SERVIZIO INTEGRAZIONE LAVORATIVA
Allegato n. 2
Azienda ULSS 9 - Scaligera
Sede Legale Via Xxxxxxxx, 42 – 00000 Xxxxxx cod.fisc. e P. IVA 02573090236
SERVIZIO INTEGRAZIONE LAVORATIVA
SIL
R E G O L A M E N T O
REGOLAMENTO - SERVIZIO INTEGRAZIONE LAVORATIVA- SIL
Il presente Regolamento definisce le linee e le modalità organizzative generali dei Servizi di Integrazione Lavorativa (SIL) dell’AZIENDA ULSS 9 SCALIGERA sulla base delle linee operative definite dalla legislazione nazionale e regionale vigente e specificamente con riferimento alle seguenti leggi e atti deliberativi:
- Legge 12/03/1999 n. 68 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”;
- Legge Regionale n. 16 del 3/08/2001che ha istituito ufficialmente il SIL con lo scopo di facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro delle persone disabili assicurando efficienti raccordi tra i Servizi socio-sanitari territoriali e i Servizi all’Impiego, in attuazione della Legge 12/03/1999 n. 68 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”.
- DGRV 3305/01 che ha delineato le linee guida dei SIL del Veneto;
- DGRV 1138/08 che ha fornito indicazioni specifiche per il funzionamento del Servizio Integrazione Lavorativa definendo i principi e le funzioni attribuite, i destinatari degli interventi, i compiti, la metodologia, gli strumenti, l’assetto organizzativo e gli standards minimi di riferimento;
- DGRV 1324/2013 che contiene disposizioni in materia di tirocini;
- Deliberazioni delle singole ULSS 20, 21, 22 (ora confluite nell’Ulss 9 Scaligera) che hanno approvato e sottoscritto la Convenzione Quadro e l’Accordo Operativo con la Provincia di Verona finalizzata al raccordo nelle attività per il collocamento Mirato dei disabili;
- DGRV 1406/16 che ha regolamentato le esperienze di tirocinio di inclusione sociale in contesto lavorativo (senza sbocco occupazionale) a favore di persone con rilevante disabilità.
I SIL dell’Az. ULSS 9 Scaligera, in base agli accordi stipulati con la Provincia di Verona (Convenzione Quadro), fanno parte della rete Provinciale del Collocamento Mirato dei Disabili e sono riconosciuti quale servizi territoriali di mediazione che interagiscono con i Servizi all’Impiego attraverso specifiche funzioni in materia di programmazione, attuazione e verifica di interventi volti a favorire l’inserimento lavorativo dei disabili.
I SIL sono collocati nell’Unità Operativa Disabilità e sono dotati di autonomia tecnico- organizzativa; nella gestione dei progetti di integrazione lavorativa si interfacciano con il Servizio Sociale professionale di Base disabilità (per il distretto 1 e 2 la presa in carico è diretta), con i Servizi del Dipartimento della Salute Mentale, con i Servizi del Dipartimento per le Dipendenze che hanno in carico la persona.
Art. 1 – FINALITA’ DEL SERVIZIO
Il SIL è il Servizio dell’ULSS finalizzato ad organizzare e coordinare le attività di inserimento lavorativo e sociale delle persone con disabilità/svantaggiati.
Il SIL ha le seguenti funzioni:
• valutazione delle potenzialità e dei bisogni individuali delle persone disabili e lettura delle organizzazioni e posizioni lavorative delle aziende;
• programmazione e gestione di percorsi individualizzati d’integrazione lavorativa per favorire un positivo incontro tra domanda ed offerta di lavoro;
• programmazione e gestione di percorsi di inclusione sociale in contesto lavorativo per consentire a persone con rilevanti disabilità di mantenere le proprie autonomie, le capacità operative e favorire la loro partecipazione alla vita sociale;
• monitoraggio e verifica delle esperienze;
• collaborazione con scuole e CFP per promuovere autonomie e potenzialità degli allievi con disabilità e favorire la continuità scuola lavoro;
• realizzazione di percorsi alternativi all’inserimento in strutture protette;
• promozione di collaborazione fra soggetti istituzionali del mondo imprenditoriale e dell’area della solidarietà sociale.
