tra
Accordo per la coprogettazione del Servizio Civile Regionale
tra
……………………………………………………………codice SU 0 (designazione dell’Ente/Organizzazione capofila) in appresso denominato/a “l’Ente capofila”, rappresentato da
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…
e
…………………………………………………………… codice SU 0 (designazione dell’Ente/Organizzazione coprogettante)
in appresso denominato/a “l’Organizzazione coprogettante”
rappresentata da
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.
In riferimento al/i co-progetto/i denominato/i:
1. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
2. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
3. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
PREMESSO
CHE il Documento di programmazione pluriennale del servizio civile per il triennio 2016-2018, approvato con deliberazione dell’Assemblea legislativa n.63 del 24/2/2016, poi prorogato con deliberazione dell’Assemblea legislativa n.189 del 20/12/2018, prevede che “Esperienze di co-progettazione tra enti accreditati autonomamente saranno poi, come in altri campi dell’operato regionale, incoraggiate e valorizzate anche mediante specifici riconoscimenti nella progettazione”;
CHE in attuazione del Documento succitato con deliberazione di Giunta regionale n. 558/2016 sono stati incentivati e valorizzati i co- progetti elaborati da più enti, misura recepita anche nelle nuove disposizioni riguardanti il servizio civile universale (di seguito SCU), ed ora con deliberazione della Giunta regionale n. 2349 del 22/11/2019 la Regione Xxxxxx-Romagna ha previsto che, nel periodo sperimentale in atto, il servizio civile regionale (di seguito SCR) sia attuato esclusivamente con co-progettazioni, parte integrante di programmi e co-programmi SCU, che coinvolgano due o più enti titolari d’iscrizione all’Elenco regionale di Servizio Civile (art.8 L.R.20/03), con l’obbligatoria presenza dei loro enti di accoglienza e/o delle loro sedi di attuazione;
CHE il legame tra programma/co-programma SCU e co-progettazione SCR verrà individuato in sede di Tavolo provinciale di programmazione del
servizio civile convocato dal Co.Pr.E.S.C. di riferimento e evidenziato anche nel Piano provinciale del servizio civile;
CHE, tra gli altri, gli obiettivi della co-progettazione tra enti accreditati autonomamente sono:
A) predisporre e realizzare congiuntamente un co- progetto di SCR che apporti caratteri innovativi e qualitativi nelle attività degli enti coinvolti e possa intercettare maggiormente gli interessi dei giovani e i bisogni della comunità;
B) condividere e valorizzare risorse e sedi d’attuazione accreditate, modalità di selezione, di formazione e di monitoraggio interno tra più enti iscritti nell’Elenco regionale di cui all’art.8 della L.R.20/03;
C) rafforzare la consapevolezza delle finalità del servizio civile e del ruolo centrale di giovani e comunità nei progetti di servizio civile, uscendo dall’autoreferenzialità;
D) … 1
E) verificare, partendo dalla condivisione del co-progetto, la possibilità, nell’immediato o nel futuro prossimo, di co- programmazioni e co-progettazioni nel SCU;
CHE per la selezione e l’impegno dei giovani in SCR, i relativi co- progetti devono essere preventivamente approvati e finanziati dalla Regione (di seguito genericamente denominata “Ufficio competente”) nel numero massimo di giovani che annualmente possono essere ammessi a prestare SCR su base volontaria;
CHE per garantire nella co-progettazione un’efficiente gestione dei giovani in Servizio Civile occorre svolgere azioni comuni, integrando le rispettive competenze e regolando la collaborazione attraverso la stipula di un apposito accordo;
VISTI
il Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione dei progetti di SCU da realizzare in Italia e all’estero, nonché i criteri per la selezione e l’approvazione degli stessi, di cui alla circolare 9/12/2019 e successive modifiche;
le modalità operative riferite alla procedura informatica per l'inserimento dei co-progetti in HeliosER, che saranno fornite dall’Ufficio competente;
il Piano provinciale per lo sviluppo del Servizio Civile di
: - che, partendo da un'analisi congiunta dei bisogni principali del territorio provinciale da elaborare annualmente, prevede l’organizzazione di momenti di confronto e discussione nel
1 inserire le motivazioni specifiche della coprogettazione e l’apporto fornito da ciascun ente coprogettante al raggiungimento degli obiettivi comuni
Tavolo provinciale di programmazione e la collaborazione nell’attivazione delle attività specificate nelle relative schede annuali d’attuazione;
- che considera un ruolo del Co.Pr.E.S.C. in tutte le fasi di preparazione e attuazione, senza sostituirsi agli Enti di Servizio Civile nella titolarità dei progetti e delle azioni connesse;
- che risulta applicabile anche alla proposta del SCU in ambito provinciale, in particolare per quanto riguarda la condivisione delle valutazioni sui bisogni del territorio provinciale e sulle risorse del Servizio Civile, il coordinamento degli enti nella fase di avvio della progettazione, l’attivazione di programmi e/o co- programmi, progetti e/o co-progetti SCU, oltre ai co-progetti SCR.
