AVVISO PUBBLICO
AZIENDA REGIONALE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO DELLA TOSCANA
AVVISO PUBBLICO
Fondo di sostegno e Coesione (FSC) per il finanziamento di progetti di orientamento verso l'Università in una prospettiva connessa all’uscita nel mondo del lavoro ed alle specificità del tessuto economico produttivo regionale, realizzati con particolare attenzione alle realtà dove è minore la prosecuzione degli studi dopo la scuola secondaria superiore.
Risorse disponibili | € 701.027,00 |
Beneficiari | Associazioni temporanee di scopo (ATS) costituite o costituende tra almeno 1 organismo formativo accreditato ai sensi della DGR 1407/2016 e ss.mm.ii. o che si impegni ad accreditarsi entro la data di avvio del progetto; almeno 2 soggetti tra i seguenti: Università pubbliche statali e non statali riconosciute dal MIUR, con sede legale e/o almeno una sede operativa (da intendersi come sede amministrativa e formativa) in Toscana; Istituti di istruzione universitaria a ordinamento speciale e Istituzioni di formazione e ricerca avanzata, ivi inclusi i soggetti di cui all’art. 74 DPR 382/80, con sede legale e/o almeno una sede operativa in Toscana. |
Destinatari | Studentesse e studenti degli ultimi anni delle scuole secondarie di secondo grado presenti nel territorio toscano in particolare iscritti alle ultime classi IV e V e III |
ART. 1 - RIFERIMENTI NORMATIVI
L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana (d’ora in avanti ARDSU Toscana), adotta il presente Avviso in coerenza ed attuazione:
• del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17/12/2013 che reca disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo
rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
• del Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17/12/2013 relativo al FSE e recante abrogazione del precedente Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio;
• del Programma Operativo Regionale FSE 2014-2020 della Toscana adottato con Decisione della Commissione C(2014) n. 9913/2014 e modificato con Decisione della Commissione C(2018) n. 5127 del 26/07/2018 e successivamente con Decisione di
Esecuzione C(2019) n. 5636 del 24 luglio 2019;
• della Deliberazione della Giunta Regionale n. 17 del 12 gennaio 2015 con la quale è stato preso atto del testo del Programma Operativo Regionale FSE 2014-2020 così come approvato dalla Commissione Europea con la sopra citata decisione;
• della Delibera di Giunta Regionale n. 1004 del 18 settembre 2018 con la quale si prende atto della Decisione della Commissione C(2018) n. 5127 del 26/07/2018 che approva la riprogrammazione del POR FSE 2014/2020;
• dell’Accordo di partenariato 2014-2020, adottato il 29/10/2014 dalla Commissione Europea e successivamente modificato con decisioni del 8 febbraio 2018 e del 20 gennaio 2020;
• della Decisione della Commissione C(2020) n. 5779 del 20 agosto 2020 che approva la riprogrammazione del Por Fse 2014-2020 a seguito dell’emergenza Covid-19;
• della Delibera della Giunta Regionale n.1205 del 07/09/2020 con la quale è stato preso atto del testo del Programma Operativo Regionale FSE 2014-2020 così come modificato e approvato dalla Commissione Europea con la Decisione n. 5779 del 20/08/2020;
• della Delibera della Giunta regionale n. 197 del 02/03/2015 con il quale è stato approvato il Provvedimento Attuativo di Dettaglio (PAD) del Programma Operativo Regionale ICO FSE 2014-2020, come da ultimo modificato dalla Deliberazione della
Giunta Regionale n. 1474 del 19 dicembre 2022 nel quale all’ARDSU Toscana in qualità di organismo intermedio è demandata come linea d’intervento tra le altre l’attività di orientamento verso l’Università, nella scelta dei corsi post laurea e all’uscita dall’Università, attività C.2.1.1.a);
• dei criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del FSE nella programmazione 2014/2020 approvati dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 08/05/2015 come da ultimo modificati dal Comitato di Sorveglianza del 09/11/2021;
• della Decisione di Giunta Regionale n. 4 del 19/12/2016, come da ultimo modificata dalla Decisione di Giunta n. 4 del 29/11/2021, che approva il Sistema di Gestione e
Controllo del POR FSE 2014-2020 e che, in particolare attraverso le procedure previste per la selezione e la gestione delle operazioni, adotta misure antifrode come previsto dall’art 125 § 4 del Reg (UE) 1303/2013;
• della Decisione di Giunta Regionale n.4 del 07/04/2014 con la quale sono state approvate le “Direttive per la definizione della procedura di approvazione dei bandi per l’erogazione di finanziamenti”;
• del D.P.R. n. 22 del 5/02/2018 recante il Regolamento sui criteri sull'ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020 e s.m.i;
• della Decisione di Giunta Regionale 2/03/2020, n. 8 avente ad oggetto “Regolamento (UE) n. 1304/2013. POR FSE 2014-2020. Indirizzi per l'accelerazione della spesa in vista del pieno utilizzo delle risorse del programma al 31/12/2023”;
• della D.G.R. 881 del 01/08/2022 di approvazione delle Procedure di gestione degli interventi formativi oggetto di sovvenzioni a valere sul POR FSE 2014-2020;
• del D.L. 30 aprile 2019, n. 34 (Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi), convertito in L. n.58/2019, che prevede, per i soggetti di cui all’art. 35, specifici obblighi di pubblicazione delle informazioni relative a sovvenzioni,
sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, nei propri siti internet o analoghi portali digitali e nella nota integrativa al bilancio di esercizio e nell'eventuale consolidato;
• dell’art. 68 ter, par. 1 del Regolamento (UE)1303/2013;
• della Circolare attuativa dell’Autorità di Gestione del POR FSE 2014-2020 del 03/05/2017 (Protocollo AOOGRT/224564/F.045.020.020);
• della sezione B, ed in particolare del § B.2.1, della D.G.R. 881/2022 per le attività formative;
• della LR 32/2002 “Testo unico in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro” e sue modifiche;
• del Regolamento di esecuzione della L.R. 32/2002 approvato con DGR n. 787 del 04/08/2003 ed emanato con Decreto del Presidente della Giunta (DPGR) 47/R 2003 e ss.mm.ii.;
• della Legge Regionale 7/01/2015, n. 1 (Disposizioni in materia di programmazione economica e finanziaria regionale e relative procedure contabili. Modifiche alla L.R. 20/2008);
• dell’Accordo di Delega tra la Regione Toscana e l’ARDSU Toscana per lo svolgimento delle funzioni di Organismo Intermedio del POR Toscana FSE 2014/2020 Obiettivo “Investimento a favore della crescita, dell’occupazione e del futuro dei giovani”
sottoscritto in data 16 novembre 2016;
• del Decreto Dirigenziale n. 14310 del 28/08/2019 del Settore Diritto allo Studio e Sostegno alla Ricerca della Regione Toscana “POR FSE 2014/20 – Approvazione addendum all’accordo di delega con ARDSU”;
• della Deliberazione 8 settembre 2022, n. 75 Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2023, con particolare riferimento al Progetto Regionale 13 "Città universitarie e sistema regionale della ricerca", obiettivo 1 “Aumentare il numero di persone con titolo di
studio terziario” e al Progetto regionale 20 GiovaniSì obiettivo 3 “Diritto allo studio e alta formazione”;
• della Delibera della Giunta Regionale n. 1407 del 27/12/2016 recante "Approvazione del disciplinare del "Sistema regionale di accreditamento degli organismi che svolgono attività di formazione - Requisiti e modalità per l'accreditamento degli organismi formativi
e modalità di verifica" (art. 71 Regolamento di esecuzione della L.R. del 26 luglio 2002,
n. 32)" e ss.mm.ii.;
• Delibera della Giunta Regionale n. 988 del 29/07/2019 che approva il nuovo disciplinare per l’attuazione del sistema regionale delle competenze previsto dal Regolamento di esecuzione della LR 32/2002.
