ovrana aperta
ovrana
aperta
s
SCHEDA INFORMATIVA TRASPORTO AEREO
più libertà sopra le nuvole
Anche in cielo ci sono i confini. Se i passeggeri svizzeri non se ne accorgono lo dobbiamo soprattutto all’Accordo sul trasporto aereo con l’UE. Esso non ha soltanto liberalizzato il diritto di trasporto, ma anche regolato la collabo- razione tra le autorità responsabili della sorveglianza dello spazio aereo e della certificazione dei nuovi apparecchi.
Ivantaggi della liberalizzazione del traffico aereo europeo sono entrati a tal punto nella quotidia- nità che ormai li si nota appena. Xxxxx però un semplice paragone con gli anni novanta per mettere in luce le grandi differenze rispetto al passato: una volta i diritti per le connessioni aeree dovevano essere negoziati caso per caso tra i due paesi coinvolti e anche i prezzi erano fortemente regolati. La gestione efficiente di una filiale all’estero era molto complicata, cosa che ha contribuito, tra l’al- tro, al fallimento di Swissair. Infatti in una prima fase, la Svizzera è rimasta esclusa dalla liberaliz- zazione del trasporto aereo. Le cose sono cambiate con la conclusione dell’Accordo sul trasporto aereo, nel pacchetto dei Bilaterali I. Da allora le società aeree svizzere dispongono di quasi tutte le principali libertà nel cielo europeo (cf. grafico).
Le libertà nel trasporto aereo europeo (dal punto di vista di una compagnia aerea svizzera) | |
L’accordo bilaterale sul trasporto aereo assicura alle società svizzere sette libertà su nove nel traffico aereo. Le negoziazioni sull’ottava libertà (volo proveniente dalla Svizzera, diretto in un paese europeo, con più scali in questo paese europeo) e la nona libertà (volo interno in un paese dell’UE) sono attualmente sospese. | 1a. Libertà: diritto di sorvolare tutti gli Stati membri dell’UE 2a. Libertà: diritto di effettuare scali non commer- ciali in tutti i paesi dell’UE (ad esempio per delle riparazioni) |
3a. Libertà: diritto di volare su qualsiasi aeroporto all’interno dell’UE | |
4a. Libertà: diritto di partire da qualsiasi aeroporto all’interno dell’UE con destinazione la Svizzera | |
5a. Libertà: diritto di fare scalo in seno all’UE e di imbarcare passeggeri prima di ripartire verso un’altra destinazione | |
6a. Libertà: diritto di collegare due destinazioni all’interno dell’UE con scalo in Svizzera | |
Fonte: DAE, economiesuisse | 7a. Libertà: diritto di collegare due destinazioni all’interno dell’UE |
Per Swissair l’accordo è arrivato troppo tardi, mentre Swiss ne trae oggi grandi vantaggi. Benché Swiss appartenga da tempo a Lufthansa, mantiene ancora la sede sociale in Svizzera e opera se- condo il diritto vigente in Svizzera. Lo stesso vale per molte piccole compagnie aeree come Helvetic Airways, Skywork o easyJet Switzerland.
Un’intensificazione della concorrenza è positiva per i passeggeri
L’accordo sul trasporto aereo ha contribuito a mantenere dei buoni collegamenti aerei anche dopo il fallimento di Swissair. L’accordo ha infatti introdotto anche le libertà di stabilimento e di investi- mento per le compagnie aeree, motivo per cui nuove compagnie hanno potuto inserirsi nel mercato e accrescerne la concorrenza. Anche le tratte che in precedenza erano considerate non redditizie si trovano oggi nei piani di volo e i biglietti per destinazioni lontane come il Portogallo o la Scozia sono diventati accessibili a tutti. La liberalizzazione dei trasporti aerei in Europa ha effetto anche sui voli intercontinentali, dal momento che in precedenza risultava difficile riempire i grandi aerei in par- tenza da Zurigo, con destinazione Singapore o New York, solo con passeggeri svizzeri. Le numerose nuove destinazioni e l’aumento di frequenza verso quelle già esistenti contribuiscono a migliorare il tasso di occupazione di questi voli e intensificano allo stesso tempo la concorrenza sui voli a lunga distanza, abbassando così i prezzi.
Grazie all’accordo sul trasporto aereo i biglietti per destinazioni lontane come il Portogallo o la Scozia sono diventati accessibili a tutti
Collaborare in quanto membri dell’AESA
Grazie all’accordo sul trasporto aereo la Svizzera ha potuto aderire all’Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA) fondata nel 2002. Essa fissa gli standard in materia di sicurezza aere- a e di protezione dell’ambiente, per il trasporto aereo in Europa. Un esempio in merito potrebbe essere la certificazione di nuovi apparecchi aerei, uniformata per tutti i paesi membri dell’AE- SA. Di ciò approfittano anche le imprese aeronautiche svizzere come Pilatus, con sede a Stans oppure Xxxxxxx Swisshelicopter a Mollis. L’AESA stabilisce anche le regole per la formazione dei piloti, così come gli standard di sicurezza per gli aeroporti. Grazie all’accordo la Svizzera può annunciare direttamente i suoi bisogni, condividere il suo know-how e partecipare all’elabora- zione delle regole.
Più sicurezza ed efficienza grazie a uno spazio aereo comunitario
Un terzo aspetto dell’accordo riguarda la sicurezza aerea. Grazie all’accordo la Svizzera può par- tecipare al progetto «Single European Sky» (SES), che dovrebbe uniformare lo spazio aereo eu- ropeo. L’idea di base è la seguente: invece di orientarsi sui confini nazionali, l’obiettivo dovrebbe essere quello di un traffico aereo sicuro ed efficiente. Ciò permette di risparmiare sulla lunghez- za delle rotte, sui tempi di volo e sul cherosene, cosa che gioverebbe all’ambiente. La sicurezza aerea nazionale Skyguide si è impegnata fin dall’inizio in questo progetto futuristico. Insieme alla Germania, alla Francia e al Benelux, la Svizzera fa parte del Blocco dello spazio aereo funziona- le dell’Europea centrale (FABEC). In futuro, i piloti che voleranno sopra questo spazio aereo non verranno più sottoposti a nuovi controlli aerei ogni volta che superano un confine, bensì avranno solamente un interlocutore di riferimento che li indirizzerà a una destinazione in totale sicurezza. Poiché la Svizzera è entrata nell’organo decisionale, essa potrà partecipare attivamente a que- sto processo d’integrazione.
Rimanere isolati non è una soluzione!