CAPO I – DEFINIZIONI E NORME
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DIURNO
DISABILI “XXXXXX XXXXXXXXX”
CAPO I – DEFINIZIONI E NORME
Art. 1 - DEFINIZIONI
Acronimi richiamati nel presente Capitolato:
a) C.I.S.S.A.C.A.: Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali dei Comuni dell'Alessandrino.
b) ASL: Azienda Sanitaria Locale
c) UMVD: Unità Multidimensionale per la Valutazione della disabilità
d) OSS: Operatore Socio Sanitario
e) E.P: Educatore Professionale
f) FSK: fisioterapista
g) I.P: infermiere Professionale
h) PEI: Piano Educativo Individualizzato
i) C.D.D.: Centro Diurno Disabili
Art. 2 – NORMATIVA DI RIFERIMENTO
L’appalto in oggetto è regolato, in particolare - oltre che dal bando di gara e dal relativo disciplinare - dal presente capitolato e dalla seguente normativa di riferimento:
A livello nazionale:
• D.Lgs. n. 50/2016 “Codice degli appalti pubblici e concessioni di lavori, servizi e forniture ”;
• D.Lgs. 267 del 18 agosto 2000 e s.m.i. “Testo unico sull'Ordinamento degli EE.LL.”;
• D.Lgs. 196/2003 e s.m.i. “Codice in materia di protezione dei dati personali”;
• D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008 e s.m.i. “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;
• L. 328/2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali;
• D.P.C.M. 29/11/2001, Allegato 1, punto B Livelli Essenziali di Assistenza sull’area socio-sanitaria;
• L. 104/1992 per l’handicap;
A livello regionale (Regione Piemonte) i riferimenti normativi sono:
• L.R. 8 gennaio 2004, n. 1 “Norme per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento ”;
• Piano Socio Sanitario Regionale;
• D.G.R. 22 dicembre 1997, n. 230 – 23699 “Standard organizzativo – gestionali dei servizi a favore delle persone disabili”.
• D.G.R. 14 settembre 2009, n. 25-12129 “Requisiti e procedure per l’accreditamento istituzionale delle strutture socio sanitarie.
Per gli aspetti non disciplinati, trovano applicazione le disposizioni del codice civile.
Eventuali modifiche delle normative nazionali e regionali in materia, comporteranno conseguenti adeguamenti.
CAPO II – CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO Art. 3 - PRINCIPI GENERALI
Il Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali dei Comuni dell'Alessandrino, intende proseguire, nel prossimo triennio, l'erogazione di servizi e attività nel Centro Diurno Disabili, di propria titolarità, rivolti ai cittadini con disabilità residenti nel territorio consortile. Tali servizi dovranno fondarsi sui seguenti principi:
• elevata innovazione professionale
• flessibilità
• individualizzazione
• professionalità
• alta qualità.
Obiettivo prioritario sarà il mantenimento del cittadino con disabilità nel proprio contesto familiare e sociale, non solo attraverso l'intervento a suo favore ma anche con l’attività di supporto ai nuclei familiari di appartenenza.
Poiché le attività svolte nei centri diurni pongono in primo piano la persona, sono essenziali:
- l’elaborazione di progetti individualizzati all’atto della presa in carico, intesi a definire obiettivi, modalità e tempi di intervento;
- l’integrazione e/o il coordinamento delle diverse figure professionali operanti sul singolo caso;
- la flessibilità operativa, considerato che il personale educativo e assistenziale è impegnato a garantire il soddisfacimento dei bisogni primari delle persone, ciascuna con una propria individualità.
Tutti i progetti devono garantire alle persone inserite e ai familiari il rispetto dei loro diritti, del principio di autodeterminazione, della riservatezza; inoltre devono valorizzare la persona attraverso:
- particolare cura dell’aspetto fisico
- attenzione agli aspetti relazionali e di socializzazione
- promozione del rispetto del patrimonio culturale, politico e religioso di ciascuno.
Elemento fondamentale per una migliore presa in carico si ritiene sia la collaborazione con le famiglie, sia in termini di condivisione del progetto individuale (co-costruzione e partecipazione), sia in termini di programmazione generale delle attività del centro. Le famiglie sono da considerare anch’esse fruitrici del servizio al pari dei loro congiunti, e dovranno essere riconosciute come risorse preziose per sviluppare in sinergia nuove progettazioni e nuove visioni riguardo alle progettualità Viene ritenuta una priorità la creazione di occasioni di incontro e confronto tra i genitori. L’approccio di lavoro del CDD dovrà essere di totale apertura e inclusione.
Si ritiene importante:
• sensibilizzare il territorio cittadino, promuovendo, attraverso le diverse iniziative, una cultura di attenzione alla differenza;
• raccordare il proprio intervento con le agenzie di volontariato e di aggregazione sociale, nonché con altre realtà analoghe, per creare concreti contatti e spazi di inserimento nel territorio.
Art. 4 – OGGETTO DELL’APPALTO
Il presente Capitolato disciplina le modalità di gestione delle attività del Centro Diurno Disabili del C.I.S.S.A.C.A. con sede in xxx Xxxxxxxxxx, 0/X – Alessandria.
Il C.D.D. si configura come un servizio di promozione e di gestione di attività educative e assistenziali, con finalità riabilitative e tutelari. E’ parte integrante della rete di servizi e risorse del territorio e si propone come strumento per fornire una risposta significativa alle difficoltà della persona con disabilità psicofisica e della sua famiglia.
Il Centro Diurno Disabili opera attualmente in regime di autorizzazione provvisoria. Il CISSACA è in fase di completamento delle procedure necessarie per il rilascio da parte dell’ASL AL dell’autorizzazione definitiva per la gestione di due nuclei:
• nucleo A per n° 20 posti
• nucleo B per n° 20 posti
Il Centro può prevedere sino a un massimo di 50 iscrizioni, resta inteso comunque che la compresenza dei soggetti ammessi alle varie attività del C.D.D. non potrà in nessun caso superare le 40 unità di frequentanti contemporaneamente,
Sono previste due tipologie di frequenza:
- a “tempo pieno”, quella che copre tutto l’arco dell’orario di apertura del C.D.D., cioè dalle ore 08:30 alle ore 16:30, per cinque giorni la settimana, dal lunedì al venerdì dei giorni non festivi.
- “modulare”, calibrata sulla base del progetto educativo individuale, che prevede la presenza di mezze giornate o di parte dei giorni della settimana.
Il primo nucleo (Tipologia A) eroga un servizio semiresidenziale, rivolto ai persone con disabilità ultraquattordicenni, con limitate potenzialità di inserimento socio – lavorativo. Il secondo nucleo (Tipologia B) eroga un servizio destinato a soggetti ultraquattordicenni con disabilità grave che necessitano di un elevato grado di assistenza per mantenere le abilità residue in presenza di gravi e plurimi defici psico fisici.
Con buona approssimazione possiamo indicare che i soggetti attualmente in carico si possono ripartire equamente fra le due fasce differenziate dell’intensità assistenziale: circa 20 soggetti frequentanti sono riconducili alla fascia A e 20 alla fascia B.
Le prestazioni erogate all'interno del presidio si riferiscono a:
• salute e tutela dell'ospite
• interventi di tipo educativo
• interventi di supporto e di socializzazione
• attività di laboratorio
• attività di laboratorio protetto
Dovranno inoltre essere erogati all’interno del presidio:
• servizio di trasporto e accompagnamento degli utenti del C.D.D. (art. 16.2
del presente Capitolato)
• servizio per lo svolgimento di soggiorni di vacanza (art. 16.3 del presente Capitolato)
• servizio di ristorazione per gli ospiti (art. 16.4 del presente Capitolato)
• servizio di pulizia (art. 16.5 del presente Capitolato)
• manutenzione ordinaria dei locali, degli impianti e delle attrezzature (art.
16.8 del presente Capitolato)
Per l’attuazione dei servizi e lo svolgimento delle attività previste all’interno del C.D.D., il C.I.S.S.A.C.A. mette a disposizione dell’impresa aggiudicataria i locali a tale finalità destinati, previsti dalla legge e dai piani regionali di settore, situati in xxx Xxxxxxxxxx x. 0/X, opportunamente arredati e attrezzati per lo scopo cui sono destinati.
Si specifica che la cucina non è autorizzata per la preparazione dei pasti in loco ma esclusivamente per lo sporzionamento e la somministrazione.
Costituiscono pertinenza del C.D.D. l’area verde attigua al fabbricato lungo la bisettrice dell’angolo formato dall’incrocio tra la via Galimberti e la via Xxx Xxxxxxxx e l’aiuola prospiciente l’ingresso ai locali dal lato via Xxx Xxxxxxxx.
ART. 5 – DURATA DELL’APPALTO
Il contratto di cui al presente Capitolato avrà durata di anni 3 (tre) dalla data di aggiudicazione, con possibilità di rinnovo per uguale periodo, dalla data di conclusione del primo triennio.
Rimane peraltro obbligo per la Ditta stessa, alla scadenza del contratto e ove richiesto dall’Ente, di proseguire nell’espletamento del servizio appaltato, alle medesime condizioni contrattuali, per un periodo ulteriore, della durata massima di 12 mesi, onde consentire al C.I.S.S.A.C.A. di procedere a una nuova aggiudicazione, ovvero in caso di risoluzione anticipata, senza poter pretendere compensi o indennizzi oltre quelli spettanti in applicazione del presente capitolato.
Il C.I.S.S.A.C.A. potrà dare avvio all’esecuzione del servizio anche in pendenza della stipula del contratto.
Art. 6 – AMMONTARE DELL’APPALTO
Il valore stimato complessivo dell’appalto è quantificato in € 4.649.286,00, per anni 6, al netto dell’imposta sul valore aggiunto (I.V.A.), calcolato in applicazione dell’art. 35 del Codice (D.Lgs. n. 50/2016).
Si precisa che non sono ammesse offerte in aumento rispetto all’importo base. Art. 7 – ADEGUAMENTO DEI PREZZI
Il corrispettivo risultante dagli esiti di gara resterà fisso, vincolante e invariabile per l’intera durata dell’appalto, fatto salvo l’adeguamento ISTAT, che potrà essere riconosciuto a decorrere dal terzo anno di attività.
