AA.SS.LL., AA.OO., AA.OO.UU., I.R.C.C.S.) DELLA REGIONE CAMPANIA
Procedura Aperta per l’affidamento dei
Servizi Integrati per la Gestione e la Manutenzione delle Apparecchiature - biomediche - (S.I.G.M.A.)
delle Aziende del Sistema Sanitario
(AA.SS.LL., AA.OO., AA.OO.UU., I.R.C.C.S.) DELLA REGIONE CAMPANIA
Documento Unico di Valutazione dei Rischi d’Interferenza D.U.V.R.I.
art. 26 comma 3 del D.Lgs. 09 Aprile 2008 n. 81 e ss.mm.ii.
DATA | REV. | PAGINE | TIPO E NATURA MODIFICA | Datore di Lavoro Committente (Responsabile unico del procedimento) | Firma Impresa esecutrice lavori |
Dicembre 2016 | 00 | 26 | Applicazione art. 26 D. Lgs. 81/08 e s.m.i. | ||
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SOMMARIO
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 3
STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA 5
INFORMAZIONI GENERALI COMMITTENTE 6
FIGURE IN MATERIA DI PREVENZIONE DEI RISCHI SUI LUOGHI DI LAVORO 7
INFORMAZIONI GENERALI DITTA APPALTATRICE 12
FIGURE IN MATERIA DI PREVENZIONE DEI RISCHI SUI LUOGHI DI LAVORO 12
AREE DI LAVORO, ATTIVITA’ OGGETTO DI APPALTO, RISCHI SPECIFICI E MISURE DI PREVENZIONE ED EMERGENZA 14
SEDE DI LAVORO DOVE VERRANNO SVOLTE LE ATTIVITA’ OGGETTO DELL’APPALTO 14
AREE DI LAVORO DOVE VERRANNO SVOLTE LE ATTIVITÀ OGGETTO DELL’APPALTO 15
ZONE UTILIZZATE PER DEPOSITO DELLE ATTREZZATURE E MATERIALI DELLA DITTA APPALTATRICE 15
ATTIVITA’ OGGETTO DELL’APPALTO 16
RISCHI SPECIFICI PRESENTI NEGLI AMBIENTI IN CUI OPERA L’APPALTATORE 17
MISURE DI PREVENZIONE DEI RISCHI 20
MISURE PER ELIMINARE O RIDURRE I RISCHI DA INTERFERENZE 23
SCHEMA INDIVIDUAZIONE NUOVI RISCHI DA INTERFERENZA 26
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SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
L’art. 26 del D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 e s.m.i. prescrive per il Datore di Lavoro Committente l’obbligo di elaborare il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze, in breve denominato DUVRI, indicando le misure da adottare per eliminare o, ove ciò non risulti possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze, e i relativi costi della sicurezza, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all’Impresa appaltatrice, o a lavoratori autonomi, all’interno della propria Azienda.
Alcune definizioni
Contratto d’appalto: contratto con il quale una parte (appaltatore) assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un'opera o di un servizio in favore di un’altra (committente o appaltante) verso un corrispettivo in denaro (art. 1655 e segg. Codice Civile). Il contratto deve prevedere, tra l'altro, specifiche clausole in materia di sicurezza.
Appalti pubblici di forniture: i contratti tra una o più stazioni appaltanti e uno o più soggetti economici aventi per oggetto l'acquisto, la locazione finanziaria, la locazione o l'acquisto a riscatto, con o senza opzione per l'acquisto, di prodotti. Un appalto di forniture può includere, a titolo accessorio, lavori di posa in opera e di installazione (art. 3 comma 3 lett. tt D.Lgs. n. 50 del 18 aprile 2016).
Appalti pubblici di servizi: i contratti tra una o più stazioni appaltanti e uno o più soggetti economici, aventi per oggetto la prestazione di servizi diversi da quelli di cui alla lettera ll) (art. 3 comma 3 lett. ss D.Lgs. n. 50 del 18 aprile 2016).
Concessione di servizi: un contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto in virtù del quale una o più stazioni appaltanti affidano a uno o più operatori economici la fornitura e la gestione di servizi diversi dall'esecuzione di lavori di cui alla lettera ll) riconoscendo a titolo di corrispettivo unicamente il diritto di gestire i servizi oggetto del contratto o tale diritto accompagnato da un prezzo, con assunzione in capo al concessionario del rischio operativo legato alla gestione dei servizi (art. 3 comma 3 lett. vv D.Lgs. n. 50 del 18 aprile 2016).
Contratto d’opera: si configura quando una persona si obbliga verso un'altra persona fisica o giuridica a fornire un'opera o un servizio pervenendo al risultato concordato senza vincolo di subordinazione nei confronti del Committente (art. 2222 e segg. Codice Civile); definito anche contratto di lavoro autonomo.
Contratto di somministrazione: contratto con il quale una parte si obbliga, verso corrispettivo di un prezzo, a eseguire, a favore dell'altra, prestazioni periodiche o continuative di cose (art. 1559 Codice Civile).
Contratto misto: contratto che consiste in parte in servizi ai sensi della parte II, titolo VI, capo II, e in parte in altri servizi, oppure in un contratto comprendente in parte servizi e in parte forniture, e l'oggetto principale è determinato in base al valore stimato più elevato tra quelli dei rispettivi servizi o forniture (art. 28 D.Lgs. n. 50 del 18 aprile 2016).
