APPALTO PER IL SERVIZIO ENERGIA E DI MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI NEGLI STABILI AD USO DELLA REGIONE PIEMONTE
APPALTO PER IL SERVIZIO ENERGIA E DI MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI NEGLI STABILI AD USO DELLA REGIONE PIEMONTE
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
Il DIRETTORE REGIONALE RISORSE FINANZIARIE E PATRIMONIO
Xxxx. Xxxxxxxx XXXXX
1. DEFINIZIONI 8
1.1 Riferimenti normativi 11
2. OGGETTO DELL’APPALTO E OBIETTIVI 13
2.1. Attività a canone 15
2.2. Attività extra-canone 16
3. DURATA DELL’APPALTO 21
4. AMMONTARE DELL’APPALTO 22
5. VARIABILITÁ DELL’APPALTO 24
5.1. Superfici e volumi – Aree di pertinenza dell’appalto 28
6. ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI 32
6.1. Struttura Organizzativa 32
6.2. Personale dedicato all’erogazione dei servizi 33
7. PROCESSO OPERATIVO 34
7.1. Processo operativo per interventi a canone 34
7.2. Processo Operativo per interventi extra canone 35
8. FASE DI AVVIAMENTO 35
8.1. Affiancamento all’Appaltatore uscente 35
8.2. Presa in consegna degli Impianti Tecnologici 36
8.3. Diagramma di flusso per l’avvio del servizio 36
9. SERVIZI DI GESTIONE E COORDINAMENTO DEI SERVIZI DI MANUTENZIONE 37
9.1. Sistema Informativo e Gestione Richieste di Intervento 37
9.1.1. Caratteristiche del Servizio 40
9.2. Costituzione e Gestione dell’Anagrafica Tecnica 43
9.2.1. Requisiti generali del servizio 45
9.2.2. Tempi di consegna 46
9.2.3. Acquisizione dati 48
9.2.4. Verifica, Rilievo e censimento 49
9.2.4.1. Verifica Anagrafica Architettonica 49
9.2.4.2. Anagrafica Impiantistica 50
9.2.4.3. Restituzione informatica dei dati grafici ed alfanumerici 51
9.2.4.4. Valutazione dello stato conservativo degli elementi tecnici 54
9.2.4.5. Aggiornamento dell’Anagrafica Tecnica 54
9.3. Programmazione e rendicontazione delle Attività a canone 55
9.4. Programmazione e rendicontazione delle Attività extra-canone 57
9.4.1. Comunicazione esigenza – Richiesta di Intervento 58
9.4.2. Sopralluoghi 59
9.4.3. Proposta di Ordine di Intervento e Ordine di Intervento 61
9.4.4. Scheda Consuntivo Intervento 63
9.4.5. Stato di Avanzamento attività extra-canone 64
10. SISTEMA INTEGRATO DI SERVIZI PER MANUTENZIONE E CONDUZIONE IMPIANTI TECNOLOGICI 64
10.1. Prescrizioni generali 65
10.2. Avvertenze: materiali e scorte 68
10.3. Controlli e verifiche 69
10.4. Audit e Ispezioni da parte dell’Amministrazione 70
10.5. Manutenzione e Conduzione degli Impianti di Riscaldamento 73
10.5.1. Attività comprese nel canone 75
10.5.2. Servizio di Conduzione dell’Impianto 75
10.5.2.1. Terzo Responsabile 76
10.5.2.2. Esercizio degli Impianti termici e delle apparecchiature 77
10.5.3. Servizio di mantenimento preventivo e programmato della funzionalità dell’impianto 80
10.5.4. Interventi di ripristino di lieve entità 80
10.5.5. Livelli di Servizio richiesti 81
10.5.6. Contributo alla Variabilità del canone di manutenzione 81
10.5.7. Attività extra-canone 82
10.6. Manutenzione e Conduzione degli Impianti di Raffrescamento 83
10.6.1. Attività comprese nel canone 83
10.6.2. Servizio di Conduzione dell’Impianto 83
10.6.3. Servizio di mantenimento preventivo e programmato della funzionalità dell’impianto 84
10.6.4. Interventi di ripristino di lieve entità 84
10.6.5. Livelli di Servizio richiesti 85
10.6.6. Contributo alla Variabilità del canone di manutenzione 85
10.6.7. Attività extra-canone 86
10.7. Manutenzione e Conduzione degli Impianti Elettrici 86
10.7.1. Attività comprese nel canone 86
10.7.2. Servizio di Conduzione dell’Impianto 87
10.7.3. Servizio di mantenimento preventivo e programmato della funzionalità dell’impianto 88
10.7.4. Interventi di ripristino di lieve entità 88
10.7.5. Livelli di Servizio richiesti 89
10.7.6. Contributo alla Variabilità del canone di manutenzione 89
10.7.7. Attività extracanone 90
10.8. Manutenzione e Conduzione degli Impianti di Trasporto verticale ed orizzontale
............................................................................................................................................. 90
10.8.1. Attività comprese nel canone 91
10.8.2. Servizio di Conduzione dell’Impianto 91
10.8.3. Servizio di mantenimento preventivo e programmato della funzionalità dell’impianto 92
10.8.4. Controlli di funzionalità 92
10.8.5. Interventi di ripristino di lieve entità 93
10.8.6. Livelli di Servizio richiesti 94
10.8.7. Contributo alla Variabilità del canone di manutenzione 94
10.8.8. Attività extra-canone 95
10.9. Manutenzione e Conduzione degli Impianti Antincendio 95
10.9.1. Attività comprese nel canone 95
10.9.2. Tenuta ed aggiornamento del Registro Antincendio 96
10.9.3. Servizio di Conduzione dell’Impianto 97
10.9.4. Servizio di “Consulenza Antincendio” 97
10.9.5. Servizio di mantenimento preventivo e programmato della funzionalità dell’impianto 97
10.9.6. Interventi di ripristino di lieve entità 98
10.9.7. Livelli di Servizio richiesti 98
10.9.8. Contributo alla Variabilità del canone di manutenzione 99
10.9.9. Attività extracanone 99
10.10. Manutenzione e Conduzione degli Impianti di Sicurezza 100
10.10.1. Attività comprese nel canone 100
10.10.2. Servizio di mantenimento preventivo e programmato della funzionalità dell’impianto 100
10.10.3. Interventi di ripristino di lieve entità 101
10.10.4. Livelli di Servizio richiesto 101
10.10.5. Contributo alla Variabilità del canone di manutenzione 102
10.10.6. Attività extra-canone 102
10.11. Reperibilità e Presidio Tecnologico 102
10.11.1. Reperibilità 102
10.11.2. Presidio Tecnologico 104
10.11.2.1. Descrizione 104
10.11.2.2. Determinazione del corrispettivo 105
10.12 Assistenze 106
10.12.1 Assistenze murarie e varie 106
10.12.2 Modalità di remunerazione delle attività 107
10.13 SISTEMA DI MONITORAGGIO E CONTROLLO 107
10.13.1 Caratteristiche del servizio 107
10.13.2 Tempi di consegna 109
10.13.3 Modalità di remunerazione del servizio 110
11. SERVIZIO ENERGIA 110
11.1. Modalità di erogazione del servizio 110
11.2. Variabilità del canone del Servizio Energia 113
11.3. Consegna e presa in carico dell’impianto per la gestione 116
11.4. Modalità di esecuzione della Fornitura del Servizio Energia 117
11.4.1. Fornitura di combustibili 117
11.4.2. Terzo Responsabile 117
11.4.3. Esercizio degli Impianti Termici e delle apparecchiature 117
11.4.4. Messa a norma ed espletamento pratiche 118
11.4.5. Attività di misurazione e controllo 119
11.5. Diagnosi energetica e interventi di riqualificazione energetica 120
11.6. Riconsegna degli impianti termici e collaudo finale 134
12. CALCOLO E CONTROLLO DEL LIVELLO DI SERVIZIO 135
12.1. Livello di Servizio 136
12.2. Controllo degli Indicatori 141
13. PENALI 142
13.1. Penali sul mancato raggiungimento del Livello di Servizio 142
13.2. Altre Penali 143
14. LISTINI PREZZI PER ATTIVITA’ EXTRACANONE 146
14.1. Prezzo della Manodopera 147
15.PAGAMENTI 148
15.1. Modalità di pagamento delle attività a canone 148
15.2. Modalità di pagamento delle attività extracanone 148
15.3. Modalità di pagamento della Revisione prezzi del Servizio Energia 148
16. DISPOSIZIONI CONTRATTUALI ED AMMINISTRATIVE 151
16.1. Disposizioni legislative di riferimento 151
16.2. Oneri ed obblighi dell’Appaltatore 152
16.2.1. Sedi Operative 155
16.2.2. Sicurezza sul Lavoro e Tutela dell’Ambiente 155
16.2.2.1. Informazione e formazione dei lavoratori e Dispositivi di protezione individuale 155
16.2.2.2. Informazione sui rischi specifici 155
16.2.3. Ulteriori Obblighi dell’Appaltatore 156
16.3. Esecuzione dei servizi 156
16.4. Xxxxx e attrezzature di lavoro 157
17. CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER L'AFFIDAMENTO DI SERVIZI ENERGETICI PER GLI EDIFICI: ILLUMINAZIONE E FM, RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO 157
17.1 Servizio di illuminazione e FM negli edifici 158
17.1.1 Oggetto 158
17.1.2 Selezione dei candidati 159
17.1.3 Specifiche tecniche di base 161
17.1.4 Specifiche tecniche premianti 161
17.1.4.1 Progetto di adeguamento normativo 161
17.1.4.2 Progetto di sistemi automatici di gestione e monitoraggio degli impianti 162
17.1.5 CONDIZIONI DI ESECUZIONE/CLAUSOLE CONTRA TTUALI 163
17.1.5.1 Realizzazione di interventi di adeguamento normativo 163
17.1.5.2 Realizzazione di sistemi automatici di gestione e monitoraggio degli impianti
................................................................................................................................... 163
17.1.5.3 Certificazione e diagnosi energetiche degli impianti e degli edifici 165
17.1.5.4 Progetto di interventi di riqualificazione energetico –ambientale 165
17.1.5.5 Rapporti periodici sul servizio 166
17.1.5.6 Sensibilizzazione del personale dell'utente 167
17.1.5.7 Pubblicità 168
17.2 Servizio di riscaldamento/raffrescamento negli edifici 168
17.2.1 oggetto 168
17.2.2 selezione dei candidati 170
17.2.3 SPECIFICHE TECNICHE DI BASE 172
17.2.4 SPECIFICHE TECNICHE PREMIANTI 172
17.2.4.1 Progetto di adeguamento normativo 172
17.2.4.2 Progetto di sistemi automatici di gestione e monitoraggio degli impianti 173
17.2.5 CONDIZIONI DI ESECUZIONE/CLAUSOLE CONTRA TTUALI 173
17.2.5.1 Fornitura di combustibili 173
17.2.5.2 Fornitura di energia elettrica 174
17.2.5.3 Realizzazione di interventi di adeguamento normativo 174
17.2.5.4 Realizzazione di sistemi automatici di gestione e monitoraggio degli impianti
................................................................................................................................... 175
17.2.5.5 Certificazione e diagnosi energetiche degli impianti e degli edifici 176
17.2.5.6 Progetto di interventi di riqualificazione energetico-ambientale 177
17.2.5.7 Rapporti periodici sul servizio 178
17.2.5.8 Sensibilizzazione del personale dell'utente 179
17.2.5.9 Pubblicità 179
18. CRITERI DI AGGIUDICAZIONE 180
19. SUBAPPALTO 189
20. REFERENTE UNICO 189
21. DIRETTORE DELL’ESECUZIONE DEL CONTRATTO 190
22. STIPULA DEL CONTRATTO 190
23.CLAUSOLA RISOLUTIVA ESPRESSA 191
24.RECESSO UNILATERALE 192
25. GARANZIE E ASSICURAZIONI 192
26. SPESE CONTRATTUALI E DI PUBBLICAZIONE DEL BANDO DI GARA193 27. NORME APPLICABILI E FORO COMPETENTE 193
Appendice 1 e 1/B - Schede di manutenzione - Elenco attività minime da svolgere sui componenti tecnologici del patrimonio immobiliare
Appendice 2 - Anagrafica Tecnica - Schede specifiche di rilievo Appendice 3 - Fac Simile di “Ordine di Intervento”
Appendice 4 - Fac simile di “Verbale di presa in consegna degli impianti termici”
Appendice 5 - Schede Diagnosi Energetica
Appendice 6 - Portale dei Servizi per la Gestione delle Richieste di Intervento (PSRI)
Appendice 7 - Componenti da inserire nel cronoprogramma e nei documenti di rendicontazione del canone
1. DEFINIZIONI
Di seguito è riportata una tabella di riferimento per i termini maggiormente utilizzati nel presente documento.
Adeguamento normativo: | L'insieme degli interventi atti ad adeguare gli impianti tecnologici alle leggi e alle norme tecniche vigenti. |
AEEG: | Autorità per l’energia elettrica e il gas; |
Amministrazione: | La REGIONE PIEMONTE, con sede in Xxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxx 000, codice fiscale 80087670016, rappresentata, ai sensi dell'art. 23 della L.R. 08/08/1997 n. 51, dal Direttore Risorse Finanziarie e Patrimonio, Dr. Xxxxxxxx Xxxxx, |
Appaltatore: | L’impresa (RTI o Consorzio) risultata aggiudicataria della gara e che conseguentemente sottoscrive il Contratto e i successivi eventuali aggiuntivi, obbligandosi a quanto negli stessi previsto. |
Attività extra-canone: | Attività non rientranti nelle attività remunerate a “canone”. |
Atto Aggiuntivo al Contratto: | Documento con il quale l’Amministrazione modifica o integra il Contratto. |
Audit energetico (o diagnosi energetica): | l’attività di raccolta, misurazione ed analisi di dati svolta dall’Appaltatore relativamente agli edifici in cui viene effettuata la fornitura del Servizio Energia, finalizzata alla rilevazione dei consumi e dei fabbisogni energetici e dei possibili interventi di risparmio energetico implementabili; e conforme a quanto previsto dall’Allegato 2 del D.Lgs. 4/7/2014 n. 102 e delle norme UNI CEI EN 16247; |
Canone: | Corrispettivo economico relativo alle attività regolate a forfait e rientranti nei limiti della franchigia. L’importo del canone sarà determinato in funzione dei prezzi a base d’asta al netto degli sconti offerti in fase di gara. |
Centrale Termica: | La parte dell’Impianto Termico relativa al solo sistema di produzione; |
Corrispettivi Unitari: | prezzi unitari contenuti nell’offerta economica dell’Appaltatore, ottenuti ribassando i Prezzi Unitari dell’allegato 6 dello/degli sconto/i offerto/i in fase di gara . |
Cronoprogramma: | Programma trimestrale, su base giornaliera, con schedulazione in forma grafica e tabellare di tutte le singole attività da eseguire nel periodo di riferimento (attività a canone ed attività extra-canone “programmabili”). Tale programma, relativo al mese in corso ed ai due mesi successivi, dovrà essere aggiornato e consegnato al D.E.C. all'inizio di ogni mese. |
Data di presa in consegna degli Immobili e degli Impianti: | Data di sottoscrizione, in contraddittorio con l’Amministrazione, del Verbale di Consegna. A partire da tale data l’appaltatore prende in carico gli immobili e gli Impianti tecnologici in essi contenuti, in relazione ai servizi a canone attivati. |
Delta Superficie del Luogo di Fornitura (DSLF): | La eventuale variazione della superficie lorda, con il suo segno algebrico, del relativo Luogo di Fornitura, espresso in metri quadrati e determinato attraverso le visure catastali, ovvero dai tecnici dell’Amministrazione stessa in contraddittorio con l’Appaltatore; |
Delta Volume del Luogo di Fornitura (DVLF): | La eventuale variazione del volume lordo, con il suo segno algebrico, del relativo Luogo di Fornitura, definito dalle superfici esterne degli elementi che lo delimitano ed espresso in metri cubi e determinato attraverso le visure catastali, ovvero dai tecnici dell’Amministrazione stessa in contraddittorio con l’Appaltatore; |
Fornitura: | Complesso delle prestazioni, previste nel Contratto, nel Capitolato Speciale d’Appalto e nei relativi Allegati ed Appendici, che l’Appaltatore è tenuto ad effettuare nel periodo di vigenza del Contratto; |
Franchigia: | Costituisce il limite economico al di sotto del quale le attività non devono essere compensate all’Appaltatore perché comprese nel canone. Nel caso in cui l’importo delle attività sia superiore alla franchigia, l’Amministrazione sarà tenuta a retribuire l’Appaltatore solo per l’importo eccedente quello della franchigia stessa. |
GPL: | Gas di Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx; |
Gradi Giorno (GG412): | La somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, delle sole differenze positive giornaliere tra la temperatura dell’ambiente, convenzionalmente fissata a 20°C, e la temperatura media esterna giornaliera così come previsto all’art. 1 del D.P.R. 412/93 e s.m.i. e dal X.X.X. 00/00; |
Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxxx (XXXxxx): | I Gradi Giorno corretti in base alla Temperatura Richiesta così come illustrato al paragrafo 11.2; |
Impianto Termico: | L’impianto tecnologico destinato alla climatizzazione invernale degli ambienti di ogni singolo Luogo di Fornitura, con o senza produzione di acqua calda per usi diversi dalla climatizzazione invernale, comprendente i sistemi di produzione, distribuzione, emissione e regolazione del calore; |
Interventi indifferibili: | Serie di azioni, da compiere entro un tempo predeterminato, finalizzate alla messa in sicurezza degli impianti per far fronte a situazioni di emergenza/urgenza che possono creare pericolo per la pubblica incolumità e/o che possono determinare l’interruzione di un pubblico servizio. |
Libretto di Centrale o Libretto di Impianto: | I documenti di cui all’art. 7, comma 5 del D.P.R. 74/2013, aggiornati con decreto del Ministero dello sviluppo economico del 10/2/2014 e della deliberazione della Giunta Regionale 6/10/2014, n. 13-381 e s.m.i.; |
Livelli di Servizio: | Indicano i valori dei Parametri rappresentativi dei livelli qualitativi descritti nel Capitolato Speciale d’Appalto e che devono essere garantiti dall’Appaltatore. |
Luogo di Fornitura: | L’edificio, o porzione di esso, riscaldato dal medesimo Impianto Termico, che abbia le medesime condizioni di servizio (Temperatura Richiesta e orari di riscaldamento) e presso il quale l’Appaltatore esegue le prestazione oggetto del Servizio Energia. Tale luogo deve avere la presenza di almeno un elemento radiante e deve essere separabile fisicamente da eventuali locali attigui non riscaldati dall’Impianto Termico (esempio: due piani di un immobile per i quali l’Amministrazione richieda temperatura e/o orari di erogazione del calore differenti e l’Impianto Termico lo consenta, rappresentano due Luoghi di Fornitura diversi; qualora l’Impianto Termico non consenta di differenziare la Fornitura per i due piani, si deve considerare un unico Luogo di Fornitura costituito dall’insieme dei volumi riscaldati dei due piani, considerando un unico servizio in termini di orario e temperatura); |
Ordine di Intervento (OdI): | Documento con il quale l’Amministrazione autorizza uno specifico intervento, la cui esecuzione è remunerata come attività extra-canone; |
Ore di Riscaldamento: | Le ore giornaliere, indicate nell’allegato 5 al Disciplinare di Gara, durante le quali deve essere assicurata la Temperatura Richiesta, nei limiti previsti all’art. 4, comma 2, D.P.R. 74/13 e s.m.i.. Tali ore giornaliere devono essere almeno quattro consecutive; |
Periodo di Riscaldamento: | Il periodo compreso tra il primo e l’ultimo giorno in cui l’Amministrazione richiede il servizio di Conduzione e Gestione degli Impianti di Riscaldamento e eventualmente del Servizio Energia, per ciascun Luogo di Fornitura, nel rispetto dei limiti previsti dall’art. 4 del D.P.R. 74/13 e s.m.i.. |
Pianificazione dell’Anagrafica: | Piano delle consegne degli output relativi al servizio di Costituzione e Gestione dell’Anagrafica Tecnica da consegnare all’Amministrazione entro 20 gg dalla presa in consegna degli immobili da parte dell’Appaltatore. |
Responsabile del Servizio: | La persona fisica, nominata dall’Appaltatore, quale referente dell’Appalto nei confronti dell’Amministrazione, con un ruolo di supervisione e coordinamento; sarà indicata nel Verbale di Consegna. |
Direttore dell’esecuzione del contratto: | Persona nominata dall’Amministrazione come responsabile dei rapporti con l’Appaltatore con riferimento a tutti gli aspetti contrattuali. Nel presente capitolato sarà indicata con l’abbreviazione D.E.C: |
Scheda Consuntivo Intervento: | Documento nel quale l’Appaltatore effettua la descrizione sia tecnica che economica degli interventi extra-canone eseguiti. |
Servizio Energia: | L'erogazione dei beni e servizi necessari a mantenere le condizioni di comfort richieste dall’Amministrazione per ciascun Luogo di Fornitura nel rispetto delle vigenti leggi in materia di uso razionale dell’energia, di sicurezza e di salvaguardia dell’ambiente, provvedendo nel contempo al miglioramento del processo di trasformazione e di utilizzo dell’energia come previsto e disciplinato dal D.P.R.412/93 e dal Decreto Legislativo 19/8/2005 n. 192 e s.m.i. |
Stagione di Riscaldamento: | Periodo annuale per il quale l’Amministrazione richiede il servizio di Manutenzione e Conduzione degli impianti di riscaldamento, per ciascun Luogo di Fornitura, nel rispetto dei limiti previsti dall’art. 4, comma .2 del D.P.R. 74/13 e s.m.i.; |
Stato di Avanzamento Attività a canone: | Elaborato trimestrale che riporta lo stato d’avanzamento delle attività previste nel Cronoprogramma. |
Stato di Avanzamento Attività extra canone: | Elaborato trimestrale che riporta lo stato d’avanzamento delle attività extra-canone. |
Superficie lorda complessiva: | La superficie lorda complessiva dell’immobile o dell’insieme di immobili oggetto del contratto di fornitura è costituita dalla somma delle superfici lorde dei diversi livelli utilizzabili, che possono articolarsi in: • piani, totalmente o parzialmente, interrati che siano praticabili ed utilizzati dall’Amministrazione anche per funzioni semplici quali ad esempio depositi, magazzini, vani tecnici, archivi. Non rientrano nel computo le intercapedini orizzontali e verticali, anche se ispezionabili, ed ogni altro “vano morto” non utilizzabile senza interventi di modifica della condizione; • piani fuori terra ai diversi livelli (piano terra e piani in elevazione); • soppalchi o livelli interpiano compresi tra i piani fuori terra; • piano sottotetto comprendente gli spazi utilizzabili per la funzione principale ed accessoria propria dell’edificio e dotati dei requisiti di usabilità/agibilità. • non rientrano nel computo le terrazze non calpestabili, le chiostrine e gli spazi aperti nonché gli elementi decorativi esterni (pilastri, lesene,cornici, etc.) aggettanti dalle facciate dell’edificio. • non rientrano nella superficie da includere nei calcoli i sottotetti o i soppalchi non utilizzati anche se ispezionabili. |
Temperatura Richiesta: | la temperatura interna richiesta dall’Amministrazione per ciascun Luogo di Fornitura nei limiti di cui al art. 3 del D.P.R. 74/13; |
Terzo Responsabile: | l’Appaltatore che, essendo in possesso dei requisiti previsti dalle normative vigenti e comunque di idonea capacità tecnica, economica ed organizzativa, è delegato dall’Amministrazione, dalla Data di Presa in Consegna dell’Impianto Termico, ad assumere la responsabilità dell’esercizio, della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’Impianto Termico e dell’adozione delle misure necessarie al contenimento dei consumi energetici di ogni Luogo di Fornitura; incarico insito nell’ambito del servizio di Manutenzione e Conduzione degli impianti di riscaldamento; |
Verbale di Consegna: | Documento da predisporre successivamente alla sottoscrizione del Contratto, in contraddittorio tra l’Appaltatore e l’Amministrazione, nel quale si da atto che l'Appaltatore prende formalmente in carico i beni/immobili per l'esecuzione dei servizi richiesti; |
Verbale di Presa in Consegna dell’Impianto Termico: | verbale redatto dall’Appaltatore in contraddittorio con l’Amministrazione, secondo il modello di cui all’Appendice 4 al presente capitolato, attraverso il quale il Fornitore alla data ivi concordata prende in carico l’Impianto Termico assumendone, quale Terzo Responsabile, la gestione; |
Volume del Luogo di Fornitura | Volume lordo del relativo Luogo di Fornitura, definito dalle superfici esterne degli elementi che lo delimitano ed espresso in metri cubi e determinato attraverso le visure catastali, ovvero dai tecnici dell’Amministrazione stessa in contraddittorio con l’Appaltatore; |
Volume lordo riscaldato | Somma dei volumi dei Luoghi di Fornitura relativi ad un medesimo edificio; |
Per tutto ciò non espressamente definito nel presente paragrafo si fa riferimento alle Leggi e disposizioni di Settore attualmente vigenti.
1.1 Riferimenti normativi
Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro elementi, dovranno corrispondere alle
norme di legge e di regolamento vigenti alla data della realizzazione delle opere, ed in particolare essere conformi:
• Legge n°186 del 01/03/68 Art. 1 e 2;
• D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro” - Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
• D.M. n°37 del 22/01/08 “Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11- quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attivita' di installazione degli impianti all'interno degli edifici”;
• D.P.R. n°462/01 Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi.
• D.M. del 18/03/96 “Norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti”;
• D.P.R. del 1/08/2011, n.151 “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi”;
• CEI 64-8 - Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua;
• CEI 64-12 - Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario;
• CEI 64-14 - Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori;
• CEI 64-50 - Edilizia residenziale. Guida per l'esecuzione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati. Criteri generali;
• CEI 100-55 EN 60849 “Sistemi elettroacustici applicati ai servizi di emergenza”;
• UNI EN 12464-1 2002 - Luce e illuminazione – illuminazione dei posti di lavoro – parte 1: posti di lavoro interni;
• UNI EN 1838 - Applicazione dell'illuminotecnica - Illuminazione di emergenza;
• UNI 9795 - “Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio - Progettazione, installazione ed esercizio”;
• D.lgs. 19 agosto 2005, n. 192
Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia;
•16 aprile 2013, n. 74 Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari;
Si dovrà inoltre fare riferimento alle prescrizioni dettate oltre che dalle autorità locali anche dagli enti:
• Prescrizioni dei V.V.F;
• Prescrizioni e indicazioni dell'ENEL o dell'Azienda Distributrice dell'energia elettrica;
• Prescrizioni e indicazioni della Telecom;
• Norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano)
• Norme UNI;
• Prescrizioni e raccomandazioni INAIL;
Tutti i materiali impiegati dovranno essere contrassegnati con marchi di garanzia di qualità del rispettivo Paese d’origine e marcatura CE.
