PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE DEGLI ASSETTI E DEI PROCESSI DEL CREDITO
VERBALE DI ACCORDO
PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE DEGLI ASSETTI E DEI PROCESSI DEL CREDITO
Procedura sindacale ai sensi dell’art. 15 del vigente CCNL
Premessa aziendale
L’Azienda ha fornito alle XX.XX. le informazioni relative alle finalità, caratteristiche ed implicazioni, sul piano organizzativo ed operativo, del “Progetto di riorganizzazione degli assetti e dei processi del credito” e, nell’ambito del confronto sviluppatosi sul tema, in considerazione della numerosità delle modifiche introdotte nel modello organizzativo, le Parti hanno convenuto sulla necessità di avviare un periodo di sperimentazione per verificare la piena funzionalità del modello stesso.
Con l’Accordo del 3.06.2010 è stata dunque avviata la “fase sperimentale” nell’ambito dell’Area Territoriale Toscana Nord, comportante, sul versante degli assetti organizzativi, la trasformazione del Laboratorio Fidi di Firenze in Agenzia di Rating, la costituzione dei Settori Credito e Qualità presso le Direzioni Territoriali dell’Area, l’eliminazione del Settore Qualità e Crediti e Legale di Area Territoriale, con contestuale trasformazione del Settore Gestione Rischio Anomalo in Settore Gestione Rischio Anomalo e Legale.
A conclusione della fase sperimentale nell’Area Territoriale Toscana Nord e del conseguente confronto ed approfondimento critico, sia con le RSA periferiche competenti per la fase sperimentale, sia con le XX.XX. Centrali, le Parti hanno avviato una specifica fase di confronto in ordine alle caratteristiche del progetto ed alle conseguenti ricadute sul personale interessato, anche in considerazione del complessivo riassetto delle Strutture Centrali della Banca (Accordo del 28.02.2011) e della riorganizzazione delle Direzioni Territoriali attraverso la costituzione delle Direzioni Territoriali Mercato, oggetto di procedura di confronto sindacale in corso di svolgimento, ai sensi dell’art.15 CCNL vigente.
Fermo rimanendo il predetto dedicato ambito di confronto sui riassetti delle Direzioni Territoriali Mercato, l’Azienda, sulla base dell’analisi delle esperienze maturate nel corso della Sperimentazione e delle osservazioni svolte al riguardo anche dalle XX.XX., Centrali e Periferiche, conferma sin da ora che le attività in materia di “Credito” e “Qualità e Rischio Anomalo” che saranno svolte presso le Direzioni Territoriali, comporteranno, a differenza di quanto ipotizzato in fase progettuale, l’attribuzione di specifiche autonomie per gli ambiti di competenza.
Pertanto, a seguito dell’esito della fase sperimentale sul Progetto in esame e di quanto convenuto nell’ambito della procedura inerente la riorganizzazione delle Strutture Centrali della Banca, conclusasi con il citato accordo del 28.2.2011, saranno realizzati i seguenti interventi sugli assetti organizzativi e di processo:
✓ trasformazione degli attuali Laboratori Fidi in “Dipartimenti Agenzie di Rating”, per l’esercizio delle responsabilità relative all’assegnazione/revisione dei rating interni di controparte ed alla
gestione dell’applicativo che consente la rappresentazione del rischio unico (Gestione Clienti Connessi – GCC), nonché per l’attività di caricamento dei bilanci per le aziende che richiedono un rating di processo oltre che dei bilanci previsti dal “piano di riparto” CEBI e la valutazione del merito creditizio per le operazioni IPRE (Income Producing Real Estate). I Dipartimenti Agenzie di Rating previste dal Progetto sono le seguenti:
NOME STRUTTURA | AMBITO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO | SEDE |
AGENZIA DI RATING NORD OVEST | AREA TERRITORIALE NORD OVEST | MILANO |
AGENZIA DI RATING NORD EST | AREA TERRITORIALE NORD EST | MANTOVA |
AGENZIA DI RATING XXXXXX XXXXXXX | AREA TERRITORIALE XXXXXX XXXXXXX | MANTOVA |
AGENZIA DI RATING TOSCANA NORD | AREA TERRITORIALE TOSCANA NORD | FIRENZE |
AGENZIA DI RATING TOSCANA SUD | AREA TERRITORIALE TOSCANA SUD | SIENA |
AGENZIA DI RATING TOSCANA OVEST | AREA TERRITORIALE TOSCANA OVEST | LUCCA |
AGENZIA DI RATING UMBRIA E MARCHE | AREA TERRITORIALE UMBRIA E MARCHE | PERUGIA |
AGENZIA DI RATING XXXXXX X XXXXXXXX | XXXX XXXXXXXXXXXX XXXXXX X XXXXXXXX | XXXX |
AGENZIA DI RATING SUD OVEST | AREA TERRITORIALE SUD OVEST | NAPOLI |
AGENZIA DI RATING SUD EST | AREA TERRITORIALE SUD EST | BARI |
AGENZIA DI RATING SICILIA | AREA TERRITORIALE SICILIA | CATANIA |
✓ creazione dei seguenti Settori nell’ambito delle Direzioni Territoriali Mercato:
o Settore Credito per l’attività di delibera, nell’ambito delle autonomie assegnate, delle pratiche a rischio ordinario e delle pratiche con passaggio a rischio anomalo; inoltre svolge la lavorazione (supporto per la valutazione del merito creditizio) delle pratiche a rischio ordinario e delle pratiche per il passaggio a rischio anomalo in autonomia della DTM e dell’Area Territoriale. Il responsabile del Settore ha proprie autonomie.
