ALLEGATO 7 CAPITOLATO TECNICO
ALLEGATO 7 CAPITOLATO TECNICO
Gara a procedura aperta per l’affidamento dei servizi di Telerilevamento ed Elaborazione cartografica per il SIAN
INDICE DEL DOCUMENTO
1.1. Glossario di Acronimi e Termini 4
2. IL CONTESTO DELLA FORNITURA 5
3. OGGETTO E DURATA DELLA FORNITURA 6
3.3. Luogo di esecuzione della prestazione dei servizi 6
3.4. Requisiti Organizzativi 6
3.4.1. Responsabile Unico dell’Accordo Quadro – Responsabile del Contratto Esecutivo 7
3.4.2. Responsabili Tecnici per l’erogazione dei servizi 7
4.1. Attività in modalità progettuale 7
4.1.1. Sistema di riferimento 7
4.1.2. Requisiti della ripresa 8
4.1.3. Caratteristiche dei velivoli 9
4.1.4. Requisiti del sistema di ripresa 9
4.1.5. Requisiti del progetto di volo 10
4.1.6. Requisiti della ripresa aerea 10
4.1.7. Requisiti delle immagini numeriche 11
4.1.8. Requisiti della strumentazione a bordo - Sistema GNSS 12
4.1.9. Requisiti della strumentazione a bordo - Sistemi Inerziali 13
4.1.10. Strumentazione a terra 13
4.1.11. Processamento dati GNSS/IMU 14
4.1.12. Documentazione da produrre dopo il volo 14
4.2. Processamento dei dati per la produzione di ortofoto tematiche 15
4.2.2. Punti di appoggio e di controllo 15
4.2.3. Orientamento delle immagini da aereo mediante TA 16
4.2.5. Documentazione da produrre dopo il processamento 17
4.3. Servizi di Ortorettifica di Immagini satellitari HR e VHR 18
5. METRICHE E DIMENSIONAMENTO DEI SERVIZI 19
6. MODALITA’ DI EROGAZIONE DEI SERVIZI 20
6.2.1. Modalità continuativa a misura 21
6.4. Progetto dei Fabbisogni e Piano di Lavoro 21
6.5. Piano della qualità Generale 22
6.6. Pianificazione e consuntivazione 22
6.6.2. Stato Avanzamento Lavori 23
6.6.4. Modalità di consegna 23
6.7.1. Esecuzione delle riprese aeree 24
6.7.2. Consegna delle ortofoto per il Collaudo 24
6.7.3. Ortorettifica delle immagini satellitari 24
6.7.4. Altri vincoli temporali 25
7.1. Ruoli del Direzione Esecuzione e Collaudatori 25
7.1.1. Compiti della Direzione dell'Esecuzione del Contratto 25
7.1.2. Tempistiche della Direzione dell'Esecuzione del Contratto 26
7.1.3. Compiti della Commissione di Collaudo 26
7.2. Attività di Collaudo della produzione Ortofoto 27
7.2.1. Controllo della strumentazione 27
7.2.3. Collaudo dei dati GNSS/IMU 28
7.2.4. Collaudo della Triangolazione Aerea 28
7.2.5. Collaudo dei Punti di Appoggio impiegati 28
7.2.6. Completezza dei dati 28
7.2.7. Relazioni di collaudo in corso d’opera e collaudo finale 29
7.2.8. Tempistiche di collaudo 29
7.5.1. Strumenti di controllo della fornitura 30
7.6. Presa in carico delle attività 30
7.7. Modalità di trasferimento del know how (phase-out) 31
7.8. Corrispettivi e fatturazioni 31
1. INTRODUZIONE
Il presente capitolato è parte integrante della documentazione di gara e definisce le caratteristiche e i requisiti per l’affidamento dei servizi di telerilevamento funzionali al Sistema Integrato di Gestione e Controllo e di ulteriori servizi di elaborazione cartografica.
Le prescrizioni contenute nel presente capitolato tecnico rappresentano gli impegni che l’Aggiudicatario dovrà adempiere.
Ogni altra disposizione è contenuta nel Disciplinare di gara.
1.1. Glossario di Acronimi e Xxxxxxx
Acronimo | Descrizione |
AGEA | Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura |
CE95% | Circular Error 95% |
CISIS | Centro Interregionale per i Sistemi Informatici, geografici e statistici |
CP | Check Point |
Datum | Set di valori usati per definire un sistema geodetico di riferimento |
DEC | Direttore dell’Esecuzione del Contratto |
DEM | Digital Elevation Model |
DGNSS | Differential Global Navigation Satellite System |
DSM | Digital Surface Model |
DTM | Digital Terrain Model |
DXF | Drawing eXchange Format |
E,N,H | Coordinate piane nel sistema cartografico XX00 |
XXXX | Ente Nazionale per l'Aviazione Civile |
ENAV | Ente Nazionale di Assistenza al Volo |
ETRF2000 | European Terrestrial Reference Frame 2000 |
GCP | Ground Control Point |
GNSS | Global Navigation Satellite System |
gon | Unità di misura angolare centesimale |
GPS | Global Positioning System |
GSD | Ground Sample Distance |
H | Altezza ortometrica |
HR | High Resolution |
IGM | Istituto Geografico Militare |
IMU | Inertial Measurement Unit |
JRC | Joint Research Centre – ISPRA |
LE95% | Linear Error 95% |
lever-arm | Distanza dell’antenna GNSS dal centro geometrico del sistema di Acquisizione, e dal sensore inerziale IMU |
LPIS | Land Parcel Identification System |
PAC | Politica Agricola Comune |
PDOP | Position Diluition Of Precision |
Acronimo | Descrizione |
s.q.m. | Scarto quadratico medio |
SHP | SHaPefile |
SIAN | Sistema Informativo Agricolo Nazionale |
SIGC | Sistema Integrato di Gestione e Controllo |
TA | Triangolazione Aerea |
TICM | Thermal Imaging Common Modules |
TM33 | Sistema cartografico Tansverse Mercatore zona 33 |
UTM | Universal Transverse Mercator (Proiezione Universale Trasversa di Mercatore o anche Proiezione Conforme di Xxxxx) |
VHR | Very High Resolution |
WGS | World Geodetic System |
2. IL CONTESTO DELLA FORNITURA
Il patrimonio informativo del SIAN rappresenta un unicum informativo nel panorama nazionale: l’approfondita conoscenza del territorio, dell’ambiente rurale e delle capacità produttive, la geolocalizzazione delle produzioni, i controlli qualitativi unitamente alle numerosissime banche dati disponibili, possono agire da volano, se opportunamente valorizzati, per la realizzazione di servizi a valore aggiunto per il mercato privato anche in considerazione della scarsità di risorse finanziarie che gli Enti coinvolti nel SIAN devono fronteggiare e che stimola una maggiore integrazione e cooperazione dei Sistemi Informativi sviluppati, pur mantenendo inalterate le responsabilità sui domini informativi di propria competenza.
Le informazioni territoriali disponibili nel SIAN, utilizzate oggi quasi esclusivamente per la verifica di ammissibilità delle superfici agricole ai diversi regimi di aiuto comunitari, costituiscono senz’altro la più vasta e qualificata base dati geografica esistente a livello nazionale, anche in ragione della frequenza di aggiornamento dei dati stessi.
Il mantenimento del livello qualitativo delle basi dati territoriali del SIAN comprende la pianificazione degli interventi, il continuo monitoraggio delle attività, ed un lavoro costante finalizzato all’aggiornamento ed alla verifica della qualità delle informazioni. I dati territoriali sono gestiti in ambito SIAN in quanto parte integrante del Sistema di Gestione e Controllo (SIGC) richiesto dalla normativa comunitaria. In particolare, i dati territoriali costituiscono una parte fondamentale del SIGC: il LPIS (Land Parcel Identification System). Le specifiche tecniche di contesto del LPIS sono determinate dalla UE e il sistema è costantemente controllato dai servizi tecnici della Commissione UE (JRC di ISPRA).
I dati potranno essere messi a disposizione di tutti gli utenti istituzionali interessati attraverso specifici servizi a valore aggiunto; I possibili utenti sono:
a) Regioni e PPAA per migliorare il controllo e la pianificazione territoriale non solo nell’ambito dello Sviluppo Rurale;
b) MISE per le attività connesse allo sviluppo e diffusione della Banda Larga;
c) MEF - Agenzia delle Entrate - per l’aggiornamento catastale grafico e reddituale. Per la ricognizione dei beni di proprietà pubblica, per la verifica dei fabbricati non censiti, ecc.;
d) Ministero dell’Ambiente per gli aggiornamenti del Geoportale nazionale;
e) ISTAT per le attività statistiche e per quelle connesse al censimento dell’agricoltura;
f) Forze di polizia, VVFF e GdF per il supporto nelle attività di intervento e monitoraggio del territorio;
g) Università per lo svolgimento di attività di ricerca;
h) Oltre agli utenti istituzionali i servizi potranno essere estesi in maniera capillare alle aziende agricole a supporto delle attività di pianificazione, ed ai professionisti che operano sul territorio.
Inoltre, il SIAN contiene numerose informazioni di valore ambientale che possono essere messe a disposizione di altre Amministrazioni, definite ai sensi del D.Lgs. 165/2001, per la gestione di numerosi contesti e per la definizione di strategie e politiche ambientali. Di sicuro interesse è pertanto l’ampliamento della platea e degli utenti della componente «ambientale» del SIAN sia con riferimento al patrimonio informativo già disponibile anche attraverso un incremento dei servizi erogati.
3. OGGETTO E DURATA DELLA FORNITURA
3.1. Oggetto dell’Appalto
Al fine di potenziare il SIAN e adempiere ai requisiti della normativa comunitaria, l’AGEA, tramite il presente appalto, intende affidare una fornitura strutturata come segue:
• Riprese aerofotogrammetriche RGB+NIR del territorio con valore medio del GSD di 20cm per circa 100.000 km2 all’anno e relative attività di appoggio a terra.
• Processamento dei dati per la produzione di ortofoto tematiche in scala 1:5.000 con risoluzione pixel di 20 cm relativamente ai lotti oggetto di ripresa area (circa 100.000 km2 all’anno).
• Ortorettifica, mosaicatura e ritaglio di dati satellitari VHR (Very High Resolution) e HR (High Resolution) per una superficie stimata di circa 30.000 kmq annui.
3.2. Durata
L’appalto ha una durata di 3 (tre) anni decorrenti dalla relativa data di sottoscrizione dell’Accordo Quadro. I singoli Contratti Esecutivi avranno una durata decorrente dalla data di stipula del Contratto Esecutivo medesimo e al massimo sino alla scadenza ultima dell’Accordo Quadro.
Si precisa inoltre, facendo riferimento al successivo capitolo 6 per la modalità di erogazione prevista per i servizi oggetto di fornitura, che:
• per i servizi con modalità di erogazione “progettuale”: durata del Contratto Esecutivo coincide con la durata del progetto/attività previsto dal contratto stesso, e non potrà, in ogni caso, prolungarsi oltre la durata dell’Accordo Quadro;
• per i servizi con modalità di erogazione “continuativa”: la durata non può prolungarsi oltre il termine della durata massima dell’Accordo Quadro.
3.3. Luogo di esecuzione della prestazione dei servizi
I servizi attesi in fornitura dovranno essere eseguiti presso le sedi dichiarate dal concorrente.
3.4. Requisiti Organizzativi
Il Fornitore è tenuto ad impiegare quali referenti del Contratto le risorse di seguito indicate e a fornire ad AGEA, contestualmente alla sottoscrizione dell’Accordo Quadro, i Curricula Vitae delle risorse identificate. In caso di inadeguatezza, impreparazione ed incompetenza, il referente dovrà essere immediatamente sostituito e si applicheranno le sanzioni previste in Appendice 2 al presente Capitolato.
Si ribadisce che i referenti dovranno riferire ad AGEA (in funzione delle specifiche competenze) su tutte le attività legate alla corretta esecuzione dei servizi quali, ad esempio, il conteggio, la pianificazione e la consuntivazione degli Obiettivi, gli adempimenti legati alla qualità, il controllo dell’avanzamento lavori, la verbalizzazione degli incontri con l’utenza, le attività di valutazione e contenimento dei rischi, l’efficacia e l’efficienza dell’attività di test.
In sede di offerta tecnica, il Concorrente dovrà illustrare la struttura organizzativa proposta, con particolare riferimento ad eventuali ruoli e risorse aggiuntive offerte a supporto del Contratto.
3.4.1. Responsabile Unico dell’Accordo Quadro – Responsabile del Contratto Esecutivo
Il Responsabile Unico del Contratto non dovrà comportare alcun onere aggiuntivo per l’Amministrazione e, pertanto, non farà parte di alcuno dei gruppi di lavoro relativi ai servizi oggetto della fornitura.