2. OGGETTO DELL’APPALTO E OBIETTIVI
Il presente Capitolato ha per oggetto l’affidamento di un servizio integrato per la gestione, manutenzione, conduzione, controllo ed esecuzione di tutte le attività necessarie a mantenere in completo stato di efficienza gli impianti tecnologici (impianti di climatizzazione, impianti elettrici, impianti di trasporto verticale ed orizzontale, impianti antincendio ed impianti di sicurezza).
Gli obiettivi principali del Sistema Integrato di Servizi oggetto del presente Capitolato sono:
• l’integrazione gestionale attraverso la creazione di una struttura di governo univoca;
• la realizzazione di un efficace sistema di controllo e di gestione del servizio erogato, soprattutto attraverso un adeguato Sistema Informativo;
• l’ottimizzazione dell’utilizzo degli impianti per prolungarne il ciclo di vita utile, con l’effettuazione di interventi manutentivi di tipo preventivo e programmato coerenti con lo stato degli stessi;
• il mantenimento e il miglioramento dei parametri di comfort ambientale (benessere termo-igrometrico e benessere luminoso);
• il conseguimento di un risparmio di gestione attraverso la riduzione dei guasti e del tempo di inutilizzabilità degli impianti;
• la garanzia delle condizioni di sicurezza di funzionamento per gli impianti e di intervento per il personale operativo;
• la razionalizzazione dei processi di gestione e conduzione;
• l’acquisizione della conoscenza tecnica degli impianti tecnologici.
Per il raggiungimento degli obiettivi indicati, la strategia individuata consiste nella esecuzione di una serie di attività tra cui le principali sono:
• analisi accurata dello stato di fatto (check up manutentivo, analisi dello stato di conservazione, verifica inventariale, verifiche tecniche etc.);
• esecuzione di interventi manutentivi e gestionali di tipo preventivo e programmato, mutuati dalle norme di buona tecnica;
• conservazione e gestione dinamica dei dati con il tracciamento delle singole attività (analisi dei guasti, analisi delle tipologie d’intervento, etc.).
Le prestazioni che dovranno essere erogate dall’Appaltatore sono:
A1) Servizio di Gestione e Coordinamento dei Servizi di Manutenzione così articolato:
1. Sistema Informativo e Gestione Richieste di Intervento (rif.par. 9.1);
2. Costituzione e Gestione dell’Anagrafica Tecnica (rif.par. 9.2);
3. Programmazione e rendicontazione delle Attività a canone (rif.par. 9.3);
4. . Programmazione e rendicontazione delle Attività extra-canone (rif.par. 9.4) A2) Servizi di Manutenzione e Conduzione degli Impianti Tecnologici (rif.cap. 10) così articolato:
1. Manutenzione e Conduzione Impianti di Riscaldamento (rif.par. 10.5);
2. Manutenzione e Conduzione Impianti di Raffrescamento (rif.par. 10.6);
3. Manutenzione e Conduzione degli Impianti Elettrici (rif.par. 10.7);
4. Manutenzione e Conduzione degli Impianti di Trasporto verticale e orizzontale (rif.par. 10.8);
5. Manutenzione e Conduzione dell’Impianto Antincendio (rif.par. 10.9);
6. Manutenzione e Conduzione degli Impianti di Sicurezza e Controllo Accessi (rif.par. 10.10)
Fa parte dei Servizi di Manutenzione e Conduzione degli Impianti Tecnologici e risulta già computato nel relativo canone il servizio di Reperibilità diurna (rif.par. 10.11.1).
Per Conduzione si intende l’insieme delle attività che consistono nel sovrintendere al normale funzionamento degli Impianti Tecnologici di cui sopra, provvedendo a tutte le attività necessarie al fine di garantire i livelli prestazionali previsti.
Le attività, di natura preventiva e programmata, dirette al mantenimento della funzionalità degli impianti sono quelle eseguite a intervalli predeterminati o in accordo a criteri prescritti volti a garantire la preservazione del sistema impiantistico attraverso la minimizzazione delle probabilità di guasto.
I principi di base per un’efficiente pianificazione e programmazione delle attività risiedono nell’esatta conoscenza del patrimonio immobiliare ed impiantistico. Ciò si dovrà concretizzare con un censimento ed una rilevazione finalizzata alla ricognizione fisica del patrimonio e del suo stato di conservazione (in special modo sotto il profilo impiantistico)
e nella messa a punto di un sistema che lo tenga sotto costante controllo informativo. Per l’effettuazione di tali attività sarà necessaria una specifica esperienza in metodologie tecnico/gestionali, conoscenza delle tecniche di rilievo, di informatizzazione e comunicazione.
B) Servizio Energia (rif. cap. 11 ), consistente nell'erogazione di beni e servizi necessari a mantenere le condizioni di comfort negli edifici nel rispetto delle vigenti leggi in materia di uso razionale dell'energia, di sicurezza e di salvaguardia dell'ambiente, provvedendo nel contempo al miglioramento del processo di trasformazione e di utilizzo dell'energia .
C) Attività extra-canone (rif. par. 2.2 lettere dalla “i” alla “n”);
D) Servizio Ingegneria extra-canone (rif. par. 2.2 lettera “o”).
Una ulteriore suddivisione/caratterizzazione delle attività oggetto del presente appalto può essere operata osservandoli dal punto di vista della modalità di remunerazione:
• Attività a canone; Attività extra-canone
2.1. Attività a canone
Sono corrisposte a corpo:
a) le attività relative ai servizi di Gestione e Coordinamento dei Servizi di Manutenzione e Conduzione; il canone per queste attività è computato e quindi compreso nell’ambito dei Servizi di Conduzione e Manutenzione;
b) la conduzione degli impianti intesa come l’insieme delle attività che consistono nel sovrintendere al normale funzionamento degli Impianti Tecnologici oggetto del presente Capitolato e volte a garantire i relativi livelli prestazionali;
c) gli interventi, di natura preventiva e programmata, diretti al mantenimento della funzionalità degli impianti: ossia le attività specificate nelle Schede di Manutenzione allegate al presente Capitolato (Appendice 1), volte a garantire la piena fruibilità del servizio a cui l’impianto é destinato; la periodicità delle attività previste nelle suddette schede é stata valutata sulla base di condizioni ordinarie del sistema impiantistico (frequenze minime). Gli interventi previsti sono indicativi e non esaustivi, nel rispetto della normativa vigente e della buona regola dell’arte; in caso di apparecchiature particolari e complesse sarà necessario riferirsi espressamente al manuale di istruzioni fornito dal costruttore della macchina;
d) gli eventuali interventi, di natura preventiva e programmata sugli impianti, su elementi, anche non indicati specificamente all’interno delle Schede di Manutenzione, ma integrati nel sistema impianto. Il corrispettivo di tali interventi, seppur non contemplati all’interno delle Schede, é stato già considerato nella determinazione del canone per il relativo Servizio di Manutenzione e Conduzione attivato;
e) gli interventi relativi a manutenzione a guasto e/o su chiamata per ripristini di lieve entità, ciascuno di importo inferiore al valore della franchigia (rif.par 2.2), non previsti nelle attività programmate di cui al punto c) e d). Tali interventi sono stati considerati nella determinazione del canone per il relativo Servizio di Manutenzione e Conduzione attivato;
f) la Reperibilità diurna (dalle ore 8 alle ore 20 di tutti i giorni lavorativi dell’anno); anche tale servizio è stato già considerato nella determinazione del canone;
g) la Reperibilità in orario notturno/festivo (dalle ore 20 alle ore 8 dei giorni feriali e nei giorni festivi); il corrispettivo per tale tipo di servizio è stato computato, per ogni immobile e per ogni servizio di manutenzione attivato, sotto forma di incremento percentuale del valore dei servizi attivati;
h) le attività connesse al Servizio Energia (cfr. capitolo 11).
Gli interventi a canone diventano esecutivi con la sottoscrizione del Verbale di Consegna, senza necessità di ulteriore approvazione da parte del D.E.C..
Nel pagamento del canone risultano sempre compresi i materiali di consumo e/o di usura necessari per l’effettuazione delle attività previste nel canone stesso.
2.2. Attività extra-canone
Sono corrisposte a misura le seguenti attività opzionali:
ι) Il Presidio Tecnologico, (cfr. par. 10.11.2).
ϕ) Interventi relativi a manutenzione a guasto e/o su chiamata: sono interventi di manutenzione a guasto necessari alla conservazione dello stato del patrimonio impiantistico destinati al ripristino delle diverse anomalie e alla conservazione dei complessi impiantistici. Ai fini della predeterminazione del valore da corrispondere per l’esecuzione dei suddetti interventi è applicata una franchigia i cui
valori aumentano nel xxxxx xxxxx xxxx ,xxxx risulta dalla tabella sottostante, la cui decorrenza è dalla data di presentazione dell’Ordine Intervento da parte dell’Appaltatore. Ai fini della predeterminazione del corrispettivo, si precisa che al valore economico di ciascun singolo intervento sarà sottratta la franchigia risultante dalla tabella e l’Amministrazione ha l’onere di corrispondere – a misura - la differenza fra quanto dovuto e la franchigia applicata.
Anno di contratto | Valore della franchigia |
1° | € 400,00 |
2° | € 450,00 |
Anni successivi al secondo | € 500,00 |
Nel detrarre la franchigia non saranno ammessi guasti cumulativi se non giustificati mediante una relazione tecnica da predisporre appositamente; si precisa che è ammesso l’inserimento, in un unico ordine di intervento, del guasto di una pluralità di componenti uguali qualora venga dimostrato che il non funzionamento della pluralità di componenti sia imputabile e connesso ad un unico guasto.
Per le attività che vengono eseguite al fine di rimuovere le criticità riscontrate in attesa della soluzione definitiva, se l’intervento è di natura indifferibile (cfr. par. 9.4.2), ed eseguito da un addetto intervenuto a seguito di una chiamata in orario notturno/festivo, non è applicata la franchigia.
κ) Interventi di Adeguamento Normativo:
Qualora l’Amministrazione e/o l’Appaltatore rilevi, nel corso dell’appalto, che un impianto non risulti in regola con le norme vigenti, si procederà nei modi descritti nel paragrafo 7.2, avendo cura di indicare, sui documenti preposti allo scopo, la tipologia di difformità dell’impianto.
L’Appaltatore è tenuto a prestare la massima collaborazione nel coordinamento e gestione delle pratiche relative al rilascio di autorizzazioni, visite periodiche, nulla osta e quanto altro attenga l’attività degli enti preposti ai controlli (periodici e saltuari) previsti dalle vigenti leggi e normative. È anche onere dell’Appaltatore provvedere alla predisposizione delle apparecchiature e degli impianti qualora questi siano oggetto di sopralluogo da parte degli organi ispettivi, garantendo anche la dovuta assistenza operativa durante l’espletamento delle visite stesse.
L’Appaltatore deve concordare con i tecnici degli organi/istituzioni competenti, ai fini della sicurezza, modalità e tempi di esecuzione delle visite per evitare divieti d’uso e fermi degli impianti durante il periodo di esercizio. L’Appaltatore, per le visite di controllo dei vari organi preposti, deve altresì assicurare l’assistenza di tecnici qualificati nonché di operai specializzati per eventuali assistenze e/o smontaggi delle apparecchiature. Il verbale di visita stilato dai funzionari degli organi/istituzioni competenti deve essere consegnato in originale alla Amministrazione.
Per tutte le prove succitate deve essere fornita all’Amministrazione una relazione tecnica con indicate le modalità di esecuzione delle prove effettuate ed i risultati ottenuti.
Qualora i risultati ottenuti siano in contrasto con la normativa, l’Appaltatore deve farsi carico di attivare l’iter autorizzativo descritto nel paragrafo 7.2 e, nel caso l’Amministrazione approvasse l’intervento, di provvedere ad ogni adeguamento impiantistico necessario al conseguimento dei valori prescritti, alle condizioni economiche stabilite dal presente Capitolato;
λ) Interventi di Riqualificazione Energetica (rif. par. 11.5);
μ) Interventi di Adeguamento Funzionale: ci si riferisce a piccoli interventi non riconducibili alle tipologie di cui alle lettere da g) ad l) poiché derivano da esigenze dell’Amministrazione (si pensi per esempio allo spostamento di una postazione di lavoro);
ν) Servizio energia: da intendersi quale erogazione calore in immobili nei quali è già attivo il Servizio Energia, in orari diversi da quelli ordinari e concordati, caratterizzanti il servizio (rif. par. 11.2);
ο) Servizio di ingegneria extra-canone: si intende la progettazione preliminare, definitiva, ed esecutiva di interventi rientranti nelle categorie OS28 e OS30 nei limiti dei lavori individuati per tali categorie nella tabella successiva. Al soggetto che svolge l’attività di progettazione è richiesto il possesso della qualificazione in classe III categorie b) e c). si precisa che l’Amministrazione si riserva la facoltà di affidare il servizio di progettazione in un’unica soluzione oppure di affidare più incarichi di progettazione fino alla concorrenza dell’importo presunto predeterminato per la progettazione € 150.000,00 (per i lavori rientranti nelle categorie OS28 e OS30).
Ai fini della contabilizzazione, tali servizi dovranno essere esplicitamente separati, all’interno degli Ordini di Intervento, dalle restanti attività. Per la definizione degli onorari per ogni singolo intervento si fa riferimento alla legislazione vigente in materia di tariffe professionali ed al DM 04/04/01, dedotta la percentuale di ribasso indicata in sede di offerta economica. Si precisa che non sarà corrisposto alcun compenso per prestazioni qualificate come Servizio di Ingegneria qualora l’importo lavori non superi
€ 40.000,00 I.V.A. esclusa, ovvero, il maggior valore eventualmente proposto dall’appaltatore in sede di offerta economica. Gli Ordini di Intervento dovranno avere ad oggetto interventi autonomi e funzionali. L’Amministrazione avrà piena autonomia sul controllo e la determinazione delle citate attività di ingegneria, ovvero l’Amministrazione potrà:
1. Definire chi sovrintende (coordina) il progetto, ovvero definire i progettisti interni o esterni all’Amministrazione con oneri a proprio carico, e rendere l’apporto dell’Appaltatore esclusivamente strumentale alla progettazione.
2. Richiedere all’Appaltatore una progettazione completa con sovrintendenti (coordinatori) di progetto o progettisti scelti dall’Appaltatore stesso e comunque di gradimento dell’Amministrazione.
3. Definire, in accordo con l’Appaltatore, dei gruppi di progettazione con personale interno o esterno all’Amministrazione e personale interno o esterno all’Appaltatore.
4. Rimane comunque inteso, che ogni attività di ingegneria, comunque finalizzata, dovrà essere verificata e approvata dall’Amministrazione medesima con gli strumenti ed il personale che la stessa riterrà opportuno, anche ricorrendo alla determinazione di una commissione di verifica o società di certificazione.
Alcun compenso è dovuto al servizio di ingegneria non approvato per iscritto dall’organo di controllo attivato dall’Amministrazione e dal D.E.C, e pertanto si considera non svolto il servizio non specificatamente approvato, con conseguente eventuale slittamento della data di inizio dell’intervento (compreso lo scadimento del Livello di Servizio).
E’ facoltà dell’ Amministrazione richiedere servizi di ingegneria finalizzati alla sola attività di progettazione preliminare, definitiva, ed esecutiva su immobili in disponibilità dell’ Ente senza che ad essi siano conseguenti la realizzazione delle opere progettate;
Tutte le attività di progettazione devono comprendere l’ ottenimento delle necessarie autorizzazioni e pareri degli organi/enti competenti (VVF. Soprintendenza. Comuni ecc..) al fine di rendere il progetto così realizzato immediatamente appaltabile.
p) Altri servizi di natura tecnica: potranno essere affidati ulteriori servizi tecnici non rientranti nelle prestazioni di cui all’art. 24 comma 1 D.Lgs. 50/16 e s.m.i. quali, ad esempio, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, l’adempimento delle pratiche di ottenimento delle autorizzazioni da parte degli Enti preposti quali C.P.I., D.I.A., pratiche catastali, autorizzazioni presso Soprintendenze ecc...
Gli interventi per attività extra-canone sono attivati solo previa sottoscrizione per approvazione, da parte del Direttore dell’esecuzione del contratto (D.E.C.), di specifici Ordini d’Intervento (rif.par. 9.4) predisposti dall’Appaltatore, con la sola eccezione degli interventi di manutenzione a guasto e/o su chiamata definiti come “indifferibili” (vedi paragrafo “Definizioni”), per i quali é consentito l’Ordine d’Intervento al termine dell’espletamento dell’intervento stesso.
Per l’effettuazione di tutti gli interventi descritti in questo paragrafo é riservata all’Amministrazione la facoltà di decidere se avvalersi di soggetti terzi diversi dall’Appaltatore, nel rispetto della normativa vigente.
Resta inteso che tutte le attività extra-canone potranno essere erogate sempre a condizione che sia stato attivato il corrispondente servizio di Manutenzione e Conduzione nell’ambito dei soli immobili compresi nell’appalto di cui all’allegato 4 al Disciplinare di Gara. L’Amministrazione si riserva la facoltà, nel limite massimo di € 50.000,00, già compresi nella somma per attività extra-canone posta a base di gara, per ogni anno contrattuale, di far eseguire all’appaltatore attività extra-canone in immobili non compresi nell’elenco di cui all’allegato 4 – Elenco immobili–servizi-prezzi servizi a base d’asta, oggetto del presente appalto. Tale facoltà è estesa anche su immobili inseriti nell’elenco di cui al presente appalto in assenza di attivazione dei servizi di conduzione e manutenzione.
In tali casi gli interventi extra-canone, non dovranno essere sommati al numeratore del calcolo dell’indicatore di prestazione dei servizi di manutenzione (non potranno quindi essere considerati interventi imprevisti: cfr. par. 12.1).
La determinazione dei corrispettivi per le attività extra-canone di cui alle lettere i), n) ed o) sarà effettuata secondo le modalità rispettivamente descritte nei paragrafi 10.11.2.2,
10.11.1 e 11.2.
La determinazione dei corrispettivi per le attività extra-canone di cui alle lettere j), k),
l) ed m) sarà effettuata utilizzando i listini/prezzari di cui al paragrafo 14 e il prezzo della manodopera (per attività che richiedono prestazioni di sola manodopera) di cui al paragrafo
14.1. La franchigia, evidentemente, si applica ai soli interventi di cui alla lettera j).
In merito a tutti gli interventi extra-canone, ad eccezione del Servizio Ingegneria, dovrà essere garantita la reperibilità in orario notturno/festivo (come descritto al paragrafo 10.11.1)
PROSPETTO DELLE CATEGORIE DEI LAVORI EXTRA CANONE Paragrafo. 2.2 lett. j), k), l), m) del C.S.A. | |||
CATEGORIA | VOCE | TOTALE EURO | % |
OG 01 | Edifici civili e industriali (opere edili e strutturali) | € 126.267,28 | 10,24% |
OG 11 | Impianti tecnologici | € 315.668,20 | 25,60% |
OS 03 | Impianti idrico sanitari | € 33.460,83 | 2,71% |
OS 04 | Impianti di sollevamento | € 189.400,92 | 15,36% |
OS 28 | Impianti termici e di condizionamento | € 252.534,56 | 20,48% |
OS 30 | Impianti elettrici, telefonici, radiotelefonici e televisivi: | € 315.668,20 | 25,60% |
TOTALE LAVORI | € 1.233.000,00 | 100,00% | |
3. DURATA DELL’APPALTO
L’appalto ha durata di 3 anni con decorrenza dalla data di sottoscrizione del Verbale di Consegna o, se successiva, dalla data di presa consegna degli immobili, salvo quanto previsto al capoverso successivo.
La Stazione Appaltante si riserva di dare avvio all’esecuzione del Contratto in via d’urgenza, anche ai sensi dell’art. 32, comma 8, del D.Lgs. n. 50/2016
Ai sensi dell’art. 63, comma 5, del D.Lgs. 50/2016, , verificata la qualità del servizio offerto ed accertate le ragioni di convenienza, si riserva la facoltà di procedere all’affidamento di nuovi servizi analoghi mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara, dandone comunicazione scritta all’Appaltatore, per un numero massimo di 2 (due) anno rispetto alla data naturale di scadenza.
L’Amministrazione si riserva di far decorrere per taluni immobili la data di decorrenza di alcuni servizi in data successiva a quella sopraindicata; correlativamente verranno ridotti i relativi canoni per il periodo di sospensione, per un importo che non potrà comunque superare il 5% di quello contrattuale.
Ai sensi dell’art. 106, comma 11 del D.Lgs. 50/2016 la Stazione Appaltante si riserva, in via del tutto eventuale e opzionale, previa insindacabile valutazione interna, di prorogare (proroga tecnica) il Servizio alla scadenza del Contratto, nella misura massima di 12 mesi e per il tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure necessarie per l’individuazione di un nuovo contraente.
L’opzione di cui al precedente comma sarà attuata e formalizzata mediante uno o più atti aggiuntivi al Contratto già sottoitto dalla Stazione Appaltante. In tal caso l’Appaltatore sarà tenuto all’esecuzione delle prestazioni agli stessi prezzi, patti e condizioni del contratto originario, o a condizioni economiche più favorevoli per la Stazione Appaltante
.
4. AMMONTARE DELL’APPALTO
Pertanto, ai fini dell’art. 35, comma 4 del del D.Lgs. 50/2016 il valore stimato dell’Appalto comprensivo della ripetizione dei servizi analoghi e dell’eventuale proroga “tecnica”è complessivamente e presuntivamente valutato per un importo totale Euro 18.867.348,00 I.V.A. esclusa, di cui oneri della sicurezza non soggetti a ribasso Euro 51.240,00 così suddiviso:
Servizio Triennale: Euro 9.433.674,00.= I.V.A. Esclusa, di cui oneri della sicurezza non soggetti a ribasso Euro 25.620,00.=:
a. Servizi di Gestione e Coordinamento dei Servizi di Manutenzione nonché Servizi di Manutenzione e Conduzione Impianti Tecnologici di cui al par. 2.1, lett. a), b), c), d), e), f), g) - a corpo: Euro 1.649.644,00 annuale, per complessivi (3 anni) Euro 4.948.932,00 I.V.A. esclusa - prestazione principale;
b. Servizio Energia di cui al par. 2.1, lett. h) - a corpo: Euro 561.414,00 annuale, per complessivi (3 anni) Euro 1.684.242,00 I.V.A. esclusa - prestazione secondaria;
c. Attività extra canone di cui al par. 2.2, lett. i), j), k), l), m), n), - a misura: Euro
2.800.500,00 I.V.A. esclusa; - prestazione secondaria opzionale, così articolata:
c.1 - Lavori extra canone di cui al par. 2.2, lett. j), k), l), m), - a misura: Euro 1.233.000,00 I.V.A. esclusa
c.2 - Servizi extra canone di cui al par. 2.2, lett. i), n), - a misura: per complessivi (3 anni) Euro 1.417.500,00 I.V.A. esclusa
c.3 - Servizi Ingegneria extra canone di cui all’art. 2.2 lett. o), p) -a misura: Euro 150.000,00 IVA esclusa- prestazione secondaria opzionale;
d. Eventuale ripetizione art. 63 comma 5, D.lgs 50/2016 s.m.i. (max. mesi 24) complessivi: Euro 6.289.116,00 I.V.A. Esclusa, di cui oneri sicurezza € 17.080,00.=
d.1 Servizi di Gestione e Coordinamento dei Servizi di Manutenzione nonché Servizi di Manutenzione e Conduzione Impianti Tecnologici di cui al par. 2.1, lett. a), b), c), d), e),f),g) -a corpo: Euro 1.649.644,00 annuale, per complessivi ( 24 mesi) Euro 3.299.288,00 I.V.A. esclusa - prestazione principale;
d.2 Servizio Energia di cui al par. 2.1, lett. h) – a corpo: Euro 561.414,00 annuale, per complessivi (24 mesi) Euro 1.122.828,00 I.V.A. esclusa - prestazione secondaria;
d.3 Servizi extra canone di cui al par. 2.2, lett. j), k), l), m), i), n), o), p) - a misura: complessivi Euro 1.867.000,00 I.V.A. esclusa; - prestazione secondaria opzionale;
e. Proroga tecnica’art. 106, comma 11 del D.Lgs. 50/2016 (max 12 mesi) complessivi Euro 3.144.558,00 IVA esclusa, di cui oneri sicurezza € 8.540,00.=
e.1 Servizi di Gestione e Coordinamento dei Servizi di Manutenzione nonché Servizi di Manutenzione e Conduzione Impianti Tecnologici di cui al par. 2.1, lett. a), b), c), d), e),f),g) -a corpo: Euro 1.649.644,00 I.V.A. esclusa, annuale, per complessivi ( 12 mesi) - prestazione principale;
e.2 Servizio Energia di cui al par. 2.1, lett. h) – a corpo: Euro 561.414,00 annuale, per complessivi (12 mesi) I.V.A. esclusa - prestazione secondaria;
e.3 Servizi extra canone di cui al par. 2.2, lett. j), k), l), m), i), n), o), p) - a misura: complessivi Euro 933.500,00 I.V.A. esclusa; - prestazione secondaria opzionale;
Le attività di cui alle precedenti lettere c), così coma la d3) nel caso di ripetizione, sono eventuali e verranno attivate solo qualora l’Amministrazione lo ritenga utile, conveniente e necessario anche in relazione alle proprie disponibilità finanziarie, senza che perciò derivi alcun diritto in capo all’aggiudicatario all’affidamento delle stesse. Gli importi associati a tali attività devono pertanto essere considerati presunti, e l’effettivo importo da corrispondersi all’Appaltatore in corso di esecuzione dipenderà dall’entità delle attività extra-canone effettivamente richieste ed espletate ai sensi del presente Capitolato. L’appaltatore riconosce sin da ora che nulla potrà pretendere in relazione alla minore entità delle attività extra–canone che verranno effettivamente richieste (che è a totale ed insindacabile discrezione del Committente), ad eccezione dei corrispettivi per le attività effettivamente richieste ai sensi del presente Capitolato. Si precisa, inoltre, che tutte le attività c.d. extra canone di cui alla lettera C) possono essere affidate dalla stazione appaltante separatamente ed autonomamente l’una dall’altra senza che per ciò derivi alcun diritto in capo all’aggiudicatario all’affidamento congiunto delle stesse (e così a titolo esemplificativo, allo svolgimento dell’attività di progettazione non segue alcun diritto ad eseguire le relative opere).
Ai fini della predeterminazione degli importi a base di gara di cui ai commi precedenti si precisa che sono stati presi in considerazione i prezziari CONSIP ed i prezzi indicati nel presente appalto non sono di valore superiore a quelli individuati da CONSIP.
5. VARIABILITÁ DELL’APPALTO
La Stazione Appaltante si riserva espressamente la più ampia ed insindacabile facoltà di ridurre il complesso delle prestazioni oggetto del presente Appalto. Potrà pertanto, in particolare ed a solo titolo esemplificativo:
• escludere in tutto o in parte uno o più immobili, o porzioni di immobili, dall’oggetto delle prestazioni;
• ridurre comunque la volumetria totale del complesso immobiliare oggetto del presente affidamento;
• escludere dall’oggetto alcune prestazioni dell’appalto.