Art. 2 – PRINCIPI
Il Servizio Integrazione Lavorativa si conforma alla mission e ai valori della promozione e tutela della salute quale bene collettivo ed individuale nonché dell’equità di accesso dei cittadini al servizio e alle sue prestazioni, fatti propri dall’Azienda Ulss 9 Scaligera.
L’attività è prestata tenendo presente:
□ la centralità e l’unitarietà delle singole persone e delle loro famiglie;
□ la presa in carico con formulazione di Progetti di inserimento lavorativo personalizzati;
□ la qualità degli interventi improntati al raggiungimento della massima efficacia ed efficienza;
□ l’organizzazione del lavoro in èquipe con varie professionalità;
□ il valore della competenza professionale;
□ la promozione delle progettualità innovative.
Art.3 – DESTINATARI DEL SERVIZIO
Gli interventi dei SIL sono rivolti a disabili fisici, psichici, intellettivi e sensoriali residenti nel territorio dell’Ulss 9 Scaligera, in possesso di certificazione di invalidità civile superiore al 45% o invalidità INAIL superiore al 33% e verbale dell’accertamento della disabilità ai sensi della L. 68/99 che preveda residua capacità lavorativa, in età compresa tra i 18 e 65 anni.
(Per l’anno 2017 rimangono in essere le modalità di presa in carico che sono in vigore nei vari distretti prevedendo una uniformità per il 2018).
L’integrazione lavorativa rappresenta solo uno degli ambiti che concorre al miglioramento della qualità della vita; pertanto questo intervento deve essere parte di un Progetto più ampio che vede coinvolto, in primo luogo, il Servizio che ha in carico la persona presentata al Servizio Integrazione Lavorativa.
Il SIL utilizza principalmente la metodologia della “formazione in situazione”; questo presuppone che la persona sia già in possesso di alcuni requisiti di base che le permettano, attraverso un progetto di mediazione del SIL, di affrontare delle esperienze “vere e concrete” in contesto lavorativo senza la presenza di personale dedicato.
In linea generale la persona deve possedere:
1. sufficienti autonomie personali (nella cura del sé, nelle autonomie negli spostamenti, nello svolgimento di compiti assegnati);
2. discrete competenze e abilità sociali (es. comprensione e rispetto delle regole di comportamento di un’ organizzazione);
3. capacità relazionali sufficientemente congrue;
4. motivazione e adesione personale nei confronti della proposta.
Il SIL si occupa prioritariamente di persone disabili per le quali l’accertamento medico legale della capacità globale ai fini del collocamento mirato (L 68/99) o valutazioni successive, considerino opportuna la presenza di interventi di supporto da parte di un Servizio di mediazione.
Relativamente alle persone per le quali lo stesso accertamento medico legale ritiene opportuno promuovere interventi di collocamento mirato (senza necessità di supporto), il
SIL offre una opportunità di Incrocio tra domanda e offerta di lavoro, che si affianca a quella principale promossa dal Servizio Collocamento Mirato della Provincia.
La presa in carico avviene rispettando l’ordine di presentazione delle varie persone da parte dei Servizi invianti; tuttavia in caso di individuazione di opportunità lavorative legate alla sopraggiunta disponibilità di ambiti lavorativi e di idonei abbinamenti utente-azienda, il suddetto ordine potrà subire delle variazioni.
Art. 4– PROGETTI DI INTEGRAZIONE LAVORATIVA
Il SIL persegue l’obiettivo dell’integrazione lavorativa attraverso il metodo della progettazione personalizzata e della partecipazione, utilizzando un sistema di valutazione dei processi e degli esiti raggiunti. I progetti sono elaborati e condivisi con i destinatari e con i Servizi coinvolti, sono diversificati in funzione dei bisogni delle persone e si articolano secondo le seguenti tipologie:
1-Osservazione: finalizzato a valutare la motivazione, le potenzialità e le attitudini della persona sul piano dell’autonomia, dell’apprendimento, nonché per agevolare l’apprendimento di regole di base per un inserimento lavorativo;
□ Obiettivo: valutazione delle competenze lavorative attraverso raccolta di informazioni, colloqui e tirocini.
