MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO
NSO
Nodo di Smistamento degli Ordini di acquisto delle amministrazioni pubbliche
Regole tecniche
per l’emissione e la trasmissione
degli ordini elettronici
Roma, 11 maggio 2020
Versione 4.5
INDICE
1.2 IL SISTEMA ACQUISTI PUBBLICI IN RETE (APIR) 14
1.3 IL NODO DI SMISTAMENTO DEGLI ORDINI DI ACQUISTO (NSO) 16
1.3.1 COMPATIBILITÀ CON LO STANDARD PEPPOL 16
1.4 AMBITO E FINALITÀ DEL PRESENTE DOCUMENTO 17
2.2 Modalità di comunicazione 21
2.3.1 Busta di trasmissione 26
2.3.3.1 Ordine di riscontro 29
2.3.3.2 Ordine iniziale collegato 30
2.3.3.3 Ordine iniziale di convalida 31
2.3.4 Ordine pre-concordato 32
2.3.4.1 Ordine pre-concordato iniziale collegato 33
2.3.4.2 Ordine pre-concordato iniziale di convalida 34
2.4 Processi di Ordinazione 36
2.4.1 Emissione e trasmissione dei Documenti 37
2.4.1.1 RELAZIONE CON LO STANDARD PEPPOL 40
2.4.4 Ordinazione pre-concordata 49
2.5.1 Identificazione dei Messaggi e dei Documenti 55
2.5.2 Validazione dei Messaggi 56
2.5.3 Trasmissione dei Messaggi 57
2.5.3.1 Scenari di trasmissione 60
2.5.3.2 Scenari di validazione 65
2.5.3.3 INTERAZIONI CON LA RETE PEPPOL 68
2.5.4 NOTIFICHE DI SISTEMA INVIATE DA NSO 73
2.5.5 VERIFICA DELLA VALIDAZIONE DEI MESSAGGI TRAMITE PCC 75
3. Regole tecniche per la formazione dei file 76
3.1.1 Nomenclatura dei Messaggi 76
3.1.2 Nomenclatura delle Notifiche 78
3.2.1 Schema dati del Messaggio 79
3.2.1.1 Schema dati della Busta di trasmissione 79
3.2.1.2 SCHEMI DATI DEI DOCUMENTI (CORPO DEL MESSAGGIO) 79
3.2.1.3 Uso di campi strutturati 80
3.2.2 Descrizione dei Documenti 81
3.2.2.1 Elementi dell’Ordine 82
3.2.2.2 Elementi dell’Ordine pre-concordato 94
3.2.2.3 Elementi della Risposta 104
3.2.3 Schemi dati delle Notifiche 109
3.3 Regole di compilazione 115
3.3.1 Regole di compilazione per il Messaggio 115
3.3.1.1 Regole di compilazione per la Busta di trasmissione 115
3.3.1.2 Regole di compilazione per i Documenti 121
3.3.2 Istruzioni particolari specifiche per tipo Documento 122
3.3.2.1 Istruzioni particolari per l’Ordine 122
3.3.2.2 Istruzioni particolari per l’Ordine pre-concordato 125
3.3.2.3 Istruzioni particolari per la Risposta 128
3.3.2.4 Istruzioni particolari per l’Ordine di riscontro 130
3.3.3 Istruzioni particolari comuni a più tipi di Documento 132
3.3.3.1 INDICAZIONE DELL’IDENTIFICATIVO ELETTRONICO (ENDPOINT) 132
3.3.3.2 INDICAZIONE DEL CODICE IDENTIFICATIVO DI GARA (CIG) 133
3.3.3.3 Indicazione di ulteriori riferimenti a codici e documenti 137
3.3.3.4 Uso degli allegati 139
3.3.3.5 Indicazione del “tipo di Ordinazione” 140
3.3.3.6 Indicazioni relative alla consegna e al Beneficiario 146
3.3.3.7 Indicazione del “codice prodotto” 152
3.3.3.8 Indicazione della classificazione del bene o del servizio 153
3.3.3.9 Indicazione dell’unità di misura 155
3.3.3.10 Ulteriori informazioni sui prodotti 157
3.3.3.11 Informazioni di natura fiscale 158
3.3.3.12 Classificazioni contabili 159
3.3.3.13 Quadrature degli importi 160
3.3.3.14 Uso degli elementi “Note” 162
3.3.3.15 Ribaltamento a esercizio successivo 163
3.3.3.16 Documenti emessi da Intermediari 164
3.3.4 Istruzioni particolari specifiche per fattispecie di Ordinazione 165
3.3.4.1 Cliente 167
3.3.4.2 Fornitore 168
3.3.4.3 Beneficiario 170
3.3.4.4 Causa dell’Ordinazione 171
3.3.4.5 Periodo di esecuzione della fornitura 172
3.3.4.6 Luogo di esecuzione della fornitura 173
3.3.4.7 Oggetto della fornitura 174
3.3.4.8 Importo totale dell’Ordinazione 175
3.3.5 Regole di compilazione per le Notifiche 176
3.3.6 Errori comuni e suggerimenti 181
3.3.6.1 Errori nella Busta di trasmissione 182
3.3.6.2 ERRORI NEL DOCUMENTO (CORPO DEL MESSAGGIO) 183
3.3.6.3 Adempimenti a carico degli Attori 188
3.3.7 Indicazioni particolari per l’Ordinazione di prodotti sanitari 189
3.3.7.1 Ordinazione di farmaci 190
3.3.7.2 Ordinazione di dispositivi medici 191
3.4 CONTROLLI EFFETTUATI DA NSO 192
3.4.1 Verifica della nomenclatura e dell’unicità del Messaggio 193
3.4.2 Verifica della dimensione del Messaggio 193
3.4.3 Verifica dell’integrità e del formato del Messaggio 193
3.4.4 Ulteriori verifiche sulla Busta di trasmissione 194
3.4.5 Verifiche sul Documento: rispetto delle regole di business 194
3.4.6 Verifica dell’unicità del Documento 194
3.5 Casi di esempio 195
3.5.1 Casi di esempio di Ordine, sostituzione e revoca 196
3.5.2 Casi di esempio di Ordine pre-concordato, sostituzione e revoca 204
3.5.3 Xxxx xx xxxxxxx xx Xxxxxxxx 000
3.5.4 Casi di esempio di Ordine di riscontro 219
4. Regole tecniche per lo scambio dei file 227
4.1 CANALI DI TRASMISSIONE DEI MESSAGGI A NSO 228
4.1.1 POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (SERVIZIO PEC) 228
4.1.2 Cooperazione applicativa su rete Internet (servizio SdICoop – Trasmissione) 229
4.1.3 SISTEMA DI TRASMISSIONE DATI TRA TERMINALI REMOTI BASATO SU PROTOCOLLO SFTP (SERVIZIO SDIFTP) 230
4.2 CANALI DI RICEZIONE DEI MESSAGGI DA NSO 231
4.2.1 POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (SERVIZIO PEC) 231
4.2.2 Cooperazione applicativa su rete Internet (servizio SdICoop – Ricezione) 232
4.2.3 SISTEMA DI TRASMISSIONE DATI TRA TERMINALI REMOTI BASATO SU PROTOCOLLO SFTP (SERVIZIO SDIFTP) 233
4.3 MODALITÀ DI INVIO DELLE NOTIFICHE DA PARTE DI NSO 234
5. Procedure di accreditamento e censimento 235
5.1 Accreditamento dei Canali di trasmissione 235
5.2 Accreditamento delle terze parti 237
5.3 Accreditamento a SICOGE Enti 238
5.4 ACCREDITAMENTO A PCC 239
5.5 Accreditamento degli Uffici ordinanti 240
5.5.1 Abilitazione del servizio “Ordini” 241
5.6 Censimento dei Punti di consegna 242
5.7 Indirizzi elettronici dei Clienti e dei Fornitori 243
6. Utilizzo sperimentale del sistema e Anticipo decorrenza 245
6.1 Istruzioni per l’utilizzo sperimentale del sistema 246
6.1.1 Istruzione specifiche per i diversi Canali di trasmissione 246
6.1.2 TIPI DI SIMULAZIONE PREVISTI 247
6.2 Istruzioni per l’utilizzo del sistema in anticipo sulla decorrenza 248
6.2.1 Istruzioni specifiche per i diversi Canali di trasmissione 248
7. FILE DI ESEMPIO 249
7.1 Esempi di Messaggi e schematron 249
7.2 Esempi di Notifiche 250
7.2.1 Esempio di Notifica di scarto 250
7.2.2 Esempio di Ricevuta di consegna 250
7.2.3 Esempio di Notifica di Mancata consegna 251
7.2.4 Esempio di Attestazione di avvenuta trasmissione del messaggio con impossibilità di recapito 251
7.2.5 Esempio di Ricevuta di validazione 252
7.2.6 Esempio di File dei metadati 252
7.2.7 Schema definition (XSD) delle Notifiche 253
8. Associazione tra Ordinazione e Fattura 254
8.1 Dati da riportare nella Fattura elettronica 255
8.1.1 DATI DA RIPORTARE NELLA FATTURAPA 256
8.1.2 Dati da riportare nella fattura europea 257
8.2 Catena dei Documenti 258
9. Servizio di supporto e assistenza agli utenti 259
Revisione | Data | Note |
1.0 1.0.5 2.0 3.0 4.0 4.0.1 4.1 4.1.1 4.2 4.3 4.4 4.5 | 1° febbraio 2019 28 febbraio 2019 15 marzo 2019 9 maggio 2019 10 settembre 2019 12 settembre 2019 2 ottobre 2019 8 ottobre 2019 6 dicembre 2019 22 gennaio 2020 28 febbraio 2020 11 maggio 2020 | Prima versione in consultazione Seconda versione in consultazione Baseline Major release Riordino del documento e integrazioni Correzione di errori e piccole integrazioni Correzione di errori e integrazioni Correzione di errori Correzione di errori e integrazioni Nuove istruzioni sulle Notifiche di sistema Correzione di errori e piccole integrazioni Correzione di errori e integrazioni |
Lista principali cambiamenti rispetto alla versione precedente |
• Aggiunte istruzioni per l’Ordinazione e la fatturazione di farmaci e dispositivi medici (Paragrafi 3.3.7 e 8.1). • Aggiunto il sotto-tipo “Ordinazione di noleggio” (Paragrafo 3.3.3.5). • Aggiunto l’elemento AccountingCost tra i campi strutturati (Paragrafi 3.2.1.3 e 3.3.3.12). • Aggiunte istruzioni relative ad alcuni adempimenti a carico dei Fornitori (Paragrafo 3.3.6.3). • Aggiunte alcune precisazioni sull’uso dell’Ordine di convalida (Paragrafi 2.3.3.3 e 2.3.4.2). • Aggiunte alcune precisazioni sull’uso delle unità di misura (Paragrafi 3.3.3.9 e 3.3.6.2). • Aggiunte alcune precisazioni sulle informazioni di natura fiscale (Paragrafi 3.3.3.11 e 3.3.6.2). • Aggiunte alcune precisazioni sulle classificazioni contabili (Paragrafo 3.3.3.12). • Aggiunte alcune precisazioni sull’efficacia della catena dei Documenti (Paragrafo 8.2). • Apportate alcune modifiche per adattare il presente testo alla Spring Release (Version 3.0.4) dello standard PEPPOL. • Apportate altre piccole integrazioni e correzioni di errori. |
Il presente documento, previsto dal Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze 7 dicembre 2018, espone le regole tecniche da adottare per l’emissione e la trasmissione degli ordini e degli altri documenti elettronici utilizzati nel processo dell’ordinazione di acquisto di beni e servizi mediante il Nodo di Smistamento degli Ordini (NSO), con particolare riferimento agli enti del Servizio Sanitario Nazionale.
Le Linee guida relative al processo di emissione, trasmissione e gestione dei predetti documenti, anch’esse da adottare ai sensi del citato decreto ministeriale, saranno pubblicate online al seguente indirizzo web:
xxxx://xxx.xxx.xxx.xxx.xx/XXXXXXXX- I/e_government/amministrazioni_pubbliche/acquisti_pubblici_in_rete_apir/nodo_di_sm istamento_degli_ordini_di_acquisto_delle_amministrazioni_pubbliche_nso/
Ai fini del presente documento si intende per:
- d.m. 7 dicembre 2018, il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze 7 dicembre 2018, come modificato e integrato dal d.m. 27 dicembre 2019, concernente modalità e tempi per l’attuazione delle disposizioni in materia di emissione e trasmissione dei documenti attestanti l’Ordinazione degli acquisti di beni e servizi effettuata in forma elettronica da applicarsi agli enti del Servizio sanitario nazionale, ai sensi dell’art.1, comma 414 della legge 27 dicembre 2017, n. 205;
- Regole tecniche, il presente documento;
- Linee guida, il documento, previsto dal d.m. 7 dicembre 2018, che descrive il processo di emissione, trasmissione e gestione degli ordini e degli altri documenti elettronici utilizzati per l’Ordinazione di acquisto di beni e servizi mediante il Nodo di Smistamento degli Ordini (NSO);
- IPA (Indice delle pubbliche amministrazioni), l'archivio ufficiale degli enti pubblici e dei gestori di pubblici servizi, gestito dall'Agenzia per l'Italia digitale (AgID);
- Codice IPA, il codice alfanumerico univoco che identifica ciascuna unità organizzativa
censita sull’Indice delle pubbliche amministrazioni (IPA);
- BDNCP (Banca dati nazionale dei contratti pubblici), la banca dati dei bandi e dei contratti pubblici affidati sul territorio nazionale, gestita dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC);
- CIG (Codice identificativo di gara), il codice alfanumerico univoco e obbligatorio che identifica un determinato appalto o lotto sulla Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP);
- SdI (Sistema di interscambio), il sistema per la trasmissione delle fatture elettroniche destinate alle amministrazioni pubbliche, gestito dall’Agenzia delle Entrate;
- FatturaPA, la tipologia di fattura elettronica accettata dalle amministrazioni pubbliche che, secondo le disposizioni di legge, sono tenute ad avvalersi del Sistema di interscambio (SdI);
- SIOPE (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici), il sistema per la rilevazione degli incassi e dei pagamenti effettuati dai tesorieri delle amministrazioni pubbliche, gestito dalla Banca d’Italia;
- SIOPE+ (Nodo di smistamento dei pagamenti e degli incassi), il sistema per la trasmissione degli ordinativi elettronici di incasso e pagamento emessi dalle amministrazioni pubbliche ai rispettivi istituti tesorieri e cassieri, gestito dalla Banca d’Italia;
- OPI (Ordinativo di incasso e pagamento), il formato standard dell’ordinativo elettronico di incasso e pagamento per le amministrazioni pubbliche che sono tenute ad avvalersi del SIOPE+;
- PCC (Piattaforma dei crediti commerciali), il sistema per la certificazione e il monitoraggio dei crediti verso le amministrazioni pubbliche per appalti, forniture, somministrazioni e prestazioni professionali, gestito dal Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato;
- NSO (Nodo di smistamento degli ordini di acquisto), il sistema per la validazione e la trasmissione dei documenti elettronici attestanti l’Ordinazione e l’esecuzione degli acquisti di beni e servizi della pubblica amministrazione, gestito dal Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato;
- Attore, un soggetto che interagisce con NSO nel processo di Ordinazione. Sono Attori i Clienti, i Fornitori e gli Intermediari. Ciascun Attore può assumere il ruolo di Xxxxxxxx, Destinatario, Trasmittente e Ricevente;
- Cliente o PA, la pubblica amministrazione che acquista beni e/o servizi o un soggetto che la rappresenta. Ai fini del presente documento sono considerati pubblica amministrazione solo gli enti del servizio sanitario nazionale (SSN);
- Ufficio ordinante, una unità organizzative della PA, accreditata su IPA, abilitata a inviare e ricevere gli Ordini e gli altri Documenti del processo di Ordinazione;
- Ufficio di fatturazione, una unità organizzative della PA, accreditata su IPA, abilitata a ricevere le fatture elettroniche;
- Fornitore o OE, l’operatore economico che fornisce beni e/o servizi o un soggetto che
lo rappresenta;
- Intermediario, il soggetto o il sistema che gestisce per conto del Cliente e/o del Fornitore, interamente o in parte, il processo di creazione, invio, ricezione ed elaborazione dei Messaggi;
- Beneficiario, il soggetto a cui sono destinati i beni e/o i servizi, che può essere diverso dal Cliente;
- Messaggio, un file, tra quelli di seguito previsti, non contenente codice eseguibile né macroistruzioni, il cui formato è conforme alle presenti Regole tecniche. Un Messaggio è composto dalla Busta di trasmissione e dal Corpo del messaggio, che costituisce il Documento;
- Busta di trasmissione, la parte del Messaggio che contiene i dati necessari per il corretto indirizzamento;
- Documento, la parte del Messaggio, contenente i dati di business, che costituisce il
Corpo del messaggio;
- Ordine, il Documento con cui il Cliente comunica al Fornitore i beni e/o i servizi che intende acquistare e le relative istruzioni. Un Ordine può essere originario (Ordine iniziale), sostituire un Ordine precedente (Ordine sostitutivo), annullare un Ordine precedente (Ordine di revoca) oppure essere utilizzato per confermare, declinare o sostituire un Documento ricevuto dal Fornitore (Ordine di riscontro);
- Ordine pre-concordato, il Documento, equivalente all’Ordine, ma emesso dal Fornitore in accordo con il Cliente. Un Ordine pre-concordato può essere originario (Ordine pre- concordato iniziale) oppure sostituire un Ordine pre-concordato precedente (Ordine pre-concordato sostitutivo) oppure annullare un Ordine pre-concordato precedente (Ordine pre-concordato di revoca);
- Risposta, il Documento con cui il Fornitore accetta, declina o apporta dei cambiamenti (Risposta con modifiche) all’Ordine ricevuto dal Cliente;
- IdT (Identificativo della transazione), l’identificativo univoco, attribuito da NSO a ciascun Messaggio;
- Tripletta di identificazione, la combinazione di dati che identifica univocamente ciascun Documento, composta dell’identificativo del soggetto emittente, dalla data di emissione e dall’Identificativo del Documento assegnato dall’emittente;
- Notifica di sistema, la notifica inviata da NSO attestante l’esito di una particolare operazione (es. validazione del Messaggio, inoltro del Messaggio) o altre informazioni (es. i metadati del Messaggio);
- Ordinazione, il processo attraverso cui sono definiti l’oggetto e gli altri elementi della fornitura (come il prezzo, il luogo e il periodo di consegna, ecc.);
- Ordinazione semplice, il processo di Ordinazione, avviato dal Cliente, in cui l’Ordine è emesso e trasmesso in formato elettronico, mentre eventuali altri documenti devono essere prodotti e scambiati nei modi tradizionali (telefono, fax, e-mail, ecc.);
- Ordinazione completa, il processo di Ordinazione, avviato dal Cliente, in cui l’Ordine è emesso e trasmesso in formato elettronico ed è possibile produrre e scambiare in modalità telematica anche la Risposta e, eventualmente, l’Ordine di riscontro;
- Ordinazione pre-concordata, il processo di Ordinazione, avviato dal Fornitore, in cui l’Ordine pre-concordato è emesso e trasmesso in formato elettronico ed è possibile produrre e scambiare in modalità telematica anche l’Ordine di riscontro;
- Mittente, il Cliente o il Fornitore da cui origina il Messaggio;
- Destinatario, il Cliente o il Fornitore a cui è indirizzato il Messaggio;
- Trasmittente, il Cliente, il Fornitore o l’Intermediario che invia il Messaggio a NSO;
- Ricevente, il Cliente, il Fornitore o l’Intermediario che riceve il Messaggio da NSO;
- Modalità di comunicazione, i modi attraverso cui gli Attori possono interagire con NSO;
- Canale di trasmissione, il mezzo attraverso il quale sono realizzati l’invio e la ricezione
dei Messaggi diretti e/o provenienti da NSO;
- SFTP (Secure File Transfer Protocol), il protocollo di trasferimento sicuro di file tra sistemi remoti;
- XML (Extensible Markup Language), l’insieme di regole per strutturare in formato testo i dati oggetto di elaborazione, conforme al W3C recommendation Extensible Markup Language (XML);
- Schematron, linguaggio per la validazione di file XML conforme allo standard ISO/IEC 19757-3:2016;
- Web services, protocollo software progettato per supportare l'interoperabilità tra diverse applicazioni su di una medesima rete ovvero in un contesto distribuito, come definito dal W3C in Web Services Architecture;
- Messaggio SOAP, messaggio XML, strutturato in un header e in un body, utilizzato nel colloquio tra web services, conforme al W3C recommendation SOAP Version 1.2;
- WSDL (Web Service Definition Language), il linguaggio basato su XML per definire un web service e descriverne le modalità di accesso, conforme al W3C recommendation Web Services Description Language (WSDL);
- SPC, il Sistema Pubblico di Connettività di cui agli articoli 73 e seguenti del Codice
dell’Amministrazione Digitale (d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82);
- BPMN (Business Process Model and Notation), lo standard internazionale per la rappresentazione dei processi organizzativi definito dall’Object Management Group (OMG);
- SPCoop, la parte del SPC finalizzata all’interazione tra i sistemi informatici delle
pubbliche amministrazioni e tra queste e i cittadini;
- PEPPOL (Pan-European Public Procurement Online), insieme di elementi infrastrutturali e di specifiche tecniche che rendono possibile lo svolgimento di procedure e di processi di e-procurement a livello transfrontaliero. L’uso di PEPPOL è governato da una struttura basata su accordi multilaterali, gestita dal consorzio Open PEPPOL. L’Authority PEPPOL nazionale per l’Italia è l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID).
- Access Point, nodo che gestisce lo smistamento e l’inoltro di messaggi nella rete PEPPOL;
- Intermediario PEPPOL, soggetto accreditato su NSO che fornisce il servizio di Access Point alla rete PEPPOL.
