Messaggio
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numero
6544
data
4 ottobre 2011
Dipartimento
EDUCAZIONE, CULTURA E SPORT
Concerne
Resoconto dei Contratti di prestazione 2010 tra il Cantone Ticino e l’Università della Svizzera italiana (USI) e la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), nonché del Mandato di prestazione concernente il Dipartimento formazione e apprendimento (DFA) della SUPSI
Signor Presidente, signore e signori deputati,
il messaggio che vi sottoponiamo si basa sulla Legge sull’Università della Svizzera italiana (USI), sulla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e sugli Istituti di ricerca del 3 ottobre 1995 (modificata nel 2008) che precisa all’art. 3, lett. d) ed e) le competenze del Gran Consiglio (GC) e del Consiglio di Stato (CdS). Le disposizioni citate prevedono che il GC verifichi annualmente la politica universitaria trascorsa e l’utilizzo del Montante globale e il raggiungimento degli obiettivi del Contratto di prestazione.
Per facilitare il compito del GC è stato allestito il presente documento riassuntivo che si basa:
per l’USI:
▪ sul Rapporto dell’anno accademico 2009/10;
▪ sui Conti 2010 e sul Rapporto di revisione del Controllo cantonale delle finanze;
▪ sulla Valutazione degli obiettivi del Contratto di prestazione;
per la SUPSI:
▪ sul Rapporto annuale 2010;
▪ sui Conti 2010 e sul Rapporto di revisione del Controllo cantonale delle finanze;
▪ sulla Valutazione degli obiettivi del Contratto di prestazione della SUPSI;
▪ sulla Valutazione degli obiettivi del Mandato di prestazione del DFA.
L’obiettivo del resoconto è verificare l’ottemperanza ai contratti di prestazione, evidenziando il raggiungimento o meno degli obiettivi del 2010, attraverso l’analisi delle attività universitarie e degli indicatori qualitativi e quantitativi - previsti nei Contratti di prestazione - misurati annualmente da entrambi gli enti universitari. La qualità delle prestazioni offerte è un fattore determinante per il riconoscimento universitario a livello regionale, nazionale ed internazionale, che è il presupposto per una crescita sostenibile.
Nell’analisi verranno anche considerate le indicazioni contenute nel Messaggio n. 5978 di pianificazione della politica universitaria 2008-2011, nonché le raccomandazioni espresse dalla Commissione speciale scolastica nel rapporto del febbraio 2011 riguardante il Messaggio n. 6397 del rendiconto 2009.
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1.0063
I. CONSIDERAZIONI GENERALI
1.1 La politica universitaria federale
Ricordiamo che il Messaggio concernente il promovimento dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione inizialmente previsto per il periodo 2011-2015 (ERI) è stato separato in due fasi: un mini-messaggio per l’anno di transizione 2012 (dove si prevede un finanziamento con i medesimi criteri adottati nel quadriennio 2008-2011) e un messaggio per gli anni 2013-16.
Rispetto al 2009 il metodo di finanziamento federale - basato sulla Legge federale sull’aiuto alle università e la cooperazione nel settore universitario (LAU) e sulla Legge federale sulle scuole universitarie professionali (LSUP) - e il sistema di finanziamento intercantonale non hanno subito modifiche. Di seguito illustriamo brevemente la struttura di finanziamento universitario svizzero.
1.2 Finanziamento federale e accordi intercantonali
Il finanziamento federale si basa sulle leggi LAU e LSUP. La LAU finanzia le Università per circa il 25% dei costi in base alla ripartizione di un budget globale (“enveloppe budgetaire”) di cui il 70% è riservato alla formazione di base e il 30% alla ricerca. Per la LSUP invece fa stato, per il finanziamento della formazione di base, il forfait per studente basato su costi standard pro capite definiti per il quadriennio da Confederazione e Cantoni. Per la ricerca applicata delle Scuole universitarie professionali (SUP) viene ripartito un montante deciso annualmente dal Dipartimento federale dell’economia. Mentre per le Università le variazioni di sussidio dipendono dall’ammontare messo a disposizione e dalle forze in gioco, per le SUP siamo in presenza di un sistema a moltiplicatore. In questo sistema l’aumento del numero degli studenti coincide con l’aumento dei sussidi federali. Per cercare di contenere tale sviluppo, la Confederazione ed i Cantoni si sono però accordati fissando dei costi standardizzati, calcolati partendo dal costo medio per studente ed aggiustati in base alle possibilità finanziarie della Confederazione.
Anche i forfait di base per studente secondo gli accordi intercantonali delle SUP (AISUP) e delle UNI (AIU) sono calcolati con metodologie distinte. Il forfait per studente AISUP viene fissato per il quadriennio di riferimento ed è pari all’85% del costo standard della Confederazione al netto del contributo federale (circa il 30%). Per quanto attiene alle Università, il sussidio AIU è invece fissato per gruppo di facoltà (vedi tabella 1).
Tabella 1 - Accordo intercantonale sulle Università: contributi per settore di studio
Gruppo | Gruppo di Facoltà I | Gruppo di Facoltà II | Gruppo di facoltà III: |
Settore di studio | Scienze umane e scienze sociali | Scienze esatte, naturali e tecniche, farmacia, ingegneria, e i primi due anni di medicina umana, dentaria e veterinaria | Medicina umana, dentaria e veterinaria dal terzo anno in poi (formazione clinica) |
Contributi annui per studente | CHF 10’090 | CHF 24’430 | CHF 48’860 |
Ricordiamo che il Cantone, oltre a pagare i contributi secondo il Contratto di prestazione, sussidia per entrambi gli istituti gli studenti ticinesi sulla base dei forfait pro capite AIU e AISUP.
1.3 Politica universitaria cantonale
La Legge sull’Università della Svizzera italiana, sulla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana e sugli Istituti di ricerca del 3 ottobre 1995 (Legge USI-SUPSI) ed il Regolamento della Legge USI-SUPSI del 13 marzo 2007 regolano i rapporti in materia di politica universitaria cantonale. L’USI e la SUPSI sono enti autonomi la cui strategia avallata dai rispettivi Consigli è la base per l’elaborazione del messaggio di politica universitaria cantonale sottoposto al Parlamento ticinese ogni 4 anni (in concomitanza con il messaggio quadriennale ERI della Confederazione). È importante che la pianificazione universitaria cantonale sia allineata a quella federale. Per questo motivo questo Consiglio ha deciso di presentare il messaggio sulla politica universitaria cantonale 2012 e in seguito il messaggio di poltica universitaria per il quadriennio 2013-16.
Anche gli attuali Contratti di prestazione (CdP), stipulati per il periodo quadro 2008-11, dovranno essere rinnovati in concomitanza con il Messaggio sulla politica universitaria cantonale 2013-16. I CdP firmati dal DECS (in rappresentanza del CdS), prevedono indicatori per la verifica delle prestazioni (vedi allegati 1-3) nonché il metodo di calcolo per montanti globali annuali dell’USI e della SUPSI. Il Mandato del DFA non prevede invece nessun calcolo per il finanziamento, ma l’assegnazione annuale in sede di preventivo dello Stato di un montante forfettario. Possiamo anticipare già sin d’ora che i nuovi CdP saranno rivisti e si baseranno su un modello di finanziamento flessibile, trasparente e in linea con il finanziamento federale, sia per l’USI sia per la SUPSI per il periodo 2013-16.
II. UNIVERSITÀ DELLA SVIZZERA ITALIANA
2.1 Considerazioni generali per l’anno 2010
La Legge USI-SUPSI indica che è compito dell’USI “provvedere all’insegnamento e alla ricerca nei campi dove possono essere conseguiti una qualità scientifica di rilevanza internazionale e uno sviluppo conforme alle risorse disponibili e alla domanda”. L’USI ha raggiunto una connotazione internazionale come dimostrano i suoi programmi di formazione attrattivi per studenti di tutto il mondo e la sua ricerca, moderna e competitiva, svolta in collaborazione con prestigiose istituzioni accademiche e mirante a promuovere lo sviluppo e il progresso scientifico del Paese.
L’insegnamento dell’USI offre a tutti i livelli (formazione di base, dottorale e continua) un'alta qualità della didattica e la possibilità di essere seguiti individualmente dai docenti, lo dimostra l’ottimo rapporto (tasso di inquadramento) tra corpo accademico e studenti. Inoltre i programmi di studio sono concepiti per gli studenti ed aggiornati con un’attenzione costante alle esigenze del mercato del lavoro in una società sempre più globalizzata.
L’USI inoltre promuove e tutela la cultura della Svizzera italiana nel contesto accademico elvetico e funge da ponte culturale con l’Italia, grazie anche ai suoi stretti legami di collaborazione con i maggiori atenei del polo lombardo.
Tra gli elementi principali da evidenziare per l’anno 2010 ricordiamo in particolare l’elaborazione della pianificazione strategica e finanziaria dell’USI per il periodo 2012-2016 approvata dal Consiglio dell’Università nella riunione del 3 dicembre 2010. Oltre ad essere la base per preparare il messaggio di politica cantonale universitaria 2013-16 che presenteremo prossimamente, la pianificazione dell’USI contempla una visione per il 2020 e la strategia per conseguirla tramite degli obiettivi raggiungibili e misurabili.
Nelle visioni dell’USI si è inserita la formazione clinica in medicina in Ticino. Questo Consiglio ha approvato con RG n. 1304 del 1. marzo 2011 il rapporto “Scenari per una strutturazione della formazione clinica in medicina in Ticino”. Il rapporto illustra le condizioni per una strutturazione accademica sul territorio cantonale della formazione clinica in medicina e della ricerca affine, fornendo un quadro completo delle forze esistenti e delle risorse disponibili.
Inoltre il rapporto illustra le effettive possibilità di reclutamento degli studenti e la sostenibilità dell'offerta formativa sul lungo termine. Il nostro Consiglio con RG n. 1304 ha altresì dato mandato all’USI di istituire un gruppo di studio per la fase due, il cui rapporto sarà presentato nella primavera del 2012 e conterrà i dettagli, sia sugli accordi necessari con altre università sia sui costi, per permettere una decisione in merito all’istituzione di una formazione clinica all’USI. La decisione del Gran Consiglio di istaurare una nuova formazione nel campo medico non ancora presente sul territorio deve essere giustificata e rientrare in una chiara strategia di sviluppo attraverso la creazione d’un polo di eccellenza.
Un tassello che potrebbe venire collegato al progetto di medicina è l’affiliazione dell’Istituto di Ricerca in Biomedicina (IRB) di Bellinzona approvata dal Parlamento nell’aprile del 2010, con entrata in vigore per gli aspetti finanziari il primo gennaio 2012. L’accordo di affiliazione è stato firmato dalle parti nel febbraio 2009 ed è quindi diventato ufficiale nel 2010. Dal punto di vista organizzativo l’IRB resta autonomo amministrativamente e scientificamente, ma viene affiliato all’USI per le funzioni strategiche ed accademiche (co-designazione degli organi, pianificazione scientifica e accademica, ratifica della nomina dello staff scientifico e dirigenziale, contratti con altre Università). In ambito finanziario l’USI rappresenterà l’IRB e percepirà i contributi previsti da leggi, accordi o contratti di prestazione e li riverserà all’IRB solo a partire dal 2012.
Inoltre nel 2010 l’USI ha rafforzato la collaborazione con il Politecnico federale di Zurigo tramite la sottoscrizione a gennaio di un accordo quadro per l’istituzione di “doppie cattedre” nel campo delle scienze computazionali, dell’ingegneria e delle scienze economiche. Si rinforza pertanto l’istituto di scienze computazionali dell’USI creato nel 2008 in collaborazione con il Centro svizzero di calcolo.
Infine dal punto di vista amministrativo e direzionale il 16 giugno 2010 il Consiglio delle Facoltà di scienze della comunicazione ha designato decano il xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx che subentra al xxxx. Xxxxxx Xxxxxxx.
Sulle modifiche di regolamenti interni informiamo che nel 2010 il Consiglio dell’USI ha approvato il sistema di controllo interno e i nuovi statuti delle facoltà di scienze della comunicazione e di scienze informatiche.
2.2 Formazione di base all’USI
Per quanto concerne la formazione di base, il CdP verifica i dati riguardanti lo sviluppo del numero di studenti iscritti e la loro provenienza geografica per il settore della formazione di base (bachelor e master). Si conferma anche nel 2010 un quadro complessivo positivo con la crescita globale costante, sia per tipo di studio sia per facoltà.
