Istituto Comprensivo Istituto Comprensivo Istituto Comprensivo
Istituto Comprensivo Istituto Comprensivo Istituto Comprensivo
“X. Xxxxxxx” “Borgata Paradiso” “Collegno III”
Xxx Xxxxxxx 00 Xxx Xxxxxxxxx 0 Xxxxx Xxxxxxxxxx 00
Scuola dell’infanzia Paritaria Scuola dell’infanzia Paritaria Scuola dell’infanzia Paritaria “Xxxxxx Xxxxxxxx” “Il chioschetto” “La Certosa”
X.xx X. Xxxxxxx,0 Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx 00 Piazza Maestri del Lavoro 55
Accordo di Programma Triennale 2021/2022 2022/2023 2023/2024
tra
IL COMUNE DI COLLEGNO rappresentato dal Sindaco Xxxxxxxxx Xxxxxxxx e dall’ Assessore alle Politiche Educative Xxxxx Xxxxxxx
e
LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE e le SCUOLE PARITARIE:
1. Istituto Comprensivo Xxxxxxxxx Xxxxxxx
2. Istituto Comprensivo Xxxxxxx Xxxxxxxx
0. Istituto Comprensivo Collegno III
4. Scuola dell'Infanzia Paritaria “Xxxxxx Xxxxxxxx”
5. Scuola dell'Infanzia Paritaria “Il Chioschetto”
6. Scuola dell'Infanzia Paritaria “La Certosa”
INTRODUZIONE
Premessa pag. 3
Finalità pag. 3
SEZIONE I: SERVIZI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO
Art. 1 – Ambito Territoriale pag.4
Art. 2 – Soggetti e Organi pag.4
Art. 3 – Ambiti di Concertazione pag.4
Art. 4 – Accesso ai Servizi Educativi e Scolastici pag.5
art. 4.1 Iscrizioni pag.5
art. 4.2 Stradario Scolastico Cittadino pag.5
art. 4.3 Calendario pag.6
Art. 5 – Servizi per il Diritto allo Studio pag.6
Art. 6 – Attrezzature e Locali pag.6
Art. 7 – Refezione scolastica pag.6
Art. 8 – Altri Servizi pag.7
Art. 9 – Patti di Collaborazione Amministrazione/Scuola/Cittadini pag.7
Art. 10 – Scuola Digitale pag.8
Art. 11 – Utilizzo, Gestione e Manutenzione degli Ambienti Scolastici pag.8 Art. 12 – Trasferimenti per Spese di Funzionamento delle Istituzioni Scolastiche pag.9 Art. 13 – Assistenza alunni con disabilità pag.10 Art.14–Servizi per l’Integrazione delle Disabilità e per Sostenere le Difficoltà
di Apprendimento pag.10
Art.15 – Tutela della Privacy pag.10
Art.16 – Educazione Interculturale e Inclusione di Alunni di Origine Straniera pag.11
Art.17 – Sistema Integrato di Educazione e Istruzione dalla Nascita fino ai 6 Anni pag.11
Art.18 – Relazioni tra le Scuole e le Istituzioni Culturali della Città pag.11
Art.19 – Relazioni tra le Scuole e i Servizi Sociali Comunali pag.12
Art.20 – Azioni di Promozione del successo formativo e di contrasto
delle povertà educative pag.12
Art.21– Mobilità Sicura e Sostenibile nei Percorsi Casa - Scuola pag.13
Art.22 –Progettazione Offerta Formativa di Territorio pag.13
SEZIONE II: SERVIZI E PROGETTI A SCUOLA E SUL TERRITORIO
Art.23 – A quale idea di bambino, ragazzo e adulto facciamo riferimento? pag.14
Art.24 –Gli Interventi di Prevenzione al Precoce Abbandono Scolastico pag.14
SEZIONE III: PERCORSI DI RICERCA E FORMAZIONE
Art.25 – Formazione e Ricerca: un Binomio Inscindibile pag.15
Art.26 – Quali Strategie Formative? pag.15
Art.27 – Verso la Valutazione del Sistema Educativo della Città pag.15
Art.28 – L’educazione degli adulti pag.16
Premessa
L’ambito istituzionale dentro cui si innesta il sistema scolastico italiano è di carattere nazionale e regionale, ma il suo funzionamento concreto, la qualità del servizio, la fruibilità dei suoi spazi dipendono anche da altri fattori, che chiamano in causa la Città e la sua Amministrazione.
Scuola e Città si intrecciano in uno scambio di risorse e opportunità: il territorio offre risorse e strumenti e la scuola restituisce in termini di partecipazione, accoglienza e promozione di attività culturali che coinvolgono tutta la cittadinanza.
Questo accordo, nel suo rinnovarsi, ribadisce il riconoscimento della preziosa sinergia tra Comune e Scuola e inserisce alcuni elementi di innovazione che rendono questo legame storicamente solido ma al passo con i tempi.
Finalità
Attraverso la presente intesa le parti si propongono:
! di concorrere in modo coordinato per innalzare la qualità del sistema educativo e formativo a vantaggio della popolazione fruitrice dei servizi a partire dagli asili nido comunali, fino ai corsi di educazione permanente per gli adulti, sia nelle scuole statali, sia nelle scuole paritarie;
! di valorizzare l'educazione e la formazione come “bene comune” da preservare e massimamente da tutelare;
! di promuovere permanentemente contesti ed opportunità di dialogo nelle diverse “comunità educanti”, perchè soltanto mediante l'ascolto, il confronto e la corresponsabilità si possono perseguire obiettivi di coesione sociale e miglioramento, con particolare attenzione al coinvolgimento dei genitori e degli alunni;
! di operare concretamente per perequare gli svantaggi sociali e la povertà educativa, per promuovere l'integrazione, l'agio, il successo formativo e contrastare forme di esclusione, marginalità e insuccesso scolastico;
! Incoraggiare l’innovazione didattica e le sperimentazioni di nuovi contesti di apprendimento, grazie anche alla presenza del Centro Nazionale di Formazione Docenti e dell’Università.