2-Formazione in situazione: finalizzato alla maturazione complessiva della personalità, alla riabilitazione di funzioni e competenze nella sfera psicologica, psicomotoria e relazionale, all’acquisizione di competenze sociali, all’apprendimento di abilità lavorative;
□ Obiettivo: potenziamento delle capacità lavorative attraverso esperienze di tirocinio in contesti lavorativi aziendali che prevedano un inserimento graduale e un processo di assegnazione di ruoli in modo da favorire la progressiva partecipazione alle attività produttive dell’azienda.
3-Mediazione al Collocamento: finalizzato all’apprendimento di abilità lavorative specifiche e al raggiungimento di un rapporto di lavoro;
□ Obiettivo: tirocinio per favorire l’acquisizione di capacità specifiche richieste dalla mansione lavorativa individuata. Qualora l’esperienza sia valutata positivamente si prevede che l’azienda ospitante assuma la persona con regolare contratto di lavoro.
4-Mantenimento del posto di lavoro: per favorire nel tempo la conservazione del posto di lavoro acquisito;
Obiettivi:
□ collaborazione tra SIL e Servizi specialistici che hanno in carico la persona, per prevenire o rimuovere le cause di disagio che possono produrre un aggravamento della condizione lavorativa;
□ intervento nel luogo di lavoro per monitorare l’andamento dell’inserimento, risolvere situazioni problematiche e raccogliere elementi significativi per prevenire situazioni critiche;
□ colloqui di sostegno con la persona e con la famiglia;
□ supporto all’azienda per facilitare l’adattamento del lavoratore a eventuali cambiamenti del contesto lavorativo.
5-Inclusione sociale in ambiente lavorativo: finalizzato al mantenimento, recupero e potenziamento delle abilità operative e relazionali di persone con disabilità tali da non
poter essere collocate con regolare contratto nel mondo del lavoro. L’ inclusione sociale in contesto lavorativo potrà avvenire anche in collaborazione con i Centri Diurni per disabili;
Obiettivo:
□ tirocinio presso datori di lavoro pubblici e privati, organizzazioni no profit quali cooperative sociali, associazioni di volontariato o di promozione sociale, anche senza dipendenti, che consenta alla persona di collaborare, sulla base delle proprie capacità, allo svolgimento dei compiti assegnati; le attività e le modalità dell’inserimento vengono determinate sulla base delle caratteristiche della persona e delle possibilità del contesto ospitante;
6-Continuità scuola lavoro: azioni finalizzate a favorire il raccordo tra la fase scolastica formativa e l’eventuale futuro inserimento lavorativo;
7-Alternanza struttura protetta-lavoro: azioni finalizzate ad accompagnare e supportare la persona nel passaggio tra struttura protetta e mondo del lavoro;
8-Incrocio domanda offerta: per offrire più opportunità occupazionali alle persone con maggiori capacità e autonomie;
Obiettivi:
□ orientamento lavorativo attraverso colloqui con la persona, analisi della situazione personale, del percorso scolastico, professionale e lavorativo;
□ invio di curriculum e segnalazione di disponibilità lavorativa alle aziende che ricercano personale per l’assolvimento dell’obbligo previsto dalla L. 68/99;
□ eventuale tirocinio per favorire l’acquisizione di capacità specifiche richieste dalla mansione lavorativa individuata.
9-Progetto: Integrazione lavorativa della persona in situazione di svantaggio sociale su delega dei Comuni
Su delega della Conferenza dei Sindaci il Distretto 3 attiva percorsi di Tirocinio di Inserimento/reinserimento a favore di Xxxxxx (dai 16 ai 18 anni) sottoposti a provvedimenti giudiziari.
Art. 5 – STRUMENTI
Per realizzare i progetti di integrazione lavorativa il SIL si avvale principalmente di due strumenti:
il tirocinio di inserimento/reinserimento in ambiente di lavoro: (DGRV n. 1324/2013)
• Il tirocinio di inserimento/reinserimento è uno strumento di orientamento e formazione “in situazione” che permette di attivare un percorso di potenziamento delle capacità lavorative in vista di una possibile occupazione;
Il tirocinio di inclusione sociale in ambiente lavorativo: (DGRV n. 1406/2016).
