CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO
CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO
SERVIZIO MENSA SCOLASTICA A RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE IN FAVORE DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
ART. 1- OGGETTO DELL’ APPALTO
L’appalto ha per oggetto la preparazione, la cottura, il trasporto e la distribuzione dei pasti per assicurare il servizio di mensa in favore degli alunni della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo di Palau, per l’Anno Scolastico 2014/2015, garantendo al contempo un ridotto impatto sull’ambiente dovuto all’attività.
Questo capitolato è redatto tenendo conto del Piano d’Azione Nazione per il GPP ed in ottemperanza del relativo Decreto Ministeriale che specifica per “Criteri ambientali minimi per il servizio di ristorazione collettiva” del 25 luglio 2011 (G.U. n. 220 del 21.09.20119).
Il servizio comprende:
a. l’approvvigionamento delle derrate alimentari, acqua minerale naturale, gas liquido per la cucina, materiale occorrente per la pulizia dei locali cucina e di quelli adibiti a refettorio, eventuale acquisto di attrezzature ad integrazione o sostituzione di quelle esistenti;
b. la fornitura del corredo necessario alla consumazione del pasto. Al fine di ridurre la produzione di rifiuti, le stoviglie dovranno essere riutilizzabili adatte al lavaggio con macchine lavastoviglie, mentre, qualora si faccia uso di stoviglie monouso, dovranno essere del tipo biodegradabile e compostabile;
c. l’uso delle stoviglie e della attrezzature date in uso all’impresa appaltatrice, nonché l’eventuale reintegro di quanto mancante ed occorrente. Eventuali apparecchiature elettriche aggiuntive di proprietà dell’aggiudicatario, dovranno avere un’efficienza, indicata nella relativa etichetta energetica (Dir. 92/75 CEE), corrispondente alla: classe A+ per frigoriferi e congelatori; classe A per lavatrici, lavastoviglie e forni. Per le attrezzature professionali per le quali non è prevista la suddetta certificazione, verrà attribuito un punteggio maggiore all’offerente che utilizzerà apparecchi con il minimo consumo energetico;
d. la riparazione a proprie spese dei guasti che venissero a verificarsi delle attrezzature concesse in uso;
e. la buona cura dell’attrezzatura e delle stoviglie concesse in uso all’impresa appaltatrice;
f. il quotidiano funzionamento del servizio di mensa, la sorveglianza, la pulizia ed il riordino giornaliero dei locali, nonché il lavaggio delle pentole e stoviglie. Al fine di limitare il carico ambientale derivato dalla conduzione del servizio, in caso di utilizzo dei prodotti in carta, riconducibili al gruppo di prodotti “tessuto-carta”, che comprende fogli o rotoli di tessuto- carta idoneo all’uso per l’igiene personale, l’assorbimento di liquidi e/o la pulitura di superfici, il fornitore deve utilizzare prodotti che rispettano i criteri ecologici previsti dall’art. 2 e relativo allegato della Decisione della Commissione del 9 luglio 2009 (2009/568/CE). I prodotti detergenti conformi alla vigente normativa sui disinfettanti (Reg. CE 648/2004 e
D.P.R. 6 febbraio 2009, n. 21) e, nel caso di prodotti disinfettanti o disinfestanti, conformi al D.lgs. 25 febbraio 2000, n. 174 ssui biocidi e al D.P.R. 6 ottobre 1998 n. 392 sui presidi medico-chirurgici. Per tali prodotti è presunzione di conformità il possesso dell’Etichetta EU Ecobel. Sono accettate altresì altre prove documentali appropriate.
g. la preparazione, la cottura e il confezionamento dei pasti che deve essere effettuata utilizzando esclusivamente i locali cucina di proprietà dell'Amministrazione, siti in via Galatea presso la Scuola dell’Infanzia, comprese le relative attrezzature e materiali, curandone la conformità alla normativa igienico – sanitaria;
h. il trasporto dei pasti dal luogo di preparazione alle sedi scolastiche e, precisamente, nei locali adibiti a refettorio sia della Scuola Primaria sita in via Incrociatore Trieste, che della Scuola Secondaria di 1° grado, sita in via del Faro, con relativa somministrazione e distribuzione dei pasti agli alunni. Il trasporto dovrà essere effettuato con mezzi propri dell’impresa appaltatrice, utilizzando veicoli a basso impatto ambientale rientranti nelle seguenti tipologie: almeno euro 4; veicoli elettrici; vetture ibride.
L’impresa appaltatrice che utilizza i locali e le attrezzature dell'Amministrazione ha l’obbligo di restituire gli stessi nella quantità e nello stato d’uso efficiente che le stesse presentano al momento della consegna.
L’impresa appaltatrice dovrà impegnarsi ad integrare eventualmente le attrezzature date in uso dall'Amministrazione necessarie ai fini del regolare espletamento del servizio.
ART. 2 - DURATA DELL’APPALTO E ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO
L’appalto viene conferito per il periodo relativo all’anno scolastico 2014/2015.
L’impresa appaltatrice dovrà garantire l’attuazione del servizio a decorrere dall’avvio dell’attività didattica e sino all’ultimazione della stessa, in base al calendario scolastico stabilito dalle competenti autorità.
L’effettivo inizio e termine del servizio per l’anno scolastico verrà stabilito dall’Amministrazione, sentita l’Autorità Scolastica competente e comunicato all’impresa appaltatrice a mezzo posta.
Per ogni giorno di ingiustificato ritardo nell’avvio del servizio, per cause imputabili all’impresa appaltatrice, verrà applicata una penale pecuniaria, ai sensi dell’art. 23.
Il servizio si articola su cinque giorni feriali, escluso il sabato e la domenica, in orari stabiliti dalla competente autorità scolastica secondo il calendario delle attività didattiche.
ART. 3 - CANONE DELL’APPALTO E MODALITÀ DI AGGIUDICAZIONE
Il servizio verrà aggiudicato mediante asta pubblica, ai sensi dell’art. 55 del D.Lgs. n. 163 del 12.04.2006, con il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa, di cui all’art. 83, comma 1, del medesimo D.Lgs 163/2006.
La valutazione dei requisiti di qualificazione dell’impresa partecipante verrà effettuata da una commissione secondo i criteri stabiliti al successivo art. 6.