• della Delibera della Giunta n. 855 del 9 luglio 2020 “Accordo tra Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ministero per il Sud e la Coesione territoriale - e la Regione Toscana: Riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del
comma 6 dell'articolo 242 del decreto legge 34/2020”, che destina ai fini dell’accordo l’ammontare complessivo di 264,7 milioni di euro di cui 96,6 milioni a valere sul POR FSE 2014-2020 della Toscana;
• dell’allegato D della citata DGR 855/2020 che indica il quadro degli interventi originato dalla deprogrammazione del POR FSE 2014/20 da finanziare mediante le risorse del
Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), mediante la richiesta al Governo di assegnazione di risorse FSC 2014/2020 aggiuntive da effettuarsi con delibera CIPE;
• del fatto che nel sopracitato allegato D “ nuovo piano sviluppo e coesione FSC – importi originati dalla deprogrammazione FSE” è inserito, nell’ambito del Diritto allo studio
universitario ed alta formazione, l’intervento “Orientamento verso l’Università” per un importo complessivo di 701.027,00 euro;
• della delibera CIPE n. 40/2020 di assegnazione delle risorse alla Regione Toscana a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) per il finanziamento degli interventi deprogrammati su POR FSE e riprogrammati su FSC a seguito della DGR 855/2020;
• della Delibera della Giunta n. 1294 del 18 settembre 2020 Nuovo piano sviluppo e coesione FSC – modello di gestione”;
• della Delibera n. 1381 del 9 novembre 2020 della Giunta Regionale della Toscana "Anticipazione Gestione nuovo Piano Sviluppo e Coesione FSC" con la quale si prevede che le misure FSC di cui alla DGR 855/2020 che siano ritenute coerenti con il POR FSE di
origine in ordine a beneficiari e criteri di valutazione possano essere attivate, nelle more dell'adozione degli atti che disciplineranno gli interventi nell'ambito del FSC, tenendo a riferimento, per le spese ammissibili e per i criteri di rendicontazione, le norme e gli strumenti che regolamentano gli interventi del POR FSE 2014/20;
• della Delibera CIPESS del 29 aprile 2021 n. 2 “Fondo sviluppo e coesione. Disposizioni quadro per il piano sviluppo e coesione. (G.U. 16-6-2021 Serie generale - n. 142);
• della Delibera CIPESS del 29 aprile 2021 n. 26 che approva la prima versione del Piano Sviluppo e Coesione FSC della Regione Toscana (G.U. 17-8-2021 Serie generale - n. 196);
• del d.lgs. 14 gennaio 2008, n. 21, recante norme per la definizione dei percorsi di orientamento all'istruzione universitaria, come modificato al comma 2 dell’art. 3, dal
decreto legge del 30 aprile 2022, n. 36, articolo 14, comma 6, convertito dalla legge 29 giugno 2022, n. 79, che prevede che il periodo in cui si inseriscono strutturalmente i percorsi di orientamento sia relativo agli ultimi “tre” invece che “due” anni di corso della scuola secondaria di secondo grado;
• del Regolamento (UE) 12 febbraio 2021, n. 2021/241, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, enucleando gli obiettivi generali e specifici del dispositivo nonché prevedendo, tra l’altro, il principio di addizionalità dello stesso rispetto al sostegno fornito
nell’ambito di altri programmi e strumenti dell’unione, per il quale i progetti di riforma e di investimento possono essere sostenuti da altri programmi e strumenti dell’unione, a condizione che tale sostegno non copra lo stesso costo;
• della Delibera della Giunta n. 614 del 30 maggio 2022 che approva gli Elementi essenziali per l’Avviso “Orientamento verso l’Università” Indirizzi ad ARDSU;
• del Progetto regionale Giovanisì;
ART. 2 – FINALITA’ GENERALI
L’Avviso si colloca nell'ambito del progetto regionale “Università e città universitarie” e di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani ed è finanziato dal Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC).
Con il presente Avviso la Regione Toscana, attraverso l'Organismo Intermedio dell'ARDSU Toscana, intende:
• favorire il conseguimento di titoli di studio terziari nei tempi previsti con migliori esiti
formativi da parte di una più ampia platea di giovani, con particolare attenzione a quelli provenienti da territori, istituti scolastici, contesti socio economici dove la prosecuzione degli studi a livello post secondario è minore e con particolare attenzione al superamento degli stereotipi di genere nella scelta dei percorsi universitari;
• migliorare l’occupabilità dei giovani che intraprendono percorsi di studio universitari, favorendone, tramite il supporto alla scelta universitaria, la successiva collocazione in posti di lavoro in linea con le competenze possedute e con le specificità economico produttive del territorio toscano;
• promuovere una governance condivisa del sistema regionale delle università, favorendo un migliore raccordo fra gli attori dell’alta formazione, della scuola e del sistema produttivo
xxxxxxx e contribuendo a creare le condizioni per favorire lo sviluppo e l’innovazione nell'ambito del sistema socio economico regionale, con particolare attenzione agli indirizzi della Smart Specialization Regionale, della strategia industria 4.0 e più in generale ai mutamenti del sistema produttivo regionale legati ai processi di transizione digitale ed ecologica.
Per il raggiungimento di tali finalità l’avviso intende finanziare progetti realizzati da un’ampia rete di soggetti universitari e organismi formativi che integrino diverse tipologie di intervento, come la realizzazione di percorsi di orientamento per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, di misure di formazione in materia di orientamento per docenti e personale dirigente delle stesse scuole, di comunicazione ed eventi pubblici. I progetti dovranno prevedere l’effettuazione degli interventi con riferimento all’intero territorio regionale con particolare attenzione ai territori marginali e/o più distanti dalle città universitarie ed ai contesti socio economici dove minore è il tasso di prosecuzione degli studi dopo la scuola secondaria superiore di secondo grado. I progetti dovranno essere attivati in stretta sinergia con l’attività di “orientamento attivo nella transizione scuola-università” svolta dagli atenei toscani al fine di evitare sovrapposizioni di interventi rivolti ai medesimi destinatari e alle medesime scuole e di raggiungere la tipologia di istituti dove è minore la prosecuzione di studi
post diploma, con particolare riferimento a quelli più periferici e non coinvolti nell’autonoma attività orientativa delle Università, in un’ottica di intervento integrativo e addizionale che incoraggi il passaggio dalla scuola secondaria superiore all’università, riduca gli abbandoni universitari e contribuisca all’aumento del numero dei laureati.
Ai fini del presente avviso, le proposte progettuali devono prevedere la realizzazione di più tipologie di azioni in una logica di filiera ed adottare pertanto un approccio integrato che valorizzi le relazioni fra università, imprese, organismi formativi e scuole.
Sarà attivata una Cabina di Regia costituita da referenti della Regione, dell'ARDSU Toscana e dai soggetti attuatori dei progetti che verranno finanziati sul presente avviso e che saranno tenuti a parteciparvi.
Alla Cabina potranno essere invitati a partecipare rappresentanti delle Università e degli Istituti universitari toscani, rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale e del mondo delle imprese e l’IRPET.
La Cabina coordinata dalla Regione dovrà:
− garantire il monitoraggio in itinere sullo stato di attuazione dei progetti finanziati;
− favorire la messa in comune e il coordinamento delle attività e dei risultati;
− alimentare il flusso informativo fra i diversi attori coinvolti sul territorio sui temi dell’orientamento in modo da favorire una governance condivisa.
La Cabina di Regia potrà avanzare proposte, anche sulla base degli studi già disponibili presso le università coinvolte o realizzati ad hoc nell’ambito del progetto, in merito all’individuazione degli ambiti disciplinari e sui collegati ambiti applicativi sui quali proporre testimonianze e attività di informazione nelle scuole.
La Cabina di Regia avrà il ruolo di promuovere il collegamento delle attività di orientamento realizzate nell’ambito dei progetti finanziati sul presente bando con le autonome iniziative portate avanti dalle Università regionali coinvolte, al fine di evitare sovrapposizioni di interventi e di favorire un’azione sinergica e capillare sul territorio che miri al raggiungimento della comune finalità, coinvolgendo il maggior numero di studenti e scuole superiori.
ART. 3 – TIPOLOGIA DI ATTIVITA’ AMMISSIBILE
Risorse disponibili: euro 701.027,00.
