Xxxxxxxxx XXXXX
Amministratore indipendente
▪ Sig. Xxxxxxx XXXXXXXX
Amministratore indipendente
▪ Sig. ra Xxxxxxxx XXXXX
Global Head of Corporate Sustainability Candriam Belgium
▪ Sig. Xxxxxx XXXXXXXX Global Head of Operations Candriam Belgium
▪ Sig. Xxxxxxx XXXXXXXX
Member of the Group Strategic Committee Candriam Belgium
▪ Sig. Koen VAN DE MAELE Global Head of Investment Solutions Candriam Belgium
Sede legale 0, Xxxxx Xxxxxxxx, X-0000 Xxxxxxxxxxx
Depositario e Agente CACEIS Bank Luxembourg Branch pagatore principale 0, Xxxxx Xxxxxxxx, X-0000 Xxxxxxxxxxx
Società di Gestione Candriam Luxembourg
SERENITY – Xxxx X
00-00, xxxxx x’Xxxxx, L – 8009 Strassen
Consiglio di Amministrazione
Presidente:
▪ Sig.ra Xxx-Xxxx Xxxx
Chairman and Chief Executive Officer
New York Life Investment Management Holdings LLC Vice Presidente Senior
New York Life Insurance Company
Membri:
▪ Sig. Xxxx-Xxxx Xxxxxxxx Amministratore Delegato Candriam Luxembourg
▪ Sig. Xxxx Xxxx-Xxxxxx Chief Executive Officer Xxxxxxxx
▪ Sig. Xxxx X. Xxxxx
Senior Managing Director
New York Life Investment Management Holdings LLC Vice Presidente Senior
New York Life Insurance Company
▪ Sig. Xxxxxxx Xxxxxx
Executive Vice President & Chief Investment Officer, New York Life Insurance Company
Chief Executive Officer, NYL Investors LLC
▪ Sig. Xxxxx Xxxxx
Senior Managing Director, Chief Financial Officer & Treasurer
New York Life Investment Management Holdings LLC Vice Presidente Senior
New York Life Insurance Company
Comitato Direttivo
Presidente:
▪ Sig. Xxxx-Xxxx XXXXXXXX, Amministratore Delegato Candriam Luxembourg
Membri:
▪ Sig. Xxxx XXXX-XXXXXX, Direttore
▪ Sig. Xxxxxx XXXXXXXX, Direttore
▪ Sig. Xxxxxx XX XXXXXXXXXXX, Direttore
▪ Sig. Xxxxxx XXXXXXXXX, Direttore
▪ Sig. Xxxxx XXXXXX, Direttore
▪ L'implementazione della gestione di portafoglio di alcuni comparti è delegata a:
Xxxxxxxx Xxxxxxx
Xxxxxx xxx Xxxx 00 – X-0000 Xxxxxxxxx
▪ L'implementazione della gestione di portafoglio di alcuni altri comparti è delegata a:
Candriam France
40, rue Washington – F-75408 Paris Cedex 08
▪ L’implementazione delle operazioni di prestito attivo e passivo di titoli è delegata a:
Candriam France
40, rue Washington – F-75408 Paris Cedex 08 E
CACEIS Bank, Luxembourg Branch
0, Xxxxx Xxxxxxxx, X-0000 Xxxxxxxxxxx
▪ Le funzioni di Agente Amministrativo e di Agente Domiciliatario sono delegate a:
CACEIS Bank, Xxxxxxxxxx Xxxxxx
0, Xxxxx Xxxxxxxx, X-0000 Xxxxxxxxxxx
▪ Le funzioni di Agente per i Trasferimenti (comprese le attività di Custodia dei Registri) sono delegate a:
CACEIS Bank, Xxxxxxxxxx Xxxxxx
0, Xxxxx Xxxxxxxx, X-0000 Xxxxxxxxxxx
Società di revisione autorizzata: PricewaterhouseCoopers
0, xxx Xxxxxxx Xxxxxxxx, XX 0000, L – 1014 Lussemburgo
2. Caratteristiche generali della SICAV
Candriam Bonds è una società di investimento a capitale variabile di diritto lussemburghese, costituita conformemente all'ordinamento legislativo del Granducato del Lussemburgo in materia di OIC.
La SICAV è stata costituita in data 1 giugno 1989 con la denominazione BIL EURO RENT FUND e con durata illimitata, ai sensi dell’ordinamento legislativo del Granducato del Lussemburgo.
Il capitale della SICAV è sempre pari al valore netto d'inventario ed è rappresentato da azioni prive di valore nominale e interamente liberate. Le variazioni del capitale vengono effettuate di diritto e senza le procedure di divulgazione e iscrizione nel Registro di Commercio e delle Società previste per gli aumenti e le riduzioni del capitale delle società anonime. Il capitale minimo ammonta a EUR 1.250.000.
Lo statuto sociale della SICAV è stato depositato presso il Registro del Commercio e delle Imprese del Lussemburgo e pubblicato sul Mémorial in data 24 agosto 1989; la sua ultima modifica risale al 6 luglio 2020. Le relative modifiche saranno pubblicate sul Recueil Electronique des Sociétés et Associations. Una versione dello statuto coordinato è depositata presso il Registro del Commercio e delle Società del Lussemburgo.
La SICAV è iscritta nel Registro di Commercio e delle Imprese di e in Lussemburgo con il numero B- 30 659.
La SICAV si presenta come un OICVM a comparti multipli, cioè è composta da diversi comparti, ciascuno costituito da un portafoglio di attività e di passività specifiche, nonché da una distinta politica d’investimento.
La struttura a comparti multipli offre agli investitori il vantaggio di poter scegliere fra diversi comparti, ma anche quello di poter passare in seguito da un comparto all’altro. All’interno di ciascun comparto, la SICAV potrà emettere azioni di diverse Classi che si distinguano per diritti, commissioni e politiche di distribuzione diversi.
Attualmente per gli investitori sono disponibili i seguenti comparti:
▪ Candriam Bonds Capital Securities, denominato in EUR
▪ Candriam Bonds Convertible Defensive, denominato in EUR
▪ Candriam Bonds Credit Alpha, denominato in EUR
▪ Candriam Bonds Credit Opportunities, denominato in EUR
▪ Candriam Bonds Emerging Debt Local Currencies, denominato in USD
▪ Candriam Bonds Emerging Markets, denominato in USD
▪ Candriam Bonds Emerging Markets Corporate, denominato in USD
▪ Candriam Bonds Emerging Markets Total Return, denominato in USD
▪ Candriam Bonds Euro, denominato in EUR
▪ Candriam Bonds Euro Corporate, denominato in EUR
▪ Candriam Bonds Euro Diversified, denominato in EUR
▪ Candriam Bonds Euro Government, denominato in EUR
▪ Candriam Bonds Euro High Yield, denominato in EUR
▪ Candriam Bonds Euro Long Term, denominato in EUR
▪ Candriam Bonds Euro Short Term, denominato in EUR
▪ Candriam Bonds Floating Rate Notes, denominato in EUR
▪ Candriam Bonds Global Government, denominato in EUR
▪ Candriam Bonds Global High Yield, denominato in EUR
▪ Candriam Bonds Global Inflation Short Duration, denominato in EUR
▪ Candriam Bonds International, denominato in EUR
▪ Candriam Bonds Total Return, denominato in EUR
A scelta del Consiglio di Amministrazione, ogni comparto della SICAV può essere costituito da una sola classe o essere suddiviso in una o più classi di azioni, le cui liquidità saranno investite in comune secondo la specifica politica di investimento del comparto in questione; ad ogni classe del comparto saranno applicate una struttura specifica di commissioni di sottoscrizione o di riscatto, una struttura specifica di spese, una politica di distribuzione specifica, una politica di copertura speciale, una diversa valuta di riferimento o altre specificità. Ciascuna categoria di azioni così definita costituisce una "classe".
Inoltre, ogni classe potrà applicare una politica di copertura specifica - come riportato nelle schede tecniche dei comparti - ossia:
- Una copertura contro le oscillazioni della valuta di riferimento: una tale copertura mira a ridurre l'effetto delle fluttuazioni del tasso di cambio tra la valuta di riferimento del comparto e la valuta in cui la classe è denominata. Questo tipo di copertura mira ad ottenere una performance (rettificata soprattutto alla differenza di tasso d'interesse tra le due valute) ragionevolmente comparabile tra la classe coperta e quella (equivalente) denominata nella valuta di riferimento del comparto. Questo tipo di copertura sarà identificato dall’aggiunta del suffisso H nella denominazione della classe.
- Una copertura contro l’esposizione al cambio degli attivi che compongono il portafoglio: una simile copertura mira a ridurre l’effetto delle oscillazioni del tasso di cambio tra le valute in cui sono detenuti gli attivi del comparto e la valuta in cui è denominata la classe. Questo tipo di copertura sarà identificato dall’aggiunta del suffisso AH nella denominazione della classe.
Questi due tipi di copertura si prefiggono di ridurre il rischio di cambio.
Gli investitori devono essere consapevoli del fatto che poiché il processo di copertura di cambio non può essere totale e permanente, non può pertanto annullare del tutto il rischio di cambio e possono sussistere scarti di performance.
Tutti i guadagni/le perdite che provengono dal processo di copertura sono sostenuti separatamente dai titolari di queste classi.
Le classi che potranno essere emesse sono le seguenti:
• La classe BF è riservata agli OIC di tipo "feeder di diritto belga" approvati dalla Società di gestione e gestiti da un’entità del gruppo Candriam.
• La classe Classique viene offerta alle persone fisiche e giuridiche.
• La classe CS destinata alle persone fisiche e alle persone giuridiche, senza commissioni di emissione, attraverso distributori e/o intermediari approvati dalla Società di Gestione.
• La classe N è riservata a distributori appositamente approvati dalla Società di Gestione.
• La classe I è riservata esclusivamente agli investitori istituzionali.
• La classi di azioni: I2 è una classi di azioni, senza commissioni di sovraperformance, riservata esclusivamente agli investitori istituzionali.
• La classe PI riservata agli investitori istituzionali che sottoscrivono prima che il comparto abbia raggiunto una dimensione critica in termini di attivi in gestione. La sottoscrizione iniziale minima ammonta a Euro 1.000.000 o l’equivalente in valute per le classi denominate in valute (questa soglia minima può essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, a condizione che si assicuri il trattamento paritario degli azionisti in una stessa Data di valutazione). Questa classe rimarrà aperta alla sottoscrizione fino al verificarsi di uno dei seguenti eventi: (i) la durata stabilita dal Consiglio di Amministrazione. è scaduta (ii) il comparto ha raggiunto una dimensione critica in termini di attivi in gestione, come definito dal Consiglio di Amministrazione, (iii) il Consiglio di Amministrazione ha deciso, per giusta causa, di chiudere questa classe alla sottoscrizione. Il Consiglio di Amministrazione ha la facoltà di riaprire questa classe di azioni, a sua discrezione, e senza doverne avvisare preventivamente gli investitori.
• La classe S è riservata esclusivamente agli investitori istituzionali, appositamente approvati dalla Società di Gestione, la cui sottoscrizione iniziale sia di almeno EUR 25.000.000 (o altra divisa equivalente come stabilito dal Consiglio di Amministrazione) o suo equivalente in valute per le classi denominate in valute (tale soglia minima potrà comunque essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, purché agli azionisti venga garantito un trattamento paritario in una determinata stessa Data di valutazione).
• La classe S2 è riservata esclusivamente agli investitori istituzionali espressamente approvati dalla Società di Gestione, la cui sottoscrizione iniziale sia di almeno EUR 100.000.000 (o altra divisa equivalente, come stabilito dal Consiglio di Amministrazione) o suo equivalente in valute per le classi denominate in valute (tale soglia minima potrà essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, purché agli azionisti venga garantito un trattamento paritario in una stessa Data di valutazione).
• La classe S3 è riservata esclusivamente agli investitori istituzionali espressamente approvati dalla Società di Gestione, la cui sottoscrizione iniziale sia di almeno EUR 175.000.000 (o altra divisa equivalente, come stabilito dal Consiglio di Amministrazione) o suo equivalente in valute per le classi denominate in valute (tale soglia minima potrà essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, purché agli azionisti venga garantito un trattamento paritario in una stessa Data di valutazione).
• La classe S4 è una classe di azioni senza commissione di sovraperformance, destinata unicamente a investitori istituzionali/professionali, distributori e/o intermediari, approvati dalla Società di Gestione, che investono mediante Spezialfonds, a cui sottoscrizione iniziale minima corrisponde a EUR 75.000.000 o all'eventuale relativo equivalente in valute per le classi denominate in valute (questo importo minimo può essere modificato a discrezione del Consiglio di Amministrazione purché il trattamento paritario degli azionisti sia garantito in una stessa Data di valutazione).
• La classe SF è riservata unicamente agli OIC di tipo "feeder" approvati dalla Società di Gestione.
• La classe Z è riservata:
- Agli investitori istituzionali/professionali riconosciuti dalla Società di Gestione. Poiché l’attività di gestione di portafoglio per questa classe è remunerata direttamente mediante il contratto stipulato con l’investitore, nessuna commissione di gestione sarà prelevata sugli attivi di questa classe.
- Agli OIC approvati dalla Società di Gestione e gestiti da un’entità del gruppo Candriam.
• La classe V è riservata esclusivamente agli investitori istituzionali la cui sottoscrizione iniziale sia di almeno EUR 20.000.000 (o altra divisa equivalente come stabilito dal Consiglio di Amministrazione) o suo equivalente in valute per le classi denominate in valute (tale soglia minima potrà comunque essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, purché agli azionisti venga garantito un trattamento paritario in una determinata stessa Data di valutazione).
• La classe V2 è una classe di azioni senza commissione di sovraperformance, destinata unicamente ad investitori istituzionali/professionali, distributori e/o intermediari, approvati dalla Società di Gestione, la cui sottoscrizione iniziale minima corrisponde a EUR 20.000.000 o all'eventuale relativo equivalente in valute per le classi denominate in valute (questo importo può essere rivisto a discrezione degli amministratori; in tal caso, il trattamento paritario degli azionisti deve essere garantito in una stessa Data di valutazione).
• La classe LOCK (che potrà altresì essere denominata "classe L") é una classe di azioni collegata a un meccanismo finalizzato a limitare il rischio di capitale. Questo meccanismo è offerto esclusivamente da Belfius Banque Belgique (in appresso "Belfius"), unico distributore autorizzato a commercializzare queste azioni. Investendo in tale classe, l’investitore accetta che le azioni vengano vendute automaticamente non appena il valore netto d’inventario abbia raggiunto un determinato importo (corso di attivazione) In questo modo, quando Belfius rileva che il valore netto d'inventario è pari o inferiore al corso di attivazione, un ordine di riscatto viene automaticamente generato ed eseguito nel più breve tempo possibile.
L'ordine di vendita sarà globalizzato entro il primo cut-off (data di chiusura del ricevimento degli ordini) successivo al giorno di calcolo del valore netto d’inventario che ha determinato la generazione automatica dell’ordine di riscatto.
Considerata la specificità di questa classe, si invitano i potenziali investitori, prima di sottoscrivere, a rivolgersi al proprio consulente finanziario presso Belfius per prendere visione delle condizioni tecniche e operative legate a tale meccanismo.
• La classe R è riservata agli intermediari finanziari (compresi i distributori e le piattaforme) che:
i. hanno predisposto accordi diversi con i loro clienti per la fornitura di servizi d’investimento in merito al comparto e
ii. non hanno il diritto di accettare e conservare dalla Società di Gestione, per via delle leggi e regolamenti applicabili, o a seguito di convenzioni con i loro clienti, taluni diritti, commissioni o altri vantaggi monetari in relazione alla fornitura del servizio d’investimento
summenzionato;
• La classe R2 è riservata:
- ai distributori e/o intermediari approvati dalla Società di Gestione che non percepiscono, per gli investimenti in detta classe, alcuna forma di remunerazione da un'entità del gruppo Candriam, se gli investimenti finali nelle azioni sono effettuati nell'ambito di un mandato.
- agli OIC approvati dalla Società di Gestione.
Se un investitore non soddisfa più le condizioni di accesso alla classe in cui si trova, il Consiglio d’amministrazione può adottare ogni misura necessaria ed eventualmente procedere alla conversione delle azioni in un'altra classe appropriata.
Gli attivi delle diverse classi sono raggruppati in un unico portafoglio.
Prima della sottoscrizione, l’investitore verificherà, nelle schede tecniche in allegato al presente Prospetto (le “Schede tecniche”), in quali classi e sotto quali forme sono disponibili le azioni di ogni comparto e prenderà visione delle relative commissioni e delle altre spese applicabili.
Il Consiglio di Amministrazione ha facoltà di istituire nuovi comparti e altre classi la cui politica d’investimento e le modalità di offerta verranno comunicate agli investitori mediante aggiornamento del presente Prospetto e avvisi sulla stampa, nei modi e nei tempi ritenuti opportuni dallo stesso Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione della SICAV definisce la politica di investimento di ciascun comparto.
Il Consiglio di Amministrazione della SICAV può nominare una Società di Gestione.
3. Gestione e amministrazione
3.1. Il Consiglio d’Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione della SICAV è responsabile della gestione degli attivi di ciascun comparto della SICAV.
Può compiere tutti gli atti di gestione e di amministrazione per conto della SICAV, in particolare l'acquisto, la vendita, la sottoscrizione o lo scambio di tutti i valori mobiliari, ed esercitare tutti i diritti direttamente o indirettamente connessi agli attivi della SICAV.
L’elenco dei membri del Consiglio di Amministrazione è riportato nel presente Prospetto e nelle relazioni periodiche.
3.2. Domiciliazione
La SICAV e CACEIS Bank, Luxembourg Branch hanno stipulato una convenzione di domiciliazione per una durata indeterminata.
A fini di questa convenzione, CACEIS Bank, Luxembourg Branch fornisce alla SICAV la sede legale, un indirizzo e gli altri servizi legati alla domiciliazione.
Attraverso un preavviso scritto di tre mesi, la SICAV potrà mettere fine alle funzioni di CACEIS Bank, Luxembourg Branch agendo in qualità di agente domiciliatario e quest'ultima potrà mettere fine alle sue funzioni alle stesse condizioni.
3.3. La Società di Gestione
Candriam Luxembourg (denominata qui di seguito la "Società di Gestione"), società in accomandita per azioni, con sede legale a L-8009 Strassen, 19-21 route d’Arlon, SERENITY – Bloc B, è nominata Società di Gestione della SICAV ai sensi di un contratto a durata indeterminata stipulato tra la SICAV e la Società di Gestione. Questo contratto può essere rescisso da ciascuna delle parti con un preavviso scritto di 90 giorni.
Candriam Luxembourg è stata costituita in Lussemburgo il 10 luglio 1991. La Società di Gestione ha avviato l'attività di gestione il 1° febbraio 1999. È una filiale di Candriam Group (ex New York Life Investment Management Global Holdings s.à.r.l.), un'entità del Gruppo New York Life Insurance Company.
Xxxxxxxx Luxembourg ha ricevuto la qualifica di Società di Gestione ai sensi del capitolo 15 della Legge ed è autorizzata ad esercitare le attività di gestione collettiva di portafogli, di gestione di portafogli di investimento e di consulenza per gli investimenti. Lo Statuto sociale è stato modificato l'ultima volta in data 19 maggio 2016 e i relativi emendamenti sono stati pubblicati sul Mémorial C (Recueil des Sociétés et Associations). Una versione dello statuto coordinato è depositata presso il Registro del Commercio e delle Società del Lussemburgo.
L'elenco delle entità gestite dalla Società di Gestione è disponibile presso la Società di Gestione, su semplice richiesta.
Candriam Luxembourg è iscritta nel Registro del Commercio e delle Imprese di e in Lussemburgo con il numero B 37.647. Il capitale della Società di Gestione è pari a EUR 62,115,420. La sua durata è illimitata. L’esercizio sociale si conclude il 31 dicembre di ogni anno.
3.3.1 Funzioni e responsabilità
La Società di Gestione è investita dei più ampi poteri per compiere tutti gli atti di gestione e di amministrazione di OIC, nell'ambito del proprio oggetto sociale.
È responsabile delle attività di gestione portafoglio, di amministrazione (Agente Amministrativo, Agente Domiciliatario, Agente per i Trasferimenti e per la Custodia dei Registri) e di commercializzazione (distribuzione) della SICAV.
Conformemente alla Legge, la Società di Gestione è autorizzata a delegare la totalità o una parte delle sue funzioni, dei suoi poteri e obblighi a qualunque persona o società ritenuta appropriata, perché il Prospetto venga preventivamente aggiornato. La Società di Gestione mantiene comunque l'intera responsabilità degli atti compiuti da tale/i delegato/i.
Le varie funzioni svolte dalla Società di Gestione, o da uno dei suoi delegati, danno diritto alla percezione di commissioni, come indicato nelle Schede Tecniche del prospetto informativo.
L’investitore è invitato a consultare le relazioni annuali della SICAV per ottenere informazioni dettagliate relative alle commissioni versate alla Società di Gestione o ai suoi delegati, a titolo di compenso dei loro servizi.
3.3.1.1. Funzione di gestione del portafoglio
Il Consiglio di Amministrazione della SICAV è responsabile della politica di investimento dei vari comparti della SICAV e ha nominato la Società di Gestione affinché si occupi dell’attuazione della politica di investimento dei diversi comparti della SICAV.
La Società di Gestione potrà tra l'altro esercitare per conto della SICAV tutti i diritti di voto legati ai valori mobiliari che costituiscono il patrimonio della SICAV.
La Società di Gestione ha delegato implementazione della gestione di portafoglio di alcuni comparti della SICAV, sotto il proprio controllo, la propria responsabilità e a proprie spese, alla propria affiliata belga Candriam Belgium, avente sede legale in Xxxxxx xxx Xxxx 00, X- 0000 Xxxxxxxxx, tramite un contratto di delega stipulato a durata illimitata. Questo contratto può essere rescisso da ciascuna delle parti con un preavviso scritto di 90 giorni.
Candriam Belgium è una Società di Gestione di OIC costituita in Belgio nel 1998 per una durata illimitata.
I comparti interessati sono i seguenti: Candriam Bonds Euro, Candriam Bonds Euro Diversified, Candriam Bonds Euro Government, Candriam Bonds Euro Long Term, Candriam Bonds Euro Short Term, Candriam Bonds Floating Rate Notes, Candriam Bonds Global Government, Candriam Bonds Global Inflation Short Duration, Candriam Bonds International.
La Società di Gestione ha delegato una parte dell’attuazione della gestione di portafoglio dei comparti Candriam Bonds Emerging Markets, Candriam Bonds Emerging Markets Corporate, Candriam Bonds Emerging Debt Local Currencies, Candriam Bonds Emerging Markets Total Return, e Candriam Bonds Total Return a Candriam Belgium, l’altra parte alla sua filiale inglese, UK establishment, 000 Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxx XX0X0XX, Xxxxx Xxxxx.
Candriam Belgium e/o Candriam France son autorizzate a sotto-delegare, a loro volta, ad un'altra entità del gruppo Candriam, tutta o parte dell'attività e/o delle missioni collegate all'attuazione della gestione del portafoglio della SICAV.
La Società di Gestione ha delegato l'implementazione della gestione di portafoglio di alcuni comparti della SICAV, sotto il proprio controllo, la propria responsabilità e a proprie spese, alla propria affiliata francese Candriam France, avente sede legale in 40, rue Washington – F-75408 Paris Cedex 08, tramite un contratto di delega stipulato a durata illimitata. Questo contratto può essere rescisso da ciascuna delle parti con un preavviso scritto di 90 giorni.
Candriam France è una società di gestione di portafoglio costituita in Francia nel 1988 per una durata illimitata.
I comparti interessati sono i seguenti: Candriam Bonds Capital Securities, Candriam Bonds Convertible Defensive, Candriam Bonds Credit Alpha, Candriam Bonds Credit Opportunities, Candriam Bonds Euro Corporate, Candriam Bonds Euro High Yield, Candriam Bonds Global High Yield.
La Società di Gestione ha delegato, sotto il proprio controllo e la propria responsabilità, l'implementazione delle operazioni di prestito attivo e passivo di titoli a Candriam France, tramite un contratto di delega stipulato a durata illimitata. Questo contratto può essere rescisso da ciascuna delle parti con un preavviso scritto di 90 giorni. Si informano gli investitori che Xxxxxxxx France è autorizzata a sotto-delegare, a sua volta, a un'altra entità la totalità o parte dell'attività e/o delle missioni collegate all'attuazione delle operazioni di prestito attivo e passivo di titoli di alcuni comparti della SICAV.
Candriam France stessa ha delegato le attività di agente mutuante e mutuatario di titoli e di gestione del collaterale a CACEIS Bank, Luxembourg branch tramite un contratto di delega stipulato per una durata indeterminata.
3.3.1.2. Funzioni di Agente Amministrativo, Agente per i Trasferimenti e le attività di Custodia dei Registri e Agente incaricato delle quotazioni
Secondo i termini di una convenzione di amministrazione centrale conclusa tra la Società di Gestione e CACEIS Bank, Luxembourg Branch (la “Convezione di Amministrazione centrale”), la Società di Gestione ha delegato a CACEIS Bank, Luxembourg Branch le funzioni di agente amministrativo (“Agente Amministrativo”) e di agente per i trasferimenti e le attività di custodia dei registri (“Agente per i Trasferimenti e le attività di Custodia dei Registri”) della SICAV.
La Convenzione di Amministrazione centrale è conclusa per una durata indeterminata e può essere rescissa da ciascuna delle parti mediante un preavviso di tre mesi.
CACEIS Bank, Luxembourg Branch opera in quanto filiale lussemburghese di CACEIS Bank, una società anonima, di diritto francese, con sede legale in 0-0, xxxxx Xxxxxxxxx, 00000 Xxxxxx, Xxxxxxx, immatricolata presso il Registro del Commercio e delle Società di Parigi con il numero RCS Paris 692 024 722. Si tratta di un istituto di credito riconosciuto, sotto la supervisione della Banca centrale europea (BCE) e dell'Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution (ACPR). Questo istituto è anche autorizzato ad esercitare attività bancarie e di amministrazione centrale in Lussemburgo tramite la sua filiale lussemburghese.
Le funzioni di Agente Amministrativo consistono in particolare nel calcolo del valore netto d’inventario per azione di ciascun comparto e/o di ciascuna classi di azioni, secondo il caso, nella gestione dei conti, nella preparazione della relazioni finanziarie annuali e semestrali e nell'esecuzione dei compiti richiesti in qualità di Agente Amministrativo.
Le funzioni di Agente per i Trasferimenti consistono in particolare nell'esecuzione degli ordini di sottoscrizione, riscatto e conversione e alla tenuta del registro degli azionisti.
In tale veste, l'Agente per i Trasferimenti è anche responsabile della supervisione delle misure in materia di antiriciclaggio del denaro, nel rispetto della regolamentazione lussemburghese vigente relativa alla lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo e alla prevenzione dell'utilizzo del settore finanziario a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. CACEIS Bank, Luxembourg Branch è autorizzata a chiedere i documenti necessari per l'identificazione degli investitori.
3.3.1.3. Funzione di Commercializzazione
La funzione di Commercializzazione consiste nel coordinare la commercializzazione delle quote della SICAV tramite distributori e/o intermediari nominati dalla Società di Gestione
(definiti qui di seguito “Distributori”). L’elenco dei Distributori è messo gratuitamente a disposizione dell’investitore che desideri procurarselo presso la sede della Società di Gestione.
Fra la Società di Gestione e i vari Distributori saranno conclusi dei contratti di Distribuzione o collocamento.
Conformemente a tali contratti, il Distributore, in quanto collocatore, potrà essere iscritto al registro degli azionisti, anziché i clienti che hanno investito nella SICAV.
Tali contratti prevederanno, quindi, che un cliente che abbia investito nella SICAV tramite il Distributore possa esigere in qualunque momento il trasferimento a proprio nome delle azioni sottoscritte tramite il Distributore; in seguito a ciò il cliente sarà iscritto a suo nome nel registro, non appena perverranno le istruzioni di trasferimento dal Distributore.
Gli azionisti possono sottoscrivere direttamente presso la SICAV, senza essere obbligati a passare attraverso un Distributore.
In caso di nomina di un Distributore, questi deve applicare le procedure di lotta contro il riciclaggio di denaro sporco, così come definite nel Prospetto.
Il Distributore nominato deve disporre dei requisiti legali e normativi necessari per la commercializzazione della SICAV e deve risiedere in un paese soggetto ad obblighi di rispetto di misure di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo equivalenti a quelle contemplate dal diritto lussemburghese o dalla Direttiva europea 2015/849/UE.
3.3.2 Politica di remunerazione
La Società di Gestione ha attuato un quadro generale in materia di remunerazione del personale, e ha appositamente elaborato una politica di remunerazione (la "Politica di remunerazione") nel rispetto della regolamentazione in vigore, e in particolare dei seguenti principi:
La Politica di remunerazione è compatibile con una gestione sana ed efficace dei rischi, compresi i rischi di sostenibilità. Favorisce e non incoraggia un'assunzione di rischi che sarebbe incompatibile con i profili di rischio e/o lo statuto della SICAV. Xxxxxxxx ha progettato politiche volte a promuovere un comportamento responsabile del personale, che tenga conto degli impatti in materia di sostenibilità.
La Politica di remunerazione è conforme alla strategia economica, agli obiettivi, ai titoli e agli interessi della Società di Gestione, della SICAV e degli investitori e comprende misure volte a gestire al meglio i conflitti d'interesse.
La struttura di remunerazione di Candriam è collegata a una performance rettificata per i rischi. La valutazione delle performance si iscrive in un contesto pluriennale adattato al periodo di detenzione minima consigliato agli azionisti della SICAV in modo che questa verta sulle performance a lungo termine della SICAV e sui relativi rischi d'investimento e che il pagamento effettivo delle componenti della remunerazione che dipendono dalle performance si distribuisca sul medesimo periodo;
Xxxxxxxx mira a garantire che i dipendenti non siano sollecitati ad assumersi rischi inadeguati e/o eccessivi, compresi quelli relativi alla sostenibilità che sono incompatibili con il profilo di rischio di Candriam e, secondo il caso, dei fondi gestiti. Inoltre, nel caso in cui gli impatti in materia di sostenibilità siano presi in considerazione dal fondo, Xxxxxxxx sovrintende affinché tale persona prenda questi ultimi debitamente in conto.
