INTES A IS TI TUZI O N AL E DI P R OGRAM MA
Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per l’Innovazione e le tecnologie Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione | Regione Toscana |
INTES A IS TI TUZI O N AL E DI P R OGRAM MA
TRA IL GOVE R NO DE L L A RE P U B B L I C A I T AL I A NA E LA REGIONE TOSCANA
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI SOCIETA’
DELL’INFORMAZIONE
- ACCORDO INTEGRATIVO I-
Sviluppo della Societa' dell'Informazione nei piccoli comuni e nelle comunità montane
Roma 29 Aprile 2005
IL MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE,
LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - MINISTRO PER L’INNOVAZIONE E LE TECNOLOGIE
Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione,
E
La Regione Toscana
VISTA l’Intesa Istituzionale di Programma sottoscritta tra il Governo della Repubblica e la Regione Toscana, approvata dal CIPE il 19 febbraio 1999 nr. 29 e sottoscritta il 3 Marzo 1999, che ha individuato i programmi di intervento nei settori di interesse comune, da attuarsi prioritariamente attraverso la stipula di Accordi di Programma Quadro ed ha dettato i criteri, i tempi e i modi per la sottoscrizione degli accordi stessi;
VISTO l’Accordo di programma quadro in materia di società dell’informazione sottoscritto in data 2 Aprile 2004 tra la Regione, il Ministero dell'Economia e delle Finanze e la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione e la Regione;
VISTO che la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 25 gennaio 2001 e successive modificazioni, relativa alle modalità di utilizzo del fondo costituito dai proventi derivanti dalle licenze UMTS di cui all’articolo 103 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, ha determinato le risorse per il finanziamento del Piano di azione di e-government;
VISTO che il Presidente del Consiglio dei Ministri ha delegato le funzioni in materia di innovazione e tecnologie (DPCM 9 agosto 2001) al Ministro senza portafoglio Dott. Xxxxx Xxxxxx al quale è stata affidata anche la competenza per la realizzazione del Piano di azione di e- government;
VISTO che il Presidente del Consiglio dei Ministri, con decreto del 14 febbraio 2002, ha disciplinato procedure e modalità per l’utilizzo dei fondi assegnati al finanziamento del Piano d’azione di e-government;
VISTO che il documento “L'e-government per un federalismo efficiente: una visione condivisa, una realizzazione cooperativa”, proposto dal Ministro per l’Innovazione e le tecnologie ed approvato dalla Conferenza Unificata nella seduta del 24 luglio 2003, ha l'obiettivo di fornire alle Amministrazioni centrali, alle regioni ed agli enti locali un quadro di riferimento condiviso in grado di garantire una attuazione coerente e coordinata dei processi di e-government in tutto il territorio nazionale;
VISTO che il documento “L’e-government nelle regioni e negli enti locali: II fase di attuazione”, proposto dal Ministro per l’Innovazione e le tecnologie ed approvato dalla Conferenza Unificata nella seduta del 26 novembre 2003, ha definito obiettivi, azioni e modalità di attuazione per lo sviluppo della seconda fase di e-government locale;
VISTO che i sopraccitati documenti proposti dal Ministro per l’Innovazione e le tecnologie hanno individuato l’Accordo di programma quadro per lo sviluppo della società dell’informazione quale strumento di attuazione di interventi compresi nella seconda fase di e-government locale;
VISTO il Documento Unico di Programmazione della Regione Toscana Obiettivo 2 (2000-2006) approvato dalla Commissione Europea il 27 Settembre 2001 – decisione C(2001) nr. 2725, con particolare riferimento all'ASSE 2 - “Qualificazione territoriale” - Azione 2.8. “Azioni di sostegno alla Società dell'Informazione”, obiettivo specifico L;
VISTO il Complemento di Programmazione del DOCUP approvato dalla Giunta Regionale con delibera del 11 ottobre 2004 nr. 1011;
VISTA la legge regionale n.1/2004 “Promozione dell'amministrazione elettronica e della societa' dell'informazione e della conoscenza nel sistema regionale. Disciplina della 'Rete telematica regionale toscana'”;
ATTESO che l'evoluzione delle tecnologie dell'informazione e la conseguente rapida diffusione di sempre più efficaci strumenti di comunicazione sta mutando velocemente gli scenari in cui opera la Pubblica Amministrazione toscana, chiamata ad adeguare strumenti e processi che le consentano di interpretare appieno il ruolo istituzionale di cui è titolare;
CONSIDERATO altresi' necessario garantire nella Regione Toscana il diritto di accesso alla comunicazione da parte degli utenti (cittadini ed imprese), eliminando qualsiasi forma di “digital divide” legato agli aspetti infrastrutturali, sociali e formativi, creando dinamiche di vera compartecipazione e mutuo interesse;
VISTO il programma e.Toscana (delibera del Consiglio Regionale del 12 febbraio 2003 nr. 20) che, con interventi finanziati dal Piano Straordinario degli investimenti 2003-2005, ha mobilitato nel triennio risorse regionali per oltre 25 milioni di euro, raddoppiate da azioni di coinvestimento da parte di soggetti pubblici e privati toscani, che hanno consentito l'attuazione di interventi su tre principali linee di azione a favore dello sviluppo della Società dell'Informazione nella PA, a favore delle associazioni di categoria e libere professioni, ed a sostegno delle famiglie e dei cittadini;
VISTO il Piano Attuativo della Rete, approvato dalla Direzione Strategica della Rete Telematica Regionale Toscana in data 23 marzo 2005, che ha definito gli indirizzi sulla cui base nel corso del 2005 sarà elaborato il Programma Regionale 2005-2007 per lo sviluppo della Societa' dell'Informazione e dell'Amministrazione Elettronica;
VISTA l'intesa Regione Toscana ANCI toscana, UNCEM toscana ed URPT, “Sviluppo della Società dell'Informazione e dell'Amministrazione elettronica. Accordo di Programma Quadro delibera CIPE 17/2003. Sostenere l'e-government nei piccoli comuni” (deliberazione GR 275/2004) sottoscritta il 6 Aprile 2004, che ha definito il contesto di collaborazione nel quale sviluppare le azioni connesse al citato APQ in materia di Societa' dell'Informazione sottoscritto il 2 aprile 2004 e relativi integrativi;
VISTO l'Accordo di Programma (approvato con decreto del Presidente della Giunta Regionale nr. 343 dell'11 ottobre 2004) tra Regione Toscana e gli Enti beneficiari degli interventi di cui al sopra richiamato APQ del 2 aprile 2004, finalizzato alla sua governance e gestione;
VISTA l'Intesa Regione Toscana ANCI toscana, UNCEM toscana ed URPT relativa alla costituzione dei Centri di Servizio Territoriali per l'e-government in Toscana” (deliberazione della Giunta Regionale nr. 631/2004) sottoscritta in data 8 luglio 2004, che ha definito le caratteristiche generali che dovranno possedere i Centri di Servizio Territoriali in Toscana;
VISTA l'Intesa Regione Toscana ANCI toscana, UNCEM toscana ed URPT per il potenziamento degli strumenti e dei prodotti della formazione a distanza per l'innovazione e la modernizzazione della PA” (deliberazione della Giunta Regionale nr.284 del 21 febbraio 2005) sottoscritta in data 14 febbraio 2005, che ha individuato gli strumenti di collaborazione tra i sottoscrittori per la promozione di iniziative di innovazione e modernizzazione nella PA della Regione Toscana e delle relative azioni di e-learning;
VISTO il DM del 2 marzo 2004 del Ministro per l’Innovazione e le tecnologie che all’art. 1 attribuisce al CNIPA la competenza per l’attuazione delle linee di azione del Piano di azione di e- government;
VISTO l’Avviso, pubblicato in G.U.R.I. n. 127 del 1 giugno 2004, e la relativa modulistica, per la selezione dei progetti per “Lo sviluppo dei servizi infrastrutturali locali e SPC” proposti da amministrazioni regionali e province autonome di Trento e Bolzano che abbiano come fine la realizzazione di servizi infrastrutturali;
VISTA la comunicazione della Commissione, istituita ai sensi dell’art. 3, comma 4, del DPCM 14 febbraio 2002, ricevuta dalla Regione Toscana in data 11 febbraio 2005, sull’esito dei lavori di valutazione dei progetti presentati in risposta all’Avviso sopra citato;
VISTA la Circolare sulle procedure di monitoraggio degli accordi di programma quadro emanata dal Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le intese e trasmessa alle amministrazioni regionali con Nota n. 0032538 del 9 ottobre 2003;
VISTA la delibera CIPE del 29 settembre 2004, n. 19, “Ripartizione generale delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate – quadrienno 2004-2007” che al punto F.4 destina 21 milioni di euro alle Regioni del Centro-Nord per finanziare iniziative nel settore della Società dell’informazione;
TENUTO CONTO che il CIPE, nella seduta del 18 marzo 2005, ha esaminato positivamente la proposta di riparto, secondo la chiave già adottata per il medesimo settore, delle risorse (21 meuro) assegnate alle Regioni e alle Province autonome del Centro-Nord con la delibera n. 19/2004 per finanziare iniziative nel settore della Società dell’informazione, che prevede per la Regione Toscana risorse pari a € 3.034.500,00;
VISTA la delibera CIPE del 29 settembre 2004, n. 20, “Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate – rifinanziamento legge 208/1998 per il triennio 2004/2007 (legge finanziaria 2004)”; in particolare il punto E.1.3 - risorse da utilizzare nelle aree del Centro-Nord nel campo della società dell’informazione, pari a 23,76 milioni di euro, assegnate alle Regioni e le Province Autonome, e l’allegato 6 che, definendo la ripartizione settoriale e regionale delle predette risorse, prevede una quota pari a 3.433.320,00 euro per la società dell’informazione nella Regione Toscana.
VISTA la delibera del Consiglio Regionale del 23 novembre 2004 n. 158 di ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate – triennio 2004/2007 attribuite dalla delibera CIPE n. 20/2004 alla Regione Toscana, e viste le risorse attribuite dalla delibera CIPE 19/2004 con il vincolo di destinazione per interventi per la società dell’informazione, per un ammontare complessivo di euro 6.467.820,00;
VISTA la valutazione positiva del Nucleo Unificato Regionale di Valutazione e Verifica degli investimenti pubblici (NURV) della Regione Toscana espressa nella seduta del 29 Marzo 2005;
VISTA la delibera della Giunta regionale del 11/04/2005, n. 524, che approva lo schema del presente Accordo di programma quadro integrativo;
STIPULANO IL SEGUENTE ACCORDO INTEGRATIVO
“Sviluppo della societa' dell'informazione nei piccoli comuni e nelle comunità montane”
ALL’ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE NELLA REGIONE TOSCANA
Articolo 1
Finalità ed obiettivi
1. Il presente Accordo integrativo “Sviluppo della Societa' dell'Informazione nei piccoli comuni e nelle Comunita' Montane” (di seguito Accordo) avente ad oggetto l'adeguamento tecnologico, il riuso dei progetti di e.Toscana, la sicurezza e la connettivita' in banda larga, estende il raggio d’azione del programma previsto nell’ambito dell’”Accordo di programma quadro in materia di Società dell’informazione” nella regione Toscana, stipulato in data 2 Aprile 2004, e ne sviluppa gli interventi mediante la promozione di progetti volti a rafforzare la Società dell’Informazione in Toscana attraverso:
o il potenziamento dei servizi di e-government nei piccoli comuni e nelle Comunita' montane;
o la realizzazione di centri montani per la diffusione della societa' dell'informazione e per il telelavoro;
o lo sviluppo della infrastrutture della rete telematica regionale a supporto degli interventi rivolti alle aree svantaggiate.
o la realizzazione di interventi finalizzati alla infrastrutturazione telematica, all'interoperabilità ed alla cooperazione applicativa dei sistemi informativi RTRT, secondo gli standard definiti in ambito SPC.
2. Gli obiettivi individuati nel presente accordo sono coerenti con i piani nazionali per e-government e il programma e-Toscana partecipato e condiviso con le amministrazioni locali regionali.
3. Formano parte integrante del presente accordo, le premesse, la relazione tecnica (allegato 1) e le schede attività/intervento (allegato 2).
Articolo 2
Programma e costo degli interventi.
1. Gli obiettivi delineati al precedente articolo 1 verranno perseguiti tramite un programma integrato di interventi analiticamente descritto nel documento tecnico allegato predisposto dalla Regione Toscana (Allegato 1);
2. Gli interventi di cui al precedente comma sono elencati nella successiva Tavola 1 ed opportunamente descritti nelle schede attività/intervento redatte ai sensi della delibera del CIPE
n.76 del 2 agosto 2002 e secondo le modalità previste dalla circolare sulle procedure del monitoraggio del 9 ottobre 2003 (Allegato 2);
Cod | Intervento | II Fase e-Gov. Linea 1 Fondi UMTS | Del. Cipe 19/04 Quota F4 | Del. CIPE 20/04 Quota E.1.3 | Cofinan. Regione Toscana | Totale |
S1004 | Potenziamento dei servizi di e-government nei piccoli comuni e nelle Comunita' montane | - | 1.300.000,00 | 2.000.000,00 | - | 3.300.000,00 |
S1005 | Centri montani per la diffusione della societa' dell'informazione e per il telelavoro | - | - | 800.000,00 | - | 800.000,00 |
S1006 | Sviluppo delle infrastrutture della rete telematica regionale a supporto degli interventi rivolti alle aree svantaggiate | - | 1.734.500,00 | 633.320,00 | - | 2.367.820,00 |
S1007 | TICAT (*) | 1.569.000,00 | - | - | 407.239,00 | 1.976.239,00 |
S1008 | ICAR – Toscana (**) | 650.000,00 | - | - | 486.300,00 | 1.136.300,00 |
Totale | 2.219.000,00 | 3.034.500,00 | 3.433.320,00 | 893.539,00 | 9.580.359,00 |
3. Il costo complessivo degli interventi elencati nella Tavola 1, ammonta ad euro 9.580.359,00 Tavola 1 - Programma degli interventi (euro)
4. Si precisa che il Progetto TICAT complessivo ha un costo totale di € 5.289.239,00. Tale progetto comprende sia le attività pari ad un costo di € 1.976.239,00 previste nell’intervento S1007 del presente accordo, che le altre attività pari ad un costo di € 3.313.000,00 previste nell’intervento codice S1001 e per una quota parte nell’intervento codice S1003 dell”Accordo di programma quadro per lo sviluppo della società dell’informazione nella regione Toscana del 2 aprile 2004 citato in premessa, così come più dettagliatamente descritto nell’Allegato Tecnico.
5. Si precisa che il Progetto ICAR complessivo ha un costo totale di € 1.755.300,00. Tale progetto comprende sia le attività pari ad un costo di € 1.136.300,00 previste nell’intervento S1008 del presente accordo, che altre attività pari ad un costo di € 619.000,00 previste per una quota parte nell’intervento codice S1002 dell’Accordo di Programma Quadro del 2 aprile 2004, sopra richiamato, così come più dettagliatamente descritto nell’Allegato Tecnico.
Articolo 3
Quadro finanziario e trasferimento delle risorse
1. Il quadro complessivo delle risorse finanziarie ammonta ad euro 9.580.359,00. La successiva Tavola 2 riepiloga l’ammontare di risorse per fonti di finanziamento:
Tavola 2 Fonti di copertura finanziaria
Fonti Finanziarie | Totale |
Stato Legge 388/2000 – Fondi UMTS DPCM 14 febbraio 2002- Piano Nazionale e-government II fase | 2.219.000,00 |
Stato – Legge 208/1998 - Delibera CIPE n. 19/2004 - Quota F.4 | 3.034.500,00 |
Stato – Legge 208/1998 - Delibera CIPE n. 20/2004 Quota E.1.3 | 3.433.320,00 |
Bilancio Regionale Capitolo 1016 – Del. G.R. n.367 de l7 marzo 2005 “Variazione al bilancio gestionale 2005 e pluriennale 2005- 2007 ai sensi degli artt. 20, 22, 23 e 24 della L.R. 35/2001” | 893.539,00 |
TOTALE | 9.580.359,00 |
2. L’attribuzione delle risorse di cui alla delibera CIPE 20/2004 è subordinata al rispetto degli adempimenti di cui ai punti 6.1.1, 6.1.2 e 6.1.3 del dispositivo della suddetta delibera.
3. La disponibilità delle risorse assegnate dalla delibera CIPE n. 20/2004 è vincolata al rispetto dei criteri delineati al punto 6.7 della suddetta delibera. Pertanto, in caso di inadempimento, l’eventuale quota di tali risorse non impegnate mediante obbligazioni giuridicamente vincolanti dei beneficiari finali entro le date fissate dalle rispettive delibere, sarà espunta dal quadro finanziario e si procederà alla conseguente rimodulazione dell’Accordo, secondo le procedure previste dall’Intesa istituzionale di programma tra il Governo della Repubblica e la Giunta della Regione. Il soggetto responsabile dell’Accordo fornirà, in sede di monitoraggio semestrale, le informazioni necessarie per quantificare progressivamente l’ammontare delle risorse oggetto di obbligazioni giuridicamente vincolanti dei beneficiari finali.
4. Il CNIPA trasferirà la quota di cofinanziamento dei progetti a valere sui fondi UMTS destinanti alla Linea 1 della II fase di e-government “Sviluppo dei servizi infrastrutturali e SPC” assegnata alla Regione Toscana al termine dell’espletamento delle procedure previste dall’Avviso per la selezione dei progetti, nei limiti delle effettive disponibilità di cassa, secondo le seguenti modalità:
• il 20% a titolo di anticipazione, a seguito del provvedimento di assegnazione dei cofinanziamenti;
• il 70% del cofinanziamento assegnato, sulla base di stati di avanzamento lavori e a seguito della valutazione positiva del CNIPA in merito alla realizzazione delle attività descritte nella documentazione di progetto approvata e al conseguimento dei relativi obiettivi;
• il rimanente 10% a seguito della positiva valutazione del CNIPA sul raggiungimento dei risultati descritti nei progetti.
5. Le economie riprogrammabili ai sensi della vigente normativa derivanti dall’attuazione degli interventi individuati nel presente Accordo e opportunamente accertate dal Soggetto Responsabile dell’Accordo in sede di monitoraggio semestrale sono riprogrammate, su proposta del Soggetto Responsabile medesimo, secondo le modalità previste dalla delibera CIPE n. 20 del 29 settembre 2004, punto 3.7.
Impegni dei soggetti sottoscrittori
1. Le parti si impegnano, nello svolgimento dell’attività di propria competenza, a:
a. rispettare i termini concordati e indicati nelle schede, costituenti l’applicazione informatica di cui alle deliberazioni CIPE n. 44/2000 e 76/2002;
b. fornire al Soggetto Responsabile dell’Accordo tutte le informazioni in proprio possesso necessarie per l’adeguato e tempestivo svolgimento delle attività pianificate nel presente atto ed in particolare per l’espletamento delle funzioni di monitoraggio dell’attuazione;
c. rispettare i termini concordati ed indicati nelle schede-intervento di cui all’Allegato n. 2 del presente Accordo;
d. utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, con il ricorso, in particolare, agli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa;
e. a procedere periodicamente alla verifica dell’accordo, sulla base delle relazioni di monitoraggio e proporre, se necessario, iniziative correttive, per il tramite del Soggetto Responsabile dell’Accordo, al Comitato Paritetico di Attuazione dell’Intesa istituzionale di programma;
f. attivare e utilizzare tutte le risorse finanziarie individuate nel presente Accordo, per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento;
g. rimuovere ogni ostacolo procedurale agli stessi imputabile in ogni fase procedimentale di realizzazione degli interventi e di attuazione degli impegni assunti;
h. segnalare ogni ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione degli interventi, nonché la proposta delle relative azioni da intraprendere e la disponibilità di risorse non utilizzate, ai fini dell’assunzione di eventuali iniziative correttive o di riprogrammazione, revoca e/o rimodulazione degli interventi;
Soggetto responsabile dell’attuazione dell’Accordo
2. Il Xxxxxxxx responsabile ha il compito di:
a) rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori;
b) governare il processo complessivo di realizzazione degli interventi compresi nell’Accordo, attivando le risorse tecniche ed organizzative necessarie alla sua attuazione;
c) promuovere in via autonoma o su richiesta dei responsabili dei singoli interventi le iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi dei soggetti sottoscrittori dell’Accordo;
d) garantire il monitoraggio semestrale sullo stato di attuazione dell’Accordo, da effettuarsi secondo le modalità indicate nella Circolare sul monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro citata in premessa;
e) assicurare, nel corso dei monitoraggi semestrali, il completo inserimento dei dati delle schede- intervento rispettivamente entro il 31 luglio e il 31 gennaio di ogni anno;
f) verificare la completezza e la coerenza dei dati delle schede intervento, così come l’assenza per le stesse di codici di errore nell’Applicativo Intese, e comunicare al Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese del Ministero Economia e Finanze (di seguito SPSTI) la lista degli eventuali interventi che presentano modifiche rispetto alle previsioni effettuate nell’ultima versione monitorata come indicato al par. 4.1 della Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa, modifiche da illustrare in dettaglio all’interno del relativo rapporto di monitoraggio;
g) curare, al primo monitoraggio dell’Accordo, l’inserimento del codice unico di progetto (CUP) per ciascuna delle schede intervento implementate nell’Applicativo Intese, ove non già inserito, e, a tal fine, richiederne, in tempi utili, l’attribuzione, direttamente o per il tramite di idoneo soggetto pubblico abilitato (cosiddetto concentratore);
h) inviare al SPSTI e alle amministrazioni centrali firmatarie entro il 28 febbraio e il 30 settembre di ogni anno – a partire dal primo semestre successivo alla stipula – il Rapporto di monitoraggio sullo stato di attuazione dell’Accordo, redatto ai sensi della delibera CIPE 76/2002 e secondo le modalità previste dalla Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa;
i) assegnare, in caso di ritardo, inerzia e inadempienza, al soggetto che ne è responsabile, un congruo termine per provvedere;
j) segnalare, decorso inutilmente il predetto termine, l’inadempienza al Comitato Paritetico di Attuazione, il quale provvede con le modalità previste dalla citata Intesa Istituzionale di Programma;
k) provvedere, mediante attività di conciliazione, a dirimere le controversie che insorgono tra i soggetti partecipanti all’Accordo.
