Capitolato Speciale d’appalto per servizi di valutazione indipendente Asse 1 – Agenda digitale metropolitana
PON Città Metropolitane 2014-2020
Capitolato Speciale d’appalto per servizi di valutazione indipendente Asse 1 – Agenda digitale metropolitana
Nel presente Capitolato e nella annessa documentazione sarà usata la seguente terminologia:
Aggiudicatario |
Xxxxxxxx al quale sarà affidata l’esecuzione del servizio in esito alla procedura di gara |
Committente |
Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020 presso Agenzia per la Coesione Territoriale |
Offerenti |
Prestatori di servizi in possesso dei requisiti definiti nel Disciplinare di gara che presentano un’offerta nei modi e nei termini previsti |
Contratto |
Documento che il committente stipula con l’Aggiudicatario e che disciplina i contenuti e le modalità di esecuzione del servizio |
Servizio |
Attività di Valutazione da realizzare |
PON Metro |
Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020 |
AdG |
Autorità di Gestione del PON Metro |
FESR |
Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale |
OI |
Organismo Intermedio del PON Metro |
PdV |
Piano di Valutazione del PON Metro |
RDO |
Richiesta di Offerta sul Mercato Elettronico |
Art. 1 – Oggetto dell’Appalto
Il servizio oggetto della presente gara d’appalto riguarda lo svolgimento di attività di valutazione indipendente a favore dell’Autorità di Gestione (di seguito AdG) del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020 (di seguito Programma o PON Metro) previste all’interno del Piano di Valutazione (di seguito Piano o PdV) del Programma e focalizzate sugli interventi dell’Asse 1.
Il Piano, approvato a luglio 2016 e modificato a giugno 2019, è il documento in cui vengono definite e articolate le valutazioni da realizzare nel corso dell’intero ciclo di programmazione 2014-2020 al fine di migliorare la qualità della progettazione e l’esecuzione del Programma, nonché per misurare le ricadute delle azioni realizzate con le risorse stanziate.
Nell’ambito del PdV sono previste valutazioni finalizzate ad esaminare l’avanzamento del Programma, il rispetto delle priorità comunitarie e nazionali, l’identificazione dei fattori che contribuiscono al successo o al fallimento dell'attuazione e la verifica dell’efficacia.
Una specifica tipologia di indagini inserite nel Piano concerne le valutazioni di implementazione/attuazione finalizzate ad analizzare “se” ed “in che modo” la fase attuativa è in linea con gli obiettivi del Programma e quali sono, nei diversi contesti, i meccanismi messi in campo per il raggiungimento degli obiettivi, nonché gli eventuali ostacoli riscontrati nel processo di attuazione.
Uno degli ambiti tematici (driver) su cui le attività del Piano si concentrano riguarda l’applicazione del paradigma “smart city” per ridisegnare e modernizzare i servizi urbani e rispondere alla sfida di rendere le città metropolitane più accessibili e sostenibili attraverso la definizione di soluzioni “intelligenti” dirette a migliorare le performance, la fruibilità e la compatibilità ambientale dei servizi urbani nonché il funzionamento dei servizi pubblici con ricadute dirette e misurabili sui residenti, city users e imprese in termini di qualità della vita e accessibilità alle infrastrutture rilevanti per la competitività.
Art. 2 – Documenti di riferimento
L’attività di valutazione si svolgerà in conformità con le indicazioni comunitarie e nazionali, in particolare:
Reg. (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (comune a tutti i fondi strutturali e d’investimento);
Reg. (UE) n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (specifico per il FESR);
Reg. “Omnibus” (UE, Euratom) n. 1046/2018 del Parlamento Europeo e del Consiglio;
Guidance Document on Evaluation Plans - Terms of Reference for Impact Evaluations. Guidance on Quality Management of External Evaluations (February 2015);
Accordo di partenariato con l'Italia, adottato con decisione della Commissione Europea C(2014) 8021 del 29 ottobre 2014;
Piano di Valutazione del PON Città Metropolitane 2014-2020 (giugno 2019);
Linee Guida Agenda Digitale (versione 3.0 del 21.10.2020);
Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020 (versione 7.0), adottato con decisione della Commissione Europea C(2015)4998 del 14 luglio 2015, successivamente modificato con decisione C(2020)8496 del 27 novembre 2020;
Piani di Valutazione 2014‐2020: indicazioni generali e breve guida ai materiali di orientamento disponibili – Nota Tecnica NUVAP, novembre 2015;
Linee guida per attività valutative ex post e in itinere. Richiedere e utilizzare conoscenza sugli interventi – Nota Tecnica NUVAP, ottobre 2017.