Pertanto, la Politica di Remunerazione garantisce un equilibrio appropriato tra le componenti fissa e variabile della remunerazione globale; la componente fissa rappresenta sempre una parte sufficientemente elevata della remunerazione globale; la politica in materia di componenti variabili della remunerazione è sufficientemente flessibile e consente in particolare la possibilità di non pagare alcuna componente variabile.
Una copia stampata sarà messa a disposizione gratuita su richiesta.
4. Il Depositario
CACEIS Bank, Luxembourg Branch agisce in qualità di depositario della SICAV (il "Depositario") nel rispetto di un contratto di banca depositaria per una durata indeterminata come di volta in volta modificata (il "Contratto di Banca Depositaria") e delle disposizioni pertinenti della Legge e del regolamento applicabili.
Il Depositario è incaricato della conservazione e/o, secondo il caso, della registrazione e della verifica della proprietà degli attivi del comparto, e assolve agli obblighi e alle responsabilità di cui alla Parte I della Legge e al regolamento applicabile. In particolare, il Depositario effettua un follow-up adeguato ed efficace dei flussi di liquidità della SICAV.
Conformemente al regolamento applicabile, il Depositario:
(i) si accerta che la vendita, l’emissione, il riscatto, il rimborso e l'annullamento delle azioni della SICAV siano conformi alla Legge e al regolamento applicabile o allo statuto della SICAV;
(ii) si accerta che il calcolo del valore delle azioni avvenga conformemente alla regolamentazione applicabile, allo statuto della SICAV e alle procedure di cui alla direttiva 2009/65/CE;
(iii) esegue le istruzioni della SICAV, tranne se queste sono contrarie al regolamento applicabile o allo statuto della SICAV;
(iv) si assicura che per tutte le operazioni a valere sul patrimonio della SICAV, il corrispettivo venga rimesso alla stessa entro i termini d’uso;
(v) si assicura che i proventi della SICAV vengano destinati conformemente alla regolamentazione applicabile e allo statuto della SICAV.
Il Depositario non può delegare nessuno degli obblighi e responsabilità summenzionati ai capoversi da
(i) a (v) di cui sopra.
Conformemente alle disposizioni della direttiva 2009/65/CE, il Depositario potrà, in talune condizioni, affidare tutta o parte degli attivi di cui garantisce la conservazione e/o la registrazione a corrispondenti o depositari terzi come designati di volta in volta (la "Delega"). La responsabilità del Depositario non sarà messa in discussione da tale Delega, tranne disposizione contraria, ma solo nei limiti consentiti dalla Legge.
Un elenco di questi corrispondenti / depositari terzi è disponibile sul sito Internet del Depositario (xxx.xxxxxx.xxx, sezione "monitoraggio normativo"). Questo elenco può essere aggiornato di volta in volta. L'elenco completo di tutti i corrispondenti / depositari terzi è disponibile su domanda presso il Depositario.
Le informazioni aggiornate relative all'identità del Depositario, alla descrizione delle sue responsabilità e dei conflitti d'interesse che possono sopraggiungere, la funzione di custodia degli attivi delegata dal Depositario e i conflitti d'interesse che possono sopraggiungere a seguito di tale Delega sono anche disponibili per gli investitori sul sito internet del Depositario, come sopra riportato, e gratuitamente, su semplice domanda.
Esistono numerose situazioni in cui può sopraggiungere un conflitto d'interessi, soprattutto quando il Depositario delega le sue funzioni di custodia del patrimonio, o quando il Depositario presta altri servizi per conto della SICAV, ad esempio la funzione di amministrazione centrale e agente per le attività di custodia dei registri. Queste situazioni e i relativi conflitti d'interesse potenziali sono stati identificati dal Depositario. Al fine di proteggere gli interessi della SICAV e quelli degli investitori, e di essere conformi alla regolamentazione applicabile, il Depositario ha attuato e garantisce l'applicazione di una politica di gestione dei conflitti d'interesse, nonché delle procedure destinate a prevenire e a gestire ogni situazione potenziale o dimostrata di conflitto d'interesse, mirando in particolare a:
(a) identificare e analizzare le possibili situazioni di conflitti d'interesse;
(b) registrare, gestire e monitorare le situazioni di conflitti d'interesse:
- basandosi sulle misure permanenti adottate per gestire i conflitti d'interesse, come il mantenimento di persone giuridiche distinte, la segregazione delle funzioni, la separazione delle strutture gerarchiche, degli elenchi degli aventi diritto d'accesso per i membri del personale; ovvero
- tramite la creazione di una gestione su base individuale che mira (i) ad adottare le misure preventive appropriate, quali l'elaborazione di un nuovo elenco dei sorvegliati (black list), l'adozione di nuove "muraglie cinesi", a garantire che le operazioni siano effettuate secondo le condizioni di mercato e/o informare gli investitori interessati della SICAV, o
(ii) a rifiutare di effettuare un'attività che darebbe luogo a un conflitto d'interesse.
Il Depositario ha attuato una separazione funzionale, gerarchica e/o contrattuale tra l'assolvimento delle sue funzioni di banca depositaria e l'assolvimento di altri compiti per conto della SICAV, in particolare la prestazione di servizi di agente amministrativo e di agente per le attività di custodia dei registri.
La SICAV e il Depositario possono risolvere il Contratto di Banca Depositaria in qualsiasi momento con un preavviso scritto di novanta (90) giorni. Tuttavia, la SICAV può sollevare il Depositario dalle sue funzioni unicamente se un nuovo depositario viene nominato entro due mesi per riprendere le funzioni e responsabilità di banca depositaria. Una volta sollevato dall'incarico, il Depositario deve continuare ad assolvere le sue funzioni e responsabilità fino quando la totalità degli attivi è stata trasferita alla nuova banca depositaria.
5. Obiettivi di investimento
La SICAV è composta da vari comparti, ciascuno dei quali persegue un obiettivo di gestione descritto nelle schede tecniche riportate alla fine del presente prospetto.
Ciascun comparto offre agli azionisti la possibilità di accedere ad una gestione professionale e diversificata del patrimonio.
Nel perseguimento del proprio obiettivo d'investimento, ciascun comparto è suscettibile di essere esposto ai diversi fattori di rischio menzionati nelle schede tecniche. Tali fattori di rischio sono definiti al punto Fattori di rischio.
Tenuto conto delle fluttuazioni di Xxxxx e degli altri rischi ai quali sono esposti gli investimenti in valori mobiliari, strumenti del mercato monetario e altri attivi finanziari, il valore delle azioni può sia diminuire che aumentare.
6. Politica d’investimento
6.1 Gli investimenti dei vari comparti della SICAV saranno esclusivamente costituiti da uno o più dei seguenti elementi:
a) quote di OICVM autorizzati conformemente alla Direttiva 2009/65/CE e/o di altri OIC, ai sensi dell’articolo 1, paragrafo (2), punti a) e b) della Direttiva 2009/65/CE, con sede o meno in uno Stato membro, a condizione che:
▪ questi altri OIC siano autorizzati conformemente ad una legislazione che preveda che tali organismi siano sottoposti ad una sorveglianza che la CSSF consideri equivalente a quella prevista dalla legislazione comunitaria e che la cooperazione tra le autorità sia sufficientemente garantita;
▪ il livello di protezione garantito ai titolari di quote di tali altri OIC sia pari a quello previsto per i titolari di quote di un OICVM e, in particolare, che le regole relative alla divisione del patrimonio, ai prestiti attivi, ai prestiti passivi, alle vendite allo scoperto di valori mobiliari e di strumenti del mercato monetario siano equivalenti ai requisiti della direttiva 2009/65/CEE;
▪ le attività di questi OIC siano oggetto di relazioni semestrali e annuali che consentano una valutazione dell’attivo e del passivo, degli utili e delle operazioni del periodo in questione;
▪ la quota di attivi degli OICVM o degli altri OIC di cui si prevede l’acquisizione e che, in base ai loro documenti costitutivi, può essere globalmente investita in quote di altri OICVM o OIC, non superi il 10%;
Un comparto potrà inoltre sottoscrivere, acquisire e/o detenere azioni da emettere o emesse da uno o più comparti della SICAV (il/i “comparto/i target”), senza che quest’ultima sia soggetta ai requisiti imposti dalla Legge del 10 agosto 1915 sulle società commerciali, così come emendata, in materia di sottoscrizione, acquisizione e/o detenzione di proprie azioni da parte di una società; resta comunque inteso che:
▪ il comparto target non investa a sua volta nel comparto che è investito in esso; e
▪ la quota di attivi che i comparti target di cui è prevista l’acquisizione possono complessivamente investire in quote di altri comparti target dello stesso OIC non potrà superare il 10%; e
▪ il diritto di voto eventualmente connesso ai titoli interessati sarà sospeso fintanto che essi saranno detenuti dal comparto in questione, fatta salva l’adeguata trattazione nella contabilità e nelle relazioni periodiche; e
▪ in ogni caso, fintanto che detti titoli saranno detenuti dalla SICAV, il loro valore non verrà preso in considerazione per il calcolo del patrimonio netto della SICAV ai fini della verifica della soglia minima del patrimonio netto imposta dalla legge;
b) valori mobiliari e strumenti del mercato monetario quotati o negoziati su un mercato secondo la Direttiva 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio datata 21 aprile 2004 relativa al mercato degli strumenti finanziari;
c) valori mobiliari e strumenti del mercato monetario negoziati su un altro mercato regolamentato, regolarmente funzionante, riconosciuto e aperto al pubblico di uno Stato membro;
d) valori mobiliari e strumenti del mercato monetario ammessi alla quotazione ufficiale di unaBorsa Valori di uno Stato europeo (al di fuori di quelli facenti parte dell'UE), del continente americano, dell'Asia, dell'Oceania o dell'Africa, oppure negoziati su altro mercato regolamentato di un Paese europeo (al di fuori di quelli facenti parte dell'UE), del continente americano, dell'Asia, dell'Oceania o dell'Africa, il cui funzionamento sia regolare, riconosciuto e aperto al pubblico;
e) valori mobiliari e strumenti del mercato monetario di nuova emissione, purché le condizioni di emissione prevedano l’impegno di presentazione della richiesta di ammissione alla quotazione ufficiale di una Borsa Valori oppure di un altro mercato regolamentato, regolarmente funzionante, riconosciuto e aperto al pubblico, così come specificato nei punti b) c) e d), entro un anno dalla data di emissione;
f) depositi presso un istituto di credito, rimborsabili su richiesta o che possano essere ritirati, con una scadenza pari o inferiore a 12 mesi. L’organismo di credito deve avere la propria sede legale in uno Stato membro o, in caso contrario, essere soggetto a regole prudenziali che l’autorità di sorveglianza lussemburghese consideri equivalenti a quelle previste dalla legislazione comunitaria;
g) strumenti finanziari derivati, compresi gli strumenti assimilabili che diano luogo ad un pagamento in contanti, negoziati su un mercato regolamentato di cui ai precedenti punti b),
c) e d) oppure strumenti finanziari derivati negoziati fuori borsa, purché:
▪ il sottostante sia costituito da strumenti previsti nel presente articolo 6.1, da indici finanziari, da tassi di interesse, da tassi di cambio o da valute, nei quali il comparto possa effettuare investimenti conformemente alle relative politiche dei comparti;
▪ le controparti delle transazioni siano istituti soggetti ad una sorveglianza prudenziale ed appartenenti alle categorie approvate dalla CSSF;
▪ tali strumenti siano oggetto di una valutazione affidabile, verificabile e su base quotidiana e possano inoltre, su iniziativa della SICAV, essere venduti, liquidati o chiusi tramite una transazione simmetrica, in qualunque momento e al loro giusto valore;
h) strumenti del mercato monetario diversi da quelli solitamente negoziati sul mercato monetario, liquidi e il cui valore può essere determinato in qualunque momento con precisione, purché l’emissione o l’emittente di tali strumenti siano essi stessi sottoposti ad una regolamentazione tesa a salvaguardare gli investitori e il risparmio, e che questi strumenti siano:
▪ emessi o garantiti da un’amministrazione centrale, regionale o locale, dalla banca centrale di uno Stato membro, dalla Banca centrale europea, dall’Unione europea o dalla Banca europea per gli investimenti, da uno Stato terzo o, nel caso di uno Stato federale, da uno dei membri della sua federazione, o da un organismo pubblico internazionale al quale aderiscano uno o più Stati membri, o
▪ emessi da un’azienda i cui titoli siano negoziati sui mercati regolamentati di cui ai precedenti punti b), c) o d) o
▪ emessi o garantiti da un istituto sottoposto a una sorveglianza prudenziale in base ai criteri definiti dal diritto comunitario, oppure da un istituto che sia soggetto e che si conformi a regole prudenziali considerate dalla CSSF almeno altrettanto severe di quelle previste dalla legislazione comunitaria, o
▪ emessi da altre entità appartenenti alle categorie approvate dalla CSSF, purché gli investimenti in tali strumenti siano soggetti a regole di protezione degli investitori equivalenti a quelle previste al primo, secondo o terzo capoverso, e che l'emittente sia una società il cui capitale e le riserve ammontino almeno a dieci milioni di EUR (10.000.000 EUR), che presenti e pubblichi i suoi rendiconti annuali conformemente alla quarta Direttiva 78/660/CEE, che sia un'entità che, nell'ambito di un gruppo di società comprendente una o più società quotate, si dedichi al finanziamento del gruppo o sia un'entità destinata al finanziamento di veicoli di cartolarizzazione grazie ad una linea di credito bancaria.
Informazioni complementari relative a taluni strumenti:
▪ Total Return Swap
Un comparto può ricorrere a contratti di scambio su rendimento globale ("Total Return Swap") o ad altri strumenti finanziari derivati aventi le stesse caratteristiche (ad esempio, i Certificate for Differences), a fini di esposizione (acquirente o venditrice), di copertura o di arbitraggio.
I sottostanti di queste operazioni possono essere singoli titoli o indici finanziari (azioni, tassi d’interesse, credito, valute, materie prime, volatilità,…), nei quali il comparto può effettuare collocamenti conformemente ai suoi obiettivi di investimento.
Un comparto può concludere operazioni su derivati di credito (singolo sottostante o indice di credito) a fini di esposizione, di copertura o di arbitraggio.
Tali operazioni sono negoziate con controparti specializzate in questo tipo di transazione e disciplinate da convenzioni concluse tra le parti. Esse rientrano nell’ambito della politica d'investimento e del profilo di rischio di ciascun comparto interessato.
La politica d'investimento di ciascun comparto descritta nelle Schede Tecniche precisa se un comparto può ricorrere ai Total Return Swap o ad altri strumenti finanziari derivati aventi le stesse caratteristiche, nonché ai derivati di credito.
▪ Titoli di credito subordinati
I titoli di credito subordinati sono obbligazioni il cui rimborso, in caso di fallimento o di liquidazione dell'emittente, non è prioritario ed è "subordinato" a quello degli altri creditori detentori di obbligazioni di livello superiore. Questi titoli hanno un rating inferiore a quello del debito senior emesso dallo stesso emittente).
6.2 Nessun comparto può:
▪ investire il proprio patrimonio per più del 10% in valori mobiliari o strumenti del mercato monetario diversi da quelli di cui all’articolo 6.1.
▪ Né acquisire metalli preziosi o certificati rappresentativi di questi ultimi, Un comparto può detenere liquidità a titolo accessorio.
6.3 La SICAV può acquisire i beni mobili o immobili indispensabili all’esercizio diretto della sua attività.
6.4 Considerazione degli aspetti ambientali, sociali e di governance (“ESG”)
Nella Scheda tecnica di ciascun Comparto, sarà riportato in quale categorie è classificato, a norma del regolamento (UE) 2019/2088 del 27 novembre 2019 relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (il “Regolamento SFDR”), ossia:
- Comparto con un obiettivo di investimento sostenibile (“Art. 9 del Regolamento SFDR”);
- Comparti che promuovono, tra le altre caratteristiche, caratteristiche ambientali e/o sociali (“Art. 8 del Regolamento SFDR”);
- Altro Comparto privo di un obiettivo di investimento sostenibile e che non promuove specificamente le caratteristiche ambientali e/o sociali.
Se risulta dalla politica di investimento di un comparto della SICAV, la Società di Gestione può effettuare investimenti tenendo in considerazione gli aspetti Ambientali, sociali e di Governance.
La considerazione di questi criteri viene effettuata nell'ambito della gestione definita per ciascun comparto.
Xxxxxxxx ha sviluppato un suo approccio a questa analisi. È attuato dal team di ricerca e investimento ESG.
Per gli emittenti privati
Al fine di prendere in considerazione il rischio di sostenibilità e l’andamento dei profondi cambiamenti societari, alcuni comparti mirano ad escludere le società che:
1. hanno infranto in modo significativo e ripetuto uno dei principi del Patto Mondiale delle Nazioni Unite. Tale patto copre i diritti dell’uomo, le norme internazionali sul lavoro, l'ambiente e la lotta alla corruzione e/o
2. sono particolarmente esposte a talune attività controverse quali quelle definite all’interno di ciascun comparto.
I dettagli della politica di esclusioni di Candriam sono disponibili sul sito Internet di Candriam (vedere qui sotto “Link utili”).
La Società di Xxxxxxxx definisce un quadro che consente ai gestori di identificare le opportunità e i rischi derivanti dalle grandi sfide dello sviluppo sostenibile, e che potrebbero incidere i maniera considerevole sui portafogli.
Pertanto, le società emittenti sono valutate in base a due angolazioni diverse ma collegate:
1. l’analisi delle attività (prodotti e servizi) di ciascuna azienda al fine di valutare il modo in cui tali attività rispondono alle grandi sfide a lungo termine dello sviluppo sostenibile che comprende in particolare il cambiamento climatico, la gestione delle risorse e dei rifiuti; e
2. l’analisi della gestione degli stakeholder essenziali di ciascuna azienda che valuta il modo in cui le aziende integrano gli interessi dei loro stakeholder (clienti, dipendenti, fornitori, investitori, la società e l’ambiente) nelle loro strategie, nelle loro attività e nella definizione della loro strategia.
Al fine di concretizzare la considerazioni delle sfide legate al cambiamento climatico, viene misurata l’impronta di carbonio delle aziende. Le emissioni di carbonio di un’azienda sono espresse in tonnellate equivalenti di biossido di carbonio (tCO2-eq), criterio che consente di raggruppare le diverse emissioni di gas a effetto serra (GES) in un solo dato. Per ogni quantità e tipo di gas a effetto serra, la CO2 equivalente significa la quantità di CO2 che avrebbe un impatto equivalente sul riscaldamento climatico. L’impronta di carbonio misura le emissioni di GES ponderate per gli attivi di un portafoglio, normalizzate per un milione di euro investiti (espresse in tCO2-eq /milione di euro investiti). Questa misura può essere utilizzata a fini di benchmarking e di confronto. L'impronta di carbonio può essere calcolata utilizzando un altro strumento approvato.
I dati utilizzati per questi calcoli possono provenire da fornitori di dati esterni a Candriam. Il calcolo dell’impronta di carbonio non prende in considerazione l’insieme delle emissioni delle aziende.
Il dettaglio della metodologia di calcolo è disponibile nel Codice di trasparenza accessibile sul sito internet:di Candriam (vedere qui sotto “Link utili”)
La considerazione dell’impronta di carbonio è esplicitamente menzionata nelle Schede tecniche dei comparti in questione.
Per gli emittenti sovrani
L’analisi ESG degli emittenti sovrani di Candriam mira a valutare la performance di questi emittenti in base a 4 dimensioni essenziali di sostenibilità, ossia: capitale umano, capitale naturale, capitale sociale e capitale economico. Questi aspetti ESG sono integrati nella gestione finanziaria del portafoglio.
Metodologia di rating ESG
Il punteggio ESG è una misura del risultato dell’analisi ESG interna condotta da Xxxxxxxx sulla base della sua analisi proprietaria. È un punteggio prodotto per le aziende o gli Stati, e consente di calcolare un punteggio ESG per i portafogli, aggiungendo i punteggi dei titoli che compongono il portafoglio in funzione della loro ponderazione nell’attivo del comparto.
Per le aziende, l’analisi proprietaria di Candriam integra le analisi delle attività e la gestione delle parti interessate essenziali per le aziende.
A livello geografico, integra le 4 dimensioni essenziali della sostenibilità, ossia: capitale umano, capitale naturale, capitale sociale e capitale economico.
Questo punteggio va da 0 (punteggio peggiore) a 100 (punteggio migliore).
Il dettaglio della metodologia d’analisi ESG è disponibile nel Codice di trasparenza, accessibile sul sito internet di Candriam (vedere qui sotto “Link utili”)
Impegno
Inoltre, il processo d’analisi può essere accompagnato, e secondo il caso anche indirettamente, tramite i fondi sottostanti, da un dialogo con le aziende. Questo dialogo può, ad esempio, tradursi in un dialogo attivo con le società o nella partecipazione a iniziative collaborative. Questo impegno riguarda innanzitutto gli emittenti privati situati all’interno di un paese dell’OCSE e considerati di buona qualità (rating almeno XXX- /Xxx0 assegnato da un’agenzia di rating), e si esprime secondo le modalità indicate nella politica d’impegno delle aziende di Candriam.
I dettagli della politica d’impegno sono disponibili sul sito Internet di Candriam (vedere qui sotto “Link utili”).
Le politiche legate alle pratiche ESG degli emittenti privati e sovrani sopra illustrate si applicano alle posizioni detenute direttamente, ai sottostanti dei derivati (esclusi derivati su indici) e agli OIC/OICVM gestiti da Candriam.
Allineamento sulla tassonomia
La tassonomia europea delle attività verdi (la “Tassonomia”) – Regolamento (UE) 2020/852 si iscrive nel quadro degli sforzi globali messi in atto dall’UE al fine di ottenere gli obiettivi del patto verde per l’Europa e di consentire all’Europa di giungere alla neutralità climatica da qui al 2050. Il presente Regolamento prevede in particolare sei obiettivi ambientali:
- L’attenuazione del cambiamento climatico;
- L’adattamento al cambiamento climatico;
- L’utilizzo sostenibile e la tutela delle risorse idriche e marine;
- La transizione verso un’economia circolare;
- La prevenzione e il controllo dell’inquinamento;
- La protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.
Sia per gli investimenti gestiti direttamente e/o per i fondi sottostanti gestiti da Xxxxxxxx, gli aspetti ambientali che compongono questi sei obiettivi ambientali sono al centro dell’analisi ESG sugli emittenti.
Per i comparti che hanno un obiettivo d'investimento sostenibile e per i comparti che promuovono, tra le altre caratteristiche, delle caratteristiche ambientali e/o sociali, questo lavoro di valutazione del contributo degli emittenti ai grandi obiettivi ambientali, in particolare alla lotta contro il cambiamento climatico, necessita una valutazione settoriale, basata su un insieme di dati eterogenei, di realtà complesse con interdipendenze multiple. Gli analisti ESG di Xxxxxxxx hanno inoltre anticipato l’entrata in vigore dei criteri stabiliti dall’UE e hanno sviluppato il loro proprio quadro d’analisi. Ciò consente di valutare in modo sistematico il contributo delle attività di un’azienda a diversi obiettivi ambientali definiti da Candriam e in linea con la Tassonomia.
A seguito della pubblicazione dei criteri tecnici per i due obiettivi ambientali legati al cambiamento climatico della Tassonomia da parte del gruppo di esperti creato a livello europeo, Xxxxxxxx ha deciso di integrare questi criteri nel suo quadro d’analisi preesistente.
Per svolgere una simile analisi sull’insieme del perimetro degli emittenti in questione occorre basarsi fortemente sulla pubblicazione effettiva di taluni dati da parte di questi emittenti chiave, che rendono possibile la valutazione approfondita del loro contributo.
Attualmente, poche società al mondo sono in grado di fornire i dati minimi necessari che consentono una valutazione rigorosa del loro livello di allineamento alla Tassonomia.
Pertanto, la debolezza dei dati che consentono di valutare con previsione il merito dei criteri stabiliti per la Tassonomia non consente ancora di definire una percentuale minima di allineamento di questi comparti alla Tassonomia europea.
Per i comparto che promuovono, tra le altre caratteristiche, quelle ambientali e/o sociali, il principio che consiste nel “non provocare pregiudizio grave” si applica solo agli investimenti sottostanti al prodotto finanziario che prende in considerazione i criteri dell’Unione europea in materia di attività economiche sostenibili a livello ambientale. Gli investimenti sottostanti alla porzione rimanente di questo prodotto finanziario non prendono in considerazione i criteri dell’Unione europea in materia di attività economiche sostenibili a livello ambientale.
Per i comparti che non hanno un obiettivo d'investimento sostenibile e che non promuovono specificamente talune caratteristiche ambientali e/o sociali, gli investimenti sottostanti a tale prodotto finanziario non prendono in considerazione i criteri dell’Unione europea in materia di attività economiche sostenibili sul piano ambientale.
Le informazioni complementari sono disponibili nel codice di trasparenza sul sito Internet di Candriam (vedere qui sotto “Link utili”).
Link utili
- Politica di esclusione:
- Politica di voto
- Codice di trasparenza:
xxxxx://xxx.xxxxxxxx.xxx/xx/xxxxxxx/xxxxxx-xxxxxxxx/xxx-xxxxxxxxxxxx/#xxxxxxxxxxxx
6.5 Tecniche di gestione efficace del portafoglio.
Conformemente alle disposizioni del regolamento (UE) 2015/2365 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015, relativo alla trasparenza delle operazioni di finanziamento tramite titoli e del riutilizzo e che modifica il regolamento (UE) 648/2012, ogni Comparto è autorizzato, al fine di generare un capitale o un ricavo supplementare o di ridurre i suoi costi o i suoi rischi, a ricorrere alle tecniche di gestione efficace di portafoglio aventi per oggetto i valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario, se ciò è previsto nella Scheda Tecnica del comparto:
6.5.1 Operazioni di prestito di titoli
Ogni comparto può prestare titoli compresi nel proprio portafoglio a un mutuatario sia direttamente sia nell’ambito di un sistema standardizzato di prestito organizzato da un organismo riconosciuto di compensazione di titoli ovvero da un istituto finanziario sottoposto a regole di sorveglianza prudenziale considerate dalla CSSF come equivalenti a quelle previste dalla legislazione comunitaria e specializzata in tale tipo di operazioni.
Il tipo di titoli oggetto di operazioni di prestito, così come le controparti, rispondono ai requisiti della circolare CSSF 08/356 e alle condizioni definite all’articolo 7.10 del Prospetto.
La proporzione prevista e la proporzione massima di attivi in gestione che saranno oggetto di tali operazioni o contratti sono comunicate nella scheda tecnica di ciascun comparto.
La SICAV dovrà fare in modo che il livello delle operazioni di prestito su titoli si mantenga ad un livello appropriato oppure dovrà avere la possibilità di richiedere la restituzione dei titoli prestati, in modo che sia consentito al comparto, in qualsiasi momento, di far fronte al proprio obbligo di riscatto e che tali operazioni non compromettano la gestione dei patrimoni del comparto conformemente alla sua politica di investimento.
6.5.2 Operazioni reverse repo
Ogni comparto è autorizzato ad effettuare operazioni reverse repo consistenti in operazioni al termine delle quali il cedente (controparte) ha l'obbligo di riscattare il titolo repo e il comparto ha l’obbligo di restituire il titolo repo.
La proporzione prevista e la proporzione massima di attivi in gestione che saranno oggetto di tali operazioni o contratti sono comunicate nella scheda tecnica di ciascun comparto.
Il tipo di titoli oggetto di operazioni reverse repo, così come le controparti, devono rispondere ai requisiti della circolare CSSF 08/356 e alle condizioni definite all’articolo 7.10 del Prospetto.
Per l’intera durata del contratto reverse repo, il comparto non può vendere o costituire in pegno/garanzia i titoli oggetto di tale contratto, eccetto il caso in cui il comparto disponga di altri mezzi di copertura.
6.5.3 Operazioni repo
Ogni comparto è autorizzato ad effettuare operazioni repo consistenti in operazioni al termine delle quali il comparto ha l'obbligo di riscattare il titolo repo mentre il cessionario (controparte) ha l’obbligo di restituire il titolo repo.
La proporzione prevista e la proporzione massima di attivi in gestione che saranno oggetto di tali operazioni o contratti sono comunicate nella scheda tecnica di ciascun comparto.
Il tipo di titoli oggetto di operazioni repo (pronti contro termine, o prestito attivo), così come le controparti, devono rispondere ai requisiti della circolare CSSF 08/356 e alle condizioni definite all’articolo 7.10 del Prospetto.
Il comparto interessato deve disporre, alla scadenza della durata di operazioni repo, dei patrimoni necessari per pagare il prezzo convenuto per la restituzione al comparto.
L'impiego di tali operazioni non può dare adito ad un cambiamento degli obiettivi di investimento o ad un’assunzione di rischi supplementari più elevati di quanto definito dal rispettivo profilo di rischio nel presente Prospetto.
