Contract
N. 9/ 2019
N O V E M B R E
I NFORMA NOTIZIE
N E W S L E T T E R D E L M O N D O A G R I C O L O C I A U M B R I A
Tavola rotonda "Lupo e uomo" a Spoleto con l'Azienda Cia Agrileisuretime, il Comune
e gli esperti del settore
C I A : N E C E S S A R I O U N
P I A N O D I C O N T E N I M E N T O
Presentati i primi dati del think tank ideato da Cia Umbria alla fiera 'Fa' la cosa giusta'
L ' U M B R I A C H E V O G L I A M O V E R S O L ' A G E N D A 2 0 3 0
XXXXXX XXXXX: AL LAVORO PER UNA RELAZIONE RESPONSABILE
L ' E D I T O R I A L E D E L P R E S I D E N T E C I A U M B R I A M A T T E O B A R T O L I N I
Tappa nell'Azienda Valle del Tevere, a vocazione sociale, di Xxxxxxxx Xxxxxxx, dove si allevano polli ornamentali, cavalli e Labrador Retriever
L A R U B R I C A
" B U O N E P R A T I C H E "
BANDI & OPPORTUNITÀ
Nelle ultime settimane, la nostra Umbria è stata il centro mediatico della politica italiana. Un caso da studiare: io ci ho visto più di uno spunto per una tesi in Comunicazione Politica. Dopo 50 anni di Governo di sinistra, oggi a formare la Giunta della Regione Umbria è la squadra di Xxxxxxxxx Xxxxx, una formazione di Centrodestra a cui la Cia dell’Umbria rinnova gli auguri sinceri per il lavoro da svolgere. La chiamata elettorale ha visto una grande partecipazione e, alla fine della corsa, l’ex sindaco di Montefalco ha vinto con un margine di 20 punti. Qualcosa vorrà dire, e tutti abbiamo il dovere di interrogarci su questa scelta decisa, netta, forte. Mi viene in mente il film Spider-Man, penso ad una frase che Xxx Xxxxxx disse al nipote Xxxxx, ben prima che il ragazzo diventasse un supereroe: “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”. L’ampio consenso con cui la nuova Giunta regionale inizia il suo mandato si traduce come, e uso volutamente un termine forte, una 'punizione' per coloro che hanno avuto il placet per lungo tempo, ma senza tradurre quel potere in responsabilità. Così, la Sinistra ha fatto sentire la sua delusione con la forza dei voti. Ora, l’errore più grande sarebbe quello di credere che il gioco è fatto. C’è molto lavoro da fare, senza perdere un solo giorno! L’esito elettorale è una richiesta esplicita: gli umbri vogliono un nuovo modello economico, sociale e culturale. Un nuovo paradigma di relazioni umane che deve coinvolgere anche noi, corpi intermedi. Si scrive 'potere', si legge 'responsabilità', si traduce in una 'presa di coscienza' che Cia Umbria ha lanciato già un anno fa con il progetto “L’Umbria che vogliamo, verso l’Agenda 2030”, attraverso cui sta esplorando nuove tracce relazionali aprendo le porte ad altre associazioni datoriali di altri settori economici. Per questo siamo pronti a lavorare di concerto, a supportare la nuova Giunta senza confinarsi ai margini di una bandiera o di un colore. Non esistono supereroi che ci salveranno. Esistono persone con cui dialogare. La politica è un mosaico di scrupolose incombenze, una coreografia di visioni future su progetti concreti e
attuali, uno scambio di prospettive. Noi ci siamo, buon lavoro.
L'UMBRIA CHE VOGLIAMO VERSO L'AGENDA 2030: PRESENTATI
I PRIMI DATI DEL 'THINK TANK'
C O S A C H I E D O N O I C I T T A D I N I ? P I Ù L A V O R O E S O S T E N I B I L I T À A M B I E N T A L E
Più occupazione e sostenibilità ambientale, puntando sul turismo. Sono questi i tre aspetti ad incarnare le maggiori aspettative per il futuro dell’Umbria. A dirlo sono i primi dati del think tank “L’Umbria che vogliamo” presentati sabato scorso, 16 novembre, da Cia-Agricoltori Italiani Umbria in occasione della Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili “Fa’ la cosa giusta”, appena conclusa a Bastia e di cui Cia Umbria è parte del comitato organizzativo.
Come e perché: il questionario Il questionario, on line dallo scorso luglio sul sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx,
è stato realizzato da Cia Umbria con la collaborazione di diverse associazioni di categoria economiche ed extraeconomiche regionali, fra cui Confartigianato che ha partecipato all’evento e l’Associazione nazionale dei consumatori Konsumer. Il sondaggio chiedeva a tutta la cittadinanza umbra, non solo imprenditori agricoli ma anche del settore commercio e servizi, dipendenti pubblici e privati, studenti e disoccupati, di dare un indirizzo di spesa circa i Fondi Strutturali e di Investimento Europei 2021-2027, seguendo le indicazioni di sostenibilità ambientale, economica e sociale dettate dalla Commissione Europea e, più in generale, dai 17 goal dell’Agenda 2030 Onu per
lo Sviluppo Economico, che chiedono un’Umbria più intelligente,più verde, più connessa, più sociale, più vicina ai suoi cittadini, ancheattraverso iniziative di sviluppo locali come questa messa in atto da Cia Umbria. È stato quindi utilizzato un approccio bottom up, dal basso verso l’alto,per dare voce a tutti i cittadini nella costruzione del proprio territorio.