SEZIONE I: SERVIZI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO
ART. 1 – Ambito Territoriale
L'ambito territoriale di riferimento è quello della Città di Collegno, e comprende l’Università degli studi di Torino, Scienze della Formazione primaria e dell’Educazione.
ART. 2 – Soggetti e Organi
I soggetti firmatari della presente intesa sono il Sindaco, previa specifica delibera di Consiglio Comunale, in rappresentanza anche degli asili nido comunali, e i Dirigenti Scolastici delle istituzioni statali, previo parere dei rispettivi Collegi Docenti e delibere dei Consigli di Istituto, nonché i Rappresentanti Legali delle scuola dell'infanzia paritarie.
Al fine di raggiungere gli obiettivi del “Patto per la scuola” è istituita la Conferenza di servizio, presieduta dal Sindaco o dall'assessore delegato, composta dai Dirigenti dei diversi soggetti firmatari, che si riunisce periodicamente nell'anno scolastico per la trattazione di temi di rilevanza cittadina, anche sulla scorta delle elaborazioni delle diverse commissioni di lavoro istituite presso le scuole e la Commissione Mensa, quest'ultima presieduta dal Comune.
ART. 3 – Ambiti di Concertazione
Per la realizzazione delle finalità di codesto Accordo di Programma i soggetti sottoscrittori, viste le rispettive competenze, si impegnano a concertare sui seguenti ambiti:
1. l'accesso ai servizi educativi e scolastici e la programmazione territoriale per l'accesso alla scuola dell'obbligo, nonché il monitoraggio dell’adempimento dell’obbligo;
2. il sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino ai 6 anni;
3. i servizi comunali per il diritto allo studio ed altri interventi di qualificazione del funzionamento delle scuole;
4. i servizi per l'integrazione delle disabilità e per sostenere le difficoltà di apprendimento;
5. l'utilizzo delle scuole e dei locali scolastici;
6. la promozione dell'agio e delle politiche di inclusione: prevenzione e contrasto del disagio nelle relazioni, del bullismo e iniziative di raccordo tra progetti di inclusione scolastici ed extrascolastici;
7. l'educazione interculturale e l'inclusione di alunni di origine straniera;
8. la progettazione dell'offerta formativa di territorio (POF);
9. la promozione della legalità e della cittadinanza attiva e responsabile a tutte le età;
10. la promozione e sottoscrizione di Patti di collaborazione tra gli attori della Comunità educante
11. la valutazione del sistema educativo e formativo territoriale;
12. le politiche per l'orientamento, i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento - PCTO
13. l'educazione degli adulti;
14. la verifica della presente Intesa.
ART. 4 – Accesso ai Servizi Educativi e Scolastici
Le parti riconoscono che occorre verificare annualmente la struttura della rete scolastica affinché sia ottimizzato, da un lato, l'esercizio dell'autonomia scolastica e, dall'altro, l'offerta scolastica di qualità articolata sul territorio, affinché sia agevolato l'esercizio del diritto all'istruzione.
art. 4.1 Iscrizioni
L’Amministrazione Comunale e le Istituzioni Scolastiche si impegnano a promuovere momenti di confronto per costruire una rete cittadina di scuole che risponda al meglio ai bisogni delle famiglie, curando in particolare il monitoraggio della trasformazione della domanda di servizio scolastico, la valutazione circa l'attivazione di nuovi punti della rete.
Il Comune, in accordo con le Istituzioni scolastiche, si impegna ad inviare a tutte le famiglie degli alunni che inizieranno a frequentare la prima classe di scuola primaria e secondaria di primo grado, apposita informazione in merito all’offerta scolastica della città, alla modalità di iscrizione e ai servizi relativi al Diritto allo Studio attivi per l’anno di riferimento.
Premesso che per le iscrizioni in corso d’anno, anche in caso di esaurimento dei posti, permane in capo al Dirigente Scolastico del territorio di competenza la responsabilità della presa in carico dell’alunno richiedente e che tale responsabilità si assolve con l’iscrizione del minore in altro Istituto del territorio Comunale, sarà cura delle Scuole e dell’Amministrazione Comunale, prima della conclusione della procedura ordinaria delle iscrizioni, individuare gli appartenenti a ciascun bacino non ancora iscritti per poterne tenere conto nella fase di accoglienza delle iscrizioni, limitando le problematiche derivanti dalle domande pervenute fuori termine.
I Consigli di Istituto provvederanno poi, con loro provvedimento, a definire i regolamenti interni che disciplinano puntualmente le iscrizioni, valutando eventualmente l’opportunità di tenere conto degli arrivi in corso d’anno.
art. 4.2 Stradario Scolastico Cittadino
Lo stradario è uno strumento di programmazione ordinatorio e non perentorio. Le Istituzioni scolastiche ricorreranno ad esso come uno dei criteri nella gestione delle domande di iscrizione in esubero.
