ACCORDO ATTUATIVO DELLA CONVENZIONE QUADRO PER LA COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE FRA CITTÀ METROPOLITANA, COMUNE DI BOLOGNA, UNIONI DI COMUNI E ALTRI COMUNI NON ASSOCIATI, PER LA COLLABORAZIONE STRUTTURATA IN MATERIA DI PIANIFICAZIONE DELLA MOBILITA'...
ACCORDO ATTUATIVO DELLA CONVENZIONE QUADRO PER LA COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE FRA CITTÀ METROPOLITANA, COMUNE DI BOLOGNA, UNIONI DI COMUNI E ALTRI COMUNI NON ASSOCIATI, PER LA COLLABORAZIONE STRUTTURATA IN MATERIA DI PIANIFICAZIONE DELLA MOBILITA' METROPOLITANA BOLOGNESE – UFFICIO PUMS
Richiamati:
• il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali”, e successive modificazioni;
• la Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”;
• lo Statuto della Città metropolitana di Bologna;
• lo Statuto del Comune di Bologna;
• la Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell'area bolognese come rinnovata con delibera di Consiglio della Città metropolitana n. 54 del 30.11.2016 e di Consiglio comunale Odg 390 del 12/12/2016, P.G. 404076/2016;
• la Legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni”;
• la L.R. Xxxxxx Xxxxxxx “disciplina regionale sulla tutela e uso del territorio” n.304 del 21 dicembre 2017;
• il Decreto 4 agosto 2017 del ministero delle infrastrutture e dei trasporti, individuazione dei piani urbani di mobilità sostenibile, ai sensi dell'art.3 comma 7 del decreto legislativo 16/12/2016 n.257;
• il protocollo d'intesa tra Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx x Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxxxx per l'elaborazione delle linee di indirizzo del piano urbano della mobilità sostenibile approvato con delibera Giunta Regionale del 28/07/2015.
Considerato che:
• l'Area metropolitana bolognese vanta una storica esperienza nella cooperazione interistituzionale tesa al rafforzamento delle sinergie fra comuni, forme associative ed ente di area vasta finalizzata alla costituzione della Città metropolitana di Bologna, prevista - prima dell'entrata in vigore della L. 56/2014 - come esperienza meramente volontaria; in tal senso il 14 febbraio 1994 è stato sottoscritto dalla Provincia di Bologna e dai Comuni del suo territorio l'Accordo per la Città metropolitana di Bologna; successivamente l'accordo ha avuto ampia attuazione attraverso la sottoscrizione della Convenzione Quadro per la creazione di servizi comuni e di accordi operativi relativi a diversi ambiti di competenza degli enti locali;
• la legge 56/2014 ha istituito la Città metropolitana di Bologna che è subentrata all'omonima Provincia il primo gennaio 2015;
• la stessa legge indirizza il nuovo ente a prevedere forme di organizzazione in comune delle funzioni metropolitane e comunali, eventualmente differenziate per aree territoriali, secondo principi di semplificazione, economicità ed efficienza; in particolare, il comma 11 dell'articolo 1 della legge prevede che gli statuti delle città metropolitane individuino modalità di avvalimento, ovvero di delega per lo svolgimento di funzioni, servizi e attività di rilevanza sovracomunale da parte dei comuni alla Città metropolitana, senza nuovi oneri per la finanza pubblica;
• in tal senso, l'articolo 20 dello Statuto della Città metropolitana di Bologna - rubricato forme di collaborazione tra Città metropolitana e Comuni - stabilisce che, in base ad appositi atti convenzionali le Unioni ed i Comuni possano individuare forme di cooperazione e collaborazione con la Città metropolitana per l'organizzazione e la gestione condivisa di servizi e funzioni o per la realizzazione di opere pubbliche;
• l'art. 1, commi 2 e 0, xxxxx Xxxxxxx xxx Xxxxxx xx Xxxxxxx, prevede che il Comune di Bologna concorra alla determinazione degli obiettivi contenuti nei piani e programmi della Città metropolitana di Bologna, della Regione, dello Stato e della Comunità europea al fine del più efficace assolvimento delle funzioni proprie.