Tabella 2 - Evoluzione degli studenti in formazione di base, per provenienza
Anno accademico | Totale | Ticino | % | Altri % cantoni | Italia | % | Altri % paesi | ||
2000-2001 | 1328 | 609 | 46% | 278 | 21% | 309 | 23% | 131 | 10% |
2001-2002 | 1463 | 663 | 45% | 294 | 20% | 358 | 24% | 148 | 10% |
2002-2003 | 1479 | 674 | 46% | 268 | 18% | 383 | 26% | 154 | 10% |
2003-2004 | 1528 | 719 | 47% | 246 | 16% | 400 | 26% | 163 | 11% |
2004-2005 | 1610 | 694 | 43% | 226 | 14% | 469 | 29% | 221 | 14% |
2005-2006 | 1713 | 696 | 41% | 184 | 11% | 559 | 33% | 274 | 16% |
2006-2007 | 1855 | 704 | 38% | 171 | 9% | 638 | 34% | 342 | 18% |
0000-0000 | 0000 | 704 | 35% | 190 | 9% | 740 | 36% | 403 | 20% |
2008-2009 | 2166 | 703 | 32% | 205 | 9% | 805 | 37% | 453 | 21% |
2009-2010 | 2327 | 701 | 30% | 205 | 9% | 895 | 38% | 526 | 23% |
Fonte: Rapporto annuale USI 2009/10
La tabella 2 illustra la continua crescita del numero degli studenti: in media gli studenti sono cresciuti del 6-7% negli ultimi anni. Sulla loro provenienza il CdP indica come obiettivo una percentuale minima di studenti da altri cantoni rispetto al totale degli studenti in formazione (15% per bachelor e 20% master). Per il 2010 le percentuali si attestano rispettivamente a 10% per i bachelor e 7% per i master e ciò significa il mancato raggiungimento delle quote prefissate. Come gli scorsi anni (vedi Tabella 2) nemmeno l’obiettivo del 50% massimo di studenti provenienti dall’estero è stato rispettato, visto che per l’anno accademico 2009-10 risulta del 61%, che è anche il dato più elevato nel panorama delle università svizzere (media del 22% per il 2010). La presenza di studenti esteri è principalmente un fenomeno determinato dall’attrattiva particolare dell’Accademia di architettura dove la percentuale arriva a 80%.
Dal rapporto “Bilancio economico e sociale 2010 di USI e SUPSI” del dicembre 2010, redatto da tre professori indipendenti su mandato del nostro Consiglio, risulta che, citiamo, “il polo universitario ticinese è divenuto il naturale riferimento di un bacino di potenziali utenti che comprende la parte nord di Lombardia e Piemonte”. Per quanto riguarda invece la difficoltà di attirare studenti ticinesi e confederati, citiamo, dallo stesso rapporto che “ciò può spiegarsi col fatto che negli ultimi anni l’aumento degli iscritti ticinesi a studi universitari ha riguardato soprattutto la componente femminile, indirizzata a corsi di studio di tipo umanistico per i quali il polo ticinese non è attrezzato”. Inoltre dallo stesso rapporto risulta che “la mancata crescita di studenti da altri cantoni è da addebitarsi alla forte concorrenza da parte delle università di altri cantoni e richiederà in futuro una strategia più decisa, che renda maggiormente visibili i punti d’eccellenza” (vedi cap. 8 pag 23 “Bilancio economico e sociale dell’USI e della SUPSI 2010”). La strategia citata dal rapporto dovrà essere parte integrante del prossimo messaggio di politica universitaria cantonale 2013- 16.
Se analizziamo i dati studenteschi per facoltà possiamo annotare quanto segue:
• per Architettura in questi ultimi tre anni i nuovi iscritti sono circa 130-140. Dal 2008 è stata introdotta una prova di graduatoria per limitare a 100 il numero degli studenti esteri al primo anno. Complessivamente l’Accademia è in costante crescita, nel 2009/10 il numero di iscritti era di 678 e nel volgere di uno o due anni raggiungerà la saturazione (720 - 750 studenti). Tuttavia, rispetto ai primi anni, la composizione per provenienza è squilibrata nel senso che più dei 2/3 degli iscritti provengono dall’Italia;
• per Comunicazione il numero degli iscritti così come delle matricole è complessivamente stabile. Abbastanza stabile rimane pure il numero dei nuovi iscritti ai programmi di master. La composizione per provenienza è diversificata: gli studenti ticinesi sono in diminuzione (con il massimo di 352 pari al 51% nel 2003/04, da paragonarsi ai 258 del 2009/10 pari al 38%), così come gli studenti provenienti dagli altri cantoni che si attestano attorno al 15% (solamente 99 nel 2009/10 contro i 168 equivalenti al 24% nel 2001/02). Si assiste ad una progressiva crescita invece degli studenti italiani (da 139 pari al 21% nel 2000/01 a 181 pari al 27% nel 2009/10) e ad un pronunciato aumento degli studenti provenienti da altri stati (da 36 pari al 5% nel 2000/01 a144 pari al 21% nel 2009/10);
• per Economia i numeri documentano una costante crescita (da 253 nel 2000/01 a 815 2009/10) e un’altrettanto consistente internazionalizzazione. Gli studenti ticinesi che rappresentavano l’80% degli iscritti nel 2001/02 (217 su 271) sono ancora aumentati (324), ma corrispondono soltanto al 40% del totale, infatti sono aumentati maggiormente gli studenti provenienti dall’estero. Resta invece poco significativo il numero di iscritti confederati;
• per Informatica gli studenti aumentano, ma in misura contenuta e inferiore alle attese iniziali, rispecchiando la crisi che questo settore di formazione sta attraversando in
Svizzera. Mentre gli studenti iscritti al programma di bachelor sono in prevalenza locali (50%), gli studenti iscritti ai programmi di master provengono per circa l’80% dall’estero e di cui molti da stati extraeuropei.
Il CdP prevede anche la verifica dei dati riguardanti i diplomati e il loro tasso d’impiego. I diplomati dell’USI sono aumentati costantemente in parallelo all’aumento del numero di studenti. Anche i dati qualitativi 2010 sull'impiego post-formazione sono positivi visto che a un anno dal diploma il 94% dei diplomati risultava occupato (di questi il 16% aveva scelto di continuare gli studi). Inoltre il 74% dei rispondenti all’inchiesta 2010 dell’USI (401 laureati su 827 contattati) svolgeva un’attività lavorativa in linea con la formazione maturata. A 5 anni dal diploma addirittura il 98% dei laureati risulta occupato (di questi lavora il 93% e studia il 5%). Con l’aumentare dell’esperienza professionale cresce anche la mobilità: se ad un anno dalla laurea il 57% dei laureati resta in Ticino, a 5 anni questa percentuale scende al 51%, mentre sale l’occupazione in altri cantoni svizzeri dal 17% (ad un anno dal conseguimento del titolo) al 25% (dopo 5 anni dalla laurea).
Come richiesto lo scorso anno dalla Commissione speciale scolastica, riportiamo nella tabella 3 il tasso di inquadramento dell’USI per facoltà e la media svizzera. Il tasso calcolato dall’Ufficio federale rappresenta il rapporto tra il numero di studenti e il personale a tempo pieno per tutte le attività universitarie. I dati 2010 non sono ancora stati pubblicati.
Tabella 3 - Tasso d’inquadramento USI vs media svizzera dati 2009
Tasso d’inquadramento USI | Tasso d’inquadramento CH | ||
Architettura | 9.3 | Scienze della costruzione | 3.6 |
Economia | 9.3 | Scienze economiche | 10.1 |
Comunicazione | 8.9 | Scienze sociali | 8.3 |
Informatica | 3 | Scienze esatte | 2.1 |
Fonte: Ufficio federale di statistica, 2010
I dati rilevano un tasso d’inquadramento dell’USI in linea con la media svizzera per Economia e Comunicazione, mentre rimane sopra la media per Informatica e Architettura poiché, come per il costo per studente riportato nella tabella 8, la media svizzera (CH) comprende i Politecnici federali che dispongono di maggiori mezzi per la ricerca e quindi più unità di personale. Inoltre per scienze informatiche il numero esiguo di studenti ne determina un tasso favorevole.
2.3 Attività di ricerca all’USI
Il mandato di ricerca dell’USI è un punto fondamentale del CdP, sia per l’importanza che riveste per la qualità della formazione sia per l’impatto socioeconomico a livello regionale, nazionale e internazionale. La ricerca dell’USI è prioritariamente ricerca fondamentale o di base, si tratta di un'operazione d’investimento orientato a benefici futuri e per questa ragione è un settore che viene finanziato prioritariamente da fondi pubblici. La ricerca è uno degli assi portanti dello sviluppo dell’istituzione e i dati del 2010 confermano l’evoluzione positiva già registrata negli scorsi anni (vedi tabella 4).
Tabella 4 - Evoluzione dei ricavi dalla ricerca USI (cifre in CHF 1'000)
2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | |
FNS | 2'210 | 2'551 | 3'252 | 3'994 | 4’197 |
CTI | 115 | 279 | 223 | 159 | 177 |
UE | 757 | 877 | 1'064 | 579 | 980 |
Altri fondi (Interreg, Hasler) | 000 | 000 | 000 | 698 | 739 |
Programmi PIC della CUS | 1'730 | 1'657 | 632 | 1'395 | 1’914 |
Mandati diretti | 2'864 | 3'639 | 2'562 | 2'236 | 2’008 |
Volume totale | 7'928 | 9'130 | 7'924 | 9'061 | 10’015 |
Fonte: USI |
Si rammenta che il meccanismo di finanziamento della ricerca nel CdP (moltiplicatore del 40% sui ricavi preventivati) concerne i progetti di ricerca competitiva, cioè ottenuti in concorrenza con altri enti e valutati da agenzie che si avvalgono di un peer review esterno dei progetti, e non i mandati diretti. Le due fonti principali di finanziamento della ricerca competitiva dell’USI sono il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS) e i programmi di ricerca dell’Unione Europea (UE). Il CdP prevede inoltre un meccanismo di finanziamento (50% dei costi) delle attività finanziate dai programmi di innovazione e cooperazione (PIC) della Conferenza universitaria svizzera (CUS), che da contratto prevedono un apporto di mezzi propri pari al 50% dei costi. Si tratta di progetti nell’ambito dello sviluppo di nuovi concetti quali ad esempio la creazione di una piattaforma nazionale per il calcolo di grande potenza (A Swiss Platform for High-Performance and High- Productivity Computing, HP2C).
Non va dimenticato che la ricerca ha anche effetto immediato sulla qualità della formazione, ovvero obbliga gli insegnanti a tenersi costantemente aggiornati sugli sviluppi della propria materia. Inoltre l’immagine dell’istituzione universitaria dipende dai professori che vi insegnano e che vi fanno ricerca, ovvero dalle loro pubblicazioni. Nonostante il CdP non preveda indicatori sul numero e la qualità delle pubblicazioni dell’USI (occorrerà invece introdurre questo indicatore d’impatto nel prossimo contratto), possiamo certamente dire che insieme alla crescita del numero di professori di ruolo e di post-doc anche il numero delle pubblicazioni è aumentato. Il numero di professori stabili rispetto all’anno precedente è aumentato di 10 unità. Rispetto al 2004/05 si è passati dai 46 agli odierni 91 professori. Anche i dottorandi e i post-doc sono aumentati in tutte le facoltà, dato che rafforza ulteriormente non solo l’insegnamento (qualitativo e quantitativo) dell’ateneo, ma anche e soprattutto le attività di ricerca.
2.4 Formazione continua all’USI
La formazione continua presso l’USI, a differenza di quella della SUPSI, non è un elemento specifico del mandato cantonale e quindi non è contemplata nell’ambito del CdP. Nonostante ciò l’USI offre diverse formazioni che si autofinanziano tramite le tasse d’iscrizione e sussidi vari. Di seguito illustriamo i 6 programmi di Master of Advanced Studies o Master di post-formazione attivi nell’anno accademico 2009/10 per un totale di 172 iscritti (vedi Tabella 5).
• Il Master of Advanced Studies in economia e gestione sanitaria e sociosanitaria (Net- MEGS) mira a migliorare il livello scientifico, manageriale e professionale dei responsabili della sanità pubblica.
• L’Executive Master of Science in Communications Management (MScom) si focalizza sugli aspetti strategici della comunicazione aziendale, dove la comunicazione diventa una funzione di management.
• Il Master of Advanced Studies in Gestione della Formazione (MAGF) istituito in collaborazione con il DECS, si rivolge agli attuali e ai futuri dirigenti di istituti scolastici di ogni livello e a tutti coloro che hanno o intendono assumere funzioni dirigenziali nel settore pubblico e privato della formazione: direttori, amministratori, ispettori, responsabili di offerte di formazione per adulti - in collaborazione con l’'Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale (IUFFP) e il DFA della SUPSI.
