PROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA
TRA I COMUNI DELLA ZONA DEL VALDARNO INFERIORE
COMUNE DI CASTELFRANCO DI SOTTO COMUNE DI MONTOPOLI IN VALDARNO COMUNE DI SAN MINIATO
COMUNE DI SANTA CROCE SULL’ARNO
E LA SOCIETÀ DELLA SALUTE DEL VALDARNO INFERIORE
PER LA REGOLAMENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ E DELLE FUNZIONI DEL CENTRO DI RISORSE EDUCATIVE E DIDATTICHE
DELLA ZONA DEL VALDARNO INFERIORE (C.R.E.D.)
- rappresentati dai soggetti di seguito indicati viene sottoscritto il presente Accordo - ai sensi dell’art. 15 della L. n. 241/1990 e ss.mm.ii. - per la regolamentazione delle attività e delle funzioni del Centro Risorse Educative e Didattiche (C.R.E.D.):
- L’Amministrazione Comunale di San Miniato, con sede legale in Xxx Xxxxxxx xxx Xxxxx, 0 C.F. 82000250504 rappresentata dal Dirigente del Settore Servizi alla Persona e Politiche di Solidarietà Dott. ssa Xxxxxxxx Xxxxx nata a Napoli il 18.05.1952 incaricato giusto Decreto del Sindaco n. 27 del 01.08.2015;
- L’Amministrazione Comunale di Santa Croce s/a, con sede legale in Piazza del Popolo n. 8 C.F. 00311960504 rappresentata dal Responsabile U.O. Servizi Educativi, Scuola, Sport Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxx nata a Benevento (BN) il 28.09.1976, nominato giusto Decreto del Sindaco n. 22 del 14.05.2015;
- L’Amministrazione Comunale di Montopoli v/a, con sede legale in Xxx Xxxxxxxxxxxx x. 00 C.F. 82000270502 rappresentata dal Responsabile del Settore Amministrativo Dott. Xxxxxxx Xxxxxx nato a Pisa il 04.12.1966 nominato giusto Decreto del Sindaco n. 14 del 28.06.2017;
- L’Amministrazione Comunale di Castelfranco di Sotto, con sede legale in Piazza Xxxxxxxxxx C.F. 00172550501 rappresentata dal Responsabile del Settore Amministrativo Xxxx. Xxxxx Xxxxxx nata a Pontedera (PI) il 05.03.1962 nominata giusto Decreto del Sindaco n. 77 del 30.12.2016
- La Società della Salute del Valdarno Inferiore, con sede legale in Xxx Xxxxxxxxx x.00, Xxxxxxxxxxxx xx Xxxxx C.F. 91034400480 rappresentata dalla Dirigente Responsabile Amministrativo Dott.ssa Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx nata a
Firenze il 20.06.1978 nominata con Determinazione del Direttore n. 186 del 28.12.2016
VISTE
• la Legge n. 131/2003 “Disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento della Repubblica alla Legge Costituzionale n. 3/2001” che all’art. 2 promuove strumenti che garantiscono il rispetto del principio leale di collaborazione tra i diversi livelli di governo locale nello svolgimento delle funzioni fondamentali che richiedono per il loro esercizio la partecipazione di più enti, individuando specifiche forme di consultazione, cooperazione e di raccordo;
• la L.R.T. n. 32/2002 - “Testo unico della normativa della R.T. in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro”, come modificata dalle successive L.R.T. n. 42/2003, n. 5/2005 e n. 49/2014, e in particolare l’art. 2 dove si sostiene che “l’insieme organico degli interventi di cui al comma 1 (delle politiche integrate dell’educazione, dell’istruzione, dell’orientamento e della formazione professionale è volto alla progressiva costruzione di un sistema integrato regionale per il diritto all’apprendimento permanente”;
• la deliberazione del Consiglio Regionale del 17 aprile 2012, n. 32, con la quale è stato approvato il “Piano di Indirizzo Generale Integrato” (P.I.G.I. 2012/2015)” e in particolare l’Obiettivo Globale n. 1. nelle declinazioni degli Obiettivi Specifici 1.b), 1.c) e 1.d) relativo alla promozione di “percorsi di sviluppo personale, culturale e formativo dei cittadini attraverso l’offerta di opportunità educative e la crescita qualitativa del sistema scolastico toscano nel quadro di un approccio integrato per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita”;
• l’art. 111 della L.R. del 31/03/2017 n. 15 in base al quale gli atti di attuazione dei Piani e programmi previsti dal Piano Regionale di Sviluppo 2011-2015 non riproposti dal PRS 2016-2020 e non prorogati dalla legge stessa sono adottati in conformità alla legislazione previgente sino alla approvazione della sezione programmatoria del DEFR 2017;
• il Protocollo di Intesa tra ANCI, UNCEM e URPT per l’attuazione della programmazione territoriale delle politiche educative”, che descrive il processo per lo sviluppo dell’integrazione a livello provinciale della programmazione delle attività di educazione, istruzione, orientamento e formazione lavoro in tutto il territorio nazionale;
