Mara Baraldi
Xxxx Xxxxxxx
XXX Xxxxxx-Xxxxxxxxx – sala Sedioli
1° ottobre 2018
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Accordo di Programma metropolitano per l’inclusione scolastica e formativa dei bambini, alunni e studenti con disabilità (legge 104/92)
Firmato il 3 dicembre 2016
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Bologna - scuole statali
Fonte: USR E-R, Uff. I, dati organico aggiornati al 20/09/2018
• Anno scolastico 2018-19 Alunni n° 117.732
di cui alunni con disabilità n° 3.754
• Anno scolastico 2017-18 Alunni n° 117.256
di cui alunni con disabilità n° 3.735
• Incremento annuale
Tot. alunni + 0,41% Disabili + 0,51%
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BOLOGNA Scuole statali | Tot. alunni | di cui con disabilità | Percentuale disabili su tot alunni |
Infanzia | 12.248 | 190 | 1,55% |
Primaria | 41.082 | 1.371 | 3,34% |
Sec. primo grado | 25.299 | 996 | 3,94% |
Sec. secondo grado | 39.103 | 1.197 | 3,06% |
TOTALI | 117.732 | 3.754 | 3,19% |
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Accordo di Programma: Perché?
• Previsto dalla L. 104/1992
«Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate»
art. 13 → programmazione coordinata dei servizi scolastici / sanitari / socio-assistenziali… / altre attività del territorio gestite da pubblici o privati…
AdP come sfondo comune
… richiama la Legge 142/1990
«Ordinamento Autonomie Locali»
e vicino
art. 27 → Azioni integrate e coordinate di vari soggetti istituzionali a livello locale
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il testo precedente…
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Il vigente Accordo di programma
metropolitano…
Città Metropolitana: xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx.xx/xxxxx
a/Engine/RAServePG.php/P/2572113004
19/T/Accordo-di-programma-L104-92
N.B.: ci sono i modelli P.D.F. e P.E.I. scrivibili
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Accordo di programma
Chi lo ha scritto?
• Città Metropolitana coordinamento
• Dirigenti Scolastici e Docenti
• Aziende UU.SS.LL. Bologna e Imola
• U.A.T. Bologna
• Scuole paritarie
Gruppo
Tecnico
• Enti Formazione professionale (Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale - IeFP)
• Comuni
• Associazioni delle famiglie
• Alma Mater Studiorum per la prima volta
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Accordo di programma
Cap. 1 – Finalità, soggetti e campi di applicazione dell’AdP
• Art. 1 «Diritto alla personalizzazione dell’apprendimento per tutti gli studenti in difficoltà»
Responsabilità
• «Ricercare soluzioni» della COMUNITA’ EDUCANTE
• Art. 3 Raccordo con altri strumenti di programmazione
→ Protocollo somministrazione farmaci a scuola (2013)
→ Protocollo continuità di cura – progetto di vita (2015)
→ Allegato 9 – alunni con D.S.A.
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«Protocollo provinciale per la somministrazione
di farmaci in contesti extra-familiari, educativi, scolastici o formativi» (2013)
xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx.xx/xxxxxx/Xx
gine/RAServePG.php/P/257211300419/T/Acco rdo-di-programma-L104-92
N.B.: stesso link, il materiale è stato raccolto
tutto insieme
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«Linee di Indirizzo metropolitane per
garantire ai giovani con disabilità la continuità di cura (sanitaria, assistenziale ed educativa) nel passaggio dall'età evolutiva a quella adulta» (2015)
xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx.xx/xxxxxx/Xxxxxx/XXXxxxxX G.php/P/257211300419/T/Accordo-di-programma-L104-92
N.B.: stesso link, il materiale è stato raccolto tutto insieme
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Accordo di programma
Cap. 2 – Impegni dei soggetti firmatari
• U.A.T. Bologna
• I.S.A. (Istituzioni Scolastiche Autonome)
• Enti di formazione professionale accreditati
• Alma Mater
• Aziende UU.SS.LL. (Bologna e Imola)
• Amministrazioni Comunali
• Città Metropolitana
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Istituzioni scolastiche
Impegni
Art. 4.2.1 a) «Inserire nel PTOF (piano
triennale dell’offerta formativa) il concreto impegno programmatico per l’inclusione, da aggiornare annualmente nel PAI (piano annuale dell’inclusione), che è destinato a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali, con particolare attenzione a quelli con disabilità» …… m)…
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Cap. 3 – Coordinamento interistituzionale, monitoraggio e verifiche
• Art. 6.5 Collegio di Vigilanza Vigila sull’esecuzione dell’AdP. Verifica l’esigibilità dei diritti.