L’importo a base d’asta è fissato in € 4,57, IVA esclusa, a pasto per un numero presunto di
40.000 pasti da erogare nell’ anno scolastico 2014/15 e, pertanto, per complessivi e presunti € 182.800,00 + IVA, - oltre € 818,23 non soggetti a ribasso in quanto oneri per la sicurezza – IVA esclusa, determinati in DUVRI.
In ogni caso, gli importi da corrispondere all’impresa aggiudicataria saranno accreditati a seguito di fatturazione mensile posticipata e commisurati all’effettivo numero di pasti erogati, previo riscontro dei fogli presenze vistati dagli insegnanti.
L’importo di aggiudicazione costituirà il corrispettivo, fino al termine dell’anno scolastico 2014/15 dell’intera attuazione del servizio, per cui l’impresa appaltatrice si intende compensato di qualsiasi suo avere o pretendere dall'Amministrazione appaltante per il servizio di che trattasi o connesso o conseguente al servizio medesimo, senza alcun diritto a nuovi e maggiori compensi.
In dipendenza di quanto sopra, nessun ulteriore onere, né finanziario né di altra natura viene posto a carico dell’Amministrazione fino al termine dell’anno scolastico 2014/15, ritenendosi l’impresa appaltatrice in tutto soddisfatta dal Comune con il pagamento del corrispettivo d’appalto.
ART. 4 - REQUISITI DI PARTECIPAZIONE
Sono ammesse a partecipare le imprese in possesso dei seguenti requisiti:
a. iscrizione alla Camera di Commercio per attività coincidenti con quella oggetto dell’appalto. Per servizi identici si intendono i servizi di ristorazione per minori (comunità per minori, reparti pediatrici, asili nido e scuole);
b. in caso di A.T.I. il requisito dovrà essere posseduto da ciascuna impresa che costituisce il raggruppamento.
c. possesso di tre anni d’esperienza professionale dell’impresa relativa all’organizzazione di servizi di ristorazione scolastica per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado;
d. insussistenza delle condizioni di cui all’art. 38 del D.Lgs. 163/2006. In caso di A.T.I. il requisito dovrà essere posseduto da ciascuna impresa che costituisce il raggruppamento;
x. xxxxxx referenze bancarie rilasciate da almeno due Istituti Bancari o intermediari autorizzati ex L. n. 385/1993, ai sensi dell’art. 41 del D.Lgs. n. 163/2006. In caso di A.T.I. il requisito dovrà essere posseduto da ciascuna impresa che costituisce il raggruppamento;
f. essere in possesso del manuale di autocontrollo secondo il sistema HACCP ai sensi del Reg. CE 178/2002, Reg. CE 852, 853, 854/2004 e successive integrazioni in ottemperanza alla attuale normativa relativa all’igiene e sicurezza degli alimenti;
g. essere in regola con gli adempimenti previsti dal D.Lgs. n. 81/2008 in merito alla sicurezza fisica dei lavoratori.
ART. 5 - MENÙ: VARIAZIONE, DIETE SPECIALI
Il pasto giornaliero per la refezione scolastica è regolato dal menù, riportato nell’allegato “B”. E’ vietato l’utilizzo di prodotti precotti o precucinati, sottovuoto e simili.
In occasione di uscite scolastiche autorizzate il pasto dovrà essere sostituito dalla fornitura di un cestino picnic individuale, così composto: pizza, panino imbottito con formaggio, panino imbottito con prosciutto cotto senza polifosfati, banana o frutti di stagione, crostatina, mezzo litro di acqua minerale naturale, un bicchiere e tovagliolo a perdere.
Lo stesso pasto sarà previsto anche per gli accompagnatori degli alunni.
L’impresa appaltatrice deve rendersi disponibile a preparare diete “speciali” e, pertanto, diverse da quelle fornite comunemente dalla refezione scolastica, che rispondano, sulla base di certificazione medico-specialistica convalidata dal medico dell’Ufficio di Igiene degli alimenti e della nutrizione, alle particolari esigenze cliniche di alcuni utenti, per le seguenti motivazioni:
- dieta per indisposizione temporanea (dieta in bianco);
- dieta per intolleranze alimentari di varia natura (latticini, frutta secca ecc…);
- dieta per celiachia;
- dieta dettata da motivazioni religiose e/o culturali.
E’ consentita una variazione del menù su iniziativa dell’impresa appaltatrice solo nei casi documentati di gravi guasti agli impianti di cottura, di avaria della struttura di conservazione. Detta variazione dovrà essere ricercata nell’ambito delle pietanze previste nella tabella allegata al presente capitolato. L’impresa dovrà comunque in ogni caso darne preventiva e tempestiva comunicazione all’Amministrazione Comunale prima che avvenga la distribuzione dei pasti.
ART. 6 - CRITERI DI VALUTAZIONE DELL’OFFERTA ECONOMICA E DEI REQUISITI DI QUALIFICAZIONE
La valutazione dell’offerta nel suo complesso è costituita dall’offerta economica e dai requisiti di qualificazione dell’impresa, per un totale di 100 punti disponibili.
In caso di parità di punteggio prevarrà l’offerta con il ribasso più vantaggioso.
Offerta economica. Punti attribuiti massimo 20 (venti)
L’impresa concorrente dovrà presentare un ribasso unico da esprimersi in percentuale ed in cifra assoluta sull’importo a base d’asta.
I 20 punti disponibili verranno assegnati sulla base del seguente calcolo.
Il minor corrispettivo offerto tra i vari concorrenti ammessi, diviso il corrispettivo offerto dal singolo concorrente, moltiplicato per 20.
Ovvero:
(Offerta Minima : Offerta in esame) x 20
Merito tecnico e capacità gestionale. Punti attribuiti massimo 80 (ottanta)
Gli 80 punti a disposizione verranno assegnati tenendo conto dei seguenti criteri:
a) Utilizzazione di prodotti biologici (Punti 15)
Dovrà essere indicata la disponibilità all’utilizzazione di prodotti biologici, tipici e tradizionali nonché di quelli a denominazione protetta, con particolare riguardo ai formaggi, carni, prodotti agricoli, ai sensi della L. n. 488/1999, art. 59, comma 4.
Si precisa che l’impresa dovrà indicare quali ed in quale percentuali utilizzerà i prodotti in questione.