I dati: presentati dal Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxxxxx dell’Università di Perugia, hanno evidenziato tra le priorità per risollevare la situazione socio-economica umbra, al primo posto la
crescita delle imprese, attraverso progetti innovativi da realizzare con l’aiuto di una burocrazia più snella. Alla domanda ‘su quali imprese occorre canalizzare i finanziamenti pubblici della prossima programmazione?’, la maggioranza dei cittadini umbri ha menzionando le aziende del turismo. La costruzione di strade, acquedotti rurali e altre infrastrutture è risultata al primo posto tra le azioni da compiere per lo sviluppo delle aree interne. Parlando più specificatamente di ambiente, il contrasto ai cambiamenti climatico, inaspettatamente, è l’ultima preoccupazione sugli investimenti da portare avanti con le risorse Ue. È, piuttosto, la tutela
del paesaggio la preoccupazione più forte tra gli umbri in materia
ambientale, seguita dalla gestione dei rifiuti. Se, però, filtriamo le risposte in base al titolo di studio, le cose cambiamo. In questo caso, per i laureati con laurea specialistica o master, la sostenibilità ambientale diventa laprima necessità nel costruire il futuro dell’Umbria, l’occupazione è al secondo posto. Sorprende, infine, come i diritti sociali rimangano relegati agli ultimi posti tra le priorità di sviluppo.
Partner e Patrocinio Asvis All’evento, che ha ottenuto il Patrocinio Asvis- Alleanza Italiano per lo Sviluppo Sostenibile, hanno partecipato come relatori oltre al xxxx. Xxxxxxxxxxx, anche il Dr XxxxxxXxxxxxxxx, Responsabile dei rapporto con le Regioni e gli Enti TerritorialiAsvis, che ha presentato la situazione italiana, ancora in ritardo, circa i 17 goal Onu, il Dirigente della Regione Umbria per lo Sviluppo Sostenibile Xxxxxx Xxxxxxxxxx, il Presidente dei Dottori Agronomi dell’Umbria Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, nuovi partner del progetto, il presidente del Settore Edilizia Confartigianato Umbria Xxxxxxxx Xxxxxxxx, il Presidente nazionale Konsumer Xxxxxxxx Xxxxxxx,Xxxxxxxx Xxxxxxx dell’Aziendaagricola Valle del Tevere, come esempio di sostenibilità sociale, e ilPresidente di Cia Umbria, che ha ideato il progetto “L’Umbria che vogliamo” Xxxxxx Xxxxxxxxx. Il think tank entra ora nella suaterza fase. Per tutti gli aggiornamenti basta seguire la pagina Fb “L’Umbriache vogliamo” e l’omonimo sito internet.
RELAZIONE "LUPO E UOMO":
AMBIENTE, PERSONE, ECONOMIA
A S P O L E T O U N I N C O N T R O C O N G L I E S P E R T I
O R G A N I Z Z A T O D A C I A E A Z . A G R I L E I S U R E T I M E
I L LUPO È OGGI PRESENTE SUL 90 % DEL T ERRITORIO UMBRO, I N CRESCITA
ESPONENZIALE.
PRESTO UN I NCONTRO
CON I L NUOVO ASSESSORE REGIONALE
XXXXXXX XXXXXXX
Terra, animali, persone. Perseguire l’armonia di tutti questi elementi e ritrovare l’equilibrio tra esseri viventi e i luoghi che abitano. È stato questo lo scopo della tavola rotonda che si è tenuta sabato 23 novembre a Palazzo Mauri di Spoleto, dal titolo “Uomo e lupo, animali in un ambiente di relazioni virtuose”. Una giornata di studio, organizzata dall’Azienda agricola Agrileisuretime di Spoleto, in collaborazione con
Cia-Agricoltori Italiani Umbria e il Comune di Spoleto. Un incontro per condividere ricerche e studi sul lupo che abita l’Italia, e nello specifico l’Umbria, che hanno svelato nuovi scenari prima sconosciuti. Per Xxxxxx Xxxxxxxxx, presidente CIA Umbria "oggi non solo dobbiamo fare i conti con numeri che aumentano di anno in anno in modo esponenziale (la popolazione italiana è stimata in 2.500
unità, mentre la presenza del lupo in Umbria ha raggiunto un areale del 90%, quasi tutti il territorio regionale), ma anche con una nuova specie di lupo, quello ibrido, nato dall’incrocio con i cani randagi, di cui è fondamentale monitorare abitudini e comportamenti". Xxx Xxxxxxxxx, quindi, "è bene studiare soluzioni sulla questione lupi tenendo a mente tre fattori. In primis il fattore ambientale, riuscendo a trovare modi appropriati per relazionarsi alla fauna selvatica, senza alterare l’ecosistema boschivo e montano ne lquale anche noi uomini, abbiamo il pieno diritto di vivere.
Il secondo aspetto è economico: ormai non passa un giorno senza che, in tutta Italia, venga pubblicata la notizia di un attacco dei lupi in aziende agricole, in particolare allevamenti dicapre e pecore.
Dopo ogni attacco la produzione del latte si arresta, perché il gregge vva in stress. Non solo - prosegue il Presidente Cia Umbria - il danno delle pecore uccise, ma si conta quindi anche un danno indiretto della mancata produzione di latteche, per legge, non può essere conteggiato e risarcito ma che indice pesantemente sul bilancio aziendale. Inoltre, non sempre si riesce a trovare la carcassa della pecora e, senza il numero identificativo, l’allevatore non può chiedere alcun tipo di risarcimento, che risulta quasi mai adeguato alla reale perdita.