Nel seguito del presente documento tutti i termini e le espressioni sopra definiti sono, di norma, scritti con iniziale maiuscola (tutto maiuscolo nel caso degli acronimi).
1.2 IL SISTEMA ACQUISTI PUBBLICI IN RETE (APIR)
La legge di bilancio 2018 (l. 27 dicembre 2017, n. 205), ai commi 411-415 dell’articolo 1,
prevede che:
− l'emissione, la trasmissione, la conservazione e l'archiviazione dei documenti attestanti
▪ l'Ordinazione (ossia gli ordini di acquisto e gli altri documenti utilizzati nella
di disposizione dell’obbligazione)
▪ e l'esecuzione (ossia i documenti di trasporto, gli stati di avanzamento lavori e gli altri documenti utilizzati nella fase di svolgimento dell’obbligazione)
degli acquisti di beni e servizi della pubblica amministrazione devono essere effettuate in forma elettronica. A tal fine, saranno adottati appositi regolamenti volti a disciplinare le modalità tecniche e le date di entrata in vigore dell’obbligo di invio in forma elettronica della predetta documentazione;
− in particolare, per gli enti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), la trasmissione dei predetti documenti avviene per mezzo di un sistema di gestione messo a disposizione dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. Con d.m. 7 dicembre 2018, tale sistema è stato individuato nel Nodo di Smistamento degli Ordini di acquisto (NSO), la cui documentazione è pubblicata online al seguente indirizzo web:
xxxx://xxx.xxx.xxx.xxx.xx/XXXXXXXX- I/e_government/amministrazioni_pubbliche/acquisti_pubblici_in_rete_apir/nodo_di
_smistamento_degli_ordini_di_acquisto_delle_amministrazioni_pubbliche_nso/
− il sistema informativo del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato assicura l'integrazione di NSO con la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP), con il Sistema di Interscambio delle fatture elettroniche (SdI) e con l'infrastruttura della banca dati SIOPE, costituita dal Sistema Informativo sulle Operazioni degli Enti Pubblici (SIOPE) e dal Nodo di Smistamento dei Pagamenti e degli Incassi (SIOPE+). Le informazioni tratte dai predetti sistemi sono gestite e rese disponibili dalla Piattaforma dei Crediti Commerciali (PCC).
L’insieme degli elementi menzionati costituisce un sistema integrato, formato da più componenti indipendenti, realizzati e gestiti da soggetti istituzionali distinti, fra loro interoperabili grazie all’utilizzo di interfacce e formati comuni, denominato Acquisti Pubblici in Rete (APiR), la cui documentazione è pubblicata online al seguente indirizzo web:
xxxx://xxx.xxx.xxx.xxx.xx/XXXXXXXX- I/e_government/amministrazioni_pubbliche/acquisti_pubblici_in_rete_apir/
Nella figura che segue sono rappresentati i principali componenti del sistema APiR e i flussi documentali e informativi.
I componenti principali del sistema APiR
1.3 IL NODO DI SMISTAMENTO DEGLI ORDINI DI ACQUISTO (NSO)
Come previsto dal d.m. 7 dicembre 2018, il Nodo di Smistamento degli Ordini (NSO) gestisce la trasmissione in via telematica dei documenti informatici attestanti l’Ordinazione (ordini di acquisto) e l’esecuzione (documenti di trasporto, stati di avanzamento dei lavori, ecc.) degli acquisti dei beni e servizi tra gli enti del Servizio sanitario nazionale, nonché i soggetti che effettuano acquisti per conto dei predetti enti, e i loro fornitori di beni e servizi.
Il medesimo decreto ministeriale stabilisce che i predetti documenti devono essere obbligatoriamente emessi in formato elettronico e trasmessi per il tramite di NSO, con decorrenza dal 1° gennaio 2021 per i beni e dal 1° gennaio 2022 per i servizi. È fatta comunque salva la facoltà di anticipare l’utilizzo del sistema previo accordo tra le parti acquirenti e fornitrici.
Attualmente, NSO non gestisce i documenti attestanti l’esecuzione degli acquisti, con l’eccezione della Risposta all’ordine, che si colloca a cavallo tra la fase di Ordinazione e quella di esecuzione. Per tale motivo ogni altro documento attestante l’esecuzione degli acquisti è escluso dall’obbligo di emissione e trasmissione in formato elettronico.
1.3.1 COMPATIBILITÀ CON LO STANDARD PEPPOL
PEPPOL, acronimo di Pan-European Public Procurement Online, è un progetto pilota promosso dalla Commissione Europea per individuare un insieme di elementi infrastrutturali e di specifiche tecniche che abilitino e facilitino le procedure di e- Procurement.
Le componenti fondamentali del sistema sono: l’infrastruttura di rete PEPPOL eDelivery Network, le specifiche per l’interoperabilità dei documenti di Business PEPPOL Business Interoperability Specifications (BIS), gli accordi che regolano l’utilizzo della rete PEPPOL Transport Infrastructure Agreements (TIA).
Per maggiori dettagli si rinvia al link xxxxx://xxxxxx.xx/.
Con la Circolare n. 3 del 6 dicembre 2016 che definisce le “Regole tecniche aggiuntive per garantire il colloquio e la condivisione dei dati tra i sistemi telematici di acquisto e di negoziazione”, l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ha introdotto PEPPOL come architettura di riferimento per garantire l’interoperabilità nell’e-Procurement pubblico.
Il formato dei documenti accettati da NSO e i relativi processi attraverso cui essi sono scambiati tra gli Attori del sistema è compatibile con le analoghe specifiche dello standard PEPPOL.
Inoltre, l’infrastruttura di trasporto PEPPOL costituisce uno delle modalità attraverso cui è possibile inviare e ricevere documenti a/da NSO.
1.4 AMBITO E FINALITÀ DEL PRESENTE DOCUMENTO
Il presente documento contiene le regole tecniche riferite al formato e al meccanismo di trasmissione dei documenti elettronici attestanti l’Ordinazione di acquisto di beni e servizi, incluse le Risposte all’ordine, che si collocano a cavallo tra la fase di Ordinazione e quella di esecuzione.
Espone, inoltre, le istruzioni per riportare gli estremi dei predetti documenti nelle fatture elettroniche.
Il Nodo di smistamento degli ordini (NSO) è il sistema tramite il quale amministrazioni pubbliche e fornitori, anche avvalendosi di intermediari, si scambiano i documenti elettronici attestanti l’Ordinazione degli acquisti di beni e servizi.
In altre parole, NSO è una sorta di postino intelligente che gestisce lo scambio, tra clienti e fornitori, degli ordini di acquisto (e degli altri documenti eventualmente occorrenti). Oltre a provvedere al loro recapito, NSO verifica che i documenti trasmessi siano stati correttamente formati e che contengano tutte le informazioni necessarie al loro successivo utilizzo nelle fasi di fatturazione e pagamento.
Al fine del predetto processo, per Documento si intende un file contenente i dati di business necessari per l’effettuazione della prestazione (ad esempio, le descrizioni dei prodotti, le quantità, i prezzi, i tempi e le modalità di esecuzione, eccetera).
Ciascun Documento è incluso in un Messaggio, che contiene anche la Busta di trasmissione, in cui sono indicati il Mittente e il Destinatario del Documento.
Le amministrazioni pubbliche, i fornitori di beni e servizi e i loro intermediari costituiscono gli Attori del processo.
Gli Attori interagiscono con NSO avvalendosi di determinate Modalità di comunicazione,
che utilizzano, per l’Invio e la ricezione dei Messaggi, Canali di trasmissione predefiniti.
NSO riceve i Messaggi e controlla che siano correttamente formati. Se tale verifica va a buon fine, li inoltra ai rispettivi Destinatari e, con apposite Notifiche di sistema, informa i Mittenti sull’esito della verifica e del recapito (solo negli scenari di trasmissione, v. Paragrafo 2.5.3).
Il processo Ordinazione per il tramite di NSO prevede la presenza di tre tipi di Attore, che possono assumere diversi ruoli.
Sono Attori del processo:
- il Cliente o PA, ossia la pubblica amministrazione che acquista beni e/o servizi o un soggetto che la rappresenta;
- il Fornitore o OE, ossia l’operatore economico che fornisce beni e/o servizi o un
soggetto che lo rappresenta;
- l’Intermediario, ossia il soggetto o il sistema che gestisce per conto del Cliente e/o del Fornitore, interamente o in parte, il processo di creazione, invio, ricezione ed elaborazione dei Messaggi.
Nell’interazione con NSO, ciascun Attore può assumere i seguenti ruoli:
- Mittente, che può essere il Cliente o il Fornitore da cui origina il Messaggio;
- Destinatario, che può essere il Cliente o il Fornitore a cui è indirizzato il Messaggio;
- Trasmittente, che può essere il Cliente, il Fornitore o l’Intermediario che invia il
Messaggio a NSO;
- Ricevente, che può essere il Cliente, il Fornitore o l’Intermediario che riceve il
Messaggio da NSO.
Ne consegue che:
- se il Cliente o il Fornitore interagiscono direttamente con NSO, essi assumono contemporaneamente il ruolo di Xxxxxxxx e Trasmittente oppure di Destinatario e Ricevente;
- se il Cliente o il Fornitore interagiscono con NSO per il tramite di un Intermediario, i primi assumono il ruolo di Mittente o di Destinatario, mentre l’Intermediario assume il ruolo di Trasmittente e/o di Ricevente.
Quanto detto è schematizzato nella figura che segue.
Attori e Ruoli
Si noti che Xxxxxxxx e Destinatario potrebbero avvalersi di più Intermediari che operano in serie: ad esempio, il Cliente invia il Messaggio all’Intermediario 1, il quale lo inoltra all’Intermediario 2, il quale lo inoltra a NSO che, a sua volta lo inoltra all’Intermediario 3, il quale lo inoltra all’Intermediario 4, che lo recapita al Fornitore.
In questo caso solo gli Intermediari che comunicano direttamente con NSO assumono il ruolo di Trasmittente e Ricevente (nell’esempio, l’Intermediario 2 e l’Intermediario 3).
Si tenga presente, infine, che il Beneficiario della fornitura, ossia il soggetto a cui sono destinati i beni e i servizi, può anche essere diverso dal Cliente.
2.2 MODALITÀ DI COMUNICAZIONE
Dal punto di vista degli utenti, l’invio e la ricezione dei Documenti verso e da NSO avviene attraverso Modalità di comunicazione analoghe a quelle utilizzate per la trasmissione delle fatture elettroniche attraverso il Sistema di Interscambio (SdI), a cui è stata aggiunta la possibilità di utilizzare l’infrastruttura di trasporto PEPPOL, come mostrato nella figura che segue.
Modalità di comunicazione con NSO
Naturalmente, le Modalità utilizzate per inviare e per ricevere i Documenti sono tra loro indipendenti. Ciò vuol dire che il Trasmittente e il Ricevente possono indifferentemente utilizzare la medesima Modalità o Modalità diverse.
Inoltre, lo stesso Xxxxxx, se lo ritiene opportuno, può utilizzare anche più Modalità.
Nella figura seguente sono illustrati alcuni esempi di trasmissione di Ordini in cui il Trasmittente e il Ricevente utilizzano Modalità diverse.
Esempi di disaccoppiamento delle modalità di invio e ricezione
Lo scambio dei Documenti nelle diverse Modalità di comunicazione avviene attraverso i medesimi canali di invio e ricezione già in uso per le fatture elettroniche con il Sistema di Interscambio (SdI), con esclusione della cooperazione applicativa tramite porte di dominio in ambito Sistema Pubblico di Cooperazione (“servizio SPCoop”), che è in corso di dismissione. I Canali di trasmissione con NSO, pertanto, sono i seguenti:
− posta elettronica certificata, o analogo sistema di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell'invio e della ricezione delle comunicazioni e l'integrità del contenuto delle stesse, di seguito “servizio PEC”;
− cooperazione applicativa su rete Internet, con servizio esposto da NSO tramite modello “web service” fruibile attraverso protocollo HTTPS e con le stesse interfacce di SdI, di seguito “servizio SdICoop”;
− trasmissione dati tra terminali remoti e NSO basato su protocollo SFTP, di seguito
“servizio SdIFtp”.
Per maggiori dettagli sui Canali trasmissione e sulle relative procedure di accreditamento, ove necessarie, si vedano il Capitoli 4 e 5.
Si forniscono, di seguito alcune indicazioni per l’utilizzo delle diverse Modalità di comunicazione con NSO, indicando per ciascuna i Canali di trasmissione utilizzati.
1. Portale web
Questa Modalità, allo stato attuale, è disponibile solo per le amministrazioni pubbliche (Clienti), che per utilizzarla devono accreditarsi al sistema SICOGE Enti (v. Paragrafo 5.3)
Il predetto sistema offre un’interfaccia utente disponibile via web, che permette di redigere e trasmettere Messaggi (composti da Documento e Busta di trasmissione) o, in alternativa, di caricare (upload) e trasmettere Messaggi redatti autonomamente dal Mittente. Consente, inoltre, di scaricare (download) i Documenti ricevuti.
Trattandosi di un applicativo disponibile esclusivamente lato Cliente, è utilizzabile solo per:
- inviare Ordini (inclusi gli Ordini di riscontro);
- ricevere Risposte e Ordini pre-concordati.
Per informazioni di dettaglio sull’utilizzo di SICOGE Enti si rimanda alle istruzioni fornite al seguente link: xxxxx://xxxxxxxxxx.xxx.xxx.xx/.
Il Canale di trasmissione utilizzato da SICOGE Enti è il “servizio SdICoop”.
2. Posta elettronica certificata (PEC)
Questa Modalità di comunicazione, disponibile per tutti gli Attori (Clienti, Fornitori, Intermediari), utilizza quale Canale di trasmissione il “servizio PEC”.
La procedura di invio è la seguente:
- il Mittente allega il Messaggio (composto da Documento e Busta di trasmissione) ad un messaggio PEC indirizzato a xxx@xxx.xxxxx.xx;
- NSO provvede all’inoltro al Ricevente, individuato in base alle informazioni contenute nella Busta di trasmissione, che lo riceverà attraverso una delle Modalità di comunicazione di cui si avvale.
La procedura di ricezione è la seguente:
- il Mittente invia il Messaggio (composto da Documento e Busta di trasmissione) attraverso una delle Modalità di comunicazione di cui si avvale;
- NSO provvede all’inoltro al Ricevente, individuato in base alle informazioni contenute
nella Busta di trasmissione, che lo riceverà via PEC dall’indirizzo xxx@xxx.xxxxx.xx.
3. Interoperabilità
Questa Modalità di comunicazione, disponibile per tutti gli Attori (Clienti, Fornitori, Intermediari), consente l’interazione diretta con NSO attraverso i seguenti Canali di trasmissione:
− il “servizio SdICoop”;
− il “servizio SdIFtp”.
Per maggiori dettagli sul meccanismo di funzionamento dei Canali utilizzati in questa Modalità di comunicazione, si veda il Paragrafo 4.
4. Infrastruttura di trasporto PEPPOL
Questa Modalità di comunicazione è disponibile per tutti gli Attori (Clienti, Fornitori, Intermediari).
Per gli scopi del presente documento, l’infrastruttura di trasporto PEPPOL può essere rappresentata come una rete di Access Point (AP), ossia di nodi che gestiscono lo smistamento e l’inoltro dei Messaggi, dotata di un sistema di indirizzamento che consente al Mittente di conoscere l’identificativo del Destinatario (Endpoint) a cui deve essere recapitato il Messaggio.
Il modello di funzionamento della rete PEPPOL può essere rappresentato con un “modello a 4 angoli” (4 Corner Model) che prevede:
− il Mittente (Corner1), che produce il Messaggio e lo affida a un Intermediario che si
occupi di immetterlo sull’infrastruttura;
− l’Intermediario del Mittente (Corner2), permanentemente connesso con l’infrastruttura attraverso un Access Point, che inoltra il Messaggio da inviare all’Intermediario del Destinatario;
− l’Intermediario del Destinatario (Corner3), a sua volta dotato di un Access Point, che riceve il Messaggio e lo mette a disposizione del Destinatario;
− il Destinatario (Corner4), che, connettendosi al proprio Intermediario, riceve i Messaggi.
Modello di funzionamento della rete PEPPOL
La trasmissione dei messaggi da e verso NSO è effettuata, in modo trasparente per gli operatori, dagli Intermediari PEPPOL, ossia fornitori del servizio di Access Point accreditati su NSO. In pratica, gli Attori possono inviare e ricevere Messaggi avvalendosi degli Intermediari PEPPOL, senza preoccuparsi di come essi interagiscono con NSO.
Gli Intermediari PEPPOL possono utilizzare seguenti Canali di trasmissione:
− il “servizio PEC”;
− il “servizio SdICoop”;
− il “servizio SdIFtp”.
Con riguardo all’accreditamento degli Intermediari PEPPOL, si veda il Paragrafo 5.2.
Per Messaggio si intende un file tra quelli di seguito descritti, non contenente codice eseguibile né macroistruzioni, il cui formato è conforme alle specifiche contenute o indicate nel presente documento. Un Messaggio è composto dalla Busta di trasmissione, contenente i dati necessari per il corretto indirizzamento (il Mittente e il Destinatario) e dal Corpo del messaggio, ossia il Documento, contenente i dati di business (es. Ordine, Risposta, Ordine di riscontro).
Il Messaggio è conforme allo Standard Business Document (SBD) utilizzato dalla specifica PEPPOL, che è costituito dalla testata (header), che corrisponde alla Busta di trasmissione, e dal payload, che corrisponde al Corpo del messaggio (ossia il Documento). Per maggiori dettagli, si rinvia al seguente link: xxxxx://xxxxxx.xx/xxxxxxxxx/xxx-xxxxxx-xxxxxxxxx- network-specifications/.
Messaggio, Busta di trasmissione e Documento
La Busta di trasmissione è predisposta nel formato descritto dalla specifica PEPPOL Business Message Envelope (che è una personalizzazione del formato UN/CEFACT Standard Business Document Header, SBDH).
Per maggiori dettagli si rinvia ai Paragrafi 3.1.1, 3.3.1.1 e 3.4.4.
I Documenti, che costituiscono il Corpo del messaggio, contengono le istruzioni che Clienti e Fornitori si scambiano per regolare la fornitura dei beni e dei servizi.
I formati dei documenti sono illustrati nei Paragrafi 3.2.1 e 3.3.1.
Per un quadro d’insieme sulla corrispondenza con i formati descritti dallo standard PEPPOL BIS versione 3.0, si rinvia al Paragrafo 2.4.1.1.
Nella tabella seguente sono elencati i tre tipi di Documento previsti e i relativi sotto-tipi e varianti, descritti nei Paragrafi che seguono.
TIPO DOCUMENTO | SOTTO-TIPO | VARIANTE |
Ordine | Ordine iniziale | Ordine iniziale (default) |
Ordine iniziale collegato | ||
Ordine iniziale di convalida | ||
Ordine di revoca | - | |
Ordine sostitutivo | - | |
Ordine di riscontro | Ordine di riscontro per conferma | |
Ordine di riscontro per diniego | ||
Ordine di riscontro sostitutivo | ||
Ordine pre-concordato | Ordine pre-concordato iniziale | Ordine pre-concordato iniziale (default) |
Ordine pre-concordato iniziale collegato | ||
Ordine pre-concordato iniziale di convalida | ||
Ordine pre-concordato di revoca | - | |
Ordine pre-concordato sostitutivo | - | |
Risposta | Risposta di ricezione | - |
Risposta di accettazione | - | |
Risposta di diniego | - | |
Risposta con modifiche | - |
Tipi di Documento, sotto-tipi e varianti
L’Ordine è il Documento rappresentativo dell’ordine di acquisto di beni e servizi emesso dal Cliente (Mittente) e indirizzato al Fornitore (Destinatario). Un Ordine è composto da una o più linee d’ordine, in cui sono indicati il bene o il servizio che si intende acquistare, la quantità e il prezzo.
L’Ordine è predisposto nel formato descritto dalla specifica PEPPOL Order transaction (v. Paragrafi 3.3.1.2 e 3.3.2).
Un Ordine può:
− determinare, indipendentemente da altri Ordini precedentemente emessi, i beni e/o i servizi che il Cliente intende acquistare e le relative istruzioni per eseguire la fornitura (Ordine iniziale). Un Ordine iniziale non contiene, normalmente, riferimenti ad altri Documenti, salvo che nelle varianti descritte nel Paragrafo 2.3.3.2 (Ordine iniziale collegato) e nel Paragrafo 2.3.3.3 (Ordine iniziale di convalida);
− revocare un Ordine precedentemente emesso (Ordine di revoca). L’Ordine di revoca è un Ordine che contiene il riferimento all’Ordine che si intende revocare e l’indicazione che si tratta di una “revoca” (“Cancelled”), inoltre ha una sola linea d’ordine priva di contenuto (v. Paragrafo 3.3.2 ai punti 4 e 5);
− sostituire un Ordine precedentemente emesso (Ordine sostitutivo). L’Ordine sostitutivo è un nuovo Ordine, completo di tutte le linee di ordine, che contiene il riferimento all’Ordine che si intende sostituire e l’indicazione che si tratta di una “sostituzione” (“Revised”; v. Paragrafo 3.3.2 al punto 4);
− confermare, declinare o sostituire (Ordine di riscontro) un Documento ricevuto dal Fornitore (“Accepted”, “Cancelled” o “Revised”; v. Paragrafo 2.3.3.1).
Le Sostituzioni e le Revoche, rispettivamente, rimpiazzano e annullano sia l’Ordine ivi indicato sia tutte le altre Sostituzioni e Revoche, già trasmesse, riferite al relativo Ordine iniziale.
L’Ordine di riscontro è un sotto-tipo particolare di Ordine, con cui il Cliente (Mittente) conferma, declina o sostituisce un Ordine pre-concordato (v. Paragrafi 2.3.4 e 2.4.4) oppure una Risposta (v. Paragrafi 2.3.5 e 2.4.3) inviati dal Fornitore (Destinatario).