Articolo 6
Soggetto responsabile della realizzazione del singolo intervento
1. Per ogni intervento previsto dal presente Accordo viene individuato il “Responsabile di intervento”, nominato su indicazione del Soggetto responsabile dell’Accordo, che nel caso di lavori pubblici corrisponde al soggetto già individuato come “Responsabile unico di procedimento” ai sensi del DPR 554/1999 e successive modificazioni.
2. Ad integrazione delle funzioni previste come responsabile di procedimento dall'art.8 del DPR 554/1999 e successive modificazioni, il Responsabile di Intervento svolge i seguenti compiti:
a) pianificare il processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento attraverso la previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità;
b) organizzare, dirigere, valutare e controllare l’attivazione e messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento;
c) raccogliere ed immettere nell’Applicativo Intese i dati delle schede intervento e rispondere della loro veridicità;
d) verificare la veridicità delle informazioni contenute nelle singole schede intervento e l’attuazione degli impegni assunti, così come porre in essere tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione dell’intervento nei tempi previsti;
e) trasmettere al Soggetto responsabile dell’Accordo la scheda-intervento unitamente ad una relazione esplicativa contenente la descrizione dei risultati conseguiti, le azioni di verifica svolte, l’indicazione di ogni eventuale ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell’intervento e la proposta delle relative azioni correttive, nonché ogni altra informazione richiesta dal Responsabile dell’Accordo,
f) fornire al responsabile dell’Accordo ogni altra informazione necessaria, utile a definire lo stato di attuazione dell’intervento;
g) rendere disponibile al Soggetto responsabile, su sua richiesta, gli elaborati progettuali, il cronoprogramma dei lavori, nonché gli atti amministrativi di impegno alla realizzazione dell’intervento, atti amministrativi di impegno delle risorse finanziarie e ogni altra documentazione attinente l’intervento.
Articolo 7
Disposizioni generali
2. Le schede attivita’/intervento riportate nell’allegato 2 al presente Accordo, implementate ai sensi della delibera CIPE 76/2002 nell’applicativo Intese ovvero le schede successivamente aggiornate, riportano l’indicazione del soggetto pubblico attuatore che ha redatto la scheda stessa. Tale soggetto assicura la veridicita’ delle informazioni in esse contenute.
3. Il presente Accordo rimane in vigore fino alla realizzazione degli interventi in esso previsti. Per concorde volonta’ delle parti, l’Accordo può essere modificato o integrato dalle parti sottoscrittrici e possono aderirvi successivamente alla stipula dello stesso, altri soggetti ricompresi tra quelli individuati dalla lettera b) del punto 1.3 della delibera CIPE 21 marzo 1997, n. 29, la cui partecipazione sia necessaria per la compiuta realizzazione delle attivita’ e degli interventi previsti dall’Accordo medesimo. L’adesione successiva determina i medesimi effetti giuridici della sottoscrizione originale. Alla scadenza dell’Accordo, il Comitato Paritetico di Attuazione, su segnalazione del Soggetto Responsabile dell’Accordo, e’ incaricato della risoluzione delle eventuali incombenze derivanti dalla definizione dei rapporti pendenti e delle attivita’ non ultimate.
Articolo 8
1. Per quanto non disposto dal presente Accordo si rinvia all’Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e Societa' dell'Informazione sottoscritto il 2 Aprile 2004 citato in premessa.
Roma, 29 aprile 2005
Per il Ministero dell’Economia e delle Finanze Xxx. Xxxx Xxxxxxxx - Direttore Generale del Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese -
Dipartimento per le politiche di Sviluppo e Coesione ……………………………………….
Per la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro per l’innovazione e le Tecnologie – Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione – CNIPA
Cons. Xxxxx X’Xxxx - Direttore Generale ………………………………………………………..
Per Regione Toscana
Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxx – Direttore Generale
della Direzione Organizzazione e Sistema Informativo ……………………………………….
Ministero dell’Economia e delle Finanze
Presidenza del Consiglio dei Ministri-
Ministro per l’Innovazione e le tecnologie
e
Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione
Regione Toscana
INTES A I S TITUZI O N ALE DI P R OGRAMMA
TRA IL GOVE R NO DE L L A RE P U B B L I C A IT ALI A NA E LA REGIO N E TOS CANA
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI SOCIETA’
DELL’INFORMAZIONE
- ACCORDO INTEGRATIVO I -
Sviluppo della Società dell'Informazione nei piccoli comuni e nelle comunità
montane
ALLEGATO N. 1
Roma 29 Aprile 2005
1. Introduzione 3
1.1 E.TOSCANA LINEA-1 5
1.2 E.TOSCANA LINEA 2 6
1.3 E.TOSCANA LINEA 3 6
1.4 Le azioni trasversali 7
1.5 Le prospettive 9
2. Lo stato di avanzamento dell’APQ Società dell’informazione 11
2.1 Il contesto di riferimento 11
2.2 Gli interventi 12
3. GLI INTERVENTI PREVISTI CON L’INTEGRAZIONE ALL’APQ SI 18
3.1 Intervento S1004 - Potenziamento dei servizi di e-government nei piccoli comuni e nelle Comunità Montane 21
3.2 Intervento S1005 - Centri montani per la diffusione della società dell'informazione e per il telelavoro 29
3.3 Intervento S1006 - Sviluppo delle infrastrutture della rete telematica regionale a supporto degli interventi rivolti alle aree svantaggiate 32
3.3.1 Wi-Max 32
3.3.2 VoIP 41
3.4 INTERVENTO S1007 - TICAT 43
3.5 Intervento S1008 – ICAR Toscana 47
1. Introduzione
La presente introduzione integra la “Relazione tecnica di accompagnamento agli interventi da inserire nell'Accordo di Programma Quadro 'Società dell'Informazione'” che segue e di cui ne è parte integrante.
Si ritiene infatti utile scortare le valutazioni di coerenza, di impatto economico-sociale e di valutazione di fattibilità degli interventi proposti, con un'analisi di scenario che metta in risalto gli elementi nuovi che si sono verificati nella seconda metà del 2004, dopo la firma dell'APQ, e le relative prospettive di sviluppo.
Con il 2005 si conclude una prima fase importante dell'azione della Giunta Regionale Toscana a sostegno della Società dell'Informazione e della Conoscenza.
La Regione Toscana, perseguendo gli obiettivi di Lisbona 2000 si è posta e ha perseguito, con risultati positivi riconosciuti a tutti i livelli, un modello per la trasformazione delle innovazioni tecnologiche in concrete opportunità per tutti; questo attraverso l’avvio di importanti opere di realizzazione delle infrastrutture immateriali al servizio della diffusione delle informazioni e dei saperi e delle conoscenze, in una logica di servizio per i cittadini, le imprese e le stesse istituzioni.
Tutto questo attraverso un sistema fortemente innovativo sul piano del governo del cambiamento che ha visto la convinta partecipazione di tutte le istituzioni della Toscana, le Università i centri di ricerca, le libere professioni, le associazioni del mondo sociale, economico e produttivo.
Questo approccio ha dato vita ad un'esperienza significativa e rilevante per lo sviluppo dell'identità della PA Toscana: la Rete Telematica Regionale Toscana, che ha consentito di elaborare una strategia ed una politica condivisa di sviluppo della Società dell'Informazione e della Conoscenza.
Da tale contesto è nata, e poi è stata approvata nel gennaio 2004, la prima Legge sulla società dell’informazione e della conoscenza determinando così la nascita di una nuova politica regionale in questo nuovo quanto strategico settore.
Una politica trasversale ai settori tradizionali capace di produrre forti cambiamenti nella nostra società, eliminando vecchie e nuove marginalità, garantendo sicurezza, pari diritti e pari condizioni all’accesso al vasto patrimonio di informazioni e conoscenze oramai disponibile in rete, all’utilizzo dei mezzi telematici nell’ambito dei processi di partecipazione, all’utilizzo dei servizi pubblici, alle opportunità di formazione continua e tutto questo in riferimento alle persone, alle organizzazioni e ai territori.
L'organizzazione di una politica regionale in materia ha voluto dire in concreto:
• investire in maniera coesa sui temi delle infrastrutture tecnologiche quali la rete internet, la larga banda, la televisione digitale terrestre, i sistemi per la sicurezza e lo scambio certificato di informazioni fra organizzazioni diverse;
• ricercare e organizzare contenuti in maniera idonea ad essere veicolati sui diversi media garantendo il massimo della diffusione delle informazioni e delle opportunità di interazione nella formazione delle decisioni;
• favorire e attuare processi di inclusione di settori quali le libere professioni in quanto portatrici di saperi e conoscenze e di un ruolo di intermediazione importante fra cittadini imprese e pubblica amministrazione;
• porre in essere tutte le azioni per rendere la pubblica amministrazione organizzata in un sistema più semplice e utile per tutti,
• intervenire sulle politiche per la legalità e la risoluzione dei conflitti per via extragiudiziaria;
• aggredire e risolvere le nuove forme di analfabetismo ed emarginazione imposte dai processi di innovazione tecnologica trasformando questi in nuove opportunità per tutti;
• farsi carico dei processi di formazione degli operatori della pubblica amministrazione coinvolti a vario titolo nei processi di programmazione e indirizzo al fine di rendere le nuove opportunità un bagaglio di saperi e conoscenze a disposizione di tutti.
Nel corso del 2004 sono state attivate numerose iniziative che hanno completato il disegno programmatico di e.Toscana .
Le tre linee di azione (linea1, per la PA; linea2, a favore delle associazioni di categoria e libere professioni; linea3, a sostegno delle famiglie e dei cittadini) sono state completamente attivate, hanno iniziato a produrre i propri effetti e si concluderanno nel corso del 2005.
Complessivamente nel corso dell'ultimo triennio sono stati effettuati investimenti regionali per 25 milioni di euro, più che raddoppiati grazie ad una modalità d'uso che prevede sempre (anche nel caso di risorse di fonte nazionale od europea) azioni di co-investimento da parte dei beneficiari (pubblici o privati) per somme quasi sempre almeno pari a quelle percepite.
Tabella 1: Risorse per interventi di e.Toscana
Tipologia di intervento | Tipo di finanziamento | Anno 2003 | Anno 2004 | Anno 2005 | Totale |
Linea 1: per la pubblica amministrazione e imprese | Regione | 3,6 | 3,9 | 3,3 | 10,8 |
Altre risorse pubbliche | 2,6 | 2,6 | 2,6 | 7,8 | |
Risorse private | 2,6 | 2,6 | 2,0 | 7,2 | |
Totale | 8,8 | 9,1 | 7,9 | 25,8 | |
Linea 2: per le associazioni di categoria e le libere professioni | Regione | 2,6 | 1,8 | 0,8 | 5,2 |
Altre risorse pubbliche | 0,8 | 0,8 | 0,8 | 2,4 | |
Risorse private | 1,4 | 2,0 | 0,9 | 4,3 | |
Totale | 4,8 | 4,6 | 2,5 | 11,9 | |
Linea 3: per i cittadini e le famiglie | Regione | 3,6 | 3,1 | 3,1 | 9,8 |
Altre risorse pubbliche | |||||
Risorse private | 1,8 | 1,8 | 1,8 | 5,4 | |
Totale | 5,4 | 4,9 | 4,9 | 15,2 | |
Totale degli interventi regionali | Finanziamento totale regionale | 9,8 | 8,8 | 7,2 | 25,8 |
TOTALE | 19,0 | 18,6 | 15,3 | 52,9 |
Questa modalità, che interessa tutta l'azione regionale e che si connota con il nome di “governance cooperativa”, definisce una modalità di governo che ricerca la concertazione di obiettivi e strategie e la successiva azione coordinata di numerosi partner (pubblici e privati) su grappoli di progetti autonomi che interagiscono rispetto ai risultati, in grado di sostenerne più efficacemente il raggiungimento. Questa modalità consente una più semplice ed flessibile gestione dei progetti ed un più forte e partecipato coinvolgimento dei partner.
Di seguito si forniscono alcuni elementi per integrare e completare il quadro già fornito in accompagnamento all'APQ sottoscritto il 2 Aprile 2004 e per esplicitare il contesto generale nel quale si collocano gli interventi previsti dall'Integrativo all'APQ e descritti nei paragrafi successivi.
1.1 e.Toscana Linea-11
La Linea 1 rappresenta uno dei cardini principali attorno a cui ruota il complesso delle attività svolte sul tema dell’innovazione tecnologica in Toscana. La pubblica amministrazione è infatti un motore di sviluppo di primaria importanza non solo per la mole di finanziamenti che gestisce ed eroga, ma anche perché è soggetto che opera con azioni di sollecitazione, semplificazione, promozione e supporto, ossia con interventi di respiro e strategia essenziali specie dove è poco diffusa la grande impresa.
Proprio per tali ragioni molte delle risorse previste sul Piano Straordinario di finanziamento 2003-2005 sono principalmente indirizzate a tale linea, con la consapevolezza che senza una PA in rete che sappia favorire un costante processo di innovazione, non v’è politica sul territorio che possa raggiungere risultati significativi. Sono dunque quasi 26 i milioni di euro investiti in questa azione dalla Regione e da altri soggetti pubblici e privati del territorio (di cui quasi M€ 13 già contrattualizzati), una manovra che testimonia il preciso impegno attivato e che è anche un pungolo per dare buoni risultati a breve, prodotti che siano visibili e condivisi dai destinatari delle singole azioni.
In tale contesto il piano di e.Toscana mira in particolare a realizzare servizi e infrastrutture investendo soprattutto sulle componenti comuni (infrastrutture) e mettendo a sistema gli investimenti approntati da Regione, enti locali, soggetti privati, facilitando con ciò anche l’inclusione dei “nuovi aderenti” nelle fasi successive al “primo impianto”.
Durante il 2004, sono proseguite le azioni di sviluppo dei Progetti di e.Toscana. Esse sono state monitorate sia grazie all’utilizzo dell’applicativo del sistema regionale denominato MoniToscana, sia dal Dipartimento dell’Innovazione Tecnologica nell’ambito delle sue azioni di assistenza e monitoraggio dei progetti del I avviso.
Gli impegni profusi in questo anno per i progetti di e.Toscana sono andati nella direzione di completare il quadro degli affidamenti dei lavori, di concludere e firmare i contratti con i fornitori (per i progetti che già non vi avevano provveduto nel 2004), di definire le specifiche dei singoli prodotti. Sono state poi svolte attività di test e collaudo delle singole soluzioni, di deployment, nonché di informazione e comunicazione rivolte ai destinatari degli interventi, anche grazie ad incontri organizzati sul territorio e ad una costante comunicazione sullo SAL.
1 Sulle linee di e.Toscana cfr. xxx.x.xxxxxxx.xx
1.2 e.Toscana Linea 2
L'intera linea progettuale è stata attivata attraverso bandi che hanno finanziato progetti per oltre 5 milioni di euro, i quali a loro volta hanno attivato co-investimenti di pari misura da parte dei partner. Alcuni di questi assumono particolare significato e, coinvolgendo associazioni di categoria, sono parte di più complessi piani di sviluppo di settore e di area. Altri, a favore delle libere professioni, hanno visto la partecipazione di tutti gli ordini e/o associazioni toscane: significativo quello concernente gli ordini forensi che si colloca anche in un'azione a sostegno della giustizia minore e che vede la collaborazione con il Ministero della Giustizia, la presenza di molti comuni e province, le associazioni professionali ed il Sistema Camerale toscano (per la diffusione della conciliazione on line).
1.3 e.Toscana Linea 3
E' stata attivata la linea di intervento a sostegno dei cittadini e delle famiglie che vede interventi in tutti i comuni toscani per circa 7,8 milioni di euro.
I lavori di Linea 3 sono stati intensificati nel 2004, anno nel quale sono state delineate con chiarezza gli ambiti d’intervento nei quali la Regione ed i soggetti della rete e no opereranno per favorire l’ingresso della cittadinanza all’interno del circuito della società dell’informazione.
Con la Delibera n. 1120 dell’8 novembre 2004, prendono infatti avvio le attività di sviluppo degli interventi sul territorio secondo una azione concertata e che è in stretto contatto con la programmazione comunitaria, nazionale e regionale in tema di accesso. Proprio su quest’ultimo punto, merita di essere sottolineato che la Linea 3 è una diretta risposta e conseguenza a quanto previsto dalla L.R. 1/2004 in tema di accesso e di abbattimento del divario digitale nei territori toscani, giacché prevede progetti specifici per dotare il territorio di strumenti utili a diffondere la possibilità di entrare in contatto con le .
Mediante l’attivazione di risorse per circa M€ 8, il programma di tale Linea prevede interventi che vanno in 3 specifiche direzioni:
• Cofinanziamento di progetti presentati e coordinati dalle Province e specificamente finalizzati agli obiettivi di Linea 3. Tali progetti devono prevedere anche misure di supporto dei Punti di accesso assistito ai servizi (PAAS), di cui al successivo punto (risorse destinate € 1.414.000, di cui 414.000 per attività di programmazione territoriale dello sviluppo della rete dei PAAS e di sviluppo organizzativo, gestionale formativo ai PAAS dei relativi territori);
• Creazione di una rete territoriale di PAAS, gestiti da soggetti associazionistici in relazione con i Comuni aderenti alla Rete Telematica Regionale Toscana (risorse destinate € 5.685.000);
• Realizzazione di servizi di e.government attraverso la televisione digitale terrestre, quale possibile mezzo generalizzato di accesso a servizi, verificando le possibilità di conversione delle applicazioni sulla nuova piattaforma e i modelli d’uso e d’interazione (risorse destinate € 400.000; tali risorse vengono impiegate per la costituzione del DTTLab) 2.
2 A tali risorse vanno aggiunte quelle per l’assistenza ed il monitoraggio pari a € 336.000. La Delibera precisa a tale proposito che “con riferimento all’intervento n. 1, al monitoraggio tecnico di avanzamento dei singoli progetti e al monitoraggio progettuale relativo alle connessioni tra i singoli progetti è collegata un’azione specifica rivolta a mettere a valore ogni risultato anche intermedio all’interno della Rete dei PAAS.
1.4 Le azioni trasversali
Nella seconda metà del 2004, anche in relazione all'approvazione della LR. n.1/2004, è stato organizzato un seminario sui temi dello sviluppo della Società dell'Informazione e della Conoscenza e dell'Amministrazione Elettronica, destinato ad amministratori di Comuni, Comunità Montane, Circondari e Province.
Il seminario, programmato ad attuato insieme ad RTRT nell'ambito della Scuola di Governo regionale, ha prodotto successivamente la nascita di una serie di iniziative provinciali, che interessano nel 2005 tutta la toscana, per approfondire i temi locali e per attivare tavoli provinciali di e-government partecipati da tutti gli enti.
D'altra parte il coinvolgimento dei sistemi provinciali ha contribuito ad inserire i temi dell'e- government ed i progetti concernenti le infrastrutture della Società dell'Informazione e della Conoscenza, negli accordi strategici tra Regione Toscana e Province sui temi dei Patti per lo Sviluppo Locale. Si e' cosi' iniziato un interessante percorso che innesta in modo significativo ed organico l'innovazione tecnologica in generale e nella PA in particolare, nel tema dello sviluppo della competitività locale.
Tra le novità di rilievo intervenute nel 2004 vi è poi il “Patto per uno sviluppo qualificato e maggiori e migliori lavori in toscana”. Tale documento rappresenta una delle esperienze più significative nel campo della governance regionale e supera per metodologie e visione il precedente Patto per lo sviluppo del 1996. Previsto all'interno del DPEF 2005 (ossia nell'atto che revisiona gli obiettivi strategici del PRS, ne ripesa gli obiettivi, anche definendone la manovra finanziaria e le azioni principali), esso mira a creare una Toscana della "qualità" mediante la creazione di un "contesto di una collaborazione sociale ed istituzionale", capace di far cooperare pubblico e privato su medesimi obiettivi.
Il Patto individua così 7 sfide e 14 progetti e chiama gli attori toscani a collaborare congiuntamente per raggiungere i risultati previsti in ciascuno di essi. Sulle diverse aree progettuali vengono utilizzate le strumentazioni e le modalità previste nei DPEF 2004 e 2005, nonché le risorse allocate nei bilanci 2004 e 2005; in particolare nell'area della premialità FSE e FESR, oltre a quelle che si rendono disponibili da parte dei diversi soggetti e istituzioni della comunità regionale (la Regione stanzia complessivamente circa 56 M€). Per ogni singolo obiettivo, istituzioni, mondo imprenditoriale, parti sociali, mondo della ricerca, privati, sono chiamati in causa per operare e far convergere le risorse che hanno attivato su un obiettivo comune.
Ovviamente, tra le sfide che il Patto individua, vi sono anche i temi che attengono alla SI. Essi vengono in particolare affrontati nell'ambito del quarto progetto denominato "Efficienza e innovazione nella PA, processi di semplificazione e di sburocratizzazione".
Il Nuovo Patto per lo sviluppo e la buona occupazione, sottoscritto tra la Giunta regionale e le parti sociali il 30 marzo 2004, raccoglie questa sensibilità; i progetti cooperativi scaturiti dal Tavolo di Concertazione Generale vedono la presenza di temi particolarmente
Con riferimento all’intervento n. 2 sarà prevista la rilevazione numerica degli accessi e, ove possibile in relazione alle scelte organizzative dei singoli PAAS, la rilevazione degli accessi unici. Sempre sul piano dell’utenza, sarà prevista almeno una fase di rilevazione del gradimento e di indagine sulle motivazioni di utilizzo del PAAS. Per la natura dell’iniziativa, l’insieme delle attività, anche quelle non “di sportello”, saranno obbligatoriamente dichiarate in rete e raccolte quindi in modo strutturato. In questo senso al monitoraggio è collegata una azione permanente finalizzata alla generalizzazione delle esperienze positive.
significativi, come la Carta Nazionale dei Servizi, i Centri di Servizio Territoriale, che si attiveranno con la prossima legislatura.
