PER L’ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2007
Accordo di Programma Integrativo del Piano di Zona 2005-2007
PER L’ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2007
ai sensi della Legge 8 novembre 2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione
del sistema integrato di interventi e servizi sociali “
e della L.R. 12 marzo 2003, n. 2
“Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”
DISTRETTO DI FIDENZA
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI PARMA IL SINDACO DEL COMUNE DI BUSSETO
IL SINDACO DEL COMUNE DI FIDENZA
IL SINDACO DEL COMUNE DI FONTANELLATO IL SINDACO DEL COMUNE DI FONTEVIVO
IL SINDACO DEL COMUNE DI NOCETO
IL SINDACO DEL COMUNE DI ROCCABIANCA
IL SINDACO DEL COMUNE DI SALSOMAGGIORE TERME IL SINDACO DEL COMUNE DI SAN SECONDO PARMENSE IL SINDACO DEL COMUNE DI SISSA
IL SINDACO DEL COMUNE DI SORAGNA IL SINDACO DEL COMUNE DI TRECASALI
IL PRESIDENTE DELL’UNIONE CIVICA “TERRE DEL PO”
IL DIRETTORE GENERALE DELL'AZIENDA U.S.L. DI PARMA
PREMESSO:
- che in data 12 marzo 2003 è stata approvata la L.R. n. 2 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” che all’art. 29, comma 2 afferma: “Il Piano di zona è volto a: favorire la formazione di sistemi locali d’intervento fondato su servizi e prestazioni tra loro complementari e flessibili, anche attraverso il coinvolgimento delle risorse locali di solidarietà e di auto- aiuto, nonché a responsabilizzare i cittadini nella verifica dei servizi, al fine di una loro migliore programmazione; qualificare la spesa, anche attivando risorse economiche, attraverso forme di concertazione […].”
- che in data 8 maggio 2002 la Conferenza dei servizi dei Comuni del Distretto socio- sanitario di Fidenza ha approvato l’Accordo di Programma relativo al Piano di Zona 2002- 2003 e i progetti esecutivi del Programma attuativo 2002, come previsto dalla Legge 8 novembre 2000 n. 328, denominata “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali”;
- che in data 23 aprile 2003 la Conferenza dei servizi dei Comuni del Distretto socio- sanitario di Fidenza ha approvato l’Accordo di Programma integrativo del Piano di Zona 2002-2003 per l’adozione del Programma attuativo 2003;
- che in data 24 marzo 2004 la Conferenza dei servizi dei Comuni del Distretto socio- sanitario di Fidenza ha approvato l’Accordo di Programma integrativo del Piano di Zona 2002-2003 per l’adozione del Programma attuativo 2004;
- che in data 27 luglio 2005 la Conferenza dei servizi dei Comuni del Distretto socio- sanitario di Fidenza ha approvato l’Accordo di Programma triennale del Piano di Zona 2005-2007 e l’adozione del Programma attuativo 2005;
- che in data 27 settembre 2006 la Conferenza dei servizi dei Comuni del Distretto socio-sanitario di Fidenza ha approvato l’Accordo di Programma integrativo del Piano di Zona 2005-2007 e l’adozione del Programma attuativo 2006;
- che l’Assemblea Legislativa con deliberazione n. 91 del 23 novembre 2006 ha approvato il “Programma annuale 2006: interventi, obiettivi, criteri generali di ripartizione delle risorse ai sensi dell’art. 47, comma 3, della L.R. 12 marzo 2003, n. 2. Stralcio del Piano regionale sociale e sanitario;
- che la Giunta Regionale con deliberazione n. 1791 del 11 dicembre 2006 ha approvato il “Programma annuale 2006: ripartizione delle risorse del Fondo sociale regionale ai sensi dell’art. 47, comma 3 della L.R. 2/03 e individuazione delle azioni per il perseguimento degli obiettivi di cui alla deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 91 del 23 novembre 2006”;
- che il Responsabile del Servizio Programmazione e Sviluppo del sistema dei servizi sociali con determinazione n. 18307 del 29.12.2006 ha proceduto alla quantificazione, assegnazione, concessione e liquidazione del 70% del finanziamento ai Comuni (quota indistinta), in attuazione della delibera dell’Assemblea legislativa n. 91 del 23/11/2006 e della G. R. 1791/06;