• Il tirocinio di inclusione sociale in ambiente lavorativo è uno strumento che permette la permanenza della persona in una situazione socio-lavorativa soddisfacente, ma non finalizzata all’occupazione.
Per la frequenza dei tirocini, l’Azienda Ulss prevede l’erogazione all’utente di un contributo economico legato alla presenza. L’entità e le modalità del rimborso vengono definite annualmente. (Per l’anno 2017 rimangono in vigore quelle già deliberate o previste nei protocolli operativi).
Nessun corrispettivo verrà erogato alle persone che hanno un reddito individuale mensile superiore a 666,66 euro (importo, su base annua, non superiore al reddito minimo personale escluso da imposizione fiscale) derivante da attività lavorativa, da assegni o pensioni di tipo contributivo, cassa integrazione, indennità di mobilità, indennità di disoccupazione.
Le persone inserite in ambiente lavorativo con lo strumento del tirocinio, non stabiliscono rapporto di lavoro con l’azienda sede dell’inserimento e pertanto non acquisiscono alcun diritto di ordine economico e giuridico.
Il SIL attua gli interventi in ambienti lavorativi diversificati, facendo riferimento alla disponibilità delle aziende del territorio. Queste rappresentano la risorsa fondamentale per gli inserimenti lavorativi delle persone seguite e pertanto viene posta particolare attenzione nel creare e mantenere rapporti di fiducia e collaborazione con i responsabili delle aziende al fine di creare uno spazio condiviso in cui mediare tra le rispettive esigenze.
I progetti di inserimento prevedono: l’abbinamento tra persona e azienda, l’analisi e la scelta delle mansioni, la preparazione dell’ambiente lavorativo, l’individuazione delle modalità di ingresso in azienda, il supporto al Tirocinante, alla famiglia e all’impresa.
I Tirocini sono regolamentati da una Convenzione stipulata tra ULSS (soggetto promotore) e Azienda (soggetto ospitante) e da un Progetto Personalizzato sottoscritto anche dall’utente, indicante gli obiettivi e le modalità con cui si svolge l’esperienza.
Ogni esperienza di inserimento prevede da parte dell’Azienda ULSS 9 Scaligera la copertura assicurativa con posizione INAIL (PAT n. 22895675/86- classificazione 0314) e polizza di copertura RCT.
Art. 6 – ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
I tre SIL hanno sede: a Verona per il territorio dei distretti 1 e 2; a Legnago per il distretto 3; a Bussolengo per il distretto 4. In ognuna delle sedi è presente un coordinatore.
Art. 7 – METODOLOGIA DELL’INTERVENTO SIL
L’accesso al SIL avviene attraverso due modalità:
1) ACCESSO AI PROGETTI DA 1 A 7 (SU PRESENTAZIONE DI UN SERVIZIO SOCIO SANITARIO)
L’intervento del SIL, di norma, è richiesto da un Servizio di base/specialistico che ha un progetto terapeutico, riabilitativo o di sostegno sociale a favore di una persona con disabilità e che ritiene opportuno attivare, all’interno di questo, anche un percorso di integrazione lavorativa. Il SIL non interviene con lo scopo di erogare alla persona un sostegno al reddito.
La richiesta avviene attraverso l’inoltro al SIL, da parte del Servizio di riferimento, della scheda di presentazione, della documentazione di Invalidità, relazione L.68/99, eventuali relazioni dei Servizi e altra documentazione rilevante.
Fasi del processo di Inserimento Lavorativo:
a) VALUTAZIONE DELLA RICHIESTA E CONFRONTO CON IL SERVIZIO INVIANTE
Il SIL, dopo aver preso visione della richiesta e della documentazione, individua l’operatore di competenza. Viene fissato un incontro di presentazione e approfondimento della situazione tra SIL e servizio proponente.