L'azione di governance di sistema è stata condotta anche attraverso intese con le associazioni degli Enti (ANCI, UNCEM ed URPT), che hanno riguardato tre temi:
1. la modalità di gestione degli interventi previsti dagli APQ e le politiche di sostegno alla diffusione dell'e-government nei piccoli comuni (Delibera Giunta Regionale dell’11 ottobre 2004 nr. 343);
2. le caratteristiche generali dei Centri di Servizio Territoriale
3. le azioni di innovazione e modernizzazione nella PA ed i connessi servizi di e-learning
Anche a seguito degli accordi sottoscritti è stato costituito l'Accordo di Programma “Sviluppo della Società dell’Informazione e dell’amministrazione elettronica nelle Comunità Montane nei Comuni e nelle loro associazioni collocati in aree sottoutilizzate della Regione Toscana - Utilizzazione fondi CIPE delib 17/2003” (Decreto del Presidente della Giunta nr. 343 del 11 ottobre 2004) per la governance e la gestione degli interventi S1001, S1002 ed S1003 di cui all'APQ sottoscritto in data 2 Aprile 2004, attualmente in corso.
In questi mesi è stata anche iniziata una linea di attività sperimentale sulle nuove tecnologie del Digitale Terrestre.
Attraverso la partecipazione al bando di concorso CNIPA e la costituzione di un centro di competenza (DTTLab), si stanno puntualizzando strategie di intervento in grado di coinvolgere il sistema pubblico e quello privato nell'utilizzo del nuovo media.
Sono ben 8 i progetti presentati dal territorio toscano in risposta all’avviso del CNIPA. Anche in questa occasione vi è dunque stata una azione molto vivace da parte dei soggetti del territorio e ciò ad ogni livello amministrativo. Vi è dunque il Progetto DTToscana, promosso dalla Giunta e dal Consiglio Regionale, mediante cui si intende sperimentare il digitale terrestre sul territorio toscano per verificare la veicolabilità su tale canale dei servizi di e-government già attivi. Vi sono i progetti di enti locali che già hanno una esperienza nel campo della TV digitale quali il Comune di Lucca ed il Comune di Siena, vi sono in ultimo i soggetti che intendono promuovere una sperimentazione sul proprio territorio affacciandosi per la prima volta al tema e dunque volendone comprendere i contorni mediante una azione propria.
Per sostenere il processo in atto è stato poi creato un Centro di Competenza sul digitale terrestre denominato DTLAb 3 finalizzato a:
1. assistere i soggetti del territorio durante la sperimentazione di servizi innovativi basati sulle tecnologie digitali
2. integrare le progettualità esistenti e consentire la collaborazione con università, enti di ricerca, aziende ed enti locali “per realizzare in Toscana un ambiente favorevole allo sviluppo e alla sperimentazione delle tecnologie legate alla DTT;.
3. sviluppare competenze professionali innovative in grado di supportare la diffusione delle tecnologie e dei servizi legati alla DTT;
definire standard e metodologie comuni per i servizi e apparati (set-top-box) tali da consentire l’utilizzo di servizi su tutto il territorio regionale in modo trasparente rispetto al provider.
3 Decreto Dirigenziale N° 7934 del 07 Dicembre 2004.
A seguito della fase di selezione dei progetti, in Toscana saranno avviati mediante cofinanziamento del CNIPA 4 delle 7 proposte inviate in risposta al bando nazionale, ossia i progetti della Regione Toscana (terza classificata, costo totale € 3.296.500, € 400.000 di cofinanziamento), del Comune di Siena (quinta classificata, costo totale € 1.371.800, €
200.000 di cofinanziamento), del Comune di Lucca (costo totale € 890.000, cofinanziamento € 250.000), Comune di Pisa (costo totale € 400.080, finanziamento € 70.000). Complessivamente dunque sono arrivati circa 900.000 euro, il maggior numero di risorse convogliate su una regione italiana.
Infine la Direzione Strategica della Rete Telematica Regionale Toscana ha approvato nella riunione del 23 marzo 2005 il Piano Annuale della Rete, contenente gli indirizzi che saranno fatti propri nei prossimi mesi dal “Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell'amministrazione elettronica e della società dell'informazione e della conoscenza nel sistema regionale”. Questo documento, consultabile su xxx.xxxx.xx , individua gli obiettivi di sviluppo definiti dalla Rete, che si articoleranno nel processo di programmazione regionale.
1.5 Le prospettive
Lavorare nel futuro per lo sviluppo dell’informazione e della conoscenza richiede un approccio fortemente intersettoriale e una forte capacità di coinvolgimento di tutti gli attori operando sul versante delle tecnologie in modo fortemente coeso con l’organizzazione dei contenuti.
In questo la Regione Toscana sarà impegnata varando, a seguito della Legge nr. 1 del 2004, il primo programma integrato sulla società dell’informazione e della conoscenza quale contesto organico di tutti gli interventi che su tale tema saranno messi in atto sul territorio regionale e, dando seguito al patto per lo sviluppo e la buona occupazione, ricercando quelle azioni che favoriscano la realizzazione i nuovi servizi facendo incontrare i sempre nuovi bisogni di efficienza, semplicità e utilità con concrete risposte che siano anche un’opportunità per le nostre imprese ICT, di sviluppo e applicazione delle nuove tecnologie.
Si individuano quindi alcune linee di sviluppo:
1. e-services : per un’amministrazione pubblica più efficiente, semplice ed utile a tutti che sappia sfruttare pienamente le innovazioni tecnologiche nell’ambito di un sistema delle pubbliche amministrazioni organizzato a rete, così da offrire un sistema di servizi in rete per tutti i cittadini della Toscana tramite l’uso di internet e della nuova piattaforma per la televisione digitale terrestre;
2. e-society: al fine di garantire pari opportunità e pari diritti per l’accesso e la fruizione dei saperi e delle conoscenze in rete e la partecipazione democratica per un’amministrazione più efficiente ed utile a tutti
3. e-business: per nuove opportunità di sviluppo delle imprese
4. e-governance: una organizzazione e un sistema di servizi in rete finalizzata alla conoscenza, condivisione e partecipazione delle categorie economiche, produttive e sociali, delle rappresentanze degli enti locali e dei portatori di interessi diffusi alle strategie e politiche regionali
Infine si definiranno alcune azioni che concluderanno processi già oggi iniziati:
1. Larga Banda: Accesso efficiente alla rete quale diritto per tutti
2. Trust & Security: Sicurezza e fiducia nell’uso dei servizi in rete per un loro maggiore utilizzo, per ampliarne i campi di applicazione rendendoli sempre più personalizzati
3. Infrastrutture: Rete di trasporto dati e voce, servizi di cooperazione applicativa, accesso sicuro e autenticato, Televisione digitale terrestre
Le ricadute degli interventi qui previsti e di tutte le progettualità toscane verranno monitorate e valutate con un sistema di indicatori di tipo europeo, condiviso con le altre regioni dell’UE. La Regione Toscana infatti partecipa fattivamente al Progetto Understand (xxxx://xxx.xxxxxxxxxx-xx.xxx/) piano nell’ambito del quale vengono analizzati e studiati l’uso e l’impiego delle nuove tecnologie e dei servizi della società dell’informazione presso amministrazioni, cittadini e segmenti di imprese.
2. Lo stato di avanzamento dell’APQ Società dell’informazione
2.1 Il contesto di riferimento
Con la firma dell’Accordo di Programma Quadro (APQ) del 2 aprile 2004, tra Ministero dell’Economia e Finanze, Dipartimento Innovazione Tecnologica e Regione Toscana, sono state destinate al territorio regionale risorse per circa 5,6 M€ (derivanti dalla suddivisione dei finanziamenti prevista nella Del. n. 17/2003 del CIPE), da rivolgere ad interventi per lo sviluppo della società dell’informazione (SI) organicamente inseriti nei piani attivati dai soggetti pubblici e privati toscani. Tali finanziamenti hanno consentito di accelerare alcuni percorsi che erano stati già avviati nel recente passato dalla RTRT e che erano collegati al tema del potenziamento delle infrastrutture telematiche e dell’offerta di servizi, ambiti d’intervento, tra gli altri, riconosciuti come centrali dalla L.R. 01/2004.
L’Accordo di Programma siglato nell’aprile 2004 ha individuato tre linee d’azione specifiche, ovvero:
• Diffusione della progettualità toscana per l’e-government e adeguamento tecnologico delle reti interne degli enti locali (c.d. Intervento S1001, cui sono destinate risorse per circa 1,9 M€)
• Attivazione di infrastrutture per l’accesso validato e sicuro ai servizi (c.d. Intervento S1002, cui sono rivolti finanziamenti per circa 1,5 M€)
• Accesso alla banda larga per gli enti attualmente non coperti da tale servizio (c.d. Intervento S1003, al quale sono destinate risorse per circa 2,1 M€)
Tabella 2: Interventi previsti in APQ-SI
Codice | Titolo Intervento | Risorse allocate (€) | Responsabile dell’Intervento |
S1001 | Sviluppo dei servizi di e-government nei piccoli comuni, singoli o associati, e nelle comunità montane: completamento e diffusione di e.Toscana ed adeguamento tecnologico delle infrastrutture di rete e sicurezza | 1.866.000 | Xxx. Xxxxxx Xxxxxxxxxx |
S1002 | Attivazione di infrastrutture per l’accesso autenticato e sicuro ai servizi | 1.552.000 | Xxx. Xxxxxx Xxxxxxxxxx |
S1003 | Servizi telematici in larga banda per i piccoli comuni e le comunità montane | 2.217.500 | Xxx. Xxxxxx Xxxxxxxxxx |
Totale | ------------ | 5.635.500 | ----------- |
A seguito della firma dell’APQ (e procedendo col metodo concertativo già consolidato negli anni precedenti), la RTRT ha avviato un processo di governance idoneo a condurre e coordinare la progettazione e la realizzazione degli interventi. Con il forte impulso dato dalla Regione Toscana (che è soggetto attuatore dell’APQ) e dagli altri soggetti della RTRT, sono stati così siglati, a stretto giro, l’Intesa tra Regione Toscana, ANCI, UNCEM ed URPT per il sostegno dei piccoli comuni (giugno 2004) e l’Accordo di Programma Regionale (APR, luglio 2004, approvato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale, n. 343, dell’11 ottobre 2004). Con il primo documento sono state poste le basi per sviluppare la società dell’informazione, promuovere coesione, produrre uno sviluppo armonico del territorio regionale, mediante un impegno deciso delle rappresentanze degli enti toscani. Con il secondo, è stato attivato un percorso di costruzione e realizzazione condivisa degli interventi. L’AP (strumento previsto dalla legislazione regionale) ha dato
infatti modo alle amministrazioni di attivare una comune base programmatoria, per mettere in atto le azioni previste nell’Accordo di Programma Quadro.
La necessità di attivare processi di concertazione è derivata, oltre che da una strategia complessiva d’azione che caratterizza il modello organizzativo della RTRT, anche dalla numerosità degli enti destinatari di risorse CIPE e dunque dalla difficoltà di gestire un processo di notevole complessità, senza strumenti concreti di governo. L’insieme delle amministrazioni interessate dalle azioni ammontava infatti a quasi 200, ossia 20 comunità montane, 27 comuni non associati, 133 comuni montani, 5 comuni facenti parte del Circondario Val di Cornia, 5 comuni facenti parte del Livello Ottimale Crete Senesi. L’accordo di programma, da una parte, e la promozione della “gestione associata degli enti”, dall’altra, sono dunque da subito apparsi come gli strumenti più indicati per riuscire a governare le diverse azioni e condividere, in un percorso di progettualità e responsabilità condivisa (sulla base dei diversi ruoli), l’insieme degli interventi in corso di attivazione. È così che l’APR, in risposta a tali passaggi, si preoccupa di definire e contenere disposizioni circa:
• L’assegnazione delle risorse CIPE e la partecipazione finanziaria degli enti;
• La definizione dei programmi d’intervento;
• Le modalità di realizzazione e le misure organizzative;
• Le attività del Soggetto attuatore;
• Il cronogramma;
• Gli impegni, gli obblighi ed adempimenti dei soggetti firmatari.
Il processo di forte partecipazione e condivisione delle strategie e delle decisioni è inoltre testimoniato da un altro elemento: gli indirizzi e le strategie d’attuazione previste nell’APR sono indicate da un Comitato di Programma altamente rappresentativo delle realtà locali. In esso sono infatti presenti Anci Toscana, Uncem Toscana, URPT ed i rappresentati della RTRT (il Comitato è presieduto dal Responsabile dell’APQ, Dr. Xxxxxxxxx Xxxxxxx). A fianco di tale Comitato lavora poi un tavolo tecnico, cui partecipano rappresentati degli enti locali (che sono destinatari di finanziamenti CIPE) e che analizza i diversi aspetti tecnici e normativi che attengono ai 3 interventi.
2.2 Gli interventi
Gli enti toscani destinatari di risorse CIPE sono interessati in particolare dagli interventi S1001 ed S1003, mentre l’intervento S1002, che mira a potenziare l’infrastruttura di sicurezza centrale, coinvolge il complesso delle amministrazioni in modo indiretto. Per assegnare le risorse alle realtà locali, era stato deciso in ambito RTRT di erogare i finanziamenti direttamente (là dove possibile) alla gestione associata di riferimento (ciò per promuoverne il ruolo ed avere altresì un minor numero di interlocutori). Al fine di incentivare l’associazionismo, era stato altresì previsto che all’intervento S1003 potevano partecipare solo gli enti facenti parte di comunità montane, circondari, livelli ottimali e che si presentavano all’interno di tali compagini.
La ripartizione finanziaria finale è indicata nella Tabella 3.
Tabella 3: Finanziamenti erogati agli enti sugli intervento S1001 ed S1003
N. | Ente | S1001 | S1003 |
1 | COMUNE DI CALCINAIA | 11.380 | - |
2 | COMUNE DI CASCIANA TERME | 3.500 | - |
3 | COMUNE DI CASTELNUOVO BERARDENGA | 6.880 | - |
4 | COMUNE DI CASTELFRANCO DI SOTTO | 13.000 | - |
5 | COMUNE DI CASTELLINA IN CHIANTI | 5.105 | - |
6 | COMUNE DI COLLESALVETTI | 10.880 | - |
7 | COMUNE DI CRESPINA | 11.620 | - |
8 | COMUNE DI FOLLONICA | 11.620 | - |
9 | COMUNE DI GAIOLE | 5.105 | - |
10 | COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO | 5.105 | - |
11 | COMUNE DI LAJATICO | 5.105 | - |
12 | COMUNE DI MONTESPERTOLI | 9.500 | - |
13 | COMUNE DI ORBETELLO | 5.105 | - |
14 | COMUNE DI PALAIA | 5.105 | - |
15 | COMUNE DI PECCIOLI | 9.020 | - |
16 | COMUNE DI PONSACCO | 11.620 | - |
17 | COMUNE DI PONTEDERA | 9.500 | - |
18 | COMUNE DI RADDA IN CHIANTI | 5.105 | - |
19 | COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO | 9.500 | - |
00 | XXXXXX XX XXX XXXXXXXX XXX XX XXXX | 6.880 | - |
21 | COMUNE DI SAN GIMIGNANO | 5.105 | - |
22 | COMUNE DI SAN GIULIANO TERME | 4.000 | - |
23 | COMUNE DI SAN MINIATO | 6.580 | - |
24 | COMUNE DI SANTA XXXXX A MONTE | 5.105 | - |
25 | COMUNE DI TAVARNELLE VAL DI PESA | 6.880 | - |
26 | COMUNE DI TERRICCIOLA | 10.880 | - |
27 | COMUNE DI XXXX XXXXXX | 0.000 | - |
00 | XXXXXXXX XXXXXXX XXXX XXX XX XXXXXX | 40.985 | 104.000 |
29 | COMUNITÀ MONTANA ALTA VERSILIA | 23.635 | 45.000 |
30 | COMUNITÀ MONTANA AMIATA GROSSETANA | 54.845 | 131.000 |
31 | COMUNITÀ MONTANA AMIATA SENESE | 25.525 | 85.000 |
32 | COMUNITÀ MONTANA APPENNINO PISTOIESE | 61.420 | 81.000 |
33 | COMUNITÀ MONTANA AREA LUCCHESE | 21.110 | 65.000 |
34 | COMUNITÀ MONTANA CASENTINO | 76.495 | 176.000 |
35 | COMUNITÀ MONTANA CETONA | 46.640 | 54.000 |
36 | COMUNITÀ MONTANA COLLINE DEL FIORA | 46.355 | 75.000 |
37 | COMUNITÀ MONTANA COLLINE METALLIFERE | 34.870 | 65.000 |
38 | COMUNITÀ MONTANA ELBA E CAPRAIA | 55.700 | 100.000 |
39 | COMUNITÀ MONTANA GARFAGNANA | 138.100 | 293.000 |
40 | COMUNITÀ MONTANA LUNIGIANA | 164.590 | 135.000 |
41 | COMUNITÀ MONTANA MEDIA VALLE SERCHIO | 61.550 | 74.000 |
42 | COMUNITÀ MONTANA MONTAGNA FIORENTINA | 52.965 | - |
43 | COMUNITÀ MONTANA MUGELLO | 67.610 | - |
44 | COMUNITÀ MONTANA PRATOMAGNO | 33.085 | 55.000 |
45 | COMUNITÀ MONTANA VAL DI BISENZIO | 29.940 | 45.000 |
46 | COMUNITÀ MONTANA VAL DI MERSE | 38.590 | 95.000 |
47 | COMUNITÀ MONTANA VALTIBERINA | 79.765 | 112.000 |
N. | Ente | S1001 | S1003 |
48 | LIVELLO OTTIMALE CRETE SENESI | 30.630 | 54.000 |
49 | CIRCONDARIO VAL DI CORNIA | 40.800 | 64.000 |
L’intervento S1001 vede incorporate tre azioni distinte:
1. l’adeguamento tecnologico degli enti (ossia il potenziamento delle reti interne e l’approvvigionamento di hardware e software utili a tal fine),
2. la diffusione di e.Toscana (vale a dire la possibilità di aderire per la prima volta, da parte di una amministrazione, ai progetti regionali di e-government)
3. il completamento di e.Toscana (cioè la possibilità data ad enti che avevano già aderito ad alcuni progetti di e.Toscana, di partecipare ad ulteriori di essi).
Secondo quanto deliberato dal Comitato di Programma nella riunione del 4 novembre 2004, per raggiungere gli obiettivi dell’intervento S1001, il Soggetto Attuatore procede con le seguenti modalità:
• Acquisizione mediante gara 15 nodi applicativi locali (ossia di strumenti che consentono l’interscambio dei dati in possesso degli enti, a prescindere dal tipo di applicativo che li tratta) da dislocare presso 10 comunità montane e 5 comuni in obiettivo 2, per raggiungere le finalità del Progetto A3 (pubblicata ed attualmente in fase di aggiudicazione);
• Stipula di una convenzione con ANCI Toscana per lo svolgimento delle attività di rilevazione dei fabbisogni tecnologici degli enti, di sistematizzazione delle informazioni raccolte, nonché d’approntamento dei bandi di gara per l’acquisizione dei beni (tale rilevazione è articolata in 3 fasi: nella prima, mediante l’uso di un applicativo web, sono state raccolte le richieste degli enti; nella seconda ANCI Toscana ha incontrato i singoli comuni, con riunioni organizzate e coordinate dalla gestione associata di riferimento, ed ha redatto il verbale di concertazione, sottoscritto dal legale rappresentante del comune e/o della comunità montana, atto nel quale vengono tradotti gli obiettivi che l’ente si propone di raggiungere mediante l’uso delle risorse. Nella terza ANCI Toscana predisporrà i capitolati di gara utili per acquisire i beni indicati quali fabbisogni tecnologici);
• Rafforzamento della concertazione degli interventi mediante il costante confronto tra Regione Toscana ed enti locali, mediato anche dal riconosciuto e rafforzato ruolo gestioni associate (comunità montane, circondari, livelli ottimali), soggetti che svolgono funzioni di raccordo durante tutto l’Intervento;
• Realizzazione di un sito internet e di una mailing list, mediante i quali tenere costantemente aggiornati gli enti destinatari dei finanziamenti (visibile presso xxx.x.xxxxxxx.xx) ;
• Acquisizione delle risorse hardware per l’adeguamento tecnologico, con gara unica regionale (il valore della gara è di circa € 450.000; la gara è in via di predisposizione);
• Trasferimento delle risorse finanziarie agli enti per l’adeguamento degli applicativi secondo le specifiche regionali (circa 1 M€ destinato all’azione. Sono in corso i trasferimenti delle risorse).
• Monitoraggio ed assistenza degli enti durante lo svolgimento dei lavori (assicurata dalle attività di Anci Toscana e di Uncem Toscana, oltre che da quelle della Giunta Regionale, Area ISIC);
L’intervento S1002, come detto, influisce indirettamente nello sviluppo tecnologico delle realtà in obiettivo 2 o 3, giacché interviene sugli aspetti di sicurezza centrale della Rete Telematica. Tale intervento agisce sul potenziamento delle infrastrutture abilitanti su cui si appoggiano i servizi per cittadini ed imprese di prossima attivazione, infrastrutture che dovranno essere in grado di dare garanzie circa il processo di autenticazione dell’utente, le misure di protezione dei dati in possesso dei soggetti pubblici e privati (a norma del D.Lgs 196/03) e la sicurezza delle transazioni on-line. Una attenta politica in questa direzione consente non solo di offrire servizi a valore aggiunto all’utenza, ma anche di aumentare la c.d. trust and confidence che l’utente pubblico o privato ha nei confronti della rete e, di riflesso, d’accrescere l’utilizzo degli strumenti di e-government attivati. È utile notare a tale proposito che la RTRT si è attivata da tempo su questi temi, sia implementando una infrastruttura telematica denominata Rete Telematica Regionale Toscana (oramai conclusa ed in linea con le specifiche del SPC), sia attivando specifiche politiche per la sicurezza articolate nel Progetto “ARPA” e nel Progetto “SEC-NET”.
Sempre sul tema della sicurezza, è da sottolineare che negli anni scorsi nella Rete Telematica è stata costituita una PKI (Public Key Infrastructure). Tale infrastruttura di certificazione è in grado di sostenere in modo sicuro le attività di creazione, trasmissione, conservazione, duplicazione, riproduzione e validazione di documenti informatici e l’accesso ad archivi, ai sensi dell'art. 15 della legge n. 59 del 10/03/1997 e del DPR n. 513 del 10/11/1997. La gara per la realizzazione dell’intervento è in corso di aggiudicazione.