6.5.4 Rischi connessi e misure di contenimento
I rischi associati alle tecniche di gestione efficace di portafoglio (tra cui la gestione delle garanzie) sono identificati, gestiti e limitati nell’ambito del processo di gestione dei rischi. I rischi principali sono il rischio di controparte, il rischio di consegna, il rischio operativo, il rischio giuridico, il rischio di conservazione e il rischio di conflitti d’interesse (come definiti all’articolo “Fattori di rischio”); questi rischi sono mitigati dalla Società di Gestione, attraverso l'organizzazione e le procedure definite qui di seguito:
i. Selezione delle controparti e inquadramento giuridico
Le controparti di tali operazioni sono convalidate dal Risk Management della Società di Gestione e beneficiano, all’avvio delle transazioni, di un rating minimo BBB-/Baa3, assegnato da almeno un’agenzia di valutazione riconosciuta, o di qualità ritenuta equivalente dalla Società di Gestione. Queste controparti sono entità soggette a sorveglianza prudenziale, appartenenti alle categorie riconosciute dalla CSSF (istituti di credito, società d'investimento, ecc.) e specializzate in questo tipo di operazioni. Le controparti sono situate in un paese membro dell’OCSE.
ii. Garanzie finanziarie
Fare riferimento al punto 7.10. Gestione delle garanzie finanziarie per i prodotti derivati fuori borsa e le tecniche di gestione efficace del portafoglio di seguito.
iii. Restrizioni relative ai reinvestimento delle garanzie finanziarie ricevute
Fare riferimento al punto 7.10. Gestione delle garanzie finanziarie per i prodotti derivati fuori borsa e le tecniche di gestione efficace del portafoglio di seguito.
iv. Misure adottate per limitare il rischio di conflitti d’interesse
Per limitare i rischi di conflitti d'interesse, la Società di Gestione ha implementato una procedura di selezione e di controllo delle controparti tramite comitati organizzati dal Risk Management. Inoltre, per evitare qualsiasi conflitto d’interesse, la remunerazione di queste operazioni è in linea con le pratiche di mercato.
v. Politica di remunerazione relativa all’attività di prestito attivo di titoli
I comparti interessati percepiscono almeno il 60% dei ricavi lordi connessi all’attività di prestito attivo di titoli. I costi e le spese versate alla Società di Gestione, e ai suoi delegati, ammontano al massimo al 40% dei ricavi lordi, ripartiti nel seguente modo:
- il 20% spetta a Caceis Bank, Luxembourg branch sotto forma di remunerazione per le sue attività di prestito attivo di titoli e di gestione del collaterale con le istituzioni finanziarie ammissibili;
- il 19% spetta a Candriam France sotto forma di remunerazione per la sua attività di interazione con l’agente mutuante e di controllo della qualità di esecuzione delle attività di prestito attivo di titoli;
- l’1% viene versato alla Società di gestione, per le sue attività di supervisione delle attività di prestito attivo di titoli.
Le relazioni annuali contengono informazioni dettagliate sui redditi generati dall’attività di prestito di titoli, nonché sui costi e sulle spese operative sostenute. Inoltre, esse riportano l’identità delle entità alle quali tali costi e spese vengono versati e precisano se esse sono legate alla Società di Gestione e/o al Depositario.
vi. Politica di remunerazione relativa all’attività di prestito passivo di titoli (reverse repo)
I redditi legati all'attività di prestito passivo di titoli sono integralmente versati al comparto.
vii. Politica di remunerazione relativa all’attività di prestito passivo di titoli
Questa attività non genera redditi.
6.5.5 Informazione periodica degli investitori
Informazioni supplementari sulle condizioni di applicazione delle suddette tecniche di gestione efficace del portafoglio sono riportate nelle relazioni annuali e semestrali.
7. Restrizioni di investimento
7.1 a) Un comparto non può investire più del 10% del proprio patrimonio in valori mobiliari o strumenti del mercato monetario emesse da una stessa entità.
Un comparto non può investire più del 20% del proprio patrimonio in depositi collocati presso lo stesso emittente.
Il rischio di controparte di un comparto in una transazione su strumenti derivati fuori borsa e le tecniche di gestione efficace del portafoglio non possono superare il 10% del suo patrimonio qualora la controparte sia uno degli organismi di credito di cui al precedente articolo 6.1.f), oppure il 5% del suo patrimonio in tutti gli altri casi;
Le controparti di tali operazioni sono convalidate dal Risk Management della Società di Gestione e beneficiano, all’inizio delle transazioni, di un rating minimo BBB- / Baa3 assegnato da almeno un’agenzia di valutazione riconosciuta o di qualità ritenuta equivalente dalla Società di Gestione. Queste controparti sono entità soggette a sorveglianza prudenziale, appartenenti alle categorie riconosciute dalla CSSF (istituti di credito, società d'investimento, ecc.) e specializzate in questo tipo di operazioni. Le controparti sono situate in un paese membro dell’OCSE.
La SICAV potrà essere indotta a partecipare a convenzioni in base alle quali potranno essere rilasciate garanzie finanziarie alle condizioni definite al punto 7.10 qui di seguito.
Informazioni supplementari sui suddetti strumenti finanziari derivati, e in particolare l’identità della/e controparte/i delle transazioni nonché il tipo e l’importo delle garanzie finanziarie ricevute dalla SICAV, sono riportate nella relazione annuale della SICAV.
b) il valore totale dei valori mobiliari e degli strumenti del mercato monetario detenuti dal comparto nelle emittenti in cui investe più del 5% del suo patrimonio non può superare il 40% del valore del suo patrimonio. Tale limite non si applica ai depositi presso istituti finanziari oggetto di una sorveglianza prudenziale, né alle transazioni su strumenti derivati fuori borsa con tali istituti.
Malgrado i singoli limiti stabiliti al punto 1a), un comparto non può combinare più elementi tra quelli seguenti,qualora ciò lo induca ad investire più del 20% del proprio patrimonio in una stessa entità:
▪ investimenti in valori mobiliari o strumenti del mercato monetario emessi dalla suddetta entità,
▪ depositi presso la suddetta entità o
▪ rischi derivanti da transazioni su strumenti derivati fuori borsa con la suddetta entità.
c) Il limite del 10% di cui al precedente punto 1a) può essere aumentato ad un massimo del 35% qualora i valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario siano emessi o garantiti da uno Stato membro, da enti pubblici territoriali, da uno Stato non facente parte dell'UE o da organismi internazionali a carattere pubblico al quale aderiscano uno o più Stati membri.
d) Il limite del 10% di cui al precedente punto 1a) potrà essere elevato a un massimo del 25% in relazione a talune obbligazioni, qualora queste siano emesse da un istituto di credito con sede legale in uno Stato membro e soggetto ai sensi di legge a un controllo specifico da parte di autorità pubbliche, volto a proteggere i detentori di tali obbligazioni. Nella fattispecie, le somme derivanti dall’emissione delle suddette obbligazioni devono essere investite, conformemente alla legislazione, in attivi che, per tutto il periodo di validità delle obbligazioni, possono coprire i crediti risultanti dalle obbligazioni e che, in caso di fallimento dell’emittente, sarebbero utilizzati prioritariamente per il rimborso del capitale e il pagamento degli interessi maturati.
Qualora un comparto investa più del 5% del suo patrimonio nelle obbligazioni menzionate al primo comma ed emesse da un solo emittente, il valore totale di questi investimenti non può superare l’80% del valore del patrimonio del comparto.
e) i valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario di cui ai precedenti punti 1c) e d) non sono presi in considerazione per l'applicazione del limite del 40% previsto al precedente punto 1b).
I limiti previsti ai punti 1. a) b) c) e d) non possono essere combinati e, di conseguenza, gli investimenti nei valori mobiliari o negli strumenti del mercato monetario di uno stesso emittente, nei depositi o negli strumenti derivati, effettuati con tale entità conformemente ai punti 1. a) b) c) e d), non possono comunque superare in totale il 35% del patrimonio del comparto.
Le società raggruppate per motivi di consolidamento dei rendiconti, secondo la Direttiva 83/349/CEE o le regole contabili internazionali riconosciute, sono considerate come una sola entità ai fini del calcolo dei limiti di cui al precedente punto 1).
Un comparto può investire cumulativamente fino al 20% del proprio patrimonio in valori mobiliari o strumenti del mercato monetario di uno stesso gruppo.
7.2 In deroga alle restrizioni di cui al precedente punto 1), qualunque comparto è autorizzato ad investire, secondo il principio della ripartizione dei rischi, fino al 100% del suo patrimonio in varie emissioni di valori mobiliari e di strumenti del mercato monetario, emessi o garantiti da uno Stato membro o da suoi enti pubblici territoriali, da uno Stato appartenente all'OCSE o da organismi internazionali a carattere pubblico al quale aderiscano uno o più Stati membri dell'UE. Il comparto che si avvalesse di tale possibilità dovrà detenere valori mobiliari appartenenti ad almeno sei diverse emissioni, senza che i valori appartenenti a una stessa emissione possano superare il 30% dell’ammontare complessivo del patrimonio netto.
7.3 In deroga alle restrizioni di cui al precedente punto 7.1, per i comparti la cui politica d’investimento consiste nel riprodurre un indice azionario o obbligazionario (denominato qui di seguito "Indice di Riferimento"), i limiti saranno portati ad un massimo del 20% per gli investimenti in azioni e/o obbligazioni emesse da una stessa entità, a condizione che:
▪ la composizione dell’indice sia sufficientemente diversificata;
▪ l’indice costituisca un benchmark rappresentativo del mercato al quale si riferisce;
▪ l’indice sia oggetto di un’adeguata pubblicazione.
Il limite del 20% di cui sopra è aumentato al 35% nel caso esso sia giustificato da condizioni eccezionali del mercato, ad esempio su mercati regolamentati in cui alcuni valori mobiliari o alcuni strumenti del mercato monetario risultino ampiamente dominanti. L’investimento sino a questo limite è consentito ad un solo emittente.
7.4
(1) Un comparto può acquisire le quote di OICVM e/o di altri OIC di cui all’articolo 6.1. a), a patto di non investire più del 20% del proprio patrimonio in uno stesso OICVM o altro OIC.
Ai fini dell’applicazione di questo limite d’investimento, ciascun comparto di un OIC a comparti multipli, è da considerarsi come un emittente distinto, a condizione che il principio della segregazione degli impegni dei diversi Comparti rispetto a terzi venga assicurato.
(2) Gli investimenti in quote di OIC che non siano OICVM non possono superare complessivamente il 30% del patrimonio di un OICVM.
Se un OICVM ha acquisito quote di un OICVM e/o di altri OIC, i patrimoni di suddetti OICVM o altri OIC non vengono cumulati ai fini dei limiti previsti all'articolo 1 precedente.
(3) Inoltre, quando un comparto investe in quote di altri OICVM e/o di altri OIC gestiti, direttamente o per delega, dalla stessa Società di Gestione oppure da tutt’altra società alla quale la Società di Gestione è legata nell’ambito di una comunità di gestione o di controllo oppure per mezzo di un’importante partecipazione diretta o indiretta, suddetta Società di Gestione o l’altra società non può fatturare diritti di sottoscrizione o di rimborso per l’investimento del comparto in quote di altri OICVM e/o di altri OIC.
7.5
a) La SICAV non può acquistare azioni con diritto di voto che le consentano di esercitare un’influenza significativa sulla gestione di un emittente.
b) La SICAV non può acquisire più del:
• 10% delle azioni senza diritto di voto di uno stesso emittente;
• 10% dei titoli di credito di uno stesso emittente,
• 10% degli strumenti del mercato monetario di uno stesso emittente;
• 25% di quote di uno stesso OICVM o altro OIC.
I limiti di cui al secondo, terzo e quarto capoverso del precedente punto 7.5. b) possono anche non essere rispettati al momento dell’acquisizione qualora l’importo lordo delle obbligazioni o degli strumenti del mercato monetario o l’importo netto dei titoli emessi non possa essere calcolato.
c) I limiti di cui ai precedenti punti 7.5. a) e b) non si applicano per quanto riguarda:
• i valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario emessi o garantiti da uno Stato membro o dai suoi enti pubblici territoriali;
• i valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario emessi o garantiti da uno Stato non appartenente all’UE;
• i valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario emessi da organismi internazionali a carattere pubblico al quale aderiscano uno o più Stati membri dell’UE.
7.6
a) La SICAV non può contrarre prestiti. Tuttavia, un comparto può acquisire valute attraverso prestiti incrociati in valuta (back to back loans);
b)
▪ In deroga al punto a), i comparti possono contrarre prestiti, a patto che questi ultimi siano temporanei e rappresentino al massimo il 10% del loro patrimonio;
▪ La SICAV può contrarre prestiti, nella misura in cui questi ultimi consentano l’acquisizione di beni immobili indispensabili all’esercizio diretto delle sue attività e rappresentino al massimo il 10% del suo patrimonio.
Qualora la SICAV sia autorizzata a contrarre prestiti ai sensi del precedente punto b), detti prestiti non porranno superare il 15% del suo patrimonio.
7.7
a) Xxxxxx comparto può concedere crediti, né farsi garante per conto di terzi.
b) Il punto a) non si oppone all’acquisizione, da parte dei comparti, di valori mobiliari, di strumenti del mercato monetario o di altri strumenti finanziari di cui all’articolo 6.1 a), g) e h), non interamente liberati,
7.8 Nessun comparto può effettuare vendite allo scoperto su valori mobiliari e strumenti del mercato monetario o altri strumenti finanziari di cui all’articolo 6.1 a), g) e h).
7.9
a) I comparti non devono necessariamente conformarsi ai limiti stabiliti nel presente articolo in caso di esercizio di diritti di sottoscrizione relativi a valori mobiliari o strumenti del mercato monetario facenti parte del loro patrimonio.
Pur nel rispetto del principio della ripartizione dei rischi, i comparti recentemente approvati possono derogare ai punti 1, 2, 3 e 4 del presente capitolo 7 per un periodo di sei mesi successivo alla data della loro approvazione.
b) Qualora i limiti citati al paragrafo a) vengano superati per ragioni che esulano dal controllo del comparto, o in seguito all’esercizio di diritti di sottoscrizione, obiettivo prioritario del comparto nell’ambito delle operazioni di vendita da esso effettuate dovrà essere quello di porre rimedio a tale situazione, tenendo conto degli interessi dei soci.
c) Durante il mese che precede un’operazione di chiusura, soppressione, liquidazione o scissione e nei trenta giorni che precedono un’operazione di fusione di comparti, si potrà derogare alla politica di investimento dei comparti interessati da tali operazioni, così come riportata nelle schede tecniche.
7.10 Gestione delle garanzie finanziarie per i prodotti derivati fuori borsa e le tecniche di gestione efficace del portafoglio
a) Criteri generali
Tutte le garanzie volte a ridurre l’esposizione al rischio di controparte dovranno soddisfare in qualsiasi momento i seguenti criteri:
• Liquidità: qualunque garanzia ricevuta in forma diversa da fondi in contanti presenterà una forte liquidità e sarà negoziata su un mercato regolamentato o nell’ambito di un sistema multilaterale di negoziazione, ricorrendo a metodi di determinazione dei prezzi trasparenti, affinché possa essere venduta rapidamente ad un prezzo prossimo alla valutazione preventiva alla vendita.
• Valutazione: le garanzie ricevute saranno valutate quotidianamente e gli attivi i cui prezzi sono soggetti ad una forte volatilità saranno accettati come garanzie solo in presenza di margini di sicurezza sufficientemente prudenti.
• Qualità di credito degli emittenti: la garanzia finanziaria ricevuta dovrà essere di qualità eccellente.
• Correlazione: la garanzia finanziaria ricevuta dovrà essere emessa da un'entità indipendente dalla controparte e non dovrà presentare una forte correlazione con la performance di quest’ultima.
• Diversificazione: la garanzia finanziaria dovrà essere sufficientemente diversificata in termini di paesi, mercati ed emittenti (a livello del patrimonio netto). Per quanto riguarda la diversificazione per emittenti, l’esposizione massima ad un emittente, attraverso le garanzie ricevuto, non potrà superare il 20% del patrimonio netto del comparto in questione. Tuttavia questo limite è innalzato al 100% per i titoli emessi o garantiti da uno Stato che aderisce allo Spazio economico europeo ("SEE"), sue collettività pubbliche, da uno Stato appartenente all'OCSE o da organismi internazionali a carattere pubblico, di cui fanno parte uno o più Stati aderenti allo SEE. Questi emittenti sono ritenuti di buona qualità (ovvero beneficano di un rating minimo BBB- / Baa3 emesso da una delle agenzie di rating riconosciute e/o considerate come tali dalla Società di Gestione). Inoltre, se il comparto ricorre a quest'ultima possibilità, dovrà detenere titoli appartenenti ad almeno 6 diverse emissioni, nessuna delle quali deve superare il 30% del patrimonio netto.
I rischi connessi alla gestione delle garanzie, come i rischi operativi e giuridici, saranno individuati, gestiti e limitati nell’ambito del processo di gestione dei rischi.
Le garanzie ricevute potranno essere interamente smobilizzate in qualunque momento, senza che occorra riferirne alla controparte né ottenerne l’accordo.
b) Tipi di garanzie autorizzati
I tipi di garanzie finanziarie consentiti sono i seguenti:
• liquidità denominate in una valuta di uno degli Stati membri dell’OCSE.
• titoli di credito di buona qualità (con rating minimo XXX-/ Xxx0 o equivalente, attribuito da una delle agenzie di rating), emessi da un emittente del settore pubblico di un paese dell’OCSE (Stati, sovranazionali,…) e la cui emissione ammonti almeno a EUR 250 milioni e con scadenza massima residua di 30 anni;
• titoli di credito di buona qualità (con rating minimo XXX-/ Xxx0 o equivalente, attribuito da una delle agenzie di rating), emessi da un emittente del settore privato di un paese dell’OCSE e la cui emissione ammonti almeno a EUR 250 milioni e con scadenza massima residua di 15 anni;
• azioni quotate o negoziate su un mercato regolamentato di uno Stato membro dell’Unione europea o su una borsa valori di uno Stato europeo facente parte dell’OCSE, purché tali azioni siano incluse in un indice importante;
• azioni o quote di organismi d'investimento collettivo che offrano un’adeguata liquidità e investano in strumenti del mercato monetario, in obbligazioni di buona qualità o in azioni conformi alle condizioni specificate sopra.
Il dipartimento Risk Management della Società di Gestione può imporre criteri più severi in termini di garanzie ricevute ed escludere in questo modo determinati tipi di strumenti, alcuni paesi, emittenti e, addirittura, titoli.
In caso di materializzazione del rischio di controparte, la SICAV potrebbe ritrovarsi proprietario della garanzia finanziaria ricevuta. Se la SICAV riesce ad alienare tale garanzia a un valore corrispondente a quello degli attivi prestati o ceduti, non subirà conseguenze finanziarie negative. In caso contrario (se il valore degli attivi ricevuti in garanzia è sceso al di sotto di quello degli attivi prestati o ceduti prima che si sia proceduto alla loro vendita), potrebbe subire una perdita corrispondente alla differenza tra il valore degli attivi prestati o ceduti e il valore della garanzia, una volta liquidata.
c) Livello delle garanzie finanziarie
La Società di Gestione ha introdotto una politica che prevede un livello di garanzia finanziaria in funzione del tipo di operazione.
Il livello di garanzia richiesto per gli strumenti finanziari negoziati fuori borsa e delle tecniche di gestione efficace del portafoglio è determinato dagli accordi stabiliti con ciascuna delle controparti, tenendo in considerazione fattori quali la natura e le caratteristiche delle transazioni, la qualità del credito e l’identità delle controparti, nonché le condizioni di mercato in vigore. In ogni momento, l’esposizione della controparte non coperta garanzia resterà al di sotto dei limiti di rischio di controparte stabiliti nel Prospetto.
In particolare per l’attività di prestito di titoli, il livello delle garanzie finanziarie corrisponderà al 100% del valore dei titoli prestati.
Per le operazioni repo e reverse repo, il livello delle garanzie finanziarie è del 100% all’avvio della transazione. Se l’importo della collateralizzazione scende al di sotto di questo livello, questo sarà oggetto di rettifiche, nel rispetto degli importi minimi trasferibili come stabiliti negli accordi stipulati con le controparti. In nessun caso, il rischio di controparte supererà i limiti regolamentari autorizzati.
Per gli strumenti finanziari derivati negoziati fuori borsa: Nell’ambito delle operazioni su strumenti finanziari negoziati fuori borsa, taluni comparti possono coprire alcune operazioni effettuando richieste di margine in cash nella divisa del comparto nel rispetto delle limitazioni di cui al punto 7.1 del presente Prospetto per quanto riguarda il rischio di controparte.
d) Politica in materia di riduzione
La Società di Gestione ha introdotto una politica di riduzione adeguata a ciascuna categoria di attivi ricevuti a titolo di garanzia finanziaria.
Per ciascuna delle categorie di attivi sotto riportata, la Società di Gestione può applicare le seguenti riduzioni e si riserva il diritto di applicare riduzioni supplementari in base alle condizioni di mercato:
Categorie di attivi | Riduzione |
Contanti | 0% |
Titoli di credito di emittenti del settore pubblico | 0-4% |
Titoli di credito di emittenti del settore privato | 2-5% |
Azioni, quote/azioni di OIC | 2-8% |
e) Restrizioni relative ai reinvestimento delle garanzie finanziarie ricevute
Le garanzie finanziarie in forma diversa dal contante non vengono né vendute, né reinvestite né impegnate.
Le garanzie ricevute in contanti possono essere unicamente depositate presso le controparti che rispondono ai criteri di ammissibilità sopra definiti, investite in prestiti di Stato di buona qualità, utilizzate ai fini di operazioni reverse repo richiamabili in qualunque momento o investite in fondi monetari a breve termine, nel rispetto dei criteri di diversificazione applicabili.
Sebbene investiti in attivi che presentano un grado di rischio limitato, gli investimenti effettuati potrebbero comunque comportare un lieve rischio finanziario.
f) Conservazione delle garanzie
In caso di trasferimento di proprietà, la garanzia ricevuta sarà custodita dal Depositario o da un sub- depositario. Per gli altri tipi di accordi che diano luogo a garanzie, queste ultime sono custodite da un depositario terzo soggetto ad una sorveglianza prudenziale e che non abbia nessun legame con il fornitore delle garanzie finanziarie.
Le garanzie ricevute potranno essere interamente smobilizzate in qualunque momento, senza che occorra riferirne alla controparte né ottenerne l’accordo.
g) Garanzia finanziaria a favore della controparte
Alcuni strumenti finanziari derivati possono essere sottoposti a depositi di garanzie collaterali iniziali a favore della controparte (in contanti e/o titoli).
h) Informazione periodica degli investitori
Informazioni supplementari sull’utilizzo delle suddette tecniche di gestione efficace del portafoglio sono riportate nelle relazioni annuali e semestrali.
7. 11. Valutazione
a) Repo e reverse repo
Le operazioni repo o reverse repo sono valorizzate in base al prezzo di vendita, maggiorato degli interessi. In caso di contratti superiori a tre mesi, lo spread di credito della controparte potrà essere rivalutato.
b) Prestito attivo di titoli
Le operazioni di prestito attivo di titoli non sono contabilizzate singolarmente nel valore netto d’inventario, i ricavi generati sono contabilizzati mensilmente. I titoli oggetto di prestito rimangono valutati, in termini di VNI, sulla base delle regole di valutazione definite più avanti.
c) Garanzie
La garanzia collaterale ricevuta è valutata quotidianamente dalla Società di Gestione e/o dall’agente incaricato della garanzia collaterale. Questa valutazione segue i principi di valutazione definiti nel Prospetto con l'applicazione delle riduzioni in base al tipo di strumenti.
La garanzia collaterale fornita è valutata quotidianamente dalla Società di Gestione e/o dall’agente incaricato della garanzia collaterale.
8. Fattori di rischio
I vari comparti della SICAV possono essere esposti a rischi diversi in base alla loro politica d'investimento. Qui di seguito sono descritti i principali rischi a cui possono essere esposti i comparti. Ciascuna Scheda Tecnica riporta i rischi non marginali ai quali può essere esposto il comparto in questione.
Il valore netto d’inventario di un comparto può aumentare o diminuire e gli azionisti possono non coprire l’importo investito né ottenere alcun rendimento sul loro investimento.
La descrizione dei rischi che segue non pretende tuttavia di essere esaustiva e i potenziali investitori devono prendere conoscenza, da una parte del presente prospetto nella sua integralità e dall’altra parte "Profilo di rischio e di rendimento" contenuto nelle informazioni chiave per l’investitore.
Si consiglia inoltre ai potenziali investitori di rivolgersi a consulenti professionali prima di procedere a un investimento.
Rischio di perdita di capitale: L’investitore non beneficia di alcuna garanzia sul capitale investito nel comparto interessato; è possibile che il capitale investito non gli venga interamente restituito.
Rischio di tasso: Una variazione dei tassi (determinata, ad esempio, dall'inflazione) può comportare rischi di perdita e causare una diminuzione del valore netto d'inventario del comparto (specialmente in caso di aumento dei tassi se il comparto ha una sensibilità positiva ai tassi e in caso di calo dei tassi se il comparto ha sensibilità negativa ai tassi). Le obbligazioni a lungo termine (e i relativi prodotti derivati) sono più sensibili alle variazioni dei tassi di interesse.
Una variazione dell'inflazione, ovvero un aumento o diminuzione generale del costo della vita, è uno dei fattori che possono incidere sui tassi e quindi sul valore netto d’inventario.
Rischio connesso alla volatilità: Il comparto può essere esposto (per esempio mediante posizioni direzionali o di arbitraggio) al rischio di volatilità dei mercati e potrebbe quindi subire perdite, in funzione della sua esposizione, a fronte di variazioni del livello di volatilità di tali mercati.
Rischio di credito: Rischio di insolvenza di un emittente o di una controparte. Questo rischio contempla il rischio di evoluzione degli spread creditizi e il rischio di default.
Alcuni comparti possono essere esposti al mercato del credito e/o ad alcuni emittenti in particolare, le cui quotazioni evolvono in funzione delle attese del mercato sulle loro capacità di rimborsare il debito contratto. Questi comparti possono anche essere esposti al rischio di insolvenza di un emittente selezionato, o alla sua impossibilità di onorare il rimborso del suo debito, sotto forma di cedole e/o di capitale. A seconda che il comparto sia posizionato positivamente o negativamente sul mercato del credito e/o verso alcuni emittenti in particolare, un movimento rispettivamente al rialzo o al ribasso degli spread di credito, o anche un default, può influire negativamente sul valore netto d'inventario. Al momento della valutazione del rischio di credito di uno strumento finanziario, la Società di Gestione non farà affidamento in alcun caso, unicamente a rating esterni.
Tale rischio può essere più rilevante in alcuni comparti che ricorrono al debito ad alto rendimento, i cui emittenti sono considerati a rischio.
Rischio associato agli strumenti finanziari derivati: Gli strumenti finanziari derivati sono strumenti il cui valore dipende (o è derivato) da uno o più attivi finanziari sottostanti (azioni, tasso di interesse, obbligazioni, valute,...). L’utilizzo di derivati comporta quindi il rischio associato ai sottostanti. Questi possono essere utilizzati al fine di esporsi o porsi al riparo rispetto agli attivi sottostanti. In funzione delle strategie attuate, il ricorso agli strumenti finanziari derivati può comportare anche rischi di effetto leva (amplificazione dei movimenti al ribasso). In caso di strategia di copertura, gli strumenti finanziari derivati possono, in presenza di alcune condizioni di mercato, non essere perfettamente correlati rispetto alle attività da coprire. Per le opzioni, a causa della fluttuazione sfavorevole del prezzo degli attivi sottostanti, il comparto potrebbe perdere la totalità dei premi pagati. Gli strumenti finanziari derivati fuori borsa inducono inoltre un rischio di controparte (che può essere tuttavia attenuato da attivi ricevuti in collaterale) e possono comportare un rischio di valorizzazione, ovvero di liquidità (difficoltà di vendita o di chiusura delle posizioni aperte).
Rischio di cambio: il rischio di cambio deriva dagli investimenti diretti del comparto e dai sui interventi sugli strumenti finanziari a termine, con conseguente esposizione a una valuta diversa da quella di valorizzazione del comparto. Le variazioni del tasso di cambio di questa valuta rispetto a quella di valorizzazione del comparto possono influire negativamente sul valore degli attivi in portafoglio.
Rischio di controparte: I comparti possono utilizzare prodotti derivati negoziati fuori borsa e/o ricorrere a tecniche di gestione efficace del portafoglio. Tali operazioni possono generare un rischio di controparte, o perdite subìte in relazione agli impegni assunti presso una controparte inadempiente.
Rischio legato ai paesi emergenti: Le oscillazioni di questi mercati possono essere più accentuate e più rapide di quelle che caratterizzano i mercati sviluppati, il che può provocare un calo sostanziale del valore netto d'inventario in caso di movimenti contrari alle posizioni acquisite. La volatilità può essere indotta da un rischio globale del mercato o essere scatenata dalle vicissitudini di un solo titolo. Rischi di concentrazione settoriale possono inoltre prevalere su alcuni mercati emergenti. Tali rischi possono essere causa dell’aumento della volatilità. I paesi emergenti possono presentare forti incertezze politiche, sociali, legali e fiscali o legate ad altri eventi, in grado di influire negativamente sui comparti che investono in essi. Inoltre, i servizi locali di depositario o sub-depositario rimangono sottosviluppati in molti paesi non membri dell'OCSE e in taluni paesi emergenti, e le operazioni effettuate in questi mercati sono soggette a taluni rischi di transazione e di conservazione. In alcuni casi, la SICAV può non essere in grado di recuperare completamente o in parte il suo patrimonio o può esporsi a ritardi di consegna per recuperare il patrimonio.
Rischio legato a fattori esterni: Incertezza sulla continuità di alcuni fattori ambientali esterni (come il regime fiscale o le modifiche della normativa) suscettibili di ripercuotersi sul funzionamento del comparto. Il fondo può essere assoggettato ad un certo numero di rischi giuridici e regolamentari,
soprattutto ad interpretazioni o applicazioni delle leggi contraddittorie, incomplete, poco chiare e mutevoli, delle restrizioni all’accesso da parte del pubblico ai regolamenti, pratiche e usanze, all’ignoranza o alle infrazioni alle leggi da parte delle controparti e di altri partecipanti al mercato, di documenti di transazione incompleti o non corretti, all’assenza di clausole stabilite o disposte in modo conforme per ottenere risarcimento, la protezioni insufficiente degli investitori o l’assenza di applicazione delle leggi esistenti. Le difficoltà a far valere, proteggere e far rispettare i diritti possono avere un effetto negativo importante sul fondo e sulle sue operazioni. In particolare, i regolamenti fiscali possono essere modificati regolarmente o in base ad un'interpretazione controversa che comporta un aumento del carico fiscale sostenuto dall'investitore o dal Fondo su patrimonio, ricavi, utili di capitale, operazioni finanziarie o spese pagate o ricevute dai fornitori di servizi.