Concorre, altresì, al processo di conferimento agli enti locali di funzioni e compiti nel rispetto del principio di sussidiarietà, secondo cui l’attribuzione delle responsabilità pubbliche compete all'autorità territorialmente e funzionalmente più vicina ai cittadini, anche al fine di favorire l'assolvimento di funzioni e compiti di rilevanza sociale da parte delle famiglie, associazioni e comunità. Il Comune valorizza ogni forma di collaborazione con gli altri enti locali, sostenendo altresì il processo di trasformazione dei poteri locali, secondo il principio di autogoverno locale, nonché promuove ogni iniziativa di coordinamento delle attività e delle politiche di area vasta e di accesso ai servizi in ambito metropolitano.
Le linee programmatiche di indirizzo del nuovo mandato amministrativo 2016-2021 del Comune di Bologna in materia di mobilità sostenibile prevedono:
• la dimensione metropolitana quale quella più idonea per l’attuazione di politiche in materia di mobilità e trasporti, rendendo Bologna sostegno dello sviluppo dell’intera realtà regionale.
• il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), quale strumento che consenta alle politiche e progetti di mobilità di essere in linea con la pianificazione urbanistica, legando fortemente le nuove previsioni urbane (commercio, aeroporto, stadio, ospedali, fiera) alla presenza del trasporto pubblico, in relazione anche all'evoluzione demografica e al contrasto alla dispersione insediativa.
• l’aggiornamento del PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano) in linea con quanto previsto dal PUMS.
La Legge n. 56/2014 prevede:
• all'art.1 comma 44, che le Città metropolitane svolgano le funzioni fondamentali, alla lettera b), di “pianificazione territoriale generale, ivi comprese le strutture di comunicazione, le reti di servizi e delle infrastrutture appartenenti alla competenza della comunità metropolitana, anche fissando vincoli e obiettivi all'attività e all'esercizio delle funzioni dei comuni compresi nel territorio metropolitano” e alla lettera d), di “mobilità e viabilità, anche assicurando la compatibilità e la coerenza della pianificazione urbanistica comunale nell'ambito metropolitano”;
• all'art.1 comma 85, lettera b), che le Province e dunque anche le Città metropolitane (in forza del rinvio di cui al comma 44) svolgano la funzione fondamentale di “pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, ..., in coerenza con la programmazione regionale, …”.
In base al combinato disposto dalle suddette norme è stata sottoscritta dalla Città metropolitana, dalle Unioni e dai singoli Comuni1metropolitani interessati la Convenzione Quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni 1 dell'area metropolitana bolognese e successivi atti di rinnovo, che prevede la possibilità di sottoscrivere successivi accordi attuativi in ambiti di competenze indicati, tra i quali la pianificazione della mobilità.
In forza della sopracitata Convenzione Quadro, in data 22/12/2016 è stato sottoscritto l'accordo attuativo finalizzato alla creazione di un ufficio per la pianificazione della mobilità2 Considerato che l'art. 3 comma 2 del citato accordo del 22/12/2016 prevede che le parti si impegnino ad effettuare, nell'ambito della forma di collaborazione funzionale istituita, uno studio di fattibilità per la costituzione di un ufficio comune metropolitano finalizzato a svolgere, in modalità integrata, le attività di pianificazione della mobilità del territorio
2Approvato con delibera della Giunta comunale n. 350 del 20/12/2016 (PG n. 412912/2016) e con 'atto del Sindaco metropolitano n. 301 del 21/12/2016 (PG n. 71945/2016)
metropolitano e del Comune capoluogo attraverso un più stretto coordinamento delle attività, lo scambio di informazioni e competenze e la condivisione di strategie e strumenti. Preso atto che:
• presso il Comune di Bologna opera, nell'ambito del Dipartimento Lavori Pubblici, Mobilità e Patrimonio, il Settore mobilità sostenibile e infrastrutture;
• presso la Città metropolitana opera, nell'ambito dell'Area pianificazione territoriale, il Servizio pianificazione della mobilità e del commercio.
Dato atto, inoltre, che la Città metropolitana, mediante utilizzo di risorse finanziarie derivanti dai contributi regionali di cui alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1939/2016 e alla L.R. 1/2002 nonché dal Progetto CE222 – SULPiTER, ha affidato in accordo con il Comune di Bologna:
• la redazione del PUMS, del PULS e del PGTU del Comune di Bologna al raggruppamento costituito da TPS Pro s.r.l. Società di Ingegneria, GO-Mobility srl, ISFORT S.p.A. - Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti e AIRIS srl;
• incarichi di consulenza ai membri del Comitato scientifico per la redazione del PUMS, del PGTU di Bologna e del PULS.
