Condizioni e modalità di attuazione dell’Accordo per il Credito 2019 e della Moratoria Regionale 2019
Condizioni e modalità di attuazione dell’Accordo per il Credito 2019 e della Moratoria Regionale 2019
1. Finalità, obiettivi e Regime d’aiuto
Il presente documento disciplina le condizioni e le modalità di attuazione dell’Accordo per il Credito 2019 tempo per tempo vigente e della Moratoria Regionale 2019 con la finalità di consentire alle imprese e ai Comuni della Regione Lombardia di poter ottenere, secondo le modalità di seguito descritte, la sospensione della rata di capitale o l’allungamento della scadenza relativamente ad un finanziamento a valere sulle seguenti misure agevolative regionali (di seguito “Moratoria Regionale”):
• “Fondo di garanzia Made in Lombardy” istituito con D.g.r. 29 ottobre 2008 n.VIII/8297 “POR Competitività FESR 2007-2013 – Asse 1 Istituzione del Fondo di garanzia Made in Lombardy” relativamente alla Misura “Made in Lombardy (MIL)”;
• “Fondo “Abbattimento interessi sui finanziamenti alle PMI con provvista BEI” istituito con DGR n. IX/2048 del 28 luglio 2011 relativamente alla misura “Credito Adesso”;
• “Fondo di Garanzia AL VIA” istituito con l.r. 8 agosto 2016 n. 22 relativamente alla misura “AL VIA - Agevolazioni lombarde per la valorizzazione degli investimenti aziendali”;
• ”Contributo in conto interessi” di cui alla D.g.r. 29 febbraio 2016 - n. X/4866 relativamente alla misura “Linea Innovazione”;
• Fondo di Rotazione per l'imprenditorialità - FRIM: Linee di Intervento 1 “Sviluppo Aziendale”, 4 “Crescita Dimensionale”, 5 “Trasferimento della Proprietà d’Impresa” di cui alla D.G.R. n.1988 del 13/7/2011 e D.d.u.o. n. 6913 del 25/7/2011;
• Fondo di Rotazione per l'imprenditorialità - FRIM: Linea di Intervento "Cooperazione" di cui alla D.G.R. n.11329 del 10 febbraio 2010;
• Bando MIUR FRIM FESR di cui alla D.G.R. n.1817 dell'8 giugno 2011:
• Fondo di Rotazione per i Soggetti che Operano in Campo Culturale di cui di cui alla lr 25/2016 Politiche regionali in materia culturale – riordino normativo - art. 42 comma 1 lett. d);
• Bando Intraprendo di cui alla D.G.R. n.5033 dell’11 aprile 2016;
• Bando FRIM – FESR di cui alla L. R. n.1/2007 e al D.d.u.o. n.15526 del 23/12/2008;
• Fondo di Rotazione per l'imprenditorialità FRIM: Linea di Intervento 8 FRIM “START UP E RE-START” di cui alla D.G.R. n.803 dell'11 ottobre 2013 e al D.d.s. n.9441 del 18 ottobre 2013;
• Linea R&S per MPMI (FRIM FESR 2020) di cui al D.d.u.o. n.12397 del 18/12/2014;
• Fondo di rotazione e fondo di garanzia ai sensi della L.R. n.21 del 18 novembre 2003;
• Fondo di rotazione per il finanziamento di ristrutturazione e adeguamento di sale destinate ad attività di spettacolo di cui all'art.5 della L.R. 21/2008 (ora art. 42, comma 1, lett. d) della l.r. 25/2016);
• Fondo di garanzia per le imprese di spettacolo istituito dall’art. 6 della l.r. 21/2008 (ora art. 42, comma 1, lett. e) della l.r. 25/2016)
• Fondo di Rotazione per l'Internazionalizzazione - FRI di cui alla D.G.R. n.5130 del 18 luglio 2007;
• Bando per l’assegnazione di agevolazioni finanziarie finalizzate alla miglioria, all’adeguamento e alla sicurezza degli impianti di risalita e delle piste da sci di cui al D.d.s n.11190 del 10 dicembre 2015 e al D.d.s. n.24 del 7 gennaio 2016;
• Bando per la miglioria, l’adeguamento e la sicurezza degli impianti di risalita e delle piste da sci di cui alla D.G.R. n.147 del 17 maggio 2013;
• Bando Agroindustria - Operazione 4.2.01 Fondo Credito di cui alla D.g.r. n.5016 dell’11 aprile 2016;
• Fondo per le infrastrutture - Docup Obiettivo 2 di cui alla D.G.R. N. VII/7615 del 21.12.2001;
• Fondo per le infrastrutture - Docup Obiettivo 2 di cui alla D.G.R. N. VIII/9530 del 27.05.2009;
• Lombardia Concreta di cui alla D.G.R. n.986 del 29/11/2013;
• Bando per le agevolazioni finanziarie alle imprese agricole per il credito di funzionamento 2017 di cui al decreto n.13459 DEL 19/12/2016;
• Fondo regionale per le agevolazioni finanziarie all'artigianato Misura A - Microcredito - Misura B - Investimenti di cui alla D.d.g. n. 7907 del 30 luglio 2009;
• Interventi regionali diretti a favorire lo sviluppo ed il riequilibrio delle attività di interesse turistico, nonché la riqualificazione e l’ammodernamento delle strutture ricettive mediante di cui alla L.R. n.36 del 27 giugno 1988;
• Misura A: Acquisto Macchinari (ex Sabatini) di cui al D.D.U.O. n.613, 27 gennaio 2009.;
• Fondo per la costituzione reti di imprese di cui al decreto d.u.o. n. 2046 del 12/03/2012;
• Fondo ex L.R.22/06 e L.R. 1/99;
• Fondo FONCOOPER di cui alla Legge n. 49 del 1985;
• Fondo per le agevolazioni finanziarie all’artigianato di cui alla L.R. n. 1/2007;
• Fondo per la promozione delle espressioni di interesse di privati di cui alla D.G.R. n. 7025/2008 e ss.mm.;
• Fondo di Rotazione per l'imprenditorialità (FRIM) - Linea di intervento n° 8 "Start up d'impresa di giovani, donne e soggetti svantaggiati di cui alla D.g.r. 30 marzo 2011 – n. IX/1510;
• Bando FINTER di cui al Decreto n. 2121 del 14 marzo 2012;
• Fondo Digitalizzazione di cui alla L.R. 21/2008;
• Bando per l’accesso al fondo di rotazione per il sostegno alla partecipazione a fiere internazionali (linea 6 internazionalizzazione del FRIM – in attuazione della D.g.r. IX/4812 del 06/02/2013;
• Fondo Edilizia Scolastica di cui alla Legge regionale 19 del 2007;
• Bando Edilizia Scolastica di cui alla D.g.r. 20 febbraio 2017 - n. X/6234;
• LINEA R&S PER AGGREGAZIONI di cui al Decreto n. 11814/del 23 /12/2015;
• FRIM FESR 2011 di cui al D.D.S. n. 6197 del 6/7/2011.