Art. 3 – Tipo di procedura e Importo a base d’asta
Appalto di servizi ai sensi dell’art. 36, comma 2, lettera b), del D. Lgs. 50/2016 mediante RDO sul MEPA, a seguito della manifestazione di interesse pubblicata - in data gg/mm/2021 - sul sito web dell’Agenzia per la Coesione Territoriale http://........................................
L’importo a base d’asta della gara è di euro 130.321,00 (centotrentamilatrecentoventuno/00) IVA esclusa, a valere sull’ operazione ammessa a finanziamento con il Codice CUP E81H17000000007 sull’Azione 5.2.1 dell’Asse 5 del PON Metro.
Art. 4 – Descrizione del Servizio richiesto
Il servizio richiesto dovrà consentire l’acquisizione di elementi conoscitivi mediante un’attività di valutazione del contributo del PON Metro al raggiungimento degli obiettivi generali della Priorità di Investimento 2c (Obiettivo Tematico 2 dell’Accordo di Partenariato 2014-2020), così come articolati nella struttura e nella logica di intervento del Programma e di permettere eventuali azioni volte a orientare e/o riorientare l’attuazione verso il conseguimento dei risultati attesi e in vista del ciclo di programmazione 2021-2027.
L’obiettivo generale del Programma nell’applicazione del paradigma “smart city” e più nello specifico nell’ambito degli interventi dell’Asse 1 “Agenda digitale metropolitana” è aumentare la diffusione dei servizi digitali nelle città metropolitane attraverso l’incremento e il miglioramento qualitativo dell’offerta di servizi digitali per cittadini e city users da parte delle amministrazioni locali, anche attraverso l’interoperabilità dei servizi e la cooperazione applicativa tra enti della medesima area metropolitana.
Il Programma, a titolarità dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, supporta le priorità dell’Agenda urbana nazionale e, nel quadro delle strategie di sviluppo urbano sostenibile delineate nell’Accordo di Partenariato per la programmazione 2014-2020, si pone in linea con gli obiettivi e le strategie proposte per l’Agenda urbana europea che individua nelle aree urbane i territori chiave per cogliere le sfide di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile poste dalla Strategia Europa 2020.
In coerenza con i vigenti regolamenti in materia di politica di coesione, il PON Metro ha favorito il protagonismo delle città metropolitane in un quadro di forte regia nazionale, permettendo ai soggetti istituzionalmente deputati all’erogazione ai cittadini di molti servizi digitali di sperimentare modalità innovative di intervento per assicurare una sempre maggiore vicinanza della programmazione ai territori e garantire la coesione territoriale nel rispetto del principio di sussidiarietà. A tale scopo il Programma ha individuato i Comuni capoluogo delle 14 città metropolitane1 quali Autorità Urbane (di seguito AU), ai sensi dell’art. 7 del Regolamento (UE) 1301/2013, designandole Organismo Intermedio (di seguito OI) sulla base di un apposito atto di delega.
L’Azione 1.1.1. del PON Metro denominata “Digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali pienamente interoperabili” intende facilitare il rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione incrementando il numero di servizi pienamente interattivi erogati online dai Comuni dell’area metropolitana o da gestori di servizi pubblici. In particolare si focalizza sul rinnovamento e sullo sviluppo dei servizi digitali mediante l’attivazione di nuove piattaforme, ove necessario, e la valorizzazione, evoluzione e l’integrazione degli asset tecnologici esistenti rispetto a sette aree tematiche2, nonché l’adeguamento delle infrastrutture, la digitalizzazione dei processi amministrativi interni agli enti e l’integrazione e bonifica banche dati solo se strettamente funzionali alla realizzazione dei servizi “verticali” per i cittadini.