Infine, il fattore sociale. Le fattorie didattiche, ad esempio come Agrileisuretime, dove i bambini vengono a visitare gli animali e a stabilire un contatto diretto con la natura, devono poter mantenere questa funzione. Vuol dire - conclude Bartolini - strutture accessibili e aperte al pubblico, in totale sicurezza, vuol dire agevolare il turismo rurale, tutelare e conservare la bellezza del nostro paesaggio. Tutto questo mal si concilia con recinzioni da lager, o con cani pastore aggressivi e pericolosi per l’uomo, o con la produzione di cibo sano e naturale, ad esempio quello biologico che prevede pascoli all’aperto".
BANDO PER RECINZIONI ELETTRIFICATE: DIFENDERSI DA XXXX E CINGHIALI
R I C O N O S C I U T O I L 1 0 0 % D E L L A S P E S A N U O V A S C A D E N Z A : I L 1 6 D I C E M B R E
PROROGATO
Possibili soluzioni per affrontare l'emergenza lupi si possono trovare anche grazie ai fondi messi a disposizione attraverso il bando della Regione Umbria, da poco pubblicato, che rientra nel PSR 2014-2020- Intervento 4.4.1 Investimenti non produttivi finalizzati prioritariamente alla conservazione della biodiversità (annualità 2019). Il bando può rappresentare un valido aiuto per chi vuole, ad esempio, realizzare una recinzione elettrificata per difendersi dagli attacchi dei cinghiali: viene riconosciuto il 100% della spesa. La scadenza è stata prorogata al 16 dicembre, i beneficiari possono essere imprese, enti privati e associazioni, enti Locali ed enti pubblici a condizione che conducano direttamente i loro terreni agricoli. La pubblicazione degli atti del bando si trova nel B.U.R, D.D n. 9008 del 13/09/2019
Costi Ammissibili - interventi di
rinaturalizzazione di habitat di pregio ecologico e interventi di miglioramento delle biocenosi presenti;- interventi di valorizzazione degli aspetti strutturali e compositivi di ecosistemi di particolare pregio che prevedono la messa a dimora di piante arboree e arbustive in formazioni lineari, boschetti e piante isolate;- interventi finalizzati alla mitigazione di impatti e conflitti a carico di specie animali e vegetali
aconcernenti l’acquisto e l’installazione di sistemi di protezione e prevenzione dei danni da fauna selvatica;- reintroduzione di specie autoctone;- interventi di contenimento della vegetazione arborea ed arbustiva di invasione di specie alloctone. Tali interventi sono finanziabili una sola volta sulla stessa superficie nell’ambito del periodo di programmazione;- interventi di ripristino, valorizzazione e tutela delle cenosi prato-pascolive;- interventi per favorire il collegamento tra habitat o siti (creazione di corridoi e biotipi ecologici);- interventi per la riqualificazione degli ecosistemi e del paesaggio rurale mediante realizzazione e ripristino degli elementi fissi tipici del paesaggio rurale.Le domande di sostegno e pagamento (anticipo, acconto e saldo) devono essere compilate utilizzando la procedura informatica di AGEA sul portale SIAN (xxx.xxxx.xx) secondo i modelli di domanda stabiliti da AGEA. Le domande vanno inviate alla Regione Umbria - Servizio Foreste, montagna, sistemi naturalistici - Xxx Xxxxx Xxxxxxxx 00 - Xxxxxxx. Le domande devono essere trasmesse a mezzo PEC all’indirizzo: direzioneagricoltura.regione@post xxxxx.xxxxxx.xx.
ANNO DURO PER L'APICOLTURA C'È IL BANDO, SCADENZA VICINA
M O L T E R I S O R S E P E R U N P I A N O D I I N T E R V E N T I : 6 0 % D I C O N T R I B U T I A F O N D O P E R D U T O
La Regione Umbria ha pubblicato l’avviso per l’accesso ai finanziamenti previsti dal Programma nazionale 2020/2022
– Sottoprogramma regionale - Annualità 2019/2020 “Aiuti nel settore dell’apicoltura”.
Gli aiuti sono concessi per la realizzazione di interventi destinati a migliorare le condizioni di produzione e commercializzazione del miele, attraverso la riduzione dei costi di produzione, l'ottimizzazione della lotta agli aggressori e malattie dell’alveare e l'incremento del livello professionale degli addetti. Scadenza
Le domande vanno presentate
entro il 13 dicembre, mediante PEC da inoltrare al Servizio “Innovazione, promozione, irrigazione, zootecnia e fitosanitario” all’indirizzo: direzioneagricoltura.regione@post xxxxx.xxxxxx.xx. Oggetto: OCM miele anno 2020, e in allegato l’invio in formato PDF del modello. Tipologia degli interventi Gli interventi ammessi a contributo sono molteplici. Si va dall'assistenza tecnica e la formazione professionale degli apicoltori (Sottoazione A6)
per l'acquisto l'acquisto di indumenti protettivi per la conduzione di arnie a trattamento termico, la raccolta, la smielatura, il confezionamento, del miele. (La dotazione finanziaria pubblica totale è di € 20.000). È prevista la concessione di contributi pubblici a fondo perduto nella misura del 50% per le spese sostenute.