Infatti, nel rispetto della libertà di scelta di ogni famiglia circa la scuola nella quale iscrivere il proprio figlio nel territorio comunale, in base alle varie offerte formative, l’Amministrazione propone ai cittadini e alle scuole un ulteriore criterio regolatore delle iscrizioni, per favorire i cittadini nella possibilità di vedere accolta la propria domanda in una scuola prossima al proprio luogo di abitazione.
L’Amministrazione provvederà quindi, dopo opportuna consultazione con le Istituzioni scolastiche, ad individuare con proprio provvedimento, uno stradario di riferimento per ogni Istituto comprensivo, aggiornabile nel tempo, con l’indicazione dei confini relativi ai vari plessi scolastici.
art. 4.3 Calendario
Le parti si impegnano a ricercare un calendario unico di funzionamento delle scuole, fatte salve le specificità dettate dall'ordine di scuola e dalla gestione, nell'interesse delle famiglie, dell'organizzazione scolastica e per il contenimento dei costi di gestione da parte delle Amministrazioni.
ART. 5 – Servizi per il Diritto allo Studio
Le parti recepiscono la disciplina di cui al D.Lgs.13 aprile 2017 n. 63 nonché alla L.R. 28/2007. I principali servizi forniti dal Comune saranno gestiti e valutati sulla base di una scala di priorità in base alle quali verrà orientata la disponibilità di bilancio e sono afferenti a due principali tipologie:
! servizi per la funzionalità, qualità ed efficienza degli edifici scolastici: manutenzione, sicurezza, riscaldamento, utenze, fornitura ausili e arredi, servizio di pulizia palestre.
! servizi per il diritto allo studio: refezione, fornitura libri di testo, servizi di trasporto assistenza e fornitura ausili per gli alunni disabili.
ART. 6 Attrezzature e Locali
Le Istituzioni scolastiche si impegnano ad un uso corretto dei locali e delle attrezzature, non apportando modifiche alla destinazione d'uso senza averlo previamente concordato con il Comune.
Le attrezzature sono soggette ad inventario comunale, dunque potrà essere richiesta la collaborazione nel suo periodico aggiornamento.
I locali comunali possono essere sede di seggio per le consultazioni elettorali, previa organizzazione congiunta.
Le palestre scolastiche sono oggetto di un piano annuale di utilizzo in orario extrascolastico da parte di associazioni sportive, previa presa d’atto dei Consigli di Istituto.
Le scuole si impegnano ad un uso parsimonioso delle risorse, anche coinvolgendo gli allievi in iniziative di risparmio energetico (es. contenimento dei consumi delle utenze), nonché per il contenimento della produzione dei rifiuti e per il riciclo e recupero dei beni.
ART. 7 Refezione scolastica
Il servizio di refezione può essere erogato fin dal primo giorno di scuola, salvo diversa richiesta delle Scuole.
Le Istituzioni Scolastiche condividono con il Comune momenti formativi per genitori ed insegnanti, anche su proposta delle Commissioni Mensa e concordano per un modello di servizio basato
sull'applicazione delle Linee Guida nazionali, nonché secondo standard disposti dal servizio ASL di competenza.
Le parti si impegnano per implementare un servizio sostenibile, con prevenzione delle eccedenze alimentari lungo tutta la filiera di erogazione.
Il personale ATA coopera direttamente nella fase di prenotazione e trasmissione del fabbisogno giornaliero di pasti, nonché collabora con gli insegnanti.
ART. 8 Altri Servizi
Pre e post scuola
I servizi di pre e post scuola sono a cura delle Istituzioni Scolastiche.
In accordo con l’Amministrazione Comunale le scuole si impegnano a diffondere per tempo, tramite i propri canali comunicativi, le informazioni utili sul servizio e sulle relative scadenze. Nelle situazioni in cui si renda necessario il ricorso a personale esterno il servizio sarà attivabile, con le stesse modalità, solo al raggiungimento di un numero minimo di iscritti, definito annualmente in accordo con le singole Istituzioni scolastiche.
Libri di testo
Agli alunni delle scuole primarie, statali o abilitate a rilasciare titoli di studio aventi valore legale, l’Amministrazione comunale, fornisce gratuitamente i libri di testo, secondo le modalità stabilite dalle leggi regionali in materia e ai sensi dell’art. 156 del D.Lgs. 297/94
ART. 9 Patti di Collaborazione Amministrazione/Scuola/Cittadini
In attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale previsto dall’art. 118 comma 4 della Costituzione che affida ai soggetti che costituiscono la Repubblica il compito di favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini,singoli ed associati per lo svolgimento di attività di interesse generale, le parti concordano di avvalersi dei patti di collaborazione come strumento attivo ed efficace per dar corso al principio di sussidiarietà e rendere attivi la partecipazione e il “prendersi cura” di uno dei più preziosi beni comuni che è la scuola.
L’Amministrazione Comunale supporta tale iniziativa con un regolamento apposito approvato con deliberazione del CC n.49 del 25/05/2017.
Tali iniziative possono riguardare sia la cura degli ambienti scolastici, l'edificio e le aree cortilive, sia progetti che vedano la scuola - docenti, non docenti, alunni e famiglie - in relazione con altri soggetti di quel quartiere, singoli o associati e dell’Amministrazione stessa.
Tali iniziative possono incentivare non solo la partecipazione diretta agli incontri di confronto, dialogo e progettazione, ma anche un successivo impegno alla responsabilità condivisa della gestione concreta del progetto stesso.