Rischio di regolamento: Rischio che il regolamento da parte di un sistema di pagamento non avvenga come previsto, perché il pagamento o la consegna a carico di una controparte non ha luogo o non viene effettuata conformemente alle condizioni iniziali. Tale rischio esiste nella misura in cui alcuni fondi investono in regioni i cui mercati finanziari non sono molto sviluppati. Nelle aree geografiche in cui i mercati finanziari sono ben sviluppati, questo rischio è limitato.
Rischio di leva: Rispetto ad altri tipi d'investimento, alcuni comparti possono trattare con un livello elevato di leva. L'utilizzo di leva può determinare una notevole volatilità e il comparto può subire perdite marcate in funzione del livello di leva.
Rischio di liquidità: Il rischio di liquidità viene definito come il rischio che una posizione, nel portafoglio del comparto, non possa essere ceduta, liquidata o chiusa per un costo limitato ed entro un periodo sufficientemente breve, compromettendo così la capacità del comparto di adempiere in qualsiasi momento all’obbligo di riacquistare le azioni degli azionisti su loro richiesta. In alcuni mercati (obbligazioni emergenti e ad alto rendimento, azioni con debole capitalizzazione borsistica...), le forbici di quotazione possono aumentare in condizioni di mercato meno favorevoli, il che può produrre un impatto sul valore netto d'inventario in caso di acquisti o di vendite degli attivi. Inoltre, in caso di crisi di tali mercati, i titoli possono divenire difficili da negoziare.
Rischio di consegna: Il comparto potrebbe voler liquidare attivi che al momento sono oggetto di un'operazione presso una controparte. In tal caso, il comparto richiederebbe alla controparte la restituzione di tali attivi. Il rischio di consegna viene definito come il rischio che la controparte, benché obbligata contrattualmente, non sia in grado, dal punto di vista operativo, di restituire gli attivi in tempo utile da consentire al comparto di onorare la vendita di tali strumenti sul mercato.
Rischio legato alle azioni: Alcuni comparti possono essere esposti al rischio dei mercati azionari (tramite valori mobiliari e/o prodotti derivati). Tali investimenti, che comportano un'esposizione all'acquisto o alla vendita, possono esporre al rischio di perdite consistenti. Una variazione del mercato azionario in senso inverso rispetto alle posizioni potrebbe comportare rischi di perdita e causare una diminuzione del valore netto d'inventario del comparto.
Rischio di arbitraggio: L'arbitraggio è una tecnica che consiste nel trarre vantaggio dagli scostamenti di corso rilevati (o anticipati) tra mercati e/o settori e/o titoli e/o valute e/o strumenti. In caso di andamento sfavorevole di tali arbitraggi (aumento delle operazioni di vendita e/o calo delle operazioni di acquisto), il valore netto d'inventario del comparto potrà diminuire.
Rischio di concentrazione: rischio legato a una concentrazione sostanziale degli investimenti in una categoria di attivi o su alcuni mercati. Ciò significa che l'evoluzione di tali attivi o mercati incide fortemente sul valore del portafoglio del comparto. Maggiore è la diversificazione del portafoglio del comparto, minore è il rischio di concentrazione. Tale rischio, ad esempio, è superiore su mercati
specifici (determinate regioni, settori o temi) che su mercati largamente diversificati (ripartizione mondiale).
Rischio di modello: Il processo di gestione di alcuni comparti si fonda sull'elaborazione di un modello che consente d'identificare determinati segnali sulla base di risultati statistici passati. Esiste il rischio che il modello non sia efficiente e che le strategie implementate causino una controperformance, poiché nulla garantisce che le passate situazioni di mercato si ripetano un futuro.
Rischio legato alle materie prime: Le materie prime potranno avere un'evoluzione notevolmente diversa dai mercati di valori mobiliari tradizionali (azioni, obbligazioni). Anche i fattori climatici e geopolitici possono alterare i livelli di offerta e domanda del prodotto sottostante, ossia possono modificarne la scarsità prevista sul mercato. Tuttavia, le materie prime, quali, l’energia, i metalli o i prodotti agricoli, potrebbero invece evolvere in modo più fortemente correlate tra loro. Un’evoluzione sfavorevole di tali mercati potrebbe causare una diminuzione del valore netto d’inventario del comparto.
Rischio di conflitti d’interesse: Una scelta della controparte orientata per motivi diversi dall’interesse esclusivo della SICAV, e/o un trattamento disuguale nella gestione di portafogli equivalenti potrebbero costituire le principali fonti di conflitti d'interesse.
Rischio legato all'investimento in Contingent Convertible Bonds ("Xxxx xxxx"):
I Xxxx Xxxx – obbligazioni ibride convertibili, sono strumenti emessi da istituti bancari al fine di aumentare la loro riserva di capitale per adempiere ai nuove regolamenti bancari che li vincolano ad aumentare i margini di capitale.
▪ Xxxxxxx legato alla soglia di intervento: Questi titoli di debito sono automaticamente convertiti in azioni o svalutati (perdita di interessi e/o di capitale) al raggiungimento di soglie di intervento prestabilite, come ad esempio il mancato rispetto del livello minimo di capitale richiesto dall'emittente.
▪ Rischio di inversione della struttura del capitale: contrariamente alla strutturazione classica del capitale, gli investimenti nei Xxxx xxxx possono essere esposti al rischio di perdita di capitale, diversamente dai titolari di azioni.
▪ Annullamento discrezionale della cedola: il pagamento delle cedole non è garantito e può essere annullato in qualsiasi momento, a discrezione dell'azienda emittente.
▪ Rischio legato alla struttura innovativa dei Xxxx xxxx. L’innovazione non offre soltanto il ribasso storico sufficiente a consentire una migliore previsione del comportamento di questi strumenti in talune condizioni di mercato (come un problema globale nella classe di attivi, ad esempio).
▪ Rischio di rimborso differito: Benché i Xxxx xxxx siano strumenti cosiddetti perpetui, possono tuttavia essere rimborsati ad una determinata data ("data di call") e a livelli predeterminati con il consenso dell'autorità competente. Non è possibile garantire che i Xxxx xxxx siano rimborsati alla data prevista né che siano mai rimborsati. Di conseguenza, il comparto potrebbe non recuperare mai il suo investimento.
▪ L'investimento in questo tipo di strumenti è spesso motivato dal rendimento interessante che offrono. Questo rendimento interessante si spiega soprattutto con la loro complessità, che solo un investitore informato può essere in grado di comprendere.
Rischio di conservazione: il rischio di perdita di attivi detenuti da un depositario a causa di insolvenza, negligenza o atti fraudolenti del depositario o di un sub-depositario. Questo rischio è mitigato dagli obblighi regolamentari dei depositari.
Rischio giuridico: Il rischio di controversia di qualsiasi natura con una controparte o con terzi. La Società di Gestione mira a ridurre questo rischio attraverso l’attuazione di controlli e procedure.
Rischio operativo: Il rischio operativo comprende i rischi di perdite dirette o indirette connesse ad un certo numero di fattori (ad esempio gli errori umani, le frodi e gli atti malevoli, i guasti dei sistemi informatici e gli eventi esterni, ecc.) che potrebbero avere un impatto negativo sul comparto e/o sugli investitori. La Società di Gestione mira a ridurre questo rischio attraverso l’attuazione di controlli e procedure.
Rischio di investimento ESG: Il rischio d’investimento ESG da riferimento ai rischi indotti dalla considerazione di fattori ESG nel processo di gestione, quali l’esclusione di attività di emittenti, o l’integrazione di rischi di sostenibilità nella selezione e/o l’allocazione degli emittenti in portafoglio.
Maggiore è la considerazione di questi fattori, maggiore sarà il rischio di investimento ESG.
La metodologia si basa sulla definizione di modelli settoriali ESG da parte degli analisti ESG interni del gestore. I limiti della ricerca sono in gran parte legati alla natura, alla postata e alla coerenza dei dati ESG disponibili attualmente.
- Natura: Alcune dimensioni ESG si prestano meglio a informazioni qualitative narrative. Tali informazioni sono soggette a interpretazione e introducono di conseguenza un grado di incertezza nei modelli.
- Portata: Una volta definite le dimensioni ESG che gli analisti ritengono importanti per ogni settore, non vi è garanzia che i dati siano disponibili per tutte le aziende del settore. Per quanto possibile, i dati mancanti saranno completati dall’analisi ESG propria del gestore.
- Omogeneità: i diversi fornitori di dati ESG applicano metodologie diverse. Anche presso un unico fornitore, dimensioni ESG analoghe possono essere trattate differentemente in base al settore. Ciò rende più difficile il confronto dei dati di diversi fornitori.
L’assenza di definizioni ed etichette comuni o armonizzate che integrano i criteri ESG e di sostenibilità su scala europea può tradursi in approcci diversi dei gestori per stabilire gli obiettivi ESG e stabilire se questi obiettivi sono stati raggiunti dai fondi che gestiscono.
La metodologia perseguita esclude o limita l'esposizione ai titoli di taluni emittenti per ragioni ESG. Di conseguenza, è possibile che talune condizioni di mercato generino opportunità finanziarie che potrebbero non essere sfruttate dal comparto.
A seconda del caso, le misure di esclusione o di integrazione relative al rischio di investimento ESG sono descritte nella sezione del Prospetto dedicata alla politica d'investimento e/o nella Scheda tecnica di ogni comparto.
Rischio di sostenibilità: il rischio di sostenibilità fa riferimento a ogni evento o situazione nel settore ambientale, sociale o di governance che potrebbe incidere sulla performance e/o sulla reputazione degli emittenti in portafoglio.
I rischi di sostenibilità possono essere suddivisi in 3 categorie:
- Ambientale: taluni eventi ambientali possono creare rischi fisici per le aziende in portafoglio. Tali eventi potrebbero ad esempio comportare conseguenze per il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, il cambiamento della composizione chimica degli oceani, ecc. Oltre ai rischi fisici, le aziende potrebbero anche essere colpite negativamente dalle misure adottate dai governi al fine di fronteggiare i rischi ambientali (come ad esempio una carbon tax). Questi rischi di attenuazione potrebbero incidere sulle aziende in base alla loro esposizione ai rischi summenzionati e alla loro capacità di adattamento a questi.
- Sociale: rinvia ai fattori di rischio legati al capitale umano, alla catena di approvvigionamento e al modo in cui le aziende gestiscono il loro impatto sulla società. Le tematiche relative all’uguaglianza di genere, alle politiche di remunerazione, alla salute e alla sicurezza e ai rischi associati alle condizioni di lavoro in generale dipendono dalla dimensione sociale. I rischi di violazione dei diritti umani o dei diritti del lavoro all’interno della catena di approvvigionamento fanno anch'essi parti della dimensione sociale.
- Di governance: Questi aspetti sono legati alle strutture di governance quali l’indipendenza del consiglio d'amministrazione, le strutture di gestione, le relazioni con i lavoratori, la remunerazione e la conformità alle pratiche fiscali. I rischi legati alla governance hanno come punto comune il fatto che provengono da una mancanza di sorveglianza dell’azienda e/o dall’assenza di incoraggiamento che spingano la direzione dell'azienda a far rispettare le norme previste in materia di governance.
Il rischio di sostenibilità può essere specifico dell’emittente, in funzione delle sue attività e pratiche, ma può anche essere dovuto al fattori esterni. Se un evento imprevisto sopravviene presso un emittente specifico, come uno sciopero del personale, o più in generale come una catastrofe ambientale, tale evento può incidere negativamente sulla performance del portafoglio. Inoltre, gli emittenti che adattano le loro attività e/o politiche possono essere meno esposti al rischio di sostenibilità.
Al fine di gestire l’esposizione al rischio, le misure di attenuazione possono essere le seguenti:
- esclusione di attività o di emittenti controversi
- esclusione di emittenti in base a criteri di sostenibilità
- integrazione dei rischi di sostenibilità nella selezione degli emittenti o della ponderazione degli emittenti nel portafoglio
- impegno e sana gestione degli emittenti
A seconda dei casi, tali misure sono descritte nella sezione del Prospetto dedicata alla politica d'investimento e/o nella Scheda tecnica di ogni comparto.
Rischio di copertura delle classi di azioni: In alcuni comparti, la SICAV può mettere a disposizione due tipi di copertura che hanno come obiettivo quello di ridurre il rischio di cambio: una copertura contro le oscillazioni della valuta di riferimento e una copertura contro l’esposizione di cambio degli attivi che compongono il portafoglio. Queste tecniche implicano rischi diversi.
Gli investitori devono essere consapevoli del fatto che poiché il processo di copertura di cambio non può essere totale e permanente, non può pertanto annullare del tutto il rischio di cambio e possono sussistere scarti di performance. Tutti i guadagni/le perdite che provengono dal processo di copertura sono sostenuti separatamente dai titolari di queste classi.
Rischio di modifica dell’indice di riferimento da parte del fornitore di tale indice: Si richiama l’attenzione degli azionisti sulla totale discrezione del fornitore dell’indice di riferimento di decidere, e quindi di modificare, le caratteristiche dell’indice di riferimento in questione per il quale opera in qualità di sponsor. In base ai termini del contratto di licenza, un fornitore di indici può non essere
tenuto a fornire ai detentori di licenza che utilizzano l’indice di riferimento in questione (inclusa la SICAV) un preavviso sufficiente di ogni modifica apportata a tale indice di riferimento. Di conseguenza, la SICAV non sarà necessariamente in grado di informare in anticipo gli azionisti dei comparti interessati circa le modifiche apportate alle caratteristiche dell’indice di riferimento in questione dal fornitore del medesimo.
Rischio legato al debito cinese (attraverso il sistema Bond Connect)
Bond Connect è un sistema di scambio che offre la possibilità agli investitori esteri di investire direttamente sul mercato obbligazionario interbancario della Cina continentale grazie al collegamento tra la Central Moneymarkets Unit (CMU) dell'Autorità monetaria di Hong Kong (HKMA) e i depositari centrali interessati nella Cina continentale.
Oltre al rischio legato ai paesi emergenti sopra citato, l'investimento nel mercato del debito cinese attraverso il programma Bond Connect può anche essere sottoposto ai seguenti rischi specifici:
▪ Rischi associati a una debole liquidità e ad una notevole volatilità:
Le obbligazioni cinesi sono accessibili solo ad alcuni investitori che utilizzano un programma specifico di accesso al mercato: il Bond Connect tra le Borse di Hong Kong e della Cina continentale. Poiché le condizioni di ingresso limitano i volumi scambiati, e pertanto la liquidità di talune obbligazioni, di conseguenza, queste possono accentuarne le fluttuazioni (sia al ribasso che al rialzo) ed essere oggetto di evoluzioni normative indeterminate. Non sono peraltro escluse restrizioni relative al rimpatrio di flussi finanziari verso l'estero. Inoltre, in occasione della vendita di obbligazioni cinesi, il comparto può essere esposto a costi operativi e di realizzazione importanti, ossia, in certa misura, subire delle perdite.
▪ Rischi legati alla detenzione di obbligazioni cinesi:
La detenzione delle obbligazioni cinesi si basa su si una struttura a tre livelli. Gli investitori esteri ammissibili non hanno l'obbligo di aprire conti di regolamento onshore e possono trattare con il loro depositario internazionale, a condizione che costui sia approvato dall'Autorità monetaria di Hong Kong (HKMA). Quindi, il (sub)-depositario detiene i titoli presso la Central Moneymarkets Unit (CMU), che detiene un conto nominee presso la China Central Depository Clearing Co. Ltd (CCDC).
In quanto nominee, CMU non è tenuta ad intentare alcuna azione o procedura giudiziaria per fare valere i diritti del comparto interessato. Inoltre, CMU non è il beneficiario economico dei titoli di credito, con il rischio che il concetto di beneficiario economico nella Cina continentale non sia riconosciuto e difeso qualora lo esigano le circostanze. Nel caso, poco probabile, di insolvenza di CCDC, nel quale quest'ultima sia dichiarata parte inadempiente, la responsabilità di CMU si limiterà ad assistere le parti interessate alla compensazione per inoltrare un reclamo nei confronti di CCDC. CMU si prodigherà in buona fede per recuperare le obbligazioni e le somme esigibili presso CCDC, ricorrendo alle vie giuridiche disponibili o attraverso la liquidazione di CCDC. In tal caso, il comparto interessato potrebbe subire un ritardo nel processo di recupero o non essere in grado di recuperare la totalità delle perdite presso CCDC.
▪ Rischi legati alle modalità di transazione e conservazione:
Il programma Bond Connect, non soddisfa tutti i criteri standard applicabili ai mercati sviluppati in termini di modalità di transazione, liquidazione e conservazione dei titoli. Esso è soggetto ad evoluzioni normative e operative quali, ad esempio e senza alcun intento limitativo, restrizioni di volumi o modifiche delle condizioni di ammissibilità degli investitori e/o dei titoli che vi sono scambiati. I giorni di quotazione sono inoltre soggetti all'apertura di vari mercati (Cina et Hong-Kong). Tali fattori possono rivelarsi un freno per investire e, soprattutto, disinvestire rapidamente su questo
segmento di mercato. Nel frattempo, il comparto può assistere ad un'evoluzione sfavorevole del valore dei titoli.
Inoltre, la valorizzazione di alcuni titoli può essere temporaneamente incerta (soprattutto, in caso di sospensione delle quotazioni) e il Consiglio di Amministrazione potrebbe allora essere indotto a valorizzare i titoli in questione sulla base delle informazioni a sua disposizione.
▪ Rischio di cambio legato al Renminbi:
Il Renminbi, noto internazionalmente anche come Yuan cinese (RMB, CNY o CNH), è la valuta di quotazione locale delle obbligazioni cinesi attraverso Bond Connect. Viene scambiato all'interno e all'esterno della Cina a tassi di cambio diversi e presenta un rischio elevato. L’evoluzione della politica di cambio condotta dalla Cina e, in particolare, la convertibilità tra le versioni locali e internazionali sono molto incerte. Non sono esclusi rischi di brusca svalutazione a breve e lungo termine, nonché sostanziali differenze temporanee di quotazione.
▪ Incertezze fiscali:
Le regolamentazioni e la fiscalità relative alle obbligazioni cinesi si rivelano incerte e subiscono regolarmente evoluzioni che possono condurre ad un'imposizione, anche retroattiva, delle plusvalenze. La Società di Gestione può quindi decidere di accantonare un onere fiscale, che potrebbe successivamente risultare eccedente o, al contrario, insufficiente. La performance del comparto che investe direttamente o indirettamente in obbligazioni cinesi può essere soggetta, anche negativamente, al prelievo effettivo e, all'occorrenza, all'accantonamento applicato.
▪ Rischio normativo:
La piattaforma Bond Connect è in corso di sviluppo. Taluni regolamenti in vigore non sono pertanto stati testati e possono subire modifiche. Di conseguenza, il comparto potrebbe esserne interessato.
▪ In linea generale, gli investimenti obbligazionari cinesi attraverso la piattaforma di scambi Bond Connect possono essere sottoposti ad atri rischi connessi alla Repubblica popolare cinese (RPC), come, senza tuttavia esservi limitati, il rischio di cambio della politica sociale o economica della RPC, i rischi connessi alla fiscalità della RPC, i rischi associati alla sospensione dei negoziati, i limiti di quota, il rischio geografico, di concentrazione e operativo.
Gli investitori potranno trovare ulteriori informazioni sul seguente sito:
xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xxx/xx/xxxxx.xxx
Rischio connesso ai “distressed debts”
Un “distressed debt” è un debito emesso da un’azienda in fallimento, o sull’orlo del fallimento, che comporta un rischio di insolvenza elevato.
Un investimento in questo tipo di debito implica un’amplificazione dei rischio di credito e di liquidità (quali sopra definiti) e di altri rischi, quali:
▪ Limitazioni a livello della negoziazione (per ragioni legali, di mercato e aziendali)
▪ Rischio di valutazione (soprattutto dovuto a un aumento dell’incertezza e a una debole liquidità)
▪ Rischio di ristrutturazione (in particolare riorganizzazione infruttuosa, ricevimento di attivi inammissibili o di attivi non conservati dal Depositario).
9. Risk Management
La Società di Gestione ha attuato un sistema di procedure di gestione dei rischi che consente di valutare il rischio delle posizioni e il loro contributo al rischio complessivo del portafoglio.
Il metodo di determinazione del rischio complessivo viene stabilito in funzione della politica e della strategia di investimento di ciascun comparto (anche in base all’utilizzo di strumenti finanziari derivati).
Uno dei due metodi seguenti è utilizzato per il controllo del rischio complessivo: il metodo delle passività o metodo del Value-at-Risk. Il metodo adottato è indicato nella Scheda Tecnica di ciascun comparto.
A) Metodo delle passività
Questo metodo consiste nel convertire gli strumenti finanziari derivati in posizioni equivalenti dell’attivo sottostante (all’occorrenza, in funzione della loro rispettiva sensibilità). In caso contrario, questa conversione può essere sostituita dal valore figurativo.
Uno strumento finanziario derivato non sarà preso in considerazione per il calcolo del rischio complessivo nelle seguenti situazioni:
• se la detenzione simultanea di tale strumento legato ad un attivo finanziario e di liquidità investite in attivi senza rischio è pari alla detenzione diretta dell’attivo finanziario in questione;
• se detto strumento finanziario scambia la performance di attivi finanziari detenuti nel portafoglio con la performance di altri attivi finanziari di riferimento (senza rischi aggiuntivi rispetto alla detenzione diretta degli attivi finanziari di riferimento).
Il comparto può procedere a compensazioni tra posizioni acquirenti e venditrici su strumenti finanziari derivati aventi per oggetto attivi sottostanti identici, indipendentemente dalla scadenza dei contatti. Inoltre, sono consentite le compensazioni anche tra strumenti derivati e attivi direttamente detenuti, a patto che le due posizioni abbiano per oggetto lo stesso attivo oppure attivi i cui rendimenti storici siano strettamente correlati. Le compensazioni possono avvenire in termini sia di valore di mercato che di indicatore di rischio.
Il rischio globale assunto dai comparti della SICAV non può superare il 210% del valore netto d’inventario.
B) Metodo del Value-at-Risk (VaR)
Un modello VaR è volto a quantificare la perdita potenziale massima che può essere generata dal portafoglio del comparto in condizioni normali di mercato. Tale perdita viene stimata su un determinato orizzonte temporale (periodo di possesso di 1 mese) e un intervallo di fiducia (99%).
Il Value-at-Risk può essere calcolato in termini assoluti o relativi.
• Limite di VaR relativo:
Il rischio complessivo legato all’insieme delle posizioni di portafoglio calcolato tramite il VaR non può essere superiore al doppio del VaR di un portafoglio di riferimento, dello stesso valore di mercato
del comparto. Tale limite gestionale è applicabile a tutti i comparti per i quali è possibile o adeguato definire un portafoglio di riferimento. Per i comparti interessati, il portafoglio di riferimento è riportato nella Scheda Tecnica.
• Limite di VaR assoluto:
Il rischio complessivo legato all’insieme delle posizioni di portafoglio calcolato mediante il VaR non può superare un VaR assoluto del 20%. Tale VaR deve essere calcolato sulla base dell’analisi del portafoglio di investimento.
In caso di calcolo del rischio complessivo tramite il metodo del VaR, il livello di leva atteso e la possibilità di livelli più elevati di effetto leva sono riportati nella Scheda Tecnica del comparto interessato.
10. Le azioni
Fin dalla loro emissione, le azioni della SICAV partecipano in eguale maniera agli eventuali utili e dividendi della SICAV, nonché ai proventi della sua liquidazione. Le azioni non conferiscono alcun diritto di opzione o di prelazione; ciascuna azione intera, indipendentemente dal suo valore netto d'inventario, dà diritto a un voto in occasione delle Assemblee Generali degli azionisti. Le azioni devono essere interamente liberate e sono prive di valore nominale.
Il numero di azioni che si possono emettere non è soggetto ad alcun limite. In caso di liquidazione, ogni azione dà diritto a una percentuale dei proventi netti di liquidazione.
Per ciascun comparto la SICAV propone più classi di azioni, come viene riportato in dettaglio nelle Schede Tecniche. Le azioni sono disponibili unicamente in forma nominativa.
Gli azionisti non riceveranno alcun certificato rappresentativo delle loro azioni, salvo dietro loro espressa richiesta. La SICAV si limiterà ad emettere una conferma dell’avvenuta iscrizione nel registro.
Potranno essere emesse frazioni di azioni fino ad un millesimo.
11. Quotazione delle azioni
Le azioni potranno essere quotate presso la Borsa di Lussemburgo, su decisione del Consiglio d'amministrazione.
12. Emissione delle azioni e procedura di sottoscrizione e di pagamento
Il Consiglio di Amministrazione è autorizzato a emettere azioni in qualunque momento e senza limite alcuno. Le azioni devono essere interamente liberate.
Sottoscrizione ordinaria
Le azioni sono emesse ad un prezzo corrispondente al valore patrimoniale netto per azione della classe corrispondente. Tale prezzo sarà eventualmente maggiorato di una commissione di sottoscrizione,
spettante agli agenti incaricati del collocamento, o secondo quanto riportato nelle Schede tecniche dei comparti.
Il Consiglio di Amministrazione della SICAV si riserva il diritto di istituire delle modalità diverse per alcuni Paesi, al fine di rispettare le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative di tali Paesi e a condizione che la documentazione di investimento in tali Paesi faccia debito riferimento a siffatte specificità.
Procedura
La Data del valore netto d’inventario (“VNI”), (“ Data del VNI”), la Data di valutazione, e l'ora limite di ricevimento applicabili alle domande di sottoscrizione sono descritte nelle Schede tecniche.
Ogni riferimento a una Data di VNI è da considerare come ogni Giorno lavorativo al quale è datato il valore netto d’inventario e come precisato nelle Schede tecniche. La Società di Gestione potrà considerare taluni giorni come estranei alle Dati di VNI se le banche, le borse e/o i mercati regolamentati interessati (ossia i mercati in cui il comparto è maggiormente investito), quali stabiliti dalla Società di Gestione per ciascun comparto, sono chiusi ai fini della negoziazione e/o di regolamento. Un elenco dei giorni considerati come non Date di VNI per i diversi comparti è disponibile al sito Internet xxx.xxxxxxxx.xxx.
La SICAV avrà però la facoltà, a discrezione del proprio Consiglio d'Amministrazione, di accordare deroghe ai distributori, dietro richiesta di questi ultimi, concedendo loro un equo termine aggiuntivo massimo di un’ora e mezza dopo il cut-off ufficiale della SICAV, al fine di consentire loro di centralizzare, globalizzare ed inviare gli ordini all'Agente per i Trasferimenti; il valore netto d'inventario rimarrà ignoto.
Le richieste dovranno riportare il comparto, il numero di azioni desiderate e precisare se si tratta di azioni di capitalizzazione o di azioni di distribuzione; esse dovranno inoltre essere accompagnate da una attestazione che l’acquirente ha ricevuto e preso visione della copia del presente Prospetto e che la richiesta di sottoscrizione è stata presentata conformemente ai termini del Prospetto. Tale richiesta dovrà indicare il nome e l’indirizzo della persona a nome della quale le azioni verranno registrate, nonché l’indirizzo al quale dovrà essere inviata la conferma d’iscrizione nel registro degli azionisti.
Successivamente alla determinazione del prezzo al quale le azioni saranno emesse, l'Agente per i Trasferimenti informerà l’agente di vendita il quale comunicherà a sua volta all’acquirente l’importo totale da versare, comprensivo della commissione di emissione per il numero di azioni richieste.
Il pagamento integrale, compresa ogni commissione di emissione, deve essere ricevuto entro il termine descritto nelle Schede tecniche.
Il pagamento dell'importo globale deve essere effettuato nella valuta della classe, o in ogni altra valuta su decisione preventiva del Consiglio d'amministrazione.
Sarà effettuato con bonifico in favore dell’Agente per i Trasferimenti per conto della SICAV. Al fine di una corretta identificazione, gli acquirenti dovranno dare disposizioni alle banche di informare l'Agente per i Trasferimenti dell’avvenuto pagamento indicando il nome dell’acquirente.
Qualora una richiesta di sottoscrizione scritta e il relativo pagamento non siano pervenuti entro questa data, tale richiesta potrà essere respinta e qualsiasi attribuzione di azioni effettuata sulla base della stessa sarà annullata. Qualora un pagamento relativo a una domanda di sottoscrizione sia ricevuto successivamente alla scadenza stabilita, l'Agente per i Trasferimenti potrà gestire tale richiesta calcolando il numero di azioni da sottoscrivere mediante siffatto importo (ivi compresa la
commissione di vendita applicabile) in base alla determinazione del valore patrimoniale netto successiva alla ricezione del pagamento.
Qualora una richiesta non venga accolta in tutto o in parte, l’importo versato o il saldo sarà rimborsato al richiedente a mezzo posta o tramite bonifico bancario, a rischio di quest’ultimo.
Disposizioni generali
La SICAV si riserva il diritto di respingere qualsiasi richiesta di sottoscrizione o di accettarla solo in parte. Inoltre, ai sensi dello statuto sociale, il Consiglio di Amministrazione si riserva il diritto di sospendere in qualsiasi momento e senza preavviso l’emissione e la vendita di azioni della SICAV.
La SICAV non emetterà alcuna azione durante i periodi in cui la stessa sospenderà la determinazione del valore netto d’inventario per azione in virtù dei poteri ad essa conferiti dallo statuto sociale e riportati nel presente Prospetto. Comunicazione di tale sospensione verrà inviata a tutti coloro che avranno presentato una richiesta di sottoscrizione. Nel corso di tale interruzione, le richieste presentate o in sospeso potranno essere ritirate mediante notifica scritta, a condizione che l'Agente per i Trasferimenti le abbia ricevute prima della revoca della sospensione. Qualora le richieste non vengano ritirate, esse saranno gestite alla prima Data di valutazione successiva alla fine del periodo di sospensione.