La riduzione dovrà essere esplicitamente e congruamente motivata in relazione alle ragioni di interesse che la giustificano, nei limiti della dismissione, a qualsiasi titolo, di immobili o cessazione di utilizzazione.
Rimane in ogni caso escluso per l’Appaltatore qualsivoglia diritto di recesso o di richiedere la risoluzione del rapporto, e lo stesso rimarrà comunque obbligato all’esecuzione delle prestazioni così come ridotte.
. Rimane in ogni caso escluso per l’Appaltatore, in caso di riduzione, il diritto a qualsivoglia compenso o indennizzo, a qualsiasi titolo, anche risarcitorio.
Nei paragrafi che seguono (capitoli 10 e 11), che descrivono le modalità di erogazione dei vari servizi, si dettaglieranno le varie cause di variazione del canone, sia per quanto riguarda la parte dei Servizi di Manutenzione sia per quanto concerne il Servizio Energia.
Ciò che in questa sezione del Capitolato si può anticipare è la logica alla base della variabilità.
Il patrimonio immobiliare oggetto dell’appalto è costituito da un insieme di immobili, elencati nell’allegato 4 al Disciplinare di gara, dislocati essenzialmente nell’ambito del territorio della Regione Piemonte (salvo casi eccezionali), di dimensioni e caratteristiche notevolmente diverse tra loro, all’interno dei quali opera il personale in carico all’Amministrazione e/o ad altri enti. La necessità di appaltare certi servizi piuttosto che altri, e le eccezioni nell’ambito dei servizi attivati, derivano essenzialmente proprio dai titoli d’uso dei vari immobili in carico alla Regione Piemonte.
Le cause/eventi principali che possono determinare le variazioni di cui sopra, la cui incidenza sul canone sarà oggetto di paragrafi successivi, sono:
1. acquisizione o dismissione di immobili o parti di immobili, a prescindere dal titolo d’uso, con tutto ciò che ne consegue;
a. variazione della superficie lorda;
b. variazione del volume lordo riscaldato;
c. variazioni impiantistiche significative (vedi punto 2 del presente elenco);
2. variazioni impiantistiche significative anche nell’ambito degli stessi volumi iniziali (mutamenti di tecnologia); intendendo con questo termine la possibilità, per esempio, che da un impianto tradizionale a radiatori si passi ad un impianto a fan coil, o che, essendo mutata la destinazione d’uso di una porzione di piano, venga installato un impianto di rilevazione fumi, ecc.
3. variazioni delle modalità di funzionamento delle centrali termiche negli immobili nei quali è attivo il Servizio Energia (tipo di combustibile, orari di funzionamento, giorni, temperature richieste, ecc.).
Indicando con CSEi e CSMi, rispettivamente il canone annuo del Servizio Energia e il canone annuo dei Servizi di Manutenzione dell’i-esimo immobile, al netto del ribasso offerto in fase di gara, possiamo affermare che il canone totale annuo è pari a:
Canone = ∑(CSEi + CSMi )
i
(nell’allegato 4 al Disciplinare di Gara, nelle ultime due colonne a destra, compaiono rispettivamente i valori a base d’asta di CSEi e CSMi).
L’iter che si configura in concomitanza con uno di questi eventi è il seguente:
1. L’Amministrazione comunica all’Appaltatore, a mezzo fax o lettera, il verificarsi di uno o più eventi che comportano una variazione, con un anticipo di almeno due settimane rispetto alla data di decorrenza delle modifiche contrattuali conseguenti alla variazione;
2. nella stessa comunicazione quantifica economicamente la variazione per poter valutare se sussistono le condizioni per una variazione del canone contrattuale (condizioni di seguito descritte);
3. nel caso di dismissione di un intero immobile saranno detratti gli interi importi del canone annuo dei Servizi di Manutenzione e dell’eventuale Servizio Energia, al netto dei ribassi offerti in fase di gara; qualora la data di dismissione non dovesse coincidere con il primo giorno di un periodo di fatturazione si procederà al conguaglio computando i giorni solari effettivi di servizio; per il solo servizio energia il conguaglio terrà conto, per la quota parte della fornitura del combustibile, convenzionalmente stabilita nel 70% dell’intero Servizio Energia, i giorni solari effettivi di fornitura di combustibile durante il periodo di riscaldamento (convenzionalmente stabilito in 182 giorni);
4. l’Appaltatore, entro e non oltre 5 giorni lavorativi, durante i quali potrà verificare la correttezza della quantificazione di cui ai punti 2 e 3, dovrà rispondere, controfirmando la comunicazione di variazione ovvero presentando le proprie osservazioni e/o richiedendo una verifica in contraddittorio; previo accordo con l’Amministrazione, e se accetta le condizioni derivanti dalla comunicazione di cui al punto 1, potrà anche anticipare la decorrenza della variazione rispetto al termine delle due settimane citato;
5. nel momento in cui la comunicazione viene controfirmata, la stessa sarà considerata parte integrante del Contratto che la incorporerà mediante Atto Aggiuntivo;
6. se la variazione è tale da comportare una variazione del canone, verranno modificati gli allegati contrattuali riepilogativi del canone (Allegato 4 al netto dello sconto offerto in fase di offerta economica: Elenco Immobili-Servizi- Prezzi; e l’allegato 5: Elenco Immobili in Servizio Energia e caratteristiche del servizio); ci si predisporrà inoltre al conguaglio per il successivo periodo di fatturazione.
Le condizioni che comportano una variazione del canone sono una o più delle seguenti:
A
∑|CSE'i –CSEi|.
i =1
a. >= 0.03;
CSEi
B
∑|CSM'i –CSMi|.
i =1
b >= 0.05;
CSMi
C A
∑∑|CSE'i –CSEi|.
j=1 i =1
c. >= 0.01;
N
∑CSEk
k=l
D B
∑∑|CSM'i –CSMi|.
j=1 i =1
d. >= 0.01;
N
∑CSMk
k=l
Dove:
• con l’apice abbiamo indicato il valore del canone dell’immobile i a seguito della variazione;
• senza apice abbiamo indicato il valore del canone dell’immobile i indicato nell’ultima revisione dell’allegato 4 al netto dello sconto offerto in fase di gara (allegato al contratto o all’ultimo Atto Aggiuntivo);
• con A abbiamo indicato il numero di variazioni successive su un immobile, che non hanno comportato variazione del canone dei Servizi di Manutenzione;
• con B abbiamo indicato il numero di variazioni successive su un immobile, che non hanno comportato variazione del canone del Servizio Energia;
• con C il numero degli immobili interessati da variazione dei Servizi di Manutenzione;
• con D il numero degli immobili interessati da variazione del Servizio Energia;
• con N il numero di immobili in appalto.
In definitiva dunque, si modificherà la tabella degli importi a canone se le variazioni sui singoli immobili incidono per più del 5% sul canone dei Servizi di Conduzione e Manutenzione dello stesso immobile, o per più del 3% sul canone del Servizio Energia dello stesso immobile o se la somma delle variazioni dei vari immobili incide per più dell’1% sul canone totale di tutti gli immobili. Qualora le variazioni avvengano in fasi successive, le variazioni economiche verranno cumulate e confrontate con i limiti suddetti. Al termine di ogni anno contrattuale verrà in ogni caso effettuato un aggiornamento della tabella dei canoni e andranno calcolati gli importi da conguagliare eventualmente imputabili alle variazioni avvenute.
Dal momento che le variazioni di volume e superficie (che hanno un’incidenza significativa sulla variabilità del canone), saranno riferite allo stato di fatto relativo allo data di inizio di erogazione dei servizi, nel paragrafo che segue si illustra come, nei documenti di gara, è definito questo stato di fatto iniziale.
5.1. Superfici e volumi – Aree di pertinenza dell’appalto
L’individuazione dell’oggetto dell’appalto (aree di intervento e servizi da prestare su tali aree) è contenuta nei due allegati al Disciplinare di Gara (allegato 4 e allegato 7).
Nell’allegato 4, per ogni immobile, compare:
a) un progressivo univoco che sarà associato all’unità elementare (al rigo della tabella) oggetto del presente appalto (non necessariamente l’intero immobile);
b) il codice dell’immobile, che altro non è che un identificativo unico interno al settore patrimonio dell’Amministrazione;
c) un campo logico (Si/No) che indica se l’immobile ospita uffici regionali
d) il titolo d’uso (“COM” per comodato;”COMP” per Comproprietà “CONC” per Concessione; “A” per Affitto; “P” per Proprietà);
e) la destinazione d’uso predominante dell’immobile;
f) l’ente o il settore operante all’interno dell’immobile;
g) la localizzazione degli immobili tramite provincia, città e indirizzo ;
h) i servizi a canone oggetto del presente appalto con l’indicazione, mediante una spunta (“V”), di attivazione e meno;
1. IEL: Manutenzione e conduzione degli Impianti elettrici;
2. Building Automation: non si tratta di un vero e proprio servizio; nel caso sia selezionato indicherà che in quel dato immobile è presente un sistema complesso di rilevazione di certi eventi e parametri fisici (temperature, umidità relativa, stato, allarme, ecc) dalla cui analisi e valutazione lo stesso sistema fa scaturire in automatico una o più azioni, comandando uno o più attuatori (allarmi; serrande; avvisatori ottico-acustici, servomotori; ecc.); il tutto asservito ad un sistema di supervisione che consente l’interfacciamento attivo con un utente; è espressamente richiesta la gestione di tale sistema di supervisione da parte della Centrale Operativa dalle ore 8.00 alle ore 20.00 dei giorni feriali. Tale sistema, quindi, deve essere gestito e mantenuto da parte dell’appaltatore.
3. Telegestione: non si tratta di un vero e proprio servizio; nel caso sia selezionato indicherà che in quel dato immobile è presente un sistema di Telegestione che dovrà essere gestito e mantenuto dall’Appaltatore; tale sistema utilizza tecnologie elettroniche ed informatiche basate sull’impiego del protocollo di comunicazione Xxxxxxx con capacità di estensione modulare in grado di soddisfare quindi al meglio eventuali richieste di implementazione dell’Amministrazione. A livello “centrale” (sistema di raccolta e supervisione dei dati da installare in Centrale Operativa), è disponibile una piattaforma di gestione evoluta, che attraverso postazioni Server e Client permette agli addetti di manutenzione incaricati di effettuare le diverse operazioni a livello
“locale”, tenendo sempre sotto controllo contemporaneamente tutti i siti periferici in cui il sistema è installato. Tale postazione “centrale”, comunica con le Unità Periferiche installate negli impianti da gestire e richiede a scadenze prefissate o su semplice comando, le misure volute, riceve le segnalazioni di allarme, effettua le programmazioni orarie e modifica i parametri delle regolazioni; a livello locale c’è è presente un apposito quadro di Controllo in cui sono installate le apparecchiature che si occupano di effettuare la regolazione degli impianti presenti nel sito e al quale confluiscono i segnali rilevati in campo.
4. Nuove Tecnologie: anche in questo caso non si tratta di un vero e proprio servizio; riconoscendo che nell’ambito del patrimonio immobiliare oggetto dell’appalto sono presenti degli impianti finalizzati alla climatizzazione estiva e/o al riscaldamento invernale, di elevata complessità tecnologica, lo si è indicato nell’allegato, per segnalare tale circostanza che è stata computata a parte. Si ritiene infatti che per la manutenzione ordinaria preventiva di tali tipologie di impianti l’Appaltatore debba avvalersi di manodopera altamente specializzata, di strumentazione e diagnostici specifici di certe case costruttrici. A titolo di esempio si è ritenuta “nuova tecnologia” un impianto di condizionamento a portata di refrigerante variabile, o con pompe di calore geotermiche. Nel caso di inserimento di nuovi immobili o di variazioni tecnologiche nell’ambito degli immobili in appalto, si considereranno “nuove tecnologie” anche impianti di cogenerazione, rigenerazione, gruppi frigoriferi ad assorbimento, caldaie a combustibili non ordinari, ecc.
5. RIS: Manutenzione e conduzione degli Impianti di Riscaldamento;
6. RAF: Manutenzione e conduzione degli Impianti di Raffrescamento;
7. ASC: Manutenzione e conduzione degli Impianti di Trasporto orizzontale e verticale
8. IAA: Manutenzione e conduzione degli Impianti Antincendio
9. ISC: Manutenzione e conduzione degli Impianti di Sicurezza e Controllo Accessi
10. SE: Servizio energia
i) CSMi : Canone annuo di tutti i Servizi di Manutenzione dell’i-esimo immobile; compresi tutti gli oneri per i Servizi di Gestione e Coordinamento (cfr. paragrafo 9);
j) CSEi: Canone annuo del Servizio Energia dell’i-esimo immobile Nell’allegato 7 sono riportate le planimetrie degli immobili/unità elementari, con una o
più planimetrie associate a ciascun progressivo.
Valgono i seguenti principi generali:
1. Intero servizio su intero immobile: Se non diversamente specificato, l’attivazione di un servizio per un dato immobile comporta l’obbligo di effettuare tutte le prestazioni descritte nel presente capitolato, nell’ambito dell’intero immobile.
2. Intero servizio su parte dell’immobile: Qualora un immobile non sia per intero compreso nell’appalto, attraverso un’indicazione qualitativa sulle planimetrie dell’immobile (colorazione diversa: cfr. allegato 7), si individueranno le zone di pertinenza dell’appalto. Qualunque attività di manutenzione descritta nel presente capitolato, da svolgersi all’interno delle suddette aree è disciplinata dal presente capitolato; sono comprese anche le attività su impianti e/o componenti impiantistici che sovrintendono al funzionamento degli impianti (terminali) nelle suddette aree ma che per qualche ragione sono ubicate in zone non indicate nelle planimetrie (locali tecnici in copertura e/o in zone comuni non indicate nelle planimetrie); resta inteso che l’Amministrazione si farà carico di garantire l’accesso del personale dell’Appaltatore in queste aree al fine di espletare le attività previste.
3. Differenti set di servizi su parti di uno stesso immobile: Qualora nell’ambito di un immobile ci siano due o più zone che per qualche ragione debbano usufruire di un set di servizi differente, tali zone compariranno negli allegati, e in tutti i documenti, come se fossero immobili distinti (caratterizzati dallo stesso indirizzo, dallo stesso codice immobile, ma da un diverso progressivo nell’allegato 4);
4. Eccezione dei servizi parziali: Qualora nell’ambito di un servizio e/o nell’ambito di una zona particolare dell’immobile, ci siano delle prestazioni escluse e/o
caratterizzate da eccezioni rispetto a quanto previsto nel presente Capitolato, ciò sarà indicato in un campo note della scheda anagrafica che precede le planimetrie di quell’immobile nell’allegato 7 (per esempio l’attivazione del Servizio di Manutenzione e Conduzione degli Impianti di Riscaldamento che si riferisca ai soli terminali di erogazione con l’esclusione, quindi, della Centrale Termica e della rete di distribuzione; evidentemente in questi casi anche il canone annuo previsto per questo tipo di servizio terrà conto di questa particolarità);
Al solo scopo di fornire un’indicazione qualitativa in più, che non modifica i principi generali detti sopra, nelle planimetrie dell’allegato 7 sono state indicate con delle colorazioni differenti le aree occupate da personale in carico all’Amministrazione da quelle occupate da personale in carico ad altri enti. In sostanza le richieste di intervento extracanone nelle aree occupate da personale non in carico all’Amministrazione, saranno presumibilmente generate da personale regionale che viene attivato dagli utenti con tempi e modi che esulano dall’appalto. Rimane l’obbligo per l’Appaltatore di effettuare qualunque attività, nei tempi e nei modi previsti dal presente capitolato, a prescindere dalla “tipologia di utente”, purché ricada in un area “pertinente” e cioè qualitativamente indicata come inclusa nell’appalto nell’allegato 7.
Nei documenti che accompagneranno l’intervento di natura extra-canone (oltre che nel Sistema Informativo di cui al paragrafo 9.1) è fatto obbligo per l’Appaltatore di conservare traccia dell’informazione dell’appartenenza della zona dell’intervento ad un’area occupata da personale in carico all’Amministrazione piuttosto che da altri enti (coerentemente con l’indicazione qualitativa dell’ultima revisione dell’allegato 7). Nell’Appendice 3, come allegato al facsimile di Ordine di Intervento, compare un modulo di Richiesta di Intervento: l’informazione di cui trattasi potrebbe essere legata al campo indicato con “Centro di Costo” (Interno o esterno) da dichiarare nel caso in cui una Richiesta di Intervento generi un Ordine di Intervento.
6. ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI
6.1. Struttura Organizzativa
Si identificano alcune figure/funzioni chiave nell’ambito della struttura organizzativa dell’Appaltatore:
1. il Responsabile del Servizio, ovvero la persona dotata di adeguate competenze professionali e di idoneo livello di responsabilità e potere decisionale, che si occupi della gestione di tutti gli aspetti relativi al Contratto e ai relativi Atti aggiuntivi. E’ l’interfaccia unica verso l’Amministrazione. Al Responsabile del Servizio sono in particolare delegate le funzioni di:
a) programmazione, organizzazione e coordinamento di tutte le attività previste nel contratto, nonché la proposta di interventi di adeguamento normativo, e/o di riqualificazione energetica degli Impianti Tecnologici;
b) controllo (relativamente alle attività effettuate ed alle fatture emesse);
c) raccolta e fornitura all’Amministrazione delle informazioni e della reportistica necessaria al monitoraggio delle performance conseguite (cfr. par. 12.2).
2. gli Esecutori, ovvero operativi che eseguono le prestazioni di loro competenza secondo modalità e tempi concordati con il Responsabile del Servizio; tecnici che si occupano di supportare gli operativi nell’espletamento delle loro attività.
3. la Centrale Operativa, ovvero una struttura preposta alla gestione delle Richieste di Intervento, qualunque sia il canale di comunicazione (cfr. par. 9.4.1). Una volta ricevuta la richiesta metterà in atto le azioni necessarie nei tempi e nei modi previste dal presente capitolato, avendo cura di registrare sulle apposite sezioni del Sistema Informativo, tutti gli attributi necessari alla tracciabilità delle richieste. Dovendo seguire le richieste di intervento del personale dell’Amministrazione nel corso del loro intero “ciclo di vita”, tale Centrale Operativa, oltre a pianificare le attività, raccoglierà e terrà traccia anche dei dati provenienti dal campo (dagli esecutori): chiusura di Ordini di Intervento, redazione di Proposte di Ordini di Intervento, ecc.
La struttura organizzativa che l’Appaltatore vorrà mettere in campo per la gestione del Contratto dovrà essere specificata nell’offerta tecnica.
6.2. Personale dedicato all’erogazione dei servizi
L’Appaltatore dovrà assicurare lo svolgimento delle attività di cui al presente Capitolato Tecnico con proprio personale in numero e di qualifica adeguati, sotto la direzione del Responsabile del Servizio e degli Esecutori.
L’Appaltatore entro 5 giorni lavorativi dalla data di formale comunicazione dell’aggiudicazione provvisoria dell’appalto deve fornire all’Amministrazione la seguente documentazione relativa al personale che impiegherà nel servizio:
- L’elenco nominativo di tutto il personale dipendente utilizzato nell’appalto, corredato per ogni singolo lavoratore dell’indicazione del luogo e data di nascita, della qualifica, del numero di matricola e degli estremi delle posizioni assicurative e previdenziali;
- L’elenco del personale impiegato in rapporto di lavoro subordinato, autonomo o a qualsiasi titolo impiegato.
La stessa documentazione dovrà essere presentata ogniqualvolta si verifichino modifiche nell’organico impiegato, sia per sostituzioni di personale sia per somministrazione di nuovi servizi.
Il personale dell’Appaltatore dovrà essere dotato di apposita tessera di riconoscimento, da apporre sulla divisa, munita di fotografia, con indicazione del nome e cognome.
Le stesse divise devono essere di un solo tipo, salvo la differenziazione tra stagione invernale ed estiva, per rendere riconoscibile il personale che opera nell’ambito dell’appalto, e dovranno riportare i loghi della società o delle società costituenti eventuali ATI.
L’Appaltatore dovrà fornire al personale impiegato idoneo vestiario di lavoro ed ogni dispositivo di protezione individuale necessario, nonché adottare ogni misura per garantire la sicurezza e la salute dei propri dipendenti e collaboratori che svolgono le attività negli immobili oggetto del Contratto.
L’Amministrazione rimane estranea ad ogni rapporto, anche di contenzioso, tra l’Appaltatore ed i propri dipendenti o collaboratori. L’Appaltatore provvederà al regolare pagamento di salari e stipendi per il personale impiegato, ivi comprese le assicurazioni sociali e previdenziali di legge, nonché ogni prestazione accessoria prevista dal CCNL. L’Amministrazione potrà richiedere la sostituzione del personale dell’Appaltatore che, per il comportamento tenuto nei confronti dell’utenza o nei confronti del personale dell’Amministrazione, risulti indesiderato e/o incompetente.
7. PROCESSO OPERATIVO
Per processo operativo si intende l’iter procedurale che dovrà essere seguito nell’erogazione del servizio fino alla sua consuntivazione. Il processo operativo varia in funzione della tipologia degli interventi, a seconda che siano:
a) interventi a canone;
b) interventi extra-canone.
7.1. Processo operativo per interventi a canone
Gli interventi a canone, definiti al paragrafo 2.1 sono tutti quelli, nessuno escluso, che derivano dalle Schede di Manutenzione allegate al presente Capitolato (Appendice 1), .
Tali interventi diventano esecutivi, senza necessità alcuna di approvazione, da parte dell’Amministrazione a partire dalla data di inizio di erogazione servizi, coincidente con la data di sottoscrizione del Verbale di Consegna (cfr. par. 8.2).
L’effettiva esecuzione di tali interventi, schedulati tramite una apposita sezione del Sistema Informativo di cui al paragrafo 9.1, dovrà risultare da un apposito documento riassuntivo, Stato di Avanzamento delle Attività a Canone (cfr. par. 9.3), che dovrà essere anche esso perfettamente integrato con il Sistema Informativo.
La formalizzazione di tale rendiconto, sotto forma di report periodico, e l’accettazione da parte dell’Amministrazione daranno seguito al pagamento del canone.
7.2. Processo Operativo per interventi extra canone
Trattandosi di una procedura fortemente integrata con il Sistema Informativo ed esistendo un apposito paragrafo (par. 9.4) nel quale si descrive il servizio di “Programmazione e rendicontazione delle attività extracanone”, si rimanda a tale paragrafo l’illustrazione del processo operativo.
8. FASE DI AVVIAMENTO
La fase di avviamento indica il periodo intermedio tra la data di sottoscrizione del Contratto, e il termine di consegna di quanto previsto dal servizio di Costituzione dell’Anagrafica Tecnica, secondo quanto definito al paragrafo 9.2.
La fase di avviamento, in cui l’Appaltatore dovrà comunque garantire l’esecuzione di tutti i servizi così come definiti all’interno del presente Capitolato, si caratterizza per alcune specifiche attività, di seguito riportate:
• Sottoscrizione del Contratto;
• Affiancamento all’Appaltatore uscente;
• presa in consegna degli impianti tecnologici (cfr. paragrafo 8.2);
• costituzione dell’Anagrafica Tecnica così come descritta al paragrafo 9.2.
8.1. Affiancamento all’Appaltatore uscente
Nel periodo che intercorrerà tra la data di sottoscrizione del Contratto e la presa in consegna degli Impianti Tecnologici, l’Appaltatore avrà l’onere di affiancare il proprio personale, almeno per le figure del Responsabile del Servizio e delle figure di coordinamento, a quello della ditta uscente. L’ affiancamento terminerà con la consegna all’Appaltatore delle attività oggetto del presente Capitolato per le diverse specializzazioni, mediante la sottoscrizione del Verbale di Consegna di cui al paragrafo successivo.
8.2. Presa in consegna degli Impianti Tecnologici
Costituisce obbligo per l’Appaltatore di prendere in carico gli impianti a servizio degli immobili indicati nell’allegato 4 al Disciplinare di gara. La presa in consegna degli impianti dovrà avvenire attraverso la sottoscrizione di apposito Verbale di Consegna, che rappresenta quindi il documento con il quale l’Appaltatore prenderà formalmente in carico gli immobili/impianti per l’esecuzione dei servizi richiesti. Tale documento dovrà contenere:
- il dettaglio della consistenza dei beni/immobili dell’Amministrazione, presi in carico dall’Appaltatore, con esplicitazione della tipologia di oggetti e dei relativi quantitativi significativi ai fini della determinazione delle variazioni del canone (cfr. par. 10.5.6, 10.6.6, 10.7.6, 10.8.7, 10.9.7, 10.10.5, 11.2);
- l’elenco nominativo del personale abilitato all’uso del Sistema Informativo con esplicitazione dei livelli di accesso (cfr. par. 9.1);
- l’elenco delle eventuali strutture e/o mezzi e/o servizi che l’Amministrazione dovesse dare, in prestito d’uso, all’Appaltatore per lo svolgimento delle attività previste (locali, servizi,..).
La redazione del Verbale di Consegna sarà a cura dell’Appaltatore stesso che lo sottoporrà all’Amministrazione entro 20 giorni solari dalla data di sottoscrizione del Contratto per l’opportuna valutazione.
8.3. Diagramma di flusso per l’avvio del servizio
FIRMA DEL CONTRATTO
ORDINATIVO
FASE TRANSITORIA
MAX 20 GG. MAX 30 GG.
REDAZIONE VERBALE DI CONSEGNA E LETTURE CONTATORI
ATTIVITA’ PRELIMINARI PER LE VOLTURAZIONI
MAX 10 GG.
SOTTOSCRIZIONE VERBALE DI CONSEGNA | ATTIVAZIONE DELLE VOLTURAZIONI | INIZIO ATTIVITA’ A REGIME | ||
9. SERVIZI DI GESTIONE E COORDINAMENTO DEI SERVIZI DI MANUTENZIONE
9.1. Sistema Informativo e Gestione Richieste di Intervento
L’Appaltatore dovrà avvalersi di un efficiente strumento informatico per il supporto delle attività di gestione operativa e controllo dei Servizi oggetto dell’appalto, sia da parte dell’Amministrazione che dell’Appaltatore.
Poichè il sistema informativo dovrà interfacciarsi con la rete Intranet della Regione Piemonte, lo stesso dovrà essere in grado di interfacciarsi senza conflitto alcuno con il sistema informativo della stazione appaltante ed essere adatto ad operare con il sistema operativo attualmente in suo esercizio. Pertanto sarà onere dell’Appaltatore adottare tutti gli accorgimenti affinchè il sistema proposto possa garantirsi l’accesso ed il funzionamento sulla piattaforma della rete informatica della Regione Piemonte.
Le esigenze che l’Appaltatore dovrà garantire in fase di progettazione o selezione del
Sistema Informativo possono essere così riassunte:
• favorire al massimo un progressivo perfezionamento della collaborazione tra l’Appaltatore e l’Amministrazione;
• minimizzare l’impatto delle attività operative sullo svolgimento delle attività lavorative dell’Amministrazione;
• migliorare progressivamente la qualità dei servizi forniti, in termini di raggiungimento degli obiettivi fissati;
• garantire, tramite appositi strumenti di gestione, il controllo del livello qualitativo e quantitativo dei servizi resi.