L’Ordine di riscontro, pertanto, altro non è che un Ordine che fa riferimento a un Documento inviato dal Fornitore. Conseguentemente, è predisposto nel medesimo formato, che è descritto dalla specifica PEPPOL Order transaction (v. Paragrafi 3.3.1.2 e 3.3.2.4).
Con l’Ordine di riscontro il Cliente può comunicare al Fornitore:
− che conferma un Ordine pre-concordato o una Risposta inviata dal Fornitore (Ordine di riscontro per conferma). L’Ordine di riscontro per conferma è un Ordine che contiene l’indicazione che si tratta di una “conferma” (“Accepted”) e il riferimento all’Ordine pre-concordato o alla Risposta che si intende confermare, inoltre ha una sola linea d’ordine vuota (v. Paragrafo 3.3.2.4 ai punti 4 e 6);
− che declina un Ordine pre-concordato o una Risposta inviata dal Fornitore (Ordine di riscontro per diniego). L’Ordine di riscontro per diniego è un Ordine che contiene l’indicazione che si tratta di un “rifiuto” (“Cancelled”) e il riferimento all’Ordine o alle Risposta che si intende rifiutare, inoltre ha una sola linea d’ordine priva di contenuto (v. Paragrafo 3.3.2.4 ai punti 4 e 6);
− che intende sostituire un Ordine pre-concordato o una Risposta inviata dal Fornitore (Ordine di riscontro sostitutivo). L’Ordine di riscontro sostitutivo è un nuovo Ordine, completo di tutte le linee d’ordine, che contiene l’indicazione che si tratta di una “Sostituzione” (“Revised”) e il riferimento all’Ordine o alla Risposta che si intende sostituire (v. Paragrafo 3.3.2.4 al punto 4).
Gli Ordini di riscontro sostitutivi e gli Ordini di riscontro per diniego, rispettivamente, rimpiazzano e annullano sia l’Ordine pre-concordato o la Risposta ivi indicati sia tutte le altre Sostituzioni e Revoche, già trasmesse, riferite al relativo Ordine iniziale.
L’Ordine di riscontro riferito a un Ordine pre-concordato revocato non ha effetti.
2.3.3.2 ORDINE INIZIALE COLLEGATO
In alcune circostanze può essere utile evidenziare che un Ordine iniziale, seppur indipendente, è genericamente relazionato a un altro Documento. Ad esempio, perché il processo a cui si sta dando avvio è, per un qualsiasi motivo, connesso con un altro processo (v. Paragrafo 3.3.3.15).
In questi casi è possibile evidenziare tale generica relazione con l’uso dell’Ordine iniziale
collegato.
L’Ordine iniziale collegato è una variante dell’Ordine iniziale in cui è presente il riferimento al Documento collegato e l’indicazione che si tratta di un mero collegamento (“Connected”). Conseguentemente, è predisposto nel medesimo formato, che è descritto dalla specifica PEPPOL Order transaction (v. Paragrafi 3.3.1.2 e 3.3.2.1 al punto 4).
L’Ordine iniziale collegato può essere utilizzato esclusivamente per tenere memoria che il nuovo processo che si intende avviare è collegato ad un processo precedente e non deve mai essere usato al posto degli altri strumenti (Ordine di revoca, Ordine sostitutivo e Ordine di riscontro) appositamente realizzati per revocare, sostituire (o integrare), confermare o rifiutare un altro Documento.
2.3.3.3 ORDINE INIZIALE DI CONVALIDA
In alcuni casi, può accadere che una fattura sia inviata senza la preventiva emissione del relativo Ordine di acquisto.
Per sanare tale situazione è possibile emettere un Ordine iniziale di convalida.
L’Ordine iniziale di convalida è una variante dell’Ordine iniziale in cui è presente il riferimento alla fattura da regolarizzare e l’indicazione che si tratta della convalida di fattura (“Invoice”). Conseguentemente, è predisposto nel medesimo formato, che è descritto dalla specifica PEPPOL Order transaction (v. Paragrafi 3.3.1.2 e 3.3.2.1 al punto 6).
L’Ordine iniziale di convalida può essere utilizzato esclusivamente:
− per convalidare una fattura emessa in assenza della relativa ordinazione della fornitura tramite NSO;
− se necessario, per convalidare una fattura emessa a fronte di una Ordinazione già effettuata da un soggetto diverso dal Cliente (ad esempio, da una centrale d’acquisto o da un altro ente che è stato successivamente incorporato, ceduto o diviso).
In ogni caso, l’Ordine iniziale di convalida non deve mai essere usato al posto degli altri strumenti (Ordine di revoca, Ordine sostitutivo e Ordine di riscontro) appositamente realizzati per revocare, sostituire (o integrare), confermare o rifiutare un altro Documento.
L’Ordine pre-concordato è il Documento rappresentativo dell’ordine di acquisto di beni e servizi, emesso dal Fornitore (Mittente) invece che dal Cliente (Destinatario), in accordo con quest’ultimo. Un Ordine pre-concordato è composto da una o più linee d’ordine, in cui sono indicati il bene o il servizio oggetto dell’acquisto, la quantità e il prezzo.
L’Ordine pre-concordato è predisposto nel formato descritto dalla specifica PEPPOL Order Agreement transaction (v. Paragrafi 3.3.1.2 e 3.3.2.2).
Un Ordine pre-concordato può:
− determinare, indipendentemente da altri Ordini pre-concordati precedentemente emessi, i beni e/o i servizi che il Cliente intende acquistare e le relative istruzioni per eseguire la fornitura (Ordine pre-concordato iniziale). Un Ordine pre-concordato iniziale non contiene, normalmente, riferimenti ad altri Documenti (v. Paragrafo
3.3.2.2 al punto 4), salvo che nella varianti descritte nel Paragrafo 2.3.4.1 (Ordine pre- concordato iniziale collegato) e nel Paragrafo 2.3.4.2 (Ordine pre-concordato iniziale di convalida);
− revocare un Ordine pre-concordato precedentemente emesso (Ordine pre-concordato di revoca). L’Ordine pre-concordato di revoca è un Ordine pre-concordato che contiene l’indicazione che si tratta di una “revoca” (“Cancelled”) e il riferimento all’Ordine pre-concordato che si intende revocare, inoltre ha una sola linea d’ordine priva di contenuto (v. Paragrafo 3.3.2.2 ai punti 5 e 6);
− sostituire un Ordine pre-concordato precedentemente emesso (Ordine pre- concordato sostitutivo). La Modifica di ordine pre-concordato è un nuovo Ordine pre- concordato, completo di tutte le linee d’ordine, che contiene l’indicazione che si tratta di una “sostituzione” (“Revised”) e il riferimento all’Ordine pre-concordato che si intende modificare (v. Paragrafo 3.3.2.2 al punto 5).
Le Sostituzioni e le Revoche, rispettivamente, rimpiazzano e annullano sia l’Ordine pre- concordato ivi indicato sia tutte le altre Sostituzioni e Revoche, già trasmesse, riferite al relativo Ordine pre-concordato iniziale.
L’Ordine pre-concordato emesso senza la preventiva autorizzazione del Cliente è privo di effetti giuridici (v. anche Paragrafo 2.4.4 al punto 1).
2.3.4.1 ORDINE PRE-CONCORDATO INIZIALE COLLEGATO
In alcune circostanze può essere utile evidenziare che un Ordine pre-concordato iniziale, seppur indipendente, è genericamente relazionato a un altro Documento. Ad esempio, perché il processo a cui si sta dando avvio è, per un qualsiasi motivo, connesso con un altro processo (v. Paragrafo 3.3.3.15).
In questi casi è possibile evidenziare tale generica relazione con l’uso dell’Ordine pre- concordato iniziale collegato.
L’Ordine pre-concordato iniziale collegato è una variante dell’Ordine pre-concordato iniziale in cui è presente il riferimento al Documento collegato e l’indicazione che si tratta di un mero “collegamento (“Connected”). Conseguentemente, è predisposto nel medesimo formato, che è descritto dalla specifica PEPPOL Order Agreement transactionhttp://xxxx.xxxxxx.xx/xxxxx/xxxxxxx-0/xxxxxx/Xxxxx/xxxx/ (v. Paragrafi
3.3.1.2 e 3.3.2.2 al punto 5).
L’Ordine pre-concordato iniziale collegato può essere utilizzato esclusivamente per tenere memoria che il nuovo processo che si intende avviare è collegato ad un processo precedente e non deve mai essere usato al posto degli altri strumenti (Ordine pre- concordato di revoca, Ordine pre-concordato sostitutivo e Risposta) appositamente realizzati per revocare, sostituire (o integrare), accettare o rifiutare un altro Documento.
2.3.4.2 ORDINE PRE-CONCORDATO INIZIALE DI CONVALIDA
In alcuni casi, può accadere che una fattura sia inviata senza la preventiva emissione del relativo ordine di acquisto.
Per sanare tale situazione è possibile emettere un Ordine pre-concordato iniziale di convalida.
L’Ordine pre-concordato iniziale di convalida è una variante dell’Ordine iniziale pre- concordato in cui è presente il riferimento alla fattura da regolarizzare e l’indicazione che si tratta della convalida di fattura (“Invoice”). Conseguentemente, è predisposto nel medesimo formato, che è descritto dalla specifica PEPPOL Order Agreement transaction. Paragrafi 3.3.1.2 e 3.3.2.2 al punto 7).
L’Ordine pre-concordato iniziale di convalida può essere utilizzato esclusivamente:
− per convalidare una fattura emessa in assenza della relativa ordinazione della fornitura tramite NSO;
− se necessario, per convalidare una fattura emessa a fronte dell’ordinazione effettuata da un soggetto diverso dal Cliente (ad esempio, una centrale di acquisto o da un altro ente che è stato successivamente incorporato, ceduto o diviso).
In ogni caso, l’Ordine pre-concordato iniziale di convalida non deve mai essere usato al posto degli altri strumenti (Ordine pre-concordato di revoca, Ordine pre-concordato sostitutivo e Risposta) appositamente realizzati per revocare, sostituire (o integrare), accettare o rifiutare un altro Documento.
La Risposta è il Documento con cui il Fornitore (Xxxxxxxx) accetta, declina o propone dei cambiamenti a un Ordine ricevuto dal Cliente (Destinatario).
La Risposta è predisposta nel formato descritto dalla specifica PEPPOL Order Response transaction (v. Paragrafi 3.3.1.2 e 3.3.2.3).
Con la Risposta il Fornitore può comunicare al Cliente:
− che ha ricevuto l’Ordine (Risposta di ricezione), ma non lo ha ancora processato. Si tratta, evidentemente, di una comunicazione interlocutoria che non contiene alcuna indicazione in merito a “se e come” il Fornitore intende dar corso all’Ordine. La Risposta di ricezione è una Risposta priva di linee d’ordine, che contiene l’indicazione che si tratta di una “ricezione” (“AB”) e il riferimento all’Ordine che si comunica di aver ricevuto (v. Paragrafo 3.3.2.3 ai punti 4, 5 e 7);
− che intende dar corso all’Ordine ricevuto (Risposta di accettazione). La Risposta di accettazione è una Risposta priva di linee d’ordine, che contiene l’indicazione che si tratta di una “accettazione” (“AP”) e il riferimento all’Ordine che si intende accettare (v. Paragrafo 3.3.2.3 ai punti 4, 5 e 7);
− che declina l’Ordine ricevuto (Risposta di diniego). La Risposta di diniego è una Risposta priva di linee d’ordine, che contiene l’indicazione che si tratta di un “rifiuto” (“RE”) e il riferimento all’Ordine che si intende rifiutare accettare (v. Paragrafo 3.3.2.3 ai punti 4, 5 e 7);
− che intende dar corso all’Ordine ricevuto apportando alcune modifiche (Risposta con modifiche) con riguardo alla qualità, alla quantità e al prezzo dei beni e/o dei servizi, nonché al periodo di consegna o esecuzione. La Risposta con modifiche, che contiene l’indicazione che si tratta di una “modifica” (“CA”) e il riferimento all’Ordine che si intende modificare, deve contenere tutte le linee d’ordine, sia quelle che si intende mantenere sia quelle che si intende variare, in quanto integra l’Ordine precedentemente trasmesso a cui fa riferimento (v. Paragrafo 3.3.2.3 ai punti 4, 5 e 6).
Le Risposte con modifiche e le Risposte di diniego, rispettivamente, integrano e annullano sia l’Ordine ivi indicato sia tutte le altre Modifiche e Revoche, già trasmesse, riferite al medesimo Ordine iniziale.
La Risposta a un Ordine revocato non ha effetti.
In questo Paragrafo sono riportate istruzioni per l’emissione e la trasmissione per il tramite
di NSO degli ordini e degli altri documenti elettronici attestanti l’Ordinazione di acquisto.
In particolare, è illustrato come realizzare i processi di Ordinazione rappresentati nella seguente figura con i Documenti descritti nel Paragrafo 2.3.2.
Processi di business per l'Ordinazione dei beni e dei servizi realizzabili con NSO
2.4.1 EMISSIONE E TRASMISSIONE DEI DOCUMENTI
Come visto nel Paragrafo 2.3.2, sono previsti tre tipi di Documento:
− l’Ordine, che rappresenta l’ordine di acquisto di beni e servizi emesso dal Cliente
(Xxxxxxxx) e indirizzato al Fornitore (Destinatario).
− l’Ordine pre-concordato, che rappresenta l’ordine di acquisto di beni e servizi, emesso dal Fornitore (Mittente) invece che dal Cliente (Destinatario), in accordo con quest’ultimo;
− la Risposta, con cui il Fornitore (Mittente) può, alternativamente:
▪ comunicare di aver ricevuto l’Ordine dal Cliente (Destinatario);
▪ accettare l’Ordine ricevuto dal Cliente (Destinatario);
▪ declinare l’Ordine ricevuto dal Cliente (Destinatario);
▪ apportare delle modifiche all’Ordine ricevuto dal Cliente (Destinatario);
− inoltre, è previsto un particolare sotto-tipo di Ordine, l’Ordine di riscontro, con cui il Cliente (Mittente) può, alternativamente:
▪ confermare una Risposta con modifiche o un Ordine pre-concordato inviati dal Fornitore (Destinatario);
▪ declinare una Risposta con modifiche o un Ordine pre-concordato inviati dal Fornitore (Destinatario);
▪ sostituire una Risposta con modifiche o un Ordine pre-concordato inviati dal Fornitore (Destinatario).
Salvo che non sia previsto diversamente da norme, usi commerciali o accordi tra le parti,
la Risposta e l’Ordine di riscontro sono emessi solo se necessari (v. Paragrafi 2.4.3 e 2.4.4).
Utilizzando i predetti Documenti possono essere realizzati i seguenti tre processi di business, che sono descritti in dettaglio nei paragrafi che seguono:
− Ordinazione semplice, in cui può essere utilizzato un solo tipo di Documento (l’Ordine);
− Ordinazione completa, in cui possono essere utilizzati tre tipi di Documento (l’Ordine, la Risposta e l’Ordine di riscontro);
− Ordinazione pre-concordata, in cui possono essere utilizzati due tipi di Documento
(l’Ordine pre-concordato e l’Ordine di riscontro).
Il diagramma di flusso che segue, redatto in conformità allo standard BPMN, mostra un quadro d’insieme di tutti i Documenti e tutti i processi in cui sono coinvolti. Ciascun processo sarà descritto in dettaglio nei Paragrafi che seguono.
Si noti che l’invio da parte del Cliente di un Ordine di riscontro determina, formalmente, l’avvio di un nuovo processo di Ordinazione, che può essere semplice o completa in base a quanto indicato nell’Ordine di riscontro stesso (v. Paragrafo 3.3.2.4 al punto 2).
Quadro d’insieme dei documenti e dei processi
Si noti che il processo può essere iniziato, alternativamente, dal Cliente o dal Fornitore:
− nelle fattispecie dell’Ordinazione semplice e dell’Ordinazione completa è avviato dal Cliente che invia l’Ordine (flusso blu nella figura);
− nella fattispecie dell’Ordinazione pre- concordata è avviato dal Fornitore che invia l’Ordine pre-concordato (flusso rosso nella figura).
A seconda della fattispecie, perciò, hanno luogo dei flussi distinti, che sono descritti in dettaglio nei Paragrafi 2.4.2, 0 e 2.4.4.
Le relazioni tra Documenti e processi sono schematizzate nella tabella che segue.
PROCESSO | TIPO DOCUMENTO | ||
Formato | Note | Attore che emette il Documento | |
Ordinazione semplice | Ordine | Necessario | Cliente |
Ordinazione completa | Ordine Risposta Ordine di riscontro* | Necessario Eventuale Eventuale | Cliente Fornitore Cliente |
Ordinazione pre-concordata | Ordine pre-concordato Ordine di riscontro* | Necessario Eventuale | Fornitore Cliente |
* L’invio da parte del Cliente di un Ordine di riscontro, che è un sotto-tipo particolare di Ordine (v. Paragrafo 2.3.3.1), determina l’avvio di un nuovo processo di Ordinazione. |
Relazioni tra processi e Documenti
2.4.1.1 RELAZIONE CON LO STANDARD PEPPOL
Con riferimento all’Ordinazione di acquisto di beni e servizi, lo standard PEPPOL BIS versione 3.0 definisce tre tipi di documento:
− Order transaction;
− Order Response transaction;
− Order Agreement transaction; e tre processi (denominati profili):
− BIS Order only;
− BIS Ordering;
− BIS Order Agreement.
I Documenti e i processi descritti nelle presenti Regole tecniche corrispondono a quelli degli standard su menzionati, tenendo conto di quanto segue.
1. Nei processi di Ordinazione completa e di Ordinazione pre-concordata, a seguito, rispettivamente, della Risposta di o dell’Ordine pre-concordato spedito dal Fornitore, il Cliente può inviare un Ordine di riscontro, dando formalmente avvio a un nuovo processo di Ordinazione.
2. Diversamente da quanto previsto dal profilo Ordering, nel processo di Ordinazione completa la Risposta non è un Documento obbligatorio (v. Paragrafo 2.4.3 al punto 2). Ciò è dettato dall’esigenza, almeno in fase di avvio del sistema, di non rendere necessari accordi convenzionali bilaterali tra gli Attori per l’utilizzo dei diversi tipi di processo.
3. I contenuti dei Messaggi devono essere predisposti seguendo le indicazioni fornite nel Capitolo 3
La tabella che segue mostra la corrispondenza tra i Documenti e i processi di NSO e i corrispondenti di PEPPOL.
DOCUMENTI | PROCESSI | |||
NSO | PEPPOL | NSO | PEPPOL | |
Ordine* Ordine pre-concordato Risposta | Order Order Agreement Order Response | Ordinaz. semplice Ordinaz. completa Ordinaz. pre-concordata | BIS Order only BIS Ordering BIS Order Agreement | |
* Comprende l’Ordine di riscontro. |
Corrispondenze tra processi e documenti NSO e PEPPOL
Questo processo, corrispondente al profilo PEPPOL BIS Order only, prevede l’uso di un solo Documento, l’Ordine, che è emesso dal Cliente.
Inizia con l’invio dell’Ordine da parte del Cliente e termina con la ricezione da parte del Fornitore.
Il diagramma di flusso che segue mostra sinteticamente le attività e i Documenti utilizzati nel processo.
Il processo Ordinazione semplice
Il processo di Ordinazione semplice prevede che ogni eventuale comunicazione di accettazione, diniego o modifica dell’Ordine da parte del Fornitore potrà pervenire al Cliente esclusivamente nelle forme tradizionali (telefono, fax, e-mail, ecc.).
Quando il Cliente invia un Ordine indicando questo processo, implicitamente informa il Fornitore di non essere disponibile a ricevere l’eventuale Risposta in modalità telematica.
Di propria iniziativa o su richiesta del Fornitore, il Cliente può comunque revocare o modificare un Ordine precedentemente emesso mediante l’emissione di un nuovo Ordine, che deve contenere l’indicazione dell’Ordine che si intende revocare o modificare.
Ne consegue che un Ordine può assumere le seguenti tre forme (v. Paragrafo 2.3.3):
− Ordine iniziale, che normalmente non contiene riferimenti ad altri Documenti;
− Ordine di revoca, che deve contenere l’indicazione dell’Ordine precedentemente inviato che si intende revocare;
− Ordine sostitutivo, che deve contenere l’indicazione dell’Ordine precedentemente
inviato che si intende modificare.
Come più in dettaglio specificato nel Paragrafo 3.3.2:
− l’Ordine di revoca deve contenere una sola linea d’ordine priva di contenuto, in quanto costituisce il mero annullamento dell’Ordine precedentemente trasmesso a cui fa riferimento;
− l’Ordine sostitutivo costituisce un nuovo Ordine che annulla tutti i Documenti precedenti del processo corrente e dà avvio a un nuovo processo di Ordinazione, pertanto deve contenere tutte le linee d’ordine (come un Ordine iniziale).
Salvo che non sia previsto diversamente da norme, usi commerciali o accordi tra le parti (inclusa la facoltà di integrare informazioni non corrette o mancanti contenute nell’Ordine iniziale, v. Paragrafo 8.2), il Fornitore è tenuto a considerare efficaci solo le Revoche e le Sostituzioni di ordine pervenute prima che abbia dato luogo all’esecuzione dell’Ordine revocato o sostituito. Ad esempio, se l’acquisto ha ad oggetto un bene che deve essere trasportato da un luogo a un altro, l’Ordine non può essere revocato o sostituito dopo che il bene è stato rimesso al vettore o allo spedizioniere.
Al riguardo, se nell’Ordine è indicata la data di esecuzione della fornitura, il limite temporale entro il quale è possibile sostituire o revocare l’Ordine è determinato da tale data dedotto il tempo necessario per predisporre la fornitura ed eseguirla nel luogo prestabilito.