13. Conversione di azioni
Qualunque azionista può richiedere la conversione, in tutto o in parte, delle proprie azioni in azioni di un’altra classe o di un altro comparto, purché ne soddisfi i requisiti, inviandone preavviso scritto, a mezzo telex o telefax, all'Agente per i Trasferimenti.
La Data di VNI (come definita al Capitolo Emissione di azioni e procedura di sottoscrizione e di pagamento), la Data di valutazione, e l'ora limite di ricevimento applicabili alle domande di sottoscrizione sono descritte nelle Schede tecniche.
La SICAV avrà però la facoltà, a discrezione del proprio Consiglio d'amministrazione, di accordare deroghe ai distributori, dietro richiesta di questi ultimi, concedendo loro un equo termine aggiuntivo massimo di un’ora e mezza dopo il cut-off ufficiale della SICAV, al fine di consentire loro di centralizzare, globalizzare ed inviare gli ordini all’Agente per i Trasferimenti; il valore netto d’inventario rimarrà ignoto.
Salvo in caso di sospensione della determinazione del valore netto d'inventario, la conversione verrà effettuata alla Data di valutazione successiva alla ricezione della relativa domanda, a un tasso calcolato facendo riferimento al prezzo delle azioni dei comparti azionari in questione stabilito il giorno stesso. Il tasso in base al quale viene effettuata la conversione di tutte o di parte delle azioni di un comparto o classe ("il comparto o la classe d’origine") in azioni di un altro comparto o classe ("il nuovo comparto o la nuova classe") viene determinato secondo la formula seguente:
A = B x C x E
D
A =indica il numero di azioni del nuovo comparto (o classe);
B =indica il numero di azioni del comparto (o classe) d’origine;
C = indica il valore patrimoniale netto per azione del comparto (o classe) d’origine, calcolato alla data di valutazione in questione;
D =indica il valore patrimoniale netto per azione del nuovo comparto (o classe), calcolato alla data di valutazione in questione e
E =indica il tasso di cambio medio tra la valuta del comparto da convertire e la valuta del comparto da attribuire alla data di valutazione in questione.
Dopo la conversione, i soci saranno informati dall’Agente per i Trasferimenti del numero di azioni del nuovo comparto (o della nuova classe) a loro spettanti, nonché del relativo prezzo.
14. Riscatto di azioni
Gli azionisti hanno il diritto di richiedere, in qualsiasi momento e senza limite alcuno, il rimborso delle proprie azioni da parte della SICAV. Le azioni rimborsate da quest’ultima verranno annullate.
Procedura di rimborso
Qualora un azionista desideri richiedere il rimborso delle proprie azioni in tutto o in parte, esso potrà farne domanda scritta all'Agente per i Trasferimenti. La domanda sarà irrevocabile (fatto salvo quanto disposto di seguito nel caso di sospensione temporanea dei rimborsi) e dovrà indicare il numero, il comparto e la classe delle azioni di cui si richiede il rimborso, nonché, qualora si tratti di azioni nominative, il nome a cui risultano registrate. La richiesta deve essere accompagnata dal nome con il quale queste ultime sono registrate e dai documenti attestanti un eventuale trasferimento.
La Data di VNI, (come definita al Capitolo Emissione di azioni e procedura di sottoscrizione e di pagamento) la Data di valutazione e l'ora limite di ricevimento applicabili alle domande di rimborso sono descritte nelle Schede tecniche.
La SICAV avrà però la facoltà, a discrezione del proprio Consiglio d'amministrazione, di accordare deroghe ai distributori, dietro richiesta di questi ultimi, concedendo loro un equo termine aggiuntivo massimo di un’ora e mezza dopo il cut-off ufficiale della SICAV, al fine di consentire loro di centralizzare, globalizzare ed inviare gli ordini all’Agente per i Trasferimenti; il valore netto d’inventario rimarrà ignoto.
Una volta determinato il prezzo di riscatto, l'Agente per i Trasferimenti ne darà, per quanto possibile, comunicazione ai richiedenti.
Il pagamento del prezzo delle azioni rimborsate sarà effettuato entro i termini descritti nelle Schede tecniche.
I pagamento dell'importo globale dovuto sarà effettuato nella valuta della classe.
Il pagamento sarà effettuato tramite bonifico bancario a favore del conto indicato dall'azionista o mediante assegno spedito per posta all'azionista.
Il prezzo di rimborso delle azioni della SICAV potrà essere superiore o inferiore al prezzo di acquisto pagato dall'azionista all’atto della sottoscrizione, in funzione dell’apprezzamento o del deprezzamento del valore patrimoniale netto.
Sospensione temporanea del riscatto
Il diritto di ciascun azionista di richiedere alla SICAV il rimborso delle proprie azioni sarà sospeso nel periodo di interruzione della determinazione del valore netto d'inventario per azione da parte della SICAV in virtù delle disposizioni riportate al capitolo "Sospensione temporanea del calcolo del valore netto d'inventario" del Prospetto. Gli azionisti che presentino richiesta di rimborso delle azioni saranno avvisati dell’inizio e della fine di tale periodo di sospensione. Le azioni in questione saranno rimborsate il primo Xxxxxx lavorativo in Lussemburgo successivo alla cessazione di tale sospensione.
Qualora la durata della sospensione si protragga per oltre un mese dalla notifica della domanda di rimborso, essa potrà essere annullata mediante comunicazione scritta all’Agente per i Trasferimenti, a condizione che tale comunicazione pervenga all’Agente per i Trasferimenti prima della cessazione della sospensione.
Se il totale delle domande di rimborso(*) ricevute, per un comparto, in una data Data di valutazione, riguarda più del 10% del patrimonio totale del comparto, il Consiglio d'amministrazione o la Società di Gestione per conto del fondo, possono decidere di differire tutte o parte di queste domande per un periodo che il Consiglio d'amministrazione o la Società di Gestione considerano essere nel migliore interesse del comparto, senza tuttavia oltrepassare in linea di principio dieci (10) Giorni lavorativi per ciascun rimborso in sospeso.
Ogni domanda di rimborso così differita trattata con priorità rispetto alle domande di rimborso nei Giorni di valutazione seguenti.
Il prezzo che sarà applicato a tali rimborsi differiti sarà il prezzo del valore netto d’inventario del comparto nel giorno in cui le domande saranno state soddisfatte (ossia il valore netto d’inventario calcolato dopo il periodo di riferimento).
(*) comprese le richieste di conversione da un comparto ad un altro comparto della SICAV.
15. Market Timing e Late Trading
Le pratiche di Market Timing e Late Trading di seguito definite sono formalmente vietate per quanto riguarda le richieste di sottoscrizione, rimborso e conversione.
La SICAV si riserva la facoltà di rifiutare le domande di sottoscrizione o conversione di un investitore qualora essa sospetti che tale investitore possa svolgere siffatte pratiche e potrà adottare, a seconda del caso, le misure necessarie al fine di proteggere gli altri azionisti.
15.1. Market Timing
Le pratiche associate al Market Timing non sono ammesse.
Per Market Timing si intende la tecnica di arbitraggio con cui un investitore sottoscrive e chiede il rimborso o converte sistematicamente quote o azioni di uno stesso organismo di investimento collettivo in un breve lasso di tempo, sfruttando i fusi orari e/o le imperfezioni o i difetti del sistema di determinazione del valore netto d'inventario di tale organismo di investimento collettivo.
15.2. Late Trading
Le pratiche associate al Late Trading non sono ammesse.
Per Late Trading si intende l’accettazione di una richiesta di sottoscrizione, conversione o rimborso ricevuta dopo il termine massimo di accettazione delle domande (cut-off time) del giorno in questione
e la sua espletazione al prezzo determinato in base al valore netto d’inventario applicabile in tale data.
16. Lotta contro il riciclaggio di capitali e il finanziamento del terrorismo
16.1. Identificazione dei sottoscrittori
La SICAV, la Società di gestione, l’Agente per i Trasferimenti e tutti gli agenti di vendita devono in ogni momento conformarsi alla regolamentazione lussemburghese in vigore relativa alla lotta contro il riciclaggio di capitali e il finanziamento del terrorismo, nonché alla prevenzione dell’impiego del settore finanziario a tali fini.
Nell’ottica della lotta contro il riciclaggio di capitali e il finanziamento del terrorismo, la SICAV, la Società di gestione, l’Agente per i Trasferimenti sovrintenderanno al rispetto della legislazione lussemburghese applicabile in materia e si accerteranno che l’identificazione dei sottoscrittori venga effettuata in Lussemburgo, nel rispetto della regolamentazione in vigore, come (elenco non esaustivo) la Direttiva (UE) 2015/849, la legge del 12 novembre 2004 e il regolamento CSSF N. 12-02 del 14 dicembre 2012, e successive modifiche apportate di volta in volta.
Spetta all'Agente per i Trasferimenti conformarsi alla regolamentazione lussemburghese quando viene presentata una richiesta di sottoscrizione. Pertanto, quando un azionista o un futuro azionista presenta la sua domanda, l’Agente per i Trasferimenti è tenuto a procedere all’identificazione del cliente e dei suoi beneficiari effettivi e alla verifica della loro identità, sulla base di documenti, dati o informazioni provenienti da fonti affidabili e indipendenti, applicando un approccio basato sui rischi.
Se le azioni sono sottoscritte da un intermediario che agisce per conto di altri, l’Agente per i Trasferimenti deve attuare misure di vigilanza rafforzate nei confronti di tale intermediario, volte soprattutto ad analizzare la solidità del quadro di controllo della lotta contro il riciclaggio di capitali e il finanziamento del terrorismo di quest’ultimo.
In caso di dubbi circa l'identità di colui che richiede la sottoscrizione o il riscatto delle azioni, a causa dell'assenza, dell'irregolarità o della carenza delle prove relative alla sua identità, l'Agente per i Trasferimenti ha il dovere di sospendere tale richiesta e persino di respingere la richiesta di sottoscrizione per le ragioni esposte in precedenza. In tal caso, l'Agente per i Trasferimenti non sarà soggetto ad alcuna spesa o interesse.
16.2. Identificazione del rischio a livello di investimento
Inoltre, nel quadro dell’esecuzione di operazioni di investimento, la SICAV, la Società di gestione, secondo il caso, l’entità a cui è delegata la funzione di gestione del portafoglio, devono effettuare un’analisi del rischio di riciclaggio di capitali e di finanziamento del terrorismo presentato dall’investimento e intraprendere misure di vigilanza adattate al rischio valutato e documentato.
17. Valore patrimoniale netto
Il valore netto d’inventario delle azioni di ciascun comparto viene determinato nella valuta del comparto stesso, ai sensi dello statuto sociale, il quale prevede che tale determinazione venga effettuata almeno due volte al mese.
Il valore netto d'inventario dei comparti attivi viene calcolato a Lussemburgo ogni data di valutazione (la "Data di valutazione"), così come indicato nelle schede tecniche. Il valore netto d'inventario viene determinato in base alle ultime quotazioni note sui mercati in cui i titoli detenuti nel portafoglio sono principalmente negoziati. Ogni riferimento a una Data di valutazione deve essere compreso come ogni Giorno lavorativo nel corso del quale il valore netto d’inventario della Data del VNI è determinato e come precisato nelle Schede tecniche.
In linea di principio, il valore netto d'inventario di ciascun comparto fluttuerà in funzione del valore degli attivi inclusi nel portafoglio sottostante.
Per la determinazione del patrimonio netto, i ricavi e le spese saranno contabilizzati fino al giorno di pagamento valido per le sottoscrizioni e i rimborsi che saranno trattati in base al valore netto d'inventario applicabile. Il valore dei titoli detenuti alla fine di ciascuna Data di valutazione viene determinato in conformità allo statuto della SICAV che stabilisce, fra l’altro, i seguenti criteri per la determinazione di tale valore:
La valutazione del patrimonio netto di ciascun comparto verrà effettuata nella maniera seguente:
I. Gli attivi della SICAV includeranno in particolare:
(a) tutte le disponibilità in cassa o in deposito, ivi compresi gli interessi maturati;
(b) tutti gli effetti e le cambiali pagabili a vista nonché i crediti (ivi compresi i risultati della vendita di titoli non ancora riscossi);
(c) tutti i titoli, le quote, le azioni, le obbligazioni, i diritti d’opzione o di sottoscrizione e ogni altro investimento e valore mobiliare di proprietà della SICAV;
(d) tutti i dividendi e distribuzioni dovuti alla SICAV (fermo restando che la SICAV potrà procedere a rettifiche onde tenere conto delle fluttuazioni del valore di mercato dei valori mobiliari dovuti a pratiche quali la contrattazione ex-dividendi o ex-diritti o pratiche analoghe);
(e) tutti gli interessi maturati sui titoli di proprietà della SICAV, salvo che tali interessi siano inclusi nel valore capitale di detti titoli;
(f) le spese di costituzione della SICAV relativamente alla quota non ammortizzata;
(g) ogni altra attività di qualsiasi natura, ivi compresi i risconti attivi.
Il valore dei suddetti attivi sarà determinato come segue:
(a) Le quote di OIC sono valutate in base al loro ultimo valore netto d’inventario disponibile, salvo se l’ultimo valore netto d’inventario pubblicato risale a oltre 10 Giorni lavorativi dopo la Data di valutazione, nel qual caso esso verrà calcolato con prudenza e buona fede e secondo i principi e le procedure generalmente ammessi.
(b) Il valore delle disponibilità in cassa o in deposito, degli effetti e delle cambiali pagabili a vista e dei crediti, dei risconti attivi nonché dei dividendi e degli interessi annunciati o maturati, ma non ancora riscossi, sarà costituito dal valore nominale degli stessi, a meno che l'incasso di tale valore sia ritenuto improbabile. In tal caso, il valore delle attività in
questione sarà determinato detraendo un importo che la SICAV riterrà adeguato per tenere conto del valore reale di tali attività.
(c) La valutazione di qualsiasi valore ammesso alla quotazione ufficiale di borsa o negoziato in un altro mercato regolamentato, regolarmente funzionante, riconosciuto e aperto al pubblico si basa sull’ultimo corso di borsa noto in Lussemburgo alla Data di valutazione; ove tali valori siano negoziati in più mercati, la valutazione si baserà sull’ultimo corso noto del principale mercato di contrattazione; qualora l’ultimo corso noto non sia ritenuto rappresentativo, la valutazione si baserà sul probabile valore di realizzo stimato con prudenza e secondo buona fede dal Consiglio di Amministrazione.
(d) I valori non quotati in borsa, né negoziati in un mercato borsistico o altro mercato regolamentato, regolarmente funzionante, riconosciuto e aperto al pubblico saranno valutati in base al probabile valore di realizzo stimato con prudenza e secondo buona fede.
(e) Le liquidità e gli strumenti del mercato monetario saranno valutati al loro valore nominale maggiorato degli interessi maturati o in base all’ammortamento lineare.
(f) Tutte le altre attività saranno valutate dagli amministratori sulla base del probabile valore di realizzo stimato in buona fede e secondo i principi e le procedure generalmente ammessi.
Il Consiglio di Amministrazione potrà permettere, a sua totale discrezione, l’utilizzo di ogni altro metodo di valutazione generalmente ammesso, se ritiene che tale valutazione rifletta meglio il probabile valore di realizzo di un’attività detenuta dalla SICAV.
II. Le passività della SICAV includeranno in particolare:
(a) tutti i prestiti contratti, gli effetti scaduti e i debiti;
(b) tutte le spese amministrative maturate o pagabili (ivi comprese, ma non solo, le remunerazioni dei gestori, dei depositari, dei mandatari e degli agenti della SICAV);
(c) tutte le obbligazioni note, maturate e non, ivi comprese le obbligazioni contrattuali di pagamento di importi in denaro o in natura giunte a scadenza, allorché la Data di valutazione coincida con quella di determinazione degli aventi diritto;
(d) un accantonamento adeguato per future imposte e tasse sul capitale e sul reddito maturate sino alla Data di valutazione, come determinato periodicamente dalla SICAV, nonché altre eventuali riserve autorizzate o approvate dal Consiglio di Amministrazione;
(e) ogni altra passività della SICAV di qualsiasi tipo e natura, ad eccezione delle passività rappresentate dai mezzi propri. Per la valutazione di queste altre passività, la SICAV considererà tutte le spese a suo carico, e precisamente: le spese di costituzione, le spese pagabili alle controparti che forniscono un servizio alla SICAV, e tra le altre le commissioni di gestione, performance e consulenza, le commissioni versate al Depositario e agenti corrispondenti, all’Agente Amministrativo, all’Agente per i Trasferimenti, agli Agenti Pagatori, ecc., incluse le spese "out-of-pocket", le spese legali e le spese di revisione, le spese di promozione, le spese di stampa e di pubblicazione dei documenti riguardanti la vendita di azioni nonché di qualunque altro documento relativo alla SICAV, e in particolare le relazioni finanziarie, le spese di convocazione e di tenuta delle assemblee degli azionisti e le spese legate a un’eventuale variazione dello statuto, le spese di convocazione e di tenuta
delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, le spese di trasferta ragionevolmente sostenute dagli amministratori nell’esercizio delle loro funzioni, nonché i gettoni di presenza, le spese legate all’emissione e al riscatto di azioni, le spese legate al pagamento di dividendi, le tasse dovute alle autorità di supervisione estera nel paese in cui è registrata la SICAV, incluse le commissioni e spese pagabili ai rappresentanti permanenti sul posto, come pure i costi legati al mantenimento delle registrazioni, le tasse, imposte e diritti prelevati dalle autorità governative, le spese di quotazione e mantenimento in Borsa, le spese finanziarie, bancarie o di intermediazione, le spese e costi legati alla sottoscrizione di un abbonamento o di una licenza, o a qualsiasi altra richiesta di dati o informazioni a pagamento presso fornitori di indici finanziari, agenzie di rating o qualunque altro fornitore di dati, nonché tutte le altre spese di esercizio e amministrative. Ai fini della valutazione dell’importo di tali passività, la SICAV potrà tenere conto delle spese amministrative e di altra natura aventi carattere regolare o periodico, per la durata di un anno o per un periodo diverso ripartendo proporzionalmente il suddetto importo per frazioni di detto periodo, o potrà fissare una commissione calcolata e pagabile secondo le modalità specificate nei documenti di vendita.
III. Le azioni della SICAV di cui sia stato richiesto il riscatto saranno considerate emesse ed esistenti sino alla chiusura della Data di valutazione applicabile al riscatto in questione e, a partire da quel momento e sino al pagamento, il prezzo di riscatto sarà considerato una passività della SICAV.
Le azioni che la SICAV deve emettere in conformità alle richieste di sottoscrizione ricevute saranno considerate come emesse a partire dalla chiusura della Data di valutazione presa in considerazione per il calcolo del prezzo di emissione, e il prezzo di emissione sarà considerato come un credito della SICAV sino al ricevimento del relativo pagamento.
IV. Per quanto possibile, si terrà conto di tutti gli investimenti o disinvestimenti decisi dalla SICAV sino alla Data di valutazione.
V. Il valore patrimoniale netto di ciascun comparto sarà espresso nella valuta indicata dal Consiglio di Amministrazione e precisata nelle Schede tecniche.
Tutte le attività non espresse nella valuta del comparto saranno convertite al tasso di cambio in vigore alla data che funge da riferimento per il calcolo del valore netto d'inventario.
Il valore netto d'inventario della SICAV è pari alla somma dei valori netti dei diversi comparti. Il capitale della SICAV è sempre pari al valore patrimoniale netto della SICAV. La valuta di consolidamento è l'EUR.
VI. Per ogni comparto sarà costituito un portafoglio di attività comuni, procedendo nel seguente modo:
(a) i proventi dell'emissione di azioni di un comparto saranno imputati, nei libri contabili della SICAV, al portafoglio di attività stabilito per tale comparto; le attività, le passività, i ricavi e le spese relativi a tale comparto saranno imputati al portafoglio di attività del comparto stesso;
(b) le attività derivanti da altre attività saranno imputate, nei libri contabili della SICAV, allo stesso portafoglio delle attività dalle quali derivano. Ogniqualvolta un attivo sarà rivalutata, l'incremento o il decremento del suo valore sarà imputato al portafoglio di attivi del comparto al quale tale attivo è attribuibile;
(c) tutte le passività della SICAV imputabili ad un comparto saranno attribuite al portafoglio di attività di tale comparto;
(d) le attività, le passività, gli oneri e le spese non attribuibili ad un determinato comparto, saranno imputati ai vari comparti in parti uguali o, qualora gli importi in oggetto lo giustifichino, proporzionalmente al loro rispettivo patrimonio netto;
In seguito all'eventuale pagamento di dividendi agli azionisti di un comparto, il valore netto del comparto sarà decurtato dell'importo di tali dividendi.
VII. Meccanismo antidiluizione
▪ Campo d’applicazione
Un meccanismo di protezione che mira ad evitare la diluizione della performance (“Meccanismo antidiluizione”) è stato attuato per l’insieme dei comparti della SICAV.
▪ Descrizione del meccanismo antidiluizione e soglie applicabili
All’interno della SICAV è stato attuato un Meccanismo antidiluizione il cui obiettivo è quello di evitare che gli azionisti esistenti di un comparto debbano sopportare le spese legate alle transazioni sugli attivi del portafoglio effettuate a seguito delle sottoscrizioni o dei riscatti importanti degli investitori nel comparto.
In effetti, in caso di sottoscrizioni nette o di riscatti netti importanti nel comparto, il gestore dovrà investire/disinvestire gli importi corrispondenti, generando transazioni che possono comportare spese, variabili in funzione del tipo di attivi.
Si tratta soprattutto di tasse su taluni mercati e di spese fatturate dagli intermediari per l’esecuzione di queste transazioni. Queste spese possono essere importi fissi, variabili in funzione degli importi trattati e/o riflettersi nello scarto tra il prezzo d’acquisto o il prezzo di vendita di uno strumento da una parte e il suo prezzo di valutazione o prezzo medio dall’altra parte (caso tipico di un’obbligazione).
L’attivazione del Meccanismo antidiluizione mira quindi a far sostenere queste spese agli investitori su iniziativa dei movimenti di sottoscrizione/riscatto e a proteggere gli investitori esistenti.
In pratica, nelle date di valutazione in cui la differenza tra l'importo delle sottoscrizioni e l'importo dei riscatti di un comparto (cioè le transazioni nette) supera una soglia stabilita in precedenza dal Consiglio di Amministrazione, quest’ultimo si riserva il diritto:
- di stimare il valore netto d'inventario aggiungendo (in caso di sottoscrizioni nette) o deducendo (in caso di riscatti netti) dalle attività una percentuale forfetaria di commissione e spese, corrispondente alle pratiche del mercato all'atto di acquisti o di vendite di titoli, ossia il meccanismo di swing pricing;
- di stimare il portafoglio titoli di tale comparto in base ai corsi di acquisto o di vendita, oppure fissando un livello spread rappresentativo del mercato in questione (in caso, rispettivamente, di ingressi o di uscite nette), ossia il meccanismo di Bid/Ask.
In nessun caso i meccanismi di Swing Pricing di Bid/Ask saranno attuati contemporaneamente.
▪ Impatti dell’attivazione del Meccanismo antidiluizione e Fattore applicabile
- in caso di sottoscrizioni nette: aumento del valore netto d’inventario, ossia del prezzo d’acquisto per tutti gli investitori che sottoscrivono azioni in tale data,
- in caso di riscatti netti: diminuzione del valore netto d’inventario, ossia del prezzo di vendita per tutti gli investitori che riscattano le loro azioni in tale data.
Questo aumento o diminuzione del valore netto d’inventario è denominato “Fattore” del Meccanismo antidiluizione.
L’ampiezza di questa variazione dipende dalla stima effettuata dalla Società di Gestione delle spese di transazione relative ai tipi di attivi previsti.
L’adeguamento della modalità di valutazione non dovrà superare il 2% del valore netto d'inventario, tranne circostanze eccezionali, come una forte diminuzione della liquidità. In caso di superamento di questo limite del 2%, la Società di Gestione nel informerà la CSSF e avviserà gli azionisti attraverso una pubblicazione sul suo sito Internet xxx.xxxxxxxx.xxx. Informazioni dettagliate saranno pubblicate anche per il comparto in questione nella relazione semestrale/annuale della SICAV.
▪ Processo decisionale e applicazione del Meccanismo antidiluizione
Il Consiglio d'Amministrazione ha assegnato l'attuazione del Meccanismo antidiluizione dei comparti alla Società di Gestione.
La Società di Gestione ha attuato una politica che dettaglia il Meccanismo antidiluizione e implementa processi e procedure operative al fine di supervisionare l’applicazione del Meccanismo antidiluizione attraverso l’Agente Amministrativo e l’Agente per i Trasferimenti.
La politica che descrive il Meccanismo antidiluizione della Società di Gestione è stata debitamente convalidata dal Consiglio d'amministrazione della SICAV.
▪ Metodologia applicabile in caso di commissione di sovraperformance
Nel caso di calcolo della commissione sovraperformance, il calcolo della stessa è eseguito prima dell’applicazione eventuale del Meccanismo antidiluizione, che in tal modo immunizza questo calcolo dall’impatto del Meccanismo antidiluizione.
18. Sospensione temporanea del calcolo del valore netto d'inventario e dell'emissione, del rimborso e delle conversioni di azioni
Il Consiglio di Amministrazione è autorizzato a sospendere temporaneamente il calcolo del valore netto d'inventario degli attivi di uno o più comparti, nonché l’emissione, il riscatto e la conversione di questo/i comparto/i, nei seguenti casi:
a) durante i periodi di chiusura, salvo i giorni di chiusura abituali di un mercato o una borsa valori che sia un mercato o una borsa valori principale in cui è negoziata o quotata una parte sostanziale degli investimenti della SICAV, ovvero allorché le contrattazioni siano ivi sospese o soggette a restrizioni significative; o
b) qualora si verifichi una situazione che costituisce uno stato di emergenza durante la quale la SICAV non possa disporre dei propri investimenti; o
c) in caso d’interruzione nei sistemi di comunicazione abitualmente utilizzati per determinare il valore di un qualsiasi investimento della SICAV o i prezzi correnti su un qualunque mercato o borsa valori; o
d) durante i periodi in cui non sia possibile effettuare alcun versamento degli importi che siano o possano risultare necessari alla realizzazione o al versamento relativo a qualsiasi investimento della SICAV; ovvero durante i periodi in cui sia impossibile rimpatriare i capitali destinati al riscatto delle azioni.
e) in caso di soppressione/chiusura o scissione di uno o più comparti o classi o tipi di azioni, purché tale sospensione sia giustificata dall'intento di salvaguardare gli azionisti dei comparti, delle classi o dei tipi di azioni in questione.
f) dalla convocazione di un’Assemblea nel corso della quale verrà proposto lo scioglimento della SICAV.
La sospensione del calcolo del valore netto d’inventario sarà notificata ai sottoscrittori e agli azionisti che abbiano richiesto il riscatto o la conversione delle proprie azioni.
Le sottoscrizioni e le richieste di riscatto o di conversione in sospeso potranno essere ritirate mediante notifica scritta, a condizione che essa pervenga alla SICAV prima della fine del periodo di sospensione.
Le sottoscrizioni, i riscatti e le conversioni in sospeso verranno presi in considerazione alla Data di valutazione immediatamente successiva alla cessazione del periodo di sospensione.
19. Destinazione degli utili
19.1. Principi generali
Ogni anno l’Assemblea Generale si pronuncerà sulle proposte del consiglio di amministrazione in merito alla destinazione dei risultati.
Per le classi di capitalizzazione, il Consiglio di Amministrazione proporrà di regola la capitalizzazione del relativo risultato.
Per le classi di distribuzione, il Consiglio di Amministrazione potrà proporre di distribuire gli utili netti di investimento dell’esercizio, le plusvalenze nette realizzate e non realizzate, nonché gli attivi netti entro i limiti stabiliti dalla disposizioni della Legge.
Qualora lo ritenga opportuno, il Consiglio di Amministrazione può procedere a versamenti di acconti sui dividendi.
19.2. Politica in materia di dividendi
La SICAV può proporre la distribuzione di dividendi agli azionisti che detengono azioni di distribuzione. In linea generale, nessun dividendo è stato versato a titolo delle azioni di capitalizzazione.
Se il Consiglio d'amministrazione propone una distribuzione del dividendo all’Assemblea generale degli azionisti, l’importo distribuito è calcolato nei limiti stabiliti per legge.
Per ogni classe di azioni, all’Assemblea generale degli azionisti taluni dividendi annui possono essere dichiarati separatamente. Il Consiglio d'amministrazione si riserva anche il diritto di distribuire acconti sui dividendi per ciascuna classe di azioni nel corso dell’esercizio fiscale.
Per ciascuna classe di azioni, la SICAV può pagare dei dividendi più frequentemente, secondo necessità, o in date diverse durante l’anno, secondo quanto il Consiglio d'amministrazione riterrà opportuno. È previsto che tutte le categorie di azioni con suffisso:
▪ (m) possano dare luogo alla distribuzione di un dividendo mensile;
▪ (q) possano dare luogo alla distribuzione di un dividendo trimestrale;
▪ (s) possano dare luogo alla distribuzione di un dividendo semestrale;
Il Consiglio d'amministrazione può definire le politiche dei dividendi e le modalità di pagamento dei dividendi e degli acconti sui dividendi.
Ad esempio, la SICAV può offrire classi di azioni che distribuiscono un dividendo fisso basato sull’importo fisso o una percentuale fissa del valore netto d’inventario per azione alla data stabilita dal Consiglio d'amministrazione. Questo dividendo sarà normalmente pagato ad una frequenza di distribuzione fissa (trimestralmente, ad esempio), secondo quanto il Consiglio riterrà opportuno.
In particolare si richiama l’attenzione degli azionisti sui seguenti punti:
▪ L’importo del dividendo non dipende necessariamente dai profitti o dai plusvalori realizzati dalla classe di azioni.