Qualora intervenissero aumenti del costo del personale previsti dai relativi CCNL, l’Ente, su richiesta dell’impresa aggiudicataria, adotterà meccanismi idonei ai fini dell’adeguamento dell’offerta conseguente ai suddetti aumenti.
In ogni caso gli aumenti non potranno superare percentualmente l’incremento retributivo riconosciuto al personale.
Art. 8 - TIPOLOGIA DELL'UTENZA E OBIETTIVI DEL SERVIZIO
Il C.D.D. si rivolge a soggetti ultraquattordicenni portatori di handicap intellettivo e psicofisico di media e grave entità, residenti nei comuni facenti parte del Consorzio ed in particolare a:
• soggetti per i quali la compromissione è tale da non permettere la previsione di un percorso di autonomia personale, ma di consentire comunque l’avvio di un percorso educativo-assistenziale, finalizzato, da un lato al mantenimento e/o al potenziamento delle capacità residue, e dall’altro all’attivazione di servizi in grado di fornire loro un adeguato sostegno ed una qualche forma di sollievo alle loro famiglie;
• soggetti per i quali sia prevedibile un graduale sviluppo dell’autonomia personale attraverso l’attivazione di azioni di sostegno e accompagnamento di natura educativa e assistenziale, con possibilità di frequenze individualizzate;
• soggetti per i quali il grado di autonomia acquisita ne sconsiglia l’inserimento al C.D.D., ma che necessitano, tuttavia, di un sostegno temporaneo per intraprendere un percorso educativo orientato al raggiungimento del maggior livello di integrazione possibile all’interno del proprio contesto di appartenenza.
Nell’ambito dell’organizzazione e della costruzione di una rete di servizi e di risorse a favore dei soggetti disabili, il servizio in oggetto si pone come strumento d’intervento che vuole rappresentare una risposta di prevenzione rispetto a più drastiche e dolorose misure di allontanamento dal proprio contesto familiare, dal proprio ambiente abituale di vita, dal proprio territorio, offrendo nel contempo occasioni e opportunità di sollievo alle famiglie.
Attraverso l’attuazione di progetti educativi individualizzati e una frequenza al C.D.D. calibrata in rapporto a essi, si mantengono le capacità cognitive e le abilità acquisite con la frequenza scolastica, si favorisce l’instaurarsi di relazioni interpersonali positive, si promuovono autonomie personali con la garanzia di un buon livello di cura e assistenza diurna, cercando di assecondare le richieste e le aspettative delle famiglie.
Art. 9 - PERSONALE IMPIEGATO PER L’ESECUZIONE DEL SERVIZIO
Tutte le figure professionali sanitarie e socio-sanitarie dovranno essere in possesso, laddove richiesto, oltre che del relativo titolo di studio previsto dalla norma vigente, anche della relativa iscrizione agli specifici ordini professionali. In particolare:
- il personale educativo dovrà essere in possesso del titolo di educatore professionale, di laurea in scienze dell’educazione, indirizzo educatore professionale extrascolastico, di laurea di educatore professionale conseguita ai sensi del D.M.520/1998
- il personale di assistenza deve essere in possesso dell’attestato O.S.S. di cui alla DGR 46-5662 del 2002
Gli eventuali consulenti dovranno possedere un titolo di abilitazione all’attività condotta (musicoterapista, psicomotricista) o, in caso di attività espressive, un’esperienza pluriennale maturata nello stesso campo.
Gli operatori dovranno essere in possesso di patente di guida di tipo B ed essere disponibili all’uso di qualsiasi automezzo.
Tutto il personale deve procedere nello svolgimento delle prestazioni, all’adozione di tutte le cure, cautele e accorgimenti atti ad assicurare la salvaguardia dell’utente e il rispetto della dignità personale, improntando il proprio comportamento ai principi della correttezza, alla tutela fisica e psichica della persona, senza mai ricorrere a pratiche lesive della libertà e della dignità degli utenti, i cui diritti fondamentali devono essere garantiti.
Trattandosi di servizi e interventi da svolgersi a diretto contatto con l’utente, l’aggiudicatario è comunque tenuto a verificare, con le modalità che riterrà opportune, il possesso nel personale delle seguenti capacità e caratteristiche:
-idoneità fisica all’impiego
-attitudine e motivazione al contatto e al sostegno di utenti con disabilità
-spirito di iniziativa di fronte agli imprevisti
-spirito di osservazione e comprensione dei bisogni, anche non espressi
-capacità di lavorare in équipe
-capacità di organizzare il lavoro
-capacità di proporre soluzioni progettuali innovative per il benessere dell’utente.
Il personale dovrà inoltre:
- applicare il P.E.I. così come previsto per ciascun utente
- rispettare il segreto d’ufficio ed il segreto professionale
- garantire il rispetto del D.Lgs. 196/2003 e s.m.i.
- garantire il corretto passaggio dell’informazione in caso di sostituzione del personale
- non accettare compensi di qualsivoglia natura da parte degli ospiti o familiari in relazione all’attività svolta
- essere riconoscibile attraverso idoneo tesserino identificativo con il nome, cognome e qualifica professionale
- indossare abiti sobri e rispettare la più corretta igiene personale
A ogni buon conto, tutto il personale dell’impresa operante nella struttura deve attenersi ai principi del “Codice deontologico operatori” adottato dal C.I.S.S.A.C.A. e reperibile sul sito del Consorzio, nella sezione Amministrazione trasparente/Disposizioni generali/Atti generali.
Nel corso dell’appalto eventuali sostituzioni degli operatori in servizio dovranno comunque rispettare il rapporto operatori/utenti definito dalla normativa regionale vigente. Le sostituzioni dovranno inoltre essere garantite nel pieno rispetto dei requisiti professionali previsti.
Art. 10 – NORME DI COMPORTAMENTO DEL PERSONALE
Data la delicatezza e la riservatezza delle situazioni cui il personale accederà, viene richiesta agli operatori impiegati nel servizio una particolare sensibilità e coscienziosità, nonché un rigoroso rispetto della deontologia professionale, in modo che gli interventi effettuati non siano sentiti dall’utente o dai suoi parenti come lesivi della propria dignità.
In ogni caso il Consorzio può ricusare, su motivazione reale, un operatore proposto dall’impresa aggiudicataria, per gravi inadempienze, irregolarità, comportamenti scorretti messi in atto nel corso dell’intervento professionale, richiedendone la sostituzione.
Il gruppo degli operatori adotta la metodologia di lavoro d’équipe, con momenti di incontro periodici, finalizzati alla discussione delle situazioni degli utenti, quale spazio per il confronto, la riflessione, la verifica e la formulazione di proposte inerenti ai contenuti e agli aspetti organizzativi.
Art. 11 – AMMISSIONI E DIMISSIONI
Le ammissioni, le dimissioni e gli eventuali rapporti finanziari con gli utenti saranno gestiti dal C.I.S.S.A.C.A. tramite il proprio personale sulla base della vigente normativa.
L’ammissione al Centro Diurno Disabili avviene su istanza della persona interessata, del suo nucleo familiare, dell'eventuale Tutore o Amministratore di Sostegno, che, valutati i potenziali benefici di un inserimento congiuntamente all'Assistente Sociale
del C.I.S.S.A.C.A., referente per la disabilità, ritiene di poter beneficiare delle attività del presidio nell’ambito di un progetto più complessivo di sostegno al nucleo familiare.
Il progetto ipotizzato, corredato della domanda e delle schede sociali e sanitarie predisposte dalla Regione Piemonte, saranno valutati dalla competente UMVD collegiale, che verifica se il tipo di intervento proposto – inserimento al C.D.D. - sia adeguato ed appropriato alle esigenze della persona, identifica il livello di intensità delle prestazioni, definisce i tempi della verifica dell’andamento del progetto.
La persona potrà essere inserita al C.D.D. secondo le modalità predefinite o sarà temporaneamente collocato in lista d’attesa, qualora non vi sia la possibilità immediata di inserimento.
La definizione del progetto e la ammissione definitiva, avvengono solo a seguito di un periodo di osservazione da parte dell’èquipe multidisciplinare, finalizzato a rilevare l’appropriatezza dell’intervento.
Le dimissioni possono avvenire, su proposta dell’Assistente Sociale referente per la disabilità, sempre e comunque convalidata dall’ UMVD, qualora non sussistano più i presupposti per una frequenza benefica ed efficace o per il prolungarsi di assenze non adeguatamente giustificate da motivi di salute. Possono altresì avvenire per modificazione del progetto individuale o per dimissioni volontarie.
Art. 12 – MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO
L’apertura all’utenza è di 40 ore settimanali, per 48 settimane all’anno.
L’orario di apertura indicativamente è il seguente: dal lunedì al venerdì (giornate non festive) dalle ore 8:30 alle ore 16:30.
Il Centro Diurno Disabili rispetterà l'apertura per circa 235 gg. all'anno, concentrando la chiusura per i periodi estivo e natalizio per circa 10 gg. ciascuno, e per la festività del santo patrono, nonché nelle giornate di sospensione dell'attività degli uffici consortili, orientativamente stimate in due/tre giornate all'anno.
Il programma della giornata e delle attività è a cura della ditta aggiudicataria.
In base alle caratteristiche del soggetto disabile e alle esigenze della sua famiglia, ai bisogni assistenziali rilevati e alla conseguente definizione del progetto individualizzato, il CDD offre la possibilità di:
- frequenza a tempo pieno
- frequenza a tempo pieno, ma limitata a determinati giorni della settimana,
- frequenza a tempo parziale, solo al mattino o solo al pomeriggio, per tutti i giorni della settimana o limitata a determinati giorni.
I periodi di chiusura del C.D.D., ovvero di sospensione per le attività di programmazione/verifica educativa e per le ferie del personale, saranno concordati annualmente con il Direttore dell’Area Tecnico Sociale del C.I.S.S.A.C.A. e con il Coordinatore della ditta aggiudicataria, e comunicati da quest’ultimo, in maniera tempestiva, alle famiglie degli utenti.