• l’art. 15 della legge 241/90 e ss.mm.ii. che regola la possibilità, da parte
delle Amministrazioni Pubbliche, di “concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”;
RICHIAMATO
• la Deliberazione n. 4 del 10.05.2005 dell’Articolazione Zonale con la quale è stata istituita la Conferenza Zonale per l’Istruzione ai sensi dell’art. 6 ter della L.R.T. n. 5/2005;
• la Deliberazione n. 2 del 28.04.2017 della Conferenza Zonale Educativa del Valdarno Inferiore con la quale è stato approvato il regolamento disciplinante il funzionamento della Conferenza e l’organizzazione del sistema di “governance zonale”;
• la Deliberazione n. 8 del 19.12.2014 della Conferenza Zonale Educativa del Valdarno Inferiore con la quale è stato approvato nella forma aggiornata il Protocollo di Intesa per la regolamentazione delle funzioni e attività del Centro di Riferimento Zonale per l’Educazione Ambientale (C.E.A.) della Zona del Valdarno Inferiore, quale “nodo del sistema di E.A.”, sottoscritto dai Comuni della e dalla Provincia di Pisa;
• la deliberazione della Conferenza Zonale Educativa n. 19 del 11.12.2007 con la quale è stato approvato il Protocollo di Intesa per la promozione di azioni rivolte agli adolescenti per favorire il benessere e il successo educativo nella scuola e nella comunità, istitutivo del Tavolo Interistituzionale Zonale (adolescenza e giovani) del Valdarno Inferiore;
• la deliberazione della Conferenza Zonale Educativa n. 15 del 17.12.2013 con la quale è stato approvato l’Accordo sottoscritto dai Comuni della Zona del Valdarno Inferiore per la regolamentazione delle funzioni svolte dal Coordinamento Pedagogico Zonale di cui alla L.R.T. n. 32/2002 e ss.mm.ii;
• l’Accordo sottoscritto dai Comuni della Zona del Valdarno Inferiore e il Comune di Fucecchio per la regolamentazione della attività svolte unitariamente per l’organizzazione del Servizio Civile Nazionale, e tra i suddetti Comuni e il Comune di Santa Xxxxx a Monte per il Servizio Civile Regionale;
• la Deliberazione n. 1 del 18.02.2011 della Conferenza Zonale Educativa con la quale è stato approvato il Protocollo di Intesa per la regolamentazione dei rapporti, il funzionamento della struttura e la disciplina delle attività del Centro di Risorse Educative e Didattiche della Zona del Valdarno Inferiore (C.R.E.D.);
• la Deliberazione n. 3 del 14/05/2013 della Conferenza Zonale Educativa con
la quale è stato approvato il Protocollo di Intesa per la regolamentazione delle attività e delle funzioni del Centro di Risorse Educative e Didattiche della Zona del Valdarno Inferiore (C.R.E.D.) sottoscritto dai Comuni della Zona del Valdarno Inferiore;
CONSIDERATO
• che nell’art. 8 del Protocollo di Intesa sopra citato si precisava che lo stesso conservava validità per 3 (tre) anni a partire dal 16.05.2013 e poteva essere prorogato per uguale durata se non veniva disdetto da uno o più dei Comuni aderenti tre mesi prima della scadenza programmata;
• che la scadenza del Protocollo di Intesa era programmata per il 16.05.2016 e che non essendo pervenute comunicazioni di disdetta da parte dei Comuni della zona lo stesso è stato prorogato con delibera della Conferenza zonale n 2 del 11.04.2016 fino al 31 luglio 2017;
• che si dà continuità alla partecipazione della Società della Salute del Valdarno Inferiore, relativamente ad alcuni ambiti di azione così come meglio descritti nel successivo art. 5;
• che con DGR n. 584/2016 la Regione Toscana ha dato indicazioni per la costituzione in seno alle Conferenze zonali di una struttura tecnica che: “... fornisce supporto tecnico organizzativo alla Conferenza medesima per la programmazione e la progettazione degli interventi, anche eventualmente curandone direttamente la gestione e la realizzazione delle attività e l'erogazione di servizi ai destinatari” denominata Organismo di Coordinamento Zonale Educazione e Scuola;
• che con Deliberazione n. 3 del 15.05.2017 della Conferenza Zonale Educativa del Valdarno Inferiore si è provvede ad approvare il testo del Protocollo di Intesa nella presente forma aggiornata a seguito delle modifiche dei sottoscrittori originari, delle normative successivamente intervenute nonché dell’approvazione di accordi/convenzioni tra i Comuni della Zona afferenti al sistema di “governance zonale” di cui al successivo art. 4;
Art. 1 – Premesse
Le premesse sono parte integrante e sostanziale del presente Atto.
