LICEO SCIENTIFICO STATALE
Ministero dell’ Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
LICEO SCIENTIFICO STATALE
“Xxxxx Xxxxxxx”
00000 XXXXXXX Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxxxx 00 🕿 0761/340694 🖂 xxxx000000@xxxxxxxxxx.xx Cod.Mecc.VTPS010006 C.F. 80015790563 🖂 xxxx000000@xxx.xxxxxxxxxx.xx; ÿ xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx
Firmato digitalmente da
XXXXX XXXXXXXXXX
XXXXXXXXXX
CN = XXXXXXXXXX XXXXX
XXXXXXXXXX
CONSIGLIO d’ ISTITUTO 19 DICEMBRE 2017
Ministero dell’ Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
LICEO SCIENTIFICO STATALE
“XXXXX XXXXXXX”
100 VITERBO Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxxxx 00 🕿 0761/340694 🖂 xxxx000000@xxxxxxxxxx.xx
Cod.Mecc.VTPS010006 C.F. 80015790563 🖂 xxxx000000@xxx.xxxxxxxxxx.xx;
ÿ xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx
REGOLAMENTO D’ ISTITUTO
Il presente regolamento si ispira ed è conforme a quanto previsto dal DPR 24 giugno 1998, n. 249 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”, modificato con D.P.R. 21 novembre 2007 n.235.
Premessa
L’attività educativa dell’Istituto si propone di conseguire:
1 - la formazione culturale e l’acquisizione delle conoscenze mediante lo studio;
2 - lo sviluppo della coscienza critica e la maturazione di un orientamento professionale;
3 - il dialogo e la collaborazione tra le varie componenti della comunità scolastica basati sul rispetto reciproco;
4 - la valorizzazione delle potenzialità di ciascuno e del senso di responsabilità individuale;
5 - l’attiva partecipazione degli studenti alla vita della scuola assicurando spazi di autonoma iniziati-
va;
6 - un ampio collegamento con la comunità civile e sociale;
7 - un pieno inserimento nella comunità scolastica degli studenti diversamente abili.
Titolo I – Organi Collegiali della scuola
Art. 1 – Convocazione
L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell’ Organo Collegiale stes-
so o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva.
L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d'urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido.
La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione e deve essere affissa all'albo. .
Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni.
Art. 2 -Validità sedute
La seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.
Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sosti- tuiti.
Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione.
Art. 3 - Discussione ordine del giorno
Il Presidente individua tra i membri dell'Organo Collegiale il segretario della seduta, fatta eccezione per i casi in cui il segretario è individuato per legge.
E' compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'o.d.g. nella successione in cui compaiono nell'avviso di convocazione.
Gli argomenti indicati nell' o.d.g. sono tassativi. Se l'Organo Collegiale è completo di tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti. Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del C.I.S. che devono essere adottate su proposta della G.E.
L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l'Organo Collegia- le, previa approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso o.d.g.
Art. 4 - Mozione d'ordine
Prima della discussione di un argomento all'o.d.g. ogni membro presente alla seduta può presentare una mo- zione d'ordine per il non svolgimento della predetta discussione ("questione pregiudiziale") oppure perché la discussione dell'argomento stesso sia rinviata ("questione sospensiva"). La questione sospensiva può essere posta anche durante la discussione.
Sulla mozione d'ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro. Xxxx'accoglimento della mozione si pronuncia l'Organo Collegiale a maggioranza con votazione palese.
L'accoglimento della mozione d'ordine determina la sospensione immediata della discussione dell'argomento all'OdG al quale si riferisce.
Art. 5 - Diritto di intervento
Tutti i membri dell'Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo l'ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione.
Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato quale Presi- dente e quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento.
Art. 6 - Dichiarazione di voto
Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta. Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola, neppure per proporre mozioni d'ordine.
Art. 7 – Votazioni
Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce, quando lo richiedano il Presidente o uno dei componenti.
La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone.
Le sole votazioni concernenti persone si tengono a scrutinio segreto mediante il sistema delle schede segrete. La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale.
I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere legale l'adu- nanza, ma non nel numero dei votanti.
Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che disposizioni spe- ciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente. La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nem- meno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votan- ti.
Nel caso di approvazione di un provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infine ad una vota- zione conclusiva sul provvedimento stesso nella sua globalità.
Art. 8 – Risoluzioni
I componenti gli Organi Collegiali possono proporre risoluzioni dirette a manifestare orientamenti o a definire indirizzi dell'organo su specifici argomenti.
Per dette risoluzioni valgono, in quanto applicabili, le norme relative alle mozioni di cui all'art. 4.
Art. 9 - Processo verbale
Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della riunione, chi pre- siede, chi svolge la funzione di segretario, l'avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relati- va qualifica dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati o no, l'o.d.g).
Per ogni punto all'o.d.g. si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si dà conto dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli).
Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito.
Un membro dell'Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ogni singolo mem- bro sulla materia oggetto della deliberazione.
I membri dell'Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da trascrivere a cu- ra del segretario sul verbale.
I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a pagine numerate, timbrate e firmate dal Dirigente Scolastico per vidimazione. I verbali sono numerati progressivamente nell'ambito dello stesso anno scolastico.
I verbali delle sedute degli Organi Collegiali che vengono prodotti con programmi informatici, devono essere incollati sulle pagine del registro e quindi timbrati e vidimati da segretario e Presidente in ogni pagina. II pro- cesso verbale viene letto ed approvato al termine della seduta. Ove ciò non fosse possibile per ragioni di tempo si approverà prima dell'inizio della seduta immediatamente successiva (si pubblicano le delibere e non i verba- li).
Art. l0 - Surroga di membri cessati
Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il disposto dell'art.22 del D.P.R. 416/74.
Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico.
I membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del Consiglio.
Art.11 – Decadenza
I membri dell'Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l'eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi. Spetta all' Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati.
Art.12 – Dimissioni
I componenti eletti dell'Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per iscritto. E' ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all'Organo Collegiale.
L'Organo Collegiale prende atto delle dimissioni.
In prima istanza, l'Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito.
Una volta che l'Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed irrevocabili. II membro dimissionario, fino al momento della presa d'atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell'Orga- no Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l'Organo Collegiale medesimo.
Art 13 - Norme di funzionamento del Consiglio dell'Istituzione Scolastica
a. La prima convocazione del C.I.S., immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico.
b. Nella prima seduta, il C.I.S. è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei ge- nitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del C.I.S.. E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la mag- gioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del C.I.S.
c. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei componenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finché non si determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983).
d. Il C.I.S. può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori componenti il Con- siglio stesso con le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. In caso di impedimento o di as- senza del Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consi-
gliere più anziano di età.
e. Il C.I.S. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente art. l.
f. Il Presidente del C.I.S. è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente del- la Giunta Esecutiva.
g. L'ordine del giorno è formulato dal Presidente del C.I..S. su proposta del Presidente della Giunta Esecu- tiva.
h. A conclusione di ogni seduta del C.I.S., singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire nell'ordine del giorno della riunione successiva.
i. Il C.I.S. può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri lavori; può inoltre costituire commissioni.
j. Il C.I.S., al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio.
k. Delle commissioni nominate dal C.I.S. possono far parte i membri del Consiglio stesso, altri rappresen- tanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola.
l. Le commissioni possono avere potere propositivo e svolgono la propria attività secondo le direttive e le modalità stabilite dal Consiglio d’Istituto. Sono tenute a riferire, per il tramite del loro coordinatore, in merito al lavoro svolto ed alle conclusioni cui sono pervenute, nel termine di tempo fissato preventi- vamente. Delle sedute di commissione viene redatto sintetico processo verbale,
m. Le sedute del C.I.S., ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti singole perso- ne, sono pubbliche. Xxxxxxx assistere, compatibilmente con l'idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle componenti rappresentate e tutti gli altri previsti per legge.
n. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia corretto il Presi- dente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica.
o. La pubblicità degli atti del C.I.S, avviene mediante affissione in apposito albo dell'istituto, della copia integrale, sottoscritta dal segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio.
p. L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo non inferiore a l0 giorni; la copia af- fissa all’albo deve essere firmata dal Presidente e dal Segretario e, per copia conforme, dal D.S. che ne cura l’affissione.
q. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell'ufficio di segreteria dell'istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia titolo, su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presenta- zione. Tale richiesta, indirizzata al Dirigente Xxxxxxxxxx, è orale per docenti, personale A.T. A., genitori e studenti; è, invece, scritta e motivata in tutti gli altri casi.
r. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato.
s. Il consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dalla Presidenza a presentare per iscritto le giustificazioni dell'assenza. Xxx risultasse assente alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal
C.I.S. con votazione a maggioranza relativa. Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal Consi- glio: ove le assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del Consiglio, il consigliere decade dalla carica. Ogni consigliere giustifica le sue assenze, attraverso la Segreteria della scuola, al Presidente del C.I.S.
Art. 14 - Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva
a. Il C.I.S., nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzio- ni, elegge nel suo seno una Giunta esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA, un genitore e uno studente, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto.
b. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell'i- stituto, ed il DSGA che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa.
c. La Giunta esecutiva prepara i lavori del C.I.S., predisponendo tutto il materiale necessario ad una cor- retta informazione dei consiglieri almeno due giorni prima della seduta del Consiglio.
Art. 15 - Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti
1. Il CD si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.
2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogniqualvolta il Dirigente Xxxxxxxxxx ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.
3. IL CD, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali com- missioni di lavoro o di singoli referenti.
4. Delle commissioni nominate dal CD possono far parte i membri del Collegio stesso; il D.S. nomina i coordi- natori per ciascuna commissione. Le commissioni possono avanzare proposte relativamente all'oggetto per il quale sono state nominate.
Art. 16 - Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli inse- gnanti
1. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal DS:
a. in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 1l, per la valutazione del servizio richiesta da singoli interessati a norma dell'art. 448 del D.L.vo n. 297/94, per un periodo non superiore all'ultimo triennio;
b. alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli in- segnanti, ai sensi degli art. 438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94;
c. ogni qualvolta se ne presenti la necessità.
Art. 17 - Norme di funzionamento dei Consigli di Classe
a. Il Consiglio di Classe è presieduto dal DS o da un docente, suo delegato, membro del Consiglio ed è con- vocato, a seconda delle materie sulle quali deve deliberare, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei docenti.
b. Il Consiglio di Classe si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano delle Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.
Art. 18 – Assemblee studentesche di Istituto
1. Gli studenti hanno diritto di riunirsi in assemblea, secondo le modalità previste dagli articoli 12, 13 e 14 del T.U. del 16/4/94 n° 297.
2. Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per l'approfondimento dei problemi della scuola e della società, in funzione della formazione culturale e civile degli studenti.
3. Le assemblee studentesche possono essere di classe o di istituto.
4. Il comitato studentesco può esprimere pareri o formulare proposte al Consiglio d'Istituto, tramite i propri rappresentanti nel Consiglio stesso.
5. E' consentito lo svolgimento di una assemblea di istituto al mese nel limite delle ore di lezione di una gior- nata ed una di classe al mese nel limite di due ore. L'assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l'anno scolastico. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dell'ora- rio delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali. Alle assemblee di istituto svolte durante l'o- rario delle lezioni, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e
scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Detta parte- cipazione deve essere autorizzata dal consiglio d'istituto e limitata a non più di 4 assemblee.
6. A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di at- tività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.
7. Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. All'assemblea di classe e di istituto possono assistere, oltre al Dirigente Scolastico od a un suo delegato, i docenti che lo desiderino.
8. L'assemblea di istituto deve eleggere al suo interno un Presidente, che designerà il segretario verbalizzante. Deve redigere un regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato in visione al consiglio d'isti- tuto
9. L'assemblea di istituto è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco di Istituto o su richiesta del l0% degli studenti.
10. La data di convocazione e l'ordine del giorno dell'assemblea devono essere preventivamente (almeno 5 giorni prima) presentati al Dirigente Scolastico.
11. Il comitato studentesco, ove costituito, ovvero il presidente eletto dall'assemblea, garantisce l'esercizio de- mocratico dei diritti dei partecipanti.
12. Il Dirigente Xxxxxxxxxx ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell'assemblea.
13. Non è consentita alcuna attività didattica durante lo svolgimento dell'assemblea studentesca di istituto.
14. Di ogni assemblea, di classe o di istituto, deve essere redatto apposito verbale da consegnare all’ufficio di
presidenza.
Art. 19 – Assemblee dei Genitori
1. I genitori degli studenti hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n.297.
2. Le assemblee si svolgono fuori dall'orario delle lezioni.
3. L'Assemblea dei genitori può essere di classe e di Istituto.
Titolo II – Organizzazione, Norme di Comportamento e Compiti delle diverse componenti
Premessa al Regolamento:
Le regole di comportamento indicate in questo regolamento servono a garantire il rispetto reciproco, la cura per l’ambiente scolastico e la serenità necessaria alle attività didattiche. Solo a queste condizioni la scuola può assolvere al compito di trasmettere alle nuove generazioni il patrimonio culturale che ci accomuna. Questo compito le è stato affidato dalla collettività, che lo sostiene con i soldi dei contribuenti. È bene che tutti ne sia- no sempre consapevoli, in modo da valorizzare al massimo, ciascuno secondo il proprio ruolo, ogni momento della giornata scolastica.
Per assicurare all’Istituto, quale comunità educante e democratica, un funzionamento regolare e consono alle esigenze di una scuola che sente il dovere di provvedere innanzitutto alla formazione umana e sociale dei suoi allievi, si dispone quanto segue:
art. 20 - Accessibilità, Sicurezza, Riservatezza, Comportamento
1. Accessibilità: Gli studenti possono accedere all’edificio che ospita l’Istituto solo durante le ore di lezione, per tutte le attività integrative o extrascolastiche programmate e deliberate dagli organi collegiali, anche in ore pomeridiane o serali, e per quelle autorizzate dal dirigente scolastico su loro richiesta.
Costituisce grave mancanza disciplinare la permanenza non autorizzata nei locali della scuola oltre gli orari stabiliti.
2. Permanenza: Gli studenti sono affidati al personale della Scuola dall’entrata nell’edificio all’uscita.
L’utilizzo e la permanenza nelle aree comuni (laboratori, aule attrezzate, biblioteca, palestra) e nelle aule asse- gnate alle classi o ai gruppi classe è consentito solo nell’ambito delle attività programmate dai docenti, dai con- sigli di classe e dagli altri organi collegiali per le ordinarie attività didattiche e per le attività integrative ed ex- trascolastiche.
Le uscite e le entrate al di fuori dell’orario previsto sono regolamentate e autorizzate dal dirigente o da persone da lui delegate.
3. Allontanamento dall’Istituto: Allontanarsi dalla classe o dal gruppo impegnato in attività didattiche (anche extrascolastiche o integrative) è consentito solo dopo aver chiesto e ottenuto l’autorizzazione del docen- te o del personale responsabile dell’attività. L’eventuale allontanamento dalla classe o dal gruppo didattico è consentito per il tempo strettamente necessario, per le aree attinenti alla motivazione e comunque interne alla Scuola, per motivi leciti valutati dal docente o dal responsabile a sua discrezione funzionale.
La Scuola valuta sul piano disciplinare le infrazioni alle disposizioni dei commi precedenti e ai regolamenti ci- tati, fatte salve eventuali ulteriori responsabilità di altra natura, quali, per esempio, quelle di carattere penale.
4. Accesso al pubblico: Per motivi di sicurezza, di riservatezza e assicurativi le persone estranee alla scuola possono accedere agli uffici di segreteria e presidenza solo negli orari previsti e per il tempo limitato al
disbrigo di pratiche; non possono invece accedere alle zone frequentate dagli studenti, salvo che per attività programmate e autorizzate dagli organi collegiali.
I genitori degli studenti, oltre che agli Uffici, possono normalmente accedere alle aree riservate ai contatti con i docenti ed eccezionalmente alle aree dove si svolge attività didattica se autorizzati dal dirigente e accompagnati dal personale della Scuola.
La Scuola si riserva di adire le vie giudiziarie per quanti non rispettino quanto disposto nei commi precedenti,
specie nel caso in cui da ciò derivi turbativa dell’attività didattica o danni a persone o cose.
5. Sicurezza: Tutti sono tenuti al rispetto delle norme sulla sicurezza. Oltre alle attività didattiche ordinarie, integrative ed extrascolastiche, anche le riunioni, le assemblee, le videoproiezioni, le attività musicali e teatrali devono avvenire in condizioni di sicurezza; in caso contrario non possono essere autorizzate.
6. Riservatezza: Tutti sono tenuti al rispetto delle norme sulla riservatezza, che trovano applicazione nel trattamento dei dati da parte della Scuola e nel diritto di accesso ai dati personali. Nessuno può diffondere o comunicare i dati personali di altre persone senza aver prima informato adeguatamente le persone coinvolte e averne ottenuto esplicito consenso. Gli studenti e gli altri membri della comunità scolastica devono prestare particolare attenzione a non mettere in rete immagini o a diffonderle via mms.
7. Danni agli ambienti e alle cose: Gli studenti sono tenuti al massimo rispetto degli ambienti scolastici, degli arredi, delle attrezzature, sempre avendo presente che i relativi costi sono sostenuti dai cittadini italiani attraverso le tasse. Chiunque li danneggia è tenuto a risarcire la scuola e incorre nelle sanzioni disciplinari previste dal presente regolamento. Ogni studente è tenuto a fare quanto è nelle sue possibilità per impedire che un compagno danneggi i beni comuni e a invitare chi li ha eventualmente danneggiati ad assumersi lealmente le proprie responsabilità.
8. Interruzione delle lezioni: Gli studenti che, per qualsiasi motivo e in qualsiasi modo, interrompano, ostacolino o impediscano lo svolgimento dell’attività didattica, ledono il diritto allo studio dei loro compagni e recano danno all’istituzione scolastica. I responsabili pertanto incorrono nelle sanzioni disciplinari previste dal presente regolamento, e possono inoltre essere perseguiti ai sensi dell’art. 340 del Codice Penale (Interruzione di pubblico servizio).