Le Sostituzioni e le Revoche, rispettivamente, rimpiazzano e annullano sia l’Ordine ivi indicato sia tutte le altre Sostituzioni e Revoche, già trasmesse, riferite al medesimo Ordine iniziale.
L’Ordine sostitutivo dà formalmente avvio a un nuovo processo di Ordinazione, che può essere semplice o completa in base a quanto indicato nell’Ordine sostitutivo stesso (v. Paragrafo 3.3.2 al punto 2).
Nell’Ordine può essere indicata la data entro la quale il Fornitore è tenuto a rispondere (v.
Paragrafo 3.2.2.1 al punto12).
PROCESSO (profilo PEPPOL) | TIPO DOCUMENTO | Formato PEPPOL | Attore che emette il Documento | SOTTO-TIPO | Note |
Ordinazione semplice (BIS Order only) | Ordine | Order | Cliente | Ordine iniziale Ordine di revoca Ordine sostitutivo | Necessario Eventuale Eventuale |
Documenti utilizzati nel processo di Ordinazione semplice
Questo processo, corrispondente al profilo PEPPOL BIS Ordering, prevede l’uso di tre
Documenti:
− l’Ordine, emesso dal Cliente;
− la Risposta, eventualmente emessa dal Fornitore;
− l’Ordine di riscontro, eventualmente emesso dal Cliente.
Il processo inizia con l’invio dell’Ordine da parte del Cliente e può terminare, alternativamente:
− con la ricezione da parte del Fornitore dell’Ordine inviato dal Cliente;
− con la ricezione da parte del Cliente della Risposta inviata dal Fornitore;
− con la ricezione da parte del fornitore dell’Ordine di riscontro inviato dal Cliente.
Il diagramma di flusso che segue mostra sinteticamente le attività e i Documenti utilizzati nel processo.
Il processo Ordinazione completa
Si descrive, di seguito, l’uso dei tre Documenti previsti in relazione alle diverse fasi del
processo.
1. Emissione dell’ordine
Il processo di Ordinazione completa prevede che ogni eventuale comunicazione di accettazione, diniego o modifica dell’Ordine da parte del Fornitore potrà pervenire al Cliente - oltre che nelle forme tradizionali (telefono, fax, e-mail, ecc.) - anche per il tramite di NSO, salvo che gli accordi tra le parti non dispongano diversamente (ad esempio, le parti possono convenire contrattualmente che le Risposte agli Ordini debbano essere trasmessi obbligatoriamente per il tramite di NSO).
Quando il Cliente invia un Ordine indicando questo processo, implicitamente informa il Fornitore di essere disponibile a ricevere l’eventuale Risposta in modalità telematica.
Di propria iniziativa o su richiesta del Fornitore, il Cliente può comunque revocare o modificare un Ordine precedentemente emesso mediante l’emissione di un nuovo Ordine, che deve contenere l’indicazione dell’Ordine che si intende revocare o modificare.
Ne consegue che un Ordine può assumere le seguenti tre forme (v. Paragrafo 2.3.3):
− Ordine iniziale, che normalmente non contiene riferimenti ad altri Documenti;
− Ordine di revoca, che deve contenere l’indicazione dell’Ordine precedentemente
inviato che si intende revocare;
− Ordine sostitutivo, che deve contenere l’indicazione dell’Ordine precedentemente
inviato che si intende modificare.
Come più in dettaglio specificato nel Paragrafo 3.3.2:
− l’Ordine di revoca deve contenere una sola linea d’ordine priva di contenuto, in quanto costituisce il mero annullamento dell’Ordine precedentemente trasmesso a cui fa riferimento;
− l’Ordine sostitutivo costituisce un nuovo Ordine che annulla tutti i Documenti precedenti (Ordini, Risposte) del processo corrente, e dà avvio a un nuovo processo di Ordinazione, pertanto deve contenere tutte le linee d’ordine (come un Ordine iniziale).
Salvo che non sia previsto diversamente da norme, usi commerciali o accordi tra le parti (inclusa la facoltà di integrare informazioni non corrette o mancanti contenute nell’Ordine iniziale, v. Paragrafo 8.2), il Fornitore è tenuto a considerare efficaci solo le Revoche e le Sostituzioni di ordine pervenute prima che abbia dato luogo all’esecuzione dell’Ordine revocato o sostituito. Ad esempio, se l’acquisto ha ad oggetto un bene che deve essere trasportato da un luogo a un altro, l’Ordine non può essere revocato o sostituito dopo che il bene è stato rimesso al vettore o allo spedizioniere.
Al riguardo, se nell’Ordine è indicata la data di esecuzione della fornitura, il limite temporale entro il quale è possibile sostituire o revocare l’Ordine è determinato da tale data dedotto il tempo necessario per predisporre la fornitura ed eseguirla nel luogo prestabilito.
Le Sostituzioni e le Revoche, rispettivamente, rimpiazzano e annullano sia l’Ordine ivi indicato sia tutte le altre Sostituzioni e Revoche, già trasmesse, riferite al medesimo Ordine iniziale.
L’Ordine sostitutivo dà formalmente avvio a un nuovo processo di Ordinazione, che può essere semplice o completa in base a quanto indicato nell’Ordine sostitutivo stesso (v. Paragrafo 3.3.2 al punto 2).
Nell’Ordine può essere indicata la data entro la quale il Fornitore è tenuto a rispondere (v. Paragrafo 3.2.2.1 al punto12).
2. Risposta all’ordine
A fronte della ricezione dell’Ordine, il Fornitore può:
− terminare il processo senza trasmettere alcuna Risposta (flusso blu nella figura);
− trasmettere una Risposta (flusso rosso nella figura), che deve contenere l’indicazione dell’Ordine precedentemente inviato a cui si risponde, con la quale comunica al Cliente, alternativamente, che intende:
▪ comunicare di aver ricevuto l’Ordine (Risposta di ricezione);
▪ accettare l’Ordine ricevuto (Risposta di accettazione);
▪ declinare l’Ordine ricevuto (Risposta di diniego);
▪ apportare modifiche all’Ordine ricevuto (Risposta con modifiche).
Salvo che non sia previsto diversamente da norme, usi commerciali o accordi tra le parti, il Fornitore è tenuto a trasmettere la Risposta solo se intende declinare o modificare l’Ordine, pertanto l’assenza di Risposta equivale ad accettazione dell’Ordine.
La Risposta di ricezione ha carattere interlocutorio e va inviata solo se previsto da norme, usi commerciali o accordi tra le parti. Avendo carattere interlocutorio, dovrebbe essere seguita da una successiva Risposta di accettazione, di diniego o con modifiche; In
mancanza, salvo che non sia previsto diversamente da norme, usi commerciali o accordi
tra le parti, equivale ad accettazione dell’Ordine.
Come più in dettaglio specificato nel Paragrafo 3.3.2.3, la Risposta con modifiche deve contenere tutte le linee d’ordine, sia quelle che si intente mantenere sia quelle che si intende modificare, in quanto integra l’Ordine precedentemente trasmesso a cui fa riferimento.
Quando il Fornitore invia una Risposta, implicitamente informa il Cliente di essere disponibile a ricevere l’eventuale Ordine di riscontro in modalità telematica.
La Risposta a un Ordine revocato non ha effetti per il Cliente.
3. Riscontro alla risposta
A fronte della ricezione della Risposta, il Cliente può:
− terminare il processo senza trasmettere un Ordine di riscontro (flusso blu nella figura);
− trasmettere un Ordine di riscontro (flusso rosso nella figura), che deve contenere l’indicazione della Risposta a cui fa riferimento, con il quale comunica al Fornitore, alternativamente, che intende:
▪ accettare la Risposta ricevuta (Ordine di riscontro per conferma);
▪ declinare la Risposta ricevuta (Ordine di riscontro per diniego);
▪ sostituire le modifiche all’Ordine contenute nella Risposta ricevuta (Ordine di riscontro sostitutivo).
Se il Cliente comunica che intende sostituire le modifiche all’Ordine contenute nella Risposta del fornitore, l’Ordine di riscontro annulla tutti i Documenti precedenti (Ordine e Risposta) del processo corrente e dà avvio a un nuovo processo di Ordinazione (v. Paragrafo 2.4.1).
Salvo che non sia previsto diversamente da norme, usi commerciali o accordi tra le parti:
− il Cliente è tenuto a trasmettere l’Ordine di riscontro solo se intende declinare o sostituire la Risposta, pertanto l’assenza di Ordine di riscontro equivale a conferma della Risposta;
− il Fornitore è tenuto a considerare efficaci solo gli Ordini di riscontro pervenuti prima che abbia dato luogo all’esecuzione dell’Ordine. Ad esempio, se l’acquisto ha ad oggetto un bene che deve essere trasportato da un luogo a un altro, la Risposta non può essere declinata o sostituita dopo che il bene è stato rimesso al vettore o allo spedizioniere.
La tabella che segue riporta i Documenti utilizzati nel processo, con indicazione dei corrispondenti documenti e profili PEPPOL.
PROCESSO (profilo PEPPOL) | TIPO DOCUMENTO | Formato PEPPOL | Attore che emette il Documento | SOTTO-TIPO | Note |
Ordinazione completa (BIS Ordering) | Ordine | Order | Cliente | Ordine iniziale Revoca Ordine sostitutivo | Necessario Eventuale Eventuale |
Risposta | Order Response | Fornitore | Ricezione Accettazione Diniego Modifica | Eventuale Eventuale Eventuale | |
Ordine di riscontro* | Order | Cliente | Conferma Diniego Ordine sostitutivo | Eventuale Eventuale Eventuale | |
* L’invio da parte del Cliente di un Ordine di riscontro, che è un sotto-tipo particolare di Ordine (v. Paragrafo 2.3.3.1), determina l’avvio di un nuovo processo di Ordinazione. |
Documenti utilizzati nel processo di Ordinazione completa
2.4.4 ORDINAZIONE PRE-CONCORDATA
Questo processo, corrispondente al profilo PEPPOL BIS Order Agreement, prevede l’uso di
due Documenti:
− l’Ordine pre-concordato, emesso dal Fornitore;
− l’Ordine di riscontro, eventualmente emesso dal Cliente.
Il processo inizia con l’invio dell’Ordine pre-concordato da parte del Fornitore, che lo emette in quanto pre-autorizzato dal Cliente, e può terminare, alternativamente:
− con la ricezione da parte del Cliente dell’Ordine pre-concordato inviato dal Fornitore;
− con la ricezione da parte del fornitore dell’Ordine di riscontro inviato dal Cliente.
Il diagramma di flusso che segue mostra sinteticamente le attività e i Documenti utilizzati nel processo.
Il processo di Ordinazione pre-concordata
La pre-autorizzazione ad emettere l’ordine da parte del Fornitore, invece del Cliente, può derivare dal contratto o da altro documento (ad esempio, un ordine inviato via fax o via e- mail a causa dell’indisponibilità del sistema informatico che emette gli Ordini elettronici, oppure un ordine perfezionato attraverso una piattaforma di comunicazione telematica)
con cui il Cliente conferisce tale facoltà al Fornitore, predeterminando l’ambito e le limitazioni entro cui può essere esercitata. Al riguardo, si vedano i Paragrafi 3.3.3.4 e 3.3.3.15)
Si descrive, di seguito, l’uso dei due Documenti previsti in relazione alle diverse fasi del
processo.
1. Emissione dell’ordine pre-concordato
Quando il Fornitore invia un Ordine pre-concordato, implicitamente informa il Cliente di essere disponibile a ricevere l’eventuale Ordine di riscontro in modalità telematica.
Ogni eventuale comunicazione di conferma, diniego o sostituzione dell’Ordine pre- concordato da parte del Cliente dovrà pervenire al Fornitore, di norma, per il tramite di NSO, salvo che gli accordi tra le parti non dispongano diversamente o che circostanze eccezionali rendano possibile il solo uso delle forme tradizionali (telefono, fax, e-mail, ecc.).
Di propria iniziativa o a seguito delle comunicazioni ricevute dal Cliente, il Fornitore può comunque revocare o modificare un Ordine pre-concordato precedentemente emesso mediante l’emissione di un nuovo Ordine pre-concordato, che deve contenere l’indicazione dell’Ordine pre-concordato che si intende revocare o modificare.
Ne consegue che un Ordine pre-concordato può assumere le seguenti tre forme (v. Paragrafo 2.3.3.1):
− Ordine pre-concordato iniziale, che normalmente non contiene riferimenti ad altri Documenti;
− Ordine pre-concordato di revoca, che deve contenere l’indicazione dell’Ordine
precedentemente inviato che si intende revocare;
− Ordine pre-concordato sostitutivo, che deve contenere l’indicazione dell’Ordine
precedentemente inviato che si intende modificare.
Come più in dettaglio specificato nel Paragrafo 0.0.0.0:
− l’Ordine pre-concordato di revoca deve contenere una sola linea d’ordine priva di contenuto, in quanto costituisce il mero annullamento dell’Ordine precedentemente trasmesso a cui fa riferimento;
− l’Ordine pre-concordato sostitutivo costituisce un nuovo Ordine che annulla tutti i Documenti precedenti (Ordini e Ordini di riscontro) del processo corrente e dà avvio a un nuovo processo di Ordinazione pre-concordata, pertanto deve contenere tutte le linee d’ordine (come un Ordine iniziale).
2. Riscontro all’ordine pre-concordato
A fronte della ricezione dell’Ordine pre-concordato, il Cliente può:
− terminare il processo senza trasmettere un Ordine di riscontro (flusso blu nella figura);
− trasmettere un Ordine di riscontro (flusso rosso nella figura), che deve contenere l’indicazione dell’Ordine pre-concordato a cui fa riferimento, con il quale comunica al Fornitore, alternativamente, che intende:
▪ confermare l’Ordine pre-concordato ricevuto (Ordine di riscontro per conferma);
▪ declinare l’Ordine pre-concordato ricevuto (Ordine di riscontro per diniego);
▪ sostituire l’Ordine pre-concordato ricevuto (Ordine di riscontro sostitutivo).
Se il Cliente comunica che intende sostituire l’Ordine pre-concordato del Fornitore, l’Ordine di riscontro annulla tutti i Documenti precedenti del processo corrente e dà avvio a un nuovo processo (v. Paragrafo 2.4.1), che, in base a quanto indicato nell’Ordine di riscontro, può essere di Ordinazione semplice o di Ordinazione completa (v. Paragrafo
3.3.2.4 al punto 2).
Salvo che non sia previsto diversamente da norme, usi commerciali o accordi tra le parti:
− il Cliente è tenuto a trasmettere l’Ordine di riscontro solo se intende declinare o sostituire l’Ordine pre-concordato, pertanto l’assenza di Ordine di riscontro equivale a conferma dell’Ordine pre-concordato;
− il Fornitore è tenuto a considerare efficaci solo gli Ordini di riscontro pervenuti prima che abbia dato luogo all’esecuzione dell’Ordine pre-concordato. Ad esempio, se l’acquisto ha ad oggetto un bene che deve essere trasportato da un luogo a un altro, l’Ordine non può essere declinato o sostituito dopo che il bene è stato rimesso al vettore o allo spedizioniere.
La tabella che segue riporta i Documenti utilizzati nel processo, con indicazione dei corrispondenti documenti e profili PEPPOL.
PROCESSO (profilo PEPPOL) | TIPO DOCUMENTO | Formato PEPPOL | Attore che emette il Documento | SOTTO-TIPO | Note |
Ordinazione pre-concordata (BIS Order Agreement 3.0) | Ordine pre-concordato | Order Agreement | Fornitore | Ordine iniziale Revoca Ordine sostitutivo | Necessario Eventuale Eventuale |
Ordine di riscontro* | Order | Cliente | Xxxxxxxx Xxxxxxx Ordine sostitutivo | Eventuale Eventuale Eventuale | |
* L’invio da parte del Cliente di un Ordine di riscontro, che è un sotto-tipo particolare di Ordine (v. Paragrafo 2.3.3.1), determina l’avvio di un nuovo processo di Ordinazione. |
Documenti utilizzati nel processo Ordinazione pre-concordata
A fronte di ciascun Messaggio pervenuto, NSO provvede preliminarmente alla sua identificazione, cui corrisponde il rilascio di un Identificativo di transazione (IdT), e alla sua validazione, ossia alla verifica che sia esso regolarmente formato e che le informazioni ivi contenute siano corrette e coerenti, anche rispetto ad altre fasi del processo di approvvigionamento (ad esempio, controlla che sia presente il riferimento ad un contratto effettivamente esistente).
Si rammenta che, per effetto dell’artico 3 del d.m. 7 dicembre 2018, con decorrenza dal 1° gennaio 2021 per i beni e dal 1° gennaio 2022 per i servizi (art. 3), le amministrazioni pubbliche non possono dar corso alla liquidazione e al successivo pagamento a fronte di Documenti contenuti in Messaggi che non siano stati validati da NSO (v. Capitolo 8).
Tutti i Messaggi (e, perciò, i Documenti) validati da NSO, associati ai rispettivi IdT, sono presenti e consultabili sulla Piattaforma dei crediti commerciali (PCC). L’accesso ai dati è opportunamente profilato (v. Paragrafo 2.5.5).
L’inoltro del Messaggio può essere effettuato da NSO (negli scenari di trasmissione) oppure può essere a carico del Mittente, del Trasmittente o di terze parti (negli scenari di validazione), in base ai dati di indirizzamento presenti nella Busta di trasmissione (v. Paragrafo 2.5.3).
In ogni caso, a seconda dell’esito della validazione e dell’inoltro del Messaggio, NSO invia
al Trasmittente le relative Notifiche di sistema (v. Paragrafo 2.5.4).
Il meccanismo di interazione tra NSO e gli Attori del sistema è sintetizzato nel seguente diagramma di sequenza.
Schema di funzionamento di NSO
NSO svolge, perciò, tre funzioni:
− identificazione, con cui NSO provvede ad individuare in modo univoco il Messaggio;
− validazione, con cui NSO provvede a verificare la correttezza dei dati che compongono il Messaggio;
− trasmissione (solo negli scenari di trasmissione, v. Paragrafo 2.5.3), con cui NSO provvede a inoltrare al Ricevente (Cliente, Fornitore o Intermediario) il Messaggio, se validato.
2.5.1 IDENTIFICAZIONE DEI MESSAGGI E DEI DOCUMENTI
Ogni Documento è unicamente identificato per mezzo della Tripletta di identificazione composta dai seguenti tre elementi, che devono obbligatoriamente essere presenti (v. Paragrafo da 3.3.2):
− l’identificativo del soggetto che lo ha emesso (EndpointID), che di norma coincide con il Mittente;
− l’identificativo del Documento (ID) assegnato dall’emittente (ossia: dal Cliente per
l’Ordine; dal Fornitore per l’Ordine-pre-concordato e per la Risposta);
− la data del Documento (IssueDate).
Un medesimo soggetto, pertanto, può emettere uno e un solo Documento con stesso identificativo e stessa data (unicità del Documento).
La Tripletta di identificazione è utilizzata ogni volta che occorre fare riferimento ad un determinato Documento in una fattura elettronica (v. Capitolo 8) o in un altro Documento, ossia nelle Revoche e nelle Sostituzioni di Ordini e di Ordini pre-concordati (v. Paragrafi
2.3.3 e 2.3.4), nelle Risposte (v. Paragrafo 2.3.5), negli Ordini di riscontro (v. Paragrafo 2.3.3.1), nonché negli Ordini iniziali collegati e di convalida (v. Paragrafi 2.3.3.2 e 2.3.3.3).
Ogni Messaggio (composto da Busta di trasmissione e Documento) è univocamente identificato dall’ Identificativo della transazione (IdT) che NSO assegna ad ogni Messaggio che riceve.
L’IdT viene riportato in tutte le Notifiche che si riferiscono al Messaggio inviate da NSO (v. Paragrafo 2.5.4), pertanto può essere utilizzato come riferimento nelle interlocuzioni con il servizio di assistenza e supporto agli utenti del sistema (v. Capitolo 9). A tal riguardo, si precisa che l’IdT corrisponde all’identificativo rilasciato in modo sincrono nella Response del servizio web (v. Istruzioni per il servizio “SdI Coop – Trasmissione” Versione 2.0).
L’IdT assegnato a ciascun Messaggio da NSO è associato alla Tripletta di identificazione del Documento ivi contenuto.
Tutti i Messaggi (e, perciò, tutti i Documenti) validi sono ricercabili sulla Piattaforma dei
crediti commerciali (PCC) sia tramite la Tripletta di identificazione che tramite l’IdT.
2.5.2 VALIDAZIONE DEI MESSAGGI
Il sistema effettua la validazione del Messaggio sia sulla Busta di trasmissione che sul Corpo del messaggio. In particolare (v. Paragrafo 3.3.6):
− sulla Busta di trasmissione, verifica le informazioni sul Mittente e sul Destinatario;
− sul Corpo del messaggio, esegue i controlli in base alle regole relative allo specifico tipo di Documento.
L’esito della verifica è comunicato al Trasmittente con apposita Notifica di sistema (v. Paragrafo 2.5.4).
Si rammenta che, per effetto dell’artico 3 del d.m. 7 dicembre 2018, con decorrenza dal 1° gennaio 2021 per i beni e dal 1° gennaio 2022 per i servizi (art. 3), le amministrazioni pubbliche non possono dar corso alla liquidazione e al successivo pagamento a fronte di Documenti contenuti in Messaggi che non siano stati validati da XXX (x. Xxxxxxxx 0).
Se la validazione del Messaggio va a buon fine, NSO invia una copia del Messaggio alla Piattaforma dei crediti commerciali (PCC) unitamente all’IdT, pertanto tutti i Messaggi validati da NSO sono presenti su PCC.