A tale riguardo è prevista la sottoscrizione di Patto di Collaborazione, un atto formale di impegno con tutti i soggetti interessati.
Le parti si impegnano a promuovere la partecipazione dei cittadini attraverso l’Amministrazione condivisa, come ulteriore risorsa per migliorare e garantire una scuola per tutti.
ART. 10 - Scuola Digitale
Le parti concordano di promuovere l'innovazione del sistema scolastico e l'educazione digitale, come previsto dal Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) di cui alla L. 13 luglio 2015, n. 107 (c.d. "Buona Scuola").
Il Comune e le Scuole intendono avviare, individuando il "digitale" quale strumento abilitante, un percorso condiviso di innovazione culturale, organizzativa, sociale e istituzionale per una scuola non più unicamente trasmissiva, ma aperta, inclusiva e inserita in una società che cambia.
L'azione diretta al conseguimento di tali obiettivi non si limita alla digitalizzazione degli Istituti scolastici e alla diffusione del sapere informatico, ormai know-how irrinunciabile per gli alunni- cittadini, ma mira all'implementazione di una strategia globale di intervento volta a definire una matrice comune di competenze digitali che ogni studente deve sviluppare attraverso l'innovazione dei curricoli scolastici nonché diretta a sostenere i docenti nel ruolo di facilitatori di percorsi didattici innovativi.
Le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano Nazionale per la Scuola Digitale potranno essere inseriti nel Piano Triennale dell’offerta formativa di Istituto, anche seguendo lo stesso schema di ripartizione (Strumenti, Competenze e Formazione e gli ambiti al loro interno), in modo tale da migliorare la programmazione di strategie di innovazione digitale delle istituzioni scolastiche.
Ai sensi delle vigenti normative nazionali e regionali e nel rispetto degli accordi interistituzionali sottoscritti, il Comune garantisce le proprie funzioni di programmazione, gestione e supporto al corretto funzionamento dell'Amministrazione scolastica, reperendo, nei limiti degli ordinamenti vigenti delle proprie disponibilità finanziarie, le risorse umane, strumentali ed economiche per garantire l'efficienza e l'efficacia dei servizi di competenza.
In collaborazione con gli Istituti Comprensivi del territorio, ha preso l’impegno di rafforzare il legame scuola/genitori/alunni sul piano della relazione digitale, con l’obiettivo di mettere in luce l’internet non solo come il luogo dell’intrattenimento, ma come ambiente virtuale del diritto all’informazione e alla conoscenza, come opportunità di studio e apprendimento e maturata consapevolezza del modo corretto per svolgere la navigazione on line.
ART. 11 : Utilizzo, Gestione e Manutenzione degli Ambienti Scolastici
I locali scolastici sono conferiti dall’Amministrazione Comunale alle Istituzioni scolastiche per lo svolgimento delle attività istituzionali di riferimento per ogni attività connessa al funzionamento delle scuole e, in generale, per ogni attività riconducibile al Piano triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) dell’Istituto.
Le Istituzioni scolastiche possono concedere a terzi, al di fuori delle attività ricomprese nelle fattispecie precedenti, e con proprio regolamento, l’utilizzo dei propri locali previa richiesta all’Amministrazione Comunale, fatto salvo ogni diverso accordo con la stessa. L’Amministrazione comunale, in caso di
accettazione della richiesta, avrà facoltà di convenire con il richiedente i locali, circa il rimborso delle utenze eventualmente utilizzate.
Qualora l’Amministrazione Comunale abbia necessità, per proprie attività Istituzionale, di utilizzare locali scolastici è tenuta a presentare domanda al Dirigente Scolastico, specificando le responsabilità rispetto all’apertura, chiusura e pulizia dei locali stessi.
Non si prevede alcuna richiesta per l’impiego dei locali in occasione di consultazioni elettorali e per emergenze relative a calamità o ad ordine pubblico per le quali è sufficiente la comunicazione circostanziata di utilizzo.
Il personale scolastico utilizzerà i locali con cura e diligenza. I dirigenti provvederanno tempestivamente a segnalare per iscritto ai Servizi tecnici guasti, malfunzionamenti e situazioni potenzialmente pericolose per il personale e gli utenti della scuola .
Le scuole si impegnano, inoltre, a rispettare le disposizioni riguardanti il corretto utilizzo delle forniture di luce, acqua, gas e ad attivare ogni azione utile al contenimento dei consumi ostacolando così eventuali facili sprechi.
I Dirigenti Scolastici di ogni scuola provvederanno, almeno una volta all'anno, ed indicativamente entro il 30\11 a segnalare per iscritto ai servizi comunali sopra citati l'elenco di interventi ritenuti urgenti ai fini della sicurezza dei locali scolastici.
L’Amministrazione comunale si impegna a garantire tempestive comunicazioni preventive circa sopralluoghi e realizzazione di lavori che prevedano l’ingresso a scuola di personale esterno. Tale comunicazione dovrà riportare gli elementi necessari per garantire l’identificazione dell’impresa e degli esecutori dei lavori.
Il personale scolastico si impegna a garantire quotidianamente la pulizia e il decoro degli ambienti scolastici. L’Amministrazione comunale, in accordo con gli uffici competenti dell’Azienda sanitaria organizza, durante ogni anno scolastico, brevi percorsi formativi e di aggiornamento per i collaboratori scolastici delle scuole circa le modalità e le tecniche per la pulizia e la sanificazione dei locali.