9. Valutazione del comportamento: Il Decreto Ministeriale n. 5 /2009, all’art. 3, comma 1, dispone quanto segue: “Ai fini della valutazione del comportamento dello studente, il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell’anno”. Pertanto, in sede di scrutini finali, il Consiglio attribuirà il voto di condotta tenendo conto anche dei comportamenti relativi al primo quadrimestre.
art. 20 bis - Orario e vigilanza
1. Gli alunni possono entrare nella propria aula alle ore 7.55. Dalle ore 7,45 gli alunni della sede di via della Verità per ragioni di sicurezza e per non creare intralcio al traffico, potranno accedere nel cortile della scuola sotto la sorveglianza di un collaboratore scolastico.
2. Gli insegnanti, come da normativa, devono trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni in modo da poter controllare e vigilare l’ingresso degli allievi.
3. (abrogato DELIBERA n.89 del 30. 10. 2017)
4. (abrogato DELIBERA n.89 del 30. 10. 2017)
5. (abrogato DELIBERA n.89 del 30. 10. 2017)
6. Al termine delle lezioni, le classi usciranno per piani in maniera ordinata e corretta sotto la responsabilità del docente in orario;
7. I genitori sono tenuti a prelevare l’alunno minore al momento dell’uscita dalla scuola, e al termine di ogni attività scolastica ed extrascolastica.
8. Gli alunni impegnati nelle attività pomeridiane possono accedere all’Istituto solo in presenza del proprio docente.
art. 21 - Assenze – Giustificazioni
1. L’alunno rimasto assente dalle lezioni deve presentare la giustificazione firmata sul registro elettronico dai genitori o da chi ne fa le veci. Gli alunni maggiorenni possono sottoscrivere personalmente la giustificazio- ne solo se il genitore ne è stato informato.
2. Per tutti gli alunni dopo un’assenza di oltre CINQUE giorni (comprese le festività intercorrenti), è prescrit- ta la presentazione di un certificato medico. Il docente che riceve il certificato è tenuto a consegnarlo in se- greteria didattica. Si ricorda, a tal proposito, che il certificato medico non è dovuto qualora l’assenza sia do- vuta a motivi di famiglia, con debito preavviso in forma scritta dalla famiglia. In caso contrario, lo studente non sarà riammesso a scuola se privo di certificato medico.
3. L’insegnante della prima ora di lezione cura la rilevazione delle assenze annotandole sul registro di classe. Gli insegnanti delle ore successive devono ripetere tale controllo. Gli insegnanti della prima ora giustifi- cheranno le assenze degli alunni.
4. L’alunno assente o entrato in ritardo senza regolare giustificazione è tenuto a presentare regolare giustifi-
cazione il giorno dopo e comunque non oltre il 3° giorno successivo.
5. Qualora lo studente dovesse rinviare l’esibizione della giustificazione, fermo restando l’obbligo della stessa, l’assenza sarà considerata ingiustificata e verrà applicato quanto previsto dal Regolamento Disciplinare (Art. 2 – Infrazioni disciplinari e sanzioni c. 5) a seconda della gravità e della reiterazione del comporta- mento).
6. Il coordinatore di classe provvederà ad avvertire le famiglie nei casi di assenze superiori a cinque giorni, anche non consecutivi, a meno che non siano distribuite su più mesi.
art. 22 - Ritardi e uscite anticipate
1. I ritardi non sono ammessi se non in casi eccezionali e/o documentati.
2. Dopo le ore 8.10 gli alunni potranno entrare a scuola esclusivamente al cambio dell’ora; è possibile una tol- leranza massima di 5 minuti. Oltre i 5 minuti di tolleranza per entrare a scuola si dovrà attendere l’ora suc- cessiva.
3. Dopo la ricreazione non è più consentito l’ingresso a scuola se non per documentate esigenze sanitarie (analisi, esami clinici, visite mediche); chi non fosse nelle condizioni, se non per i motivi sopra esposti, di entrare a scuola prima della ricreazione, può considerare la possibilità di assentarsi dalle lezioni per l’ inte- ra giornata.
4. I ritardi verranno annotati sul registro di classe e, se superiori a cinque minuti, dovranno essere giustificati tramite il libretto, il giorno successivo dai genitori, se gli studenti sono minorenni.
5. omissis……. (abrogato DELIBERA n.70 del 27.10.2014)
6. Le uscite anticipate sono consentite esclusivamente al cambio delle ore, fatta eccezione per malesseri im- provvisi.
7. Di norma non sarà consentita un’uscita anticipata per un numero di ore superiore alla metà di quelle pre- viste nella giornata scolastica,
8. Le uscite anticipate possono essere concesse solo dal Dirigente scolastico o da un suo incaricato.
Si intendono incaricati i docenti presenti nelle classi al momento della presentazione della richiesta.
Le entrate posticipate e le uscite anticipate si effettuano di norma al cambio dell’ora. Il genitore, o suo delegato, consegnerà la richiesta di uscita anticipata, sul modello predisposto, al Collaboratore scolastico all’ ingresso dell’ edificio dove si trova l’alunno.
Il collaboratore scolastico
- procederà all’identificazione del richiedente mediante controllo del documento di identità e dell’ elenco dei genitori e dei delegati in suo possesso;
- provvederà a far avvisare della richiesta il docente presente in aula, tramite il collega del piano e farà
pervenire il tagliando stesso in Segreteria Didattica entro la mattinata; entro la mattinata successiva per le classi ubicate presso la sede di via Verità.
- L’ insegnante annoterà l’uscita sul registro elettronico.
9. Per gli alunni minorenni, la richiesta di permesso deve essere inoltrata personalmente da un genitore o da chi ne fa le veci direttamente al Dirigente scolastico o ad un suo incaricato. Nessun alunno minorenne potrà uscire anticipatamente se non prelevato da un genitore o da chi ne fa le veci.
10. I genitori degli alunni minorenni, ad inizio anno, per casi di comprovata necessità, possono delegare terze persone a prelevare anticipatamente i propri figli da scuola; la delega deve risultare da apposito documento firmato dal genitore personalmente e alla presenza del personale della scuola autorizzato a riceverne la fir- ma. Al documento dovrà essere allegata la fotocopia del documento di riconoscimento della persona dele- gata. Il genitore che si presenta a scuola per prelevare il figlio minorenne dovrà essere munito di documen- to di riconoscimento a meno che non vi sia conoscenza personale da parte di dipendenti dell’Istituto.
11. Gli alunni maggiorenni possono presentare personalmente la richiesta scritta di permesso direttamente al Dirigente scolastico o ad un suo incaricato e ottenere l’autorizzazione secondo quanto previsto al punto 8.
12. Il docente è tenuto a riportare sul registro di classe l’ora di uscita dell’alunno autorizzato e , in caso di mi-
norenni, il nominativo della persona che lo ha prelevato.
13. In caso di entrata posticipata o uscita anticipata l’alunno non può soffermarsi all’interno dell’edificio scola-
stico in ambienti diversi dalla propria aula.
art. 23 - Assenze non giustificate
1. Verrà annotato come “ASSENTE” l’alunno che abbandona le lezioni senza autorizzazione sia per allonta- narsi dalla scuola sia per partecipare, nella stessa sede scolastica, ad assemblee o manifestazioni non auto- rizzate.
2. Tali assenze, per la loro gravità, comporteranno dal parte del Dirigente scolastico, su segnalazione dei do- centi, la convocazione tempestiva dei genitori. Lo stesso avverrà per i ritardi abituali non autorizzati o per il persistere di assenze, anche in una sola materia.
3. Senza richiesta scritta con relativa autorizzazione del Dirigente scolastico o suo delegato, gli insegnanti non possono far uscire gli alunni dalla scuola durante le ore di lezione o anticipare l’uscita dalla classe sull’orario stabilito. Gli insegnanti che violano tale disposizione sono responsabili di quanto possa accadere agli allievi, fatte salve le azioni disciplinari nei loro riguardi.
art. 24 - Cambio dell’ora e “uscite” dalla classe durante le ore di lezione
1. Durante il cambio dell’ora gli alunni non devono per alcun motivo allontanarsi dalle proprie classi ma de-
xxxx attendere in aula l’arrivo dell’insegnante.
2. Le uscite per usufruire dei servizi igienici sono consentite al cambio dell’ora previa autorizzazione del do- cente in ingresso.
3. I permessi potranno essere concessi limitatamente ad un alunno per volta dal l’insegnante in servizio che si
preoccuperà di verificare in tempi rapidi l’avvenuto rientro.
4. Il foglio contenente la lista della colazione deve essere stilata all’inizio della prima ora di lezione e conse- gnata ad un collaboratore scolastico. Le colazioni saranno consegnate direttamente dalla ditta che ha preso in appalto il servizio colazioni.
5. Tutti gli alunni, Docenti e personale ausiliario, responsabilmente devono rispettare la legge sul DIVIETO DI FUMARE in tutti i locali scolastici (SERVIZI IGIENICI COMPRESI).
6. E’ vietato l’ uso dei distributori di merende e bevande durante l’ attività didattica e a conclusione dell’ ora- rio delle lezioni.
art. 25 - Norme d’igiene nei locali scolastici
1. E’ vietato a chiunque abbandonare bottigliette ed altri rifiuti nei corridoi, nelle aule, nei laboratori e nei locali di servizio igienico dell’Istituto. Si esortano tutte le componenti della comunità scolastica a fare corretto uso degli appositi contenitori che sono distribuiti nei vari ambienti.
2. Sia gli alunni che tutto il personale della scuola collaborerà con il Referente dell’Ambiente per la diver- sificazione dei rifiuti.
3. Il personale della scuola, insegnante e non insegnante, è invitato a controllare che si rispettino queste norme comuni del vivere civile. Inoltre i responsabili della sorveglianza dei vari piani sono tenuti a controllare che nessun alunno entri nelle aule delle classi i cui alunni sono in palestra o impegnate in attività scolastiche.
4. Al fine di evitare che si verifichino furti e deterioramenti dell’aula lasciata incustodita, se un alunno necessita di entrare in uno dei suddetti ambienti, dovrà essere accompagnato da uno dei collaboratori scolastici del piano.
art. 26 - Responsabilità per danni a persone e cose
1. L’alunno che, con dolo o colpa, causi il danneggiamento, la manomissione o il deterioramento dei loca- li, dell’arredo, delle attrezzature e dei locali dell’Istituto o causi danni a persone, è tenuto a sue spese a ripristinare l’opera danneggiata. La famiglia dell’alunno è corresponsabile in solido per i danni scolasti- ci arrecati dai figli.
2. Agli alunni riconosciuti responsabili saranno inflitte le sanzioni secondo quanto previsto dal Regola- mento di disciplina.
3. nel caso in cui non venga individuato il responsabile il risarcimento del danno sarà a carico di tutta la classe
art. 27 - Indicazioni sui doveri dei docenti
1. I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti.
2. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli.
3. La vigilanza sulla classe, durante l’intervallo, spetta al docente in servizio nell’ora che precede l’intervallo
stesso.
4. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati. Le uscite per i bagni devono essere limitate ai casi veramente necessari. Il docente autorizzerà comunque non più di un alunno per volta e si preoccuperà di controllarne il rapido rientro.
5. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i materiali riposti negli appositi spazi.
6. I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.
7. E' assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza.
8. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati al Dirigente scolastico. I danni riscontrati vengono ri- sarciti dal responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in C.d.C. con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo.
9. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro si inten- dono regolarmente notificati.
10. I docenti non possono adoperare per uso privato telefoni cellulari durante la loro attività didattica.
11. I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali.
12. Il ricorso al Dirigente scolastico per problemi di ordine disciplinare va contenuto al massimo in quanto se da un lato ostacola il complesso e difficile lavoro del Dirigente scolastico, dall'altro provoca nell'alunno la convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei docenti, che, in certe occasioni, può costituire una ragione di rinforzo di condotte errate in situazioni di difficoltà.
13. I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte.
14. Tra gli adempimenti dovuti rientrano le attività relative ai rapporti individuali con le famiglie secondo le modalità, i criteri e gli strumenti di comunicazione che il Consiglio di Istituto, su proposta del Collegio dei docenti, definisce al fine di assicurare alle famiglie e agli studenti la concreta accessibilità al servizio, com- patibilmente con le esigenze di funzionamento dell'istituto.
15. Nel caso di uscite didattiche o gare sportive che si svolgano in orario scolastico, i docenti della classe
interessata devono essere formalmente informati dai colleghi organizzatori dell’evento, almeno con cinque giorni di anticipo, in modo che possano essere programmati gli impegni curriculari tenendo conto delle attività suddette.
16. Compiti dei Docenti in caso di occupazione
In caso di occupazione i docenti sono tenuti a svolgere le lezioni, al limite anche a un solo allievo; nel caso che fosse loro impedito di farlo, devono riferirlo per scritto al dirigente, indicando i nominativi dei responsabili, se ne sono a conoscenza. Sono inoltre tenuti a individuare, in collaborazione con i colleghi, gli allievi che sono presenti a scuola, ma non in classe, e ad annotare i loro nomi, differenziandoli dagli assenti veri e propri.
art. 28 - Compiti dei coordinatori di classe:
Prima dell’inizio di ogni anno scolastico il Dirigente Scolastico nomina, per ogni classe, un coordinatore le cui
competenze riguardano principalmente l’area didattica ed in particolare:
a. presiede le sedute del Consiglio di classe, ad eccezione degli scrutini;
b. segnala con tempestività al Consiglio di classe i fatti suscettibili di provvedimenti;
c. convoca in seduta straordinaria il Consiglio di classe per discutere di eventuali provvedimenti disciplinari;
d. illustra alla classe il Piano dell’offerta formativa ad inizio anno, (POF) ;
e. controlla ritardi, assenze, uscite anticipate, segnalando alle famiglie, anche in forma scritta, l’assenza
continuativa degli studenti , promuovere tutte le iniziative per limitare gli abbandoni scolastici;
f. cura l’ equa distribuzione degli impegni scolastici degli studenti;
g. raccogliere sistematicamente informazioni sull’andamento didattico e disciplinare, rileva le varie problematiche e cura la comunicazione al Consiglio di classe e alle famiglie;
x. xxxxxxxx lo svolgimento della programmazione didattico-educativa e per le classi quinte coordinare la predisposizione del documento del Consiglio di classe;
i. accoglie i supplenti ed i nuovi insegnanti, informarli sulla programmazione e sulle attività del consiglio di classe;
j. collabora all’ o.d.g. delle assemblee di classe;
k. informa gli alunni sul piano di evacuazione;
l. in tutte le classi cerca il dialogo con gli alunni in difficoltà;
m. stende il profilo dell’alunno per esperienze formative di orientamento in uscita;
n. coordina le attività culturali, di educazione alla salute e alla legalità relative alla classe coordinata, d’intesa
con i referenti di area e sentita la componente genitori e studenti;
art. 29 - Doveri del personale amministrativo
1. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la valo- rizzazione delle loro competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunica- tivo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono.
2. Il personale amministrativo:
a. cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla do- cumentazione amministrativa prevista dalla legge;
b. collabora con i docenti.
c. risponde al telefono con la denominazione dell'Istituzione Scolastica e il loro nome.
d. non può utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro.
e. è tenuto al rispetto dell'orario di servizio.
f. è tenuto ad utilizzare i videoterminali per un massimo di 20 ore settimanali, interrompendo l’attività mediante pause di 15 minuti ogni 120 minuti di applicazione continua al videoterminale(D.L. n. 81/2008)
art. 30 - Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici
1. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di compe- tenza secondo le mansioni loro assegnate.
2. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurez- za, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità.
3. I collaboratori scolastici hanno il compito di:
a. vigilare sull'ingresso e sull'uscita degli alunni;
b. rendersi sempre facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza;
c. collaborare al complessivo funzionamento didattico e formativo;
d. comunicare immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l'eventuale assenza dell'Insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita;
e. collaborare con gli insegnanti nella raccolta delle prenotazioni delle colazioni.
f. favorire l'integrazione degli alunni portatori di handicap:
x. xxxxxxxx sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli sposta- menti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali;
x. xxxxxxxxxxxxxx nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri motivi, sostano nei corridoi;
i. sorvegliare gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento momentaneo dell'insegnante;
j. impedire, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo nel cor- ridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi;
k. mostrarsi sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare;
l. evitare di parlare ad alta voce;
m. mantenere i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili;
n. provvedere, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia tanto dei servizi e degli spazi di perti- nenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate;
o. essere sempre presenti sul posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Direttore S.G.A. o dal Dirigente Scolastico;
p. impedire l’accesso alla scuola alle persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Di-
rigente Scolastico;
q. prendere visione dell’orario di ricevimento, del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o dei consigli di istituto, tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio;
r. sorvegliare l’uscita dalle aule e dai cancelli esterni, prima di dare inizio alle pulizie.
4. Xxx accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicar- lo in Segreteria.
5. Segnalano, sempre in segreteria, l'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione.
6. Accolgono il genitore dell'alunno minorenne, che vuol richiedere l'autorizzazione all'uscita anticipata e ne accertano l’identità. II permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente delega- to, verrà portato dal collaboratore nella classe dell'alunno, dove il docente dell'ora provvederà alla an- notazione dell'autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché l'alunno che ha richiesto di uscire anti- cipatamente potrà lasciare la scuola.
7. Il personale ausiliario è tenuto al rispetto delle norme previste dal D.L.vo 196/2003 sulla privacy.
8. AI termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti, dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue:
a. che tutte le luci siano spente;
b. che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;
c. che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola;
d. che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;
e. che le porte di accesso e i cancelli della scuola siano chiusi.
9. Gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici.
10. E' fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione dei piani di evacuazione dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.
11. E' fatto obbligo ai collaboratori scolastici di non consentire agli studenti di utilizzare in modo impro-
prio le scale di emergenza, che devono essere non accessibili dall’esterno.