- che il Responsabile del Servizio Governo dell’integrazione socio-sanitaria e delle politiche per la non autosufficienza con determinazione n. 18297 del 29.12.2006 ha provveduto all’assegnazione ai Comuni capofila dei Piani di Zona dei contributi per la realizzazione del Programma finalizzato “Assegni di cura per anziani e disabili” in attuazione della delibera dell’Assemblea legislativa n. 91 del 23/11/2006 e della G. R. 1791/06;
- che il Responsabile del Servizio Governo dell’integrazione socio-sanitaria e delle politiche per la non autosufficienza con determinazione n. 18306 del 29.12.2006 ha provveduto all’assegnazione e concessione ai Comuni sede di distretto per la realizzazione di obiettivi prioritari di ambito sociale del piano di azione per la Comunità regionale di cui alla D.G.R. 2299/04 in attuazione della delibera dell’Assemblea legislativa n. 91 del 23/11/2006 e della D. G. R. 1791/06;
- che il Responsabile del Servizio Governo dell’integrazione socio-sanitaria e delle politiche per la non autosufficienza con determinazione n. 18351 del 29.12.2006 ha provveduto all’assegnazione e concessione di contributi per la realizzazione del programma finalizzato “Contributi per la mobilità e l’autonomia nell’ambiente domestico a favore di persone con disabilità artt. 9 e 10, L.R. 29/97”, in attuazione della delibera dell’Assemblea legislativa n. 91 del 23/11/2006 e della G. R. 1791/06;
- che il Responsabile del Servizio Governo dell’integrazione socio-sanitaria e delle politiche per la non autosufficienza con determinazione n. 18400 del 29.12.2006 ha provveduto all’assegnazione e concessione di contributi per la realizzazione del programma finalizzato “Centri per l’adattamento dell’ambiente domestico delle persone anziane e con disabilità”, in attuazione della delibera dell’Assemblea legislativa n. 91 del 23/11/2006 e della G. R. 1791/06;
- che il Responsabile del Servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza con determinazione n. 18375 del 29.12.2006 ha provveduto all’assegnazione dei finanziamenti agli Enti Locali per la realizzazione del programma finalizzato per la promozione dei diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza, in attuazione della delibera dell’Assemblea legislativa n. 91 del 23/11/2006 e della G. R. 1791/06;
- che il Responsabile del Servizio Politiche per l’accoglienza e l’integrazione sociale con determinazione n. 18323 del 29.12.2006 ha provveduto all’assegnazione di fondi ai Comuni sede di distretto per la realizzazione del programma finalizzato contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, in attuazione della delibera dell’Assemblea legislativa n. 91 del 23/11/2006 e della G. R. 1791/06;
- che il Responsabile del Servizio Politiche per l’accoglienza e l’integrazione sociale con determinazione n. 18328 del 29.12.2006 ha provveduto all’assegnazione di fondi per la realizzazione di Piani provinciali, di programmi distrettuali per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri e di interventi a favore delle vittime di tratta e sfruttamento (anno 2006), in attuazione della delibera dell’Assemblea legislativa n. 91 del 23/11/2006 e della G. R. 1791/06;
- che il Responsabile del Servizio Salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri con determinazione n. 18391 del 29.12.2006 ha provveduto all’assegnazione ai Comuni capofila dei fondi per la realizzazione del programma finalizzato “Sostegno agli interventi di promozione del benessere dei giovani e prevenzione del consumo abuso di sostanze e di reinserimento di soggetti dipendenti e multiproblematici, in attuazione della delibera dell’Assemblea legislativa n. 91 del 23/11/2006;
- che l’Assemblea Legislativa con deliberazione n. 91 del 23 novembre 2006 ha approvato il sostegno ai Comuni quale concorso regionale all’attuazione dei Piani di Zona (articolo 47, comma 1, lett. b) della L.R. n. 2/2003) – (quota finalizzata) “Ripartizione ai Comuni per la promozione e lo sviluppo degli Uffici di Piano e per le azioni di coordinamento”. La Giunta regionale, con proprio atto formale, definirà le modalità di attuazione degli obiettivi anzidetti, nonché i criteri di riparto delle risorse.