Il responsabile unico delle attività contrattuali dovrà riferire all’Amministrazione su tutte le tematiche contrattuali inerente alla fornitura, quali ad esempio:
• predisposizioni e variazioni del piano globale della fornitura;
• correttezza e tempestività dell’utilizzo degli strumenti di AGEA nonché proposti dal Fornitore;
• predisposizione e garanzia del rispetto dei livelli di qualità tenendo conto delle specificità dei servizi richiesti;
• livelli di servizio sulle attività oggetto della fornitura ed eventuali azioni correttive a fronte del mancato rispetto delle soglie previste e/o a fronte di rilievi;
• risultati dei collaudi;
Il profilo professionale minimo per tale figura deve essere tecnicamente preparato, con spiccate e comprovate capacità manageriali, e dovrà avere una qualifica dirigenziale ed appositi poteri di firma tali da impegnare in maniera esecutiva l’impresa/RTI/Consorzio nei confronti dell’Amministrazione contraente.
Il Responsabile unico delle attività contrattuali dovrà essere reperibile telefonicamente e partecipare alle riunioni di avanzamento contratto o su richiesta dell’Amministrazione con un preavviso minimo di 1 giorno lavorativo, tranne comprovati motivi di forza maggiore.
3.4.2. Responsabili Tecnici per l’erogazione dei servizi
I Responsabili Tecnici per l’erogazione dei servizi sono i referenti operativi del Fornitore per le attività di erogazione dei servizi. Il Fornitore dovrà rendere disponibile almeno:
• un responsabile tecnico per i servizi di Ripresa aerea;
• un responsabile tecnico per i servizi di Processamento dati per la produzione delle Ortofoto;
• un responsabile tecnico per i servizi di Ortorettifica di dati satellitari.
• I suddetti responsabili dovranno garantire il corretto svolgimento delle attività e dei servizi ed il relativo livello di qualità di erogazione, nel pieno rispetto delle prescrizioni del presente capitolato.
• A titolo esemplificativo si riportano le attività principali in carico ai responsabili tecnici:
• predisposizione dei Piani di Intervento per le attività ed i progetti;
• coordinamento delle risorse impiegate nel servizio negli ambiti assegnati;
• verifica che tutte le risorse coinvolte nei servizi eroghino le attività, conformemente ai requisiti minimi di qualità della fornitura.
I Responsabili tecnici dovranno inoltre partecipare alle riunioni di avanzamento e/o su richiesta di AGEA, nonché essere sempre reperibili telefonicamente e tramite posta elettronica.
4. DESCRIZIONE DEI SERVIZI
4.1. Attività in modalità progettuale
4.1.1. Sistema di riferimento
Nella georeferenziazione dei fotogrammi aerei si prevede l’utilizzo dei seguenti sistemi di riferimento e di coordinate:
• il sistema geodetico (datum) ETRS89 nella sua realizzazione ETRF2000 (epoca 2008.0) materializzato dalla Rete Dinamica Nazionale (RDN), con coordinate Latitudine, Longitudine, Altezza ellissoidica riferite all'Ellissoide GRS80;
• il sistema di riferimento altimetrico, nel quale sono definite le altezze ortometriche, dovrà essere basato sul più recente modello di geoide ITALGEO messo a disposizione dall’IGM;
• la rappresentazione cartografica conforme UTM (coordinate cartografiche Est, Nord UTM ETRS89 ETRF2000).
Questo sistema di riferimento, detto “nativo”, si utilizza nelle singole fasi di produzione quali l’acquisizione e la elaborazione della ripresa aerea, la Triangolazione Aerea, la produzione di ortofoto.
La trasformazione in altri sistemi di riferimento dovrà avvenire utilizzando i grigliati di trasformazione messi a disposizione dall’I.G.M nell’ambito del presente progetto.
I materiali prodotti dovranno essere consegnati nei seguenti sistemi di riferimento:
• Sistema di Riferimento Globale (ETRS89) nella realizzazione ETRF2000 (epoca 2008.0) nel Fuso di riferimento;
• Sistema Proiettato Gauss-Boaga, nel Fuso di riferimento, limitatamente alla versione delle ortofoto funzionale al Sistema Integrato di Gestione e Controllo dell’AGEA.
4.1.2. Requisiti della ripresa
Le riprese aerofotogrammetriche RGB+NIR del territorio devono essere eseguite con camera fotogrammetrica digitale, nel rispetto di tutti i requisiti richiesti dalla tecnica più aggiornata per l’esecuzione dei rilevamenti aerofotogrammetrici.
Gli aeromobili utilizzati devono essere in grado di operare a quote operative idonee a garantire l’esecuzione di riprese aeree compatibili con la scala e la risoluzione del prodotto da ottenere, in funzione del dispositivo di acquisizione adottato.
Le riprese aerofotogrammetriche devono rispettare le specifiche tecniche riportate nei punti che seguono:
a) Il Fornitore deve essere in possesso delle autorizzazioni, rilasciate dagli Enti preposti secondo la legislazione vigente, all’effettuazione del sorvolo delle zone oggetto dell’appalto e gli aerei utilizzati per la loro esecuzione devono essere regolarmente abilitati alla specifica attività;
b) la camera da presa digitale deve interfacciarsi con un sistema GNSS/ IMU in modo da disporre dei parametri di orientamento esterno delle immagini;
c) le strisciate devono essere progettate e realizzate con assi rettilinei e paralleli, le più lunghe possibili e preferibilmente con direzione est-ovest, a meno che le caratteristiche tecnologiche del sistema o le condizioni morfologiche del territorio o altri fattori locali non consiglino direzioni di volo diverse. I progetti di volo dovranno essere approvati dal Direttore della Esecuzione (DEC). La durata del volo su ogni singola strisciata deve essere tarata in modo da limitare la deriva dell’IMU. Infatti, durante un volo rettilineo e livellato l'accelerometro che fornisce l'heading non dà informazioni per cui questa viene dedotta dal giroscopio il cui errore produce un effetto incrementale. In queste condizioni la direzione rilevata si discosta progressivamente da quella reale e può essere ripristinata solo a seguito di una virata. Questo effetto pone dei limiti alla massima lunghezza che può avere una strisciata: la durata del volo sulla singola strisciata deve essere tarata in modo da limitare il drift dell’IMU, e quindi la strisciata avrà lunghezza non superiore a 100 Km, comunque di durata inferiore a 20 minuti;
d) la quota di volo relativa deve essere tale da assicurare che, per tutta la copertura aerofotogrammetrica, il valore medio del GSD in fase di acquisizione sia di 0.20 m;
e) nelle aree montane, qualora la copertura di base venga intersecata da valli profonde e tali da determinare un rilevante e sistematico incremento del GSD medio, dovranno essere realizzate strisciate integrative allineate col fondovalle e a quota tale da assicurare il rispetto del GSD medio di 20 cm per l’intero territorio;
f) nelle aree costiere, devono essere realizzate strisciate integrative aventi l’asse parallelo all’andamento medio della linea di costa in concomitanza di un’inclinazione di quest’ultima, rispetto alla direzione di volo, compresa tra i 30 e i 60 gradi sessagesimali; dette strisciate devono essere volate in modo che almeno l’80% di ciascun fotogramma contenga la parte di terra (salvo deroghe, concordate preventivamente con il DEC) e nel rispetto della pianificazione concordata ed approvata;
g) deve essere garantite la copertura stereoscopica di tutta l’area oggetto della ripresa aerofotogrammetrica senza soluzione di continuità al suo interno. Pertanto, il ricoprimento longitudinale (overlap) dei fotogrammi sull’asse della strisciata deve essere compreso tra il60% e il 75% della superficie del fotogramma, il ricoprimento laterale (sidelap) delle strisciate adiacenti deve essere compreso tra il 20% ed il 35%. Nei casi di presenza di deriva, rifacimenti e/o cambi di quota assoluta dell’asse di volo, il ricoprimento trasversale fra fotogrammi consecutivi della stessa strisciata non dovrà essere inferiore al 90%;
h) le variazioni degli elementi di orientamento angolare fra fotogrammi consecutivi, nonché i valori assoluti degli angoli di orientamento φ, ω e le variazioni angolari di k rispetto all’asse di volo, dei singoli fotogrammi, non devono superare 5 gon;
i) ciascun fotogramma dovrà essere identificato da un codice univoco;
j) i voli, compatibilmente con le condizioni meteorologiche e con l’estensione dell’area da rilevare, devono essere completati entro un ristretto numero di giorni consecutivi. Nel caso di giorni di stand-by, dovrà essere prodotta la documentazione relativa alla situazione meteo che dimostri l’effettiva impossibilità per forza maggiore;
k) le riprese vanno eseguite nei mesi di maggio, giugno e luglio, e comunque nei periodi indicati dall’AGEA per le diverse aree da riprendere annualmente, in ore a cavallo del mezzogiorno solare, in modo da ridurre al minimo le ombre, e che:
- sia assente o marginale la copertura nevosa al di sotto del limite delle nevi perenni;
- sia assente la foschia;
- sia assente la copertura nuvolosa; tuttavia, per una celere produzione delle ortoimmagini per i compiti istituzionali di AGEA, è tollerata la copertura di nubi su un numero di fotogrammi non superiore al 5% per l’area interessata e, all’interno di ciascun fotogramma, per una superficie non superiore al 15%;
- sia garantita comunque la limitazione della differenza di illuminazione tra le varie zone dell’immagine acquisita ed in particolare l’effetto hot spot.
In ogni caso l’altezza del sole, rispetto all’orizzonte, non deve essere inferiore a 30° in pianura/collina e 35° in montagna; inoltre, nelle zone in ombra, non sarà accettabile un contrasto che renda difficoltosa l’osservazione e la corretta interpretazione degli elementi del terreno.
4.1.3. Caratteristiche dei velivoli
Gli aeromobili devono essere in grado di operare a quote operative idonee a garantire l’esecuzione di riprese aeree compatibili con la scala e la risoluzione del prodotto da ottenere, in funzione del dispositivo di acquisizione adottato.
All’atto dell’esecuzione del volo, il Fornitore verificherà la taratura e il funzionamento degli strumenti di volo e in particolare dell’altimetro di bordo. Il velivolo dovrà essere obbligatoriamente dotato di sistema di navigazione GNSS per poter eseguire correttamente il piano di volo progettato.
Essi devono essere regolarmente abilitati alla specifica attività ed essere in possesso delle Autorizzazioni all’effettuazione di sorvolo delle zone oggetto dell’appalto, rilasciate dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile – Servizio Licenze – ai sensi degli ART. 788 e 793 del Codice di Navigazione, così come modificato dai par. 3 e 4 del D.P.R. 29 settembre 2000, n. 367 e successive integrazioni.
4.1.4. Requisiti del sistema di ripresa
Per le acquisizioni dovranno essere impiegate camere fotogrammetriche digitali che dovranno garantire:
• l’acquisizione di immagini calibrate multispettrali (RGB + NIR) in formato digitale;
• la presenza di un certificato di calibrazione valido o in sua assenza un certificato di rettifica e/o revisione rilasciato dal fornitore non anteriori ai due anni.
Il sistema di presa deve, inoltre, essere debitamente installato e dotato di sistema IMU e GNSS così da poter garantire procedure di fotogrammetria diretta.
Le camere digitali devono essere state sottoposte a calibrazione geometrica e radiometrica in data non anteriore a due anni dalla data della ripresa; l’impresa esecutrice dovrà consegnare, prima delle riprese, il certificato di calibrazione relativo alla camera che si intende utilizzare rilasciato dalla casa costruttrice della camera o da un laboratorio abilitato dalla stessa casa costruttrice.
I requisiti essenziali richiesti che la camera digitale deve soddisfare sono la risoluzione geometrica (pixel size) <=12 μm e la risoluzione radiometrica >= 12 bit.
I sistemi di ripresa utilizzati (Frame Based) possono generare l’immagine finale anche attraverso l’assemblaggio e l’eventuale fusione di più immagini, acquisite da obiettivi separati e su più bande spettrali. È ammesso l’uso di sistemi di ripresa Pushbroom.
In fase di partecipazione il concorrente dovrà descrivere il tipo di strumentazione in dotazione e che intende utilizzare per lo svolgimento del servizio nonché la metodologia di processamento delle riprese aeree, con particolare riferimento alla risoluzione geometrica e radiometrica e al mantenimento della radiometria originale. Nel caso di riprese con sistemi Pushbrrom dovranno inoltre essere specificate le modifiche ai deliverable del presente Capitolato.