DATO ATTO
CHE la Regione Xxxxxx-Romagna, con la citata delibera della Giunta regionale n. 558/2016, come modificata da ultimo dalla delibera della Giunta regionale n. 2349/2019, ha stabilito che il SCR verrà attuato nell’attuale fase sperimentale esclusivamente con co-progettazioni tra due o più enti titolari d’iscrizione all’Elenco regionale (art.8 L.R.20/03), con l’obbligatoria presenza dei loro enti di accoglienza e/o delle loro sedi di attuazione, parte integrante di programmi/co-programmi SCU, che:
1) assieme condividono obiettivi, un programma di attività e il suo svolgimento, nonché i medesimi indicatori per valutare i risultati, le modalità di selezione, il monitoraggio interno, i riconoscimenti dell’esperienza, la formazione generale e la formazione specifica;
2) sottoscrivono l’accordo di co-progettazione;
3) diano così evidenza e seguito a percorsi condivisi a livello provinciale in ambito Co.Pr.E.S.C..
Di conseguenza la co-progettazione dovrà essere supportata dalla sottoscrizione del presente accordo da parte dagli enti interessati.
DATO INOLTRE ATTO
CHE il co-progetto è presentato all’Ufficio competente esclusivamente dall’ente capofila indicato alla voce 1) della scheda co-progetto. Progressivamente nella stessa voce devono essere indicati: gli enti di accoglienza dell’ente proponente la co-progettazione (1.1), gli enti co-progettanti, distinti tra gli enti titolari d’iscrizione (1.2) e i loro enti di accoglienza (1.3), specificando per tutti il relativo codice di iscrizione all’albo.
CHE l’ente capofila è responsabile presso l’Ufficio competente di tutte le attività connesse alla presentazione e realizzazione del co-progetto. L’Ufficio competente dialoga ed intrattiene corrispondenza esclusivamente con l’ente capofila al quale sono imputate tutte le attività derivanti dalla presentazione e dall’attuazione del co-progetto.
CHE, altresì, l’ente capofila è responsabile della presentazione del co-progetto e della relativa documentazione, sia a livello informatico tramite il sistema HeliosER, quando sarà operativo, che tramite PEC all’indirizzo segrsvilsoc@postacert.regione.xxxxxx- xxxxxxx.xx anche nel formato “.doc”;
CONSIDERATO
CHE in tale contesto di co-progettazione esiste la necessità di un coordinamento e di modalità di gestione trasparenti da parte degli enti co-progettanti e, pertanto, si concorda quanto appresso riportato:
1) L’organismo che sovrintende all’attuazione dell’accordo di co- progettazione e al rispetto della Carta di Impegno Etico è individuato nel Comitato di indirizzo del co-progetto. Esso è costituito dai rappresentanti legali e/o dai responsabili del Servizio Civile di tutti gli enti coprogettanti. Il Comitato svolge funzioni di programmazione e indirizzo; spetta ad esso la predisposizione e la verifica del rispetto dell’accordo di coprogettazione.