Grazie ai fondi CIPE previsti nell’intervento S1002, il Soggetto Attuatore realizzerà il Progetto “ARPA” (e dunque garantirà adeguati livelli di sicurezza necessari allo sviluppo delle attività di governo elettronico da parte dei soggetti pubblici e privati della RTRT) e doterà gli enti destinatari delle risorse CIPE di certificati di sicurezza e/o di firma secondo le specifiche e regole tecniche della CNS (su questo tema verranno investiti € 100.000) oltre che prevedere il potenziamento dei sistemi di sicurezza interni.
L’intervento S1003 attiene invece alla diffusione della banda larga sul territorio. A tale azione sono state ammesse a partecipare solo le amministrazioni che si presentavano come gestione associata ed ha come obiettivo di portare, entro il 2005, un livello di connettività sufficiente a garantire agli enti di svolgere le proprie attività istituzionali in rete.
È risultato chiaro sin dall’inizio che la risoluzione dei problemi di divario digitale che persistono in determinate aree esigono un piano di interventi diversificati in base alle esigenze locali, alle capacità progettuali dei singoli territori, alla volontà di manutenere una infrastruttura di proprietà. Proprio per tale ragione il Soggetto Attuatore è stato affiancato dal CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni) su tutti gli aspetti progettuali per far sì che vi sia rispondenza tra esigenze territoriali e azioni attivate. L’Intervento S1003 prevede l’impiego di tecnologie diversificate, a seconda dell’area interessata, ed una differente modalità di coinvolgimento della gestione associata nella fase di progettazione esecutiva, in base al tipo di azione che deve occorrerà attivare. In particolare le soluzioni adottate saranno:
• Sistema satellitare;
• Rete wireless basata su tecnologia hiperlan 2;
• Integrazione di reti su dorsali PDH.
Saranno dotati di connettività satellitare circa 90 enti in obiettivo 2. A tale azioni sono destinati circa M€ 1,5. Il cofinanziamento richiesto all’ente (ovvero il 50% del finanziamento CIPE) dovrà essere impiegato per l’acquisto dell’hardware per connessione satellitare, per la manutenzione del servizio, e per altre spese coerenti con l’intervento S1003 (apparati, canoni, progettazione, ecc.). Le caratteristiche di tale azione sono:
• Acquisto per 3 anni di servizio satellitare ad uso esclusivo della PA toscana, finanziato con risorse CIPE;
• Rispetto degli SLA previsti dalla RTRT ed interconnesione col TIX;
• Assegnazione della banda a ciascun ente sulla base della sua dimensione (dunque più banda agli enti con più dipendenti. Sono escluse le amministrazioni con più di
30.000 abitanti);
• Messa in comune delle risorse indicate nell’APR da parte delle amministrazioni interessate dal sistema SAT, per l’acquisto del servizio;
• Definizione di una banda minima garantita per ciascun ente, in base alle sue dimensioni, al fine di garantire le sue attività istituzionali;
• Assegnazione a ciascun ente, mediamente, d’una banda di 256/1024 Kb/s.
Sono destinatari dell’infrastruttura basata su hiperlan, le Comunità Montane Casentino, Xxxxxx Xxxxxxxxxx ed il Circondario Val di Cornia, cui sono complessivamente assegnate risorse per circa 360.000 euro; a queste risorse vanno aggiunti un finanziamento da parte del Casentino del 50% delle risorse CIPE messe a sua disposizione (stesso dicasi per il Circondario Val di Cornia), che sale al 100% nel caso dell’Amiata Grossetano. La destinazione del cofinanziamento degli enti è rivolta all’acquisto di apparati necessari per la realizzazione della rete, per la sua manutenzione e gestione e per altre spese coerenti con l’intervento S1003 (apparati, canoni, progettazione, ecc.). L’intervento ha complessivamente le seguenti caratteristiche:
• Realizzazione di una rete privata tra enti (e di proprietà di questi ultimi) con tecnologia hiperlan 2, avente velocità sino a 54 Mb/s;
• Interconnessione di tale rete con il TIX in un punto unico d’accesso della gestione associata, mediante una xDSL, il cui costo viene condiviso tra gli enti;
• Definizione dell’architettura di rete, della sicurezza e della QoS, anche sulla base delle specifiche indicate dal CNIT e sentito il Responsabile dell’Intervento S1003, previsto in APQ;
A proposito dello stato di avanzamento dei lavori, si specifica che:
• La Comunità Montana del Casentino ha avviato l’infrastrutturazione del territorio e terminerà i lavori con maggio 2005
• La Comunità Montana dell’Xxxxxx Xxxxxxxxxx ha oramai terminato la stesura della gara ed a breve procederà alla pubblicazione
• Il Circondario Val di Cornia deve avviare i lavori di redazione della gara. A tale proposito ci si avvarrà delle esperienze complementari dei 2 soggetti sopra elencati per scegliere la soluzione più adatta al caso del Circondario.
• È stata pubblicata ed è in corso di aggiudicazione la gara sul sistema satellitare All’interno dell’intervento S1003 sono previste infine altre 3 realizzazioni:
• potenziamento della rete su dorsale PDH presente nella Comunità Montana Media Valle del Serchio, al fine di connettere le sedi dei comuni non ancora coperti, la protezione civile ed alcune scuole. Tali finanziamenti andranno rivolti per l’ acquisto di apparati necessari alla realizzazione della rete e di scorte per la sostituzione immediata di oggetti guasti
• realizzazione di una rete in fibra e con strumenti wireless nella Comunità Montana della Val di Cecina;
• potenziamento degli apparati per l’accesso alla banda larga e sperimentazione del sistema VoIp presso la Comunità Montana del Cetona.
In tutti e 3 i progetti è attualmente in fase di predisposizione la gara per la realizzazione dei singoli interventi.
L’Intervento S1003 (così come i precedenti S1001 ed S1002) non prevede ritardi rispetto ai tempi concordati con il CIPE. Il complesso delle azioni in esso previste si configurano altresì come soluzioni in parte sperimentali ed in parte “ponte” per dare connettività al territorio. Da un lato vengono infatti attivati interventi per comprendere come le tecnologie wireless possano favorire il dispiegamento della banda larga sul territorio e quali siano i reali livelli di servizio raggiunti (avendo ovviamente valutato, in fase di progettazione esecutiva, i costi/benefici di tali soluzioni), dall’altra si garantisce comunque una connettività agli enti locali toscani di qualità sufficiente a consentire lo svolgimento della attività istituzionali cui sono chiamati. Affianco a queste azioni la Regione Toscana sta valutando quali progetti realizzare, anche mediante investimenti pubblici, per dotare le aree svantaggiate di banda larga. Su questo tema essa si sta confrontando con il livello europeo, analizzando le progettualità che sono state espresse da altre regioni della Comunità e sta avviando alcune sperimentazione extra APQ in alcuni territori regionali per sperimentare tecnologie wireless innovative.
Su questi interventi potranno confluire i finanziamenti propri degli enti locali e quelli delle Del. CIPE 19 e 20 del 2004 rivolte allo sviluppo della società dell’informazione presso le aree in obiettivo 2 e sostegno transitorio. Il tutto per riuscire a risolvere il problema della connettività nei territori marginali e attivare le infrastrutture abilitanti per il successivo sviluppo dei servizi.
3. Gli interventi previsti con l’Integrazione all’APQ SI
Le risorse CIPE destinate al territorio regionale con le Dell. 19 e 20 consentono di estendere ulteriormente il complesso degli interventi che sono stati avviati in questi anni e che hanno potuto radicare sul territorio le progettualità espresse dalla Regione, grazie ai finanziamenti della Del 17/2003.
I circa 6,4 M€ destinati alla Toscana si sommano agli ingenti sforzi avviati in questi anni e che sono oramai in fase di piena maturazione.
Come riferito nella relazione d’accompagnamento agli interventi, presentata ed approvata dal NURV il 29 marzo 2005, “le risorse in APQ [ex Del 17/2003] non sono state tuttavia sufficienti a garantire la completa diffusione delle soluzioni di e-government, anche in considerazione del fatto che le risorse attivate erano rivolte al prioritario obiettivo di diffondere i progetti a coordinamento regionale. Per questo motivo molti enti non hanno avuto completo accesso alle opportunità disponibili e adesso occorre inserirli nel circuito implementato.
Inoltre la scarsezza di risorse ha anche imposto agli enti beneficiari di limitare gli interventi, scartando alcune applicazioni pur disponibili e nei cui confronti è comunque vivo l'interesse alla loro implementazione.
E' quindi necessario completare i processi di diffusione di servizi di amministrazione elettronica, coniugandoli anche alla luce delle tecnologie emergenti ed arricchendoli di ulteriori iniziative e tecnologie che nel frattempo si sono rese disponibili e la cui attuazione è stata sollecitata”.
Gli interventi individuati esprimono dunque l’esigenza di dare ulteriore completezza alle atività in essere colmando o potenziando le lacune individuate nel precedente periodo di programmazione, ciò in coerenza con il quadro programmatico nazionale e regionale di settore ed in particolare con:
• Il Piano e-Europe 2005
• Linee Guida del Governo Nazionale per lo Sviluppo della Società dell'Informazione
• Il c.d. “Codice delle Amministrazioni Digitali”
• Le politiche nazionali sullo sviluppo della banda larga,
• Le soluzioni tecnico-organizzative concertate tra Stato e Regioni sullo sviluppo delle infrastrutture di trasporto, di cooperazione e sicurezza
• Al Documento “L'e-government nelle Regioni e negli Enti Locali: II seconda fase di attuazione – Conferenza unificata Regioni Autonomie locali – 27 novembre 2003”,
• La L.R. 1/2004 “Promozione dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale. Disciplina della Rete telematica regionale toscana”
• Il DPEF della Regione Toscana 2005
• Il Piano e.Toscana (Del. G.R. n .497 del 20-05-2002)
• l’Accordo di Programma approvato con Decreto del Presidente della G.R. nell’ottobre del 2004, il Protocollo d'Intesa Regione, ANCI Toscana, UNCEM Toscana, URPT sullo “Sviluppo della Società dell'Informazione e dell'Amministrazione Elettronica. Accordo di Programma Quadro Delibera CIPE
17/2003. Sostenere l'e-government nei piccoli comuni”, sottoscritto in data 6 aprile 2004
• il Nuovo Patto per uno sviluppo qualificato e maggiori e migliori lavori in Toscana” del 30 marzo 2004
• Le linee 1.7, 1.8, 2.8 (Azioni 2.8.1 e 2.8.4 del DOCUP Toscana Ob.0 0000-0000
• La L.R. 41/98 “Incentivazione a sostegno di programmi locali di sviluppo sostenibile.”
• La L.R. 41/2000 “Disposizioni in materia di riordino territoriale e di incentivazione delle forme associative di comuni”
Mediante i singoli interventi si intende dunque aggiungere un tassello importante allo sforzo in via di dispiegamento. Ciò sia mediante una ulteriore azione di accompagnamento del riuso delle soluzioni di e-government attivate in Toscana, sia nella consapevolezza che “società dell’informazione” significa anche attivazione di percorsi che favoriscano l’accesso alla conoscenza e lo sviluppo delle possibilità lavorative, sia, in ultimo, tramite interventi sperimentali che mirino all’immediato futuro e che possano essere delle misure ponte per rendere i territori più competitivi, realizzando anche economie di scala.
Gli interventi individuati sono dunque 5, ossia:
1. Potenziamento dei servizi di e-government nei piccoli Comuni e nelle Comunità Montane. (cui sono destinate risorse per € 3.300.000,00)
2. Centri montani per la diffusione della società dell'informazione e per il telelavoro. (risorse destinate € 800.000,00)
3. Sviluppo delle infrastrutture della rete telematica regionale a supporto degli interventi rivolti alle aree svantaggiate (risorse destinate € 2.367.820,00)
4. TICAT - Progetto della regione toscana per l’evoluzione del sistema di trasporto e di interoperabilità e cooperazione applicativa in toscana (€ 1.976.239,00; sulle attività sviluppate vedi oltre);
5. ICAR – Toscana, progetto della Regione Toscana per la realizzazione del sistema per la interoperabilità e la cooperazione applicativa tra le regioni (€ 1.136.300,00, sulle attività sviluppate vedi oltre).
Come si vedrà più oltre, taluni di tali interventi, pur collegati da un punto di vista funzionale e logico, hanno una propria individualità che si esprime anche mediante un proprio percorso di sviluppo.
Ciascuno di tali interventi concorrerà nel suo complesso a produrre effetti positivi sui territori considerati, attraverso:
• l'accrescimento dell'offerta di servizi di e-government da parte dei Comuni e Comunità Montane (indicatori da identificare in fase di progettazione esecutiva);
• la qualificazione della domanda espressa dal sistema pubblico, e la conseguente qualificazione del sistema di offerta locale e regionale a seguito delle relative commesse, inducendo un effetto positivo sul mercato ICT (Information and Communication Technologies);
• il movimento dell'occupazione rispetto alle concentrazioni urbane ed industriali attraverso l'utilizzo della rete e del telelavoro;
• lo sviluppo di una più moderna P.A. nei territori sottoutilizzati in grado di esporre un miglior contesto operativo per imprese e cittadini, e quindi una migliore propensione allo sviluppo.
Nell’attivare i percorsi per l’allocazione delle risorse, l’individuazione ed il supporto delle progettualità territoriali che meritano particolare evidenza, dimensionamento e customizzazione degli interventi, si farà tesoro dell’importante processo concertativo avviatosi con la Del. 17/2003 e che ha consentito di rodare un meccanismo di relazioni e di feedback di portata nuova ed innovativa, mediante cui si è peraltro motivato ed incentivato il sistema delle gestioni associate toscane, dando maggior sfogo alle sue capacità progettuali e di assistenza. Oltre a tali soggetti saranno poi utili e centrali per la corretta ed efficiente realizzazione degli interventi, i Centri Servizi Territoriali, strutture che verranno attivate sul territorio toscano proprio con lo scopo di facilitare il deployment e l’ingresso delle nuove tecnologie all’interno delle singole realtà comunali. La realizzazione degli interventi in un contesto di CST, consentirà infatti di sviluppare un'azione diretta a sostenere i territori sottoutilizzati, nell'ambito di una programmazione di dimensione provinciale e di Area Vasta.
3.1 Intervento S1004 - Potenziamento dei servizi di e-government nei piccoli comuni e nelle Comunità Montane.
Come indicato nella relazione al NURV, l'intervento proposto è pensato come completamento ed sviluppo di quanto già iniziato con l'intervento S1001 dell'APQ “Società dell’informazione” del 2 aprile 2004.
L’intervento S1004 fa proprie le istanze del territorio ed è composto da diverse azioni:
a) Localizzazione degli investimenti in tutti gli enti collocati in aree sottoutilizzate (con dimensioni demografiche medio-piccole) che non hanno potuto accedere ai precedenti finanziamenti previsti dalla Delibera CIPE 17/2003 , relativamente a:
i. adeguamento tecnologico degli enti agli standard di dotazione utili per la realizzazione dei servizi di amministrazione elettronica, con particolare riferimento al potenziamento delle reti locali;
ii. attivazione dei servizi relativi ai progetti infrastrutturali regionali di e.Toscana.
In particolare per ciò che attiene all’adeguamento tecnologico di cui al Punto I, si intende proseguire nell’azione di adeguamento delle reti interne degli enti, secondo lo schema e le modalità già attivate con il precedente APQ, in modo da terminare lo sforzo in atto di certificazione delle reti e messa in sicurezza, per il futuro collegamento al SPC.
Sono potenziali destinatari degli interventi tutti gli enti che non sono stati coinvolti dall’azione dell’intervento S1001 che si trovano in obiettivo 2 od in sostegno transitorio ossia 112 comuni, 10 comunità montane 1 circondario e 48 livelli ottimali.
Per quanto attiene all’attivazione dei progetti infrastrutturali, di cui al Punto II, si intende consentire il riuso dei progetti infrastrutturali A1 ed A3, ciò per ultimare il quadro degli enti in zone sottoutilizzate che non sono connessi alla infrastruttura di base. Sono potenziali destinatari degli interventi gli enti in obiettivo 2 e/o sostegno transitorio della regione che non hanno precedentemente aderito ad A1 ed A3, ossia 17 comuni. È previsto per ciascuno di tali progetti l’erogazione di un contributo eguale a quanto previsto in occasione del I avviso.
Si prevede che le risorse allocate per l’azione saranno 900.000 euro.
b) Attivazione di un Centro di Competenza Regionale per il Riuso.
L'insieme delle azioni sopra evidenziate rende necessario approntare uno strumento in grado di gestire le problematiche per il riuso del software prodotto in Open Source all'interno di e.Toscana, così da supportare gli enti nelle implementazioni dei servizi. Le risorse oggetto della presente integrazione finanzieranno i relativi investimenti materiali ed immateriali.
L'Azione concernente il Centro Regionale di Competenza per il Riuso (CR) del software si colloca all'interno di una strategia più generale sul tema della diffusione delle soluzioni di e-government e dei progetti che sono collegati ala società dell’informazione.
Il riuso del software non accade infatti spontaneamente. Gli ostacoli che devono essere superati sono di varia natura: organizzativa, tecnica, economica, culturale. Consci di tali
difficoltà, il gruppo di lavoro CNIPA ha individuato quale azione prioritaria la costituzione di un centro di competenza nazionale al fine di favorire il processo di diffusione delle soluzioni attivate in questi anni.
“Il centro [di competenza sul riuso] svolge una funzione di catalizzatore per lo sviluppo del riuso offrendo consulenza alle amministrazioni, favorendo la diffusione e la conoscenza delle applicazioni riusabili e delle migliori esperienze, svolgendo un ruolo di mediazione tra amministrazioni che riusano, promuovendo e coordinando anche iniziative di riuso in ambiti specifici.” [Riusabilità del software e delle applicazioni informatiche nella pubblica amministrazione, Rapporto del gruppo di lavoro CNIPA, giugno 2004, pag. 12]
Anche la Regione Toscana si sta attrezzando per affrontare il tema del riuso in integrazione alle iniziative previste dal secondo bando per l’eGovernment, e con l'obbiettivo di farne uno strumento forte e presente nel nostro sistema della PA.
La notevole coesione del contesto regionale, le forti motivazioni ad attivare forme di collaborazione tra enti che già adesso operano insieme in progetti di eGovernment sono elementi che possono favorire la concreta adozione di buone pratiche di riuso. C’è da notare, infine, che la Direzione Strategica della RTRT ha individuato il tema del riuso sin da luglio 2004.
Missione e strategie
La missione del CR è quella di fungere da catalizzatore nei confronti della comunità della rete, intervenendo puntualmente su situazioni che richiedono una conoscenza specifica dei problemi tecnico-amministrativi legati al riuso e analizzando i piani regionali e le macro-iniziative in un’ottica di riuso fortemente legata ad aspetti economici e qualitativi.
Per svolgere questo ruolo le attività del CR si articolano su tre livelli: strategico, tecnico e operativo. A livello strategico, il centro affronta problemi macroscopici (progetti regionali di innovazione, progetti trasversali di costruzione di infrastrutture) in un’ottica di abbattimento dei costi e di miglioramento del livello qualitativo del software; a livello tecnico il centro si preoccupa di raccogliere buone prassi di sviluppo del software e di esperienze specifiche portate avanti nel territorio regionale, senza limitarsi agli aspetti informatici ma coprendo anche l’area giuridica e amministrativa; a livello operativo il centro coordina iniziative specifiche relative al riuso, fornendo assistenza e supporto sia agli enti locali coinvolti nel processo di innovazione, sia alle strutture di coordinamento regionale.
Il Centro di Competenza si collegherà e dialogherà strettamente, nelle proprie funzioni strategiche ed operative, col rispettivo Centro sul Riuso del CNIPA.
Struttura operativa a regime
Per svolgere la sua missione il CR deve disporre di risorse umane ed economiche. Pur senza entrare nel dettaglio, è possibile dare alcune indicazioni di massima sulla natura e sulla dimensione di queste risorse.
Il livello strategico è quello che ha meno esigenze, in quanto le attività da portare avanti sono sporadiche e limitate nel tempo. Si può ipotizzare che a questo livello operi un comitato tecnico-scientifico composto da persone che hanno ruoli direttivi nella RTRT, eventualmente allargato a esperti di vari settori (informatica, telecomunicazioni, economia, giurisprudenza) le cui competenze sono essenziali per affrontare i temi trattati. A titolo di esempio, questo livello potrebbe definire le aree applicative per le quali sarebbe opportuno attivare iniziative di riuso, in accordo con il programma regionale e le tendenze di sviluppo nazionali ed europee del mercato dell’informatica e delle politiche di e-government.
Il livello tecnico affronta temi specifici che devono essere approfonditi per consentire al livello operativo di operare con competenze allo stato dell’arte. Vari aspetti sono affrontati a questo livello. A titolo di esempio se ne possono citare alcuni: definizione e inquadramento degli schemi di riuso del software nel contesto giuridico regionale, nazionale ed europeo; organizzazione delle strategie di riuso del software nel contesto regionale, con analisi dei benefici strutturali ottenibili e degli eventuali rischi; modelli economici di stima e consuntivo delle soluzioni di riuso; modelli di qualità del software per la valutazione del valore di un’applicazione software e della sua propensione al riuso (ante e post). Le risorse da allocare su questi temi possono essere sia strutturali (personale della Regione Toscana) sia a progetto mediante consulenze a contratto, convenzioni con enti di ricerca. L’entità di queste risorse è ampiamente variabile e dipende dalle scelte strategiche effettuate.
Il livello operativo è dedicato all’attività corrente legata all’esercizio delle funzioni assegnate al CR, riassumibili nei seguenti obiettivi:
• coordinamento delle attività di riuso,
• gestione della mappa dei servizi regionali,
• gestione del catalogo delle soluzioni idonee al riuso,
• assistenza e supporto agli enti locali e alle strutture di coordinamento regionale.