4.1.5. Requisiti del progetto di volo
Prima di procedere all'esecuzione delle riprese aeree, il Fornitore dovrà predisporre il “Progetto del volo”, realizzato in formato digitale SHP e cartaceo, riportato sulla base cartografica a scala 1:50.000 sulla quale, per ogni strisciata, dovranno essere indicati:
a) la posizione dei singoli centri di presa e l’impronta al suolo dei fotogrammi, con la loro codifica ipotizzata;
b) l'asse della strisciata, con i limiti (inizio e fine) della copertura stereoscopica con la loro codifica ipotizzata;
c) Inoltre, in una tabella per ogni strisciata dovrà inoltre essere indicato:
• la quota assoluta di volo prevista;
• la quota minima e la quota massima della porzione di terreno sorvolato;
• il periodo previsto per il volo;
• il GSD minimo e massimo corrispondenti;
• le Stazioni Permanenti o i punti di raffittimento appositamente determinati per le stazioni a terra.
Per la progettazione del piano di volo deve essere utilizzato un modello altimetrico, almeno di livello 1, e in fase di partecipazione il concorrente dovrà dettagliare le caratteristiche dei software specifici per la progettazione di riprese aerofotogrammetriche.
Ove la morfologia del territorio presenti particolari orientamenti dell’orografia e dei versanti (o per la forma dell’area da riprendere, determinata dai confini amministrativi) non si vincolano le strisciate della copertura di base alla direzione E-W; fermo restando che il piano di volo, in rispetto della sicurezza e delle caratteristiche tecniche da fornire, sarà mirato alla ricerca di aree omogenee sulle quali eseguire strisciate rettilinee e parallele.
Per ottenere un irrigidimento del blocco ed una continuità tra strisciate con prua differente, è richiesto che vi sia una sovrapposizione di minimo due fotogrammi tra strisciate intersecanti.
Il piano di volo dovrà essere consegnato e sottoposto all'approvazione del DEC, prima della realizzazione delle riprese.
4.1.6. Requisiti della ripresa aerea
Le riprese fotogrammetriche del territorio da rilevare devono possedere tutti i requisiti richiesti dalla tecnica più aggiornata per l'esecuzione dei rilievi a grande scala.
In particolare, l’esecuzione delle riprese aerofotogrammetriche deve garantire:
• la totale copertura stereoscopica dell’area d’interesse;
• il rispetto dei requisiti (cfr. par. 4.1.4.) e dei parametri previsti dal piano di volo (cfr. par. 4.1.5.)
compatibilmente con i vincoli imposti dagli Enti di assistenza al volo, civili e militari;
• il completamento delle riprese deve avvenire, compatibilmente con le condizioni meteorologiche, possibilmente in un esiguo numero di giorni consecutivi.
Le variazioni degli elementi di orientamento angolare fra fotogrammi consecutivi, nonché i valori assoluti degli angoli di orientamento φ, ω e k dei singoli fotogrammi non devono superare i 5 gon.
Il ricoprimento longitudinale (overlap) dei fotogrammi sull’asse della strisciata deve essere, in zone pianeggianti e collinose, pari al 60%, con oscillazioni comprese entro ±5%, incrementato fino al 70% ±10% in aree a morfologia accidentata, quali le zone di montagna o aree con forti variazioni trasversali di pendenza;
Il ricoprimento trasversale (sidelap) delle strisciate adiacenti deve essere compreso tra il 20 ed il 35%.
In ogni strisciata lo scostamento orizzontale massimo del punto di presa dall’asse della strisciata medesima, come indicato sul piano di volo, non deve superare 200 m, e deve garantire comunque il valore minimo ammesso per il ricoprimento trasversale. Lo scostamento verticale deve essere contenuto in modo da garantire rigorosamente il rispetto della scala minima ammessa in ciascun punto dei fotogrammi.
Non deve essere presente neve, a quote inferiori del limite delle nevi perenni, con una tolleranza per aree residue, piccole e isolate, che non eccedano complessivamente il 5% della superficie di un singolo modello.
L’accettabilità delle strisciate che presentino nubi, ombre portate, coperture nevose dovrà in ogni caso essere accertata e confermata dal DEC.
Rispetto al blocco di acquisizione oggetto di ripresa aerea, si dovranno prevedere all’inizio ed alla fine di ogni strisciata, oltre il limite del blocco interessato dal volo, almeno tre scatti ulteriori.
La quota di volo relativa deve essere tale da garantire che il valore medio del GSD delle immagini acquisite sia di 20cm.
Dovrà essere prodotta opportuna documentazione della situazione meteo nel caso di giorni di stand-by. È cura di chi effettua il volo programmare gli interventi di manutenzione dell’aeromobile e della strumentazione di bordo, inclusa la camera, in modo che non interferiscano con le tempistiche di volo.
Ciascun fotogramma dovrà essere identificato da un codice univoco, composto concatenando un codice univoco del progetto, la strisciata ed il fotogramma, secondo la struttura “PPPPPP_SSS_FFFF”. La definizione del codice univoco del progetto è curata dal soggetto che esegue il volo, in modo da garantire che nell'ambito di tutti i lavori oggetto del presente affidamento non si possano produrre fotogrammi aventi lo stesso codice.
La struttura dati e l’organizzazione di tutti gli archivi oggetto di consegna dovranno essere conformi a specifiche tecniche che verranno indicate dal DEC e dalla Commissione di Collaudo.
4.1.7. Requisiti delle immagini numeriche
Il processo di produzione delle immagini numeriche nei formati utilizzabili per la loro elaborazione prevede operazioni da effettuare sul dato nativo (raw) nativo e proprietario dei sistemi di ripresa. Tale processo dovrà essere gestito secondo le seguenti indicazioni:
• assemblaggio di output da diversi obiettivi per la generazione di un’unica immagine;
• data fusion tra bande multispettrali e immagine pancromatica;
• processamento radiometrico per esaltare la leggibilità delle immagini.
Le immagini generate devono essere caratterizzate da una codifica univoca. Qualsiasi dato associato all’immagine (ad esempio i parametri di orientamento) deve essere in linea con la codifica definita. Non è ammesso che una stessa immagine, appartenente allo stesso progetto, abbia codici differenti.
Nella fase di processamento delle immagini è richiesto di rendere possibili le successive attività di produzione delle ortofoto producibili anche al di fuori dell’area di interesse, sulla base dell’estensione del volo realmente effettuato. Conseguentemente, in tutti i casi in cui l’estensione della ripresa aerea lo consentirà, all’interno del territorio nazionale gli Elementi interessati da confini amministrativi dovranno essere interamente completati anche al di fuori dell’area di interesse.
Il processo di data fusion viene applicato per quella tipologia di sensori che, partendo da immagini pancromatiche a risoluzione maggiore e immagini multispettrali acquisite a risoluzione minore, impiegano algoritmi di pansharpening per generare, via software, delle immagini multispettrali alla risoluzione dell’immagine pancromatica. Questo processo può essere realizzato con algoritmi diversi, che producono risultati diversi, privilegiando maggiormente l’aspetto radiometrico o quello geometrico. In ogni caso, la procedura di data fusion dovrà:
• preservare i colori delle immagini multispettrali;
• non introdurre saturazioni che alterino la leggibilità dell’immagine;
• non presentare viraggi verso tonalità diverse da quelle originali (in particolare viraggi verso il blu della vegetazione);
• non introdurre differenze radiometriche significative tra immagini consecutive della stessa strisciata;
• non degradare la risoluzione geometrica originaria dell’immagine pancromatica.
Il processamento radiometrico ha come obiettivo la realizzazione di immagini a 8 bit per ciascuna banda (RGB + NIR) di input per la fase di ortoproiezione, mosaicatura e restituzione. Le immagini devono essere processate in modo da aumentarne la leggibilità e ridurre e compensare le differenze sia radiometriche che di illuminazione tra le varie immagini appartenenti alla stessa strisciata o volati nel corso della stessa missione di acquisizione.
In ogni caso, il processamento radiometrico in generale dovrà:
• non introdurre saturazioni verso i valori più alti che compromettano irreversibilmente la leggibilità dell’immagine;
• consentire la corretta discriminazione di elementi territoriali all’interno delle zone più scure, quali quelle d’ombra, senza saturare su valori bassi l’immagine;
• deve essere garantita la massima riduzione dei fenomeni di hotspot;
• mantenere il più possibile inalterati i colori delle immagini, limitandosi alle sole modifiche della luminosità e del contrasto, e correggendo solo eventuali viraggi verso una tonalità dominante;
• non appiattire eccessivamente la dinamica delle singole immagini. Le immagini saranno fornite con le seguenti caratteristiche:
• con l'asse orizzontale allineato alla direzione del volo in modo che possano essere utilizzate senza doverle
preventivamente ruotare.
• in formato Tiff non compresso, ciascun file comprensivo delle 4 bande (RGB+IR) e completo del campo interno di descrizione (che può essere utilizzato per inserire all'interno dell'immagine un testo libero) che contenga l’EXIF file della camera.
Le immagini aeree saranno corredate dai seguenti elaborati:
• file shape dell'impronta dei fotogrammi, con geometria POLYGON;
• file shape degli assi di volo “reali”, con geometria LINE Shape e file testuale dei centri di presa con geometria POINT;
• file shape del GSD “reale” (ricavato calcolando la dimensione del pixel in corrispondenza di ciascun vertice secondo la formula “GSD = h * p / f “ dove GSD è dimensione del pixel in unità metriche (micron), h è la quota rispetto al suolo, p è la dimensione del pixel del sensore della fotocamera ricavata dal certificato (micron) ed f è la lunghezza focale della fotocamera ricavata dal certificato (metri), con geometria POINTZ ed avente quali campi del dbf:
o Photo: tipo stringa valorizzato col nome del fotogramma di appartenenza;
o Strip: tipo stringa valorizzato col nome della strisciata a cui il vertice appartiene.
La struttura dati e l’organizzazione di tutti gli archivi oggetto di consegna sopra descritti dovranno essere conformi a specifiche tecniche che verranno indicate da DEC e Commissione di Collaudo.
Tutto quanto sopra previsto deve essere realizzato garantendo il rispetto dei tempi imposti da AGEA della programmazione delle attività.
La verifica e l'approvazione dei Grafici di Volo, quali risultanti dai dati reali acquisiti dalla strumentazione di bordo ed a terra, e dalle immagini consegnate (in termini di efficace copertura dell'area da rilevare, rispetto delle specifiche previste e di qualità dei fotogrammi) è condizione per la successiva attivazione dei processi di ortoproiezione (ortoimmagini tematiche alla scala 1:5.000 con pixel medio di 20 cm).
4.1.8. Requisiti della strumentazione a bordo - Sistema GNSS
È richiesta la determinazione diretta dei centri di presa durante la ripresa ed è prescritto l'uso di un ricevitore GNSS, a doppia frequenza, dotato di input fotogrammetrico capace di memorizzare, tramite opportuna interfaccia, un impulso emesso dalla camera all'istante di scatto; quest'ultimo va determinato con incertezza non superiore al millesimo di secondo.
L'acquisizione dei dati GNSS deve essere eseguita con una frequenza di misura superiore o uguale a 1 Hertz, con ricezione continua di almeno 5 satelliti e PDOP ≤ 5.
Il rilievo dovrà essere corredato da una relazione che illustri le modalità di misura impiegate per la determinazione, con camera in assetto normale (φ, ω e k nulli), del vettore congiungente il centro di presa e il centro di fase dell'antenna GNSS (lever arm), le componenti del vettore nel sistema immagine e i relativi s.q.m.
Le componenti planimetriche relative alla posizione del centro di fase dell’antenna rispetto al centro di presa della camera fotogrammetrica devono essere preferibilmente entro 0,90 m, se la camera fotogrammetrica è abbinata a una piattaforma stabilizzatrice.
Per la validità del volo di ripresa di ciascun blocco occorre che, per almeno il 90% dei fotogrammi, sia possibile ricostruire la posizione del centro di fase dell'antenna all'istante di scatto dal trattamento GNSS delle misure di fase. In nessun caso è ammissibile che per una strisciata di bordo di un blocco risultino indeterminati più di cinque fotogrammi consecutivi o più del 30% delle posizioni. Qualora le condizioni di cui sopra non siano rispettate, il volo dovrà essere ripetuto per le strisciate con le lacune più numerose, fino a rientrare nei limiti di cui sopra, ovvero si dovranno effettuare per l’integrazione dei dati mancanti.
Deve essere prevista la consegna di:
• file in formato RINEX prodotto dal ricevitore a bordo dell'aereo relativo all'intera missione (file delle osservazioni e file della navigazione);
• file in formato RINEX relativi ai dati delle stazioni a terra (file delle osservazioni e file della navigazione, per ogni stazione). Nel caso tali file siano stati tagliati per fasce orarie, ogni stazione darà luogo ad una coppia di file per ogni ora di durata della missione.