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Datore di Lavoro Committente (DLC): è il soggetto che, avendone l'autorità, affida “lavori, servizi e forniture” ad un operatore economico (Impresa o lavoratore autonomo) all'interno della propria Azienda; è il titolare degli obblighi di cui all’art. 26 del D.Lgs. 81/2008.
Interferenza: circostanza in cui si verifica un contatto rischioso tra il personale del Committente e quello dell'Appaltatore o tra il personale di Imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti.
Rischi da interferenze: sono tutti i rischi correlati all’affidamento di appalti o concessioni, all’interno dell’Azienda o dell’unità produttiva, evidenziati nel DUVRI. Non sono rischi interferenti quelli specifici dell’attività del Datore di Lavoro Committente, delle Imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi.
DUVRI: Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza; è il piano di coordinamento delle attività indicante le misure adottate per eliminare o, ove non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze dovute alle attività dell'Impresa ovvero delle Imprese coinvolte nell'esecuzione dei lavori. Tale documento attesta inoltre l'avvenuta informazione nei confronti dell'Impresa circa i rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui l'Impresa stessa dovrà operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate. Va allegato al contratto.
Misure di prevenzione e protezione: sono le misure e gli interventi ritenuti idonei a garantire la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori a seguito della valutazione dei rischi presenti nei luoghi di lavoro.
Costi relativi alla sicurezza nel DUVRI: sono da intendersi le maggiori spese derivanti dall'azione di particolari misure di prevenzione e protezione connesse alla presenza di rischi da interferenza; sono fatti salvi i costi per la sicurezza connessi alle attività proprie dell’Impresa appaltatrice.
ASPETTI GENERALI
Con il presente documento l’Impresa appaltatrice verrà a conoscenza di molteplici informazioni relativamente ai rischi di carattere generale esistenti sui luoghi di lavoro oggetto dell’appalto (e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività), ai rischi derivanti da possibili interferenze nell’ambiente in cui è destinata ad operare la ditta appaltatrice nell’espletamento dell’appalto in oggetto e sulle misure di sicurezza proposte in relazione alle interferenze.
Si evidenzia, inoltre, che il datore di lavoro della ditta aggiudicataria dovrà, preventivamente, concordare con il DLC le fasi di lavoro ed i tempi, tenendo conto degli eventuali rischi derivanti dalla contemporaneità degli interventi e dalle modalità di esecuzione.
Tutte queste indicazioni sono trasmesse al Datore di Lavoro Committente, ed inserite nella prima stesura del DUVRI (Rev. 00), in modo da poter consentire, in tal modo, l’aggiornamento del presente DUVRI.
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NOTA: Ai fini di una corretta descrizione dei tempi di lavoro sarebbe preferibile essere a conoscenza della reale organizzazione delle ditte che partecipano all’appalto. Laddove non in possesso di tali informazioni il DUVRI prevede tempi ed analisi della sicurezza in forma generale.
STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA
In base al comma 5 all’art. 26 D. Lgs. 81/08, nel contratto debbono essere specificamente indicati, a pena di nullità, i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni.
I costi della sicurezza, nell’importo determinato e precisato in sede di gara, non sono soggetti a ribasso d’asta.
Al momento, per evitare o ridurre i rischi interferenti si stima che i costi per la sicurezza siano, per ciascuna Amministrazione contraente, pari a:
AZIENDE SANITARIE/OSPEDALIERE | COSTI PER RISCHI DA INTERFERENZA |
A.S.L. AVELLINO | € 7.788,00 |
A.O. “SAN XXXXXXXX XXXXXXX” | € 12.628,00 |
A.S.L. BENEVENTO | € 7.416,00 |
A.O. “XXXXXXX XXXXX” | € 12.664,00 |
A.S.L. CASERTA | € 26.696,00 |
A.O. “SANT'XXXX E SAN XXXXXXXXXX” | € 11.808,00 |
A.S.L. SALERNO | € 42.236,00 |
A.O.U. “XXX XXXXXXXX XX XXX X XXXXX XX XXXXXXX” | € 19.988,00 |
A.S.L. NAPOLI 1 CENTRO | € 50.304,00 |
A.S.L. NAPOLI 2 NORD | € 18.264,00 |
A.S.L. NAPOLI 3 SUD | € 24.964,00 |
A.O.R.N. “XXXXXXX XXXXXXXXXX” | € 23.796,00 |
A.O.R.N. “DEI COLLI” | € 17.180,00 |
A.O. “SANTOBONO-PAUSILLIPON” | € 10.800,00 |
A.O.U. “S.U.N. “ | € 4.420,00 |
A.O.U. “XXXXXXXX XX” | € 16.216,00 |
I.R.C.C.S. “XXXXXXX” | € 5.880,00 |
I costi per la sicurezza correlati a tali rischi sono pari, per il complessivo di tutta la gara, a € 313.048,00.