Tale sistema dovrà essere, a cura dell’Appaltatore:
• progettato o selezionato tra i prodotti disponibili sul mercato;
• realizzato o acquisito;
• configurato e personalizzato in funzione dei singoli servizi attivati dall’Amministrazione e configurato in funzione delle specifiche esigenze e richieste della stessa;
• accessibile da web e supportato dai sistemi informatici della Regione Piemonte ed interfacciabile con gli stessi, o eventualmente installato su macchine dedicate che saranno fornite dall’ appaltatore in numero adeguato alle esigenze dell’ Ente e nelle sedi indicate da Regione Piemonte, mantenute costantemente adeguate ed aggiornate per tutta la durata dell’ appalto sia in configurazione hardware che software,
• reso accessibile all’Amministrazione per tutto il periodo di vigenza del contratto, unitamente alla cessione delle licenze software minime necessarie alla gestione ed all’analisi dei dati al termine dello stesso, a seguito di esplicita richiesta della stessa;
• gestito e costantemente implementato per tutta la durata del contratto.
Nel progettare o scegliere il Sistema Informativo, l’Appaltatore dovrà tenere presente che una sezione di tale sistema, dedicata alla gestione delle richieste di intervento, dovrà essere conforme alle specifiche di cui all’Appendice 6 del presente C.S.A. (“Portale dei servizi per la gestione delle richieste di intervento”). La progettazione, gestione e manutenzione di tale sezione del Sistema Informativo è stata computata e accorpata al Canone annuo di tutti i Servizi di Manutenzione e Conduzione (CSM). Al termine dell’appalto questa sezione dovrà rimanere perfettamente funzionante e i dati dell’archivio, relativi alla stessa sezione, dovranno essere consegnati alla Regione Piemonte su idoneo supporto. In particolare la stazione appaltante resta titolare di tutti i diritti di proprietà intellettuale sui software, le sue eventuali personalizzazioni e sui dati e dell’ eventuale hardware messo a disposizione. Dovranno inoltre essere consegnati alla stazione appaltante, i sorgenti delle componenti software create per personalizzare il sistema. Tanto i dati, quanto i software, le personalizzazioni, la documentazione e i sorgenti, dovranno essere consegnati su supporto (es. CD-ROM) leggibile.
Fermo restando il fatto che il piano di implementazione del Sistema Informativo dovrà essere congruente con quanto dichiarato dall’Appaltatore nell’offerta tecnica, all’Amministrazione dovranno essere garantite tutte le principali funzionalità (in particolare: le funzioni di navigazione e accesso dati e le funzioni di interrogazione, visualizzazione, stampa ed esportazione dei dati di interesse), secondo quanto di seguito illustrato, contestualmente all’inizio di erogazione dei servizi oggetto del contratto.
La sezione di tale Sistema dedicata alla gestione delle Richieste di Intervento, dovrà essere perfettamente funzionante entro 3 mesi dalla data di presa in consegna degli immobili.
Se l’Amministrazione non ritiene soddisfacente il livello di implementazione delle suddette funzionalità e/o del Portale dei servizi per la gestione delle richieste di intervento, potrà segnalarlo in qualunque momento all’Appaltatore, che è tenuto a mettere in atto le modifiche necessarie per soddisfare le richieste dell’Amministrazione entro e non oltre 10 giorni lavorativi dalla richiesta stessa. Eventuali ritardi nell’attivazione del Sistema Informativo, o nel mettere in atto le modifiche richieste dall’Amministrazione nei tempi di cui al capoverso precedente, daranno luogo all’applicazione della penale di cui al par. 13.2, lett. P19. Immediatamente dopo l’inizio di erogazione dei servizi, l’Appaltatore dovrà organizzare un corso di formazione all’uso del sistema per il personale abilitato, nominato
dell’Amministrazione, il cui elenco nominativo e livello di accesso dovrà essere formalizzato all’interno di una apposita sezione del Verbale di Consegna. Il corso dovrà essere organizzato con congruo anticipo rispetto alla scadenza dei tre mesi prevista per la consegna del Sistema Informativo e dovrà essere messa a disposizione del personale regionale abilitato una piattaforma operativa dedicata per poter testare la bontà del sistema messo in atto dall’appaltatore.
Con riferimento alla sezione del Sistema Informativo che si occupa della gestione delle Richieste di Intervento, come meglio specificato nell’Appendice 6, la stessa dovrà essere accessibile a tutti i dipendenti della Regione; le restanti sezioni del Sistema Informativo, invece, saranno accessibili solo al personale abilitato nominato dall’Amministrazione.
Entro sei mesi dalla data di presa in consegna degli immobili/impianti l’Amministrazione procederà a dare il benestare al Sistema Informativo con riferimento alle sue funzionalità basilari e ai dati che a tale data l’Appaltatore avrà inserito nella banca dati a servizio del Sistema Informativo stesso. In particolare sarà valutata la capacità del Sistema Informativo di gestire i servizi di Programmazione e rendicontazione delle attività a canone (cronoprogramma, Stato di Avanzamento delle Attività a canone, registrazione attività eseguite ecc.) e di Programmazione e Rendicontazione delle attività extra-canone (gestione Richieste di Intervento, computi metrici estimativi, Ordini di Intervento, Stato di Avanzamento delle Attività extra-canone, ecc). Qualunque richiesta del D.E.C. in merito alle funzionalità connesse a questi due servizi dovrà essere tassativamente presa in carico dall’Appaltatore entro 5 giorni lavorativi dalla richiesta stessa. In caso di inadeguatezza del Sistema Informativo dopo tale data, formalizzata per iscritto dal D.E.C. al Responsabile del Servizio, si procederà all’applicazione della penale di cui alla lettera P20 del paragrafo 13.2.
Il Sistema Informativo proposto dovrà garantire una modularità ed una flessibilità di configurazione tale da prevedere la possibilità di aggiungere applicazioni, in periodi successivi, tra loro perfettamente integrabili ed attivabili nel rispetto del piano di implementazione definito dall’Appaltatore in sede di Offerta Tecnica. Ne segue che, durante tutta la durata del contratto, l’Appaltatore dovrà provvedere alla risoluzione di ogni eventuale problema sia d’uso che di modularità del sistema stesso.
9.1.1. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Per le caratteristiche generali (requisiti), i criteri di strutturazione (anagrafi e archivi, procedure e funzioni), le modalità di aggiornamento e le schede informative relative alle classi tecnologiche gestite dal Sistema Informativo, l’Appaltatore potrà fare riferimento alla UNI 10951.
Il Sistema Informativo dovrà essere basato su un connubio hardware / software tale da adeguarsi, con la massima flessibilità, alle necessità delle varie tipologie di utilizzatori, basandosi su modalità d’uso e di accesso alle funzionalità disponibili secondo gli standard più diffusi e conosciuti in modo da consentire un immediato utilizzo ed uno sfruttamento ottimale. Le caratteristiche del Sistema Informativo proposto dovranno consentire un approccio immediato alla sostanza dell’applicazione, evitando la necessità di lunghi processi di apprendimento da parte del personale addetto; la strutturazione del sistema dovrà esplicitare oltre che la struttura dati anche i livelli e le modalità di accesso degli utenti al DataBase identificati dall’Appaltatore in sede di Offerta Tecnica.
In particolare, il Sistema Informativo dovrà fornire funzionalità di controllo e di supporto logistico e dovrà essere contemporaneamente gestito aggiornando sistematicamente il relativo DataBase. In quest’ultimo saranno inserite tutte le informazioni, relative ai servizi tecnico, gestionale ed amministrativi forniti, che dovranno essere gestite in tutte le attività operative svolte nell’erogazione dei servizi.
L’aggiornamento dei dati sul DataBase dovrà essere effettuato con cadenza giornaliera (relativamente ai dati generati nelle 24 ore precedenti) ad eccezione dell’aggiornamento dell’Anagrafica Tecnica per cui si rimanda al paragrafo 9.2.4.5.
Tra le principali funzionalità del Sistema Informativo, a titolo indicativo e non esaustivo, si avranno:
• Interfacciamento con la sezione dedicata alle Richieste di Intervento (Portale dei servizi per la gestione delle richieste di intervento);
• funzioni di collegamento telematico: tra Amministrazione e Appaltatore dovrà essere possibile una costante interrelazione per la gestione operativa delle attività attraverso un supporto on-line;
• funzioni di navigazione ed accesso ai dati: in funzione del livello di accesso dell’utente, definito con l’Amministrazione in sede di Verbale di Consegna, un dato può essere accessibile in lettura e scrittura, in sola lettura, o può essere nascosto ai livelli d’accesso più bassi. Il sistema per l’accesso ai dati su DataBase (dati grafici
e alfanumerici) e le relative funzionalità di analisi e controllo in relazione ai diversi livelli autorizzativi, dovrà essere semplice ed intuitivo, in modo da richiedere brevi periodi di apprendimento, anche da parte di personale non informatico;
• funzioni di interrogazione, visualizzazione, stampa ed esportazione dei dati di interesse: dovrà essere possibile effettuare ricerche ed impostare semplici query con filtri di ricerca impostate su qualsiasi caratteristica dei dati (tipologia di intervento, edificio, arco temporale, categoria impiantistica, ecc.). Le query impostate dovranno essere anche memorizzate per un successivo riutilizzo. In funzione dei dati estratti il sistema dovrà consentire anche la generazione di opportuni report secondo gli standard di rappresentazione più diffusi (Microsoft Office o similare);
• funzioni di gestione delle richieste di intervento: il Sistema Informativo dovrà essere perfettamente integrato con la Centrale Operativa, così da poter gestire i dati caratteristici relativi alle richieste di intervento ed a tutti i dati statistici correlati alle chiamate in ingresso;
• funzioni di gestione documentale; in particolare il sistema dovrà garantire la disponibilità di specifiche funzionalità per la gestione informatizzata di tutti i documenti utili allo svolgimento delle attività;
• funzioni di gestione dell’Anagrafica dei beni edilizio–impiantistici: i dati gestiti dovranno rispettare i criteri di classificazione e la terminologia fissati dalla norma UNI 8290; dovranno essere codificati e descritti gli edifici ed i sistemi tecnologici di ogni edificio (in funzione del servizio attivato), suddivisi gerarchicamente in unità tecnologiche, elementi tecnici, componenti e loro materiali costituenti; dovranno essere gestite dal Sistema Informativo anche foto ed elaborati (gestione dei dati anagrafici, di localizzazione, tecnici, funzionali e dimensionali dei componenti);
• funzioni di supporto alle attività operative: in questo contesto le funzionalità del Sistema Informativo dovranno supportare la definizione e l’aggiornamento del “Cronoprogramma” e la gestione degli Ordini di Intervento. Dovranno essere gestite le informazioni relative agli interventi (beni oggetto degli interventi e descrizione), la data degli Ordini di Intervento, i soggetti richiedenti. A titolo esemplificativo, tra le funzionalità considerate in questa voce, dovranno essere sviluppate:
- gestione delle attività a canone ed extra-canone: il sistema dovrà gestire distinte tipologie d’intervento identificate come: attività programmate (a canone), attività su richiesta (extracanone). Per le tipologie d’intervento identificate dovrà essere gestita la programmazione in termini di: calendario d’esecuzione, mezzi, risorse, tempo e costi necessari alla corretta esecuzione. Ne consegue la necessità di poter generare dei programmi di manutenzione relativamente ai diversi intervalli temporali (giornalieri, settimanali, mensili, etc.) così da ottimizzare la programmazione e l’esecuzione dei lavori in termini sia di efficienza sia di efficacia. Ad esempio nel caso specifico di manutenzione programmata il sistema a supporto dovrà provvedere a segnalare tutte le scadenze previste;
– controllo dello stato degli interventi: attraverso accesso web alla banca dati, dovrà essere possibile fornire costantemente informazioni utili ad una descrizione strutturata dello stato degli interventi (aperti, chiusi, sospesi…);
– funzioni di gestione dei costi: la strutturazione dei dati gestiti dal Sistema Informativo dovrà essere tale da consentire l’aggregazione e la ripartizione dei costi secondo la logica dei centri di costo e/o superficie oggetto del servizio;
– analisi interventi manutentivi: l’analisi dell’Anagrafica storica degli interventi offrirà la possibilità di ottenere informazioni statistiche, elaborate soprattutto al fine di consentire la valutazione dell’efficacia delle azioni manutentive intraprese in passato. Con i dati di ritorno dalle attività di Manutenzione e Conduzione degli impianti, insieme alle analisi statistiche di cui sopra, dovrà consentire la generazione di dati e la costruzione di modelli comportamentali nel tempo dei singoli componenti del sistema e delle relative modalità di guasto; in particolare dovrà essere garantita alla struttura di verifica della stazione appaltante anche la possibilità di leggere in tempo reale i consumi energetici dei singoli edifici, mediante inserimento all’interno delle centrali e dei quadri elettrici di opportune strumentazioni quali contacalorie e multimetri di grandezze elettriche.
– contabilizzazione (a canone ed extra canone): in particolare, per la gestione dei corrispettivi extra canone, dovranno essere messe a disposizione dell’Amministrazione, funzioni che consentono la corretta e puntuale
verifica di ogni singola esecuzione, con indicazione analitica di tutte le attività eseguite per categoria e tipi di intervento. Dovrà essere possibile accedere a tutti i dati necessari al controllo puntuale dei costi per ogni intervento (tempi d’intervento, qualifica professionale degli esecutori incaricati, etc.);dovranno inoltre essere disponibili funzionalità per il confronto dei costi di anno in anno, e dei costi sostenuti per singolo immobile o per gruppi di immobili.
9.2. Costituzione e Gestione dell’Anagrafica Tecnica Nell’ambito di questo servizio è previsto l’insieme delle attività di acquisizione dati, rilievo e censimento, restituzione grafica e aggiornamento/modifica dati, finalizzati alla
corretta gestione operativa degli immobili ed impianti oggetto del Contratto. L’anagrafica
tecnica dovrà essere basata su un sistema BIM (Building Information Modelling) che garantisca un metodo per l'ottimizzazione della pianificazione, realizzazione e gestione dell’impiantistica del patrimonio immobiliare della Regione Piemonte tramite l’aiuto di un software conforme alla norma ISO 16739. Tutto l’impianto dovrà essere fornito a cura dell’appaltatore che dovrà fornire l’hardware ed il software necessario a garantire al Committente di poter accedere in ogni momento al servizio. Sarà previsto nella fornitura un numero minimo di licenze software non inferiore a 10.
Tale servizio si attiva automaticamente con la fornitura dei soli servizi di Manutenzione ordinati dall’Amministrazione e risulta composto da:
• il servizio base di gestione dell’Anagrafica Architettonica; ci si limita alla gestione e non alla costituzione dal momento che gli elaborati in formato dwg sono in gran parte già disponibili; l’Appaltatore, quindi, dovrà integrarli dove necessario e tenerli aggiornati secondo quanto definito all’interno dei paragrafi 9.2.4.1;
• il servizio di costituzione e gestione dell’Anagrafica Impiantistica le cui specifiche ed il grado di approfondimento varieranno in funzione del Servizio di Manutenzione attivato, secondo quanto definito all’interno dei paragrafi 9.2.4.2;
Gli obiettivi principali da perseguire attraverso l’attività di Costituzione e Gestione dell’Anagrafica Tecnica risiedono essenzialmente:
• in una razionale collocazione dei dati all’interno di un sistema informativo integrato che permetta un veloce accesso e controllo delle informazioni relative alle diverse classi e unità tecnologiche;
• in una puntuale conoscenza dei componenti e del contesto impiantistico nel quale sono inseriti i singoli elementi che permetta, successivamente, una immediata individuazione e valutazione di ogni componente;
• in una ottimale pianificazione, oltre che una efficace gestione delle attività manutentive, con il raggiungimento di economie di esercizio del complesso di attività.
Il servizio consisterà principalmente nell’esecuzione delle attività di:
• acquisizione dati;
• aggiornamento dell’architettonico;
• rilievo e censimento degli elementi tecnici;
• restituzione informatica dei dati grafici ed alfanumerici;
• valutazione dello stato conservativo degli elementi tecnici;
• aggiornamento continuo e gestione dei dati anagrafici in funzione dell’attività manutentiva svolta.
Ad esempio, a seguito dell’attivazione del Servizio di Manutenzione Impianti di Riscaldamento, viene attivato automaticamente il servizio di Costituzione e Gestione dell’Anagrafica Tecnica relativo a:
• acquisizione dati presso l’Amministrazione relativamente agli impianti di riscaldamento;
• verifica del rilievo architettonico reso disponibile da parte dell’Amministrazione in formato dwg;
• rilievo e censimento degli elementi tecnici dell’impianto di riscaldamento;
• restituzione grafica su Sistema Informativo con posizionamento degli impianti all’interno delle planimetrie e raccolta e catalogazione dati di consistenza;
• valutazione dello stato conservativo degli elementi tecnici dell’impianto di riscaldamento;
• aggiornamento continuo e gestione dei dati anagrafici in funzione dell’attività manutentiva svolta sull’Impianto di riscaldamento.
9.2.1. REQUISITI GENERALI DEL SERVIZIO
Le attività di rilievo dovranno essere svolte secondo le specifiche illustrate nel presente paragrafo e secondo quanto dichiarato dall’Appaltatore in sede di Offerta Tecnica, comunque in maniera tale da garantire la correttezza dei dati acquisiti e restituiti. I criteri di classificazione dei componenti e degli impianti al fine di mantenere la base informativa per l’applicazione delle più opportune politiche di manutenzione dovranno comunque:
• rispettare i criteri di classificazione della norma UNI 8290 e ISO 16739;
• prevedere l’individuazione dell’esatta ubicazione dei componenti più critici ai fini del funzionamento dei singoli impianti;
• aggiornare costantemente per tutta la durata del contratto i dati relativi alla consistenza ed allo stato di conservazione del patrimonio oggetto del servizio, in relazione alle modifiche apportate sugli impianti. Tale attività sarà già ricompresa negli oneri relativi alla gestione del servizio.
La classificazione dello stato di conservazione dovrà consentire di valutare, in forma sintetica, lo stato conservativo del patrimonio a diversi livelli secondo criteri che dovranno prevedere una scala di valutazioni articolata su diversi livelli di stato, finalizzati a definire il grado di severità degli eventuali danni/anomalie.
L’Amministrazione, come illustrato all’interno del paragrafo 9.1 relativo al Sistema Informativo, dovrà poter avere accesso alle informazioni, per consultare, monitorare e verificare i dati raccolti ed il livello di aggiornamento. L’Amministrazione non avrà evidentemente accesso in scrittura a tale sezione del Sistema Informativo, ma potrà leggere, stampare e salvare qualsiasi elaborato; una volta salvato l’elaborato non dovrà essere vincolato da alcuna password per l’accesso e la modifica.
Il dettaglio delle informazioni da gestire dovrà essere chiaramente funzionale al tipo di servizio attivato.
Resta inteso che, al termine del rapporto, le informazioni gestite rimarranno di esclusiva proprietà dell’Amministrazione. L’Appaltatore è obbligato a fornire tutte le indicazioni (tracciati record, modello, entità relazioni, etc.) ed il supporto necessario a trasferire le informazioni nell’eventuale nuovo Sistema Informativo che l’Amministrazione intenderà utilizzare al temine della fornitura.
9.2.2. TEMPI DI CONSEGNA
Tutte le informazioni inerenti l’Anagrafica Tecnica relativa ai servizi di manutenzione che iniziano ad essere erogati contestualmente alla data di presa in consegna degli immobili, dovranno essere raccolte e consegnate formalmente in maniera completa all’Amministrazione entro 6 mesi dalla stessa data di presa in consegna degli immobili/impianti.
Nel caso di attivazione di uno o più servizi di manutenzione per uno o più immobili, tramite Atto Aggiuntivo, in data successiva a quella di presa in consegna degli immobili, la consegna della relativa Anagrafica Impiantistica dovrà avvenire:
- entro 2 mesi dall’inizio di erogazione del servizio, qualora tale servizio inizi ad essere erogato quando sono già scaduti i termini (6 mesi) previsti per la consegna delle informazioni di cui sopra; ovvero
- entro 2 mesi dalla data di scadenza dei primi 6 mesi previsti per la consegna delle informazioni di cui sopra, qualora tale servizio inizi ad essere erogato nei primi 6 mesi dalla data di consegna degli immobili.
- ai due termini di scadenza appena detti si sommerà 1 mese per ogni immobile del quale non sia disponibile l’anagrafica architettonica in formato dwg;
Il mancato rispetto dei tempi di consegna sopra indicati comporterà l’applicazione della penale di cui al punto P21 del par. 13.2.
A seguito della regolare consegna degli elaborati previsti (cartacei e su supporto informatico), l’Amministrazione avrà 60 giorni solari e consecutivi per verificare che tali elaborati non presentino manchevolezze e/o errori significativi e che risultino corrispondenti allo stato di fatto. L’Appaltatore, entro 45 giorni naturali e consecutivi dal termine di ricevimento delle risultanze di tali verifiche, dovrà provvedere alle necessarie rettifiche degli elaborati. Analogamente al ritardo precedente, dallo scadere di tale ultimo termine verrà applicata la penale prevista al punto P21 del paragrafo 13.2.
Si fa osservare l’importanza di queste scadenze (dalla quale scaturisce anche l’importanza delle penali giornaliere previste). Le ragioni principali sono le seguenti:
• le attività che l’Appaltatore metterà in atto nell’espletazione di questo servizio renderanno efficaci gli strumenti (informatici e cartacei) previsti nell’ambito dei servizi di Programmazione e Rendicontazione delle attività a canone e extra-canone; il
Cronoprogramma e lo Stato di Avanzamento delle Attività a Canone, in particolare, si formalizzeranno solo dopo che gli impianti all’interno degli immobili sono stati censiti/catalogati;
• le attività di controllo dei servizi oggetto dell’appalto che l’Amministrazione vorrà mettere in atto sono fortemente vincolate ai due documenti citati sopra.
L’Appaltatore, prima di effettuare il servizio sull’intero compendio immobiliare oggetto del/i servizio/i attivato/i e comunque in modo da rispettare i termini temporali sopra definiti, eseguirà le attività richieste nell’ambito di una “Anagrafica Pilota” svolta su un numero di immobili significativo rispetto al totale, definito in accordo con l’Amministrazione, avente l’obiettivo di:
• condividere con l’Amministrazione gli output del servizio in termini di qualità degli elaborati e quantità delle informazioni raccolte;
• individuare e condividere con l’Amministrazione eventuali problematiche operative e corrispondenti soluzioni;
• xxxxxx i diversi step di consegna degli elaborati ed eventualmente prorogare i tempi di consegna del servizio completo a seguito dell’approvazione dell’Amministrazione. Tale riprogrammazione non potrà comunque determinare una proroga dei termini di consegna superiore a 3 mesi.
Entro 20 giorni successivi dalla presa in consegna degli immobili l’Appaltatore dovrà concordare con l’Amministrazione, all’interno di un documento chiamato “Pianificazione dell’Anagrafica”, i seguenti elementi: la data di consegna (con la eventuale proroga), il piano di consegne intermedie, l’ambito dell’Anagrafica Pilota (superfici oggetto del servizio, termini di consegna, layer utilizzati, dati da implementare all’interno degli oggetti, etc.).
Il mancato rispetto dei tempi di consegna della “Pianificazione dell’Anagrafica” e degli elaborati anagrafici definiti nel documento stesso determinerà l’applicazione della penale di cui al paragrafo 13.2 (lett. P21) prevista per l’ipotesi di ritardo o mancato aggiornamento.
A seguito della regolare consegna degli elaborati previsti nell’ambito dell’Anagrafica Pilota, l’Amministrazione avrà 15 giorni solari e consecutivi per verificare che tali elaborati non presentino manchevolezze e/o errori significativi e che risultino corrispondenti allo stato di fatto. L’Appaltatore, entro 5 giorni naturali e consecutivi dal termine di ricevimento delle risultanze di tali verifiche, dovrà provvedere alle necessarie
rettifiche degli elaborati. Dallo scadere di tale ultimo termine verrà applicata la penale prevista nel paragrafo 13.2 al punto P21.
Le informazioni dovranno essere aggiornate per tutta la durata del contratto.
9.2.3. ACQUISIZIONE DATI
Propedeutiche alla costituzione dell'Anagrafica Tecnica saranno l'individuazione e la quantificazione degli elementi oggetto di rilievo; in particolare dovranno essere censite le informazioni di tipo tecnico, documentale, normativo (anche reperendo i dati presso gli Uffici Tecnici dell’Amministrazione) necessarie ad una corretta erogazione del servizio. Si richiede quindi di:
• acquisire presso l’Amministrazione i documenti di progetto (relazioni tecniche, dati di funzionamento, dati di riferimento, eventuali elaborati grafici, etc.) relativi agli immobili/impianti oggetto del Contratto a complemento e a riscontro dei dati raccolti in sede di rilievo e censimento; in particolare:
O consistenza immobiliare; suddivisione degli spazi in piani e locali; aree e cubatura; dati urbanistici, destinazioni d’uso, dati catastali; aree esterne e aree a verde.
O consistenza impiantistica e quindi per ogni impianto presente individuazione degli oggetti significativi che lo costituiscono; locazione fisica dei vari oggetti all’interno della struttura fisica dell’immobile; per i vari oggetti i dati di targa e/o di progetto, ciclo di manutenzione ordinaria e straordinaria;
• raccogliere, catalogare e mantenere lo scadenzario di tutta la documentazione soggetta a rinnovo (certificati ed autorizzazioni), correlati con gli impianti gestiti nell’ambito del Servizio di Manutenzione attivato.
Ove si riscontrassero carenze documentali relative ai servizi attivati, l’Appaltatore è tenuto a prestare all’Amministrazione tutta l’assistenza necessaria per l’ottenimento delle certificazioni di legge con la sola esclusione delle eventuali progettazioni.
9.2.4. VERIFICA, RILIEVO E CENSIMENTO
9.2.4.1. VERIFICA ANAGRAFICA ARCHITETTONICA
L’Appaltatore dovrà verificare gli elaborati relativi all’Anagrafica Architettonica che l’Amministrazione metterà a disposizione all’inizio dell’Appalto.
Dovranno essere effettuati dei rilievi speditivi all’interno dei singoli ambienti dei fabbricati o porzioni di fabbricato costituenti il patrimonio immobiliare oggetto
dell’Appalto, verificando la destinazione d’uso, le divisioni interne e le quote assolute dei piani partendo da quelli interrati e/o seminterrati fino alla copertura (ove accessibile). Tutte le modifiche ed aggiornamenti dell’anagrafica architettonica rispetto agli elaborati forniti dal Committente saranno a totale cura dell’Appaltatore e riversati sul sistema BIM adottato.