Previo accordo con l’Ente è consentita la chiusura del Centro per un massimo di 2 giorni, non consecutivi, nel corso dell’anno, per attività di formazione interna. L’impresa aggiudicataria farà in modo che la chiusura del C.D.D. sia collocata all’inizio o alla fine dei periodi di sospensione delle attività, al fine di alleviare i disagi cui potrebbero eventualmente andare incontro i nuclei familiari. La ditta aggiudicataria dovrà garantire flessibilità di orario del proprio personale per la realizzazione di progetti specifici, da concordarsi preventivamente con il Direttore dell’Area Tecnico Sociale del C.I.S.S.A.C.A. e con l’Assistente Sociale referente per la disabilità.
Per la realizzazione delle attività del C.D.D. e di quelle, anche innovative, eventualmente proposte nella propria offerta progettuale, l’impresa calibrerà la propria dotazione organica di personale che, sia dal punto di vista numerico che dei profili professionali, non dovrà comunque essere inferiore ai parametri gestionali minimi previsti dalla normativa regionale di riferimento.
Art. 13 – REQUISITI PROGETTUALI
L’ impresa aggiudicataria dovrà garantire la realizzazione delle attività che dovranno essere correlate alle seguenti aree di intervento:
• autonomia personale
• socializzazione
• riabilitazione psico-motoria
• attività espressive
• attività cognitive
• attività manuali
• attività sportive
• attività ludico ricreative
Particolare attenzione dovrà essere posta alla proposta di attività destinate al gruppo allargato, anche in diversi momenti, in modo da favorire l’integrazione tra tutti gli utenti frequentanti il C.D.D.
L’aggiudicatario, su richiesta del Direttore dell’Area Tecnico Sociale del C.I.S.S.A.C.A. o dell'Assistente Sociale referente per la disabilità, dovrà effettuare interventi presso le famiglie, la scuola, le strutture di tempo libero ecc., atti a favorire l’integrazione sociale degli utenti.
Le attività possono realizzarsi sia presso il Centro, sia all’esterno in strutture individuate dalla ditta aggiudicataria. Per tali attività l’aggiudicatario potrà avvalersi di consulenti particolarmente qualificati.
Nell’ambito dello stesso complesso strutturale messo a disposizione da parte del C.I.S.S.A.C.A., in Xxx Xxxxxxxxxx, 0/X, xxxx xxx X.X.X. - comprendente tutti i locali idonei allo svolgimento delle varie attività - è anche in funzione una piscina. Tale impianto è gestito in regime di concessione da un'impresa con la quale, da parte dell’ aggiudicataria, è necessario collaborare al fine di rispettare lo svolgimento delle attività connesse all’acquaticità, per la quale il C.I.S.S.A.C.A. si è riservato accessi a quote calmierate destinati agli iscritti al Centro Diurno Disabili.
Sarà cura dell’Impresa aggiudicataria proporre al C.I.S.S.A.C.A. l’adozione di un Regolamento e della Carta dei servizi, in ordine al funzionamento della struttura, ai servizi erogati e alle attività svolte all’interno del C.D.D. (es. orari, regole, visite dei genitori ecc.).
Qualora l’impresa aggiudicataria, nell’ambito della programmazione socio-educativa, ritenga opportuno proporre ulteriori attività di laboratorio o eventuali sostituzioni con altre nuove attività già in atto, dovrà concordarlo preventivamente con il Direttore dell’Area Tecnico Sociale del C.I.S.S.A.C.A..
Il Xxxxxxxxx mantiene, congiuntamente al soggetto aggiudicatario, la gestione delle relazioni con i destinatari del servizio e con i loro familiari, e si riserva la possibilità di prevedere riunioni periodiche di confronto e verifica delle attività.
Art. 14 – COORDINAMENTO
Il Coordinamento del servizio dovrà essere garantito da un Responsabile, individuato tra gli operatori previsti per l’espletamento del servizio, costantemente presente presso il CDD, in possesso dei seguenti requisiti:
• titolo di Educatore Professionale o laurea attinente;
• esperienza, almeno triennale, nell’organizzazione del lavoro di servizi educativi identici o simili a quelli di cui al presente capitolato, maturata presso Enti pubblici e/o privati.
Al Coordinatore competono le seguenti attribuzioni:
• garantire il regolare funzionamento del servizio e la qualità del medesimo;
• organizzare le attività ed i laboratori, sia interni che esterni;
• gestire e controllare il personale (mansioni, turni, presenze, assenze, sostituzioni, affiancamenti, ecc.);
• garantire e organizzare con tempestività le sostituzioni;
• mantenere i collegamenti con i Responsabili del Consorzio;
• segnalare preventivamente eventuali variazioni del personale in servizio;
• evidenziare l’insorgenza di eventuali problematiche al fine di ricercare comuni strategie di intervento;
• vigilare sulla corretta compilazione della documentazione;
• promuovere occasioni di coinvolgimento delle famiglie nelle fasi di programmazione delle attività, di stesura del P.E.I., di verifica dei risultati conseguiti.
Art. 15 – PROGRAMMAZIONE, VERIFICHE PERIODICHE, CONTROLLI E ACCESSO
Il Direttore dell’Area Tecnico-Sociale del CISSACA è il Responsabile del C.D.D., che ha il compito di coordinare gli interventi a carico dell’Ente, di coordinare, promuovere e mantenere i rapporti dell’Impresa aggiudicataria con l'Assistente Sociale referente per la disabilità, di organizzare e partecipare come rappresentante dell’Ente alle riunioni della UMVD, anche attraverso un proprio delegato, di valutare e proporre eventuali dimissioni dal Centro.
Il Direttore dell’Area Tecnico-Sociale del CISSACA assume inoltre le funzioni di Direttore per l’esecuzione del contratto, con il compito di vigilare sulla corretta esecuzione del contratto stipulato in esito alla procedura di aggiudicazione, controllando e verificando che sia data fedele attuazione a tutte le prescrizioni del Capitolato speciale di appalto e, in particolar modo, agli aspetti migliorativi proposti in sede di offerta progettuale, che saranno acquisiti come parte integrante del contratto.
Il Direttore dell’Area Tecnico-Sociale e il Direttore dell’Area Amministrativo- Finanziaria del C.I.S.S.A.C.A. avranno libero accesso al C.D.D. e alla documentazione professionale relativa agli utenti iscritti, nonché alla documentazione relativa alla gestione del personale impiegato nel servizio.
All’interno del C.D.D. dovrà essere sempre garantito in qualunque momento l’accesso ai Direttori del C.I.S.S.A.C.A., agli operatori dei Servizi Sociali e Sanitari che hanno in carico gli utenti frequentanti il Centro, alle Associazioni dell’utenza, a eventuali Comitati di genitori e a tutte le persone indicate e preventivamente autorizzate dal C.I.S.S.A.C.A..
Art. 16 – SERVIZI, OBBLIGHI E ONERI A CARICO DELL’AGGIUDICATARIO
16.1 – Adempimenti inerenti allo svolgimento delle attività
L’Impresa aggiudicataria si dovrà impegnare a mantenere per tutta la durata dell'appalto di servizio i requisiti riferiti all'autorizzazione al funzionamento e all'accreditamento istituzionale delle strutture socio sanitarie. A tal fine, dovrà aver cura di verificare tutti gli adempimenti previsti, compresi quelli relativi:
• all'adozione del regolamento di servizio,
• all'adozione della carta dei servizi,
• programma di formazione e qualificazione del personale
• programma di sostegno psicologico per gli ospiti e per gli operatori
• sistema di integrazione con i servizi socio sanitari del territorio
• adozione di progetti individualizzati secondo quanto previsto dalla normativa
• adozione di sistemi di valutazione e verifica dell'attività
• adozione dei protocolli previsti
• ulteriori requisiti gestionali e organizzativi indicati nell’Allegato X - xxxxx 0/X xxxxx XXX Xxxxxxx Xxxxxxxx n° 25/2009
L'impresa aggiudicataria dovrà inoltre impegnarsi a:
a) trasmettere al C.I.S.S.A.C.A., prima dell’inizio della gestione, l’elenco dettagliato degli operatori che intende impiegare nel servizio, corredato delle seguenti indicazioni:
• data e luogo di nascita, residenza, stato civile
• titolo di studio posseduto
• esperienze lavorative nel settore
• eventuale iscrizione agli ordini professionali dove previsti
• corsi di qualificazione e/o perfezionamento e/o aggiornamento effettuati
• fotocopia della patente di guida (almeno di tipo B)
b) rispettare l’articolazione degli orari, degli operatori impegnati nel servizio nella forma della turnazione - tipo proposta nell’offerta progettuale;
c) rispettare nei confronti del personale impiegato nella gestione del servizio, che dovrà essere o socio lavoratore o dipendente assunto dall’Impresa aggiudicataria, tutte le norme contrattuali e gli obblighi previdenziali e assicurativi previsti dai CCNL in vigore, identificati in quelli approvati e siglati dalle XX.XX. maggiormente rappresentative a livello nazionale, anche per quanto riguarda le scadenze per la corresponsione della retribuzione. In particolare l’Impresa si impegna ad applicare condizioni normative e retributive non inferiori a quelle previste dal CCNL in vigore, rispettandone le rispettive decorrenze e applicando le eventuali norme di tutela previste per il protrarsi della “vacanza contrattuale”.
d) garantire azioni per scoraggiare l’eccessivo turn over degli operatori impegnati nel servizio e a incentivare coloro che garantiscono continuità del lavoro per l’intero periodo contrattuale;
Sono a carico dell’impresa aggiudicataria:
• la messa a disposizione di personale qualificato in numero sufficiente a garantire la corretta applicazione della normativa regionale vigente precedentemente richiamata;
• la tempestiva sostituzione del personale;
• il coordinamento del servizio;
• la supervisione, la formazione e l’aggiornamento del personale, da effettuarsi al di fuori degli orari di apertura del CDD;
• le riunioni periodiche di servizio (almeno quindicinali) da effettuarsi al di fuori degli orari di apertura del CDD;
• la gestione dei laboratori e dei rapporti di consulenza che eventualmente derivano dalle relative attività;
L’Impresa aggiudicataria si impegna a trasmettere semestralmente al Direttore dell’Area Tecnico Sociale una relazione sull’andamento tecnico della gestione del servizio - per la valutazione della produttività dell’intervento e dei risultati conseguiti – comprendente, inoltre, l’aggiornamento dell’elenco degli operatori in servizio nella struttura, i requisiti e i dati soggettivi precisi di ogni operatore utilizzato in sostituzione di operatori titolari assenti.