▪ Il dividendo pagato può consistere in una distribuzione di capitale, a condizione tuttavia che, a seguito di questa distribuzione, il patrimonio netto totale della SICAV sia superiore al capitale minimo richiesta dal diritto lussemburghese. Il dividendo pagato potrà eccedere gli utili della classe di azioni, il che si tradurrà in un’erosione del capitale inizialmente investito. Pertanto, gli azionisti sono invitati a notare che se il dividendo è superiore ai profitti generati dagli investimenti di una classe di azioni, potrà essere prelevato dal capitale di detta classe di azioni, nonché sulle plusvalenze realizzate e latenti. Ciò può comportare un trattamento fiscale che potrebbe danneggiare gli azionisti di tali paesi. Xxxxxxx sono pertanto invitati ad analizzare la loro situazione personale con il loro consulente fiscale locale.
Inoltre, trattandosi delle classi di azioni che distribuiscono un dividendo fisso, gli azionisti dovranno prendere in considerazione soprattutto anche ciò che segue:
▪ Durante i periodi di performance negativa di un comparto/classe di azioni, il dividendo continuerà ad essere pagato normalmente. Di conseguenza, il valore in capitale dell'investimento del comparto/classe d’azioni diminuirà più rapidamente. Pertanto, il valore d'investimento di un’azionista potrebbe infine essere ridotto a zero.
▪ Il Consiglio d'amministrazione riesaminerà periodicamente le classi di azioni di distribuzione fissa riservandosi il diritto di effettuare delle modifiche. Queste variazioni alla politica di distribuzione saranno oggetto di una pubblicazione sul sito della Società di Gestione.
▪ Il pagamento dei dividenti può non essere garantito indefinitamente.
▪ Il Consiglio d'amministrazione potrebbe decidere che una classe d’azioni non distribuisca dividendi o riduca l’importo dei dividendi da distribuire.
I dividendi non reclamati per un periodo di cinque anni a partire dalla data di messa in pagamento non potranno più essere reclamati e saranno conferiti nelle relative classi di azioni.
20. Dissociazione dagli impegni dei comparti
La SICAV possiede una sola ed unica persona giuridica, tuttavia, il patrimonio di un determinato comparto risponde unicamente dei debiti, degli impegni e degli obblighi relativi a tale comparto; nelle relazioni fra gli azionisti ciascun comparto viene considerato un’entità a sé stante.
21. Tassazione
Tassazione della SICAV
In virtù delle leggi vigenti e della pratica corrente, la SICAV non è soggetta ad alcuna imposta lussemburghese sul reddito. Parimenti i dividendi distribuiti dalla SICAV non sono soggetti ad alcuna ritenuta alla fonte in Lussemburgo.
Per contro, la SICAV è soggetta in Lussemburgo a un’imposta annua nella misura dello 0,05% del valore patrimoniale netto della SICAV; tale aliquota viene ridotta allo 0,01% per le classi riservate agli investitori istituzionali. Siffatta imposta è pagabile trimestralmente sulla base dell’attivo netto della SICAV calcolato alla fine del trimestre a cui si riferisce l’imposta.
Ai sensi di legge e della prassi in vigore, la SICAV non è soggetta in Lussemburgo ad alcuna imposta sulle plusvalenze realizzate sulle proprie attività.
Alcuni ricavi incassati dalla SICAV in dividendi ed interessi o plusvalenze provenienti da attivi di fonti esterne al Lussemburgo possono però essere assoggettati ad imposte generalmente percepite sotto forma di ritenute alla fonte, ad aliquota variabile. Dette imposte o ritenute alla fonte non sono generalmente recuperabili, né in tutto né in parte. In tale contesto, l’attenuazione di queste imposte e ritenute alla fonte, prevista dalle Convenzioni internazionali contro la doppia imposizione stipulate tra il Granducato di Lussemburgo e i paesi interessati, non è sempre applicabile.
Tassazione degli azionisti
In virtù delle leggi vigenti, gli azionisti non sono soggetti in Lussemburgo, ad alcuna imposta sulle donazioni o successioni, salvo gli azionisti domiciliati, residenti o aventi una stabile organizzazione in Lussemburgo.
In sede di imposta sui redditi, gli azionisti residenti in Lussemburgo sono soggetti ad un’imposizione tramite imponibile sui dividendi incassati e le plusvalenze realizzate al momento della cessione delle loro quote in caso di loro detenzione per un periodo inferiore a 6 mesi o di detenzione di oltre il 10% delle azioni della società.
Gli azionisti non residenti in Lussemburgo non sono soggetti in Lussemburgo all’imposta sui dividendi incassati o sulle plusvalenze realizzate in occasione della cessione delle loro quote.
Si raccomanda agli azionisti di informarsi e, all’occorrenza, di farsi consigliare in merito alle leggi e alle regolamentazioni relative alla fiscalità e al controllo dei cambi, applicabili alla sottoscrizione, all’acquisto, alla detenzione e alla cessione di azioni nel loro luogo d’origine, di residenza e/o di domicilio.
22. Assemblee Generali
L’Assemblea Generale Annuale degli azionisti della SICAV si terrà ogni anno presso la sede legale della SICAV o in altro luogo in Lussemburgo specificato nell’avviso di convocazione. L’Assemblea avrà luogo entro sei mesi dalla fine dell’esercizio sociale
Gli avvisi di convocazione delle Assemblee Generali verranno inviati per lettera a tutti gli azionisti titolari di azioni nominative presso l’indirizzo annotato nel registro degli azionisti, almeno 8 giorni prima dell’Assemblea Generale, conformemente alla legislazione in vigore. Tali avvisi indicheranno l’ora e il luogo in cui si terrà l’Assemblea Generale, come pure le condizioni di ammissione, l’ordine del giorno e le disposizioni della legge lussemburghese in materia di quorum e di maggioranze.
Essi saranno inoltre pubblicati sulla stampa dei paesi nei quali è commercializzata la SICAV, qualora ciò sia prescritto dalle rispettive leggi nazionali.
Le disposizioni in materia di partecipazione, quorum e maggioranze applicabili alle assemblee generali sono contenute nello statuto della SICAV.
23. Chiusura, fusione e scissione di comparti, Classi o tipi di azioni – Liquidazione della SICAV
23.1. Chiusura, soppressione e liquidazione di comparti, classi o tipi di azioni
Il Consiglio di Amministrazione ha la facoltà di decidere la chiusura, la soppressione o la liquidazione di uno o più comparti, classi o tipi di azioni, tramite annullamento delle relative azioni, rimborsando agli azionisti di tale/i comparto/i, classe/i o tipo/i di azioni il valore netto d’inventario totale delle relative azioni di tale/i comparto/i, classe/i o tipo/i, dedotte le spese di liquidazione, oppure consentendo a detti azionisti il passaggio ad un altro comparto della SICAV, senza spese di conversione, ed attribuendo conseguentemente loro nuove azioni fino ad esaurimento della partecipazione precedente, dedotte le spese di liquidazione.
In particolare, una tale decisione può essere assunta nei seguenti casi:
▪ trasformazioni sostanziali e sfavorevoli nel contesto della situazione economica, politica e sociale dei paesi in cui sono stati effettuati investimenti o in cui sono distribuite le azioni dei comparti interessati;
▪ qualora il patrimonio netto di un comparto scenda al di sotto di una certa soglia considerata dal Consiglio di Amministrazione insufficiente per il proseguimento di una gestione efficiente di detto comparto;
▪ nell’ambito di una razionalizzazione dei prodotti offerti agli azionisti.
Una tale decisione del Consiglio di amministrazione sarà pubblicata conformemente alle informazioni contenute nel capitolo 24.2 sotto riportato.
I proventi netti di liquidazione di ciascun comparto verranno distribuiti agli azionisti di ciascun comparto in misura proporzionale alla partecipazione degli stessi.
I proventi dello scioglimento spettanti ai titoli i cui detentori non si siano presentati entro la chiusura delle operazioni di scioglimento di un comparto saranno depositati presso la Caisse de Consignation a Lussemburgo, a beneficio degli aventi diritto.
23.2. Fusione di comparti, classi o tipi di azioni
23.2.1. Fusione di classi o tipi di azioni
Nei casi previsti dal precedente articolo 22.1, il Consiglio di Amministrazione potrà decidere la fusione di una o più classi o tipi di azioni della SICAV.
Una tale decisione del Consiglio di amministrazione sarà pubblicata conformemente alle informazioni contenute nel capitolo 24.2 sotto riportato.
Tale pubblicazione avverrà almeno un mese prima della data in cui la fusione diventerà effettiva per consentire agli azionisti di richiedere il riscatto o il rimborso gratuito delle loro azioni.
23.2.2. Fusione di comparti
Nei casi previsti dal precedente articolo 22.1, il Consiglio di Amministrazione potrà decidere la fusione di uno o più comparti della SICAV tra loro o con un altro OICVM contemplato dalla Direttiva 2009/65/CE, in base alle condizioni previste dalla Legge.
Tuttavia, per qualunque fusione che determini la scomparsa della SICAV, l’effettiva attuazione di tale fusione sarà decisa dall’Assemblea Generale degli azionisti, i quali delibereranno in base alle modalità e ai requisiti di quorum e di maggioranza previsti dallo Statuto.
La SICAV comunicherà agli azionisti informazioni utili e precise relativamente alla fusione proposta affinché possano valutarne in perfetta conoscenza di causa l’impatto sul loro investimento.
Le suddette informazioni saranno comunicate in base alle condizioni stabilite dalla legge.
A partire dalla data di comunicazione di tali informazioni, gli azionisti avranno a disposizione 30 giorni per esigere, senza spese oltre a quelle trattenute dalla SICAV a copertura dei costi di
disinvestimento, il riscatto o il rimborso delle loro azioni o, all’occorrenza, su decisione del Consiglio di Amministrazione, la conversione in azioni di un altro comparto o OICVM che persegua una politica di investimento analoga e che sia gestito dalla Società di Gestione o da qualunque altra società alla quale la Società di Gestione sia legata nell’ambito di una comunità di gestione o di controllo oppure tramite una rilevante partecipazione diretta o indiretta.
Il suddetto termine di 30 giorni scadrà 5 giorni lavorativi bancari prima della data di calcolo del rapporto di scambio.
23.3. Scissione di comparti, classi o tipi di azioni
Se lo ritiene opportuno nell'interesse degli azionisti del comparto, della classe o del tipo di azioni, nei casi previsti dal precedente articolo 22.1, il Consiglio di Amministrazione ha la facoltà di suddividere il comparto, la classe o il tipo di azioni in uno o più comparti, classe o tipi di azioni.
Una tale decisione del Consiglio di amministrazione sarà pubblicata conformemente alle informazioni contenute nel capitolo 24.2 sotto riportato.
Tale pubblicazione avverrà almeno un mese prima della data in cui la scissione diventerà effettiva per consentire agli azionisti di richiedere il riscatto o il rimborso gratuito delle loro azioni.
23.4. Liquidazione della SICAV
Qualora il capitale sociale della SICAV divenga inferiore ai due terzi del capitale minimo, il Consiglio di Amministrazione sarà tenuto a sottoporre la questione dello scioglimento della SICAV all’assemblea generale, la quale delibererà senza alcuna condizione di quorum costitutivo e con la maggioranza semplice delle azioni rappresentate in assemblea.
Qualora il capitale sociale della SICAV divenga inferiore a un quarto del capitale minimo, il Consiglio di Amministrazione sarà tenuto a sottoporre la questione dello scioglimento della SICAV all’assemblea generale, la quale delibererà senza alcuna condizione di quorum costitutivo; la deliberazione di scioglimento potrà essere adottata dai soci aventi un quarto delle azioni rappresentate all’assemblea.
Gli azionisti saranno convocati affinché l’assemblea si tenga entro il termine di quaranta giorni a partire dalla data in cui si è constatato che il patrimonio netto è divenuto inferiore rispettivamente ai due terzi o a un quarto del capitale minimo.
La liquidazione giudiziaria o meno della SICAV avverrà conformemente alla Legge e allo statuto.
In caso di liquidazione stragiudiziale, le operazioni saranno effettuate da uno o più liquidatori nominati dall’Assemblea Generale degli azionisti, che determinerà altresì i loro poteri e le loro remunerazioni.
Le somme e i valori relativi ad azioni i cui detentori non si siano presentati alla chiusura delle operazioni di liquidazione, saranno depositati presso la Caisse de Consignation a beneficio degli aventi diritto.
24. Oneri e spese
24.1. Commissione di gestione
A titolo di compenso per la propria attività di gestione di portafoglio, la Società di Gestione percepisce una commissione di gestione annua, come precisato in dettaglio in ciascuna Scheda Tecnica.
La commissione di gestione è espressa in percentuale annua del valore netto d’inventario medio per ciascuna classe d'azione ed è versata mensilmente.
24.2. Commissione di sovraperformance
A titolo di compenso per la propria attività di gestione di portafoglio, la Società di Gestione può anche percepire talune commissioni di sovraperformance, corrispondenti a uno dei seguenti modelli:
24.2.1. MODELLO HWM PERMANENTE
Indice di riferimento
L’Indice di Riferimento è composto dai due elementi seguenti:
⮚ Un high-water mark (HWM) che corrisponderà a un primo attivo di riferimento basato sul VNI ottenuto a fine esercizio a partire dal 31/12/2021.
L’HWM iniziale corrisponde al VNI del 31/12/2021. In caso di attivazione ulteriore di una nuova classe di azioni, o di riattivazione di una classi di azioni preesistente, il VNI iniziale di (ri)lancio di questa nuova Classe sarà mantenuto come VNI iniziale.
⮚ Un hurdle che corrisponde a un secondo attivo di riferimento determinato supponendo un investimento teorico degli attivi al tasso di rendimento minimo, che aumenta con gli importi delle sottoscrizioni e diminuisce proporzionalmente agli importi dei riscatti. Nel caso in cui tale tasso di rendimento minimo fosse negativo, sarà applicato un tasso dello 0% per determinare l'hurdle.
L’applicazione di un HWM garantisce che gli investitori non si vedranno fatturare una commissione di sovraperformance fino a quando il VNI non supererà il VNI massimo ottenuto a fine esercizio a partire dal 31/12/2021.
Questa remunerazione variabile permette di allineare gli interessi della Società di Gestione con quelli degli investitori, e di essere in linea con la coppia rendimento/rischio del comparto.
Metodologia di calcolo della commissione di sovraperformance
Essendo il VNI di ogni classe di azioni diverso, il calcolo delle commissioni di sovraperformance si effettua in modo indipendente a livello di ciascuna classe di azioni e determina importi differenti di commissioni.
L’importo della commissione di sovraperformance è calcolato con la stessa frequenza di calcolo del VNI.
La commissione di sovraperformance è inclusa nel calcolo del VNI.
Se il VNI che occorre come base per il calcolo della commissione, ossia il VNI dopo la commissione di sovraperformance sui riscatti, ma al netto della commissione di sovraperformance relativa alle azioni ancora in circolazione, è superiore alle due componenti dell’Indice di riferimento (HWM e hurdle), viene constata una sovraperformance.
La minore tra queste due sovraperformance serve da base di calcolo dell’accantonamento di una commissione di sovraperformance nel limite del tasso di copertura di questa sovraperformance come ripresa nella tabella riportata Scheda Tecnica del comparto (il “Tasso di copertura”).
In caso di sottoperformance rispetto a una delle due componenti dell’Indice di riferimento, viene effettuata una riduzione della commissione di sovraperformance nel limite del Tasso di copertura di questa sottoperformance. L’accantonamento contabile della commissione di sovraperformance non sarà mai negativo.
Se viene applicato un adeguamento della diluizione al VNI, questo è escluso dal calcolo della commissione di sovraperformance.
Nell'ipotesi in cui le classi di azioni diano diritto a una distribuzione, le eventuali distribuzioni di dividendi non incidono sulla commissione di sovraperformance della classe di azioni.
Per ogni classe di azioni denominata nella valuta del comparto, le commissioni di sovraperformance sono calcolate in questa valuta, mentre per classi di azioni denominate in un’altra valuta, sia che siano coperte o non coperte contro il rischio di cambio, le commissioni saranno calcolate nella valuta della classe di azioni.
Periodo di riferimento
Il periodo di riferimento corrisponde alla totalità della durata di vita del comparto o, secondo il caso, della classe di azioni.
La commissione di sovraperformance viene determinata in generale per ogni periodo di 12 mesi corrispondente all’esercizio sociale.
Cristallizzazione
Ogni commissione di sovraperformance positiva viene cristallizzata, ossia è dovuta alla Società di Gestione:
⮚ alla fine di ogni esercizio sociale. Tuttavia, in caso di attivazione o di riattivazione di una classe, la prima cristallizzazione delle commissioni di sovraperformance su tale classe di azioni potrà essere effettuata (riscatti esclusi) solo alla fine dell’esercizio sociale successivo a quello durante il quale la classe è stata (ri)attivata;
⮚ in occasione di ogni riscatto constatato a ogni calcolo del VNI in proporzione al numero di azioni riscattate. In questo caso, l’accantonamento della commissione di sovraperformance sarà diminuito dell’importo così cristallizzato;
⮚ al momento della chiusura eventuale di una classe di azioni nel corso di un esercizio sociale.
Inoltre, e conformemente al regolamento, una commissione di sovraperformance potrà essere cristallizzata:
⮚ in caso di fusione/liquidazione del comparto / classe di azioni nel corso di un esercizio sociale;
⮚ in caso di variazione del meccanismo di sovraperformance.
Ripresa delle performance negative
In caso di performance negativa registrata nel corso di un esercizio sociale, la sottoperformance sarà riportata nell’esercizio sociale successivo. L’HWM resterà quindi identico a quello dell’esercizio sociale precedente.
L’hurdle invece viene ripristinato a ogni inizio di esercizio sociale, a prescindere dal fatto che una commissione di sovraperformance sia stata cristallizzata o meno.
Esempi che illustrano il modello di commissione di sovraperformance applicato
Anno 1: Il VNI è superiore all’high water mark ma inferiore all’hurdle. Nessuna commissione di performance è stata pagata. L’HWM è stato adattato.
Anno 2: Il VNI a fine periodo è superiore all’high water mark e all’hurdle. È stata pagata una commissione di sovraperformance. L’HWM è stato adattato.
Anno 3: Il VNI a fine periodo è inferiore all’high water mark e all’hurdle. Nessuna commissione di performance è stata pagata. L’HWM non cambia.
Anno 4: Il VNI a fine periodo è superiore all’hurdle, ma inferiore all’high water mark. Nessuna commissione di performance è stata pagata. L’HWM non cambia.
Anno 5: Il VNI a fine periodo è superiore all’high water mark e all’hurdle. È stata pagata una commissione di sovraperformance. L’HWM è stato adattato.
24.2.2 MODELLO HWM 5Y
Indice di riferimento
L’Indice di Riferimento è composto dai due elementi seguenti:
⮚ Un High-Water Mark (HWM) che corrisponderà a un primo attivo di riferimento basato sul VNI ottenuto alla fine di un esercizio sociale nel periodo di riferimento in corso, a partire dal 31/12/2021.
L’HWM iniziale corrisponde al VNI del 31/12/2021. In caso di attivazione ulteriore di una nuova classe di azioni, o di riattivazione di una classi di azioni preesistente, il VNI iniziale di (ri)lancio di questa nuova Classe sarà mantenuto come VNI iniziale.
⮚ Un hurdle che corrisponde a un secondo attivo di riferimento determinato supponendo un investimento teorico degli attivi al tasso di rendimento minimo, che aumenta con gli importi delle sottoscrizioni e diminuisce proporzionalmente agli importi dei riscatti. Nel caso in cui tale tasso di rendimento minimo fosse negativo, sarà applicato un tasso dello 0% per determinare l'hurdle.
L’applicazione di un modello HWM 5 anni garantisce che gli investitori non si vedranno fatturare una commissione di sovraperformance fino a quando il VNI non supererà il VNI massimo ottenuto alla fine di un esercizio sociale sul periodo di riferimento in questione..
Questa remunerazione variabile permette di allineare gli interessi della Società di Gestione con quelli degli investitori, e di essere in linea con la coppia rendimento/rischio del comparto.
Metodologia di calcolo della commissione di sovraperformance
Essendo il VNI di ogni classe di azioni diverso, il calcolo delle commissioni di sovraperformance si effettua in modo indipendente a livello di ciascuna classe di azioni e determina importi differenti di commissioni.
L’importo della commissione di sovraperformance è calcolato con la stessa frequenza di calcolo del VNI.
La commissione di sovraperformance è inclusa nel calcolo del VNI.
Se il VNI che occorre come base per il calcolo della commissione, ossia il VNI dopo la commissione di sovraperformance sui riscatti, ma al netto della commissione di sovraperformance relativa alle azioni ancora in circolazione, è superiore alle due componenti dell’Indice di riferimento (HWM e hurdle), viene constata una sovraperformance.
La minore tra queste due sovraperformance serve da base di calcolo dell’accantonamento di una commissione di sovraperformance nel limite del tasso di copertura di questa sovraperformance come ripresa nella tabella riportata Scheda Tecnica del comparto (il “Tasso di copertura”).
In caso di sottoperformance rispetto a una delle due componenti dell’Indice di riferimento, viene effettuata una riduzione della commissione di sovraperformance nel limite del Tasso di copertura di questa sottoperformance. La riduzione dell’accantonamento non potrà tuttavia essere superiore alle commissioni di sovraperformance anteriori.
Se viene applicato un adeguamento della diluizione al VNI, questo è escluso dal calcolo della commissione di sovraperformance.
Nell'ipotesi in cui le classi di azioni S diano diritto a una distribuzione, le eventuali distribuzioni di dividendi non incidono sulla commissione di sovraperformance della classe di azioni.
Per ogni classi di azioni denominata nella valuta del comparto, le commissioni di sovraperformance sono calcolate in questa valuta, mente per classi di azioni denominate in un’altra valuta, sia che siano coperte o non coperte contro il rischio di cambio, le commissioni sono calcolate nella valuta della classe di azioni.
Periodo di riferimento e ripresa delle performance negative
Il periodo di riferimento ha una durata di 5 anni. A ciascun inizio esercizio sociale (“anno X”),
⮚ l’High Water Mark è definito al massimo valore netto d'inventario raggiunto alla fine del cinque esercizi sociali precedenti (ossia alla fine degli anni X-1, X-2, X-3, X-4 e X-5).
Fino al 31/12/2026, il periodo di riferimento non risalirà a prima del 31/12/2021.
⮚ l’hurdle è ridefinito a livello del valore netto d'inventario della fine dell’esercizio sociale precedente.
Cristallizzazione
Ogni commissione di sovraperformance positiva viene cristallizzata, ossia è dovuta alla Società di Gestione:
⮚ alla fine di ogni esercizio. Tuttavia, in caso di attivazione o di riattivazione di una classe, la prima cristallizzazione delle commissioni di performance su tale classe di azioni potrà essere effettuata (riscatti esclusi) solo alla fine dell’esercizio sociale successivo a quello durante il quale la classe è stata (ri)attivata.
⮚ in occasione di ogni riscatto constatato a ogni calcolo del VNI in proporzione al numero di azioni riscattate. In questo caso, l’accantonamento della commissione di sovraperformance sarà diminuito dell’importo così cristallizzato;
⮚ al momento della chiusura eventuale di una classe di azioni nel corso di un esercizio sociale.
Inoltre, e conformemente al regolamento, una commissione di sovraperformance potrà essere cristallizzata:
⮚ in caso di fusione/liquidazione del comparto / classi di azioni nel corso di un esercizio sociale;
⮚ in caso di variazione del meccanismo di sovraperformance.
Esempi che illustrano il modello di commissione di sovraperformance applicato
Anno 1: Il VNI è superiore all’high water mark ma inferiore all’hurdle. Nessuna commissione di performance è stata pagata. L’HWM è stato adattato.
Anno 2: Il VNI a fine periodo è superiore all’high water mark e all’hurdle. È stata pagata una commissione di sovraperformance. L’HWM è stato adattato.
Anno 3: Il VNI a fine periodo è inferiore all’high water mark e all’hurdle. Nessuna commissione di performance è stata pagata. L’HWM non cambia.
Anno 4: Il VNI a fine periodo è superiore all’hurdle, ma inferiore all’high water mark. Nessuna commissione di performance è stata pagata. L’HWM non cambia.
Anno 5: Il VNI a fine periodo è superiore all’high water mark e all’hurdle. È stata pagata una commissione di sovraperformance. L’HWM è stato adattato.
24.2.3 Modello CLAW BACK 5Y
Indice di riferimento
L’Indice di Riferimento corrisponde al benchmark citato nella Scheda Tecnica di ogni comparto in questione.
Un attivo di riferimento, basato su un investimento teorico degli attivi al tasso di rendimento del benchmark, che aumenta degli importi di sottoscrizione e diminuisce in proporzione ai riscatti, viene calcolato e serve da confronto con il VNI. Viene quindi calcolata una performance relativa del comparto rispetto al suo benchmark.
Una commissione di sovraperformance viene fatturata se la performance relativa del VNI rispetto alla performance dell’attivo di riferimento è positiva, considerando un modello di recupero di eventuali sottoperformance anteriori, detto “Claw Back” su un periodo di 5 anni consecutivi.
Una commissione di sovraperformance può essere fatturata se la performance assoluta del VNI è negativa, a condizione che il VNI sovraperformi l’attivo di riferimento.
Questo modello di recupero garantisce che gli investitori non si vedranno fatturare una commissione di sovraperformance fino a quando le eventuali sottoperformance relative anteriori non saranno state recuperate sul periodo di riferimento in questione.
Questa remunerazione variabile permette di allineare gli interessi della Società di Gestione con quelli degli investitori, e di essere in linea con la coppia rendimento/rischio del comparto.
Metodologia di calcolo della commissione di sovraperformance
Essendo il VNI di ogni classe di azioni diverso, il calcolo delle commissioni di sovraperformance si effettua in modo indipendente a livello di ciascuna classe di azioni e determina importi differenti di commissioni.
L’importo della commissione di sovraperformance è calcolato con la stessa frequenza di calcolo del VNI.
La commissione di sovraperformance è inclusa nel calcolo del VNI.
Se il VNI che occorre come base per il calcolo della commissione, ossia il VNI dopo la commissione di sovraperformance sui riscatti, ma al netto della commissione di sovraperformance relativa alle azioni ancora in circolazione, è superiore all’attivo di riferimento, viene constatata una sovraperformance relativa.
Tale sovraperformance relativa serve da base di calcolo dell’accantonamento di una commissione di sovraperformance , nel limite del tasso di copertura di questa sovraperformance come ripresa nella tabella riportata Scheda specifica di ciascun comparto (il “Tasso di copertura”).
In caso di sottoperformance rispetto all’attivo di riferimento, viene effettuata una riduzione della commissione di sovraperformance nel limite del Tasso di copertura di questa sottoperformance. La riduzione dell’accantonamento non potrà tuttavia essere superiore alle commissioni di sovraperformance anteriori.
Se viene applicato un adeguamento (positivo o negativo) della diluizione al VNI, questo è escluso dal calcolo della commissione di sovraperformance.
Nell'ipotesi in cui le classi di azioni diano diritto a una distribuzione, le eventuali distribuzioni di dividendi non incidono sulla commissione di sovraperformance della classe di azioni.
Per ogni classe di azioni denominata nella valuta del comparto, le commissioni di sovraperformance sono calcolate in questa valuta, mentre per classi di azioni denominate in un’altra valuta, sia che siano coperte o non coperte contro il rischio di cambio, le commissioni saranno calcolate nella valuta della classe di azioni.
Periodo di riferimento e ripresa delle sottoperformance relative
Il periodo di riferimento ha una durata di 5 anni. Fino al 31/12/2026, il periodo di riferimento non risalirà a prima del 31/12/2021.
A ogni inizio di esercizio sociale, l’attivo di riferimento viene ridefinito al valore maggiore tra:
- l’ultimo VNI dell’esercizio sociale precedente,
- E l’attivo di riferimento in vigore alla fine dell’esercizio sociale precedente.
In caso di sovraperformance relativa constatata alla fine dell'esercizio sociale, la commissione di sovraperformance non sarà prelevata dalla Società di Gestione se non fin quando le eventuali sottoperformance constatate rispetto all’attivo di riferimento non saranno state recuperate.
Ciò significa che durante il periodo di riferimento, un pagamento di commissione di sovraperformance è possibile solo se la classe di azioni ha sovraperformato l’attivo di riferimento e recuperato tutte le sottoperformance constatate rispetto al suo attivo di riferimento su detto periodo di riferimento.
Cristallizzazione
Ogni commissione di sovraperformance positiva viene cristallizzata, ossia è dovuta alla Società di Gestione:
⮚ alla fine di ogni esercizio sociale. Tuttavia, in caso di attivazione o di riattivazione di una classe, la prima cristallizzazione delle commissioni di performance su tale classe di azioni potrà essere effettuata (riscatti esclusi) solo alla fine dell’esercizio sociale successivo a quello durante il quale la classe è stata (ri)attivata.
⮚ in occasione di ogni riscatto constatato a ogni calcolo del VNI in proporzione al numero di azioni riscattate. In questo caso, l’accantonamento della commissione di sovraperformance sarà diminuito dell’importo così cristallizzato;
⮚ al momento della chiusura eventuale di una classe di azioni nel corso di un esercizio sociale.
Inoltre, e conformemente al regolamento, una commissione di sovraperformance potrà essere cristallizzata:
⮚ in caso di fusione/liquidazione del comparto / classi di azioni nel corso di un esercizio sociale;
⮚ in caso di variazione del meccanismo di sovraperformance.
Ogni cristallizzazione della commissione di sovraperformance sarà definitivamente riconosciuta alla Società di Gestione.
Esempi che illustrano il modello di commissione di sovraperformance applicato.
VNI al lordo delle commissioni di sovraperformance
VNI netto (al netto delle commissioni di
Indice di riferimento
Anno 1: Il VNI è superiore all’indice di riferimento. È stata pagata una commissione di sovraperformance. Anno 2: La performance della classe d’azioni è negativa, ma superiore a quella dell’indice di riferimento.