Possono beneficiare del contributo: imprenditori apistici e apicoltori professionisti in possesso dipartita IVA e di almeno 40 alveari presenti sul territorio umbro, regolarmente denunciati in BDA. Ci sono poi interventi (Azione B) finanziabili per la lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroasi, si arriva in casi specifici a una dotazione finanziaria di € 78.000, e fino al 60% di contributi a fondo perduto. Ci sono delle limitazioni: occorre essere un apicoltore con un minimo di 5 un e massimo 15 arnie per accedere ai finanziamenti. Se si è apicoltori professionisti, si arriva ad un massimo di 35 arnie. Mentre gli apicoltori associati partono da minimo 30 arnie fino a un massimo di 200. Infine, sono previste (Azione E) “misure di sostegno per il ripopolamento del patrimonio apicolo". Sono previsti interventi per acquisto di api regine e/o disciami di api artificiali debitamente certificati sotto il profilo sanitario esclusivamente di razza ligustica. Il contributo è di€ 32.800. L'apicoltura sarà anche il tema dell'Assemblea nazionale "La Spesa in Campagna - Cia" che si terrà il 4 dicembre a Roma, alle ore 10:30, presso l’Auditorium Xxxxxxxx Xxxxxx. Al centro dell’iniziativa, le conseguenze drammatiche di riscaldamento globale e climate change sulla sopravvivenza delle api. Presente come 'case-history' anche la nostra apicoltrice Xxxxx Xxxxxxxx, da Xxxxxxx (PG).
L E API E L E CONSEGUENZE DEL C L IMATE CHANGE
SARANNO I L T EMA DELL' ASSEMBLEA ' LA SPESA I N CAMPAGNA' C I A , I L 4 D I CEMBRE
A ROMA
ORA LE API NON VOLANO PIÙ, COME AFFRONTARE LA CRISI
I L 2 0 1 9 A N N O N E R O : 6 3 M I L I O N I D I D A N N I P E R M A N C A T E P R O D U Z I O N I D I M I E L E
COSA POSSONO FARE I CONSUMATORI?
" COMPRARE MIELE
I TALIANO. SPESSO QUELLO C I NESE È ADULTERATO CON SCIROPPO D I GLUCOSIO"
Il 2019 è stato l’anno nero dell’apicoltura. Una crisi che è
la conseguenza di problematiche più complesse alle quali dobbiamo trovare, infretta, una soluzione. Ne abbiamo parlato con la d.ssa Xxxxxx Xxxxxxxx (in foto), Responsabile Zootecnia Cia Nazionale.
Qual è il conteggio sull’annus horribilis del miele italiano?
Il bilancio è pesantemente negativo. Ad esempio, il miele d’acacia ha subìto una perdita di 10mila tonnellate. La produzione è stata quasi azzerata, soprattutto al Nord Italia, ma in generale tutti i tipi di miele registrano un calo del 50% rispetto al 2018. Si stima un danno economico per le mancate produzioni pari a 63 milioni di euro a livello nazionale. Ma oltre alle mancate produzioni, gli agricoltori hanno dovuto affrontare nuovi costi per la nutrizione di emergenza delle api. Vista la mancanza di fiori, dovuta ai cambiamenti climatici in corso, alternando periodi di siccità a bruschi sbalzi termini e quindi alla mancata fioritura, gli apicoltori per non perdere gli sciami, hanno dovuto alimentare le api con sciroppo di glucosio.
Oltre agli eventi climatici estremi, se così possiamo ancora chiamarli, quali sono gli altri problemi da affrontare per evitare la morìa di api?
La mancanza di fiori è solo uno dei problemi legato al cambiamento climatici. Un altro problema è senza dubbio l’abuso di prodotti fitosanitari in
agricoltura. Ad esempio nel Friuli quest’anno si sono verificati molti avvelenamenti di api, e questo ha generato grande preoccupazione non solo per la mancata produzione di miele, ma per il benessere di tutto l’ecosistema. Quel è il ruolo delle api in natura, oltre alla produzione del miele?
Il valore dell’impollinazione è al primo posto. Dall’impollinazione dipende circa il 70% dello sviluppo delle specie vegetali che consumiamo. L’ape è il principale bio indicatore per la tutela dela biodiversità: ci fa capire come sta cambiando il territorio.
L'impollinazione permette alle piante di riprodursi, e questo ha una grande ritorno economico, oltre che ambientale. Quali soluzioni possono adottare gli agricoltori e quali sono le mosse della Cia? L’agricoltura convenzionale è la più incriminata, per l’uso di fitofarmaci chimici. Un aiuto è la conversione al biologico. Come Cia abbiamo chiesto al Ministero più sostegno al settore, è urgente un sistema assicurativo per la gestione del rischio in apicoltura; ad oggi le compagnie assicurative non hanno polizze sui prodotti apistici, perché non esiste uno storico dati per la stima del mancato reddito. La Cia, quindi, sta lavorando in collaborazione con Ismea e l’Osservatorio del mercato nazionale del miele per costruire uno storico di dati in base al quale le compagnie assicurative potranno poi offrire un servizio.
RUBRICA BUONE PRATICHE: "IL MIO ANGOLO FELICE TRA
LABRADOR, CAVALLI E POLLI"
" V A L L E D E L T E V E R E " D I V E R O N I C A L A Z Z A R A
Dalla vita metropolitana milanese alla campagna di Umbertide,
tra polli, cavalli, alberi e labrador. È la storia di Xxxxxxxx Xxxxxxx, titolare dell’Azienda xxxxxxxx Xxxxx del Tevere. Ero un’operatrice socio sanitaria a Milano– racconta Xxxxxxxx – e per 12 anni mi sono occupata di disabilità, mentre mio marito allevava cavalli purosangue. Poi, per varie vicissitudini, ci siamo trasferiti in Umbria e voglio dire grazie a Cia, perché è stata come una famiglia che mi ha accompagnato in tutte le fasi della nascita dell’azienda e nella mia formazione per diventare educatrice di fattoria didattica e operatrice sociale”.
Parola d’ordine: multifunzionalità.