o Settore Qualità e Rischio Anomalo per l’attività di delibera, nell’ambito delle autonomie assegnate, delle pratiche a rischio anomalo e dei rientri a rischio ordinario e l’attività di presidio operativo della qualità del credito e del rischio anomalo delle strutture a diretto riporto della DTM; svolge inoltre la lavorazione (supporto per la valutazione del merito creditizio) delle pratiche a rischio anomalo e delle pratiche per il passaggio in bonis in autonomia della DTM e dell’Area Territoriale. Il responsabile del Settore ha proprie autonomie.
Per le DTM di “fascia 3” le relative attività saranno unificate nell’unico Settore “Credito, Qualità e Rischio Anomalo”.
✓ eliminazione del Settore Qualità Crediti e Legale e del Settore Gestione Rischio Anomalo di Area Territoriale; confluiscono nell’ Ufficio Credito e Legale di nuova costituzione le attività relative al presidio dell’operatività svolta dalle DTM sulla Qualità del Credito/Rischio Anomalo, il supporto legale alla Rete e la delibera delle pratiche in propria autonomia.
Ne deriva che le attività di valutazione del merito creditizio oggi accentrate nei Laboratori Fidi e le attività di seguimento e lavorazione delle pratiche a rischio anomalo, oggi svolte nell’ambito delle strutture di Area Territoriale, vengono decentrate più diffusamente sul territorio nell’ambito dei Settori delle DTM, così da concretamente diffondere la “cultura del credito” rafforzando al contempo in Area Territoriale le attività di presidio e controllo sulle singole DTM.
In considerazione, inoltre, degli assetti organizzativi delle Strutture Centrali di Capogruppo (come da cit. accordo del 28.2.2011), le attività dell’Ufficio di Rete Crediti sono ricondotte sulle strutture di Capogruppo: le attività di istruttoria e definizione delle operazioni di ristrutturazione del credito sono trasferite presso la Direzione Governo del Credito (Servizio Ristrutturazioni), le attività di valutazione del merito creditizio, delibera e monitoraggio del credito (in bonis e a rischio anomalo) sono trasferite per competenza alle Direzioni Corporate (nel nuovo Servizio Credito e Qualità Corporate, a riporto del responsabile della Direzione) e Privati (nel nuovo Servizio Credito e Qualità Privati, a riporto del “Responsabile Credito e Mercati del Territorio Privati”). Resta inoltre confermato il riporto dei Dipartimenti Agenzie di Rating alla Direzione Governo del Credito.
Le già sperimentate modifiche relative al processo del credito sono fortemente innovative e tendono a delineare per le proposte di affidamento un percorso nuovo e più snello, che elimina le duplicazioni di attività. Inoltre, la vicinanza delle responsabilità al territorio assicura un più attento presidio delle stesse. La semplificazione delle “regole” del processo muove attraverso: la modifica delle classi di autonomia delle filiali (ricomprendendovi anche le attuali Agenzie Sede e Agenzie di Città), la creazione di “aggregati” per le attuali classi di rating; la classificazione degli affidamenti in base a due soli limiti di autonomia (“Credito Fondiario’ e “Affidamenti diversi dal Credito Fondiario”, distinguendovi , in detta ultima casistica, l’affidamento “non garantito”). La semplificazione del processo riguarda anche le modalità di determinazione dell’Organo deliberante, con l’individuazione di criteri univoci quanto a ‘durata’, ‘regole’ anche per l’inoltro in caso di assenza codificata e ‘utilizzo del Motore Decisionale’ .