2) La funzione di stesura del co-progetto, coinvolgendo le figure interessate (in primis gli operatori locali di progetto), va affidata ad un Gruppo di co-progettazione composto dai referenti per la progettazione dei differenti enti che partecipano alla co- progettazione. Al Gruppo di co-progettazione, con la presenza di un referente per ente coprogettante, spetta, altresì, la funzione esecutiva del co-progetto, presidiando l’attuazione dello stesso;
ATTESA LA VOLONTA’
di pervenire alla formalizzazione della presente intesa, di cui la narrativa che precede costituisce parte integrante e sostanziale,
si conviene e si stipula il seguente ACCORDO DI COPROGETTAZIONE
Art. 1 Finalità e Ambito
L’obiettivo prioritario del Servizio Civile è finalizzato al coinvolgimento dei giovani in un’esperienza di difesa civile non armata, nonviolenta e di cittadinanza attiva, che sia utile alla comunità e occasione di crescita per il giovane che la compie. Allo stesso modo il Servizio Civile si pone un ulteriore obiettivo che è quello del sostegno all’integrazione.
Art. 2
Ente Capofila di co-progetto
L’ente capofila è responsabile presso l’Ufficio competente di tutte le attività connesse alla presentazione e realizzazione del co- progetto. L’Ufficio competente dialoga ed intrattiene corrispondenza esclusivamente con l’ente capofila al quale sono
imputate tutte le attività derivanti dalla presentazione e
dall’attuazione del co-progetto.
Art. 3
Enti coprogettanti
Si dicono coprogettanti quegli enti, escluso l’ente capofila, accreditati autonomamente e i loro enti di accoglienza, che assieme condividono obiettivi, un programma di attività e il suo svolgimento, sedi, risorse umane, strumentali e finanziarie, i percorsi di formazione generale e specifica, il monitoraggio interno, nonché i medesimi indicatori per monitorare e valutare i risultati.
Art. 4
Impegni generali degli enti coinvolti nella co-progettazione L’attuazione del contenuto del presente Accordo avviene ad opera dei singoli soggetti firmatari (Ente capofila e enti coprogettanti) che agiscono congiuntamente per l’attuazione del co-progetto SCR. Essi, pertanto, si impegnano espressamente a collaborare e contribuire, nell’ambito delle rispettive competenze, alla realizzazione degli obiettivi indicati nel co-progetto SCR e a svolgere i compiti loro affidati, secondo quanto specificato nell’accordo, nel rispetto delle norme nazionali e regionali vigenti.
L’ente capofila e gli enti coprogettanti si assumono la responsabilità di tutte le attività derivanti dall’attuazione del co-progetto, pertanto si impegnano, a:
♦ realizzare, congiuntamente, le attività di progettazione;
♦ partecipare, in ambito CO.PR.E.S.C., alle attività di valorizzazione e orientamento dei progetti/co-progetti di servizio civile sul territorio provinciale;
♦ realizzare insieme le attività di selezione dei giovani, nel rispetto dell’art.15 del D.Lgs.40/2017 e dei criteri regionali riportati nel co-progetto;
♦ predisporre e provvedere, insieme, alla realizzazione dell’attività di formazione, generale e specifica, dei giovani in Servizio Civile come previsto dalla disciplina di cui al decreto del Capo del DGSCN n.160 del 19/7/2013, relativo alle Linee guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civile, integrato dalle specifiche regionali approvate con DGR 558/2016, 2018/2018 e 2349/2019 in attuazione del Documento di programmazione pluriennale del servizio civile (di seguito “specifiche regionali”);
♦ monitorare l’andamento del co-progetto approvato e finanziato, le sue attività e i risultati raggiunti con adeguate valutazioni, i cui esiti dovranno essere utilizzati nel Tavolo provinciale di lavoro Copresc/Enti, nell’eventuale riprogettazione e resi pubblici attraverso i rispettivi siti e con la pubblicazione di materiale informativo, anche in attuazione del richiamato Piano provinciale per lo sviluppo del Servizio Civile;
♦ collaborare alla rilevazione e alla realizzazione del monitoraggio esterno predisposto dalla Regione Xxxxxx-Romagna;