- che la Giunta Provinciale con deliberazione n. 113 del 01.03.2007 ha approvato la ripartizione dei fondi relativi al “Programma Provinciale di interventi socio-assistenziali a favore dei minori”;
- che con la determinazione n. 18307 del 29.12.2006 si è proceduto a stabilire che i Comuni dovranno presentare entro il 30 aprile 2007 all’Assessorato alla “Promozione Politiche sociali ed educative per l’infanzia e l’adolescenza, Politiche per l’immigrazione, sviluppo volontariato, associazionismo e Terzo settore”, il Programma attuativo 2007, mediante approvazione di Accordo di Programma;
Tutto ciò premesso e considerato, tra le parti si conviene e si stipula il seguente Accordo di Programma ai sensi dell’art.19, comma 2 della L.328/2000 e dell’art. 29, comma 3, della L. R. n. 2/2003.
Art. 1 Premessa
La premessa, il Piano Sociale di Zona 2005-2007 e il Programma attuativo 2007 costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Accordo di Programma.
Art. 2
Obiettivi di priorità sociale
Le Amministrazioni interessate, con il presente Accordo, approvano il Programma attuativo 2007 del Piano Sociale di Zona distrettuale 2005/2007, elaborato nel rispetto dei criteri della Legge 328/2000 e della Delibera dell’Assemblea Legislativa n. 91/2006. Approvano inoltre i principi che sottendono alla formulazione del Piano, che saranno alla base della sua attuazione, dando atto che risulta necessario:
1. assicurare una programmazione coordinata di tutti gli interventi sociali e assistenziali;
2. assicurare la partecipazione ed il contributo alla definizione e alla attuazione degli interventi, dei soggetti pubblici e privati interessati, con riferimento innanzitutto al settore delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale;
3. elaborare politiche e progettare interventi riferiti agli specifici bisogni dell'area territoriale di riferimento;
4. attribuire ai Comuni la responsabilità dell’attuazione dei singoli progetti esecutivi;
5. considerare come obiettivi generali di benessere sociale del Piano:
• lo sviluppo e il rafforzamento della coesione sociale individuando diversi assi di intervento, coerentemente agli orientamenti espressi nell’Agenda per la politica sociale della Unione Europea e all’obiettivo di costruire un nuovo equilibrio tra sviluppo economico e crescita sociale, incentivando la crescita e la diffusione della cultura della solidarietà;
• lo sviluppo di azioni di promozione sociale, interventi di contrasto alla povertà e al rischio dell’esclusione sociale, interventi di sostegno/inserimento sociale e lavorativo delle persone e delle famiglie immigrate, interventi di promozione e supporto alle autonome iniziative delle famiglie e delle comunità, alla condivisione tra uomini e donne delle responsabilità familiari, alle imprese e alle donne per favorire l’inserimento e il reinserimento femminile nel sistema produttivo;
• promozione dell’agio e il protagonismo dei bambini, ragazzi e giovani;
• sostegno alla non autosufficienza e alla domiciliarità, sostegno alle responsabilità familiari e al lavoro di cura.
6. considerare quali obiettivi settoriali del Piano le seguenti aree:
- Responsabilità familiari, capacità genitoriali e diritti dei bambini e degli adolescenti;
- Politiche a favore dei giovani;
- Immigrazione, asilo, lotta alla tratta;
- Contrasto alla povertà;
- Prevenzione e contrasto delle dipendenze e di altre forme di disagio sociale;
- Politiche a favore di anziani e disabili.
7. considerare quali obiettivi specifici del Piano quelli previsti all’interno del secondo capitolo, paragrafo 2 del Piano di zona 2005-2007.
Art. 3 Ripartizione dei finanziamenti:
Art. 3 a. Le Amministrazioni interessate, sulla base dei criteri e delle indicazioni di cui al precedente art. 2, danno atto che le risorse finanziarie del Programma attuativo 2007 - Piano di zona 2005/2007, allegato al presente accordo, sono così articolate:
* vedi allegato tab. 3A e 3B
Si precisa che le risorse così ripartite sono frutto di una quantificazione desunta dai Bilanci di previsione degli Enti interessati, quindi sono suscettibili a modifiche, in accordo con le modifiche dei Bilanci stessi.