L’Azienda Valle del Tevere, che si trova a Pierantonio (Umbertide) si compone di un allevamento di eccellenza di cani Labrador Retriever, cavalli purosangue (è stato allevato qui Mac Xxxxx, campione del derby italiano nel 2017 e poi anche del derby in Qatar), polli da carne e ornamentali, e qualche ettaro di seminativo. Il tutto circondato da oliveti e bosco. “Ho acquistato un'azienda piena di terrazzamenti, non certo facile da lavorare, e poco a poco dallo stato di abbandono l’ho riportata alla bellezza: ho creato i recinti per i cani e un sentiero naturalistico, con alberi e laghetti, per le passeggiate. Un vero e proprio percorso sensoriale di 2 km", racconta Xxxxxxxx. Qui il concetto di ‘rete’ è concreto. "Quando i clienti arrivano da me
per comprare un cucciolo, suggerisco gli agriturismi e i ristoranti limitrofi. E loro fanno altrettanto”. Un modello di sostenibilità economica, ma anche sociale. L'obiettivo di Xxxxxxxx resta, infatti, l’agricoltura sociale. Per questo è impegnata in progetti con l’Università di Agraria di Perugia, per mettere la sua azienda a disposizione di ragazzi disabili, e fargli vivere un’esperienza di lavoro o per offrire una giornata a contatto con la natura. Vivere, ad esempio, l’esperienza con i meravigliosi polli ornamentali, con le loro uova colorate di azzurro, cioccolato, perfino a pois, e lo spettacolo delle piume
variopinte. “La mia fonte primaria di reddito restano però i miei Labrador, tutti con Pedigree e certificazione, – spiega Xxxxxxxx-
. È il cane ideale per la famiglia, perfetto con i bambini. Forte e sportivo, quanto docile e buono. . Inoltre, è il cane più adatto per l’aiuto ai disabili, ma anche per il soccorso in acqua: è un abile nuotatore". E a proposito, non tutti sanno che è un Labrador nato e allevato qui, nell’Azienda Valle del Tevere di Xxxxxxxx, il cucciolo nero ‘Xxx’ donato a Xxxxxx Xxxxxxxx, la giovane promessa del nuoto italiano costretto su una sedie a rotelle per una lesione midollare causata da un colpo di pistola, per errore, a Roma. L’azienda è sempre aperta, Veronica vi aspetta anche per un caffè. xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xxx.
È NATO QUI I L LABRADOR ' XXX' DONATO A XXXXXX XXXXXXXX, G I OVANE NUOTATORE SEMI
PARALIZZATO DOPO UNA SPARATORIA, PER ERRORE
FILIERE DELL'AGROALIMENTARE: 150 MILIONI DI INVESTIMENTI
S B L O C C A T A D A I S M E A L A P R I M A T R A N C H E D I F I N A N Z I A M E N T I
C I A SOSTIENE GL I ACCORDI D I F I L I ERA: ESEMPIO
QUELLO TRA PRODUTTORI D I GRANO E I PASTAI D I A I DEPI, COSÌ COME LA
PROPOSTA D I L EGGE PER R I LANCIARE I L SETTORE DEL F LOROVIVAISMO
Agroalimentare, in arrivo importanti finanziamenti per le filiere. Ismea, con una delibera, ha determinato losblocco della prima tranche da 63 milioni di euro di finanziamenti, stanziati con il bando per gli interventi finanziari a condizioniagevolate per il settore agricolo e
agroindustriale. "Diamo sostegno a quasi 150 milioni di eurodi nuovi investimenti nelle filiere agroalimentari italiane -ha commentato la ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali Xxxxxx Xxxxxxxxx - in imprese che arriveranno a fatturare quasi 400 milioni di euro, anche grazie a questo aiuto". Cia Agricoltori Italiani da tempo punta i riflettori sugli accordi di filiera, conquistando risultati rilevanti dal punto di vista della crescita economica e sostenibile delle aziende agricole. Un esempio ne è il protocollo d’intesa tra mondo agricolo e cooperativo e industria di trasformazione della pasta, siglato da Agrinsieme, di cui Cia a parte, con Alleanza delle Cooperative, Assosementi, Compag, Copagri – Confederazione Produttori Agricoli, Italmopa - Associazione Industriali Mugnai d’Italia e i pastai di Unione Italiana Food (già Aidepi).A dimostrazione di un’unità di intenti nel segno di qualità, sicurezza e corretta ripartizione del valore lungo tutta la filiera, da quando è stato siglato il protocollo grano-pasta è boom dei contratti di coltivazione tra
Spastai e mondo agricolo e cooperativo. Il numero di questi accordi, attivi già da più di 10 anni, è raddoppiato dal 2017, passando da6mila a più di 12mila. Nello stesso lasso di tempo, è raddoppiata anche la superficie agricola oggetto di accordo di coltivazione, ormai 200.000 ettari,più del 15% dell'intera superficie agricola nazionale vocata a grano duro. Dagli accordi di filiera provengono ormai oltre 700mila tonnellate di granoduro italiano (Unione Italiana Food, elaborazioni da dati Istat 2019), che hanno garantito all’industria molitoria il grano 'giusto' per la produzione di semoleadeguate alle esigenze dell’industria pastaria e agli agricoltori italiani un’equa remunerazione, al riparo dalle oscillazioni del mercato, con premi di produzione legati al raggiungimento di specifici parametri qualitativi e di sostenibilità. Importanza riveste per Cia anche la filiera
del florovivaismo, che genera un fatturato da diversi milioni di euro e rappresenta un settore produttivo con un’altissima professionalità, impegnando decine di migliaia di figure altamente specializzate. Per questo Cia ha apprezzato i contenuti della Proposta di legge con disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico, con la quale si comincia a restituire attenzione a un comparto dalla valenza strategica.