♦ seguire i giovani in modo adeguato durante tutto il periodo di svolgimento del Servizio Civile, in conformità alle previsioni della “disciplina dei rapporti tra giovani in servizio civile regionale ed enti titolari dei co-progetti”, della circolare del Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale (di seguito DPGSCU) 9/12/2020 e successive modifiche e delle specifiche regionali;
♦ rispettare le condizioni eventualmente offerte in materia di vitto ed alloggio;
♦ garantire le attività propedeutiche ai riconoscimenti a favore dei giovani in SCR, in conformità alle previsioni progettuali;
♦ rispettare le disposizioni del DPGSCU e le specifiche regionali circa l’accreditamento e la progettazione, in particolare per quanto attiene alle sedi di attuazione dei progetti e alle figure coinvolte nella co-progettazione;
♦ mettere a disposizione supporti logistici, mezzi, figure per garantire il regolare svolgimento delle attività previste nel co- progetto di SCR;
♦ impegnare i giovani selezionati in attività senza scopo di lucro e non professionali, non sostitutive del personale degli enti, nello spirito della carta d’impegno etico e nell’esclusiva attuazione delle previsioni progettuali;
♦ facilitare con tutti i mezzi l’integrazione dei giovani nel co-progetto, nell’ambiente d’accoglienza e d’attività, fornendo un adeguato inserimento e un sostegno personale al giovane;
♦ nominare uno o più operatori locali di progetto, in possesso dei requisiti di cui alla circolare DPGSCU 9/12/2019 e successive modifiche, da documentare con curriculum nella forma e nei contenuti obbligatori di cui all’allegato 5A/OLP Italia della stessa circolare;
♦ garantire la partecipazione degli operatori locali di progetto, alla formazione e all’aggiornamento erogati dalla Regione attraverso i Copresc, nel rispetto delle modalità richieste dal DPGSCU e dalle specifiche regionali;
♦ rendere disponibile nei propri siti web il testo integrale del co-progetto di SCR, nonché le graduatorie provvisorie e definitive delle selezioni;
♦ …
♦ garantire un sistema di comunicazione, collegamento e coordinamento tra le sedi di attuazione dei co-progetti attraverso una rete articolata per ciascuna sede d’attuazione coinvolta, al fine dell’informazione, del monitoraggio, del controllo e della corretta gestione del Servizio Civile.
Art. 5
Impegni dell’ente capofila
L’ente capofila, oltre a quanto previsto nel precedente articolo 4, si impegna a svolgere i seguenti compiti assumendosene la diretta responsabilità e facendosi carico delle eventuali sanzioni conseguenti:
♦ presentare i co-progetti di SCR a firma del proprio Legale
rappresentante (o del proprio Responsabile del Servizio Civile accreditato) e la relativa documentazione, nelle forme richieste, per la valutazione all’Ufficio competente;
♦ tenere la corrispondenza con l’Ufficio competente;
♦ raccogliere la documentazione relativa all’inizio del SCR, all’accreditamento dell’assegno di SCR a favore dei giovani coinvolti, alle attività di monitoraggio esterno, per inviarli all’Ufficio competente;
♦ informare preventivamente e sollecitare, quando necessario, gli enti coprogettanti, gli OLP e in generale le persone referenti delle sedi d’attuazione coinvolte in merito a tutti gli adempimenti, le scadenze, le attenzioni che comportano la realizzazione del co-progetto;
♦ raccogliere la documentazione e coordinare l’attività di monitoraggio interno al co-progetto al fine dell’utilizzo dei relativi esiti nel Tavolo provinciale di lavoro Copresc/Enti, nella riprogettazione e renderli pubblici, anche mediante l’invio all’Ufficio competente contestualmente alla presentazione del successivo co-progetto;
♦ coordinare la comunicazione tra l’Ufficio competente e gli enti promotori del co-progetto e informare tempestivamente gli altri enti coprogettanti di eventuali difficoltà o problemi connessi alla realizzazione del co-progetto;
♦ …
♦ …
♦ ogni altro adempimento previsto in capo all’ente capofila dalla normativa di riferimento e dalla disciplina dettata dal DPGSCU.