Dato atto che in seguito agli approfondimenti effettuati in occasione dell'elaborazione dello studio di fattibilità approvato dai due Enti3, gli stessi di comune accordo, con orientamenti successivi (citare), hanno ritenuto di rendere strutturata l'attuale collaborazione in materia di pianificazione per la mobilità metropolitana bolognese – ufficio PUMS.
Il Comune di Bologna rappresentato dal Sindaco Xxxxxxxx Xxxxxx, nato a X. Xxxxx Xxxxx Xxxxxx (Ce) il 14/02/1955 e domiciliato per la carica presso il Comune stesso, in Xxxxxx Xxxxxxxx x. 0
x
xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxxxx rappresentata dal Vicesindaco metropolitano, Xxxxxx Xxxxx nato a …. e domiciliato per la carica in xxx Xxxxxxx x. 00 - 00000 Xxxxxxx,
convengono quanto segue: Articolo 1 - Finalità e oggetto dell'accordo
1. Con il presente accordo attuativo le parti perseguono il miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza dell'azione amministrativa relativamente alle funzioni di competenza in materia di pianificazione della mobilità, attraverso la diffusione ed il reciproco scambio delle conoscenze e delle informazioni acquisite e la condivisione delle risorse disponibili.
2. Oggetto del presente accordo è la disciplina di una collaborazione strutturata tra i due enti avente ad oggetto le attività in materia di pianificazione della mobilità della Città metropolitana di Bologna e del Comune di Bologna indicate nel presente accordo, a qualsiasi titolo conferite alle parti dalla normativa statale e regionale vigente.
Articolo 2 – Impegni delle parti
1. Le parti si impegnano a svolgere in modo coordinato le attività di cui all'articolo 3 comma 2 con le modalità previste dall'art. 4, comma 2.
2. Per l'operatività e l'ottimizzazione del lavoro, le attività di cui all'articolo 3 potranno essere svolte presso gli uffici della Città metropolitana o del Comune di Bologna, a seconda delle esigenze organizzative specifiche. Città metropolitana e Comune si impegnano ad attrezzare presso le rispettive sedi opportune postazioni utili per lo svolgimento delle attività previste in coordinamento.
3. In coerenza con la programmazione economico finanziaria e gestionale delle parti, il Coordinatore Funzionale di cui al comma 3, art.4, d’intesa con il Referente per le attività del Comune di Bologna di cui all’art. 4 comma 4, elabora un Piano annuale di attività da
3 ai sensi dell'art. 15, comma 2 bis, della L. n. 241/90, nel testo vigente
sottoporre all'orientamento dell'ufficio di Presidenza della Città metropolitana anche in considerazione delle funzioni da esso esercitate in materia di cabina di regia per l'utilizzo metropolitano delle risorse derivanti dall'accesso a fondi strutturali e cofinanziamenti statali e regionali. Il Piano è proposto dall'Assessore del Comune capoluogo di concerto con il Consigliere delegato competenti per materia.
4. Il Coordinatore Funzionale predispone annualmente un rendiconto delle attività svolte e delle risorse impiegate da presentare all'Ufficio di Presidenza della Città metropolitana.
Articolo 3 - Ambiti di collaborazione
1. Nell'ambito della pianificazione in materia di mobilità dell'area metropolitana bolognese, sono oggetto della presente collaborazione strutturata le attività connesse all’elaborazione del Piano Urbano della Mobilità sostenibile metropolitana e, quali piani di approfondimento settoriali del PUMS stesso, del Piano Urbano della Logistica sostenibile metropolitana (PULS) e del piano urbano e metropolitano della mobilità ciclistica (Biciplan), nonché all'elaborazione del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) di Bologna. Sono fatte salve le competenze dei rispettivi enti previste dalla legge relativamente all'adozione e all'approvazione degli strumenti di pianificazione sopra indicati nonché per l'attuazione dei relativi interventi.