4.1.9. Requisiti della strumentazione a bordo - Sistemi Inerziali
È richiesto l'uso di sistemi inerziali (IMU) per la determinazione dei parametri angolari di orientamento esterno di ciascun fotogramma, essi devono essere caratterizzati da s.q.m. non superiore a ± 0.005 gradi decimali per ω e φ non superiore a ± 0.008 gradi decimali per k.
Dal trattamento dei dati rilevati dai sensori inerziali deve essere possibile la determinazione dei parametri angolari di orientamento esterno nel rispetto delle stesse percentuali definite per le coordinate dei centri di presa; in caso contrario si procederà analogamente a quanto ivi disposto.
Il complesso delle attrezzature fotogrammetriche (camera da presa + sistema GNSS/IMU) deve essere sottoposto a calibrazione prima dell’esecuzione dei voli.
Il rilievo dovrà essere corredato da una relazione che illustri le modalità di misura impiegate nella calibrazione del sistema inerziale.
4.1.10. Strumentazione a terra
Durante le riprese devono essere attivati sul terreno almeno tre ricevitori con le medesime caratteristiche di quello a bordo.
In accordo con quanto scritto in precedenza, la rete GNSS di terra deve essere progettata in modo tale da:
a. ottimizzare l’omogeneità e la distribuzione delle stazioni permanenti possibilmente inquadrate nella RDN;
b. ciascuno deve tracciare almeno 5 satelliti tra quelli ricevuti sull’aereo;
c. coprire omogeneamente l’area di acquisizione;
d. non avere ricevitori posti tra di loro ad una distanza inferiore a 10 Km;
e. non superare i 50 Km (a seconda dalle condizioni atmosferiche previste durante l’acquisizione) di distanza tra il vettore aereo e il ricevitore fisso più vicino. I dati delle suddette stazioni devono essere corredati con file ancillari in cui vengono riportate le coordinate di tutti i ricevitori utilizzati con accuratezza centimetrica. Possono essere utilizzate stazioni permanenti disponibili nella zona del volo e già inquadrate nel sistema di riferimento ETRF2000 (epoca 2008.0).
f. Le quote ortometriche H devono provenire dalla trasformazione delle quote ellissoidiche secondo il più recente modello geoidico ITALGEO.
g. Poiché le stazioni di riferimento a terra consentono di determinare tre soluzioni indipendenti per ciascun centro di presa, è possibile, giustificando le scelte fatte, definire la posizione impiegando una combinazione lineare delle tre posizioni o una soluzione di rete GNSS.
h. I dati misurati dalla strumentazione, GNSS – IMU hanno lo scopo di alleggerire il processo di orientamento delle immagini. È, quindi, fondamentale che l'accuratezza di questi possa essere certificata e verificata. In particolare, per quanto riguarda il sistema GNSS il Fornitore dovrà fornire il tracciato RINEX del ricevitore di bordo relativo all'intera durata della missione e con intervallo di campionamento possibilmente inferiore al secondo. Dovrà
inoltre fornire i file RINEX registrati dalle stazioni a terra utilizzate. Questi dovranno coprire temporalmente tutta la durata della missione ed avere un intervallo di campionamento non superiore ad 1 secondo.
4.1.11. Processamento dati GNSS/IMU
Una volta terminata la fase di acquisizione dei fotogrammi è di primaria importanza il corretto processamento dei dati di navigazione (GNSS/IMU) registrati a bordo. In particolare, questa fase può essere sinteticamente suddivisa attraverso l’esecuzione di tre step consecutivi:
1. Raw data ingestion (GNSS/IMU di bordo e GNSS di terra): download e analisi di qualità dei dati grezzi di navigazione registrati a bordo e a terra durante l’acquisizione;
2. DGNSS processing: elaborazione DGNSS dei dati GNSS di bordo mediante la rete di stazioni di riferimento dislocate a terra;
3. DGNSS/IMU data fusion: fusione dei dati DGNSS e IMU.
L’obiettivo finale, in accordo con quanto scritto in precedenza, consisterà nella produzione di un documento di testo in cui siano disponibili, per ogni istante di acquisizione della fotocamera:
• le coordinate del centro di presa (E,N,H) con accuratezza ENH ≤ ± 0,20 m (dove E N sono le coordinate piane nel sistema cartografico di riferimento e H l’altezza ortometrica);
• i parametri di orientamento dei fotogrammi (ω,φ,k) con la seguente accuratezza:
◦ ω ≤ ± 5 mdeg;
◦ φ ≤ ± 5 mdeg;
◦ k ≤ ± 8 mdeg.
4.1.12. Documentazione da produrre dopo il volo
Nella tabella di seguito si elencano i Deliverable, da produrre dopo il volo, e che devono essere consegnate separatamente per ogni lotto su supporto digitale (hard disk rimovibili, DVD, ecc.) e sottoscritto digitalmente.
Tabella a - Documentazione da produrre dopo il volo
ID | Descrizione del Deliverable |
1 | Relazione descrittiva delle procedure seguite |
2 | Verbale di controllo di qualità interna del volo che contenga i punti indicati nei controlli di qualità |
3 | Fotogrammi in formato nativo digitale(raw) che rimarranno in deposito presso il Fornitore fino alla conclusione del contratto |
4 | Report di calibrazione del sistema GNSS/IMU prima dell’inizio attività e dopo il volo |
5 | Relazione descrittiva delle procedure eseguite per la misura dei lever arm |
6 | Autocertificazione della data di volo |
7 | Certificato di taratura della camera fotogrammetrica |
8 | Relazione sulla verifica dell’assenza di neve e nuvole nelle immagini |
9 | Relazione sulla verifica di completezza della copertura stereoscopica, in forma grafica e tabellare |
10 | Piano di volo riportante informazioni sulla quota di volo e sui sensori utilizzati (numero, tipo, focale, CCD, ecc.) |
11 | Grafico delle strisciate, allestito per ciascuna giornata di volo, in formato DXF o SHP, con indicazione del codice identificativo di ciascun fotogramma e della sua copertura effettiva (tenuto conto della morfologia del terreno) |
12 | File in formato SHP secondo le specifiche del National Core (Vedi Regole tecniche DM 2011) contenenti le informazioni relative ai grafici di volo per l'intero territorio servito: • assi di volo • centri di presa • abbracciamento al suolo di tutti i fotogrammi |
ID | Descrizione del Deliverable |
13 | File di testo nel quale per ogni fotogramma acquisito sia possibile leggere: • lo xxxxx.XX (numero sequenziale utilizzato come identificativo della strisciata a cui appartiene il fotogramma); • il xxxxx.XX (numero sequenziale utilizzato come identificativo del fotogramma) e per ogni immagine: o le coordinate del centro di presa (E, N, H) o i parametri angolari di orientamento (φ, ω e k) o la data di presa o l’ora di presa |
14 | File contenente tutti i dati di acquisizione del sistema IMU |
15 | Immagini processate radiometricamente secondo i requisiti riportati nel capitolo “Requisiti delle Immagini” del presente capitolato in formato Tiff non compresso. |
4.2. Processamento dei dati per la produzione di ortofoto tematiche
4.2.1. Dati ausiliari
I dati ausiliari, certificati, necessari alla produzione delle ortofoto sono:
• DTM / DSM;
• punti di Appoggio;
• grigliati IGM – Versione GK2;
• accesso ai dati delle stazioni GPS permanenti dove presenti.
È a carico del Committente la fornitura dei dati ausiliari, opportunamente certificati (almeno 60 giorni prima dell’inizio delle riprese aeree), che consentano la produzione del prodotto richiesto secondo le tolleranze e le specifiche richieste.
XXXX metterà a disposizione almeno 60 giorni prima dall'inizio delle riprese aeree un DTM omogeneo per tutta l'area da rilevare, ricavato dalle ultime riprese effettuate nell'ultimo ciclo di telerilevamento disponibile, con lo scopo di avere una base omogenea per la produzione delle ortofoto.
Qualora tale dato ausiliare non sia disponibile per l'area interessata in tempo utile potrà essere valutato l'utilizzo di altre fonti dati disponibili per la rappresentazione della morfologia del territorio.
I dati ausiliari propedeutici alla realizzazione delle ortoimmagini che AGEA fornirà alle Ditte saranno esclusivamente quelli resi disponibili dall’IGM e dalle Regioni e Provincie Autonome attraverso il CISIS.
4.2.2. Punti di appoggio e di controllo
I punti di appoggio (GCP) da utilizzare per il calcolo della Triangolazione Aerea devono essere stati misurati mediante rilievo in campagna con metodologia satellitare. Non è ammesso l’impiego di punti desunti da cartografia tecnica preesistente.
È richiesto l’utilizzo anche di altri punti, detti punti di controllo (CP), che verranno utilizzati non in fase di stima dei parametri di orientamento, ma per fornire un utile controllo di precisione del prodotto finale. Il numero e la distribuzione dei GCP e dei CP devono essere tali da garantire il rispetto delle precisioni del prodotto da generare.
Per quanto riguarda i primi ne devono essere misurati non meno di una decina per blocco o sottoblocco di immagini da inquadrare, per i secondi il loro numero, distribuito uniformemente nell’area di interesse, deve essere tale da consentire una analisi statistica significativa.
Per i punti ottenuti tramite rilievi a terra, sono prescritte le seguenti accuratezze: E,N = ± 0,05 m; H = ± 0.15 m.
Ciascun punto impiegato dovrà essere corredato da una monografia contenente le seguenti informazioni:
• identificativo del punto;
• coordinate geografiche;
• modalità di misura;
• schizzo o foto, prospettica o nadirale, per consentire l’identificazione univoca del punto sulle immagini.
4.2.3. Orientamento delle immagini da aereo mediante TA
La Triangolazione Aerea (TA) avrà come input immagini preprocessate radiometricamente, corredate dell’orientamento iniziale calcolato in fase di preprocessamento.
La metodologia di calcolo adottata dovrà essere quella rigorosa ed a stelle proiettive.
Il blocco che insiste sulla totalità del territorio oggetto del rilievo può essere suddiviso in sotto-blocchi aventi mutua sovrapposizione, costituiti da almeno un migliaio di immagini ciascuno a meno di particolari situazioni da concordare con la Direzione Lavori.
Il risultato della compensazione, per ciascun sotto-blocco, è ritenuto accettabile quando gli scarti sui punti sono inferiori ai seguenti valori:
a. scarti residui sui punti di appoggio (GCP):
o 0.80 metri CE95% in planimetria;
o 0.90 metri LE95% in altimetria;
b. scarti residui sui punti di controllo (CP)
o 1.50 metri CE95% in planimetria;
o 1.80 metri LE95% in altimetria.
x. xxxxxx residuo su punti di legame e di appoggio nella lettura delle immagini:
o 1 pixel.
Le precisioni (s.q.m.) con cui determinare i parametri di orientamento esterno delle immagini sono almeno le seguenti:
a. Coordinate del centro di presa:
o E, N, H = ±0.20 m;
b. b. parametri angolari di orientamento dei fotogrammi:
o φ, ω = ± 6 mdeg;
o k = ± 8 mdeg.
4.2.4. Produzione ortofoto
L’ortorettifica, inquadrata nel Sistema di Riferimento Globale (ETRS89) nella realizzazione ETRF2000 (epoca 2008.0) nel Fuso di riferimento, deve essere realizzata adottando il modello altimetrico non sottoposto ad alcuna interpolazione preliminare.
Il metodo di ricampionamento delle immagini digitali da adottare è la “convoluzione bicubica”.
Qualora esistano delle significative variazioni di luminosità e contrasto tra fotogrammi adiacenti devono essere eseguite delle operazioni di stretching che omogeneizzino le radiometrie di fotogrammi da mosaicare. Tale operazione deve essere svolta in continuo su tutto il blocco in modo da determinare variazioni radiometriche variabili con continuità.