Le informazioni minime oggetto della verifica del rilievo necessarie per la successiva fase di restituzione grafica sono:
• superfici nette e lorde, volumi lordi, volumi riscaldabili;
• caratteristiche fisiche delle componenti edilizie con classificazione delle finiture interne ed esterne (materiali, tipologie, configurazione geometrica e caratteristiche dimensionali);
• articolazione delle superfici per destinazione d’uso;
• dimensioni singoli locali;
• quote altimetriche;
• altezza ambienti al netto di controsoffitti e pavimenti flottanti;
• eventuali presenze di controsoffittature.
Il servizio comprende il rilevamento “a vista” dello stato di adeguamento normativo degli immobili e delle relative condizioni di sicurezza; a titolo indicativo tale attività consiste:
• nella verifica dell’esistenza e della validità delle certificazioni e delle autorizzazioni di legge occorrenti;
• nella verifica della sussistenza, per le unità ambientali dell’edificio o dell’intero immobile, delle condizioni di sicurezza disposte dalle normative.
9.2.4.2. ANAGRAFICA IMPIANTISTICA
L’Appaltatore dovrà censire i singoli componenti ed eseguire i rilievi sul campo al fine di avere gli elementi necessari a verificare:
• consistenze impianti (numero e tipologia delle componenti tecniche);
• ubicazione fisica degli impianti;
• caratteristiche tecniche (materiali, tipologie, configurazione geometrica e caratteristiche dimensionale);
• caratteristiche funzionali (schemi di funzionamento);
• dati di targa delle singole apparecchiature;
• ciclo di manutenzione del singolo componente.
Oggetto di rilievo e censimento saranno i macrocomponenti e i terminali delle classi impiantistiche, presenti negli immobili oggetto dell’appalto, compresi sia i Locali Tecnologici a supporto (ad es. Centrali Termiche, Cabine Elettriche, Sottostazioni di Condizionamento, quadri elettrici, ecc.) che i terminali di impianto. L’attività di rilievo e censimento, estesa a tutti gli elementi/componenti rilevabili “a vista”, deve essere finalizzata alla raccolta di tutte le informazioni tecniche e tipologiche atte a descrivere in maniera immediata e sintetica gli elementi da restituire graficamente in planimetrie/schemi, i quali elementi saranno associati univocamente alle stesse planimetrie attraverso l’assegnazione di un codice alfanumerico; tali informazioni saranno ricavabili anche da sovrimpressioni o targhe applicate allo stesso elemento/componente (marca, modello, anno di fabbricazione, materiale, dimensioni, potenza, alimentazione, ecc.) secondo un processo di modellizzazione BIM ISO 16739.
Per ogni componente soggetto a rilievo visivo, in relazione al Servizio di Manutenzione attivato, dovranno essere rilevate, censite e raccolte in appositi file informatici sia grafici che alfanumerici, oltre alle informazioni minime standard quali codice edificio, ubicazione del componente (piano e ambiente), tipologia del componente e codice componente, anche i dati tipologici maggiormente significativi, che a titolo indicativo vengono elencati all’interno dell’Appendice 2 al presente Capitolato.
Il servizio comprende anche il rilevamento “a vista” dello stato di adeguamento normativo degli impianti e delle relative condizioni di sicurezza; a titolo indicativo tale attività consiste:
• nella verifica dell’esistenza e della validità delle certificazioni e delle autorizzazioni di legge occorrenti;
• nella verifica della rispondenza della singola unità tecnologica alla normativa tecnica di funzionamento e di sicurezza;
• nell’individuazione, per ciascuna unità tecnologica interessata, della data entro la quale occorre richiedere agli Enti preposti la prossima visita ispettiva di legge.
9.2.4.3. RESTITUZIONE INFORMATICA DEI DATI GRAFICI ED ALFANUMERICI
Contestualmente all’attività di rilievo verrà effettuata l’attività di restituzione grafica computerizzata, comprensiva di inserimento a sistema in ottica relazionale delle relative informazioni contenute in elenchi alfanumerici definiti e compilati in sede di rilievo e censimento da inserire nel Sistema Informativo.
L’attività di restituzione dovrà prevedere al minimo:
• planimetrie di tutti i piani dell’edificio con posizionamento dei componenti principali e dei terminali oggetto del Servizio di Manutenzione attivato;
• planimetrie degli ambienti di seguito elencati se i componenti rientrano tra quelli oggetto del servizio:
o centrali termiche e sottocentrali;
o centrali frigorifere e sottocentrali;
o locali gruppi elettrogeni e gruppi di continuità e rifasamento;
o quadri elettrici;
o locali batterie;
o locali cabine di trasformazione MT/BT e/o cabine elettriche MT/BT;
o centrali antincendio;
o locali centraline TVCC e/o controllo accessi;
o terminali di tutti le tipologie di impianto in appalto.
• documenti di disposizione funzionali:
o schemi a blocchi dove si illustri l’assetto globale dell’impianto mediante blocchi che rappresentano l’insieme di componenti;
o schemi funzionali in cui venga mostrato il funzionamento dei sistemi
o apparecchiature afferenti al servizio attivato, per mezzo di circuiti teorici, senza necessariamente tener conto dei dispositivi utilizzati per l’attuazione delle funzioni stesse.
La tipologia degli output di restituzione dovrà essere chiaramente funzionale al tipo di Servizio di Conduzione e Manutenzione attivato.
Gli elaborati grafici dovranno essere tutti adeguatamente quotati; ad esempio nelle piante dovranno essere chiaramente indicate la quota del piano di sezione e le quote dei piani di calpestio. La quota del piano di sezione dovrà essere scelta in modo da presentare il maggior numero di informazioni possibili sull’edificio in questione (porte, finestre, etc.). Dovranno essere inoltre elaborate tabelle alfanumeriche in formato excel riassuntive della consistenza, con l’elenco dei componenti tecnologici, suddivise per colonne, riportanti i dati raccolti in sede di rilievo e censimento, così come illustrato al paragrafo
9.2.4.2.
Gli elaborati grafici dovranno essere forniti tutti in:
• formato grafico vettoriale secondo lo standard DWG di Autocad nell’ultima versione disponibile sul mercato o della versione a richiesta della Regione Piemonte;
• formato cartaceo (almeno 3 copie). In generale la rappresentazione dei componenti e terminali impiantistici rilevati sul campo, avverrà adottando una scala di rappresentazione 1:100, salvo i casi in cui la pianta non rientri nel formato UNI A0, allora verrà adottata una rappresentazione in scala 1:200 complessiva del piano e delle rappresentazioni in scala 1:100 di porzioni di pianta.
Dovrà inoltre essere fornito un indice dettagliato dei documenti consegnati all’Amministrazione. Gli elaborati saranno prodotti utilizzando gli standard definiti dalle norme di riferimento ed in particolare:
• UNI 7310-74 – Cartografia urbana. Rappresentazione convenzionale di aggregati urbani storici prevalentemente caratterizzati da edilizia multipiana;
• UNI 3972:1981– Disegni tecnici, tratteggi per la rappresentazione dei materiali;
• UNI EN ISO 128-20:2002 – Tipi e grossezze di linee;
• UNI EN ISO 5357:2002 – Disegni tecnici, formati e disposizione degli elementi grafici dei fogli da disegno;
• UNI 938 – Disegni tecnici, formati e piegature dei fogli;
• UNI EN ISO 3098-0:2000 – scritturazioni e caratteristiche unificanti;
• UNI EN ISO 7200:2007 – Disegni tecnici, riquadro delle iscrizioni;
• UNI 9511 – Disegni tecnici, rappresentazione delle installazioni;
• CEI 3-41 – Insieme di caratteri grafici codificati da usare nella preparazione di documenti utilizzati nell’elettrotecnica e per lo scambio di informazioni;
• D.M. del 30 novembre 1983 – Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi. Tutti gli elaborati devono risultare tra loro correlati, in ordine al contenuto, in modo che sia possibile derivarne tutte le informazioni utili.
L’archiviazione dei dati nel database del Sistema Informativo dovrà essere eseguita in maniera sistematica secondo il sistema di codifica delle componenti dei sistemi edificio/impianti previsto dalla norma UNI 8290. Ciascuna delle seguenti categorie impiantistiche, associate ai Servizi di Manutenzione attivabili, dovrà essere restituita su appositi layer di restituzione grafica di tutti gli impianti oggetto dell’appalto:
:
• Impianto Elettrico
• Impianto di Riscaldamento
• Impianto di Raffrescamento
• Impianti e porte Antincendio
• Impianti di Trasporto Verticale e Orizzontale;
• Impianti di Sicurezza e Controllo Accessi
L’effettiva classificazione dei layer da utilizzare in sede di erogazione del servizio sarà concordata con l’Amministrazione in fase di pianificazione dell’Anagrafica Pilota e formalizzata all’interno della Pianificazione dell’Anagrafica di cui al paragrafo 9.2.2.
Le planimetrie dovranno contenere oltre ai blocchi rappresentativi dei componenti e dei terminali impiantistici, anche:
• il codice alfanumerico identificativo di ciascuno, al quale verranno associate le relative caratteristiche tecniche implementate nelle tabelle excel di Consistenza Impianti;
• codice numerico progressivo d’ambiente;
• destinazione d’uso per ciascun ambiente;
• altezza degli ambienti;
• superficie lorda e netta di ciascun ambiente;
• versi di salita delle rampe e delle scale;
• versi d’ingresso ai piani;
• versi di apertura delle porte;
• elementi igienico-sanitari nei bagni.
Si precisa che i grafici dovranno essere dotati di opportune polilinee propedeutiche alla definizione delle informazioni dimensionali (superfici) richieste.
9.2.4.4. VALUTAZIONE DELLO STATO CONSERVATIVO DEGLI ELEMENTI TECNICI
In concomitanza con l’attività di rilievo e restituzione, per ciascuno degli impianti relativi al servizio attivato, dovrà essere espressa una valutazione sullo stato conservativo/funzionale e sullo stato di adeguamento normativo. Tale valutazione deve essere intesa come un giudizio di massima sulle condizioni di conservazione, sullo stato funzionale dei componenti impiantistici (rendimento impiantistico), giudizio finalizzato sia
allo sviluppo della politica manutentiva (convenienza tecnica) che alla pianificazione e preventivazione del singolo intervento manutentivo occorrente. I criteri associati alla valutazione sintetica delle condizioni di conservazione ed uso degli elementi tecnici dovranno essere indicati in sede di Offerta Tecnica. Lo stato conservativo degli elementi tecnici dovrà essere monitorato per tutta la durata del contratto di fornitura garantendo la reportistica di cui al paragrafo successivo.
9.2.4.5. AGGIORNAMENTO DELL’ANAGRAFICA TECNICA
L’Appaltatore avrà l’onere di aggiornare per tutta la durata del contratto tutte le informazioni raccolte nella fase di Costituzione dell’Anagrafica Impiantistica, attraverso l’utilizzo del Sistema Informativo.
L’insieme dei dati dovrà essere gestito in modo dinamico con un costante aggiornamento del database, in relazione agli interventi che, effettuati su elementi tecnici oggetto di manutenzione, ne determinano una variazione quantitativa o dello stato conservativo/funzionale e/o a variazioni dei beni oggetto del servizio. L’immissione dei dati dovrà essere effettuata entro un termine massimo di 5 (cinque) giorni lavorativi dalla esecuzione dell’intervento stesso. In caso di mancato aggiornamento o ritardo nell’esecuzione dello stesso verrà applicata la penale di cui al paragrafo 13.2, punto P21. Le informazioni generate dalla Costituzione e Gestione dell’Anagrafica Tecnica dovranno essere utilizzate anche per la ottimale gestione dei servizi di manutenzione.
Con cadenza semestrale, entro e non oltre il 15 del mese successivo al semestre oggetto di rilevazione, a partire dalla data di consegna degli elaborati anagrafici, l’Appaltatore dovrà consegnare all’Amministrazione un report che contenga almeno le seguenti informazioni:
• gli aggiornamenti alle consistenze oggetto del servizio, con l’evidenza degli effettivi aggiornamenti eseguiti sugli elaborati grafici e/o alfanumerici;
• la sintesi sullo stato di conservazione del patrimonio con evidenza delle situazioni di criticità riscontrate.
In caso di mancata consegna del report nel rispetto del termine semestrale sopra indicato, verrà applicata all’Appaltatore la penale di cui al par. 13.2 punto P21.
9.3. Programmazione e rendicontazione delle Attività a canone
L’output di questo servizio è fortemente integrato con il Sistema Informativo. Si tratta in realtà del “Cronoprogramma” delle attività di cui al punto c) del paragrafo 2.1 relative ai Servizi di Conduzione e Manutenzione e del relativo Stato di avanzamento delle stesse attività.
Il Cronoprogramma si ottiene considerando:
1) gli immobili;
2) le consistenze degli impianti all’interno dei vari immobili;
3) la periodicità degli interventi, di natura preventiva e programmata, diretti al mantenimento della funzionalità degli impianti: ossia le attività specificate nelle Schede di Manutenzione allegate al presente Capitolato (Appendice 1).
In considerazione dell’elevato numero di immobili (allegato 4 al Disciplinare di gara) e componenti impiantistici presenti negli stessi immobili (cfr. Appendice 1 al presente Capitolato), per non complicare la gestione del Cronoprogramma, si è ritenuto opportuno individuare dei componenti impiantistici significativi (chiamiamoli componenti master, in contrapposizioni agli altri che chiameremo slave) che saranno gli unici a dover essere inclusi nel Cronoprogramma (si veda l’appendice 7 al presente capitolato). Questa scelta, di carattere puramente formale e legata alla leggibilità/gestibilità del Cronoprogramma dei servizi di manutenzione oggetto del presente appalto, non ha alcuna influenza sugli obblighi che l’Appaltatore ha nei confronti delle attività manutentive dei componenti impiantistici di tipo slave. Sarà cura dell’appaltatore, nel corso della fase di avviamento (durante la quale i componenti impiantistici presenti negli immobili non sono stati ancora catalogati), creare una associazione tra i componenti master e quelli slave; tale associazione implicherà, sia in termini di programmazione che di rendicontazione, che i riferimenti ai componenti master sono implicitamente anche riferimenti ai componenti slave.
Per gli interventi di natura preventiva e programmata, previsti nell’Appendice 1, si ammette un ritardo nell’effettuazione delle prestazioni che è funzione della periodicità dell’intervento stesso:
Tabella alea su attività di manutenzione | ||
ACRONI MO | Descrizione Periodicità | Alea (in giorni solari) |
Q | Quindicinale | 2 |
M | Mensile | 3 |
T | Trimestrale | 5 |
S | Semestrale | 10 |
A | Annuale | 15 |
D | Ogni anno e mezzo | 15 |
R | Triennale | 15 |
V | Quinquennale | 15 |
N | Secondo Necessità | 15 |
Nota: la periodicità “N” (secondo necessità) si presta al concetto di alea solo nei casi in cui la “necessità” è dettata dalla normativa (scadenze di taratura, scadenze di collaudi o revisioni ecc.); se la necessità è legata alle circostanze rilevate nel corso dell’intervento non si può parlare di alea.
Nella fase di rendicontazione delle attività sul Sistema Informativo si ammette un ritardo di 5 giorni lavorativi nella registrazione degli interventi eseguiti (che si sommeranno all’alea di cui sopra). Il mancato rispetto dei tempi di registrazione sopra indicati (5gg + alea) comporterà l’applicazione della penale di cui al par. 13.2, lettera P29. Evidentemente la mancata registrazione di un evento può essere contestata solo se c’è certezza che quell’evento si sia verificato: nel caso specifico, se da altri documenti (registro di manutenzione) risultasse che una certa attività è stata eseguita e di quella attività se ne riscontrasse la mancata registrazione allora si potrà procedere all’applicazione della penale di cui alla lettera P29 del paragrafo 13.2. Se non ci fosse certezza dell’evento (attività non eseguita) si procederà invece all’applicazione della penale prevista per la mancata effettuazione di una certa attività (cfr. par. 10.4).
Il riepilogo, sotto forma di report, di tutte le attività a canone svolte andrà a costituire lo Stato di Avanzamento delle Attività a canone. Tale riepilogo dovrà essere presentato all’Amministrazione alle scadenze previste per la fatturazione, unitamente al calcolo del Livello di Servizio. I due documenti, a seguito del benestare da parte del D.E.C., consentiranno all’Amministrazione di attivare la procedura di liquidazione.
9.4. Programmazione e rendicontazione delle Attività extra- canone
Di seguito viene riportato lo schema di flusso semplificato raffigurante il processo operativo relativo agli interventi extra-canone.
9.4.1. COMUNICAZIONE ESIGENZA – RICHIESTA DI INTERVENTO
Gli interventi extra-canone, come già accennato nel paragrafo 2.2, possono derivare essenzialmente dalle seguenti tipologie di “esigenze”:
1. Guasti di entità non “lieve” che eccedono quindi la franchigia;
2. Adeguamento Normativo:
3. Riqualificazione Energetica;
4. Adeguamento Funzionale;
5. Fornitura combustibile;
6. Presidio tecnologico
Gli interventi di ciascuna delle tipologie elencate può determinarsi:
I. a seguito di segnalazione/richiesta effettuata dagli utenti (nel rispetto dei livelli di autorizzazione) o dal D.E.C.;
II. a seguito di segnalazione dell’Appaltatore (l’esigenza di Adeguamento Funzionale, in realtà, competerebbe alla sola Amministrazione; ma non si esclude a priori che l’Appaltatore possa suggerire dei piccoli interventi di tale specie);
e seguirà il processo autorizzativo descritto nel diagramma di flusso.
Le segnalazione/richieste da parte degli utenti potranno avvenire attraverso uno dei seguenti canali di comunicazione:
1) chiamata telefonica al reperibile e/o alla centrale operativa;
2) fax alla centrale operativa;
3) e-mail alla centrale operativa;
4) richiesta di intervento attraverso il Portale dei Servizi per la Gestione delle Richieste di Intervento di cui si è detto al paragrafo 9.1;
Per i canali di comunicazione di cui ai punti 1), 2), e 3) l’Appaltatore si farà carico di registrare tempestivamente, nell’apposita sezione del Sistema Informativo, i dati significativi della chiamata (ora della chiamata, livello di priorità dichiarato dall’utente o eventualmente concordato nel caso di chiamata telefonica, motivo della chiamata, e quanto altro necessario).
9.4.2. SOPRALLUOGHI
Una volta manifestata l’esigenza, attraverso uno dei canali di comunicazione previsti, descritti nel paragrafo 9.4.1, sarà compito dell’Appaltatore effettuare una valutazione tecnico-economica dell’intervento stesso. Qualora la procedura sia stata attivata dall’Amministrazione (caso I del paragrafo 9.4.1), prima della valutazione tecnico- economica, l’Appaltatore è ovviamente tenuto ad espletare un sopralluogo.
Dovranno essere garantiti dall’Appaltatore i seguenti tempi di sopralluogo (tempo intercorrente fra la richiesta/segnalazione e l’inizio del sopralluogo stesso):
Livello di priorità | Tempi di sopralluogo | Descrizione |
Emergenza in strutture presidiate 1 | Entro 15 minuti dalla chiamata (in caso di attivazione del Presidio Tecnologico) | Tipico di situazioni che possono mettere a rischio l’incolumità delle persone e/o possono determinare l’interruzione delle normali attività lavorative |
Emergenza in strutture non presidiate 1 | Entro 1 ora dalla chiamata | |
Urgenza in strutture presidiate | Entro 1 ora dalla chiamata (in caso di attivazione del Presidio Tecnologico) | Tipico di situazioni che possono compromettere le condizioni ottimali (es. condizioni microclimatiche) per lo svolgimento delle normali attività lavorative |
Urgenza in strutture non presidiate | Entro 3 ore dalla chiamata (in caso di non attivazione del Presidio Tecnologico) | |
Nessuna emergenza, nessuna urgenza | Entro 24 ore dalla chiamata | Tutti gli altri casi |
Nota 1: Gli interventi atti a consentire l’uscita di persone rimaste all’interno di un impianto di trasporto verticale sono sempre da effettuarsi in emergenza.
Per “chiamata” si intende la comunicazione dell’esigenza attraverso uno dei canali di comunicazione visti in precedenza.
Il tempo limite per il sopralluogo, evidentemente, partirà dall’orario della chiamata (telefonata, fax, e-mail, ecc.).
Nel caso di mancato rispetto dei termini sopra indicati per il sopralluogo verranno applicate le penali previste al paragrafo 13.2 lett. P22).
Dopo il sopralluogo l’intervento dovrà essere classificato dall’Appaltatore come:
Programmabilità dell’intervento | Tempi di intervento |
Indifferibile | Da eseguire contestualmente al sopralluogo, con soluzioni anche provvisorie atte a rimuovere le criticità riscontrate. La soluzione definitiva potrà essere programmata a breve, a medio o a lungo termine. |
Programmabile a breve termine | Gli interventi devono essere effettuati in un arco temporale di 3 giorni solari dalla data di effettuazione del sopralluogo |
Programmabile a medio termine | Gli interventi devono essere effettuati in un arco temporale tra i 3 e i 7 giorni solari dalla data di effettuazione del sopralluogo |
Programmabile a lungo termine | Gli interventi devono essere effettuati in un arco temporale di oltre 7 giorni solari dalla data di effettuazione del sopralluogo, e un termine massimo di non oltre 3 mesi. |
Nel caso specifico di Interventi Indifferibili l’Appaltatore sarà ritenuto responsabile per ogni eventuale danno causato imputabile ad un ritardo; l’Appaltatore metterà in atto soluzioni provvisorie atte a rimuovere le criticità riscontrate senza necessità di alcuna autorizzazione; per la soluzione definitiva procederà come gli altri tipi di intervento.
L’addetto che effettua il sopralluogo dovrà portare con se un modulo di Richiesta di Intervento del tipo di quella illustrato nell’appendice 3, che al termine del sopralluogo deve in ogni caso essere compilato in ogni sua parte: su tale modulo, quindi, a prescindere dal fatto che a seguito del sopralluogo sia stato o meno risolto il problema che ha generato la chiamata, deve essere chiaro e rintracciabile: chi e cosa ha generato la chiamata; le azioni e le decisioni che sono state assunte per risolvere il problema alla base della chiamata.
9.4.3. PROPOSTA DI ORDINE DI INTERVENTO E ORDINE DI INTERVENTO
La classificazione della tabella riportata nel paragrafo precedente dovrà comparire su un documento che prende il nome di Proposta di Ordine di Intervento; tale documento, sotto forma di facsimile di Ordine di Intervento, è compilato dal medesimo Appaltatore al fine di facilitare la stessa Amministrazione; deve essere consegnato al D.E.C.:
• Per interventi in emergenza o urgenza, entro 48 ore dal termine previsto per il sopralluogo, salvo diversa autorizzazione del D.E.C. medesimo;
• Per interventi non in emergenza o urgenza, entro 3 giorni lavorativi dal termine previsto per il sopralluogo.
In caso di mancato rispetto dei tempi di consegna indicati verrà applicata all’Appaltatore la penale di cui al paragrafo 13.2, lettera P23).
La proposta di Ordine di Intervento dovrà contenere tutte le informazioni necessarie alla identificazione dell’intervento, alla sua pianificazione/programmazione, alla definizione del costo complessivo (preventivazione) ed il riferimento alla segnalazione che l’ha generato. A titolo indicativo e non esaustivo comprenderà:
a) Richiesta di Intervento (allegato obbligatorio; se ne veda un fac-simile nella richiamata Appendice 3);
b) individuazione dei punti critici dello stato di fatto sotto l’aspetto normativo, impiantistico, energetico, funzionale, strutturale, ambientale e antinfortunistico;
c) elaborati grafici, schemi funzionali, piante e planimetrie in grado di illustrare dettagliatamente le opere previste (dove necessario);
d) computo metrico dettagliato degli interventi previsti;
e) schede tecniche e materiale illustrativo (dove necessario);
f) programma dettagliato indicante le modalità e i tempi di esecuzione;
g) quanto altro ritenuto necessario.
Il computo metrico deve fare esplicito riferimento, in ogni sua parte, agli elaborati grafici ed all’interno dello stesso devono essere chiaramente individuabili la quantità dei materiali e delle attrezzature previste.
Tutti gli oneri derivanti dalla predisposizione e dall’applicazione della Proposta Ordine di Intervento, sono ricompresi nel costo complessivo definito all’interno della proposta stessa.
La preventivazione degli interventi/servizi dovrà avvenire sempre a misura e/o in economia utilizzando i listini e/o i prezzi della manodopera indicati al capitolo 14 (al netto dei ribassi offerti in sede di gara).
Non si darà corso alla compilazione della Proposta di Ordine di Intervento nel caso in cui l’intervento è eseguibile contestualmente al sopralluogo per la sua semplicità e se l’Appaltatore ritiene che sia in franchigia; non generando alcun costo, l’intervento non necessita di autorizzazione e, quindi, non ha senso compilare alcuna Proposta di Ordine di Intervento; in questo caso l’Appaltatore compilerà gli appositi campi previsti sulla Richiesta di Intervento (cfr. appendice 3), descrivendo l’intervento eseguito per soddisfare l’esigenza del richiedente. In seguito l’Appaltatore, per tenere traccia dell’intervento, è tenuto comunque a “chiudere la chiamata” usando l’apposita sezione del Sistema Informativo preposta allo scopo, utilizzando opportunamente l’attributo dello “stato della richiesta”.
Qualora si proceda alla compilazione di una Proposta di Ordine di Intervento, sarà compito dell’Amministrazione valutare la necessità di effettuare l’intervento proposto, alla luce di diverse variabili (urgenza, pericolosità, rischio di interruzione di pubblico servizio, perdita del bene, rispetto dell'elenco delle priorità già in essere,..) e decidere se dare o meno corso e con quale priorità all'intervento. L’Amministrazione, dopo le necessarie verifiche tecniche ed economiche, qualora intenda accettare la proposta di Ordine di Intervento così come compilata dall’Appaltatore, la approverà mediante sottoscrizione e la
trasmetterà all’Appaltatore stesso. Solo a seguito di accettazione da parte dell’Amministrazione la Proposta di Ordine di Intervento diventa Ordine di Intervento.
E’ compito dell’Appaltatore verificare i livelli autorizzativi, emettere le richieste di autorizzazione e, recepite le autorizzazioni, provvedere all’esecuzione. In caso di mancata autorizzazione preventiva da parte dell’Amministrazione, ad eccezione degli interventi classificati come “indifferibili” per i quali non è richiesta l’autorizzazione, l’Appaltatore si dovrà assumere l’onere dell’intervento, effettuato senza autorizzazione, e degli eventuali disagi arrecati all’Amministrazione.
L’Amministrazione, in ogni caso, per l’esecuzione di interventi extra canone, ad eccezione degli interventi classificati come “indifferibili”, si riserva la facoltà di rivolgersi a soggetti terzi diversi dall’Appaltatore, ad esclusione degli interventi definiti come “indifferibili”, nel rispetto della normativa vigente.