L’agevolazione connessa al finanziamento oggetto della domanda di Moratoria Regionale, qualora comportasse una variazione in aumento di equivalente sovvenzione lordo rispetto alla misura esistente è concessa nell’ambito del Regolamento de minimis1.
2. Soggetti ammissibili
Possono presentare domanda di Moratoria Regionale le imprese e i Comuni:
a. che abbiano in essere un finanziamento a valere sulle misure agevolative regionali di cui al precedente art. 1 e con le caratteristiche di cui al successivo art. 3;
b. che alla data della presentazione della domanda risultino “in bonis” e pertanto non abbiamo posizioni debitorie classificate da Finlombarda S.p.A. come esposizioni non-performing2, ripartite nelle categorie delle sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate;
1 Regolamento de minimis: si intende il Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “de minimis”.
2 La categoria delle attività finanziarie deteriorate (non-performing exposures) comprende le sofferenze, le inadempienze probabili e le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate come definite nelle circolari di Bankit n. 272 del 30 luglio 2008 (Matrice dei conti) e 217 del 5 agosto 1996 (Manuale per la compilazione delle segnalazioni di vigilanza per gli Intermediari finanziari, gli Istituti di pagamento e gli IMEL) e successivi aggiornamenti, i quali recepiscono le nuove nozioni introdotte dalle norme tecniche di attuazione (Implementing Technical Standards) relative alle segnalazioni statistiche di vigilanza consolidate armonizzate come definite dall’Autorità Bancaria Europea ed approvate dalla Commissione europea.
c. che non siano sottoposte ad alcuna delle procedure concorsuali di cui alla legge fallimentare e ss.mm.ii., non abbiamo emesso assegni ed effetti protestati negli ultimi 5 anni e nei confronti delle quali non si rilevino eventi pregiudizievoli da conservatoria (ipoteche legali, ipoteche giudiziali, decreti ingiuntivi, pignoramenti immobiliari ecc.).
3. Finanziamenti ammissibili
Possono essere ammessi alla Moratoria Regionale i finanziamenti che rispettino tutte le seguenti condizioni:
a. finanziamenti in essere al 31 gennaio 2020 ed a valere sulle misure agevolative regionali di cui al precedente art. 1. Le rate di tali finanziamenti possono essere già scadute (non pagate o pagate solo parzialmente) da non più di 90 giorni alla data di presentazione della domanda;
b. finanziamenti già erogati a saldo ed in ammortamento;
c. finanziamenti per i quali non sia stata già concessa la sospensione della rata di capitale o l’allungamento della scadenza nell’arco dei 24 mesi precedenti la data di presentazione della domanda, ad eccezione delle facilitazioni della specie concesse ex lege in via generale.
3.1 Finanziamenti ammissibili alla sospensione delle rate di capitale
Per le domande presentate entro il 31.12.2020, sono ammissibili alla sospensione del pagamento della quota capitale delle rate per un periodo massimo di 12 mesi, i finanziamenti a medio-lungo termine (ad esclusione delle operazioni di leasing finanziario).
Per le domande di sospensione della rata presentate dal 1° gennaio 2021 al 31 marzo 2021 la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate non potrà superare la durata massima di 9 mesi al netto degli eventuali periodi di sospensione del pagamento delle rate già accordati sullo stesso finanziamento in conseguenza dell’emergenza sanitaria Covid-19, in attuazione dell’art. 56 del Decreto Legge 17 marzo 2020, n.18 e successive modifiche ovvero dell’Accordo per il Credito 2019.
Le operazioni di sospensione delle rate di capitale sono realizzate con le seguenti condizioni e modalità:
▪ qualora il finanziamento sia assistito da garanzie, l’estensione di queste ultime per il periodo di ammortamento aggiuntivo è condizione necessaria per la realizzazione dell’operazione.
▪ le operazioni di sospensione non comportano l’applicazione di commissioni e spese di istruttoria, salvo eventuali costi sostenuti da Finlombarda nei confronti di terzi ai fini della realizzazione delle operazioni di sospensione;
▪ le operazioni di sospensione non comportano un aumento dei tassi di interesse praticati rispetto al contratto originario;
▪ le operazioni di sospensione vengono effettuate senza richiesta di garanzie aggiuntive;
▪ le operazioni di sospensione determinano la traslazione del piano di ammortamento per un periodo corrispondente alla durata della sospensione e gli interessi sul capitale sospeso sono corrisposti alle scadenze originarie.
3.2 Finanziamenti ammissibili all’allungamento della scadenza
Sono ammissibili all’allungamento della scadenza, per un periodo massimo pari al 100% della durata residua del piano di ammortamento e comunque non superiore ai 5 anni, i finanziamenti a medio- lungo termine (ad esclusione delle operazioni di leasing finanziario).
Le operazioni di allungamento della durata dei finanziamenti sono realizzate con le seguenti condizioni e modalità:
▪ l’impresa/Comune può richiedere l’allungamento solo al termine dell’eventuale periodo di sospensione dell’ammortamento del mutuo già deliberato in precedenza;
▪ le operazioni di allungamento non comportano un aumento dei tassi di interesse praticati rispetto al contratto originario;
▪ le operazioni di allungamento della durata non comportano l’applicazione di commissioni e spese di istruttoria, salvo eventuali costi sostenuti da Finlombarda S.p.A. nei confronti di terzi ai fini della realizzazione delle operazioni di allungamento;
▪ le operazioni di allungamento dei termini vengono effettuate, previa estensione della durata delle eventuali garanzie esistenti e senza richiesta di garanzie aggiuntive.