Tratta casi singoli, esposti da utenti insoddisfatti.
• …anche: Difensore civico (2000). Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza (2011)
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Accordo di programma
Cap 4 – Il percorso di inclusione
Individuazione del soggetto H
Commissione medico legale dell’Azienda AUSL
• C.I.S. rilasciato «anche se maggiorenne»
• Casi di relazione clinica di uno specialista privato le successive competenze sono del privato
• Trasferimenti da altre regioni / estero convalida
• Famiglia C.I.S. e D.F. Scuola
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•
•
C.I.S.
D.F.
Allegato 2 AdP
Allegato 3 AdP
16
C.I.S.
D.F. xxxxx xxxxxx
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D.F. ultimo foglio
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•
•
C.I.S. – certificato per
l’integrazione scolastica
D.F. – diagnosi funzionale
Allegato 2 AdP
Allegato 3 AdP
•
P.D.F. - profilo dinamico funzionale
Allegato 4 AdP
(prima di passaggi, a giugno)
•
Allegato 5 AdP
P.E.I. - piano educativo individualizzato
(proposta)
(ottobre, ogni anno)
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ASL (d.f.)
P.D.F. - profilo
dinamico funzionale
P.D.F. xxxxx xxxxxx
FAMIGLIA (info) →
Individuare abilità e potenzialità da sollecitare, rafforzare, sviluppare a breve/medio termine
CONS. CLASSE + EDUC.
aree di funzionamento
Come funziona? Cosa potrà rag-
giungere? Cosa ci
possiamo aspettare?
xxxxx XXXXXXXXX e INTERPRETARE le
osservazioni
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P.E.I. - piano educativo
individualizzato
Ultimo foglio
Primo foglio
Firma → mi
impegno a realizzare il piano
Questo modello
è PROPOSTA - ESEMPIO
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P.E.I. - piano educativo individualizzato
• E’ documento di sintesi dei dati conosciuti, degli interventi prospettati e dei risultati attesi
• Entro i primi due mesi di scuola
• Annuale (normalmente)
• Redatto dal Consiglio di Classe + Educatori (per progetti integrati scuola-formazione → anche docenti della formaz. professionale)
• … per la redazione si avvale di D.F., P.D.F., documenti, indicazioni, osservazioni, ecc…
•
•
•
BOZZA PEI inviata preliminarmente ai Componenti
Sottoscrizione = impegno a realizzare
NOVITA’
di questo
ACCORDO
Nuovi iscritti, passaggi di scuola (anche da un segmento
ordinamentale all’altro della secondaria) → RIUNIONE prima
dell’inizio dell’anno (per raccogliere le informazioni utili al PEI)
• Copia consegnata alla famiglia
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saper AGIRE
…in modo utile!
Cap. 4 art. 12 - Gruppo Operativo
ATTENZIONE!
E’ un Gruppo Interprofessionale
CHI?
1. Il D.S. costituisce il G.O. e designa i referenti
2. Uno o più operatori facenti parte dell’équipe multiprofessionale del Servizio NPIA…..
3.
4.
Orari e luoghi dei G.O.
nuovo
Di norma 2 volte l’anno, con precisazioni e
variazioni, in meno e in più…. (es. G.O. straordinario urgente)
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5. Il X.X. xxxxxxx e sottoscrive il P.E.I. come
impegno vincolante per la sua realizzazione
6. Aggiorna il P.D.F. (comunque fra passaggio di cicli, fra biennio e triennio … o se necessario)
7. «Lavora» sul P.E.I. (tempi, modi, monitoraggi,
verifiche…)
8. Verbalizzazione
Nuova
precisazione
9. Documentazione va raccolta con cura a scuola…
(XXX, verbali, diario giornaliero, relazione finale..)
10. Modalità flessibili, PEI eventualmente riprogrammato (strumento dinamico)
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11. Prima di ogni ‘passaggio’: l’ultimo G.O. (giugno) è integrato dai referenti del grado successivo: idem in caso di passaggio al Servizio Adulti (*)
→ aggiornamento PDF, indicazioni per nuovo PEI…
n.b.
12. Famiglia parte attiva, con eventuali suoi
Consulenti (es. rappresentanti Associazionismo) n.b.
13. Operatori esterni all’ASL: è il G.O. che valuta eventuali collaborazioni esterne e modalità di inserimento nel P.E.I.
n.b.