Per gli interventi classificati come “indifferibili”, da eseguirsi contestualmente al sopralluogo, con soluzioni anche provvisorie atte a rimuovere le criticità riscontrate, e la cui soluzione definitiva dovrà essere programmata a breve, a medio o a lungo termine, non essendo possibile la redazione di un preventivo, l’Ordine di Intervento dovrà essere redatto dall’Appaltatore a seguito di consuntivo, calcolato sempre utilizzando i listini ed i prezzi della manodopera di cui al capitolo 14 (al netto dei ribassi offerti in sede di gara). In questi casi, quindi, l’Ordine di Intervento a consuntivo riguarderà le attività che l’Appaltatore ha messo in essere per eliminare le criticità; per la soluzione definitiva procederà generando una normale Proposta di Ordine di Intervento che seguirà l’iter ordinario.
Per tutti gli Ordini di Intervento deve essere garantita la massima visibilità e consultazione in qualsiasi momento, da parte dell’Amministrazione, dello stato degli interventi nonché la registrazione dell’effettuazione ultimata sul Sistema Informativo.
9.4.4. SCHEDA CONSUNTIVO INTERVENTO
Una volta terminato l’intervento dovrà essere effettuata la consuntivazione sia tecnica che economica in termini di risorse utilizzate, mediante una “Scheda consuntivo intervento” nella quale dovranno essere riportate almeno le seguenti informazioni:
• riferimenti della Richiesta di Intervento (modulo allegato all’Ordine di Intervento);
• riferimenti dell’Ordine d’Intervento;
• descrizione sintetica dell’intervento;
• data e ora di inizio e di fine intervento;
• quantità eseguite secondo le voci di listino prezzi (per intervento gestito a misura), con relative date di effettuazione e relativo importo complessivo;
• ore di manodopera impiegate e quantità di materiali utilizzati (per intervento gestito in economia, qualora previsto dall’Ordine di Intervento), con relative date di effettuazione e importo complessivo;
• importo complessivo dell’ intervento;
• eventuali problematiche tecniche e/o operative riscontrate.
La scheda compilata in ogni sua parte dovrà quindi essere firmata dal Responsabile del Servizio come attestazione dell’esecuzione a regola d’arte dell’intervento. Per garantire la massima visibilità di tale Scheda, essa dovrà essere consultabile in qualsiasi momento da parte dell’Amministrazione attraverso il Sistema Informativo.
Ricevuta la Scheda Consuntivo Intervento, l’Amministrazione, previa verifica tecnica ed economica della scheda e dell’intervento stesso, firmerà per accettazione. Nel caso dovesse riscontrare anomalie nella scheda o nell’esito dell’attività svolta, potrà richiedere chiarimenti e/o integrazioni.
Sarà onere dell’Appaltatore, in occasione della consegna periodica dello “Stato di Avanzamento delle Attività extra-canone” di cui al paragrafo 9.4.5, evidenziare il numero e l’importo cumulativo periodico degli interventi extra-canone approvati, erogati e consuntivati secondo il processo operativo precedentemente descritto, al fine di monitorare l’andamento degli importi spesi per interventi extracanone.
9.4.5. STATO DI AVANZAMENTO ATTIVITÀ EXTRA-CANONE
Tutti gli Ordini di Intervento le cui schede Consuntivo Intervento sono state approvate dall’Amministrazione andranno ad essere allegati al documento che prende il nome di “Stato di Avanzamento Attività extra-canone”. Tale riepilogo contabile, con i necessari riferimenti tecnici alle Richieste di Intervento, agli Ordine di Intervento e alle Schede Consuntivo Intervento, sarà presentato all’Amministrazione alle scadenze previste per la fatturazione delle attività extra-canone. Dovrà contenere, ogni volta, dettaglio e riepilogo del periodo di fatturazione in corso, e solo il riepilogo progressivo dall’inizio dell’appalto. Il documento dovrà essere semplice ed efficace; ed allo stesso tempo, attraverso i riferimenti agli altri documenti, dovrà consentire la analisi di dettaglio dei vari interventi svolti.
10. SISTEMA INTEGRATO DI SERVIZI PER MANUTENZIONE E CONDUZIONE IMPIANTI TECNOLOGICI
Per Sistema Integrato di Servizi di Manutenzione e Conduzione Impianti Tecnologici s’intende l’insieme delle attività , sia a canone che extra canone, che dovranno essere svolte dall’Appaltatore, in conformità alle richieste dell’Amministrazione, attraverso il Contratto e gli eventuali Atti Aggiuntivi.
Il Sistema Integrato di Servizi per la Manutenzione e Conduzione degli Impianti Tecnologici sarà costituito da:
• Manutenzione e Conduzione Impianti di Riscaldamento (rif.par.10.5);
• Manutenzione e Conduzione Impianti di Raffrescamento (rif.par.10.6);
• Manutenzione e Conduzione Impianti Elettrici (rif.par.10.7);
• Manutenzione e Conduzione Impianti di Trasporto verticale e orizzontale (rif.par.10.8);
• Manutenzione e Conduzione Impianti Antincendio (rif.par.10.9);
• Manutenzione e Conduzione Impianti di Sicurezza (rif.par.10.10).
Ove non diversamente specificato, l’attivazione di ciascun servizio di Manutenzione e Conduzione, a prescindere dalla tipologia di impianto cui è destinato, garantisce, a fronte del pagamento del canone le seguenti attività:
- le attività connesse ai servizi di Gestione e Coordinamento dei servizi di Manutenzione (di cui alla lettera a) del paragrafo 2.1)
- la conduzione degli impianti (di cui alla lettera b) del paragrafo 2.1), intesa come l’insieme delle attività che consistono nel sovrintendere al normale funzionamento degli Impianti Tecnologici oggetto del presente Capitolato e volte a garantire i relativi livelli prestazionali.
- gli interventi, di natura preventiva e programmata, di cui alle lettere c) e d) del paragrafo 2.1, diretti al mantenimento della funzionalità degli impianti: ossia tutte le attività specificate nelle Schede di Manutenzione allegate al presente Capitolato (Appendice 1), volte a garantire la piena fruibilità dell’ impianto cui il servizio è destinato; nonché le attività di manutenzione preventiva e programmata previste dalla normativa vigente e/o dai manuali di uso e manutenzione delle varie
apparecchiature/impianti/componenti presenti negli immobili oggetto del Contratto, anche se non espressamente indicate nelle Schede di Manutenzione di cui sopra;
- gli interventi relativi a manutenzione a guasto e/o su chiamata per ripristini di lieve entità (di cui alla lettera e) del paragrafo 2.1) di importo inferiore al valore della franchigia non previsti nelle attività programmate di cui al punto precedente;
- la Reperibilità diurna (di cui alla lettera f) del paragrafo 2.1) per il relativo servizio di Manutenzione e Conduzione attivato;
- la Reperibilità in orario notturno/festivo (di cui alla lettera f) del paragrafo 2.1) per il relativo e servizio di Manutenzione e Conduzione attivato
10.1. Prescrizioni generali
Tutte le attività dovranno essere comunque effettuate:
• nel rispetto delle norme vigenti;
• secondo le buone regole dell’arte;
• con l’obiettivo di mantenere la piena efficienza e la fruibilità degli impianti.
L’esecuzione delle prestazioni in oggetto dovrà avvenire con modalità e termini tali da arrecare il minimo ragionevole pregiudizio all’utilizzazione dei locali e a tutte le attività dell’Amministrazione, in relazione al tipo ed entità degli interventi.
L’Appaltatore dovrà assicurare la costante verifica dello stato complessivo degli immobili e degli impianti, sia ai fini della sicurezza che della funzionalità, con l’obbligo di segnalare all’Amministrazione ogni anomalia o stato di pericolo, suggerendo possibili rimedi e/o azioni da intraprendere.
A tal fine l’Appaltatore dovrà:
• tempestivamente segnalare eventuali situazioni e circostanze che possano compromettere la sicurezza del personale che opera all’interno degli immobili;
• ogni tre mesi, anche in assenza del verificarsi di una o più delle situazioni/circostanze di cui al punto precedente, produrre un report (Report sulla Sicurezza degli Immobili) nel quale, con riferimento ad ogni immobile, riferisca in merito alla presenza o meno di pericoli riscontrati nel corso dell’attività di manutenzione periodica, oltre a suggerire eventuali azioni da mettere in atto per eliminare tali pericoli; tale report dovrà essere consegnato entro e non oltre 10
giorni successivi alla scadenza del trimestre relativo. In caso di ritardo è prevista l’applicazione della penale di cui al paragrafo 13.2, punto P31.
Per tutti gli interventi, di natura preventiva e programmata, di cui al punto c) del paragrafo 2.2, elencati nell’Appendice 1, e per tutti i componenti impiantistici indicati come master (cfr. par. 9.3 e appendice 7), l’appaltatore dovrà predisporre un apposito Registro di manutenzione, da custodire opportunamente nell’immobile a cui il registro si riferisce. In tale registro dovranno essere opportunamente annotate le risultanze delle attività di manutenzione (data di effettuazione degli interventi, periodicità degli interventi eseguiti, misure significative relative al funzionamento delle apparecchiature, elenco apparecchiatre sostituite e/o riparate, ecc.); forma e contenuti di tale registro dovranno essere proposte all’interno dell’offerta tecnica.
In casi particolari e giustificabili, di notevole importanza, l’Amministrazione, al fine di evitare intralcio alle attività dell’Amministrazione stessa, al fine di evitare significativo disagio agli utenti, potrà richiedere di eseguire le attività definite nel Cronoprogramma anche di notte o nei giorni festivi o in particolari periodi dell’anno, senza che l’Appaltatore possa pretendere compensi suppletivi o indennizzi a qualsiasi titolo, così come prescritto al paragrafo 16.3.
Con riferimento alla struttura delle Appendici 1 e 2, e alla presenza della specializzazione “Impianti di Climatizzazione estiva e invernale” occorre fare una precisazione: non si tratta di un servizio a parte ma di una categoria di appoggio per evitare confusione nell’assegnare certi componenti impiantistici ad un particolare servizio; si tratta evidentemente di quei componenti che sono, per così dire, “bivalenti”; nel senso che svolgeranno la loro funzione sia in estate che in inverno e che quindi non sarebbe corretto definire nell’ambito di uno solo dei servizi di Manutenzione e Conduzione Impianti di Riscaldamento e Manutenzione e Conduzione Impianti di Raffrescamento (si pensi per esempio a delle pompe di spillamento a servizio di un impianto a fan coil che, all’interno dei terminali, in inverno fanno circolare acqua calda e in estate fanno circolare acqua refrigerata; oppure a delle Unità di Trattamento Aria Primaria che svolgeranno il loro servizio anche nel corso delle stagioni intermedie). Nell’ambito del Servizio di Anagrafica Tecnica, l’Appaltatore specificherà se questi componenti funzioneranno durante la sola stagione invernale, oppure anche nel corso della stagione estiva e/o anche nel corso delle stagioni intermedie. Tale precisazione avrà influenza su certe attività previste nelle Schede di Manutenzione, dal momento che un’attività di manutenzione preventiva, qualunque sia
la frequenza prevista, ha senso se il componente è in esercizio (tenendo in debito conto un periodo di “preaccensione” per verificarne il funzionamento regolare dopo un periodo di fermo).
Nell’ambito del presente appalto si intende convenzionalmente:
• Xxxxxxxx invernale: dal 15 ottobre al 15 aprile;
• Stagione estiva: dal 01 giugno al 31 agosto;
• Xxxxxxxx intermedie: dal 16 aprile al 31 maggio e dal 01 settembre al 14 ottobre; Sarà cura dell’appaltatore, nell’ambito del servizio di Programmazione e
Rendicontazione delle attività a canone, individuare la modalità corretta di gestire questo tipo di componenti impiantistici: potrà decidere di replicare un componente all’interno dei due servizi e di gestirne, eventualmente, anche la manutenzione nel corso delle stagioni intermedie; oppure associare tutti i componenti preposti al riscaldamento invernale e/o al raffrescamento/condizionamento estivo nell’ambito del generico servizio di Climatizzazione, specificando per ciascuno le stagioni di funzionamento (estiva e/o invernale e/o intermedia).
10.2. Avvertenze: materiali e scorte.
Nel pagamento del canone risultano sempre compresi i materiali di consumo e/o usura necessari per l’effettuazione delle attività previste nel canone stesso.
I materiali di ricambio dovranno essere della stessa marca e modello di quelli originariamente impiegati. Nel caso non fossero reperibili sul mercato dovranno essere conformi a quelli originariamente utilizzati e comunque delle migliori marche in commercio.
Non è assolutamente ammesso l’impiego di materiale di recupero. L’Appaltatore dovrà essere in grado di provvedere alla ricostruzione di quei componenti obsoleti non più reperibili sul mercato e non sostituibili con altri aventi la medesima funzionalità.
L’Appaltatore dovrà trovarsi sempre provvisto di scorte di materiali, sia di consumo che di ricambio, ed attrezzi necessari ad assicurare, in qualunque evenienza, la continuità del servizio.
Nell’eseguire le operazioni di trasporto e scarico dei materiali, l’Appaltatore sarà tenuto a seguire i percorsi e gli orari fissati dall’Amministrazione per ragioni di ordine, di sicurezza e d’igiene, restando a carico dell’Appaltatore ogni attività di pulizia o
provvedimento atto a garantire l’igiene ed il decoro degli immobili in relazione alle predette operazioni.
Tutti i materiali di risulta delle attività rimarranno in carico dell’Appaltatore e dovranno essere allontanati a cura dell’Appaltatore (attività compresa nel canone) con trasporto, laddove necessario, in idonea discarica per rifiuti urbani, speciali o tossico- nocivi, salvo diverse disposizioni da parte dell’Amministrazione.
E’ facoltà dell’Ente Appaltante di chiedere all’Appaltatore di costituire a sua cura uno o più magazzini di ricambi ritenuti strategici.
10.3. Controlli e verifiche
Al fine di garantire la sicurezza e la qualità dei servizi di manutenzione, nonché verificare, nel corso del Contratto, il rispetto del Contratto stesso, potranno essere effettuati controlli e verifiche.
Saranno effettuati in contraddittorio tra l’Appaltatore ed il personale preposto dell’Amministrazione, e riguarderanno parametri di comfort microclimatico quali temperatura, umidità relativa, purezza e velocità dell’aria; e di comfort illuminotecnico (grado di illuminamento sul piano di lavoro). I valori di riferimento e le relative tolleranze saranno quelli stabiliti dalla normativa vigente, e dipenderanno dal tipo di impianto che sottende al raggiungimento di tali valori (evidentemente non si misurerà la purezza dell’aria in assenza di un impianto che provvede al ricambio dell’aria). In caso di mancato rispetto dei valori di riferimento, qualora l’Appaltatore non riesca a fornire una valida motivazione, supportata eventualmente da calcoli e/o ulteriori misurazioni attinenti lo specifico parametro si procederà all’applicazione della penale prevista alla lettera P24 del paragrafo 13.2.
Le misure dovranno essere effettuate in conformità alle norme UNI CTI CEI in vigore, mentre i risultati ottenuti dovranno essere annotati nel Verbale redatto in contraddittorio contestualmente all’espletamento delle operazioni di misura.
Sarà compito dell’Appaltatore mettere a disposizione le apparecchiature necessarie munite di certificato di taratura. Tali controlli verranno effettuati in giorni ed ore concordate con l’Amministrazione.
L’Appaltatore, periodicamente, verificherà il regolare funzionamento delle apparecchiature di misura ed il rispetto della classe di precisione prevista per le misure da
effettuare; la certificazione delle apparecchiature utilizzate per le misure dovrà essere effettuata con le modalità previste dagli Enti ufficiali di verifica: qualsiasi disfunzione o mancato funzionamento delle apparecchiature di misura invaliderà le verifiche effettuate.
L’Appaltatore dovrà fornire annualmente copia dei certificati di taratura degli strumenti in dotazione al proprio personale o utilizzati per misurare grandezze inerenti il servizio erogato. Qualora venisse riscontrato, nel corso delle attività di verifica/controllo, l’utilizzo di strumentazione non compresa nell’elenco che l’Appaltatore trasmette annualmente, entro e non oltre il 15 febbraio di ogni anno, si procederà all’applicazione della penale prevista alla lettera P25 del paragrafo 13.2. In caso di ritardo nella consegna del suddetto elenco si procederà all’applicazione della penale prevista alla lettera P26 del paragrafo 13.2.
10.4. Audit e Ispezioni da parte dell’Amministrazione
L’Amministrazione, attraverso il D.E.C. o addetti dallo stesso nominati, nel corso della durata contrattuale, potrà effettuare audit ed ispezioni, senza l’obbligo di preavviso, avendo cura di non ostacolare l’andamento delle attività. In particolare a titolo esemplificativo, rappresentanti dell’Amministrazione potranno:
• procedere ad ispezioni presso i luoghi di esecuzione delle prestazioni legate ai servizi attivati;
• procedere ad ispezioni presso gli impianti, i locali assegnati ed i luoghi di deposito degli attrezzi e macchinari;
• controllare gli apparecchi di misura usati dall’Appaltatore;
• effettuare verifiche necessarie all’accertamento della regolare conduzione o conclusione della prestazioni;
• acquisire tutte le informazioni disponibili presso l’Appaltatore e connesse direttamente ed indirettamente all’esecuzione dei servizi attivati, anche mediante presa visione o acquisizione di copia di ogni documentazione contabile, amministrativa o tecnica, fermo restando l’obbligo di mantenere la riservatezza in ordine alle informazioni così acquisite;
• richiedere all’Appaltatore relazioni in forma scritta in ordine allo stato delle prestazioni ed in ordine agli assetti economici, finanziari o tecnici dell’Appaltatore stesso;
• etc…
Più in particolare, con riferimento alle attività schedulate nel Cronoprogramma, l’Amministrazione si riserva la facoltà di effettuare controlli degli interventi, di natura preventiva e programmata, di cui al punto c) del paragrafo 2.1, delle seguenti tipologie:
a. tracciabilità documentale ;
b. controlli in campo.
I controlli del primo tipo potranno avvenire sia tramite il Registro di Manutenzione di cui al paragrafo 10.1 sia attraverso il Sistema Informativo (la sezione relativa allo Stato di Avanzamento delle Attività a Canone).
I controlli in campo saranno effettuati sempre con riferimento ai suddetti interventi e potranno essere effettuati da personale autorizzato dal D.E.C., senza preavviso per quegli interventi la cui verifica non richiede l’assistenza di manodopera dell’Appaltatore; con preavviso minimo di un giorno lavorativo nel caso di controlli su interventi di natura preventiva e programmata la cui complessità richiede la presenza di un operatore che metta in condizioni gli addetti ai controlli di effettuare le verifiche del caso. Nel caso di preavviso l’Appaltatore sarà informato del solo immobile dove verranno effettuati i controlli e non dei componenti impiantistici su cui verteranno i controlli stessi.
Tali controlli saranno finalizzati a verificare/certificare che le attività, di natura preventiva e programmata, siano state eseguite a regola d’arte; qualora venga ravvisato che una attività non sia stata resa o non sia stata resa a regola d’arte si procederà, mediante formale contestazione, all’applicazione di una penale secondo lo schema di seguito riportato:
Documentale | In campo | |
Quindicinale | Vedi lett. P1 par. 13.2 | Vedi lett. P10 par. 13.2 |
Mensile | Vedi lett. P2 par. 13.2 | Vedi lett. P11 par. 13.2 |
Trimestrale | Vedi lett. P3 par. 13.2 | Vedi lett. P12 par. 13.2 |
Semestrale | Vedi lett. P4 par. 13.2 | Vedi lett. P13 par. 13.2 |
Annuale | Vedi lett. P5 par. 13.2 | Vedi lett. P14 par. 13.2 |
Ogni anno e mezzo | Vedi lett. P6 par. 13.2 | Vedi lett. P15 par. 13.2 |
Triennale | Vedi lett. P7 par. 13.2 | Vedi lett. P16 par. 13.2 |
Quinquennale | Vedi lett. P8 par. 13.2 | Vedi lett. P17 par. 13.2 |
Secondo necessità | Vedi lett. P9 par. 13.2 | Vedi lett. P18 par. 13.2 |
Gli importi delle penali riportati nella tabella del par. 13.2, con riferimento ai controlli in campo e ai controlli documentali sul Registro di Manutenzione, sono da intendersi per ogni giorno di ritardo a partire dalla data prevista per una certa attività all’interno del Cronoprogramma, a cui va sommata l’alea della tabella del paragrafo 9.3, fino alla data in cui viene riscontrata l’inadempienza.
Gli importi delle penali riportati nella tabella del par. 13.2, con riferimento ai controlli documentali sul Sistema Informativo, sono da intendersi per ogni giorno di ritardo a partire dalla data prevista per una certa attività all’interno del Cronoprogramma, a cui va sommata l’alea della tabella del paragrafo 9.3 più gli ulteriori 5 giorni lavorativi citati nello stesso paragrafo 9.3, fino alla data in cui viene riscontrata l’inadempienza.
É evidente, dunque, che l’alea sulle attività di manutenzione prevista per consentire e tollerare dei ritardi controllati rispetto alla programmazione contenuta nel cronoprogramma (cfr. par. 9.3), costituisce anche il “limite temporale inferiore” per la validità delle attività di controllo. Con riferimento ai controlli in campo sussiste anche un “limite temporale superiore” che si ottiene sommando all’ultimo giorno utile per l’espletamento di una certa attività il numero di giorni che si ricava dalla seguente tabella:
Per esempio: l’attività di “verifica serraggio morsettiere cavi/fili” sui quadri elettrici generali di bassa tensione, che all’interno dell’Appendice 1 è richiesta con periodicità annuale, sia programmata per il giorno 15 giugno, sul quadro denominato QGB2 di un certo immobile. L’Appaltatore ha come tempo limite ultimo per effettuare l’attività 30 giugno. Resta inteso che eventuali controlli non efficaci ai fini dell’applicazione della
penale potranno in ogni caso dar luogo a delle segnalazioni alle quali l’Appaltatore è tenuto a dar seguito, effettuando con urgenza le attività contestate.
Le eventuali penali saranno moltiplicate per i seguenti fattori correttivi, in relazione alla numerosità dei componenti sulla quale è stata riscontrata l’inadempienza (la numerosità dei componenti all’interno dell’immobile sarà desunta dall’Anagrafica Impiantistica):
Numerosità componenti (NComp) | Fattore moltiplicativo |
1 . NComp < 3 | 2 |
3 . NComp < 10 | 1.5 |
NComp . 10 | 1 |
L’Appaltatore sarà comunque tenuto, secondo correttezza e buona fede, a fornire tutta la necessaria collaborazione verso l’Amministrazione nell’esercizio della sua attività di vigilanza e controllo, in generale conformando e adeguando la propria attività secondo forme tali a rendere efficace ed effettiva l’attività di controllo e vigilanza dell’Amministrazione e, in particolare, adempiendo scrupolosamente alle specifiche attività contenute, per ciascun servizio attivato, all’interno delle Schede di Manutenzione (Appendice 1 al presente capitolato). L’Appaltatore sarà tenuto ad annotare nello Stato di Avanzamento delle Attività a Canone i risultati delle attività di Audit ed Ispezione effettuate dall’Amministrazione.
10.5. Manutenzione e Conduzione degli Impianti di Riscaldamento
Il presente servizio è volto a garantire la piena efficienza di tutti gli Impianti di Riscaldamento oggetto del Contratto, all’interno degli immobili per i quali il servizio è attivato.
Nello svolgimento di tale attività l’Appaltatore dovrà attenersi a quanto previsto nella normativa vigente in materia; sarà inoltre compito dell’Appaltatore verificare e rispettare le eventuali norme regolamentari di emanazione locale inerenti la materia. L’oggetto del
servizio dovrà rivolgersi almeno all’elenco di insiemi impiantistici e relativi componenti inclusi nell’Appendice 1 (Schede di Manutenzione).
All’interno degli immobili in cui viene richiesto tale servizio possono esistere impianti termici che provvedono alla climatizzazione invernale degli ambienti in tutto o in parte mediante l'adozione di macchine e sistemi diversi dai generatori di calore (macchine e sistemi quali ad esempio le pompe di calore, le centrali di cogenerazione al servizio degli edifici, gli scambiatori di calore al servizio delle utenze degli impianti di teleriscaldamento, gli impianti di climatizzazione invernale mediante sistemi solari attivi); nulla cambia ai fini del presente capitolato: la selezione del servizio di conduzione manutenzione degli impianti di riscaldamento si riferisce, quindi, a tutti quegli impianti e componenti impiantistici che sottendono al raggiungimento delle condizioni di comfort microclimatico all’interno degli immobili nel corso della stagione invernale.
Tutti gli impianti termici in Servizio Energia e/o di proprietà della Regione Piemonte, compresi i generatori di calore con potenza < 35KW dovranno essere dotati di sistema di telecontrollo; Il sistema di telecontrollo deve essere pienamente operativo entro nove mesi dalla consegna dei lavori.
La conduzione ed il controllo degli impianti termici in cui per legge non è fatto obbligo la presenza IN LOCO continuativa del personale abilitato, possono essere svolti a distanza mediante l'impiego di SISTEMI TELEMATICI. Il TERZO RESPONSABILE deve in questo caso garantire il servizio anche in caso di malfunzionamento del sistema di teleconduzione e telecontrollo.
L’Appaltatore gestirà in proprio i rapporti con la Ditta manutentrice del software gestionale dell’apparato di telecontrollo e ne garantirà il continuo aggiornamento, senza che possa richiedere alcun onere aggiuntivo. L’Appaltatore dovrà fornire ed installare TRE postazioni di telecontrollo composte da TRE personal computer avente schermo LCD da almeno 21 pollici, di potenza e prestazioni adeguate, stampante laser e quant’altro necessario a rendere perfettamente operative le postazioni derivate di controllo ubicate nelle sedi indicate dall’Ente.
Dalle postazioni messe a disposizione della S.A. il sistema telematico dovrà fornire in tempo reale, mediante collegamento on-line con gli impianti, tutti di i dati di stato e di funzionamento delle apparecchiature in campo, le letture dei contatermie e delle sonde, i parametri di set-point, le programmazioni orarie, nonché permettere il monitoraggio
dell’ andamento nel tempo di tutte le grandezze e parametri che la S.A. stessa riterrà necessari (temperature ambiente, temperature di esercizio ecc..)
L’appaltatore si farà carico di tutti gli oneri derivanti dal mantenimento ed eventuale implementazione di tutte le linee di collegamento con le periferiche in campo e specificatamente: voltura contratti telefonici laddove esistenti o nuovi contratti gprs, edge, umts o altro e relative manutenzioni che dovessero rendersi necessarie.
AL fine di interdire l’ accesso alle centrali termiche e/o tecnologiche in genere dovranno essere sostituite tutte le serrature di accesso e si dovranno installare presso le centrali stesse delle cassette portachiavi con chiave universale a spillo tipo ENEL per il contenimento di tutte le chiavi delle centrali stesse e dei reltivi percorsi di passaggio.
Copia della chiave universale sarà in possesso esclusivamente dell’ Appaltatore e dei Funzionari incaricati della Regione Piemonte.