In questo specifico ambito di policy il Programma ha definito obiettivi semplici e chiari che prevedono il coinvolgimento del territorio metropolitano (aumentare ad almeno il 70 % il numero di Comuni delle città metropolitane in grado di erogare servizi pienamente interattivi ai propri cittadini e city users e al 50 % il numero di cittadini che utilizza internet per interfacciarsi con la PA o i gestori di servizi pubblici), lasciando, nel rispetto del principio di sussidiarietà e delle caratteristiche dei diversi territori, libertà nelle scelte di governance di confermare, rafforzare o ridefinire, con il coinvolgimento delle filiere ordinarie, la governance dei servizi ICT3.
Tuttavia, l’avvio e il potenziamento di tali servizi non è soltanto riconducibile alle iniziative intraprese con il PON Metro ma si inserisce in una strategia più generale di transizione al digitale verso soluzioni di governance intelligenti e in processi di innovazione già pianificati e in corso di attuazione da parte delle città.
Pertanto l’indagine da espletare è finalizzata a:
indagare l’incremento dell’offerta dei servizi digitali fruibili dal cittadino nei settori di intervento del Programma e la qualità dei servizi realizzati dagli Organismi Intermedi nell’ambito dell’Asse 1 del Programma;
evidenziare i fattori che nel corso del processo di attuazione degli interventi di digitalizzazione dei servizi erogati dalle amministrazioni comunali hanno facilitato e/o ostacolato l’attuazione, anche con riguardo alla procedura di acquisizione dei servizi (es. attraverso la modalità di adesione ai lotti CONSIP);
rilevare eventuali soluzioni migliorative e/o correttive adottate dagli OI connesse agli ostacoli registrati in fase di attuazione delle Azioni.
L’analisi dovrà tracciare il quadro dell’implementazione declinato territorialmente, mettendo in luce i diversi approcci all’innovazione seguiti dai contesti territoriali ed evidenziando:
elementi di successo, criticità e ostacoli verificatisi in fase attuativa, fattori di contesto, fattori esogeni e/o di processo che facilitano l’implementazione degli interventi;
ambiti di miglioramento;
elementi di discontinuità ed innovazione rispetto alle politiche e alle pratiche esistenti.
Lo studio deve inoltre consentire di valutare, rovesciando l’approccio di analisi ed adottando un metodo di rilevazione che metta al centro i cittadini, il contributo del Programma allo stato di avanzamento nelle diverse città di alcune dinamiche direttamente collegate al driver smart city quali:
il superamento della “logica di progetto”, verificando la disponibilità dei servizi per i cittadini e non soltanto lo stato di avanzamento dei progetti;
l’integrazione tra i diversi soggetti che gestiscono i servizi delle città, focalizzandosi sul superamento della logica settoriale, i cosiddetti “silos verticali”;
la capacità dei diversi contesti di sviluppare un ecosistema metropolitano attraverso l’adesione dei Comuni di cintura a piattaforme territoriali metropolitane promosse dal Comune capoluogo e/o la città metropolitana e grazie all’adozione di infrastrutture, piattaforme e servizi integrati.
Le attività di valutazione dovranno focalizzarsi su due specifiche unità di analisi, come descritto dettagliatamente nel successivo art. 5.
Affinché l’Aggiudicatario possa espletare il servizio richiesto, oltre ad una lettura del contesto nazionale ricostruibile anche attraverso gli Indicatori Territoriali per le politiche di sviluppo (cfr. xxxxx://xxx.xxxxx.xx/xx/xxxxxxxx/00000) e alle attività realizzate nell’ambito della Convenzione stipulata tra Istat e l’Agenzia per la Coesione Territoriale (progetto denominato Informazione Statistica Territoriale e Settoriale per le Politiche di Coesione 2014-2020) che forniscono informazioni utili anche su scala metropolitana, l’Autorità di Gestione fornirà i dati contenuti nel Sistema Informativo del Programma riferiti alle operazioni dell’Asse 1 dei 14 Organismi Intermedi, rilevati da ciascun Organismo Intermedio;
Output della valutazione saranno un report Iniziale (cfr. Inception Report) contenente un Piano delle attività che comprenda il Disegno di Valutazione dell’indagine, la descrizione della metodologia e degli strumenti di rilevazione dei dati e le modalità di indagine e rilevazione sul campo, un report intermedio e un report finale nei quali vengono presentate le risultanze - rispettivamente intermedie e finali - dell’indagine con riferimento ai due focus di indagine (crf. Art. 5) e le analisi effettuate, articolate per tipologia di servizi (ecosistemi), area territoriale di riferimento (territorio metropolitano) ed eventualmente categoria di Regione.