Annualmente (o su richiesta) delle Istituzioni scolastiche, l’Amministrazione Comunale provvede ad effettuare trattamenti di disinfestazione, derattizzazione dei locali delle sale da pranzo, delle cucine e delle aree verdi delle scuole. Provvede altresì, con cadenza annuale, ad operazioni volte alla sicurezza e al decoro delle aree cortilive delle scuole (sfalci e potature).
ART. 12: Trasferimenti per Spese di Funzionamento delle Istituzioni Scolastiche
Il Comune di Collegno si impegna a quantificare annualmente l’ammontare delle somme a disposizione per i trasferimenti previsti per legge per il funzionamento dei plessi scolastici di scuola primaria e secondaria di primo grado e ad assegnare alle Istituzioni Scolastiche un coerente contributo finanziario, rapportato al numero degli iscritti.
Ciò consente al Comune di sostenere gli oneri di propria competenza previsti dalla vigente legislazione in materia di istruzione e nel contempo di sostenere il principio dell’autonomia di spesa delle Istituzioni Scolastiche. A tal fine il Comune individua le quote delle spese per l’acquisto di beni di consumo (di
norma registri, cancelleria e stampati), per piccole manutenzioni, piccoli arredi e strumenti e spese per prodotti di pulizia.
In tempi concordati annualmente le Istituzioni Scolastiche presentano una relazione/rendicontazione dei contributi ricevuti e delle relative spese effettuate
ART. 13: Assistenza alunni con disabilità
In armonia con la legge quadro 104/1992, la legge regionale 28/2007 e sulla base dell’Accordo di Programma interistituzionale stipulato ai sensi dell’art.24 del D. Lgs 18/8/2000 n. 267 e in attuazione della Legge 5 Febbraio 1992, n.104 e s.m.i. “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità”, si pone la progressiva affermazione del valore dell’inclusione delle persone con disabilità come fattore non solo di crescita degli individui, ma anche di arricchimento della comunità locale di riferimento.
Ai sensi della legge regionale 26/01 il Comune fornisce ausili per l’autonomia (sedie e banchi ergonomici, lettini, fasciatoi, pc, tastiere speciali ecc… ) dei ragazzi con disabilità certificata ai sensi della L. 104\92, nei limiti della propria disponibilità finanziaria.
Le Istituzioni scolastiche presenteranno richiesta di tali ausili all’ ufficio di competenza comunale, corredata da eventuali pareri del servizio di Neuropsichiatria Infantile dell'Azienda sanitaria.
Dal momento della consegna, le scuole sono responsabili della custodia e della cura degli ausili che rimarranno di proprietà comunale e potranno essere ritirati al termine dei vari cicli scolastici per essere consegnati in uso ad altre scuole. In caso di furti o smarrimenti la scuola provvederà a sporgere denuncia alle autorità competenti, da inoltrare in copia all’ufficio comunale preposto.
I servizi di trasporto e assistenza disabili sono monitorati di concerto tra Comune e Scuole.
ART. 14: Servizi per l’ Integrazione delle Disabilità e per Sostenere le Difficoltà di Apprendimento
Le parti recepiscono la disciplina di cui al D.I. n. 182/2020 e correlate Linee Guida, nonché la L.R. 28/2007 e dell'Accordo di Programma interistituzionale sottoscritto con il consorzio OVEST SOLIDALE e con l'ASL TO 3. Altresì concordano nel pianificare un incontro informale nel mese di Maggio ed uno formale nel mese di Giugno per formulare le ore di educativa da assegnare all’alunno con disabilità nell’anno scolastico successivo, previo confronto all’interno dei Gruppi di Lavoro Operativo per l’inclusione (G.L.O.), al fine di garantire la piena attuazione dell’inclusione scolastica.
Le parti si impegnano ad operare per sostenere gli alunni afferenti all'area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”, tenuto conto altresì della L.170/2010 (DSA) e della L. 134/2015 (spettro autistico).
Le parti si impegnano a valorizzare i genitori come attori parte integrante degli interventi, nella necessaria continuità ed osmosi tra vita in famiglia e percorsi scolastici, nell'orizzonte di un progetto di vita di qualità, tenuto conto della metodologia della “Pedagogia dei genitori”.
ART. 15: Tutela della Privacy
Per la gestione di tutti i servizi a domanda individuale le Istituzioni Scolastiche coinvolte si impegnano a tenere riservate tutte le informazioni la cui diffusione possa nuocere alla tutela dei soggetti coinvolti: alunni, insegnanti, famiglie ed altro personale adulto.
Si impegnano in particolare a trattare i dati, anche sensibili, per i soli scopi istituzionali nonché ad assicurare l’adozione delle misure indispensabili per la sicurezza dei dati, previsti dal D.lgt. 196/2003, con particolare riferimento alle misure stabilite dagli artt. 11, 20, 22, 33, 34, 35 e 36 del decreto stesso.
ART. 16: Educazione Interculturale e Inclusione di Alunni di Origine Straniera
Le parti concordano di impegnarsi in modo coordinato per l'integrazione degli alunni di origine straniera: accoglienza, apprendimento della lingua italiana, valorizzazione delle culture ed educazione interculturale.
Le parti riconoscono che è strategico anche per questo impegno congiunto il coinvolgimento dei genitori, per contrastare la loro marginalizzazione e promuoverne il pieno ingresso nella comunità locale di nuova residenza.