12. E’ fatto divieto ai collaboratori scolastici di usare i telefoni cellulari durante l’orario di lavoro.
art. 31 - Norme di comportamento degli alunni
1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Xxxxxxxxxx, di tutto il personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile.
2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assi- duamente agli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate in tempo utile dal consiglio di classe.
3. Non è consentito agli alunni di uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni.
4. In caso di astensione collettiva delle lezioni, gli alunni devono presentare regolare giustificazione, fatte sal- ve le competenze del Dirigente Scolastico e degli organi collegiali previste dalla vigente normativa in mate- ria. Gli alunni presenti comunque non devono essere privati del loro diritto a regolari lezioni, né devono in alcun modo risentire della particolare circostanza
5. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli alunni devono te- nere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizza- zione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc...
6. Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con l'autoriz- zazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.
7. Durante gli intervalli, sia nella scuola che nel cortile sono da evitare tutti i comportamenti che possono di- ventare pericolosi (ad es. spingersi, salire e scendere le scale velocemente, ecc..:): gli alunni dovranno se- guire le indicazioni degli insegnanti e dei collaboratori scolastici.
8. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia.
9. Gli alunni dovranno presentarsi a scuola ordinati e curati nella persona e nell’abbigliamento per un adegua- to e doveroso rispetto dell’istituzione scolastica, degli altri e di loro stessi.
10. Xxxxxxx puniti con severità tutti gli atti vandalici e tutti gli episodi di violenza contro terzi o che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all'interno della scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze di altri.
11. Nelle aule e nel cortile ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli corret- tamente.
12. Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno al Dirigente scolastico i nominativi degli alunni o le classi che non rispettano queste regole.
13. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici che collabo- rano con i docenti al buon funzionamento della scuola.
14. Gli alunni che per motivi di salute non potranno seguire le lezioni di Ed. Fisica dovranno presentare al Di- rigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo A.S.L.
15. Per la pratica dell'attività sportiva integrativa, per la partecipazione ai Giochi della Gioventù e per l'iscri- zione ai corsi di nuoto, dovrà essere presentato il certificato di stato di buona salute.
16. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per i compiti e le lezioni e l'eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde co- munque di eventuali furti.
17. Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida: co- loro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola o dell’Ente locale saranno invi- tati a risarcire i danni.
18. É fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola.
19. E’ fatto divieto agli alunni di utilizzare telefoni cellulari o alte apparecchiature elettroniche similari all’interno della scuola e sue pertinenze. La scuola garantisce la possibilità di comunicazione con le famiglie per urgenti motivi mediante gli uffici di segreteria o di presidenza.
20. E’ fatto divieto di acquisire o divulgare mediante telefoni cellulari o altri dispositivi elettronici, immagini,
suoni e filmati, relativi a luoghi, persone e cose all’interno della comunità scolastica
art. 32 - Diritto di trasparenza nella didattica
1. L'alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.
2. Il coordinatore del Consiglio di classe si fa carico di illustrare alla classe il POF, la programmazione di- dattica con i relativi obiettivi e recepirà osservazioni e suggerimenti che verranno posti all'analisi e alla discussione del consiglio di classe.
3. I docenti esplicitano i contenuti e gli obiettivi disciplinari, le metodologie didattiche che intendono se- guire, le modalità di verifica e i criteri di valutazione.
4. La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell'intento di attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quin- di migliorare il proprio rendimento.
5. I docenti guideranno responsabilmente gli alunni verso un sistema di autovalutazione personale. Per- tanto le valutazioni avranno sempre carattere di controllo dell’acquisito, di misura delle mete raggiunte e di stimolo per il futuro progresso. Da un rapporto di completa trasparenza nell’interazione docente – alunno non potrà che risultare un miglioramento sia nel comportamento sia nell’impegno dei discenti.
Titolo III - Uso delle Strutture e dei Sussidi Didattici
art. 33 - Regolamento per l’ Accesso ai Laboratori e Aule Speciali
Laboratorio di informatica e aula alternativa per l’apprendimento:
1. possono accedere al laboratorio solo i docenti accreditati;
2. il responsabile trasmette puntualmente l’elenco dei docenti accreditati al personale tecnico che lo trasmet- te tempestivamente ai collaboratori scolastici;
3. chiunque voglia accreditarsi deve darne notizia, anche verbalmente, al responsabile del laboratorio per ri- cevere le credenziali e le istruzioni necessarie;
4. l’accesso al laboratorio è subordinato alla prenotazione;
5. la prenotazione va fatta nel calendario esposto nell’area riservata del sito web istituzionale;
6. i docenti di informatica e matematica del biennio possono organizzare prenotazioni settimanali ripetute anche per tutto l’anno scolastico (orario del laboratorio), in caso di richieste confliggenti sarà cura del re- sponsabile ottimizzare il calendario;
7. i docenti entro il termine della lezione devono compilare il foglio firma di presenza (cartaceo) indicando l’argomento della lezione. I docenti di informatica e di matematica del biennio non hanno obbligo di indi- care l’argomento della lezione;
8. i docenti che necessitano della compresenza degli assistenti tecnici durante le ore di laboratorio devono darne notizia agli stessi il giorno stesso presso l'ufficio tecnico;
9. la custodia delle chiavi dei laboratori è affidata ai collaboratori scolastici del piano rialzato per la sede di Via Ruffini, del piano primo per la sede di Piazza Dante;
10. i docenti fanno richiesta di accesso al laboratorio di Piazza Xxxxx ai collaboratori scolastici del piano che provvedono ad aprire (e chiudere) il laboratorio. Per accedere al laboratorio di Via della Verità i docenti prendono in consegna la chiave dai collaboratori del piano rialzato e provvedono in autonomia all’apertura/chiusura del laboratorio e alla riconsegna della chiave;
11. gli assistenti tecnici tutti i giorni al termine delle lezioni si recano presso i laboratori di informatica per verificare che tutto sia stato lasciato in ordine e raccogliere il foglio firma giornaliero per consegnarlo all’ufficio di Presidenza.
Altri laboratori e aule speciali
12. I docenti che intendano usufruire del laboratori devono farne prenotazione almeno due giorni prima co- municando al tecnico e/o al responsabile del laboratorio la classe, il giorno, l’ora e l’attività che si intende organizzare. Per quanto riguarda il laboratorio linguistico un apposito registro è a disposizione degli inse- gnanti per la registrazione della frequenza.
13. L’accesso al laboratorio è ammissibile, con prenotazione obbligatoria, anche per attività didattiche libera- mente programmate dai docenti quando non fossero occupati.
14. Ogni responsabile di laboratorio prenderà visione, con cadenza mensile, del quadro delle prenotazioni e lo comunicherà ai collaboratori.
15. Le chiavi dei laboratori sono custodite dai collaboratori scolastici dal collaboratore scolastico e dall’ assi- stente tecnico che mai le consegnano ai docenti non autorizzati e/o alunni. In deroga è ammessa la conse- gna delle chiavi ai responsabili dei laboratori.
16. Il collaboratore scolastico o l’assistente tecnico provvedono di persona ad aprire le aule dei laboratori e solo
nel seguente caso:
a. quando risulta la prenotazione sull’apposito registro.
17. Gli alunni per nessuna ragione possono accedere da soli ai Laboratori ed Aule Speciali
18. Il presente regolamento deve rimanere sempre affisso sulla porta dei laboratori
art. 34 - Laboratori e Aule Speciali Regolamento interno
1. I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico, all’inizio di ogni anno alla responsabi- lità di un docente che svolge funzioni di sub-consegnatario ed ha il compito di mantenere una lista del ma- teriale disponibile, curare il calendario d'accesso allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristi- no, sostituzione di attrezzature, ecc...
2. Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da parte delle classi e con il Dirigente Scolastico 1e modalità ed i criteri per l'utilizzo del laboratorio in attività extrascolastiche.
3. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la situazione tempestivamente al Dirigente scolastico per l'immediato ripristino delle condizioni di efficienza e alfine di individuare eventuali responsabili.
4. Quando non è previsto il sistema per la prenotazione on line, per la prenotazione dei laboratori i docenti interessati potranno rivolgersi all’Assistente Tecnico, che avrà cura di tenere aggiornato l’apposito registro prenotazioni.
5. Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di prepa- razione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni.
5. (bis) In particolare l’insegnante dovrà prendere visione delle eventuali schede di sicurezza relative alle
strumentazioni, ai materiali ed alle sostanze da utilizzare.
6. I laboratori e le aule speciali-devono essere lasciate in perfetto ordine. A1 fine di un sicuro controllo del materiale, l'insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti.
7. L'insegnante avrà cura, alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico
8. Quando non è previsto il sistema per la prenotazione on line, i responsabili dei laboratori prenderanno vi- sione periodicamente (ogni mese) del calendario delle autorizzazioni e lo comunicheranno ai collaboratori. Inoltre redigono una breve relazione su moduli predisposti in cui sono segnalate le eventualità accorse, i suggerimenti fatti dagli insegnanti, dagli alunni e dal tecnico stesso.
9. Durante le lezioni o le esercitazioni è fatto divieto a chiunque di sostare nel laboratorio eccetto i docenti e gli alunni della classe che ne fruisce in quel momento.
10. Gli alunni non possono essere mai lasciati soli in laboratorio.
11. I docenti avranno cura di controllare che gli alunni lavorino ai compiti assegnati.
Norme di Sicurezza
12. Le norme di sicurezza all'interno dei laboratori sono regolate dal piano di sicurezza dell'Istituto. In tale piano sono indicate le persone incaricate degli interventi di emergenza e del controllo e della manutenzio- ne dei dispositivi di emergenza e della segnaletica di sicurezza. È proibito asportare o danneggiare i cartelli di segnalazione di sicurezza e i mezzi estintori di incendio presenti nel Laboratorio: ogni danno provocato dolosamente a dispositivi e segnaletica di sicurezza presenti nel laboratorio deve essere immediatamente denunciato all’ Addetto alla Sicurezza e alla Presidenza per i provvedimenti del caso l’ addebito a chi è re- sponsabile del danno.
13. Tutti sono tenuti ad osservare le norme operative di sicurezza vigenti nel laboratorio ed attenersi stretta- mente alle disposizioni impartite dai Direttori/Responsabili nominati del laboratori, dall’assistente tecnico e dagli incaricati ai fini della protezione collettiva ed individuale;
34 bis. Regolamento per l’accesso all’aula 71- spazio alternativo per l’apprendimento
14. L’aula 71 è utilizzabile solo per attività didattiche alternative a quelle che si possono svolgere in aula (a me- ro titolo di esempio: attività con uso di Chromebook, attività con stampe 3D, Debate, ecc.);
15. possono accedere allo spazio alternativo dell’apprendimento Aula 71 solo i docenti autorizzati;
16. l’accesso all’aula è subordinato alla prenotazione da farsi utilizzando il modulo raggiungibile dall’area riser-
vata;
17. la prenotazione sarà convalidata di norma entro i due giorni successivi dal responsabile dell’aula 71;
18. la custodia delle chiavi dell’aula è affidata ai collaboratori scolastici del piano;
19. i docenti fanno richiesta di accesso all’aula 71 ai collaboratori scolastici del piano che provvedono ad aprire
(e chiudere) l’aula e a consegnare al docente le chiavi dell’armadio contenente i Chromebook;
20. il docente provvede a prelevare i Chromebook dall’armadio sconnettendoli dall’alimentazione e a conse- gnarli agli studenti. In alternativa sorveglia gli studenti mentre prelevano in autonomia i dispositivi. In caso di difficoltà iniziali il docente può chiedere l’intervento dell’ufficio tecnico;
21. al termine dell’uso dei Chromebook il docente alloggia gli stessi nell’armadio, ognuno al suo posto come indicato dalle etichette, provvedendo a riconnetterli all’alimentazione. In alternativa sorveglia gli studenti mentre riposizionano i dispositivi nell’armadio di alimentazione. In caso difficoltà iniziali il docente può chiedere l’intervento dell’ufficio tecnico;
22. al termine della lezione il docente OBBLIGATORIAMENTE VERIFICA che i 32 Chromebook siano pre- senti e correttamente alloggiati all’interno dell’armadio di alimentazione anche nel caso in cui durante la lezione non se ne sia fatto uso;
23. i docenti al termine della lezione devono inoltre:
24. controllare che la multipresa (ciabatta) della cattedra sia spenta;
25. controllare che tutti i banchi e le stigliature siano perfettamente in ordine;
26. riconsegnare ai collaboratori scolastici del piano la chiave dell’armadio dei notebook;
27. gli assistenti tecnici tutti i giorni al termine delle lezioni si recano presso l’aula 71 e :
28. verificano che tutto sia stato lasciato in ordine;
29. controllano che l’armadio dei Cromebook sia chiuso a chiave.
35. Laboratori di Chimica, Biologia e Fisica
Nei laboratori di Chimica e Fisica dell'Istituto sono presenti apparecchiature e materiali che, se non sono uti- lizzate correttamente e con le dovute precauzioni, possono causare danno. Pertanto è necessario conoscere tut- te le informazioni attinenti al proprio lavoro, seguire con scrupolo le indicazioni fornite, conoscere i pericoli derivanti da operazioni errate e le norme per evitarli o minimizzarli. Le misure generali per la protezione della salute e per la sicurezza sono le stesse valide per tutti gli ambienti di lavoro e devono essere attuate tenendo presente l'ordine gerarchico di priorità richiamato dalla normativa vigente, relativo alle misure generali di tu- tela.
1. Rischi Lavorativi
I possibili rischi lavorativi, conseguenti allo svolgimento delle attività di laboratorio, possono essere rubricati nelle seguenti categorie:
a. rischi di natura infortunistica: rischi per la sicurezza dovuti a strutture, macchine, impianti elettrici. Per ridurre al minimo questa tipologia , sono messe in atto le seguenti strategie:
▪ promuovere la conoscenza dei rischi e delle norme di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro tra i lavoratori;
▪ custodire le macchine e le attrezzature in locali idonei;
▪ effettuare l'ordinaria e straordinaria manutenzione e la riparazione di macchine, apparecchiature ed attrezzature in dotazione;
▪ programmare in accordo con l'Amministrazione da cui dipende l'Istituto, interventi per la sicurezza delle strutture e degli impianti presenti.
b. rischi di tipo trasversale: rischi per la sicurezza e la salute dovuti all'organizzazione del lavoro, condizioni di lavoro difficili. Per ridurre al minimo questa tipologia è in atto lo studio di costanti miglioramenti delle sistemazioni logistiche del laboratorio stesso e della sua funzionalità.
2. Principali Norme di Sicurezza
Le principali norme di sicurezza da rispettare nei laboratori di Fisica e Chimica sono le seguenti:
2.1 astenersi dall’effettuare manovre che possano compromettere la sicurezza, per le quali non si è
autorizzati ed adeguatamente addestrati;
2.2 utilizzare correttamente ed in modo appropriato le apparecchiature ed i materiali;
2.3 segnalare immediatamente al responsabile o agli addetti al servizio di prevenzione e protezione qualsiasi malfunzionamento dei presidi protezionistici o situazioni di pericolo di cui si venga a conoscenza, adoperandosi direttamente nell'ambito delle proprie competenze per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli;
2.4 gli ingressi e le uscite, comprese quelle di sicurezza, devono essere facilmente accessibili ed adeguatamente segnalati ed i corridoi devono essere lasciati sgombri;
3. Regolamento per l’ Accesso ai Laboratori
3.1. L'uso del laboratorio è consentito esclusivamente per lo svolgimento di attività didattiche attinenti all'uso tecnico-didattico del laboratorio secondo l’ orario .
3.2. L'accesso ai laboratori è generalmente consentito negli orari di normale svolgimento delle attività
didattiche di Istituto, secondo l’ orario previsto.
3.3. I docenti che intendono utilizzare il laboratorio con le proprie classi devono prenotarsi almeno due giorni prima comunicando al tecnico e/o al responsabile del laboratorio la classe, il giorno, l’ora e l’attività che si intende organizzare o per la preparazione degli esperimenti, al fine di consentire all'assistente tecnico la predisposizione della strumentazione occorrente.
3.4. I docenti che intendono utilizzare i laboratori per l’eventuale preparazione delle prove didattiche devono preferibilmente informare il tecnico e/o il responsabile del laboratorio con un congruo anticipo e comunque accedervi solo nel caso in cui siano liberi da attività già programmate.
3.5. L’eventuale accesso ai laboratori dei docenti in orario diverso dal normale svolgimento delle attività didattiche di Istituto deve essere autorizzato dal Dirigente Scolastico, al quale il responsabile del Laboratorio inoltrerà la richiesta del docente interessato.
3.6. Sono conservati presso l’ufficio del tecnico di Laboratorio:
❑ IL REGISTRO PRENOTAZIONI: compilato dal tecnico di laboratorio sul quale
vengono annotate le prenotazioni dei docenti e l’esperienza che intendono svolgere
❑ L'ARCHIVIO DELLE ATTIVITA’: compilato dal docente che ha utilizzato il laboratorio, sia con le classi che per preparare le esperienze, sul quale verrà annotata una sintetica descrizione dell’attività svolta ed eventuali osservazioni.
3.7. Le lezioni in laboratorio possono essere generalmente svolte dal lunedì al sabato dalle ore 8.10 alle ore
13.10 tenuto conto della disponibilità dell'assistente tecnico che è tenuto, a meno di diversa indicazione del docente responsabile della classe, ad essere presente durante i periodi di apertura del laboratorio sia per predisporre e riporre la strumentazione utilizzata, nonché coadiuvare gli insegnanti durante lo svolgimento delle esercitazioni.
4. Regolamento Interno ai Laboratori di Scienze e Fisica
4.1 Per i materiali reattivi le schede di sicurezza sono conservate nel laboratorio di chimica sotto il piano del bancone centrale
4.2 Le sostanze che sviluppano vapori tossici o irritanti devono essere usate sotto cappa aspirante.
4.3 I reattivi che svolgono un'azione corrosiva devono essere usati a concentrazione molto bassa, in modo da non richiedere DPI ( dispositivi per la protezione individuale) e particolari precauzione per il loro smaltimento.