È stata pagata una commissione di sovraperformance.
Anno 3: Il VNI è inferiore all’indice di riferimento. Nessuna commissione di sovraperformance è stata pagata.
Anno 4: Il VNI è inferiore all’indice di riferimento. Nessuna commissione di sovraperformance è stata pagata.
Anno 5: La performance della classe d’azioni è, superiore a quella dell’indice di riferimento, ma la
sovraperformance passata non è stata raggiunta. Nessuna commissione di sovraperformance è stata pagata.
I grafici di performance e le tabelle delle commissioni di sovraperformance nel presente documento sono simulazioni e/o si basano puramente su ipotesi. Non possono pertanto essere considerati come indicatori affidabili delle performance future. Non rappresentano in nessun caso una garanzia che il fondo realizzerà performance o che percepirà importi di commissioni di performance simili a quelli che sono presentati
24.3. Commissione di distribuzione
A titolo di compenso per la propria attività di commercializzazione, la Società di Gestione può anche percepire talune commissioni di distribuzione, come descritto di volta in volta nelle Schede Tecniche.
24.4. Oneri operativi e amministrativi
La SICAV si fa carico degli oneri operativi e amministrativi correnti a copertura di tutte le spese fisse e variabili, degli oneri, delle commissioni e delle altre spese, come in seguito definite (gli "Oneri Operativi e Amministrativi").
Gli Oneri Operativi e Amministrativi coprono le seguenti spese, riportate nel presente elenco non esaustivo:
(a) le spese direttamente sostenute dalla SICAV, comprese tra l'altro, le commissioni e gli oneri del Depositario, le commissioni dell'agente pagatore principale, le commissioni e le spese delle società di revisione riconosciute, le spese di copertura delle azioni ("share class hedging"), comprese quelle fatturate dalla Società di Gestione, gli onorari corrisposti agli Amministratori e le spese e gli esborsi ragionevolmente sostenuti da o da parte degli Amministratori;
(b) una “commissione di servizio” versata alla Società di Gestione che comprende la somma restante degli Oneri Operativi e Amministrativi al netto delle spese riportate alla sezione (a) seguente, ossia, tra le altre, le commissioni e spese dell’agente Domiciliatario, dell’agente Amministrativo, dell’Agente per i Trasferimenti e per la Custodia dei Registri, i costi connessi alla registrazione e al mantenimento di detta registrazione in tutte le giurisdizioni (tali che le commissioni prelevate dalle autorità di sorveglianza in questione, le spese di traduzione e la remunerazione dei Rappresentanti all’estero e degli agenti pagatori locali), le spese di iscrizione e di mantenimento in Borsa, i costi di pubblicazione dei corsi azionari, le spese postali, le spese di telecomunicazione, le spese di redazione, stampa, traduzione e distribuzione dei prospetti, dei documenti informativi chiave per gli investitori (KIID), degli avvisi agli azionisti, delle relazioni finanziarie o qualsiasi altro documento destinato agli azionisti, gli onorari e le spese legali, gli oneri e le spese legati alla sottoscrizione di abbonamenti, licenze o qualunque altra richiesta di dati o informazioni a pagamento, le spese relative ai sevizi d’analisi, le spese generate dall’utilizzo di un marchio depositato dalla SICAV, le spese e le commissioni relative alla Società di Gestione e/o a delegati e/o ad ogni atro agente nominato dalla SICAV stessa e/o agli esperti indipendenti.
Gli Oneri Operativi e Amministrativi sono espressi in percentuale annua del valore netto d’inventario medio di ciascuna classe di azioni.
Sono pagabili mensilmente ad un tasso massimo stabilito in ciascuna Scheda Tecnica.
Al termine di un determinato periodo, se gli oneri e le spese effettive risultano superiori al tasso degli Oneri Operativi e Amministrativi stabilito per un una classe di azioni, la Società di Gestione si farà carico della differenza. Di contro, qualora gli oneri e le spese effettive risultino inferiori alla percentuale degli Oneri Operativi e Amministrativi stabilita per una determinata classe di azioni, la Società di Gestione tratterrà la differenza.
La Società di Gestione potrà fornire istruzioni alla SICAV su come procedere al regolamento di tutte o parte delle spese quali indicate oltre nel presente documento direttamente a partire dal proprio patrimonio. Analogamente, l’importo degli Oneri Operativi e Amministrativi sarà ridotto di conseguenza.
Gli Oneri Operativi e Amministrativi non coprono:
▪ le tasse, imposte, prelievi, diritti o spese analoghe di natura fiscale imposte alla SICAV o ai suoi attivi, compresa la taxe d’abonnement lussemburghese.
▪ Le spese legate alle transazioni: ogni comparto supporta gli oneri e le spese di acquisto e dei vendita di valori mobiliari, strumenti finanziari e prodotti derivati, le commissioni e le spese di intermediazione, gli interessi (tra l’altro gli interessi su swap, su prestiti, ecc…) o tasse dovute e altre spese legate alle transazioni.
▪ Le spese legate all’attività di prestito attivo e passivo di titoli;
▪ Le spese generate dal meccanismo antidiluizione;
▪ Le spese bancarie quali, tra gli altri, gli interessi sullo scoperto;
▪ Le spese per le linee di credito;
▪ Le spese straordinarie, alcune delle quali non possono essere ragionevolmente prevedibili nel normale corso delle attività della SICAV, tra cui, senza limitazioni, il costo delle misure eccezionali e/o ad hoc compresi gli onorari dei consulenti fiscali, della consulenza (legale), di esperti, d’introduzione o di procedure giuridiche avviate per proteggere gli interessi degli azionisti e ogni spesa connessa ad accordi specifici conclusi da una qualsiasi parte terza nell’interesse degli azionisti.
Gli oneri e le spese derivanti dall’aggiornamento del Prospetto potranno essere ammortizzate nei primi cinque esercizi sociali successivi.
Gli oneri e le spese relativi all’apertura di un determinato comparto potranno essere ammortizzati su cinque anni, esclusivamente sul patrimonio di tale nuovo comparto.
Gli oneri e le spese che non sono direttamente imputabili a un comparto specifico verranno ripartiti equamente tra i diversi comparti oppure, ove ciò sia imposto dall’ammontare degli oneri e delle spese in questione, essi saranno ripartiti tra i diversi comparti proporzionalmente alle rispettive attività nette.
25. Informazioni agli azionisti
25.1. Pubblicazione del Valore netto d’inventario
Il valore netto d'inventario per azione di ogni comparto e/o per classe di azioni di ciascun comparto, nonché i prezzi di emissione, di rimborso e di conversione, sono resi pubblici ad ogni Data di valutazione, presso la sede legale della SICAV a Lussemburgo e presso gli organi incaricati dei servizi finanziari nei paesi in cui sono commercializzate le azioni della SICAV.
Tali informazioni potranno anche essere pubblicate su uno o più giornali scelti liberamente e periodicamente dal Consiglio di Amministrazione.
25.2. Avvisi finanziari e altre informazioni
Le comunicazioni di carattere finanziario destinate agli azionisti saranno inviate agli azionisti titolari di azioni nominative ai rispettivi indirizzi riportati nel registro degli azionisti, conformemente alla legislazione in vigore; saranno altresì pubblicate a Lussemburgo, sul “Luxemburger Wort” secondo quanto prescritto dalla legge.
Saranno inoltre pubblicate sulla stampa dei paesi nei quali è commercializzata la SICAV, qualora ciò sia prescritto dalle rispettive leggi nazionali.
Le relazioni agli azionisti relative all’esercizio precedente e ai risultati sono disponibili presso la sede della SICAV.
Il bilancio della SICAV è redatto conformemente ai principi contabili generalmente ammessi in Lussemburgo, ossia i "GAAP lussemburghesi".
L’esercizio della SICAV si chiude il 31 dicembre di ogni anno.
25.3. Documenti della SICAV
Il Prospetto, i documenti delle informazioni chiave per l'investitore e le relazioni annuali e semestrali della SICAV sono messi gratuitamente a disposizione del pubblico presso la sede legale della SICAV a Lussemburgo durante i giorni bancari e i normali orari di apertura degli uffici.
Il contratto d’incarico della Società di Gestione, il contratto relativo alle spese operative e amministrative e il contratto di banca depositaria e di agente pagatore principale possono essere consultati dagli investitori presso la sede legale della SICAV durante i giorni bancari lavorativi e i normali orari d’apertura degli uffici.
Inoltre, il Prospetto può essere consultato al seguente indirizzo: xxx.xxxxxxxx.xxx.
25.4. Società di revisione autorizzata
La revisione dei conti e dei rendiconti annuali della SICAV viene affidata alla società PricewaterhouseCoopers, Lussemburgo.
25.5. Informazioni aggiuntive
Per esigenze regolamentari e/o fiscali, la Società di Gestione può trasmettere, oltre alle pubblicazioni legali, la composizione del portafoglio della SICAV e ogni informazione relativa agli investitori che ne faranno richiesta.
25.6. Informazioni per gli informazioni che si trovano in Asia
Per facilitare le comunicazione tra i fusi orari asiatici, gli investitori hanno la possibilità di contattare direttamente CACEIS Hong Kong Trust Company Limited per la trasmissione dei loro ordini di sottoscrizione, riscatto o conversione di azioni, oltre che per ottenere ogni informazione o documentazione relativa all'identificazione del cliente e/o ai Dati personali.
Candriam Bonds Capital Securities
Scheda Tecnica
Questo Comparto è privo di un obiettivo di investimento sostenibile e non promuove specificamente le caratteristiche ambientali e/o sociali ai sensi del Regolamento SFDR.
1. Obiettivo d'investimento e profilo dell'investitore
L'obiettivo del comparto, attraverso una gestione discrezionale, è beneficiare della performance di mercato delle obbligazioni subordinate emesse da situate nei paesi OCSE, e sovraperformare l'indice di riferimento.
Questo comparto è adatto a investitori esperti che intendano perseguire tale obiettivo su un orizzonte d'investimento a medio termine e che siano consapevoli, comprendano e possano sostenere i rischi specifici del comparto descritti sotto e definiti nella sezione Fattori di rischio del Prospetto.
2. Politica di investimento
Gli attivi di questo comparto sono principalmente investiti in titoli di crediti subordinati (obbligazioni e altri valori assimilabili, comprese obbligazioni di tipo "contingent convertible" (Additional Tier 1 e Tier 2)), emessi da società del settore privato ritenute di buona qualità (con rating minimo BBB-/Baa3, attribuito da almeno una delle agenzie di valutazione, o ritenute di qualità equivalente dalla Società di Gestione) e con sede nei paesi dell'OCSE.
Il comparto prende in considerazione l'analisi degli aspetti ESG riportata nella sezione Politica d’investimento del Prospetto.
Le obbligazioni di tipo "contingent convertible" rappresentano al massimo il 40% dell'attivo netto del comparto. Questi titoli espongono a rischi aggiuntivi quali, ad esempio, meccanismi di assorbimento delle perdite, in grado di condurre e svalutazioni del capitale e/o degli interessi capitalizzati oppure ad una conversione in azioni. Inoltre, a causa della complessità giuridica, ciascun titolo possiede le proprie specificità.
Le obbligazioni devono avere un rating B-/B3 al momento dell'acquisto, attribuito da almeno una delle agenzie di rating, o essere ritenute di qualità equivalente dalla Società di Gestione (soprattutto in caso di assenza di rating).
Qualora gli attivi del comparto non siano più compatibili con il rating riportato sopra a seguito di deterioramento, o non siano più considerati di qualità equivalente dalla Società di Gestione, tali attivi dovranno essere venduti, nel migliore interesse degli azionisti, entro sei mesi.
Tuttavia, nel caso in cui gli attivi che non soddisfano più i criteri di rating rappresentino meno del 3% del valore netto d'inventario del comparto, essi potranno essere mantenuti nel portafoglio, con l'accordo della Società di Gestione e fatti salvi gli interessi degli azionisti.
Anche l’analisi degli aspetti ESG è integrata nella gestione finanziaria del portafoglio.
La parte restante degli attivi sarà investita in valori mobiliari o strumenti del mercato monetario, diversi da quelli sopra descritti, oppure in liquidità.
Il comparto può investire al massimo il 10% del proprio patrimonio in OIC e/o OICVM.
Le esposizioni in valute diverse dall'euro sono oggetto di una copertura del rischio di cambio.
Poiché tale copertura non può essere totale su base continua, può sussistere un rischio di cambio residuo marginale.
Il comparto mira ad escludere le aziende che:
1. hanno infranto in modo significativo e ripetuto uno dei principi del Patto Mondiale delle Nazioni Unite e/o
2. sono particolarmente esposte ad attività controverse quali il tabacco e il carbone termico. La strategia non consente di investire in società che fabbricano, utilizzano o possiedono mine antiuomo, bombe a frammentazione, armi chimiche, biologiche, al fosforo bianco e all’uranio impoverito.
Il comparto non prende sistematicamente in considerazione le principali incidenze negative (i “PAI”) delle decisioni d’investimento sui fattori di sostenibilità, per una o più delle seguenti ragioni:
- Le società emittenti o talune di queste non forniscono dati sufficienti in relazione ai PAI;
- Gli aspetti PAI non sono stati considerati come elementi predominanti nel processo di investimento del comparto;
- Il comparto investe in strumenti finanziari derivati per i quali gli aspetti PAI non sono ancora presi in considerazione, né definiti.
In talune condizioni, il processo di analisi può essere accompagnato da un coinvolgimento attivo attraverso il dialogo con le società.
Questo comparto può ricorrere all’utilizzo di strumenti finanziari derivati sul mercato regolamentato e/o fuori borsa (soprattutto attraverso swap, strumenti a termine, opzioni o future), il tutto in un’ottica di esposizione e/o di copertura e/o di arbitraggio. I sottostanti di questi strumenti finanziari derivati possono essere valute, tassi d’interesse, spread di credito, azioni, indici azionari e volatilità.
3. Tecniche di gestione efficace del portafoglio
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di prestito di titoli per una percentuale prevista che potrà variare tra il 0% e il 25% degli attivi netti di portafoglio, e che potrà ammontare al massimo al 75% del patrimonio netto, in condizioni di mercato specifiche.
In tutti i casi, tali operazioni vengono eseguite solo se le condizioni di mercato consentono di generare un ricavo per il comparto.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di reverse repo per una percentuale prevista che potrà variare tra il 0 % e il 25% degli attivi netti di portafoglio, e che potrà ammontare al massimo al 50% del patrimonio netto, in condizioni di mercato specifiche.
Il comparto farà ricorso a operazioni reverse repo, in particolare se le condizioni di mercato lo giustificheranno e unicamente se sarà giustificato un investimento in contanti tramite dette operazioni.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di repo per una percentuale prevista che potrà variare tra lo 0% e il 10% degli attivi netti di portafoglio e che potrà ammontare al massimo al 10% del patrimonio netto, in condizioni di mercato specifiche.
In tutti i casi, tali operazioni saranno giustificate dalla necessità di liquidità temporanea.
4. Indice di riferimento
Il comparto è gestito in modo attivo e il processo d'investimento implica il riferimento a un indice. L’indice scelto non prende esplicitamente in considerazione i criteri di sostenibilità.
Nome dell'indice | ▪ 70% ICE BofA Euro Financial Subordinated & Lower Tier-2 Index (Total Return) ▪ 30% ICE BofA Contingent Capital Index Hedged EUR (Total Return) |
Definizione dell'indice | ▪ ICE BofA Euro Financial Subordinated & Lower Tier-2: misura la performance delle obbligazioni di prim'ordine ("investment grade") denominate in euro, emesse da istituti finanziari sui mercati delle eurobond o nazionali dei Paesi membri della zona euro, compresi tutti i titoli subordinati e di livello (tier) 2. ▪ ICE BofA Contingent Capital Index Hedged EUR: misura la performance delle CoCo-bond di prim'ordine ("investment grade") o di media qualità ("below investment-grade") emesse sui principali mercati nazionali e delle eurobond. |
Utilizzo dell'indice | ▪ come universo di investimento. In generale, gli emittenti presenti nel portafoglio del comparto fanno prevalentemente parte dell’indice. Tuttavia, sono autorizzati taluni investimenti al di fuori dell'indice; ▪ per determinare i livelli di rischio /parametri di rischio; ▪ per fini di confronto tra le performance; ▪ per fini di calcolo della commissione di sovraperformance per talune classi. |
Livello di deviazione della composizione di portafoglio rispetto all'indice | Poiché il comparto è gestito attivamente, non ha come obiettivo quello di investire in tutte le componenti dell'indice, né di investire secondo le stesse proporzioni delle componenti di tale indice. In normali condizioni di mercato, il tracking error previsto del comparto sarà da moderato a importante, ossia un valore compreso tra lo 0,75% e il 3%. Questa misura è una stima degli scarti di performance del comparto rispetto alla performance del suo indice. Maggiore è il tracking error, maggiori saranno le deviazioni rispetto all'indice. Il tracking error realizzato dipende soprattutto dalle condizioni di mercato (volatilità e correlazioni tra strumenti finanziari) e può quindi allontanarsi dal tracking error previsto. |
Fornitore dell'indice | ICE Data Indices LLC |
Ciascuno dei fornitori dell'indice del comparto è un'entità registrata presso l’AEMF conformemente alle disposizioni dell’articolo 36 del regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’8 giugno 2016 sugli indici usati come indici di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014. |
La Società di Gestione ha implementato piani scritti e solidi che contemplano le ipotesi in cui l’indice di riferimento non venga più pubblicato o la sua composizione subisca modifiche sostanziali. Il Consiglio di Amministrazione della SICAV, sulla base di detti piani e se lo riterrà opportuno, sceglierà un altro indice di riferimento. Qualunque variazione dell’indice di riferimento sarà inserita nel Prospetto, che verrà modificato a tale scopo. I suddetti piani sono disponibili a richiesta presso la sede legale della Società di Gestione. |
5. Fattori di rischio specifici del comparto e Gestione del rischio
5.1 Fattori di rischio specifici del comparto
▪ Rischio di perdita di capitale
▪ Rischio di tasso
▪ Rischio di credito
▪ Rischio legato all'investimento in Xxxx Xxxx
▪ Rischio associato agli strumenti finanziari derivati
▪ Rischio di sostenibilità
▪ Rischio di liquidità
▪ Rischio di concentrazione
▪ Rischio di controparte
▪ Rischio legato alle azioni
▪ Rischio di arbitraggio
▪ Rischio di modifica dell’indice di riferimento da parte del fornitore di tale indice
▪ Rischio legato a fattori esterni
▪ Rischio di investimento ESG
L'illustrazione generale dei diversi fattori di rischio è riportata all'articolo Fattori di rischio del Prospetto.
5.2 Risk Management
L'esposizione globale sarà calcolata in funzione dell’approccio del VaR relativo (come descritto al capitolo Risk Management).
L’indice di riferimento del VaR è un indice misto, costituito dall'indice ICE BofA Contingent Capital Index Hedged EUR (Total Return) (30%) e dall'indice ICE BofA Euro Financial Subordinated & Lower Tier-2 Index (Total Return) (70%).
A titolo indicativo, l'effetto leva per questo comparto sarà al massimo il 350% del patrimonio netto. È probabile però che il comparto sia temporaneamente esposto a leve superiori.
La leva sarà calcolata per ogni prodotto derivato in base al metodo dei nozionali e andrà ad aggiungersi al portafoglio titoli del comparto.
6. Divisa di valutazione del comparto: EUR
7. Forma delle azioni: esclusivamente azioni nominative
8. Classi di azioni
▪ Azioni di capitalizzazione della classe Classique [LU1616742737]
▪ Azioni di distribuzione della classe Classique [LU1616743032]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe I [LU1616743388]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe PI [LU1797525224]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe R [LU1616743545]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe Z [LU1616743974]
9. Sottoscrizione minima
Non è richiesta alcuna sottoscrizione minima per le diverse classi di azioni, ad eccezione delle seguenti classi:
▪ Per la classe Classique, la sottoscrizione iniziale minima ammonta a Euro 10.000 (questa soglia minima può essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, a condizione che si assicuri il trattamento paritario degli azionisti in una stessa Data di valutazione).
▪ Per la classe PI, la sottoscrizione iniziale minima ammonta a EUR 1.000.000 (questa soglia minima può essere modificata a discrezione del Consiglio di Amministrazione, a condizione che si assicuri il trattamento paritario degli azionisti in una stessa Data di valutazione).
10. Commissioni e spese
Classi | Commissioni e spese | ||||
Emissione | Uscita | Conversione | Gestione di portafoglio | Oneri Operativi e Amministrativi | |
Classique | Max. 2,5% | 0% | 0% | Max.1% | Max.0,35% |
I | 0% | 0% | 0% | Max.0,60% | Max. 0,28% |
PI | 0% | 0% | 0% | Max.0,60% | Max.0,28% |
R | Max.2,5% | 0% | 0% | Max.0,70% | Max.0,35% |
Z | 0% | 0% | 0% | 0% | Max.0,28% |
Commissione di sovraperformance
Per ogni classe di azioni ripresa nella tabella sottostante, la Società di Gestione potrà esigere una commissioni di sovraperformance calcolata secondo la metodologia “Claw Back 5Y”, come definita nella sezione Oneri e spese, Commissioni di sovraperformance del Prospetto e basata sulla sovraperformance del VNI rispetto all’indice di riferimento (il “benchmark”) come definito nella tabella sottostante.
Classe | Valuta | ISIN | Tasso di copertura | Indice di riferimento | Metodologia |
I | EUR | LU1616743388 | 20% | 70% ICE BofA Euro Financial Subordinated & Lower Tier-2 Index (Total Return) 30% ICE BofA Contingent Capital Index Hedged EUR (Total Return) | Claw Back 5Y |
11. Frequenza del calcolo del valore netto d'inventario: Ogni Giorno lavorativo.
12. Modalità di sottoscrizione, riscatto e conversione delle azioni
Sottoscrizioni/Riscatti/Conversioni | |
Cut-off | G alle ore 12.00 (ora di Lussemburgo) |
Data VNI | G |
Data di valutazione | G+1 |
Data di pagamento | G+3 |
Questa Scheda Tecnica è parte integrante del Prospetto datato gennaio 2022.
Candriam Bonds Convertible Defensive
Scheda Tecnica
Questo comparto è classificato in base all’art. 8. del Regolamento SFDR, ossia promuove caratteristiche ambientali e sociali, senza tuttavia perseguire un obiettivo di investimento sostenibile.
1. Obiettivo d'investimento e profilo dell'investitore
Obiettivo del comparto è, attraverso una gestione discrezionale, beneficiare di una performance positiva del mercato delle obbligazioni convertibili con scadenza inferiore a 5 anni e sovraperformare l’indice.
Questo comparto è adatto a qualunque tipo di investitore che intenda perseguire tale obiettivo su un orizzonte d'investimento a medio termine e che sia consapevole, comprenda e possa sostenere i rischi specifici del comparto descritti sotto e definiti nella sezione Fattori di rischio del Prospetto.
2. Politica di investimento
Il patrimonio di questo comparto è investito principalmente in obbligazioni convertibili e obbligazioni corporate emesse da emittenti che presentano un rating minimo BBB-/Baa3 al momento dell'acquisto e con scadenza inferiore a 5 anni.
Il comparto prende in considerazione l'analisi degli aspetti ESG riportata nella sezione Politica d’investimento del Prospetto.
Il comparto può altresì investire fino al 30% del suo patrimonio in obbligazioni convertibili sintetiche, finalizzate a riprodurre il profilo di rischio di un'obbligazione convertibile, che può essere ottenuto, ad esempio, mediante un investimento in un titolo di credito negoziabile e in un'opzione su azione.
L’analisi delle emissioni di gas serra delle aziende è presa in considerazione nell'ottica di ottenere un’impronta di carbonio del comparto inferiore a una soglia assoluta. Questa soglia è definita in funzione dell'universo d’investimento e potrà essere rivista in funzione dell’andamento di quest’ultimo.
Quest’analisi degli emittenti privati si applica come minimo al 90% degli investimenti del comparto, ad esclusione di depositi, liquidità e derivati su indici.
Anche l’analisi degli aspetti ESG è integrata nella gestione finanziaria del portafoglio. In quest’ottica, il punteggio ESG del comparto è valutato rispetto a una soglia assoluta. Questa soglia è definita in funzione dell'universo d’investimento e potrà essere rivista in funzione dell’andamento di quest’ultimo.
Le soglie e il dettaglio della metodologia sono disponibili nel codice di trasparenza reperibile attraverso il link riportato al paragrafo Politica d’investimento del Prospetto.
La parte restante del patrimonio potrà essere investita in altri valori mobiliari (con un massimo del 10% in azioni) o strumenti del mercato monetario diversi da quelli sopra descritti, oppure in liquidità. Le esposizioni in valute diverse dall'euro sono generalmente oggetto di una copertura. In nessun caso, le esposizioni non in euro supereranno il 10%.
Il comparto mira ad escludere le aziende che:
1. hanno infranto in modo significativo e ripetuto uno dei principi del Patto Mondiale delle Nazioni Unite e/o
2. sono particolarmente esposte ad attività controverse quali il tabacco e il carbone termico. La strategia non consente di investire in società che fabbricano, utilizzano o possiedono mine antiuomo, bombe a frammentazione, armi chimiche, biologiche, al fosforo bianco e all’uranio impoverito.
In talune condizioni, il processo di analisi e di selezione può essere accompagnato da un coinvolgimento attivo attraverso il dialogo con le società.
Il comparto può altresì ricorrere agli strumenti finanziari derivati (su un mercato regolamentato o fuori borsa), a fini di copertura, esposizione o arbitraggio.
I sottostanti di detti strumenti finanziari derivati possono essere divise, tassi d'interesse, spread di credito e volatilità (in particolare, Swap (Currency Exchange Swap - Interest Rate Swap - Credit Default Swap - Inflation Swap - Total Return Swap) - Contratti a termine - Opzioni - Future). I Total Return Swap possono rappresentare fino al 50% del patrimonio netto del comparto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0 % e 25 %.
Ad esempio, il comparto può effettuare operazioni su tassi, azioni, credito o divise a fini di copertura, esposizione e/o arbitraggio.
Il comparto può investire un massimo del 10% del proprio patrimonio in OIC e OICVM.
3. Tecniche di gestione efficace del portafoglio
Il comparto farà ricorso ad operazioni di prestito di titoli per una percentuale prevista che potrà variare tra il 25% e il 50% degli attivi netti di portafoglio, e che potrà ammontare al massimo al 75% del patrimonio netto, in condizioni di mercato specifiche.
In tutti i casi, tali operazioni vengono eseguite solo se le condizioni di mercato consentono di generare un ricavo per il comparto.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di reverse repo per una percentuale prevista che potrà variare tra il 0 % e il 25% degli attivi netti di portafoglio, e che potrà ammontare al massimo al 50% del patrimonio netto, in condizioni di mercato specifiche.
Il comparto farà ricorso a operazioni reverse repo, in particolare se le condizioni di mercato lo giustificheranno e unicamente se sarà giustificato un investimento in contanti tramite dette operazioni.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di repo per una percentuale prevista che potrà variare tra lo 0% e il 10% degli attivi netti di portafoglio e che potrà ammontare al massimo al 10% del patrimonio netto, in condizioni di mercato specifiche.
In tutti i casi, tali operazioni saranno giustificate dalla necessità di liquidità temporanea.
4. Indice di riferimento
Il comparto è gestito in modo attivo e il processo d'investimento implica il riferimento a un indice. L’indice scelto non prende esplicitamente in considerazione i criteri di sostenibilità.
Nome dell'indice | €STR Capitalizzato |
Definizione dell'indice | Tasso a breve termine in euro che riflette i costi di prestito overnight non garantiti per le banche della zona euro. |
Utilizzo dell'indice | ▪ per fini di confronto tra le performance; ▪ per fini di calcolo della commissione di sovraperformance per talune classi. |
Fornitore dell'indice | Banca Centrale europea |
La Società di Gestione ha implementato piani scritti e solidi che contemplano le ipotesi in cui l’indice di riferimento non venga più pubblicato o la sua composizione subisca modifiche sostanziali. Il Consiglio di Amministrazione della SICAV, sulla base di detti piani e se lo riterrà opportuno, sceglierà un altro indice di riferimento. Qualunque variazione dell’indice di riferimento sarà inserita nel Prospetto, che verrà modificato a tale scopo. I suddetti piani sono disponibili a richiesta presso la sede legale della Società di Gestione. |
5. Fattori di rischio specifici del comparto e Gestione del rischio
5.1 Fattori di rischio specifici del comparto
▪ Rischio di perdita di capitale
▪ Rischio legato alle azioni
▪ Rischio di credito
▪ Rischio legato ai paesi emergenti
▪ Rischio di tasso
▪ Rischio di liquidità
▪ Rischio associato agli strumenti finanziari derivati
▪ Rischio di controparte
▪ Rischio connesso alla volatilità
▪ Rischio di sostenibilità
▪ Rischio di investimento ESG
▪ Rischio di cambio
▪ Rischio di modifica dell’indice di riferimento da parte del fornitore di tale indice
▪ Rischio legato a fattori esterni
▪ Xxxxxxx di copertura delle classi di azioni
L'illustrazione generale dei diversi fattori di rischio è riportata all'articolo Fattori di rischio del Prospetto.
5.2 Gestione del rischio
L’esposizione globale sui derivati sarà calcolata in funzione dell’approccio dell’impegno conformemente alla circolare CSSF 11/512.
6. Divisa di valutazione del comparto: EUR.
7. Forma delle azioni: esclusivamente azioni nominative.
8. Classi di azioni
▪ Azioni di capitalizzazione della classe Classique [LU0459959929]
▪ Azioni di distribuzione della classe Classique [LU0459960000]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe I [LU0459960182]
▪ Azioni di distribuzione della classe I [LU0459960265]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe R [LU2385346742]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe R-H, denominate in USD [LU1616744279]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe R2 [LU1410483926]
▪ Azioni di distribuzione della classe R2 [LU1410484064]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe Z [LU0459960349]
▪ Azioni di distribuzione della classe Z [LU0459960422]
9. Sottoscrizione minima
Non è richiesta alcuna sottoscrizione minima per le diverse classi.