Ne consegue che il Destinatario può verificare se il Messaggio che gli è pervenuto è valido consultando la Piattaforma dei crediti commerciali (PCC). Tutti i Messaggi (e, perciò, tutti i Documenti) validi sono ricercabili su PCC sia tramite la Tripletta di identificazione sia tramite l’IdT.
2.5.3 TRASMISSIONE DEI MESSAGGI
Di norma, oltre che ad identificare e a validare i Messaggi, NSO provvede anche ad inoltrarli al Ricevente, se hanno superato la validazione. In alcuni casi, tuttavia, la trasmissione non è effettuata da NSO ma è a carico del Mittente o di un suo Intermediario.
Possono, quindi, essere individuate due categorie di scenari di interazione:
− scenari di trasmissione (v. Paragrafo 2.5.3.1), in cui NSO provvede, oltre che all’identificazione e alla validazione, anche alla trasmissione del Messaggio. In questi scenari, se il Messaggio è validato, NSO invia:
▪ al Trasmittente, una o più Notifiche di invio (v. Paragrafo 2.5.4), che attestano sia la validazione sia lo stato della trasmissione del Messaggio;
▪ al Ricevente, il Messaggio e il File dei metadati (v. Paragrafo 2.5.4);
− scenari di validazione (v. Paragrafo 2.5.3.2), in cui NSO provvede solo all’identificazione e alla validazione del Messaggio, mentre la trasmissione al Destinatario avviene esternamente al sistema. In questi scenari, se il Messaggio è validato, NSO invia:
▪ al Trasmittente, una Notifica di validazione (v. Paragrafo 2.5.4), che negli scenari di validazione attesta esclusivamente l’avvenuta validazione del Messaggio.
I predetti scenari di interazione si distinguono:
− per le Modalità di comunicazione utilizzate (v. Paragrafo 2.2);
− per il fatto che gli indirizzi del Mittente e del Destinatario siano stati rilasciati da NSO o da terze parti.
L’espressione terza parte sta ad indicare un soggetto, diverso da NSO e che può avere il ruolo di Intermediario, che gestisce un dominio di identificazione degli indirizzi elettronici di Clienti e Fornitori diverso da quello di NSO (v. Paragrafo 3.3.1.1).
In particolare, si realizzano scenari di validazione ogni volta che si verifica una delle seguenti circostanze:
− NSO non può trasmettere il Messaggio al Ricevente in quanto non è in grado di risolvere l’indirizzo del Destinatario indicato nel Messaggio;
− il Mittente e il Destinatario sono attestati sulla medesima infrastruttura di comunicazione (ad esempio, l’infrastruttura di trasporto PEPPOL), che è in grado di provvedere autonomamente alla trasmissione del Messaggio.
NSO, infatti, può ricevere e trasmettere Messaggi anche se essi provengono da Mittenti e/o sono diretti a Destinatari i cui indirizzi non sono gestiti direttamente dal sistema ma afferiscono al dominio di terze parti con ruolo di Intermediario (come gli Intermediari PEPPOL, ossia fornitori del servizio di Access Point accreditati su NSO). Ciò è riconoscibile dagli identificativi del Mittente e del Destinatario riportati nella Busta di trasmissione (v. Paragrafo 3.3.1.1).
Gli indirizzi elettronici del Mittente e del Destinatario riportati nella Busta di trasmissione sono composti da due codici, il “type of identifier” (tipo di identificatore) e lo “actual identifier” (identificativo effettivo), separati dal carattere ”:” (due punti):
<type of identifier>:<actual identifier>.
Il “type of identifier” dei Mittenti e dei Destinatari gestiti direttamente da NSO hanno prefisso “NSO0”.
Il “type of identifier” dei Mittenti e dei Destinatari i cui indirizzi sono stati assegnati da terze parti è un codice di 4 caratteri (che deve essere diverso da “NSO0”). Ad esempio, “9906, “9907” e “0201” sono “type of identifier” utilizzati dagli Access Point dell’infrastruttura di trasporto PEPPOL.
La tabella che segue mostra come la combinazione dei “type of identifier” del Mittente e del Destinatario presenti nella Busta di trasmissione determini il tipo di scenario di interazione che si realizza.
Dominio del Mittente | Dominio del Destinatario | Esempio (dati nella Busta di trasmissione) | Tipo di scenario |
NSO | NSO | Mittente NSO0:XXXXXX Destinatario NSO0:YYYYYYY | Trasmissione diretta |
Terza parte accreditata (es. PEPPOL) | NSO | Mittente 0201:XXXXXX Destinatario NSO0:YYYYYYY | Trasmissione con terza parte in ingresso |
NSO | Terza parte accreditata (es. PEPPOL) | Mittente NSO0:XXXXXX Destinatario 9906:YYYYYYYYYYY | Trasmissione con terza parte in uscita |
Terza parte accreditata (es. PEPPOL) | Altra Terza parte accreditata | Mittente 0201:XXXXXX Destinatario AAAA:YYYYYYY | Trasmissione con terza parte in ingresso e in uscita |
NSO | Terza parte non accreditata | Mittente NSO0:XXXXXX Destinatario NNNN:YYYYYYY | Validazione diretta |
Terza parte accreditata (es. PEPPOL) | Terza parte non accreditata | Mittente 0201:XXXXXX Destinatario NNNN:YYYYYYY | Validazione diretta |
Terza parte accreditata (es. PEPPOL) | Medesima Terza parte accreditata (es. PEPPOL) | Mittente 9907:XXXXXXXXXXXXXXXX Destinatario 0201:YYYYYYY | Validazione con terza parte in ingresso |
Tipi di scenario determinati dalla combinazione Mittente / Destinatario
Si noti che la terza parte del Destinatario può essere o meno accreditata su NSO (v. Paragrafo 2.5.3.2), mentre quella del Mittente deve sempre essere una terza parte accreditata (v. Paragrafo 5.2).
2.5.3.1 SCENARI DI TRASMISSIONE
Negli scenari di trasmissione, lo scambio dei Messaggi tra gli Attori del sistema (Clienti, Fornitori e Intermediari) avviene per mezzo di NSO che, oltre a identificare e validare il Messaggio, provvede a inoltrarlo dal Trasmittente al Ricevente.
NSO può provvedere alla trasmissione del Messaggio solo se è in grado di risolvere
l’indirizzo del Destinatario ivi contenuto (v. Paragrafo 2.5.3) ovvero quando esso è:
− un indirizzo rilasciato da NSO;
− un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) valido;
− un indirizzo rilasciato da una terza parte accreditata su NSO.
Un Intermediario PEPPOL, ossia un fornitore del servizio di Access Point accreditato su NSO (v. Paragrafo 2.2 al punto 4), è una fattispecie tipica di terza parte accreditata su NSO.
Il processo si svolge come segue:
− il Trasmittente (Mittente o Intermediario) invia il Messaggio a NSO:
− NSO (v. Paragrafo 2.5.4):
▪ se la validazione è fallita, invia al Trasmittente (Mittente o Intermediario) la Notifica di scarto.
Il Portale web offerto dal sistema SICOGE Enti, descritto nel Paragrafo 2.2 al punto 1, costituisce una fattispecie particolare di Intermediario di cui le amministrazioni pubbliche (Clienti) possono servirsi per inviare Messaggi e per ricevere Messaggi e Notifiche.
Invio e ricezione di Messaggi attraverso il Portale SICOGE Enti
All’interno di questa categoria possono verificarsi quattro tipologie di scenari, di seguito
illustrate.
1. Trasmissione diretta
In questo scenario, gli indirizzi del Mittente e del Destinatario sono stati rilasciati da NSO o sono indirizzi PEC.
Il Mittente e il Destinatario possono colloquiare direttamente con NSO oppure per il tramite di Intermediari con ruolo, rispettivamente, di Trasmittente e di Ricevente.
Esempi di scenari di trasmissione con Xxxxxxxx e Destinatario attestati su NSO o con indirizzo PEC
In questo scenario, sia l’Intermediario in ingresso che quello in uscita possono essere il Portale web offerto dal sistema SICOGE Enti, rispettivamente, quando il Cliente (amministrazione pubblica) ha il ruolo di Mittente o di Destinatario. Perciò questo scenario può realizzare anche un esempio di Modalità di comunicazione descritta nel Paragrafo 2.2 al punto 1.
2. Trasmissione con terza parte in ingresso
In questo scenario, l’indirizzo del Mittente è stato rilasciato da una terza parte accreditata su NSO mentre l’indirizzo del Destinatario è stato rilasciato da NSO o è un indirizzo PEC.
Il Mittente colloquia con NSO tramite la terza parte, che è l’Intermediario con il ruolo di Trasmittente.
Il Destinatario può colloquiare direttamente con NSO oppure per il tramite di un Intermediario con ruolo di Ricevente.
Un Intermediario PEPPOL è una fattispecie tipica di terza parte accreditata su NSO che funge da Trasmittente. Pertanto questo scenario realizza un esempio di Modalità di comunicazione descritta nel Paragrafo 2.2 al punto 4 (per maggiori dettagli, v. Paragrafo
2.5.3.3 al punto a)).
Esempi di scenari di trasmissione con Mittente accreditato da una terza parte
In questo scenario, quando il Cliente (amministrazione pubblica) ha il ruolo di Destinatario, l’Intermediario in uscita può essere il Portale web offerto dal sistema SICOGE Enti. Perciò questo scenario può realizzare un esempio di Modalità di comunicazione descritta nel Paragrafo 2.2 al punto 1.
3. Trasmissione con terza parte in uscita
In questo scenario, l’indirizzo del Mittente è stato rilasciato da NSO o è un indirizzo PEC mentre l’indirizzo del Destinatario è stato rilasciato da una terza parte accreditata su NSO.
Il Mittente può colloquiare direttamente con NSO oppure per il tramite di un Intermediario con ruolo di Trasmittente.
Il Destinatario colloquia con NSO tramite la terza parte, che è l’Intermediario con il ruolo
di Ricevente.
Un Intermediario PEPPOL è una fattispecie tipica di terza parte accreditata su NSO che funge da Ricevente. Pertanto questo scenario realizza un caso di Modalità di comunicazione descritta nel Paragrafo 2.2 al punto 4 (per maggiori dettagli, v. Paragrafo
2.5.3.3 al punto b)).
Esempi di scenari di trasmissione con Xxxxxxxxxxxx accreditato da una terza parte
In questo scenario, quando il Cliente (amministrazione pubblica) ha il ruolo di Xxxxxxxx, l’Intermediario in ingresso può essere il Portale web offerto dal sistema SICOGE Enti. Perciò questo scenario può realizzare un esempio di Modalità di comunicazione descritta nel Paragrafo 2.2 al punto 1.
4. Trasmissione con terza parte in ingresso e in uscita
In questo scenario, gli indirizzi del Mittente e del Destinatario sono stati rilasciati da terze parti accreditate su NSO, ma tra loro distinte.
Il Mittente colloquia con NSO tramite la terza parte, che è l’Intermediario con il ruolo di
Trasmittente.
Il Destinatario colloquia con NSO tramite la terza parte, distinta dalla precedente, che è
l’Intermediario con il ruolo di Ricevente.
Esempi di scenari di trasmissione con Xxxxxxxx e Xxxxxxxxx accreditati da terze parti distinte
La configurazione descritta in questo scenario, per quanto possibile e perciò contemplata da NSO, è da considerarsi come una fattispecie alquanto improbabile nell’esperienza reale nel contesto delle catene di approvvigionamento delle amministrazioni pubbliche italiane.
2.5.3.2 SCENARI DI VALIDAZIONE
Negli scenari di validazione, lo scambio dei Messaggi avviene esternamente al sistema, in quanto NSO provvede solamente alle funzioni di identificazione e di validazione.
− NSO non può trasmettere il Messaggio al Ricevente in quanto non è in grado di interpretare l’indirizzo del Destinatario indicato nel Messaggio;
− il Mittente e il Destinatario sono attestati sulla medesima infrastruttura di comunicazione accreditata su NSO, che è in grado di provvedere autonomamente alla trasmissione del Messaggio.
Un Intermediario PEPPOL, ossia un fornitore del servizio di Access Point accreditato su NSO (v. Paragrafo 2.2 al punto 4), è una fattispecie tipica di terza parte accreditata su NSO.
Il processo si svolge come segue:
− il Trasmittente (Mittente o Intermediario) invia il Messaggio a NSO:
− NSO (v. Paragrafo 2.5.4):
▪ se la validazione è fallita, invia al Trasmittente (Mittente o Intermediario) la Notifica di scarto.
All’interno di questa categoria possono verificarsi due tipologie di scenari, di seguito illustrate.
1. Validazione diretta
In questo scenario, l’indirizzo del Mittente è stato rilasciato da NSO o è un indirizzo PEC mentre l’indirizzo del Destinatario è stato rilasciato da una terza parte non accreditata su NSO, che, pertanto, non è in grado di interpretarlo.
Il Mittente può colloquiare direttamente con NSO oppure per il tramite di un Intermediario con ruolo di Trasmittente.
La trasmissione del Messaggio al Destinatario non è eseguita da NSO, ma direttamente dal Mittente o da un suo Intermediario attraverso canali autonomi.
La Notifica di sistema con cui NSO comunica al Trasmittente l’avvenuta validazione del
Messaggio è la Ricevuta di validazione (v. Paragrafo 2.5.4).
Esempi di scenari in cui NSO non è in grado di risolvere l’indirizzo del Destinatario
La configurazione descritta in questo scenario può riscontrarsi, tipicamente, in presenza di filiere produttive con elevato livello di integrazione che prevedono un canale diretto tra Clienti e Fornitori ed è da considerarsi come una fattispecie alquanto improbabile nell’esperienza reale nel contesto delle catene di approvvigionamento delle amministrazioni pubbliche italiane. Tuttavia, si realizza necessariamente in caso di impossibilità, notificata da NSO al Trasmittente, di recapitare il Messaggio al Ricevente o quando il Destinatario è virtuale (v. Paragrafo 3.3.4.2).
2. Validazione con terza parte in ingresso
In questo scenario, gli indirizzi del Mittente e del Destinatario sono stati rilasciati dalla medesima terza parte, che è accreditata su NSO.
Il Mittente colloquia con NSO tramite la terza parte, che è l’Intermediario con il ruolo di
Trasmittente.
Il Destinatario non colloquia con NSO, in quanto il Messaggio è inviato al Ricevente direttamente dalla terza parte.
Un Intermediario PEPPOL, ossia un fornitore del servizio di Access Point accreditato su NSO (v. Paragrafo 2.2 al punto 4), è una fattispecie tipica di terza parte accreditata su NSO che funge da Trasmittente. Pertanto questo scenario realizza un caso di Modalità di comunicazione descritta nel Paragrafo 2.2 al punto 4 (per maggiori dettagli, v. Paragrafo
2.5.3.3 al punto c)).
La Notifica di sistema con cui NSO comunica al Trasmittente l’avvenuta validazione del
Messaggio è la Ricevuta di validazione (v. Paragrafo 2.5.4).
Esempi di scenari con Xxxxxxxx e Xxxxxxxxxxxx accreditati dalla medesima terza parte
La configurazione descritta in questo scenario si riscontra, tipicamente, allorché il Mittente e il Destinatario sono entrambi attestati e si scambiano Messaggi avvalendosi dell’infrastruttura di trasporto PEPPOL (v. Paragrafo 2.2 al punto 4).
2.5.3.3 INTERAZIONI CON LA RETE PEPPOL
Come visto nel Paragrafo 2.5.3.1 ai punti 2 e 3, e nel Paragrafo 2.5.3.2 al punto 2, la terza parte che interagisce con NSO può essere un Intermediario PEPPOL, ossia un fornitore del servizio di Access Point accreditato su NSO (v. Paragrafo 2.2 al punto 4 e Paragrafo 5.2). In questo Paragrafo si descrive, in dettaglio, il flusso dei Messaggi in queste tre fattispecie.
Si evidenzia che nel successivo punto b) sono descritti due scenari. Uno valido fino al 31 gennaio 2020 e l’altro a decorrere dal 1° febbraio 2020 ovvero dall’entrata in esercizio dell’Intermediario PEPPOL unico per le amministrazioni pubbliche italiane, reso disponibile dalla Authority PEPPOL nazionale.
Si noti infine che, tra i casi di seguito descritti, solo quello illustrato al punto c) realizza una transazione totalmente conforme alle specifiche PEPPOL (v. Paragrafo 2.2 al punto 4).
a) Trasmissione con Mittente PEPPOL e Destinatario NSO
In questa fattispecie (che corrisponde a quella illustrata nel Paragrafo 2.5.3.1 al punto 2) nella Busta di trasmissione il Mittente ha un indirizzo PEPPOL (ad esempio, 9906:XXXXXXXXXXX) mentre il Destinatario ha un indirizzo NSO (ad esempio, NSO0:YYYYYYY). Il flusso che si realizza è il seguente:
− l’Intermediario PEPPOL inoltra il Messaggio a NSO;
− se il Messaggio è validato, NSO invia il Messaggio al Destinatario.
Si noti che il servizio di Access Point non viene utilizzato, ma affinché il Mittente possa utilizzare il proprio indirizzo PEPPOL è necessario che si avvalga di un Intermediario PEPPOL accreditato su NSO.
Flusso dei Messaggi da Mittente PEPPOL a Destinatario NSO
b) Trasmissione con Mittente NSO e Destinatario PEPPOL
In questa fattispecie (che corrisponde a quella illustrata nel Paragrafo 2.5.3.1 al punto 3) nella Busta di trasmissione il Mittente ha un indirizzo NSO (ad esempio, NSO0:XXXXXX) mentre il Destinatario ha un indirizzo PEPPOL (ad esempio, 9906:YYYYYYY). Il flusso che si realizza è il seguente:
− il Mittente invia il Messaggio a NSO;
− l’Intermediario PEPPOL, tramite il servizio di Access Point, inoltra il Messaggio al Destinatario.
Si noti che per recapitare il Messaggio a un Destinatario con indirizzo PEPPOL, NSO si serve dell’Intermediario PEPPOL unico per le amministrazioni pubbliche italiane, reso disponibile dalla Authority PEPPOL nazionale. Inoltre, le Notifiche di invio prodotte da NSO (v. infra, Paragrafo 2.5.4) si riferiscono sia all’esito della consegna all’Intermediario PEPPOL con ruolo di Ricevente (v. Paragrafo 2.1) sia all’effettivo recapito presso l’Access Point del Destinatario.
Ne consegue che, se il Messaggio è validato e l’invio all’Intermediario PEPPOL unico della
PA va a buon fine, il Trasmittente riceve da NSO:
a) una Ricevuta di consegna intermedia, riconoscibile dal fatto che il campo “Note”
contiene il seguente testo
La presente Ricevuta attesta esclusivamente la consegna del Messaggio all’Intermediario PEPPOL unico
della PA
b) una Notifica di invio finale, che può essere:
• se l’inoltro all’Access Point del Destinatario va a buon fine, una Ricevuta di consegna definitiva, che garantisce l’effettivo recapito del Messaggio;
• se l’inoltro all’Access Point del Destinatario fallisce, un’Attestazione di avvenuta trasmissione del messaggio con impossibilità di recapito, che nel campo “Note” riporta la causa della mancata consegna, come comunicata dalla rete PEPPOL.
Si noti che, evidentemente, la Ricevuta di consegna intermedia (precedente punto a)) ha carattere provvisorio, in quanto l’effettivo esito della trasmissione è attestato da una delle due Notifiche di invio finale (precedente punto b)). Per questo motivo, sulla Piattaforma dei crediti commerciali (PCC), i Messaggi per i quali è stata prodotta la Ricevuta di consegna intermedia, ma non ancora la Notifica di invio finale, sono posti nello stato temporaneo “Attesa d’esito” (v. Paragrafo 2.5.5).
Il tempo di attesa tra la Notifica intermedia e quella finale dipende dalla velocità di risposta
dell’infrastruttura di trasporto PEPPOL.
Flusso dei Messaggi da Mittente NSO a Destinatario PEPPOL (dal 1° febbraio 2020)
Si evidenzia che, nella quasi totalità dei casi, il mancato recapito al Destinatario finale è imputabile ad una delle seguenti cause:
− l’indirizzo elettronico del Destinatario indicato nella Busta di trasmissione non è
corretto;
− il destinatario non è registrato per la tipologia documentale (ProfileID e DocumentID) specificati nella Busta di trasmissione
Si raccomanda, pertanto, di prestare particolare attenzione a questi due elementi nella compilazione del Messaggio (v. Paragrafo 5.7).
Si evidenzia che, in entrambi i casi, il messaggio di errore comunicato dalla rete XXXXXX (che è riportato nel campo “Note” dell’Attestazione di mancata consegna inviata da NSO) contiene il seguente testo: “Message failed: Destinatario non registrato sulla rete PEPPOL con RecipientId: … e DocumentId: …”.
c) Validazione con Mittente PEPPOL e Destinatario PEPPOL
Questa fattispecie corrisponde a quella illustrata nel Paragrafo 2.5.3.2 al punto 2 e realizza
una “transazione PEPPOL” (v. Paragrafo 2.2 al punto 4).
In questa fattispecie (che corrisponde a quella illustrata nel Paragrafo 2.5.3.2 al punto 2) nella Busta di trasmissione il Mittente ha un indirizzo PEPPOL (ad esempio, 9906:XXXXXX) ed anche il Destinatario ha un indirizzo PEPPOL (ad esempio, 9906:YYYYYYYYYYYY). Il flusso che si realizza è il seguente:
− il Mittente (Corner 1) invia il Messaggio tramite un Intermediario PEPPOL;
− l’Intermediario PEPPOL inoltra il Messaggio a NSO per la validazione (rispetto a NSO è un Intermediario con ruolo di Trasmittente);
− se il Messaggio è validato, l’Access Point del Mittente (Corner 2) individua l’Access Point del Destinatario (Corner 3) e gli invia il Messaggio (il Corner 2 e il Corner 3 potrebbero coincidere);
− l’Access Point Corner 3 inoltra il Messaggio al Destinatario (Corner 4).