Art. 2 - Soggetti partecipanti
Al presente protocollo partecipano la Società della Salute del Valdarno Inferiore e i
Comuni facenti parte della Zona del Valdarno Inferiore e in particolare il Comune di Santa Croce s/a, di Castelfranco di Sotto, di Montopoli v/a e di San Miniato che viene individuato dagli altri sottoscrittori, mediante il presente atto, quale capofila della gestione della struttura zonale.
Art. 3 – Oggetto
Il presente Protocollo ha per oggetto la regolamentazione delle attività e delle funzioni del Centro di Risorse Educative e Didattiche della Zona del Valdarno Inferiore (di seguito denominato Centro).
Il Centro rappresenta uno strumento di integrazione delle politiche in ambito di educazione, istruzione e formazione lungo tutto l’arco della vita, a sostegno dei Comuni del Valdarno Inferiore e indirizza la propria attività nei seguenti ambiti, al fine di dare attuazione al sistema di “governance zonale” di cui al successivo art. 4:
• sostegno alla ricerca, all’innovazione didattica ed all’accrescimento della qualità dell’offerta educativa delle scuole autonome;
• promozione di attività/interventi di formazione in ambito formale e non formale;
• documentazione ed informazione;
• integrazione interistituzionale
Art. 4 – Sistema di “governance zonale”
Le attività del Centro si inseriscono nei rapporti e collegamenti propri del sistema di “governance zonale” di cui all’art. 12 del Regolamento per il funzionamento della Conferenza Zonale Educativa del Valdarno Inferiore1.
In particolare gli ambiti della programmazione locale di competenza della Conferenza Zonale Educativa, a supporto dei quali si inserisce l’attività del Centro sono:
• gli interventi di educazione non formale rivolti all’infanzia, all’adolescenza ai giovani e agli adulti;
• la progettazione territoriale dei Progetti Zonali Educativi (P.E.Z.), e il sostegno alla progettazione su bandi nazionali e europei per lo sviluppo qualitativo del sistema dell’infanzia/istruzione;
• il supporto agli interventi di sostegno alla didattica e
1 Per le attività e funzioni dei singoli organi/soggetti di cui al sistema di “governance zonale” (Coordinatore della struttura tecnica di supporto alla Conferenza Zonale Educativa - Gruppo di coordinamento di cui alla struttura tecnica - Referenti Zonali di Area – Tavoli Tecnici di lavoro tematici) si rimanda a quanto previsto nel Regolamento di funzionamento della Conferenza Zonaleper l’Educazione e l’Istruzione approvato dalla Conferenza Zonale con Deliberazione n. 2 del 28.04.2017.
all’ampliamento/qualificazione dell’offerta formativa integrata.
• le attività di ricerca, promozione e progettazione di interventi volti a migliorare l'integrazione di studenti di origine non italiana;
Il sistema di “governance zonale” fa parte nel più ampio sistema regionale integrato per il diritto all’apprendimento, volto a favorire l’attuazione di un pluralismo istituzionale paritario, integrato e coordinato.