E’ previsto l’utilizzo di alimenti biologici dei quali l’impresa appaltatrice è tenuta ad eseguire apposita campagna informativa presso le scuole mediante distribuzione di materiale illustrativo, nonché l’organizzazione di almeno due giornate di informazione agli studenti ed insegnanti;
per prodotto biologico si intende un prodotto ottenuto ed etichettato secondo quanto disposto dal Regolamento CE n. 834/2007, dal regolamento CEE n. 889/2008 e successive modifiche ed integrazioni;
l’Amministrazione appaltante terrà nella massima considerazione l’estensione dell’utilizzo del biologico anche per alimenti differenti da quelli sopra descritti: passata di pomodoro, pasta, riso, olio extra vergine di oliva, formaggio grana o prodotto equivalente, pesce, carni e verdure surgelate e/o fresche, uova, burro ecc…
I punti saranno così assegnati:
25 – 50% punti 5
51 – 75% punti 7
76 – 90% punti 10
91 – 100% punti 15
b) Presenza di certificazioni sistemi di qualità UNI EN ISO 9001:2008 e di gestione ambientale UNI EN ISO 14001:2004 (o EMAS) (Punti 3)
Le certificazioni di sistema di qualità aziendale dovranno essere conformi alle recenti norme europee e rilasciate da organismi accreditati a livello nazionale, da presentare in copia conforme.
I punti saranno così assegnati:
- per il possesso di un sistema di gestione ambientale aziendale certificato per l’attività inerente l’oggetto dell’appalto (EMAS o ISO 14001): punti 3
- per il possesso di un sistema di qualità aziendale certificato per l’attività inerente l’oggetto dell’appalto : punti 2
- per le aziende che dimostrino di aver inoltrato richiesta di certificazione (ovvero che il sistema di certificazione è in fase di certificazione): punti 1
- in assenza di certificazioni di qualità: punti 0
c) Personale assunto (Punti 20)
L’impresa dovrà indicare la consistenza numerica del personale che adotterà obbligatoriamente per lo svolgimento del servizio, con relative qualifiche professionali, con la distinzione del personale da utilizzare nel centro di cottura, nel trasporto presso i plessi scolastici e nell’assistenza all’utenza. Dovrà in ogni caso essere garantito il profilo professionale di n. 1 cuoco e minimo 5 assistenti, di cui n. 1 aiuto cuoco.
I complessivi 20 punti a disposizione verranno attribuiti a seguito di una valutazione sul numero e sulla professionalità del personale, tenuto conto dei profili professionali e delle mansioni svolte:
- 3 punti per la qualifica di cuoco/a
- 2 punti per la qualifica di aiuto cuoco/a - addetto/a alla cucina - assistente
- 1 punti per la qualifica di ausiliario/a - addetto/a alle pulizie
d) Qualificazione professionale/formazione degli operatori (Punti 12)
Il punteggio sarà riferito esclusivamente agli operatori che verranno effettivamente impiegati nei servizi oggetto della gara in caso di aggiudicazione, per un massimo di cinque operatori. Il punteggio sarà attribuito, per ogni singolo operatore, nel seguente modo:
- possesso di attestato di partecipazione a corso sulle diete speciali : Punti 3;
- possesso di attestazione rilasciata dalla ASL e/o enti privati specializzati di partecipazione al corso sulla disostruzione pediatrica : Punti 3;
- per ogni altro corso professionalizzante con certificato rilasciato da ente preposto : Punti 1.
e) Gestione emergenze (Punti 10)
L’impresa dovrà indicare la disponibilità di un centro di cottura di emergenza che assicuri lo svolgimento del servizio con le stesse caratteristiche ed alle medesime condizioni previste nel bando e nel capitolato, qualora straordinari motivi di pubblico interesse, interventi tecnici e di manutenzione, ineccepibilmente stabiliti dall’Amministrazione Comunale, rendano impossibile il regolare utilizzo, temporaneo o anche prolungato, dei locali cucina di proprietà dell'Amministrazione, senza che l’impresa nulla possa eccepire o pretendere a qualsiasi titolo.
I 10 punti complessivamente a disposizione verranno discrezionalmente attribuiti a seguito di una valutazione del “Piano di emergenza” elaborato secondo i requisiti relativi a:
- capacità adeguata del centro di produzione al presente appalto;
- metodo di confezionamento, trasporto dei pasti e caratteristiche dei mezzi (riservati per tale finalità regolarmente autorizzati) che garantiscano il rispetto delle temperature previste dalla Legge 283/62 e suo regolamento di attuazione D.P.R. 327/80);
- distanza chilometrica sulla base del percorso stradale del centro produttivo dai plessi scolastici di Palau;
- disponibilità a consegnare i pasti in tre distinti turni: un primo turno per scuola materna, un secondo turno per la scuola elementare ed un terzo turno per la scuola media.
f) Utilizzazione prodotti reperibili nel territorio comunale: (Punti 8)
Le imprese concorrenti dovranno impegnarsi ad utilizzare prodotti preparati nel territorio comunale di Palau ed esibire, a semplice richiesta del'Amministrazione, fatture e ogni altra documentazione ritenuta necessaria per verificare la provenienza di tali prodotti.Gli 8 punti a disposizione verranno così assegnati:
- fornitura pizza – punti 5
- fornitura pane – punti 2
- fornitura pizza e pane – punti 8
g) Interventi innovativi e migliorativi del servizio: (Punti 12)
L’impresa dovrà presentare proposte riguardanti interventi aggiuntivi/integrativi e migliorativi rispetto a quelli presenti nel Capitolato, che il concorrente si impegna ad attuare senza oneri ulteriori per l’Amministrazione, quali per esempio:
- attrezzature eventualmente destinate al servizio oltre quelle presenti nel centro di cottura;
- soluzioni atte a conseguire risparmio energetico, riduzione di rifiuti e/o imballaggi (con particolare riguardo ai contenitori per l’acqua minerale naturale), limitazione degli sprechi;
- acquisto stoviglie biodegradabili e/o compostabili;
- somministrazione dei prodotti esotici (ananas, banane, cacao, cioccolata, zucchero e caffè) provenienti da produzioni estere biologiche con garanzie di salvaguardia dell’ambiente e del rispetto dei diritti lavorativi, previsti dai principi stabiliti dalla Carta Europea dei criteri del commercio equo e solidale (elaborato ed approvato da Fairtrade Labelling Organizations – FLO e World Fair Trade Organization – WFTO);
- altro
Per l’attribuzione del punteggio, fino ad un massimo di 12 punti, sarà effettuata una valutazione comparativa discrezionale delle proposte prodotte da ciascun concorrente, assegnando, per ciascuna valutazione, il relativo valore utile al calcolo del valore da attribuire, come segue:
- Documentazione non prodotta o insufficiente Punti 0
- Sufficiente Punti 3
- Discreto Punti 6
- Buono Punti 9
- Ottimo Punti 12
ART. 7 - OBBLIGHI DELL’IMPRESA APPALTATRICE
L’impresa appaltatrice provvederà al funzionamento della mensa e degli altri servizi sopra descritti, sotto la propria responsabilità, direttamente con personale proprio.