(*) Nuovo ADP: Più rilievo a «Continuità di cura», «Progetto di vita»
ascolto, dialogo, flessibilità, tempestività di intervento
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AdP: Termini ricorrenti
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concorrono
agire integrato
corresponsabilità
percorso partecipato
coordinare
condividono
raccordo
INCLUSIONE
- dare valore alle differenze
- è un percorso continuo
Un posto per ciascuno… un percorso per ciascuno
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Fare cose che diano un senso alla vita delle persone!
Cap. 4
• Art. 13 – G.L.I.S. (ex L.104/1992) con valenza triennale. Si riunisce almeno 2 volte l’anno.
• Art. 14 – G.L.I. (ex C.M. 8/2013), relativo a tutti gli studenti con B.E.S. Elabora una proposta di P.A.I.
G.L.I.S. / G.L.I. → con modalità organizzative flessibili e funzionali alle specifiche realtà
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Cap. 4 art. 15 - Accoglienza
•
•
Garantire
Valorizzare
..anche con « forme innovative di percorsi
nel contesto scuola-classe dello studente…»
«I Dirigenti scolastici possono avviare progetti sperimentali che, sulla base di accordi fra le istituzioni
E
S E M P I O
scolastiche e nel rispetto della normativa vigente anche
contrattuale, consentano al docente del grado scolastico già frequentato di partecipare alle fasi di accoglienza e di inserimento nel grado successivo» (AdP art. 17 - cita le Linee guida MIUR agosto 2009)
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Cap. 4 art. 16 – Orientamento scolastico-formativo
• Considerare lo studente nella sua globalità: caratteristiche, potenzialità, attitudini…
• …coerente con il progetto complessivo di vita
• Eventuale ri-orientamento (...con molta cautela!)
• Delicatezza dei passaggi → da primo a secondo grado della sc. Secondaria (N.B. ultimo G.O. del grado precedente; aggiornamento PDF; febbraio iscrizioni).
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Cap. 4 art 17 e 18 - Verso l’età adulta..
«Linee di indirizzo metropolitane per garantire ai giovani con disabilità la continuità di cura (sanitaria, assistenziale, educativa) nel passaggio dall'età evolutiva all'età adulta» (2015)
• a partire dal 16° anno di età → impostare un percorso possibile verso autonomia e inclusione sociale
• All’alunno con disabilità nel passaggio dall’età evolutiva a quella adulta viene garantita una unitaria presa in carico e programmazione da parte dei servizi Sanitari e Socio-Sanitari, dei Comuni e delle Istituzioni Scolastiche e Enti di Formazione, finalizzata alla costruzione del suo progetto di vita
Equipe multi-professionale integrata
(NPIA, Servizio Adulti Scuola, Ente di Formazione)
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Cap. 4 art. 19 - Verso l’Università…
• ….orientamento negli ultimi due anni della Sc. Superiore (Alma orienta – colloqui individuali)
• Servizio Studenti con disabilità e DSA delle soluzioni più adatte, incontri nelle
scuole, affiancamento (tutor alla pari, tutor specializzati, volontari..)
ricerca
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Cap. 4 art. 20 - Disabili di
cittadinanza non italiana
La «doppia differenza»
• Specifica attenzione, considerare le storie individuali, integrare le professionalità…
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Capitolo 5
Le figure professionali, l’impiego integrato delle risorse
Comunicazione Dialogo Ascolto Coordinamento
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L’insegnante di sostegno…
….è un insegnante specializzato assegnato alla classe dello studente con disabilità per favorirne il processo di integrazione.
Non è l’insegnante dell’alunno con disabilità.
E’ una risorsa professionale «di contesto» assegnata alla classe per rispondere alle maggiori necessità educative che la presenza del disabile comporta.
Le modalità di impiego di questa importante risorsa per l’integrazione vengono condivise e definite nel Piano Educativo Individualizzato (che è parte della programmazione della classe). da sito MIUR – URP
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Quali sono i compiti dell’insegnante di classe rispetto all’integrazione degli alunni con disabilità?
• Ogni insegnante ha piena responsabilità didattica ed educativa verso tutti gli alunni delle sue classi, compresi quindi quelli con disabilità.
• Contribuisce alla programmazione e al conseguimento degli obiettivi prefissati, didattici e/o educativi e valuta i risultati del suo insegnamento.
• Poiché l’alunno con disabilità segue dei percorsi di apprendimento personalizzati e individualizzati, i reali compiti del docente di classe vanno necessariamente definiti nel quadro di un Piano Educativo Individualizzato. da sito MIUR – URP
→ formulare con precisione programmazione e obiettivi da parte di ciascun insegnante
→ definire chiaramente attività, percorsi, modalità di verifica e valutazione
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…altri Attori… art. 22
• Dirigente Scolastico: garante della qualità complessiva degli interventi e del coordinamento funzionale di tutte le professionalità coinvolte.