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DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA
nei contratti di appalto, d'opera o di somministrazione Art. 26, comma 3, X.Xxx. 81/2008
Xxxxxxx appalto | PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA DI SERVIZI INTEGRATI PER LA GESTIONE E MANUTENZIONE DELLE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE, ED ATTIVITA’ CONNESSE, DESTINATE ALLE AA.SS.LL. DELLA REGIONE CAMPANIA |
INFORMAZIONI GENERALI COMMITTENTE
Ragione sociale | Xx.Xx.Xx. S.p.A. con Socio unico |
Sede Legale | Centro Direzionale Isola F9 – 00000 - XXXXXX |
Codice Fiscale/P.IVA | 00000000000 |
Numero di telefono | 000 0000000 |
Numero di fax | 000 0000000 |
Attività svolte | Razionalizzazione della spesa sanitaria regionale, acquisti dei prodotti destinati alle Aziende del sistema sanitario regionale, realizzazione del ripiano del debito maturato negli anni passati, aggiudica appalti pubblici o accordi quadro di lavori, forniture o servizi destinati non solo a favore delle ASL e AO della Regione Campania, ivi comprese quelle in house, ad eccezione di EAV Srl e di Sviluppo Campania S.p.A., per gli enti anche strumentali della Regione, diversi da quelli del trasporto su ferro e su gomma, per gli enti locali e per le altre pubbliche amministrazioni aventi sede nel medesimo territorio. |
Settore | Pubblica Amministrazione |
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FIGURE IN MATERIA DI PREVENZIONE DEI RISCHI SUI LUOGHI DI LAVORO
Datore di lavoro A.S.L. AVELLINO | Direttore Generale |
Servizio di prevenzione e protezione | RSPP: ASPP |
Medico Competente | |
Esperto qualificato |
Datore di lavoro A.S.L. BENEVENTO | Direttore Generale |
Servizio di prevenzione e protezione | RSPP: ASPP |
Medico Competente | |
Esperto qualificato |
Datore di lavoro A.S.L. CASERTA | Direttore Generale |
Servizio di prevenzione e protezione | RSPP: ASPP |
Medico Competente | |
Esperto qualificato |
Datore di lavoro A.S.L. NAPOLI 1 CENTRO | Direttore Generale |
Servizio di prevenzione e protezione | RSPP: ASPP |
Medico Competente | |
Esperto qualificato |
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Datore di lavoro A.S.L. NAPOLI 2 NORD | Direttore Generale |
Servizio di prevenzione e protezione | RSPP: ASPP |
Medico Competente | |
Esperto qualificato |
Datore di lavoro A.S.L. NAPOLI 3 SUD | Direttore Generale |
Servizio di prevenzione e protezione | RSPP: ASPP |
Medico Competente | |
Esperto qualificato |
Datore di lavoro A.S.L. SALERNO | Direttore Generale |
Servizio di prevenzione e protezione | RSPP: ASPP |
Medico Competente | |
Esperto qualificato |
Datore di lavoro A.O. “XXX XXXXXXXX XXXXXXX” | Direttore Generale |
Servizio di prevenzione e protezione | RSPP: ASPP |
Medico Competente | |
Esperto qualificato |
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Datore di lavoro A.O. “XXXXXXX XXXXX” | Direttore Generale |
Servizio di prevenzione e protezione | RSPP: ASPP |
Medico Competente | |
Esperto qualificato |
Datore di lavoro A.O. “SANT’XXXX E SAN XXXXXXXXXX” | Direttore Generale |
Servizio di prevenzione e protezione | RSPP: ASPP |
Medico Competente | |
Esperto qualificato |
Datore di lavoro A.O.U. “SAN XXXXXXXX XX XXX E RUGGI D’XXXXXXX” | Direttore Generale |
Servizio di prevenzione e protezione | RSPP: ASPP |
Medico Competente | |
Esperto qualificato |
Datore di lavoro A.O.R.N. “X. XXXXXXXXXX” | Direttore Generale |
Servizio di prevenzione e protezione | RSPP: ASPP |
Medico Competente | |
Esperto qualificato |
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Datore di lavoro A.O.R.N. “DEI COLLI” | Direttore Generale |
Servizio di prevenzione e protezione | RSPP: ASPP |
Medico Competente | |
Esperto qualificato |
Datore di lavoro A.O. “SANTOBONO-PAUSILIPON” | Direttore Generale |
Servizio di prevenzione e protezione | RSPP: ASPP |
Medico Competente | |
Esperto qualificato |
Datore di lavoro A.O.U. “S.U.N.” | Direttore Generale |
Servizio di prevenzione e protezione | RSPP: ASPP |
Medico Competente | |
Esperto qualificato |
Datore di lavoro A.O.U. “XXXXXXXX XX” | Direttore Generale |
Servizio di prevenzione e protezione | RSPP: ASPP |
Medico Competente | |
Esperto qualificato |
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Datore di lavoro I.R:C.C.S. “XXXXXXX” | Direttore Generale |
Servizio di prevenzione e protezione | RSPP: ASPP |
Medico Competente | |
Esperto qualificato |
Addetti alle Emergenze
Si rimanda ai Piani di Emergenza delle sedi che saranno trasmessi alla Ditta esecutrice dal Servizio di Prevenzione e Protezione delle AA.OO/AA.OO.UU/I.R.C.C.S./AA.SS.LL. della Regione Campania in occasione della riunione di coordinamento.
Addetti al Primo Soccorso
Si rimanda ai Piani di Emergenza delle sedi che saranno trasmessi alla Ditta esecutrice dal Servizio di Prevenzione e Protezione delle AA.OO/AA.OO.UU/I.R.C.C.S./AA.SS.LL. della Regione Campania a in occasione della riunione di coordinamento.