• Il Master of Advanced Studies in Intercultural Communication (MIC) istituito su invito della direzione per lo sviluppo e la cooperazione della Confederazione, si rivolge a professionisti attivi nei settori nei quali la gestione della multiculturalità assume un ruolo di primo piano, in particolare nelle organizzazioni internazionali e nelle organizzazioni non governative, in settori dell’amministrazione pubblica e della formazione, come pure in settori delle aziende, del turismo e dei media.
• Il Master of Advanced Studies of Engineering in Embedded Systems Design (ALaRI) offre un campo di studio, aggiornamento e approfondimento molto specializzato sui sistemi embedded, per acquisire capacità interdisciplinari nella gestione di tali progetti complessi.
• Il Master of Advanced Studies in Humanitarian Logistic and management (MAS HLM) viene organizzato per i professionisti dell’ambito dell’intervento umanitario, con l’intenzione di migliorare le loro conoscenze manageriali.
Tabella 5 - Evoluzione del numero di diplomati per tipo di master
00 | 01 | 02 | 03 | 04 | 05 | 06 | 07 | 08 | 09 | 10 | ||||
Net-MEGS (2 anni) 20 | 23 | 18 | 23 | 20 | 23 | 26 | 14 | 28 | 36 | 37 | ||||
EMAP (2 anni) | 19 | 17 | 16 | 22 | 20 | 16 | 14 | |||||||
MSCom (18 mesi) | 19 | 14 | 24 | 14 | 24 | 39 | 38 | 25 | 22 | 26 | 29 | |||
MaGF (4 anni) | 30 | 30 | 30 | 30 | 30 | 32 | 23 | 25 | 25 | |||||
MIC(2 anni) | 31 | 29 | 47 | 26 | 26 | 26 | 26 | 24 | ||||||
ALARI (annuale) | 15 | 24 | 30 | 27 | 12 | 12 | 15 | 11 | 14 | 13 | 12 | |||
HLM (1 anno)) | 18 | 31 | ||||||||||||
MAS-ARC (annuale | ) | 10 | 4 | 0 | ||||||||||
Totale | 54 | 61 | 102 | 125 | 134 | 178 | 155 | 130 | 133 | 160 | 172 |
Fonte: Rapporto annuale USI 2009/10
2.5 Attività culturali all’USI
Il CdP chiede e finanzia infine all’USI, oltre alle attività legate alla formazione e alla ricerca, anche prestazioni in ambito culturale. L’articolo 9 lettera c del CdP specifica che “dall’USI il Cantone Ticino si attende una promozione della cultura nella società” e l’articolo 12 let. b che “le biblioteche siano aperte al pubblico e che USI organizzi manifestazioni culturali”. Segnaliamo che, oltre all’apertura al pubblico delle sue biblioteche, nel 2010 sono stati organizzati dalle varie unità dell'USI eventi come: convegni internazionali, incontri, seminari, presentazioni di progetti, di opere e di volumi, nonché preparazione di esposizioni. Una lista di tali eventi è riportata nel rapporto annuale dell’USI. Ricordiamo che attraverso il finanziamento della Fondazione Archivio del Moderno (il Cantone finanzia tramite il CdP dell’USI il 50% dei costi preventivati dell’Archivio, ovvero una somma annua di 500'000 franchi) l’USI sostiene la divulgazione di importanti opere e progetti di architettura promuovendo l’immagine del Cantone in Svizzera e all’estero.
Come risulta dal Rapporto “Bilancio economico e sociale dell’USI e della SUPSI” del 2010, la misura dell’impatto delle scuole universitarie sulla cultura in Ticino non è facile da verificare, ma è indubbio che la presenza dei due poli universitari ha un impatto sul territorio, stimolando diversi enti e organizzazioni attive nella vita culturale cantonale.
Ancor più difficile risulta misurare il rapporto tra la crescita del settore universitario nel nostro Cantone, per sua natura volto all’apertura, la conseguente crescita degli enti e delle organizzazioni culturali e la reale apertura culturale della società ticinese. La questione deve rimanere aperta per cui un suo monitoraggio ed approfondimento sono auspicabili.
2.6 Dati finanziari 2010 dell’USI e contratto di prestazione
Il Controllo cantonale delle finanze (CCF) nel suo Rapporto di revisione verifica alcuni aspetti finanziari del CdP, in particolare legati ai parametri di calcolo secondo l’art. 23. L’articolo 25 cpv. 2 e cpv. 4 segnala il ricalcolo del montante globale in caso di eccedenze o disavanzi d’esercizio superiori al 10% dello stesso. Per il 2010 il risultato d’esercizio dell’USI attesta un disavanzo di 111'948,65 franchi, per questo motivo un ricalcolo del montante 2010 non si rende necessario.
Il CCF attesta che, citiamo, “la contabilità e il conto annuale sono conformi alle disposizioni legali e regolamentari”, ma anche che “è opportuno, come già indicato nei precedenti rapporti di revisione, che i fondi costituiti dall’USI con i mezzi propri (CHF 4 mio) e la donazione acquisita (CHF 1'168'672.21) vengano presentati tra il Capitale proprio anziché tra il Capitale estraneo a lungo termine”. A tal proposito, ricordiamo che nel Rapporto della Commissione speciale scolastica sul messaggio concernente il resoconto dei CdP dell’USI e della SUPSI per l'anno 2009, questa invitava il Consiglio di Stato a “far eseguire le raccomandazioni del Controllo cantonale delle finanze contenute nei rapporti di revisione sull'esercizio 2009”. Nella riunione del 15 luglio 2011 il Consiglio dell’USI ha deciso di portare a capitale proprio il fondo strategico di 2 milioni di franchi e il fondo “riacquisto cassa pensione professori” di 1.5 milioni di franchi presentati attualmente tra il capitale estraneo a lungo termine. Il capitale proprio dell’USI, che al 31 dicembre 2010 era di 10'786'728.88 franchi e composto del capitale di dotazione di 11 milioni e di una perdita d’esercizio e riportata di 213'371.12 franchi, a fine 2011 si presenterà con l’aggiunta dei fondi precedentemente citati.
Ricordiamo che il Cantone finanzia, tramite il CdP dell’USI il 50% dei costi preventivati dell’Archivio del Moderno (fondazione) al netto dei ricavi da terzi, ovvero versa una somma annua di 500'000 franchi: per il 2010 i costi globali revisionati (non dal CCF) della Fondazione Archivio del Moderno di Mendrisio sono risultati di 1'186'507.60 franchi.
Riguardo al montante globale cantonale, ovvero il calcolo per il finanziamento dell’USI applicando l’articolo 23 del CdP, si fa notare come in pratica le cifre richieste coincidano con quelle previste nel Messaggio di pianificazione 2008-11, confermando la copertura del fabbisogno finanziario legato alla crescita prevista. La crescita del montante 2010 è legata all’aumento del volume della ricerca previsto e alla crescita degli studenti descritta in precedenza e si attesta al 2.7% rispetto all’anno precedente, inferiore alla crescita media del quadriennio 2008-11 che si attesta circa al 7%.
Annotiamo pure che la voce “Attività culturali” della tabella 6, è composta di un montante di 1.189 milioni per il sostegno ai costi delle biblioteche dell’USI (contribuzione del 50% dei costi preventivati) e di 500'000 franchi con i quali il Cantone finanzia, tramite l’USI, il 50% dei costi preventivati della Fondazione Archivio del Moderno (l’USI ha un mandato con la Fondazione). I costi globali revisionati del 2010 della Fondazione Archivio del Moderno di Mendrisio sono risultati di 1'186'507 franchi.
Tabella 6 - Evoluzione del finanziamento del contratto di prestazione dell’USI nelle sue componenti senza IRB (cifre in franchi 1'000)
2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | P2012 | |
Insegnamento | 9'160 | 9'902 | 10'782 | 11’325 | 11'505 | 11'971 |
Ricerca competitiva | 1'633 | 2'010 | 2'041 | 2’541 | 3'006 | 3'613 |
Attività culturali | 1'606 | 1'645 | 1'689 | 1’775 | 1'855 | 1'993 |
Attività innovative e sviluppo | 687 | 900 | 996 | 770 | 1'000 | 916 |
Totale richiesto | 13'086 | 14'457 | 15'508 | 16'411 | 17'366 | 18'493 |
Differenza richiesto-concesso | 654 | 457 | 508 | 1'011 | 966 | 1'273 |
in % | 5.00% | 3.16% | 3.28% | 6.16% | 5.56% | 6.88% |
Totale assegnato | 12'432 | 14'000 | 15'000 | 15'400 | 16'400 | 17'220 |
Aumento annuo | 12.61% | 7.14% | 2.67% | 6.49% | 5.00% | |
Fonte: elaborazione del Settore universitario |
La tabella 7 riporta, oltre al contributo del montante globale di 15.4 milioni di franchi del Cantone, anche le altre fonti di finanziamento dell’USI per il 2010 e paragona le cifre con quelle del 2009. Dal Cantone l’USI ha incassato 8.1 milioni di franchi di contributi per gli studenti ticinesi (per ogni studente ticinese iscritto il Cantone paga l’equivalente che avrebbe dovuto versare agli altri cantoni se gli studenti avessero frequentato un’altra università in Svizzera), mentre da altri cantoni, tramite l’accordo intercantonale, 2.8 milioni di franchi. In totale il contributo del Cantone Ticino alla propria Università è stato di circa
23.5 milioni di franchi, pari al 30% dei ricavi totali.
Tabella 7 - Ricavi complessivi dell'USI per fonte di finanziamento, nel biennio 2009 e 2010 (cifre in Mio di franchi)
2009 | 2010 | |||
Cantone Ticino - Contratto di prestazione | 15.0 | 21% | 15.4 | 20% |
Cantone Ticino - studenti ticinesi | 7.9 | 11% | 8.1 | 10% |
Contributi per studenti di altri cantoni | 2.8 | 4% | 2.8 | 4% |
Confederazione - contributo LAU | 18.3 | 25% | 19.6 | 25% |
Ricavi propri (tasse, ricavi ricerca, altri ricavi) | 28.9 | 40% | 31.5 | 41% |
Totale | 72.9 | 100% | 77.4 | 100% |
Fonte: rapporto di revisione dettagliato USI, Controllo cantonale delle finanze, 17.6.2011
Si fa notare come l'USI abbia incassato dalla Confederazione, per il tramite della LAU, un sussidio di 19.6 milioni di franchi, in crescita del 7% rispetto al 2009. Un elemento importante della struttura del finanziamento dell’USI è rappresentato dalla capacità di raccogliere mezzi propri non solo tramite le tasse di iscrizione pari a un montante di 14 milioni di franchi nel 2010, ma anche grazie all’acquisizione di progetti di ricerca competitiva (FNS, UE, CTI) e mandati.
Per il finanziamento della formazione di base, oltre alle tasse degli studenti (4'000 franchi a semestre ridotti a 2'000 franchi per ticinesi e svizzeri), l’USI incassa i contributi della Confederazione e del Cantone. Questi ricavi devono poter coprire i costi della formazione: la tabella 8 illustra il costo medio per studente dell’USI (costi insegnamento/numero di studenti) e lo confronta con la media svizzera pubblicata dall’Ufficio federale di statistica. L’indicatore I illustra che lo studente USI “costa” di più della media svizzera per Informatica a causa del numero di studenti contenuto. Per Comunicazione, il maggior costo è dovuto al fatto che la media svizzera si riferisce al gruppo di scienze sociali, nel loro insieme
meno costose. Se si considera l’indicatore di costi II (insegnamento + ricerca) i costi per studente sono inferiori a quelli della media svizzera, in particolare per Informatica e Architettura poiché i Politecnici (inclusi nella media) dispongono di maggiori mezzi per la ricerca e i costi che ne derivano sono più alti.
Tabella 8 - Costo medio per studenti USI vs CH
INDICATORE I | Architettura | Economia | Comunicazione | Informatica |
2008 | 29'088 | 9’151 | 14’998 | 29’655 |
Media CH*08 | 29’351 | 10’479 | 12’239 | 24’998 |
2009 | 27’624 | 9’116 | 14’835 | 34’842 |
Media CH 09 | 27152 | 9’420 | 12’474 | 24’159 |
INDICATORE II | ||||
2008 | 33’355 | 15’980 | 26’147 | 66’692 |
Media CH*08 | 58’281 | 19’936 | 22’389 | 84’293 |
2009 | 33’387 | 17’182 | 24’644 | 70’184 |
Media CH09 | 55’743 | 18’872 | 23’539 | 85’081 |
Fonte Coûts des hautes écoles universitaires en 0000, XXXXXX, Xxxxxxxxx, 2011
Per quanto riguarda la ricerca, il CdP prevede un sussidio del 40% dei ricavi totali della ricerca competitiva (FNS, UE, CTI) a preventivo e un sussidio del 50% dei costi per attività innovative (programmi della Confederazione). La tabella 9 illustra il finanziamento della ricerca competitiva dell’USI per fonte di finanziamento, sia da enti competitivi (ricavi propri) sia da sussidi pubblici.