10.5.1. ATTIVITÀ COMPRESE NEL CANONE
Il canone comprende le seguenti attività:
• conduzione degli impianti;
• attività di mantenimento della funzionalità degli impianti, di natura preventiva e programmata;
• interventi di ripristino di lieve entità, ciascuno di importo inferiore alla franchigia, non previsti nelle attività programmate;
• reperibilità (cfr. par. 10.11.1).
10.5.2. SERVIZIO DI CONDUZIONE DELL’IMPIANTO
L’attività di conduzione consiste nel sovrintendere al normale funzionamento degli impianti tecnologici volta a garantire i livelli prestazionali previsti.
Nel caso specifico lo spegnimento/accensione dell’impianto di riscaldamento ed il relativo periodo di preaccensione dovrà essere gestito dall’Appaltatore in modo tale che pur garantendo la temperatura richiesta sia perseguito il contenimento energetico.
Nello svolgimento delle attività di conduzione l’Appaltatore dovrà attenersi a quanto contenuto nella normativa vigente (legge 615 del 13/7/66, legge 10 del 9/1/91, D.P.R. 412 del 26/8/93, del D.P.R. 551 del 21/12/1999, DLgs 192/05 e smi D.P.R. 74/13); in tal senso dovrà a titolo esemplificativo, svolgere il ruolo di conduttore dell’impianto, gestire l’eventuale libretto di centrale e/o d’impianto e assumere il ruolo del Terzo Responsabile
relativamente agli impianti termici nei termini previsti dal D.P.R.412/93 e s.m.i e D.P.R. 74/13..
Per gli impianti di potenza termica al focolare superiore a 232 kW (così come prescritto dal D.Lgs. 152/2006 all’ art. 287 comma 1), dovrà essere garantita la disponibilità di conduttore patentato cui sarà delegata la conduzione del generatore di calore e la manutenzione/controllo degli impianti relativi.
Qualsiasi attività di conduzione necessaria per il corretto funzionamento degli impianti in oggetto sarà compresa nel canone.
10.5.2.1. TERZO RESPONSABILE
L’appaltatore, alla data di presa in consegna dell’Impianto Termico, formalizzata con la sottoscrizione del “Verbale di Presa in Consegna degli Impianti termici” di cui all’Appendice 4 al presente Capitolato (che dovrà avvenire contestualmente alla sottoscrizione del Verbale di Consegna), assume la funzione di Terzo Responsabile per svolgere tutte le attività previste dalla legge 10/91, dal D.P.R. 412/93 e s.m.i. e del D.P.R. 74/13. La sottoscrizione di tale verbale (uno per ogni centrale e/o impianto termico in manutenzione), la cui redazione sarà a cura dell’Appaltatore, dovrà avvenire entro il limite massimo di 30 giorni solari dalla data di sottoscrizione del Contratto, analogamente al Verbale di Consegna (unico documento); rappresenta quindi il documento con il quale l’Appaltatore prenderà formalmente in carico le centrali/impianti termici assumendo quindi anche la funzione di Terzo Responsabile.
Nell’ambito di tale ruolo dunque, l’Appaltatore ha la responsabilità di condurre gli Impianti Termici e di disporre tutte le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria secondo le prescrizioni riportate nei manuali d’uso e manutenzione redatti dal costruttore delle apparecchiature degli Impianti Termici ovvero secondo la normativa UNI e CEI per quanto di competenza.
L’Appaltatore, inoltre, deve:
a) accertare, al momento della presa in consegna dell’Impianto Termico, la sussistenza o meno del Libretto di Centrale o del Libretto di Impianto; in ogni caso deve provvedere al suo reperimento e completamento in ogni sua parte;
b) trascrivere sul Libretto di Centrale (o Libretto di Impianto) nel corso della gestione, i dati relativi al funzionamento dinamico dell’Impianto Termico
relativamente ai parametri di combustione, al consumo di combustibile e di energia termica, nonché gli interventi manutentivi effettuati;
c) redigere sotto forma di ordini di lavoro gli interventi manutentivi ed allegarli al Libretto di Centrale ( o Libretto di Impianto);
d) fornire il resoconto delle attività di controllo e manutenzione svolte su tutto il parco impianti, con l'indicazione dettagliata di tutti gli interventi effettuati, sia su programma sia accidentali, e degli eventuali componenti sostituiti.
Il Libretto di Centrale (o il Libretto di Impianto) deve essere conforme a quanto previsto dalla normativa tempo per tempo vigente.
Con riferimento agli impianti termici che provvedono alla climatizzazione invernale degli ambienti in tutto o in parte mediante l'adozione di macchine e sistemi diversi dai generatori di calore, macchine e sistemi quali ad esempio le pompe di calore, le centrali di cogenerazione al servizio degli edifici, gli scambiatori di calore al servizio delle utenze degli impianti di teleriscaldamento, gli impianti di climatizzazione invernale mediante sistemi solari attivi, si richiama il D.P.R. 74/13.
Tutte le contestazioni relative alle modalità di conduzione e mantenimento degli Impianti Termici, dovranno essere comunicate per iscritto, anche via fax, dall’Amministrazione all’Appaltatore in qualità di Terzo Responsabile. L’Appaltatore è tenuto a rapportarsi con l’Amministrazione e redigere in contraddittorio un verbale che dovrà essere sottoscritto dalle parti. Ove il Terzo Responsabile dovesse rifiutarsi di sottoscrivere il suddetto verbale, l’Amministrazione ne certificherà il diniego alla presenza di due testimoni, anche dipendenti dell’Amministrazione stessa, e procederà alla comunicazione a mezzo Raccomandata A.R., inviata presso il domicilio eletto dell’Appaltatore ai fini delle comunicazioni relative al contratto. Resta comunque inteso che in caso di rifiuto di ricevimento da parte dell’Appaltatore, gli eventuali termini concessigli decorreranno dalla data di sottoscrizione del verbale e non dalla data di ricevimento della raccomandata.
Il Terzo Responsabile deve rapportarsi con l’Amministrazione fornendo costante informazione sull’andamento del servizio e su tutti i suoi aspetti gestionali ed impiantistici con le modalità di monitoraggio previste dal presente Capitolato nonché con le eventuali altre modalità da concordare.
Gli Impianti Termici, i locali e le parti di edificio relativi, devono essere accessibili in qualunque momento al personale tecnico/amministrativo dell’Amministrazione per l’opportuna sorveglianza e per i controlli del caso.
10.5.2.2. ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI TERMICI E DELLE APPARECCHIATURE
L’Appaltatore è tenuto a mantenere in esercizio gli Impianti Termici e le relative apparecchiature di produzione, distribuzione, regolazione ed emissione dell’energia termica per il riscaldamento. In particolare l’Appaltatore ha l’obbligo di gestire tutte le reti di distribuzione dei fluidi e le apparecchiature di scambio, di spina e di regolazione poste nelle centrali e nelle sotto Centrali Termiche. Inoltre l’Appaltatore è tenuto ad effettuare un continuo controllo delle conformità di tutti i parametri funzionali degli stessi, affinché essi forniscano le prestazioni previste dal presente Capitolato.
A tale riguardo l’Appaltatore deve garantire l’apporto di fluidi, nei vari punti di utilizzo, aventi i corretti valori di pressione, temperatura, portata, al fine di consentire alle apparecchiature utilizzatrici di assicurare le prestazioni attese. L’esercizio e la vigilanza delle Centrali Termiche devono risultare conformi a quanto indicato nel D.Lgs 152/2006 e s.m.i.
La conduzione degli Impianti Termici deve essere effettuata con personale qualificato o con personale professionalmente abilitato secondo quanto richiesto dalla normativa tempo per tempo vigente. Il nominativo del personale impiegato e/o impiegabile nello svolgimento delle attività deve essere preventivamente comunicato all’Amministrazione.
L’Appaltatore deve comunque mettere a disposizione per tutta la durata del Contratto un numero di addetti che permetta il regolare esercizio degli Impianti Termici conformemente a quanto stabilito dalle vigenti normative di settore e dalle indicazioni del presente Capitolato e del Contratto.
Durante l’esercizio la combustione deve essere perfetta e nel pieno rispetto dei valori limite di emissione stabiliti dalla normativa vigente in materia, emanata ed emananda, per i vari tipi di combustibili impiegati.
Le risultanze significative dei “Rapporti di controllo tecnico” di cui agli allegati F e G del D.Lgs. 192 e s.m.i., ed in particolare i “Controlli dei rendimenti di combustione”, devono essere riepilogati 2 volte l’anno (entro e non oltre il 10 novembre per tutti gli impianti termici; entro e non oltre il 10 febbraio per gli impianti termici con potenza al focolare maggiore di 350 kW), su apposito report da trasmettere al D.E.C.. In caso di
ritardo si procederà all’applicazione della penale prevista alla lettera P27 del paragrafo 13.2.
L’esercizio e la vigilanza delle Centrali Termiche devono risultare conformi a quanto prescritto dalla normativa vigente in materia di impianti alimentati con combustibili gassosi, liquidi e solidi.
L’Appaltatore è tenuto ad effettuare i controlli e la manutenzione periodica degli Impianti Termici presi in carico, nei termini e con le frequenze previste dal D.P.R. 412/1993 e sm.i., dal D.P.R. 74/13 e dal Dlgs.192 del 19/08/2005 e s.m.i. e comunque dalle disposizioni di legge, anche di carattere secondario, tempo per tempo vigente, fermo restando eventuali maggiori frequenze indicate nei libretti d’uso e manutenzione degli impianti/apparecchi, oltre a quelle previste nelle Schede di Manutenzione di cui all’Appendice 1.
L’Appaltatore è tenuto a provvedere all’ottenimento delle necessarie dichiarazioni di conformità, allegando la relativa documentazione al Libretto di Centrale, nel rispetto delle vigenti norme in materia di sicurezza, uso razionale dell’energia e salvaguardia dell’ambiente.
L’Appaltatore deve altresì:
α) procedere all’affissione di apposito cartello con gli orari di funzionamento dell’Impianto Termico e con l’indicazione del “Terzo Responsabile”;
β) predisporre l’avviamento e l’accensione delle apparecchiature e della Centrale Termica;
χ) provvedere alla pulizia stagionale e periodica dei locali della centrale termica e del deposito per i combustibili, comprensiva di eventuali pozzi perdenti, eseguire la pulizia interna ed esterna, l'ispezione ed il controllo dei serbatoi. In modo particolare, al termine del contratto, l’Appaltatore deve riportare sul Libretto di Centrale il valore volumetrico e/o il peso di giacenza serbatoi/depositi dei combustibili;
δ) provvedere alla pulizia dei locali centrale termica (compresi sottotetti o seminterrati) nelle adiacenze di vasi di espansione o altre apparecchiature inerenti l'Impianto Termico;
ε) assicurare il controllo, il mantenimento e/o il ripristino delle condizioni di illuminazione e di sicurezza di scale, passerelle e percorsi di accesso in generale
alle centrali termiche, ai sottotetti o locali in cui sono ubicati i vasi di espansione o altre apparecchiature inerenti l'Impianto Termico;
φ) mantenere funzionanti i depuratori d'acqua e se il caso reinstallarli, con fornitura e ripristino di sali e resine. La durezza dell'acqua trattata non deve superare 5° francesi e comunque deve essere mantenuta entro i limiti prescritti dal costruttore delle caldaie e scambiatori e/o dal progettista dell’Impianto Termico;
γ) provvedere allo sgombero ed al trasporto alle pubbliche discariche dei rifiuti provenienti dalle pulizie (comprese fuliggini e depositi) e dalle riparazioni effettuate alle apparecchiature installate e conservare la documentazione necessaria a provare il rispetto della normativa relativa allo smaltimento dei rifiuti, particolarmente per quelli contenenti amianto;
η) dotare ciascuna Centrale Termica di apposita cassetta metallica o plastica pesante con portello in vetro infrangibile o plexiglas, impenetrabile alla polvere e dotata di serratura a cricchetto, adatta a contenere e conservare il Libretto di Centrale, gli schemi, le omologazioni e la restante documentazione relativa agli impianti;
ι) ripristinare, completare e mantenere la cartellonistica obbligatoria relativa agli Impianti Termici;
ϕ) adottare ogni accorgimento atto a preservare gli Impianti Termici dai pericoli di gelo. Eventuali inconvenienti causati dal gelo devono essere prontamente rimossi e riparati dall’Appaltatore, fatto salvo il risarcimento di tutti i danni che ne fossero derivati.
10.5.3. SERVIZIO DI MANTENIMENTO PREVENTIVO E PROGRAMMATO DELLA FUNZIONALITÀ DELL’IMPIANTO
Le attività di mantenimento della funzionalità degli impianti di riscaldamento, di natura preventiva e programmata, sono quelle attività di verifica, controllo, monitoraggio, (di cui alla lettera c) del paragrafo 2.1) volte a garantire la piena disponibilità degli stessi relativamente agli immobili oggetto del Contratto e degli eventuali Atti Aggiuntivi.
L’elenco esemplificativo e non esaustivo delle attività che dovranno essere effettuate sulle singole unità fondamentali degli impianti, con le relative frequenze minime, viene riportato all’interno dell’Appendice 1 al presente Capitolato.
Gli eventuali interventi, di natura preventiva e programmata degli impianti, su elementi, anche non indicati specificamente all’interno della sopraccitata Appendice, ma integrati nel
sistema impianto (di cui alla lettera d) del paragrafo 2.1) saranno considerati già compresi nel canone.
10.5.4. INTERVENTI DI RIPRISTINO DI LIEVE ENTITÀ
Si intendono quegli interventi relativi a manutenzione a guasto e/o su chiamata per ripristini di lieve entità (di cui alla lettera e) del paragrafo 2.1) di importo inferiore al valore della franchigia, non previsti nelle attività programmate di cui al punto precedente, da effettuarsi su tutti i componenti degli impianti di Riscaldamento e volti a garantire la sostituzione di parti di usura.
Gli interventi di ripristino di lieve entità sono compresi nel canone. Tali interventi, che non necessitano di preventiva autorizzazione del D.E.C., che comunque deve essere informato dell’effettiva necessità, dovranno essere in ogni caso consuntivati al termine degli stessi, ed indicati in un allegato allo Stato di Avanzamento delle Attività Extra- Canone.
10.5.5. LIVELLI DI SERVIZIO RICHIESTI
I Livelli di Servizio che l’Appaltatore dovrà garantire ed il cui raggiungimento verrà valutato in base al sistema di valutazione e controllo dei Livelli di Servizio di cui al capitolo 12, sono stati definiti al fine di perseguire i seguenti risultati:
• rispettare i tempi di sopralluogo/intervento di cui al paragrafo 9.4.2;
• rispettare i tempi di esecuzione in base al Cronoprogramma;
• minimizzare la frequenza dei guasti.
10.5.6. CONTRIBUTO ALLA VARIABILITÀ DEL CANONE DI MANUTENZIONE
Come anticipato nel paragrafo 5, in seguito a certi eventi, il Canone Totale dei Servizi di Manutenzione, sommatoria estesa a tutti gli immobili dei Canoni parziali di manutenzione (relativi al singolo immobile), al netto del ribasso offerto in fase di Offerta Economica, può essere soggetto a variazioni.
Nell’allegato 6 al Disciplinare di Xxxx, sotto la voce “IR”, compaiono una serie di voci prezzi, che individuano gli attributi/voci che vengono riconosciuti validi ai fini di una variazione del canone. Per necessità di chiarezza riportiamo solo tale elenco senza gli importi:
Manutenzione degli Impianti di riscaldamento
IR
Codice | Voce | Unità di misura |
CL_BA | Importo per presenza di Sistema di Supervisione e Building Automation; da computarsi una sola volta nel caso di sistema a servizio sia della climatizzazione estiva che del riscaldamento invernale. | Euro/mq di superficie servita/anno |
CL_TG | Importo per presenza di sistema di telegestione (monitoraggio parametri); da computarsi una sola volta nel caso di sistemi a servizio sia della climatizzazione estiva che del riscaldamento invernale. | Euro/mq di superficie servita/anno |
CL_NT | Importo per Nuove Tecnologie (VRV, cogenerazione, trigenerazione, ecc); da computarsi una sola volta nel caso di impianti a servizio sia della climatizzazione estiva che del riscaldamento invernale. | Euro/mq di superficie servita/anno |
IR_Ing | Importo per i Servizi di Gestione e Coordinamento (Sistema Informativo, Anagrafica Tecnica e Programmazione e rendicontazione) per mq di superficie lorda dell’immobile | Euro/mq /anno |
IR1 | Potenzialità al focolare installata . 50 KW | Euro/KW/anno |
IR2 | 50 kW < Potenzialità al focolare installata . 100 kW | Euro/KW/anno |
IR3 | 100 kW < Potenzialità al focolare installata . 300 kW | Euro/KW/anno |
IR4 | 300 kW < Potenzialità al focolare installata . 600 kW | Euro/KW/anno |
IR5 | 600 kW < Potenzialità al focolare installata . 1000 kW | Euro/KW/anno |
IR6 | 1000 kW < Potenzialità al focolare installata . 2000 kW | Euro/KW/anno |
IR7 | Potenzialità al focolare installata > 2.000 KW | Euro/KW/anno |
IR8 | Ventilconvettore / Unità interna sistemi a espansione diretta | Euro/pezzo/anno |
Supplemento Potenza ventilatore Unità di trattamento aria | ||
IRS1 | Potenza . 1 KW | Euro/KW/anno |
IRS2 | 1 kW < Potenza . 5 kW | Euro/KW/anno |
IRS3 | 5 kW < Potenza . 10 kW | Euro/KW/anno |
IRS4 | 10 kW < Potenza . 15 kW | Euro/KW/anno |
IRS5 | 15 kW < Potenza . 20 KW | Euro/KW/anno |
IRS6 | Potenza > 20 KW | Euro/KW/anno |
Se per esempio in un certo immobile viene aggiunta una caldaia da 350 kW e una UTA il cui motore del ventilatore ha una potenza pari a 8 kW, si riconoscerà un incremento annuo del canone di manutenzione pari a 350*IR4 + 8*IRS3 (IR4 e IRS3 sono da considerarsi al netto dello sconto offerto in fase di gara).
10.5.7. ATTIVITÀ EXTRA-CANONE
Tutte le attività extra-canone, così come definite al paragrafo 2.2, saranno gestite attraverso Ordini di Intervento (cfr. par. 9.4.3), predisposti dall’Appaltatore ed approvati
dal D.E.C., applicando i listini e/o i prezzi della manodopera di cui al capitolo 14, al netto del ribasso offerto in sede di gara.
Per le suddette attività è riservata all’Amministrazione la facoltà di decidere se avvalersi di soggetti terzi diversi dall’Appaltatore, nel rispetto della normativa vigente.
Tutti gli interventi eseguiti saranno indicati nello Stato di avanzamento delle Attività Extra-canone (rif. par. 9.4.5).
10.6. Manutenzione e Conduzione degli Impianti di Raffrescamento
Il presente servizio è volto a garantire la piena efficienza di tutti gli Impianti di Raffrescamento oggetto del Contratto, all’interno degli immobili per i quali il servizio è attivato.
Nello svolgimento di tale attività l’Appaltatore dovrà attenersi a quanto previsto nella normativa vigente in materia; sarà inoltre compito dell’Appaltatore verificare e rispettare le eventuali norme regolamentari di emanazione locale inerenti la materia.
10.6.1. ATTIVITÀ COMPRESE NEL CANONE
Il canone comprende le seguenti attività:
• conduzione degli impianti;
• attività di mantenimento della funzionalità degli impianti, di natura preventiva e programmata;
• attività di mantenimento della funzionalità degli impianti, di natura preventiva e programmata, su tutti i condizionatori portatili presenti in tutti gli immobili dell’allegato 4, anche laddove non risulta selezionato il servizio di Manutenzione e Conduzione degli Impianti di Raffrescamento; tali attività sono state computate sul numero di condizionatori portatili presenti negli immobili ad una certa data; l’eventuale spostamento successivo di tali condizionatori, da un immobile ad un altro, anche se in tale immobile non fosse stato selezionato il servizio di Manutenzione e Conduzione degli Impianti di Raffrescamento non esenta l’appaltatore dal prenderlo in carico;
• interventi di ripristino di lieve entità, ciascuno di importo inferiore alla franchigia, non previsti nelle attività programmate;
• reperibilità (cfr. par. 10.11.1).
10.6.2. SERVIZIO DI CONDUZIONE DELL’IMPIANTO
L’attività di conduzione consiste nel sovrintendere al normale funzionamento degli impianti tecnologici volta a garantire i livelli prestazionali previsti.
Nel caso specifico lo spegnimento/accensione dell’impianto di raffrescamento ed il relativo periodo di preaccensione dovrà essere gestito dall’Appaltatore in modo tale che pur garantendo la temperatura richiesta sia perseguito il contenimento energetico.
Qualsiasi attività di conduzione necessaria per il corretto funzionamento degli impianti in oggetto sarà compresa nel canone.
10.6.3. SERVIZIO DI MANTENIMENTO PREVENTIVO E PROGRAMMATO DELLA FUNZIONALITÀ DELL’IMPIANTO
Le attività di mantenimento della funzionalità degli impianti di raffrescamento, di natura preventiva e programmata, sono quelle attività di verifica, controllo, monitoraggio, (di cui alla lettera c) del paragrafo 2.1) volte a garantire la piena disponibilità degli stessi relativamente agli immobili oggetto del Contratto e degli eventuali Atti Aggiuntivi.
L’elenco esemplificativo e non esaustivo delle attività che dovranno essere effettuate sulle singole unità fondamentali degli impianti, con le relative frequenze minime, viene riportato all’interno dell’Appendice 1 al presente Capitolato.
Gli eventuali interventi, di natura preventiva e programmata degli impianti, su elementi, anche non indicati specificamente all’interno della sopraccitata Appendice, ma integrati nel sistema impianto (di cui alla lettera d) del paragrafo 2.1) saranno considerati già compresi nel canone.
10.6.4. INTERVENTI DI RIPRISTINO DI LIEVE ENTITÀ
Si intendono quegli interventi relativi a manutenzione a guasto e/o su chiamata per ripristini di lieve entità (di cui alla lettera e) del paragrafo 2.1) di importo inferiore al valore della franchigia, non previsti nelle attività programmate di cui al punto precedente, da effettuarsi su tutti i componenti degli impianti di Raffrescamento e volti a garantire la sostituzione di parti di usura.
Gli interventi di ripristino di lieve entità sono compresi nel canone.
Tali interventi, che non necessitano di preventiva autorizzazione del D.E.C., che comunque deve essere informato dell’effettiva necessità, dovranno essere in ogni caso consuntivati al termine degli stessi, ed indicati in un allegato allo Stato di avanzamento delle Attività Extra-canone.
10.6.5. LIVELLI DI SERVIZIO RICHIESTI
I Livelli di Servizio che l’Appaltatore dovrà garantire ed il cui raggiungimento verrà valutato in base al sistema di valutazione e controllo dei Livelli di Servizio di cui al capitolo 12, sono stati definiti al fine di perseguire i seguenti risultati:
• rispettare i tempi di sopralluogo/intervento di cui al paragrafo 9.4.2;
• rispettare i tempi di esecuzione in base al Cronoprogramma;
• minimizzare la frequenza dei guasti.
10.6.6. CONTRIBUTO ALLA VARIABILITÀ DEL CANONE DI MANUTENZIONE
Nell’allegato 6 al Disciplinare di Xxxx, sotto la voce “IC”, compaiono una serie di voci prezzi che individuano gli attributi/voci che vengono riconosciuti validi ai fini di una variazione del canone.
Per necessità di chiarezza riportiamo solo tale elenco senza gli importi:
IC | Manutenzione degli Impianti di raffrescamento | |
Codice | Voce | Unità di misura |
CL_BA | Importo per presenza di Sistema di Supervisione e Building Automation; da computarsi una sola volta nel caso di sistema a servizio sia della climatizzazione estiva che del riscaldamento invernale. | Euro/mq di superficie servita/anno |
CL_TG | Importo per presenza di sistema di telegestione (monitoraggio parametri); da computarsi una sola volta nel caso di sistemi a servizio sia della climatizzazione estiva che del riscaldamento invernale. | Euro/mq di superficie servita/anno |
CL_NT | Importo per Nuove Tecnologie (VRV, cogenerazione, trigenerazione, ecc); da computarsi una sola volta nel caso di impianti a servizio sia della climatizzazione estiva che del riscaldamento invernale. | Euro/mq di superficie servita/anno |
IC_Ing | Importo per i Servizi di Gestione e Coordinamento (Sistema Informativo, Anagrafica Tecnica e Programmazione e rendicontazione) per mq di superficie lorda dell’immobile | Euro/mq /anno |
IC1 | Potenza resa Gruppi frigo . 50 KW | Euro/KW/anno |
IC2 | 50 kW < Potenza resa Gruppi frigo . 100 kW | Euro/KW/anno |
IC3 | 100 kW < Potenza resa Gruppi frigo . 300 kW | Euro/KW/anno |
IC4 | 300 kW < Potenza resa Gruppi frigo . 600 kW | Euro/KW/anno |
IC5 | 600 kW < Potenza resa Gruppi frigo . 1000 kW | Euro/KW/anno |
IC6 | Ventilconvettore / Unità interna sistemi a espansione diretta | Euro/pezzo/anno |
Supplemento Potenza ventilatore Unità di trattamento aria | ||
ICS1 | Potenza . 1 KW | Euro/KW/anno |
ICS2 | 1 kW < Potenza . 5 kW | Euro/KW/anno |
ICS3 | 5 kW < Potenza . 10 kW | Euro/KW/anno |
ICS4 | 10 kW < Potenza . 15 kW | Euro/KW/anno |
ICS5 | 15 kW < Potenza . 20 KW | Euro/KW/anno |
ICS6 | Potenza > 20 KW | Euro/KW/anno |
10.6.7. ATTIVITÀ EXTRA-CANONE
Tutte le attività extra-canone, così come definite al paragrafo 2.2, saranno gestite attraverso Ordini di Intervento (cfr. par. 9.4.3), predisposti dall’Appaltatore ed approvati dal D.E.C., applicando i listini e/o i prezzi della manodopera di cui al capitolo 14, al netto del ribasso offerto in sede di gara.
Per le suddette attività è riservata all’Amministrazione la facoltà di decidere se avvalersi di soggetti terzi diversi dall’Appaltatore, nel rispetto della normativa vigente.
Tutti gli interventi eseguiti saranno indicati nello Stato di avanzamento delle Attività Extra-canone (rif. par. 9.4.5).
10.7. Manutenzione e Conduzione degli Impianti Elettrici
Il presente servizio è volto a garantire la piena efficienza di tutti gli Impianti Elettrici (media e bassa tensione, distribuzione forza motrice, illuminazione normale e di emergenza etc…) all’interno degli immobili per i quali il servizio è attivato.
Nello svolgimento di tale attività l’Appaltatore dovrà attenersi a quanto previsto nella normativa vigente in materia; in particolare la CEI 64/8 , CEI 64/50, e Norme UNI, sarà inoltre compito dell’Appaltatore verificare e rispettare le eventuali norme regolamentari di emanazione locale inerenti la materia.
L’oggetto del servizio dovrà rivolgersi almeno all’elenco di insiemi impiantistici e relativi componenti inclusi nell’Appendice 1 (Schede di Manutenzione)..