La mosaicatura, effettuata attraverso la fase di assemblaggio dei dati digitali delle singole immagini allo scopo di ottenere il continuum territoriale, deve garantire la congruenza radiometrica e geometrica e dovrà avvenire con l’istituzione di linee di taglio che garantiscano la continuità degli elementi topografici tra i fotogrammi adiacenti. Lo scostamento tra elementi geometrici corrispondenti a cavallo della linea di taglio non deve superare la tolleranza ammessa per l’ortofoto. È opportuno, in questa fase, scegliere le cut line tra linee naturali che delimitano il passaggio netto tra superfici ad elevata differenza radiometrica, consentendo quindi di mascherare l’abbinamento di immagini con diverse caratteristiche di luminosità e contrasto. Le linee di sovrapposizione dovranno essere comunque individuate in modo da minimizzare le variazioni di tonalità. In alcuni casi può essere applicato un filtraggio di smoothing lungo una predefinita fascia di sovrapposizione delle immagini al fine di rendere più omogeneo e graduale l’accostamento tra le
immagini oggetto della mosaicatura. Tale miglioramento dei valori radiometrici deve essere localizzato e mirato esclusivamente a ridurre le differenze di tonalità nelle aree di unione tra le zone. In fase di mosaicatura è opportuno l’utilizzo delle parti più centrali dei fotogrammi, che presentano in maniera meno evidente le deformazioni provocate dalle distorsioni d’altezza, in modo da minimizzare le conseguenze dell’effetto prospettico su e dei manufatti a sviluppo verticale notevole.
Le ortofoto, pur essendo generate e visualizzabili in continuo su tutto il territorio rilevato, devono essere consegnate in file separati corrispondenti agli Elementi in scala 1:5000 secondo la suddivisione della cartografia nazionale.
Le ortofoto verranno prodotte nel formato Geotiff RGBI non compresso.
Verrà inoltre prodotta una doppia versione delle ortofoto (RGB e CIR), nel Sistema Proiettato Gauss-Boaga e in formato ECW.
4.2.5. Documentazione da produrre dopo il processamento
Nella tabella di seguito si elencano i Deliverable da produrre al termine delle attività di processamento che dovranno essere forniti su supporto digitale (hard disk rimovibili, DVD, ecc.) sottoscritto digitalmente.
Tabella b - Documentazione da produrre dopo il processamento
ID | Descrizione del Deliverable |
16 | Relazione contenente il tabulato del calcolo di Triangolazione Aerea contenente: • indicazioni sulla struttura del blocco (numero di strisciate, di fotogrammi, numero di punti di appoggio planimetrici ed altimetrici, numero di punti di controllo, numero medio di punti di passaggio per fotogramma) • file di testo contenente l'elenco dei fotogrammi e dei relativi parametri calcolati: nome_foto, X, Y, Z, ω, φ, Κ • parallassi residue • coordinate plano-altimetriche e deviazioni standard dei punti di legame • scarti nelle coordinate plano-altimetriche, deviazioni standard dei GCP • scarti nelle coordinate plano-altimetriche e deviazioni standard dei XX |
00 | Relazione contenente le monografie e la documentazione di tutti: • i punti di appoggio (GCP) • i punti di controllo (CP) utilizzati • le stazioni GNSS a terra: o le stazioni permanenti utilizzate o Le monografie dei GCP e dei CP devono contenere le seguenti informazioni: ▪ codice univoco attribuito al punto (i primi sei caratteri del codice devono corrispondere al codice ISTAT del comune in cui il punto ricade) ▪ immagine fotografica del particolare ▪ schizzo della zona con evidenziato il particolare misurato ▪ coordinate del punto (Geografiche, proiettate UTM32\33 con quota ellissoidica ed ortometrica) ▪ descrizione atta a facilitare la collimazione del particolare ▪ elenco dei fotogrammi in cui esso appare ▪ ciascuna monografia corredata di un file DBF contenente il codice univoco, le coordinate del punto e la descrizione riportata nella monografia (max 255 caratteri). |
ID | Descrizione del Deliverable |
18 | Ortofoto 2 copie di ortofoto (una in sede di consegna parziale, una da sottoporre a collaudo e successivamente consegnare ad AGEA) nel sistema di riferimento ETRS89 nella sua realizzazione ETRF2000 secondo il Fuso di appartenenza e nel formato Geotiff RGBI. 1 copia di ortofoto nel Sistema Proiettato Gauss-Boaga nel fuso di appartenenza, in formato ECW per entrambe le versioni RGB e CIR. 1 copia di ortofoto nel Sistema ETRS89 nella sua realizzazione ETRF2000 secondo il Fuso di appartenenza e nel formato ECW per entrambe le versioni RGB e CIR |
4.2.6. Metadati
I metadati sono parte integrante dei dati che caratterizzano il prodotto finale e quelli intermedi.
I metadati dovranno essere redatti secondo quanto riportato nel DM 10 novembre 2011 “Regole tecniche per la definizione del contenuto del Repertorio nazionale dei dati territoriali, nonché delle modalità di prima costituzione e aggiornamento dello stesso”. Ogni dataset dovrà essere accompagnato dal relativo metadato in formato .XML. Qualora sia necessario AGEA metterà a disposizione sia un esempio di metadato in formato .XML sia il supporto tecnico per la corretta valorizzazione delle informazioni richieste.
Di seguito si elencano i Deliverable da produrre, consegnare su supporto digitale (hard disk rimovibili, DVD, ecc.) e sottoscrivere digitalmente:
Tabella c - Documentazione da produrre - metadati
ID | Descrizione del Deliverable |
19 | • Relazione contenente le monografie di tutti i materiali, intermedi e finali, oggetto di fornitura, redatte in aderenza alle norme1 • xml da inserire nel Geoportale Nazionale. |
4.3. Servizi di Ortorettifica di Immagini satellitari HR e VHR
Le attività prevedono l'ortorettifica, mosaicatura e ritaglio di dati satellitari VHR (Very High Resolution) e HR (High Resolution) per una superficie stimata di circa 30.000 kmq annui.
In particolare, si prevede l'esecuzione di:
• Ortorettifica immagini satellitari (VHR e HR) secondo le specifiche della commissione UE (JRC Ispra), verifica accuratezza e verifica posizionamento.
• Mosaicatura delle immagini ortorettificate e ritaglio sulle sezioni 1:10.000.
• Restituzione delle immagini, reportistica, relazione lavori e metafiles relativi alle immagini.
Le immagini prodotte verranno utilizzate per una successiva fotointerpretazione delle colture dichiarate mettendo a confronto immagini georiferite di diversi periodi dell'anno (attività non a carico del Fornitore).
Le immagini satellitari utilizzate per la fotointerpretazione, vengono fornite direttamente dal Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea. Per la più corretta realizzazione della fase di interpretazione sono necessarie, oltre ai dati multispettrali ad altissima risoluzione VHR, almeno altre due immagini ad alta risoluzione HR acquisite in differenti periodi dell’anno, in modo da ottenere un set di dati multitemporali che permetta la migliore discriminazione delle varie colture soggette a controllo.
Di seguito sono riportate le finestre per l’acquisizione delle immagini VHR e HR:
• finestra – Autunnale – HR (High Resolution);
• finestra – Primaverile –HR o VHR (Very High Resolution);
• finestra – Estiva – VHR o HR.
1 AgID, Linee Guida recanti regole tecniche per la definizione e l’aggiornamento del contenuto del Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali Art. 59 c. 5 D.Lgs. n. 82/2005 e s.m.i.
In alcune aree meridionali vengono pianificate ed acquisite immagini HR in tarda estate, utilizzabili per verificare particelle agricole a convenzionalità negativa per la bruciatura volontaria delle stoppie.
Tutti i dati digitali satellitari vengono elaborati tramite software specifico per l’ottimale sfruttamento delle potenzialità radiometriche e geometriche. Vengono create, per ogni immagine, delle sintesi additive all’infrarosso falso colore secondo il seguente schema:
• Quickbird = 4 3 2 (infrarosso vicino, rosso, verde)
• Ikonos = 4 3 2 (infrarosso vicino, rosso, verde)
• GeoEye = 4 3 2 (infrarosso vicino, rosso, verde)
• Irs = 4 3 2 (infrarosso vicino, rosso, verde)
• Irs P6 = 4 5 3 (infrarosso vicino, infrarosso medio, rosso)
• Landsat = 4 5 3 (infrarosso vicino, infrarosso medio, rosso)
• Spot 2 e 4 = 4 3 2 (infrarosso vicino, rosso, verde)
• Spot 5 = 4 5 3 (infrarosso vicino, infrarosso medio, rosso)
Tutti i dati satellitari vengono orto-rettificati utilizzando come riferimento: le ortofoto a 50 o 20 cm di risoluzione prodotte negli anni precedenti, il DTM e soprattutto i punti trigonometrici di appoggio utilizzati per la generazione delle ortofoto. Successivamente le immagini ortocorrette vengono sottoposte ad un processo di miglioramento radiometrico e spettrale in modo da evidenziare le caratteristiche della vegetazione al fine di facilitare il riconoscimento delle colture erbacee ed arboree presenti.
Tutti i dati vengono inoltre mosaicati tra loro, per area campione e tagliati seconde le sezioni 1:10.000, tipiche delle ortofoto AGEA e delle CTR regionali.
Tutte le attività devono essere svolte secondo le direttive della commissione UE (JRC Ispra) e di AGEA.
Di seguito viene riportata per ciascun sensore utilizzato, la risoluzione spaziale delle immagini ortorettificate:
• QuickBird = 0,60 m
• Ikonos = 1 m
• GeoEye = 0,40 m
• IRS LISS = 20 m
• Spot 2 = 20 m
• Spot 4 = 20 m
• IRS P6 = 20 m
• Spot 5 = 10 m
• Landsat = 30 m
5. METRICHE E DIMENSIONAMENTO DEI SERVIZI
Nel presente paragrafo si riporta, in forma tabellare e per ciascun servizio, la metrica utilizzata ed il relativo dimensionamento previsto da erogare durante l’intera fornitura.
Tale dimensionamento è riferito all’intero periodo contrattuale, e stimato sulla base dei dati storici forniti da AGEA.
Tabella d - Metrica e dimensionamento dei servizi
Servizio / Attività | Unità di misura | Quantità |
Riprese aerofotogrammetriche | Kmq | 301.300 |
Processamento dei dati per la produzione di ortofoto | Kmq | 301.300 |
Ortorettifica di dati satellitari VHR | Kmq | 124.280 |
Ortorettifica di dati satellitari HR | Scena | 500 |
6. MODALITA’ DI EROGAZIONE DEI SERVIZI
I servizi previsti ed oggetto del presente Appalto potranno essere erogati in modalità progettuale o continuativa. Ad AGEA è data facoltà di modificare le modalità di esecuzione descritte, di introdurre nuove modalità, di definire/modificare gli attuali standard, anche in corso d’opera.
A prescindere dalla modalità con cui si erogheranno i servizi, il Fornitore dovrà:
• provvedere in piena autonomia al coordinamento e all’organizzazione dei servizi oggetto della fornitura;
• garantire il rispetto dei processi e degli standard adottati da AGEA;
• assicurare la creazione, in lingua italiana, di tutta la documentazione prodotta a seguito delle attività oggetto dei servizi.
Di seguito si riporta, per ogni servizio, una tabella che riepiloga la modalità di esecuzione, la relativa regolamentazione del corrispettivo e la metrica utilizzata.
Tabella e - Modalità di esecuzione dei servizi, regolamentazione del corrispettivo e metrica utilizzata
Servizio / attività | Modalità | Regolamentazione contrattuale | Unità di misura |
Riprese aerofotogrammetriche | Progettuale | A misura | Kmq |
Processamento dei dati per la produzione di ortofoto | Progettuale | A misura | Kmq |
Ortorettifica di dati satellitari VHR | Continuativa | A misura | Kmq |
Ortorettifica di dati satellitari HR | Continuativa | A misura | Scena |
6.1. Modalità progettuale
I servizi da erogare in modalità progettuale sono composti da singoli e differenti Interventi progettuali a cui sarà attribuita una dimensione ed un tempo di esecuzione.
I servizi oggetto della fornitura da erogare in modalità progettuale dovranno essere scomposti in obiettivi e/o interventi e per ognuno di essi il Fornitore Aggiudicatario dovrà redigere un piano di lavoro, indicante le fasi – convenute con AGEA – le relative milestone e i deliverable stabiliti; in particolare, tale pianificazione dovrà prevedere stime caratterizzate da adeguati livelli di precisione/dettaglio e dovrà pianificare almeno i seguenti eventi:
• richiesta stima, effettuata dall’AGEA al Fornitore, finalizzata alla valutazione dei tempi e dei costi dell’obiettivo e/o intervento, all’interno dei vincoli indicati dalla stessa;
• comunicazione della stima dei tempi e dei costi dell’obiettivo e/o intervento, effettuata dal Fornitore;
• autorizzazione, con la quale AGEA autorizza, mediante comunicazione formale;
• avvio attività, mediante riunione di kick off con cui AGEA autorizza l’avvio formale delle attività relative all’obiettivo e/o intervento stimato;
• consegna, che rappresenta la milestone con cui il Fornitore rilascia i prodotti realizzati e, contestualmente, AGEA ne verifica la quantità e la tipologia senza alcuna valutazione di contenuto;
• collaudo e verifica di conformità, effettuati da AGEA e corrispondenti alla valutazione con verifica di merito dei prodotti consegnati. Realizzata con esito positivo determina, per prodotti intermedi, l’approvazione, per prodotti finali l’accettazione dell’obiettivo e/o output dell’intervento.
