CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEI SERVIZI SOCIALI DI CUI AL PIANO NAZIONALE E AL PIANO REGIONALE DI CONTRASTO ALLA POVERTA' TRA I COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE VEN_06_VICENZA DEL DISTRETTO EST DELL'AZIENDA ULSS 8 “BERICA”
CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEI SERVIZI SOCIALI DI CUI AL PIANO NAZIONALE E AL PIANO REGIONALE DI CONTRASTO ALLA POVERTA' TRA I COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE VEN_06_VICENZA DEL DISTRETTO EST DELL'AZIENDA ULSS 8 “BERICA”
La Convenzione per la Gestione Associata dei servizi sociali rappresenta un punto di svolta fondamentale nelle politiche locali per il contrasto alla povertà, il sostegno al reddito e l’inclusione sociale.
L’accordo tra i Comuni permette di integrare gli interventi, le azioni, e le singole progettualità che a partire dal 2014 hanno caratterizzato il territorio dei 37 comuni afferenti al distretto est dell’AULSS 8 “Berica”.
In questi anni, anche grazie alla continuità degli interventi regionali, rafforzati dai progetti Europei e Nazionali, è stato possibile valorizzare tutte le risorse a favore di un sistema integrato di contrasto alla povertà.
La strada intrapresa con maggiore decisione, con l’approvazione della Convenzione, è quella del superamento di una gestione “isolata” da parte di ogni amministrazione delle politiche sociali di contrasto alla povertà, favorendo una omogeneità per l’accesso ai servizi e la condivisione di obiettivi su un territorio più vasto, come quello dell'ambito.
La crisi economica e sociale, come conseguenza dell’epidemia da Covid-19, ha ulteriormente rafforzato la convinzione che solo attraverso un’unità di intenti e un forte coordinamento è possibile dare risposte tempestive e adeguate ai bisogni crescenti della popolazione. Le risorse della Quota Servizi del Fondo Povertà rappresentano per il territorio un ulteriore importante possibilità per il sostegno alle situazioni di disagio economico, una sfida a meglio integrare gli interventi in essere ed a rafforzare il coordinamento tra enti.
Per ogni famiglia segnalata viene costruito un progetto che può prevedere:
- Inserimento in attività di volontariato e pubblica utilità
- Accesso a percorsi di formazione
- Attività a favore dei minori
- Interventi socio sanitari per la salute e il benessere
- Eventuale accoglienza in situazioni di particolare gravità
La tabella sintetizza le principali progettualità che sono e saranno gestite in maniera associata:
RIA/SOA/Pov ertà educativa
risorse dei Comuni
risorse ETS
PON
Progetti donne vittime violenza
Fondo Povertà
PNRR
Le attività e le azioni poste in essere sono messe a disposizione degli oltre 313.000 residenti nei 37 Comuni del distretto Est.
I partner e i collaboratori del progetto
Le attività dell’Ambito sono realizzate grazie al coinvolgimento dei diversi attori del territorio, con la formalizzazione di accordi specifici da parte dei partner del progetto.
Negli anni il numero di partner è aumentato costantemente arrivando nel 2021 a 77.
Quanti sono
77 partner per il volontariato
più 13 rispetto all'anno precedente
La rete dei partner per il volontariato e i PUC
Chi sono i partner
42
asso oni di
ciazi
vol iato
ontar
12 cooperative sociali
7 enti ecclesiatici
6 Ipab
6 Fondazioni
Per l’accesso alla formazione degli adulti e alle attività a favore dei minori è stato costruito uno specifico elenco di fornitori accreditati.
Questa modalità, oltre ad ottimizzare l’offerta e semplificare il sistema di accesso, permettendo un’alta flessibilità nell’erogazione delle prestazioni previste, consente di riconoscere appieno il ruolo attivo del cittadino/utente, supportandone l’autonomia nella scelta del soggetto erogatore, nonché nella definizione degli interventi ed aspetti operativi previsti dal Progetto Personalizzato.