Art. 6
Impegni degli enti coprogettanti
Gli Enti coprogettanti, oltre a quanto previsto nel precedente articolo 4, si impegnano a svolgere i seguenti compiti, assumendosene la diretta responsabilità e facendosi carico delle eventuali sanzioni conseguenti:
♦ coinvolgere pienamente gli OLP, le altre figure di riferimento indicate nel successivo articolo 8 e il personale presente nella sede d’attuazione nella piena conoscenza e consapevolezza della proposta di servizio civile e nella realizzazione della co-progettazione;
♦ dare preventiva comunicazione all’Ente capofila delle assenze, rinunce, interruzioni dei giovani in SCR, per consentirgli di avvertire l’Ufficio competente nei modi e nei termini previsti dalle specifiche regionali (entro 2 giorni dall’evento);
♦ informare tempestivamente l’ente capofila di eventuali difficoltà o problemi connessi alla realizzazione del co- progetto;
♦ recepire le indicazioni dell’ente capofila relative alla eventuale necessità di adeguamento del co-progetto e delle modalità di
gestione dei giovani in SCR, se autorizzate dall’Ufficio competente;
♦ …
♦ …
♦ ogni altro adempimento previsto in capo agli enti coprogettanti dalla normativa di riferimento, dalle specifiche regionali e dalla disciplina dettata dal DPGSCU.
Art. 7 Aspetti finanziari
Le parti si impegnano a definire un piano finanziario dettagliato che rispecchi le previsioni della scheda co-progetto.
Il piano finanziario definisce le risorse che i singoli firmatari impegnano per la realizzazione del co-progetto di SCR e vincola i medesimi all’adempimento degli obblighi per ciascuno previsti.
Art. 8 Figure
Le figure coinvolte nella co-progettazione, che non trovano specifica menzione nella scheda co-progetto (es. responsabili del monitoraggio, selettori, ecc.) sono riportate nella seguente tabella. Per ognuna delle figure coinvolte va indicato:
Nome e Cognome | Ente di riferimento | Ruolo ricoperto nel co-progetto | Accreditato/non accreditato |
Art. 9 Durata
Il presente Accordo resta in vigore dalla sottoscrizione fino alla conclusione del/i co-progetto/i presentato/i dall’ente capofila, approvato/i e inserito nell’avviso provinciale per la selezione dei giovani in SCR dall’Ufficio competente e al completamento degli adempimenti conseguenti.
Art. 10
Banche dati e scambio di informazioni
Le parti si impegnano, per quanto di rispettiva competenza, al rispetto della disciplina in materia di dati personali, ai sensi dell’art.13 del Regolamento europeo n.676/2016 e del D.Lgs.196/2003, con riferimento a quei dati personali di cui, in qualsiasi modo, dovessero venire in possesso nell’attuazione dei co-progetti di SCR.
Art. 11 Rinvio
Per quanto non previsto dal presente Accordo si rinvia alla vigente disciplina generale. Quanto non espressamente indicato nel presente accordo, deve intendersi a carico dell’ente capofila.
Xxxxx, Approvato e Sottoscritto, in …………, lì ………………………………:
Per l’Ente ………………:
Legale Rappresentante/Responsabile del Servizio Civile,
Sig. firma
Per l’Ente ………………:
Legale Rappresentante/Responsabile del Servizio Civile,
Sig. firma