4. Presentazione delle domande
Le domande di accesso alla Moratoria Regionale potranno essere presentate dalle imprese/Comuni sino al 31 dicembre 2020. Tale termine è prorogato al 30 giugno 2021 per le sole domande di allungamento della scadenza di cui al precedente punto 3.2, qualora al 31 dicembre 2020 il finanziamento per il quale si presenta domanda di dovesse trovarsi ancora in fase di sospensione.
Per le sole domande di sospensione della rata di cui al precedente punto 3.1 è possibile presentare domanda di partecipazione sino al 31 marzo 2021.
Di seguito si esplicitano le modalità di presentazione delle domande di accesso alla Moratoria Regionale:
▪ per operazioni in co-finanziamento con il sistema bancario: le imprese/Comuni dovranno presentare la documentazione richiesta all’Istituto di credito co-finanziatore, il quale invierà a Finlombarda S.p.A. la documentazione ricevuta unitamente alla copia della propria delibera positiva di allungamento della scadenza o sospensione della rata di capitale.
▪ per operazioni non in co-finanziamento con il sistema bancario: le imprese /Comuni dovranno presentare la documentazione richiesta direttamente a Finlombarda S.p.A..
Le domande devono essere presentate mediante la compilazione del modulo di cui all’Appendice A firmato digitalmente3, dal legale rappresentante dell’impresa /Comune, da inviarsi a mezzo PEC, da parte dell’istituto di credito per le operazioni in co-finanziamento o da parte dell’impresa/Comune per le operazioni non in co-finanziamento, con oggetto “Richiesta di Moratoria Regionale 2019” al seguente indirizzo: moratoria2019@pec.finlombarda.it .
A corredo del modulo di domanda di accesso alla Moratoria Regionale è necessario presentare:
1. solo nel caso in cui il soggetto che presenta domanda di partecipazione sia diverso dal legale rappresentante, copia di idonea documentazione che attesti i poteri di rappresentanza;
2. solo nel caso in cui l’esercizio finanziario non coincida con l’anno solare di riferimento, Dichiarazione ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, relativa alla concessione di aiuti “de minimis” all’Impresa unica4 ai sensi del Regolamento de minimis, apponendo firma digitale o
3 Ai sensi del Regolamento dell'Unione Europea numero 910/2014, cosiddetto regolamento “eIDAS” (electronic IDentification Authentication and Signature - Identificazione, Autenticazione e Firma elettronica), la sottoscrizione della documentazione dovrà essere effettuata o con firma digitale o firma elettronica qualificata o firma elettronica avanzata. È ammessa quindi anche la firma con Carta Regionale dei Servizi (CRS) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS), purché generata attraverso l'utilizzo di una versione del software di firma elettronica avanzata aggiornato a quanto previsto dal Decreto del Consiglio dei Ministri del 22/2/2013 "Regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali, ai sensi degli articoli 20, comma 3, 24, comma 4, 28, comma 3, 32, comma 3, lettera b), 35, comma 2, 36, comma 2, e 71" (Il software gratuito messo a disposizione da Regione Lombardia è stato adeguato a tale Decreto a partire dalla versione 4.0 in avanti).
4 Impresa unica: si intende l’insieme delle imprese fra le quali esiste almeno una delle relazioni seguenti: a) un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa; b) un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa; c) un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con
elettronica del legale rappresentante e utilizzando tassativamente il modello di cui all’Appendice B. A corredo della stessa andrà allegata analoga dichiarazione di eventuali imprese ad essa collegate con firma digitale o elettronica dei rispettivi legali rappresentanti e utilizzando tassativamente il modello di cui all’Appendice C.
3. per operazioni in co-finanziamento con il sistema bancario, copia della delibera positiva dell’Istituto di credito co-finanziatore di allungamento della scadenza o sospensione della rata di capitale.
Le domande pervenute fuori dai predetti termini o presentate secondo una modalità difforme rispetto a quella indicata nel presente Allegato saranno considerate inammissibili.
5. Istruttoria
L’istruttoria delle domande di accesso alla Moratoria Regionale è svolta da Finlombarda S.p.A. entro 30 (trenta) giorni lavorativi dalla presentazione della domanda.
Finlombarda S.p.A. si riserva la facoltà di richiedere alle imprese/Comuni i chiarimenti e le integrazioni che si rendessero necessari al fine di ottenere informazioni sulla documentazione ricevuta, fissando i termini per la risposta, che comunque non potranno essere superiori a 15 (quindici) giorni solari dalla data della richiesta. In tale ipotesi, i termini del procedimento si intendono sospesi.
L’istruttoria è finalizzata a verificare la sussistenza dei requisiti di ammissibilità dei soggetti che presentano la domanda di accesso alla Moratoria Regionale e dei finanziamenti per i quali si richiede la sospensione della rata di capitale o l’allungamento della scadenza:
Finlombarda S.p.A. procederà alla verifica:
a. del possesso dei requisiti soggettivi di cui al punto 2 – Soggetti Ammissibili;
b. che i finanziamenti per i quali si richiede accesso alla moratoria abbiano le caratteristiche di cui punto 3 – Finanziamenti Ammissibili;
c. nel caso di richiesta di sospensione delle rate di capitale dei finanziamenti, che siano rispettate le previsioni di cui al punto 3.1;
d. nel caso di richiesta di allungamento della durata dei finanziamenti, che siano rispettate le previsioni di cui al punto 3.2;
e. nel caso di operazioni in co-finanziamento con il sistema bancario, la delibera positiva dell’Istituto di credito co-finanziatore di allungamento della scadenza o sospensione della rata di capitale.
Ad esito positivo delle verifiche di cui al presente paragrafo, Finlombarda procederà alla rideterminazione dell’intensità di aiuto dell’agevolazione connessa al finanziamento oggetto della domanda di Moratoria Regionale, verificando il rispetto delle intensità di aiuto massime rispetto al regime utilizzato, il cui superamento sarà causa di inammissibilità.