L’affidamento di servizi specifici (quali ad esempio la gestione dei tirocini di inclusione sociale) è invece naturalmente condizionata all’affidamento con evidenza pubblica.
Quanti sono
36 enti formativi
62 associazioni e istituzioni per attività a favore di minori
I fornitori dei servizi formativi e educatuvi
Cosa è stato fatto
approvazione secondo avviso per accreditamento enti
Chi sono gli enti fornitori
istituti e enti formativi autorizzati associazioni sportive e enti del terzo settore
I beneficiari delle politiche di contrasto alla povertà
I nuclei familiari beneficiari delle politiche di contrasto alla povertà gestiti a livello associato sono stati nel 2021 complessivamente 3378. In numero assoluto si tratta di oltre 5.000 persone (di cui il 25% minorenni) che sono stati presi in carico per la misura del Reddito di Cittadinanza, o segnalati dai servizi sociali dei 37 Comuni dell’ambito allo sportello sociale per l’attivazione di interventi specifici.
Le segnalazioni riguardano:
- I beneficiari del reddito di cittadinanza in carico ai servizi sociali per la definizione dei patti di inclusione sociale;
- I nuclei non esonerati beneficiari del reddito di cittadinanza, inclusi quelli in carico al Centro per l’Impiego, per la definizione e l’attivazione dei Progetti di Utilità Collettiva (PUC)
- Le famiglie e i singoli segnalati per l’accesso alle misure regionali di contrasto alla povertà (Reddito di Inclusione Attiva, Sostegno all’Abitare e contrasto alla Povertà Educativa),
- Le donne vittime di violenza segnalate per i progetti di sostegno all’autonomia economica e per il reddito di libertà
- Le persone in grave e gravissima marginalità segnalate per gli interventi di inclusione sociale.
Sinteticamente i dati riferiti al 2021 sono i seguenti:
2051
NUCLEI
beneficiari
di RdC 122 PUC
direttamente ATTIVATI
in carico allo (su un totale
647
NUCLEI
segnalati
421 minori per interventi di contrasto alla Povertà educativa
25 donne per percorsi uscite di violenza
605 persone 220 giovani
in condizione
sportello di 372 nel
s i t
ociale e a Vene o)
per il RIA di i
inser mento
marginalit
di grave
à
NEET per attivazione interventi specifici
servizi sociali dei Comuni
NUCLEI familiari in carico
(Il numero complessivo è inferiore al numero dei nuclei segnalati perché alcune famiglie ricadono in diverse categorie.)
I progetti personalizzati realizzati nel 2021
La percentuale delle persone che hanno partecipato concretamente alle attività di inclusione sociale realizzate nel 2021, rispetto al totale delle persone che hanno sottoscritto un progetto personalizzato con i Servizi, è pari a circa il 40%.
I progetti, definiti con le famiglie e concordati con i servizi sociali comunali referenti, possono riguardare interventi di formazione per gli adulti, attività di volontariato e di restituzione sociale, inserimenti per i minori in servizi educativi, sportivi e di socializzazione.
I progetti hanno l’obiettivo di aiutare la famiglia ad affrancarsi dalla condizione di assistenzialismo e si affiancano alla presa in carico sociale dei singoli Comuni.
Nello specifico per 1.996 persone sono stati attivati i seguenti servizi:
486 persone inserite in attività di volontariato e in PUC
557 persone inserite in attività formative
340 persone inserite in attività di politiche attive per il lavoro
192 interventi a favore di giovani che non studiano e non lavorano
421 bambini inseritin in attività ricreative, sportive e educative
La governance
L'Ambito Territoriale è un organismo privo di personalità giuridica, che struttura il lavoro e le responsabilità secondo un sistema articolato a più livelli.