Pertanto è fatto obbligo all’impresa appaltatrice:
1. di effettuare la pulizia, igiene e rigoverno delle strutture di produzione e di consumo (cucine e refettori) ivi inclusi i materiali occorrenti. A tal fine, lo stesso si doterà di personale avente idoneo profilo professionale per l’espletamento del servizio e tra questo personale dovrà essere presente una figura con la qualifica di “cuoco”;
2. approvvigionarsi delle derrate alimentari le cui caratteristiche qualitative rispondano ai requisiti previsti dall’allegato “A” al presente Capitolato;
3. osservare tassativamente il menù settimanale di cui all’allegato “B” alternando ciclicamente le quattro settimane previste;
4. osservare nella preparazione dei pasti le grammature riportate per i diversi tipi di Scuola nel ricettario allegato “C”. Inoltre, nella confezione dei pasti, le grammature minime indicate nel menù devono intendersi a crudo e al netto degli scarti, diversificate per tipo di scuola.
5. L’inosservanza di tali norme prevederà l’applicazione di sanzioni sino alla rescissione del contratto, come previsto dai successivi articoli 23 e 24.
6. fornire il corredo necessario alla consumazione del pasto quali posate, bicchieri, salviette, tovaglie (materiale a perdere);
7. garantire il servizio di assistenza al pasto, apparecchiare, servire a tavola e sparecchiare, nonché garantire la pulizia e disinfezione dei locali cucina e refettorio;
8. e’ fatto divieto assoluto all’impresa di subappaltare o demandare a terzi tutti o parte dei servizi oggetto del presente appalto;
9. l’attività dell’impresa appaltatrice dovrà svolgersi nel rispetto delle norme di sicurezza e di quelle sanitarie in materia e comunque nelle migliori condizioni di pulizia, igiene e decoro. l'Amministrazione avrà la facoltà di accertare, attraverso il Responsabile del Servizio o suo delegato, che l’appalto venga svolto conformemente alle condizioni fissate dalla legge e da questo capitolato;
10. esporre il menù nelle scuole. Tale menù potrà essere variato, su richiesta del competente ufficio comunale previa certificazione sanitaria, in caso di alunni con problematiche alimentari;
11. l’impresa erogatrice dei servizi di ristorazione deve garantire un’informazione agli utenti relativamente a:
a. alimentazione, salute e ambiente, affrontando, tra gli altri, il tema dell’opportunità di ridurre i consumi di carne anche per gli impatti ambientali causati dalle pratiche correnti di allevamento di animali;
b. provenienza territoriale degli alimenti;
c. stagionalità degli alimenti;
x. xxxxxxxx gestione della raccolta differenziata dei rifiuti;
12. garantire il trasporto dei pasti dal luogo di preparazione e confezionamento, presso il centro di cottura nei locali della Scuola Materna, alle sedi scolastiche staccate, nei locali adibiti a refettorio, della scuola elementare e media, provvedendo altresì al loro sporzionamento e distribuzione. Il trasporto dovrà essere effettuato con mezzi propri;
13. provvedere alla stipula del contratto per lo smaltimento di olio vegetale esausto, derivante dall’esercizio della propria attività, con una impresa abilitata al recupero dell’olio stesso e che sia in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie per il trasporto, la raccolta e lo stoccaggio provvisorio di rifiuti speciali;
14. garantire la regolarità e continuità del servizio. In caso di interruzione del servizio per cause imputabili all’impresa appaltatrice, l'Amministrazione applicherà una penale pecuniaria, di cui all’art. 23. In caso di interruzione prolungata del servizio, superiore a 10 giorni effettivi, l’Amministrazione potrà provvedere alla risoluzione del contratto con conseguente incameramento della cauzione, ai sensi dell’art. 21;
15. attuare l’osservanza di tutte le norme, leggi e decreti relativi alla prevenzione e protezione dei rischi lavorativi, coordinando, quanto necessario, le proprie misure preventive tecniche, organizzative, procedurali con quelle poste in atto dall’Ente Committente (ad es.: X.X.X. 000/00, X.X.X. 000/00, X.Xxx. 277/91, D.Lgs. 81/2008,
D.P.R. 459/96, nonché le direttive macchine 89/392/CEE e 91/368/CEE; D.Lgs. n. 81/2008 e ss.mm.ii.);
16. provvedere alla raccolta differenziata dei rifiuti coerentemente con le modalità di raccolta individuate dall’Amministrazione Comunale sul cui territorio il servizio di mensa insiste;
17. garantire il rispetto totale ed integrale delle linee guida di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica.
ART. 8 - PREPARAZIONE E COTTURA
La preparazione e cottura dei pasti dovrà avvenire con i sistemi tradizionali (fresca cottura). Di conseguenza è esclusa la somministrazione dei cibi e alimenti precotti e sottovuoto.
Gli alimenti utilizzati devono essere quelli inclusi nelle tabelle merceologiche di cui all’allegato “A”, possedere le caratteristiche ivi indicate ed essere preparati nella quantità riportata nel Menù e secondo le ricette di cui all’allegato “C”.
Inoltre dovranno essere osservate le seguenti procedure:
- la frutta dovrà essere preventivamente lavata con ogni cura;
- la verdura deve essere pulita lo stesso giorno del consumo, comprese le patate e le carote che non devono essere lasciate a bagno in acqua oltre il tempo necessario per il risciacquo;
- tutti gli alimenti deperibili (carne, pesce) non devono soggiornare a temperatura ambiente oltre il tempo necessario alla loro manipolazione e preparazione;
- tutti gli alimenti devono essere preparati lo stesso giorno del consumo;
- e’ vietata ogni forma di utilizzo degli avanzi;
- tutti gli alimenti vanno riposti protetti opportunamente e conservati in contenitori idonei a seconda della loro deperibilità;
- curare il rifornimento e la rotazione delle materie prime in modo da garantire sempre la freschezza soprattutto dei vegetali a foglie, frutta, latte ecc.;
- non detenere e non usare i prodotti posteriormente alla data indicata come termine minimo di conservazione;
- non ricongelare le materie prime surgelate;
- non congelare le materie prime acquistate fresche;
- non congelare il pane;
- non sottoporre a frittura nessuna preparazione;
- osservare le grammature degli alimenti previste nell’allegato “menù”, secondo la suddivisione per ordine di scuola;
- deve tassativamente essere esclusa la compensazione delle grammature previste per ciascun ordine di scuola.