Obiettivo dell’intervento: progetti di orientamento verso l’università, in una prospettiva connessa all’uscita nel mondo del lavoro.
Nello specifico verranno finanziati progetti di orientamento che prevedano azioni integrate fra loro, finalizzate ad orientare i giovani verso la scelta universitaria.
Beneficiari: Università, Istituti universitari ed organismi formativi in associazione fra loro (come puntualmente definito nell'articolo 4)
Destinatari: Studentesse e studenti degli ultimi anni delle scuole secondarie di secondo grado presenti nel territorio toscano, in particolare delle classi IV e V e III e con specifica attenzione alle zone periferiche.
Copertura geografica: territorio della regione Toscana.
Modalità di rendicontazione: Tasso forfettario fino al 40% dei costi diretti per il personale a copertura degli altri costi del progetto di cui alla DGR 881/2022 sezione B, paragrafo B 2.1.
Nello specifico i costi diretti di personale da rendicontare a costi reali sono i seguenti:
B.2 REALIZZAZIONE
B.2.1 DOCENZA/ORIENTAMENTO
- B.2.1.1 Docenti junior interni
- B.2.1.2 Docenti senior interni
- B.2.1.4 Docenti junior esterni (fascia B)
- B.2.1.5 Docenti senior esterni (fascia A)
- B.2.1.10 Orientatori interni
- B.2.1.11 Orientatori esterni
B.2.3 PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO
- B.2.3.1 Personale amministrativo esterno
- B.2.3.6 Personale amministrativo interno
- B.2.3.7 Personale tecnico professionale interno
B.2.11 RENDICONTAZIONE
- B.2.11.1 Rendicontatore interno
- B.2.11.2 Rendicontatore esterno
B.3 DIFFUSIONE
- B.3.1 Verifica finale
- B.3.2 Elaborazione reports e studi
- B.3.3 Manifestazioni conclusive
B.4 DIREZIONE PROGETTO E VALUTAZIONE
- B.4.5 Coordinatori interni
- B.4.6 Coordinatori esterni
- B.4.7 Consulenti /ricercatori
- B.4.11 Valutatori interni
- B.4.12 Valutatori esterni
Nelle voci suindicate possono essere valorizzati esclusivamente i costi di personale interno ed esterno, relativi a retribuzioni e compensi (escluse spese quali, ad esempio, vitto, viaggio, alloggio).
Il costo totale del progetto è, pertanto, dato dalla somma di
B (costi diretti di personale)
+
E (altri costi forfettari = 40% di B).
ART. 4 – SOGGETTI AMMESSI ALLA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI
I progetti devono essere presentati da un’associazione temporanea di scopo (ATS) costituita, o da costituire a finanziamento approvato, composta dai seguenti soggetti:
• almeno 1 organismo formativo accreditato ai sensi della D.G.R. 1407/2016 e ss.mm.ii. o che
si impegni ad accreditarsi entro la data di avvio delle attività;
• almeno 2 soggetti tra i seguenti:
Università pubbliche statali, Università non statali riconosciute dal MIUR, con sede legale e/o almeno una sede operativa (da intendersi come sede amministrativa e formativa) in Toscana, Istituti di istruzione universitaria a ordinamento speciale e Istituzioni di formazione e ricerca avanzata, ivi inclusi i soggetti di cui all’art. 74 DPR 382/80, con sede legale e/o almeno una sede operativa (da intendersi come sede amministrativa e formativa) in Toscana.
La sede operativa in Toscana deve essere effettivamente attiva entro la data di sottoscrizione della Convenzione di cui al successivo articolo 13, pena la revoca del finanziamento.
Il capofila dell’ATS deve essere un organismo formativo accreditato ai sensi della DGR 1407/2016 e ss.mm.ii. o che si impegni ad accreditarsi entro la data di avvio delle attività.
Ogni soggetto può partecipare ad un'unica ATS e presentare un unico progetto.
Nel caso di ATS da costituire, tutti i soggetti partner devono impegnarsi, mediante lettera di intenti, a costituire l’associazione temporanea in caso di assegnazione del finanziamento, indicando il soggetto capofila e i ruoli e le responsabilità di ciascun partner (si veda allegato 5).
La delega a terzi ai sensi della D.G.R. n. 881/2022 deve essere espressamente prevista nel progetto ed è subordinata all’autorizzazione di ARDSU Toscana; a tal fine la necessità della stessa deve essere chiaramente indicata e motivata in fase di candidatura (si veda allegato 6). La delega può essere autorizzata solo per le attività di progettazione e docenza/orientamento purché si tratti di casi eccezionali e debitamente motivati ed alle seguenti condizioni:
− che si tratti di apporti integrativi e specialistici di cui i beneficiari non dispongono in
maniera diretta;
− che la prestazione abbia carattere di occasionalità;
− che si tratti di specifiche competenze non reperibili con singolo incarico a persona fisica;
− che l’importo previsto delle attività delegate non superi complessivamente un terzo del costo totale previsto del progetto.
Per le procedure di affidamento a terzi e per tutte le altre informazioni inerenti la disciplina di dettaglio della delega si rimanda a quanto previsto nella DGR 881/2022 (sez. A1 – punto b.1 “Attività caratteristica del progetto – Delega”; sez. A1 – punto c “procedure e fasce finanziarie per l’affidamento a terzi”), che approva le procedure di gestione degli interventi formativi oggetto di sovvenzioni a valere sul POR FSE 2014-2020.
ART. 5 - RISORSE DISPONIBILI, VINCOLI FINANZIARI E PARAMETRI DI COSTO
Per l’attuazione del presente avviso è disponibile un finanziamento complessivo pari ad euro 701.027,00 che trova copertura finanziaria nel piano FSC sul capitolo a titolarità del Settore per il Diritto allo Studio e sostegno alla ricerca destinato al trasferimento a ARDSU Toscana.
I progetti verranno finanziati solo nella loro intera determinazione, nel rispetto della graduatoria di cui all’articolo 12 e delle risorse disponibili per un importo non superiore ad euro 701.027,00
Le proposte progettuali, a pena di esclusione, devono essere corredate da:
− un piano economico di dettaglio (PED) riepilogativo per l'intero progetto;
− singoli piani economici di dettaglio (PED) per ciascuna delle azioni indicate al successivo articolo 9
I piani economici di dettaglio (PED) devono essere redatti secondo le voci di spesa e le modalità individuate al precedente articolo 3 puntualmente riportate nell’allegato 3 al presente avviso ai sensi di quanto previsto dalla DGR 881/2022, la quale stabilisce anche le tipologie di spese ammissibili per la realizzazione delle attività ed i massimali di costo per le risorse professionali.
ART. 6– SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande di finanziamento possono essere presentate secondo la modalità definita indicata al successivo articolo 7 utilizzando la documentazione richiesta come definita dal successivo articolo 8 a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso sul BURT ed entro il termine perentorio a pena di esclusione del 14 aprile 2023 ore 23.59.
L'ARDSU Toscana si riserva la possibilità di sospendere o revocare l'avviso in ogni momento della procedura.
ART. 7 – MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
La domanda e la documentazione allegata prevista dall’avviso deve essere trasmessa tramite l’applicazione “Formulario di presentazione dei progetti FSE on line” previa registrazione al Sistema Informativo FSE all’indirizzo xxxxx://xxx.xxxx.xxxxxxx.xx/xxx0.
Se un soggetto non è registrato è necessario compilare la sezione "Inserimento dati per richiesta accesso" disponibile direttamente al primo accesso al suindicato indirizzo web del Sistema Informativo.
Le richieste di nuovi accessi al Sistema Informativo FSE devono essere presentate con almeno 10 giorni lavorativi di anticipo rispetto alle scadenze degli Avvisi. Oltre tale termine non sarà garantita una risposta entro la scadenza dell'avviso.
La domanda ed i documenti indicati puntualmente nell’art 8 del presente avviso devono essere inseriti nell’applicazione “Formulario di presentazione dei progetti FSE on line” secondo le indicazioni fornite in allegato a.
Tutti i documenti devono essere in formato pdf.
La trasmissione della domanda dovrà essere effettuata dal Rappresentante legale del soggetto proponente cui verrà attribuita la responsabilità di quanto presentato.