Il personale dell’aggiudicatario, per quanto di competenza, dovrà redigere la seguente documentazione:
• cartella di ogni utente contenente la documentazione anamnestica, gli eventuali dati sanitari, il progetto educativo con il piano di lavoro;
• programma periodico di attività con articolazioni giornaliere;
• registro presenze e infortuni del personale;
• rendicontazione mensile in ordine alla presenza dei ragazzi, articolata in base alla frequenza;
• ogni altro documento previsto per legge e richiesto dal C.I.S.S.A.C.A..
I progetti individuali relativi agli utenti saranno concordati e periodicamente verificati con il personale del C.I.S.S.A.C.A..
16.2 – Servizio di trasporto e di accompagnamento degli utenti del C.D.D.
L’impresa aggiudicataria dovrà provvedere all’organizzazione e alla gestione dell’accompagnamento dei soggetti che frequentano il C.D.D., sia per i tragitti dalle abitazioni al Centro Diurno e viceversa, sia per il raggiungimento delle sedi di svolgimento dei tirocini e delle attività esterne previste.
L’Impresa aggiudicataria potrà farsi carico direttamente dell’accompagnamento, ovvero tramite rapporto di collaborazione con altra Impresa in possesso dei requisiti e delle autorizzazioni necessarie previste dalla normativa vigente, oppure, per i trasporti effettuati nella città di Alessandria, tramite rapporto di collaborazione con l’Azienda “AMAG Mobilità” (ex ATM)
L’accompagnamento deve essere realizzato con automezzi di diversa capacità e dimensione, proporzionalmente al numero di utenti da trasportare, compresi mezzi dotati di sollevatore adatti al trasporto di persone non deambulanti ed essere in ogni caso facilmente accessibili agli utenti aventi difficoltà motorie. I mezzi devono assicurare funzionalità e sicurezza e garantire la massima accessibilità, adottando tutte le misure e i procedimenti che garantiscano la salvaguardia della vita e dell’incolumità degli utenti e del personale addetto al servizio.
Gli automezzi dovranno essere in ottime condizioni di efficienza, essere a norma di legge e in regola con le revisioni, nonché conformi alla vigente normativa in materia di circolazione stradale. Dovranno essere mantenuti in perfette condizioni di pulizia, sia all’interno che all’esterno, e identificabili attraverso idonei cartelli che specifichino la finalità del trasporto e la tipologia di utenza.
Ai fini conoscitivi, è necessario indicare nella proposta progettuale il tipo di mezzi utilizzati.
Gli accompagnatori dovranno essere dotati di apparecchio telefonico mobile al fine di poter comunicare eventuali variazioni improvvise di percorso.
Tale prestazione dovrà essere svolta in funzione degli orari e dei giorni di frequenza al C.D.D.. Dovranno essere garantiti un’adeguata sorveglianza e assistenza durante gli accompagnamenti e un adeguato aiuto nella salita e nella discesa dagli automezzi.
Gli utenti dovranno, salvo specifici casi che verranno segnalati, di volta in volta, essere prelevati alla porta dell’abitazione, accompagnati all’interno del Centro o ad altri luoghi di destinazione programmati senza mai essere lasciati privi di sorveglianza ed assistenza e, al ritorno al domicilio, dovranno essere affidati esclusivamente a parenti o ad altre persone autorizzate all’accoglienza a casa.
In caso di motivata e temporanea assenza degli operatori incaricati dell’accompagnamento, il medesimo dovrà comunque essere garantito.
Gli utenti risiedono in tutto il territorio del C.I.S.S.A.C.A., quindi tutti i 24 Comuni possono essere interessati. I percorsi potranno subire delle variazioni, essere prolungati o diminuiti, a seconda delle necessità che si presenteranno nel corso dell’appalto, in relazione a dimissioni, nuove ammissioni o variazioni delle modalità di frequenza dei soggetti fruitori.
A mero titolo esemplificativo, si riporta di seguito la tabella delle attuali percorrenze
Tabella trasporti per il CDD Xxxxxx Xxxxxxxxx
Zone | Numero Utenti | |
Quartieri di Alessandria | Alessandria XXXXXX (Xxxxxx) | 0 |
XXXXXXXXXXX XXXX (Xxxx – Galimberti, Valmadonna, San Xxxxxxx) | 7 | |
XXXXXXXXXXX XXX (Xxxxxx, Xxxxxxxxxxxxx) | 00 | |
EUROPISTA (Pista) | 6 | |
FRASCHETTA (Spinetta X.xx, Xxxxx Xxxxxx, X.Xxxxxxxx Xxxxxxx) | 0 | |
Comuni limitrofi | XXXX XXXX (Xxxxxx xx Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx) | 0 |
XXXX XXX (Xxxxxx di Xxxxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxx - Xxxx. Xxx Xxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx) | 0 | |
ZONA OVEST (Comuni di Solero, Fubine) | 2 |
16. 3 – Soggiorni di vacanza
In aggiunta agli interventi previsti e descritti nel presente capitolato, l’Impresa aggiudicataria dovrà impegnarsi a organizzare ed effettuare almeno un periodo di soggiorno-vacanza della durata di due settimane, nel periodo tra il 15 giugno e il 15 settembre di ogni anno, cioè approssimativamente nel periodo delle vacanze scolastiche estive, che coincide anche con il periodo della più bassa frequenza al C.D.D.. In ogni caso, fatta salva la garanzia del servizio per i soggetti che non possono partecipare ai soggiorni di vacanza e per le loro famiglie, l’impresa aggiudicataria ogni anno presenterà entro il 1° mag gio un programma delle attività
estive, proponendo anche iniziative originali e innovative, che possono eventualmente comportare una consistente diversificazione o riduzione delle attività tradizionalmente realizzate nell’ambito del C.C.D..
L’Impresa dovrà mettere a disposizione il personale educativo e assistenziale necessario per i soggiorni, mentre i costi alberghieri sono a carico degli utenti.
16.4 – Servizio di ristorazione
L’aggiudicatario dovrà provvedere al servizio di ristorazione (pasto di mezzogiorno e merenda pomeridiana) avvalendosi di ditte esterne e curandone il trasporto, la consegna e la somministrazione. L’impresa dovrà trasmettere al Consorzio le tabelle menù vistate dal competente servizio sanitario e dovrà rispettare la normativa vigente in materia.
16.5 – Servizio di pulizia
Sarà in capo all’impresa aggiudicataria l’erogazione del servizio di pulizia dei locali e delle pertinenze destinati alle attività del Centro Diurno Disabili (il servizio è attualmente fornito da una Cooperativa Sociale di Tipo B, pertanto diversa dall’attuale gestore del presidio). L’aggiudicatario sarà tenuto all’assunzione degli operatori al momento occupati in tale servizio.
16.6 – Beni di consumo
Sono a carico dell’aggiudicatario:
- il materiale di consumo, le attrezzature, le suppellettili e quant’altro sia necessario per la realizzazione dei laboratori e delle attività;
- la messa a disposizione della biancheria (tovaglie, asciugamani, ecc.), del materiale per l’igiene personale degli utenti, degli strumenti di protezione per il personale (DPI.);
16.7 – Utenze
Sono a carico dell’aggiudicatario:
- le spese per le seguenti utenze: luce – gas – acqua – riscaldamento. A seguito dell’aggiudicazione definitiva, la stazione appaltante richiederà all’aggiudicatario la volturazione delle utenze ove possibile, ovvero il rimborso delle spese sostenute/anticipate dall’Ente per la quota di competenza del nuovo gestore.
- le spese telefoniche e la connessione internet, relative all’espletamento dell’attività e all’organizzazione del servizio, nonché la volturazione del contratto internet, attualmente intestato al CISSACA, in uso presso il laboratorio di informatica;
16.8 – Manutenzioni ordinarie
Sono a carico dell’aggiudicatario:
- la manutenzione dell'impianto ascensore ubicato nella palazzina, nonché la manutenzione dell'impianto di riscaldamento della stessa.
- per quanto riguarda gli adempimenti relativi alla sicurezza, la manutenzione dell'impianto di rilevazione fumi, nonché i controlli semestrali e annuali e di messa a terra degli impianti elettrici.
- la manutenzione dell’area verde prospiciente i locali del piano rialzato, nonché dell’aiuola situata a lato dell’ingresso di via Xxx Xxxxxxxx;
- la manutenzione degli arredi e degli impianti. L’Impresa aggiudicataria è ritenuta responsabile dei danni diretti e indiretti alla struttura, a tutti gli arredi e agli elettrodomestici, causati da cattivo uso o negligente utilizzo da parte degli operatori e/o dagli ospiti. L’aggiudicatario si farà inoltre carico della sostituzione degli arredi in caso di danneggiamento, e pertanto il C.I.S.S.A.C.A. non potrà essere chiamato a esborsi finalizzati al ripristino degli stessi.
- la manutenzione dei dispositivi antincendio (in dotazione).
Si considerano interventi di manutenzione ordinaria anche quelli di disinfestazione, deblattizzazione, derattizzazione e simili, qualora si rendessero necessari.
Sarà cura dell'impresa aggiudicataria compilare il registro delle manutenzioni.
Per tutto quanto concerne gli interventi di manutenzione ordinaria, si fa riferimento alla Circolare del Presidente della Giunta Regionale n. 5/SG/URB del 27.04.1984.
L’Ufficio Economato dell’Ente opererà verifiche periodiche per la valutazione dello stato degli arredi, della struttura e delle manutenzioni, e, se del caso, inviterà l’Impresa aggiudicataria a eseguire nei tempi indicati dalla stazione appaltante tutte le manutenzioni e le opere che si renderanno necessarie; qualora l’Impresa non vi provveda, per ragioni di opportunità potrà effettuarsi il ripristino a cura del C.I.S.S.A.C.A. con imputazione della spesa all’Impresa aggiudicataria.
L’aggiudicatario dovrà inoltre dotarsi presso la sede del servizio di adeguati strumenti informatici per la rilevazione delle presenze e per l’attività inerente alla tenuta della documentazione e dell’archivio del servizio medesimo.
Art. 17 – ONERI A CARICO DEL C.I.S.S.A.C.A.