I report devono essere consegnati all’Autorità di Gestione entro i termini previsti nel successivo art. 7.
Ilreport intermedio e il report finale saranno oggetto di confronto con l’Autorità di Xxxxxxxx, con il Responsabile del Piano di Valutazione e con gli esperti tematici che presidiano il processo di valutazione e fissano i diversi momenti di confronto prima della consegna definitiva degli output. Si chiede pertanto al valutatore di prevedere momenti di confronto, in particolare incontri di presentazione delle bozze di report prima della loro finalizzazione.
Art. 5 – I Contenuti Tecnici del Servizio richiesto
Le attività di valutazione dovranno focalizzarsi su due specifiche unità di analisi:
Il primo focus dell’indagine è esplicitamente rivolto ai risultati e ove possibile agli impatti conseguiti da ciascuna città grazie al finanziamento stanziato dal Programma, cioè ad indagare, attraverso la verifica dei servizi realizzati con il contributo finanziario del PON Metro:
il contributo del Programma alla Strategia Digitale del Paese (adesione e diffusione nei comuni delle 14 città metropolitane delle Piattaforme nazionali coerenti con il Programma quali SPID, PagoPA, gli ecosistemi ad oggi definiti, etc.);
il contributo del Programma all’implementazione delle strategie delle città per la digitalizzazione dei servizi attraverso la contestualizzazione, a livello territoriale, degli interventi realizzati nell’ambito dell’Azione 1.1.1. del PON nel quadro degli interventi in esecuzione a livello locale con differenti fonti finanziarie;
il cambiamento realizzato dalle azioni finanziate sulla vita dei cittadini e sul rapporto di questi con la P.A. analizzando il contesto di riferimento in termini di snellimento burocratico dei procedimenti amministrativi, di riduzione delle tempistiche di erogazione dei servizi, di aumento della base conoscitiva dell’amministrazione grazie all’integrazione inter-compartimentale tra i diversi settori comunali e di riduzione dei costi;
il contributo del Programma alla coesione del Paese in ambito digitale volto a garantire un processo di convergenza e di omogeneità su base nazionale, attraverso una verifica delle soluzioni finanziate dal Programma (o parte di esse) cedute in riuso, condivise o co-progettate con altre Amministrazioni e attraverso una valutazione della capacità del Programma e degli Organismi Intermedi di confrontarsi su temi di interesse comune, rafforzando la collaborazione e favorendo la diffusione di conoscenza e di pratiche a livello nazionale.
Il secondo focus di indagine mira a spiegare i risultati del primo focus individuando, alla luce delle strategie e dei modelli di governance adottati dalle città, eventuali elementi di successo. Il focus indagherà modelli di governance per la gestione dei servizi ICT, così come elementi tecnologici, che, a titolo esemplificativo e non esaustivo, potranno riguardare:
modalità e/o modelli innovativi adottati in ambito “Agenda digitale”;
descrizione dei modelli di governance adottati dalle città e delle azioni volte alla trasformazione digitale;
verifica di attivazione di un ecosistema cittadino inclusivo dei diversi domini, che preveda il coinvolgimento – nelle fasi di progettazione e realizzazione – degli organismi pubblici e privati che operano nella stessa area di interesse;
esame dell’applicazione di un modello di interoperabilità per la facilitazione della corretta interazione tra gli attori del sistema (cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni, municipalizzate, etc…) che favorisca la condivisione trasparente dei dati, di piattaforme e servizi;
analisi della presenza di un’architettura a più livelli che assicuri il disaccoppiamento tra back end e front end (multi-layer architecture) e dei principi che hanno determinato l’affermazione del modello di business della cosiddetta API economy.