Il soggetto che ha trasmesso la domanda tramite l’applicazione “Formulario di presentazione dei progetti FSE on line” è in grado di verificare, accedendo alla stessa, l'avvenuta protocollazione da parte di Regione Toscana.
Non si dovrà procedere all’inoltro dell’istanza in forma cartacea ai sensi dell’art. 45 del d.lgs. 82/2005 e successive modifiche.
ART. 8 – DOCUMENTI DA PRESENTARE
Per la presentazione di un progetto occorre:
- compilare il formulario on line nel DB FSE
- allegare in upload al formulario on line la seguente documentazione utilizzando i format allegati al presente avviso:
• Allegato n. 1 – domanda di finanziamento in bollo esclusi soggetti esentati per legge
• Allegato n. 2 – formulario descrittivo di progetto
• Allegato n. 3- scheda PED riepilogativa dell’intero progetto e singole schede PED per ciascuna azione di cui all'articolo 9
• Allegato n. 4 – dichiarazione carichi pendenti
• Atto costitutivo dell’ATS, se costituita o, in alternativa se costituenda, la dichiarazione di
intenti – allegato n. 5 - da cui risulti l’impegno alla costituzione in caso di approvazione del progetto e l’indicazione del capofila
• Allegato n. 6 – delega a terzi (da utilizzare in caso di delega)
• Copia chiara e leggibile della carta di identità dei soggetti firmatari in corso di validità (non necessaria se i documenti sono firmati in digitale)
Il formulario descrittivo di progetto (allegato n. 2) ed i PED delle singole azioni (allegato n. 3) devono essere presentati con pagine numerate progressivamente.
I modelli degli allegati 1, 2, 3, 4, 5, 6 da utilizzare per la presentazione della domanda di finanziamento sono scaricabili all’indirizzo: xxx.xxx.xxxxxxx.xx
La domanda di finanziamento (allegato 1) e gli altri allegati (2,3,4,5,6) devono essere presentati utilizzando gli appositi moduli sopra indicati.
Ciascun allegato, presentato in formato pdf, deve essere sottoscritto in una delle seguenti modalità:
− firma autografa e scansione della documentazione stessa, per ogni soggetto è
necessaria la firma del responsabile sulla documentazione (domanda, formulario descrittivo e altre dichiarazioni necessarie) con allegata scansione di un documento di identità in corso di validità di tutti i soggetti sottoscrittori ai sensi del DPR 445/2000
− firma digitale (o firma elettronica qualificata), in formato CAdES (file con estensione p7m) e PAdES (file con estensione pdf): per ogni soggetto è necessaria la firma digitale del responsabile sulla documentazione (domanda, formulario descrittivo e altre dichiarazioni necessarie).
Si precisa che, secondo quanto stabilito dalla normativa recata dal D.P.R. 68/2005 e dal decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (c.d. “Codice dell’amministrazione digitale”) e ss.mm.ii. i servizi di rilascio della firma digitale possono essere esercitati esclusivamente dai gestori accreditati presso l’Agenzia per l’Italia Digitale che pubblica i relativi albi sul suo sito internet xxxx://xxx.xxxx.xxx.xx/, alla pagina “prestatori di servizi fiduciari attivi in Italia”.
Per quanto concerne la domanda di finanziamento (allegato n. 1) in entrambe le ipotesi di sottoscrizione deve esservi apposta (ed annullata) la marca da bollo da euro 16,00, pagabile anche direttamente attraverso l’apposita funzione presente nel sistema on-line di presentazione del formulario.
In caso di esenzione dal pagamento del bollo deve essere indicata la normativa in base alla quale si è esenti.
La documentazione di cui agli allegati n. 1,2,3 deve essere sottoscritta (con una delle modalità sopra indicate) dal legale rappresentante del soggetto capofila, nel caso di associazione già
costituita, o dai legali rappresentanti di tutti i soggetti partner, nel caso di associazione costituenda.
Per quanto concerne l’allegato n. 4 – dichiarazioni carichi pendenti – devono essere rese singolarmente e sottoscritte, in una delle modalità sopra indicate, da ciascun soggetto proponente ovvero dal capofila e da ogni singolo partner.
L’atto costitutivo dell’ATS o, se costituenda, la dichiarazione di intenti, da cui risulti l’impegno alla costituzione in caso di approvazione del progetto, allegato 5 - deve essere firmata in una delle due modalità precedentemente descritte da parte di tutti i legali rappresentanti dei soggetti partner e del capofila.
L’allegato 6 – delega a terzi da presentarsi esclusivamente se è prevista la delega, deve essere sottoscritto (con una delle modalità sopra indicate) dal legale rappresentante del soggetto capofila mandatario, nel caso di associazione già costituita o costituenda.
ART. 9– DEFINIZIONI E SPECIFICHE MODALITA’ ATTUATIVE
La proposta progettuale deve prevedere una durata complessiva non inferiore ai 18 mesi continuativi e non superiore ai 24 mesi continuativi a decorrere dalla data di stipula della convenzione, che rappresenta la data formale di avvio del progetto. Il progetto deve in ogni caso concludersi entro la data del 30 giugno 2025.
Il progetto deve essere avviato successivamente alla stipula della convenzione di cui all’articolo 13 e comunque non oltre 60 giorni dalla stessa.
Il mancato avvio entro i termini potrà comportare la revoca del finanziamento.
I progetti da finanziare dovranno sviluppare un insieme di azioni coordinate finalizzate a facilitare gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado nella scelta consapevole verso l'Università in una prospettiva di uscita ed inserimento nel mercato del lavoro. I progetti dovranno pertanto comprendere tutte le tipologie di azione indicate di seguito, prevedendo un piano di monitoraggio in itinere ed ex post. Le seguenti azioni potranno essere realizzate contestualmente durante tutta la durata del progetto. Non esiste obbligo di svolgimento delle stesse rispetto all’ordine cronologico di elencazione.
1) Attività di analisi, studio e ricerca sulle competenze di alta formazione di livello universitario più richieste dal sistema produttivo regionale, con particolare riferimento ai settori emergenti legati a nuove tecnologie ed a nuovi paradigmi organizzativi ed ai cambiamenti in atto nella società;
Questo intervento prevede la realizzazione di studi sui fabbisogni e gli sbocchi professionali presenti nel contesto regionale e relativi a figure/competenze professionali di livello medio- alto, per la cui formazione è richiesto un percorso universitario.
Dovranno essere prodotti documenti finali sugli studi e sugli approfondimenti effettuati.
Si sottolinea che questa azione non è da considerarsi strettamente propedeutica allo svolgimento delle altre azioni previste, ma ha una sua autonomia sia in termini di tempo (cronoprogramma) che in termini di contenuto e risultato. Tale azione potrà riguardare tutto l’arco temporale di durata del progetto, nonché prevedere degli step intermedi nel corso dello stesso periodo. Le altre azioni di orientamento possono beneficiare dei risultati anche intermedi di tale studio.
⇒ Caratteristiche minime di realizzazione
• L’indagine preliminare sui fabbisogni professionali di livello medio-alto, per i quali è richiesto un titolo universitario dovrà essere condotta sull'intero territorio regionale;
• Approfondimento analitico su almeno 3 settori produttivi regionali interessati dai mutamenti legati ai processi di transizione digitale e ecologica;
2) Percorsi di orientamento verso la scelta degli studi universitari in stretta connessione con il sistema produttivo regionale, rivolti a studentesse e studenti delle classi IV, V e III delle scuole secondarie di secondo grado, con particolare attenzione alle zone periferiche del territorio regionale ed alle tipologie di scuole dalle quali meno frequentemente i diplomati accedono ai percorsi universitari;
I percorsi di orientamento dovranno prevedere attività laboratoriali, realizzate da orientatori esperti affiancati da giovani laureati, nelle quali realizzare percorsi di autoconsapevolezza volti ad accompagnare gli studenti nella definizione, a partire dalle loro attitudini e aspettative, degli orientamenti individuali e delle loro vocazioni e fornire gli strumenti utili per una scelta ponderata ed informata dei propri percorsi di studio post diploma anche in relazione ai successivi sbocchi occupazionali. In tale contesto saranno fornite e discusse informazioni sul tessuto produttivo toscano e sulle vocazioni economiche presenti nelle varie aree e sui mutamenti in atto nel sistema produttivo e sociale anche attraverso momenti di confronto con testimoni del mondo imprenditoriale e delle professioni.