4.4 Porre particolare attenzione nell'uso della vetreria. In caso di rotture provvedere rapidamente all'eliminazione in sicurezza dei frammenti.
4.5 Verificare prima di entrare in laboratorio che non ci siano casi accertati di asma o sensibilità verso alcuni sostanze o reattivi.
4.6 I laboratori devono essere lasciate in ordine. A1 fine di un sicuro controllo del materiale, l'insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti.
4.7 L'insegnante avrà cura, alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico
4.8 I docenti che utilizzano il laboratorio devono verificare che i pavimenti ed i passaggi tra i banchi e verso le porte, le porte stesse, i corridoi e tutte le vie di fuga siano sempre sgombri.
4.9 Durante le lezioni o le esercitazioni è fatto divieto a chiunque di sostare nel laboratorio eccetto i docenti e gli alunni della classe che ne fruisce in quel momento;
4.10 Gli alunni non possono essere mai lasciati soli in laboratorio.
4.11 Al termine di ciascuna attività i docenti compilano l’apposito REGISTRO ATTIVITA’ , su cui deve essere annotata la data, il nome del docente, la classe, l’ora di inizio e fine dell’esercitazione, nonché ogni altra novità di rilievo verificatasi (danneggiamenti, inefficienze, incidenti, etc.)
36 Regolamento interno Laboratori di Informatica
a) È necessario che i docenti-utilizzatori del Laboratorio, per garantire un buon funzionamento dello stesso, responsabilizzino gli alunni al rispetto delle attrezzature messe loro a disposizione.
b) Non è consentito affidare agli studenti incarichi o attività da espletare in Laboratorio senza la presenza
dell’insegnante o dell’assistente.
c) Quando si entra in laboratorio si deve accertare che tutto sia in ordine. Ove si riscontrassero malfunzionamenti o mancanze ci si dovrà riferire prontamente, senza manipolare alcunché, al tecnico, al responsabile o alla Direzione.
d) Nel caso venisse rilevato un danno o comunque un malfunzionamento, si riterranno responsabili coloro che hanno utilizzato il laboratorio in orario precedente alla rilevazione del problema.
e) Gli allievi devono sistemare gli zaini in zona del laboratorio che non impedisca un regolare sfollamento e non arrechi danno agli impianti, altrimenti devono lasciarli fuori in corridoio.
f) Non è possibile cambiare di posto le tastiere, le stampanti, i mouse, le casse o qualunque altra attrezzatura o stampato senza autorizzazione del Responsabile.
g) Gli insegnanti possono chiedere di installare nuovi software sui PC del laboratorio, previa autorizzazione del Dirigente.
h) Il personale e gli allievi dovranno aver cura di rispettare le procedure corrette di accensione, di utilizzo e di spegnimento delle macchine. Gli allievi non devono mangiare o ingerire liquidi nei laboratori: le briciole possono causare malfunzionamenti nelle tastiera e/o nelle altre periferiche.
i) L'uso delle stampanti è vietato.
j) Al momento di lasciare l'aula gli alunni devono chiudere correttamente la sessione di lavoro sui PC (a meno di indicazioni diverse da parte dei docenti).
k) Prima di uscire dal laboratorio occorre accertarsi che le sedie siano al loro posto, che non vi siano cartacce o rifiuti e che tutte le apparecchiature elettriche siano in ordine.
l) E’ vietato salvare sul disco fisso cartelle, files e materiali personali (ad eccezione delle esercitazioni
svolte in laboratorio) o installare programmi.
m) Per motivi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria, i PC possono essere formattati dall’assistente o dal responsabile senza alcun preavviso. Pertanto è opportuno salvare i dati in supporti di memoria rimovibili opportunamente testati contro i virus.
n) Si richiama l'osservanza delle norme per il rispetto del diritto d'autore e del copyright.
o) E' vietato adottare comportamenti che possano interferire con la privacy e con la libertà di espressione.
p) E' vietato leggere o consultare le tracce di navigazione di altri utenti.
q) E' vietato connettersi a siti proibiti.
r) E’ obbligatorio rispettare le regole di buon comportamento in rete (netiquette).
s) In rete occorre sempre rispettare tutte le previsioni normative. Comportamenti palesemente scorretti da parte di un utente, quali violare la sicurezza di archivi e computer della rete, violare la privacy di altri utenti della rete leggendo o intercettando la posta elettronica loro destinata, compromettere il funzionamento della rete e degli apparecchi che la costituiscono con programmi (virus, trojan horses, ecc.) appositamente costruiti, rappresentano veri e propri crimini che saranno denunciati all’autorità competente.
t) Xxxxxxx il responsabile di laboratorio o l’assistente verifichino un uso della connessione contrario a disposizioni di legge o di regolamento Interno, e comunque non coerente con i principi che regolano la scuola, possono disattivarla. Nel caso siano coinvolti studenti, il responsabile di laboratorio ne dà comunicazione al Coordinatore del Consiglio di Classe di loro appartenenza per l’adozione di eventuali provvedimenti disciplinari.
u) Gli alunni devono comportarsi correttamente e lavorare con impegno: le attività svolte in laboratorio e il contegno tenuto saranno oggetto di valutazione da parte degli insegnanti
v) A fine anno scolastico si procederà alla rimozione delle cartelle relative all’anno precedente o alla formattazione dei PC; i docenti che ritengono di avere dei documenti importanti da riutilizzare sono pregati di provvedere al salvataggio degli stessi su supporti idonei.
37. Norme Elementari per l'uso di Apparecchiature e Materiali
a. L’uso delle apparecchiature/strumentazioni è necessariamente subordinato alla conoscenza di quanto
riportato nel manuale delle istruzioni.
b. Nel caso si verifichino versamenti di acqua sul banco di lavoro o sul pavimento, isolare la alimentazione elettrica del banco della zona allagata.
c. Leggere e rispettare sempre le indicazioni dei cartelli di segnalazione e informazione posti sulle attrezzature e strumentazioni del laboratorio.
d. In caso di cattivo funzionamento o di guasto delle apparecchiature evitare qualsiasi intervento o tentativo di riparazione, demandando tale compito al personale specializzato.
e. Alla fine di ogni esercitazione provvedere a spegnere le sorgenti elettriche, demandando tale compito al personale del laboratorio, qualora non se ne conosca perfettamente il funzionamento.
f. Non è consentito lasciare il posto di lavoro lasciando in funzione apparecchiature o strumentazioni elettriche. In caso di allontanamento, accertarsi che qualcuno le sorvegli in continuazione e che siano rispettate tutte le disposizioni per garantire al massimo l'impossibilità che si verifichino incidenti.
38. Disposizioni
6.1 L’assistente tecnico di laboratorio detiene le chiavi dello stesso nonché di tutti gli armadi contenenti le attrezzature e gli strumenti.
6.2 Per garantire lo stato di efficienza dovrà tenere aggiornato
❑ l’elenco di tutti i materiali e degli strumenti efficienti, disponibile anche alla consultazione dei docenti per la scelta di quelli da usare per le esercitazioni;
❑ l’elenco di materiali e strumenti inefficienti: con riportato per ciascuno l’eventuale provvedimento
in atto.
6.3L’assistente tecnico di laboratorio provvede per ogni apparecchiatura a redigere un programma di manutenzione ordinaria da seguire che indichi la frequenza delle manutenzioni necessarie volto a garantire il massimo livello di efficienza delle attrezzature del laboratorio.
6.4 L’assistente tecnico di laboratorio provvede a segnalare le apparecchiature che necessitano di manutenzione straordinaria o di riparazione da parte di ditte o tecnici esterni. Coadiuva il docente responsabile nella proposta di interventi, ripristino, sostituzione di attrezzature, etc..
art. 39 Diritto d'autore
II materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, pertanto i do- centi si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.
art. 40 Sala e strutture audiovisive
L'utilizzazione delle sale audiovisive dovrà avvenire previa prenotazione. In caso di più richieste relative alla stessa ora di lezione, sarà data la precedenza all'iniziativa deliberata in sede collegiale rispetto a quella attuata dal singolo docente e quindi alla classe che ne ha usufruito un numero inferiore di volte e, in subordine, alla classe che ne ha usufruito in data anteriore.
art. 41 Strumentazione tecnica (macchine fotografiche, telecamere, portatili, sussidi vari, ecc.)
1. L’utilizzazione della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola avviene secondo le modalità di cui all’art. 54.
2. L'utilizzo esterno è autorizzato dal Dirigente Scolastico; va segnalato nell'apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile.
3. Alla riconsegna dell'attrezzatura, il Dirigente scolastico o un suo delegato provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull'apposito registro la data dell'avve- nuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno.
Titolo IV – Regolamento Rete Informatica d’Istituto
art. 42 - Norme generali
1. Ogni anno scolastico il Dirigente Scolastico individua un IT-Administrator con ruolo di supervisione del sistema ICT.
2. Gli allievi, gli esterni ed il personale possono accedere ai dispositivi informatici in dotazione alle aule per i
quali hanno ottenuto esplicita autorizzazione dall’IT administrator o docente presente in aula.
3. I docenti sono autorizzati d’ufficio all’uso della rete scolastica cablata e Wi-Fi e di tutte le dotazioni infor- matiche dell’Istituzione Scolastica nel rispetto del presente regolamento.
4. Gli esterni ed il personale possono accedere alla rete Wi-Fi scolastica solo se ne hanno ottenuto esplicita autorizzazione.
5. Gli studenti possono accedere alla Wi-Fi scolastica solo per attività didattiche sotto la supervisione del do-
cente titolare della lezione. L’uso della Wi-Fi da parte degli studenti è monitorato dall’IT administrator.
6. Gli utenti avranno cura di utilizzare le dotazioni informatiche con la diligenza del buon padre di famiglia con esplicito riferimento al corretto spegnimento delle apparecchiature e alla connessione di periferiche esterne.
7. E’ vietato usare contemporaneamente la lavagna di gesso e le dotazioni informatiche. L’eventuale passaggio dall’uso del gesso alle dotazioni informatiche può avvenire solo a seguito di pulizia delle mani dalla polvere di gesso.
8. E’ vietato appoggiare il gesso sulle cattedre.
9. Per motivi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria, senza alcun preavviso, i dispositivi informatici pos- sono essere rimossi, resettati alle impostazioni di fabbrica e le memorie cancellate.
10. La sicurezza informatica dell’infrastruttura è a carico dell’IT administrator ma questo non solleva i docenti, gli studenti, gli ospiti e gli utenti in generale dalle eventuali colpe in caso di introduzione anche involonta- ria di malware nella rete.
11. La violazione del presente Regolamento potrà comportare la temporanea o permanente sospensione dell'ac- cesso alla rete e/o alle risorse informatiche.
12. I software installati nei computer della scuola sono ad esclusivo uso didattico. Non è possibile utilizzare e/o installare software diverso da quello di cui la scuola è regolarmente dotata di licenza d’uso (per conoscere l'elenco del software di cui la scuola possiede licenza ci si può riferire all’IT administrator). Si richiama l'os- servanza delle norme per il rispetto del diritto d'autore e del copyright.
13. Chiunque abbia bisogno di aggiornamenti o nuovi applicativi da acquistare deve farne richiesta al Respon- sabile e/o al Dirigente.
14. Chiunque abbia bisogno di installare software didattico di cui è intestatario di licenza d’uso deve farne ri- chiesta al Responsabile e/o al Dirigente.
15. E' vietato tentare di alterare la propria identità di rete o tentare di impedire la propria identificazione.
16. E’ obbligatorio rispettare le regole di buon comportamento in rete (netiquette).
17. I comportamenti palesemente scorretti da parte di un utente, quali violare la sicurezza di archivi e compu- ter della rete, violare la privacy di altri utenti della rete, compromettere in maniera dolosa il funzionamen- to della rete e degli apparecchi che la costituiscono saranno tempestivamente denunciati all’autorità di si- curezza competente.
art. 43 Account
1. Per avere accesso alla rete di istituto bisogna essere forniti di apposito account sul dominio ruffini.local che
viene attivato dall’ufficio tecnico su richiesta degli interessati.
2. Per tutti gli account va indicata una data di presumibile scadenza al termine della quale l'account verrà au- tomaticamente disabilitato per motivi di sicurezza salvo proroga.
3. L'Istituzione Scolastica è titolare del nome a dominio x-xxxxxxx.xxx sul quale sono attivati gli indirizzi di posta elettronica xxxx.xxxxxxx@x-xxxxxxx.xxx che vengono assegnati ai docenti con formalità e che pertanto for- mano una valida firma elettronica dei docenti ai sensi e per gli effetti del codice dell’amministrazione digita- le.
4. L'Istituzione Scolastica è titolare del nome a dominio x-xxxxxxx.xxx sul quale sono attivati gli indirizzi di posta elettronica xxxxxxx.xxxx.xxxxxxxxxxx@x-xxxxxxx.xxx che vengono assegnati agli studenti con formalità e che pertanto formano una valida firma elettronica degli studente ai sensi e per gli effetti del codice dell’amministrazione digitale.
5. Gli allievi accedono alla rete tramite un account di classe e/o personale con le politiche di sicurezza e i di- ritti ad essi associati e gestiti a cura dell’IT administrator
6. L’IT administrator coordina la configurazione del software di navigazione ai soli siti ammessi.
7. L'Istituzione Scolastica è titolare del nome a dominio xxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx sul quale è attestato il sito web istituzionale e per il quale è stato nominato un Referente. E' possibile richiedere la pubblicazione sul sito di rubriche o pagine: la richiesta verrà vagliata ed eventualmente consentita dal Dirigente scolastico che autorizzerà il referente alla pubblicazione.
8. I docenti possono utilizzare le dotazioni informatiche e l’infrastruttura di rete anche in orario extrascolasti- co.
9. E’ vietato inserire l’indirizzo mail della scuola nelle pagine web di qualsiasi tipo senza autorizzazione del Dirigente Scolastico. Fanno eccezioni le pagine web riconducibili al MIUR.
Titolo V – Comunicazioni
art. 44 - Distribuzione materiale informativo e pubblicitario
1. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico.
2. E' garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scola- stico (giornali, ecc.) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricer- che).
3. La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo.
4. Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale
5. Per gli studenti si prevede di:
a. distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l'organizzazione della scuola;
b. autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali.
art. 45 - Comunicazione scuola- genitori
1. Nell'orario di servizio settimanale di ogni docente é prevista un'ora per i colloqui con i genitori. Tale collo- quio potrà avvenire una o più volte al mese a seconda di quanto deliberato a inizio anno dal collegio dei docenti.
2. Saranno programmati, ad inizio anno scolastico, incontri pomeridiani delle famiglie con gli insegnanti del- la scuola;
3. Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte re- lative alla frequenza, al profitto, al comportamento dell'alunno; in particolare, saranno comunque comuni- cate alle famiglie le valutazioni quadrimestrali e, su mandato dei docenti, anche quelle interpersonali, ac- compagnate dalla eventuale segnalazione degli interventi dî sostegno e di recupero che l'alunno deve soste- nere a seguito di tali interventi.
4. I genitori possono conferire con i docenti previo appuntamento, secondo orario e modalità da concordare fra gli stessi.
5. Oltre quanto esposto ai commi 1, 2, 3, 4 la scuola può comunicare con le famiglie tramite SMS, lettera, te- lefono, comunicazioni scritte da restituire firmate o meno, sito telematico, per accedere al quale i genitori riceveranno dalla scuola codice personale che consentirà loro di accedere alla sezione riservata e conoscere assenze e presenze, voti, comunicazioni dei docenti.
6. Gli esiti delle valutazioni saranno comunicati anche mediante l’ utilizzo del sito web della scuola e il pagelli-
no intermedio.
7. Lo spostamento di un alunno verso una sezione con indirizzo di studi diverso o verso altra sezione dello stesso indirizzo di studi può essere concesso solo in presenza di valide motivazioni, previo colloquio con la Dirigente e nel rispetto delle seguenti tempistiche:
- nel biennio la domanda è ammissibile se presentata non oltre 20 gg. dallo scrutinio di primo periodo;
- il terzo anno la domanda è ammissibile se presentata non oltre il primo mese dall’inizio delle lezioni;
- il quarto e quinto anno la domanda è ammissibile se presentata non oltre l’inizio delle attività didatti-
che.
L’inserimento degli studenti sarà effettuato rispettando l’equilibrio numerico delle classi, la capienza dell’aula e limitandolo in corso d’anno a non più di due unità. L’alunno non ha facoltà di scegliere la sezione di destina- zione. (del. CDI n. 74 del 30. 08. 2017)
art. 46 - Informazione sul Piano dell’ Offerta formativa
1. All'inizio dell'anno scolastico nel consiglio di classe dell’insediamento della componente genitori il coordinatore del consiglio di classe illustra agli studenti ed alle famiglie le opportunità offerte dal piano dell'of- ferta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative e/o opzionali.
2. Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari scritte inviate in let- tura nelle classi e mediante posta elettronica.
In forma ufficiale viene adottata la pubblicazione all’Albo e sul sito Web dell’Istituto, per gli atti che
possono e/o devono essere portati a conoscenza di tutti.
3. Criteri per la determinazione del credito scolastico per partecipazione ad attività complementari ed in- tegrative realizzate dall’istituzione scolastica: Il referente dell’attività integrativa attesterà l’attribuzione del credito agli studenti sulla base dei seguenti criteri:
impegno temporale non saltuario (frequenza non inferiore al 75% delle ore previste); coinvolgimento attivo degli alunni;
ricaduta positiva sulla formazione sociale e culturale dello studente. (del. CDI n. 75 del 30. 08. 2017)
4. I progetti costituenti ampliamento dell’offerta formativa saranno attivati per minimo 20 richieste, con contributo da parte dei partecipanti di 20 euro e con rilevazione periodica a cura del referente interno. Detti corsi saranno interrotti a seguito di presenze di alunni inferiori alle 20 unità previste (partecipazione continua- tiva di almeno 15 studenti iscritti).