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INFORMAZIONI GENERALI DITTA APPALTATRICE
Ragione sociale | |
Sede Legale | |
Codice Fiscale/P.IVA | |
Numero di telefono | |
Numero di fax | |
Settore di attività svolte |
FIGURE IN MATERIA DI PREVENZIONE DEI RISCHI SUI LUOGHI DI LAVORO
Datore di Lavoro | |
Responsabile Servizio di prevenzione e protezione | |
Medico Competente | |
Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) | |
Addetti emergenza e primo soccorso |
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Descrizione dei lavori | |
Numero di addetti previsto per lo svolgimento dei lavori | |
Impianti/Attrezzature/Macchine utilizzate | |
Materiali e Sostanze utilizzate | |
DPI “specifici” in dotazione ai lavoratori | |
Misure da attuare per eliminare ovvero ridurre al minimo le interferenze | |
NOTE |
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AREE DI LAVORO, ATTIVITA’ OGGETTO DI APPALTO, RISCHI SPECIFICI E MISURE DI PREVENZIONE ED EMERGENZA
SEDE DI LAVORO DOVE VERRANNO SVOLTE LE ATTIVITÀ OGGETTO DELL’APPALTO
di seguito sono elencate le AA.OO./AA.SS.LL./I.R.C.C.S. della Regione Campania considerate Amministrazioni contraenti, per il cui dettaglio si rimanda all’allegato B/4.
- A.S.L. AVELLINO
- A.O. “SAN XXXXXXXX XXXXXXX”
- A.S.L. BENEVENTO
- A.O. “XXXXXXX XXXXX”
- A.S.L. CASERTA
- A.O. “SANT'XXXX E SAN XXXXXXXXXX”
- A.S.L. SALERNO
- A.O.U. “SAN XXXXXXXX XX XXX E RUGGI DI XXXXXXX”
- A.S.L. NAPOLI 1 XXXXXX
- X.X.X. XXXXXX 0 XXXX
- X.X.X. XXXXXX 3 SUD
- A.O.R.N. “XXXXXXX XXXXXXXXXX”
- A.O.R.N. “DEI COLLI”
- A.O. “SANTOBONO-PAUSILIPON”
- A.O.U. “S.U.N. “
- A.O.U. “XXXXXXXX XX”
- I.R.C.C.S. “XXXXXXX”
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AREE DI LAVORO DOVE VERRANNO SVOLTE LE ATTIVITÀ OGGETTO DELL’APPALTO
Uffici amministrativi |
Laboratori Tecnici |
Sala riunione |
Locali Deposito |
Reparti |
Reception |
U.O. |
Altro …… |
(BARRARE IL QUADRATINO CHE INTERESSA
ZONE UTILIZZATE PER DEPOSITO DELLE ATTREZZATURE E MATERIALI DELLA DITTA APPALTATRICE
Sarà definito a seguito di coordinamento con la ditta
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I principali servizi previsti in Appalto sono elencati nello schema di seguito riportato
Principali Attività | Apparecchiature di proprietà a canone | Apparecchiautre di proprietà non a canone | Ottiche rigide e beni affini |
Verifica, aggiornamento inventariale, gestione con sistema informativo | SI | SI | SI |
Call center | SI | SI | SI |
Manutenzione Preventiva Programmata | Si | NO | NO |
Verifiche di Sicurezza Elettrica e Controlli Funzionali | SI | a richiesta, se previsto | NO |
Manutenzione Correttiva (su guasto) | SI | Intervento di "primo guasto" | Intervento di "primo guasto" |
Verifica delle non Conformità | SI | SI, a richiesta e/o se previsto | Si, a richiesta, ove applicabile |
Fornitura pezzi di ricambio | SI | NO | NO |
Programmi di dismissione | SI | SI | SI |
Costituiscono servizi accessori connessi alle attività principali, i servizi di seguito elencati:
- Realizzazione Centro Ricezione Chiamate/Call Center;
- Formazione del personale dell’Amministrazione contraente;
- Gestione informatizzata dei Servizi;
- Direzione tecnica;
- Supporto alla supervisione ed al controllo di altri operatori economici che gestiscono servizi inerenti le apparecchiature biomediche presenti presso le Amministrazione contraente (es. monitoraggio dei contratti in essere stipulati con casa madre);
- Esecuzione di prove e collaudi di accettazione sulle tecnologie che entrano in Amministrazione a qualsiasi titolo;
- Verifica ed aggiornamento del Fascicolo Macchina;
- Realizzazione di report periodici.