Gli organismi di riferimento del Centro all’interno del sistema di “governance zonale”, ciascuno con percorsi, funzioni e competenze proprie sono:
◼ Conferenza Zonale per l’Educazione e l’Istruzione con funzioni generali in materia di programmazione locale e in particolare per quanto rileva in questa sede in relazione alle funzioni e competenze attribuite al Centro:
⮚ partecipazione alla definizione degli indirizzi provinciali attraverso la formulazione di proposte e indicazioni secondo quanto previsto dalle procedure di cui al Protocollo d’Intesa tra ANCI-UNCEM-URPT per l’attuazione della programmazione territoriale delle politiche educative (Tavolo Provinciale di Concertazione e Programmazione);
⮚ in raccordo agli indirizzi regionali e provinciali approvazione dei Piani Pluriennali di Zona che riguardano la programmazione degli interventi di competenza comunale nei termini e modalità stabiliti annualmente dalla normativa di riferimento;
⮚ sulla base dei Piani Pluriennali di Zona, laddove previsti dalla normativa, approvazione della definizione annuale dei seguenti provvedimenti attuativi, ossia dei Piani Annuali di Zona e/o degli indirizzi zonali, nella cornice nazionale/regionale e/o provinciale stabilita/emanata:
• Approvazione Piano Educativo Zonale (P.E.Z.) – Ambito Infanzia e Età Scolare comprensivo del relativo piano finanziario di attuazione;
• Approvazione Piano Triennale e Annuale per gli interventi di Educazione non formale degli Adulti comprensivo del relativo piano finanziario di attuazione;
• Approvazione Piano Zonale per la programmazione della Rete Scolastica;
• Approvazione azioni/obiettivi zonali per lo sviluppo delle politiche giovanili;
• Approvazione Piano Finanziario della gestione zonale in materia di Servizio Civile Volontario2;
2 Nei termini e modalità di cui all’art. 4 dell’Accordo - sottoscritto dai Comuni della Zona del Valdarno Inferiore e dal Comune di Fucecchio per la regolamentazione della attività svolte unitariamente per l’organizzazione del Servizio Civile Regionale e del Servizio Civile Nazionale - citato in premessa
• Approvazione Report sull’andamento dei progetti attivati in materia di Servizio Civile Volontario3;
⮚ Approvazione Piano Annuale delle attività per gli interventi in materia di Diritto allo Studio avente ad oggetto:
• definizione di orientamenti per la progettazione del Piano Educativo Zonale (P.E.Z.) Età Scolare, sulla base dell’analisi dei bisogni del territorio e delle priorità individuate;
• individuazione azioni/interventi di supporto alle procedure propedeutiche alla programmazione della rete scolastica;
• individuazione degli ambiti prioritari relativi agli interventi di supporto, ampliamento e qualificazione dei piani dell’offerta formativa delle Istituzioni Scolastiche;
• ogni altro elemento ritenuto utile alla programmazione, concertazione e integrazione anche in riferimento agli eventuali indirizzi regionali e/o provinciali emanati in materia.
⮚ Approvazione entro il 31/12 di ogni anno di riferimento della proposta di attività annuale e della relazione finale del Centro predisposta dal Coordinatore;
◼ Comitati di Programmazione E.D.A. (Educazione degli Adulti) – D.S. (Diritto allo studio)
Sono Conferenze di Servizio permanenti con funzioni di concertazione/cooperazione a supporto della Conferenza Zonale Educativa e hanno la seguente composizione:
• Presidente del Comitato – Assessore componente la Conferenza Zonale Educativa, nominati al momento dell'Insediamento della Conferenza Zonale;
• Rappresentanti dei Comuni – Tavoli tecnici zonali diritto allo studio (Comitato D.S.) e Educazione degli adulti (Comitato E.D.A.);
• Rappresentanti delle Istituzioni Scolastiche della zona (Comitato D.S., rappresentante di classe di una Istituzione Scolastica Secondaria di 2°);
• Rappresentanti della Provincia di Pisa – Ufficio Scolastico e Servizio Formazione Professionale; Rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Territoriale;
• Rappresentanti dell’Azienda Sanitaria Locale; Rappresentanti delle Agenzie formative pubbliche e private della zona;
• Rappresentanti (per il Comitato E.D.A.) delle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro presenti nella Commissione Provinciale Tripartita.
3 Nei termini e modalità previsti dall’art. 6 dell’Accordo - sottoscritto dai Comuni della Zona del Valdarno Inferiore e dal Comune di Fucecchio per la regolamentazione della attività svolte unitariamente per l’organizzazione del Servizio Civile Regionale e del Servizio Civile Nazionale - citato in premessa.