A seguito del provvedimento di concessione o diniego della Moratoria regionale, Finlombarda invierà ai Soggetti Richiedenti una PEC contenente l’esito dell’istruttoria nonché, in caso di ammissione alla Moratoria Regionale, gli elementi sostanziali riguardanti il finanziamento ammesso.
6. Modalità e adempimenti per l’attuazione della Moratoria Regionale
In caso di concessione Finlombarda procederà:
quest’ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima; d) un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima; e) le imprese fra le quali intercorre una delle relazioni di cui ai precedenti punti per il tramite di una o più altre imprese sono anch’esse considerate un’impresa unica.
▪ alla modifica del piano di ammortamento originario ed alle conseguenti modifiche contrattuali;
▪ all’acquisizione dell’eventuale estensione delle garanzie che assistono il finanziamento.
In ogni caso, la delibera positiva non comporta l’erogazione di ulteriori risorse all’impresa/Comune da parte della Regione Lombardia e/o di Finlombarda S.p.A..
7. Pubblicità, informazioni e contatti
Copia integrale del presente documento è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito internet www.finlombarda.it.
Qualsiasi informazione relativa al presente Allegato e agli adempimenti ad esso connessi potrà essere richiesta al seguente indirizzo di posta elettronica: moratoria2019@finlombarda.it.
APPENDICE A:
MODELLO DI DOMANDA DI ACCESSO ALLA “MORATORIA REGIONALE” 2019
Spett.le Finlombarda S.p.A.
A mezzo PEC: moratoria2019@pec.finlombarda.it
DOMANDA DI ACCESSO ALLA “MORATORIA REGIONALE” 2019
(di cui alla D.g.r. n. [•] del [•])
e contestuale dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi dell’Art. 47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445
Il sottoscritto
C.F.
nato a il
nella propria qualità di legale rappresentante/procuratore dotato di opportuni poteri di firma (allegati in copia) dell’Impresa/Comune (denominazione sociale) (codice fiscale/partita iva) (indirizzo
sede)
(telefono)
(mail PEC) consapevole delle sanzioni
penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000;
DICHIARA
□ di avere preso visione della D.g.r. n. [•] del [•] e dei relativi Allegati e di conoscerne ed accettarne il contenuto;
□ che la predetta impresa è intestataria del/i seguente/i finanziamento/i (indicare i riferimenti normativi/misura regionale e dati richiesti dei finanziamenti regionali in essere per i quali si intende richiedere la concessione della Moratoria Regionale):
A. Elenco finanziamenti per sospensione delle rate
1. Riferimento normativo/misura regionale:
□ importo originario di euro
□ stipulato in data / / /
□ scadenza ultima rata _/ / /
□ debito residuo di euro alla data del _/ / /
□ rate scadute/scadenti il / / /e il / / /
2. Riferimento normativo/misura regionale:
□ importo originario euro
□ stipulato in data / / /
□ scadenza ultima rata _/ / /
□ debito residuo di euro alla data del _/ / /;
□ rate scadute/scadenti il / / /e il / / /
B. Elenco finanziamenti per allungamento della durata
1. Riferimento normativo/misura regionale:
□ importo originario euro
□ stipulato in data / / /
□ scadenza ultima rata _/ / /
□ debito residuo di euro alla data del _/ / /
□ rate scadute/scadenti il / / /e il / / /
2. Riferimento normativo/misura regionale:
□ importo originario euro
□ stipulato in data / / /
□ scadenza ultima rata _/ / /
□ debito residuo di euro alla data del _/ / /
□ rate scadute/scadenti il / / /e il / / /
Per le operazioni in Co-finanziamento indicare i riferimenti dell’Istituto di credito co-finanziatore: Istituto di credito:
Filiale/ufficio:
Nome del referente dell'istruttoria: Telefono del referente dell'istruttoria: Email del referente dell'istruttoria:
CHIEDE
di usufruire dei benefici previsti dalla “Moratoria Regionale” di cui alla predetta D.G.R. n [•] del [•]in particolare per:
☐ sospensione dei debiti per le rate scadute/scadenti il / / / e il / / / del finanziamento che non ha già beneficiato di sospensione/allungamento della durata nei precedenti 24 mesi la data di presentazione della presente domanda;
☐ allungamento della durata a partire dalla rata scadente il / / / del finanziamento che non ha già beneficiato di sospensione/allungamento della durata nei precedenti 24 mesi la data di presentazione della presente domanda per un n° di anni pari a _ (max 5 anni)
N.B.: l’allungamento della durata non potrà comunque essere richiesto per un periodo superiore alla durata residua del piano di ammortamento
DICHIARA
□ di essere una impresa (selezionare la casella di proprio interesse)
☐ micro
☐ piccola
☐ media
☐ grande
secondo i parametri riportati nell’allegato I del Regolamento (UE) n.651/2014 del 17 giugno 2014, che riprende la Raccomandazione 2003/361/CE del 6 maggio 2003 relativa alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese (GUCE L 124 del 20 maggio 2003, pag. 36)
o, in alternativa, di essere
☐ Comune
□ di aver pagato con regolarità gli interessi e, se del caso, avere, alla fine del periodo di sospensione dei debiti, ripreso a pagare regolarmente le rate di ammortamento del finanziamento;
□ di non appartenere ai settori esclusi di cui all’art. 1 par. 1 e 2 del Reg. UE 1407/2013;
□ di non essere oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o di non soddisfare le condizioni previste dal diritto nazionale per l’apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori.
□ nel caso di Grandi Imprese, di trovarsi in una situazione comparabile a un rating del credito pari almeno a B- (rif. Art.4.3.a e Art.4.6.a del Reg.(UE)1407/13).
PRENDE ATTO CHE
l’esito della presente domanda verrà comunicato all’indirizzo mail PEC sopra indicato.