ART. 17: Sistema Integrato di Educazione e Istruzione dalla Nascita fino ai 6 Anni
Le parti, in attuazione del D.Lgs. 65/2017 e richiamato il Regolamento del “Sistema Integrato di educazione e istruzione 0-6 anni”, approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n.39/2020, si riconoscono nell'impegno di operare perché siano garantite pari opportunità di educazione e di istruzione alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività e apprendimento in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, superando disuguaglianze economiche, etniche e culturali.
Il sistema integrato territoriale comprende gli asili nido comunali e privati accreditati e gli altri servizi del segmento 0-3 anni, nonché le scuole dell'infanzia statali e paritarie.
Le iscrizioni nei servizi privati e accreditati nonché nelle scuole paritarie sono a carico dei singoli gestori, con vincolo di messa in comune dei criteri di accoglienza, delle tariffe e dei dati dell'utenza, al fine di assicurare l'accessibilità degli utenti, la copertura dei posti e l'accoglienza di tutte le domande.
Le iscrizioni alle scuole dell'infanzia statali vengono condotte in modo coordinato rispetto al piano di dimensionamento in vigore.
Le parti si riconoscono nell'importanza della formazione in comune delle educatrici degli asili nido e degli insegnanti di scuola dell'infanzia, perchè la confluenza dei saperi e delle prassi produce qualità di intervento e qualità delle relazioni, per cui annualmente saranno progettati itinerari formativi su tematiche di comune interesse.
Le parti si impegnano a sostenere i “Poli d'infanzia” di cui al D.Lgs. 65/2017 come luoghi privilegiati per la ricerca, l'innovazione e la partecipazione.
ART. 18: Relazioni tra le Scuole e le Istituzioni Culturali della Città
Le principali istituzioni educative pubbliche della città (biblioteche, musei ecc..) rendono annualmente disponibili proposte didattiche per le scuole primarie e secondarie di primo grado. Diverse di queste proposte si declinano in differenti brevi percorsi che insegnanti e classi possono affrontare o a scuola o visitando le sedi di queste istituzioni culturali.
L'Amministrazione, attraverso puntuale materiale informativo, si impegna a diffondere alle Istituzioni scolastiche ogni informazione che possa agevolare da parte degli insegnanti una presa visione delle iniziative al fine di valutarne possibili adesioni.
ART. 19: Relazioni tra le Scuole e i Servizi Sociali Comunali
I Servizi Sociali e le Scuole condividono l’importanza di promuovere e sostenere il benessere dei bambini/ragazzi e delle loro famiglie e dell’attivazione di confronti precoci volti all’aiuto alle famiglie e alla prevenzione di situazioni di sofferenza nei bambini/e.
I Servizi Sociali territoriali definiscono modalità comuni di raccordo, attraverso la sottoscrizione di protocolli d’intesa con le scuole, individuando al loro interno precise figure di riferimento per un confronto sulle situazioni sia in vista di una presa in carico che in termini di consulenza al fine di prevenire criticità. Analogamente ogni scuola si impegna ad indicare una o più figure di riferimento per mantenere un raccordo costante ed omogeneo tra territori.
Le Istituzioni scolastiche si impegnano, inoltre, a favorire la partecipazione dei docenti nei luoghi della progettazione sulle singole situazioni così come i Servizi Sociali si impegnano a prevedere per gli operatori la possibilità di organizzare incontri anche nei contesti scolastici e la eventuale partecipazione ai consigli di classe.
I Servizi Sociali si impegnano a garantire la realizzazione di attività e sostegno e accompagnamento socio- educativo rivolti ai bambini sinti, camminanti e rom frequentanti le scuole primarie e secondarie.
ART. 20: Azioni di Promozione del successo formativo e di contrasto delle povertà educative
Le parti concordano di volersi impegnare congiuntamente nei confronti degli alunni in “povertà educativa” come condizione multidimensionale (carenza di relazioni di cura efficaci, isolamento, scarsa cura della salute, povertà economica e culturale, ….) che condiziona le possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare competenze, coltivare i propri talenti.
Si tratta di mettere in atto, anche in coordinamento con ASL TO 3, consorzio OVEST SOLIDALE e in sussidiarietà con associazionismo e volontariato, una precoce intercettazione dei segnali prodromici e della vulnerabilità degli alunni, per dar vita ad interventi mirati attraverso una rete naturale di sostegno e protezione, in orario scolastico ed extrascolastico.
Il Comune e le Scuole si impegnano, nei limiti dei rispettivi stanziamenti, a mettere in atto progetti, anche in situazioni emergenziali improvvise, per la prevenzione e l'inclusione, che siano di raccordo tra il tempo scuola e l'extra scuola dei ragazzi, anche per intervenire su problematiche oggi attuali quali disagio nelle relazioni, bullismo, disturbi alimentari, BES, ecc.
Nella cornice di un progetto di vita autonoma, gli interventi devono estendersi fino alla formazione in età adulta, facilitando il conseguimento dei titoli di studio, con la garanzia di pratiche inclusive mirate all'acquisizione di competenze nel campo dell'apprendistato.
La prevenzione della dispersione scolastica si concretizza in pratiche orientative precocemente messe in atto dalla scuola, sostenute dal Comune mediante azioni a valenza cittadina quali il salone dell'Orientamento Scolastico ed ulteriori opportunità che facilitino l'incontro tra gli allievi ed il mondo della scuola superiore e del lavoro.
Le parti si impegnano a collaborare per la realizzazione di esperienze di Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento - PCTO - e per l'accoglienza di stagisti e tirocinanti, essendo tali esperienze formative un investimento con positive ricadute sul futuro degli studenti coinvolti, come già sperimentato con il liceo presente nel territorio collegnese. Apposite convenzioni potranno regolare la conduzione di tali iniziative, come progetti già attuati con Xxxxx Xxxxx e Università Scienze della Formazione.