Le fasi, i prodotti delle attività e i criteri di fine fase saranno concordati in funzione delle caratteristiche specifiche dei servizi erogati ed il piano di lavoro sottoposto all’approvazione di AGEA.
Gli interventi previsti dal presente capitolato riguardano le attività di telerilevamento che vengono svolte per circa un terzo del territorio nazionale nell'arco di un anno.
Ogni intervento sarà oggetto di una specifica progettazione che individua tutte le attività previste (piani di volo, attività di ripresa, processamento dati, ecc.) per il raggiungimento dell'obiettivo. Gli interventi saranno dimensionati in base alla metrica prevista (Kmq) in fare di definizione o in fase equivalente.
Tale valore costituisce un riferimento fisso ai fini della fatturazione.
Qualora eventi non noti in fase di definizione conducano ad un ridimensionamento del progetto, si procederà alla ripianificazione dell’intervento e alla sua conseguente revisione del dimensionamento delle risorse approvate.
6.2. Modalità continuativa
I servizi in modalità continuativa dovranno essere erogati senza soluzione di continuità a partire dalla data di inizio attività indicata dall’AGEA fino al termine della fornitura o altra data indicata dalla stessa.
L’erogazione dei servizi dovrà prevedere un alto grado di responsabilizzazione delle risorse del Fornitore, attitudine a lavorare per obiettivi, capacità di operare in team e rispetto delle scadenze pianificate.
I servizi da erogare in modalità continuativa non sono scomponibili in fasi e richiedono un presidio continuo sulle attività previste; l’attivazione dei servizi in modalità continuativa può avvenire nel rispetto delle date previste nel Progetto dei Fabbisogni.
I servizi in oggetto devono essere definiti nel Progetto dei Fabbisogni, come di seguito descritto.
La regolamentazione contrattuale di tali servizi, la pianificazione e il riepilogo delle risorse impegnate, può essere espressa in giorni/persona, con modalità a tempo e spesa oppure a Canone. In ogni caso, le attività pianificabili dovranno essere stimate a preventivo, sia in termini di impegno che di date di completamento e le eventuali variazioni dovranno essere comunicate con congruo preavviso e concordate con AGEA.
6.2.1. Modalità continuativa a misura
Per quanto riguarda i servizi contrattualizzati a misura, essi saranno commisurati sulla base dell’effettivo servizio erogato, utilizzando la metrica indicata per la specifica attività.
In particolare, si precisa che:
1. la quantità del servizio erogato sarà conteggiata sulla base di quanto effettivamente svolto;
2. il Fornitore dovrà assicurare il mix ed il dimensionamento del team di risorse adeguato a garantire l’obiettivo;
3. nel corso dell’erogazione dei servizi, il Fornitore è tenuto al rispetto degli standard qualitativi e delle specifiche tecniche, fatte salve eventuali indicazioni di AGEA.
6.3. Piano dei fabbisogni
Il Fornitore deve impegnarsi obbligatoriamente a supportare AGEA nella redazione di un documento intitolato Piano dei Fabbisogni, contenente per ciascuna categoria di servizi, indicazioni di tipo quantitativo di ciascun servizio che la stessa intende sottoscrivere.
La consegna delle informazioni richieste al requisito precedente sarà realizzata tramite l’invio, mediante Posta Elettronica Certificata (PEC) ad una casella di PEC specifica messa a disposizione dal Fornitore.
Il Piano dei Fabbisogni dovrà essere sempre mantenuto allineato con quanto richiesto dall’AGEA.
Con specifico riferimento ai servizi da svolgere presso i siti di AGEA, il Fornitore ha facoltà di condurre, con proprio personale tecnico o altro personale da lui stesso incaricato, e congiuntamente con i referenti di AGEA, sopralluoghi sui siti, allo scopo di verificare gli impatti e le modalità dell’attivazione dei servizi nella sede in esame (secondo quanto richiesto da AGEA nel Piano dei Fabbisogni).
6.4. Progetto dei Fabbisogni e Piano di Lavoro
Il Fornitore deve obbligatoriamente predisporre entro il termine di 20 giorni solari e consecutivi dal ricevimento del “Piano dei Fabbisogni” un documento intitolato “Progetto dei Fabbisogni”, nel quale raccogliere e dettagliare le richieste di AGEA, contenute nel Piano dei Fabbisogni, e formulare una proposta tecnico/economica secondo le modalità tecniche ed i listini previsti nell’Accordo Quadro.
XXXX ha la facoltà di approvare il “Progetto dei Fabbisogni”, ovvero di comunicare la richiesta di eventuali modifiche.
L’approvazione del Progetto dei Fabbisogni verrà formalizzata da AGEA con la stipula di un Contratto Esecutivo, a fronte del quale il Fornitore dovrà produrre, entro 20 giorni solari e consecutivi dalla firma dello stesso, il Piano di Lavoro
Generale, riportante la pianificazione di dettaglio di tutte le attività / servizi compresi nel Progetto dei Fabbisogni approvato.
In particolare, il “Piano di Lavoro Generale” dovrà includere la descrizione dettagliata delle attività e procedure che il Fornitore metterà in atto nel processo di subentro dei servizi, nei casi in cui tale attività sia richiesta, al fine di minimizzare l’impatto sull’operatività dei servizi erogati.
Inoltre, tutte le fasi previste dal piano dovranno indicare con chiarezza gli obiettivi, i tempi necessari comprensivi delle date da garantire, i deliverable prodotti e le date di consegna.
Con cadenza mensile, ed entro 7 giorni solari e consecutivi dalla fine del mese precedente, il Fornitore dovrà sottoporre ad AGEA l’aggiornamento del Piano di lavoro.
Il documento di aggiornamento del piano di lavoro dovrà contenere almeno le seguenti informazioni, oltre a quant’altro ritenuto opportuno dal Fornitore:
• esito dei collaudi effettuati e collaudi previsti nel mese successivo;
• varianti e modifiche emerse nel periodo;
• ritardi verificatisi nelle attivazioni rispetto alle date previste nel Piano di Lavoro Generale;
• problematiche verificatisi nel periodo;
• “Piano di lavoro”, contenente l’elenco delle attività/fasi previste con le relative date di inizio e fine.
6.5. Piano della qualità Generale
Al fine di assicurare che la fornitura rispetti i requisiti di qualità il Fornitore dovrà obbligatoriamente predisporre entro 50 giorni solari e consecutivi dalla stipula dell’Accordo Quadro un Piano della Qualità Generale. Il Piano della Qualità Generale definisce le caratteristiche qualitative cui deve sottostare l’intera fornitura relativamente alla erogazione dei singoli servizi. Il Piano della Qualità Generale dovrà essere redatto dal Fornitore sulla base del manuale di qualità e secondo l’Indice del Piano della Qualità contenuto nella Deliberazione 49/2000, 9 novembre 2000, - “Regole tecniche e criteri operativi per l’utilizzo della certificazione EN ISO 9000 nell’appalto di contratti relativi a progettazione, realizzazione, manutenzione, gestione e conduzione operativa dei sistemi informativi automatizzati (Pubblicata nella
G.U. 20 dicembre 2000, n. 296, S.O.).
AGEA si riserva la facoltà di verificare il Piano della Qualità Generale predisposto dal Fornitore e di richiederne, laddove ritenuto necessario, l’integrazione o modifica.
6.6. Pianificazione e consuntivazione
Le modalità di gestione della pianificazione e la consuntivazione riportate nei paragrafi seguenti si riferiscono a tutte le attività previste nella Fornitura: i principali documenti comprendono il piano di lavoro, il rendiconto e lo stato di avanzamento lavori.
6.6.1. Pianificazione
Dovrà essere predisposto e mantenuto costantemente aggiornato il Piano di Lavoro generale (cfr. par.6.4) contenente attività, tempi e impegno specificate per ogni servizio con la seguente articolazione.
Il Fornitore è tenuto a comunicare proattivamente e con la massima tempestività qualsiasi criticità, ritardo o impedimento che modifichi il piano concordato e ad inviare una ripianificazione delle attività, aggiornando e riconsegnando ad AGEA il relativo Piano di Lavoro generale.
A fronte di ripianificazioni autorizzate da AGEA, dovrà essere predisposta una nuova versione del Piano di lavoro generale. Il Piano di Lavoro generale, in caso di inadempienze da parte del fornitore, potrà essere rivisto solo previa autorizzazione preliminare da parte di AGEA.
In qualunque momento AGEA può richiedere la consegna del Piano di Lavoro generale: questo dovrà contenere tutti gli aggiornamenti concordati.
Il Piano di Lavoro generale e le sue modifiche, come formalizzate nei verbali, certificano ai fini contrattuali gli obblighi formalmente assunti dal Fornitore, e accettati da AGEA, su stime e tempi di esecuzione delle attività e sulle relative date di consegna dei prodotti (scadenze). Il Fornitore si impegna, pertanto, a tenere costantemente aggiornato il Piano di lavoro in modo da riflettere, in ogni momento, lo stato dell’arte delle singole attività.
6.6.2. Stato Avanzamento Lavori
Il Fornitore dovrà mantenere aggiornato la sezione di stato di avanzamento prevista nei singoli Piani e Progetti approvati, fornendo tempestivamente indicazioni sulle attività concluse ed in corso, esplicitandone la percentuale di avanzamento, descrivendo eventuali criticità/ritardi e le relative azioni di recupero. Il Responsabile Unico delle Attività Contrattuali dovrà coordinare tutte le attività, e produrre resoconti periodici di avanzamento che dovranno essere presentati per discussione durante gli Stati Avanzamento Lavoro che saranno pianificati con cadenza trimestrale.
6.6.3. Consuntivazione
La consuntivazione delle attività dovrà essere predisposta periodicamente (per servizi a carattere continuativo) oppure ad evento e su richiesta di AGEA (per le attività a carattere progettuale), aggiornando i relativi piani di lavoro con le date e gli impegni effettivi (secondo la specifica metrica dimensionale).
Il rendiconto risorse deve essere presentato sempre per i servizi a carattere continuativo e ove richiesto per i servizi a carattere progettuale.
6.6.4. Modalità di consegna
La consegna finale delle ortofoto deve avvenire per Lotti di consegna che normalmente corrisponderanno all'intera area di una Regione.
La consegna delle ortofoto deve avvenire possibilmente per Xxxxx interi, nel rispetto delle quantità minime riportate nei “Vincoli Temporali” del presente capitolato.
Per rispettare le consegne minime previste entro il periodo sarà possibile consegnare “Lotti parziali” con estensione minima di 3.000 kmq sui quali verrà effettuata un'attività di precollaudo in attesa della consegna del Lotto completo e del collaudo definitivo.
Qualora le condizioni atmosferiche non consentano il completamento di un lotto si potrà procedere al collaudo dei lotti parziali.
Ogni lotto deve essere consegnato separatamente, accompagnato da apposito verbale di consegna che descrive il contenuto della consegna.
Ogni Lotto di consegna dovrà essere corredato da:
• tutte le documentazioni e materiali previsti al termine delle attività di volo;
• tutte le documentazioni e materiali previsti al termine delle attività di processamento;
• i metadati nei formati previsti.
6.7. Vincoli temporali
AGEA sottopone ad Accettazione/Approvazione tutti i prodotti previsti per i servizi attivati per ciascun Contratto Esecutivo, al fine di verificare, a valle della consegna da parte del Fornitore, la rispondenza dei prodotti stessi ai requisiti stabiliti (funzionali e non funzionali).
Di seguito sono riportati i termini entro cui devono essere consegnati i prodotti, salvo diversi accordi con AGEA, fermo restando che tutte le date di consegna dovranno essere riportate nel Piano di lavoro e che il dettaglio, o ulteriori nuove scadenze potranno essere indicati nell’ambito del singolo progetto/attività.
I prodotti modificati su richiesta di AGEA dovranno essere riconsegnati corretti entro 7 giorni solari e consecutivi dalla formalizzazione, da parte di AGEA, della richiesta di integrazione/modifica, fatta eccezione per il Piano della qualità generale, per il quale il termine di riconsegna è fissato a 15 giorni solari e consecutivi dalla suddetta formalizzazione.
Eventuali ritardi nella risoluzione delle anomalie riscontrate comporteranno l’applicazione delle sanzioni contrattualmente previste.