Firma digitale
, Ii
Allegati:
☐ Copia di atto contenente i poteri di firma del firmatario, se diverso del legale rappresentante
☐ Eventuale Modello de Minimis (Appendice B) - solo nel caso in cui l’esercizio finanziario non coincida con l’anno solare di riferimento
☐ Eventuale Modello de Minimis Collegate (Appendice C) - solo nel caso in cui l’esercizio finanziario non coincida con l’anno solare di riferimento
☐ Copia della delibera positiva dell’Istituto di credito co-finanziatore di allungamento della scadenza o sospensione della rata di capitale - solo per operazioni in co-finanziamento con il sistema bancario
[specificare eventuali altri allegati]
APPENDICE B
Dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti in ‘de minimis’ impresa richiedente (Art. 47 D.P.R. 28/12/2000, n.445)
Il/la sottoscritto/a:
SEZIONE 1 – Anagrafica richiedente | |||||
Il Titolare / legale rappresentante dell'impresa | Nome e cognome | nato/a il | nel Comune di | Prov. | |
Comune di residenza | CAP | Via | n. | Prov. | |
In qualità di titolare/legale rappresentante dell’impresa:
SEZIONE 2 – Anagrafica impresa | |||||
Impresa | Denominazione/Ragione sociale | Forma giuridica | |||
Sede legale | Comune | CAP | Via | n. | Prov. |
Dati impresa | Codice fiscale | Partita IVA | |||
In relazione a quanto previsto dall’Avviso Pubblico
Bando/Avviso | Titolo: | Estremi provvedimento | Pubblicato in BURL |
Per la concessione di aiuti ‘de minimis’ di cui al Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea n. L.352
/ del 24 dicembre 2013),
nel rispetto di quanto previsto dai seguenti Regolamenti della Commissione:
▪ Regolamento n. 1407/2013 ‘de minimis’ generale
▪ Regolamento n. 1408/2013 ‘de minimis’ nel settore agricolo
▪ Regolamento n. 717/2014 ‘de minimis’ nel settore pesca
▪ Regolamento n. 360/2012 ‘de minimis’ SIEG
PRESA VISIONE delle istruzioni per la predisposizione della presente dichiarazione (Allegato I);
CONSAPEVOLE delle responsabilità anche penali assunte in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci, formazione di atti falsi e loro uso, e della conseguente decadenza dai benefici concessi sulla base di una dichiarazione non veritiera, ai sensi degli articoli 75 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica
28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa);
DICHIARA
Sezione A – Natura dell’impresa
☐ che l’impresa non è controllata né controlla, direttamente o indirettamente5, altre imprese.
☐ che l’impresa controlla, anche indirettamente, le imprese seguenti aventi sede legale in Italia, per ciascuna delle quali presenta la dichiarazione di cui all’allegato 3.b.1:
(Ragione sociale e dati anagrafici) (ripetere tabella se necessario)
Anagrafica impresa controllata | |||||
Impresa | Denominazione/Ragione sociale dell’impresa | Forma giuridica | |||
Sede legale | Comune | CAP | Via | n. | Prov. |
Dati impresa | Codice fiscale | Partita IVA | |||
☐ che l’impresa è controllata, anche indirettamente, dalle imprese seguenti aventi sede legale o unità operativa in Italia, per ciascuna delle quali presenta la dichiarazione di cui all’allegato II:
(Ragione sociale e dati anagrafici) (ripetere tabella se necessario)
Anagrafica dell’impresa che esercita il controllo sulla richiedente
5 Per il concetto di controllo, ai fini della presente dichiarazione, si vedano le Istruzioni per la compilazione (allegato I, Sez. A)
Impresa | Denominazione/Ragione sociale dell’impresa | Forma giuridica | |||
Sede legale | Comune | CAP | Via | n. | Prov. |
Dati impresa | Codice fiscale | Partita IVA | |||
Sezione B - Rispetto del massimale
che l’esercizio finanziario (anno fiscale) dell’impresa rappresentata inizia il / / e termina il
/ / ;
☐ 2.1 - che all’impresa rappresentata NON È STATO CONCESSO nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti alcun aiuto ‘de minimis’, tenuto conto anche delle disposizioni relative a fusioni/acquisizioni o scissioni6;
☐ 2.2 - che all’impresa rappresentata SONO STATI CONCESSI nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti i seguenti aiuti ‘de minimis’, tenuto conto anche delle disposizioni relative a fusioni/acquisizioni o scissioni7.
(Aggiungere righe se necessario)
n. | Impresa cui è stato concesso | Ente concedente | Riferimento normativo/ amministrativo | Provvedimento di concessione e data | Reg. UE ‘de minimis’8 | Importo dell’aiuto ‘de minimis’ | Di cui imputabile all’attività di |
6 In proposito si vedano le Istruzioni per la compilazione (Allegato I, Sez. B)
7 In caso di acquisizioni di aziende o di rami di aziende o fusioni, in tabella va inserito anche il de minimis usufruito dall’impresa o ramo d’azienda oggetto di acquisizione o fusione. In caso di scissioni, indicare solo l’ammontare attribuito o assegnato all’impresa richiedente. In proposito si vedano le Istruzioni per la compilazione (Allegato I, Sez. B)
8 Indicare il regolamento in base al quale è stato concesso l’aiuto “de minimis”: Reg. n. 1998/2006 (generale per il periodo 2007-2013); Reg. n. 1407/2013 (generale per il periodo 2014-2020); Reg. n: 1535/2007 (agricoltura 2007-2013); Reg. n:
il ‘de minimis’ | che prevede l’agevolazione | Concesso | Effettivo9 | trasporto merci su strada per conto terzi | ||||
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2 | ||||||||
3 | ||||||||
TOTALE |
Le seguenti sezioni C, D ed E dello schema si intendono come SEZIONI FACOLTATIVE per l’Amministrazione concedente che le inserirà solo qualora lo riterrà necessario, soprattutto nel caso di utilizzo di fondi strutturali per facilitare i controlli.
Sezione C – settori in cui opera l’impresa
☐ che l’impresa rappresentata opera solo nei settori economici ammissibili al finanziamento;
☐ che l’impresa rappresentata opera anche in settori economici esclusi, tuttavia dispone di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi;
☐ che l’impresa rappresentata opera anche nel settore economico del «trasporto merci su strada per conto terzi», tuttavia dispone di un sistema adeguato di separazione delle attività
o distinzione dei costi.
Sezione D - condizioni di cumulo
☐ che in riferimento agli stessi «costi ammissibili» l’impresa rappresentata NON ha beneficiato di altri aiuti di Stato.