ART. 21 Mobilità Sicura e Sostenibile nei Percorsi Casa - Scuola
L’Amministrazione Comunale intende promuovere politiche a favore di una mobilità casa-scuola sicura, sostenibile autonoma, attraverso un approccio interdisciplinare che affronta in modo armonico questioni di sicurezza stradale, sostenibilità ambientale, salute e sviluppo dei bambini, coordinando il disegno dello spazio pubblico con azioni di educazione e di gestione della domanda di mobilità.
In particolare l’attivazione di progetti per la messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola e per la promozione di stili di vita e abitudini di trasporto sostenibili, coinvolgendo bambini, famiglie, insegnanti in un nuovo approccio alla mobilità e all’utilizzo del territorio, tra i quali si evidenziano: BiciBus e PediBus, Strade scolastiche, Laboratori sulla mobilità, uscite didattiche con mezzi sostenibili, collaborazione con i Pediatri, Car pooling ed altro.
ART. 22 – Progettazione Offerta Formativa di Territorio
Le parti concordano di progettare annualmente il Piano dell'Offerta Formativa di territorio, proposta che rappresenta un'offerta qualificata e mirata, complementare e coerente con i Piani Triennali dell’Offerta Formativa - P.T.O.F. - di Istituto, volta a conseguire standard ideali e diffusi di formazione. Per programmare e per progettare percorsi adeguati e corrispondenti ai bisogni e alle esigenze dell’utenza, in raccordo con i documenti identificativi delle realtà scolastiche, è istituita la Commissione Valutazione, al cui interno sono inseriti anche i referenti delle Istituzioni scolastiche collegnesi con la funzione di apportare il proprio contributo tecnico specifico del ruolo di appartenenza e di valutare i progetti presentati per il piano dell’offerta formativa del territorio.
Il riferimento educativo all’interno del quale si costruisce l’offerta formativa, viene rivisto ogni anno alla luce delle esigenze e dei contesti che si presentano.
Anche le aree verdi di pertinenza delle scuole sono oggetto di programmazione didattica, attraverso i progetti di sostenibilità ambientale e partecipazione condivisa.
Alcuni progetti possono prevedere azioni in città (es. mobilità sostenibile).
Una valutazione in itinere sarà di sostegno alla progettazione annuale, per il conseguimento di obiettivi tangibili e per il miglioramento continuo.
L’insediamento nella Certosa della città di Collegno del corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria dell'Università di Torino, a partire dall'anno accademico 2018/19, costituisce un arricchimento della comunità scientifica anche al fine di organizzare iniziative culturali e formative a ricaduta sul sistema scolastico locale. Al tempo stesso, le scuole locali ed i loro progetti di eccellenza potranno essere risorsa per gli studenti in formazione.
SEZIONE II: SERVIZI E PROGETTI A SCUOLA E SUL TERRITORIO
ART. 23: A quale idea di bambino, ragazzo e adulto facciamo riferimento?
La rete dei servizi e dei progetti educativi della nostra città, per essere tale, deve poter annoverare tra i suoi tratti qualificanti un’idea di bambino e di ragazzo condivisa al proprio interno.
Intendiamo innanzitutto il bambino/ragazzo come soggetto unico portatore di diritti e competenze.
La visione degli adulti sui bambini e ragazzi necessita di punti di vista in grado di convergere. Insegnanti ed educatori, coautori e corresponsabili dell’intera rete di progetti e servizi educativi, sono chiamati non solo a porsi in costante ascolto dei bambini e delle famiglie ma anche ad un impegno di quotidiano ascolto e dialogo reciproco, coinvolti in questa tensione a ricercare nuovi luoghi e idee in cui possano confrontarsi, attribuire nuovi significati e pensieri alle strategie di lavoro.
Non vi è dubbio infatti che ogni rete di progetti e servizi educativi si radichi, cresca e si trasformi attorno alle ragioni stesse per le quali essa nasce e vive: i bambini e i ragazzi della nostra contemporaneità, i loro diritti, le loro potenzialità, i bisogni in ordine alla loro crescita intellettuale, emotiva, relazionale.
I contesti educativi della nostra rete saranno dunque luoghi pubblici pensati e organizzati per generare apprendimento, in cui ogni bambino e ragazzo possa diventare costruttore della propria conoscenza, attraverso l’esplorazione, la ricerca, la relazione.
Questa idea di bambino e ragazzo porta con sé domande e considerazioni circa la corrispondente visione di adulto che lo accompagna nel suo percorso di crescita. Un adulto che non è semplice trasmettitore di saperi, ma diventa co-creatore di conoscenza e di cultura, in grado di accogliere il dubbio, l’errore, l’incertezza come compagni di viaggio. Responsabilità dell’adulto è pensare, progettare, predisporre contesti in grado di sollecitare quella zona prossimale di sviluppo della conoscenza che progredisce quando vengono offerte ai bambini e ai ragazzi situazioni utili a stimolarli, incuriosirli.
I nostri contesti educativi dovranno essere sinergici ed intrecciati tra loro come intrecciate sono le rotte del sapere dei ragazzi, attraverso strategie adulte plurime e molteplici linguaggi che rappresentino per i
ragazzi una varietà di inviti a provare, sbagliare, tentare di nuovo e, infine, a formalizzare ciò che si è sperimentato e appreso.