UN "EXTRA" CONTRO IL CANCRO: CIA E ITALIA OLIVICOLA PER AIRC
7 E 8 D I C E M B R E P R I M O A P P U N T A M E N T O I N 4 0 C O O P E R A T I V E E F R A N T O I D ' I T A L I A
Fondazione AIRC e gli olivicoltori di Cia-Agricoltori Italiani e Italia Olivicola insieme per il progetto ‘Un extra per la ricerca’, iniziativa pensata per sostenere il lavoro dei 5mila ricercatori AIRC e valorizzare il prodotto principe della dieta mediterranea, l’olio extravergine d’oliva. Una collaborazione articolata in
diversi appuntamenti per informare il pubblico sulla importanza di adottare comportamenti e abitudini salutari per ridurre il rischio di cancro. Il progetto “Un extra per la ricerca” prenderà il via nel fine settimana del 7 e 8 dicembre in 40 cooperative e frantoi in molte regioni. Per ogni bottiglia o lattina di olio novello distribuita in questi due giorni, i frantoi destineranno 2 euro ai progetti di Fondazione AIRC. Inoltre, per fare un regalo buono e sano per il prossimo Natale, su xxxx.xxxx.xx sono già disponibili confezioni regalo di bottiglie da 500 ml di olio extravergine 100% italiano estratto a freddo. Da tempo, siamo consapevoli che il
fumo è il rischio evitabile che più incide sulla salute. Oggi sappiamo che anche il cibo che consumiamo può influire ed essere un prezioso alleato per la prevenzione, se insieme riduciamo altri fattori di rischio come la sedentarietà e l’obesità. Alcuni tipi di tumore – in particolare quelli che interessanoesofago, stomaco e intestino – sono fra i più sensibili agli effetti di una dieta sbilanciata. Un numero crescente di studi scientifici sta dimostrando la stretta correlazione tra un’alimentazione varia ed equilibrata e la prevenzione del cancro.
L’American Institute for Cancer Research ha calcolato che abitudini alimentari poco salubri sono responsabili di circa tre tumori su dieci. II risultati di un recente studio italiano, sostenuto da Fondazione AIRC, hanno dimostrato che il consumo quotidiano di olio extravergine di oliva aiuta a prevenire e combattere i tumori intestinali. La scoperta è partita da un gruppo di ricerca dell'Università di Bari.
L ’ AMERICAN I NSTITUTE
FOR CANCER RESEARCH HA CALCOLATO CHE ABITUDINI AL IMENTARI POCO SALUBRI SONO RESPONSABILI D I
C I RCA 3 TUMORI SU 1 0 . L ' OL I O EXTRAVERGINE D I
OL I VA A I UTA A PREVENIRE I L CANCRO I NTESTINALE
ACCESSO AL CREDITO PIÙ FACILE GRAZIE ALL'ACCORDO CIA E MPS
A G R I S E R V I C E C I A F A R À D A M E D I A T O R E
F I NANZIAMENTI ANCHE PER I L COMPARTO
ENERGETICO ED ARBOREO: OL I V I COLTURA,
V I T I COLTURA, NOCCIOLETI E TARTUFAIE
Accesso agevolato al credito bancario per le imprese agricole, puntando su qualità, attenzione all’ambiente e innovazione.
Prestiti ‘mediati’ dalla conoscenza che l’Associazione Cia-Agricoltori Italiani ha del mondo agricolo, del suo stato di salute e delle sue potenzialità. Operativo anche in Umbria l’accordo tra l’Istituto bancario Monte dei Paschi di Siena e la società di servizi Cia,
Agri Service Italia srl, con
l’intento di creare una corsia preferenziale per i 900.000 associati sul territorio nazionale (circa 10.000 in Cia Umbria) così da ottenere liquidità finanziaria in prestito, oggi sempre più difficile. Lo scorso 25 novembre, nella sede Xxx xx xxx Xxxxx Xxxxxxxx 0, l’incontro ufficiale per la ratifica del contratto alla presenza di tutti i direttori dell’area commerciale dell’Umbria e dei referenti di Marche, Abruzzo e Molise. Il compito di Agri Service
Italia (Cia) sarà quello di intercettare le esigenze finanziarie delle aziende agricole, fare da soggetto mediatore nell’esposizione delle motivazioni per cui si richiede il prestito, preparando la necessaria documentazione. Un’opera di consulenza e assistenza a costo zero per i soci Cia. “Questo accordo coglie le difficoltà che ha il mondo creditizio nell’interpretare quello agricolo, - afferma il Presidente Cia Umbria Xxxxxx Xxxxxxxxx – Puntiamo a costruire una relazione tecnica tra la Cia e la banca Monte dei Paschi, per
fornire maggiori informazioni ai funzionari bancari e permettere alle nostre aziende che vogliono investire di poter accedere al credito con molta più facilità e con una guida sicura accanto. Questo vale anche per l’imprenditoria giovanile, che spesso sconta l’impossibilità dioffrire garanzie alle banche. Inoltre, il nostro impegno come Cia è anchequello di rendere più consapevoli i nostri agricoltori attraverso la stesura di business plan che possano prevedere un piano finanziario di restituzione deldebito. Si tratta di un’operazione rilevante anche in considerazione del fatto che le risorse legate ai fondi pubblici sembrano prevedere una riduzione del 15% sulla programmazione del PSR 2021- 2027 per lo sviluppo rurale.
L’obiettivo,quindi, è creare le condizioni affinché chi deve approvare le richiesteaziendali possa essere messo nelle miglior condizioni per facilitare la concessione del finanziamento”. Sono finanziabili le spese per acquisto macchinari ed attrezzature agricole, progetti riguardanti il recupero di specie antiche e colture tipiche, con particolare attenzione al biologico;la specializzazione degli allevamenti nella direzione della tutela delle razze autoctone; la certificazione DOP e IGP; l’installazione di impianti idonei alla messa a regime e depurazione degli scarichi di allevamenti per l’adeguamento dei residui di produzione.