Il Consorzio si assume la manutenzione straordinaria dei locali e delle attrezzature messe a disposizione dell'impresa aggiudicataria (grandi elettrodomestici, ausili per persone con disabilità e altri eventuali dispositivi).
Prima dell’inizio delle prestazioni contrattuali sarà redatto verbale di consegna in contraddittorio tra le parti - nel quale saranno elencate le attrezzature di cui sopra. In particolare, nella stesura di tale verbale interverranno, per il C.I.S.S.A.C.A. il Responsabile dell’U.O. Economato/Provveditorato, e per la società aggiudicataria la persona individuata come consegnatario.
L’impresa aggiudicataria è tenuta a segnalare tempestivamente al Consorzio, per iscritto, via pec, ogni anomalia o cattivo funzionamento che possano richiedere interventi di competenza del Consorzio stesso.
Art. 18 – ASSUNZIONE DEL PERSONALE GIÀ ADDETTO ALL’APPALTO
Il soggetto aggiudicatario si impegna ad assumere nei modi e nelle condizioni previste dalle leggi vigenti il personale attualmente impiegato nei servizi socio- assistenziali ed educativi erogati all'interno del presidio, nonché il personale al momento occupato nel servizio di pulizia, come già specificato all’art. 16.5.
Art. 19 – SUPERVISIONE E FORMAZIONE DEL PERSONALE
Le strutture a carattere socio-educativo adottano la supervisione come metodologia di lavoro. Tale attività di supporto costante agli operatori deve essere svolta esclusivamente da parte di figura specialistica, ovvero da un formatore con comprovata esperienza nel settore specifico, e sarà finalizzata a:
• favorire e guidare la riflessione e la rielaborazione degli operatori in merito alle tematiche riguardanti i singoli utenti, le dinamiche del gruppo, la qualità delle relazioni interne alla struttura;
• mantenere costante l’attenzione sugli strumenti professionali, affinandoli;
• garantire una forma di costante autoaggiornamento e di scambio reciproco di notizie fra gli operatori, anche attraverso il ripensamento critico degli “atti educativi”;
• prevenire il burn out dell’operatore, fornendo gli opportuni sostegni per un lavoro che emotivamente raggiunge livelli di coinvolgimento estremamente profondi e impegnativi, sia soggettivamente che professionalmente.
Oltre alla supervisione l’Impresa aggiudicataria dovrà impegnarsi a garantire una adeguata e continua formazione degli operatori e il costante aggiornamento tematico e professionale, i quali costituiscono un nodo irrinunciabile per gestire un servizio che vive la necessità di una continua evoluzione qualitativa.
Ogni impresa concorrente dovrà specificare nella propria offerta progettuale la soglia minima di ore per l’attività di formazione/supervisione, precisando quali figure professionali esterne al servizio intende impiegare per tale supporto tecnico, che dovrà comunque essere gestito in modo significativo e con sufficiente garanzia di continuità dell’intervento.
L’eventuale partecipazione di operatori del C.I.S.S.A.C.A. ad attività formativa predisposta dalla ditta aggiudicataria nell’ambito della gestione del C.D.D. sarà a titolo gratuito e concordata tra le parti nei programmi e nelle modalità.
Nell’ambito dell’attività formativa del proprio personale il C.I.S.S.A.C.A., qualora lo ritenga necessario, può garantire la partecipazione a titolo gratuito degli operatori dell’aggiudicatario a corsi di aggiornamento, concordando di volta in volta modalità e criteri di frequenza.
I relativi oneri sono a carico dell’impresa aggiudicataria.
Art. 20 – GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, TIROCINANTI, VOLONTARI
L’aggiudicatario può inserire nel servizio volontari, giovani in servizio civile nazionale e allievi frequentanti corsi di formazione riconosciuti da Enti Pubblici per le figure professionali delle stesse qualifiche di quelle operanti nel servizio in oggetto, a scopo di tirocinio o di stage.
Tali inserimenti sono comunque effettuati, previa autorizzazione del C.I.S.S.A.C.A., in misura aggiuntiva all’organico previsto, e purché in regola con le assicurazioni, le prescrizioni sanitarie e gli adempimenti previsti dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i..
ART. 21 - SERVIZI COMPLEMENTARI ED ESTENSIONE DELL’APPALTO
E’ facoltà del CISSACA richiedere, in corso di appalto, l’effettuazione di servizi complementari non compresi nel progetto iniziale né nel contratto iniziale, che, a seguito di circostanze impreviste, siano diventati necessari all’esecuzione del servizio oggetto del progetto o del contratto iniziale, nei limiti del 50% (a discrezione dell’Ente) dell’importo del contratto iniziale, in applicazione a quanto disposto dall’art. 63, comma 5, del D. Lgs. 50/2016.
E’ altresì facoltà dell’Ente appaltante, sulla base della propria disponibilità finanziaria, richiedere in corso di appalto l’effettuazione di minori o maggiori o nuove prestazioni, fino alla concorrenza di 1/5 dell’importo contrattuale, alle medesime condizioni di aggiudicazione concordate nel contratto.
ART. 22 – SOPRALLUOGO E INVENTARIO
E’ obbligatorio il sopralluogo da parte delle Imprese concorrenti presso il Centro Diurno Disabili “Xxxxxx Xxxxxxxxx” per l’effettuazione dei necessari rilievi tecnici che saranno ritenuti indispensabili per la redazione del progetto e per la valutazione di tutti gli oneri previsti dal presente capitolato.
All’inizio della gestione, il C.I.S.S.A.C.A. consegnerà al soggetto aggiudicatario l’inventario dei beni assegnati in uso. Detti beni dovranno essere riconsegnati al termine della gestione nelle condizioni estetico – funzionali con cui sono stati ricevuti, salvo il normale deterioramento dovuto al corretto uso.
CAPO III – NORME DI SICUREZZA
ART. 23 – SICUREZZA
L’Impresa aggiudicataria assume ai fini del presente capitolato, in via diretta ed esclusiva, nei confronti del CISSACA e/o dei terzi comunque definiti la funzione, il
ruolo e la responsabilità di Datore di Lavoro e deve porre in essere nei confronti dei propri dipendenti, degli ospiti e dei frequentatori, tutti gli adempimenti dovuti in forza delle normative disposte a tutela della sicurezza ed igiene del lavoro e dirette alla prevenzione degli infortuni e malattie professionali, attenendosi a quanto previsto dalle normative di settore e dal presente capitolato.
In particolare, l’Impresa aggiudicataria dovrà:
• redigere il documento di valutazione dei rischi sulla base delle informazioni fornite dal C.I.S.S.A.C.A. ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.;
• predisporre il piano di gestione delle emergenze;
• tenere il registro dei controlli periodici antincendio;
• indicare in sede di offerta economica i costi relativi alla sicurezza del lavoro afferenti all’esercizio dell’attività oggetto dell’appalto di cui al presente capitolato, che restano a carico dell’impresa. Detti costi devono risultare congrui rispetto all’entità e alle caratteristiche dei servizi e delle forniture.
Il documento di valutazione dei rischi e il piano di gestione delle emergenze ed evacuazione devono essere trasmessi in copia al CISSACA.
L’Impresa aggiudicataria dovrà inoltre provvedere all’adeguata informazione, formazione e addestramento del personale, compresa la formazione dei dirigenti e dei preposti, conformemente a quanto disposto negli art. 36 e 37 del D.Lgs. n. 81/08 e all’accordo della Conferenza permanente Stato Regioni del 21/12/2011 e s.m.i.
Gli obblighi formativi si estendono alla prevenzione incendi (attività a rischio incendio medio) ai sensi del DM 10 marzo 1998 e al primo soccorso, e in particolare al personale addetto alla gestione delle emergenze ed evacuazione.
La Ditta è tenuta ad assicurare il personale addetto contro gli infortuni e si obbliga a far osservare le norme antinfortunistiche al fine della prevenzione e a dotarlo di tutti i dispositivi di protezione individuale necessari, in conformità alla vigente normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Le eventuali attrezzature di lavoro eventualmente utilizzate dovranno essere conformi alle norme vigenti e marcate CE. L’inosservanza delle leggi in materia di lavoro, sicurezza e di tutela dell’ambiente di cui al presente articolo, determinano, senza alcuna formalità, la risoluzione del contratto.
ART. 24 – SQUADRA ANTINCENDIO E CERTIFICATO PREVENZIONE INCENDI
L’Impresa aggiudicataria deve assicurare la presenza costante di personale (almeno due addetti per piano) durante l’attività del Centro, con specifica formazione di addetto antincendio, conseguita con la partecipazione a un corso di formazione per attività a rischio incendio medio, secondo quanto riportato nell’allegato IX al D.M.
10.03.98 e s.m.i.. Gli addetti devono essere in possesso di attestato di idoneità tecnica di cui alla Legge n. 609/96 rilasciato dai Vigili del Fuoco.
Per quanto riguarda il Certificato Prevenzione Incendi (CPI) l'Ente appaltante è in attesa della relativa acquisizione, a seguito del rilascio a cura dei VV. FF..
Al fine della conservazione della validità del CPI, sarà obbligo dell'impresa aggiudicataria garantire il perfetto funzionamento delle attrezzature antincendio (quali gli estintori, porte rei e uscite di emergenza), nonché la periodica compilazione del libretto/registro di manutenzione delle stesse.
A seguito dell’aggiudicazione definitiva, la stazione appaltante richiederà all’aggiudicatario il rimborso delle spese sostenute/anticipate dall’Ente per gli adempimenti relativi alla validità del CPI in capo al nuovo gestore.
ART. 25 – ISTRUZIONI DI SICUREZZA
L’Impresa aggiudicataria deve controllare, verificare ed eventualmente adeguare, sentito il parere del committente, la cartellonistica di sicurezza e le planimetrie di sicurezza.
Nei locali in cui hanno accesso ospiti e visitatori devono essere esposte precise istruzioni indicanti il comportamento in caso d’incendio. Le istruzioni devono essere accompagnate da una planimetria semplificata del piano, che indichi schematicamente la posizione del locale rispetto alle vie d’esodo, alle scale e alle uscite. Le istruzioni devono richiamare il divieto di usare l’ascensore in caso d’incendio ed eventuali altri divieti e/o prescrizioni previsti da espresse norme di legge e/o regolamenti.