Art. 24: Gli Interventi di Prevenzione al Precoce Abbandono Scolastico
La rete descritta nei precedenti articoli promuove, nei suoi snodi, una proposta educativa larga, rivolta all'universalità dei bambini e dei ragazzi dai 6 ai 14 anni, in un’ottica integrante ed inclusiva.
Nonostante questa articolazione ed eterogeneità di progetti e servizi, osserviamo che la complessità dei processi di crescita e l'eterogeneità delle situazioni familiari talvolta finiscono per pregiudicare la possibilità di abitare in modo proficuo e utile i diversi contesti educativi e formativi.
Una rete educativa davvero universale deve quindi interrogarsi ed elaborare possibilità anche per queste situazioni, decentrandosi dalle risposte abituali e immaginando contesti non convenzionali, estremamente articolati e personalizzati per giungere meglio e più puntualmente ad individuare le radici delle difficoltà e tentando così strategie creative di risposta.
A tal fine le Istituzioni Scolastiche, l’Amministrazione, il Consorzio Ovest Solidale e l’Asl si impegnano a costituire un tavolo permanente di analisi delle situazioni di marginalità e rischio di dispersione scolastica nelle scuole secondarie di primo grado della città,sottoscrivendo un protocollo di interventi nella prospettiva di un’ azione che possa estendersi almeno fino al completamento dell'obbligo, al fine di mettere in campo, con risorse umane ed economiche dedicate, contesti flessibili e innovativi per proporre a questi ragazzi e alle loro famiglie percorsi appropriati di recupero e riorientamento scolastico.
A tal proposito la rete si arricchisce della presenza del liceo X.Xxxxx, delle agenzie formative e dell’università, che sono insediati sul nostro territorio, con i quali costruire progetti e percorsi.
SEZIONE III: PERCORSI DI RICERCA E FORMAZIONE
Art. 25: Formazione e Ricerca: un Binomio Inscindibile
Scuole ed Amministrazione Comunale assumono quindi congiuntamente la ricerca come tema fondante tra le responsabilità educative e formative che istituzionalmente sono loro affidate.
Art. 26: Quali Strategie Formative?
Il Centro Nazionale Docenti prevede:
_percorsi di coprogettazione tra educatori ed insegnanti costituiscono le fondamenta di una strategia formativa quotidiana costruita sul confronto e sullo scambio per poter operare insieme nei contesti educativi;
_autoformazioni tra insegnanti ed educatori sui materiali di lavoro, con particolare riferimento al pensiero e alle strategie progettuali (ipotesi di lavoro, osservazioni/interpretazioni, forme
documentative, rilanci, sintesi …). I contenuti formativi sono tratti dalla comune esperienza quotidiana;
_seminari di confronto e approfondimento sui temi di ricerca o altre tematiche significative tratte dalle esperienze co-condotte anche con l’intervento di studiosi ed esperti all’amministrazione comunale e scolastica.
Art. 27: Verso la Valutazione del Sistema Educativo della Città
Vasto è il dibattito sul cosa e come si valuta (a scuola, nei servizi educativi). Ancor di più è viva (e non da oggi) la discussione sull'efficacia della valutazione per produrre consapevolezze, riorientamenti, creatività e nuove strategie di apprendimento.
Occorre che i processi di valutazione e autovalutazione escano dalle responsabilità autonome e private dei singoli operatori del sistema educativo e trovino strumenti e protocolli per essere visibili, condivise, discusse e innovate insieme.
Attraverso la collegialità si possono condividere diverse interpretazioni e diversi punti di vista in una dinamica di scambi di competenze e prestiti di idee per aumentare le consapevolezze e apprendere ad apprendere insieme.
L'osservazione e la documentazione dei processi di apprendimento di bambini e ragazzi aiutano a comprendere:
stili e processi di pensiero, difficoltà ed errori, possibilità di avanzamenti e sperimentazioni di strategie differenti.
I firmatari di questo accordo si impegnano a promuovere, in rete con i principali enti di ricerca della città, in modo particolare l’Università degli studi, Scienze della formazione, un percorso di ricerca - azione verso la valutazione dell’efficacia della rete del sistema scolastico ed educativo della città così come qui configurato.
L'obiettivo del comune investimento di Istituzioni scolastiche ed Amministrazione Comunale è infatti un maggior standard qualitativo dei percorsi educativi e formativi in città. Pur nella consapevolezza di obiettivi misurabili in tempi lunghi, i contraenti di questo accordo avvertono la comune necessità di giungere, almeno sperimentalmente, ad una prima ipotesi di valutazione di efficacia del sistema rispetto agli obiettivi dichiarati.
ART. 28– L’educazione degli adulti
Le parti si impegnano a sviluppare specifiche iniziative in Collegno mirate a raggiungere quelle fasce di popolazione fragili, a rischio di uscire dai circuiti formativi o già fuoriuscite.
L'obiettivo è di innalzare il livello di alfabetizzazione della popolazione, di incrementare l'apprendimento di competenze spendibili nel mondo del lavoro e nella vita autonoma.
Il Comune si impegna a collaborare fattivamente con Politiche del lavoro e Formazione e mettere a disposizione locali e risorse per incentivare gli obiettivi di cui sopra.
CLAUSOLA DI CHIUSURA
Le parti concordano che occorre verificare l'applicazione del presente Accordo, per tendere ad un funzionamento coordinato ed efficace di tutti gli attori istituzionali coinvolti.