ART. 9 - CONDIMENTI
Per i condimenti a crudo delle pietanze, delle verdure e dei sughi, pietanze cotte e preparazioni di salse, si dovrà utilizzare esclusivamente olio extravergine di oliva avente le caratteristiche prescritte dal D.M. 509 dell’ottobre 1987.
Il formaggio utilizzato come condimento deve essere grana padano o parmigiano reggiano.
ART. 10 - CONFEZIONAMENTO DELLE PORZIONI
L’Ente mette a disposizione i centri refezionali della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado. Pertanto, la somministrazione dei pasti e lo sporzionamento dovrà avvenire presso i suddetti refettori.
I cibi ancora ben caldi, dovranno essere depositati in appositi contenitori termici per alimenti chiusi con coperchio e atti a mantenere la temperatura ottimale per almeno due ore e comunque fino al momento della consumazione dei pasti presso le singole scuole, in modo tale da garantire il rispetto delle temperature previste dalla L. 283/62 e regolamento di attuazione
D.P.R. 327/80.
Per i cibi freddi (formaggio, insalate ecc.) si dovranno utilizzare contenitori termici per alimenti separati. Il primo piatto, il secondo e il contorno dovranno essere immessi in tre piatti monoporzione separati. Apposite confezioni dovranno essere impiegate, garantendo praticità e igiene, per le dotazioni individuali di pane e frutta (quest’ultima da consegnarsi già lavata con ogni cura).
ART. 11 - TRASPORTO DEI PASTI
I pasti saranno trasportati con mezzi idonei, a cura dell’impresa appaltatrice, dal centro di cottura nei locali della Scuola dell’Infanzia, sita in via Galatea presso i refettori delle sedi scolastiche della Scuola Primaria, sita in via Incrociatore Trieste e della Scuola Secondaria di 1° grado, sita in via del Faro per procedere, sempre a sua cura, alla distribuzione, nell’orario preventivamente concordato tra gestore e Amministrazione Comunale, compreso comunque tra le ore 12,00 e 13,30. La consegna del primo e del secondo piatto dovrà avvenire a breve distanza. Parimenti, a cura dell’impresa appaltatrice, in orario da concordarsi, si provvederà al ritiro dei contenitori utilizzati per il trasporto.
ART. 12 - PIANO DI AUTOCONTROLLO
L’impresa appaltatrice deve essere in regola, in tema di autocontrollo, con quanto disposto dal Reg. CE 178/2002, Reg. CE 852, 853, 854/2004 e successive integrazioni in ottemperanza alla attuale normativa relativa all’igiene e sicurezza degli alimenti.
A tal fine l’autocontrollo dovrà essere parte integrante del sistema aziendale in modo da garantire la sicurezza e la salubrità dei prodotti.
L’autocontrollo non dovrà consistere unicamente in “PIANI DI CAMPIONAMENTO” e nelle relative analisi di laboratorio, ma l’impresa appaltatrice dovrà dotarsi obbligatoriamente di un PIANO DI AUTOCONTROLLO basato sui principi dell’ H.A.C.C.P., che dovrà essere elaborato in maniera specifica per tipo di attività produttiva. Ciò significa che il piano di autocontrollo dovrà essere compatibile con le dimensioni ed il tipo di attività svolta dall’impresa interessata.
L'Amministrazione declina ogni responsabilità qualora il Piano di Autocontrollo, redatto dall’impresa, venga giudicato inadeguato da parte degli organi dell’Azienda Sanitaria Locale che pongono in essere gli opportuni controlli.
L’impresa appaltatrice ha l’obbligo di istituire un servizio periodico mensile di “autocontrollo” per la verifica costante della qualità dei prodotti somministrati, non solo sotto l’aspetto igienico sanitario-sanitario, ma anche, e soprattutto, in considerazione delle caratteristiche
organolettiche delle materie prime utilizzate e delle fasi di lavorazione e preparazione dei cibi, da eseguire con personale dipendente qualificato.
Ogni eventuale modifica dei locali dati in uso o degli impianti ad essi relativi (posti in essere ai fini dell’adeguamento degli stessi alla normativa sull’autocontrollo) resta a carico dell’impresa appaltatrice. Le modifiche apportate alla struttura e agli impianti rimarranno di proprietà comunale senza che l’impresa appaltatrice abbia a pretendere alcun compenso per la loro realizzazione.
ART. 13 - AUTORIZZAZIONI AMMINISTRATIVE E SANITARIE
L’impresa appaltatrice ha l’obbligo di essere in possesso delle autorizzazioni sanitarie e di ogni altra autorizzazione amministrativa necessaria per l’esercizio dell’attività.
Oltre ai locali e attrezzature, di cui al precedente art. 1, anche i mezzi impiegati per il trasporto dei pasti dovranno essere muniti di regolare autorizzazione sanitaria. I materiali impiegati per la confezione dei pasti medesimi, gli altri elementi e dotazioni individuali devono essere conformi alle norme vigenti in materia igienico-sanitaria. L’impresa appaltatrice è tenuto a sostituire i materiali medesimi dietro motivata richiesta dell’Amministrazione.
Nelle operazioni di preparazione, confezionamento, trasporto e distribuzione dei pasti l’impresa appaltatrice dovrà impiegare esclusivamente personale munito di libretto sanitario.
Nei locali e mezzi destinati alle operazioni di cui sopra, deve essere inibito l’accesso alle persone non autorizzate.
ART. 14 - PIANO DI EMERGENZA
In tutti i casi di inagibilità dei locali cucina, protratta per più di due giorni, sulla base della relazione predisposta dall’impresa in sede di gara, l’impresa dovrà essere in grado di gestire le eventuali emergenze.
Il servizio dovrà comunque essere effettuato secondo le indicazioni di massima:
- garantire un centro di produzione con capacità adeguata al presente appalto;
- assicurare un metodo di confezionamento, trasporto dei pasti e caratteristiche dei mezzi (riservati e per tale finalità regolarmente autorizzati) che garantiscano il rispetto delle temperature previste dalla L. 283/62 e suo regolamento di attuazione D.P.R. 327/80);
- predisporre una distribuzione dei pasti nei locali refettorio della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado di Palau.