Più in dettaglio, le attività svolte a questo livello mirano a creare e mantenere una mappa dei servizi effettivamente installati sul territorio regionale in modo da fornire indicazioni precise sulle aree nelle quali si evidenziano carenze e debolezze strutturali. Questa mappa, incrociata con le informazioni provenienti dal catalogo delle soluzioni riusabili fornisce indicazioni precise al livello strategico che, forte delle indicazioni prioritarie presenti nei piani regionali, può definire piani di intervento per le azioni di riuso. L’assistenza e il supporto agli enti costituiscono il braccio operativo del CR per la successiva attuazione dei piani elaborati al livello strategico. Le risorse da destinare a questo livello devono essere interamente dedicate a questo scopo e in quantità tale da garantire la copertura degli impegni presi a livello strategico.
Gli interventi sui Comuni in Obiettivo 2 e Phasing-out
L'intervento proposto all'interno dell'Integrativo APQ non può evidentemente coprire interamente tutte le funzioni sopra esposte, né con l'esaustività lì prevista, ma può coprire parte delle attività del Centro e fare del riuso una pratica reale e vincente .
In particolare il CR corrisponderà agli obiettivi fin qui evidenziati, ma a partire da una mappa di fabbisogni dei piccoli comuni collocati in aree sottoutilizzate, già rilevati nel corso della realizzazione dell'APQ in corso. In questo modo potrà supportare il riuso nei comuni beneficiari dellle risorse previste dall'Integrativo dell'APQ, testando al contempo la validità del modello pensato nei paragrafi precedenti. Esso inoltre stilerà una documentazione per ciascun progetto, utile a favorire la realizzazione di un’ “area toscana del riuso” in modo che ciascun ente riusatore possa, tramite l’azione di supporto del della Regione Toscana, del CR e grazie alla documentazione offerta, comprendere benefici, adattabilità e costi del progetto di riuso.
Sono dunque potenziali destinatari delle attività del CR tutti gli enti in obiettivo 2 e/o sostegno xxxxxxxxxxx xxxxx xxxxxxx, xxxxx 000 comuni, 1 circondario, 20 comunità montane e 48 livelli ottimali.
Si prevede di allocare per l’azione € 350.000,00.
c) Finanziamento del riuso di soluzioni applicative predisposte da enti toscani nell'ambito di e.Toscana, così da implementare nei piccoli Comuni e nelle Comunità Montane software applicativo in grado di potenziare back office e front office, offrendo servizi on- line a cittadini ed imprese dei rispettivi territori.
L’azione intende favorire il riuso dei progetti di e.Toscana alle amministrazioni interessate dall’intervento, consentendo così al territorio di aumentare il ventaglio di servizi offerti ai soggetti pubblici e privati della Toscana.
Tabella 4: Progetti di e-government da inserire nelle azioni di riuso
Acronimo progetto | Nome esteso progetto | Coordinatore del progetto |
A7 – Minosse | Potenziamento, nell'ambito della RTRT, della infrastruttura della rete civica Po-Net e servizio di autenticazione on-line | Comune di Prato |
B1 | Eliminazione delle attività di certificazione e di comunicazione della propria posizione anagrafica, sanitaria e previdenziale nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni Toscane, uffici periferici dello stato e enti nazionali | Xxxxxxx Xxxxxxx - Xxxxxx Xxxxxxxxx |
X0 | Invio telematico di comunicazioni da parte di cittadini ed imprese al sistema della Pubblica Amministrazione Toscana e fra organizzazioni pubbliche e private | Regione Toscana - Giunta Regionale |
B3 - REFORM | Rete per l'assistenza all'Informazione, all'attività tecnico-amministrativa e alla formazione dell'amministrazione pubblica locale | Provincia di Pisa |
C1 - SUAPC | Sportello Unico per le Attività Produttive dell'Area Centrale | Provincia di Firenze |
C2 - e@sy | Cade nella rete?! | Comune di Carrara |
C3 – AIDA | Sviluppo Servizi Territoriali on-line alle imprese | Comune di Livorno |
C4 | Rete dei SUAP | Regione Toscana - Giunta Regionale |
C5 - SMART | S.M.A.R.T. (Servizi Marketing, Ambiente, Risorse del Territorio) | Provincia di Livorno |
C6 | Monitoraggio Finanziamenti alle imprese | Xxxxxxx Xxxxxxx - Xxxxxx Xxxxxxxxx |
X0 | Gestione Pratiche Commercio | Regione Toscana - Giunta Regionale |
D2 – Reteurp | Sportello informativo per il cittadino: Rete | Regione Toscana - Giunta |
Acronimo progetto | Nome esteso progetto | Coordinatore del progetto |
degli URP della Toscana | Regionale | |
D3 - Ci-Tel | Front-office telematico del cittadino | Comune di Pisa |
D4 - Paesi | PubblicaAmministrazione e Stranieri Immigrati | Regione Toscana - Giunta Regionale |
D5 - tributi facili | Gestione tributi multicanale (on-line, sportelli telematici e call center) | Comune di Prato |
D6 – Multipay | Sistema di pagamenti verso la Pubblica Amministrazione con strumenti multicanale: on-line, da sportelli privati, da terminali self service e con accredito bancario (RID) | Comune di Prato |
E1 - GE.NE.S.I. | Gestione integrata dei Servizi Sociali e Sociosanitari (GE.NE.S.I) | Provincia di Massa Carrara |
F1 | Diffusione e gestione del sistema di Interoperabilità dei Centri di Impiego | Regione Toscana - Giunta Regionale |
G2 – INTERGEO | Sportello Unico Territoriale | Regione Toscana Area SIT e cartografia |
G4 - Sira-net | Servizi telematici e di cooperazione applicativa per le pratiche di autorizzazione ambientale: acque, aria, elettromagnetismo, rifiuti e bonifiche | Regione Toscana Area SIT e cartografia |
G6 - RET&GPS | Itinerari RET e Tecnologia GPS | Comunità Montana della Garfagnana “zona C“ |
G7 – Sporvic | Sportelli virtuali e servizi alle imprese e ai cittadini | Provincia di Pisa |
H1 – METABC | Progettazione e sperimentazione di un Metaopac per i beni culturali | Comune di Livorno |
H2 - Biblionline | Prestito Bibliotecario on-line | Provincia di Prato |
PFA | Fisco Amico | Comune di Xxxxx Xxxxxxxxxx |
Sono potenziali destinatari degli interventi i comuni in obiettivo 2 e/o sostegno transitorio della regione al di sotto dei 15.000 abitanti (che ammontano a 198) le comunità montane, i circondari ed i livelli ottimali di cui alla L.R. 40/2001.
Si prevede di allocate per tale azione € 900.000,00
d) Diffusione della CNS (Carta Nazionale dei Servizi), che sarà poi utilizzata in tutte le procedure di autenticazione ed accesso ai servizi esposti dai Comuni, dalla P.A. e dai presidi del sistema socio-sanitario. Inoltre, nell'ambito della Linea 2 di e.Toscana, a favore di associazioni di categoria e delle libere professioni, sono in fase di sviluppo numerosi progetti che implicano l'utilizzo di tale strumento.
Con la presente azione si intende proseguire nell’attività di diffusione della CNS presso istituti pubblici ubicati in obiettivo 2 e/o sostegno transitorio della regione, ossia:
n. 233 comuni
n. 10 comunità montane
n. 48 livelli ottimali
n. 1 circondario
n. 12 ASL
n. 4 Aziende Ospedaliere
n. 100 scuole medie inferiori e superiori
n. 30 facoltà facenti parte delle Università degli Studi toscane
Per erogare la CNS ci si avvarrà del contratto PKI attualmente attivo, siglato nel febbraio 2004 con Infocamere. È previsto il rilascio di certificati di firma e di sicurezza validi 6 anni, nonché del lettore smart card.
Si prevede di allocare su questa azione € 300.000,00 ed acquisire con essi circa 6500 certificati di firma e sicurezza.
e) Adeguamento dei siti web degli Enti Locali rispetto alle specifiche di accessibilità (W3C) e di rispetto della normativa sulla privacy.
L’azione intende offrire un co-finanziamento alle gestioni associate che intendano sviluppare il proprio sito web od il proprio portale, cui sono connesse le amministrazioni associate, al fine di adeguarlo alle regole previste dalla Legge Stanca. A fronte della presentazione di un progetto d’ente, nel quale viene indicato l’intervento che l’Amministrazione intende attivare, il Soggetto Attuatore eroga un contributo stabilito in fase di progettazione esecutiva.
Sono potenziali destinatari degli interventi le gestioni associate in obiettivo 2 e/o sostegno transitorio della regione, ossia: 20 comunità montane, 1 circondario, 48 livelli ottimali
Si prevede di allocare su questa azione € 450.000,00
f) Arricchimento del portafoglio dei servizi on-line esposti nei territori sottoutilizzati, offrendo ai cittadini ed alle imprese l'opportunità di interagire con i sistemi informativi delle aziende di pubblica utilità presenti sul territorio (Acqua, Gas, Rifiuti) attraverso la rete. Considerata la natura dell'intervento si prevede di assumere CISPEL come interlocutore privilegiato con il quale individuare l'area territoriale che meglio si presta al successo dell'iniziativa.
Il raggiungimento degli obiettivi di e.Europe 2005 esige la disponibilità di un buon portafoglio di applicazioni da esporre on-line.
L'impegno della Regione Toscana si è prodotto in questo senso attraverso i progetti della Linea 1, che hanno interessato la Pubblica Amministrazione, e della Linea 2, che stanno promuovendo la costruzione di servizi a cura della associazioni di categoria e delle libere professioni a favore dei propri associati e del mondo ordinistico.
C'è tuttavia un'insieme di servizi erogati dalle public utilities che rivestono un particolare interesse per il cittadino, e che sono in grado di dare un consistente apporto alle politiche di diffusione dei servizi on-line.
Infatti l'attività delle oltre 50 aziende pubbliche di servizio toscane hanno un forte impatto nei confronti dei cittadini e delle imprese: raggiungono il 100% della popolazione per quanto riguarda i servizi idrici, il 92% per i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, il 75% per i servizi del gas.
Oggi queste aziende dispongono di servizi di Customer Relationship Management (Servizi di gestione delle relazioni con il cliente) differenziati e in molti casi non sufficientemente evoluti rispetto agli standards previsti: soprattutto non consentono, se non in qualche caso, l’accesso e l’interattività on-line rispetto alle principali funzionalità e servizi per l’utente.
Per questa ragione, all'interno del “Nuovo Patto per lo sviluppo qualificato e la buona occupazione della Toscana”, sottoscritto il 30 marzo 2004, e nei relativi progetti è presente un'azione che si propone di promuovere una significativa evoluzione in quest'area, promuovendo la messa on-line di servizi per l’utente attraverso un'interfaccia unica che in modo semplice, accessibile e sistematico, sia in grado di facilitare le relazioni tra cittadino e le aziende del settore.
Mettere a disposizione degli utenti (cittadini ed imprese) servizi di CRM, vuol dire non solo stabilire relazioni appropriate con i clienti ed accrescere la qualità dei servizi di relazione, ma anche fornire contenuti in grado di dare un forte impulso all’uso della rete ed all’uso degli e-services.
L'azione prevista intende costruire e-services ritenuti importanti per favorire gli abitanti delle aree sottoutilizzate, spesso collocate in zone marginali e montuose della Toscana, stabilendo relazioni efficaci tra aziende e cittadino attraverso la possibilità di una consultazione integrata on-line delle posizioni complessive delle utenze, pagamenti on line centralizzati e differenziati, simulazioni per definire il miglior profilo tariffario, assistenza ed informazioni generali (tariffe e contratti), rilevazioni di customer satisfaction.
D'altra parte anche le aziende potranno trarre vantaggi in termini di potenziamento della business intelligence, sviluppo di marketing e nuovi servizi sul territorio, migliore sostenibilità ambientale degli interventi, sviluppo ed innovazione di prodotto e di processo L'intervento si propone di attivare processi di innovazione e di servizio all’utente attraverso un approccio sperimentale che interesserà in prima battuta alcune aziende su una specifica area territoriale della regione, favorendo il momento dell’interoperabilità dei sistemi sviluppati.
In particolare, considerata la natura della fonte delle risorse finanziarie, saranno individuate aziende che insistono prevalentemente su aree sottoutilizzate.
Più generalmente ci si propone anche di dar vita ad una cooperazione tra le Aziende di pubblica utilità, in grado di incrementare gli investimenti nella ricerca ed innovazione, anche in collaborazione con le Università toscane.
ANCI e CISPEL (Associazione Regionale Toscana delle Imprese e degli Enti di gestione dei servizi pubblici locali) sono partner importanti in questa azione, e sono già stati coinvolti nella fase di definizione dei progetti del Nuovo Patto. Si stima che il loro impegno sia in grado di produrre, con il sostegno della regione e del sistema delle autonomie, un effetto di sistema, provocando un cambiamento generalizzato dei rapporti con l’utente nelle aziende di pubblica utilità.
Non a caso, sempre nell'ambito del Nuovo Patto, è previsto che CISPEL attivi un co- investimento pari a 1,7 milioni di euro per l'innovazione di servizi, processi e prodotti delle aziende di public utilities.
Tale iniziativa consentirà di attivare un processo virtuoso di innovazione che, anche con l’aiuto delle Università Toscane, potrebbe produrre utili ricadute di ricerca su temi sensibili per la sostenibilità ambientale.
Pertanto si valuta che questo intervento non solo sarà in grado di produrre risultati apprezzati dall’utente, ma potrà accrescere la qualità dei servizi ed il loro tasso di innovazione, con ricadute dirette sull’occupazione e sullo sviluppo.
L’azione si inserisce nell’ambito della LR 1/2004 “Promozione dell’Amministrazione Elettronica e della Società dell’Informazione e della Conoscenza nel sistema regionale” ed e’ un tassello importante per la realizzazione del progetto del Nuovo Patto “Sviluppare l’offerta e la domanda di servizi on-line a favore dei cittadini e delle imprese; accreditare la Toscana come centro tecnologico sui temi della sicurezza informatica”
Sono potenziali destinatari degli interventi gli enti in obiettivo 2 e/o sostegno xxxxxxxxxxx xxxxx xxxxxxx, xxxxx 000 comuni e più in generale tutti i cittadini della Toscana.
Si prevede di allocare € 400.000,00 su tale azione. Cronoprogramma Intervento S1004
Progett. disponibile | Preliminare – Disponibile al 11/04/2005 |
Progett. esecutiva | Inizio: 30/09/2005 Fine: 31/03/2006 |
Aggiudicazione | Inizio: 01/04/2006 Fine: 30/09/2006 |
Esecuzione intervento | Inizio: 01/10/2006 Fine: 30/06/2008 |
Piano economico e finanziario
In riferimento al piano economico e finanziario si precisa che nell’Intervento S1004, finanziato sul presente accordo, sono esclusi oneri di qualsiasi tipo riferiti a personale, materiale di consumo, o simili, per cui i finanziamenti richiesti saranno utilizzati esclusivamente per spese di investimento escludendo a qualsiasi titolo oneri inerenti la gestione.
Piano economico | |||
Costo Complessivo | € 3.300.000,00 | ||
Anno | Realizzato | Da realizzare | Totale |
2005 | 0 | € 245.595,00 | € 245.595,00 |
2006 | 0 | € 1.584.490,00 | € 1.584.490,00 |
2007 | 0 | € 1.300.000,00 | € 1.300.000,00 |
2008 | 0 | € 169.915,00 | € 169.915,00 |
Piano finanziario | ||
Finanziamento Complessivo | € 3.300.000,00 | |
Anno | Dell. 19 e 20 | Totale |
2005 - Del. 19/04 | € 216.750,00 | € 216.750,00 |
2005 - Del. 20/04 | € 28.845,00 | € 28.845,00 |
2006 - Del. 19/04 | € 64.440,00 | € 64.440,00 |
2006 - Del. 20/04 | € 1.520.050,00 | € 1.520.050,00 |
2007 - Del. 19/04 | € 1.018.810,00 | € 1.018.810,00 |
2007 - Del. 20/04 | € 451.105,00 | € 451.105,00 |
3.2 Intervento S1005 - Centri montani per la diffusione della società dell'informazione e per il telelavoro
Nel corso dei lavori connessi al Nuovo Patto per lo sviluppo e la buona occupazione ed alla elaborazione dei relativi progetti, è emersa la necessità di attivare specifiche azioni in grado di facilitare l'occupazione nelle zone montane della Toscana, che soffrono di un'offerta limitata di posti di lavoro, con conseguenze sull'occupazione giovanile spesso caratterizzata da pendolarità o emigrazione.
Ciò e' dovuto ad un limitato livello di sviluppo e di crescita economica legato anche alla marginalità di questi territori rispetto alla concentrazione di aziende nelle aree industriali collocate nei comuni più grandi e servite da efficienti infrastrutture.
In questi anni è maturata in alcune aree montane della Toscana un'esperienza positiva di crescita delle opportunità occupazionali, in particolare rivolta a giovani con livello di istruzione medio alto, tramite l'utilizzo del telelavoro.
Tre Comunità Montane (Media Valle del Serchio, Val di Cecina, Amiata Grossetana) hanno sperimentato positivamente la costruzione di centri specializzati di telelavoro che hanno aiutato processi di delocalizzazione di attività di imprese collocate in comuni capoluogo ed aree industriali della pianura.
I risultati ottenuti hanno consigliato di estendere questo approccio collocandolo all'interno dei processi di programmazione dello sviluppo locale concertati tra istituzioni, imprese, associazioni a livello di Patti per lo Sviluppo, così da garantire il necessario supporto su due aspetti focali: la formazione dei telelavoratori e l'ottenimento di commesse.
Su tali obiettivi inoltre sono attivi progetti europei ed altre iniziative regionali tese a facilitare ed incentivare la delocalizzazione di attività telelavorabili.
Si stima infatti che il telelavoro, particolarmente per i territori montani e nei confronti delle fasce giovanili, possa costituire un'occasione importante per limitare emigrazione e pendolarità.
L'intervento intende costituire in tutte le zone montane (o comunque in zone marginali rispetto alle aree di sviluppo industriale e dei servizi) centri attrezzati in grado di ospitare lavoratori che intendono utilizzare le opportunità occupazionali che la rete e le modalità del telelavoro sono in grado di offrire.
La creazione dei centri è finalizzata a promuovere l'occupazione locale, attrezzando specifici ambienti di telelavoro in un contesto organizzativo in grado di assicurare la necessaria assistenza e capacità di agire sul mercato. Il valore aggiunto della soluzione e' infatti quella di fornire ambienti e strumenti e, soprattutto, di costituire un catalizzatore di opportunità per il mercato del lavoro.
Le dimensioni iniziali dei centri di telelavoro (in termini di posti di lavoro attrezzati) e la loro specifica collocazione all'interno dei territori delle Comunità Montane saranno individuate nell'ambito dei singoli progetti esecutivi, dopo aver effettuato un'analisi delle potenzialità ed opportunità del mercato dal punto di vista dell'offerta di lavoro (a partire dalla dimensione provinciale con l'aiuto delle Province e delle Camere di Commercio) e della domanda locale di lavoro.
Questo intervento potrà inoltre utilizzare le soluzioni di connettività già messe a punto dagli interventi di cui all'APQ 2004, che consentono di poter usufruire nelle Comunità Montane della banda larga necessaria (intervento S1003) attraverso diverse soluzioni tecnologiche.
I Centri cureranno in particolare la formazione del personale come prerequisito di fattibilità di processi di delocalizzazione del lavoro, nonché le attività di marketing necessarie alla creazione del portafoglio commesse offerte alla domanda occupazionale, in stretta cooperazione con le Province ed attraverso gli strumenti della programmazione locale.
In questa prospettiva i Centri di telelavoro potranno anche configurarsi come incubatori di occupazione e di impresa, in particolare dove potranno stabilirsi relazioni stabili con aziende di produzione e/o di servizi e dove si svilupperanno capacità e competenze professionali specifiche.
Questo intervento si collega inoltre alle iniziative che la Regione Toscana sta attuando in materia di e-learning, attraverso l'attivazione in sedi decentrate di web learning points.
I Centri saranno quindi definiti e finanziati, all'interno delle risorse CIPE in relazione alle spese d'investimento, sulla base di specifici progetti redatti dalle Comunità Montane, cui apparterranno.
Queste ultime si faranno inoltre carico di eventuali costi iniziali di natura corrente, insieme agli altri partners che concorrono alla realizzazione dell'intervento, con il contributo specifico delle Province sui temi della formazione.
Per quanto riguarda invece la gestione dei centri saranno indicate, a cura dei singoli progetti ed in relazione alle concrete caratteristiche locali, le soluzioni piu' efficaci per assicurarne la sostenibilità.
Si prevedono bassi costi successivi all'investimento iniziale e la possibilità di garantire l'autostentamento dell'iniziativa, l'ammortamento delle attrezzature e la possibilità di aumentare la disponibilità di strumenti e posti attrezzati.
Questo intervento si collega inoltre a quanto la Regione sta già attuando in relazione alla Linea 3 di e.Toscana, azione che sta attivando i Punti di Accesso Assistito (PAAS) in tutti i comuni per favorire l'accesso alla rete da parte delle fasce di cittadini più esposte ai rischi del digital divide.
Il successo dell'intervento sarà garantito dal supporto che, in fase di programmazione locale, le Province e le imprese collocate nelle aree sviluppate sapranno fornire all'iniziativa, anche in termini di commesse. È centrale l’attività di comunicazione e di informazione che dovrà essere attivata per pubblicizzare il centro, nonché l’attività di animazione. Per limitare le possibili criticità ci si avvarrà delle esperienze già attivate in Toscana sul tema dei Telecentri, interventi che hanno conseguito dei buoni risultati.
Cronoprogramma intervento S1005
Progett. disponibile | Preliminare – Disponibile al 11/04/2005 |
Progett. esecutiva | Inizio: 30/09/2005 Fine: 31/03/2006 |
Aggiudicazione | Inizio: 01/04/2006 Fine: 30/10/2006 |
Esecuzione intervento | Inizio: 01/11/2006 Fine: 31/12/2007 |
Piano economico e finanziario
In riferimento al piano economico e finanziario si precisa che nell’Intervento S1005, finanziato sul presente accordo, sono esclusi oneri di qualsiasi tipo riferiti a personale, materiale di consumo, o simili, per cui i finanziamenti richiesti saranno utilizzati esclusivamente per spese di investimento escludendo a qualsiasi titolo oneri inerenti la gestione.