I partecipanti dovranno essere in regola con i versamenti del contributo volontario di iscrizione di € 75.00, de- stinato all’assicurazione integrativa degli alunni, all’innovazione e al potenziamento laboratoriale e tecnologi- co, con positive ricadute sulla didattica, e all’ampliamento dell'offerta formativa attraverso una progettualità qualitativamente rilevante e rispondente alle esigenze e agli interessi degli studenti nei vari ambiti culturali.
Il mancato versamento di tale contributo esclude gli studenti dalla partecipazione ai progetti, ad eccezione de- gli alunni che si trovino in condizione di svantaggio economico, ovvero nelle condizioni di esonero dal paga- mento delle tasse ministeriali per motivi economici come da circolare annuale del MIUR.
Tali studenti potranno aderire ai progetti senza versare la quota di partecipazione di € 20,00.
Qualora i progetti non venissero attivati o sospesi per insufficiente numero di partecipanti, la quota di parteci-
pazione di € 20,00 già versata non sarà rimborsata, ma su richiesta costituirà un credito da utilizzarsi in occa-
xxxxx di ulteriori contributi richiesti dalla scuola e comunque, su richiesta, saranno rimborsati al momento
dell’uscita dalla scuola.
La mancata o cessata frequenza per scelta individuale non comporta, naturalmente, il rimborso della quota di iscrizione. (del. CDI 30. 11. 2017 n. 97 )
art. 47 – Comunicazioni interne ed esterne
Costituiscono comunicazioni interne:
✓ gli atti dovuti di natura giuridico-amministrativa e sindacale;
✓ le informazioni utili che aiutano l'organizzazione scolastica a raggiungere i propri obiettivi attraverso la motivazione e la responsabilità ;
✓ le informazioni attese , che rispondono al bisogno di identificazione consapevole dei soggetti. Le comunicazioni interne avvengono mediante:
− Circolari interne
− Comunicazioni personali
− Comunicazioni durante le riunioni degli Organi Collegiali
− Affissione all' albo
− Sito web della scuola
− Posta elettronica
Costituiscono comunicazioni esterne quelle rivolte a tutte le Istituzioni, enti e popolazione in generale. Le comunicazioni esterne avvengono mediante:
− POF
− Sito web della scuola
− Articoli di giornale
− Comunicati Stampa
− Comunicazioni telefoniche
− Affissione all' albo
− Posta elettronica
Titolo VI – Accesso del Pubblico
art. 48- Accesso di estranei ai locali scolastici
1. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti" a supporto dell'at- tività didattica chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli "esperti" permar- ranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente.
2. Nessun'altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico
o suo delegato può entrare nella parte dell’edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche.
3. Dopo l'entrata degli studenti verranno chiuse le porte d'accesso, esclusa quella in cui presta servizio di vigi- xxxxx il collaboratore scolastico addetto.
4. Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale dove si trova l'albo d'istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all'Ufficio di Presidenza e di segreteria durante l'ora- rio di apertura dei medesimi.
5. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Provinciale possono accedere ai locali scola- stici per l'espletamento delle loro funzioni.
6. I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento
ART. 49 - Accesso e Sosta
1. E' consentito l'accesso con la macchina nel cortile dell’edificio scolastico solamente alle persone autorizzate.
2. L'accesso ed il parcheggio delle autovetture è possibile solamente negli spazi delimitati dalle strisce gialle. Tali spazi saranno riservati al personale A.T.A ed insegnante sulla base di una richiesta corredata di docu- mentazione.
3. I parcheggi di cui sopra sono incustoditi e pertanto la scuola, non potendo garantire la custodia dei mezzi di cui trattasi, non assume responsabilità di alcun genere per eventuali danni o furti a carico dei mezzi mede- simi.
4. I mezzi che transitano nel cortile devono procedere a passo d'uomo e con prudenza, rispettando il senso di circolazione previsto.
5. In casi di emergenza, per comportamenti non prudenti o quando si ravvisano difficoltà di funzionamento e di uso degli spazi interessati, il Dirigente Scolastico può adottare i provvedimenti opportuni, anche di carat- tere restrittivo.
6. I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella struttura scolastica ed i vei- coli che devono effettuare consegne per la scuola sono autorizzati ad entrare nelle aree procedendo a passo d'uomo e con prudenza rispettando il senso di circolazione previsto.
Titolo VIII Regolamento viaggi di istruzione
art. 50 Criteri generali
1. I viaggi di istruzione e le visite guidate, intese quali strumenti per collegare l’esperienza scolastica all’ambiente esterno nei suoi aspetti fisici, paesaggistici, umani, culturali e produttivi, rientrano tra le attivi- tà didattiche ed integrative della scuola.
2. I viaggi e le visite di istruzione sono esperienze di apprendimento e di crescita di personalità.
3. Viaggi e visite sono realizzati secondo criteri definiti dal collegio dei docenti in sede di programmazione e dal consiglio di istituto.
4. Viaggi e visite sono identificati nelle seguenti tipologie fondamentali:
a. viaggi di integrazione culturale: hanno finalità essenzialmente cognitive di aspetti paesaggistici, monumen- tali, culturali o folcloristici, ovvero di partecipazione a manifestazioni o concorsi;
b. viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo e visite tecniche: sono finalizzati all’acquisizione di esperienze tecnico-scientifiche di interesse per il settore di istruzione coinvolto. Vi rientrano le visite in aziende, unità di produzione, la partecipazione a mostre o altre esibizioni artistiche, i tirocini turistici, ecc.;
c. viaggi connessi ad attività sportive e/o di educazione ambientale: comprendono sia i viaggi finalizzati allo svolgimento di specialità sportive tipiche, sia le attività genericamente intese come alternative (escursioni, esperienze residenziali, sci di fondo, campi-scuola);
d. visite guidate: si effettuano nell’arco di una sola giornata presso musei, gallerie, monumenti, scavi di anti- chità, località di interesse storico-artistico, parchi naturali, mostre, ecc.
e. stages linguistici in Paesi di lingua inglese per classi quarte: sono finalizzati al potenziamento delle capacità linguistiche nelle quattro aree-chiave (lettura, scrittura, ascolto ed espressione orale) e all’approfondimento della conoscenza della storia e cultura inglese, tramite corso di lingua inglese presso una scuola accreditata con il British Council o Arels, workshops culturali, full immersion nella lingua e nella cultura inglese ed attività di vi- site ed escursioni nel territorio.
5. Tutte le attività esigono una preventiva, adeguata programmazione didattica e culturale, predisposta nella seduta del consiglio di classe in cui è prevista la presenza della componente genitori e alunni, per favorire il reale perseguimento di obiettivi formativi. In tale seduta, i consigli dovranno deliberare il tema del viaggio, la valenza e lo scopo didattico, la destinazione, il docente accompagnatore e il docente di riserva, il pro- gramma tenendo conto che è di 6 il numero massimo di giorni destinati complessivamente a viaggi e visite guidate. In particolare:
- Per le classi del biennio, fino a un massimo di 6gg per visite didattiche
- Per le classi terze fino un massimo di 4gg per viaggi d’istruzione e 2 gg per visite didattiche;
- Per le classi quarte stage linguistico di gg. 7 in Paesi di lingua inglese, per cui non vige il limite di nu- mero comunque complessivamente non inferiore ai 2/3 della classe, trattandosi di progetto trasversale.
- Per le classi quinte, fino un massimo di 5gg feriali più un festivo per viaggi d’istruzione, più 1 giorno per visite guidate e tecniche.
Per stages all’estero, scambi culturali e progetti europei sono ammesse deroghe.
6. Per gli alunni che non partecipano al viaggio d’istruzione o alla visita guidata è prevista comunque la fre- quenza per il normale svolgimento dell’attività didattica.
7. Il numero dei partecipanti deve essere comunque complessivamente non inferiore ai 2/3 della classe (tale quorum è ottenuto dividendo il numero dei partecipanti per il numero degli alunni della classe con arro- tondamento per difetto del risultato).
7 bis.Nel caso delle sole classi Quinte è ammessa deroga dal numero minimo di partecipanti al viaggio di istruzione, qualora il numero dei partecipanti sia inferiore di una sola unità rispetto a quanto previsto al Regolamento.
8. Nel caso in cui si utilizzi il pullman, il gruppo di partecipanti dovrà essere tale da non superare la sua ca pienza.
9. Non si effettuano viaggi dopo il 30 Aprile in quanto da questo periodo l’attività didattica è, in modo più ac-
centuato, indirizzata al completamento del lavoro scolastico.
10. Per l’alunno diversamente abile è necessaria la presenza del docente di sostegno o di un altro docente della classe.
11. L’incarico di accompagnatore spetta, di norma, ai docenti della classe coinvolta, rappresentando il viag gio un momento dell’attività didattica.
12. I docenti accompagnatori, a viaggio concluso, compilano una apposita scheda all’uopo predisposta.
13. Per ogni viaggio di istruzione è obbligatorio acquisire l’autorizzazione delle famiglie su preventivi di pro- grammi ben dettagliati .
14. In relazione alle mete stabilite gli insegnanti accompagnatori dovranno dare agli alunni idonee informazio ni e documentazioni sulle iniziative previste.
15. Le gratuità vengono destinate ai docenti accompagnatori.
16. Il docente proponente il viaggio di istruzione predisporrà, sulla base delle indicazioni dei consiglio di classe, il programma dettagliato di viaggio in collaborazione con i docenti accompagnatori e con il supporto del referente per i viaggi .
17.Gli studenti si atterranno alla programmazione del viaggio, così come formulata dal docente accompagnato- re.
18.Per le infrazioni disciplinari commesse si applica quanto previsto dal Regolamento di Disciplina, essendo 00.xx viaggio di istruzione, a tutti gli effetti, un momento della attività didattica
20.Per ogni viaggio di istruzione il Dirigente scolastico nomina un docente referente, suo delegato.
art. 51 Compiti degli accompagnatori
1. I docenti accompagnatori:
x. Xxxxxxxxxx alla Commissione viaggi la meta, l’elenco delle adesioni di massima e il nomine degli ac- compagnatori.
b. Raccolgono le adesioni, le autorizzazioni , le ricevute dei versamenti e il saldo nei tempi previsti .
c. Controllano (per l’estero) i documenti dei partecipanti (passaporto individuale o collettivo, ma comun- que, in ogni caso, una carta d’identità valida per l’espatrio).
2. Al termine del viaggio, il docente referente di cui al punto precedente, redige relazione informativa sull’andamento del viaggio, mettendo in evidenza anche eventuali anomalie o fatti rilevanti verificatisi, e la consegna al Dirigente scolastico.
REGOLAMENTO DISCIPLINARE
Premessa
Le modifiche e integrazioni allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti (D.P.R. 249/1998), apportate dal D.P.R. 235 del 21 Novembre 2007, si propongono di arginare il fenomeno della caduta progressiva della cultura della legalità e della consapevolezza che la libertà personale si realizza nel rispetto degli al- trui diritti e nell’adempimento dei propri doveri.
La scuola, in quanto luogo di crescita civile e culturale della persona, si deve proporre di far acquisire non solo competenze, ma anche valori da trasmettere per formare cittadini provvisti di senso di identità, ap- partenenza e responsabilità.
Di fronte al diffondersi nelle comunità scolastiche di fenomeni, anche gravi, di violenza, di bullismo o comunque di offesa alla dignità ed al rispetto della persona umana, la Scuola ha avvertito la necessità di introdurre un apparato normativo che consenta alla comunità educante di rispondere con maggiore severi- tà sanzionatoria ai fatti sopra citati.
Le norme riguardanti le sanzioni disciplinari, previste dal Regolamento di Istituto, fanno riferimento ai macro-doveri comportamentali riportati nell’art. 3 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, di seguito riportato e si ispirano ai principi di seguito esposti nell’art. 1 del Regolamento disciplinare.
Le regole di comportamento indicate in questo regolamento servono a garantire il rispetto recipro- co, la cura per l'ambiente scolastico e la serenità necessaria alle attività didattiche. Solo a queste condizioni la scuola può assolvere il compito di trasmettere alle nuove generazioni il patrimonio culturale che ci accomuna. Questo compito le è stato affidato dalla collettività, che lo sostiene con i soldi dei contribuenti.
DPR 24 giugno 1998, n. 249
Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria
Art. 3 (Doveri)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di stu- dio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuo- la e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a compor- tarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 1 - Principi (cfr. art. 4 commi 2,3,4 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti)
1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività' di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità' scolastica.
2. La responsabilità disciplinare è personale.
3. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
4. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
5. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
6. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno.
7. I provvedimenti disciplinari tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del com- portamento e delle conseguenze che da esso derivano.
8. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertire i provvedimenti disciplinari in attività in favore della comunità scolastica, e/o di tipo didattico, e/o in azioni di volontariato documentate.
Art. 2 - Infrazioni Disciplinari e Sanzioni (cfr. art.4 commi 2,3,4 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti)
1. Sono infrazioni disciplinari i comportamenti individuali che compromettono il regolare svolgimento del- le attività didattiche e disattendono le norme organizzative vigenti, che offendono la dignità altrui, che mettono a repentaglio la sicurezza e la salute propria e degli altri, che danneggiano le attrezzature didatti- che.
1bis Per le infrazioni disciplinari commesse durante i viaggi di istruzione e le visite guidate si applica quanto previsto dal Regolamento di Disciplina, essendo i viaggi di istruzione/le visite guidate attività didattica a tutti gli effetti.
2. Le sanzioni disciplinari possono essere applicate soltanto previa verifica, da parte dell’istituzione scolastica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studen- te.
3. La sanzione disciplinare deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso necessaria l’irrogazione della stessa (art. 3 L. 241/1990) . Più la sanzione è grave e più sarà necessario il rigore motiva- zionale, anche al fine di dar conto del rispetto del principio di proporzionalità e di gradualità della sanzione medesima.
4. Nel caso di sanzioni che comportino l’allontanamento fino alla fine dell’anno scolastico, l’esclusione dallo scrutinio finale, la non ammissione agli esami di stato, occorrerà anche esplicitare i motivi per cui “non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico”.
5. Lo studente il cui comportamento configuri una mancanza disciplinare riceve, in proporzione alla gravità della mancanza, una delle seguenti sanzioni disciplinari:
A. INFRAZIONI DISCIPLINARI di 1° LIVELLO: | SANZIONI |
1. Xxxxxxx nel rientro in aula dall’intervallo; 2. comportamenti che disturbano il regolare svolgimento delle lezioni; 3. mancato rispetto del materiale altrui; mancato mantenimento della pulizia degli ambienti; 4. mancata disattivazione del telefono cellulare durante le ore di lezione; 5. utilizzo di congegni riproduttori di musica;uscite arbitrarie dall’aula; 6. allontanamento arbitrario dal gruppo classe durante il trasferimento da e per la palestra e tra le due sedi; 7. scritte apposte su muri, banchi, porte o altri elementi dell’arredo scolastico; 8. abbigliamento inadeguato all’ambiente scolastico; 9. assenze ingiustificate. 9.bis inosservanza del divieto di consumare cibi e bevande nelle aule e in Aula Magna, fatto salvo l’orario di ricreazione per le sole aule | Ammonizione scritta dal docente sul diario di classe |
10. Ripetute mancanze ai doveri scolastici e a quanto previsto nei precede pp. da 1. a .9. , già sanzionate da almeno due ammonizioni; 11. falsificazione delle giustificazioni; 12. mancanza di rispetto a cose e persone e al ruolo professionale del personale della scuola; utilizzo di termini/espressioni offensivi nei confronti di altri studenti; 13. inosservanza delle norme di sicurezza; 14. compromissione del regolare svolgimento dell’attività scolastica; 15. mancato mantenimento della pulizia degli ambienti; 15.bis distribuzione di materiale informativo e pubblicitario nell’edificio scolastico senza preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. 16. uso scorretto dei materiali INVALSI e di ogni altro materiale ministeriale 17. mancata frequenza dei corsi di recupero delle carenze pregresse in orario extracurriculare per i quali sia stata inoltrata regolare domanda di adesione da parte degli studenti maggiorenni / delle famiglie di studenti minorenni. | Ammonizione scritta dal Dirigente scolastico sul diario di classe Ammonizione scritta del Dirigente scolastico e riduzione del voto in condotta. |
B. INFRAZIONI DISCIPLINARI di 2° LIVELLO: | SANZIONI |
1. Infrazioni disciplinari già sanzionate da almeno due ammonizioni del Dirigente; | |
2. gravi offese alla persona e al ruolo professionale del personale della scuola; | |
3. utilizzo dei termini/espressioni gravemente offensivi e lesivi della dignità altrui; 4. comportamenti o atti che offendano la personalità e le convinzioni altrui; com- portamenti o atteggiamenti di censura o discriminatori che offendano le personali convinzioni politiche, ideologiche, religiose né l’identità culturale e sessuale di cia- | Sospensione Temporanea dalla atti- vità scolastica da 1g. a un massimo di 15 giorni |
scuna persona anche attraverso diffusione in rete o via mms; | |
5. inosservanza del divieto di fumo nei locali della scuola; | |
6. utilizzo negli ambienti scolastici del cellulare come video/fotocamera e di ogni altro |
tipo di apparecchiatura atta all’ acquisizione di immagini e filmati da parte degli studenti; 7. uso fraudolento del telefono cellulare; 8. danni arrecati volontariamente alla struttura scolastica, agli arredi, alle attrezzature; o alla struttura esterna dove venga temporaneamente svolta l’attività scolastica; 9. atti di violenza nei confronti di altri; 10. violazione intenzionale del divieto di permanenza non autorizzata nei locali della scuola oltre gli orari stabiliti; 11. teoria e pratica della discriminazione; 12. violazione intenzionale delle norme di sicurezza; 13. uscite arbitrarie dall’edificio scolastico e sue pertinenze; 14. comportamenti individuali o collettivi che : a-compromettono il regolare svolgimento delle attività didattiche b-disattendono le norme organizzative vigenti c-offendono la dignità altrui d-mettono a repentaglio la sicurezza e la salute propria e degli altri e-danneggiano le attrezzature didattiche f- che mettono a rischio l’integrità di cose e/o persone |
C. INFRAZIONI DISCIPLINARI di 3° LIVELLO: | SANZIONI |
1. Reiterate infrazioni disciplinari relative ad atti che violino gravemente la dignità e il rispetto della persona umana (ad es. violenza privata, minaccia, percosse,ingiurie,reati di natura sessuale) o che costituiscano pericolo per l’incolumità delle persone e producano allarme sociale (ad es. incendio o allagamento); 2. furto e/o sottrazione violenta di beni altrui; 3. introduzione e/o consumo nella scuola di alcolici e/o droghe; 4. atti di bullismo | Sospensione tempora- nea dello studente dall’ attività scolastica per un periodo superiore a 15 giorni (Art. 4 c. 9). |
5. Situazioni di recidiva nel caso di atti o reati che costituiscano pericolo per l’incolumità delle persone o determinino seria apprensione a livello sociale. | Allontanamento dello studente dall’ attività scolastica fino al termi- ne dell’anno scol. (Art. 4- c.9 bis) |
6. Situazioni di ulteriore e maggiore gravità rispetto al punto p recedente, connotati da una particolare pericolosità e tali da ingenerare un elevato allarme sociale. | Allontanamento dello studente dallo scrutinio finale o non ammissio- ne all’esame di Stato conclusivo del corso di studi (Art. 4- comma 9 bis) |
6. Per le infrazioni disciplinari che costituiscono anche reato, il Dirigente scolastico presenterà denuncia
all’autorità competente.