ART. 26 – DUVRI
Per quanto concerne la predisposizione del documento unico di valutazione dei rischi interferenti (DUVRI) e la determinazione dei costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dall’interferenza delle lavorazioni, si dà atto che nell’ambito del presente appalto si escludono interferenze fra committente e appaltatore trattandosi di affidamento integrale della gestione del Centro Diurno Disabili.
L’importo degli oneri relativi alla sicurezza, pertanto, è pari a 0.
CAPO IV – LAVORI DELLA COMMISSIONE TECNICA
ART. 27 - CRITERI DI VALUTAZIONE E ATTRIBUZIONE PUNTEGGI ALL’OFFERTA TECNICO-GESTIONALE
La procedura prescelta per l’affidamento del servizio è quella della procedura aperta. Il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi ai sensi degli artt. 95, commi 2 e 3 del Codice dei contratti.
I concorrenti dovranno presentare un progetto che sarà valutato in relazione ai requisiti di qualità e prezzo.
L’aggiudicazione avverrà per l’intero servizio e a favore dell’offerta che abbia ottenuto il punteggio complessivamente più alto.
Si procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta, purché
ritenuta valida e congrua, nel rispetto del Codice dei Contratti e di quanto previsto dal presente Capitolato.
Dopo lo svolgimento della seduta pubblica per l’ammissibilità delle offerte, in successive sedute riservate la Commissione tecnica esaminerà il contenuto delle buste “B - Offerta tecnico-gestionale” presentate dai concorrenti non esclusi, attribuendo i punteggi secondo quanto di seguito stabilito.
Il punteggio massimo attribuibile all’“offerta tecnico-gestionale” è complessivamente di punti 70/100, così come suddiviso in base ai criteri e sub- criteri di valutazione di seguito specificati in tabella.
Non saranno considerate idonee e saranno pertanto escluse dalla prosecuzione della gara le offerte dei concorrenti che non avranno raggiunto, in riferimento all’Offerta tecnico-gestionale, il punteggio minimo di punti 49/100.
Codice | CRITERIO/sub-criterio | max punti | MAX PUNTI |
1 | PROGETTO E ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI | 50 | |
1.1 | Metodologia di lavoro | 25 | |
1.2 | Organizzazione dei servizi | 15 | |
1.3 | Formazione e supervisione del personale | 10 | |
2 | SISTEMA DI MONITORAGGIO E DI CONTROLLO DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI | 11 | |
2.1 | Controllo interno delle prestazioni erogate | 5 | |
2.2 | Valutazione qualità percepita dall’ospite | 6 | |
3 | EVENTUALI PROPOSTE MIGLIORATIVE | 9 | |
3.1 | Proposte di interventi aggiuntivi e di miglioramenti organizzativi | 9 | |
TOTALE PUNTI A DISPOSIZIONE | 70 |
Il punteggio per i criteri e i sub-criteri sopra evidenziati sarà attribuito come di seguito dettagliato.
CRITERIO 1 | PROGETTO E ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI | MAX PUNTI 50 |
In tale sezione dovrà essere esposta una relazione costituita al massimo di 20 facciate, divisa in tre parti, che illustri gli aspetti di cui ai seguenti sub-criteri.
Sub-criterio 1.1 | Metodologia di lavoro | Max punti 25 |
In tale sezione dovranno essere descritte dettagliatamente le caratteristiche dei servizi offerti, con particolare riguardo agli elementi di valutazione di seguito precisati:
a) modalità di programmazione e organizzazione del lavoro, organizzazione della giornata-tipo
b) modalità di presa in carico dell’ospite, flessibilità e individualizzazione dell’intervento
c) modalità di coinvolgimento dei familiari
d) modalità di redazione, verifica e aggiornamento del progetto individualizzato
e) ulteriori prestazioni/soluzioni tecniche in grado di migliorare la qualità della vita degli ospiti.
La Commissione di gara valuterà il progetto presentato da ciascun concorrente, attribuendo fino a un massimo di 5 (cinque) punti a ciascuno dei cinque elementi di valutazione sopra elencati, a seconda del relativo giudizio, come da tabella seguente:
giudizio | assente | insufficiente | sufficiente | discreto | buono | ottimo |
punteggio | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
Sub-criterio 1.2 | Organizzazione dei servizi | Max punti 15 |
Nella sezione in questione dovranno essere esposte:
a) le modalità di relazione e collaborazione con il Committente e con i servizi sanitari e sociali del territorio;
b) il lavoro in équipe con il personale, l’articolazione degli interventi, esplicitando, in relazione ai diversi momenti, l’entità e l’organizzazione delle risorse professionali utilizzate;
c) le modalità e la garanzia di sostituzione del personale per eventi programmabili (quali ad esempio ferie e permessi) e per eventi non programmabili (malattia, maternità), nonché le modalità di coordinamento tecnico-organizzativo del servizio e la garanzia di sostituzione del coordinatore per eventi programmabili e per eventi non programmabili.
La Commissione di gara valuterà il progetto presentato da ciascun concorrente, attribuendo fino a un massimo di 5 (cinque) punti a ciascuno dei tre elementi di valutazione sopra elencati, a seconda del relativo giudizio, come da tabella seguente:
giudizio | assente | insufficiente | sufficiente | discreto | buono | ottimo |
punteggio | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
Sub-criterio 1.3 | Formazione e supervisione del personale | Max punti 10 |
a) le modalità di gestione e supervisione del personale
b) il programma o piano annuale di qualificazione del personale in funzione del servizio.
La Commissione di gara valuterà l’organizzazione dei servizi presentata da ciascun concorrente, attribuendo fino a un massimo di 5 (cinque) punti a ciascuno dei due elementi di valutazione sopra elencati, a seconda del relativo giudizio, come da tabella seguente:
giudizio | assente | insufficiente | sufficiente | discreto | buono | ottimo |
punteggio | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
CRITERIO 2 | SISTEMA DI MONITORAGGIO E DI CONTROLLO DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI | MAX PUNTI 11 |
In tale sezione dovrà essere esposta una relazione costituita al massimo di 5 facciate, divisa in due parti, che illustri gli aspetti di cui ai seguenti sub-criteri.
Sub-criterio 2.1 | Controllo interno delle prestazioni erogate | Max punti 5 |
In tale sezione dovranno essere descritti dettagliatamente:
a) i criteri, i metodi e le tecniche scelti per il controllo interno della qualità e per la valutazione dei risultati raggiunti nei confronti del committente, degli ospiti e dei suoi familiari;
La Commissione di gara valuterà le proposte presentate da ciascun concorrente, attribuendo fino a un massimo di 5 (cinque) punti per tale elemento di valutazione, a seconda del relativo giudizio, come da tabella seguente:
giudizio | assente | insufficiente | sufficiente | discreto | buono | ottimo |
punteggio | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
Sub-criterio 2.2 | Valutazione qualità percepita dall’utente | Max punti 6 |
Nella sezione in questione dovranno essere descritti:
a) i criteri, i metodi e le tecniche scelti per la valutazione della qualità percepita
dall’utenza
b) le modalità di restituzione della valutazione della qualità alla Stazione appaltante e proposte per il miglioramento dei risultati.
La Commissione di gara valuterà le proposte presentate da ciascun concorrente, attribuendo fino a un massimo di 3 (tre) punti a ciascuno dei due elementi di valutazione sopra elencati, a seconda del relativo giudizio, come da tabella seguente:
giudizio | assente | insufficiente | sufficiente | discreto | buono | ottimo |
punteggio | 0 | 1 | 1,50 | 2 | 2,50 | 3 |
CRITERIO 3 | EVENTUALI PROPOSTE AGGIUNTIVE E MIGLIORAMENTI ORGANIZZATIVI OFFERTI | MAX PUNTI 9 |
In tale sezione dovrà essere esposta una relazione costituita al massimo di 5 facciate che illustri gli aspetti di cui al sub-criterio seguente.
Sub-criterio 3.1 | Proposte di interventi aggiuntivi e di miglioramenti organizzativi | Max punti 9 |
In questa sezione dovrà essere descritta dettagliatamente la capacità documentata di fornire, oltre gli standard minimi richiesti:
a) incrementi quantitativi delle prestazioni fondamentali;
b) organizzazione di laboratori innovativi - oltre alle ordinarie attività - che stimolino le capacità cognitive e sociali degli ospiti;
Al fine di consentire l’attribuzione del punteggio, il concorrente dovrà specificare che i costi relativi alle proposte di interventi aggiuntivi e di miglioramenti organizzativi sono a proprio carico.
La Commissione di gara valuterà il progetto presentato da ciascun concorrente, attribuendo fino a un massimo di 4 (quattro) punti all’elemento di valutazione di cui alla lettera a), a seconda del relativo giudizio, come da tabella seguente:
giudizio | assente | insufficiente | Sufficiente | discreto | buono | ottimo |
punteggio | 0 | 1 | 2 | 2,50 | 3 | 4 |
La Commissione di gara valuterà il progetto presentato da ciascun concorrente, attribuendo fino a un massimo di 5 (cinque) punti all’elemento di valutazione di cui alla lettera b), a seconda del relativo giudizio, come da tabella seguente:
giudizio | assente | insufficiente | Sufficiente | discreto | buono | ottimo |
punteggio | 0 | 1 | 2,50 | 3,50 | 4 | 5 |
Si precisa che i progetti non dovranno superare le 30 facciate dattiloscritte. Ogni facciata, che dovrà essere in formato A4 e scritta con carattere Arial 12 o con carattere di dimensioni corrispondenti, potrà contenere al massimo 52 righe.
La modulistica richiesta a corredo del progetto non rientra nelle 30 facciate previste,
e deve essere riferita esclusivamente alle seguenti informazioni:
-Protocolli di cui alla DGR 25 – 12129 del 2009, allegato B) - punto 8/D
- Menù stagionali
-Elenco e curricula del personale
- Elenco e curricula dei formatori
Non sarà tenuta in considerazione la modulistica adottata per la valutazione della qualità, in quanto è sufficiente il possesso della certificazione di qualità aziendale, rilasciata dagli enti accreditati, conforme alle norme europee della serie UNI EN ISO 9001:2015.