Elenco dei vincoli:
• Dalla stipula del Contratto relativo a ciascun Contratto Esecutivo:
o Il Piano di Subentro (phase-in) ad inizio fornitura, quando applicabile, dovrà essere consegnato dal Fornitore entro 15 giorni solari e consecutivi dalla data di stipula del Contratto relativo al Contratto Esecutivo; sulla base di quanto definito nel Piano di Subentro, dovranno essere consegnati anche gli ulteriori documenti previsti.
• Nel corso della fornitura:
o Per tutti i documenti riguardanti le attività progettuali o continuative, la scadenza di consegna è fissata in 7 giorni solari e consecutivi dalla richiesta, salvo diversa richiesta di AGEA.
o Per i documenti relativi ad attività propedeutiche all’erogazione dei servizi, la consegna deve avvenire entro 15 giorni solari e consecutivi dalla richiesta di AGEA.
• Al termine della fornitura:
o Entro 30 giorni solari e consecutivi dalla richiesta di AGEA, congiuntamente al Fornitore entrante (laddove previsto), il Fornitore dovrà redigere e consegnare il Piano di phase out.
Si riportano di seguito le tempistiche di svolgimento delle attività di telerilevamento funzionali al Sistema Integrato di Gestione e Controllo ed i relativi servizi cartografici.
6.7.1. Esecuzione delle riprese aeree
L'esecuzione delle riprese aeree, indicativamente nell’intervallo temporale compreso tra il 1° aprile e il 31 luglio di ogni anno e, specificatamente, secondo la “Tabella voli” allegata al presente capitolato di gara, salvo eventuali modifiche che saranno tempestivamente comunicate dall’AGEA, compatibilmente con i periodi fenologici più adatti per le colture da identificare (ad es. vite).
6.7.2. Consegna delle ortofoto per il Collaudo
Le ortofoto, le riprese aeree, la TA e tutti materiali ancillari dovranno essere rese disponibili al Collaudo per intere Regioni entro 10 giorni dall’accettazione della relativa consegna parziale da parte del DEC al fine di poter effettuare i dovuti controlli nei termini previsti dalla normativa comunitaria.
6.7.3. Ortorettifica delle immagini satellitari
Il servizio di ortorettifica di immagini satellitari HR e VHR dovrà essere nel rispetto del piano operativo generale del presente appalto.
Va rilevato al riguardo che i servizi richiesti sono necessari alla erogazione degli aiuti previsti dalla normativa comunitaria: una irregolare o tardiva corresponsione degli aiuti può comportare per lo Stato Membro il mancato riconoscimento a carico del bilancio comunitario delle spese sostenute, con conseguente addebito delle spese stesse all'erario nazionale.
Le correzioni finanziarie elevate dai Servizi di Audit della Commissione UE possono assumere valori estremamente elevati, fino a centinaia di milioni di Euro per ciascun settore di intervento.
È di tutta evidenza come un ritardo o una carenza nella produzione delle ortofoto possa provocare, direttamente o indirettamente, rilevanti correzioni finanziarie da parte della UE e quindi come l’insieme dei processi che sottendono l’erogazione dei servizi debba essere attuato adottando misure tecnico-organizzative in grado di assicurare la gestione e quindi la minimizzazione dei rischi connessi al raggiungimento degli obiettivi.
Nell’Offerta Tecnica il concorrente deve definire le modalità con le quali intendono erogare i servizi e definire i costi relativi ad ognuna delle aree di progetto, specificandone il costo complessivo e, nel dettaglio, il costo unitario dei componenti elementari che concorrono a formare il costo complessivo.
I tempi contrattuali per l’esecuzione, sia a carico dell’AGEA che del concorrente, sono conteggiati a decorrere dal giorno successivo alla data di ricezione della R.A.R. comunicante l’avvenuta approvazione del contratto da parte degli Organi competenti.
Nel caso in cui tale scadenza coincida con i giorni di sabato, domenica, festività nazionale o locale, essa viene posticipata al primo giorno lavorativo utile successivo.
Oltre tale termine contrattuale, per il maggior tempo impiegato dal Fornitore, nell'esecuzione dei lavori, vengono applicate le penalità di cui allo specifico paragrafo.
I tempi supplementari che eventualmente dovessero rendersi necessari per la correzione dei prodotti forniti non comporteranno in ogni caso alcun onere a carico dell’AGEA.
6.7.4. Altri vincoli temporali
In relazione alle modalità di esecuzione della fornitura, di seguito, in forma tabellare, vengono rappresentati i vincoli temporali previsti per la consegna dei prodotti di contratto. I giorni si intendono sempre solari e consecutivi, e successivi alla data dell’evento a cui si riferiscono, a meno di casi specifici opportunamente indicati.
Tabella f - Vincoli temporali
Prodotto | Evento | Giorni | Note |
Piano della qualità generale | Stipula Accordo Quadro | 50 | Il piano di qualità (deve contemplare le soluzioni / sistemi / migliorie offerte) |
Progetto dei fabbisogni | Ricevimento Piano dei Fabbisogni da parte di AGEA | 20 | |
Piano di lavoro generale (prima consegna) | Stipula Contratto Esecutivo | 20 | Il piano dovrà essere approvabile entro e non oltre la data di avvio dei servizi. Deve essere comprensivo del piano di subentro |
Piano di lavoro generale (aggiornamenti successivi) | Fine ciascun mese | 7 | |
Progetto dei fabbisogni modificato | Ricevimento comunicazione di eventuali modifiche e/o integrazioni ritenute necessarie da parte di AGEA | 7 |
In caso di mancata approvazione di qualunque deliverable/documento della fornitura il Fornitore è tenuto a riconsegnarlo entro il termine di 7 giorni solari e consecutivi.
7. GOVERNO DELLA FORNITURA
7.1. Ruoli del Direzione Esecuzione e Collaudatori
7.1.1. Compiti della Direzione dell'Esecuzione del Contratto
La Direzione dell'Esecuzione del Contratto ha i seguenti compiti:
• verbalizzare attraverso il relativo “Verbale di consegna dei materiali” le consegne dei dati (file, elaborati, documenti, grafici, tabulati, ecc.);
• verbalizzare attraverso il relativo “Verbale di accettazione” la trasmissione alla dei materiali alla Commissione di Xxxxxxxx e, per conoscenza, al Responsabile del Procedimento;
• verbalizzare attraverso i relativi “Verbali di sospensione dei lavori” e “Verbale di ripresa dei lavori” le eventuali sospensioni e riprese dei lavori;
• approvare, anche con eventuali integrazioni, il “Progetto di Volo” presentato dal Fornitore;
• verificare il rispetto della programmazione delle attività previste come indicato nel “Progetto di Volo” presentato dal Fornitore;
• controllare l’esecuzione dei lavori appaltati verificando che questi siano svolti conformemente alle specifiche tecniche prescritte dal presente Capitolato e conformemente a quanto prescritto dal Bando di Gara e dal Disciplinare di Gara;
• impartire al Fornitore “Ordini di Servizio” contenenti disposizioni tese ad ottenere la regolare esecuzione delle attività nel puntuale rispetto delle prescrizioni normative e contrattuali. Essi possono riguardare anche varianti, concordate con il Fornitore, nella esecuzione tecnica dei lavori che non comportino variazione del prezzo contrattuale e che definiscano azioni ritenute necessarie per la risoluzione di imprevedibili problemi tecnici che potrebbero verificarsi durante l’esecuzione dei lavori appaltati;
• compilare e trasmettere al Fornitore le “Note Tecniche” contenenti osservazioni e chiarimenti su aspetti tecnici di dubbia interpretazione;
• effettuare visite tecniche presso il Fornitore e controlli in corso d’opera redigendo “Verbali di visita tecnica in contraddittorio”;
• compilare gli stati di avanzamento dei lavori in relazione ai pagamenti da effettuarsi;
• proporre agli organi superiori competenti la rescissione del contratto di appalto nel caso di mancato rispetto delle prescrizioni contrattuali e delle “Specifiche Tecniche”;
• redigere, al termine di ogni fase, la “Relazione tecnica di fine lavori”, da trasmettere alla Responsabile del Procedimento ed alla Commissione di Collaudo, allegando tutti gli “Ordini di servizio” e le “Note Tecniche” impartite dalla Direzione dell'Esecuzione del Contratto durante l’esecuzione dei lavori.
7.1.2. Tempistiche della Direzione dell'Esecuzione del Contratto
In riferimento ai compiti della Direzione dell'Esecuzione del Contratto delineati al punto 7.1.1, si riportano, nella tabella di seguito, i vincoli temporali previsti per l’esecuzione delle attività in carico al DEC. I giorni si intendono sempre solari e consecutivi, e successivi alla data dell’evento a cui si riferiscono, a meno di casi specifici opportunamente indicati.
Tabella g - Vincoli temporali previsti per l’esecuzione delle attività in carico al DEC
Prodotto | Evento | Giorni | Note |
“Verbale di consegna dei materiali” | Ricezione dei dati (file, elaborati, documenti, grafici, tabulati, ecc.) da parte del Fornitore e verifica quantitativa | 10 | |
“Verbale di accettazione del materiale” | Trasmissione dei verbali di accettazione alla Commissione di Collaudo | 30 | |
Verbali di sospensione dei lavori” e “Verbale di ripresa dei lavori” | Eventuali sospensioni e riprese dei lavori | 10 | |
Verbale di approvazione del “Progetto di Volo” | Approvazione, anche con eventuali integrazioni, del “Progetto di Volo” presentato dal Fornitore | 20 | |
“Note Tecniche” | Compilare e trasmettere al Fornitore le “Note Tecniche” contenenti osservazioni e chiarimenti su aspetti tecnici di dubbia interpretazione | 10 | |
“Relazione tecnica di fine lavori” | Redazione della “Relazione tecnica di fine lavori” da trasmettere alla Responsabile del Procedimento ed alla Commissione di Collaudo | 30 |
7.1.3. Compiti della Commissione di Collaudo
La Commissione di Collaudo per ciascun lotto, sia in corso d’opera che in sede di collaudo finale, ha il compito di:
• verificare la completezza e la rispondenza, a quanto richiesto nel presente Disciplinare Tecnico, dei documenti, dei file e degli elaborati cartacei e digitali, presentati dal Fornitore, anche nel rispetto degli “Ordini di servizio” e delle “Note tecniche” redatte dalla Direzione dell'Esecuzione del Contratto;
• redigere il “Verbale di Collaudo”, secondo le norme di collaudo, che dovrà essere inoltrato alla Direzione dell'Esecuzione del Contratto e per conoscenza al Responsabile del Procedimento.
7.2. Attività di Collaudo della produzione Ortofoto
7.2.1. Controllo della strumentazione
La camera fotogrammetrica e il velivolo devono rispondere alle prescrizioni descritte in precedenza. I vari controlli devono essere effettuati attraverso il certificato di calibrazione o per mezzo della calibrazione su idoneo poligono di volo.
Il sistema di georeferenziazione diretta delle immagini fotogrammetriche deve essere calibrato prima dell’esecuzione del volo in oggetto. La verifica di questa fase si attua analizzando i report di calibrazione del sistema GNSS/IMU effettuati prima e dopo il volo.
Le verifiche devono essere effettuate attraverso l’esame dei report relativi al materiale, alla strumentazione e alle elaborazioni.
7.2.2. Collaudo dei voli
Le operazioni di collaudo devono comprendere il collaudo dei parametri caratterizzanti le fasi intermedie (collaudo in corso d’opera) e di quelli stabiliti per il prodotto finale (collaudo finale). Devono inoltre comprendere il controllo della strumentazione utilizzate e delle modalità operative.
La validazione dovrà essere effettuata, pertanto, attraverso:
• un controllo di qualità sulle fasi intermedie (Collaudo in corso d’opera);
• un controllo di qualità sul prodotto finale (Collaudo Finale).
Qualora non sia possibile eseguire da parte della committenza la fase dei collaudi previsti in corso d’opera (collaudi sulle fasi intermedie), il prodotto verrà accettato esclusivamente sulla base dei controlli di qualità sul prodotto finale. Saranno oggetto delle operazioni di collaudo:
• risultanze del controllo di qualità interna del volo;
• collaudi in corso d’opera (qualità delle fasi intermedie);
• il piano di volo ed il suo rispetto in fase esecutiva;
• i certificati di calibrazione disponibili aggiornati;
• i periodi nei quali è stato effettuato il volo;
• la verifica della continuità nella copertura stereoscopica del territorio fotografato e della corrispondenza fra strisciate eseguite e progettate;
• l'eventuale presenza di copertura nuvolosa;
• il controllo preliminare della scala minima di tutti i fotogrammi, dei ricoprimenti longitudinali e trasversali, dei parametri angolari di volo;
• il controllo della dimensione a terra dei pixel, GSD, e la copertura nuvolosa e delle ombre da esse riportate secondo le tolleranze richieste;
• il controllo dei tabulati di triangolazione;
• il controllo dell’orientamento dei fotogrammi;
• il controllo della qualità geometrica e radiometrica delle singole immagini;
• il formato del dato;
• la codifica;
• per tutte le immagini la presenza della data e ora della presa;
• le parallassi residue nella formazione del modello, che non devono superare in nessun punto ± 10 μm.