7. Sono sanzionabili pecuniariamente quelle infrazioni disciplinari che si configurano nella mancanza di ri- spetto delle norme che tutelano la salute (divieto di fumo all’interno dell’edificio scolastico).
8. Tenuto conto delle capacità e delle attitudini personali, allo studente viene sempre offerta la possibilità di convertire la sanzione disciplinare in attività in favore della comunità scolastica, o in attività di solidarie- tà e volontariato, quali ad esempio:
a. risarcimento in denaro per il ripristino del bene danneggiato; in caso di danneggiamento agli arredi ed ai locali dell’aula, sarà richiesto il risarcimento a tutta la classe, qualora non sia possibile individuare l’autore del danno.
b. attività manuali volte al ripristino di attrezzature, arredi, beni scolastici in genere,ingiustificatamente danneggiati
c. attività didattica di sportello
d. lavori di riordino e sistemazione di materiali didattici dell’Istituto
e. lavori di trascrizione e/o catalogazione di documenti scolastici;
f. attività nell’ambito delle iniziative di solidarietà e volontariato promosse dalla scuola
f.1 attività di solidarietà o volontariato proposte dalla famiglia, da effettuarsi oltre
l’orario scolastico presso enti o associazioni esterne legalmente riconosciute (quali Caritas, Eta Beta, Villa Rosa, Ospedale di Belcolle, ecc….) preventivamente concordate con il Dirigente Scolastico, e documentate in maniera puntuale dall’ ente stesso.
g. studio e approfondimento di tematiche di particolare interesse sociale ( ad es. educazione alla legalità e alla convivenza civile );
h. attività di riordino e di pulizia degli ambienti scolastici
9. VOTO DI CONDOTTA
- In sede di scrutini finali il Consiglio attribuirà il voto di condotta tenendo anche conto dei comporta- menti relativi al primo quadrimestre, come dispone il Decreto Ministeriale n.5/2000, all'art. 5, comma 1 ("Ai fini della valutazione del comportamento il Consiglio di classe tiene conto dell'insieme dei compor- tamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell'anno").
- La scuola valuta sul piano disciplinare le infrazioni alle disposizioni del presente regolamento, fatte sal- ve ulteriori responsabilità di carattere penale.
Art. 2 bis – Norme
Costituiscono gravi mancanze disciplinare i seguenti comportamenti:
a) entrare o rimanere nell'edificio scolastico al di fuori delle ore di lezione, delle attività programmate dall'istituto o di quelle autorizzate dal dirigente scolastico;
b) interrompere o impedire lo svolgimento dell'attività didattica;
c) non partecipare alle lezioni pur essendo all'interno dell'edificio scolastico (salvo che in casi particolari con l'autorizzazione dell'insegnante);
d) entrare nella scuola forzando porte o finestre;
e) impedire l'ingresso al personale della scuola o ad altri studenti.
a. Danni:
- Gli studenti sono tenuti al massimo rispetto degli ambienti scolastici, degli arredi, delle attrezzature, sempre avendo presente che i relativi costi sono sostenuti dalla collettività. Chiunque li danneggia è tenuto a risarcire la scuola e incorre nelle sanzioni disciplinari previste dal presente regolamento.
Art. 3 – Organi competenti a deliberare le sanzioni disciplinari (art. 5 dello Statuto delle Studen- tesse e degli Studenti)
a. Gli organi competenti nello stabilire la sanzione devono tenere conto della natura della mancanza, della si- tuazione in cui si è verificata e della storia personale dello studente. L’organo competente ad applicare le punizioni di un dato grado può sempre infliggere quelle di grado più lieve.
b. In ottemperanza a quanto espresso nel comma 3 dell’art.4 dello Statuto degli studenti e cioè che “nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato dapprima invitato ad esporre le proprie ragio- ni”, nel caso di ammonizione, censura o allontanamento temporaneo, lo studente, entro i due giorni succes- sivi, può fornire le proprie giustificazioni in forma scritta all’organismo che ha deliberato la sanzione.
1) i singoli Docenti per l’ammonizione scritta;
2) il Dirigente scolastico per l’ammonizione scritta;
3) il Consiglio di Classe, nella composizione allargata ai rappresentanti degli studenti e dei genitori (fatto sal- vo il dovere di astensione e di successiva e conseguente surroga, qualora faccia parte dell’organo lo studente sanzionato o il genitore di questi) , per le sanzioni ed i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo inferiore a 15 giorni;
4) il Consiglio di Istituto per le sanzioni ed i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica superiore a 15 giorni compresi l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’Esame di Stato.
Le sanzioni per mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla commissio- ne di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni (art. 4 c. 11 D.P.R. n. 249 del 24.06.98).
Art. 4 – Procedimento
1) La sanzione di cui all’art. 3.1 , sentite le ragioni dello studente , è irrogata dal docente. Lo stesso prima di irrogare la sanzione offre la possibilità di convertirla in “attività in favore della comunità scolastica” (art. 4 comma 5 D.P.R. n. 249 del 24.06.98).
2) Se la sanzione proposta è l’ ammonizione scritta sul diario di classe dal Dirigente scolastico, questi, sentite le ragioni dello studente e dell’eventuale proponente, irroga la sanzione ovvero la rigetta, spiegandone i moti- vi, ferma restando la possibilità di convertire la sanzione in “attività in favore della comunità scolastica”.
3) In ogni caso, preso atto delle ragioni che lo studente avrà espresso al Dirigente, o ad un suo delegato, o ad uno o più docenti del consiglio di classe, ovvero a tutto il Consiglio di classe, il Dirigente medesimo, tenuto conto delle motivazioni del proponente:
a) notifica l’apertura del procedimento all’alunno ed ai suoi genitori e convoca il
Consiglio di classe entro 15 giorni;
b) rigetta la proposta di sanzione disciplinare spiegandone i motivi.
I provvedimenti adottati dal Consiglio di Classe saranno motivati nel verbale dello stesso e tale motivazione sa- rà comunicata alla famiglia dello studente.
Deve essere comunque offerta allo studente la possibilità di convertire la sanzione in “attività in favore della comunità scolastica”. Durante il suddetto periodo di allontanamento è previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori al fine di preparare il rientro dello studente sanzionato nella comunità scolastica.
4) Se la sanzione proposta è l’allontanamento dalla comunità scolastica, superiore a 15 giorni (a), fino al ter- mine dell’anno scolastico (b), l’esclusione dallo scrutinio finale o dall’esame conclusivo del corso di studi (c), il Dirigente scolastico, verificato l’accaduto, pone immediatamente in essere tutte le misure idonee a far cessare l’eventuale stato di pericolo per le persone o cose , provvedendo – se del caso – ad informare l’autorità giudizia- ria, di pubblica sicurezza e l’organo scolastico superiore. Convoca quanto prima il Consiglio di Istituto che si pronuncerà nel merito . Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la scuola promuove - in coordi- namento con la famiglia dello studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria - un per- corso di recupero educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.
4 bis) Con riferimento alle sanzioni di cui all’art.4 comma 4.a. b., occorrerà evitare che l’applicazione di tali sanzioni determini, quale effetto implicito, il superamento dell’orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell’anno scolastico. Per questa ragione dovrà essere prestata una specifica e preventiva attenzione allo scopo di verificare che il periodo di giorni per i quali si vuole disporre l’allontanamento dello studente non comporti automaticamente, per gli effetti delle norme di carattere generale, il raggiungimento di un numero di assenze tale da compromettere comunque la possibilità per lo studente di essere valutato in sede di scrutinio.
5) Il Consiglio di classe e il Consiglio di Istituto, convocati ai sensi del presente regolamento ( art. 4 commi 3,4), iniziano il procedimento dando la parola al proponente la sanzione disciplinare per avere notizia dei fatti, quindi interpellano l’alunno da giudicare per sentirne le ragioni. I componenti del Consiglio di classe e di Isti- tuto possono intervenire per ottenere dalle parti precisazioni ritenute utili o altre notizie. Al termine, il Diri- gente scolastico o il Presidente del Consiglio di Istituto invitano le parti a lasciare la riunione. Dopo approfon- dito esame dei fatti l’organismo delibera – a maggioranza – la sanzione disciplinare da irrogare, ferma restando la possibilità di sanzioni alternative. Della seduta è redatto il verbale a cura del Segretario dell’organo collegia- le. Il verbale è trasmesso al Dirigente scolastico che cura la comunicazione di quanto deliberato alla famiglia dello studente.
Art. 5 – Impugnazioni ( cfr. Art. 5 comma 1 Statuto delle Studentesse e degli Studenti )
1. Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse (genito- ri, studenti), entro quindici giorni dalla comunicazione, all’ apposito Organo di Garanzia interno alla scuo- la.
2. L’organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni.
3. Qualora l’organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata.
REGOLAMENTO dell' ORGANO di GARANZIA
ART. 1 - FINALITÀ E COMPITI
1. È costituito presso il Liceo Scientifico Statale "Xxxxx Xxxxxxx" di Viterbo, ai sensi dell'articolo 5, comma 2, del Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998 n. 249, l'Organo di Garanzia (O.G.) (Nota 31 lu- glio 2008, Prot n.3602/P0; D. P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 - Regolamento recante modifiche ed integra- zioni al D.P.R. 24giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti).
2. Tale organo si basa sul principio per cui la scuola à una comunità, all'interno della quale ognuno ha il dirit- to/dovere di operare al fine di trovare modalità di comportamento adeguate per promuovere ed assicurare una serena convivenza attraverso una corretta applicazione delle norme.
3. Le sue funzioni, inserite nel quadro dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse, sono:
▪ prevenire e affrontare tutti i problemi e conflitti che possano emergere nel rapporto tra studenti e per- sonale della scuola e in merito all'applicazione dello Statuto ed avviarli a soluzione;
▪ esaminare i ricorsi presentati dagli studenti dell'istituto in seguito all'irrogazione di una sanzione disci- plinare a norma di regolamento di disciplina.4. Il funzionamento dell'O.G. è ispirato a principi di colla- borazione tra scuola e famiglia, anche al fine di rimuovere possibili situazioni di disagio vissute dagli studenti nei confronti degli insegnanti o viceversa.
ART. 2 - COMPOSIZIONE
1. L' Organo di Garanzia è composto dai seguenti membri effettivi designati dal Consiglio di Istituto su propo sta delle varie componenti, per ognuno di essi viene anche indicato un membro supplente:
- UN rappresentante degli studenti
- UN rappresentante dei docenti
- UN rappresentante dei genitori,
2. I componenti deIl'O.G. restano in carica per un periodo di tempo corrispondente alla durata del Consiglio d'istituto, quanto ai genitori e agli insegnanti, e per un anno, quanto agli studenti. Fino alla designazione del nuovo componente resta in carica il precedente componente, al fine di consentire il funzionamento dell'or gano.
3. Il presidente dell'Organo è il Dirigente Scolastico.
4. In caso di parità di voto, il voto del Presidente vale il doppio.
5. Ciascuno dei membri indicati verrà sostituito in caso di temporanea impossibilità o di astensione obbligatoria da un supplente indicato.
6. I genitori e gli studenti componenti dell'O.G. non possono partecipare ad alcuna seduta né assumere alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui sono coinvolti studenti appartenenti alla stessa classe del proprio figlio o compagno.
7. Gli insegnanti componenti dell'O.G. non possono partecipare ad alcuna seduta né assumere alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui sono coinvolti propri studenti.
8. Nel caso si verifichi una di tali situazioni i componenti incompatibili non possono partecipare alla seduta e devono essere sostituiti dai supplenti. qualora fossero incompatibili anche i supplenti designati il Consiglio di Istituto nomina supplenti ad hoc.
9. La funzione di segretario verbalizzatore viene svolta da uno dei componenti designato dal Presidente.
ART. 3 - MODALITÀ E CRITERI DI FUNZIONAMENTO GENERALI
1. L 'Organo di Garanzia viene convocato dal Presidente ed è validamente costituito solo in presenza dei quat- tro membri.
2. La convocazione ordinaria deve prevedere almeno tre giorni di anticipo, sulla data di convocazione. In caso di urgenza motivata, il presidente potrà convocare l'O.G. anche con un solo giorno di anticipo.
3. Ciascuno dei componenti delI'O.G. è tenuto alla massima riservatezza in ordine alle segnalazioni ricevute ovvero di cui è venuto a conoscenza in quanto membro o collaboratore dell'organo di garanzia e non può assumere individualmente alcuna iniziativa né servirsi del materiale raccolto senza il consenso dell'organo stesso e per scopi esclusivamente attinenti alle finalità dell'O.G.
4. Le deliberazioni dell'O.G. devono essere sancite da una votazione, il cui esito sarà citato nel verbale, nella quale non è ammessa l'astensione. Si decide a maggioranza semplice e, in caso di parità, prevale il voto del Presidente in carica durante la seduta.
5. Il verbale della riunione dell'O.G. è accessibile, secondo le norme e le garanzie stabilite dalle leggi sulla trasparenza e sulla privacy.
6. L'O.G. ha facoltà di approvare al suo interno, a maggioranza semplice, un eventuale regolamento per il suo funzionamento.
7. Le procedure di ricorso, differenziate nella loro natura secondo l'articolo 1 comma 2 del presente regolamen- to, sono indicate agli articoli 4 e 5.8.).
ART. 4 - I RICORSI PER LE SANZIONI DISCIPLINARI
10. Il ricorso avverso ad una delle sanzioni disciplinari comminate conformemente al regolamento di discipli- na, può essere presentato dall'alunno o da uno dei genitori (per l'alunno minorenne) mediante istanza scritta indirizzata al Presidente dell'O.G., in cui si ricordano i fatti e si esprimono le proprie considerazioni inerenti all'accaduto.
Non sono prese in esame le parti o le considerazioni che esulano dallo stesso e non è prevista nessuna audizione
11. Il ricorso deve essere presentato in segreteria alunni entro il termine prescritto di 15 giorni dalla comunica- zione della sanzione. I ricorsi presentati fuori termini, non saranno, in nessun caso accolti.
12. Fino al giorno che precede la riunione dell'O.G. per discutere la sanzione, è possibile presentare memorie e documentazione integrativa.
13. Ricevuto il ricorso, il Presidente o personalmente o nominando un componete istruttore, provvede a repe- rire, se necessario, gli atti, le testimonianze, le memorie del docente che propone la sanzione, dell'alunno, della famiglia, del Consiglio di classe, del preside o di chi sia stato coinvolto o citato.
14. Il materiale reperito dall'istruttore viene raccolto in un dossier e costituisce la base della discussione e della delibera dell'O.G.
15. L'organo può confermare, modificare o revocare la sanzione irrogata, offrendo sempre allo studente la pos- sibilità di convertirla in attività utile alla scuola.
16. La deliberazione dell'O.G. viene trasmessa al Dirigente Scolastico ed esposta di norma all'albo dell'istituto. In caso di conferma, modifica, o annullamento, il Dirigente Scolastico provvederà ad informare della sanzione il Consiglio di classe, tramite il diario di classe.
15. La famiglia dell'alunno verrà avvertita mediante raccomandata a mano dell'alunno o con raccomandata postale
N.B. Il presente Regolamento Disciplinare nell’attuale stesura è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del’ 30 Ottobre 2017 con apposita delibera (n.89)
MIUR
Ministero dell’ Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
LICEO SCIENTIFICO STATALE
“XXXXX XXXXXXX”
100 VITERBO Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxxxx 00 🕿 0761/340694 🖂 xxxx000000@xxxxxxxxxx.xx
Cod.Mecc.VTPS010006 C.F. 80015790563 🖂 xxxx000000@xxx.xxxxxxxxxx.xx; ÿ xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx
REGOLAMENTO ALTERNANZA SCUOLA / LAVORO
Lo studente durante lo stage presso la struttura ospitante dovrà:
‑ rispettare persone e cose;
‑ tenere un abbigliamento adeguato all’ambiente;
‑ utilizzare un linguaggio corretto;
‑ osservare le norme aziendali di igiene, sicurezza e salute;
‑ rispettare scrupolosamente l’orario indicato nel progetto formativo;
‑ Mantenere la necessaria riservatezza su dati personali, sensibili, giudiziari e quant’altro venga a conoscere durante la permanenza in azienda, studio professionale, struttura a carattere sanitario o ente. A tal proposi- to è opportuno sottolineare che:
o per "dati sensibili" si intendono i dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica, le con- vinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale;
o per "dati giudiziari" si intendono i dati personali idonei a rivelare provvedimenti di cui all'articolo 3, comma 1, lettere da a) a o) e da r) a u), del d.P.R. 14 novembre 2002, n. 313, in materia di casel- lario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti, o la qualità di imputato o di indagato ai sensi degli articoli 60 e 61 del codice di procedu- ra penale;
‑ Comportarsi diligentemente seguendo le indicazioni del Tutor Aziendale e di quello Scolastico, nel rispetto del regolamento della struttura e di istituto;
‑ Fare riferimento ai Tutor nel caso dovessero emergere problemi o criticità;
‑ Compilare il diario di bordo che, timbrato e firmato dal tutor aziendale, dovrà essere riconsegnato al Tutor scolastico;
‑ In caso di assenza, l’allievo deve darne tempestiva comunicazione sia alla scuola che alla struttura ospitante e specificare il nominativo, la classe e la struttura in cui effettua lo stage;
‑ Nel caso di assenza prevista e programmata per cause eccezionali, l’allievo informa l’azienda e la scuola appena ne viene a conoscenza;
‑ il tutor della struttura ospitante è tenuto ad informare tempestivamente il tutor formativo interno di eventua- li assenze del tirocinante o di eventuali problematiche che possano compromettere il conseguimento de- gli obiettivi di apprendimento. Per queste o per altre ragioni, la struttura ospitante ha facoltà di inter- rompere il percorso di alternanza, anche limitatamente al singolo studente inadempiente agli obblighi as- sunti con il Patto formativo, ferma restando la possibilità di applicare il Regolamento di Istituto o lo Statu- to delle studentesse e degli studenti ai fini dell’irrogazione di sanzioni disciplinari a carico dello studente.