Si noti che la transazione avviene interamente su rete PEPPOL, ma è necessario che il Mittente si avvalga di un Intermediario PEPPOL accreditato su NSO.
Flusso dei Messaggi da Mittente PEPPOL a Destinatario PEPPOL
2.5.4 NOTIFICHE DI SISTEMA INVIATE DA NSO
In base all’esito dell’operazione richiesta, NSO può inviare al Trasmittente una o più delle Notifiche di sistema appresso descritte, che riportano l’Identificativo della transazione (IdT) a cui si riferiscono (pre-concordato sostitutivo costituisce un nuovo Ordine che annulla tutti i
Documenti precedenti (Ordini e Ordini di riscontro)v. Paragrafo 2.5.1).
In entrambe le categorie di scenari (trasmissione e validazione, v. Paragrafo 2.5.3), se il Messaggio non supera la validazione, NSO invia al Trasmittente la seguente Notifica di sistema:
− Notifica di scarto: segnala al Trasmittente che il Messaggio non ha superato i controlli di validazione.
Negli scenari di trasmissione (v. Paragrafo 2.5.3.1), se il Messaggio supera la validazione NSO invia al Trasmittente almeno una delle seguenti Notifiche di invio:
- Ricevuta di consegna, che informa il Trasmittente che NSO ha consegnato il Messaggio al Ricevente;
- Mancata consegna, che segnala al Trasmittente la temporanea impossibilità di recapitare il Messaggio al Ricevente;
- Attestazione di avvenuta trasmissione del messaggio con impossibilità di recapito, che segnala al Trasmittente l’impossibilità di recapitare il Messaggio al Ricevente per cause non imputabili a NSO.
Si noti che le Notifiche di invio ora descritte, si riferiscono all’esito della consegna al Ricevente. Se il Destinatario si serve di un Intermediario, pertanto, le predette Notifiche attestano che la consegna sia avvenuta o meno nei confronti dell’Intermediario, non del Destinatario (v. Paragrafo 2.1). In particolare, se il Destinatario si trova sulla rete PEPPOL, tali Notifiche si riferiscono sia all’esito della consegna all’Intermediario PEPPOL unico per le amministrazioni pubbliche italiane, che ha il ruolo di Ricevente, sia all’effettivo recapito presso l’Access Point del Destinatario (v. Paragrafo 2.5.3.3 al punto b)).
Negli scenari di validazione (v. Paragrafo 2.5.3.2), se il Messaggio supera la validazione NSO invia al Trasmittente la seguente Notifica di validazione:
− Ricevuta di validazione, che informa il Trasmittente dell’avvenuta validazione del
Messaggio.
Si forniscono, di seguito, alcuni dettagli sul meccanismo di recapito dei Messaggi e sulla corretta interpretazione di talune delle Notifiche sopra menzionate negli scenari di trasmissione:
− nel caso in cui, dopo il primo tentativo di invio, il recapito al Ricevente non sia andato a buon fine, NSO invia al Trasmittente una Notifica di Mancata consegna. Questa Notifica segnala la momentanea impossibilità di consegnare il Messaggio al Ricevente: si tratta, pertanto, di una comunicazione che ha valore temporaneo. Ne consegue che il comportamento corretto del Trasmittente sarà di attendere l’esito definitivo del processo di recapito. Ove tale processo abbia esito positivo il Trasmittente riceverà la Ricevuta di consegna; in caso contrario riceverà l’Attestazione di avvenuta trasmissione del messaggio con impossibilità di recapito;
− se il Ricevente utilizza “servizio SdICoop” (v. Paragrafo 2.2) , dopo l’invio della Notifica
di Mancata consegna, NSO effettua degli ulteriori tentativi di recapito del Messaggio;
− qualora il processo di recapito del Messaggio non vada definitivamente a buon fine, NSO invia al Trasmittente l’Attestazione di avvenuta trasmissione del messaggio con impossibilità di recapito. In questo caso, il Trasmittente è autorizzato a recapitare autonomamente il Messaggio (che è stato comunque validato) al Ricevente. Nella sostanza si realizza una sorta di scenario di validazione diretta (v. Paragrafo 2.5.3.2 al punto 1) causato dell’impossibilità tecnica di recapitare il Messaggio per il tramite di NSO.
Nella Tabella che segue fornisce uno schema di sintesi delle Notifiche di sistema inviate da NSO al Trasmittente.
Tipo di Scenario | Tipo di Notifica | Nome della Notifica | Significato della Notifica |
Trasmissione | Notifica di invio | Ricevuta di consegna | Il Messaggio ha superato i controlli di validazione e NSO ha consegnato il Messaggio al Ricevente |
Mancata consegna | Il Messaggio ha superato i controlli di validazione ma NSO è temporaneamente incapace di recapitare il Messaggio al Ricevente | ||
Attestazione di avvenuta trasmissione del messaggio con impossibilità di recapito | Il Messaggio ha superato i controlli di validazione ma NSO non è in grado di recapitare il Messaggio al Ricevente | ||
Notifica di scarto | Notifica di scarto | il Messaggio non ha superato i controlli di validazione | |
Validazione | Notifica di validazione | Ricevuta di validazione | Il Messaggio ha superato i controlli di validazione |
Notifica di scarto | Notifica di scarto | il Messaggio non ha superato i controlli di validazione |
Riepilogo delle Notifiche di sistema inviate da NSO
Oltre alle Notifiche di sistema sopra descritte, che sono indirizzate al Trasmittente, negli scenari di trasmissione, se il Messaggio supera la validazione NSO invia al Ricevente (insieme al Messaggio) un File dei metadati contenente, tra l’altro, l’indicazione dell’identificativo della transazione (IdT) e l’impronta (hash) del Messaggio.
2.5.5 VERIFICA DELLA VALIDAZIONE DEI MESSAGGI TRAMITE PCC
Tutti i Messaggi (e, perciò, tutti i Documenti) validi sono ricercabili sulla Piattaforma dei crediti commerciali (PCC) sia tramite la Tripletta di identificazione che tramite l’IdT. Ne consegue che gli Attori, debitamente accreditati sul sistema (v. Paragrafo 5.4), possono verificare che un Messaggio sia stato validato consultando le apposite funzioni rese disponibili su PCC.
Al riguardo, si noti che solo negli scenari di validazione può avvenire che un Messaggio pervenuto al Destinatario non sia stato validato, dal momento che la trasmissione non è stata effettuata da NSO (v. Paragrafo 2.5.3.2).
Ne consegue che i Clienti e i Fornitori accreditati su NSO (anche per il tramite di Intermediari), ossia quelli il cui indirizzo riportato nella Busta di trasmissione inizia per “NSO0:” (v. Paragrafo 2.5.3) hanno il vantaggio di non avere la necessità di verificare l’avvenuta validazione dei Messaggi, in quanto tutti i Messaggi trasmessi da NSO sono necessariamente stati validati prima di essere inoltrati al Ricevente (v. Paragrafo 2.5.3.1).
3. REGOLE TECNICHE PER LA FORMAZIONE DEI FILE
3.1.1 NOMENCLATURA DEI MESSAGGI
I Messaggi devono essere trasmessi a NSO sotto forma di file secondo la seguente modalità:
− un file in formato XML contenente:
▪ la Busta di trasmissione predisposta secondo la specifica PEPPOL Business Message Envelope (SBDH), disponibile nella sua versione aggiornata a questo link:
xxxxx://xxxxxx.xx/xxxxxxxxx/xxx-xxxxxx-xxxxxxxxx-xxxxxxx-xxxxxxxxxxxxxx/;
▪ il Corpo del messaggio che costituisce il Documento, ossia la parte del Messaggio che contiene i dati di business, deve rispettare lo standard UBL v2.1 definito nei profili PEPPOL corrispondenti (v. Paragrafo 3.2.1.2).
Il nome dei Messaggi deve rispettare il seguente formato:
<codice paese><identificativo univoco del Trasmittente>_OZ_<progressivo univoco del file>.xml
dove:
− il codice paese va espresso secondo lo standard ISO 3166-1 alpha-2 code;
− l’identificativo univoco del Trasmittente (Cliente, Fornitore, Intermediario), sia esso persona fisica o persona giuridica, è rappresentato dal suo identificativo fiscale (codice fiscale nel caso di Trasmittente residente in Italia, identificativo proprio del paese di appartenenza nel caso di Trasmittente residente all’estero); la lunghezza di questo identificativo è di:
▪ 11 caratteri (minimo) e 16 caratteri (massimo) nel caso di codice paese IT;
▪ 2 caratteri (minimo) e 28 caratteri (massimo) altrimenti;
− il progressivo univoco del file è rappresentato da una stringa alfanumerica di lunghezza massima di 5 caratteri e con valori ammessi [a-z], [A-Z], [0-9].
Il progressivo univoco del file ha il solo scopo di differenziare il nome dei file trasmessi a NSO da parte del medesimo soggetto; non deve necessariamente seguire una stretta progressività e può presentare anche stili di numerazione differenti.
Il separatore tra il secondo ed il terzo elemento del nome file è il carattere underscore
(“_”), codice ASCII 95.
Es.: ITMAABBB99T99X999W_OZ _00001.xml
La nomenclatura dei Messaggi, così come descritta, viene mantenuta nella fase di inoltro al Ricevente.
Ogni Messaggio inviato a NSO deve avere un contenuto diverso da qualsiasi altro inviato in precedenza: a garanzia di ciò, il sistema controlla che l’impronta (hash) eseguita sul file non sia presente tra le trasmissioni già avvenute.
3.1.2 NOMENCLATURA DELLE NOTIFICHE
Il nome delle Notifiche di sistema rispetta la seguente nomenclatura generale:
<nome del Messaggio ricevuto>_<tipo di messaggio>_<progressivo univoco>.xml dove:
− Il nome del Messaggio ricevuto è conforme alle regole illustrate nel Paragrafo 3.1.1, omettendo l’estensione del file. Nel caso in cui il nome Messaggio non sia conforme e la sua lunghezza sia superiore ai 36 caratteri, esso sarà troncato ed i caratteri oltre il 36-esimo non saranno riportati nelle Notifiche;
− Il tipo di messaggio può assumere i seguenti valori:
Valore | Descrizione |
OC OV | Ricevuta di consegna Ricevuta di validazione |
OS | Notifica di scarto |
OM | Notifica di mancata consegna |
OA | Attestazione di avvenuta trasmissione dell’ordine o della risposta con impossibilità di recapito |
OT | File dei metadati |
Codici associati ai tipi di Notifica
− Il progressivo univoco è una stringa alfanumerica di lunghezza massima 3 caratteri e con valori ammessi [a-z], [A-Z], [0-9] che identifica univocamente ogni notifica / ricevuta relativa al file inviato.
Il carattere di separazione degli elementi componenti il nome file corrisponde
all’underscore (“_”), codice ASCII 95, l’estensione è sempre “.xml”.
3.2.1 SCHEMA DATI DEL MESSAGGIO
Il formato dei Documenti è conforme al Universal Business Language versione 2.1 (UBL), definito dal Organization for the Advancement of Structured Information Standards (OASIS).
3.2.1.1 SCHEMA DATI DELLA BUSTA DI TRASMISSIONE
Lo schema dati della Busta di trasmissione è definito nella specifica PEPPOL Business Message Envelope (SBDH), disponibile nella sua versione aggiornata a questo link: xxxxx://xxxxxx.xx/xxxxxxxxx/xxx-xxxxxx-xxxxxxxxx-xxxxxxx-xxxxxxxxxxxxxx/.
3.2.1.2 SCHEMI DATI DEI DOCUMENTI (CORPO DEL MESSAGGIO)
Gli schemi dati dei Documenti (che costituisce il Corpo del messaggio) sono descritti nelle seguenti specifiche dello standard PEPPOL BIS versione 3.0:
− per l’Ordine (v. Paragrafi 2.3.3 e 2.3.3.1), Order transaction;
− per l’Ordine pre-concordato (v. Paragrafo 2.3.3.1), Order Agreement transaction;
− per la Risposta (v. Paragrafo 2.3.5), Order Response transaction.
3.2.1.3 USO DI CAMPI STRUTTURATI
Per ovviare alla sinteticità degli schemi dati menzionati nel Paragrafo 3.2.1.2, è previsto l’uso di campi strutturati, ossia elementi XML che possono (o debbono) contenere uno o più valori, tra loro separati dal carattere “#” senza interposizione di spazi, come mostrato nel seguente esempio:
<Tag>Valore#Valore#Valore</Tag>
I campi strutturati ammessi sono, esclusivamente e tassativamente, quelli elencati nella seguente tabella, nella quale è indicato anche il Paragrafo dove sono illustrate le rispettive istruzioni d’uso.
Campo strutturato | Tipo Documento PEPPOL | Paragrafo |
OrderDocumentReference/ID | Order transaction | 3.3.2 |
3.3.2.4 | ||
OrderReference/ID | Order Agreement transaction | 3.3.2.2 |
Order Response transaction | 3.3.2.3 | |
DeliveryTerms/SpecialTerms | Order transaction | 3.3.3.5 |
Order Agreement transaction | punti 3 e 4 | |
AccountingCost | Order transaction | 3.3.3.12 |
Elenco dei campi strutturati
3.2.2 DESCRIZIONE DEI DOCUMENTI
Nelle pagine che seguono, sono passati in rassegna gli elementi principali che compongono i diversi Documenti del processo di Ordinazione (Ordine, Ordine pre-concordato e Risposta).
Alcuni predetti elementi hanno natura anagrafica o generale, oppure riguardano le modalità di svolgimento della fornitura nel suo complesso, perciò si trovano nella testata del Documento. Altri si riferiscono ai distinti beni e/o servizi oggetto della transazione e alle relative istruzioni di esecuzione delle specifiche attività di cessione e prestazione, perciò si trovano nelle linee d’ordine.
Inoltre, ciascun elemento, indipendentemente dal fatto che sia presente nella testata o in
una linea d’ordine, può essere:
− obbligatorio, in quanto se omesso o non indicato correttamente comporta sempre che il Documento non sarà validato da NSO;
− necessario, in quanto, in determinati contesti, se omesso o non indicato correttamente può comportare che il Documento non sarà validato da NSO;
− facoltativo, in quanto la sua presenza è richiesta solo ai fini della regolare esecuzione della fornitura.
Per tale motivo, la descrizione di ciascun elemento è preceduta dall’indicazione del suo
carattere obbligatorio (O), necessario in determinati contesti (N) o facoltativo (F).
Si ritiene utile, inoltre, riportare la cardinalità di ciascun elemento così come prevista dallo standard PEPPOL, utilizzando la seguente convenzione:
− 0..1, indica che l’elemento è facoltativo e può essere presente una sola volta;
− 0..n, indica che l’elemento è facoltativo e può essere presente una o più volte;
− 1..1, indica che l’elemento è obbligatorio e deve essere presente una sola volta;
− 1..n, indica che l’elemento è obbligatorio e deve essere presente una o più volte.
Con specifico riferimento agli attributi, si noti che lo standard PEPPOL ammette l’uso di tutti gli attributi previsti da UBL, anche ove questi non siano contemplati nello schema dati. In pratica, può avvenire che all’interno di un Documento alcuni elementi siano qualificati con attributi non descritti nel relativo schema dati e, ciononostante, il file sia valido. Al riguardo, si evidenzia che tali attributi sono da considerarsi privi di ogni efficacia per il Destinatario, il quale, pertanto, non deve tenerne conto.
Si rammenta che l’Ordine è un Documento emesso dal Cliente che include i seguenti sotto- tipi o varianti:
− Ordine iniziale;
− Ordine di revoca;
− Ordine sostitutivo;
− Ordine di riscontro, che, a sua volta, include le seguenti varianti
▪ Ordine di riscontro per conferma;
▪ Ordine di riscontro per diniego;
▪ Ordine di riscontro sostitutivo.
Si descrivono, di seguito, i principali elementi che lo compongono.
A. Elementi generali e anagrafici nella testata del Documento
1. CustomizationID - Tipo Documento (O, 1..1): indica il tipo di Documento, che deve
essere “urn:fdc:xxxxxx.xx:poacc:trns:order:3” (che corrisponde a Ordine).
Il sotto-tipo o variante è, invece, determinato dal contesto (v. successivo punto 14). Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.2.2.1 al punto 1 e al Paragrafo 3.3.2.4 al punto 1.
2. ProfileID - Tipo processo (O, 1..1): indica il tipo di processo adottato, che può essere “urn:fdc:xxxxxx.xx:poacc:bis:order_only:3” (che corrisponde a Ordinazione semplice) o urn:fdc:xxxxxx.xx:poacc:bis:ordering:3” (che corrisponde a Ordinazione completa). Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.2 al punto 2 e al Paragrafo 3.3.2.4 al punto 2.
3. ID - Identificativo del Documento (O, 1..1)): indica il numero (o la combinazione di caratteri) che il Cliente ha assegnato all’Ordine per identificarlo univocamente. Questo elemento costituisce il primo componente della Tripletta di identificazione del Documento.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 2.5.1.
4. SalesOrderID - Identificativo dell’offerta (F, 0..1): riporta gli estremi del documento
contenente l’offerta (o un altro documento analogo) presentata dal Fornitore.
5. IssueDate - Data di emissione del Documento (O, 1..1): indica la data di emissione che
il Cliente ha apposto sull’Ordine, nel formatto aaaa-mm-gg.
Questo elemento costituisce il secondo componente della Tripletta di identificazione del Documento.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 2.5.1.
6. IssueTime - Ora di emissione del Documento (F, 0..1): indica l’orario di emissione che il Cliente ha apposto sull’Ordine, nel formato hh:mm:ss.
7. OrderTypeCode - Tipo di Ordinazione (N, 0..1): indica la causa dell’Ordinazione, ossia
il fatto che la fornitura sia a titolo oneroso (codice “220”) o gratuito (codice “227“).
In mancanza di indicazioni specifiche si presume l’Ordinazione di acquisto in senso stretto, ossia un’Ordinazione a titolo oneroso a cui farà seguito la cessione dei beni e/o la prestazione dei servizi.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.5 ai punti 1 e 2.
8. Note - Note al Documento (F, 0..1): riporta informazioni in testo libero (non strutturate) che, perciò, non sono elaborabili con sistemi automatizzati.
Questo elemento va utilizzato solo se strettamente necessarie per la corretta esecuzione della fornitura e, comunque, ove non sia possibile indicare le medesime informazioni in altri elementi (strutturati) del Documento.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.14.
9. DocumentCurrencyCode – Valuta del Documento (O, 1..1): indica il codice della valuta in cui sono espressi i valori monetari contenuti nel Documento.
Deve essere la stessa valuta utilizzata anche nelle linee d’ordine. Il codice per l’Euro è “EUR”.
10. CustomerReference - Contatto del Cliente (F, 0..1): riporta informazioni in testo libero riferite alla persona o alla unità organizzativa che ordina la fornitura.
11. AccountingCost - Classificazione contabile della fornitura (N, 0..1): indica la classificazione contabile del costo riferita all’importo totale della fornitura nel sistema contabile del Cliente.
La classificazione contabile del costo può essere rilevata anche a livello di singola linea
d’ordine (v. successivo punto 31.5).
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.12.
12. ValidityPeriod/EndDate - Data di scadenza dell’Ordine (N, 0..1): indica la data entro la quale il Fornitore deve rispondere, nel formato aaaa-mm-gg.
Salvo che non sia previsto diversamente da norme, usi commerciali o accordi tra le parti, in mancanza di risposta (in forma elettronica o tradizionale) entro tale data, l’Ordine si intende accettato (v. Paragrafo 2.4.3 al punto 2).
13. QuotationDocumentReference/ID - Quotazione di riferimento (F, 0..1): indica gli estremi del documento contenente la quotazione dei beni e/o dei servizi ordinati (ad esempio, un determinato listino prezzi allegato al contratto).
14. OrderDocumentReference/ID - Documento di riferimento (N, 0..1): contiene gli estremi del Documento, precedentemente emesso, a cui fa riferimento il presente Ordine e il suo nuovo stato (“Collegato”, “Accettato”, “Revocato”, “Rifiutato” o “Sostituito”).
Il Documento a cui si fa riferimento può essere:
• un Documento rispetto al quale si intende evidenziare l’esistenza di un
generico collegamento;
• un Ordine emesso dal Cliente che si intende revocare o sostituire;
• un Ordine pre-concordato emesso dal Fornitore che si intende accettare, rifiutare o sostituire;
• una Risposta emessa dal Fornitore che si intende accettare, rifiutare o sostituire.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.2.1 al punto 4 e al Paragrafo 3.3.2.4 al punto 4.
15. OriginatorDocumentReference/ID - Codice Identificativo di Gara (N, 0..1): indica il
Codice Identificativo di Gara (CIG) o l’eventuale codice di esclusione.
Il CIG (o l’eventuale codice di esclusione) è un dato obbligatorio che va indicato, alternativamente, o nella testata del Documento o in ciascuna linea d’ordine (v. successivo punto 31.10.6).
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.3.
16. Sezione AdditionalDocumentReference - Documenti addizionali (F, 0..n): contiene ulteriori riferimenti (oltre al CIG, che è obbligatorio) a codifiche o documenti utili a definire la fornitura, come il Codice Unico di Progetto (CUP), il Documento di Trasporto (DDT), l’Impegno di spesa, ecc.
Tali riferimenti possono essere indicati sia nella testata del Documento sia nelle linee
d’ordine (v. successivo punto 31.10.6).
Per ulteriori dettagli si rinvia ai Paragrafi 3.3.3.3 e 3.3.3.4.
00.0.XX - Identificativo del documento addizionale (N, 1..1): indica gli estremi della codifica o del documento addizionale (ad esempio, il valore del CUP, l’identificativo del DDT, gli estremi dell’Impegno di spesa).