Il Tavolo Territoriale della Rete della Promozione e Inclusione Sociale, costituito dal Comitato dei Sindaci del Distretto Est dell'Azienda ULSS 8 “Berica”, è il luogo di consultazione tra gli enti nonché il soggetto politico di riferimento
La gestione tecnica è assicurata:
- dal Comune di Vicenza - Capofila di Ambito in rappresentanza di tutti i Comuni aderenti alla convenzione - che svolge, tra le altre funzioni, quella di accertare e gestire i fondi europei, nazionali e regionali sia direttamente che indirettamente attraverso il trasferimento delle risorse ai Comuni ove possibile;
- dalla Commissione tecnica di indirizzo e supporto del Tavolo territoriale della Rete della promozione e dell’inclusione sociale, composta dal Dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Vicenza, da tre dei Servizi Sociali dei Comuni del Distretto Est AULSS 8 “Berica”, dal Responsabile del N.O.A. del Comune Capofila, dal Direttore dei Servizi Socio- Sanitari dell’Azienda ULSS 8 “Berica”, dal Responsabile del Centro per l’Impiego di Vicenza, dai rappresentanti delle associazioni di volontariato e assistenziali che già
collaborano strutturalmente con i Comuni e dal Nucleo Operativo di Ambito (NOA) che si avvale dell'Ufficio di Ambito per l'esercizio delle proprie funzioni;
- dal Nucleo Operativo D’Ambito che svolge la funzione di raccordo a più livelli e si occupa nello specifico di: curare la comunicazione tra i Comuni partner rispetto alle opportunità disponibili per i beneficiari, dare consulenza e sostegno amministrativo per le attività dei singoli comuni, promuovere incontri e momenti di sensibilizzazione per partner istituzionali e del privato, raccogliere e formalizzare le adesioni dei partner progettuali, gestire e monitorare il budget complessivo dei progetti, costruire gli strumenti per il monitoraggio economico e fisico del progetto, predisporre gli atti amministrativi generali del progetto, organizzare, gestire, programmare e coordinare le azioni trasversali a favore di tutti i Comuni (ad esempio: attività di riqualificazione formativa, attività puc, servizi per minori e neet, assistenza per l’accesso alle politiche attive del lavoro ecc).
I Comuni aderenti:
COMUNE | POPOLAZIONE |
Agugliaro | 1.387 |
Albettone | 2.010 |
Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx | 00.000 |
Xxxxxxxxx | 7.747 |
Asigliano | 880 |
Barbarano Xxxxxxx | 0.000 |
Xxxxxxx Vicentino | 6.381 |
Bressanvido | 3.197 |
Caldogno | 11.262 |
Camisano Vicentino | 11.190 |
Campiglia dei Berici | 1.682 |
Castegnero | 2.887 |
Costabissara | 7.672 |
Creazzo | 11.253 |
Dueville | 13.896 |
Gambugliano | 838 |
Grisignano di Xxxxx | 4.284 |
Xxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxx | 0.000 |
Xxxxx Xxxxxxxxx | 10.214 |
Longare | 5.568 |
Xxxxxxxxxx | 0.000 |
Xxxxxxxxxxxxx | 1.801 |
Monteviale | 2.865 |
Monticello Xxxxx Xxxx | 8.863 |
Nanto | 3.108 |
Noventa Vicentina | 8.977 |
Orgiano | 3.050 |
Pojana Maggiore | 4.263 |
Pozzoleone | 2.789 |
Xxxxxx Xxxxxxxxx | 5.756 |
Sandrigo | 8.274 |
Sossano | 4.238 |
Sovizzo | 7.517 |
Torri di Quartesolo | 11.683 |
Vicenza | 109.855 |
Villaga | 1.909 |
Zovencedo | 785 |
Focus di approfondimento
I progetti di utilità collettiva
L'ambito territoriale di Vicenza è il primo tra i territori del Vento per numero di progetti avviati e n. di enti in partenariato.
Nell'ambito dei Patti per il lavoro e/o per l'inclusione sociale, i beneficiari del Reddito di cittadinanza sono tenuti a svolgere Progetti Utili alla collettività (PUC) nel comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16.
I Comuni sono responsabili dei PUC e li possono attuare in collaborazione con altri soggetti.