Art. 3 b. Le Amministrazioni interessate danno atto, inoltre, che le risorse relative ai Progetti specifici inseriti nel Programma attuativo 2007 e riguardanti il 30% del Fondo sociale 2006 e ulteriori risorse aggiuntive, sono così suddivise:
area di intervento | progetto | costi | risorse R E-R | risorse Comuni | capofila | risorse agg. | norme |
€ | € | € | |||||
Minori e Famiglia | |||||||
infanzia e adolescenza ( ex L285/97) | 144.296,03 | 101.007,22 | 43.288,81 | Salsomaggiore | |||
programma prov.le a sostegno dei minori e della famiglia | 128.057,34 | Fidenza | € 128.057,34 | Prov. Parma | |||
Giovani-dipendenze | |||||||
programma giovani | 37.120,33 | 25.984,23 | 11.136,10 | Salsomaggiore | |||
Area Anziani Disabili | |||||||
Centri Adattamento Domestico | 92.431,00 | 64.702,00 | 6.502,22 | Parma | 21.226,78 | ||
Anziani e disabili | A casa in compangia | 130.000,00 | 0,00 | 0,00 | Fidenza | € 130.000,00 | Fond. Cariparma |
disabilità adatt.domest. | artt. 9-10 LR.29/97 | 23.346,62 | 23.346,62 | 0,00 | Fidenza | ||
disabilità | assegno di cura | 66.704,63 | 46.693,24 | 20.011,39 | Fidenza | ||
anziani | assegno di cura | 71.106,80 | 49.774,76 | 21.332,04 | Fidenza | ||
Anziani obiettivi di ambito sociale | 53.814,29 | 37.670,00 | 16.144,29 | Fidenza | |||
Immigrazione | |||||||
immigrati (ex D.Lgs 286/98) * | integrazione sociale | 133.315,14 | 66.801,06 | 66.514,08 | S.Secondo X.xx | ||
Rchiedenti asilo e rifugiati | Terra d'Aslio | 200.750,00 | 0,00 | 0,00 | Fidenza | € 200.750,00 | Min.Interno |
lotta alla tratta | 34.000,00 | 17.000,00 | 50% Fidenza | Fidenza | € 17.000,00 | ||
Povertà | |||||||
programma finalizzato | 51.534,56 | 36.074,19 | 15.460,37 | Fidenza | |||
Fondo Sociale indistinto | 749.706,56 | ||||||
Promozione e sviluppo Ufficio di Piano | rimborso distacco (36 ore) | 40.000,00 | 0,00 | 40.000,00 | Fidenza | ||
TOTALE | € 1.206.476,73 | € 1.218.759,88 | € 240.389,29 | € 475.807,34 |
Si precisa che, per quanto attiene le risorse di cui al presente articolo punto b, le eventuali modifiche dovranno essere sottoscritte da tutti i soggetti sottoscrittori del presente Accordo di programma.
Si stabilisce che i soggetti attuatori dei programmi finalizzati regionali di cui alla delibera n.
n. 91/2006 dell’Assemblea Legislativa e n. 1791/2006 della Giunta Regionale sono identificati come segue:
Programma finalizzato | Comune capofila |
Programma finalizzato per la promozione dei diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza | Comune di Salsomaggiore Terme |
Programma finalizzato “Sostegno agli interventi di promozione del benessere dei giovani e prevenzione del consumo abuso di sostanze e di reinserimento di soggetti dipendenti e multiproblematici” | Comune di Salsomaggiore Terme |
Programma finalizzato “assegni di cura per anziani e disabili” | Comune di Fidenza |
“Contributi per la mobilità e l’autonomia nell’ambiente domestico a favore di persone con disabilità artt. 9 e 10 LR 29/97” | Comune di Fidenza |
Programma distrettuale per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri | Comune di San Secondo Parmense |
Programma finalizzato al contrasto della povertà e all’esclusione sociale | Comune di Fidenza |
Programma provinciale di interventi socio- assistenziali a favore dei minori | Comune di Fidenza |
Programma finalizzato per la promozione e lo sviluppo degli Uffici di Piano | Comune di Fidenza |
Programma finalizzato per la “realizzazione di obiettivi prioritari di ambito sociale del piano di azione per la Comunità regionale” | Comune di Fidenza |
Programma finalizzato “Centri per l’adattamento dell’ambiente domestico delle persone anziane e con disabilità” | Comune di Parma |
Le Amministrazioni Comunali trasferiranno la rispettiva quota di co-finanziamento all’Ente capofila, secondo le modalità previste in appositi protocolli operativi.
L’Ente capofila impiegherà tali fondi per la realizzazione dei progetti stessi, salvo individuazione di diverso soggetto gestore.