L’analisi deve essere effettuata attraverso la definizione di un disegno della ricerca che può prevedere l’utilizzo di un mix di tecniche quantitative e qualitative.
L’offerta dovrà dettagliare quali tecniche/metodi qualitative e quantitative verranno usate e spiegare i pregi e i difetti nonché le opportunità e i limiti che ciascun approccio offre.
Si richiede pertanto all’offerente di specificare l’approccio valutativo complessivo, formulare una prima ipotesi di domande di valutazione, esplicitare il disegno di ricerca, le metodologie e gli strumenti di indagine che si intendono utilizzare per lo svolgimento dell’incarico – dettagliando quali tecniche qualitative e quantitative verranno usate, spiegandone pregi e difetti nonché le opportunità e i limiti che ciascuna offre; le fonti di dati che si intendono adottare nell’analisi nonché la composizione del team di esperti che si intende impiegare e le modalità di coinvolgimento degli Organismi Intermedi a partire dalla definizione del disegno valutativo: tali elementi saranno oggetto di specifica valutazione come meglio specificato nella RDO.
Le domande di valutazione verranno poi declinate in maggior dettaglio, e discusse con l’AdG, nel corso della redazione del Piano delle Attività a cura dell’Aggiudicatario del servizio entro i termini previsti nel successivo art. 7. Nella predisposizione di quesiti più mirati è richiesta, in collaborazione con l’AdG, la rilevazione delle esigenze di valutazione dei soggetti interessati, in particolare gli Organismi Intermedi, oltre ad eventuali altri soggetti, le cui modalità di coinvolgimento dovranno essere esplicitate dall’offerente.
Art. 6 – Composizione e competenze del gruppo di lavoro
Al fine di garantire l’esecuzione del servizio oggetto della presente gara nei modi e nei tempi prestabiliti, l'Aggiudicatario dovrà mettere a disposizione congrue risorse organizzative, tecniche e professionali. È richiesta, pertanto, per l’esecuzione dell’attività di valutazione, la costituzione di un apposito Gruppo di Lavoro composto da professionalità in possesso dei requisiti necessari per l’espletamento delle attività richieste al fine di garantire la regolarità e la qualità del servizio.
La composizione del Gruppo di Lavoro dovrà prevedere un numero adeguato delle seguenti figure professionali:
un coordinatore di progetto, con almeno 10 (dieci) anni di esperienza in tema di valutazione di politiche e Programmi, di cui almeno 5 (cinque) anni in studio dell’innovazione tecnologica;
almeno 2 consulenti senior con 7 (sette) anni di esperienza (minimo) in tema di digitalizzazione dei servizi e/o servizi pubblici e di politiche per le smart city. Per entrambi i consulenti senior è richiesto il possesso di competenze di statistica e analisi dati e/o competenze specifiche in ICT.
L’offerente potrà offrire ulteriori profili (c.d. figure aggiuntive) ai fini dell’attribuzione del punteggio tecnico migliorativo come previsto nella Tabella Punteggi della RDO (con preferenza per esperti in multi-level governance e network analysis).
In sede di offerta, per ogni componente del gruppo di lavoro dovrà essere indicato il ruolo assunto nell’esecuzione del servizio, le competenze specifiche e la responsabilità all’interno del gruppo di lavoro. Inoltre, per ogni componente del Gruppo di Lavoro dovrà essere presentato il curriculum vitae in formato europeo, da cui si evinca l’esperienza specifica richiesta oltre all’esperienza maturata per il ruolo proposto. La composizione del Gruppo di Lavoro dovrà essere esplicitata in sede di offerta e dovrà essere mantenuta per tutta la durata del contratto. L’eventuale sostituzione di componenti del gruppo di lavoro, previa richiesta motivata, inoltrata all’Amministrazione, è ammessa solo qualora i sostituti presentino un curriculum analogo o più qualificato rispetto a quello delle persone sostituite e comunque previa valutazione e autorizzazione.