Piano economico | |||
Costo Complessivo | € 800.000,00 | ||
Anno | Realizzato | Da realizzare | Totale |
2005 | 0 | € 80.000,00 | € 80.000,00 |
2006 | 0 | € 320.000,00 | € 320.000,00 |
2007 | 0 | € 400.000,00 | € 400.000,00 |
Piano finanziario | ||
Finanziamento Complessivo | € 800.000,00 | |
Anno | Del. CIPE 20 2004 | Totale |
2005 | € 80.000,00 | € 80.000,00 |
2006 | € 320.000,00 | € 320.000,00 |
2007 | € 400.000,00 | € 400.000,00 |
3.3 Intervento S1006 - Sviluppo delle infrastrutture della rete telematica regionale a supporto degli interventi rivolti alle aree svantaggiate
3.3.1 Wi-Max
L’esperienza maturata in occasione dei recenti interventi attivati dalla Rete Telematica regionale sul territorio e, soprattutto, derivanti dall’attivazione dei percorsi propri dell’Intervento S1003, hanno consentito di valutare e toccare con mano la sentita esigenza del territorio di far parte integrante dei percorsi di innovazione oramai avviatisi in Europa.
Non solo le pubbliche amministrazioni della Toscana, ma anche tutte le aree dove vivono cittadini o lavorano e nascono nuove imprese manifestano l’esigenza di poter accedere alle risorse della rete, mediante una connettività avanzata. Essi richiedono poi e soprattutto ai soggetti pubblici di farsi portavoce di tale bisogno.
Riconoscendo che non esiste alcuna politica di sviluppo dei servizi o di implementazione di nuove reti, che non passi per la messa in opera di una offerta strutturata di banda alla cittadinanza, a costi paragonabili a quelli presenti nelle aree dove il servizio è offerto al pubblico, la Regione Toscana ha recentemente avviato alcune consultazioni con la Commissione Europea al fine di avviare le procedure che consentano di intervenire con una azione pubblica mirata, là dove il mercato fallisce e dunque nessun operatore di telecomunicazioni ha interesse ad investire le proprie risorse.
Anche se il percorso iniziato troverà a breve le prime realizzazioni, si intendono tuttavia sperimentare già in questa fase alcune soluzioni che possano essere percorse a regime. Verificato le tecnologie wireless appaiono al momento quelle che possono risolvere più rapidamente ed efficacemente il problema della banda larga nelle aree rurali e che tra di esse la più interessante è basata sullo standard 802.16x, si intende avviare un percorso di sperimentazione su comunità montane della regione, individuate di concerto con URPT, Anci Toscana e Uncem Toscana, sulle quali offrire copertura e testare le potenzialità di tale tecnologia.
Considerata infatti la molte di investimenti necessari per portare la fibra nelle aree svantaggiate e riconosciuti i limiti della soluzione satellitare, un deciso intervento nella direzione di infrastrutturare il territorio con tecnologie wireless può risolvere, nel breve e medio periodo, il problema di divario digitale avvertito dal sistema privato e pubblico che vivono nei territori non coperti dal servizio di banda larga. Oltre ad individuare una soluzione tecnologica, l’intervento mira anche a sviluppare un modello di business che possa consentire di valutare i costi/benefici che caratterizzano soluzioni di questo tipo.
La rete sarà quindi affidata in concessione ad un operatore di telecomunicazioni per offrire servizi non più e soltanto al sistema pubblico, nell'ambito di una rete privata, ma ai cittadini ed alle imprese dell’area interessata. Per attivare la rete sarà inoltre necessario richiedere l’autorizzazione all’utilizzo delle frequenze necessarie per il Wi-Max, al Ministero delle Comunicazioni (prevista per giugno 2005).
Vi possono essere alcune criticità nella realizzazione della rete Wi-Max, giacché si tratta di uno dei primi casi in Italia di messa in esercizio di una infrastruttura che preveda l’impiego di tale tecnologia. Per limitare gli eventuali rischi che possono sorgere in fase progetto
esecutivo e di realizzazione, la Regione Toscana si avvarrà delle competenze del CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni), soggetto con il quale si è con successo sviluppato l’intervento S1003 sul tema della banda larga.
La sperimentazione Wi-Max
La presente proposta di sperimentazione geografica in tecnologia Wi-Max da realizzarsi sul territorio toscano (che nel caso qui esemplificato prende in esame il territorio della Comunità Montana della Garfagnana) nasce dalla volontà di dimostrare l’opportunità di questa tecnologia per la fornitura di connettività a larga banda a favore alcune istituzioni delle Comunità Montane della Toscana. Le Comunità Montane sono tradizionalmente zone disagiate in cui non vi sono punti di presenza a larga banda di gestori commerciali. Di conseguenza, per consentire l’interconnessione a larga banda in intranet e verso Internet di istituzioni locali come i Municipi (per e-government), gli ospedali, le biblioteche ed anche i privati cittadini realizzando reti civiche si ricorre di frequente alla realizzazione di reti proprietarie raccordate con la Rete Telematica della Regione Toscana e di lì verso l’Internet mondiale.
La presente proposta è una azione che nasce dalla volontà di collaborazione tra Regione Toscana, CNIT ed un gestore ancora da individuarsi, al fine di avviare, sperimentare, valutare e porre in servizio un prova sul campo in tecnologia WiMax.
E’ noto che la tecnologia WiMax possiede alcune importanti caratteristiche che consentono di utilizzarlo come un valido sostituto delle tecnologie xDSL per l’accesso a larga banda per il privato o l’azienda. Esso è uno standard della famiglia IEEE 802.16 nata nel 1999. La prima versione per MAN fu licenziata nel 2002 come IEEE 802.16a e specificava lo spettro di utilizzo nel range 10-66 GHz. Nel 2003 furono rilasciate la versione “c” dello standard con le specifichè di interoperabilità e la versione “a” ampliata all’utilizzo al range di frequenze 2-11 GHz. Nel 2004 è stata rilasciata la versione “d” dello standard che allarga il raggio d’azione del progetto estendendolo alle gamme di frequenza ove è necessaria la licenza (3.4-3.6 GHz)
Si segnalano alcune caratteristiche di rilievo:
• Grazie alla tecnologia di trasporto radio l’installazione è relativamente rapida
• In applicazioni LoS può raggiungere throughput fino a 100 Mb/s
• In applicazioni NloS può raggiungere velocità comparabili all’IEEE 802.11g cioè circa 70 Mb/s
• Lunghezza dei collegamenti molto maggiore del WiFi, cioè fino a 20 Km.
• Propagazione NLoS nel range 2-11 GHz
• Possibilità relativamente facile di utilizzare settori frequenziali.
• Ottima efficienza spettrale (3 bps/Hz)
Architettura di riferimento per la connettività
Come, mostrato in Figura 1, e in accordo alle politiche di sviluppo già avviate all’interno della Regione Toscana le soluzioni di accesso alla Rete Telematica della Regione Toscana articolate su 3 segmenti:
1. Dorsale d’accesso (punto-punto): questo segmento riguarda l’attestazione di un PoP a larga banda in una posizione geograficamente conveniente della Comunità montana prescelta. Questo PoP dovrà essere fornito da ISP accreditato sul TIX toscano. Tale ISP oltre a fornire connettività Internet all’istituzione grazie all’attestazione sul TIX, dovrà anche fornire un canale con banda garantita verso il TIX per l’accesso a servizi a banda larga offerti dalla RTRT. Per questo segmento si prevede la realizzazione di infrastruttura di proprietà da parte della Comunità Montana. Questo segmento non sarà necessario nel caso che il gestore accreditato abbia già PoP in posizione geograficamente conveniente per la comunità montana, nel qual caso potrà essere fornito a costi ricorrenti da parte del gestore.
2. Segmento intercomunale (anello, punto-multipunto): questa rete consente la distribuzione della connettività del PoP sugli agglomerati comunali significativi della comunità montana. Per questo segmento si prevede un progetto di connettività di tipo ad anello o di tipo punto-multipunto, in dipendenza dalla dimensione della comunità montana che sarà servita e dalla tecnologia che verrà adottata.
3. Segmento intra-comunale: accesso per la singola o il gruppo di istituzioni comunali di una comunità montana ad un PoP a larga banda geograficamente conveniente. Per questo segmento sarà necessaria la realizzazione di infrastruttura se il segmento sarà wireless oppure l’impiego di rilegamenti d’utente per connessioni xDSL.
Figura 1 – Segmenti di rete coinvolti nella fornitura di larga banda ad una Comunità Montana della Regione Toscana
Nodo
Segmento intra-
altri peering
comunale comunale
Istituz.A Istituz.B
Istituz.C
Segmento inter- comunale
RTRT
Centro stella
C3
Dorsale d’accesso
Infrastruttura gestore
POP
gestore
Rete Comunità Montana
TIX
C2
C1
Legenda
Infrastruttura gestore Infrastruttura esistente Infrastruttura da creare
Sulla base della descrizione dei segmenti precedentemente individuati, sulla dorsale d’accesso verrà utilizzata tecnologia di trasporto in ponti radio PDH/SDH mentre sulla rete intercomunale e intra-comunale interverrà la tecnologia WiMax. Nella Figura 2, viene mostrata una ipotesi di sperimentazione di Fase 1, per la Garfagnana che riutilizza in parte infrastruttura già pre-esistente 4.
Figura 2 – Topologia di rete e copertura per la fase 1 della sperimentazione
Ponti Radio Esistenti
Legenda
PDH LINK 16X2MBit/s PDH LINK 4X2MBit/s
WLAN
PontiPonti RaRaddiioo
EsEsisistteentinti
WiMAX MS Coverage (No LOS / max 2km)
WiMAX MS Coverage (LOS / max 20km)
Terminali WiMAX = 9 Stazioni Master = 2
Per la realizzazione della rete di trasporto si propone:
• L’utilizzo del sito di Spiagge come punto di contatto tra la rete esistente della Comunità Montana Media Valle del Serchio e la nuova rete della Comunità Montana Garfagnana
• L’impiego di ponti radio dedicati per i comuni di Minucciano e di Sillano altrimenti non raggiunti dalla copertura cellulare del sistema WiMax.
• L’inserimento di una stazione ripetitrice passiva (con antenne in configurazione Back to Back) all’interno del collegamento Minucciano – Piazza al Serchio
Per la realizzazione della rete d’accesso è prevista:
4 Lo studio, coordinato dalla Regione Toscana, è stato svolto con la partecipazione del CNIT e di Siemens s.p.a.
• L’installazione di due Stazioni Master SkyMAX nei comuni di San Romano e di Castelnuovo Garfagnana. In questi comuni sarà già possibile, anche solo in forma sperimentale, la fornitura a privati di servizi a Banda Larga anche in condizioni di No LOS.
• L’individuazione e la posa in opera di 9 nove terminali SkyMAX presso i seguenti uffici comunali: Giuncugnano, Vagli di Sotto, Careggine, Piazza al Serchio, Camporgiano, Villa Collemandina, Castiglione di Garfagnana, Pieve Fosciana e Fosciandora
Nella Fig. 3 è mostrato l’ampliamento della rete d’accesso per la realizzazione di una Fase 2 della sperimentazione. Per l’ampliamento della rete d’accesso è previsto:
• L’installazione di otto nuove stazioni Stazioni Master SkyMAX.
• L’individuazione e la posa in opera di 9 nove terminali SkyMAX presso i seguenti uffici comunali: Giuncugnano, Sillano, Minicciano, Vagli di Sotto, Careggine, Piazza al Serchio, Villa Collemandina e Fosciandora
Figura 3 – Topologia di rete e fase 2 della sperimentazione
Ponti Radio Esistenti
Legenda
PDH LINK 16X2MBit/s PDH LINK 4X2MBit/s
PontPontii RRaadiodio
EsEsisistetentinti
WLAN SDH LINK
WiMAX MS Coverage (No LOS / max 2km)
Nuove Stazioni Master = 8
In entrambi i casi le frequenze di sperimentazione che si intendo utilizzare sono quelle nella banda 3.4-3.6 GHz che il Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze (PNRF), approvato nel 2003, ha assegnato al Ministero della Difesa per collegamenti in ponte radio punto-punto e al Ministero delle Comunicazioni per collegamenti satellite –terra.
Principali elementi innovativi di ingegneria delle reti
Il presente dimostratore Xx-Xxx rappresenta un contenitore per diversi temi di sperimentazione.
PABX
Intranet
Un primo obiettivo tecnico/scientifico è lo studio e la valutazione delle problematiche di progettazione, controllo e gestione di una rete radio metropolitana a banda larga in cui venga utilizzato il protocollo TCP/IP a livello più alto. e la tecnologia WiMax a livello di trasporto, come mostrato in Fig. 4.
WLAN
Figura 4 – Schema di un accesso WiMax per rete locale
Un secondo obiettivo è il rimpiazzo o la sostituzione di soluzioni (i) per collegamenti geografici (su distanze medio-basse) basate su CDN (Collegamento Diretto Numerico) o HDSL e (ii) per l’accesso basate su DSLAM e rilegamento d’utente in modalità ADSL. Un esempio di collegamento geografico basati su trasporto in rame sostituibile da collegamenti WiMax (tipicamente LoS) è mostrato in Fig. 5. I segmenti geografici sono realizzati impiegando dei CDN (Collegamenti diretti numerici) o circuiti HDSL realizzando Circuiti virtuali Permanenti (PVC) di livello 2 con garanzia di banda negoziabile.
Figura 5 - Esempio di rete di accesso con protocollo IP e collegamenti affittati con trasparenza di livello 2
1 PVC 4/
1 CDN
2 Mbps
1 CDN
2 Mbps
IP Router
IP Router
4 x CDN
2 Mbps
1 PVC 2/2
1 PVC 2/2
Comune A
Istituzione C
Istituzione A
IP Router
Istituzione B | |
2 ATM | 2 x CDN 2 Mbps |
o FR |
IP/MPLS (Edge) Router
La soluzione mostrata in Fig.6 è anch’essa sostituibile da soluzioni WiMax tipicamente in configurazione NloS. Questa soluzione crea un Wireless Local Loop per sostituire l’accesso realizzato impiegando un DSLAM (Digital Subscriber Loop) che provvede a raccogliere il traffico distribuito agli utenti finali in xDSL. L’interfaccia tra DSLAM e router edge è di norma ATM over SDH (es. STM-1). Il traffico end-end rimane IP.
Figura 6 - Esempio di rete di accesso con protocollo IP e impiego di un Digital Subscriber Loop Access Module
IP/DSL switch
Istituzione A
IP/MPLS (Edge) Router
Comune A
DSLAM
Istituzione B
Istituzione C
Il progetto si propone la sperimentazione di servizi complessi sull'infrastruttura di rete realizzata, compreso tutto il supporto necessario per "dispiegare" tali servizi. E' prevista la
realizzazione di una serie di servizi con funzionalità innovative che trovino supporto diretto ed efficace nella caratteristiche avanzate della infrastruttura WiMax che ne consentano quindi la valorizzazione. Sono previsti anche lo studio, l’acquisizione e lo sviluppo di metodologie e strumenti per la valutazione ed il monitoraggio della qualità dei servizi.
Le classi di servizi che verranno considerate nel sottoprogetto sono le seguenti:
• Servizi informativi ad alta qualità
• Servizi conversazionali
• Servizi diffusivi
Servizi informativi ad alta qualità
Sono servizi che fanno capo a portali web, “digital libraries “, ecc., dedicati al trasferimento di informazioni con qualità certificata, tipicamente grafica e immagini ad alta risoluzione (ad esempio, un portale di “museo virtuale”, servizi di telemedicina). Questi servizi fanno riferimento a trasferimenti di informazione in gran parte unidirezionali, a medio bitrate, con paradigma client-server. Per questi servizi viene garantita l’integrità dell’informazione che implica l’uso di modalità di trasferimento confermate.
Nell’ambito dei servizi informativi ad alta qualità il sottoprogetto valuterà la possibilità di appoggiare sull’infrastruttura di rete che sarà realizzata, ad es. un portale di “telemedicina” con caratteristiche innovative rispetto a quelli tradizionali, in cui differenti specialisti possono scambiare materiale per casi di studio di grande importanza. L’attività verterà anche sulll’inserimento nei portali di informazioni di qualità scalabile, anche di livelli qualitativi tali da essere compatibili solo con le risorse di una rete IP ad alta velocità, valorizzando pertanto le caratteristiche dell’infrastruttura.
Servizi conversazionali
Sono servizi relativi alle comunicazioni interpersonali, quindi in tempo reale tra coppie o gruppi di utenti, sia per il tradizionale dialogo in voce o in audio/video, sia per realizzare la telepresenza nei servizi multimediali (ad esempio un sistema di aula virtuale interattiva per la formazione a distanza di tipo “on-line”). Questi servizi fanno riferimento a comunicazioni audio/video essenzialmente bidirezionali, a medio bitrate, con paradigma peer-to-peer. Per questi servizi viene generalmente garantita una qualità “media” nel tempo che consente l’uso di modalità di trasferimento non confermate ma implica opportune forme di allocazione di risorse di rete al fine di garantire il sincronismo tra i due versi di trasmissione. Per quanto riguarda i servizi conversazionali, il sottoprogetto prevede di gestire l’introduzione di servizi conversazionali (telefonia e videoconferenza su IP). Si prevede che la tecnologia di tali servizi sia resa disponibile da fornitori esterni. Si provvederà al coordinamento di tale attività ed all’opportuno adattamento delle tecnologie disponibili all’infrastruttura di rete. Si curerà inoltre, qualora ciò fosse di interesse per i siti connessi dalla rete, l’inserimento dei servizi conversazionali e non, sviluppati in precedenti progetti a fini di teledidattica, come mostrato nelle Figure 7 e 8.
Figura 7: Interfaccia progetto TeleDottorato Figura 8: Interfaccia progetto Mythos
Servizi diffusivi
Sono servizi di informazione e intrattenimento che consistono essenzialmente nella trasposizione, in ambiente Internet, dei servizi televisivi sia di tipo tradizionale (TV broadcast) che di tipo innovativo (TV on demand, TV interattiva, ecc.). Questi servizi fanno riferimento a comunicazioni audio/video essenzialmente unidirezionali, ad alto bitrate, con paradigma client-server e modalità sia punto-punto (per servizi on demand e interattivi) sia punto-multipunto (per servizi di tipo broadcast realizzati con indirizzamento multicast). Per questi servizi viene generalmente garantita una qualità “media” nel tempo che consente l’uso di modalità di trasferimento non confermate ma implica opportune forme di allocazione di risorse di rete e provvedimenti sulla codifica dei media al fine di preservare la qualità di servizio. Fanno parte di questi servizi anche sistemi di telesorveglianza avanzati e di teledidattica “off-line”. A questo scopo si potranno seguire due approcci: uno ad innovazione incrementale cioè una integrazione di sistemi commerciali, un secondo ad innovazione sostanziale cioè uno studio e realizzazione sperimentale.
Sono potenziali destinatari dell’intervento 2 comunità montane della regione individuate di concerto con URPT, Anci Toscana ed Uncem Toscana.
Si prevede di allocare 1.100.000 euro per questa azione
3.3.2 VoIP
La sperimentalità dell’intervento S1006 amplia i propri orizzonti includendo un ulteriore percorso di interesse per la Toscana, ossia l’avvio di una progettualità specifica sul tema del Voice over IP (VoIP).
Tale soluzione promette infatti di abbattere significativamente i costi telefonici (in particolare, nel caso toscano, per le comunicazioni tra enti aderenti alla RTRT) e consente di avere inoltre vantaggi in termini di:
• Aumento delle linee disponibili senza necessità di installare ulteriori borchie telefoniche;
• Transito del traffico sulla rete lan esistente (risparmiando dunque sul costo relativo a ciascun allaccio);
• Possibilità di far entrare nuovi operatori telefonici con offerta VoIP, riducendo i costi delle connessioni ed il time-to-market degli operatori stessi;
• Possibilità di aumentare e sviluppare nuovi servizi a valore aggiunto veicolati tramite le applicazioni del VoIP (tra questi, l’UMS, instant messaging, le videoconferenze, ecc);
• Ottimizzazione e semplificazione dell’architettura di rete attraverso il graduale passaggio a soluzioni completamente IP;
• Maggiore efficienza della struttura della rete e quindi diminuzione dei costi (maggiore semplicità della manutenzione grazie alla gestione della sola rete LAN)
• Utilizzo del sistema pubblico di connettività per svolgere telefonate tra gli enti pubblici ed, in futuro, anche tra soggetti non connessi direttamente a tale infrastruttura;
• Continuità di servizio, grazie alla possibilità di gestire il server VoIP direttamente da una console che monitora il relativo server;
La soluzione VoIP consente dunque di massimizzare l'utilizzo della rete e la banda già disponibile (ed i relativi investimenti) diminuendo consistentemente per i Comuni e le Comunità Montane coinvolti i costi correnti connessi alla telefonia. Ciò permette di attivare servizi connessi con la gestione della chiamata (chat voce on-line, segreterie telefoniche, trasferimento chiamata, filtri, rubrica, composizione automatica del numero ecc.), alla identificazione ed al riconoscimento dello “stato utente” (es. rilevazione della presenza), all’attivazione di servizi di audio e/o video conferenza, alla messaggistica unificata (e-mail, sms, fax, chat testuale, riconoscimento e lettura vocale dei testi, ecc.).
Per raggiungere le finalità dell’azione si prevede di installare presso sistemi omogenei di enti (si pensa in particolare a Comunità Montane e Circondari) le tecnologie che in fase di progettazione esecutiva verranno valutate in grado di raggiungere gli obiettivi di cui sopra, ciò facendo tesoro delle esperienze pregresse in Italia ed in Toscana.
Oltre a utilizzare tale tecnologie in sistemi di trasporto consolidati quali l’xDSL, l’802.11b, l’hiperlan, l'intervento prevede anche di impiegarle nelle reti Wi-Max realizzate, ciò al fine di testare il VoIP su tale architettura e verificare il modello di costi, le opportunità e gli eventuali limiti che caratterizzano questa tecnologia.
Nel progetto sperimentare verranno ovviamente valutati aspetti quali:
• Il tipo e la quantità di utenze esterne con le quali l’ente deve essere collegato
• Il numero di soggetti interni all’amministrazione che devono essere connessi con la tecnologia VoIp
• Le QoS che devono essere garantite, anche nell’ottica di un futuro passaggio alla videoconferenza
• Le caratteristiche del sistema di gestione del VoIp che sia in grado di consentire l’aggiunta di nuovi servizi, il cambiamento delle abilitazioni, l’aggiornamento del sistema;
• L’impatto della tecnologia rispetto alle abitudini dell’utenza e la percezione d’utilizzo che ha il singolo utilizzatore.