10. Commissioni e spese
Classi | Commissioni e spese | |||||
Emissione | Uscita (3) | Conversione (3) | Gestione di portafoglio | Oneri Operativi e Amministrativi | ||
(1) | (2) | |||||
Classique | Max.2,5% | 0% | 0% | 0% | Max.0,90% | Max.0,29% |
I | 0% | 0% | 0% | 0% | Max.0,50% | Max.0,23% |
R | Max.2,5% | 0% | 0% | 0% | Max.0,60% | Max.0,29% |
R2 | Max.2,5% | 0% | 0% | 0% | Max.0,36% | Max.0,29% |
Z | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | Max.0,23% |
(1) Tale commissione potrà essere prelevata per qualsivoglia sottoscrizione, in favore del distributore.
(2) Tale commissione potrà essere prelevata per qualsiasi sottoscrizione in favore del comparto.
(3) Tale commissione potrà essere prelevata in favore del comparto e nel rispetto di un trattamento egalitario degli azionisti. Tale commissione sarà destinata a coprire le spese effettive di realizzo degli attivi.
Commissione di sovraperformance
Per ogni classe di azioni ripresa nella tabella sottostante, la Società di Gestione potrà esigere una commissioni di sovraperformance calcolata secondo la metodologia “High Water Mark 5Y”, come definita nella sezione Oneri e spese, Commissioni di sovraperformance del Prospetto e basata sulla sovraperformance del VNI rispetto all’indice di riferimento (il “benchmark”) come definito nella tabella sottostante.
Classe | Valuta | ISIN | Tasso di copertura | Tasso di rendimento minimo | Metodologia |
I | EUR | LU0459960182 | 20% | €str Capitalizzato +2% (livello minimo a 0) | High Water Mark 5Y |
I | EUR | LU0459960265 |
11. Frequenza del calcolo del valore netto d'inventario: Ogni Giorno lavorativo.
12. Modalità di sottoscrizione, riscatto e conversione delle azioni
Sottoscrizioni | Riscatti | |
Cut-off | G alle ore 12.00 (ora di Lussemburgo) | G-2 alle ore 12.00 (ora di Lussemburgo) |
Data VNI | G | G |
Data di valutazione | G+1 | G+1 |
Data di pagamento | G+3 | G+3 |
Questa Scheda Tecnica è parte integrante del Prospetto datato gennaio 2022.
Candriam Bonds Credit Alpha
Scheda Tecnica
Questo Comparto è privo di un obiettivo di investimento sostenibile e non promuove specificamente le caratteristiche ambientali e/o sociali ai sensi del Regolamento SFDR.
1. Obiettivo d'investimento e profilo dell'investitore
L’obiettivo del comparto, attraverso una gestione discrezionale, è quello di generare un rendimento superiore a quello dell’indice di riferimento con un obiettivo di volatilità inferiore al 10% in normali condizioni di mercato. La volatilità potrebbe tuttavia essere superiore, soprattutto in condizioni di mercato anomale.
Il comparto cerca di beneficiare delle opportunità di investimento nella vendita così come nell’acquisto di obbligazioni e prodotti derivati degli emittenti del settore privato situati nei paesi sviluppati.
il comparto detiene titoli ad alto rendimento che hanno generalmente un rating inferiore e sono esposti a rischi di credito e di liquidità maggiori rispetto ai titoli con rating migliore; pertanto questi titoli ad alto rendimento possono essere esposti a oscillazioni del valore di mercato maggiori e a una minore liquidità. Pertanto, questo comparto prevede un rischio maggiore rispetto a un comparto che investe in obbligazioni tradizionali.
Questo comparto è adatto a qualunque tipo di investitore che intenda perseguire tale obiettivo su un orizzonte d'investimento a medio termine nella misura in cui sia consapevole, comprenda e possa sostenere i rischi specifici del comparto descritti sotto e definiti nella sezione Fattori di rischio del prospetto.
2. Politica di investimento
Il patrimonio di questo comparto sarà investito principalmente in:
▪ titoli di credito (obbligazioni e altri titoli assimilabili, tra cui debiti subordinati corporate per un massimo del 40% del patrimonio netto) con rating almeno CCC/Caa2 assegnato da una delle agenzie di rating riconosciute al momento dell’acquisto o considerate come di classe di rating equivalente dalla Società di Gestione. Gli emittenti di questi titoli sono situati nei paesi sviluppati.
▪ derivati di credito (Credit Default Swap e Total Return Swap) il cui rating del sottostante è almeno CCC/Caa2 assegnato da una delle agenzie di rating riconosciute al momento dell’acquisto o considerate come di classe di rating equivalente dalla Società di Gestione. I sottostanti dei Total Return Swap possono essere obbligazioni o altri titoli assimilabili, ossia indici finanziari (tra cui gli indici su leveraged loan)
Esposizione al mercato del credito ed agli attivi rischiosi in generale:
il comparto può altresì cercare di trarre profitto da una contrazione degli spread di credito attraverso una posizione buy (con il rischio di perdite in caso di allargamento) o una contrazione
degli spread di credito attraverso una posizione sell (con il rischio di perdite in caso di contrazione).
Nel primo caso, l'esposizione positiva è realizzata sia con l'acquisto di titoli di credito (obbligazioni ed altri valori assimilabili) che con la vendita di protezione sul mercato dei "credit default swaps" (CDS), ossia tramite una posizione lunga attraverso “Total Return Swap” (TRS).
L'implementazione di un'esposizione sell può in quanto tale essere realizzata solamente tramite acquisti di protezione sullo stesso mercato dei CDS, o una posizione sell tramite un TRS. L’esposizione netta al credito del fondo può variare da -100% a +100%.
La duration totale del portafoglio potrà variare tra -5 anni e +5 anni.
I TRS possono rappresentare fino al 200% del patrimonio netto del comparto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 75% e 125%.
La parte restante del patrimonio può essere investita in altri valori mobiliari o strumenti del mercato monetario, diversi da quelli sopra descritti, in particolare in.
▪ titoli di emittenti sovrani o quasi-sovrani,
▪ Contingent Convertible Bonds (XxXx xxxx) per un massimo del 10% del patrimonio netto,
▪ obbligazioni convertibili per un massimo del 10% del patrimonio netto,
▪ distressed debts per un massimo del 10% degli attivi netti, ossia titoli emessi da emittenti che stanno vivendo, o che sono prossimi a vivere difficoltà di pagamento e considerati come tali dalla Società di Gestione sulla base di criteri di rating e sulla base di criteri di mercato (in particolare prezzi e spread).
Temporaneamente, in assenza di opportunità d’investimento, il comparto potrà essere mantenuto in liquidità o equivalenti (strumenti del mercato monetario, operazioni repo, reverse repo, obbligazioni sovrane o quasi sovrane…).
Il comparto prende in considerazione l'analisi degli aspetti ESG riportata nella sezione Politica d’investimento del Prospetto.
Anche l’analisi degli aspetti ESG è integrata nella gestione finanziaria del portafoglio.
Le esposizioni in valute diverse dall'euro sono generalmente oggetto di una copertura. In nessun caso, le esposizioni non in euro supereranno il 10%.
Il comparto può ricorrere all’utilizzo di strumenti finanziari derivati sul mercato regolamentato e/o fuori borsa (soprattutto attraverso swap, strumenti a termine, opzioni o future), in un'ottica di esposizione, copertura e/o arbitraggio.
I sottostanti di questi strumenti finanziari derivati possono essere valute, tassi d'interesse, credito e volatilità, sia sui sottostanti individuali, sia sugli indici
Il comparto può investire un massimo del 10% del proprio patrimonio in OIC e OICVM.
Il team di gestione effettua scelte discrezionali d'investimento in funzione delle proprie previsioni, basate su analisi fondamentali degli emittenti (valutazione qualitativa degli elementi finanziari e non finanziari degli emittenti) analisi giuridiche (valutazione dei criteri specifici degli attivi) e analisi quantitative (analisi della valutazione degli attivi).
Il comparto mira ad escludere le aziende che:
1. hanno infranto in modo significativo e ripetuto uno dei principi del Patto Mondiale delle Nazioni Unite e/o
2. sono particolarmente esposte ad attività controverse quali il tabacco e il carbone termico. La strategia non consente di investire in società che fabbricano, utilizzano o possiedono mine antiuomo, bombe a frammentazione, armi chimiche, biologiche, al fosforo bianco e all’uranio impoverito.
Il comparto non prende sistematicamente in considerazione le principali incidenze negative (i “PAI”) delle decisioni d’investimento sui fattori di sostenibilità, per una o più delle seguenti ragioni:
- Le società emittenti o talune di queste non forniscono dati sufficienti in relazione ai PAI;
- Gli aspetti PAI non sono stati considerati come elementi predominanti nel processo di investimento del comparto;
- Il comparto investe in strumenti finanziari derivati per i quali gli aspetti PAI non sono ancora presi in considerazione, né definiti.
In talune condizioni, il processo di analisi e di selezione può essere accompagnato da un coinvolgimento attivo attraverso il dialogo con le società.
Per realizzare l'obiettivo di gestione, il portafoglio si basa su due strategie di investimento:
▪ una strategia “Fondamental Long/Short” che consiste nell'acquistare strumenti finanziari che presentano un potenziale di apprezzamento (“Long”) e strumenti finanziari per la vendita (“short”) - attraverso strumenti finanziari derivati - di cui il team di gestione prevede un deprezzamento;
▪ una strategia “Quantitative Long/Short”, che consiste nel costruire posizioni di arbitraggio su un dato emittente o settore per beneficiare di eventuali inefficienze del mercato.
Gli importi allocati per ciascuna di queste strategie variano in funzione delle opportunità di mercato.
Il comparto può anche rettificare la sua esposizione al credito in funzione delle sue previsioni di mercato.
3. Tecniche di gestione efficace del portafoglio
Il comparto non ha fatto ricorso alle operazioni di prestito di titoli.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di reverse repo per una percentuale prevista che potrà variare tra il 0 % e il 25% degli attivi netti di portafoglio, e che potrà ammontare al massimo al 75% del patrimonio netto, in condizioni di mercato specifiche.
Il comparto farà ricorso a operazioni reverse repo, in particolare se le condizioni di mercato lo giustificheranno e unicamente se sarà giustificato un investimento in contanti tramite dette operazioni.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di repo per una percentuale prevista che potrà variare tra lo 0% e il 10% degli attivi netti di portafoglio e che potrà ammontare al massimo al 10% del patrimonio netto, in condizioni di mercato specifiche.
In tutti i casi, tali operazioni saranno giustificate dalla necessità di liquidità temporanea.
4. Indice di riferimento
Il comparto è gestito in modo attivo e il processo d'investimento implica il riferimento a un indice. L’indice scelto non prende esplicitamente in considerazione i criteri di sostenibilità.
Nome dell'indice | €STR Capitalizzato |
Definizione dell'indice | Tasso a breve termine in euro che riflette i costi di prestito overnight non garantiti per le banche della zona euro. |
Utilizzo dell'indice | ▪ per fini di confronto tra le performance; ▪ per fini di calcolo della commissione di sovraperformance per talune classi. Per le classi di azioni in valute diverse dalla valuta del comparto, è possibile utilizzare un altro indice corrispondente per il calcolo delle commissioni di performance, secondo il caso (vedere il punto “Commissione di sovraperformance” sotto riportato). |
Fornitore dell'indice | Banca Centrale europea |
La Società di Gestione ha implementato piani scritti e solidi che contemplano le ipotesi in cui l’indice di riferimento non venga più pubblicato o la sua composizione subisca modifiche sostanziali. Il Consiglio di Amministrazione della SICAV, sulla base di detti piani e se lo riterrà opportuno, sceglierà un altro indice di riferimento. Qualunque variazione dell’indice di riferimento sarà inserita nel Prospetto, che verrà modificato a tale scopo. I suddetti piani sono disponibili a richiesta presso la sede legale della Società di Gestione. |
5. Fattori di rischio specifici del comparto e Gestione del rischio
5.1 Fattori di rischio specifici del comparto
▪ Rischio di perdita di capitale
▪ Rischio di tasso
▪ Rischio di credito
▪ Rischio associato agli strumenti finanziari derivati
▪ Rischio di arbitraggio
▪ Rischio di sostenibilità
▪ Rischio di liquidità
▪ Rischio di controparte
▪ Rischio legato alle azioni
▪ Rischio legato all'investimento in Xxxx Xxxx
▪ Rischio di cambio
▪ Rischio di volatilità
▪ Rischio legato ai paesi emergenti
▪ Rischio di modifica dell’indice di riferimento da parte del fornitore di tale indice
▪ Rischio legato a fattori esterni
▪ Rischio di investimento ESG
▪ Xxxxxxx di copertura delle classi di azioni
L'illustrazione generale dei diversi fattori di rischio è riportata al punto 8. Fattori di rischio del Prospetto.
5.2 Gestione del rischio
L'esposizione globale sarà calcolata in funzione dell’approccio del VaR assoluto (come descritto al capitolo Gestione del rischio).
Il rischio globale non può superare un VaR assoluto del 20%. Tale VaR prende in considerazione un intervallo di confidenza del 99% e un orizzonte temporale di 20 giorni.
La leva di questo comparto dovrebbe essere di norma tra il 100% e il 300%. La leva massima prevista di questo comparto sarà del 450%.
Questa leva sarà calcolata per ogni prodotto derivato in base al metodo dei nozionali e andrà ad aggiungersi al portafoglio titoli del comparto.
6. Divisa di valutazione del comparto: EUR
7. Forma delle azioni: esclusivamente azioni nominative.
8. Classi di azioni
▪ Azioni di capitalizzazione della classe Classique, denominate in EUR [LU2098772366]
▪ Azioni di distribuzione della classe Classique, denominate in EUR [LU2098772440]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe I, denominate in EUR [LU2098772523]
▪ Azioni di distribuzione della classe I, denominate in EUR [LU2098772796]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe I, denominate in GBP, coperte rispetto all'EUR [LU2098772879]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe I-H, denominate in GBP [LU2098772952]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe I, denominate in USD, non coperte rispetto all’EUR [LU2098773091]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe N, denominate in EUR [LU2098773174]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe PI, denominate in EUR [LU2098773257]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe R, denominate in EUR [LU2098773331]
▪ Azioni di distribuzione della classe R, denominate in EUR [LU2098773414]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe R, denominate in GBP, non coperte rispetto all’EUR [LU2098773505]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe R-H, denominate in GBP [LU2098773760]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe R2, denominate in EUR [LU2098773844]
▪ Azioni di distribuzione della classe R2, denominate in EUR [LU2098773927]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe S, denominate in EUR [LU2098774065]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe V, denominate in EUR [LU2098774149]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe Z, denominate in EUR [LU2098774222]
▪ Azioni di distribuzione della classe Z, denominate in EUR [LU2098774495]
9. Sottoscrizione minima
Non è richiesta alcuna sottoscrizione minima per le diverse classi di azioni, ad eccezione delle classi:
▪ PI, per la quale la sottoscrizione iniziale minima è di EUR 1.000.000.
▪ S, per la quale la sottoscrizione iniziale minima è di EUR 25.000.000.
▪ V, per la quale la sottoscrizione iniziale minima è di EUR 20.000.000.
10. Commissioni e spese
Classi | Commissioni e spese | ||||
Emissione | Uscita | Conversione | Gestione di portafoglio | Oneri Operativi e Amministrativi | |
Classique | Max.2,5% | 0% | 0% | Max.1,20% | Max.0,33% |
I | 0% | 0% | 0% | Max.0,70% | Max.0,25% |
N | Max.2,5% | 0% | 0% | Max.1,60% | Max.0,33% |
PI | 0% | Max.0,35% | Max.0,25% | ||
R | Max.2,5% | 0% | 0% | Max.0,70% | Max.0,33% |
R2 | Max.2,5% | 0% | 0% | Max.0,48% | Max.0,33% |
S | 0% | 0% | 0% | Max.0,04% | Max.0,25% |
V | 0% | 0% | 0% | Max.0,55% | Max.0,25% |
Z | 0% | 0% | 0% | 0% | Max.0,25% |
Commissione di sovraperformance
Per ogni classe di azioni ripresa nella tabella sottostante, la Società di Gestione potrà esigere una commissioni di sovraperformance calcolata secondo la metodologia “High Water Mark Permanent”, come definita nella sezione Oneri e spese, Commissioni di sovraperformance del Prospetto e basata sulla sovraperformance del VNI rispetto all’indice di riferimento (il “benchmark”) come definito nella tabella sottostante.
Classe | Valuta | ISIN | Tasso di copertura | Tasso di rendimento minimo | Metodologia |
Classique | EUR | LU2098772366 | €str Capitalizzato (livello minimo a 0) | High Water Mark Permanent | |
Classique | EUR | LU2098772440 | |||
I | EUR | LU2098772523 | |||
I | EUR | LU2098772796 | |||
N | EUR | LU2098773174 | |||
PI | EUR | LU2098773257 | |||
R | EUR | LU2098773331 | |||
R | EUR | LU2098773414 | |||
R2 | EUR | LU2098773844 | |||
R2 | EUR | LU2098773927 | |||
V | EUR | LU2098774149 | |||
Z | EUR | LU2098774222 | 20% | ||
Z | EUR | LU2098774495 | |||
I-H | GBP | LU2098772952 | XXXXX capitalizzato (livello | ||
R-H | GBP | LU2098773760 | minimo a 0) | ||
I | GBP | LU2098772879 | ICE BofA Euro Currency | ||
Overnight Deposit Offered | |||||
R | GBP | LU2098773505 | Rate Index - GBP (livello minimo a 0) | ||
ICE BofA Euro Currency | |||||
Overnight Deposit Offered | |||||
I | USD | LU2098773091 | Rate Index - USD (livello | ||
minimo a 0) |
11. Frequenza del calcolo del valore netto d’inventario: Ogni Giorno lavorativo.
12. Modalità di sottoscrizione, riscatto e conversione delle azioni
Sottoscrizioni/Riscatti/Conversioni | |
Cut-off | G-2 alle ore 12.00 (ora di Lussemburgo) per le sottoscrizioni G-4 alle ore 12.00 (ora di Lussemburgo) per i riscatti |
Data VNI | G |
Data di valutazione | G+1 |
Data di pagamento | G+2 per le sottoscrizioni G+3 per i riscatti |
Questa Scheda Tecnica è parte integrante del Prospetto datato gennaio 2022.
Candriam Bonds Credit Opportunities
Scheda Tecnica
Questo Comparto è privo di un obiettivo di investimento sostenibile e non promuove specificamente le caratteristiche ambientali e/o sociali ai sensi del Regolamento SFDR.
1. Obiettivo d'investimento e profilo dell'investitore
Obiettivo del comparto, attraverso una gestione discrezionale, è beneficiare della performance del mercato delle obbligazioni emesse da emittenti del settore privato che presentano un rischio di credito elevato e situati in paesi dell'Unione europea e in America del Norde sovraperformare l’indice.
Questo comparto è adatto a qualunque tipo di investitore che intenda perseguire tale obiettivo su un orizzonte d'investimento a medio termine e che sia consapevole, comprenda e possa sostenere i rischi specifici del comparto descritti sotto e definiti nella sezione Fattori di rischio del Prospetto.
2. Politica di investimento
Il comparto mira ad offrire agli azionisti una partecipazione ai rendimenti delle obbligazioni di società che presentano un rischio di credito elevato e situate in paesi dell'Unione Europea e/o in America del Nord.
Il comparto prende in considerazione l'analisi degli aspetti ESG riportata nella sezione Politica d’investimento del Prospetto.
A tale effetto, il comparto investirà il proprio patrimonio principalmente in titoli di credito (obbligazioni e altri titoli assimilabili) di emittenti con rating superiore a CCC+/Caa1.
Anche l’analisi degli aspetti ESG è integrata nella gestione finanziaria del portafoglio.
Il comparto potrà inoltre avvalersi di investimenti in prodotti derivati (derivati di credito su indice o su singoli valori), emessi da emittenti di pari qualità.
La parte restante del patrimonio potrà essere investita in valori mobiliari (in particolare, obbligazioni convertibili) o strumenti del mercato monetario, diversi da quelli sopra descritti, oppure in liquidità.
Le esposizioni in valute diverse dall'euro sono generalmente oggetto di una copertura. In nessun caso, le esposizioni non in euro supereranno il 10%.
Il comparto mira ad escludere le aziende che:
1. hanno infranto in modo significativo e ripetuto uno dei principi del Patto Mondiale delle Nazioni Unite e/o
2. sono particolarmente esposte ad attività controverse quali il tabacco e il carbone termico. La strategia non consente di investire in società che fabbricano, utilizzano o possiedono mine antiuomo, bombe a frammentazione, armi chimiche, biologiche, al fosforo bianco e all’uranio impoverito.
Il comparto non prende sistematicamente in considerazione le principali incidenze negative (i “PAI”) delle decisioni d’investimento sui fattori di sostenibilità, per una o più delle seguenti ragioni:
- Le società emittenti o talune di queste non forniscono dati sufficienti in relazione ai PAI;
- Gli aspetti PAI non sono stati considerati come elementi predominanti nel processo di investimento del comparto;
- Il comparto investe in strumenti finanziari derivati per i quali gli aspetti PAI non sono ancora presi in considerazione, né definiti.
In talune condizioni, il processo di analisi e di selezione può essere accompagnato da un coinvolgimento attivo attraverso il dialogo con le società.
Il comparto può altresì ricorrere agli strumenti finanziari derivati (su un mercato regolamentato o fuori borsa), a fini di copertura, esposizione o arbitraggio.
I sottostanti di detti strumenti finanziari derivati possono essere divise, tassi d'interesse, spread di credito e volatilità (in particolare, Swap (Currency Exchange Swap - Interest Rate Swap - Credit Default Swap - Inflation Swap - Total Return Swap) - Contratti a termine - Opzioni - Future).
I Total Return Swap possono rappresentare fino al 50% del patrimonio netto del comparto. La proporzione attesa dovrebbe in genere essere compresa tra 0 % e 25 %.
Ad esempio, il comparto può effettuare operazioni su tassi, credito o divise per fini di copertura, esposizione e/o arbitraggio.
Il comparto può investire un massimo del 10% del proprio patrimonio in OIC e OICVM.
3. Tecniche di gestione efficace del portafoglio
Il comparto non ha fatto ricorso alle operazioni di prestito di titoli.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di reverse repo per una percentuale prevista che potrà variare tra il 0 % e il 25% degli attivi netti di portafoglio, e che potrà ammontare al massimo al 50% del patrimonio netto, in condizioni di mercato specifiche.
Il comparto farà ricorso a operazioni reverse repo, in particolare se le condizioni di mercato lo giustificheranno e unicamente se sarà giustificato un investimento in contanti tramite dette operazioni.
Il comparto potrà ricorrere ad operazioni di repo per una percentuale prevista che potrà variare tra lo 0% e il 10% degli attivi netti di portafoglio e che potrà ammontare al massimo al 10% del patrimonio netto, in condizioni di mercato specifiche.
In tutti i casi, tali operazioni saranno giustificate dalla necessità di liquidità temporanea.
4. Indice di riferimento
Il comparto è gestito in modo attivo e il processo d'investimento implica il riferimento a un indice. L’indice scelto non prende esplicitamente in considerazione i criteri di sostenibilità.
Nome dell'indice | €STR Capitalizzato |
Definizione dell'indice | Tasso a breve termine in euro che riflette i costi di prestito overnight non garantiti per le banche della zona euro. |
Utilizzo dell'indice | ▪ per fini di confronto tra le performance; ▪ per fini di calcolo della commissione di sovraperformance per talune classi. Per le classi di azioni in valute diverse dalla valuta del comparto, è possibile utilizzare un altro indice corrispondente per il calcolo delle commissioni di performance, secondo il caso (vedere il punto “Commissione di sovraperformance” sotto riportato). |
Fornitore dell'indice | Banca Centrale europea |
La Società di Gestione ha implementato piani scritti e solidi che contemplano le ipotesi in cui l’indice di riferimento non venga più pubblicato o la sua composizione subisca modifiche sostanziali. Il Consiglio di Amministrazione della SICAV, sulla base di detti piani e se lo riterrà opportuno, sceglierà un altro indice di riferimento. Qualunque variazione dell’indice di riferimento sarà inserita nel Prospetto, che verrà modificato a tale scopo. I suddetti piani sono disponibili a richiesta presso la sede legale della Società di Gestione. |
5. Fattori di rischio specifici del comparto e Gestione del rischio
5.1 Fattori di rischio specifici del comparto
▪ Rischio di perdita di capitale
▪ Rischio di tasso
▪ Rischio di credito
▪ Rischio associato agli strumenti finanziari derivati
▪ Rischio di arbitraggio
▪ Rischio di sostenibilità
▪ Rischio di liquidità
▪ Rischio di controparte
▪ Rischio legato alle azioni
▪ Rischio di cambio
▪ Rischio di volatilità
▪ Rischio legato ai paesi emergenti
▪ Rischio di modifica dell’indice di riferimento da parte del fornitore di tale indice
▪ Rischio legato a fattori esterni
▪ Rischio di investimento ESG
▪ Xxxxxxx di copertura delle classi di azioni
L'illustrazione generale dei diversi fattori di rischio è riportata all'articolo Fattori di rischio del Prospetto.
Si richiama l’attenzione degli investitori sul fatto che la strategia di gestione di questo comparto prevede che il portafoglio sia parzialmente investito in valori mobiliari che secondo le società di rating rientrano nella categoria speculativa e che sono negoziati su mercati le cui modalità di funzionamento, in termini di trasparenza e liquidità, possono differenziarsi sensibilmente dagli standard ammessi sui mercati borsistici o regolamentati internazionali. Di conseguenza, un investimento di questo tipo è riservato a investitori sufficientemente esperti da essere in grado di valutarne rischi e benefici.
5.2 Gestione del rischio
L'esposizione globale sarà calcolata in funzione dell’approccio del VaR assoluto (come descritto al capitolo Gestione del rischio).
Il rischio globale non può superare un VaR assoluto del 20%. Tale VaR prende in considerazione un intervallo di confidenza del 99% e un orizzonte temporale di 20 giorni.
A titolo indicativo, la leva di questo comparto sarà al massimo del 350%.
Questa leva sarà calcolata per ogni prodotto derivato in base al metodo dei nozionali e andrà ad aggiungersi al portafoglio titoli del comparto. È probabile però che il comparto sia esposto anche a leve superiori.
6. Divisa di valutazione del comparto: EUR.
7. Forma delle azioni: esclusivamente azioni nominative.
8. Classi di azioni
▪ Azioni di capitalizzazione della classe Classique, denominate in EUR [LU0151324422]
▪ Azioni di distribuzione della classe Classique, denominate in EUR [LU0151324851]
▪ Azioni di distribuzione della classe Classique (q), denominate in EUR [LU1269889157]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe Classique-H, denominate in USD [LU1375972251]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe Classique-H, denominate in CHF [LU2069307564]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe I, denominate in EUR [LU0151325312]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe I, denominate in GBP, coperte rispetto all'EUR [LU1184245816]
▪ Azioni di distribuzione della classe I (q), denominate in EUR [LU1269889314]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe I-H, denominate in USD [LU1375972335]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe I-H, denominate in CHF [LU2069305949]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe I2, denominate in EUR [LU2026165931]
▪ Azioni di distribuzione della classe I2(q), denominate in EUR [LU2026166079]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe N, denominate in EUR [LU0151324935]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe R, denominate in EUR [LU1120697633]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe R, denominate in GBP, coperte rispetto all'EUR [LU1184245493];
▪ Azioni di capitalizzazione della classe R-H, denominate in CHF [LU1184245659]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe R-H, denominate in USD [LU2069305865]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe R2, denominate in EUR [LU1410484494]
▪ Azioni di distribuzione della classe R2, denominate in EUR [LU1410484577]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe S, denominate in EUR [LU0151333506]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe S3, denominate in EUR [LU2026166152]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe SF, denominate in EUR [LU2026166236]
▪ Azioni di capitalizzazione della classe Z, denominate in EUR [LU0252969745]
▪ Azioni di distribuzione della classe Z, denominate in EUR [LU1410484148]
9. Sottoscrizione minima
Non è richiesta alcuna sottoscrizione minima per le diverse classi di azioni, tranne:
▪ per la classe S, per la quale la sottoscrizione iniziale minima è di EUR 25.000.000.
▪ per la classe S3, per la quale la sottoscrizione iniziale minima è di EUR 175.000.000.
10. Commissioni e spese
Classi | Commissioni e spese | ||||
Emissione | Uscita | Conversione | Gestione di portafoglio | Oneri Operativi e Amministrativi | |
Classique | Max.2,5% | 0% | 0% | Max.1% | Max.0,33% |
I | 0% | 0% | 0% | Max.0,50% | Max.0,25% |
I2 | 0% | 0% | 0% | Max.1,50% | Max.0,25% |
N | 0% | 0% | 0% | Max.1,60% | Max.0,33% |
R | Max.2,5% | 0% | 0% | Max.0,60% | Max.0,33% |
R2 | Max.2,5% | 0% | 0% | Max.0,40% | Max.0,33% |
S | 0% | 0% | 0% | Max.0,25% | Max.0,25% |
S3 | 0% | 0% | 0% | Max.0,50% | Max.0,25% |
SF | 0% | 0% | 0% | Max.0,25% | Max.0,25% |
Z | 0% | 0% | 0% | 0% | Max.0,25% |
Commissioni di performance
Per ogni classe di azioni ripresa nella tabella sottostante, la Società di Gestione potrà esigere una commissioni di sovraperformance calcolata secondo la metodologia “High Water Mark 5Y”, come definita nella sezione Oneri e spese, Commissioni di sovraperformance del Prospetto e basata sulla sovraperformance del VNI rispetto all’indice di riferimento (il “benchmark”) come definito nella tabella sottostante.