16.2.DocumentType - Tipo di documento addizionale (N, 0..1): indica il tipo di documento addizionale (ad esempio, “CUP”, “DDT”, “IMPEGNO”, “DELIBERA”, “CONVENZIONE”).
16.3.Sotto-sezione Attachment – Allegato (F, 0..1): contiene il documento addizionale allegato.
16.4.EmbeddedDocumentBinaryObject - Allegato (F, 0..1): indica un allegato incluso nel Documento. È possibile allegarne una copia in formato elettronico (preferibilmente PDF), avendo cura di limitare al massimo la dimensione del file.
16.5.Attachment/ExternalReference/URI - Collegamento esterno (F, 0..1): indica un allegato collegato al Documento. È possibile indicare l’indirizzo elettronico dal quale è possibile scaricarlo.
17. Contract/ID - Identificativo del contratto (F, 0..1): indica gli estremi del contratto a cui
fa riferimento l’Ordine, se il contratto è a livello di intero Documento.
Tale riferimento può essere indicato sia nella testata del Documento sia nelle linee
d’ordine (v. successivo punto 31.10.6).
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.3.
18. Sezione BuyerCustomerParty/Party - Dati del Cliente (O, 1..1) contiene le informazioni
relative al soggetto che ordina la fornitura (emette l’Ordine).
18.1.EndpointID - Endpoint del Cliente (O, 1..1): indica l’identificativo elettronico
univoco dell’Ufficio ordinante.
Questo elemento costituisce il terzo componente della Tripletta di identificazione del Documento.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.2 al punto 3.
18.2.PartyIdentification/ID – Ulteriori indicazioni sul Cliente (F, 0..1): se utile, è possibile ripotare in questo elemento un ulteriore identificativo relativo al Cliente e/o all’unità organizzativa che ordina la fornitura.
18.3.PartyName/Name - Denominazione del Cliente (F, 0..1): indica la denominazione del Cliente.
18.4.Sotto-sezione PostalAddress – Indirizzo del Cliente (F, 0..1): se utile, è possibile ripotare informazioni relative all’indirizzo postale del Cliente e/o dell’unità organizzativa che ordina la fornitura.
18.5.PartyTaxScheme/CompanyID - Identificativo fiscale del Cliente (N, 0..1): indica
l’identificativo fiscale (partita IVA) del Cliente.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.11, lettera a).
18.6.Sotto-sezione PartyLegalEntity – Informazioni legali del Cliente (O, 1..1): contiene le informazioni legali del Cliente.
18.6.1. RegistrationName - Denominazione legale del Cliente (O, 1..1): indica la denominazione legale del Cliente.
18.6.2. Altri dati (F): se utile, è possibile ripotare in questa sezione ulteriori informazioni come il numero di registrazione e l’indirizzo legale.
18.7.Sotto-sezione Contact - Contatti del Cliente (F, 0..1): se utile, è possibile riportare in questa sezione i contatti relativi al Cliente e/o all’unità organizzativa che ordina la fornitura.
19. Sezione SellerSupplierParty/Party - Dati del Fornitore: (O, 1..1): contiene le
informazioni relative al soggetto che deve eseguire la fornitura (riceve l’Ordine).
19.1.EndpointID - Endpoint del Fornitore (O, 1..1): indica l’identificativo elettronico univoco del Fornitore.
19.2.PartyIdentification/ID - Identificativo del Fornitore (N, 0..1): indica il codice identificativo del Fornitore.
Di regola, va utilizzato l’identificativo fiscale.
19.3.PartyName/Name – Denominazione del Fornitore (F, 0..1): indica la denominazione del Fornitore.
19.4.Sotto-sezione PostalAddress – Indirizzo del Fornitore (O, 1..1): questa sezione
contiene informazioni relative all’indirizzo del Fornitore. È obbligatorio valorizzare
almeno l’elemento Country/IdentificationCode, che indica il codice dello Stato in cui ha sede (per l’Italia è “IT”).
19.5.Sotto-sezione PartyLegalEntity – Informazioni legali del Fornitore (O, 1..1): contiene le informazioni legali del Fornitore.
19.5.1. RegistrationName - Denominazione legale del Fornitore (O, 1..1): indica la denominazione legale del Fornitore.
19.5.2. Altri dati (F): se utile, è possibile ripotare in questa sezione ulteriori informazioni come il numero di registrazione e l’indirizzo legale.
19.6.Sotto-sezione Contact - Contatti del Fornitore (F, 0..1): se utile, è possibile ripotare in questa sezione i contatti relativi al Fornitore e/o all’unità organizzativa che esegue la fornitura.
20. Sezione OriginatorCustomerParty/Party - Estensore dell’Ordine (N, 0..1): riporta le informazioni relative al soggetto che ha materialmente predisposto l’Ordine, se è diverso dal Cliente (ad esempio, quando l’Ordine è emesso utilizzando la piattaforma telematica di una centrale di acquisto).
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.15.
20.1.PartyIdentification/ID - Identificativo dell’estensore Estensore dell’Ordine (N, 0..1): indica il codice identificativo del soggetto che ha predisposto il Documento. Di regola, va utilizzato l’identificativo fiscale.
20.2.PartyName/Name - Denominazione dell’Estensore Estensore dell’Ordine (N, 0..1): indica la denominazione legale del soggetto che ha predisposto il Documento.
20.3.Sotto-sezione Contact – Contatti dell’Estensore dell’Ordine (F, 0..1): se utile, è possibile riportare in questa sezione i contatti relativi all’Estensore dell’Ordine.
21. Sezione AccountingCustomerParty/Party - Intestatario della fattura (N, 0..1) contiene le informazioni relative al soggetto a cui va indirizzata la fattura (o la richiesta equivalente di pagamento), che può essere diverso dal Cliente.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.11, lettera b).
21.1.EndpointID - Endpoint dell’Intestatario della fattura (N, 0..1): indica
l’identificativo elettronico dell’Ufficio di fatturazione.
Questo elemento va indicato anche se l’Ufficio di fatturazione è il medesimo dell’Ufficio ordinante.
21.2.PartyIdentification/ID – Ulteriori indicazioni sull’Intestatario della fattura (F, 0..1): se utile, è possibile riportare in questo elemento un ulteriore identificativo relativo all’Intestatario della fattura.
21.3.PartyName/Name – Denominazione dell’Intestatario della fattura (N, 0..1):
indica la denominazione dell’Intestatario della Fattura.
21.4.Sotto-sezione PostalAddress – Indirizzo dell’Intestatario della Fattura (O, 1..1): questa sezione contiene informazioni relative all’indirizzo del Fornitore. È obbligatorio valorizzare almeno l’elemento Country/IdentificationCode, che indica il codice dello Stato in cui ha sede (per l’Italia è “IT”).
21.5.PartyTaxScheme/CompanyID - Identificativo fiscale dell’Intestatario della fattura (N, 0..1): indica l’identificativo fiscale dell’intestatario della fattura.
Questo elemento va indicato anche se l’identificativo fiscale dell’intestatario della
fattura coincide con quello del Cliente.
21.6.Sotto-sezione PartyLegalEntity – Informazioni legali dell’Intestatario della fattura (O, 1..1): contiene le informazioni legali relative all’intestatario della fattura
21.6.1. RegistrationName - Denominazione legale dell’intestatario della fattura (N, 1..1): indica la denominazione legale dell’Intestatario della fattura. Questo elemento va indicato anche se la denominazione legale dell’intestatario della fattura coincide con quella del Cliente.
21.6.2. Altri dati (F): se utile, è possibile ripotare in questa sezione ulteriori informazioni relative dell’intestatario della fattura e/o alla corrispondente unità organizzativa.
21.7.Sotto-sezione Contact – Contatti dell’Intestatario della fattura (F, 0..1): se utile, è possibile riportare in questa sezione i contatti relativi all’Intestatario della fattura.
B. Elementi riferiti all’esecuzione della fornitura nella testata del Documento
22. Sezione Delivery/DeliveryLocation - Luogo della fornitura (N, 0..1) contiene le informazioni relative a dove devono essere consegnati i beni e/o prestati i servizi. Questa sezione va compilata solo se è importante indicare il luogo in cui deve avvenire la fornitura. Ciò avviene se la cessione dei beni e/o la prestazione dei servizi deve avvenire
• ad un indirizzo specifico presso cui ha sede il Cliente;
• all’indirizzo di un soggetto diverso dal Cliente.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.6 al punto 1.
00.0.XX - Identificativo del luogo (N, 0..1): indica il codice attribuito al luogo in cui deve essere eseguita la fornitura.
Questo codice va sempre riportato se il luogo di consegna è un indirizzo istituzionale del Cliente a cui è stato associato un identificativo univoco reso disponibile al Fornitore.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 5.6.
00.0.Xxxx – Nome del luogo (F, 0..1): indica un nome per identificare il luogo in cui deve essere eseguita la fornitura.
22.3.Sotto-sezione Address - Indirizzo (N, 1..1): si compone degli elementi che
costituiscono l’indirizzo in cui deve essere eseguita la fornitura.
Se la consegna dei beni e/o la prestazione dei servizi deve avvenire presso un luogo non istituzionale o in un luogo istituzionale non codificato (anche temporaneamente), vanno indicate con precisione tutte le parti dell’indirizzo.
Se, invece, l’Identificativo del luogo di cui al precedente punto 22.1 è valorizzato,
l’unico elemento dell’indirizzo da indicare è Country/IdentificationCode.
23. Sezione Delivery/RequestedDeliveryPeriod - Periodo di esecuzione della fornitura (N, 0..1): contiene le informazioni relative a quando devono essere consegnati i beni e/o prestati i servizi.
Questa sezione va compilata solo se è importante indicare il periodo entro il quale
deve avvenire l’intera fornitura.
Il periodo di esecuzione della fornitura può essere indicato anche a livello di singola linea d’ordine (v. successivo punto 31.6). In caso di non coincidenza, prevale quello riportato nella linea d’ordine.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.6 al punto 2.
23.1.StartDate - Data di inizio (N, 0..1): indica la data in cui deve avere inizio la fornitura, nel formatto aaaa-mm-gg.
23.2.EndDate - Data di fine (N, 0..1): indica la data entro cui deve terminare la fornitura, nel formato aaaa-mm-gg.
Se la consegna dei beni e/o la prestazione dei servizi deve avvenire in un giorno determinato, la Data di inizio deve coincidere con la Data di fine.
24. Sezione Delivery/DeliveryParty - Beneficiario della fornitura (N, 0..1): contiene le informazioni relative a chi devono essere consegnati i beni e/o prestati i servizi Questa sezione va compilata solo se è importante indicare il Beneficiario la fornitura. Ciò avviene se la cessione dei beni e/o la prestazione dei servizi deve avvenire:
• a favore di una unità organizzativa specifica del Cliente;
• a favore di un soggetto diverso dal Cliente.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.10 al punto 3.
24.1.PartyIdentification/ID - Identificativo del beneficiario (F, 0..1): indica il codice attribuito al beneficiario della fornitura.
24.2.PartyName/Name - Denominazione del beneficiario (O, 1..1): indica la denominazione del beneficiario della fornitura.
24.3.Sotto-sezione Contact - Contatti (F, 0..1): è possibile indicare il nome, il numero
di telefono e l’indirizzo email di una persona da contattare, se necessario.
24.4.Sotto-sezione PostalAddress – Indirizzo del Beneficiario (F, 0..1): se utile, è
possibile indicare i dati dell’indirizzo del Beneficiario.
25. Sezione DeliveryTerms - Istruzioni particolari dell’Ordinazione (N, 0..1) contiene le informazioni relative alla fornitura o al tipo di Ordinazione.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.5 ai punti 3 e 4.
00.0.XX – Identificativo dei termini di trasferimento dei beni (F, 0..1): indica i l’applicazione di particolari regole per il trasferimento dei beni (in genere, utilizzando la nomenclatura Incoterms).
25.2.SpecialTerms - Sotto-tipo di Ordinazione (N, 0..1)): specifica, se necessario, il Tipo di Ordinazione (v. precedente punto 7).
Se il Tipo di Ordinazione è “Ordinazione di acquisto”, sono ammessi i seguenti
sotto-tipi:
• “Ordinazione di fatturazione”;
• “Ordinazione di fatturazione e reintegro”.
Se il Tipo di Ordinazione è “Ordinazione di consegna”, sono ammessi i seguenti
sotto-tipi:
• “Ordinazione in conto deposito”;
• “Ordinazione in conto visione”;
• “Ordinazione in comodato gratuito”.
Questo elemento è un campo strutturato (v. Paragrafo 3.2.1.3), e può accogliere anche ulteriori informazioni.
25.3.DeliveryLocation/ID - Descrizione e luogo (F, 0..1)): qualifica le informazioni relative ai termini di trasferimento dei beni indicando il luogo a cui si riferiscono.
26. PaymentTerms/Note - Termini di pagamento (N, 0..1): riporta informazioni in testo libero sui termini di pagamento.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.14.
27. Sezione AllowanceCharge - Sconti e Maggiorazioni del Documento (F, 0..n): contiene l’indicazione degli sconti e delle maggiorazioni applicate a livello di Documento. Sconti e maggiorazioni possono essere applicati anche a livello di linea d’ordine e di prezzo unitario (v. successivo punto 31.8), solo gli sconti anche a livello di prezzo (v. successivo punto 31.9).
27.1.ChargeIndicator - Indicatore sconto/maggiorazione (O, 1..1): indica se si sta
applicando uno sconto (“false”) o una maggiorazione (“true”).
27.2.AllowanceChargeReasonCode - Identificativo del tipo di sconto o maggiorazione
(F, 0..1): indica il codice identificativo associato al tipo di sconto o maggiorazione.
27.3.AllowanceChargeReason - Tipo di sconto o di maggiorazione (N, 1..1): riporta in testo libero il tipo di sconto o maggiorazione.
27.4.MultiplierFactorNumeric - Percentuale di sconto o maggiorazione (F, 0..1): indica la percentuale applicata per calcolare lo sconto o la maggiorazione.
27.5.Amount - Ammontare dello sconto o della maggiorazione (O, 1..1) indica
l’importo dello sconto o della maggiorazione.
27.6.BaseAmount - Base di calcolo dello sconto o della maggiorazione (F, 0..1): indica l’importo su cui è applicata la percentuale per calcolare l’ammontare dello sconto o della maggiorazione.
27.7.Sotto-sezione TaxCategory – Tipo dell’imposta applicata allo sconto o alla maggiorazione (F, 0..1): contiene i dati sulla natura dell’IVA applicata allo sconto o alla maggiorazione.
27.7.1. ID – Codice della natura dell’imposta applicata allo sconto o alla maggiorazione (O, 1..1): indica il codice associato alla natura dell’imposta.
27.7.2. Percent - Aliquota d’imposta applicata allo sconto o alla maggiorazione
(F, 0..1): indica l’aliquota IVA applicata allo sconto o alla maggiorazione.
27.7.3. TaxScheme/ID - Tipo di imposta applicata allo sconto o alla maggiorazione (F, 0..1): indica il tipo di imposta applicata allo sconto o alla maggiorazione, che è sempre “VAT” (che corrisponde a IVA – imposta sul valore aggiunto).
28. TaxTotal/TaxAmount - Imposta totale (F, 0..1): indica l’ammontare totale previsto dell’IVA.
29. Sezione AnticipatedMonetaryTotal - Ammontare totale del Documento (N, 0..1):
contiene l’indicazione degli importi totali del Documento (v. Paragrafo 3.3.3.13).
29.1.LineExtensionAmount - Totale delle linee d’ordine (O, 1..1): indica la somma degli
importi delle linee d’ordine al netto dei rispettivi sconti accordati e delle imposte.
29.2.TaxExclusiveAmount - Importo al netto IVA (F, 0..1): indica la somma degli importi delle linee d’ordine più la somma degli sconti e delle maggiorazioni a livello di Documento, al netto dell’IVA.
29.3.TaxInclusiveAmount - Importo al lordo IVA (F, 0..1): indica l’ammontare totale dell’ordine al lordo dell’IVA.
29.4.AllowanceTotalAmount - Totale degli sconti a livello di Documento (F, 0..1):
indica l’importo totale degli sconti applicati a livello di Documento.
29.5.ChargeTotalAmount - Totale delle maggiorazioni a livello di Documento (F, 0..1):
indica l’importo totale delle maggiorazioni applicate a livello di Documento.
29.6.PrepaidAmount - Anticipo (F, 0..1): indica l’ammontare delle somme corrisposte
a titolo di anticipo..
29.7.PayableRoundingAmount - Arrotondamento (F, 0..1): indica l’importo dell’arrotondamento.
29.8.PayableAmount - Ammontare da pagare (O, 1..1): indica l’importo totale da
pagare.
C. Elementi delle linee d’ordine
30. OrderLine/Note - Note alla linea d’ordine (F, 0..1): riporta informazioni in testo libero (non strutturate) che, perciò, non sono elaborabili con sistemi automatizzati.
Questo elemento va utilizzato solo se strettamente necessarie per la corretta esecuzione della fornitura e, comunque, ove non sia possibile indicare le medesime informazioni in altri elementi (strutturati) del Documento.
Per ulteriori dettagli al paragrafo 3.3.3.14.
31. Sezione OrderLine/LineItem - Elementi della linea d’ordine (O, 1..1): contiene gli
elementi della linea d’ordine.
00.0.XX - Identificativo della linea d’ordine (O, 1..1): indica il numero della linea
d’ordine.
31.2.Quantity - Quantità (O, 1..1): indica la quantità di beni e/o di servizi della linea
d’ordine.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.9.
31.3.LineExtensionAmount - Importo della linea d’ordine (N, 0..1): indica l’importo della linea d’ordine, comprensivo di sconti e maggiorazioni, al netto dell’IVA.
31.4.PartialDeliveryIndicator - Indicatore di consegna parziale (F, 0..1): indica se la consegna dei beni e/o la prestazione dei servizi deve essere eseguita in unica soluzione (“false”) può svolgersi in più parti (“true”).
In mancanza di indicazioni si presume che la fornitura sia eseguibile a più riprese.
31.5.AccountingCost - Classificazione contabile della linea d’ordine (N, 0..1): indica la classificazione contabile del costo riferita all’importo della linea d’ordine nel sistema contabile del Cliente.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.12.
31.6.Sotto-sezione Delivery/RequestedDeliveryPeriod - Periodo di esecuzione della linea d’ordine (O, 1..1): contiene le informazioni relative a quando devono essere consegnati i beni e/o prestati i servizi indicati nella linea d’ordine.
Il periodo di esecuzione della fornitura può essere indicato anche a livello Documento (v. precedente punto 23). In caso di non coincidenza, prevale quello riportato nella linea d’ordine.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.10 al punto 2.
31.6.1. StartDate - Data di inizio (N, 0..1): indica la data in cui deve avere inizio la fornitura, nel formatto aaaa-mm-gg.
31.6.2. EndDate - Data di fine (N, 0..1): indica la data entro cui deve terminare la fornitura, nel formato aaaa-mm-gg.
Se la consegna dei beni e/o la prestazione dei servizi deve avvenire in un giorno determinato, la Data di inizio deve coincidere con la Data di fine.
31.7.Sotto-sezione OriginatorParty - Richiedente della linea d’ordine (F, 0..1): riporta le informazioni relative al soggetto che ha richiesto la linea d’ordine, se diverso dal Cliente.
31.7.1. PartyIdentification/ID - Identificativo del richiedente della linea d’ordine (O, 0..1): indica il codice identificativo del soggetto che ha richiesto la linea d’ordine.
Di regola, va utilizzato l’identificativo fiscale.
31.7.2. PartyName/Name - Denominazione del richiedente della linea d’ordine (N, 0..1): indica la denominazione legale del soggetto che ha richiesto la linea d’ordine.
31.8.Sotto-sezione AllowanceCharge - Sconti e Maggiorazioni della linea d’ordine (F, 0..n): contiene l’indicazione degli sconti e delle maggiorazioni applicate a livello di linea d’ordine.
Sconti e maggiorazioni possono essere applicati anche a livello di Documento (v. precedente punto 27), solo gli sconti anche a livello di prezzo (v. successivo punto 31.9).
31.8.1. ChargeIndicator - Indicatore sconto/maggiorazione (O, 1..1): indica se si
sta applicando uno sconto (“false”) o una maggiorazione (“true”).
31.8.2. AllowanceChargeReasonCode - Identificativo del tipo di sconto o maggiorazione (F, 0..1): indica il codice identificativo associato al tipo di sconto o maggiorazione
31.8.3. AllowanceChargeReason - Tipo di sconto o di maggiorazione (N, 0..1): riporta in testo libero il tipo di sconto o maggiorazione.
31.8.4. MultiplierFactorNumeric - Percentuale di sconto o maggiorazione (F, 0..1): indica la percentuale applicata per calcolare lo sconto o la maggiorazione.
31.8.5. Amount - Ammontare dello sconto o della maggiorazione (O, 1..1))
indica l’importo dello sconto o della maggiorazione.
31.8.6. BaseAmount - Base di calcolo dello sconto o della maggiorazione (F,
0..1): indica l’importo su cui è applicato lo sconto o la maggiorazione.
31.9.Sotto-sezione Price - Prezzo del bene e/o del servizio (N, 0..1): contiene l’indicazione del prezzo unitario dei beni e/o dei servizi della linea d’ordine, nonché degli sconti e delle maggiorazioni applicati al prezzo.
Sconti e maggiorazioni possono essere applicati anche a livello di Documento e di
linea d’ordine (v. precedenti punti 27 e 31.8).
31.9.1. PriceAmount - Prezzo al netto dell’IVA (O, 1..1): indica il prezzo unitario del bene e/o del servizio, comprensivo di sconti e maggiorazioni, al netto dell’IVA.
31.9.2. BaseQuantity - Quantità base (F, 0..1): indica la quantità di beni e/o servizi sulla quale si applica il prezzo unitario.
Se non indicato, si presume che il prezzo si applica a una unità del bene e/o del servizio.