• Rappresentante del CPIA provinciale;
I Compiti dei suddetti Comitati sono i seguenti:
• Comitato di Programmazione E.D.A. – Approva la proposta di Piano pluriennale ed il Piano annuale (entro il 30/11 di ogni anno di riferimento) in materia di E.D.A. per il successivo inoltro e approvazione da parte della Conferenza Zonale Educativa;
• Comitato di Programmazione Diritto allo Studio. – Approva la proposta di Piano annuale (entro il 30/11 di ogni anno di riferimento) in materia di Diritto allo Studio per il successivo inoltro alla Conferenza Zonale Educativa;
◼ Coordinatore della struttura tecnica di supporto alla Conferenza Zonale Educativa;
◼ Gruppo di coordinamento di cui alla struttura tecnica di supporto alla Conferenza Zonale Educativa (composto dai Dirigenti/Responsabili di Servizio assegnati ai Comuni della zona e dai Referenti di Area);
◼ Referenti Zonali di Area, individuati in relazione alle seguenti quattro aree tematiche di lavoro, ferma restando la trasversalità propria della materia dell’Educazione Ambientale:
− Area Diritto allo Studio;
− Area Educazione degli Adulti;
− Area Adolescenza e Giovani;
Funzioni attribuite a referenti tecnici dei Comuni della zona;
− Area Infanzia;
Funzione attribuita alla Istituzione del Comune di San Miniato “La Bottega di Geppetto”;
◼ Tavoli di lavoro tematici della struttura tecnica (uno per ciascuna delle aree tematiche sopra indicate, composti da un referente tecnico comunale nella materia di riferimento);
◼ Servizio Civile Volontario - Struttura Tecnica di Coordinamento; (composta dal Responsabile del Servizio Civile Regionale, dai Coordinatori dei progetti del Servizio Civile e dai Responsabili dei Servizi Comunali interessati dai progetti di servizio civile)4;
◼ Tavoli di concertazione interdisciplinare zonale a composizione mista:
4 Per le attività della Struttura Tecnica di Coordinamento si rimanda a quanto previsto dall’art. 6 dell’Accordo - sottoscritto dai Comuni della Zona del Valdarno Inferiore e il Comune di Fucecchio per la regolamentazione della attività svolte unitariamente per l’organizzazione del Servizio Civile Regionale e del Servizio Civile Nazionale - citato in premessa.
− Tavolo Interistituzionale (adolescenza e giovani) in ambito educativo e per la prevenzione primaria, promosso quale strumento di progettazione integrata da parte del coordinamento giovani e adolescenza con l’obiettivo di sostenere l’integrazione e la coerenza della azioni rivolte al target di riferimento nel territorio, razionalizzando gli interventi e monitorandone l’efficacia;
Gli interlocutori del Centro, e più in generale gli attori del sistema di “governance zonale”, nell’ambito dell’attività di integrazione interistituzionale affidata sono:
− Agenzie Formative Pubbliche – Istituti Superiori del territorio;
− Rete dei Centri Provinciali per l’Istruzione per gli Adulti (C.P.I.A.) e degli Istituti Superiori sede di corsi serali (D.P.R. n. 263/2012);
− Rete Regionale dei C.R.E.D.;
− Agenzie Formative Private operanti nel settore dell’educazione non formale degli adulti – Albo della Provincia di Pisa istituito con deliberazione di G.P. n. 189/2002 - nonché nel sistema regionale accreditato per l’educazione formale;
− Istituzione del Comune di San Miniato – Centro di Ricerca e Documentazione sull’Infanzia “La Bottega di Geppetto”, inserita nel sistema di “governance zonale” quale supporto delle politiche territoriali legate ai servizi e agli interventi educativi rivolti all’infanzia e all’adolescenza con funzioni:
• quando previsto dalla progettazione in materia di Piani Educativi Zonali, di soggetto gestore, in qualità di Agenzia Formativa accreditata dalla Regione per la formazione superiore e continua, degli interventi formativi e di consulenza per le amministrazioni comunali nell’ambito dei Servizi Educativi per l’Infanzia e l’Adolescenza;
• di coordinamento dell’Area Infanzia/Adolescenza, comprese le funzioni di coordinamento gestionale e pedagogico dei servizi educativi con riferimento alla fascia d’età 0-6 anni;
• di segreteria amministrativa della Conferenza Zonale Educativa;
− Dirigenti Scolastici delle Istituzioni Scolastiche della zona (pubbliche e paritarie);
− Tavolo dei docenti referenti P.E.Z. delle Istituzioni Scolastiche della zona (pubbliche e paritarie);
− Osservatorio Scolastico Provinciale della Provincia di Pisa;
− Rete zonale dei Centri Infanzia, Adolescenti, Giovani e Famiglie (C.I.A.F.);
− Osservatorio per le Politiche Sociali della Provincia di Pisa in materia di politiche giovanili;
− Servizio di Formazione Professionale Provinciale – Centri per l’Impiego;
− Rete delle Agenzie e Associazioni operanti sul territorio in materia di politiche giovanili;
− Consulta Provinciale dei Giovani;
− Azienda USL Toscana Centro per gli ambiti e funzioni di competenza;
− Centro di Riferimento Zonale per l’Educazione Ambientale – “Nodo di sistema E.A.”5 – che integra/coordina la propria attività con quella del Centro, anche in riferimento ai propri tavoli tecnici tematici di riferimento:
• G.L.L. (Gruppo Locale di Lavoro);
• Tavolo Docenti Referenti di Educazione Ambientale delle Istituzioni Scolastiche della zona (pubbliche e paritarie);
• Tavolo Agenzie Private del territorio operanti in materia di Educazione Ambientale.