Il progetto persegue dunque l’obiettivo di assicurare un efficace rapporto con la clientela ed un migliore presidio della qualità del credito erogato, attraverso una semplificazione delle regole, dei processi ed una più chiara attribuzione di responsabilità alle strutture, puntando al contempo al rafforzamento del ruolo del Titolare di Filiale, tra le principali figure di presidio della relazione commerciale in Azienda. I benefici attesi da tale riassetto sono sostanzialmente il contenimento dei tempi di delibera ed erogazione e il rafforzamento sia del governo delle politiche creditizie (anche attraverso la diffusione di una maggiore “cultura creditizia” nelle strutture di Rete e un rafforzamento delle competenze) sia del monitoraggio sulla qualità del portafoglio crediti.
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Premesso quanto sopra le Parti sin da ora convengono, anche in applicazione dei principi enunciati nel “Protocollo sull’organizzazione del lavoro” del 21 novembre 2002 e nel “Protocollo sulle Relazioni Sindacali Periferiche” del 27 novembre 2006, come integrato con accordo del 22 giugno 2009, quanto segue:
- L’implementazione del Progetto a tutte le Aree Territoriali e ai Dipartimenti Laboratori Fidi dislocati sul territorio, avverrà contestualmente alla realizzazione delle iniziative programmate sia sulle strutture di Area Territoriale (come previsto nel già citato Accordo del 28.2.2011) sia sulle Direzioni Territoriali Mercato, secondo quanto sarà definito nell’ambito della procedura di confronto sindacale in corso. Pertanto, in applicazione dei principi di partecipazione sindacale periferica di cui al citato “Protocollo sulle Relazioni Sindacali Periferiche” la
realizzazione del “Progetto di riorganizzazione degli assetti e dei processi del credito”, nei tempi e con le modalità sopraindicati, sarà portato preliminarmente a conoscenza delle RSA periferiche per gli aspetti di loro pertinenza, al fine di avviare un confronto teso ad esaminare congiuntamente gli effetti derivanti dai nuovi assetti organizzativi e superare eventuali criticità che dovessero emergere.
- Le risorse interessate dal Progetto, tra cui quelle attualmente assegnate ai Laboratori Fidi e ai Settori “Qualità Crediti e Legale” e “Gestione Rischio Anomalo” di Area Territoriale, potranno seguire le medesime attività presso le strutture di nuova costituzione (Dipartimenti Agenzie di Rating, Ufficio Credito e Legale di Area Territoriale, Settori “Credito” e “Qualità e Rischio Anomalo” di DTM); in alternativa e in via residuale, potranno essere impiegate nella rete commerciale del Gruppo, anche previo specifico programma di riconversione e riqualificazione. Comunque, la diversificazione nell’utilizzo del personale rispetto alle mansioni svolte in precedenza terrà conto, compatibilmente alle esigenze operative, delle caratteristiche professionali e delle competenze possedute. L’Azienda, infatti, avrà cura di attivare le iniziative programmate ispirandosi a principi di valorizzazione delle risorse e attuando criteri gestionali improntati, compatibilmente alle esigenze aziendali, alla ricerca del consenso e alla valutazione delle preferenze espresse dal personale interessato. A tal fine saranno predisposti a cura del Dipartimento Operativo di Rete colloqui individuali con il personale interessato.
- Nell’eventuale ipotesi di cambiamento della sede di lavoro, ferme rimanendo le previsioni contrattuali in materia, saranno congiuntamente esaminate con le XX.XX. le varie implicazioni, allo scopo di ricercare soluzioni condivise, comunque compatibili con le esigenze di servizio.
- Le risorse interessate dal Progetto saranno supportate da adeguati interventi formativi, a rafforzamento delle competenze in materia di “fidi” e di “monitoraggio del credito”. Gli interventi formativi erogati e la popolazione interessata formeranno oggetto di particolare disamina tra le Parti nell’ambito dello specifico incontro dedicato.
- L’intero processo potrà comunque essere oggetto di un incontro di verifica tra Azienda ed XX.XX., a richiesta di una delle Parti, anche al fine di esaminare eventuali criticità emerse in sede di confronti negoziali periferici.
Siena, 28 aprile 2011
L’AZIENDA LE XX.XX.