Nell’ambito delle attività laboratoriali dovrà essere garantita adeguata informazione sulle possibilità di supporto economico offerte dal sistema del Diritto allo Studio Universitario e sui servizi disponibili a supporto degli studenti universitari.
Nell’ambito di tali percorsi orientativi dovrà anche essere presentato ed offerto agli studenti un pacchetto di incontri brevi su tematiche emergenti (esempio: digitalizzazione e intelligenza artificiale, digital humanities, cybersecurity, industria 4.0, energie rinnovabili ed economia
circolare, sostenibilità ambientale, trasformazioni sociali in atto, ecc.) che potranno essere seguiti dagli studenti, a scelta, sulla base dei propri interessi ed attitudini. Gli incontri tematici brevi – promossi dalle Istituzioni universitarie partner – dovranno essere preferibilmente tenuti da giovani ricercatori, dottorandi, assegnisti, rappresentanti di spin-off e imprese innovative che potranno presentare i temi emergenti, ma anche le proprie dirette esperienze, i percorsi di studio e lavoro intrapresi ecc. Particolare attenzione dovrà essere riservata alla parità di genere ed al superamento di stereotipi che possano condizionare la libera scelta del percorso di studio da intraprendere, con una particolare attenzione alle discipline ed ai percorsi di studio STEM.
⇒ Caratteristiche minime di realizzazione
• Coinvolgimento di almeno 500 classi III, IV e V, garantendo una omogenea distribuzione sull'intero territorio regionale con particolare attenzione alle zone periferiche, e
riguardante la massima varietà di indirizzi di studio (licei, istituti tecnici, professionali, ecc.) con particolare riferimento agli istituti dove è minore la prosecuzione di studi; la realizzazione dei percorsi dovrà avere una coerente articolazione temporale nell’arco di tutta la durata del progetto ed essere svolta in modo da assicurare la massima copertura di Scuole e studenti, evitando sovrapposizioni con gli interventi di orientamento svolti in autonomia dalle Università toscane.
• Percorsi di durata complessiva minima di 6 ore per ogni studente destinatario coinvolto.
3) Interventi formativi rivolti ai docenti e alle funzioni strumentali delle scuole superiori di secondo grado sui temi dell'orientamento in uscita dal percorso scolastico in stretta connessione con il sistema produttivo regionale.
Le proposte progettuali dovranno prevedere anche l’offerta di un pacchetto di brevi incontri di approfondimento, rivolti a docenti e/o altre figure responsabili dell'orientamento delle scuole secondarie di secondo grado coinvolte, realizzati con metodologia prevalentemente laboratoriale, con l'obiettivo di fornire, strumenti conoscitivi sul tessuto produttivo regionale, sui fabbisogni formativi delle imprese nonché sulle tematiche emergenti di rilievo per il mercato del lavoro (esempio: digitalizzazione e intelligenza artificiale, digital humanities, cybersecurity, industria 4.0, energie rinnovabili ed economia circolare, sostenibilità ambientale, trasformazioni sociali in atto, ecc.). Gli interventi formativi dovranno infine offrire un quadro aggiornato dei percorsi di studio, universitari e non, che gli studenti possono intraprendere dopo il diploma, come anche degli strumenti di supporto agli studenti meritevoli e privi di mezzi (DSU e altre opportunità). Gli interventi formativi potranno anche riguardare tematiche complementari o integrative delle attività di formazione eventualmente già finanziate nell'ambito del PNRR.
⇒ Caratteristiche minime di realizzazione
• Percorsi informativi di almeno 8 ore per ciascun docente o per le funzioni strumentali;
• Coinvolgimento di almeno 120 soggetti, garantendo sia una omogenea distribuzione sull'intero territorio regionale, con particolare attenzione alle zone periferiche, che il
coinvolgimento di ogni tipologia di scuola superiore; la realizzazione dei moduli dovrà avere una coerente articolazione temporale nell’arco di tutta la durata del progetto.
4) Eventi pubblici regionali di orientamento e comunicazione
Dovranno essere realizzati eventi pubblici di orientamento e iniziative di comunicazione rivolte alle classi IV, V e III delle scuole secondarie di secondo livello, con particolare attenzione alle scuole situate in zone periferiche del territorio toscano, che si configureranno come occasioni di conoscenza e confronto diretto tra studenti, università e sistema produttivo economico, prevedendo momenti individuali e di gruppo, per accompagnare lo studente verso un'esperienza di contatto con il mondo del lavoro in Toscana.
Gli eventi potranno avere carattere regionale e prevedere la presenza di un numero significativo di partecipanti, ma potranno anche essere organizzati per piccoli numeri e replicati in modo diffuso sul territorio. Nell’ambito di tali interventi dovrà essere data ampia diffusione ai servizi e al supporto economico offerti dal sistema del Diritto allo Studio Universitario e potranno essere coinvolte testimonianze di imprese ed altri attori del sistema produttivo.
⇒ Caratteristiche minime di realizzazione
• Realizzazione di eventi a carattere regionale o di eventi organizzati per piccoli numeri replicati in modo diffuso sul territorio regionale che coinvolgano complessivamente
almeno 1500 studenti, riguardanti attività di orientamento e iniziative di comunicazione per le classi IV, V e III delle scuole superiori.
Le proposte progettuali, a pena di esclusione, devono essere corredate da:
− un piano economico di dettaglio (PED) riepilogativo per l'intero progetto;
− singoli piani economici di dettaglio (PED) per ciascuna delle azioni indicate nel presente articolo.
ART. 10 – AMMISSIBILITA’
L'istruttoria di ammissibilità sulle domande di finanziamento viene eseguita a cura dell'ARDSU Toscana.
Le proposte progettuali pervenute sono ritenute ammissibili alla valutazione se:
• pervenute entro il termine indicato nell’articolo 6 dell’avviso;
• presentate da soggetti attuatori ammissibili ai sensi degli articoli 3 e 4;
• presentate utilizzando l’apposito formulario on line e la modulistica allegata al presente avviso ai sensi dell’articolo 8;
• coerenti con la tipologia dei destinatari e di azioni degli Assi di riferimento e con le specificità indicate nell’art. 3 per ogni tipologia di attività.
• contenenti interventi ammissibili ai sensi dell’articolo 9;
• sottoscritte dal legale rappresentante del soggetto attuatore o da persona che abbia legittimità ad impegnare verso l’esterno l’ente di appartenenza in forza di procura o
altro documento equivalente (allegarne copia);
• complete della documentazione necessaria, delle dichiarazioni e sottoscrizioni indicate nell’articolo 8;
• il soggetto proponente non abbia messo in pratica atti, xxxxx o comportamenti discriminatori ai sensi degli artt. 25 e 26 del Decreto legislativo 198/2006 “Codice delle
pari opportunità tra uomo e donna ai sensi dell’articolo 6 della legge 28 novembre 2005
n. 246”, accertati da parte della direzione provinciale del lavoro territorialmente competente.
Non deve essere inoltrata alcuna proposta progettuale in forma cartacea ai sensi dell'art. 45 del d.lgs. 82/2005 e ss.mm.ii..
Eventuali irregolarità formali/documentali dovranno essere integrate, su richiesta di ARDSU nel termine massimo 15 giorni lavorativi dalla richiesta, pena l’esclusione del progetto.
E’ facoltà di ARDSU Toscana richiedere chiarimenti sui progetti presentati e/o sulla documentazione a corredo del progetto. Le domande ritenute ammissibili sono sottoposte a successiva valutazione tecnica, ai sensi dell'articolo 11.
Non saranno effettuate comunicazioni individuali.
La pubblicazione della graduatoria sul B.U.R.T. vale come notifica per tutti i soggetti richiedenti.