☐ che in riferimento agli stessi «costi ammissibili» l’impresa rappresentata ha beneficiato dei seguenti aiuti di Stato:
n. | Ente concedent e | Riferimento normativo o amministrativo | Provvedimento di concessione | Regolamento di esenzione (e articolo pertinente) o Decisione Commissione UE10 | Intensità di aiuto | Importo imputato sulla voce di | |
Ammissibile | Applicata |
1408/2013 (settore agricolo 2014-2020), Reg. n. 875/2007 (pesca 2007-2013); Reg. n. 717/2014 (pesca 2014-2020); Reg. n. 360/2012 (SIEG).
9 Indicare l’importo effettivamente liquidato a saldo, se inferiore a quello concesso, e/o l’importo attribuito o assegnato all’impresa richiedente in caso di scissione e/o l’importo attribuito o assegnato al ramo d’azienda ceduto. Si vedano anche le Istruzioni per la compilazione (allegato I, Sez.B).
10 Indicare gli estremi del Regolamento (ad esempio Regolamento di esenzione 800/08) oppure della Decisione della Commissione che ha approvato l’aiuto notificato.
che prevede l’agevolazione | costo o sul progetto | ||||||
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3 | |||||||
TOTALE |
Sezione E - Aiuti ‘de minimis’ sotto forma di «prestiti» o «garanzie»
☐ che l’impresa rappresentata non è oggetto di procedura concorsuale per insolvenza oppure non soddisfa le condizioni previste dal diritto nazionale per l’apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori;
Per le Grandi Imprese:
☐ che l’impresa rappresentata si trova in una situazione comparabile ad un rating del credito pari ad almeno B-:
AUTORIZZA
l’Amministrazione concedente al trattamento e all’elaborazione dei dati forniti 11con la presente dichiarazione, per finalità gestionali e statistiche, anche mediante l’ausilio di mezzi elettronici o automatizzati, nel rispetto della sicurezza e della riservatezza e ai sensi dell’articolo 38 del citato DPR n. 445/2000 allegando alla presente dichiarazione, copia fotostatica di un documento di identità.
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(Luogo) (Data)
(Firma)
Allegato 1: Istruzioni per la compilazione della Dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti in ‘de minimis’ impresa richiedente
(Art. 47 D.P.R. 28/12/2000, n.445)
Il legale rappresentante di ogni impresa candidata a ricevere un aiuto in regime ‘de minimis’ è tenuto a sottoscrivere una dichiarazione – rilasciata ai sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000 – che
11 Ai sensi della normativa di protezione dei dati personali (D. Lgs. n. 196/2003, Regolamento UE n. 2016/679 e D.lgs.101/2018)
attesti l’ammontare degli aiuti ‘de minimis’ ottenuti nell’esercizio finanziario in corso e nei due precedenti.
Il nuovo aiuto potrà essere concesso solo se, sommato a quelli già ottenuti nei tre esercizi finanziari suddetti, non superi i massimali stabiliti da ogni Regolamento di riferimento.
Poiché il momento rilevante per la verifica dell’ammissibilità è quello in cui avviene la concessione (il momento in cui sorge il diritto all’agevolazione), la dichiarazione dovrà essere confermata – o aggiornata – con riferimento al momento della concessione.
Si ricorda che se con la concessione Y fosse superato il massimale previsto, l’impresa perderebbe il diritto non all’importo in eccedenza, ma all’intero importo dell’aiuto oggetto della concessione Y in conseguenza del quale tale massimale è stato superato.
Sezione A: Come individuare il beneficiario – Il concetto di “controllo” e l’impresa unica.
Le regole europee stabiliscono che, ai fini della verifica del rispetto dei massimali, “le entità controllate (di diritto o di fatto) dalla stessa entità debbano essere considerate come un’unica impresa beneficiaria”. Ne consegue che nel rilasciare la dichiarazione ‘de minimis’ si dovrà tener conto degli aiuti ottenuti nel triennio di riferimento non solo dall’impresa richiedente, ma anche da tutte le imprese, a monte o a valle, legate ad essa da un rapporto di collegamento (controllo), nell’ambito dello stesso Stato membro. Fanno eccezione le imprese tra le quali il collegamento si realizza attraverso un Ente pubblico, che sono prese in considerazione singolarmente. Fanno eccezione anche le imprese tra quali il collegamento si realizza attraverso persone fisiche, che non dà luogo alla “impresa unica”.
Il rapporto di collegamento (controllo) può essere anche indiretto, cioè può sussistere anche per il tramite di un’impresa terza.
Art. 2, par. 2 Regolamento n. 1407/2013/UE
Ai fini del presente regolamento, s'intende per «impresa unica» l’insieme delle imprese fra le quali esiste almeno una delle relazioni seguenti:
a) un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa;
b) un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa;
c) un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest’ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima;
d) un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima.
Le imprese fra le quali intercorre una delle relazioni di cui al primo comma, lettere da a) a d), per il tramite di una o più altre imprese sono anch’esse considerate un’impresa unica.
Pertanto, qualora l’impresa richiedente faccia parte di «un’impresa unica» così definita, ciascuna impresa ad essa collegata (controllata o controllante) dovrà fornire le informazioni relative al rispetto del massimale, facendo sottoscrivere al proprio legale rappresentante una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (Allegato II). Tali dichiarazioni dovranno essere allegate alla domanda da parte dell’impresa richiedente.
Sezione B: Rispetto del massimale.
Quali agevolazioni indicare?
Devono essere riportate tutte le agevolazioni ottenute in ‘de minimis’ ai sensi di qualsiasi regolamento europeo relativo a tale tipologia di aiuti, specificando, per ogni aiuto, a quale regolamento faccia riferimento (agricoltura, pesca, SIEG o “generale”).
Nel caso di aiuti concessi in forma diversa dalla sovvenzione (ad esempio, come prestito agevolato o come garanzia), dovrà essere indicato l’importo dell’equivalente sovvenzione, come risulta dall’atto di concessione di ciascun aiuto.
In relazione a ciascun aiuto deve essere rispettato il massimale triennale stabilito dal regolamento di riferimento e nell’avviso.