I prospetti esemplificativi dei turni del personale devono essere riportati nel testo dell’Offerta tecnico-gestionale, nella sezione “Organizzazione dei servizi”.
CAPO V - CONTRATTO
ART. 28 - CERTIFICAZIONI, CAUZIONE DEFINITIVA E COPERTURE ASSICURATIVE
Il Consorzio potrà dare avvio all’esecuzione del servizio anche in pendenza della stipula del contratto.
Per la sottoscrizione del contratto il soggetto aggiudicatario, entro il termine indicato dall’Ente committente, dovrà far pervenire la seguente documentazione:
a. Documentazione necessaria ai fini delle verifiche previste ai sensi del D.Lgs. 159/2011, come modificato dal D. Lgs. 218/2012 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione);
b. Garanzia definitiva da prestarsi con le seguenti modalità:
a garanzia del rispetto delle condizioni contrattuali e della buona esecuzione del servizio, l’impresa dovrà presentare, una cauzione costituita nei modi e nelle forme di cui all’art. 103 del d.lgs. 18 aprile 2016 n. 50, pari al 10% dell’importo contrattuale. Tale cauzione sarà restituita soltanto al termine del contratto e dopo aver liquidato ogni ragione contabile.
La mancata costituzione della cauzione definitiva determinerà la revoca dell’affidamento, l’acquisizione della cauzione provvisoria e l’affidamento del servizio al concorrente che segue in graduatoria.
L’operatore economico concorrente, che intende usufruire del beneficio della
riduzione del 50% della cauzione definitiva - prevista dall’articolo 93, comma 7, del Codice dei contratti - deve inoltre segnalare detto intendimento in sede di offerta, unitamente alla produzione della certificazione di qualità aziendale, rilasciata da enti accreditati, conforme alle norme europee della serie UNI EN ISO 9001:2015 (in originale o, in alternativa, in copia autenticata (nella forma della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà).
In caso di RTI/Consorzi, sia costituti che costituendi, la riduzione della garanzia è riconosciuta solo nel caso in cui tutte le imprese partecipanti al raggruppamento risultino certificate in merito alla qualità aziendale.
c. Polizze assicurative
L’appaltatore si impegna ad adottare, nell’esecuzione dei servizi, tutti gli accorgimenti, cautele e provvidenze necessarie atte a garantire la sicurezza e l’incolumità degli ospiti, del proprio personale, e di terzi, nonché gli accorgimenti necessari a evitare danni ai beni pubblici e privati, nel pieno rispetto delle vigenti norme in materia di prevenzione degli infortuni di igiene del lavoro, con particolare riferimento al D.Lgs. 9.04.2008, n. 81 e s.m.i..
Per tale motivo, a maggiore garanzia, l’appaltatore dovrà stipulare apposito contratto assicurativo di responsabilità civile terzi che dovrà contenere le seguenti clausole:
-Massimale unico euro 2.000.000,00 per una durata pari a quella dell’appalto
-La società di assicurazioni si obbliga a tenere indenne il contraente/assicurato di quanto questi sia tenuto a pagare, quale civilmente responsabile, ai sensi di legge e dei regolamenti pubblici a titolo di risarcimento (capitale, interessi e spese) per danni involontariamente cagionati a terzi per morte, lesioni personali e danneggiamenti a cose in conseguenza di un fatto accidentale verificatosi in relazione:
1) ai rischi derivanti dall’attività per la quale è stata stipulata l’assicurazione (gestore di strutture socio-sanitarie semi-residenziali);
2) alla qualità di proprietario/comodatario/locatario o detentore di fabbricati e dei relativi impianti fissi nei quali l’attività si svolge.
Nel caso in cui l’aggiudicatario sia un R.T.I. o un Consorzio, il Contraente/Assicurato della polizza assicurativa dovrà essere l’R.T.I. o il Consorzio.
L’impresa provvederà infine a stipulare polizze assicurative a copertura dei rischi civili e di infortunio degli utenti in carico al servizio con un massimale pari a € 100.000,00 per utente.
d. Atto costitutivo in caso di RTI/Consorzio non ancora costituito
Decorsi 35 (trentacinque) giorni dalla data della comunicazione di aggiudicazione definitiva, ed entro il termine di 60 (sessanta) giorni decorrenti dalla medesima data - salvo quanto previsto all’art. 32, commi 8 e 11, del D.Lgs. 50/2016 - l’Ente stipulerà con l’aggiudicatario un Contratto opportunamente integrato con le clausole presenti nell’Offerta Economica presentata dallo stesso e conforme al Capitolato d’Appalto..
Ai sensi dell’art. 32, comma 14, del D.Lgs. n. 50/2016, il contratto sarà stipulato in forma pubblica amministrativa – a cura dell’Ufficiale rogante della stazione appaltante - e in modalità elettronica.
ART. 29 - DIRETTORE DELL’ESECUZIONE DEL CONTRATTO
Ai sensi dell’art. 111, comma 2, del D.Lgs. 18 aprile 2016 n. 50, il Direttore dell’esecuzione del contratto, individuato nella persona del Responsabile Unico del Procedimento, provvederà al coordinamento, alla direzione e al controllo tecnico- contabile di quanto previsto nel contratto, assicurandone la regolare attuazione.
L’Appaltatore è tenuto a conformarsi a tutte le direttive dallo stesso impartite nel corso dell’appalto, nei tempi e modi che saranno definiti negli atti adottati dall’Ente.
ART. 30 - MODALITÀ DI FATTURAZIONE
L’appaltatore dovrà produrre idonea fatturazione mensile, il cui importo sarà determinato da una retta giornaliera moltiplicata per le effettive presenze degli ospiti nel presidio.
La fatturazione mensile deve essere inviata in formato elettronico e corredata della rendicontazione dell’attività, utilizzando modalità concordate con l’Amministrazione. Il mancato invio anche di una sola parte della documentazione rende le fatture non ricevibili.
ART. 31 - TEMPI DI PAGAMENTO
La liquidazione delle fatture avverrà entro il termine di 60 giorni dal ricevimento delle stesse.
L’eventuale ritardo nel pagamento delle fatture per cause di forza maggiore, non potrà dare titolo all’Impresa per la richiesta di interessi di mora.
Il suddetto termine è interrotto qualora sopraggiungano richieste di chiarimenti da parte dell’Ente al soggetto aggiudicatario. La liquidazione è subordinata alla rendicontazione delle prestazioni.
Il Consorzio procederà al pagamento solo dopo avere accertato la regolarità contributiva presso gli appositi istituti mediante la richiesta del DURC. Pertanto, durante il periodo necessario ad acquisire la certificazione di regolarità contributiva, i termini di pagamento sono sospesi.
In caso di DURC irregolare trovano applicazione le disposizioni di cui all’art. 30, comma 5, del d.lgs. 18 aprile 2016 n. 50.
Il Consorzio declina ogni responsabilità per ritardati pagamenti dovuti al verificarsi di uno dei seguenti casi:
− omessa indicazione in fattura dei riferimenti relativi all’istituto di credito, coordinate bancarie e relativi allegati sopra citati;
− DURC irregolare.
ART. 32 - ADEMPIMENTI DEGLI OBBLIGHI DI TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI
La Ditta aggiudicataria assume a proprio carico tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art. 3 della L. 13.08.2010, n. 136 s.m.i., obbligandosi a comunicare ogni modifica relativa a tali dati al C.I.S.S.A.C.A..
Tutti i pagamenti a favore della ditta aggiudicataria devono essere effettuati mediante versamento sul conto corrente dedicato, ai sensi dell’art. 3 L. 13.08.2010, n. 136 s.m.i.- che verrà tempestivamente comunicato al C.I.S.S.A.C.A. contestualmente al nominativo delle persone delegate a operare su tale conto, dando indicazione del ruolo e dei poteri di ciascuno di essi, e provvedendo a fornire una copia di un documento di riconoscimento in corso di validità.
Ai sensi del comma 9 bis dell’art. 3 della L. 136/2010 e s.m.i., per le transazioni relative al contratto derivante dal presente appalto, il mancato utilizzo del bonifico bancario o postale, ovvero di altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni, costituisce espressamente causa di risoluzione.
ART. 33 – RISOLUZIONE DEL CONTRATTO E CLAUSOLA RISOLUTIVA ESPRESSA
Il contratto si risolve previo provvedimento motivato e comunicazione dell’inizio del procedimento stesso.
Oltre a quanto genericamente previsto dall’art. 1453 del c.c. per i casi di inadempimento alle obbligazioni contrattuali, e dall’art. 108 del D.Lgs. 50/2016, la Stazione appaltante può risolvere il contratto:
a. in caso di continue ripetute negligenze nell’esecuzione delle prescrizioni contenute nel Contratto e nel presente Capitolato;
b. per false dichiarazioni o fatturazioni, per gravi inadempienze o frode, tali da giustificare l’immediata risoluzione del contratto;
c. nel caso in cui l’aggiudicatario non si attenga a quanto indicato nel Progetto Tecnico presentato in sede di offerta e valutato dalla Commissione di gara ai fini dell’ aggiudicazione;
d. in caso di cessione del contratto, di cessazione dell’attività, oppure, nel caso di concordato preventivo, di fallimento o di atti di sequestro o di pignoramento a carico dell’ aggiudicatario;
e. per esigenze di interesse pubblico specificate nel provvedimento di risoluzione;
f. inadempienze rilevate nel trattamento economico e previdenziale degli operatori.
Nei casi previsti alle lettere a), b), c) del presente articolo, l’appaltatore, oltre a incorrere nella immediata perdita del deposito cauzionale a titolo di penale, sarà tenuto al completo risarcimento di tutti i danni diretti e indiretti e al rimborso delle maggiori spese che l’Amministrazione dovrà sopportare per il rimanente periodo contrattuale a seguito dell’ affidamento del servizio ad altro soggetto.
In caso di risoluzione del contratto, ai sensi dell’art. 110 del D.Lgs. 50/2016, sono interpellati progressivamente i soggetti che hanno partecipato all'originaria procedura di gara, risultanti dalla relativa graduatoria, al fine di stipulare un nuovo contratto per
l'affidamento del completamento del servizio. Si procede all'interpello a partire dal soggetto che ha formulato la prima migliore offerta, escluso l'originario aggiudicatario. Il nuovo affidamento avviene alle medesime condizioni già proposte dall’aggiudicatario originario in sede di offerta.