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RISCHI SPECIFICI PRESENTI NEGLI AMBIENTI IN CUI OPERA L’APPALTATORE (BARRARE
IL QUADRATINO CHE INTERESSA)
Xxxxxxx esposizione ad agenti biologici | ||
Rischio elettrico | ||
Rischio d’incendio | ||
Rischio chimico | ||
Rischio radiazioni ionizzanti | ||
Rischio radiazioni non ionizzanti | ||
Rischio radiazioni ottiche artificiali | ||
Macchine ed attrezzature | ||
Cantieri temporanei | ||
Rischio da apparecchiature speciali (specificare): | ||
automezzi dotati di meccanismo di ………. | ||
…………………………………………… | ||
Movimentazione dei carichi | |
Incidenti con autoveicoli | |
Organi in movimento | |
Rumore | |
Vibrazioni | |
Attrezzature munite di videoterminale | |
Caduta ed urto percorsi di accesso alle aree | |
di passaggio veicolare e carico/scarico | |
Altro …… | |
rischio esposizione ad agenti biologici: si definisce agente biologico “qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni”. Le modalità di esposizione più frequenti agli agenti biologici sono puntura, taglio, abrasione, contaminazione della mucosa oculare e orale e della cute integra e non, con superfici, oggetti, macchine/attrezzature o loro parti. Occorrerà quindi concordare con DLC gli interventi lavorativi definiti, utilizzare DPI specifici, evitare di toccare oggetti e strumenti dei quali non se ne conosca l’uso, evitare di accedere a locali se non espressamente necessario per compiere gli interventi lavorativi prefissati, ed adottare le norme igieniche per evitare contaminazioni di qualsiasi tipo;
rischio elettrico: non effettuare mai interventi e/o riparazioni sugli impianti elettrici o sulle macchine se non si è in possesso di conoscenze specifiche o delle caratteristiche di professionalità previste dalla legislazione vigente, sia per motivi di pubblica sicurezza sia per motivi legati al riconoscimento/perdita della garanzia del costruttore. Qualunque intervento sugli impianti delle strutture in cui si svolge il servizio deve essere preventivamente concordato con il DLC, che verificata la rispondenza alle norme di sicurezza vigenti, provvederà ad attivare verifiche ed interventi del caso. Il funzionamento di tutti gli impianti delle aree in cui si svolge il servizio deve essere sempre garantito. I principali rischi connessi all’utilizzo della rete elettrica sono identificabili in rischi alle persone per contatto diretto e contatto indiretto, nonché ulteriori rischi legati all’errato o non corretto uso
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degli impianti. Si intende per contatto diretto un contatto con un elemento normalmente in tensione. Si intende per contatto indiretto un contatto con un elemento conduttore (massa) normalmente non in tensione. In entrambi i casi è consigliato non effettuare operazioni di pulizie su macchine ed apparecchiature elettriche con liquidi, non utilizzare componenti elettrici non conformi alle norme, non utilizzare macchine e/o apparecchiature per fini non consentiti, non lasciare incustodite apparecchiature elettriche;
rischio d’incendio: in riferimento ai rischi d’incendio, l’appaltatore deve osservare quanto previsto dal Decreto del 10 Marzo 1198, in quanto il Legislatore ha classificato gli Ospedali quali strutture a | |
“Elevato Rischio di Incendio” e disciplinato la relativa classificazione: | |
- luoghi di lavoro a rischio di incendio basso: sono presenti sostanze a basso tasso di infiammabilità e le condizioni locali e di esercizio offrono scarse possibilità di sviluppo di principi di incendio ed in cui, in caso di incendio, la probabilità di propagazione dello stesso è da ritenersi limitata; - luoghi di lavoro a rischio di incendio medio: sono presenti sostanze infiammabili e/o condizioni locali e/o di esercizio che possono favorire lo sviluppo di incendi, ma nei quali, in caso di incendio, la probabilità di propagazione dello stesso è da ritenersi limitata; - luoghi di lavoro a rischio di incendio elevato: sono presenti sostanze altamente infiammabili e/o per le condizioni locali e/o di esercizio sussistono notevoli probabilità di sviluppo di incendi e nella fase iniziale sussistono forti probabilità di propagazione delle fiamme, ovvero non è possibile la classificazione come luogo a rischio di incendio basso o medio; |
rischio chimico: si definisce rischio chimico qualunque esposizione a sostanze chimiche, siano esse presenti sotto forma di solidi, liquidi, aerosol o vapori;
Il rischio chimico è legato alla manipolazione diretta di sostanze chimiche o alla accidentale interazione con lavorazioni che avvengono nelle immediate vicinanze.
Tale rischio risulta molto basso per gli operatori che non devono operare direttamente con sostanze pericolose purché al corrente delle situazioni o sorgenti di rischio. Occorrerà quindi evitare qualsiasi contatto (pelle, occhi), con liquidi, polveri (corrosivi, caustici, solventi), inalare vapori, aerosol o polveri che si sviluppano o sollevano durante le lavorazioni; ingerire liquido durante le diluizioni o qualunque tipo di manipolazione;
rischio radiazioni ionizzanti: sono radiazioni dotate di sufficiente energia da ionizzare gli atomi o le molecole con i quali vengono a interagire; le energie di soglia dei processi di ionizzazione sono dell'ordine di alcuni eV. La caratteristica di una radiazione di poter ionizzare un atomo, o di penetrare più o meno in profondità all'interno della materia, dipende oltre che dalla sua energia anche dal tipo di radiazione e dal materiale con il quale avviene l'interazione. Radiazioni ionizzanti vengono generate da reazioni nucleari, artificiali o naturali, da altissime temperature come nelle scariche di plasma o all'interno della corona solare, attraverso la produzione di particelle ad alta energia negli acceleratori di particelle, oppure a causa di accelerazione di particelle cariche da parte di campi elettromagnetici prodotti da processi naturali, dai fulmini alle esplosioni di supernovae. Le radiazioni ionizzanti si possono dividere in due categorie principali: quelle che producono ioni in modo diretto (le particelle cariche, quali particelle α, β−, β+), dette direttamente ionizzanti, e quelle che producono ioni in modo indiretto (neutroni, raggi γ e raggi X, in generale le particelle elettricamente neutre), dette indirettamente ionizzanti; a queste vanno aggiunte le porzioni di radiazione ultravioletta di alta frequenza. La radiazione ionizza le molecole di DNA ad esempio delle cellule cutanee, inducendo