Oltre a un obbligo, i PUC rappresentano un'occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la collettività:
- per i beneficiari, perché i progetti saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali del beneficiario, con quelle acquisite anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti presso il Centro per l'impiego o presso il Servizio sociale del Comune;
- per la collettività, perché i PUC dovranno essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità locale e dovranno intendersi come complementari, a supporto e integrazione rispetto alle attività ordinariamente svolte dai Comuni e dagli Enti pubblici e del privato sociale coinvolti.
Il progetto potrà riguardare sia una nuova attività sia il potenziamento di un'attività esistente, ma in nessun caso le attività in esso svolte potranno essere sostitutive di quelle ordinarie e non saranno in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo.
Chi organizza i progetti
Nell'ambito territoriale di Vicenza (corrispondente ai 37 Comuni del distretto est) i progetti sono organizzati dallo sportello sociale in stretta collaborazione con i servizi sociali dei 37 Comuni.
Il Comune di Vicenza, in qualità di capofila di Ambito Territoriale, è responsabile dell'approvazione, attuazione, coordinamento e monitoraggio dei progetti posti in essere. Per il coinvolgimento degli Enti di Terzo Settore è stata indetta una procedura pubblica che definisce gli specifici accordi e la personalizzazione dei progetti presentati, nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità, partecipazione e parità di trattamento.
Chi è tenuto a partecipare
Sono tenuti ad offrire la propria disponibilità allo svolgimento delle attività nell'ambito dei Progetti utili alla collettività i beneficiari del Reddito di Cittadinanza che abbiano sottoscritto un Patto per il Lavoro o un Patto per l'Inclusione Sociale. La partecipazione ai progetti è facoltativa per le persone non tenute agli obblighi connessi al Reddito di Cittadinanza, le quali possono aderire volontariamente nell'ambito dei percorsi concordati con i servizi sociali dei Comuni/Ambiti Territoriali.
Quanti sono i PUC realizzati
Dall’avvio del Reddito di Cittadinanza nell’ambito territoriale di Vicenza sono stati attivati complessivamente 784 progetti di utilità collettiva e precisamente:
2018/2019
162
2019/2020
238
2020/2021
384
Il totale delle attività di volontariato attivate nell'ultima annualità è pari a 486 inserimenti: di cui 384 per il comune capoluogo (79%) e 102 per gli altri comuni dell’ambito (21%).
Chi sono i “volontari”?
Quali sono le attività di volontariato?
TIPOLOGIE DI ATTIVITA' DI VOLONTARIATO 2020/21
35
2
5
11
24
23
40
35
PERCENTUALI
30
25
20
15
10
5
0
segreteria manutenzione e
pulizia
assistenza anziani e disabili
scodellamento pasti
guardiania trasporto
MANSIONI
Quali enti sono stati coinvolti per la realizzazione dei progetti?
Hanno collaborato all'attuazione degli inserimenti sia tutti i Comuni partner del progetto sia il terzo settore che è stato un'importante risorsa per l'individuazione delle mansioni alle quali adibire i volontari e la copertura assicurativa della responsabilità civile verso terzi (per quanto riguarda l'Inail invece si è provveduto ad attivarla tramite i Fondi nazionali appositamente previsti per le attività PUC).