31.9.3. AllowanceCharge/ChargeIndicator - Indicatore sconto/ maggiorazione (O, 0..1): indica che si sta applicando uno sconto (valore fisso “false”), in quanto a livello di prezzo si può applicare solo lo sconto.
31.9.4. AllowanceCharge/Amount - Ammontare dello sconto (O, 1..1): indica
l’importo dello sconto.
31.9.5. AllowanceCharge/BaseAmount - Prezzo base (F, 0..1): indica il prezzo del bene prima di applicare lo sconto (prezzo di listino).
31.10. Sotto-sezione Item - Descrizione del bene e/o del servizio (O, 1..1): contiene
gli elementi che descrivono i beni e/o i servizi della linea d’ordine.
31.10.1. Description - Descrizione del bene e/o del servizio (F, 0..1): riporta in testo libero la descrizione estesa del bene e/o del servizio.
31.10.2. Name - Denominazione del bene e/o del servizio (O, 1..1): riporta in testo libero la denominazione del bene e/o del servizio.
31.10.3. BuyersItemIdentification/ID - Identificativo attribuito dal Cliente (F, 0..1): indica l’identificativo del bene e/o del servizio assegnato dal Cliente. Questo elemento va indicato solo se utile per il Cliente.
31.10.4. SellersItemIdentification/ID - Identificativo attribuito dal Fornitore (N, 0..1): indica l’identificativo del bene e/o del servizio assegnato dal Fornitore. Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.7.
31.10.5. StandardItemIdentification/ID - Identificativo standard (N, 0..1): indica l’identificativo del bene e/o del servizio assegnato da un sistema di identificazione univoca.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.7.
31.10.6. ItemSpecificationDocumentReference/ID - Riferimenti a ulteriore documentazione (N, 0..n): indica i riferimenti a ulteriori documenti che descrivono il bene e/o il servizio e a codifiche, come il CIG, il CUP, il DDT, l’Impegno di spesa ecc.
Tali riferimenti possono essere indicati anche a livello di Documento (v. precedenti punti 15 e 16 e 17).
Si rammenta che il CIG (o l’eventuale codice di esclusione) è un dato obbligatorio che va indicato, alternativamente, o nella testata del Documento o in ciascuna linea d’ordine).
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.3.
31.10.7. CommodityClassification/ItemClassificationCode - Classificazione del bene e/o del servizio (N, 0..n): indica uno o più codici di classificazione del bene e/o del servizio, tratti, rispettivamente, da uno o più sistemi di classificazione.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.8.
31.10.8. Sotto-sezione ClassifiedTaxCategory – Informazioni sull’IVA (F, 0..1):
contiene le informazioni sull’IVA applicata alla linea d’ordine
31.10.8.1. ID - Identificativo della natura dell’imposta (F, 1..1): indica la natura dell’IVA applicata alla cessione del bene e/o alla prestazione del servizio.
31.10.8.2. Percent - Aliquota d’imposta applicata (F, 0..1): indica l’aliquota
IVA applicata alla cessione del bene e/o alla prestazione del servizio.
31.10.8.3. TaxScheme/ID - Tipo di imposta applicata (O, 1..1): indica il tipo di imposta applicata alla cessione del bene e/o alla prestazione del servizio, che è sempre l’IVA (valore fisso “VAT”).
31.10.9. Sotto-sezione AdditionalItemProperty - Ulteriori proprietà (F, 0..n): contiene l’indicazione di ulteriori caratteristiche del bene e/o del servizio, come numero di sotto-unità contenute in un confezionamento secondario (ad esempio, quante scatole in un imballaggio) o il numero di articoli contenuti in un confezionamento primario (ad esempio, quante siringhe in una confezione).
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.10.
31.10.9.1. Name - Denominazione della proprietà (O, 1..1): indica la denominazione della caratteristica del bene e/o del servizio.
31.10.9.2. NameCode - Codifica della proprietà (F, 0..1): indica l’eventuale
codice assegnato alla caratteristica del bene e/o del servizio.
31.10.9.3. Value - Valore della proprietà (O, 1..1): indica il valore della caratteristica del bene e/o del servizio.
31.10.9.4. ValueQuantity - Unità di misura (F, 0..1): indica l’unità di misura
adottata.
31.10.9.5. ValueQualifier - Classificazione della proprietà (F, 0..1): indica
l’eventuale classificazione della caratteristica.
31.10.10. Sotto-sezione ItemInstance - Specificazioni del bene e/o del servizio (F,
0..n): contiene l’indicazione di dati specifici del bene e/o del servizio.
31.10.10.1. SerialID - Numero di serie (F, 0..1): indica il numero di serie del bene e/o del servizio.
31.10.10.2. LotIdentification/LotNumberID - Numero del lotto (F, 0..1): indica il numero di lotto del bene e/o del servizio.
3.2.2.2 ELEMENTI DELL’ORDINE PRE-CONCORDATO
Si rammenta che l’Ordine pre-concordato è un Documento emesso dal Fornitore che include i seguenti sotto-tipi o varianti:
− Ordine pre-concordato iniziale;
− Ordine pre-concordato di revoca;
− Ordine pre-concordato sostitutivo.
Si descrivono, di seguito, i principali elementi che lo compongono.
A. Elementi generali e anagrafici nella testata del Documento
1. CustomizationID - Tipo Documento (O, 1..1): indica il tipo di Documento, che deve essere “urn:fdc:xxxxxx.xx:poacc:trns:order_agreement:3” (che corrisponde a Ordine pre-concordato).
Il sotto-tipo o variante è, invece, determinato dal contesto (v. successivo punto 10). Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.2.2 al punto 1.
2. ProfileID - Tipo processo (O, 1..1): indica il tipo di processo adottato, che deve essere “urn:fdc:xxxxxx.xx:poacc:bis:order_agreement:3” (che corrisponde a Ordinazione pre-concordata).
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.2.2 al punto 2.
3. ID - Identificativo del Documento (O, 1..1)): indica il numero (o la combinazione di caratteri) che il Fornitore ha assegnato all’Ordine per identificarlo univocamente. Questo elemento costituisce il primo componente della Tripletta di identificazione del Documento.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 2.5.1.
4. SalesOrderID - Identificativo dell’offerta (F, 0..1): riporta gli estremi del documento
contenente l’offerta (o un altro documento analogo) presentata dal Fornitore.
5. IssueDate - Data di emissione del Documento (O, 1..1): indica la data di emissione che
il Cliente ha apposto sull’Ordine, nel formatto aaaa-mm-gg.
Questo elemento costituisce il secondo componente della Tripletta di identificazione del Documento.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 2.5.1.
6. IssueTime - Ora di emissione del Documento (F, 0..1): indica l’orario di emissione che il Cliente ha apposto sull’Ordine, nel formato hh:mm:ss.
7. Note - Note al Documento (F, 0..1): riporta informazioni in testo libero (non strutturate) che, perciò, non sono elaborabili con sistemi automatizzati.
Questo elemento va utilizzato solo se strettamente necessarie per la corretta esecuzione della fornitura e, comunque, ove non sia possibile indicare le medesime informazioni in altri elementi (strutturati) del Documento.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.14.
8. DocumentCurrencyCode – Valuta del Documento (N, 0..1): indica il codice della valuta in cui sono espressi i valori monetari contenuti nel Documento.
Deve essere la stessa valuta utilizzata anche nelle linee d’ordine. Il codice per l’Euro è “EUR”.
9. CustomerReference - Contatto del Cliente (F, 0..1): riporta informazioni in testo libero riferite alla persona o alla unità organizzativa per conto del quale è ordinata la fornitura.
10. OrderReference/ID - Documento di riferimento (O, 1..1): contiene gli estremi del Documento, precedentemente emesso, a cui fa riferimento il presente Ordine pre- concordato e il suo nuovo stato (“Collegato”, “Revocato” o “Sostituito”).
Il Documento a cui si fa riferimento può essere:
• un Documento rispetto al quale si intende evidenziare l’esistenza di un
generico collegamento;
• un Ordine pre-concordato emesso dal Fornitore che si intende revocare o sostituire.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.2.2 ai punti 4 e 5.
11. OriginatorDocumentReference/ID - Codice Identificativo di Gara (N, 0..1): indica il
Codice Identificativo di Gara (CIG) o l’eventuale codice di esclusione.
Il CIG (o l’eventuale codice di esclusione) è un dato obbligatorio che va indicato, alternativamente, o nella testata del Documento o in ciascuna linea d’ordine (v. successivo punto 24.8.6.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.3.
12. Sezione AdditionalDocumentReference - Documenti addizionali (F, 0..n): contiene ulteriori riferimenti (oltre al CIG, che è obbligatorio) a codifiche o documenti utili a definire la fornitura, come il Codice Unico di Progetto (CUP), il Documento di Trasporto (DDT), l’Impegno di spesa, ecc.
Tali riferimenti possono essere indicati sia nella testata del Documento sia nelle linee
d’ordine (v. successivo punto 24.8.6).
Per ulteriori dettagli si rinvia ai Paragrafi 3.3.3.3 e 3.3.3.4.
00.0.XX - Identificativo del documento addizionale (N, 1..1): indica gli estremi della codifica o del documento addizionale (ad esempio, il valore del CUP, l’identificativo del DDT, gli estremi dell’Impegno di spesa).
12.2.DocumentType - Tipo di documento addizionale (N, 0..1): indica il tipo di documento addizionale (ad esempio, “CUP”, “DDT”, “IMPEGNO”, “DELIBERA”, “CONVENZIONE”).
12.3.Sotto-sezione Attachment – Allegati (F, 0..n): Contiene i documenti addizionali allegati.
12.3.1. EmbeddedDocumentBinaryObject - Allegato (F, 0..1): indica un allegato incluso nel Documento. È possibile allegarne una copia in formato elettronico (preferibilmente PDF), avendo cura di limitare al massimo la dimensione del file.
12.3.2. ExternalReference/URI - Collegamento esterno (F, 0..1): indica un allegato collegato al Documento. È possibile indicare l’indirizzo elettronico dal quale è possibile scaricarlo.
13. Contract/ID - Identificativo del contratto (F, 0..1): indica gli estremi del contratto a cui fa riferimento l’Ordine pre-concordato, se il contratto è a livello di intero Documento. Tale riferimento può essere indicato sia nella testata del Documento sia nelle linee d’ordine (v. successivo punto 24.8.6).
Per ulteriori dettagli si rinvia ai Paragrafo 3.3.3.3.
14. Sezione SellerSupplierParty/Party - Dati del Fornitore: (O, 1..1): contiene le informazioni relative al soggetto che deve eseguire la fornitura (emette l’Ordine pre- concordato).
14.1.EndpointID - Endpoint del Fornitore (O, 1..1): indica l’identificativo elettronico univoco del Fornitore.
Questo elemento costituisce il terzo componente della Tripletta di identificazione del Documento.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.2.2 al punto 3.
14.2.PartyIdentification/ID - Identificativo del Fornitore (N, 0..1): indica il codice identificativo del Fornitore.
Di regola, va utilizzato l’identificativo fiscale.
14.3.Sotto-sezione PostalAddress – Indirizzo del Fornitore (N, 0..1): se utile, è possibile riportare in questa sezione informazioni relative all’indirizzo del Fornitore e dell’unità organizzativa responsabile dell’esecuzione della fornitura la fornitura.
14.4.PartyLegalEntity/RegistrationName - Denominazione legale del Fornitore (O, 1..1): indica la denominazione legale del Fornitore.
14.5.Sotto-sezione Contact - Contatti del Fornitore (F, 0..1): se utile, è possibile riportare in questa sezione i contatti relativi al Fornitore e/o all’unità organizzativa che esegue la fornitura (inclusi contatti personali)
15. Sezione BuyerCustomerParty/Party - Dati del Cliente (O, 1..1) contiene le informazioni relative al soggetto per conto del quale è ordinata la fornitura (riceve l’Ordine pre- concordato).
15.1.EndpointID - Endpoint del Cliente (O, 1..1): indica l’identificativo elettronico
univoco dell’Ufficio ordinante.
15.2.PartyIdentification/ID – Ulteriori indicazioni sul Cliente (F, 0..1): se utile, è possibile riportare in questo elemento un ulteriore identificativo relativo al Cliente e/o all’unità organizzativa che ordina la fornitura.
15.3.Sotto-sezione PostalAddress – Indirizzo del Cliente (N, 0..1): se utile, è possibile riportare in questa sezione informazioni relative all’indirizzo del Cliente e/o dell’unità organizzativa che ordina la fornitura.
15.4.PartyLegalEntity/RegistrationName - Denominazione legale del Cliente (O, 1..1): indica la denominazione legale del Cliente.
15.5.Sotto-sezione DeliveryContact – Contatto del Cliente (F, 0..1): se utile, è possibile riportare in questa sezione i contatti relativi al Cliente e/o all’unità organizzativa per conto della quale è ordinata la fornitura.
16. Sezione OriginatorCustomerParty/Party - Estensore dell’ordine (N, 0..1): riporta le informazioni relative al soggetto che ha materialmente predisposto l’ordine di acquisto nei modi tradizionali che costituisce la pre-autorizzazione a emettere l’Ordine
pre-concordato (v. Paragrafo 2.4.4), se è diverso dal Cliente (ad esempio, quando l’ordine di acquisto è stato emesso utilizzando la piattaforma telematica di una centrale di acquisto).
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.15.
16.1.PartyIdentification/ID - Identificativo dell’estensore dell’ordine (N, 0..1): indica il codice identificativo del soggetto che ha predisposto l’ordine di acquisto nei modi tradizionali che costituisce la pre-autorizzazione a emettere l’Ordine pre- concordato.
Di regola, va utilizzato l’identificativo fiscale.
16.2.PartyName/Name - Denominazione dell’estensore dell’ordine (N, 0..1): indica la denominazione legale del soggetto che ha predisposto l’ordine di acquisto nei modi tradizionali che costituisce la pre-autorizzazione a emettere l’Ordine pre- concordato.
17. Sezione AccountingCustomerParty/Party - Intestatario della fattura (F, 0..1) contiene le informazioni relative al soggetto a cui va indirizzata la fattura (o la richiesta equivalente di pagamento), che può essere diverso dal Cliente.
17.1.PartyIdentification/ID - Identificativo dell’intestatario della fattura (N, 0..1):
indica l’identificativo dell’Ufficio di fatturazione.
Questo elemento va indicato anche se l’Ufficio di fatturazione è il medesimo dell’Ufficio ordinante.
17.2.PartyName/Name - Denominazione dell’intestatario della fattura (N, 0..1):
indica la denominazione dell’intestatario della fattura.
Questo elemento va indicato anche se la denominazione legale dell’intestatario
della fattura coincide con quella del Cliente.
B. Elementi riferiti all’esecuzione della fornitura nella testata del Documento
18. Sezione Delivery/PromisedDeliveryPeriod - Periodo di esecuzione della fornitura (N, 0..1): contiene le informazioni relative a quando devono essere consegnati i beni e/o prestati i servizi.
Questa sezione va compilata solo se è importante indicare il periodo entro il quale
deve avvenire l’intera fornitura.
Il periodo di esecuzione della fornitura può essere indicato anche a livello di singola linea d’ordine (v. successivo punto 24.6). In caso di non coincidenza, prevale quello riportato nella linea d’ordine.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.6 al punto 2.
18.1.StartDate - Data di inizio (O, 1..1): indica la data in cui deve avere inizio la fornitura, nel formatto aaaa-mm-gg.
18.2.StartTime – Ora di inizio (F, 0..1): indica l’ora in cui deve avere inizio la fornitura,
nel formato hh:mm:ss.
18.3.EndDate - Data di fine (O, 0..1): indica la data entro cui deve terminare la fornitura, nel formatto aaaa-mm-gg.
18.4.EndTime – Ora di fine (F, 0..1): indica l’ora in cui deve terminare la fornitura, nel formato hh:mm:ss.
Se la consegna dei beni e/o la prestazione dei servizi deve avvenire in un giorno determinato, la Data di inizio deve coincidere con la Data di fine.
19. Sezione Delivery/DeliveryParty - Beneficiario della fornitura (N, 0..1): contiene le informazioni relative a chi devono essere consegnati i beni e/o prestati i servizi Questa sezione va compilata solo se è importante indicare Beneficiario la fornitura. Ciò avviene se la cessione dei beni e/o la prestazione dei servizi deve avvenire:
• a favore di una unità organizzativa specifica del Cliente;
• a favore di un soggetto diverso dal Cliente.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.10 al punto 3.
19.1.PartyIdentification/ID - Identificativo del beneficiario (F, 0..1): indica il codice attribuito al beneficiario della fornitura.
19.2.PartyName/Name - Denominazione del beneficiario (N, 0..1): indica la denominazione del beneficiario della fornitura.
19.3.Sotto-sezione PostalAddress – Indirizzo del Beneficiario (F, 0..1): se utile, è possibile indicare i dati dell’indirizzo del Beneficiario.
20. Sezione DeliveryTerms - Istruzioni particolari dell’Ordinazione (N, 0..1) contiene le informazioni relative alla fornitura o al tipo di Ordinazione.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.5 ai punti 3 e 4.
00.0.XX – Identificativo dei termini di trasferimento dei beni (F, 0..1): indica i l’applicazione di particolari regole per il trasferimento dei beni (in genere, utilizzando la nomenclatura Incoterms).
20.2.SpecialTerms – Tipo e sotto-tipo di Ordinazione (N, O..1): indica la causa dell’Ordinazione, ossia il fatto che la fornitura sia a titolo oneroso (codice “220”) o gratuito (codice “227“).
Il tipo di Ordinazione può essere ulteriormente specificato indicando un sotto- tipo. Se il Tipo di Ordinazione è “Ordinazione di acquisto”, sono ammessi i seguenti sotto-tipi:
• “Ordinazione di fatturazione”;
• “Ordinazione di fatturazione e reintegro”.
Se il Tipo di Ordinazione è “Ordinazione di consegna”, sono ammessi i seguenti
sotto-tipi:
• “Ordinazione in conto deposito”;
• “Ordinazione in conto visione”;
• “Ordinazione in comodato gratuito”.
In mancanza di indicazioni specifiche si presume l’Ordinazione di acquisto in senso stretto, ossia un’Ordinazione a titolo oneroso a cui farà seguito la cessione dei beni e/o la prestazione dei servizi.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.5 ai punti 1 e 2.
Questo elemento è un campo strutturato (v. Paragrafo 3.2.1.3), e può accogliere anche ulteriori informazioni.
20.3.Sotto-sezione DeliveryLocation - Luogo della fornitura (N, 0..1) contiene le informazioni relative a dove devono essere consegnati i beni e/o prestati i servizi. Questa sezione va compilata solo se è importante indicare il luogo in cui deve avvenire la fornitura. Ciò avviene se la cessione dei beni e/o la prestazione dei servizi deve avvenire
• ad un indirizzo specifico presso cui ha sede il Cliente;
• all’indirizzo di un soggetto diverso dal Cliente.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 3.3.3.6 al punto 1.
20.3.1. ID - Identificativo del luogo (N, 0..1): indica il codice attribuito al luogo in cui deve essere eseguita la fornitura.
Questo codice va sempre riportato se il luogo di consegna è un indirizzo istituzionale del Cliente a cui è stato associato un identificativo univoco reso disponibile al Fornitore.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo 5.6.
20.3.2. Sotto-sezione Address - Indirizzo (N, 0..1): si compone degli elementi che
costituiscono l’indirizzo in cui deve essere eseguita la fornitura.
Se la consegna dei beni e/o la prestazione dei servizi deve avvenire presso un luogo non istituzionale o in un luogo istituzionale non codificato (anche temporaneamente), vanno indicate con precisione tutte le parti dell’indirizzo.
Se, invece, l’Identificativo del luogo di cui al precedente punto 20.3.1 è valorizzato, questo elemento non va compilato.
21. Sezione AllowanceCharge - Sconti e Maggiorazioni del Documento (F, 0..n): contiene
l’indicazione degli sconti e delle maggiorazioni applicate a livello di Documento. Sconti e maggiorazioni possono essere applicati anche a livello di linea d’ordine (v. successivo punto 24.7).
21.1.ChargeIndicator - Indicatore sconto/maggiorazione (O, 1..1): indica se si sta
applicando uno sconto (“false”) o una maggiorazione (“true”).
21.2.AllowanceChargeReasonCode - Identificativo del tipo di sconto o maggiorazione
(F, 0..1): indica il codice identificativo associato al tipo di sconto o maggiorazione.
21.3.AllowanceChargeReason - Tipo di sconto o di maggiorazione (N, 0..n): riporta in testo libero il tipo di sconto o maggiorazione.
21.4.MultiplierFactorNumeric - Percentuale di sconto o maggiorazione (F, 0..1): indica la percentuale applicata per calcolare lo sconto o la maggiorazione.
21.5.Amount - Ammontare dello sconto o della maggiorazione (O, 1..1) indica
l’importo dello sconto o della maggiorazione.
21.6.BaseAmount - Base di calcolo dello sconto o della maggiorazione (F, 0..1): indica l’importo su cui è applicata la percentuale per calcolare l’ammontare dello sconto o della maggiorazione.
21.7.Sotto-sezione TaxCategory – Tipo dell’imposta applicata allo sconto o alla maggiorazione (O, 1..1): contiene i dati sulla natura dell’IVA applicata allo sconto o alla maggiorazione.
21.7.1. ID – Codice della natura dell’imposta applicata allo sconto o alla
maggiorazione (O, 1..1): indica il codice associato alla natura dell’imposta.
21.7.2. Percent - Aliquota d’imposta applicata allo sconto o alla maggiorazione
(F, 0..1): indica l’aliquota IVA applicata allo sconto o alla maggiorazione.
21.7.3. TaxScheme/ID - Tipo di imposta applicata allo sconto o alla maggiorazione (O, 1..1): indica il tipo di imposta applicata allo sconto o alla