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basi adiacenti di timina a formare legami covalenti, interferendo con i meccanismi di copia e in generale con il funzionamento dell'acido nucleico. Il tutto può portare delle mutazioni genetiche, che possono sfociare in episodi di cancro;
rischio radiazioni non ionizzanti: si riferiscono a qualunque tipo di radiazione elettromagnetica che non trasporta sufficiente energia per quanto per ionizzare atomi o molecole ovvero, per rimuovere completamente un elettroneda un atomo o molecola (radiazioni LASER, U.V.A., infrarossi, RISONANZA MAGNETICA);
rischio radiazioni ottiche artificiali: si intendono tutte le radiazioni elettromagnetiche nella gamma di lunghezza d'onda compresa tra 100 nm e 1 mm (radiazioni UV);
macchine ed attrezzature: nel caso di utilizzo di macchine, attrezzature e mezzi del committente l’appaltatore dovrà verificarne il perfetto stato, la messa in sicurezza, assumendosi, da quel momento, ogni responsabilità connessa all’uso, attraverso la redazione di apposito verbale a firma congiunta con il committente;
rischio da apparecchiature speciali: necessitano misure di prevenzione in quanto l’appaltatore opera in locali ove è presente tale fattore di rischio, ad esempio automezzi dotati di meccanismo di sollevamento;
movimentazione dei carichi: necessitano misure di prevenzione in quanto l’appaltatore opera in locali ove è presente tale fattore di rischio;
incidenti con autoveicoli: necessitano misure di prevenzione in quanto l’appaltatore opera in locali ove è presente tale fattore di rischio;
organi in movimento: necessitano misure di prevenzione in quanto l’appaltatore opera in locali ove è presente tale fattore di rischio;
rumore: nei locali degli attuali luoghi di lavoro i livelli di picco della pressione sonora sono inferiori a 135 dB. Il superamento della soglia minima di 85 dB non è mai riscontrata, fatta eccezione quei locali in prossimità di particolari attrezzature, quali gruppo elettrogeni e gruppi di continuità durante il funzionamento in emergenza, oppure nei pressi o a bordo delle ambulanze;
vibrazioni: non necessitano di particolari misure di prevenzione, in quanto la ditta appaltatrice opera in locali ove non sono installate attrezzature che presentano questa tipologia di rischio;
attrezzature munite di videoterminale: nei locali degli attuali luoghi di lavoro le postazioni devono essere a norma, e quindi i personal computer (fissi o portatili) devono essere completi di schermo, tastiera, mouse e macchina. Pertanto il personale addetto al VDT per più di 20 ore settimanali deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria;
cantieri temporanei: si richiama al rispetto della normativa attinente alle norme di sicurezza nei cantieri. Nei locali della sede di lavoro eventuali cantieri dovranno essere appositamente delimitati per garantire l’interdizione all’accesso al personale non autorizzato, e se attuabile, dovranno limitare la formazione di polveri, rumori e vibrazioni;
rischio di caduta ed urto nei percorsi di accesso alle aree di passaggio veicolare e di carico/scarico: non necessitano di particolari misure di prevenzione, in quanto la ditta appaltatrice non opera in locali ove si presenta questa tipologia di rischio.
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MISURE DI PREVENZIONE DEI RISCHI
contenimento inquinamento acustico: è fatto obbligo per l’appaltatore contenere l’emissione di rumori nei limiti compatibili con l’attività svolta. Per l’esecuzione dei servizi connessi alla fornitura devono essere rispettate le normative in vigore per il controllo delle emissioni rumorose. Nel caso di lavorazioni rumorose sarà opportuno limitare la propagazione di onde sonore attraverso l’adozione di tutti quei provvedimenti valutati idonei;
contenimento inquinamento ambientale: è fatto obbligo per l’appaltatore evitare l’inquinamento ambientale di qualsiasi tipo attraverso l’adozione di tutti quei provvedimenti sostenibili e reali, ad esempio i pezzi di ricambi sostituiti devono essere appositamente ritirati e smaltiti;
contenimento dispersione sostanze pericolose: è fatto obbligo per l’appaltatore evitare la dispersione nell’ambiente di sostanze pericolose per l’uomo e/o per l’ambiente;
utilizzo macchine ed attrezzature: è fatto obbligo per l’appaltatore conferire, per l’esecuzione dell’opera affidata, tutte le macchine, attrezzature e mezzi, con divieto assoluto di utilizzare macchine, attrezzature e mezzi del committente, fatta eccezione preventiva autorizzazione scritta del DLC.
lavori su impianti elettrici: è fatto obbligo per l’appaltatore utilizzare i “dispositivi di protezione individuale (DPI)”, adottare tutte le cautele del caso, e disattivare, avvalendosi dell’assistenza e collaborazione del personale tecnico, interno all’azienda, generalmente tutti gli impianti elettrici per cui è probabile che nelle zone interessate dai lavori ci siano dei conduttori in tensione.
PROCEDURA DI EMERGENZA
Per emergenza, è da intendersi qualsiasi situazione di pericolo grave ed imminente, che possa arrecare pericolo a persone e/o cose, come ad esempio allagamenti, emissione/sversamento di sostanze pericolose, fughe di gas, incendi, scoppio/esplosioni.
Tenuto conto delle caratteristiche dei luoghi con particolare riferimento alle vie di esodo, del sistema di rivelazione e di allarme incendio, del numero delle persone presenti, con particolare attenzione ai lavoratori esposti a rischi particolari, ed infine del numero di addetti all'attuazione ed al controllo delle emergenze, nonché all'assistenza per l'evacuazione, la procedura di emergenza ha il chiaro scopo di contribuire alla salvaguardia della vita dei degenti, dei visitatori (compreso il personale dei ditte esterne), e dei dipendenti del DLC, nonché alla conservazione dei beni e delle attrezzature.