Qualora necessario e preventivamente concordato con il Responsabile del Piano di Valutazione del PON Metro, al fine di assolvere compiutamente al servizio, ai componenti del Gruppo di Lavoro potrà essere richiesto di recarsi presso le Sedi Istituzionali a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, senza alcun onere aggiuntivo a carico del Committente.
Art. 7 – Tempistica di esecuzione del Servizio
L’Aggiudicatario del servizio è tenuto a rispettare le seguenti tempistiche di consegna, pena l’applicazione delle penali stabilite nello Schema di Contratto:
entro e non oltre 45 giorni dalla stipula del contratto e/o dall’avvio del servizio deve essere consegnato il Report Iniziale contenente un Piano delle attività che comprenda il Disegno di Valutazione dell’indagine, la descrizione della metodologia e degli strumenti di rilevazione dei dati e le modalità di indagine e rilevazione sul campo (cfr. Inception Report);
entro e non oltre 210 giorni dalla stipula del contratto deve essere consegnato il Report Intermedio, dando evidenza delle attività svolte e dei risultati (evidenze) derivanti dall’attività di indagine con riferimento ai due focus di indagine;
entro e non oltre 300 giorni dalla stipula del contratto deve essere consegnato il Report Finale.
Il Piano delle attività e i Report (intermedio e finale) devono essere approvati dall’Autorità di Gestione del PON Città Metropolitane 2014-2020. Ogni richiesta di modifica e adeguamento della strategia e dei tempi di indagine deve essere concordata e sottoscritta da entrambi i contraenti.
Art. 8 – Durata dell’appalto
La durata del servizio oggetto di gara decorrerà dalla data di stipula del contratto e avrà una durata massima di 12 mesi.
Art. 9 – Obblighi dell’aggiudicatario
L’Aggiudicatario è tenuto a:
raccordarsi sotto il profilo metodologico e organizzativo con l’Autorità di Gestione ed in particolare con il Responsabile del Piano di Valutazione e con gli esperti tematici;
supportare l’attività di diffusione dei risultati e di coinvolgimento degli OI nella definizione e realizzazione delle attività di valutazione;
tener conto delle indicazioni e dei fabbisogni valutativi rilevati presso i Beneficiari e i responsabili della Valutazione presso gli OI;
partecipare, ove richiesto, agli incontri convocati dall’Autorità di Gestione del Programma, alle riunioni del Comitato di Sorveglianza e ad incontri con i referenti comunitari del Programma;
variare, ove richiesto, la tempistica, gli oggetti degli approfondimenti specifici, l’articolazione dell’indice dei rapporti di valutazione, in relazione all’esigenza di assicurare al Committente il rispetto di scadenze ed impegni nazionali e comunitari. Tali variazioni non comportano oneri aggiuntivi per il Committente stesso;
predisporre un Executive Summary e una sintesi dei Report (max 20 pagine) in lingua inglese.
In caso di presentazioni pubbliche dei rapporti valutativi, l’Aggiudicatario è tenuto, su richiesta del Committente, a predisporre adeguato materiale documentale e contribuire alla predisposizione di materiale multimediale per la divulgazione. Potrà inoltre essere richiesto all’Aggiudicatario di partecipare a incontri interni al Committente e di condivisione con i soggetti interessati.
1 Le 14 città metropolitane interessate dal Programma sono: Torino, Genova, Xxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxx, Xxxx, Xxxx, Xxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxx istituite con Legge n.56 del 7 aprile 2014, Cagliari istituita con Legge Regionale n.2 del 27 gennaio 2016 e Catania, Messina e Palermo istituite con Legge Regionale n. 8 del 24 marzo 2014.
2 Come definiti dal Programma: (1) assistenza e sostegno sociale, (2) edilizia e catasto, (3) cultura e tempo libero, (4) lavoro e formazione, (5) tributi locali, (6) ambiente e territorio“ e (7) lavori pubblici.
3 Nelle diverse realtà, a seconda del contesto e del settore di intervento, sono state coinvolte società in-house ICT regionali, sovracomunali, comunali, società in-house settoriali, aziende municipalizzate, enti amministrativi di diverso rango (città metropolitane, unioni di comuni, singoli comuni, ecc.).