Si avvale della professionalità del Docente Incaricato
• Collaboratori scolastici: si occupa dell’assistenza di base. Può avere incarichi di particolare responsabilità e partecipare attivamente al processo di integrazione e al raggiungimento delle attese del PEI.
• Personale degli Enti di Formazione Professionale: analogo al personale della Scuola, con un accentuato legame con il territorio, interazioni con le imprese locali…
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• Assistenti, Educatori, Operatori LIS…..: Figure professionali per lo sviluppo dell’autonomia e della comunicazione. Forniti dagli Enti Locali. Dipendono funzionalmente dal D.S.
Dare loro la possibilità di partecipare ai Consigli di Classe per il tempo e gli argomenti di competenza, alla formazione condivisa, parteciapre ai G.O. Flessibilità dell’orario e delle attività:
Modello dell’«Educatore di Istituto» (Alleg. 8) monte-ore annuale onni-comprensivo da gestire secondo il progetto della Scuola (inserire nel P.A.I.)
• Personale di riabilitazione (terapisti della riabilitazione, educatori professionali): resi disponibili dalle Aziende UU.SS.LL. nell’ambito del percorso di cura predisposto dall’équipe multiprofessionale NPIA. Es. fanno osservazioni
in classe
• Tutor amicale (art. 22.6) : nella scuola secondaria di secondo grado (almeno diplomato o universitario), in base al PEI.
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Altre risorse
• Ufficio V - Ambito territoriale di Bologna
• Risorse on-line xxxx://xx.xxxxxxxxxxxx.xxx.xx/
• Canale youtube
• C.T.S. Centro territoriale di supporto (uso delle tecnologie per la disabilità) ha un sito tematico
USR-ER xxxxxxxxxxxx.xxx.xx
NB: materiali su Prevenzione e gestione delle «crisi comportamentali» a scuola
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Cap. 6 – Il secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione. Gli strumenti per la transizione al lavoro
AdP:
«La fascia di età compresa fra i 16 e i 22 anni rappresenta un periodo di transizione particolarmente significativo e critico per il completamento del percorso di vita dello studente con disabilità»
«…impegno ad attivare tutte le possibili forme di continuità fra scuola, formazione professionale, lavoro, vita adulta e ad elaborare strumenti flessibili utili per raggiungere tale finalità» Progetto di Vita
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Cap. 6 – Il secondo ciclo del sistema educativo
di istruzione e formazione. Gli strumenti per la transizione al lavoro
• 1. Scuola Secondaria di Secondo grado art. 24
A) programmazione personalizzata curriculare
B) programmazione differenziata
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Cap. 6 – Il secondo ciclo del sistema educativo
di istruzione e formazione. Gli strumenti per la transizione al lavoro
• 2. Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) art. 25
• Forte personalizzazione
• Alta percentuale di attività in Azienda
• Attività laboratoriali
• Prospettiva di transizione verso il lavoro
• Attenzione alle opportunità pratiche del territorio e alle norme: es. accedere a Fondi Comunitari, Fondo Regionale Disabili…Tirocini di
orientamento, tirocini di inserimento…
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Cap. 6 – Il secondo ciclo del sistema educativo
di istruzione e formazione. Gli strumenti per la transizione al lavoro
• ALTERNANZA Scuola-Lavoro art. 26
→ discende da: D. Lgs. 77/2005 e L. 107/2015
È per tutti gli studenti
Studenti con disabilità: Progetto deciso in G.O.
Occasione per potenziare l’autonomia, ampliare la rete di relazioni sociali e personali, far emergere abilità. → Valorizzare l’esperienza e registrarla nel PEI
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Sistema educativo
di istruzione e formazione
• Teniamo insieme «Educazione» e «Istruzione»
• Privilegiamo il «metodo educativo», la «relazione educativa significativa»
• Anche con la progressiva «disciplinarizzazione»
favoriamo sempre «globalità» della persona
• Ricordare sempre che la Scuola è impegnata in primo luogo a educare «alla vita»
• Xxxxxxx gli alunni a trovare progressivamente il loro equilibrio
…essere AL NOSTRO MEGLIO
affinché siano AL LORO MEGLIO
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Non lasciate che la giornata termini
senza essere cresciuti un po', senza aver sorriso molto, senza aver alimentato i propri sogni.
Non fatevi vincere dallo scoraggiamento.
Xxxx Xxxxxxx
GRAZIE DELL’ATTENZIONE Xxxx Xxxxxxx
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