Pertanto, è fatto obbligo attuare i provvedimenti necessari per assicurare che tutto il personale sia informato sulle procedure da adottare, le specifiche misure da porre in atto nei confronti dei lavoratori esposti a rischi particolari, le specifiche misure per le aree ad elevato rischio di incendio, ed infine le procedure per la chiamata dei Vigili del Fuoco o dell’ambulanza, per informarli dell’accaduto al loro arrivo e per fornire la necessaria assistenza durante l’intervento
La PdE tende ad affrontare l’emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti e riportare rapidamente la situazione in condizioni di normale esercizio, attuare le azioni necessarie per proteggere sia il personale interno del DLC sia il personale dell’appaltatore, ed infine proteggere nel modo migliore i beni e le strutture.
La PdE verrà aggiornata ogni qualvolta necessario, considerate le eventuali variazioni negli edifici sia per quanto attiene agli edifici stessi ed agli impianti, sia per quanto riguarda le modifiche nell’attività svolta, nuove informazioni disponibili, variazioni nella realtà organizzativa che possano avere conseguenze per quanto
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riguarda la sicurezza, esigenze della sicurezza e dello sviluppo della tecnica e dei servizi disponibili, e considerata l’esperienza acquisita.
ALLARME
All’interno dei luoghi della sede di lavoro chiunque rilevi un fatto anomalo o pericoloso (incendio,
incidente, infortunio, guasto, ecc.) deve dare l’allarme specificando esattamente:
o le proprie generalità
o un recapito telefonico
o il luogo esatto in cui è avvenuta l’emergenza (reparto, piano, stanza, ecc.)
o la natura dell’emergenza (incendio, malore, emergenza chimica, radioattiva, ecc.)
o la presenza e il numero di infortunati e/o persone intrappolate
Al manifestarsi di una situazione di emergenza o al segnale dall’allarme attivato, tutto il personale del
DLC è tenuto a seguire le istruzioni specifiche degli addetti in particolare:
o sospendere la propria attività avendo cura di mettere in sicurezza se possibile, le apparecchiature, sostanze prodotti ecc. con cui opera
o se richiesto provvedere ad aiutare gli eventuali infortunati o persone in difficoltà ad allontanarsi dalla zona di pericolo
o accertarsi che tutte le persone abbiano abbandonato il locale attivandosi, contemporaneamente, per circoscrivere l’emergenza
o abbandonare ordinatamente il locale seguendo il percorso delle vie di emergenza per recarsi nel punto di raccolta prestabilito e provvedere a chiudere la porta lasciando il locale stesso
o fornire agli addetti all’emergenza notizie in merito a particolari rischi nella zona in cui opera abitualmente, qualora ne fosse a conoscenza o informare gli addetti dell’eventuale assenza di colleghi nel luogo sicuro
Al manifestarsi di una situazione di emergenza o al segnale dall’allarme attivato dal coordinatore dell’emergenza, il personale dell’appaltatore, è tenuto a seguire le istruzioni specifiche degli addetti sia in caso di emergenza limitata che di emergenza generale/evacuazione e in particolare:
o rimuovere immediatamente la propria attrezzatura che potrebbe costituire intralcio ai mezzi ed alle operazioni di soccorso (scale, casse, ecc.)
o porre rapidamente in condizioni di sicurezza l’oggetto del lavoro per cui è presenti
o procedere con calma verso la zona di ritrovo utilizzando le vie di esodo predisposte portando con sé quando possibile le proprie attrezzature pericolose (ad es. bombole di gas per saldare)
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o rimanere nei luoghi di raccolta prestabiliti in attesa di ulteriori disposizioni
Nella zona di raccolta il responsabile dell’impresa esterna effettuerà l’appello e comunicherà al
responsabile dell’evacuazione dei lavoratori gli eventuali assenti per attivarne la ricerca.
Al manifestarsi di una situazione di emergenza o al segnale dall’allarme attivato dal coordinatore
dell’emergenza, chiunque sia presente a qualunque titolo nella sede di lavoro, è tenuto a seguire le istruzioni specifiche degli addetti e in particolare:
o procedere con calma verso la zona di ritrovo utilizzando le vie di esodo predisposte
o rimanere nei luoghi di raccolta prestabiliti in attesa di ulteriori disposizioni
In generale quindi tutte le persone presenti nell’area anche se non rientrano fra le tipologie sopra elencate, sono tenuti a seguire i comportamenti indicati dal Coordinatore dell’emergenza, dagli addetti all’emergenza o dagli enti preposti eventualmente intervenuti.
Il personale non rientrerà nel reparto/locale interessato all’emergenza, fino a che il R.S.P.P. intervenuto non darà il segnale di fine emergenza.