Art. 5 - Attività del Centro
Il Centro agisce, prevalentemente, attraverso la figura del proprio Coordinatore che svolge compiti di tenuta e collegamento/raccordo tra i vari soggetti/organismi facenti parte del sistema. In particolare le attività del Centro si sostanziano nei seguenti ambiti:
Punto a) Area Educazione degli Adulti (E.D.A.):
− supporto tecnico al Comitato di Programmazione per l’Educazione degli Adulti;
− sostegno alla programmazione in ambito educativo e formativo;
− supporto alla predisposizione dei Piani Attuativi di Zona – Piano Triennale e Annuale in materia di Educazione degli Adulti di cui al precedente art. 4;
− promozione dell’informazione sul territorio e sostegno dello sviluppo e integrazione del sistema locale, attraverso l’attivazione di un insieme di relazioni tra tutti gli agenti che autonomamente operano a livello territoriale nel settore dell’istruzione, della formazione e dell’educazione, per una progettazione integrata;
− documentazione, catalogazione e monitoraggio delle iniziative nell’ambito dell’educazione degli adulti;
− supporto/collaborazione con il C.P.I.A. Provinciale e alla rete dei soggetti territoriali che si occupano di educazione degli adulti, e agli Istituti sede di corsi serali e più in generale alle Agenzie Formative del territorio
5 Per le attività e funzioni del Centro di Riferimento Zonale per l’Educazione Ambientale si rimanda al Protocollo di Intesa di istituzione citato in premessa.
iscritte in Albi Provinciali/Regionali laddove previsti;
− supporto ai progetti/interventi – nello specifico in materia di educazione formale degli adulti previsti dalla normativa di settore (sperimentazione regionale degli interventi per il raggiungimento dei titoli di studio E.Q.F. 3 e 4 di cui alla D.G.R. n. 759/2009, percorsi/interventi sistema T.R.I.O. e/o altri interventi/azioni pertinenti);
Punto b) Area Diritto allo Studio:
− supporto tecnico al Comitato di Programmazione per il Diritto allo Studio;
− supporto alla sperimentazione ed all’innovazione didattica, finalizzate alla qualificazione ed integrazione delle offerte formative;
− promozione di accordi di rete con le risorse educative del territorio;
− assistenza ed informazione per la progettazione, attività connesse con il diritto allo studio e con la Progettazione Integrata Territoriale;
− supporto alla predisposizione dei Piani Attuativi di Zona – Piani Educativi Zonali (P.E.Z. – Età Scolare) – Piano Zonale programmazione Rete Scolastica - Piano Diritto allo Studio di cui al precedente art. 4;
− realizzazione attività di monitoraggio della Progettazione Integrata Territoriale;
− promozione iniziative contro la dispersione scolastica e di sostegno all’obbligo di istruzione e formativo e iniziative ed attività di orientamento scolastico e formativo nonché di aggiornamento e formazione;
− documentazione, catalogazione e monitoraggio delle iniziative nell’ambito dell’autonomia scolastica;
Punto c) - Area Adolescenza e Giovani educazione non formale:
− attività di programmazione, coordinamento, concertazione, supporto e lavoro di rete;
− supporto alla predisposizione dei Piani Attuativi di Zona – Piano Educativo Zonale (P.E.Z. –infanzia) per gli interventi in materia di servizi educativi per l’infanzia, gli adolescenti e i giovani di cui al precedente art 4;
− supporto al coordinamento delle attività promosse nell’ambito del Tavolo Inter-Istituzionale;
− attività di supporto alla progettazione e monitoraggio delle attività a livello zonale e comunale, nell’ambito dell’area adolescenza e attività di supporto/tutoraggio alla formazione rivolta agli educatori impegnati nei servizi adolescenza della zona, sulla base della programmazione annuale della attività di area approvata dalla Conferenza Zonale Educativa;
− supporto alla progettazione del Coordinamento gestionale e pedagogico
zonale dei servizi educativi per l’Infanzia, con particolare riferimento alla continuità 0-6 anni;
− supporto alla predisposizione dei Piani zonale degli interventi in favore della popolazione giovane di cui al precedente art. 4;