In particolare, il collaudo consisterà nell’analisi dei documenti di post-elaborazione e nella verifica mediante restituzione delle coordinate di almeno cinque punti determinati con operazioni di posizionamento GNSS a terra, nonché la verifica dei valori assoluti da ricalcolare in modo indipendente e delle variazioni tra fotogrammi contigui dei parametri
angolari di orientamento esterno, per un numero di immagini in percentuale non inferiore al 5% del totale delle immagini oggetto della presa.
7.2.3. Collaudo dei dati GNSS/IMU
In fase di collaudo verranno verificati:
a) la qualità dei dati grezzi di navigazione mediante:
▪ analisi dei dati IMU (ricerca di eventuali data-gap);
▪ analisi dei dati GNSS (ricerca di eventuali data-gap o errate temporizzazioni, numero e affidabilità dei satelliti osservati);
▪ analisi dei file ancillari dove vengono memorizzati gli istanti di acquisizione delle immagini registrate (ricerca di eventuali data-gap o errate temporizzazioni);
▪ i report delle misure delle baseline effettuate in campagna e le relative schede di stazione;
b) la qualità dell’output prodotto durante la fase di DGNSS processing:
▪ analisi dei dati GNSS di input;
▪ numero e affidabilità dei satelliti impiegati;
▪ verifica delle misure delle baseline eventualmente utilizzate;
▪ analisi dell’accuratezza del dato di output;
▪ le accuratezze delle coordinate dei centri di presa della camera fotogrammetrica stimate in fase di elaborazione devono soddisfare i limiti precedentemente indicati;
▪ il calcolo di compensazione.
Le acquisizioni della strumentazione GNSS devono permettere un corretto posizionamento cinematico del velivolo entro le accuratezze stabilite. In particolare, occorre analizzare:
• la bontà delle configurazioni satellitari del ricevitore GNSS posto sul velivolo e dei ricevitori a terra (almeno 3) coperture satellitari con almeno 5 satelliti e andamento del PDOP con valori sempre minori di 5;
7.2.4. Collaudo della Triangolazione Aerea
In fase di collaudo saranno verificati:
• gli algoritmi adoperati;
• le parallassi residue;
• l’analisi delle deviazioni standard sui punti di legame;
• le operazioni di orientamento, tramite l’analisi dei residui dei punti di appoggio e di controllo.
7.2.5. Collaudo dei Punti di Appoggio impiegati
In fase di collaudo saranno verificati:
• il numero di punti di appoggio (GCP) adoperati per blocco o sotto-blocco;
• la posizione dei GCP all’interno del blocco o sotto-blocco;
• gli scarti dei GCP per blocco o sotto-blocco;
• il numero di punti di appoggio (CP) adoperati per blocco o sotto-blocco;
• la posizione dei CP all’interno del blocco o sotto-blocco;
• gli scarti dei CP per blocco o sotto-blocco.
Il Collaudatore potrà effettuare, qualora ritenuto necessario, misure di campagna per determinare le coordinate plano-altimetriche di CP allo scopo di verificare autonomamente gli scarti per ognuno dei blocchi o sotto-blocchi.
7.2.6. Completezza dei dati
In fase di collaudo si verificherà che:
• tutta l’area sia coperta da dati immagine in modo stereoscopico;
• tutta la documentazione a corredo di ciascun’immagine sia stata prodotta;
• tutta la documentazione ausiliaria richiesta (esempio: certificati di calibrazione, piani e grafici di volo, ecc.) siano stati consegnati;
• la nomenclatura sia esatta e univoca;
• i formati adottati siano quelli previsti.
7.2.7. Relazioni di collaudo in corso d’opera e collaudo finale
Al termine di ciascuna operazione di collaudo, in corso d’opera e finale di ciascun lotto la Commissione di Collaudo invierà alla Direzione dei Lavori, che ne trasmetterà copia al Fornitore, una relazione dettagliata delle risultanze positive o negative delle verifiche eseguite.
Eventuali risultanze negative dei collaudi effettuati in corso d’opera saranno comunicate contestualmente all’operazione di verifica al fine di permettere per tempo e senza ulteriori oneri l’adeguamento della fase in corso d’opera.
Successivamente alla consegna definitiva e al collaudo positivo di tutti gli elaborati relativi alle singole fasi operative, verrà redatto il verbale di collaudo finale.
Il Collaudatore provvederà anche a misurare, in contraddittorio con il Fornitore, la superficie totale effettivamente rilevata.
7.2.8. Tempistiche di collaudo
Si riportano, nella tabella di seguito, i vincoli temporali previsti per le operazioni di collaudo, in corso d’opera e finale, delineati al punto 7.2 del presente capitolato. I giorni si intendono sempre giorni solari e consecutivi, e successivi alla data dell’evento a cui si riferiscono, a meno di casi specifici opportunamente indicati.
Tabella h - Vincoli temporali previsti per le operazioni di collaudo
Prodotto | Evento | Giorni | Note |
Collaudo dei voli | Ricezione del “Verbale di accettazione” | 60 | |
Collaudo dei dati GNSS/IMU | Ricezione del “Verbale di accettazione” | 60 | |
Collaudo dei punti di appoggio | Ricezione del “Verbale di accettazione” | 60 | |
Collaudo della Triangolazione Aerea | Ricezione del “Verbale di accettazione” | 60 | |
Collaudo delle ortofoto | Ricezione del “Verbale di accettazione” | 60 | |
Completezza dei dati | Ricezione del “Verbale di accettazione” | 60 | |
Verbale di collaudo finale. | Invio dell’ultimo verbale di collaudo da parte della Commissione di Collaudo | 20 |
7.3. Azioni contrattuali
Ogni inadempimento contrattuale darà origine ad un’azione commisurata alla criticità della violazione.
Pertanto, il mancato rispetto dei requisiti minimi richiesti e/o come migliorati dal Fornitore in Offerta tecnica determina azioni contrattuali conseguenti che possono consistere in una o più delle seguenti azioni:
• coinvolgimento di un livello più elevato di interlocutori, sia del Fornitore, sia della Committente, allo scopo di prendere le decisioni necessarie al ripristino delle situazioni fuori soglia o fuori controllo (attivazione di una procedura di escalation);
• ripetizione da parte del Fornitore dell’erogazione di una prestazione, rifacimento di una attività, riconsegna di un prodotto (chiusura di una non conformità);
• azione di intervento sui processi produttivi del Fornitore per evitare il ripetersi di sistematiche non conformità (esecuzione di una azione correttiva);
• applicazione di penali;
• azioni aggiuntive (richiesta danni, risoluzione anticipata del contratto, interpello, ecc.) laddove previsto contrattualmente.
7.4. Penali
Lo scopo delle penali è quello di riequilibrare il servizio effettivamente ricevuto (di minore qualità, e/o generando disservizi e/o ritardi e/o inducendo un danno all’utilizzatore) da AGEA al corrispettivo da erogarsi che è stabilito per prestazioni effettuate a regola d’arte.
Le penali da adottare sono individuate nell’Appendice 2, a cui si rimanda per il dettaglio degli Indicatori di Qualità previsti, e normalmente sono organizzate in modo progressivo in relazione alla gravità o al ripetersi della mancata soddisfazione degli adempimenti richiesti. Per il dettaglio del processo di contestazione ed applicazione delle penali, si rinvia a quanto disciplinato nel contratto.
7.5. Monitoraggio
AGEA procederà con verifiche dello stato di avanzamento delle attività e la qualità dei servizi erogati. La funzione di monitoraggio sarà svolta da AGEA e da soggetto da essa incaricato.
Il Fornitore si impegna a consegnare tutti i documenti necessari all’attività di monitoraggio nei formati richiesti.
Il Fornitore dovrà rendersi disponibile ad incontri/visite di AGEA o personale da essa delegato, anche presso la sede del Fornitore, finalizzate alla verifica del reale stato di avanzamento dell'erogazione del servizio, dell’effettivo utilizzo del mix di figure professionali offerte rispetto a quelle previste contrattualmente, dello stato di implementazione ed utilizzo delle soluzioni, metodologie e processi offerti, così come per effettuare controlli sulla qualità del prodotto finale.
Il Fornitore si impegna inoltre a inviare ad AGEA la documentazione comprovante l’esito delle visite di sorveglianza della società di certificazione della qualità entro un mese dalla data della verifica. Inoltre, il Fornitore e/o i subfornitori potranno essere fatti oggetto di verifiche anche ispettive effettuate da AGEA tramite personale proprio o da terzi da essa incaricati ai fini della verifica del rispetto delle procedure di qualità.
7.5.1. Strumenti di controllo della fornitura
Il Fornitore si impegna a mettere a disposizione degli strumenti di controllo della fornitura, che dovranno essere accessibili via WEB ed aggiornati dinamicamente.
Tali strumenti saranno finalizzati a semplificare e migliorare gli aspetti di controllo dei tempi, verifica dello stato di avanzamento del servizio, condivisione documentale con la Committenza, la Direzione dei lavori e la Commissione di Collaudo. In sede di offerta il Concorrente dovrà descrivere in maniera esaustiva gli strumenti messi a disposizione.
7.6. Presa in carico delle attività
A partire dalla data di stipula del Contratto Esecutivo, il Fornitore potrà richiedere il supporto di AGEA o di terzi da essa designati al fine di permettere al proprio personale la presa in carico delle attività di fornitura e di acquisire le conoscenze necessarie al corretto svolgimento dei servizi richiesti.
Entro il termine di 30 giorni solari dalla sottoscrizione dell’Accordo Quadro, il Fornitore dovrà provvedere all’implementazione degli strumenti e dei prodotti di fornitura previsti a supporto dell’erogazione dei servizi; in particolare:
• gli strumenti di controllo della fornitura previsti al precedente par. 7.5.1;
• eventuali ulteriori prodotti proposti dal Fornitore a supporto dell’erogazione dei servizi previsti, garantendo l’esportabilità dei dati gestiti tramite Web Services e/o protocolli standard.
7.7. Modalità di trasferimento del know how (phase-out)
Il trasferimento del know how, o phase out, consiste nelle seguenti attività da considerarsi come requisiti minimi:
• passaggio di consegne;
• consegna dei dati di AGEA;
• consegna della documentazione inerenti i progetti gestiti” completa e aggiornata allo stato dell’arte dei servizi.
Il Fornitore dovrà garantire, al personale di AGEA o a terzi da essa designati, un periodo di supporto alla transizione, almeno pari a 3 mesi, al fine di consentire il trasferimento del know-how sulle attività condotte e rendere l’eventuale prosecuzione delle attività quanto più efficace possibile.
7.8. Corrispettivi e fatturazioni
La tabella che segue riepiloga, per ciascuna tipologia di servizio prevista nel presente Appalto, le modalità con cui verranno riconosciuti i corrispettivi, e le connesse modalità di fatturazione.
Tabella i - Corrispettivi e fatturazione
Servizio | Modalità di erogazione | Modalità di calcolo dei Corrispettivi | Modalità di Fatturazione |
Riprese Aeree e Processamento dati per produzione ortofoto | Progettuale a misura | L'intervento viene misurato in Kmq: Il corrispettivo verrà determinato sulla base dei Kmq previsti ed approvati da AGEA, per il relativo valore unitario | Mensile con una quota pari al: • 50% del totale dovuto, sulla scorta dei Lotti consegnati ad AGEA e a seguito dell’approvazione da parte del DEC; • 45% del totale dovuto a seguito dell’esito del collaudo positivo |
Ortorettifica di dati satellitari VHR | Continuativa a misura | Il servizio viene misurato in Kmq: Il corrispettivo verrà determinato sulla base dei Kmq effettivamente elaborati per il relativo valore unitario | Mensile sulla scorta degli elaborati consegnati ad AGEA e con esito del collaudo positivo |
Ortorettifica di dati satellitari HR | Continuativa a misura | Il servizio viene misurato in numero di Scene: Il corrispettivo verrà determinato sulla base del numero di scene effettivamente elaborate per il relativo valore unitario | Mensile sulla scorta degli elaborati consegnati ad AGEA e con esito del collaudo positivo |
Il restante 5% verrà fatturato a conclusione del collaudo finale, previa emissione, da parte della Commissione e del DEC del CRE – certificato di regolare esecuzione |