Per le persone con problematiche di salute mentale e di dipendenza patologica la presa in carico avviene con necessaria documentazione e, successivamente, con la presenza all’incontro dello specialista di riferimento per il progetto dell’utente.
b) COLLOQUIO DI CONOSCENZA CON LA PERSONA
Dopo questa fase viene organizzato un incontro tra la persona presentata e l’operatore SIL. Lo scopo è quello di valutare il possesso dei prerequisiti indicati all’art. 3 necessari alla presa in carico da parte del SIL, approfondire la conoscenza personale, l’analisi delle motivazioni, del curriculum formativo e lavorativo, e di concordare il tipo di intervento. Le persone chiedono di essere prese in carico dal SIL attraverso una richiesta formale con sottoscrizione di informativa sulla privacy. Questa fase può prevedere anche il contatto, previa autorizzazione dell’utente, con istituti scolastici e formativi o ambienti lavorativi frequentati.
c) PREDISPOSIZIONE DEL PROGETTO PERSONALIZZATO
L’operatore SIL formula un progetto di integrazione lavorativa che prevede: individuazione degli obiettivi, individuazione di opportunità formative ed occupazionali tra le aziende del territorio, rilevazione delle caratteristiche aziendali, abbinamento utente/azienda, preparazione e stipula di accordi formali per l’effettuazione del tirocinio, proposta del progetto all’utente.
d) GESTIONE DEL PROGETTO
Sono previste una serie di azioni: la presentazione dell’utente in azienda, verifiche periodiche con il tutor aziendale, osservazione e rilevazione su scheda delle abilità/capacità lavorative della persona inserita, interventi di supporto in azienda, colloqui di restituzione/elaborazione dell’esperienza con l’utente/famiglia, aggiornamento della cartella personale dell’utente.
e) VALUTAZIONE ESITI
Al termine dell’inserimento sono previste le azioni di : verifica e valutazione finale del progetto, incontro di restituzione con utente/famiglia, restituzione esito del progetto al Servizio inviante, eventuale programmazione di un nuovo progetto personalizzato.
2) ACCESSO AL PROGETTO N. 8 “INCROCIO DOMANDA OFFERTA”
L’intervento del SIL può essere richiesto anche autonomamente da persone con disabilità per le quali l’accertamento medico legale della L 68/99 preveda interventi di collocamento mirato, cioè di incrocio tra domanda e offerta di lavoro, che non richiedano il supporto di servizi di mediazione al lavoro.
L’operatore SIL, stabilita la congruità della richiesta, fisserà un colloquio di conoscenza e di valutazione delle competenze lavorative del soggetto al fine di concordare le azioni da sviluppare e da attivare. L’intervento di incrocio domanda offerta si riterrà tacitamente chiuso qualora, entro 2 anni dall’inizio dell’intervento, non raggiunga l’obiettivo del collocamento. Dopo questo termine la persona continuerà la ricerca di lavoro autonomamente e/o con il supporto del Collocamento Mirato della Provincia di Verona. Per le persone con problematiche di Salute Mentale o di Dipendenza è necessaria sempre la presa in carico del servizio specialistico.
Art. 8 Esiti
Il SIL si propone di dare continuità ai Progetti Personalizzati attivati in modo da permettere alle persone di raggiungere, con le risorse disponibili individuate, il massimo di integrazione lavorativa o di inclusione sociale possibile. Gli esiti del percorso di integrazione lavorativa SIL possono essere:
□ raggiungimento di un contratto di lavoro adeguato (a tempo indeterminato, determinato o stagionale);
□ orientamento della persona in relazione alle proprie capacità lavorative;
□ sviluppo di capacità lavorative per favorire la ricerca autonoma di un lavoro;
□ permanenza della persona in una situazione socio-lavorativa soddisfacente, ma non finalizzata all’occupazione (tirocinio di inclusione sociale in contesto lavorativo);
□ chiusura dell’intervento per mancanza di opportunità lavorative da parte del mercato del lavoro;
□ rinuncia/chiusura al progetto di integrazione lavorativa per non condivisione delle proposte e degli strumenti del servizio;
□ chiusura progetto per aggravamento della situazione personale o clinica.
Le disposizioni del presente regolamento potranno essere riviste alla luce di modifiche normative e organizzative.
Si prevede a seguito del presente atto, l’aggiornamento dei Protocolli tra i SIL, il Dipartimento Aziendale di Salute Mentale e quello delle Dipendenze relativamente alla regolamentazione dell’attività finalizzata all’integrazione lavorativa degli utenti dei suddetti dipartimenti.