− sostegno alla progettazione regionale, nazionale o europea relativamente alle politiche per i giovani
Punto e) Area Servizio Civile Volontario:
− sostegno all’elaborazione progettuale, al coordinamento e alla gestione dei progetti e delle attività connesse al Servizio Civile Volontario nazionale e regionale;
Punto f) Area Immigrazione - Società della Salute del Valdarno Inferiore:
− partecipazione al Tavolo di Concertazione in materia di Immigrazione 6 ;
− supporto alla programmazione nelle seguenti materie:
• azioni volte a favorire l’accoglienza, l’interculturalità e l’integrazione di minori stranieri e delle loro famiglie nei percorsi scolastici e formativi;
• predisposizione di protocolli e/o altra documentazione finalizzata a favorire l’accoglienza di studenti di origine non italiana e delle loro famiglie negli Istituti Scolastici;
• il ritardo e l’abbandono scolastico;
• l’orientamento scolastico nel quadro delle difficoltà linguistiche/non conoscenza del sistema scolastico italiano;
• gli interventi e i progetti riguardanti la Scuola Secondaria di secondo grado, (lingua per lo studio e la realizzazione di Piani si studio Individualizzati;
• i linguaggi e la comunicazione/la mediazione linguistico-culturale;
− supporto alla progettazione, all’individuazione/predisposizione degli strumenti operativi idonei e alla realizzazione di attività di monitoraggio, documentazione e raccolta di dati;
− supporto nella predisposizione di progetti finalizzati alla richiesta di finanziamenti (avvisi/bandi);
L’elenco delle attività sopra indicate è da considerarsi non esaustivo potendo essere attribuite al Centro ulteriori attività/interventi fermo restando il vincolo della loro successiva formalizzazione.
6 Istituito dalla Giunta Lode dell’Ufficio Comune dei SS.SS.AA del Valdarno Inferiore con competenze di monitoraggio/integrazione delle politiche a favore dell’immigrazione nei Comuni di riferimento.
Ai fini della valutazione delle attività svolte il coordinatore del Centro predispone per l’approvazione in sede di Conferenza Zonale Educativa entro il 31/12 di ogni anno di riferimento:
− una proposta di attività annuale;
− una relazione finale delle attività svolte.
Art. 6 - Gestione finanziaria del Centro
Il Centro viene finanziato attraverso i contributi dei Comuni aderenti ai quali possono aggiungersi eventuali contributi della Regione e di altri soggetti istituzionali, anche attingendo alle procedure di finanziamento previste dalla legislazione vigente.
La partecipazione finanziaria di ciascun Comune aderente viene definita contestualmente all’approvazione del Piano Finanziario complessivo del sistema di “governance zonale” e come definito dall’art. 13 del Regolamento disciplinante il funzionamento della Conferenza Zonale per l’Educazione e l’Istruzione del Valdarno Inferiore.
Il Comune di San Miniato, in qualità di capofila dei Comuni della Zona e di soggetto delegato alla gestione di procedure di affidamento e/o di gara per la gestione del Centro, è il titolare e il gestore delle risorse economiche destinate al funzionamento del sistema, per l’attuazione del quale ciascun Comune della zona provvederà a trasferire entro il 31/12 di ogni anno di riferimento la propria quota di compartecipazione. In attesa dell’approvazione del Piano Finanziario Zonale, il Comune di San Miniato è autorizzato, per la predisposizione del proprio Bilancio di previsione sul quale insistono le risorse zonali, a fare riferimento al Piano Finanziario dell’anno precedente. I Comuni della zona dovranno provvedere, in relazione a ciascun anno di riferimento, ad adottare gli opportuni atti gestionali conseguenti all’adozione del Piano Finanziario del sistema con l’assunzione dei relativi impegni di spesa sui rispettivi capitoli di Xxxxxxxx. L’attivazione delle procedure di gara da parte del Comune di San Miniato avverrà a seguito di delega scritta da parte dei Comuni aderenti al presente Protocollo per la durata complessiva dell’affidamento previsto dalla procedura di gara.
Art. 7 Rapporti con il Centro di Riferimento Zonale per l’Educazione Ambientale (C.E.A.)