10.7.1. ATTIVITÀ COMPRESE NEL CANONE
Il canone comprende le seguenti attività:
• conduzione degli impianti;
• attività di mantenimento della funzionalità degli impianti, di natura preventiva e programmata;
• interventi di ripristino di lieve entità ciascuno di importo inferiore alla franchigia, non previsti nelle attività programmate;
• reperibilità (cfr. par. 10.11.1).
10.7.2. SERVIZIO DI CONDUZIONE DELL’IMPIANTO
L’attività di conduzione consiste nel sovrintendere al normale funzionamento degli impianti tecnologici, volta a garantire i livelli prestazionali previsti. A titolo esemplificativo e non esaustivo la conduzione degli Impianti Elettrici comprende le seguenti attività:
• l’esecuzione delle manovre relative alla messa in funzione ed alla eventuale disattivazione degli impianti tutte le volte che se ne presenti la necessità nell’ambito della gestione del servizio;
• garantire, nei vari ambienti, il livello di illuminamento per cui l’impianto è stato costruito, ovvero, in nuove realizzazioni, il livello medio richiesto dalle norme UNI 12464-1 “Illuminazione dei posti di Lavoro”
• l’effettuazione degli interventi di regolazione e di correzione finalizzati a mantenere le condizioni richieste, compatibilmente con il conseguimento della massima economia di esercizio, della maggior durata e disponibilità e della migliore utilizzazione degli impianti stessi.
Eventuali sospensioni programmate dell’erogazione di energia elettrica dovranno essere richieste e autorizzate dall’Amministrazione per iscritto.
Al fine di garantire la sicurezza e la qualità del servizio, saranno attuati tutti i controlli e le misure previste dalla normativa vigente; saranno effettuati con le modalità e con la periodicità indicate dalla normativa stessa, mentre i risultati ottenuti dovranno essere opportunamente registrati.
L’Appaltatore dovrà assicurare la costante verifica dello stato complessivo degli impianti, sia ai fini della sicurezza che della funzionalità, con l’obbligo di segnalare all’Amministrazione ogni anomalia o stato di pericolo.
L’Appaltatore, periodicamente verificherà il regolare funzionamento delle apparecchiature di misura e controllo ed il rispetto della classe di precisione prevista per le misure da effettuare; la certificazione delle apparecchiature utilizzate per le misure dovrà essere effettuata con le modalità previste dagli Enti ufficiali di controllo e verifica: qualsiasi disfunzione o mancato funzionamento delle apparecchiature di misura e di controllo invaliderà le verifiche effettuate.
E’ fatto obbligo all’Appaltatore garantire il corretto funzionamento degli impianti di rifasamento e garantire la gestione ottimale, dal punto di vista energetico, di tutti gli Impianti Elettrici, ivi compresi eventuali gruppi elettrogeni presenti negli edifici.
L’Appaltatore dovrà inoltre supportare ed assistere l’Amministrazione nell’espletamento di tutti gli obblighi definiti dal D.P.R. 462 del 22/10/2001 relativi agli impianti elettrici di messa a terra e ai dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche.
Qualsiasi attività di conduzione necessaria per il corretto funzionamento degli impianti in oggetto sarà compresa nel canone.
10.7.3. SERVIZIO DI MANTENIMENTO PREVENTIVO E PROGRAMMATO DELLA FUNZIONALITÀ DELL’IMPIANTO
Le attività di mantenimento della funzionalità degli impianti elettrici, aventi natura preventiva e programmata, sono quelle attività di verifica, controllo, monitoraggio, (di cui alla lettera c) del paragrafo 2.1) volte a garantire la piena disponibilità degli stessi relativamente agli immobili oggetto dell’Ordinativo Principale di Fornitura e/o degli Atti Aggiuntivi all’Ordinativo Principale di Fornitura.
L’elenco esemplificativo e non esaustivo delle attività che dovranno essere effettuate sulle singole unità fondamentali degli impianti, con le relative frequenze minime, viene riportato all’interno dell’Appendice 1 al presente Capitolato.
Gli eventuali interventi, di natura preventiva e programmata degli impianti, su elementi, anche non indicati specificamente all’interno della sopraccitata Appendice, ma integrati nel sistema impianto (di cui alla lettera d) del paragrafo 2.1) saranno considerati già compresi nel canone.
10.7.4. INTERVENTI DI RIPRISTINO DI LIEVE ENTITÀ
Si intendono quegli interventi relativi a manutenzione a guasto e/o su chiamata per ripristini di lieve entità (di cui alla lettera e) del paragrafo 2.1) di importo inferiore al valore della franchigia, non previsti nelle attività programmate di cui al punto precedente, da effettuarsi su tutti i componenti degli impianti Elettrici e volti a garantire la sostituzione di parti di usura.
Gli interventi di ripristino di lieve entità sono compresi nel canone. Tali interventi, che non necessitano di preventiva autorizzazione del D.E.C., che comunque deve essere informato dell’effettiva necessità, dovranno essere in ogni caso consuntivati al termine degli stessi, ed indicati in un allegato allo Stato di avanzamento delle Attività Extra- canone.
10.7.5. LIVELLI DI SERVIZIO RICHIESTI
I Livelli di Servizio che l’Appaltatore dovrà garantire ed il cui raggiungimento verrà valutato in base al sistema di valutazione e controllo dei Livelli di Servizio di cui al capitolo 12, sono stati definiti al fine di perseguire i seguenti risultati:
• rispettare i tempi di sopralluogo/intervento di cui al paragrafo 9.4.2;
• rispettare i tempi di esecuzione in base al Cronoprogramma;
• minimizzare la frequenza dei guasti.
10.7.6. CONTRIBUTO ALLA VARIABILITÀ DEL CANONE DI MANUTENZIONE
Nell’allegato 6 al Disciplinare di Xxxx, sotto la voce “IE”, compare una serie di voci di prezzo che individuano gli attributi/voci che vengono riconosciuti validi ai fini di una variazione del canone. Per necessità di chiarezza riportiamo solo tale elenco senza gli importi:
IE | Manutenzione degli Impianti Elettrici | |
Codice | Voce | Unità di misura |
IE_Ing | Importo per i Servizi di Gestione e Coordinamento (Sistema Informativo, Anagrafica Tecnica e Programmazione e rendicontazione) per mq di superficie lorda dell’immobile | Euro/mq /anno |
IE1 | Superficie lorda servita dall’impianto elettrico | Euro/mq/anno |
Manutenzione UPS con interventi per guasti improvvisi entro le 8h. | ||
IE2 | Gruppo statico di continuità pot. nom. < 10 kVA | Euro/UPS/anno |
IE3 | Gruppo statico di continuità pot. nom. 10 ≤kVA < 25 | Euro/UPS/anno |
IE4 | Gruppo statico di continuità pot. nom. 25 ≤kVA < 60 | Euro/UPS/anno |
IE5 | Gruppo statico di continuità pot. nom. 60 ≤kVA < 100 | Euro/UPS/anno |
IE6 | Gruppo statico di continuità pot. nom. 100≤ kVA < 160 | Euro/UPS/anno |
IE7 | Gruppo statico di continuità pot. nom. 160≤ kVA < 250 | Euro/UPS/anno |
IE8 | Gruppo statico di continuità pot. nom. ≥250 kVA | Euro/UPS/anno |
IE9 | Gruppo elettrogeno pot. nom. < 500 kVA | Euro/GE/anno |
IE10 | Gruppo elettrogeno pot. nom. 500 ≤ kVA < 800 | Euro/GE/anno |
IE11 | Gruppo elettrogeno pot. nom. 800 ≤ kVA < 1.000 | Euro/GE/anno |
IE12 | Gruppo elettrogeno pot. nom. ≥ 1.000 kVA | Euro/GE/anno |
10.7.7. ATTIVITÀ EXTRACANONE
Tutte le attività extra-canone, così come definite al paragrafo 2.2, saranno gestite attraverso Ordini di Intervento (cfr. par. 9.4.3), predisposti dall’Appaltatore ed approvati
dal D.E.C., applicando i listini e/o i prezzi della manodopera di cui al capitolo 14, al netto del ribasso offerto in sede di gara.
Per le suddette attività è riservata all’Amministrazione la facoltà di decidere se avvalersi di soggetti terzi diversi dall’Appaltatore, nel rispetto della normativa vigente.
Tutti gli interventi eseguiti saranno indicati nello Stato di avanzamento delle Attività Extra-canone (rif. par. 9.4.5).
10.7.7 A • Cablaggio Apparecchiature
Nel caso di richiesta da parte dell’Amministrazione (D.E.C.) di interventi su apparecchiature elettroniche ( Lim, Proiettori, Display , Televisori, Casse, Stereo, ecc…) l’impresa appaltatrice dovrà effettuare ogni cablaggio cavi necessario per rendere le apparecchiature funzionanti.
10.7.7 B • Spostamento
Nel caso di richiesta da parte dell’Amministrazione (D.E.C.) di spostamento di apparecchiature elettroniche ( Lim, Proiettori, Display , Televisori, Casse, Stereo, ecc…) tra sedi e comuni diversi, l’impresa appaltatrice dovrà farsi carico sia dello smontaggio di tutto il cablaggio cavi e anche dell’eventuale fissaggio meccanico a pareti o a soffitto in modo da rendere le apparecchiature di nuovo funzionanti.
10.8. Manutenzione e Conduzione degli Impianti di Trasporto verticale ed orizzontale
Il presente servizio è volto a garantire la piena efficienza di tutti gli Impianti di Trasporto verticale ed orizzontale all’interno degli immobili per i quali il servizio è attivato.
Nello svolgimento di tale attività l’Appaltatore dovrà attenersi a quanto previsto nella normativa vigente in materia; sarà inoltre compito dell’Appaltatore verificare e rispettare le eventuali norme regolamentari di emanazione locale inerenti la materia.
In particolare si richiama il D.P.R. n. 162 del 30 aprile 1999 attuativo della Direttiva 95/16/CE riguardante ascensori e montacarichi ed il D.M. 4 dicembre 2003 riportante l’”Elenco delle norme armonizzate ai sensi dell'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162 e del D.P.R. DPR 214/10, concernente l'attuazione della direttiva 95/16/CE in
materia di ascensori”.
.
L’oggetto del servizio dovrà rivolgersi almeno all’elenco di insiemi impiantistici e relativi componenti inclusi nell’Appendice 1 (Schede di Manutenzione).
10.8.1. ATTIVITÀ COMPRESE NEL CANONE
Il canone comprende le seguenti attività:
• conduzione degli impianti;
• attività di mantenimento della funzionalità dell’impianto, aventi natura preventiva e programmata;
• interventi di ripristino di lieve entità ciascuno di importo inferiore alla franchigia, non previsti nelle attività programmate;
• reperibilità (cfr. par. 10.11.1).
10.8.2. SERVIZIO DI CONDUZIONE DELL’IMPIANTO
L’attività di conduzione consiste nel sovrintendere al normale funzionamento degli impianti tecnologici volta a garantire i livelli prestazionali previsti.
E’ obbligo dell’Appaltatore prestare assistenza tecnica fornendo i mezzi e gli aiuti indispensabili perché siano eseguite, a norma degli artt. 13 e 14 del D.P.R. 162/99 e del
D.P.R. 204/10, le verifiche periodiche e/o straordinarie degli impianti da parte delle autorità competenti e/o degli Organismi di certificazione notificati ai sensi dell’art.9 del DPR 162/99 e del D.P.R. 204/10 , quando ne abbia avuto preavviso, anche solo telefonico, da parte del D.E.C..
L’Appaltatore si impegna a prestare servizio di assistenza e sorveglianza degli impianti di trasporto verticale e orizzontale, in modo da garantire il regolare funzionamento degli impianti, dedicando a tale servizio sufficiente personale abilitato (ai sensi dell’art. 15 comma 1, DPR 162/99 e del D.P.R. 204/10) di provata e documentata esperienza alle dipendenze di un Capo Tecnico.
Qualsiasi attività di conduzione necessaria per il corretto funzionamento degli impianti in oggetto sarà compresa nel canone.
10.8.3. SERVIZIO DI MANTENIMENTO PREVENTIVO E PROGRAMMATO DELLA FUNZIONALITÀ DELL’IMPIANTO
Le attività di mantenimento della funzionalità degli impianto di trasporto verticale e orizzontale, aventi natura preventiva e programmata sono quelle attività di verifica, controllo, monitoraggio, (di cui alla lettera c) del paragrafo 2.1), volte a garantire la piena disponibilità degli stessi relativamente agli immobili oggetto dell’Ordinativo Principale di Fornitura e/o degli Atti Aggiuntivi all’Ordinativo Principale di Fornitura.
L’elenco esemplificativo e non esaustivo delle attività che dovranno essere effettuate sulle singole unità fondamentali degli impianti, con le relative frequenze minime, viene riportato all’interno dell’Appendice 1 al presente Capitolato.
Gli eventuali interventi, di natura preventiva e programmata degli impianti, su elementi, anche non indicati specificamente all’interno della sopraccitata Appendice, ma integrati nel sistema impianto (di cui alla lettera d) del paragrafo 2.1) saranno considerati già compresi nel canone.
10.8.4. CONTROLLI DI FUNZIONALITÀ
Xxxxxxxx effettuate a cura dell’Appaltatore tutte le prestazioni obbligatorie relative al
D.P.R. 29/5/1963 n.1497 art.19, al D.M. 28/5/1979 e successive integrazioni e modificazioni e all’art.15 comma 3 del D.P.R.30/04/1999, n° 162 e del D.P.R. 204/10; per cui si dovrà provvedere, periodicamente, secondo le esigenze dell’impianto:
• a verificare il regolare funzionamento dei dispositivi meccanici, elettrici ed idraulici e, particolarmente, il regolare funzionamento delle porte e delle serrature, il livello dell’olio nel serbatoio, la tenuta delle guarnizioni;
• a verificare lo stato di conservazione delle funi e delle catene;
• alle operazioni normali di pulizia e di lubrificazione delle parti con fornitura dei lubrificanti, grasso, pezzame e fusibili.
L’Appaltatore dovrà inoltre provvedere, almeno una volta ogni sei mesi per gli ascensori ed almeno una volta l’anno per i montacarichi alle seguenti verifiche periodiche di cui all’art.19, punto 4 del citato D.P.R.29/5/1963, n. 1497 ed all’art.15 comma 4 del D.P.R.30/04/1999, n° 162 e del D.P.R. 204/10:
• verifica dell’integrità e dell’efficienza del paracadute, del limitatore di velocità e degli altri dispositivi di sicurezza;
• verifica minuta delle funi, delle catene e dei loro attacchi;
• verifica dell’isolamento dell’impianto elettrico e dell’efficienza dei collegamenti con la terra;
• annotazione dei risultati di queste verifiche sul libretto prescritto dalla legge.
Nell’ambito del presente servizio, è delegata all’Appaltatore, così come richiesto dalla normativa vigente sopra richiamata, la gestione del libretto matricola e dei relativi verbali di collaudo e verifica periodica e/o straordinaria.
Risultano inoltre comprese nelle attività coperte da canone:
• la redazione dei rapporti sullo stato degli impianti;
• la registrazione delle visite e delle modifiche apportate;
• l’espletamento delle pratiche relative al pagamento delle Tasse Governative per conto dell’Amministrazione, con rimborso totale delle somme pagate.
L’Appaltatore dovrà inoltre garantire la Reperibilità 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno inclusa nel canone, secondo le modalità di cui al paragrafo 10.11.1.
Per l’erogazione del servizio di Reperibilità relativo al presente servizio l’Appaltatore si impegna a rendere attivo un numero telefonico dedicato.
In particolare, gli interventi atti a consentire l’uscita di persone rimaste bloccate all’interno di un impianto di trasporto verticale saranno sempre da effettuarsi in emergenza, secondo i tempi di sopralluogo ed intervento specificati al paragrafo 9.4.2.
Gli eventuali interventi, di natura preventiva e programmata degli impianti, su elementi, anche non indicati specificatamente all’interno delle Schede di Manutenzione, ma integrati nel sistema impianto (di cui alla lettera d) del paragrafo 2.1) saranno considerati già compresi nel canone.
Tutto il materiale di usura e quindi fra gli altri i grassi, i lubrificanti anche per i rabbocchi, i fusibili e le viterie minute ecc. risultano compresi nel canone.
10.8.5. INTERVENTI DI RIPRISTINO DI LIEVE ENTITÀ
Si intendono quegli interventi relativi a manutenzione a guasto e/o su chiamata per ripristini di lieve entità (di cui alla lettera e) del paragrafo 2.1) di importo inferiore al valore della franchigia, non previsti nelle attività programmate di cui al punto precedente, da effettuarsi su tutti i componenti degli impianti di Trasporto Orizzontale e Verticale e volti a garantire la sostituzione di parti di usura.
Gli interventi di ripristino di lieve entità sono compresi nel canone.
Tali interventi, che non necessitano di preventiva autorizzazione del D.E.C., che comunque deve essere informato dell’effettiva necessità, dovranno essere in ogni caso consuntivati al termine degli stessi, ed indicati in un allegato allo Stato di avanzamento delle Attività Extra-canone.
10.8.6. LIVELLI DI SERVIZIO RICHIESTI
I Livelli di Servizio che l’Appaltatore dovrà garantire ed il cui raggiungimento verrà valutato in base al sistema di valutazione e controllo dei Livelli di Servizio di cui al capitolo 12, sono stati definiti al fine di perseguire i seguenti risultati:
• rispettare i tempi di sopralluogo/intervento di cui al paragrafo 9.4.2;
• rispettare i tempi di esecuzione in base al Cronoprogramma;
• minimizzare la frequenza dei guasti.
10.8.7. CONTRIBUTO ALLA VARIABILITÀ DEL CANONE DI MANUTENZIONE
Nell’allegato 6 al Disciplinare di Xxxx, sotto la voce “EL”, compaiono una serie di voci prezzi che individuano gli eventi che vengono riconosciuti validi ai fini di una variazione del canone. Per necessità di chiarezza riportiamo solo tale elenco senza gli importi:
EL | Manutenzione degli Impianti elevatori | |
Codice | Voce | Unità di misura |
EL_Ing | Importo per i Servizi di Gestione e Coordinamento (Sistema Informativo, Anagrafica Tecnica e Programmazione e rendicontazione) per mq di superficie lorda dell’immobile. | Euro/mq /anno |
Ascensori categoria A e B | ||
ELAB1 | Fino a cinque fermate | Xxxx/xxxxx/xxxx |
XXXX0 | Da sei a quindici fermate | Euro/pezzo/anno |
Ascensori categoria C | ||
ELC1 | Fino a cinque fermate | Euro/pezzo/anno |
ELC2 | Da sei a quindici fermate | Euro/pezzo/anno |
Ascensori categoria D | ||
ELD1 | Fino a cinque fermate | Euro/pezzo/anno |
ELD2 | Da sei a quindici fermate | Euro/pezzo/anno |
Altre apparecchiature |
ELSM | Scale mobili – Tappeti | Euro/pezzo/anno |
ELSH | Servoscala per disabili – Piattaforme elevatrici | Euro/Pezzo/anno |
10.8.8. ATTIVITÀ EXTRA-CANONE
Tutte le attività extra-canone, così come definite al paragrafo 2.2, saranno gestite attraverso Ordini di Intervento (cfr. par. 9.4.3), predisposti dall’Appaltatore ed approvati dal D.E.C., applicando i listini e/o i prezzi della manodopera di cui al capitolo 14, al netto del ribasso offerto in sede di gara.
Per le suddette attività è riservata all’Amministrazione la facoltà di decidere se avvalersi di soggetti terzi diversi dall’Appaltatore, nel rispetto della normativa vigente.
Tutti gli interventi eseguiti saranno indicati nello Stato di avanzamento delle Attività Extra-canone (rif. par. 9.4.5).
10.9. Manutenzione e Conduzione degli Impianti Antincendio
Il presente servizio è volto a garantire la piena efficienza di tutti gli impianti e presidi antincendio presenti all’interno degli immobili per i quali il servizio è attivato.
Nello svolgimento di tale attività l’Appaltatore dovrà attenersi a quanto previsto nella normativa vigente in materia; sarà inoltre compito dell’Appaltatore verificare e rispettare le eventuali norme regolamentari di emanazione locale inerenti la materia.
L’oggetto del servizio dovrà rivolgersi almeno all’elenco di insiemi impiantistici e relativi componenti inclusi nell’Appendice 1 (Schede di Manutenzione)..
10.9.1. ATTIVITÀ COMPRESE NEL CANONE
Il canone del presente servizio comprende le attività di :
• tenuta ed aggiornamento del registro Antincendio (di cui al DPR 151/2011);
• conduzione degli impianti;
• servizio di “consulenza antincendio”;
• attività di mantenimento della funzionalità dell’impianto, aventi natura preventiva e programmata;
• interventi di ripristino non previsti nelle attività programmate;
• reperibilità (cfr. par. 10.11.1).
10.9.2. TENUTA ED AGGIORNAMENTO DEL REGISTRO ANTINCENDIO
All’Appaltatore è delegata, così come richiesto dal D.P.R. 151/2011 la compilazione del registro antincendio in tutti quei siti in cui sono presenti una o più attività soggette al controllo dei VV.F. L’attività di tenuta ed aggiornamento del Registro Antincendio è compresa nel canone.
L’aggiornamento dovrà essere fatto entro e non oltre i 3 giorni lavorativi successivi all’effettuazione delle attività.
Si riporta di seguito una breve descrizione esemplificativa e non esaustiva dei dati minimi che devono essere riportati nel registro antincendio:
• Identificativo impianto:
• Matricola: va indicato il numero di matricola dell’attrezzatura/impianto
• Descrizione matricola: va riportata la descrizione dell’attrezzatura/impianto
• Dati di manutenzione:
• Data manutenzione: va indicata la data di manutenzione (gg/mm/aaaa)
• Tipo Manutenzione: va indicata una delle seguenti voci (Manutenzione – Verifica – Sorveglianza ricarica)
• Manutenzione: vanno descritte le operazioni eseguite
• Documentazione consegnata:
• Codice documento: va indicato il codice del documento che viene rilasciato;
• Descrizione documento: va riportata la descrizione del documento che viene rilasciato;
• Data documento: va indicata la data di emissione del documento che viene rilasciato (gg/mm/aaaa);
Qualsiasi attività di conduzione necessaria per il corretto funzionamento degli impianti in oggetto sarà compresa nel canone.
10.9.3. SERVIZIO DI CONDUZIONE DELL’IMPIANTO
L’attività di conduzione consiste nel sovrintendere al normale funzionamento degli impianti tecnologici volta a garantire i livelli prestazionali previsti.
10.9.4. SERVIZIO DI “CONSULENZA ANTINCENDIO”
Si osservi che nell’allegato 4 al Disciplinare di gara, il Servizio di Manutenzione e Conduzione degli Impianti Antincendio è richiesto per tutti gli immobili in elenco; anche per quegli immobili che non sono dotati di presidi antincendio la cui manutenzione compete all’Amministrazione e quindi all’Appaltatore in virtù del presente appalto.
Il servizio richiesto, per questa tipologia di immobili, consisterà nel monitoraggio di situazioni e circostanze che possano creare le condizioni di adeguamento dei presidi antincendio e quanto altro necessario ai fini della sicurezza antincendio.
A titolo indicativo e non esaustivo si cita, ad esempio, la variazione di destinazione d’uso di certi locali.
Anche per questa tipologia di immobili, quindi, è stato computato e richiesto il Servizio di Conduzione e Manutenzione degli Impianti Antincendio.
Nell’ambito di tale servizio l’Appaltatore dovrà:
• tempestivamente segnalare eventuali situazioni e circostanze che possano rendere inadeguati i presidi antincendio previsti;
• ogni sei mesi, anche in assenza del verificarsi di una o più delle situazioni/circostanze di cui al punto precedente, produrre un report (Report sulla Sicurezza Antincendio) nel quale, con riferimento ad ogni immobile, riferisca in merito all’adeguatezza dei presidi antincendio presenti; tale report dovrà essere consegnato entro e non oltre 10 giorni successivi alla scadenza del semestre relativo. In caso di ritardo è prevista l’applicazione della penale di cui al paragrafo 13.2, punto P30.
10.9.5. SERVIZIO DI MANTENIMENTO PREVENTIVO E PROGRAMMATO DELLA FUNZIONALITÀ DELL’IMPIANTO
Le attività di mantenimento della funzionalità degli impianti antincendio, aventi natura preventiva e programmata sono quelle attività di verifica, controllo, monitoraggio (di cui alla lettera c) del paragrafo 2.1) volte a garantire la piena disponibilità degli stessi relativamente agli immobili oggetto dell’Ordinativo Principale di Fornitura e/o degli Atti Aggiuntivi all’Ordinativo Principale di Fornitura.
L’elenco esemplificativo e non esaustivo delle attività che dovranno essere effettuate sulle singole unità fondamentali degli impianti, con le relative frequenze minime, viene riportato all’interno dell’Appendice 1 al presente Capitolato.
Gli eventuali interventi, di natura preventiva e programmata degli impianti, su elementi, anche non indicati specificamente all’interno della sopraccitata Appendice, ma integrati nel sistema impianto (di cui alla lettera d) del paragrafo 2.1) saranno considerati già compresi nel canone.
10.9.6. INTERVENTI DI RIPRISTINO DI LIEVE ENTITÀ
Si intendono quegli interventi relativi a manutenzione a guasto e/o su chiamata per ripristini di lieve entità (di cui alla lettera e) del paragrafo 2.1) di importo inferiore al valore della franchigia, non previsti nelle attività programmate di cui al punto precedente, da effettuarsi su tutti i componenti degli impianti Antincendio e volti a garantire la sostituzione di parti di usura.
Gli interventi di ripristino di lieve entità sono compresi nel canone.
Tali interventi, che non necessitano di preventiva autorizzazione del D.E.C., che comunque deve essere informato dell’effettiva necessità, dovranno essere in ogni caso consuntivati al termine degli stessi, ed indicati in un allegato allo Stato di avanzamento delle Attività Extra-canone.
10.9.7. LIVELLI DI SERVIZIO RICHIESTI
I Livelli di Servizio che l’Appaltatore dovrà garantire ed il cui raggiungimento verrà valutato in base al sistema di valutazione e controllo dei Livelli di Servizio di cui al capitolo 12, sono stati definiti al fine di perseguire i seguenti risultati:
• rispettare i tempi di sopralluogo/intervento di cui al paragrafo 9.4.2;
• rispettare i tempi di esecuzione in base al Cronoprogramma;
• minimizzare la frequenza dei guasti.
10.9.8. CONTRIBUTO ALLA VARIABILITÀ DEL CANONE DI MANUTENZIONE
Nell’allegato 6 al Disciplinare di Xxxx, sotto la voce “IA”, compaiono una serie di voci prezzi che individuano gli eventi che vengono riconosciuti validi ai fini di una variazione del canone. Per necessità di chiarezza riportiamo solo tale elenco senza gli importi:
IA | Manutenzione degli Impianti antincendio | |
Codice | Voce | Unità di misura |