Tabella 9 - Fonti di finanziamento della ricerca competitiva dell’USI per gli anni 2009 e 2010 (cifre in Mio di franchi)
2009 | in % | 2010 | in % | |
Xxxxxx xx xxxxx (da FNS, UE, CTI) | 4.7 | 37% | 5.4 | 39% |
Contributi cantonali = CdP (incl. misura risparmio) | 2.4 | 19% | 2.4 | 17% |
Sussidi federali = LAU parte ricerca | 5.7 | 45% | 6.2 | 44% |
Totale ricavi ricerca competitiva | 12.8 | 100% | 14.0 | 100% |
Fonte: USI |
La quota parte della ricerca competitiva dell’USI rispetto ai ricavi totali si situa al 18% per l’anno 2010. Questa quota aumenta se ai ricavi della ricerca competitiva aggiungiamo anche i ricavi della ricerca innovativa e dello sviluppo (1.9 Mio di franchi nel 2010) e i mandati diretti (2 Mio di franchi nel 2010) vedi tabella 4.
2.7 Verifica degli obiettivi secondo il Contratto di prestazione
Dal documento “USI - Rapporto sulla valutazione degli obiettivi per l’anno 2010”, redatto dal Settore universitario all’attenzione del CdS, estrapoliamo i dati riassuntivi della Tabella dell’allegato 1. Si precisa comunque che l’USI ottempera globalmente al Contratto di prestazione raggiungendo praticamente tutti gli indicatori o obiettivi previsti.
III. SCUOLA UNIVERSITARIA PROFESSIONALE DELLA SVIZZERA ITALIANA
3.1 Considerazioni generali per l’anno 2010
La Legge USI-SUPSI indica quale compito della SUPSI il perseguimento dei mandati della legge federale LSUP con attenzione ai bisogni locali di insegnamento, formazione continua, ricerca applicata, sviluppo e trasferimento tecnologico. Ciò che contraddistingue la SUPSI rispetto all'USI sono una connotazione maggiormente professionalizzante del percorso formativo ed una combinazione tra vocazione principalmente legata al territorio e vocazione all’internazionalità. Questa doppia vocazione è necessaria per soddisfare da un lato le esigenze di adeguatezza dei profili formativi e di sinergie nella ricerca applicata richieste dall’economia locale, dall’altro per promuovere lo scambio di conoscenze e il trasferimento di metodi e tecnologie su scala internazionale. La ricerca SUPSI nel campo applicativo, a differenza di quella di base, si indirizza in particolar modo al sostegno dell'innovazione presso le piccole e medie aziende del territorio ticinese e svizzero.
Tra gli elementi più importanti che hanno caratterizzato l’attività e l’organizzazione della SUPSI nel 2010, citiamo l’integrazione dell’Alta scuola pedagogica (ASP) nella SUPSI, attuale Dipartimento formazione e apprendimento (DFA). Riprenderemo questo aspetto nel capitolo specificatamente dedicato al DFA.
Durante il 2010 la SUPSI ha delineato la strategia per gli anni 2012-16. Il lavoro ha coinvolto un ampio gremio di collaboratori SUPSI di tutti i Dipartimenti e mira a dare continuità prevedendo il consolidamento dell’Istituto dal punto di vista organizzativo e dei contenuti dei propri diversificati ambiti disciplinari. La strategia si pone inoltre l’obiettivo di migliorare a medio e lungo termine l’attrattiva della SUPSI quale luogo di studio e di lavoro, in particolare grazie agli investimenti destinati ai nuovi Campus Universitari di Lugano-Viganello, Lugano-Stazione e Mendrisio.
Ricordiamo che nel 2010 sono stati consegnati i primi 84 diplomi di master nell’ambito della musica, del teatro, della conservazione e restauro e della tecnica.
Le scuole affiliate d’arte costituiscono un importante fattore di valorizzazione della multidisciplinarità e trasversalità alla SUPSI. La presenza di un’elevata quota di studenti stranieri costituisce un fattore fondamentale di differenziazione nel posizionamento sul mercato di queste scuole, costituendo nel contempo un fattore penalizzante per quanto riguarda il calcolo di finanziamento tramite CdP, visto che il contratto prevede un finanziamento minore per questa tipologia di studenti. .
Infine, sulle affiliate non cantonali, ovvero la Fondazione Fernfachhochschule Schweiz (FFHS) di Briga e la Fondazione Thim van der Laan a Landquart, ricordiamo che si sono intensificate le relazioni e i progetti concreti. In particolare è stato promosso un master in economia aziendale (indirizzo di specializzazione in management dell’innovazione) in collaborazione fra il Dipartimento Scienze Aziendali e Sociali (DSAS) e la FFHS, offerto su tutto il territorio nazionale in modalità di studio parallela all’attività professionale e a distanza, e sono stati avviati i primi progetti di ricerca congiunti fra le sedi di Manno e di Landquart nell’ambito della fisioterapia.
3.2 Formazione di base alla SUPSI
Il numero degli studenti in formazione di base è ulteriormente cresciuto nel 2010. La crescita è imputabile all’aumento delle matricole, in particolare nel settore della Tecnica (DTI). In questo Dipartimento l’aumento è dovuto ai nuovi iscritti del bachelor in Ingegneria gestionale (54 iscritti al semestre autunnale 2010/11), mentre si rileva una leggera flessione nel numero d’iscritti nel corso di laurea in Informatica (39 nel 2010-11 rispetto ai 43 del 2009/10).
La tabella 10 illustra l’evoluzione in crescita degli studenti nella formazione bachelor della SUPSI e la loro provenienza. La crescita è stata in particolare influenzata dall’affiliazione nel 2005 del Conservatorio della Svizzera italiana (CSI) e della Scuola Teatro Dimitri (STD) - 200 studenti di cui la maggioranza proviene come detto dall’estero o da altri cantoni - e negli ultimi quattro anni, dalla creazione del nuovo Dipartimento Sanità (istituito nell'anno accademico 2006/2007) che conta nel 2010 307 studenti la cui provenienza è per la maggior parte ticinese).
Tabella 10 - Provenienza degli studenti SUPSI bachelor incluso SUMSI e STD (numero di teste rilevate nel semestre autunnale, al 15 ottobre escluse le scuole affiliate Fernfachhochschule Schweiz e Physiotherapie Graubünden)
Anno Accademico | Totale | Ticino | % | Altri cantoni | % | Italia | % | Altri Paesi | % |
2000/01 | 783 | 698 | 89% | 33 | 4% | 37 | 5% | 15 | 2% |
2001/02 | 980 | 881 | 90% | 40 | 4% | 37 | 4% | 22 | 2% |
2002/03 | 1'084 | 940 | 87% | 38 | 4% | 71 | 7% | 35 | 3% |
2003/04 | 1'090 | 948 | 87% | 36 | 3% | 71 | 7% | 35 | 3% |
2004/05 | 1'131 | 963 | 85% | 45 | 4% | 89 | 8% | 34 | 3% |
2005/06 | 1'401 | 995 | 71% | 85 | 6% | 199 | 14% | 122 | 9% |
2006/07 | 1'512 | 1'070 | 71% | 80 | 5% | 240 | 16% | 122 | 8% |
2007/08 | 1'544 | 1'067 | 69% | 87 | 6% | 274 | 17% | 126 | 8% |
2008/09 | 1'661 | 1’145 | 69% | 89 | 5% | 311 | 19% | 116 | 7% |
2009/10 | 1’773 | 1’210 | 68% | 87 | 5% | 364 | 21% | 112 | 6% |
2010/11 | 1’847 | 1’223 | 66% | 82 | 4% | 428 | 23% | 114 | 6% |
Fonte: SUPSI |
La percentuale di studenti confederati (4.7%) conferma il quasi raggiungimento dell'obiettivo del 5% richiesto dal CdP. La mobilità degli studenti confederati verso la SUPSI non è però confrontabile con quella verso l’USI, visto che la SUPSI è maggiormente legata al territorio. È invece importante che la SUPSI si profili migliorando la sua attrattiva, in particolare nel settore della Tecnica, rispetto alle altre SUP confederate, trattenendo gli studenti ticinesi che decidono di spostarsi negli altri cantoni per studiare. Si stanno implementando a tale fine alcune iniziative in stretta collaborazione con il servizio orientamento della Divisione della scuola e con la Divisione della formazione professionale del DECS.
Infine i dati illustrano una tendenza al rialzo degli studenti esteri e in particolare italiani. Questi aumenti sono dovuti in particolare ai settori tecnici e artistici. In particolare in settori di studio quali il Design (Comunicazione visiva, Architettura d’interni e Conservazione) e le Costruzioni (Ingegneria civile e Architettura) si è raggiunto il 40% di iscritti provenienti dalla vicina penisola. Siccome, a differenza dell’USI, la SUPSI ha vocazione territoriale, una riflessione approfondita sull’iscrizione di studenti esteri va fatta in quei settori dove le esigenze del mercato del lavoro ticinese sono limitate.
Nel campo dei master consecutivi (ovvero che seguono un bachelor secondo il modello della dichiarazione di Bologna - 3 anni di bachelor e 2 anni di master) il numero di iscritti al semestre autunnale 2010 è di 222 di cui 156 studenti master per le affiliate SUMSI e STD. Di seguito riportiamo le novità del 2010 nel campo dei master:
• Nel 2010 sono stati consegnati i primi diplomi master nella formazione master. Il numero dei diplomati del master in conservazione e restauro offerto in rete all’interno del Swiss Conservation-Restoration Campus (www. xxxxx-xxx.xx), è stato di 2, mentre
12 sono stati i diplomati del master del settore della Tecnica. I diplomi master per il settore della musica sono stati 69, mentre per il Teatro uno studente si è diplomato.
• Nel settore del Lavoro sociale a partire dal semestre autunnale 2010 si è concretizzata la collaborazione con la SUP della Svizzera romanda per offrire ai diplomati della SUPSI la possibilità di iscriversi al Master in Servizio sociale e agli studenti iscritti al master di Losanna di essere ospitati a Manno per svolgere la tesi di master sotto la supervisione di docenti SUPSI. La scelta di instaurare relazioni con altre università va messa in rapporto con la decisione di non proporre, per ora, all’interno del percorso della SUPSI un master in questo settore.
• Nel settore dell’Economia, il Master in Business Administration (MBA) è a ciclo biennale, i primi 27 studenti si sono iscritti nel 2009 (esclusi gli studenti iscritti presso la FFHS). La prossima edizione del master inizierà nel settembre del 2011 e sarà poi offerto annualmente da entrambe le sedi SUPSI.
• Nel corso del 2009 il CSI e la STD hanno avviato le procedura di accreditamento dei master. Per il CSI la procedura è terminata nel dicembre del 2010 (con condizioni) mentre quella della STD si è conclusa con accreditamento (senza condizioni).
• Il Master in Engineering (FTAL nazionale) è stato accreditato con condizioni. Il Master in Conservation-Restoration (in rete nazionale) e il Master in Business Administration sono in fase di accreditamento.
Il CdP prevede infine obiettivi qualitativi legati all’occupazione post-formazione. I risultati dell’indagine sull'occupazione dei diplomati, il cui tasso di risposta all'inchiesta è stato del 67.7% (170 su 257 ad un anno dal diploma) e del 63.3% (125 su 197 diplomati a 3 anni dal diploma), sono positivi. Il tasso di occupazione a un anno dal diploma è del 91% (non sono inclusi i diplomati che studiavano lavorando, che si ritengono tutti occupati), lo scorso anno era del 90%. Il grado di occupazione varia dal 95% dei diplomati del settore Costruzione all’84% per il Design, al 95% dei laureati della Tecnica, al 98% per Economia ed al 98% per il Lavoro sociale. Mediamente il 3% dei laureati SUPSI interpellati ad un anno dal diploma continua gli studi dopo l'ottenimento del bachelor (non sono considerati attivi professionalmente). La SUMSI esegue il rilievo solo a 3 anni dal diploma e ha registrato un tasso dell'85% per i suoi diplomati a 3 anni. Per la Scuola Teatro Dimitri, dei 10 diplomati, 3 continuano gli studi e il resto lavora. I dati per luogo di lavoro (Svizzera, Ticino, estero) sono riportati nell’allegato statistico del Rapporto annuale 2010 della SUPSI. Ricordiamo infine che l’attesa per l’ingresso sul mercato del lavoro si situa come lo scorso anno a circa 2 mesi.