ART. 11 – VALUTAZIONE
Le operazioni di valutazione sono effettuate sulle proposte progettuali ritenute ammissibili da un nucleo di valutazione/commissione composto da persone esperte in materia appositamente nominata dal Dirigente Responsabile dell'ARDSU Toscana con propria determinazione assunta dopo il termine di scadenza per la presentazione delle domande di cui all'articolo 6.
E’ facoltà di ARDSU, su proposta del nucleo di valutazione, richiedere chiarimenti e/o integrazioni sui progetti, prescrivendo il termine, non superiore a 15 giorni, entro il quale il soggetto proponente è tenuto a presentare i chiarimenti e/o le integrazioni.
In caso di mancato rispetto di tale termine o in caso di mancata presentazione della documentazione richiesta, il nucleo procederà alla valutazione con la documentazione in proprio possesso.
I criteri di valutazione, con i relativi pesi, a cui dovrà attenersi il nucleo/commissione sono i seguenti:
A - Qualità, coerenza e congruenza della proposta progettuale (max 40 punti)
- Qualità della proposta in termini di chiarezza e completezza espositiva, adeguatezza dell'analisi di contesto e adeguato sviluppo dell'articolazione dell'intervento;
- Coerenza con le finalità dell’avviso e coerenza interna del progetto;
- Coerenza e correttezza del piano finanziario rispetto ai contenuti del progetto;
- Efficacia degli interventi proposti all'interno delle singole azioni, con particolare riferimento al numero, alla tipologia ed alla distribuzione territoriale delle scuole, dei docenti e delle classi coinvolti.
B - Innovazione/risultati attesi/sostenibilità/trasferibilità (max 30 punti)
- Innovatività della proposta in termini di metodologie attuative e strategie organizzative;
- Risultati attesi in termini di continuità degli effetti e stabilità dei percorsi attivati, esemplarità e trasferibilità dell'esperienza.
C - Soggetti coinvolti (max 15 punti)
-Qualità del partenariato in termini di ampiezza e rappresentatività, con particolare riferimento alla presenza nel partenariato di Università che nell'ambito della propria attività istituzionale rilascino titoli di laurea triennale;
- Quadro organizzativo del partenariato per l’attuazione del progetto (ruoli, compiti ecc.);
- Risorse umane disponibili: adeguatezza delle risorse messe a disposizione dai partner per la realizzazione del progetto, con riferimento anche al quadro delle risorse umane utilizzate per i singoli interventi (ricercatori, docenti universitari e formatori, esperti del mondo del lavoro, personale impiegato per realizzare i percorsi di orientamento rivolti agli studenti delle scuole come orientatori, giovani laureati per la realizzazione di momenti di confronto, ecc).
D - Priorità (max 15 punti)
- Parità di genere, pari opportunità e non discriminazione, con focus sulle misure di supporto rivolte al superamento delle situazioni di disagio con particolare attenzione ai soggetti diversamente abili;
- Collegamento/complementarietà con altre misure attivate, con risorse diverse dal FSE, dalla Regione, dalle scuole e dalle istituzioni universitarie nell’ambito del supporto all'integrazione fra scuola, alta formazione e lavoro con particolare attenzione alle iniziative di orientamento;
- Coerenza con gli indirizzi definiti dalla Giunta Regionale nell'ambito della Smart Specialization Strategy (DGR 1321/2022) e della strategia Industria 4.0 (Decisione Giunta regionale n. 9/2017).
Il punteggio massimo conseguibile è pari a 100 punti.
Il progetto è ammissibile se raggiunge un punteggio complessivo almeno pari a 65/100 e risulterà finanziabile solo nella intera determinazione, nel rispetto della graduatoria di cui al successivo articolo 12 e delle risorse disponibili di cui al precedente articolo 5.
Nell’allegato 7 all’avviso (griglia di valutazione), parte integrante e sostanziale dello stesso, sono dettagliati i sub-criteri in cui sono articolati i predetti criteri di valutazione con i relativi punteggi massimi previsti.
Al termine della valutazione e quindi dell’attribuzione dei punteggi a cura del nucleo di valutazione, ARDSU predispone la graduatoria dei progetti.
Il nucleo/la commissione di valutazione redigerà uno o più verbali delle proprie sedute in cui darà atto delle modalità seguite nella valutazione delle domande ammesse a tale fase della procedura.
ART. 12 – APPROVAZIONE GRADUATORIA E PUBBLICITA’
Al termine della valutazione, in base alle conclusioni formulate dal nucleo/commissione di valutazione, l’ARDSU Toscana approva la graduatoria dei progetti ammessi.
La graduatoria viene approvata con determinazione Dirigenziale adottata su proposta del Responsabile del procedimento entro 60 (sessanta) giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle domande di cui all’articolo 6.
La graduatoria sarà pubblicata sul BURT e sui seguenti siti: xxx.xxx.xxxxxxx.xx
xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxxx.xx/xxx-xxx-0000-0000/xxxxx/xxxxx-xxxxxx xxx.xxxxxxxxx.xx
La pubblicazione della graduatoria sul BURT vale come notifica per tutti i soggetti richiedenti. Non saranno effettuate comunicazioni individuali.
Avverso il presente avviso potrà essere presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana entro 60 giorni dalla pubblicazione dello stesso.
ART. 13 – ADEMPIMENTI E VINCOLI DEL BENEFICIARIO DEL FINANZIAMENTO E MODALITA’ DI EROGAZIONE DEL FINANZIAMENTO
I partner devono costituirsi in ATS e l’atto di costituzione deve essere trasmesso all’ARDSU Toscana entro 30 (trenta) giorni dalla pubblicazione sul BURT della graduatoria.
Per la realizzazione dei progetti si procede alla stipula di una convenzione tra l’ARDSU Toscana e il soggetto individuato quale capofila dell’ATS. La convenzione sarà sottoscritta entro 60 (sessanta) giorni dalla pubblicazione sul BURT della graduatoria o nel caso di aggiudicazione del finanziamento a soggetto non accreditato, dalla data di consegna della domanda di accreditamento.
La data di avvio del progetto è quella di sottoscrizione della convenzione che rappresenta il giorno dal quale sono ammissibili le spese sostenute per il progetto.
Nel caso facciano parte della ATS Università/Istituti universitari che - al momento della domanda di finanziamento - non abbiano sede legale in Toscana né sede operativa, il soggetto capofila-mandatario è tenuto a dare comunicazione all’ARDSU Toscana dell’avvenuta apertura di detta sede sul territorio regionale prima della stipula della Convenzione in tempo utile ad assicurare il rispetto del termine di cui sopra entro il quale deve intervenire detta stipula. L’assenza di tale sede comporta la revoca del finanziamento assegnato.
Nel caso siano presenti nell’ATS organismi formativi non accreditati, questi dovranno consegnare la domanda di accreditamento regionale entro 10 (dieci) giorni dalla pubblicazione sul BURT della graduatoria, dandone contestuale notizia ad ARDSU Toscana. La mancata presentazione della domanda di accreditamento, o l’esito negativo dell’istruttoria della stessa, comporteranno la revoca del beneficio.
I soggetti attuatori/beneficiari di interventi finanziati dal FSC sono tenuti a fornire i dati di monitoraggio finanziario e fisico dei progetti. A tale scopo i soggetti attuatori/beneficiari possono accedere in lettura e parzialmente in scrittura ai dati contenuti nel Sistema informativo (SI) FSE relativi ai propri progetti.
Il soggetto attuatore del progetto:
- nella fase di avvio, inserisce la data di scadenza per l’iscrizione, la data di inizio, i dati anagrafici dei partecipanti e le altre informazioni richieste dal SI per ciascuna attività;
- in itinere:
• entro 10 giorni successivi alla scadenza della rilevazione trimestrale (al 31.03, al 30.06, al 30.09, al 31.12) inserisce e valida i dati finanziari (tramite inserimento e validazione
dei giustificativi di spesa quietanzati e caricamento delle relative immagini) relativi ai pagamenti effettuati per l’attuazione del progetto e genera la comunicazione trimestrale delle spese che serve anche come richiesta di rimborso;
• inserisce eventuali modifiche del PED (previa autorizzazione nel caso di superamento
dei limiti previsti al § B.5 della D.G.R. n. 881/2022);
• inserisce i dati di monitoraggio fisico relativo agli allievi ritirati e agli insegnamenti;
- al termine, inserisce i dati conclusivi concernenti la partecipazione degli allievi (formati, ritirati, ore svolte, data di fine), e genera il rendiconto finale del progetto sulla base dei giustificativi di spesa quietanzati inseriti nelle varie rilevazioni trimestrali e validati da ARDSU.