Art. 4
Impegni delle Amministrazioni
Le Parti che sottoscrivono il presente accordo si impegnano a:
• realizzare gli interventi approvati nel Piano di Zona nei territori di rispettiva competenza, nel rispetto dei criteri e delle modalità definiti dal Piano stesso;
• dare avvio ad ogni intervento sottoscritto entro un anno dalla data di sottoscrizione del presente Accordo; in caso contrario i fondi dei progetti che non verranno avviati entro la data stabilita dovranno essere riutilizzati per altri progetti nello stesso territorio di riferimento, previa autorizzazione del Comitato di Distretto.
L’Amministrazione Provinciale di Parma, nell’ambito della propria responsabilità di coordinamento delle iniziative adottate sul territorio provinciale e in base alle disposizioni regionali, riveste un ruolo di promozione, informazione e supporto informativo e tecnico nei confronti dei soggetti impegnati nella realizzazione dei Piani di Zona da un lato, e di raccordo e sintesi nei confronti della Regione dall'altro. In questo senso garantisce la coerenza dei progetti presentati dagli enti locali con gli obiettivi della Legge e delle Deliberazioni regionali; promuove la partecipazione al Piano di tutti i soggetti, non solo istituzionali, aventi funzioni nel settore sociale; assicura il presidio delle funzioni di monitoraggio dell’attuazione della Legge, di documentazione, promozione, formazione e consulenza metodologica.
L’Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma si impegna a garantire la gestione dei progetti programmati eventualmente delegati dai Comuni, e a partecipare, per quanto di propria competenza, ai progetti indicati nel Piano.
I Comuni assumono l’impegno di seguire l’esecuzione degli interventi di propria competenza, curandone gli aspetti operativi di realizzazione. Inoltre si impegnano a collaborare con la Provincia, alla fase di monitoraggio in itinere e di valutazione; provvedono inoltre ad assicurare l’attività amministrativa-contabile di gestione dei progetti nonché l’attività di rendicontazione della spesa sostenuta, nei termini che verranno definiti dalla Regione Xxxxxx-Romagna.
Il Comune capofila del Piano, individuato nel Comune di Fidenza, si impegna a:
• promuovere il concorso dei soggetti del Terzo settore;
• assicurare la prosecuzione delle attività dei Tavoli tematici distrettuali e dell’Ufficio di Piano;
• promuovere il monitoraggio e la valutazione in itinere ed ex post degli esiti del Piano.
Art. 5
Eventuali modifiche future
Eventuali modifiche sono possibili, purché concordate dai soggetti pubblici coinvolti nella gestione del relativo progetto esecutivo e non comportanti variazioni dell’equilibrio tipologico degli interventi.
Art. 6 Intervento di altri soggetti
Le parti si danno espressamente atto che alla realizzazione degli interventi previsti nel presente accordo potranno intervenire anche altri soggetti eventualmente interessati a vario titolo alla realizzazione del Piano di Zona.
Art. 7
Ufficio di Piano, Tavoli tematici zonali, Tavoli di coordinamento provinciale
I tavoli sotto indicati, sono stati istituiti per l’elaborazione del Piano di zona 2005-2007 e proseguiranno l’attività anche per tutto il periodo di attuazione del Piano.
Art. 7 a: L’Ufficio di Piano distrettuale
1) L’Ufficio di Piano allargato, composto dai Comuni del distretto, l’Azienda Usl di Parma, il responsabile dei servizi delegati all’Ausl, il responsabile del SAA ed il coordinatore dell’ufficio.
2) L’esecutivo dell’Ufficio di piano, composto dal coordinatore dell’ufficio di piano, il responsabile del servizio sociale del Comune di Fidenza ed i referenti delle aree tematiche.
Art. 7 b: I Tavoli Tematici di zona:
I. area minori e responsabilità familiari – adolescenza e giovani;
II. area adulti (dipendenze e disagio psichico, disabilità, immigrazione-povertà);
III. area anziani.
Art. 7 c: I Tavoli di coordinamento provinciale
Sono istituiti i seguenti tavoli di coordinamento provinciale:
Tavolo di coordinamento | Composizione | Obiettivi |
Xxxxxx politico di coordinamento provinciale | Assessore ai Servizi Sociali della Provincia, Assessori ai servizi sociali e/o Sindaci dei Comuni capofila (in alternativa, Presidenti Comitati di Distretto), Direttore Generale Ausl | Svolge un ruolo di regia complessiva sulle scelte politiche del territorio e concerta rispetto ai temi a valenza provinciale |
Tavolo tecnico di coordinamento degli Uffici di Piano | Referenti dell’Ufficio di Piano sociale provinciale1, Referenti degli Uffici di Piano distrettuali | Svolge un ruolo di raccordo metodologico e di confronto rispetto ai processi di elaborazione, realizzazione e monitoraggio/valutazione dei Piani |
Tavoli tecnici di coordinamento per area tematica: Area Adulti, Area Responsabilità familiari, Infanzia, Adolescenza, Giovani, Area Anziani | Per la Provincia: - Referente d’area tematica - Promotore sociale Piani di zona - Referente Osservatorio Provinciale Politiche Sociali Per le zone: - Coordinatore Ufficio di Piano di zona - Coordinatore macro area tematica - Coordinatori eventuali sottogruppi tematici | Svolgono un ruolo di: - Supporto al monitoraggio dei progetti; - Confronto rispetto all’analisi dell’evoluzione dei bisogni; - Presentazione e discussione di “buone prassi” su tematiche specifiche; - approfondimenti specifici. |
Art. 8
Funzioni di monitoraggio e valutazione
Per ogni anno di vigenza del piano, in prossimità della realizzazione del programma attuativo dell’anno successivo, è necessario procedere ad un monitoraggio e ad una valutazione in itinere del piano, realizzata secondo i criteri e le modalità metodologiche che saranno dettagliate dalla Regione. Tali operazioni consentiranno di trarre le indispensabili informazioni e valutazioni per redigere il programma attuativo sulla scorta di
1 L’Ufficio di Piano Sociale Provinciale è composto dai referenti tecnici dell’Assessorato al Coordinamento Servizi Sociali e Sanitari della Provincia di Parma e svolge un ruolo di supporto al tavolo politico di coordinamento provinciale e degli Uffici di Piano distrettuali.
quanto realizzato dalla zona sociale, in attuazione dei piani di zona. Analogamente, a conclusione del triennio si procederà ad una valutazione ex post del piano di zona, funzionale a fornire suggerimenti per le strategie programmatorie della successiva edizione del piano.
Art. 9 Procedimento di arbitrato
Le vertenze che dovessero sorgere fra le Parti che sottoscrivono l’Accordo di programma e che non possano essere risolte in via amministrativa, saranno definite da un Collegio di tre arbitri, di cui uno nominato dal Tribunale di Parma, con funzione di Presidente ed uno ciascuno in rappresentanza delle Parti. Il Collegio in questione deciderà secondo legge.
Art. 10 Durata
L’Accordo di Programma Integrativo ha durata annuale a decorrere dalla sottoscrizione e comunque fino al 31 dicembre 2008. La predisposizione di successivi Programmi attuativi annuali, renderà necessaria la sottoscrizione di Accordi di programma integrativi al presente accordo.
Art. 11 Pubblicazione
Il Comune capofila del Piano trasmetterà alla Regione Xxxxxx-Romagna il Programma attuativo 2007, corredato dal presente Accordo di programma entro i termini concordati con la Regione stessa per l’approvazione del Piano di Zona, per la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Xxxxxx-Romagna.
In fede ed a piena conferma di quanto sopra, le parti si sottoscrivono come segue:
ENTE | LEGALE RAPPRESENTANTE | FIRMA |
PROVINCIA DI PARMA | XXXXXXXX XXXXXXXXXX | |
COMUNE DI BUSSETO | XXXX XXXXXXX | |
COMUNE DI FIDENZA | XXXXXXXX XXXXX | |
COMUNE DI FONTANELLATO | XXXXX XXXXXX XXXXXXXXX | |
COMUNE DI FONTEVIVO | XXXXXXXXXXXX XXXXXX | |
COMUNE DI NOCETO | XXXXX XXXXX | |
COMUNE DI ROCCABIANCA | XXXXXXX XXXXXXXXXXX | |
COMUNE DI SALSOMAGGIORE TERME | XXXXXXX XXXXXXXX | |
COMUNE DI SAN SECONDO PARMENSE | XXXXXXX XXXXXXXXXX | |
COMUNE DI SISSA | XXXXXX XXXXXX | |
COMUNE DI SORAGNA | XXXXXXXX XXXXXXXXX | |
COMUNE DI TRECASALI | XXXXXX XXXXXXXX | |
UNIONE CIVICA “TERRE DEL PO” | XXXXXX XXXXX | |
AZIENDA U.S.L. DI PARMA | XXXXX XXXXXXXXX |