Un altro indicatore importante per la politica formativa cantonale è la percentuale di studenti con maturità professionale che scelgono lo studio presso la SUPSI. Il 18% di detentori di una maturità professionale (MP) rilasciata nel 2010 dalle scuole professionali del Cantone Ticino si è iscritto alla SUPSI nell’autunno dello stesso anno (122 matricole in rapporto a 668 attestati di maturità professionale), in linea con il dato 2009. Gli studenti titolari di una maturità professionale (MP) costituiscono una parte importante nella popolazione studentesca della SUPSI (il 50% circa sul totale degli studenti) A titolo informativo il rimanente è composto principalmente di studenti detentori di una maturità liceale (circa il 25%) e da diplomi esteri (circa il 25%).
3.3 Attività di ricerca alla SUPSI
La ricerca di tipo applicativo della SUPSI è svolta in stretta collaborazione con imprese private e pubbliche. In questo modo la SUPSI sostiene, tramite le sue competenze specifiche, sia le imprese nell’ambito dello sviluppo di prodotti innovativi sia il settore
pubblico per l’introduzione di nuovi sistemi di gestione. Nel 2010 il volume di ricerca è ulteriormente cresciuto (vedi tabella 11) grazie in particolare all’elevata competitività dei ricercatori della SUPSI nell’ambito di progetti finanziati dalla Commissione per la tecnologia e l’innovazione (CTI) e dall’Unione europea. I mandati diretti di ricerca del settore privato e pubblico sono risultati stabili e rappresentano un’importante fetta della ricerca della SUPSI. Dei 4.3 milioni di franchi di mandati diretti, 1 milione circa di franchi sono mandati di aziende in Ticino, 283'000 franchi di aziende di altri cantoni svizzeri, 544'000 franchi di aziende estere e il resto sono mandati pubblici (Confederazione, Cantone e Comuni).
Tabella 11 - Evoluzione del volume di ricerca della SUPSI (cifre in CHF 1'000)
2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | |
FNS | 146 | 282 | 543 | 552 | 526 |
UE e altri di enti internazionali | 757 | 1'024 | 1'426 | 2'052 | 2'709 |
CTI | 1'840 | 2'028 | 1'822 | 2'165 | 2'857 |
Contributo LSUP per la ricerca | 724 | 917 | 957 | 1'100 | 1'218 |
Mandati diretti (escl. mandato IST) | 1'834 | 2'441 | 3'552 | 3'605 | 4'373 |
Totale generale | 5'301 | 6'692 | 8'300 | 9'474 | 11'683 |
Fonte: SUPSI |
Ricordiamo che la crescita del volume della ricerca comporta anche un aumento dei costi, che stanno alla base del calcolo del finanziamento cantonale della ricerca della SUPSI (il CdP prevede infatti di sussidiare il 40% dei costi totali preventivati della ricerca). La SUPSI ha la possibilità di finanziare la ricerca attraverso il surplus della formazione di base - analizzato al punto precedente - e aumentando il grado di autofinanziamento (infatti SUPSI ha superato il 60% di obiettivo di autofinanziamento sulla ricerca nel 2010).
Infine la SUPSI distingue i mandati diretti di ricerca da quelli di servizio. Questi ultimi non sono finanziati da sussidi cantonali (ovvero l’obiettivo del CdP sarebbe l’autofinanziamento al 100%) per evitare di fare concorrenza a ditte private. Nel 2010 i mandati diretti di servizio sono diminuiti rispetto all’anno precedente raggiungendo un fatturato di 3.9 Mio (- 13%).
Ricordiamo che tra questi mandati diretti di servizio è conteggiato pure il mandato di prestazione tra Dipartimento del Territorio e SUPSI - Istituto Scienze della Terra e Istituto sostenibilità applicata all'ambiente costruito per un volume di 0.85 milioni di franchi (il totale del mandato tra ricerca e servizi risulta di CHF 1.65 Mio). Questo mandato deve autofinanziarsi al 100%, indipendentemente che si tratti di attività di ricerca o di servizio.
3.4 Formazione continua alla SUPSI
Il CdP della SUPSI prevede il finanziamento del 35% dei costi preventivati della formazione continua certificata (MAS, CAS, DAS). Infatti lo Stato affida questo compito alla SUPSI proprio per migliorare le competenze legate al mercato del lavoro interno aggiornando i professionisti presenti sul territorio. Il 65% rimanente dei costi dovrebbe essere finanziato tramite le tasse d’iscrizione dei partecipanti.
La SUPSI orienta sempre più la sua strategia nella formazione continua nell’ambito di formazioni certificate e strutturate di livello universitario. Nel 2010 i corsi di formazione continua certificati sono stati 27 Certificate of Advanced Studies (CAS), 14 Diploma of Advanced Studies (DAS) e 9 Master of Advanced Studies (MAS). Complessivamente, hanno partecipato alle attività di formazione continua (certificata o non) 2’632 persone così
distribuite per dipartimento: 776 Dipartimento Ambiente Costruito e Design (DACD), 270 Dipartimento Sanità (DSAN), 1’313 Dipartimento Scienze Aziendali e Sociali (DSAS), 216 Dipartimento Tecnologie Innovative (DTI); 57 SUMSI. Per la formazione certificata i partecipanti sono stati 536 (62 DACD; 165 DSAN; 184 DSAS; 68 DTI; 57 SUMSI). Rispetto all'anno precedente (368 studenti nel 2009) l'aumento degli studenti dei corsi certificati è pari al 45%.
Il maggior volume di formazione continua della SUPSI è rappresentato dal settore dell’Economia con tre MAS:
• l’EMBA (MIG) che forma in ambito delle competenze generaliste nella gestione d’impresa e del Business Management e Business Engineering;
• il Master in Human Capital Management, che intende formare professionisti in grado di intervenire sulle organizzazioni complesse con una visione ampia delle problematiche di gestione delle risorse umane;
• il Master in Tax Law (Master in diritto tributario) con l’obiettivo di fornire a professionisti le conoscenze pratiche e teoriche del diritto e della prassi tributaria.
La tabella 12 illustra l’evoluzione dei diplomati dei MAS della SUPSI dal 2000 ad oggi. Ricordiamo che dal 2005 il Master in economia e gestione sanitaria (MEGS) è passato all’USI.
Tabella 12 - SUPSI - evoluzione del numero di diplomati MAS (escl. Affiliate)
2000 | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | |
MDT | - | - | - | - | - | - | 12 | 2 | 1 | 10 | 9 |
MEGS | - | 6 | 9 | 4 | 11 | 7 | - | - | - | - | - |
MHCM | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 12 |
EMBA (MIG) | - | - | 23 | 19 | 20 | 24 | 0 | 27 | 26 | 25 | - |
MACS | 2 | - | 6 | 6 | 4 | 16 | 5 | 4 | 5 | - | - |
TOTALE | 2 | 0 | 15 | 10 | 15 | 23 | 17 | 33 | 32 | 35 | 21 |
Fonte: SUPSI |
Infine ricordiamo che nella misura della qualità dell’insegnamento, la soddisfazione dei partecipanti viene misurata tramite questionari e che il tasso di risposta dei 1'806 formulari censiti è stata del 74% nel 2010. I risultati confermano che i corsisti sono soddisfatti dei corsi di formazione continua della SUPSI.
3.5 Dati finanziari 2010 della SUPSI e contratto di prestazione
Il Controllo cantonale delle finanze (CCF) nel suo Rapporto di revisione verifica alcuni aspetti finanziari del CdP, in particolare legati ai parametri di calcolo secondo l’art. 23. L’articolo 25 cpv. 2 e cpv. 4 segnalano il ricalcolo del montante globale in caso di eccedenze o disavanzi d’esercizio superiori al 10% dello stesso. Per il 2010 il disavanzo d’esercizio della SUPSI si attesta a 721'441.10 franchi, escluso il disavanzo del DFA di franchi 56'330.97 poiché regolato da un altro mandato di prestazione. Le affiliate STD e SUMSI hanno chiuso in pareggio visto che il Consiglio SUPSI ha deciso di coprire i rispettivi deficit (42'752 franchi per STD e 196'480 franchi per SUMSI). Il risultato non supera il 10% del montante e il ricalcolo non è quindi necessario. Ricordiamo che il CCF è unicamente organo di revisione di SUPSI e dell’Associazione Scuola Teatro Dimitri,
mentre per la Fondazione del Conservatorio della Svizzera italiana l’organo di revisione è una fiduciaria privata.
Il CCF nel suo rapporto indica per una corretta interpretazione del risultato d’esercizio 2010 che, citiamo, “la perdita è stata influenzata in misura di CHF 87'754.00 da costi e ricavi di competenza del 2009, dall’alimentazione del fondo ricerca per CHF 56'200.00 con contropartita costi di gestione, dal mancato scioglimento di un accantonamento di CHF 150'000.00 per bonus 2009 non distribuiti e sostituiti dall’accantonamento di CHF 400'000.00, costituito con l’esercizio 2010 per bonus al merito 2010”. Anche se queste operazioni fossero state registrate come indicato dal CCF, il risultato d’esercizio non avrebbe superato il 10% previsto e per questo motivo un ricalcolo del montante 2010 non è pertinente.
Vista la non conformità al regolamento del fondo ricerca dell’operazione contabile sopra citata di 56'200 franchi, il CCF propone pure che tutti i regolamenti dei fondi a capitale proprio siano completati negli aspetti procedurali relativi alla loro alimentazione. Riguardo al controllo interno riportiamo l’osservazione relativa all’esigenza di migliorare la verifica dei progetti di ricerca dal profilo procedurale e delle deleghe di competenza per la chiusura contabile dei progetti e l’utilizzo di eventuali ricavi rimanenti. Anche per quanto riguarda il controllo interno legato alla relazione tra SUPSI e la parte SUM della Fondazione del Conservatorio della Svizzera italiana il CCF ritiene opportuno che la Direzione della SUPSI citiamo “implementi un sistema di controllo su alcune posizioni critiche del rendiconto approfondendo la plausibilità delle imputazioni alla SUM”.
Il Capitale proprio della SUPSI risulta ammontare dal Rapporto di revisione 2010 a 9'844'538.85 franchi così ripartiti:
• riserva libera (2'146'168.83 di franchi): ovvero capitale proprio il cui utilizzo non è vincolato da regolamenti interni e serve a gestire l’equilibrio finanziario a breve termine nel caso di disavanzi di esercizio;
• fondo campus (3'844'776.04 di franchi): costituito nel 2007 per sostenere le spese legate al progetto del campus universitario;
• un fondo per il sostegno alla ricerca (3'846'276.73 di franchi): costituito nel 2008 per sostenere progetti di ricerca interna;
• fondo per nuovi progetti (101'250.73 franchi): costituito nel 2010 per sostenere la ricerca al DFA;
• fondo Aula magna (362'916.11 franchi): costituito nel 2010 per le spese legate alla ristrutturazione dell’aula magna del campus di Trevano;
• un fondo vincolato da terzi (320'922.48 franchi): fondi di borse di studio o vincolati all’utilizzo in ambiti specifici creati dal passaggio alla SUPSI di istituti (esempio IDSIA, ex dalle Molle);
• Risultato del 2010 (721'441.10 franchi), che è il disavanzo dell’anno 2010;
• Utile/perdite riportate DFA (56'330.97 franchi), che è il disavanzo DFA del 2010.
La tabella 13 riporta le cifre del montante globale erogato o previsto dal 2007 al 2012 nelle sue componenti.