Il corretto e puntuale inserimento dei dati nel sistema informativo è condizione necessaria per l’erogazione del finanziamento.
Il soggetto attuatore ha l’obbligo di procedere tempestivamente all’inserimento e validazione dei dati finanziari. Il ritardo reiterato potrà comportare il mancato riconoscimento delle relative spese e nei casi più gravi la revoca del progetto.
Il soggetto attuatore deve inviare ad ARDSU Toscana comunicazione dell’avvio di ciascuna azione con almeno 30 giorni di anticipo ed inserire il relativo dato nel Db FSE. In allegato alla comunicazione deve essere fornito il calendario delle attività previste, specificando i giorni, gli orari, gli argomenti e l’elenco nominativo delle figure professionali impegnate nelle attività (docenti, tutor ecc) corredato dai relativi curricula, sede di svolgimento e sede in cui sono conservati i documenti di registrazione delle attività. Almeno 5 giorni lavorativi prima dell’inizio delle attività, il soggetto attuatore deve comunicare l’elenco nominativo degli allievi.
In occasione dei percorsi orientativi/moduli formativi con gli studenti, con i docenti e con i dirigenti scolastici il soggetto attuatore è tenuto alla predisposizione ed all’aggiornamento dei registri didattici così come disposto dalla DGR 881/2022 e ss.mm.ii.
E’ tenuto altresì a far compilare agli studenti delle classi III, IV e V coinvolti nelle attività il modulo di iscrizione alle attività FSC (format fornito da ARDSU).
Il soggetto attuatore deve altresì trasmettere semestralmente un report sullo stato di realizzazione del progetto, con riferimento all’attuazione delle diverse azioni previste dall’articolo 9.
Il report dovrà indicare quanto riportato di seguito per ciascuna azione:
• Azione n. 1 “attività di analisi”: lo stato di avanzamento dell’attività di analisi condotta;
• Azione n. 2 “percorsi di orientamento per le classi III, IV-V”: indicazione delle scuole coinvolte, con riportata la loro sede sul territorio regionale, e per ognuna di esse: il n. di
classi coinvolte, il n. di studenti coinvolti, il calendario degli incontri effettuati nel semestre;
• Azione n. 3 “attività informativa per docenti e funzioni strumentali”: indicazione delle
scuole coinvolte, con riportata la loro sede sul territorio regionale, e per ognuna di esse, il n. di docenti o funzioni strumentali coinvolti, e il calendario degli incontri effettuati;
• Azione n. 4 “Eventi pubblici regionali di orientamento e comunicazione”: descrizione
dell’evento/i svolto/i, indicazione delle scuole partecipanti, n. di classi coinvolte, n. di studenti e n. delle imprese coinvolte.
Il soggetto attuatore deve comunicare all’ARDSU Toscana il termine delle azioni entro 5 (cinque) giorni lavorativi dalla loro conclusione.
L’ARDSU Toscana, anche mediante l’affidamento del servizio a soggetti terzi, si riserva la facoltà di effettuare controlli e verifiche in loco, previsti dal Sistema di gestione e Controllo (Xx.Xx.Xx) del POR FSE 2014-2020 approvato con Decisione della Giunta Regionale n. 4 del 19 dicembre 2016 così come da ultimo modificata dalla Decisione della Giunta n. 4 del 29 novembre 2021, per accertare l’effettiva realizzazione del progetto. Il soggetto beneficiario deve pertanto garantire l’accesso ai locali e alle informazioni necessarie alla verifica dell’attività.
Il finanziamento sarà erogato a favore del soggetto beneficiario secondo i tempi e le modalità seguenti:
1. anticipo di una quota massima pari al 40% del finanziamento pubblico approvato, all’avvio del progetto, dietro presentazione della relativa richiesta da parte del soggetto attuatore una volta che sia stata stipulata la convenzione con l’ARDSU Toscana e presentata apposita polizza fideiussoria a garanzia dell’anticipo del finanziamento pubblico approvato. Tale polizza in conformità a quanto previsto al punto B. 12 - Modalità di erogazione del finanziamento - della DGR 881/2022 e ss.mm.ii. deve:
▪ avere forma di atto pubblico o della scrittura privata autenticata;
▪ avere efficacia fino a 12 (dodici) mesi dal termine del progetto, con proroghe automatiche per non più di due semestri successivi; eventuali svincoli anticipati sono disposti dall’ARDSU Toscana;
▪ prevedere il pagamento a prima richiesta entro 15 (quindici) giorni e la rinuncia formale ed espressa al beneficio della preventiva escussione di cui all’art. 1944 del Codice Civile.
Il mancato pagamento del premio non potrà in nessun caso essere opposto al beneficiario, in deroga all’art. 1901 del Codice Civile. La garanzia fideiussoria è valida prescindendo dall’eventuale assoggettamento a fallimento o ad altra procedura concorsuale del soggetto attuatore. Lo svincolo della garanzia fideiussoria è disposta al momento del pagamento del saldo. La polizza fideiussoria deve essere rilasciata da uno dei seguenti soggetti: Banca ai sensi del D.lgs. 01.09.1993 n. 385 (testo unico bancario); impresa di assicurazioni autorizzata dall’IVASS all’esercizio del ramo cauzioni ai sensi della L. 10.06.1982 n. 348 e del D.lgs. 209/2005; intermediario finanziario iscritto nell’elenco speciale previsto dall’art. 107 del D.lgs. 1.09.1993 n. 385; confidi iscritto nell’elenco speciale previsto dall’art. 107 del D.lgs. 1.09.1993
n. 385;
E’ facoltà del soggetto attuatore rinunciare all'anticipo prima della stipula della convenzione; in tal caso il soggetto attuatore non deve presentare alcuna garanzia fideiussoria.
2. successivi rimborsi delle spese quietanzate fino alla concorrenza del 90% del finanziamento pubblico, comprensivo della quota di cui al precedente punto 1 (anticipo), sulla base dei dati finanziari inseriti in itinere nel Sistema Informativo dietro:
▪ presentazione della relativa richiesta da parte del soggetto attuatore;
▪ inserimento delle spese per le quali si richiede il rimborso nel sistema informativo regionale FSE;
▪ alimentazione puntuale e completa dei dati di monitoraggio fisico (avvio attività ed anagrafiche destinatari);
▪ invio all’ARDSU Toscana del report di cui al presente articolo;
I tempi e le modalità per l’erogazione dei rimborsi di cui al punto 2 sono quelli previsti dalle procedure di monitoraggio trimestrale della spesa;
3. erogazione del saldo previa:
▪ comunicazione da parte del soggetto attuatore della conclusione del progetto;
▪ consegna da parte del soggetto attuatore del rendiconto;
▪ inserimento da parte del soggetto attuatore dei dati fisici e finanziari relativi alla chiusura del progetto nel sistema informativo FSE;
▪ controllo e chiusura del rendiconto da parte di ARDSU Toscana (secondo quanto indicato nella DGR 881/2022).
Il soggetto attuatore deve comunicare ad ARDSU Toscana la conclusione del progetto entro 10 giorni lavorativi e aggiornare tempestivamente il Sistema Informativo Regionale FSE, deve altresì presentare all'ARDSU Toscana, entro 60 (sessanta) giorni dalla conclusione del progetto, il dossier di rendiconto, così come indicato nella DGR 881/2022 sezione B.8 “Struttura del Rendiconto”.
Il dossier di rendiconto deve ricomprendere una relazione finale dettagliata, firmata dal legale rappresentante, direttore o coordinatore sulle attività svolte e i risultati conseguiti rispetto a quanto previsto dal progetto; nella relazione dovranno essere evidenziate anche eventuali difficoltà incontrate e modalità di superamento adottate.