ART. 15 - PERSONALE
L’impresa appaltatrice si obbliga ad eseguire il servizio direttamente avvalendosi di personale proprio.
A tal fine, lo stesso si doterà di personale avente idoneo profilo professionale per l’espletamento del servizio e tra questo personale dovrà obbligatoriamente essere presente la figura professionale con la qualifica di “Cuoco”.
L’impresa appaltatrice dovrà fornire al Comune prima dell’inizio del servizio l’elenco nominativo di tutto il personale assunto e dell’eventuale variazione, con l’indicazione delle mansioni espletate e del tipo di rapporto contrattuale, dando assicurazione della regolarità dei singoli rapporti di lavoro e dei versamenti assicurativi e previdenziali (INPS, INAIL) mediante presentazione bimestrale di una certificazione liberatoria rilasciata dagli Istituti Previdenziali.
L’impresa appaltatrice dovrà applicare nei confronti dei lavoratori dipendenti, occupati nel servizio, contemplato dal presente appalto, tutte le norme vigenti per l’Assicurazione sugli Infortuni, la Previdenza ed ogni altra forma assicurativa prevista dalle vigenti disposizioni di legge o dai contratti collettivi di lavoro ed accordi integrativi previsti per ditte della categoria.
La violazione alla normativa previdenziale, assistenziale ed assicurativa in genere a tutela dei lavoratori impiegati nel servizio, dà titolo all’Amministrazione di dichiarare la risoluzione immediata del contratto, ai sensi dell’art. 24.
L’impresa dovrà garantire il rispetto della normativa relativa al contratto del personale impiegato, della sicurezza sul lavoro e le norme relative all’assicurazione del personale ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs. 157/95, nonché del D.Lgs. 81/2008.
L’Amministrazione si riserva il diritto di controllare periodicamente l’applicazione delle clausole contrattuali da parte della impresa aggiudicataria, mediante richiesta della documentazione probatoria (DM 10 – Assicurazione I.N.A.I.L.).
La mancata applicazione delle norme contrattuali sarà motivo di immediata rescissione del contratto e del conseguente incameramento della polizza fideiussoria.
ART. 16 - FORMAZIONE PROFESSIONALE
L’impresa aggiudicataria deve informare dettagliatamente il proprio personale circa le circostanze e le modalità di gestione del servizio previste dal contratto in modo che il servizio stesso possa risultare sempre adeguato agli standard di qualità richiesti dall’Ente appaltante,
Al fine di garantire la corretta attuazione delle procedure stabilite dal Piano di Autocontrollo e dal Manuale di corretta prassi igienica, il gestore deve provvedere costantemente alla formazione del proprio personale in relazione al tipo di attività da svolgere.
Il Comune ha redatto, ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. n. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni, il proprio DUVRI, pertanto, l’impresa aggiudicataria deve uniformare il proprio piano di formazione alle prescrizioni di sicurezza nello stesso riportate, che sono da considerarsi condizioni minime richieste.
ART. 17 - OBBLIGHI DEL COMUNE
L’Amministrazione comunale corrisponderà all’Impresa appaltatrice la somma richiesta in sede di gara sulla base della quale è conferito l’appalto. Il prezzo unitario a pasto resterà invariato per la durata dell’anno scolastico 2013/14. Il pagamento dei corrispettivi sarà effettuato a seguito di fatturazione mensile posticipata, entro trenta giorni dalla presentazione della stessa, previo riscontro dei fogli presenze vistati dagli insegnanti durante il mese di riferimento. L’impresa appaltatrice ha diritto soltanto ed esclusivamente al pagamento dei pasti effettivamente erogati giornalmente nelle varie scuole.
L’Amministrazione comunale, per il tramite del personale dell’Istituto Comprensivo, si impegna a comunicare ogni giorno, entro le ore 10,00 l’effettivo numero degli alunni presenti nei singoli refettori. Rettifiche in aumento operate nell’arco della stessa giornata, anche prima dell’orario predetto, ma successivamente alla prima richiesta, possono non essere accolte dall’impresa appaltatrice.
L’Amministrazione si obbliga ad effettuare la manutenzione straordinaria dei locali di sua proprietà ed utilizzati dall’impresa appaltatrice per lo svolgimento del servizio oggetto dell’appalto.
Il servizio mensa nelle scuole sarà sospeso oltre che nei periodi di vacanza previsti dal calendario scolastico, anche in presenza di eventi legati ad astensioni dal lavoro del personale docente e non docente, astensione degli alunni dalle attività didattiche, ovvero per qualsiasi altra causa.
Della sospensione del servizio, l’impresa appaltatrice dovrà essere informato, salvo i casi di accertata impossibilità, almeno entro il giorno precedente.
ART. 18 - CORRISPETTIVO DELL’APPALTO E MODALITÀ DI PAGAMENTO
Il pagamento del corrispettivo dovuto avverrà con le modalità previste dal D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 previo accertamento da parte del responsabile del procedimento delle prestazioni effettuate, in termini di quantità e qualità, rispetto alle prescrizioni previste nel contratto.
I pagamenti saranno effettuati mediante mandati emessi dall’Ente appaltante in favore dell’impresa aggiudicataria, che assume espressamente gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari nei modi previsti dalle disposizioni vigenti ed in particolare dalla legge n. 136/2010.
Il pagamento del corrispettivo è subordinato all’acquisizione del documento che attesti la regolarità contributiva (DURC) oltre all’esperimento, con esito positivo, degli ulteriori controlli previsti dalla vigente normativa.
Qualora l’aggiudicatario non risulti in regola con gli obblighi dettati dalle disposizioni vigenti in materia del regolarità retributiva e contributiva, il Comune di Palau, procederà alla sospensione del pagamento delle fatture, sino alla regolarizzazione. Per tale sospensione o ritardo di pagamento l’aggiudicatario non potrà opporre eccezioni né avrà titolo a pretendere interessi o risarcimento dei danni.
ART. 19 - VIGILANZA E CONTROLLI
L’Amministrazione Comunale si riserva la più ampia facoltà di ispezione e di controllo, da effettuare autonomamente o con l’intervento dei rappresentanti della locale Autorità Scolastica, nelle forme e modalità previste dalla legge, anche dei locali, delle vivande, al fine di accertarne la pulizia ed igienicità nonché le caratteristiche organolettiche, delle attrezzature, dei materiali e degli automezzi impiegati dall’impresa appaltatrice nell’attuazione del servizio, così come accertamenti possono essere disposti per quanto attiene la raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti.