2. Specificamente le parti si impegnano a svolgere in modo coordinato le seguenti attività:
PUMS
• analisi e sviluppo degli aspetti tecnici relativi alle diverse tematiche dei contenuti dei piani;
• valutazione Ambientale Strategica (VAS);
• predisposizione dei documenti definitivi;
• approvazione del Piano da parte dei competenti organi della Città metropolitana;
• attività di valutazione dell'efficacia del Piano. PULS e Biciplan:
• analisi e sviluppo degli aspetti tecnici relativi alle diverse tematiche dei contenuti dei piani;
• predisposizione dei documenti definitivi; PGTU:
• analisi e sviluppo degli aspetti tecnici relativi alle diverse tematiche dei contenuti dei piani;
• verifica di Assoggettabilità (art.12 D.Lgs.152/2006) nell'ambito del processo di VAS del PUMS,
• predisposizione dei documenti definitivi;
• supporto ai competenti uffici comunali per l'iter approvativo.
3. Le parti si impegnano a svolgere in modalità coordinata anche le attività amministrative,
quelle di comunicazione e quelle di gestione dei processi di partecipazione relativa ai piani metropolitani.
Articolo 4 - Risorse finanziarie, umane e strumentali
1. Il presente accordo non comporta trasferimenti di risorse finanziarie tra enti. Le parti utilizzano le risorse individuate nei rispettivi atti di programmazione economica finanziaria vigenti alla data di sottoscrizione da destinare alle attività oggetto del presente accordo.
2. Con il presente accordo le parti intendono effettuare una condivisione delle professionalità presenti nei due enti e delle risorse strumentali disponibili. A tal fine si
impegnano a costituire, con atti separati, un gruppo di lavoro interistituzionale – ufficio PUMS, indicando i propri dipendenti e collaboratori che saranno impiegati nelle attività di cui all'articolo precedente.
3. Le parti si impegnano ad incrementare le risorse finanziarie e umane da destinare alle attività oggetto del presente accordo per gli esercizi successivi.
4. Il Coordinatore Funzionale delle attività oggetto del presente accordo è il dirigente dell'area pianificazione territoriale della Città metropolitana al quale spetta l'attuazione degli obiettivi previsti dal presente accordo e assegnati annualmente dal piano annuale delle attività di cui al comma 3 dell'art.2. Con specifico riferimento all'attività di costruzione e redazione del Pums, il coordinatore si avvale di specifica professionalità presente nella struttura organizzativa della Città metropolitana che cura il collegamento funzionale fra le attività svolte rispettivamente dai due enti.
5. Quale referente delle attività di cui al presente accordo, il Comune di Bologna individua il direttore del Settore Mobilità Sostenibile e Infrastrutture del Comune di Bologna.
Articolo 5 – Prospettive evolutive
1. Le parti concordano sull'eventuale successiva e possibile adesione da parte di altri Comuni e/o Unioni di Comuni dell'area metropolitana al presente accordo al fine di ottimizzare il coordinamento fra gli strumenti di programmazione metropolitani e quelli comunali e/o di Unione. L'adesione avverrà mediante atto deliberativo dell'ente interessato contenente le modalità di adesione.
Articolo 6 – Tutela dei dati personali
1. Le parti sono contitolari dei dati personali trattati nell'ambito delle attività previste dal presente accordo. Il Coordinatore Funzionale è soggetto attuatore del trattamento dei dati ed è tenuto agli adempimenti previsti dalla legge e dai regolamenti vigenti in materia per la Città metropolitana.
Articolo 7 - Durata dell'accordo e recesso
1. Il presente accordo scade dopo 60 giorni dalla convalida degli eletti del mandato amministrativo della Città metropolitana successivo a quello in corso alla data di sottoscrizione della stessa.
2. E' ammesso il recesso motivato da parte degli Enti sottoscrittori mediante comunicazione scritta.
Articolo 8 - Giurisdizione e normativa applicabile
1. Le controversie relative alla presente convenzione sono di competenza del Giudice amministrativo in giurisdizione esclusiva ai sensi dell'articolo 133 del D.lgs. 104/2010 - Codice di giustizia amministrativa.
2. Per tutto quanto non previsto le parti fanno espresso rinvio alla Legge 56/2014, al D.Lgs. 267/2000 - T.U.E.L., in quanto compatibile e allo Statuto della Città metropolitana di Bologna e del Comune di Bologna.
3. La registrazione è prevista in caso d'uso.
Art. 9 - Norma di rinvio
Bologna,
per la Città metropolitana di Bologna - Il Vicesindaco metropolitano – Xxxxxx Xxxxx
4 ai sensi dell'art. 15, comma 2 bis, della L. n. 241/90, nel testo vigente
per il Comune di Bologna - Il Sindaco - Xxxxxxxx Xxxxxx