Al fine di procedere all'inserimento in volontariato degli utenti, ai partner è stata richiesta la firma dell'adesione al progetto "Cittadinanze Reincontrate" e del protocollo d'intesa, entrambi approvati poi con determina del dirigente del Comune Capofila. Rispetto agli enti del terzo settore con i quali si è collaborato per la realizzazione delle attività di volontariato si riporta di seguito il numero e le tipologie di partner coinvolti:
TIPOLOGIA ENTI PER LE ATTIVITA' DI VOLONTARIATO | NUMERO DI ENTI COINVOLTI |
ASSOCIAZIONI | 42 |
COOPERATIVE SOCIALI | 12 |
ENTI ECCLESIASTICI | 7 |
IPAB | 6 |
ISTITUTI SCOLASTICI | 6 |
FONDAZIONI | 4 |
TOTALE | 77 (+ 13 rispetto all'anno scorso) |
Focus di approfondimento
Le attività di riqualificazione formativa
Per il 2021 il totale delle attività formative attivate è di 557 e risulta così suddiviso:
ATTIVITA' | NUMERO PARTECIPANTI | PERCENTUALE | INCREMENTO O DECREMENTO % RISPETTO AL 2019/20 |
Formazione propedeutica | 182 | 33,00% | INCREMENTO DEL 9% |
Formazione di base | 314 | 56,00% | DECREMENTO DEL 4% |
Formazione qualificante | 33 | 6,00% | INCREMENTO DEL 2% |
Abilitazioni di guida | 28 | 5,00% | DECREMENTO DEL 7% |
TOTALE PARTECIPANTI | 557 | INCREMENTO DEL 14% |
Si nota in generale un lieve incremento delle attività di formazione proposte del 14% rispetto all'anno scorso dove il totale degli inserimenti in percorsi formativi era pari a 486. Rispetto alla tipologia di percorsi attivati si è incrementata la partecipazione ai corsi di formazione propedeutica (del 9%) e la partecipazione ai percorsi a qualifica (del 2%). Per quanto riguarda i corsi di formazione di base, essi rimangono comunque le tipologie di percorsi formativo più attivate ma si è ridotta la percentuale delle attivazioni rispetto all'anno scorso (dal 60% dell'annualità 2019/20 si è infatti passati al 56% nell'annualità presa in esame): il decremento è dovuto al tentativo da parte degli operatori dello Sportello di far transitare le persone in lista per i corsi di base verso attività di formazione qualificante oppure verso attività formative necessarie per ottenere i requisiti di accesso alle qualifiche. Questo perché, come da indicazioni della commissione tecnica territoriale, stiamo cercando di incentivare la partecipazione a percorsi qualificanti di lungo periodo piuttosto che a corsi di breve durata che non modificano in modo sostanziale le possibilità di inserimento lavorativo della persona. L’utilizzo di programmi correttivi a breve termine per la formazione purtroppo non è adatto per annullare anni di fossilizzazione delle competenze e può portare solo a schemi in cui i disoccupati non tornano in occupazioni durature ma in lavori precari e di bassa qualità: si è dunque per questi motivi evidenziata la necessità di passare dalle proposte formative a breve termine allo sviluppo di un programma a lungo termine in grado di far superare il gap di opportunità tra i lavoratori meno qualificati e coloro che invece hanno titoli di studio più elevati.
Focus di approfondimento I servizi rivolti ai minori
Nel 2021 gli inserimenti in attività per minori gestiti con i fondi centralizzati sono stati molto numerosi, 421 in totale rispetto ai 269 attivati nel 2020:
- con la Povertà Educativa sono stati finanziati 282 interventi per minori pari al 67% del totale degli inserimenti effettuati;
- con il Fondo Povertà ne sono stati finanziati 139, pari al 28%;
- infine è stato necessario l'utilizzo anche del Ria di Sostegno per sostenere in particolare il pagamento delle spese scolastiche (retta dell'asilo, pagamento della mensa, trasporto scolastico ecc.) nei casi in cu la struttura di inserimento del minore non poteva accreditarsi all'albo fornitori
Gli interventi più attivati, in linea con i dati delle precedenti annualità, sono i centri estivi (46% del totale), fondamentali per sostenere la conciliazione dei tempi di cura e di lavoro dei genitori ma ancora più per sostenere la partecipazione dei minori appartenenti a nuclei familiari in cui c’è un grave disagio economico alle attività ricreative estive, attività che sarebbero inaccessibili altrimenti per tali bambini.
Al secondo posto troviamo le attività sportive (23%) rispetto alle quali si segnala una diminuzione degli interventi attivati del 9% rispetto all’annualità precedente.
Parallelamente sono invece aumentati gli inserimenti nei doposcuola: dal 2% della precedente annualità si è infatti passati al 12% di quest'anno; la possibilità di finanziare tali interventi di sostegno allo studio risulta fondamentale nell'ottica di ridurre lo svantaggio generazionale rispetto alle possibilità di formazione.