L’amministrazione comunale farà pervenire all’impresa appaltatrice, per iscritto, le osservazioni e le eventuali contestazioni nonché i rilievi mossi a seguito dei controlli effettuati comunicando, altresì, eventuali prescrizioni alle quali la ditta dovrà uniformarsi nei tempi stabiliti.
L’impresa appaltatrice non potrà addurre a giustificazione del proprio operato circostanze o fatti influenti sul servizio, se non preventivamente comunicati per iscritto all’amministrazione comunale.
L’Amministrazione Comunale ha facoltà di commissionare ad una struttura di propria fiducia controlli sull’igienicità della produzione e sulle caratteristiche delle derrate , con analisi chimiche e microbiologiche. Nel caso in cui si accerti il mancato raggiungimento del livello di qualità previsto sia per le derrate che per la loro preparazione, l’Amministrazione Comunale comunicherà all’impresa appaltatrice l’ammontare delle spese sostenute per l’esecuzione dei controlli e, salva ogni ulteriore azione, anche di tipo penale, conseguente alle carenze accertate, comminerà le sanzioni previste e provvederà al recupero mediante ritenuta a valere sui pagamenti dovuti all’impresa, o trattenuta sulla costituita cauzione definitiva, di un importo pari alla somma del costo sostenuto per i controlli e della sanzione applicata.
Fatte salve le competenze dell’Autorità sanitaria e degli organi dell’Azienda USL, ai fini del controllo del servizio in ogni e qualsiasi fase della sua attuazione, l’Ente appaltante potrà, nell’eventualità ritenga che i prodotti utilizzati dall’impresa appaltatrice non siano conformi alle caratteristiche tecniche indicate nell’Allegato A), chiedere la sostituzione immediata dei prodotti, con conseguente applicazione di una sanzione a carico dell’impresa appaltatrice pari al valore totale della fornitura giornaliera.
L’impresa appaltatrice assume formale e incondizionato obbligo a consentire alle persone incaricate dall’Amministrazione, l’accesso ai locali di preparazione dei pasti, per una verifica sul confezionamento degli stessi e sull’appetibilità dei cibi, ai locali di deposito, di conservazione delle derrate, agli automezzi destinati al trasporto dei pasti e a consentire inoltre l’eventuale controllo dei requisiti sanitari dei lavoratori.
L'Amministrazione ha facoltà di istituire apposita Commissione di controllo e vigilanza del servizio mensa scolastica.
ART. 20 - SUBAPPALTO
Il servizio dovrà essere svolto dall’impresa appaltatrice alla quale è fatto divieto di subappaltare il servizio stesso, pena la rescissione del contratto.
ART. 21 - CAUZIONE PROVVISORIA E DEFINITIVA
Le imprese concorrenti, per partecipare alla gara, dovranno prestare una cauzione provvisoria di € 3.656,00 pari al 2% sull’importo a base d’asta, a garanzia della mancata sottoscrizione del contratto d’appalto per fatto dipendente dall’aggiudicatario. Tale cauzione può essere prestata in contanti oppure mediante polizza fideiussoria o fideiussione bancaria. Non sono ammessi a titolo di cauzione e, pertanto, comporterà l’esclusione dall’incanto la presentazione di assegni bancari o circolari emessi a favore del Comune. La fideiussione o la polizza rilasciata dovranno contenere, a pena di esclusione, le seguenti condizioni particolari:
- impegno del soggetto a garante a rilasciare la garanzia riferita alla cauzione definitiva qualora l’offerente risultasse aggiudicatario;
- rinuncia del garante al beneficio della preventiva escussione del debitore principale ed all’eccezione dell’art. 1957, comma 2 del Codice Civile;
- validità non inferiore a 180 giorni dalla data di presentazione dell’offerta ed operatività entro 15 giorni a semplice richiesta dell’impresa appaltatrice.
Tale cauzione sarà svincolata automaticamente, a favore della impresa aggiudicataria, al momento della sottoscrizione del contratto d’appalto. Ai non aggiudicatari la cauzione sarà restituita entro 15 gg dalla sottoscrizione del contratto di appalto.
Il vincitore della gara d'appalto dovrà versare la cauzione definitiva in ragione del 10% dell’importo di aggiudicazione, alla Tesoreria Comunale, prima della stipulazione del contratto. La cauzione può essere versata anche per mezzo di fideiussione assicurativa o bancaria.
La cauzione definitiva resta depositata, per tutta la durata dell'appalto, a garanzia dell'esatto adempimento di tutte le condizioni del contratto e del risarcimento dei danni eventualmente derivati dall'inosservanza delle obbligazioni stesse, nonché delle spese in più che il Amministrazione Comunale avesse eventualmente pagato durante l'appalto per inadempienza dell'impresa aggiudicataria. L'Amministrazione ha il diritto di incamerare di propria autorità la cauzione, dietro accertamento da parte dell’Ufficio competente dell’infrazione e previa comunicazione alla impresa aggiudicataria.
Ai sensi dell’art. 75 del D.Lgs. 163/2006, l’importo della cauzione è ridotto del 50% (cinquanta per cento) per gli operatori economici ai quali venga rilasciata, dagli organismi accreditati, ai sensi delle norme europee, la certificazione del sistema di qualità. In tale caso l’operatore economico dovrà obbligatoriamente allegare all’offerta (busta A “DOCUMENTI”) la documentazione attestante la certificazione di qualità.
ART. 22 - RESPONSABILITÀ ED ASSICURAZIONI
L’impresa aggiudicataria è direttamente responsabile, sia civilmente che penalmente nei riguardi del Comune e di terzi, di ogni e qualsiasi danno derivante dall’espletamento del servizio, ivi compresi casi di tossinfezione e intossicazione alimentare, restando a suo completo ed esclusivo carico ogni eventuale risarcimento, senza diritto di rivalsa o a compensi da parte del Comune, salvi gli interventi in favore dell’impresa da parte di società assicuratrici.
L’impresa appaltatrice sarà altresì responsabile dei danni comunque arrecati a terzi o a cose ad esse appartenenti durante l’esecuzione del servizio e terrà perciò indenne, l’Amministrazione Comunale da qualsiasi pretesa o molestia.
L’impresa appaltatrice, conseguentemente, è tenuta a stipulare un’assicurazione per responsabilità civile verso i terzi con un adeguato massimale per sinistro, trasmettendone copia all’Amministrazione committente prima della firma del contratto d’appalto.