'IL PAESE CHE VOGLIAMO', CIA UMBRIA ALLA TAPPA DI FIRENZE
B A R T O L I N I : P E R U N N U O V O M O D E L L O D I
S V I L U P P O S E R V E U N C A M B I O D I M E N T A L I T À
Terza tappa del roadshow Cia con Toscana, Xxxxxx-Romagna e Umbria, con un focus sulle produzioni di qualità. Gli agricoltori al centro, per far ripartire il Paese cominciando dalle aree rurali. Attraverso una maggiore legittimazione e valorizzazione del ruolo degli agricoltori, lungo la filiera produttiva, riconoscendo e remunerando le funzioni economiche, sociali, ambientali
ed etiche che svolgono. Ma anche arrivare a un sistema organizzato che punti sul riconoscimento del territorio, delle sue componenti e risorse, diffuse a livello locale.
Sono soltanto alcune delle proposte per rilanciare il territorio rurale emerse dalla terza tappa con il roadshow di Cia- Agricoltori Italiani “Il Paese che Vogliamo” in programma lo scorso 27 novembre, a Firenze.
Una tappa interregionale dell’evento Cia, che ha coinvolto gli Agricoltori Italiani di Toscana,
Xxxxxx-Romagna e Umbria e che ha visto nelle scorse settimane addetti ai lavori,
insieme a esperti del settore e mondo della ricerca e dell’università, affrontare attraverso tavoli tematici, questioni e criticità da risolvere: infrastrutture; governo del territorio; filiere produttive legate al territorio; gestione della fauna selvatica; enti locali e politiche europee. All’evento fiorentino a Palazzo dei Congressi -moderato dal giornalista Xxxxxxxxxx
Xxxxxxxx- gli interventi del Presidente nazionale Cia, Xxxx Xxxxxxxxx e dei presidenti delle Cia regionali Xxxx Xxxxxxxx per la Toscana; Xxxxxxxxx Xxxx per l’Xxxxxx-Romagna; Xxxxxx Xxxxxxxxx per l’Umbria) protagonisti dell’iniziativa sulle produzioni agricole di qualità de “Il Paese che Vogliamo”.
"Crediamo che la sfida da ffrontare sia quella di accompagnare i nostri produttori verso un modello di qualità, non solo ambientale ma anche sociale. - ha detto il Presidente Cia Umbria Xxxxxx Xxxxxxxxx - . Nel fare questo, la Cia vuole ragionare con tutti gli operatori economici, gli amministratori e gli enti locali al fine di costruire insieme le politiche di sviluppo del territorio. Le aree rurali, ad esempio, chiedono grande attenzione, non dobbiamo mai dimenticare che è l'agricoltore che assicura servizi ecosistemici e favorisce esternalità positive, sul piano ambientale, economico, sociale e anche culturale. C'è molto lavoro da fare, occorre un cambio di mentalità. Ppensando a come fronteggiare il climate change, ad esempio, dobbiamo necessariamente aprire alle nuove tecnologie, al genome-editing. Non vuol dire creare prodotti 'Frankenstein', ma aiutare, o meglio accelerare, un percorso naturale: l'evoluzione delle specie in base ai cambiamenti climatici".
AREE RURALI E F I L I ERE I T EMI P I Ù D I SCUSSI,
APERTURA VERSO I L GENOME- ED I T I NG PER AFFRONTARE
I L ' C L IMATE CHANGE'
SOSTENIBILITÀ, SVILUPPO, GIOVANI: PROROGATI TRE BANDI
N U O V A S C A D E N Z A : 3 1 G E N N A I O 2 0 2 0
Con gli atti pubblicati nel BUR del 27 novembre scorso, la Regione Umbria ha comunicato la proroga del termine per presentare la domanda al 31 gennaio 2020. I bandi prorogati sono i seguenti:
- PSR per l’Umbria 2014/2020, misura 4, sottomisura
4.1 “Sostegno agli investimenti per il miglioramento delle prestazioni e della sostenibilità globale delle aziende agricole”.
PROROGATI
- PSR per l’Umbria 2014/2020, misura 4, sottomisura
4.2 “Sostegno agli investimenti per la trasformazione, commercializzazione e/olo sviluppo dei prodotti agricoli”.
- PSR per l'Umbria 2014/2020, misura 6, intervento6.1.1. “Modalità e criteri di concessione degli aiuti per l’avviamento di imprese condotte da giovani agricoltori”, con possibilità di attivazione del Piano Integrato Aziendale (PIA) in modalità “Pacchetto Giovani”.
NOTIZIE DALL'EUROPA:
L'UE E LA BCE INVESTONO SULLA QUALITÀ ITALIANA
L A B E I P U N T A S U G I O V A N I E B I O E C O N O M I A
Buone notizie da Bruxelles. All'Italia andrà il 50% del programma di prestiti da 700 milioni targato Banca Europea degli investimenti, e dedicato ai giovani agricoltori (riserva di almeno il 10%) e bioeconomia. Nel caso dei giovani imprenditori agricoli, il programma, fatto di piccoli finanziamenti in partnership con le banche con tassi più bassi e durata più
lunga, prevede prestiti fino a 15 anni. Nelle scorse
settimane hanno firmato il protocollo con la Bei Intesa Sanpaolo (100 milioni), Unicredit (100 milioni), Credit Agricole Italia (50 milioni). Mentre l'adesione formale di Bpm (100 milioni), che si è già impegnata con la Bei, potrebbe arrivare entro la fine dell'anno. Il programma era stato lanciato dalla Commissione europea e dalla Bei lo scorso aprile come un pacchetto da 975 milioni, di cui 275 milioni a due progetti pilota e 700 per aziende agricole e della filiera agroalimentare, con focus sui giovani e sui progetti di bioeconomia.