La sperimentazione prevede sia la realizzazione di reti VoIp in grado di supportare le comunicazioni tramite client software su PC, sia installazioni di telefoni IP. Verrà altresì prevista la possibilità di mantenere in taluni locali gli esistenti telefoni tradizionali facendo un intervento sul centralino presente, al fine di commutare il segnale audio su VoIP o su PSTN.
La sperimentazione si baserà sullo standard SIP e prevedrà in taluni casi la graduale e completa sostituzione del PABX esistente o l’integrazione del PABX con la telefonia su IP. Le soluzioni alternative che verranno vagliate sono essenzialmente le seguenti:
1. Messa in esercizio di un server centrale VoIP cui sono collegati i telefoni tradizionali BCA ed telefoni IP (installazione di un server VoIP che utilizza sia la rete LAN, sia la rete PABX);
2. Utilizzo di soli telefoni IP e installazione su ciascun PC esistente dei client appositi per la comunicazione voce/dati;
3. Integrazione all’interno dell’unità telefonica centrale di un sistema VoIp integrato, che consente la commutazione su IP del traffico generato dai telefoni BCA e digitali
Figura 10: Esempio di rete VoIP con server centrale
Rimane fermo che nel seguire la sperimentazione si valuteranno benefici e criticità di ciascuna soluzione, specie sul fronte dei risparmi conseguiti, della sicurezza delle
comunicazioni, della QoS necessaria per avere un servizio di qualità paragonabile alla telefonia tradizionale (e comunque valutandola anche nell’ottica dei servizi a valore aggiunto quale la videoconferenza), dell’integrazione e della integrazione delle apparecchiature installate ed infine della predisposizione all’uso da parte dell’utenza.
L’intervento, che verrà rivolto alle gestioni associate individuate di concerto con Anci Toscana, URPT ed UNCEM Toscana, è direttamente collegato alle iniziative svolte a livello nazionale ed internazionale sul tema ed in particolare con le attività svolte dal CNIPA.
All’azione sono dedicate risorse per 1.267.820 euro Cronoprogramma intervento S1006
Progett. disponibile | Preliminare – Disponibile al 11/04/2005 |
Progett. esecutiva | Inizio: 01/09/2005 Fine: 28/02/2006 |
Aggiudicazione | Inizio: 01/03/2006 Fine: 30/06/2006 |
Esecuzione intervento | Inizio: 01/04/2006 Fine: 31/12/2008 |
Piano economico e finanziario
In riferimento al piano economico e finanziario si precisa che nell’Intervento S1005, finanziato sul presente accordo, sono esclusi oneri di qualsiasi tipo riferiti a personale, materiale di consumo, o simili, per cui i finanziamenti richiesti saranno utilizzati esclusivamente per spese di investimento escludendo a qualsiasi titolo oneri inerenti la gestione.
Piano economico | |||
Costo Complessivo | € 2.367.820,00 | ||
Anno | Realizzato | Da realizzare | Totale |
2005 | 0 | € 184.490,00 | € 184.490,00 |
2006 | 0 | € 962.390,00 | € 962.390,00 |
2007 | 0 | € 1.000.000,00 | € 1.000.000,00 |
2008 | 0 | € 220.940,00 | € 220.940,00 |
Piano finanziario | ||
Finanziamento Complessivo | 2.367.820 | |
Anno | Dell. CIPE 19 e 20 2004 | Totale |
2004 - Del. 20/04 | € 130.050,00 | € 130.050,00 |
2005 - Del. 20/04 | € 54.440,00 | € 54.440,00 |
2006 - Del. 19/04 | € 513.560,00 | € 513.560,00 |
2006 - Del. 20/04 | € 448.830,00 | € 448.830,00 |
2007 - Del. 19/04 | € 1.220.940,00 | € 1.220.940,00 |
3.4 Intervento S1007 - TICAT
Il progetto, finanziato sul presente Accordo, nasce come azione di accompagnamento ed evoluzione delle iniziative rivolte allo sviluppo delle infrastrutture per la realizzazione della Società dell’Informazione in modo coerente con i requisiti del Sistema Pubblico di Connettività (SPC), descritto in Allegato 1 del bando CNIPA sul SPC. I dettagli tecnici e funzionali della soluzione sono già stati valutati con esito positivo dal CNIPA e sono nella disponibilità di tale Amministrazione.
Il progetto finanziato sul presente Accordo si inserisce nel quadro delle iniziative avviate nell’ambito del programma e-Toscana ed è allineato sia con i Piani nazionali per l’e- Government e la Società dell’Informazione, sia con l’Accordo di Programma Quadro per l’utilizzo dei fondi CIPE (siglato il 2 aprile 2004) e con gli indirizzi strategici del Piano Telematico Regionale (PTR) approvato nel 2002.
Si dichiara che il presente progetto ha una sua autonomia funzionale. Gli obiettivi del presente progetto sono:
1. favorire la diffusione e l’evoluzione delle infrastrutture di trasporto (RTRT) e di interoperabilità e cooperazione (CART) presso i soggetti che non hanno aderito alla I Fase del programma di e-Gov.
2. adeguare il centro tecnico della rete regionale toscana (TIX) per mantenere i livelli di servizio ed assistenza verso il territorio, attraverso la gestione dei sistemi di monitoraggio degli SLA della RTRT, dei servizi del TIX e del CART, e la realizzazione di un cruscotto unico e centralizzato per il monitoraggio di tutto il sistema
3. adeguare e mantenere l’infrastruttura per l’e-Gov realizzate in Toscana (RTRT per il trasporto, TIX per il centro servizi e punto neutrale di incontro degli operatori di connettività, CART per l’interoperabilità e la cooperazione)
4. adeguare i livelli di performance e di sicurezza delle infrastrutture di e-Toscana agli standard definiti da SPC.
Il raggiungimento di tali obiettivi assicura la manutenzione e l’evoluzione dell’intera infrastruttura di trasporto della rete della PA toscana, al fine di garantire la realizzazione dei progetti di e-Government, e quindi la comunicazione fra il mondo della società civile (imprese e cittadini) e la Pubblica Amministrazione toscana, nonché la completa integrazione di questa con il livello nazionale (SPC).
Risultati attesi sono quindi la partecipazione ai progetti infrastrutturali di e-Toscana di ulteriori 100 enti territoriali, assicurandone così la possibilità di partecipare ai progetti regionali, interregionali e nazionali di interoperabilità e cooperazione a livelli di qualità e sicurezza adeguati agli standard SPC.
Saranno inoltre prodotte delle linee guida per le politiche di sicurezza per le reti degli enti collegati ad RTRT in riferimento ai requisiti di cui all’allegato 1 del bando SPC citato.
Inoltre gli interventi rivolti all’infrastruttura di cooperazione permetteranno di diffondere l’infrastruttura in maniera capillare su tutto il territorio e renderanno l’infrastruttura usabile da Enti che usano Sistemi Informativi diversi in maniera semplice ed integrata, ma soprattutto non invasiva; inoltre si avrà la possibilità di gestire le pratiche multi-ente.
Si ricorda a questo proposito che con il progetto finanziato col presente Accordo vengono realizzate alcune azioni ed attività previste nel più complessivo progetto Ticat. Quest’ultimo infatti, del costo complessivo di 5.289.239, vede convergere e mettere a sistema le azioni attivate coi fondi CIPE della Del. 17/2003 (per € 3.313.00,00) 5 da una parte e, dall’altra, gli sviluppi, le realizzazioni che verranno messe in campo grazie al presente intervento S1007, finanziato coi fondi UMTS della II fase dell’e-government (€ 1.569.000,00) e coi fondi della Regione Toscana provenienti dal Piano Straordinario dei Finanziamenti 2003-2005 (€ 407.239,00).
La Regione Toscana dichiara che le attività finanziate con il precedente Accordo di Programma, siglato il 2 aprile 2004 ed inserite nel Progetto Ticat, sono rimaste invariate rispetto alla stipula dell’accordo originario.
Grazie al presente intervento S1007, inserito in Atto integrativo, verranno finanziate e realizzate le attività di progetto, già presentate al CNIPA ed ammesse a finanziamento, di seguito elencate:
▪ Attività WP1 Coordinamento del Progetto
▪ Attività WP2 Analisi e Progettazione ed in particolare:
• WP2.1 – Pianificazione degli interventi di diffusione dei progetti A3
• WP2.2 - Analisi e Progettazione degli interventi infrastrutturali sulla RTRT
• WP2.5 Analisi e Progettazione degli interventi infrastrutturali sul centro servizi
• WP2.6 - Analisi e Progettazione per la re-ingegnerizzazione del Framework di Cooperazione Applicativa
• WP2.7 – Analisi e Progettazione degli interventi evolutivi sull’infrastruttura di interoperabilità
• WP2.8 – Analisi dei livelli di sicurezza previsti da SPC e delle situazioni di criticità riscontrabili su RTRT e progettazione dei potenziamenti infrastrutturali per la sicurezza.
▪ WP3 Realizzazione, ed in particolare:
• WP3.1: ampliamento delle modalità di accesso alla RTRT
• WP3.4: potenziamento delle strutture di helpdesk e monitoraggio del TIX
• WP3.6: implementazione del framework di cooperazione applicativa mediante tecniche di Domain Engineering
• WP3.7: standardizzazione dell’interfaccia verso i Sistemi Informativi Locali degli Enti sul territorio
5 Con riferimento ai fondi CIPE, si riferisce che esse concorrono alla realizzazione delle seguenti attività:
o € 138.000 per l'attività WP 2.3 a valere sull'Intervento CIPE S1001
o € 60.000 per l'attività WP 2.4 a valere sull'Intervento CIPE S1003
o € 1.241.000 per l'attività WP 3.2 a valere sull'intervento CIPE S1001
o € 1.387.000 per l'attività WP 3.3 a valere sull'intervento CIPE S1003
o € 417.000 per l'attività WP 3.5 a valere sull'intervento CIPE S1001
o € 70.000 per l'attività WP 4.3 a valere sull'intervento CIPE S1001
• WP3.8: implementazione del livello infrastrutturale per la gestione delle pratiche multi-ente
• WP3.9: implementazione del cruscotto unico e centralizzato per l’amministrazione ed il monitoraggio di tutto il sistema di cooperazione
• WP3.10: definizione delle linee guida per la sicurezza su RTRT e realizzazione degli adeguamenti delle infrastrutture centrali e delle reti degli enti
▪ WP4, Sperimentazione, esercizio e formazione
Il dettaglio delle attività costituenti l'intervento finanziato sul presente Accordo saranno conformi ai documenti tecnici inviati formalmente al CNIPA per la concessione del cofinanziamento centrale e allineati alle raccomandazioni del CNIPA così come definite nella lettera di concessione del cofinanziamento.
Cronoprogramma
Progett. disponibile | Preliminare – 15 settembre 2004 | ||
Progett. esecutiva | Inizio: | 01/05/2005 | Fine: 31/03/2006 |
Aggiudicazione | Inizio: | 01/07/2005 | Fine: 31/08/2006 |
Esecuzione intervento | Inizio: | 01/11/2005 | Fine: 01/05/2007 |
Funzionalità | Inizio: | 01/03/2007 | Fine: 01/07/2008 |
Piano economico e finanziario
Piano economico | |||
Costo Complessivo | € 1.976.239,00 | ||
Anno | Realizzato | Da realizzare | Totale |
2005 | 0 | € 207.239,00 | € 207.239,00 |
2006 | 0 | € 700.000,00 | € 700.000,00 |
2007 | 0 | € 1.000.000,00 | € 1.000.000,00 |
2008 | 0 | € 69.000,00 | € 69.000,00 |
Piano finanziario | ||
Finanziamento Complessivo | 1.976.239,00 | |
Anno | Fondi L. 388/00 “UMTS” – Fondi Xxxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxx |
0000 – Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx | € 207.239,00 | € 207.239,00 |
2006 -Fondi L. 388/00 “UMTS” | € 500.000,00 | € 500.000,00 |
0000 - Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx | € 200.000,00 | € 200.000,00 |
2007 - Fondi L. 388/00 “UMTS” | € 1.069.000,00 | € 1.069.000,00 |
3.5 Intervento S1008 – ICAR Toscana
In coerenza con gli obiettivi progettuali del presente Atto integrativo e con le proposte d’azione già presentate al CNIPA sul tema della infrastrutturazione telematica del territorio toscano sull’avviso SPC, il progetto finanziato sul presente Accordo si inserisce in un quadro cooperativo inter-regionale di interventi progettuali paralleli, tra loro coordinati ed integrati, che vedono coinvolte le Regioni nella definizione e realizzazione del sistema per l’Interoperabilità e la Cooperazione Applicativa tra le Regioni (Progetto interregionale ICAR) a supporto delle applicazioni finalizzate allo sviluppo dell’e-government a livello interregionale. I dettagli tecnici e funzionali della soluzione sono già stati valutati con esito positivo dal CNIPA e sono nella disponibilità di tale Amministrazione.
Si dichiara a tale proposito che il progetto finanziato sul presente Accordo ha una sua autonomia funzionale.
Il progetto ICAR Toscana, finanziato sul presente Accordo, include interventi progettuali, di carattere infrastrutturale di base e per lo sviluppo di casi studio applicativi a livello interregionale. Gli interventi infrastrutturali di base hanno come obiettivo la realizzazione di servizi di base a livello infrastrutturale e di strumenti di gestione, conformi a modelli logici e specifiche condivise a livello interregionale:
- Intervento INF-1 “Realizzazione dell’Infrastruttura di base per l’interoperabilità e la Cooperazione Applicativa a livello interregionale” ha come obiettivo la realizzazione dell’infrastruttura fisica e logica indispensabile per la Cooperazione Applicativa interregionale.
- Intervento INF-2 “Gestione di Strumenti di Service Level Agreement a livello interregionale” ha l’obiettivo di definire strumenti comuni per la gestione di strumenti interregionali di service level agreement, per un monitoraggio efficiente e costante dei livelli di servizio offerti.
- Intervento INF-3 “Realizzazione di un Sistema Federato interregionale di Autenticazione” che si propone di definire le specifiche del servizio di autenticazione e di implementare un sistema federato di autenticazione interregionale.
Il presente progetto prevede inoltre altri interventi progettuali per lo sviluppo di casi di studio in specifici domini applicativi a livello interregionale. Essi hanno l’obiettivo della sperimentazione e dimostrazione dell’uso dei servizi infrastrutturali di interoperabilità e cooperazione applicativa realizzati, con i suddetti interventi infrastrutturali di base, in alcuni scenari applicativi significativi a livello interregionale.
Per questi ultimi interventi progettuali, sono da prevedersi le attività di analisi dei requisiti, il progetto e la realizzazione delle interfacce tra le applicazioni esistenti a livello regionale/locale con l’Infrastruttura ed i servizi di base per la Cooperazione Applicativa, che permettono l’attivazione di servizi di cooperazione applicativa interregionale in specifici domini applicativi d’interesse:
- AP-1 “Cooperazioni e Compensazioni Sanitarie Interregionali”,
- AP-2 “Anagrafe”,
- AP-3 “Area Organizzativa Omogenea”,
- AP-4 “Lavoro e Servizi per l’Impiego”,
- AP-5 “Tassa automobilistica regionale”,
- AP-6 “Osservatorio Interregionale sulla rete distributiva dei carburanti”,
- AP-7 “Sistema Informativo Interregionale di Raccordo con Cinsedo”,
L’insieme dei suddetti interventi progettuali ha lo scopo di sviluppare l’ambiente strumentale ed operativo della Community Network interregionale. Prerequisito al presente progetto finanziato sul presente Accordo è l’adeguamento ai requisiti del Sistema Pubblico di Connettività (SPC), descritto in Allegato 1 del bando.
La Regione Toscana partecipa direttamente ai seguenti interventi progettuali del progetto interregionale ICAR, finanziato sul presente Accordo:
- Interventi infrastrutturali di base: INF-1, INF-2, INF-3
- Interventi per lo sviluppo di casi studio applicativi a livello interregionale: AP1, AP2, AP3, AP4, AP7.
La Regione Toscana è altresì interessata al riuso dei risultati e dei prodotti degli interventi progettuali per lo sviluppo di casi studio applicativi a livello interregionale AP5 e AP6.
Il Progetto ICAR Toscana vede così confluire da una parte le attività sviluppate grazie ai finanziamenti CIPE della Del 17/2003 (per € 619.000,00), attività che insistono sul portale ad accesso sicuro denominato ARPA e, dall’altra, le realizzazioni che interverranno grazie al presente Intervento S1008, inserito in Atto Integrativo (finanziato coi fondi UMTS per € 650.000,00 e coi fondi della Regione Toscana per € 486.300,00 a vale sul Piano Straordinario dei Finanziamenti) e che consentiranno di realizzare le seguenti attività di Progetto già presentate al CNIPA con successo:
▪ Attività A1 Coordinamento del Progetto
▪ Attività A2 Analisi e Progettazione ed, in particolare:
• A2.1 Analisi e Progettazione degli interventi infrastrutturali.
• A2.2 Analisi e Progettazione degli interventi per lo sviluppo di casi di studio applicativi
▪ A3 Realizzazione, in particolare:
• A3.1 Realizzazione dei servizi infrastrutturali
• A3.2 Realizzazione degli interventi progettuali nei domini applicativi
▪ A4 Sperimentazione, esercizio e formazione
La Regione Toscana dichiara che le attività finanziate con il precedente Accordo di Programma, siglato in data 2 aprile 2004 ed inserite nel Progetto Icar Toscana, sono rimaste invariate rispetto alla stipula dell’accordo originario.
XX-0
XX-0
XX-0
XX-0
XX-0
XX-0
XX-0
Casi di studio
INF-3: Sistema Federato di Autenticazione
INF-2: Gestione di Strumenti Interregionali di Service Level Agreement
Interventi infrastrutturali
INF-1: Infrastruttura di base per la Cooperazione Applicativa Interregionale
Interventi progettuali del Progetto ICAR
Risultati
I risultati che si intendono complessivamente ottenere nel Progetto interregionale ICAR Toscana finanziato sul presente Accordo sono:
a) definizione di linee guida e standard relativi a servizi infrastrutturali di Interoperabilità e Cooperazione Applicativa interregionali;
b) specificazione, realizzazione ed integrazione dell’Infrastruttura di base per l’interoperabilità e la cooperazione applicativa nella Community Network interregionale;
c) definizione di strumenti interoperanti per la gestione di servizi di service level agreement, per un monitoraggio efficiente e costante dei livelli di servizio offerti a livello interregionale;
d) definizione delle specifiche del Sistema Federato di Autenticazione ed integrazione con i sistemi di autenticazione regionali esistenti;
e) sviluppo di casi studio in specifici domini applicativi, con l’obiettivo della sperimentazione e dimostrazione dell’uso dei servizi infrastrutturali di interoperabilità e cooperazione applicativa realizzati in alcuni scenari applicativi.
Il presente Progetto regionale S1008 contribuisce al conseguimento dei suddetti risultati, con particolare riferimento a:
- Realizzazione dell’Infrastruttura di base per l’Interoperabilità e la Cooperazione Applicativa a livello interregionale.
- La gestione di strumenti interregionali di service level agreement, per un monitoraggio efficiente e costante dei livelli di servizio offerti.
- La realizzazione di un Sistema Federato interregionale di Autenticazione
- La definizione di standard dei contenuti informativi per l’interoperabilità degli applicativi e l’interfacciamento degli applicativi esistenti con l’Infrastruttura per l’Interoperabilità e la Cooperazione Applicativa per le esigenze di cooperazione interregionale nei seguenti settori applicativi: AP1, AP2, AP3, AP4, AP7
Benefici
Il progetto mira alla realizzazione dei servizi infrastrutturali necessari alla cooperazione applicativa tra le Regioni. Esso intende quindi fornire il supporto di base all’integrazione e al colloquio applicativo dei servizi regionali e per quanto necessario di quelli offerti da diversi enti (Comuni, Regioni, ecc.), per permettere un’erogazione sempre più trasparente di servizi ai cittadini e rendere sempre più effettiva la semplificazione delle procedure amministrative. Sul piano tecnologico, la soluzione proposta garantisce piena autonomia alle singole amministrazioni per gli aspetti di configurazione, implementazione e gestione dei sistemi informativi locali.
In prima istanza, gli utenti che ne beneficeranno sono le amministrazioni ed enti istituzionalmente operanti negli scenari applicativi, oggetto dei casi di studio (ad esempio Anagrafe, Area Organizzativa Omogenea, Compensazioni Sanitarie, ecc.), come è previsto attraverso la realizzazione dei progetti applicativi parallelamente presentati. Oltre alle Regioni, sono coinvolti con evidenti benefici Comuni, Province, PAC, ecc., come meglio specificato nella descrizione dei singoli interventi progettuali nel Documento di progetto interregionale in allegato.
La semplificazione della comunicazione tra le amministrazioni contribuisce allo snellimento dei processi amministrativi e, quindi, al miglioramento dei servizi offerti ai cittadini.
Il dettaglio delle attività costituenti l'intervento saranno conformi ai documenti tecnici inviati formalmente al CNIPA per la concessione del cofinanziamento centrale e allineati alle raccomandazioni del CNIPA così come definite nella lettera di concessione del cofinanziamento.