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MISURE PER ELIMINARE O RIDURRE I RISCHI DA INTERFERENZE
Il personale, interno e dell’appaltatore, per poter accedere ed operare negli edifici ed aree di pertinenza del DLC:
− deve indossare gli indumenti di lavoro;
− deve essere individuato nominativamente, mediante apposizione sull’indumento da lavoro della tessera di riconoscimento prevista dalle norme vigenti;
− non deve fumare nei luoghi di lavoro;
− è tenuto a seguire le regole di comportamento e di rispetto dell’utenza, garantendo un’adeguata distanza di sicurezza del pubblico dalla zona di lavoro;
− deve utilizzare le aree solo per il tempo necessario all’attività;
− deve rispettare la normativa vigente in materia di utilizzo, etichettatura, stoccaggio, manipolazione, trasporto e smaltimento di sostanze pericolose;
− prima dell’inizio delle forniture tutte le tipologie di intervento devono essere programmate e concordate con il referente tecnico;
− prima dell’inizio delle forniture devono essere disposte ed attuate tutte le necessarie misure di prevenzione e protezione finalizzate alla tutela della sicurezza dei lavoratori (ad esempio conoscere tutte le valvole di intercettazione, prestare attenzione al rischio di esplosione, e verificare che non siano presenti attrezzature che possano fungere da innesco) durante il lavoro sia per i rischi propri, sia quelle specificatamente individuate dal committente per l’eliminazione dei rischi interferenti;
− in caso di evento pericoloso per persone o cose (ad esempio, incendio, scoppio, allagamento, ecc.) e in caso di evacuazione, deve attenersi scrupolosamente alle disposizioni contenute nell’estratto del piano di emergenza aziendale;
− nei locali con potenziali rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, ad agenti biologici ed a sostanze chimiche, se previsti, deve indossare gli idonei “Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)”;
− non deve ingombrare con materiali e/o attrezzature i percorsi di esodo e le uscite di emergenza, evitando il più possibile la concomitanza di lavori in spazi ristretti;
− non deve abbandonare materiali e/o attrezzature che possono costituire fonte potenziale di pericolo in luoghi di transito e di lavoro, ad esempio contenitori di sostanze pericolose incustoditi e non etichettati secondo la normativa vigente;
− in caso di sversamento accidentale allontanare le persone presenti ed attuare le misure di emergenza;
− non deve usare abusivamente o senza autorizzazione i materiali e/o attrezzature di proprietà dell’Amministrazione contraente;
− deve attenersi e rispettare le indicazioni riportate dall’apposita segnaletica e cartellonistica specifica (deposito infiammabili, zona protetta, contaminazione biologica, pericolo carichi sospesi, ecc.), l’area deve essere adeguatamente delimitata e segnala;
− deve comunicare anticipatamente la tipologia di attività che determinerà la produzione di polveri, rumori e vibrazioni;
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− deve preventivamente comunicare la necessità di chiusure di percorsi o parti di edifici, concordando con il Referente tecnico le modalità e la cartellonistica necessaria;
− per interventi su attrezzature e/o apparecchiature consultare i manuali d’uso e manutenzione prima dell’inizio ed accertarsi che la fermata di tale attrezzatura non possa essere di pregiudizio dell’incolumità fisica del personale, pazienti e visitatori.
− la movimentazione di materiale e cose deve essere effettuata in sicurezza e, se necessario, con l’ausilio di appositi carrelli, con la compatibilità degli spazi di manovra e circolazione;
− l’utilizzo di attrezzature non deve interferire con la normale viabilità di utenti e ausili (barelle, sedie, ecc..) ed in particolare con le vie di fuga;
− deve limitare la produzione di polveri, rumori e vibrazioni nei locali dei luoghi di lavoro;
− non deve superare nel deposito il carico di incendio combustibili;
− l’eventuale presenza di materiali e/o attrezzature, in particolare se in posizione di equilibrio instabile, deve essere segnalata;
− non abbandonare rifiuti e/o pezzi di ricambio nei locali dei luoghi di lavoro, se non di opportuna pertinenza;
− comunicare l’elenco delle sostanze infiammabili e/o pericolose che saranno utilizzate, il quantitativo e le modalità di trasporto, e i tempi di intervento, ed i percorsi di trasporto.
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CONCLUSIONI
Al fine di procedere in sicurezza alle operazioni oggetto dell’appalto, la ditta appaltatrice si impegna, con l’accettazione del contratto, a fornire al proprio personale le attrezzature idonee allo svolgimento del proprio lavoro e ad effettuare la valutazione dei rischi per la propria impresa, nonché ad esprimere l’eventuale valutazione congiunta del rischio con i propri collaboratori e/o subappaltatori, ed a consegnarla al DLC, nonché a mettere a conoscenza del personale addetto il presente documento con le relative prescrizioni. L’impresa aggiudicataria, nella comunicazione dei rischi specifici connessi alla propria attività, può presentare proposte di integrazione al presente documento, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza del lavoro, sulla base della propria esperienza. In nessun caso le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei costi della sicurezza.
Il presente documento è stato redatto ai sensi dell’art. 26, comma 3, del D. Lgs. n. 81 del 09 aprile 2008 e smi.
Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione sede nome cognome | Il Responsabile esecuzione Contratto sede nome cognome |
IMPRESA ESECUTRICE |
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SCHEMA INDIVIDUAZIONE NUOVI RISCHI DA INTERFERENZA
derivanti da criticità o interferenze non preventivamente considerate in sede di stesura del Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (Vers. 00) sia dal Committente che dall’Assuntore
Nuovo rischio da interferenza | Società interessate | Misure di Prevenzione e di Protezione individuate | Società incaricate di attuare le misure di Prevenzione e Protezione | Eventuale stima dei costi eliminazione riduzione dei rischi da interferenza |
Rischio | committente | |||
appaltatore | ||||
Rischio | committente | |||
appaltatore | ||||
Rischio | committente | |||
appaltatore | ||||
……………… ………………. | committente | ………………………… | ||
appaltatore |
Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione sede nome cognome | Il Responsabile esecuzione Contratto sede nome cognome |
IMPRESA ESECUTRICE |
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