Nel 2020 la Commissione Europea stanzierà 200,9 milioni di euro per finanziare attività di promozione dei prodotti agroalimentari europei all’interno e all’esterno dell’Xx.Xx programma di lavoro 2020 relativo alla politica di promozione, adottato dallaCommissione, definisce le principali priorità del sostegno.
La politica dell’Ue nella promozione dei prodotti agroalimentari si prefigge di aiutare il settore ad approfittare al meglio del mercato agroalimentare globale, sempre più grande e dinamico, di sensibilizzare i cittadini sui regimi di qualità, compresi i prodotti biologici, e di sostenere i produttori che si trovano a far fronte a turbative di mercato. Nel 2020 più della metà del bilancio (118 milioni di euro) sarà destinato a campagne per mercati al di fuori dell’Ue con un elevato potenziale di crescita come Canada, Cina, Giappone, Corea, Messico e Stati Uniti. Tra i settori ammissibili figurano i prodotti lattiero-caseari, le olive da tavola e l’olio di oliva, nonché i vini. Gli inviti a presentare proposte per le prossime campagne per il 2020 saranno pubblicati nel gennaio 2020. Un’ampia gamma di organismi, come le organizzazioni professionali, leorganizzazioni di produttori e i gruppi agroalimentari responsabili delle attività di promozione, possono presentare proposte e richiedere finanziamenti. I cosiddetti programmi “semplici” possono essere presentati da una o più organizzazioni del medesimo Stato membro; i programmi “multipli” coinvolgono almeno due organizzazioni nazionali provenienti da almeno due Stati membri o da almeno una o più organizzazioni europee.
NEL 2020 LA COMMISSIONE EUROPEA STANZIERÀ 200
MILIONI D I EURO PER
ATTIVITÀ D I PROMOZIONE DE I PRODOTTI
AGROALIMENTARI DENTRO E FUORI
L ' UNIONE EUROPEA
FORMAZIONE AZIENDE AGRICOLE, PRONTI I CORSI GRATUITI
F I N A N Z I A T I D A L L A R E G I O N E U M B R I A
T R A M I T E I L P I A N O D I S V U P P O R U R A L E
DAL CONTROLLO DELLE F I TOPATIE ALLA
CONTABILITÀ, DALLA POTATURA DEGLI OL I V I
AL S I STEMA D I QUALITÀ, PER PRESENTARE DOMANDA
R I VOLGERSI AGLI UFFICI REGIONALI C I A
Innovarsi e conquistare una fetta di mercato che sia appropriata agli sforzi economici investiti è possibile, a patto di non rimanere indietro sulla formazione professionale. La Regione Umbria dà un aiuto alle aziende agricole: nelle prossime settimane verrà programmato l’avvio dei seguenti corsi, ai quali è ancora possibile aderire.
- Tecniche innovative per il controllo delle fitopatie del vigneto. ore totali 50, sede da definire;
- Olivicoltura di qualità: strumenti innovativi, ore totali 40, sede da definire;
- Strumenti innovativi di contabilità, ore totali 30, sede Perugia e Terni;
- Tecniche di potatura dell’olivo, ore totali 00, xxxx Xxxxxxxxxxx xxx Xxxx, Xxxxx e Umbertide;
- I principi del SQNPI, Sistema di Qualità Nazionale e Produzione Integrata, ore totali 40, sede Castiglione del Lago, Perugia, Spoleto, Terni e Umbertide;
- La promozione dell’impresa agricola sui mercati internazionali, ore totali 50, sede da definire.
- Acquisizione delle competenze e conoscenze per giovani agricoltori e IAP, ore totali 80, sede da definire.
I corsi sono gratuiti, finanziati dalla Regione Umbria tramite il Piano di Sviluppo Rurale, e sono riservati ad imprenditori agricoli e figure “assimilate”, quali
dipendenti di imprese agricole, rappresentanti legali di imprese o società agricole, soci o coadiuvanti familiari di imprese agricole con regolareiscrizione all’INPS. È possibile presentare la propria candidatura alla partecipazione dei corsi inviando una e-mail a x.xxxxx@xxx.xx, x.xxxxxxxx@xxx.xxx x.xxxxxx@xxx.xx, riportando i propri dati anagrafici (nome e cognome, data e luogo di nascita, luogo di residenza, se si partecipa come Titolare dell’impresa, dipendente, rappresentante Legale, socio o coadiuvante familiare; in quest’ultimo caso è necessario indicare anche denominazione e P .IVA dell’Impresa) e dei riferimenti per successivi contatti: numero di telefono fisso e mobile, e-mail e indirizzo di posta elettronica certificata. È possibile candidarsi anche a più di un corso: una volta definito il calendario completo dei corsi in caso di sovrapposizione delle date di svolgimento si dovrà scegliere quale frequentare. Nel caso di accoglimento della candidatura si provvederà a compilare un'apposita scheda di partecipazione. Per maggiori informazioni si puòi nviare una mail agli indirizzi riportati sopra, oppure telefonare ai seguenti numeri: Xxxxxxx Xxxxx 075/7971146, Xxxxxx Xxxxxxxx 075/8681096, Xxxxx Xxxxxx 000/0000000 (Xxxxxx Xxx Xxxxxx di xxx Xxxxx Xxxxxxxx 0, Xxxxxxx)
SCADENZE FISCO E LAVORO
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