Tabella 13 - Evoluzione del montante globale cantonale SUPSI per prestazione (cifre in franchi 1'000 incluso il montante per le affiliate)
2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | P2012 | |
Formazione base | 5'474 | 6'470 | 6'954 | 8'560 | 9'416 | 10’634 |
Formazione continua | 1'194 | 1'530 | 1'429 | 1'748 | 1'923 | 1'696 |
Ricerca | 5'656 | 6'483 | 7'162 | 8'606 | 9'467 | 9'753 |
Infrastruttura | 3'146 | 3'880 | 4'106 | 4'667 | 5'134 | 4’996 |
IST- STD - DSAN | 130 | 282 | ||||
Totale richiesto | 15'600 | 18'645 | 19'651 | 23'581 | 25'940 | 27'079 |
Differenza richiesto-concesso | 780 | 1'145 | 801 | 4'231 | 4'990 | 4'872 |
in % | 5.00% | 6.14% | 4.08% | 17.94% | 19.24% | 17.99% |
Totale assegnato | 14'820 | 17'500 | 18'850 | 19'350 | 20'950 | 22'207 |
Aumento annuo | 18.08% | 7.71% | 2.65% | 8.27% | 6.01% | |
Fonte: Settore universitario |
Dalla tabella si evince che dal 2010, la differenza tra il montante richiesto e quello disponibile nei piani finanziari del Cantone è molto superiore a quella degli anni precedenti. In altre parole, i parametri di calcolo a preventivo utilizzati dalla SUPSI per il calcolo della richiesta come da articolo 23 del CdP portano un montante che non può essere coperto dalla pianificazione cantonale. Mentre fino al 2009 i montanti richiesti corrispondevano ai montanti contenuti nel Messaggio di pianificazione 2008-11 (per esempio la richiesta del 2009 di 19.6 mio coincideva dopo la riduzione del 5% prevista nel contratto di prestazione con la cifra prevista nel messaggio di 18.5 Mio), dal 2010 riscontriamo una differenza superiore alla riduzione possibile del 5%. A fronte della richiesta di 23.6 milioni del 2010, motivata da un aumento delle prestazioni preventivate della SUPSI in particolare del numero studenti stranieri e dei costi della ricerca, il Cantone ha concesso tramite RG n. 5568 del 10.11.2009 un montante di 19.3 milioni di franchi. A questo proposito ricordiamo che il nostro Consiglio, per adeguare il montante richiesto alle proprie linee finanziarie e piani finanziari può richiamarsi alla misura di risparmio del 5% prevista dall’art. 28 del CdP e anche all’art. 3 cpv. 2 let. c della legge cantonale USI- SUPSI che prevede misure di risparmio per contenere gli oneri finanziari dello Stato.
Al montante del CdP del 2010 di 19.3 milioni di franchi si aggiunge il contributo che il Cantone versa, analogamente all’USI, per gli studenti ticinesi, ovvero di 14.8 milioni di franchi per il 2010. La differenza rispetto alla somma pianificata nel Messaggio 5978 è da ricondursi alla difficile previsione di aumento degli studenti ticinesi: La crescita inferiore rispetto al previsto è stata compensata dall’aumento degli studenti esteri.
Dalla tabella 14 si evince che lo Stato ha coperto il 43% del finanziamento totale della SUPSI (incluse le affiliate ticinesi). Da annotare che percentualmente i ricavi da terzi sono aumentati rispetto al 2009 a scapito del contributo per studenti ticinesi. Questo è dovuto al fatto che il numero di studenti ticinesi è rimasto stabile, mentre in particolare i ricavi della ricerca e servizi della SUPSI sono aumentati in modo consistente.
Tabella 14 - Fonti di finanziamento della SUPSI (cifre in Mio di franchi)
2009 | in % | 2010 | in % | |
Cantone Ticino - Contratto di prestazione | 18.9 | 25 | 20.4 | 24 |
Cantone Ticino - studenti ticinesi secondo AISUP | 15.6 | 20 | 15.3 | 19 |
Accordo intercantonale per studenti da altri cantoni | 2.0 | 3 | 2.0 | 3 |
Confederazione - LSUP | 16.0 | 21 | 16.7 | 21 |
Xxxxxx xx xxxxx (formazione, ricerca, servizi, altro) | 23.6 | 31 | 26.5 | 33 |
Totale dei ricavi d'esercizio | 76.0 | 100 | 79.9 | 100 |
Fonte: SUPSI | ||||
Per quanto riguarda la formazione di base, | come si | evince dai | dati | a pagina 35 |
dell’allegato statistico del rapporto 2010 della SUPSI, i costi sono inferiori ai ricavi. Questo significa che la formazione di base finanzia le altre prestazioni (ricerca, servizi e formazione continua). Infatti la maggior parte dei corsi di laurea bachelor ha un costo medio pro capite per studente inferiore al costo standard federale, quest’ultimo è la base per il finanziamento da parte della Confederazione, degli accordi intercantonali e del montante globale del Cantone. Il costo medio per studente è unicamente superiore, ma di poco, per i corsi di ergoterapia, tecnologia delle macchine e conservazione e restauro, a causa del limitato numero di studenti rispetto alle altre SUP svizzere.
Da annotare infine che i costi pro capite per Teatro e Musica e del settore delle Costruzioni risultano di molto inferiori al costo standard svizzero in relazione all’organizzazione delle scuole e alle retribuzioni del personale. Le cifre dei costi medi per studente per ogni singolo corso di laurea è riportato nel documento “Valutazione degli obiettivi dei Contratti di prestazione SUPSI 2010”.
Al capitolo "ricerca", il consuntivo 2010 della SUPSI attesta un totale di costi pari a 21.9 milioni di franchi. Ricordiamo che il mandato di prestazione prevede che il sussidio versato dal Cantone corrisponda al 40% dei costi totali preventivati della ricerca. Per il 2010 la SUPSI aveva domandato a preventivo il 40% di 21.5 milioni di costi. Come risulta dalla tabella 15, in corrispondenza dei costi totali della ricerca di 21.9 milioni anche i ricavi complessivi della ricerca, e in particolare i ricavi propri, sono aumentati di CHF 2.2 milioni (+13%) rispetto al 2009 risultando di 20.5 milioni di franchi ciò che coincide con un grado di autofinanziamento del 64% superando l’obiettivo del 60% del CdP.
Tabella 15 - Fonti di finanziamento della ricerca SUPSI (cifre in Mio di franchi)
2009 | in % | 2010 | in % | |
Ricavi propri (da CTI, UE ,FNS, Mandati) | 10.2 | 56 | 12.7 | 62 |
Cantone Ticino - CdP ricerca incl. risparmio | 6.8 | 38 | 6.4 | 31 |
Confederazione - LSUP | 1.2 | 6 | 1.3 | 7 |
Totale ricavi ricerca | 18.2 | 100 | 20.5 | 100 |
Fonte: SUPSI |
Annotiamo che, mentre l'USI riceve dalla Confederazione (attraverso la LAU) una quota di contributi per la ricerca pari al 45% dei ricavi totali, la SUPSI attraverso la LSUP riceve dalla Confederazione il 7%. L’attuale CdP bilancia questo rapporto finanziando in maggior misura la ricerca SUPSI.
Anche i servizi della SUPSI sono cresciuti raggiungendo un fatturato di CHF 3.9 milioni (+13%). In questi volumi sono compresi circa 0.85 milioni di franchi di mandati ricorrenti dei Dipartimenti dell’amministrazione cantonale. L’autofinanziamento del 78% dei servizi
della SUPSI (obiettivo fissato a 100% poiché i servizi non sono finanziati dal CdP), è dovuto in particolare alle perdite registrate nell’avvio del Laboratorio di test per moduli fotovoltaici. Occorre ricordare che l’obiettivo di autofinanziamento è dettato dal fatto che finanziariamente la SUPSI non dovrebbe rappresentare una concorrenza per le imprese private, quindi i ricavi sui mandati di servizio devono coprire tutti i costi, ovvero la SUPSI deve fatturare quanto spende effettivamente ed evitare un finanziamento incrociato di questa attività con fondi pubblici (il deficit sui servizi non deve essere coperto con il margine sulla formazione di base).
3.6 Verifica degli obiettivi 2010 del contratto di prestazione della SUPSI
Dal documento “SUPSI - Rapporto sulla valutazione degli obiettivi per l’anno 2010”, redatto dal Settore universitario all’attenzione del CdS, estrapoliamo i dati riassuntivi della tabella dell’allegato 2. Si precisa comunque che la SUPSI ottempera globalmente al Contratto di prestazione raggiungendo praticamente tutti gli indicatori o obiettivi.
IV. DIPARTIMENTO FORMAZONE E APPRENDIMENTO DELLA SUPSI
4.1 Aspetti generali del 2010
Il Dipartimento formazione e apprendimento (DFA) è il quinto Dipartimento della SUPSI, di cui fa parte dal settembre 2009 (amministrativamente dal 1. gennaio 2010). Esso riprende le attività dell'Alta Scuola Pedagogica (ASP) e si occupa essenzialmente della formazione professionale iniziale e continua degli insegnanti di ogni ordine di scuola, dall'insegnamento prescolare al secondario II (ad eccezione della formazione professionale), e della ricerca in educazione.
L'integrazione dell’ASP nella SUPSI è stata decisa dal Gran Consiglio del Cantone Ticino nel marzo del 2009, e l’anno accademico 2009−2010 è stato un periodo di transizione. Dal
1. gennaio 2010 è entrato in vigore il Mandato di prestazione, approvato dal Consiglio di Stato con RG no 3603 del 13 luglio 2010, valido per due anni (con scadenza al 31 dicembre 2011), che regola le prestazioni e il finanziamento del DFA. Il 2010 è stato il primo anno in cui lo Stato ha versato alla SUPSI un montante forfettario per finanziare le attività del DFA: il montante 2010 ammontava a 11.6 milioni di franchi (RG 3602 del 13 luglio).
Come si evince dal Messaggio 6119 del 24 settembre 2008 la decisione di passare alla SUPSI è stata motivata principalmente dalla necessità di completare la terziarizzazione della formazione degli insegnanti secondo le norme nazionali in materia prescritte dalla Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) e di sviluppare il settore della ricerca educativa.
La separazione amministrativa e giuridica fra ente formatore e datore di lavoro venutasi a creare con il trasferimento dell'ASP alla SUPSI richiede nuovi strumenti di coordinamento dell'attività. Per garantire questo coordinamento è previsto dalla Legge USI-SUPSI, all'articolo 13 capoverso 3, di concludere una Convenzione fra il datore di lavoro (DECS) e l'ente formatore (SUPSI). Questa Convenzione è destinata a regolare le modalità di cooperazione nei seguenti ambiti: le pratiche professionali e la parte applicativa della formazione, l’accesso a dati per la ricerca, lo sviluppo della formazione continua e aggiornamento per i docenti delle scuole ed il coordinamento fra domanda e offerta per le abilitazioni all’insegnamento in materie specifiche. Il DECS ci informa che tale Convenzione, prevista dalla Risoluzione 3495 dell'8 luglio 2009, è in fase di elaborazione definitiva, fondata anche sull’esperienza maturata nel corso del 2010.
Per sostenere il settore della ricerca, il DFA ha anche accolto una parte dei ricercatori dell’ex Ufficio studi e ricerche (USR) del DECS. Attorno a questo gruppo di ricercatori si è formato il primo centro di competenza denominato “Centro innovazione e ricerca sui sistemi educativi” (CIRSE). Il CIRSE è specializzato nelle ricerche sui sistemi educativi ed è incaricato dell’esecuzione delle prime ricerche concordate nell’ambito del “Mandato di prestazione nel settore della ricerca educativa” per il periodo 0.0.0000 - 00.00.0000 mandato quadriennale (2010-2013) di ricerca educativa (di 800'000 franchi annui) stipulato tra il DECS e la SUPSI al momento del passaggio dell’ASP alla SUPSI.
Dovendo adempiere la funzione di "alta scuola pedagogica" (Pädagogische Hochschule), gli organi e i quadri di riferimento del DFA differiscono necessariamente da quelli della SUPSI e degli altri Dipartimenti. In effetti, il DFA fa riferimento principalmente alla CDPE per gli ordinamenti e le disposizioni che reggono la formazione degli insegnanti, per il riconoscimento intercantonale dei propri titoli e per l'implementazione del processo di Bologna. Inoltre, contrariamente agli altri settori della formazione SUPSI, il finanziamento delle formazioni offerte dal DFA dipende unicamente dalle sovvenzioni cantonali.
Per quanto concerne le modifiche organizzative rispetto al passato, oltre alla creazione di centri di competenza il DFA si è dotato inizialmente di una nuova struttura: è stato nominato un singolo responsabile per l'area Formazione ed un responsabile per l'area Ricerca. Nella precedente struttura ASP l'area Formazione era suddivisa in tre settori, ciascuno con un responsabile specifico: formazione di base (SE/SI), formazione pedagogica (equivalente al master SM/SMS) e formazione continua. I responsabili avevano funzione di vice direttore e curavano sia i contenuti della formazione che i rapporti con le scuole del territorio (per l'organizzazione delle pratiche professionali o per il reclutamento di interessati alla formazione continua).
Da notare che l'assetto dell'area della Formazione del DFA è stato rafforzato nel 2011 con due responsabili a tempo parziale (Formazione di base e Formazione master secondario
II) per assicurare una migliore comunicazione con ogni ordine di scuola del Cantone. Nell’ex-ASP, la responsabilità per il settore della Ricerca ricadeva interamente sul Direttore, che era affiancato in questo compito da una commissione ricerca, composta prevalentemente di membri esterni. Nella struttura attuale del DFA il settore è condotto da un responsabile specifico e non è prevista per il momento una commissione di esperti.
