Contract
Il contratto di mediazione
Il percorso di Mediazione Familiare si delinea attraverso i seguenti passaggi chiave, il cui sviluppo varia in base alle diverse esigenze espresse dalla coppia in separazione:
1. la pre-mediazione
2. il contratto di mediazione
3. la negoziazione ragionata
4. la redazione degli accordi
La fase della pre-mediazione è finalizzata a creare le condizioni emotive migliori affinché i partner siano disponibili a negoziare; è utile un bilancio personale, coniugale e genitoriale degli anni vissuti insieme, in cui entrambi i partner riconoscano ed elaborino le motivazioni che hanno condotto alla separazione. In questa delicata fase, il Mediatore ha come obiettivo principale quello di superare le rigidità presenti tra i coniugi. Grazie al clima positivo e idoneo alla collaborazione ed al rapporto empatico instaurato con la coppia, il mediatore potrà accompagnare e sostenere ciascun genitore nella ridefinizione della propria identità personale e nella negoziazione delle questioni relative alla separazione, affinché essa avvenga nel modo più sereno possibile
La sottoscrizione del contratto di Mediazione rappresenta un momento di riflessione e di impegno che i genitori assumono, reciprocamente e innanzi al mediatore, ad intraprendere un percorso, rispettandone le regole e condividendone gli obiettivi. Gli argomenti affrontati possono essere i più vari: dalla modalità di comunicare la separazione ai figli ai criteri di quantificazione dell'assegno di mantenimento a loro favore o a favore del partner; dalla gestione dei rapporti con le rispettive famiglie di origine all'assegnazione della casa coniugale; dalla presentazione dell'altro/a ai figli al calendario di visita nel periodo estivo o in occasione delle festività
La negoziazione ragionata è la fase più lunga e costruttiva di tutto il percorso: facilita l'esplorazione dei bisogni reali delle parti in conflitto al di là delle rigide posizioni assunte, creando una relazione soddisfacente che permette alla coppia genitoriale di trovare soluzioni condivise e di gestire in autonomia probabili negoziazioni future. Ponendosi in una posizione neutrale, il mediatore non si permette di giudicare l’adeguatezza delle proposte dei genitori e non fornisce la risposta ai problemi. Alla luce delle informazioni raccolte, stimola la coppia ad elaborare innovative e personali soluzioni possibili atte a raggiungere l'obiettivo identificato nel rispetto dei bisogni emersi. L’obiettivo della mediazione è fornire ai partner la consapevolezza che possono soddisfare i bisogni sottostati alle loro richieste, senza dovere subire decisioni in cui si identificano un vinto e un vincitore
Al termine degli incontri, negoziati tutti i punti in conflitto, il mediatore stende gli accordi raggiunti in un progetto di intesa che consegna ad entrambi i partner, ognuno dei quali è libero di formalizzarlo ai fini di una procedura legale di separazione personale congiunta
La prima consulenza è gratuita. Quando l’attività viene svolta a favore di un ente pubblico il mediatore ha diritto al compenso senza che per il conferimento dell’incarico sia necessaria la forma scritta. L'articolo 3 della legge numero 38/1989 stabilisce che hanno diritto alla provvigione soltanto coloro che sono iscritti nei ruoli, mentre il D.Lgs. n.°65/1999, in attuazione della Direttiva Europea, stabilisce che "per tutti gli affari conclusi durante il contratto l'agente ha diritto alla provvigione quando l'operazione è stata conclusa per effetto del suo intervento" (nuovo art.17481 c.c.)