Con la presentazione della rendicontazione, dovranno essere consegnati i prodotti realizzati nell’ambito dei progetti finanziati, pena il mancato riconoscimento delle spese relative.
Eventuale conclusione anticipata può essere autorizzata da ARDSU a condizione che siano stati conclusi gli interventi e raggiunti gli obiettivi previsti.
ARDSU richiede la trasmissione del rendiconto esclusivamente in formato digitale. Il mancato rispetto del termine indicato, fatte salve eventuali proroghe autorizzate su richiesta motivata,
costituisce una grave violazione degli obblighi imposti della normativa regionale e può costituire elemento sufficiente per la revoca del finanziamento, con l'obbligo conseguente di restituzione delle somme già erogate.
Nei casi in cui emerga l’esigenza per l’amministrazione di richiedere integrazioni al beneficiario sulla documentazione già presentata l’amministrazione procede ad una sola richiesta di integrazione ed il beneficiario deve produrre la documentazione completa entro 15 giorni lavorativi, altrimenti viene esaminata la sola documentazione già presentata.
Il mancato rispetto degli adempimenti da parte del soggetto attuatore (ad es. non rispetto degli obblighi contrattuali nei confronti dei lavoratori) può comportare la sospensione e revoca dell’accreditamento, secondo quanto previsto dalla stessa D.G.R. n. 1407 del 27/12/2016 e ss.mm.ii.
Le erogazioni finanziarie avverranno entro 90 (novanta) giorni dal momento in cui il soggetto attuatore procederà alla presentazione della domanda di rimborso, salvo giustificati motivi connessi a inadeguatezza della documentazione giustificativa o all’avvio d’indagini in merito ad un’eventuale irregolarità.
Nel caso si verifichino inadempienze rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente o nel caso di inadeguatezze o di non corrispondenza di quanto realizzato rispetto a quanto previsto nel progetto, l’ARDSU Toscana può disporre la sospensione delle attività oggetto di finanziamento nonché la revoca del finanziamento stesso attribuito al soggetto attuatore, così come stabilito dalla DGR 881/2022 (sez. A.14 “Sospensione delle attività e revoca del finanziamento).
Si procederà all’eventuale recupero dei finanziamenti indebitamente ricevuti dal soggetto attuatore, come stabilito dalla DGR 881/2022 (sez. A.15 “Recupero degli importi indebitamente percepiti).
Il soggetto attuatore è altresì tenuto a partecipare alla cabina di regia di cui all’articolo 2.
ART. 14 – INFORMAZIONE E PUBBLICITA’
I membri dell’ATS devono attenersi, in tema di informazione e pubblicità degli interventi dei Fondi strutturali, a quanto disposto nell’Allegato XII del Regolamento (UE) 1303/13 (punto 2.2.
- Responsabilità dei beneficiari) e alla DGR 881/2022.
Il soggetto attuatore è tenuto a indicare sul proprio sito web il sostegno del Fondo sviluppo e coesione (FSC) e ad indicare che l’intervento rientra nell'ambito del progetto Giovanisì (xxx.xxxxxxxxx.xx) della regione Toscana. Sulla pagina web, in ogni atto e comunicazione ai destinatari o documento finalizzato alla
divulgazione e pubblicità delle attività del progetto dovrà essere riportata l’indicazione dei loghi del FSC, Regione Toscana, GiovaniSì, Repubblica italiana e ARDSU Toscana.
Inoltre, partecipando al presente bando tutti i soggetti finanziati accettano di venire inclusi nell’elenco delle operazioni, di cui all’art. 115 del Regolamento (UE) 1303/13, che sarà pubblicato ed aggiornato semestralmente sul sito della Regione e si impegnano a fornire le informazioni necessarie alla completa redazione dell’elenco suddetto.
ART. 15– CONTROLLI SULLE DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE
Le dichiarazioni sostitutive presentate nell'ambito della procedura sono sottoposte a controlli e verifiche da parte dell’ARDSU Toscana secondo le modalità e condizioni previste dagli artt. 71 e
72 del DPR 445/2000 anche a campione in misura proporzionale al rischio e all’entità del beneficio, e nei casi di ragionevole dubbio.
E’ disposta la decadenza dal beneficio assegnato qualora, dai controlli effettuati ai sensi del DPR 445/2000, emerga la non veridicità delle dichiarazioni, fatte salve le disposizioni penali vigenti in materia.
ART. 16 – INFORMATIVA AI SENSI (UE) 679/2016 (Regolamento generale sulla protezione dei dati)
I dati conferiti in esecuzione del presente avviso saranno trattati in modo lecito, corretto e trasparente esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale essi vengono comunicati, nel rispetto dei principi e previsti all’Art. 5 del Reg. (UE) 679/2016 (GDPR).
1. Titolare del trattamento è la Regione Toscana-Giunta Regionale (dati di contatto: X.xxx xxxxx 00 - 00000 Xxxxxxx; xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx
2. L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana, con sede legale in Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx 00 – 0000 Xxxxxxx è Responsabile del Trattamento ai sensi dell’art. 28 del Regolamento UE 2016/679. (xxxxxxxxxx@xxx.xxxxxxx.xx xxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx).
3. Il conferimento dei dati, che saranno trattati dal personale autorizzato con modalità manuale e/o informatizzata, è obbligatorio e il loro mancato conferimento preclude la partecipazione alle attività.
4. I dati acquisiti in esecuzione del presente avviso potranno essere comunicati ad organismi, anche dell’Unione europea o nazionali, direttamente o attraverso soggetti appositamente incaricati, ai fini dell’esercizio delle rispettive funzioni di controllo sulle operazioni che beneficiano del sostegno del FSE. I dati acquisiti saranno conservati
presso gli uffici del Responsabile del procedimento Dirigente Area Affari Generali di ARDSU Toscana per il tempo necessario alla conclusione del procedimento stesso, saranno poi conservati in conformità alle norme sulla conservazione della documentazione amministrativa.
6. Può inoltre proporre reclamo al Garante per la protezione dei dati personali, seguendo le indicazioni riportate sul sito dell’Autorità (xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xx/xxx/xxxxx/xxxx/xxxxxx/-/xxxxxx-xxxxxxx/xxxxxx/0000000).
7. Il soggetto attuatore è tenuto a dare ai partecipanti l’informativa sul trattamento dei dati ai sensi del Regolamento (UE) 679/2016 riportato nell’allegato 6 del presente avviso.
ART. 17 – RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Ai sensi della L. 241/90 il Responsabile del Procedimento amministrativo è la Dirigente Area Affari Generali, Dott.ssa Xxxxx Xxxxxx - Xxxxx Xxxxxxx, 00 00000 Xxxxxxx.
L’unità organizzativa preposta al presente procedimento è individuata nel Servizio Gestione Interventi FSE e Accertamenti.
ART. 18 – INFORMAZIONI SULL’AVVISO
Il presente avviso, comprensivo degli allegati, è reperibile sul sito Internet dell’ARDSU Toscana, della Regione Toscana, e sul portale di Giovanisì, ai seguenti indirizzi:
xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxxx.xx/xxx-xxx-0000-0000/xxxxx/xxxxx-xxxxxx xxxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxxx.xx/xxxxxxxxxx-x-xxxxxxx
Eventuali richieste di informazioni possono essere inoltrate a:
− ARDSU TOSCANA
o Servizio Gestione FSE e Accertamenti - telefono 050/567360 mail:
xxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxx.xxxxxxx.xx
− GIOVANISì
o Ufficio Giovanisì n. verde 800.098.719 mail: xxxx@xxxxxxxxx.xx
ALLEGATI
• Allegato n. 1 – domanda di finanziamento
• Allegato n. 2 – formulario di progetto
• Allegato n. 3 – piano economico di dettaglio delle azioni - PED
• Allegato n. 4 – dichiarazione carichi pendenti
• Allegato n. 5 – dichiarazione di intenti
• Allegato n. 6 – delega a terzi
• Allegato n. 7 - griglia di valutazione
• Allegato n. 8 – informativa sulla privacy