Nella precedente struttura dell’ASP c'erano inoltre due ulteriori organi di accompagnamento: il Consiglio direttivo (6-8 persone, che riuniva rappresentanti dell'amministrazione cantonale, dell'USI, della SUPSI e dello IUFFP) ed una Commissione Cantonale per la formazione dei docenti (un gremio di oltre trenta persone, con rappresentanze di varia estrazione). Nella struttura attuale l'organo di accompagnamento è uno solo, la Commissione Consultiva del DFA (12 persone), che include rappresentanti di altre ASP, delle scuole del territorio e dell'Amministrazione cantonale.
Per trasparenza, riteniamo opportuno illustrare, alla luce di interrogazioni parlamentari e prese di posizione dell’opinione pubblica, la situazione legata al passaggio del personale dallo Stato (ex-ASP) alla SUPSI (DFA). La tabella 16 ricostruisce in particolare i dati legati al numero di personale con contratto di lavoro cantonale ed il loro grado di occupazione (GDO) prima del passaggio alla SUPSI e dopo il passaggio previsto alla fine dell’anno universitario 2009/10 (ovvero il 1. settembre 2010).
Tabella 16 - Passaggio del personale ASP al DFA
categoria del personale | collaboratori ASP al 31.10.2009 | GDO ASP | pre - pensionati | rimasti con contratto cantonale | disdetta contatto | passati con contratto SUPSI | GDO SUPSI | nuovi contratti SUPSI dal 01.09 al 31.12.2010 | contratti DFA al 31.12.2010 | GDO 31.12.2010 | accettazione del nuovo contratto SUPSI in % |
Xxxxxxx e dirigenti | 77 | 44.4 | 5 | 10 | 14 | 48 | 35 | 9 | 57 | 43.5 | 62% |
Amministrativi | 12 | 9.2 | 1 | 11 | 8.2 | 3 | 14 | 10.6 | 92% | ||
CIRSE - ex URS | 10 | 7.8 | 1 | 9 | 6.8 | 9 | 6.7 | 90% | |||
Totale | 99 | 61.4 | 6 | 10 | 15 | 68 | 50 | 12 | 80 | 60.8 | 69% |
Fonte: SUPSI, 2011
Dalla tabella 16 risulta che il 69% del personale con contratti statali al 31 dicembre 2009 è passato al DFA con contratti SUPSI al 1. settembre 2010. Del 30% che non aveva sottoscritto un contratto SUPSI (31 persone di cui 29 docenti) sei sono stati pre-pensionati, dieci sono rimasti con contratto cantonale e sono stati prestati al DFA dal Cantone per le ore richieste come da accordi annuali.
Dei 15 collaboratori ex-ASP rimanenti che non hanno firmato un contratto con la SUPSI, nove hanno rinunciato nonostante fosse stata loro offerta la possibilità d’impiego al DFA, mentre sei collaboratori avevano un contratto di tipo determinato (incarico) che non sarebbe comunque più stato rinnovato a causa del termine dell’attività precedentemente pianificata. La tabella 16 illustra inoltre la situazione al 31 dicembre 2010 dei contratti al DFA includendo le modifiche di grado di occupazione (GDO) dei docenti rimasti e i nuovi assunti a partire dal 1. settembre 2010. Dei nove neo assunti due erano di fatto già collaboratori SUPSI attivi in altri Dipartimenti ed uno era un ex-collaboratore XXX.
Dal profilo della formazione di base il mandato di prestazione all’art. 9 let. a prevede per il bachelor un numero minimo di iscritti di 160 e massimo di 200 studenti (unità a tempo pieno ovvero corrispondenti a 60 ECTS annui). Per l’anno 2010 il numero di studenti iscritti al bachelor è risultato di 166 di cui 3 stranieri e 2 confederati. Anche l’obiettivo per gli iscritti ai master è stato raggiunto, infatti l’art. 9 let. b del Mandato prevede un limite minimo di 140 studenti e uno massimo di 170. Nel 2010 gli iscritti risultano 151 di cui 18 stranieri e 5 confederati. La tabella 17 riporta l’evoluzione con crescita di studenti dal 2008.
Tabella 17 - Evoluzione 2008-10 degli studenti del ASP/DFA
Totale | Ticino | in % | altri cantoni | in % | estero | in% | |
2008 | 247 | 247 | 100% | 0 | 0% | 0 | 0% |
2009 | 263 | 263 | 100% | 0 | 0% | 0 | 0% |
2010 | 317 | 290 | 91% | 6 | 2% | 21 | 7% |
Fonte: SUPSI
L’evoluzione in crescita è dovuta all’attivazione dei master e al crescente fabbisogno di docenti nel territorio: il rapporto di collaborazione tra DFA e Divisione della Scuola del DECS è la premessa per fare coincidere l’accoglienza di studenti nei percorsi di master (SM, SMS e combinato) con le necessità formative della Scuola nelle materie considerate per le abilitazioni.
Sul numero di diplomati 2010, possiamo dire che il DFA ha assicurato la formazione di personale docente necessario al prevedibile ricambio nelle scuole comunali. Per quanto riguarda la formazione per le scuole medie e le medie superiori, la Divisione della scuola del DECS conferma che per il 2010 sono state formate le persone necessarie a coprire il fabbisogno di docenza. Per alcune discipline sarebbe stato auspicabile un maggior numero di persone formate.
Per il settore della formazione continua il volume di ore-lezione nel 2009-10 è di 3’313, con un leggero aumento rispetto all’anno accademico 2008-09 (3’063). È pure aumentato il numero di corsi offerti e di partecipanti. La Divisione della scuola del DECS ci comunica che la formazione continua e l’aggiornamento effettuati dal DFA sono stati percepiti come di qualità e conformi alle necessità delle scuole del territorio. Rimane per contro complicata la gestione finanziaria della formazione continua, in parte compresa nel mandato di prestazione. La Convenzione tra DECS e SUPSI citata in precedenza dovrebbe pure risolvere questo problema gestionale.
Nel campo della ricerca è previsto a medio termine un rafforzamento superando i limiti attuali definiti dal mandato CIRSE e della ricerca interna, attirando progetti di enti di finanziamento competitivo nazionali e internazionali come prevedono gli obiettivi del mandato di prestazione tra il Cantone e SUPSI/DFA. Nel 2010, la lista parziale dei progetti di ricerca correlati a fondi terzi fornita dalla SUPSI riporta quattro progetti che certamente ottemperano ai requisiti qualitativi e di contenuto richiesti dagli enti finanziatori, ma non sono da considerarsi “competitivi” ai sensi del Mandato di prestazione e sono iniziati nel periodo precedente il 2010. I dati indicano quindi che per il 2010 l’obiettivo quantitativo per la ricerca non è stato raggiunto.
Se valutiamo l’obiettivo dichiarato di raggiungere progressivamente il 20% della massa salariale del personale accademico attivo nella ricerca,rileviamo sulla base dei dati forniti una dichiarazione di 1.35 milioni di franchi di costi totali del personale di ricerca su un totale di 8.8 milioni di costi di personale accademico, ovvero il 15%. Se prendiamo però i costi diretti del personale di ricerca (1.2 Mio) rispetto ai costi diretti del personale accademico (3.3 milioni) la percentuale risulta del 36%.
4.2 Aspetti finanziari
Il Controllo cantonale delle finanze (CCF) nel suo Rapporto di revisione verifica alcuni aspetti finanziari del mandato di prestazione, in particolare il risultato d’esercizio del DFA e l’attribuzione alla rispettiva voce di bilancio secondo l’art. 20. Per il 2010 la perdita d’esercizio del DFA si attesta a franchi 56'330.97 ed è stata correttamente riportata a bilancio SUPSI sotto la voce “Utili/perdite riportate DFA”. Il conto economico del DFA riporta un totale dei ricavi d’esercizio 2010 di 13'379'607.64 franchi di cui 11'600'000 di contributo forfettario cantonale. A fronte di tali entrate ci sono delle uscite nel 2010 per 13'435'938.61 franchi di cui 9'252'887.63 di costi del personale pari all’69% dei costi totali. Il CCF nel suo rapporto indica pure che il conguaglio di 231'236.65 franchi versato in eccesso dal Cantone sul 2010 sarà dedotto dal montante 2011. Si tratta di calcoli di routine tra Stato e SUPSI per il conguaglio di fine anno riguardante affitti calcolatori e prestiti di personale.
La tabella 18 illustra l’evoluzione dei ricavi e dei costi dal 2008 al 2010. La gestione cantonale dell’ASP fino al 2009 applicava la copertura del deficit, mentre dal 2010 la gestione SUPSI applica il Mandato di prestazione, che prevede un finanziamento forfettario fissato a preventivo con l’accordo delle parti. Occorre osservare che è difficile comparare il 2009 e il 2010 per la ripartizione dei costi nelle voci personale e d’esercizio, a
causa della modifica del metodo di registrazione contabile e dei conti con il passaggio alla SUPSI.
Tabella 18 - Evoluzione 2008-2010 del conto economico DFA/ASP (in franchi 1’000)
Voce | 2008 | 2009 | 2010 | |
Contributo montante forfettario | cantonale | 0 | 0 | 11'600 |
Xxxxxx da terzi | 432 | 649 | 1'780 | |
Totale ricavi | 432 | 649 | 13'380 | |
Costi del personale | 8'139 | 9'094 | 9'253 | |
Altri costi d'esercizio | 2'500 | 2'685 | 4'183 | |
Totale costi | 10'639 | 11'779 | 13'436 | |
Risultato d'esercizio | -10'207 | -11'130 | -56 | |
Copertura di deficit cantonale | 10’223 | 11’130 |
Fonte: elaborazione del Settore universitario
L’aumento dei costi negli anni 2008-10 è in particolare causato dall’introduzione del nuovo modello formativo della CDPE con i master a tempo pieno che abilitano all'insegnamento nel settore secondario I e II e dalla conseguente necessità di un rafforzamento significativo del gruppo di docenti di pratica professionale, la cui attività viene indennizzata dal DFA. Inoltre all’aumento di costi hanno contribuito la crescita del numero di studenti (vedi tabella precedente) e i costi d’integrazione dell’istituto nella SUPSI. Ricordiamo che nel risultato d’esercizio 2010 di franchi 56'330.97 è compresa la somma di franchi 80'000 di costi generali amministrativi della SUPSI, come prevede l’articolo 17 del Mandato.
4.3 Verifica degli obiettivi 2010 del Mandato di prestazione del DFA
Dal documento “DFA - Rapporto sulla valutazione degli obiettivi per l’anno 2010”, redatto dal Settore universitario all’attenzione del CdS, estrapoliamo i dati riassuntivi della tabella dell’allegato 3. Si precisa comunque che il DFA ottempera globalmente al Mandato di prestazione raggiungendo i principali indicatori o obiettivi. Ricordiamo che è il primo anno che il Mandato viene applicato e che alcuni obiettivi devono essere considerati per il medio termine.
V. CAMPUS DI VIGANELLO E CAMPUS SUPSI
Dopo lunga valutazione e varie ipotesi di soluzione, nel 2009 i Consigli di SUPSI e di USI hanno approvato una nuova strategia logistica che prevede la costruzione di nuovi edifici a Lugano-Viganello (USI + SUPSI) a Lugano-Stazione per la SUPSI (direzione, DSAS, DSAN) e a Mendrisio-Stazione per SUPSI-DACD.
Le due scuole universitarie hanno già presentato nell'incontro del 10 marzo 2010 con il Consiglio di Stato il progetto che prevede investimenti complessivi per tutti gli edifici previsti di oltre 200 Mio di franchi (terreni esclusi). Il finanziamento federale dovrebbe coprire circa il 30% di tali costi. Da notare che l’USI prevede pure di sviluppare ulteriormente il campus di Mendrisio e il progetto è già a uno stadio avanzato. I dettagli del finanziamento ed eventuali richieste per questo progetto sono in fase di preparazione.
Per il progetto di Campus 2 USI-SUPSI di Viganello sono previsti investimenti per 99 Mio di franchi (54 Mio per la SUPSI e 45 Mio per USI) per la realizzazione delle superfici per
un totale di circa 30'000 m2. Per quanto riguarda l’utilizzo dei terreni cantonali, oltre al previsto (dal messaggio governativo) utilizzo del terreno ex-Campari (5’965 m2), il Consiglio di Stato ha firmato una Convenzione includendo una superficie supplementare di 2’440 m2 (parcella 39 di 13'778 m2) oggi riservata alla logistica del DECS. In particolare la SUPSI potrà contare su una superficie utile lorda addizionale di 3'000 m2.