Un’impresa può essere beneficiaria di aiuti ai sensi di più regolamenti ‘de minimis’; a ciascuno di tali aiuti si applicherà il massimale pertinente, con l’avvertenza che l’importo totale degli aiuti ‘de minimis’ ottenuti in ciascun triennio di riferimento non potrà comunque superare il tetto massimo più elevato tra quelli cui si fa riferimento.
Inoltre, qualora l'importo concesso sia stato nel frattempo anche liquidato a saldo, l'impresa potrà dichiarare anche questo importo effettivamente ricevuto se di valore diverso (inferiore) da quello concesso. Fino al momento in cui non sia intervenuta l’erogazione a saldo, dovrà essere indicato solo l’importo concesso.
Periodo di riferimento:
Il massimale ammissibile stabilito nell’avviso si riferisce all’esercizio finanziario in corso e ai due esercizi precedenti. Per “esercizio finanziario” si intende l’anno fiscale dell’impresa. Qualora le imprese facenti parte dell’“impresa unica” abbiano esercizi fiscali non coincidenti, l’esercizio fiscale di riferimento ai fini del calcolo del cumulo è quello dell’impresa richiedente per tutte le imprese facenti parte dell’impresa unica.
Il caso specifico delle fusioni, acquisizioni e trasferimenti di rami d’azienda:
Nel caso specifico in cui l’impresa richiedente sia incorsa in vicende di fusioni o acquisizioni (art.3(8) del Reg 1407/2013/UE) tutti gli aiuti ‘de minimis’ accordati alle imprese oggetto dell’operazione devono essere sommati.
In questo caso la tabella andrà compilata inserendo anche il ‘de minimis’ ottenuto dall’impresa/dalle imprese oggetto acquisizione o fusione.
Ad esempio:
All’impresa A sono stati concessi 80.000€ in ‘de minimis’ nell’anno 2010 All’impresa B sono stati concessi 20.000€ in ‘de minimis’ nell’anno 2010
Nell’anno 2011 l’impresa A si fonde con l’impresa B e diventa un nuovo soggetto (A+B)
Nell’anno 2011 il soggetto (A+B) vuole fare domanda per un nuovo ‘de minimis’ di 70.000€. L’impresa (A+B) dovrà dichiarare gli aiuti ricevuti anche dalle imprese A e B, che ammonteranno ad un totale di 100.000€
Qualora l’impresa (A+B) voglia ottenere un nuovo ‘de minimis’ nel 2012, dovrà dichiarare che gli sono stati concessi nell’anno in corso e nei due precedenti aiuti ‘de minimis’ pari a 170.000€
Nel caso specifico in cui l’impresa richiedente origini da operazioni di scissione (art.3(9) del Reg 1407/2013/UE) di un’impresa in due o più imprese distinte, si segnala che l’importo degli aiuti ‘de minimis’ ottenuti dall’impresa originaria deve essere attribuito all’impresa che acquisirà le attività che hanno beneficiato degli aiuti o, se ciò non è possibile, deve essere suddiviso proporzionalmente al valore delle nuove imprese in termini di capitale investito.
Valutazioni caso per caso dovranno essere effettuate per la fattispecie di un trasferimento di un ramo d’azienda che, configurato come operazione di acquisizione, determina il trasferimento del ‘de minimis’ in capo all’impresa che ha effettuato l’acquisizione, se l’aiuto ‘de minimis’ era imputato
al ramo d’azienda trasferito. Viceversa, nel caso in cui un trasferimento di ramo d’azienda si configuri come una operazione di cessione, l’impresa che ha ceduto il ramo può dedurre dall’importo dichiarato l’aiuto ‘de minimis’ imputato al ramo ceduto.
La seguente parte di istruzioni per la compilazione fornisce indicazioni utili per fornire istruzioni ai partecipanti relativamente alle seguenti sezioni (C, D ed E) nel modulo. (FACOLTATIVE a discrezione dell’amministrazione concedente).
Sezione C: Campo di applicazione
Se un’impresa opera sia in settori ammissibili dall’avviso/bando, sia in settori esclusi, deve essere garantito, tramite la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che le attività esercitate nei settori esclusi non beneficino degli aiuti ‘de minimis’.
Da Regolamento 1407/2013/UE (articolo 1, par.1), sono esclusi gli aiuti alle imprese operanti nei seguenti settori:
- della pesca e dell’acquacoltura, di cui al regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio;
- della produzione primaria dei prodotti agricoli;
- solo negli specifici casi in cui l’importo dell’aiuto sia stato fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate, o qualora l’aiuto sia stato subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari, della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
La stessa regola vale per le imprese che operano in settori ammissibili ma che ai sensi dei regolamenti ‘de minimis’ godono di massimali diversi. Ad esempio, se un’impresa che effettua trasporto di merci su strada per conto terzi esercita anche altre attività soggette al massimale di
200.000 EUR, all’impresa si applicherà quest’ultimo massimale, a condizione che sia garantito, tramite la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che l’attività di trasporto di merci su strada non tragga un vantaggio superiore a 100.000 EUR.
Sezione D: Condizioni per il cumulo
Se l’Avviso/Bando consente il cumulo degli aiuti ‘de minimis’ con altri aiuti di Stato e gli aiuti ‘de minimis’ sono concessi per specifici costi ammissibili, questi possono essere cumulati:
- con aiuti di Stato concessi per gli stessi costi ammissibili se tale cumulo non comporta il superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati fissati, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento d’esenzione per categoria o in una decisione adottata dalla Commissione.
- con aiuti di Stato concessi per costi ammissibili diversi da quelli finanziati in ‘de minimis’.
Per questo motivo l’impresa dovrà indicare se ed eventualmente quali aiuti ha già ricevuto sugli stessi costi ammissibili, a norma di un regolamento di esenzione o di una decisione della Commissione europea, affinché non si verifichino superamenti delle relative intensità.
Nella tabella dovrà pertanto essere indicata l’intensità relativa al progetto e l’importo imputato alla voce di costo o all’intero progetto in valore assoluto.
Esempio 1: per la ristrutturazione di un capannone, un’impresa ha ricevuto un finanziamento in esenzione. L’intensità massima per quel finanziamento era del 20% (pari a 400.000€) ma gli è stato concesso (oppure erogato a saldo) il 15% (pari a 300.000€). Nella tabella l’impresa dovrà dichiarare questi ultimi due importi. Per lo stesso capannone (stessa voce di costo) l’impresa potrà ottenere un finanziamento in ‘de minimis’ pari a 100.000€.