ART. 34 – RECESSO
La stazione appaltante può recedere dal contratto qualora intervengano trasformazioni di natura tecnico-organizzativa rilevanti ai fini e agli scopi del servizio appaltato. Potrà altresì recedere dal contratto per motivi di interesse pubblico e negli altri casi previsti dal Codice Civile. In entrambi i casi, fermo restando il diritto dell’appaltatore al pagamento delle prestazioni già rese, nessun indennizzo è dovuto allo stesso.
ll committente può recedere dal contratto, anche se è stata iniziata la prestazione del servizio, purché tenga indenne l’appaltatore delle spese sostenute, dei lavori eseguiti e del mancato guadagno.
ART. 35 - CLAUSOLA LIMITATIVA DELLA PROPONIBILITÀ DI ECCEZIONI
Il soggetto contraente non può opporre, ex art. 1462 c.c., eccezioni al fine di evitare o ritardare la prestazione dovuta e disciplinata dal presente capitolato.
Tutte le riserve che l’aggiudicatario intende formulare a qualsiasi titolo devono essere avanzate mediante comunicazione scritta al C.I.S.S.A.C.A. e documentate con l’analisi dettagliata delle somme di cui ritiene avere diritto.
Detta comunicazione dovrà essere fatta entro il termine di 15 giorni dalla emissione del documento contabile relativo al periodo al quale si riferisce la riserva.
Non esplicando le sue riserve nei modi e termini sopra indicati l’appaltatore decade dal diritto di fare valere le riserve stesse. Le riserve che siano state presentate nei modi e nei termini sopra indicati saranno prese in esame dall’Amministrazione che emanerà gli opportuni provvedimenti.
ART. 36 – INTERRUZIONE DEL SERVIZIO
Poiché le funzioni previste dal presente capitolato investono, ai sensi della vigente legislazione, l’ambito dei servizi pubblici essenziali, l’appaltatore s’impegna ad assicurare la continuità del servizio sulla base delle norme che regolamentano la materia.
L’appaltatore, nel caso di impossibilità a prestare il servizio, dovuta a scioperi del personale dipendente si impegna a darne comunicazione scritta all’Amministrazione nei termini di preavviso previsti dall’art. 2 della L. 146/90 e s.m.i., e si impegna comunque ad assicurare un servizio sostitutivo di emergenza concordato con il C.I.S.S.A.C.A..
Qualora l’appaltatore agisca in difformità delle disposizioni di legge o del presente capitolato regolanti la materia, per ogni giorno di sospensione del servizio effettuato in violazione delle norme, sarà applicata una penale pari al 20% dell’importo totale delle prestazioni non erogate.
ART. 37 – INADEMPIENZE E PENALITA’.
Nel caso di gravi e persistenti inadempienze nella gestione del servizio, compresa l’impossibilità a garantirne il regolare e corretto svolgimento, l’Amministrazione ha facoltà di risolvere il contratto “ipso facto” e “de jure”, mediante semplice dichiarazione stragiudiziale intimata a mezzo raccomandata A.R., incamerando la cauzione definitiva a titolo di penale e di indennizzo, fatto salvo l’accertamento dei maggiori danni.
In casi meno gravi il C.I.S.S.A.C.A. si riserva comunque la facoltà di risoluzione del contratto con le modalità suindicate quando, dopo aver intimato almeno due volte all’aggiudicatario, a mezzo di raccomandata A.R. o tramite PEC, una più puntuale osservanza degli obblighi di contratto, questi ricada nuovamente nelle irregolarità contestategli o non abbia prodotto controdeduzioni accettate, se richieste.
In caso di negligenze o inadempienze (riguardanti per es. assenze saltuarie di operatori o ritardi nelle comunicazioni dovute ecc.) l’Amministrazione procederà all’immediata contestazione formale dei fatti rilevati, invitando l’aggiudicatario a formulare le proprie controdeduzioni entro dieci giorni, e successivamente il Consorzio adotterà la decisione definitiva entro 15 giorni dal ricevimento della nota dell’Impresa.
Nel caso in cui entro il suddetto termine di dieci giorni non pervengano elementi idonei a giustificare le inadempienze contestate si disporrà, a titolo di penale, la riduzione del compenso globale mensile da un minimo del 5% a un massimo del 15% della somma prevista.
La suddetta penale è pertanto da intendersi complessivamente riferita a uno o a più motivi.
Gli importi addebitati a titolo di penale o per il risarcimento di danni e spese saranno recuperati mediante ritenuta diretta sui corrispettivi maturati e in caso di insufficienza attingendo alla cauzione definitiva che dovrà essere immediatamente ricostituita a cura della ditta appaltatrice nella sua integrità pena la risoluzione del contratto.
Nel caso di gravi e persistenti carenze nell’effettuazione dei servizi, l’Amministrazione, per garantirne la continuità, potrà farli effettuare da altri, a carico dell’aggiudicatario stesso, fatto salvo, in ogni caso, quanto previsto nel presente articolo.
ART. 38 – SPESE INERENTI ALL’APPALTO
Con l’aggiudicatario sarà stipulato apposito contratto, in forma pubblica amministrativa e in modalità elettronica, entro il termine di sessanta giorni dall’efficacia dell’aggiudicazione definitiva, fatto salvo l’esercizio dei poteri di autotutela nei casi consentiti dalla norme vigenti, nonché l’eventuale differimento espressamente concordato con l’aggiudicatario.
Tutte le spese contrattuali sono a carico dell’aggiudicatario.
Come disposto nel Disciplinare di gara, entro il termine di 60 giorni
dall’aggiudicazione l’Appaltatore ha l’obbligo di corrispondere al C.I.S.S.A.C.A. le spese relative alla pubblicazione del bando di gara e dell’avviso di aggiudicazione pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e su due dei principali quotidiani, uno a diffusione nazionale e uno a diffusione locale, in applicazione di quanto disposto dall’art. 216, comma 11, del D.Lgs. 50/2016, (comma modificato dall’art. 9, comma 4, decreto-legge 244 del 2016)
ART. 39 - SUBAPPALTO
È fatto assoluto divieto all’aggiudicatario di cedere totalmente o parzialmente a terzi il contratto vantato nei confronti dell’Amministrazione.
È vietato all’aggiudicatario affidare in subappalto l’esecuzione di tutta o di parte delle prestazioni di servizi oggetto del contratto, salvo quanto previsto dall’art. 105 del D.Lgs. 50/2016 e ferma restando la responsabilità dell’appaltatore nei confronti del committente per l’esecuzione del servizio.
L’affidamento in subappalto, al di fuori delle procedure previste dalla normativa sopra citata, fa sorgere nell’Amministrazione il diritto a recedere dal contratto, senza ricorso ad atti giudiziali, con incameramento della cauzione e fatto salvo il risarcimento dei danni.
ART. 40 - CESSIONE DEL CREDITO
Ai sensi dell’articolo 1260 comma 2 del codice civile, è esclusa qualunque cessione di crediti senza preventiva autorizzazione scritta da parte del Consorzio. Trova applicazione l’articolo 106, comma 13, del D.Lgs. 18 aprile 2016 n. 50.
ART. 41 - FALLIMENTO DELL’APPALTATORE O MORTE DEL TITOLARE
Il fallimento dell’aggiudicatario comporta, lo scioglimento del contratto di appalto o del vincolo giuridico sorto a seguito dell’aggiudicazione.
Qualora l’aggiudicatario sia una ditta individuale, nel caso di morte, interdizione o inabilitazione del titolare, è facoltà dell’Amministrazione proseguire il contratto con i suoi eredi o aventi causa, ovvero recedere dal contratto.
Riguardo ai raggruppamenti temporanei e ai consorzi, si applica quanto previsto all’art. 48, commi 17 e 18. del D.Lgs. 18 aprile 2016 n. 50.
ART. 42 - RINUNCIA ALL’AGGIUDICAZIONE
Qualora l’Impresa aggiudicataria non intenda accettare l’assegnazione e rifiutasse di stipulare il contratto, non potrà avanzare alcun diritto di recupero della cauzione provvisoria e sarà comunque tenuta al risarcimento degli eventuali maggiori danni subiti dal Consorzio.
CAPO VI – DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE E NORME FINALI ART. 43 - CONTROVERSIE
Saranno definite dal Foro competente per territorio tutte le controversie o divergenze, anche di carattere tecnico ed economico, che potessero insorgere tra le parti in relazione all’appalto oggetto del capitolato e al relativo contratto nella sua interpretazione o esecuzione generale e particolare, qualunque ne sia la causa, che non venissero risolte di comune accordo.
ART. 44 - FORO COMPETENTE
Per qualunque controversia nascente dal presente capitolato sarà esclusivamente competente il Foro di Alessandria.
ART. 45 - OSSERVANZA DELLA NORMATIVA VIGENTE
L’aggiudicatario si impegna all’osservanza delle leggi, decreti e regolamenti di carattere normale e/o eccezionale, vigenti o emanati anche in corso di servizio da Autorità competenti e relativi a questioni amministrative, assicurative, sociali, fiscali o sanitarie; eventuali sanzioni previste dalla normativa vigente saranno a carico del contravventore sollevando il C.I.S.S.A.C.A da ogni responsabilità
ART. 46 - ALTRE INFORMAZIONI
Per tutto quanto non espressamente contemplato nel presente Capitolato in materia di soggetti ammessi alla gara, raggruppamenti di imprese, criterio di aggiudicazione, requisiti minimi di partecipazione, modalità di presentazione delle offerte, procedura di gara, oneri, adempimenti e avvertenze per i concorrenti e per l’appaltatore in particolare etc., si rimanda alle previsioni e specificazioni del Disciplinare di gara, nonché alla normativa nazionale e comunitaria in materia di appalti pubblici di servizi, con particolare riferimento alla normativa nazionale di recepimento di quella comunitaria di cui al D.Lgs 50/2016, nei limiti di quanto richiamato nella documentazione d'appalto.
In merito all'esecuzione dell'appalto, oltre alla normativa richiamata nel presente Capitolato, trova applicazione per ogni sua fase il Codice Civile e l'ulteriore specifica normativa di settore.
Il presente capitolato è formato da n. 46 articoli su 35 pagine.