Per l’USI sono invece riservati 11'854 m2 di terreno di proprietà della Fondazione per le facoltà di Lugano dell’USI. Per permettere lo svolgimento del concorso internazionale di progetto che è stato pubblicato a inizio autunno 2010 è stata firmata a luglio 2010 una convenzione (vedi RG 3605 del 13 luglio 2010) tra Cantone, USI, SUPSI, Fondazione delle Facoltà di Lugano e Comune di Lugano sull’utilizzo dei suddetti terreni. Questo Consiglio ha inoltre informato, con lettera datata 14 luglio 2010, il Presidente del Gran Consiglio e il Presidente della Commissione della gestione e delle finanze sui contenuti di tale Convenzione di collaborazione.
Ricordiamo che l’USI e la SUPSI non hanno ancora inoltrato richiesta di finanziamento, poiché la fase di concorso è sostenuta dalle stesse istituzioni grazie alle loro riserve. Nel mese di luglio 2011 è stato designato dalla giuria come vincitore il progetto “Essentia”. Dopo lo sviluppo del progetto e gli approfondimenti dei costi preventivati da parte dell’USI e della SUPSI, il DECS elaborerà un Messaggio per il finanziamento del credito di costruzione del campus di Viganello.
Inoltre durante il 2010 la SUPSI ha proseguito gli studi di fattibilità per gli altri due campus:
• Campus Stazione Lugano - Massagno: dove confluirà la Direzione, il Dipartimento Scienze Aziendali e Sociali - DSAS e il Dipartimento Sanità - DSAN.
• Campus Stazione Mendrisio: Dipartimento Ambiente Costruzioni e Design - DACD a formare un Campus coordinato con l’Accademia di architettura dell’USI.
Per il momento non sono stati previsti spostamenti logistici da includere nel Campus per le affiliate CSI e STD e nemmeno per il DFA che rimarrà a Locarno. I dettagli dei progetti e del finanziamento degli stessi saranno sottoposti al Parlamento con un messaggio ad hoc. Ricordiamo comunque che per il 2010, tramite il Contratto di prestazione, il Cantone ha finanziato l’infrastruttura della SUPSI per un montante di 4.6 milioni di franchi (vedi tabella 12).
VI. CONCLUSIONE
In conclusione per l’anno 2010 sia l’USI sia la SUPSI ottemperano globalmente al rispettivo Contratto di prestazione raggiungendo praticamente tutti gli indicatori o obiettivi previsti. Anche per quanto riguarda il Mandato di prestazione del DFA si può dire che gli obiettivi e l’utilizzo del montante forfettario sono stati conformi al mandato. Gli allegati 1, 2 e 3 al Messaggio illustrano in forma tabellare e riassuntiva il raggiungimento o meno degli indicatori, i dati sono stati estrapolati dai documenti “Rapporto sulla valutazione degli obiettivi per l’anno 2010” redatti dal Settore universitario del DECS all’attenzione di questo Consiglio.
La proposta di Decreto Legislativo in allegato si limita all’approvazione dell’utilizzo del Montante globale 2010 in relazione al Contratto di prestazione sia per l’USI che per la SUPSI e del Mandato di prestazione del DFA. Formalmente i montanti globali e forfettari 2012 verranno approvati dal Gran Consiglio nell’ambito del Preventivo 2012 dello Stato.
Vogliate gradire, signor Xxxxxxxxxx, signore e signori deputati, l'espressione della nostra massima stima.
Per il Consiglio di Stato: La Presidente, X. Xxxxx
Il Cancelliere, X. Xxxxxxxx
Disegno di
DECRETO LEGISLATIVO
concernente il resoconto dei Contratti di prestazione 2010 tra il Cantone Ticino e l’Università della Svizzera italiana (USI) e la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), nonché del Mandato di prestazione concernente il Dipartimento formazione e apprendimento (DFA) della SUPSI
Il Gran Consiglio
della Repubblica e Cantone Ticino
visto il messaggio 4 ottobre 2011 n. 6544 del Consiglio di Stato,
d e c r e t a :
Articolo 1
L’utilizzo del montante globale dell'USI di 15'400’000 franchi per l’anno 2010 è coerente con gli obiettivi concordati nel Contratto di prestazione tra l’USI e il Cantone Ticino. Il risultato negativo d’esercizio del 2010 di 111'948.65 franchi è riportato dall’USI a capitale proprio.
Articolo 2
L’utilizzo del montante globale della SUPSI di 19'350'000 franchi per l’anno 2010 è coerente con gli obiettivi concordati nel Contratto di prestazione tra la SUPSI e il Cantone Ticino. Il risultato d’esercizio negativo del 2010 di 721'441.10 franchi è riportato dalla SUPSI a capitale proprio.
Articolo 3
L’utilizzo del montante forfettario del DFA di 11'600'000 franchi per l’anno 2010 è coerente con gli obiettivi concordati nel Mandato di prestazione tra la SUPSI/DFA e il Cantone Ticino. Il risultato d’esercizio negativo del 2010 di 56'330.97 franchi è riportato dalla SUPSI a capitale proprio con voce separata.
Articolo 4
Il presente decreto legislativo è pubblicato nel Bollettino delle leggi e degli atti esecutivi ed entra immediatamente in vigore.
ALLEGATO 1 - Riassunto dello stato di raggiungimento degli obiettivi dell’USI contemplati dal Contratto di prestazione per l’anno 2010
Tipo obiettivo | Descrizione | Risultato | Osservazioni |
D'impatto | Inserimento nella politica universitaria svizzera offrendo formazioni in grado di attirare studenti da altri cantoni e dall'estero. | Raggiunto | |
Ottenimento di mandati di ricerca da parte di enti svizzeri e stranieri. | Raggiunto | ||
Promozione culturale nella società ticinese. | Raggiunto | ||
Ruolo di ponte con l'attività universitaria italiana, in particolare della Lombardia. | Raggiunto | ||
Qualitativi | Tasso elevato di soddisfazione degli studenti, misurato mediante apposite indagini. | Raggiunto | |
Tasso elevato di occupazione dei neodiplomati un anno dopo il conseguimento del diploma. | Raggiunto | ||
Presenza di un numero adeguato di professori stabili. | Raggiunto | ||
Tasso elevato di progetti presentati e valutati da enti preposti alla ricerca. | Raggiunto | ||
Capacità di attirare fonti di finanziamento pubbliche e private, compatibilmente con la libertà accademica. | Raggiunto | ||
Introduzione della contabilità analitica, secondo il modello concordato con le altre università svizzere. | Raggiunto | ||
Di efficienza | Percentuale dei costi amministrativi non superiore alla media svizzera. | Raggiunto | |
Un costo medio per studente (insegnamento) non superiore alla media svizzera paragonabile. | Non raggiunto | Solo per Informatica | |
L'autofinanziamento dei costi dei programmi professionalizzanti. | Raggiunto | ||
Tasso di autofinanziamento del 60% per la ricerca. | Non misurabile | Costi diretti coperti da ricavi | |
Tasso di autofinanziamento del 50% dei servizi culturali. | Raggiunto | Per definizione | |
Per progetti innovativi: finanziamenti da fonti esterne pari al 50%. | Raggiunto | Per definizione | |
Quantitativi | Almeno 1'800 studenti in media | Raggiunto | |
Almeno il 15% di studenti da altri cantoni per bachelor e 20% per master | Non raggiunto | Vedi cap. 2.2 | |
Minimo 20% e massimo 50% di studenti dall'estero. | Non raggiunto | Vedi cap. 2.2 | |
Almeno il 25% di studenti donne | Raggiunto | ||
Biblioteche aperte al pubblico | Raggiunto | ||
Manifestazioni culturali in numero e qualità adeguate | Raggiunto | ||
Un volume significativo di nuovi progetti di ricerca approvati da istanze scientifiche corrispondente ad almeno il 15% dei ricavi da insegnamento | Raggiunto | ||
Partecipazione con successo ai progetti competitivi della Confederazione. | Raggiunto |
ALLEGATO 2 - Riassunto dello stato di raggiungimento degli obiettivi della SUPSI contemplati dal Contratto di prestazione per il 2010
Tipo obiettivo | Descrizione | Risultato | Osservazioni |
Di impatto | Sbocco effettivo di studio nel Cantone Ticino per titolari della maturità professionale. | Raggiunto | |
Messa a disposizione di sufficiente personale diplomato. | Raggiunto | ||
Attualizzazione costante e crescita delle competenze del personale operante. | Raggiunto | ||
Mantenimento, consolidamento e crescita di competenze innovative nelle aziende ticinesi. | Raggiunto | ||
Introduzione e attualizzazione di strumenti di gestione moderna di compiti dello Stato. | Raggiunto | ||
Qualitativi | Tasso elevato di soddisfazione degli studenti in formazione di base misurato mediante indagini. | Raggiunto | |
Tasso elevato d'occupazione dopo 1 anno dal conseguimento del diploma bachelor. | Raggiunto | ||
Tempo medio ridotto per l'accesso al primo impiego nel proprio campo di formazione. | Raggiunto | ||
Tasso elevato di soddisfazione dei corsisti della formazione continua mediante questionario. | Raggiunto | ||
Orientamento verso le formazioni di più lunga durata. | Raggiunto | ||
Tasso elevato di progetti presentati e valutati da enti non cantonali. | Raggiunto | ||
Di efficienza | Tasso di autofinanziamento del 35%. | Raggiunto | |
Un costo medio per studente (insegnamento) non superiore alla media svizzera paragonabile. | Raggiunto | ||
Tasso di autofinanziamento del 65% per corsi MAS e DAS e del 100% per corsi brevi. | Non raggiunto | 63% MAS-DAS e del 75% brevi | |
Tasso di autofinanziamento del 60% per la ricerca. | Raggiunto | ||
Quota di costi della ricerca e dei servizi<50%. | Raggiunto | ||
Tasso di autofinanziamento del 100% dei servizi. | Non raggiunto | AF del 78% | |
Quota dei costi amministrativi in % non superiore alla media svizzera. | Raggiunto | ||
Quantitativi | Almeno 900 studenti. | Raggiunto | |
Almeno il 5% di studenti da altri cantoni. | Non raggiunto | 4.7% | |
Almeno il 25% di studenti donne. | Raggiunto | ||
Almeno 120 diplomati. | Raggiunto | ||
Almeno 10 diplomati per ciclo di studio. | Raggiunto | ||
Almeno 20% di diplomati donne. | Raggiunto | ||
Almeno 80’000 ore partecipante annue per la formazione continua. | Raggiunto | ||
Almeno 60 corsi offerti di formazione continua. | Raggiunto | ||
Almeno 3 MAS offerti. | Raggiunto | ||
Volume significativo di nuovi progetti. | Raggiunto | ||
Numero congruo di docenti-ricercatori. | Raggiunto | ||
Volume congruo di mandati pubblici e per PMI. | Raggiunto | ||
Quota ricerca > 25% ricavi totali. | Raggiunto |
ALLEGATO 3 - Riassunto dello stato di raggiungimento degli obiettivi del DFA contemplati dal mandato di prestazione per il 2010
Tipo obiettivo | Descrizione | Risultato | Osservazioni |
D’impatto | Personale docente sufficiente ad assicurare il ricambio prevedibile nelle scuole comunali | Raggiunto | |
Personale docente sufficiente ad assicurare il ricambio prevedibile nelle scuole medie e medio superiori nelle materie principali | Raggiunto | ||
Personale docente sufficiente ad assicurare il ricambio prevedibile nelle scuole medie e medio superiori nelle materie senza massa critica grazie a collaborazioni con altre ASP | Raggiunto | ||
Per la formazione continua: adattamento delle competenze e aggiornamento dei docenti | Raggiunto | ||
Per la ricerca: raggiungimento degli standard universitari | In fase di sviluppo | ||
Per la ricerca: analisi del sistema educativo ticinese | Raggiunto | ||
Per la ricerca: sperimentazione di nuove metodologie educative | Raggiunto | ||
Per la ricerca: introduzione di moderni metodi di gestione del sistema scolastico | Raggiunto | ||
Quantitativi | Minimo di 160 massimo di 200 studenti bachelor | Raggiunto | |
Minimo di 140 massimo di 170 studenti master | Raggiunto | ||
Volume minimo di ore o crediti rispetto al 2008 | Raggiunto | ||
Almeno due progetti annui finanziati da agenzie nazionali o internazionali | Non raggiunto | ||
20% della massa salariale del personale accademico riservata per attività di ricerca | Raggiunto | 36% costi diretti |