‑ In caso di rinuncia volontaria da parte dello studente alla frequenza del tirocinio senza validi motivi, lo stesso sarà invitato a conformarsi all’obbligo e, in caso di inadempienza, il C.d.c. prenderà provvedimenti disciplinari e di valutazione;
‑ Se lo studente dovesse interrompere la frequenza perché la struttura ospitante giudica il suo comportamento in contrasto con le proprie specifiche finalità, nell’impossibilità di un cambio di destinazione e del perdura- re del comportamento del tirocinante che pregiudichi la continuazione del tirocinio, la scuola potrà valutare tale condotta come elemento negativo annotandolo nel curricolo scolastico, fatta salva la possibilità di provvedimenti disciplinari;
‑ In caso di interruzione per violazione da parte aziendale di norme e garanzie a tutela dello studente, quest’ultimo, rilevata l’inadempienza, ne dà immediatamente comunicazione al tutor scolastico e dopo at- tenta valutazione e tenuto conto della specificità del caso, la scuola potrà decidere:
‑ L’intervento presso la struttura per un chiarimento formale e il ripristino delle condizioni irrinunciabili per la scuola;
‑ Il ritiro dello studente e la cancellazione della struttura dal portfolio di partenariato posseduto dalla scuola.
‑ Nel caso in cui, a seguito di infortunio durante l’attività di tirocinio in azienda, il tirocinante sia costret- to a fare ricorso a cure mediche ospedaliere, la stessa è tenuta a prestare tutte le cure del caso secondo la normativa vigente, dandone immediata informazione alla famiglia e all’istituto;
‑ Lo studente o il genitore, entro le 24 ore successive all’incidente, devono far pervenire il primo certifi- cato medico autentico del Pronto Soccorso, non possono essere accettati referti del medico curante (si consiglia allo studente di farsi una copia di tale referto).
‑ Tale consegna deve essere fatta sempre da un genitore nel caso in cui lo studente sia minorenne;
‑ Il genitore, al momento della consegna del referto (e della dichiarazione, se in suo possesso) è tenuto a firmare un modulo dell'istituto per l'assicurazione (tale modulo può essere firmato dagli studenti mag- giorenni);
‑ Nel caso in cui l’azienda abbia consegnato al tirocinante la dichiarazione sull’incidente il genitore con- segna in istituto tale dichiarazione contestualmente al referto.
Si ricorda inoltre che le attività di A.S.L., fanno parte del curriculum dello studente. Le attività valutate e certificate dalle aziende sulla base della giudizio espresso dai tutor aziendali saranno inserite nel fascicolo personale dello stu- dente in vista dell’esame di Stato.
Al termine del periodo di A.S.L. lo studente deve compilare la documentazione di sua competenza che sarà valutata dal tutor scolastico e dal Consiglio di classe (Scheda di autovalutazione).
La scuola organizza le attività di ASL e le attività integrative evitando coincidenze orarie; tenuto conto tuttavia del- la priorità attribuita dalla legge all’alternanza scuola lavoro, nei casi eccezionali per cui ciò dovesse accadere l’alunno impegnato nell’alternanza scuola-lavoro non può assentarsi da tale attività per partecipare ad altre orga- nizzate dalla scuola.
La regolarità/ irregolarità della frequenza degli stage avrà incidenza sul voto di condotta.
Per le infrazioni disciplinari commesse si applica quanto previsto dal Regolamento di Disciplina, essendo a tutti gli effetti la ASL un momento dell’attività didattica.
N.B. Il presente Regolamento di Alternanza Scuola / Lavoro nell’attuale stesura è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 30 Agosto 2017 con apposita delibera (n. 76)
MIUR
Ministero dell’ Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
LICEO SCIENTIFICO STATALE
“XXXXX XXXXXXX”
100 VITERBO Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxxxx 00 🕿 0761/340694 🖂 xxxx000000@xxxxxxxxxx.xx
Cod.Mecc.VTPS010006 C.F. 80015790563 🖂 xxxx000000@xxx.xxxxxxxxxx.xx; ÿ xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx
PREMESSA
La scuola è l’ambiente educativo e di apprendimento in cui si promuove la formazione di ogni alunno attraver- so l’interazione sociale in un contesto relazionale positivo.
La cooperazione fra scuola, studenti e famiglia è un prezioso strumento per aiutare i nostri ragazzi nel cammi- no della conoscenza, della libertà, della responsabilità e della formazione. Tale sinergia, tutela i discenti, con- forta i professionisti della scuola e garantisce un armonico funzionamento dell’Istituzione scolastica nel suo complesso.
La condivisione delle regole del vivere e del convivere, può avvenire solo con un’efficace e fattiva collabora- zione con la famiglia e gli studenti. La scuola, pertanto, perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori e gli alunni. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni fi- nalità educative.
Per rendere effettiva la piena partecipazione dei genitori, questo Istituto chiede alle famiglie, all’inizio dell’anno scolastico, di sottoscrivere il presente
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’.
Tale Patto mette in evidenza i punti significativi su cui il Liceo scientifico statale “X. Xxxxxxx” ritiene indispen- sabile la piena e ferma coerenza da parte delle famiglie e degli alunni nell’azione educativa della Scuola e impe- gna i sottoscrittori a quanto segue:
La Scuola si impegna a:
1. formare la coscienza civile dei giovani in funzione del consolidamento di atteggiamenti e comportamenti di rispetto e di accettazione degli altri, di responsabilità personale, di solidarietà sociale;
2. porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare un ambiente favorevole alla crescita inte- grale della persona, un servizio educativo-didattico di qualità e offerte formative integrative e aggiuntive;
3. porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare servizi di sostegno e promozione della salu- te e di assistenza psicologica, al fine di prevenire forme di disagio e/o di abbandono;
4. promuovere e sviluppare l’istruzione dei giovani, con particolare riguardo alla cultura scientifica ed alle esigenze di prosecuzione degli studi a livello universitario, attraverso l’attuazione di un percorso formati- vo incentrato sul legame fecondo tra scienza e tradizione umanistica;
5. favorire il dialogo e la collaborazione tra le varie componenti della comunità scolastica basati sul rispetto reciproco;
6. garantire il pieno inserimento nella comunità scolastica degli studenti diversamente abili;
7. promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri;
8. facilitare e valorizzare iniziative di internazionalizzazione, come mobilità studentesca internazionale e scambi culturali;
9. difendere e tutelare la sicurezza dello studente attraverso un’adeguata sorveglianza in ogni fase della giornata scolastica, mediante l’attuazione delle norme di prevenzione e la stipula del contratto assicurati- vo obbligatorio;
10. contattare la famiglia in caso di problemi relativi a frequenza, puntualità, profitto, comportamento, in modo da poter intervenire congiuntamente e tempestivamente per risolvere eventuali difficoltà;
11.applicare e far applicare i provvedimenti del regolamento disciplinare a seconda delle infrazioni commes- se;
12. prevenire, controllare e sanzionare fenomeni di bullismo, vandalismo, tentativi di diffusione di sostanze stupefacenti, in collaborazione con le famiglie e le istituzioni territoriali;
13. garantire e mantenere le strutture scolastiche integre ed efficienti;
14. sostenere lo studente in difficoltà attraverso azioni di recupero e/o sostegno;
15. accompagnare lo studente durante tutto il suo percorso scolastico con attività specifiche di accoglienza e di orientamento;
16. favorire l’arricchimento del curricolo scolastico dello studente, attraverso attività che consentano l’accesso a nuovi spazi di crescita culturale (ERASMUS+, stage all’estero, scambio culturale con la scuola americana SYA, olimpiadi della matematica) e l’acquisizione di competenze certificate (certificazioni lin- guistiche internazionali, ECDL, acquisizione di brevetti specifici sportivi);
17. proporre nell’ambito dell’Alternanza scuola-lavoro esperienze significative che aiutino lo studente ad orientare le proprie scelte future;
18. coordinare i carichi di lavoro e le verifiche affinché lo studente sia sempre in grado di affrontare con se- renità, ma in modo proficuo, il proprio lavoro e garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni;
19. garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni;
20. rispettare la privacy di alunni e famiglie.
Firma del Dirigente Scolastico………………………………
La famiglia si impegna a:
1. presentare, discutere, e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con l’Istituzione scolasti- ca;
2. collaborare con la scuola nel formare la coscienza civile dei giovani, in funzione del consolidamento di at- teggiamenti e comportamenti di rispetto e di accettazione degli altri, di responsabilità personale, di solida- rietà sociale;
3. collaborare con la scuola nel far rispettare allo studente i suoi impegni;
4. sostenere lo studente nel suo lavoro a scuola e a casa;
5. assicurare la frequenza regolare e la puntualità dello studente alle lezioni;
6. informare la scuola in caso di problemi che possano incidere sulla situazione scolastica dello studente;
7. cercare di partecipare ai momenti di incontro e confronto con la scuola (consigli di classe, riunioni, ecc);
8. tenersi informata riguardo all’andamento didattico e disciplinare dello studente, attraverso colloqui perio- dici con i docenti e la consultazione del registro elettronico (la scuola mette a disposizione strumentazioni e informazioni per le famiglie che non dispongano di mezzi informatici propri);
9. rispondere tempestivamente alle richieste straordinarie di colloquio, sollecitate dai docenti o dal Dirigente Xxxxxxxxxx, in caso di situazioni critiche in cui sia coinvolto lo studente, relative a frequenza, puntualità, profitto, comportamento;
10. giustificare sempre le assenze ed i ritardi dello studente utilizzando l’apposito libretto.
11. firmare per presa visione le comunicazioni scritte consegnate allo studente;
12. segnalare situazioni critiche o fenomeni di bullismo/vandalismo che si verificassero nella scuola;
13. condividere, rispettare e impegnarsi a far rispettare le norme che regolano la vita della comunità scolastica riportate nello “Statuto delle studentesse e degli studenti”, nel Regolamento di Istituto, nel Piano dell’offerta formativa e nella Carta dei servizi;
14. risarcire in denaro i danni arrecati dai propri figli alla scuola, ai sussidi didattici, alle persone;
15. far rispettare le disposizioni organizzative della scuola e vigilare affinché i figli vengano a scuola forniti dell’occorrente materiale didattico e rispettino, anche nell’abbigliamento e nel comportamento, il decoro dovuto ad un ambiente di studio.
16. nell’ambito dell’Alternanza scuola-lavoro collaborare con la scuola per individuare esperienze significative per gli studenti e facilitarne lo svolgimento. La famiglia si impegna, inoltre, a non modificare in nessuna delle sue parti il percorso formativo senza l’autorizzazione dell’Ufficio di Presidenza.
Firma del Genitore
Lo studente (garantito nei propri diritti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, cui si conforma il Regolamento di Istituto)
si impegna a:
1. tenere, nei confronti del personale tutto della scuola e dei propri compagni, un comportamento rispet- toso, consono ad una convivenza civile;
2. rispettare le norme di comportamento stabilite dal Regolamento;
3. tenere un comportamento corretto ed adeguato all’ambiente;
4. rispettare le strutture, gli arredi e la strumentazione didattica;
5. frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio ;
6. provvedersi quotidianamente di tutto il materiale necessario alle lezioni;
7. collaborare con il personale della scuola per mantenere l’ambiente pulito ed ordinato;
8. svolgere eventuali compiti, incarichi e lavori utili alla comunità scolastica e/o sociale (pulizia di aule e spazi comuni, cura e manutenzione degli spazi verdi, azioni di volontariato, ecc.) in caso si renda re- sponsabile di atti di vandalismo o danneggiamento;
9. risarcire, nel limite del possibile, il danno commesso nei confronti delle strutture scolastiche, anche con eventuale versamento di un contributo economico rapportabile al valore della riparazione;
10. segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo/vandalismo che si verificassero nelle classi o nella scuola;
11. aiutare i compagni in difficoltà;
12. collaborare con i rappresentanti di classe eletti, per far funzionare meglio la classe e la scuola.
13. partecipare con impegno e responsabilità alle iniziative proposte dalla scuola nell’ambito dell’Alternanza scuola-lavoro e a non modificare in nessuna delle sue parti il percorso formativo senza l’autorizzazione dell’Ufficio di Presidenza.
Firma dello Studente
Questo Patto di Corresponsabilità è stato redatto tenendo presente:
1. Il D.M. n.5843/A3 del 16 ottobre 2006, Linee d’indirizzo sulla cittadinanza democratica e Legalità.
2. Il DPR n.249 del 24 giugno 1998 modificato con il DPR n. 235 del 21 novembre 2007, Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria.
3. Il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007, Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e il bullismo.
4. Il D. M. n.30 del 15 marzo 2007, Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di “telefoni cellulari” e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti.
5. Normativa vigente.
6. Regolamento di Istituto.
7. Piano dell’Offerta Formativa.
8. Carta dei Servizi.
Il Dirigente Scolastico Il genitore dell’alunno L’alunno
N.B. Il presente Patto Educativo di Corresponsabilità è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 30 agosto 2016 con delibera n° 213 .
Ministero dell’ Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
LICEO SCIENTIFICO STATALE
“Xxxxx Xxxxxxx”
00000 XXXXXXX Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxxxx 00 🕿 0761/340694 🖂 xxxx000000@xxxxxxxxxx.xx Cod.Mecc.VTPS010006 C.F. 80015790563 🖂 xxxx000000@xxx.xxxxxxxxxx.xx; ÿ xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx
PATTO EDUCATIVO
di
CORRESPONSABILITA’ PER STUDENTI
IN PARTENZA PER
MOBILITA’ STUDENTESCA
Accordo formativo per le esperienze di mobilità studentesca individuale
Nome e cognome alunno | |
Classe | |
Programma e destinazione della mobilità | |
Data inizio e conclusione del soggiorno all’estero | |
Nome e e-mail del docente tutor a cui l’alunno si impegna a riferire durante il soggiorno di studio all’estero | |
Nome e indirizzo scuola ospitante (da inserire appena possibile) |
Il seguente accordo viene condiviso e sottoscritto dallo studente partecipante ad un programma di mobilità individuale, dalla sua famiglia, dalla scuola al fine di:
▪ concordare un iter formativo personalizzato, trasparente e vincolante, volto a valorizzare
l’esperienza all’estero nelle procedure di riammissione nella classe di origine;
▪ chiarire gli obiettivi formativi disciplinari e trasversali relativi al soggiorno di studio
all’estero e le modalità e i criteri per la valutazione;
▪ promuovere un clima sereno e fiducioso, di reciproco rispetto e collaborazione, in
presenza di esperienze di mobilità individuale fortemente sostenute dall’Unione Europea;
▪ valorizzare le potenzialità di tali esperienze ai fini di una ricaduta nell’intera comunità
scolastica e nel territorio.
Lo studente si impegna a
1 frequentare regolarmente, con interesse e partecipazione, la scuola ospitante
all’estero
2 informare periodicamente il Consiglio di Classe, tramite il tutor, dell’andamento scolastico nella scuola ospitante sulle materie che sta seguendo, i progetti, i laboratori, gli apprendimenti linguistici, le competenze acquisite (linguistiche, tecnologiche, sociali, disciplinari, ecc.); compilare il Diario di bordo e gli altri moduli relativi alla valutazione dell'esperienza ai fini del raggiungimento delle competenze proprie dell'ASL
3 trasmettere alla scuola italiana un certificato di frequenza ed eventuali valutazioni rilasciate dalle scuola estera nel corso dell’anno (es. pagella del primo quadrimestre, certificazioni, ecc.)
4 richiedere alla scuola ospitante e trasmettere tempestivamente, a conclusione della sua esperienza, la documentazione utile al riconoscimento, la valutazione e la valorizzazione degli studi compiuti all’estero (es. pagella finale, programmi svolti, documentazione di attività didattica curricolare ed extra-curricolare svolta nell'Istituto ospitante o presso altri Enti all'estero, ecc.)
La famiglia di impegna a
1. curare con particolare attenzione gli atti burocratici (iscrizione, comunicazioni, etc.);
2. mantenere contatti periodici con il tutor per aggiornarlo sull’andamento
dell’esperienza all’estero del proprio figlio;
3. sostenere e sollecitare, se necessario, il passaggio di informazioni fra lo studente
all’estero, la scuola e l'agenzia organizzatrice del periodo all'estero.