Il Centro condivide la propria sede con il C.E.A. (Centro di Riferimento Zonale per l’Educazione Ambientale) della Zona del Valdarno – Inferiore presso la sede della Istituzione del Comune di San Miniato “La Bottega di Geppetto. Le due strutture condividono inoltre:
− le funzioni di segreteria amministrativa compreso il supporto
all’aggiornamento del sito web di riferimento delle strutture;
− la tenuta, conservazione e gestione del Centro di Documentazione Educativo e Ambientale, individuato quale archivio documentale del materiale bibliografico e delle esperienze relative all’ambito delle politiche educative, dell’istruzione e della formazione per il territorio di riferimento avente sede c/o la Biblioteca Comunale di San Xxxxxxx Xxxxx.
Art. 8 Durata
Il presente accordo conserva validità per tre anni a partire dalla data di sottoscrizione e potrà essere rinnovato per ugual durata su espressa volontà dei Soggetti aderenti almeno tre mesi prima della scadenza programmata.
Art. 9 Modalità di recesso
1. Ognuno dei Soggetti aderenti al presente Protocollo può recedere dallo stesso esprimendo la volontà di recesso con comunicazione scritta al Presidente della Conferenza Zonale per l’Educazione e l’Istruzione con un preavviso di almeno sei mesi.
2. Il recesso per il Soggetto richiedente decorre dal 1° gennaio successivo alla data di ricezione della comunicazione.
Art. 10 – Disposizioni finali
Resta inteso:
- che il presente atto sarà soggetto, anche prima della naturale scadenza, alle necessarie modifiche e/o integrazioni che si dovessero rendere necessarie a seguito del cambiamento e/o aggiornamento/integrazione degli indirizzi regionali contenuti nelle Linee Guida di cui alla sperimentazione regionale nonché a seguito della riorganizzazione/ridefinizione delle competenze/funzioni istituzionali attribuite in materia di Educazione Ambientale alle Province;
- che i requisiti dei soggetti facenti parte del Tavolo di co-progettazione di cui al precedente art. 10, nonché eventualmente le funzioni e attività attribuite al Tavolo stesso, potranno essere conseguentemente adeguate/aggiornate in conformità agli indirizzi regionali con particolare riferimento alle procedure di censimento già attivate (Elenco operatori Deliberazione G.R.T. n. 1090/2010) o da attivare (eventuale istituzione di specifici Albi formali di operatori/agenzie).
Art. 11 – Registrazione – Imposta di bollo
Il presente atto sarà soggetto a registrazione solo in caso d’uso ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. n. 131/1986 e ss.mm.ii. a cura e spese della parte richiedente. Ai sensi
dell’art. 16 – D.P.R. n. 642/1972 – Allegato B – il presente atto è esente dall’imposta di bollo.
Art. 12 - Forma di stipula
Il presente accordo tra pubbliche amministrazioni viene sottoscritto - ex art. 24 del D. Leg.vo n. 82/2005 - in forma di documento informatico con firma digitale secondo quanto prescritto dall’art 15 della Legge n. 241/1990 e ss.mm.ii., senza la presenza contestuale dei firmatari, mediante trasmissione ai singoli Comuni tramite le rispettive caselle P.E.C. (Posta Elettronica Certificata). Il Comune di San Miniato in qualità di Comune capofila della zona provvederà alla relativa messa a repertorio del presente accordo. L’accordo si intende perfezionato con l’apposizione dell’ultima firma dei sottoscrittori.
Fatto in un unico originale letto, approvato e sottoscritto
Per il Comune di San Miniato – Dirigente del Settore Servizi alla Persona e Politiche di Solidarietà – Dott. ssa Xxxxxxxx Xxxxx
Documento informatico sottoscritto digitalmente
Per il Comune di Santa Croce s/a – Responsabile U.O. Servizi Educativi, Scuola, Sport e Giovani – Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxx
Documento informatico sottoscritto digitalmente
Per il Comune di Montopoli v/a – Responsabile Settore Amministrativo – Dott. Xxxxxxx Xxxxxx
Documento informatico sottoscritto digitalmente
Per il Comune di Castelfranco d/s – Responsabile Affari generali e Servizi al Cittadino – Dott.ssa Xxxxx Xxxxxx
Documento informatico sottoscritto digitalmente
Per la Società della Salute del Valdarno Inferiore – Dirigente Responsabile Amministrativo – Dott.ssa Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx
Documento informatico sottoscritto digitalmente