ART. 23 - PENALITÀ – RICHIAMI – DIFFIDE
L’impresa appaltatrice nell’esecuzione dei servizi previsti dal presente capitolato avrà l’obbligo di osservare perentoriamente le disposizioni del presente Capitolato e dei relativi allegati A),B)C), nonché le vigenti disposizioni di legge e di regolamenti che riguardano il servizio xxxxxx.Xx particolare, si conviene che:
a. per ogni giorno di ingiustificato ritardo nell’avvio del servizio, per cause imputabili all’impresa appaltatrice, verrà applicata una penale pari a € 250,00. In caso di interruzione prolungata del servizio, superiore a 10 giorni effettivi, l’Amministrazione potrà provvedere a suo insindacabile giudizio alla risoluzione del contratto, con conseguente incameramento della cauzione.
b. l’Ente appaltante, nell’eventualità ritenga i prodotti utilizzati dall’impresa appaltatrice non conformi alle caratteristiche tecniche indicate negli Allegati A), B), C), potrà chiedere la sostituzione immediata dei prodotti, con conseguente applicazione di una sanzione a carico dell’impresa appaltatrice pari al valore totale della fornitura giornaliera. Altresì, l’inosservanza e l’inadempienza delle prescrizioni elencate dal presente capitolato, rilevata a seguito dell’ispezione del tecnico incaricato dal Comune, comporteranno l’applicazione di una sanzione a carico dell’impresa appaltatrice pari al valore totale della fornitura giornaliera. Il perdurare per tre volte consecutive delle inosservanze de quo dà facoltà all’Ente appaltante di ricorrere alla risoluzione del contratto per inadempienza e riscuotere il valore della polizza fidejussoria a titolo di risarcimento.
c. La constatata negligenza nell’esecuzione del servizio e gli eventuali disservizi provocati agli utenti, saranno contestati per iscritto all’impresa appaltatrice alla quale sarà consentito presentare tutte le giustificazioni ritenute utili, entro un termine di 10 giorni.
d. Nel caso di mancato riscontro o qualora le giustificazioni siano insindacabilmente ritenute insufficienti dall’Amministrazione Comunale, sarà applicata una pena pecuniaria che varia a seconda della gravità dell’infrazione da un minimo di € 100,00 ad un massimo di € 500,00 con moltiplicazione delle sanzioni per il numero delle volte che viene contestato.
Si conviene che unica formalità preliminare è la contestazione degli addebiti.
L’importo della penale sarà detratto dalla prima fattura in liquidazione del periodo di riferimento.
ART. 24 - RISOLUZIONE DELL’APPALTO
Oltre a quanto è generalmente previsto all’art. 1453 e seguenti del Codice Civile per i casi di inadempimento alle obbligazioni contrattuali, costituiscono motivo per la risoluzione di contratto per inadempimento le seguenti ipotesi:
a. apertura di una procedura fallimentare a carico dell’impresa appaltatrice;
b. messa in liquidazione dell’impresa appaltatrice;
c. mancata osservanza del divieto di subappalto;
d. inosservanza delle norme igienico-sanitarie nell’esecuzione del servizio;
e. accertata tossinfezione alimentare riconducibile a comportamento doloso o colposo dell’impresa appaltatrice, fatta salva ogni ulteriore responsabilità civile o penale;
f. interruzione prolungata del servizio, per cause imputabili all’impresa appaltatrice, superiore a 10 giorni effettivi;
g. persistente inosservanza delle caratteristiche tecniche indicate negli Allegati A), B), C), fino ad un massimo di tre contestazioni pervenute per iscritto;
x. inosservanza delle norme di legge relative al personale dipendente e alla mancata applicazione del contratto collettivo di lavoro;
i. destinazione dei locali ad uso diverso da quello stabilito dal contratto.
L’Amministrazione si riserva di considerare motivo di risoluzione anche la cessione dell’attività dell’impresa, previa valutazione dell’idoneità dell’impresa subentrante.
ART. 25 - RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE
Le eventuali controversie che dovessero insorgere tra il Comune e l’impresa aggiudicataria, qualunque sia la natura e la causa, saranno devolute al Tribunale competente, Foro di Tempio Pausania.
ART. 26 - SPESE CONTRATTUALI
Tutte le spese inerenti e conseguenti la stipula del contratto sono a carico dell’impresa aggiudicataria, compresi i diritti di rogito e di segreteria e tutte le spese accessorie. L’aggiudicatario è tenuto, inoltre, al rimborso delle spese sostenute dall’Ente per le pubblicazioni di bandi e avvisi relativi a questa procedura.
ART. 27 - DISPOSIZIONI FINALI
Nessun rapporto di lavoro di carattere continuativo e dipendente si instaura tra il Comune e l’impresa appaltatrice e l’eventuale personale da essa assunto, i cui compiti vengono regolati dalla legislazione vigente in materia.
L’impresa appaltatrice presta servizio attraverso i propri dipendenti che agiscono esclusivamente secondo le sue direttive e dei quali garantisce la copertura assicurativa e previdenziale relativa all’attività svolta, esonerando l'Amministrazione da ogni responsabilità.
I dipendenti, durante l’espletamento del servizio, dovranno mantenere un contegno riguardoso e corretto.
L’impresa appaltatrice risponderà direttamente, mediante apposita copertura assicurativa R.C.T., dei danni alle persone e alle cose, comunque provocati nella esecuzione del servizio, restando a suo completo ed esclusivo carico, qualunque risarcimento, senza il diritto di rivalsa nei confronti dell'Amministrazione.
In materia di autocontrollo, per quanto non specificato nel presente capitolato, si demanda alle disposizioni contenute nel Regolamento CE n. 178/2002 nonché al Piano Regionale di Controllo degli alimenti e delle bevande 1999/2000 approvato con Determinazione del Direttore Generale n.886/4, pubblicato nel supplemento straordinario n. 1 del Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna, n. 15 del 18/05/1999.
L’impresa appaltatrice si impegna al pieno ed incondizionato rispetto e osservanza di tutte le clausole contenute nel presente Capitolato, dei patti e delle condizioni nonché di quanto prescritto nell’Allegato A) e nella tabella dietetica (menù), Allegato B), che saranno espressamente confermate dall’impresa appaltatrice con separata sottoscrizione in sede di stipulazione del contratto.
( n° 3 Allegati )