Il Dirigente scolastico e il Consiglio di Classe si impegnano a
1. incaricare un docente tutor come figura a cui lo studente e la famiglia possano fare
riferimento durante il periodo di studio all’estero;
2. indicare alcuni – pochi – contenuti irrinunciabili di apprendimento per le discipline del
programma italiano che non verranno seguite durante il soggiorno all’estero;
3. concordare con l’alunno le modalità ed i tempi per l’accertamento e per l’eventuale
attività di recupero;
4. acquisire e valutare, ai fini dell'attribuzione del credito formativo, le attività didattiche, curricolari ed extra-curricolari, sostenute presso la Scuola ospitante o presso altri Enti all'estero a patto che siano descritte e documentate e rispondano ai criteri stabiliti in merito dall'Istituto;
5. esprimere una valutazione globale che tenga conto del percorso di studio compiuto
all’estero, valorizzando la trasferibilità delle competenze;
6. curare la valorizzazione dell’esperienza attraverso attività di disseminazione del percorso scolastico realizzato all’estero e nel documento di presentazione all’esame di Stato.
Ai fini della riammissione nella classe di origine, per poter esprimere una “valutazione globale” dell’esperienza come richiesto dalla C.M. 236 del 1999 e per poter affrontare con successo l’anno scolastico e l’esame di Stato, il Consiglio di Classe identifica i contenuti irrinunciabili di apprendimento:
CONTENUTI IRRINUNCIABILI DI APPRENDIMENTO:
DISCIPLINA | CONTENUTI |
I contenuti irrinunciabili da accertare saranno comunque rivisti alla luce della documentazione relativa ai programmi svolti che l'alunno presenterà a fine esperienza.
Ai fini della valutazione dell'esperienza, il Consiglio di Classe acquisirà
(✓)
✓ il certificato di frequenza rilasciato dalla scuola estera con indicazione del numero di ore frequentate, nei tempi utili per le operazioni di scrutinio fissate per le sospensioni del giudizio
✓ le schede di valutazione intermedia e finale rilasciate dalla scuola estera nel corso
dell’anno
✓ certificazioni di eventuali esperienze di stage lavorativi effettuate durante l'esperienza di mobilità
✓ scheda di valutazione studente a cura della struttura ospitante
✓ diario di bordo (da inviare a gennaio compilato per il primo trimestre, ad aprile per il secondo trimestre e poi da inviare a fine esperienza completo in tutte le sue parti) e scheda di valutazione finale dell'esperienza da parte dello studente
Note .................................................................................................................
.........................................................................................................................
Data ……............
Il Dirigente Scolastico Il genitore dell’alunno L’alunno
Descrizione della procedura
ESPERIENZE DELLA DURATA DI UN ANNO
Nel corso del secondo o terzo anno scolastico
▪ Lo studente presenta, autonomamente, richiesta di partecipazione ad un progetto di
mobilità studentesca che preveda la frequenza del terzo o quarto anno all’estero;
▪ Il consiglio di classe esprime il proprio parere sulla base della richiesta presentata dai genitori;
ENTRO IL 30 GIUGNO, una volta pervenuta all’istituto la conferma di partecipazione dello
studente a un progetto di mobilità internazionale:
❑ Il Consiglio di classe individua un docente tutor;
❑ Il tutor e la Dirigente incontrano studente e famiglie per definire i rispettivi compiti
durante la permanenza all’estero e nel momento del rientro (Accordo formativo)
Durante tutta la permanenza all’estero
▪ Il tutor e tutti i docenti, coinvolgendo anche gli studenti, effettuano periodicamente con lo studente scambi di informazioni sull’esperienza che lo studente sta vivendo all’estero, fornendo, se opportuno, semplici indicazioni per lo studio individuale, nei limiti di compatibilità con i ritmi di lavoro richiesti dalla scuola ospitante;
▪ Il tutor archivia e conserva tutti gli scambi di informazioni reciproche che i docenti e
l’alunno si impegnano ad inviare in copia al tutor;
▪ Il tutor riceve il “Diario di bordo intermedio” e lo diffonde tra i colleghi del consiglio di
classe prima dello scrutinio del primo periodo.
Rientro dall’estero
❑ Lo studente consegna il prima possibile (ENTRO IL MESE DI AGOSTO) in Segreteria la documentazione ufficiale relativa al percorso effettuato all’estero e alle valutazioni riportate nelle discipline seguite nella scuola ospitante, e qualunque altra documentazione acquisita;
❑ La segreteria fornisce copia della documentazione al tutor che la condivide con i docenti del Consiglio di classe entro il mese di settembre.
PRIMA dello scrutinio finale dell’anno scolastico precedente (LUGLIO) e comunque prima dell’inizio delle lezioni, il Consiglio di classe incontra per un colloquio lo studente al fine di condividere l’esperienza e il percorso svolto all’estero (anche sulla base della documentazione presentata) e di concordare le modalità e i tempi dell’eventuale accertamento dei contenuti irrinunciabili.
2. Il Consiglio di classe individua le discipline sulle quali lo studente deve svolgere un percorso di recupero per poter affrontare positivamente l’anno successivo, definendone e programmandone le modalità che dovranno essere comunicate allo studente.
Durante l’anno
Potranno essere programmate dal Consiglio di classe o dalla scuola attività che permettano allo studente di valorizzare la sua esperienza e di condividerla con i compagni.
ESPERIENZE DI DURATA INFERIORE AD UN ANNO
(UN QUADRIMESTRE/SEMESTRE)
La procedura rimane invariata per quanto riguarda la fase precedente la partenza e la
permanenza all’estero.
Al rientro lo studente è inserito nella sua classe ed il Consiglio programma, se necessario, attività di recupero che mettano lo studente in condizione di affrontare la seconda parte dell’anno scolastico.
Nello scrutinio finale lo studente è valutato in base ai risultati del secondo periodo.
Se l’esperienza si svolge nel secondo periodo dell’anno scolastico, si fa riferimento alla
procedura degli alunni che rientrano dopo l’esperienza di un anno.
N.B. Il presente Patto Educativo di Corresponsabilità per studenti in partenza per Mobilità Studentesca è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 10 Maggio 2017 con delibera n° 47 .
MIUR
Ministero dell’ Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
LICEO SCIENTIFICO STATALE
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100 VITERBO Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxxxx 00 🕿 0761/340694 🖂 xxxx000000@xxxxxxxxxx.xx
Cod.Mecc.VTPS010006 C.F. 80015790563 🖂 xxxx000000@xxx.xxxxxxxxxx.xx; ÿ xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ PER LE ESPERIENZE DI STAGE LINGUISTICO
Nome e cognome alunno | |
Classe | |
Data inizio e conclusione del sog- giorno all’estero | |
Nome e e-mail del docente accom- pagnatore | |
Nome e e-mail del docente Tutor ASL di classe |
“ L'alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche secondo il pro- gramma formativo e le modalità di verifica ivi stabilite nonché con la modalità dell'impresa formativa simulata. Il percorso di alternanza scuola-lavoro si può realizzare anche all'estero.” (L. 107, comma 35)
“I viaggi di istruzione e le visite guidate, intese quali strumenti per collegare l’esperienza scolastica all’ambiente esterno nei suoi aspetti fisici, paesaggistici, umani, culturali e produttivi, rientrano tra le attività didattiche ed inte- grative della scuola.” (Regolamento di Istituto, Titolo VIII, art. 50, comma 1)
“I viaggi e le visite di istruzione sono esperienze di apprendimento e di crescita di personalità.” Regolamento di Istituto, Titolo VIII, art. 50, comma 2).
“Stages linguistici in Paesi di lingua inglese per classi quarte: sono finalizzati al potenziamento delle capacità lin- guistiche nelle quattro aree-chiave (lettura, scrittura, ascolto ed espressione orale) e all’approfondimento della co- noscenza della storia e cultura inglese, tramite corso di lingua inglese presso una scuola accreditata con il British Council o Arels, workshops culturali, full immersion nella lingua e nella cultura inglese ed attività di visite ed escursioni nel territorio.” (Regolamento di Istituto, Titolo VIII, art. 50, comma 4, lettera e).
“Gli studenti si atterranno alla programmazione del viaggio, così come formulata dal docente accompagnatore.” (Regolamento di Istituto, Titolo VIII, art. 50, comma 17)
“Per le infrazioni disciplinari commesse si applica quanto previsto dal Regolamento di Disciplina, essendo il viag- gio di istruzione, a tutti gli effetti, un momento della attività didattica.” (Regolamento di Istituto, Titolo VIII, art. 50, comma 18).
In ottemperanza alle disposizioni di finalità e disciplina richiamate dal Regolamento di Istituto e dalla normativa vigente, si invitano genitori e studenti a una piena consapevolezza in merito alle responsabilità educative e persona- li cui si deve fare riferimento in occasione dei viaggi di istruzione: trattandosi di un periodo piuttosto lungo di al-
lontanamento da casa, ed essendo le attività didattiche programmate numerose e articolate, è necessaria la piena collaborazione anche delle famiglie.
Genitori e studenti sono tenuti ad attenersi a quanto segue:
- gli studenti vengono affidati alla responsabilità del docente accompagnatore;
- il docente accompagnatore vigila sugli studenti e adotta le disposizioni necessarie in caso di urgenti motivi di sa- lute, nonché altri provvedimenti che si renderanno necessari a seguito del comportamento degli alunni, compresa l’esclusione dalla prosecuzione del viaggio;
- sui mezzi di trasporto, gli studenti dovranno evitare spostamenti e rumori eccessivi;
- nelle ore notturne i ragazzi e gli accompagnatori dovranno riposare per il necessario recupero psico-fisico;
- dopo il rientro nelle rispettive abitazioni, non sono previste uscite in orario serale (nemmeno per gli studenti mag- giorenni), eccetto con la famiglia ospitante;
- il telefono cellulare può essere utilizzato nel rispetto delle norme vigenti e delle regole della convivenza civile, qualora i genitori reputino opportuno dotarne i ragazzi;
- gli studenti non dovranno assumere o detenere sostanze, alcolici inclusi, che possono in qualche modo alterare il normale stato psico-fisico, nella consapevolezza delle sanzioni previste in tutti i Paesi;
- gli studenti non dovranno guidare veicoli, inclusi i motocicli e biciclette, durante il periodo di soggiorno;
- gli studenti dovranno mantenere un comportamento corretto e rispettoso delle persone e delle cose, coerentemente con le finalità educativo-formative dell’istituzione scolastica e dello stage stesso; al fine di garantire l’altrui e pro- pria incolumità, gli studenti sono tenuti alla più rigorosa osservanza delle indicazioni dei docenti accompagnatori, delle regole della scuola, delle regole della famiglia ospitante: tale prescrizione deve essere riferita, in particolare, alle ore di lezione presso la scuola di lingua, alle ore di ASL presso le strutture ospitanti, ai pernottamenti in fami- glia, ove dovrà essere osservato ogni accorgimento inteso ad evitare manifestazioni di inciviltà e di disturbo di qualsiasi genere nel totale rispetto degli ambienti ospitanti;
- gli studenti potranno recarsi autonomamente a scuola e, se necessario, presso la struttura ospitante l’attività di ASL, avendo ben chiaro il percorso da effettuare a piedi o in autobus, e con la stessa modalità dovrà tornare alla propria abitazione;
- la responsabilità degli allievi è personale: pertanto qualunque comportamento non appropriato determina l’applicazione di provvedimenti disciplinari, graduabili in base alla gravità dell’eventuale mancanza commessa;
- pur nella consapevolezza che gli studenti assumeranno comportamenti corretti e responsabili in tutte le circostan- ze previste dal viaggio, si fa presente che qualora qualcuno degli alunni partecipanti dovesse mettere in atto com- portamenti inadeguati o pericolosi, i genitori saranno avvisati telefonicamente e, se necessario, invitati a provvede- re all’immediato rimpatrio.
Si raccomanda di non portare con sé o acquistare in loco oggetti di valore e/o abbigliamento firmato, e di avere cu- ra del proprio denaro e degli eventuali beni a qualsiasi titolo preziosi: reclami per eventuali danni / furti / smarri- menti non potranno in ogni caso essere presentati all’ Istituto, che non può esserne ritenuto responsabile.
Si raccomanda altresì di portare eventuali medicinali ritenuti necessari, ricordando che non è nelle possibilità dei docenti accompagnatori fornire alcunché, se non previa visita medica e relativa prescrizione.
Si rammenta che, essendo lo stage linguistico a tutti gli effetti un’attività di Alternanza Scuola/Lavoro, è sottoposto a quanto stabilito dal Regolamento d’Istituto sia al Titolo VIII “Regolamento per i Viaggi d’istruzione”, sia dal “Regolamento Alternanza Scuola/Lavoro”.
Per le eventuali infrazioni disciplinari commesse durante il viaggio si applicheranno le sanzioni previste dal Rego- lamento di Disciplina, essendo il viaggio un momento dell’attività didattica a tutti gli effetti.
Viterbo,
Firma del genitore Firma dello studente
N.B. Il presente Patto Educativo di Corresponsabilità per le Esperienze di Stage Linguistico è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 19 dicembre 2017 con delibera n° 115 .
MIUR
Ministero dell’ Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
LICEO SCIENTIFICO STATALE
“XXXXX XXXXXXX”
100 VITERBO Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxxxx 00 🕿 0761/340694 🖂 xxxx000000@xxxxxxxxxx.xx
Cod.Mecc.VTPS010006 C.F. 80015790563 🖂 xxxx000000@xxx.xxxxxxxxxx.xx; ÿ xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ PER I VIAGGI DI ISTRUZIONE
Nome e cognome alunno | |
Classe | |
Data inizio e conclusione del soggior- no all’estero | |
Nome e e-mail del docente accompa- gnatore |
“I viaggi di istruzione e le visite guidate, intese quali strumenti per collegare l’esperienza scolastica all’ambiente esterno nei suoi aspetti fisici, paesaggistici, umani, culturali e produttivi, rientrano tra le attività didattiche ed inte- grative della scuola.” (Regolamento di Istituto, Titolo VIII, art. 50, comma 1)
“I viaggi e le visite di istruzione sono esperienze di apprendimento e di crescita di personalità.” Regolamento di Istituto, Titolo VIII, art. 50, comma 2).
“Gli studenti si atterranno alla programmazione del viaggio, così come formulata dal docente accompagnatore.” (Regolamento di Istituto, Titolo VIII, art. 50, comma 17)
“Per le infrazioni disciplinari commesse si applica quanto previsto dal Regolamento di Disciplina, essendo il viag- gio di istruzione, a tutti gli effetti, un momento della attività didattica.” (Regolamento di Istituto, Titolo VIII, art. 50, comma 18).
In ottemperanza alle disposizioni di finalità e disciplina richiamate dal Regolamento di Istituto e dalla normativa vigente, si invitano genitori e studenti a una piena consapevolezza in merito alle responsabilità educative e persona- li cui si deve fare riferimento in occasione dei viaggi di istruzione: trattandosi di un periodo piuttosto lungo di al- lontanamento da casa, ed essendo le attività didattiche programmate numerose e articolate, è necessaria la piena collaborazione anche delle famiglie.
Genitori e studenti sono tenuti ad attenersi a quanto segue:
- gli studenti vengono affidati alla responsabilità del docente accompagnatore;
- il docente accompagnatore vigila sugli studenti e adotta le disposizioni necessarie in caso di urgenti motivi di sa- lute, nonché altri provvedimenti che si renderanno necessari a seguito del comportamento degli alunni, compresa l’esclusione dalla prosecuzione del viaggio;
- sui mezzi di trasporto, gli studenti dovranno evitare spostamenti e rumori eccessivi;
- nelle ore notturne i ragazzi e gli accompagnatori dovranno riposare per il necessario recupero psico-fisico;
- dopo il rientro nelle rispettive camere di hotel, non sono previste uscite in orario notturno (nemmeno per gli stu- denti maggiorenni);
- il telefono cellulare può essere utilizzato nel rispetto delle norme vigenti e delle regole della convivenza civile, qualora i genitori reputino opportuno dotarne i ragazzi;
- gli studenti non dovranno assumere o detenere sostanze, alcolici inclusi, che possono in qualche modo alterare il normale stato psico-fisico, nella consapevolezza delle sanzioni previste in tutti i Paesi;
- gli studenti non dovranno guidare veicoli, inclusi i motocicli e biciclette, durante il periodo di soggiorno;
- gli studenti dovranno mantenere un comportamento corretto e rispettoso delle persone e delle cose, coerentemente con le finalità educativo-formative dell’istituzione scolastica e del viaggio stesso; al fine di garantire l’altrui e pro- pria incolumità, gli studenti sono tenuti alla più rigorosa osservanza delle indicazioni dei docenti accompagnatori, delle regole della scuola, delle regole delle strutture ospitanti, ove dovrà essere osservato ogni accorgimento inteso ad evitare manifestazioni di inciviltà e di disturbo di qualsiasi genere nel totale rispetto degli ambienti ospitanti;
- la responsabilità degli allievi è personale: pertanto qualunque comportamento non appropriato determina l’applicazione di provvedimenti disciplinari, graduabili in base alla gravità dell’eventuale mancanza commessa;
- pur nella consapevolezza che gli studenti assumeranno comportamenti corretti e responsabili in tutte le circostan- ze previste dal viaggio, si fa presente che qualora qualcuno degli alunni partecipanti dovesse mettere in atto com- portamenti inadeguati o pericolosi, i genitori saranno avvisati telefonicamente e, se necessario, invitati a provvede- re all’immediato rimpatrio.
Si raccomanda di non portare con sé o acquistare in loco oggetti di valore e/o abbigliamento firmato, e di avere cu- ra del proprio denaro e degli eventuali beni a qualsiasi titolo preziosi: reclami per eventuali danni / furti / smarri- menti non potranno in ogni caso essere presentati all’ Istituto, che non può esserne ritenuto responsabile.
Si raccomanda altresì di portare eventuali medicinali ritenuti necessari, ricordando che non è nelle possibilità dei docenti accompagnatori fornire alcunché, se non previa visita medica e relativa prescrizione.
Per le eventuali infrazioni disciplinari commesse durante il viaggio si applicheranno le sanzioni previste dal Rego- lamento di Disciplina, essendo il viaggio un momento dell’attività didattica a tutti gli effetti.
Viterbo,
Firma del genitore Firma dello studente
N.B. Il presente Patto Educativo di Corresponsabilità per i Viaggi di Istruzione è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 19 dicembre 2017 con delibera n° 115 .