Esempio 2: Per una misura di assunzione di lavoratori svantaggiati, un’impresa ha ricevuto un finanziamento in esenzione. L’intensità massima per il complessivo del progetto, era del 50% dei costi salariali per 12 mesi pari ad un complessivo di 6000€ (500€ al mese). Tuttavia il finanziamento effettivamente concesso (oppure erogato a saldo) è stato del 40% pari ad un importo di 4800€ (corrispondenti a 400€ al mese). L’impresa avrebbe quindi diritto ad un ulteriore finanziamento, in ‘de minimis’, pari a 1200€ per il progetto complessivamente inteso.
Sezione E: Condizioni per aiuti sotto forma di «prestiti» e «garanzie»
La sezione E deve essere compilata soltanto nel caso in cui l’aiuto ‘de minimis’ sia concesso, sulla base di quanto previsto dal Bando/Avviso, sotto forma di “prestiti” o “garanzia”.
Qualora l’aiuto ‘de minimis’ possa essere concesso sotto forma di prestito o garanzia, il beneficiario dovrà dichiarare di non essere oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o di non soddisfare le condizioni previste dalla vigente normativa italiana per l’apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori. Nel caso in cui il beneficiario sia una Grande Impresa, lo stesso dovrà dichiarare di trovarsi in una situazione comparabile ad un rating del credito pari ad almeno B-.
Per la definizione di PMI si rimanda alla raccomandazione della Commissione europea n. 2003/361/CE, anche allegato I del Regolamento (CE) n. 800/08.
APPENDICE C
Dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti in ‘de minimis’ impresa CONTROLLANTE O CONTROLLATA
(Art. 47 D.P.R. 28/12/2000, n.445)
Il/la sottoscritto/a:
SEZIONE 1 – Anagrafica | |||||
Il Titolare / legale rappresentante dell'impresa | Nome e cognome | nato/a il | nel Comune di | Prov. | |
Comune di residenza | CAP | Via | n. | Prov. | |
In qualità di titolare/legale rappresentante dell’impresa:
SEZIONE 2 – Anagrafica impresa | |||||
Impresa | Denominazione/Ragione sociale | Forma giuridica | |||
Sede legale | Comune | CAP | Via | n. | Prov. |
Dati impresa | Codice fiscale | Partita IVA | |||
CONTROLLATA o CONTROLLANTE dell’impresa richiedente
(denominazione/ragione sociale, forma giuridica)
in relazione a quanto previsto dall’Avviso Pubblico
Bando/Avviso | Titolo: | Estremi provvedimento di approvazione | Pubblicato in BURL |
Per la concessione di aiuti ‘de minimis’ di cui al Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea n. L.352
/ del 24 dicembre 2013),
nel rispetto di quanto previsto dai seguenti Regolamenti della Commissione: Regolamento n. 1407/2013 ‘de minimis’ generale
Regolamento n. 1408/2013 ‘de minimis’ nel settore agricolo Regolamento n. 717/2014 ‘de minimis’ nel settore pesca Regolamento n. 360/2012 ‘de minimis’ SIEG
PRESA VISIONE delle istruzioni per la predisposizione della presente dichiarazione;
CONSAPEVOLE delle responsabilità anche penali assunte in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci, formazione di atti falsi e loro uso, e della conseguente decadenza dai benefici concessi sulla base di una dichiarazione non veritiera, ai sensi degli articoli 75 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica
28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa);
DICHIARA12
☐ 1.1 - che all’impresa rappresentata NON È STATO CONCESSO nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti alcun aiuto ‘de minimis’.
☐ 2.2 - che all’impresa rappresentata SONO STATI CONCESSI nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti i seguenti aiuti ‘de minimis’.
(Aggiungere righe se necessario)
12 Il triennio fiscale di riferimento da applicare è quello dell’impresa richiedente l’agevolazione.
n. | Impresa cui è stato concesso il ‘de minimis’ | Ente concedente | Riferimento normativo/ amministrativo che prevede l’agevolazione | Provvedimento di concessione e data | Reg. UE ‘de minimis’13 | Importo dell’aiuto ‘de minimis’ | Di cui imputabile all’attività di trasporto merci su strada per conto terzi | |
Concesso | Effettivo14 | |||||||
1 | ||||||||
2 | ||||||||
3 | ||||||||
TOTALE |
Il sottoscritto, infine, tenuto conto di quanto dichiarato, ai sensi dell’art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione di dati personali) novellato dal d.lgs. 101/2018:
AUTORIZZA
l’Amministrazione concedente al trattamento e all’elaborazione dei dati forniti 15 con la presente dichiarazione, per finalità gestionali e statistiche, anche mediante l’ausilio di mezzi elettronici o automatizzati, nel rispetto della sicurezza e della riservatezza e ai sensi dell’articolo 38 del citato DPR n. 445/2000 allegando alla presente dichiarazione, copia fotostatica di un documento di identità.
, / /
(Luogo) (Data)
13 Indicare il regolamento in base al quale è stato concesso l’aiuto ‘de minimis’: Reg. n. 1998/2006 (generale per il periodo 2007-2013); Reg. n. 1407/2013 (generale per il periodo 2014-2020); Reg. n: 1535/2007 (agricoltura 2007-2013); Reg. n: 1408/2013 (settore agricolo 2014-2020), Reg. n. 875/2007 (pesca 2007-2013); Reg. n. 717/2014 (pesca 2014-2020); Reg. n. 360/2012 (SIEG).
14 Indicare l’importo effettivamente liquidato a saldo, se inferiore a quello concesso, e/o l’importo attribuito o assegnato all’impresa richiedente in caso di scissione e/o l’importo attribuito o assegnato al ramo d’azienda ceduto. Si vedano anche le Istruzioni per la compilazione (allegato I, Sez. B)
15 Ai sensi della normativa di protezione dei dati personali (D. Lgs. n. 196/2003, Regolamento UE n. 2016/679 e D.lgs.101/2018)