Cronoprogramma S1008
Progett. disponibile | Preliminare – Disponibile al 15/09/2004 | ||
Progett. esecutiva | Inizio: | 01/05/2005 | Fine: 30/06/2006 |
Aggiudicazione | Inizio: | 01/03/2006 | Fine: 01/07/2007 |
Esecuzione intervento | Inizio: | 01/04/2006 | Fine: 01/05/2007 |
Funzionalità | Inizio: | 01/01/2007 | Fine: 01/04/2008 |
Piano economico e finanziario
Piano economico | |||
Costo Complessivo | € 1.136.300,00 | ||
Anno | Realizzato | Da realizzare | Totale |
2005 | 0 | € 100.000 ,00 | € 100.000 ,00 |
2006 | 0 | € 536.300,00 | € 536.300,00 |
2007 | 0 | € 450.000,00 | € 450.000,00 |
2008 | 0 | € 50.000,00 | € 50.000,00 |
Piano finanziario | ||
Finanziamento Complessivo | € 1.136.300,00 | |
Anno | Fondi L. 388/00 “UMTS”– Fondi Regione Toscana | Totale |
2005 - Fondi L. 388/00 “UMTS” | € 100.000,00 | € 100.000,00 |
0000 - Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx | € 100.000,00 | € 100.000,00 |
2006 - Fondi L. 388/00 “UMTS” | € 50.000,00 | € 50.000,00 |
0000 - Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx | € 386.300,00 | € 386.300,00 |
2007 - Fondi L. 388/00 “UMTS” | € 500.000,00 | € 500.000,00 |
Ministero dell’Economia e delle Finanze
Presidenza del Consiglio dei Ministri-
Ministro per l’Innovazione e le tecnologie
e
Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione
Regione Toscana
INTES A I S TITUZI O N ALE DI P R OGRAMMA
TRA IL GOVE R NO DE L L A RE P U B B L I C A IT ALI A NA E LA REGIO N E TOS CANA
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI SOCIETA’
DELL’INFORMAZIONE
- ACCORDO INTEGRATIVO I -
Sviluppo della Società dell'Informazione nei piccoli comuni e nelle comunità
montane
ALLEGATO N. 2
Roma 29 Aprile 2005
Dati identificativi | |
Codice scheda | S1004 |
Titolo intervento | Potenziamento dei servizi di e-government nei piccoli comuni e nelle Comunità Montane |
Descrizione | L'intervento proposto si configura come completamento ed evoluzione di quanto già iniziato con l'intervento S1001 dell'APQ “Società dell’informazione” del 6/4/2004. Esso è composto da diverse azioni: 1. Localizzazione degli investimenti in tutti gli enti collocati in aree sottoutilizzate (con dimensioni demografiche medio-piccole) che non hanno potuto accedere ai precedenti finanziamenti previsti dalla Delibera CIPE 17/2003 , relativamente a: a) adeguamento tecnologico degli enti agli standard di dotazione utili per la realizzazione dei servizi di amministrazione elettronica, con particolare riferimento al potenziamento delle reti locali; b) attivazione dei servizi relativi ai progetti infrastrutturali regionali di e.Toscana. 2. Finanziamento del riuso di soluzioni applicative predisposte da enti toscani nell'ambito di e.Toscana, così da implementare nei piccoli Comuni e nelle Comunità Montane software applicativo in grado di potenziare back-office e front-office, offrendo servizi on-line a cittadini ed imprese dei rispettivi territori. 3. Diffusione della CNS (Carta Nazionale dei Servizi), che sarà poi utilizzata in tutte le procedure di autenticazione ed accesso ai servizi esposti dai Comuni, dalla P.A. e dai presidi del sistema socio-sanitario. Inoltre, nell'ambito della Linea 2 di e.Toscana, a favore di associazioni di categoria e delle libere professioni, sono in fase di sviluppo numerosi progetti che implicano l'utilizzo di tale strumento. 4. Attivazione di un Centro di Competenza Regionale per il Riuso. L'insieme delle azioni sopra evidenziate rende necessario approntare uno strumento in grado di gestire le problematiche per il riuso del software prodotto in Open Source all'interno di e.Toscana, così da supportare gli enti nelle implementazioni dei servizi. Le risorse oggetto della presente integrazione finanzieranno i relativi investimenti materiali ed immateriali. 5. Adeguamento dei siti web degli Enti Locali rispetto alle specifiche di accessibilità' (W3C) e di rispetto della normativa sulla privacy. 6. Arricchimento del portafoglio dei servizi on-line esposti nei territori sottoutilizzati, offrendo ai cittadini ed alle imprese l'opportunità di interagire con i sistemi informativi delle aziende di pubblica utilità presenti sul territorio (Acqua, Gas, Rifiuti) attraverso la rete. Considerata la natura dell'intervento si prevede di assumere CISPEL come interlocutore privilegiato con il quale individuare l'area territoriale che meglio si presta al successo dell'iniziativa. Si prevede di attivare nelle Aree Vaste della Toscana (Area Vasta nord-ovest, centro e sud) Centri di Servizio Territoriale per supportare l'intervento. I successivi costi di gestione derivanti dall'implementazione dei servizi saranno sostenuti dagli Enti interessati e si confida che l'adesione a soluzioni architetturali condivise consentano la realizzazione di economie di scala. |
Tipo di Interventi | Appalto forniture beni – Nuova fornitura |
Localizzazione | Comuni Toscani collocati in aree sottoutilizzate /Accordi di Programma |
Resp. Intervento | Ing. X. Xxxxxxxxxx |
Recapito | Regione-Toscana – DG. Organizzazione e Sistema Informativo – Ufficio ISIC xxx xx Xxxxxx 00, Xxxxxxx |
Proponente | Regione Toscana |
Percettore | Regione Toscana |
Attuatore | Regione Toscana tramite Accordi di Programma |
Cronoprogramma dell’intervento | |
Progett. disponibile | Preliminare – Disponibile al 11/04/2005 |
Progett. esecutiva | Inizio: 30/09/2005 Fine: 31/03/2006 |
Aggiudicazione | Inizio: 01/04/2006 Fine: 30/09/2006 |
Esecuzione intervento | Inizio: 01/10/2006 Fine: 30/06/2008 |
Piano Economico | |||
Costo Complessivo | € 3.300.000,00 | ||
Anno | Realizzato | Da realizzare | Totale |
2005 | 0 | € 245.595,00 | € 245.595,00 |
2006 | 0 | € 1.584.490,00 | € 1.584.490,00 |
2007 | 0 | € 1.300.000,00 | € 1.300.000,00 |
2008 | 0 | € 169.915,00 | € 169.915,00 |
Piano finanziario | ||
Finanziamento Complessivo | € 3.300.000,00 | |
Anno | Dell. 19 e 20 2004 | Totale |
2005 – Del. 19/04 | € 216.750,00 | € 216.750,00 |
2005 - Del. 20/04 | € 28.845,00 | € 28.845,00 |
2006 - Del. 19/04 | € 64.440,00 | € 64.440,00 |
2006 - Del. 20/04 | € 1.520.050,00 | € 1.520.050,00 |
2007 - Del. 19/04 | € 1.018.810,00 | € 1.018.810,00 |
2007 - Del. 20/04 | € 451.105,00 | € 451.105,00 |
Dati identificativi | |
Codice scheda | S1005 |
Titolo intervento | Centri montani per la diffusione della società dell'informazione e per il telelavoro |
Descrizione | L'intervento intende costituire in alcune zone montane (o comunque marginali rispetto alle aree di sviluppo industriale e dei servizi) centri attrezzati in grado di ospitare lavoratori che intendono utilizzare le opportunità occupazionali che la rete e le modalità del telelavoro sono in grado di offrire. Questo intervento si collega a quanto la Regione sta già attuando in relazione alla Linea 3 di e.Toscana, azione che sta attivando i Punti di Accesso Assistito (PAAS) in tutti i comuni per favorire l'accesso alla rete da parte delle fasce di cittadini più esposte ai rischi del digital divide. L'intervento di creazione dei centri è in particolare finalizzato a promuovere l'occupazione locale, attrezzando specifici ambienti di telelavoro in un contesto organizzativo in grado di assicurare la necessaria assistenza e capacità di agire sul xxxxxxx.Xx stima infatti che il telelavoro, particolarmente per i territori montani, possa costituire un'occasione importante per limitare emigrazione e pendolarità. I Centri cureranno la formazione del personale e le attività di marketing necessarie alla creazione del portafoglio commesse: questo obiettivo sarà perseguito in stretta cooperazione con le Province ed attraverso gli strumenti della programmazione locale. In questa prospettiva i Centri di telelavoro potranno anche configurarsi come incubatori di impresa. I Centri apparterranno agli Enti Locali e potranno essere assegnati in gestione a società private, selezionate sul mercato con procedura ad evidenza pubblica. Per gli Enti si prevedono costi successivi all'investimento iniziale in misura ridotta o nulli. Esiste la possibilità di contabilizzare ricavi in relazione al successo dell'iniziativa. Il successo dell'intervento sarà garantito dal supporto che, in fase di programmazione locale, le Province e le imprese collocate nelle aree sviluppate sapranno fornire all'iniziativa, anche in termini di commesse. È centrale l’attività di comunicazione e di informazione che dovrà essere attivata per pubblicizzare il centro, nonché l’attività di animazione del soggetto gestore. Per limitare le possibili criticità ci si avvarrà delle esperienze già attivate in Toscana sul tema dei Telecentri, interventi che hanno conseguito dei buoni risultati. |
Tipo di Interventi | Appalto forniture beni – Nuova fornitura |
Localizzazione | Comuni Toscani collocati in aree sottoutilizzate |
Resp. Intervento | Ing. X. Xxxxxxxxxx |
Recapito | Regione-Toscana – DG. Organizzazione e Sistema Informativo – Ufficio ISIC xxx xx Xxxxxx 00, Xxxxxxx |
Proponente | Regione Toscana |
Percettore | Regione Toscana |
Attuatore | Regione Toscana |
Cronoprogramma dell’intervento | |
Progett. disponibile | Preliminare – Disponibile al 11/04/2005 |
Progett. esecutiva | Inizio: 30/09/2005 Fine: 31/03/2006 |
Aggiudicazione | Inizio: 01/04/2006 Fine: 30/10/2006 |
Esecuzione intervento | Inizio: 01/11/2006 Fine: 31/12/2007 |
Piano Economico | |||
Costo Complessivo | € 800.000,00 | ||
Anno | Realizzato | Da realizzare | Totale |
2005 | 0 | € 80.000,00 | € 80.000,00 |
2006 | 0 | € 320.000,00 | € 320.000,00 |
2007 | 0 | € 400.000,00 | € 400.000,00 |
Piano finanziario | ||
Finanziamento Complessivo | € 800.000,00 | |
Anno | Del. CIPE 20/2004 | Totale |
2005 | € 80.000,00 | € 80.000,00 |
2006 | € 320.000,00 | € 320.000,00 |
2007 | € 400.000,00 | € 400.000,00 |
Dati identificativi | |
Codice scheda | S1006 |
Titolo intervento | Sviluppo delle infrastrutture della rete telematica regionale a supporto degli interventi rivolti alle aree svantaggiate |
Descrizione | Le attuali tecnologie consentono di utilizzare la rete telematica regionale toscana per far transitare, oltre i dati della PA, anche il traffico telefonico, utilizzando le possibilità offerte dalla tecnologia Voice Over IP, soluzione che promette di abbattere drasticamente i costi telefonici, specie per le comunicazioni tra enti aderenti alla RTRT. L’intervento è dunque in grado di massimizzare l'utilizzo della rete e della banda già disponibile (ed i relativi investimenti) diminuendo consistentemente per i Comuni e le Comunità Montane coinvolti, i costi correnti connessi alla telefonia. Per raggiungere le finalità dell’azione si prevede di installare presso sistemi omogenei di enti (si pensa in particolare ad alcune Comunità Montane e Circondari) le tecnologie in grado di sfruttare la rete a tale scopo. Oltre a utilizzare tale tecnologie in sistemi di trasporto consolidati quali l’xDSL, l’802.11b, l’hiperlan, l'intervento prevede anche l’implementazione di reti Wi- Max in alcune comunità montane scelte dal sistema regionale, ciò al fine di testare il VoIP su tale soluzione, ma anche per verificare il modello di costi e di risultati che questa tecnologia promette, specie nell’ottica di riduzione del divario digitale presso cittadini ed imprese. Nei territori montani è infatti importante adottare tecnologie in grado di risolvere anche il problema dell'ultimo miglio, cosa che l'adozione di Wi-Max consente. In tal senso il progetto si colloca nel contesto di iniziative analoghe attivate come sperimentazioni dal Ministero delle Comunicazioni. Nella definizione dell'intervento saranno stipulati accordi che prevedano di destinare le risorse derivanti dalla diminuzione dei costi dei contratti di telefonia, in azioni volte al sostegno di iniziative in materia di società dell'informazione e della conoscenza e dell'amministrazione elettronica. Per ciò che attiene alla rete Wi-Max, l'intervento sarà successivamente affidato in concessione ad un operatore di telecomunicazioni, allorché verranno erogati servizi non più e soltanto al sistema pubblico nell'ambito di una rete privata, ma a cittadini ed imprese. L’autorizzazione all’utilizzo di rete Wi-Max da parte del Ministero delle Comunicazioni è prevista per Aprile-Luglio 2005. L’intervento comprende inoltre la realizzazione dei Progetti TICAT e ICAR, presentati in risposta al bando SPC del CNIPA ed ammessi a cofinanziamento in tale contesto. |
Tipo di Interventi | Appalto forniture beniservizi – Nuova fornitura |
Localizzazione | Comuni Toscani collocati in aree sottoutilizzate/Accordo di Programma |
Resp. Intervento | Ing. X. Xxxxxxxxxx |
Recapito | Regione-Toscana – DG. Organizzazione e Sistema Informativo – Ufficio ISIC xxx xx Xxxxxx 00, Xxxxxxx |
Proponente | Regione Toscana |
Percettore | Regione Toscana |
Attuatore | Regione Toscana tramite Accordi di programma |
Cronoprogramma dell’intervento | |
Progett. disponibile | Preliminare – Disponibile al 11/04/2005 |
Progett. esecutiva | Inizio: 01/09/2005 Fine: 28/02/2006 |
Aggiudicazione | Inizio: 01/03/2006 Fine: 30/06/2006 |
Esecuzione intervento | Inizio: 01/04/2006 Fine: 31/12/2008 |
Piano Economico | |||
Costo Complessivo | € 2.367.820,00 | ||
Anno | Realizzato | Da realizzare | Totale |
2005 | 0 | € 184.490,00 | € 184.490,00 |
2006 | 0 | € 962.390,00 | € 962.390,00 |
2007 | 0 | € 1.000.000,00 | € 1.000.000,00 |
2008 | 0 | € 220.940,00 | € 220.940,00 |
Piano finanziario | ||
Finanziamento Complessivo | 2.367.820 | |
Anno | Dell. CIPE 19 e 20 2004 | Totale |
2004 - Del. 20/04 | € 130.050,00 | € 130.050,00 |
2005 – Del. 20/04 | € 50.000,00 | € 50.000,00 |
2006 – Del. 19/04 | € 518.000,00 | € 518.000,00 |
2006 – Del. 20/04 | € 448.830,00 | € 448.830,00 |
2007 – Del. 19/04 | € 1.220.940,00 | € 1.220.940,00 |
Dati identificativi | |
Codice scheda | S1007 |
Titolo intervento | TICAT |
Descrizione | Il progetto nasce come azione di accompagnamento ed evoluzione delle iniziative rivolte allo sviluppo delle infrastrutture per la realizzazione della Società dell’Informazione, citate in premessa e nel seguito descritte in modo coerente con i requisiti del Sistema Pubblico di Connettività (SPC). Il progetto si inserisce infatti nel quadro delle iniziative avviate nell’ambito del programma e-Toscana ed è allineato sia con i Piani nazionali per l’e-government e la Società dell’Informazione, sia con l’Accordo di Programma Quadro per l’utilizzo dei fondi CIPE (siglato il 2 aprile 2004) e con gli indirizzi strategici del Piano Telematico Regionale (PTR) approvato nel 2002. Gli obiettivi del presente progetto sono: 1. favorire la diffusione e l’evoluzione delle infrastrutture di trasporto (RTRT) e di interoperabilità e cooperazione (CART) presso i soggetti che non hanno aderito alla I Fase del programma di e-government. 2. adeguare il centro tecnico della rete regionale toscana (TIX) per mantenere i livelli di servizio ed assistenza verso il territorio, attraverso la gestione dei sistemi di monitoraggio degli SLA della RTRT, dei servizi del TIX e del CART, e la realizzazione di un cruscotto unico e centralizzato per il monitoraggio di tutto il sistema 3. adeguare e mantenere l’infrastruttura per l’e-government realizzate in Toscana (RTRT per il trasporto, TIX per il centro servizi e punto neutrale di incontro degli operatori di connettività, CART per l’interoperabilità e la cooperazione) 4. adeguare i livelli di performance e di sicurezza delle infrastrutture di e- Toscana agli standard definiti da SPC. |
Tipo di Interventi | Appalto forniture beniservizi – Nuova fornitura |
Localizzazione | Comuni Toscani collocati in aree sottoutilizzate/Accordo di Programma |
Resp. Intervento | Ing. X. Xxxxxxxxxx |
Recapito | Regione-Toscana – DG. Organizzazione e Sistema Informativo – Ufficio ISIC xxx xx Xxxxxx 00, Xxxxxxx |
Proponente | Regione Toscana |
Percettore | Regione Toscana |
Attuatore | Regione Toscana tramite Accordi di programma |
Cronoprogramma dell’intervento | ||
Progett. disponibile | Preliminare – 15 settembre 2004 | |
Progett. esecutiva | Inizio: 01/05/2005 | Fine: 31/03/2006 |
Aggiudicazione | Inizio: 01/07/2005 | Fine: 31/08/2006 |
Esecuzione intervento | Inizio: 01/11/2005 | Fine: 01/05/2007 |
Funzionalità | Inizio: 01/03/2007 | Fine: 01/07/2008 |
Piano Economico | |||
Costo Complessivo | € 1.976.239,00 | ||
Anno | Realizzato | Da realizzare | Totale |
2005 | 0 | € 207.239,00 | € 207.239,00 |
2006 | 0 | € 700.000,00 | € 700.000,00 |
2007 | 0 | € 1.000.000,00 | € 1.000.000,00 |
2008 | 0 | € 69.000,00 | € 69.000,00 |
Piano finanziario | ||
Finanziamento Complessivo | 1.976.239,00 | |
Anno | Fondi L. 388/00 “UMTS”– Fondi Xxxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxx |
0000 – Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx | € 207.239,00 | € 207.239,00 |
2006 – Fondi L. 388/00 “UMTS” | € 500.000,00 | € 500.000,00 |
0000 - Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx | € 200.000,00 | € 200.000,00 |
2007 – Fondi L. 388/00 “UMTS” | € 1.069.000,00 | € 1.069.000,00 |
Dati identificativi | |
Codice scheda | S1008 |
Titolo intervento | ICAR - Toscana |
Descrizione | Il progetto, finanziato sul presente accordo, si inserisce in un quadro cooperativo inter-regionale di interventi progettuali paralleli, tra loro coordinati ed integrati, che vedono coinvolte le Regioni nella definizione e realizzazione del sistema per l’Interoperabilità e la Cooperazione Applicativa tra le Regioni (Progetto interregionale ICAR) a supporto delle applicazioni finalizzate allo sviluppo dell’e-government a livello interregionale. Il progetto ICAR Toscana finanziato sul presente Accordo include interventi progettuali, di carattere infrastrutturale di base e per lo sviluppo di casi studio applicativi a livello interregionale). Gli interventi infrastrutturali di base hanno come obiettivo la realizzazione di servizi di base a livello infrastrutturale e di strumenti di gestione, conformi a modelli logici e specifiche condivise a livello interregionale: - Intervento INF-1 “Realizzazione dell’Infrastruttura di base per l’Interoperabilità e la Cooperazione Applicativa a livello interregionale” ha come obiettivo la realizzazione dell’infrastruttura fisica e logica indispensabile per la Cooperazione Applicativa interregionale. - Intervento INF-2 “Gestione di Strumenti di Service Level Agreement a livello interregionale” ha l’obiettivo di definire strumenti comuni per la gestione di strumenti interregionali di service level agreement, per un monitoraggio efficiente e costante dei livelli di servizio offerti. - Intervento INF-3 “Realizzazione di un Sistema Federato interregionale di Autenticazione” che si propone di definire le specifiche del servizio di autenticazione e di implementare un sistema federato di autenticazione interregionale. Il progetto prevede inoltre altri interventi progettuali per lo sviluppo di casi di studio in specifici domini applicativi a livello interregionale. Essi hanno l’obiettivo della sperimentazione e dimostrazione dell’uso dei servizi infrastrutturali di interoperabilità e cooperazione applicativa realizzati, con i suddetti interventi infrastrutturali di base, in alcuni scenari applicativi significativi a livello interregionale. |
Tipo di Interventi | Appalto forniture beniservizi – Nuova fornitura |
Localizzazione | Comuni Toscani collocati in aree sottoutilizzate/Accordo di Programma |
Resp. Intervento | Ing. X. Xxxxxxxxxx |
Recapito | Regione-Toscana – DG. Organizzazione e Sistema Informativo – Ufficio ISIC xxx xx Xxxxxx 00, Xxxxxxx |
Proponente | Regione Toscana |
Percettore | Regione Toscana |
Attuatore | Regione Toscana tramite Accordi di programma |
Cronoprogramma dell’intervento | ||
Progett. disponibile | Preliminare – Disponibile al 15/09/2004 | |
Progett. esecutiva | Inizio: 01/05/2005 | Fine: 30/06/2006 |
Aggiudicazione | Inizio: 01/03/2006 | Fine: 01/07/2007 |
Esecuzione intervento | Inizio: 01/04/2006 | Fine: 01/05/2007 |
Funzionalità | Inizio: 01/01/2007 | Fine: 01/04/2008 |
Piano Economico | |||
Costo Complessivo | € 1.136.300,00 | ||
Anno | Realizzato | Da realizzare | Totale |
2005 | 0 | € 100.000 ,00 | € 100.000 ,00 |
2006 | 0 | € 536.300,00 | € 536.300,00 |
2007 | 0 | € 450.000,00 | € 450.000,00 |
2008 | 0 | € 50.000,00 | € 50.000,00 |
Piano finanziario | ||
Finanziamento Complessivo | € 1.136.300,00 | |
Anno | Fondi L. 388/00 “UMTS”– Fondi Regione Toscana | Totale |
2005 - Fondi L. 388/00 “UMTS” | € 100.000,00 | € 100.000,00 |
0000 - Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx | € 100.000,00 | € 100.000,00 |
2006 - Fondi L. 388/00 “UMTS” | € 50.000,00 | € 50.000,00 |
0000 - Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx | € 386.300,00 | € 386.300,00 |
2007 - Fondi L. 388/00 “UMTS” | € 500.000,00 | € 500.000,00 |