Città del Vasto
Xxxxx xxx Xxxxx
( Xxxxxxxxx xx Xxxxxx )
REGOLAMENTO DISCIPLINANTE
L’INSTALLAZIONE DEI CHIOSCHI, GAZEBO, TETTOIE E DEHORS
per le attività commerciali e per l’erogazione dei servizi
PIANO CHIOSCHI
INDICE REGOLAMENTO
Articolo n. 1 - Finalità;
Articolo n. 2 - Definizione di chiosco;
Articolo n. 3 - Localizzazione;
Articolo n. 4 - Ambito di applicazione;
Articolo n. 5 - Affidamento ai soggetti;
Articolo n. 6 - Criterio di affidamento;
Articolo n. 7 - Convenzione;
Articolo n. 8 - Durata – incedibilità;
Articolo n. 9 - Canone;
Articolo n. 10 – Inizio Attività;
Articolo n. 11 - Recesso unilaterale;
Articolo n. 12 - Consegna a fine contratto;
Articolo n. 13 – Diritto del Comune;
Articolo n. 14 – Revoca;
Articolo n. 15 - Norme Transitorie;
NORME TECNICHE
Articolo n. 16 - Caratteristiche siti;
Articolo n. 17 - Caratteristiche chioschi;
Articolo n. 18 - Permesso di Costruire;
Articolo n. 19 - Istanza per il Permesso di Costruire;
Articolo n. 20 - Procedimento per il rilascio dell’Assenso;
ALLEGATO A - Prescrizioni Tecniche
Chioschi-Chioschi in Centro Storico ed Xxxx Xxxxxxxxx
Xxxxxx,Tettoie, permanenti su spazi pubblici o privati;
Gazebo,Tettoie,Spazi Somministrazione stagionali su spazi pubblici o privati;
ALLEGATO B - Convenzione Tipo
ALLEGATO C - PIANO CHIOSCHI , Planimetria del territorio urbano scala 1:10.000
ALLEGATO D - NUOVI CHIOSCHI Stralci Planimetrici Catastali e di P.R.G.
ALLEGATO E - Esempi di Tipologie
ALLEGATO F – Bando tipo
ART. 1- Finalità
Il presente Regolamento disciplina le caratteristiche formali e dimensionali dei chioschi, gazebo, tettoie e simili, i criteri di collocazione dei medesimi nell’ambito del territorio comunale , nonché la procedura per il conseguimento della specifica concessione.
ART. 2- Definizione di chiosco
Ai fini e per gli effetti del presente Regolamento, per chiosco si intende quel manufatto isolato, di contenute dimensioni, in genere prefabbricato, strutturalmente duraturo, destinato alla vendita di generi diversi, posato su suolo pubblico, ovvero privato gravato di servitù di uso pubblico a seguito di concessione rilasciata dall’Amministrazione Comunale; la superficie di vendita deve svilupparsi verso l’interno del chiosco con zone di vendita a filo con la struttura .
ART 3-Localizzazione
La localizzazione dei chioschi è stabilita dallo specifico Piano predisposto dal Settore Urbanistica e Pianificazione del Territorio dell’ente Comune (di cui planimetria del territorio comunale in Allegato C; stralci planimetrici catastali e di P.R.G. in Allegato D ), approvato con delibera consiliare.
ART 4-Ambito di applicazione
Sono individuate due categorie di chioschi in base alla funzione:
Chioschi per servizi di interesse collettivo: informazione, biglietteria, telefoni, servizi igienici, erogazione di acqua potabile, promozione turistica
Chioschi a carattere commerciale privato per i quali sono consentite le seguenti categorie merceologiche:
Somministrazione di alimenti e bevande (per quanto attiene alle caratteristiche igienico-sanitarie, si richiamano integralmente le disposizioni della normativa igienico-sanitaria vigente); prodotti alimentari confezionati.
Souvenir e prodotti tipici locali confezionati
Fiori; xxxxxx e verdura;
Rivendite di giornali,libri, riviste e quotidiani .
Bigiotteria, articoli di arredo, articoli sportivi e per il tempo libero, materiale audiovisivo; oggettistica in genere…
Inoltre sono individuate due categorie di chioschi in base alla durata della Concessione/Autorizzazione:
Impianti a carattere pluriennale
Impianti a carattere stagionale
ART. 5-Affidamento ai soggetti
Il Comune può concedere a soggetti privati o pubblici, mediante procedura concorsuale ad
evidenza pubblica:
1.l’uso a titolo oneroso di aree pubbliche da destinare a chioschi con Autorizzazione temporanea (stagionale) o Concessione pluriennale salvo revoca per pubblico interesse;
2. la locazione di chioschi di proprietà comunale.
Per tutto il territorio comunale ogni privato non potrà avere più di una concessione o locazione. Sono ammessi a partecipare alle procedure di affidamento per la concessione temporanea di aree per l’installazione di chioschi o la locazione di chioschi tutte le persone sia fisiche che giuridiche comprese Associazioni, Cooperative e Fondazioni in possesso dei seguenti requisiti d’ordine generale:
a. non siano debitori nei confronti dell’Ente Comune.
b. alla data di pubblicazione del bando abbiano compiuto 18 anni;
c. possesso della cittadinanza italiana o di altro Stato appartenente all’Unione Europea, ovvero residenza in Italia per gli stranieri appartenenti a Stati che concedono trattamento di reciprocità nei riguardi dei cittadini italiani;
d. non si trovino in alcuna delle condizioni di esclusione previste dalla normativa antimafia;
e. non abbiano a proprio carico sentenze definitive di condanna passate in giudicato ovvero di sentenze di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale per reati che incidono sulla moralità professionale;
f. non siano in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in ogni altra analoga situazione;
g. non abbiano in corso una procedura di dichiarazione di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o versare in stato di sospensione dell’attività commerciale;
h. non siano incorsi in violazioni gravi, definitivamente accertate, attinenti l’osservanza delle norme poste a tutela della prevenzione e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Per i requisiti di cui alle lettere b, c, e, in caso di persona giuridica o Associazioni di fatto, si farà riferimento al rappresentante legale
ART. 6-Criterio di affidamento
La selezione del Concessionario sarà affidata ad una commissione nominata dall’Amministrazione Comunale nel rispetto della normativa vigente : il bando per l’affidamento ( All. F ) ne enuncerà i criteri di assegnazione del relativo punteggio per tutte le tipologie di chioschi.
ART. 7-Convenzione
I rapporti tra Comune e Concessionario sono regolati mediante Convenzione conforme allo schema di cui all’Allegato B.
ART. 8-Durata – Incedibilità
La durata della Concessione in uso delle aree da adibire a chioschi sarà massimo di anni 10
(dieci), con possibilità di rinnovo.
La Concessione o la Locazione non è cedibile a terzi, salvo facoltà dell’Amministrazione
Comunale ad autorizzare il subentro sempre nel rispetto del possesso dei requisiti (ART5)
In caso di decesso del Concessionario, è facoltà del Comune di rilasciare una nuova Concessione al coniuge superstite o ad un figlio al fine di assicurare il sostentamento della famiglia ove questi possegga i requisiti per l’esercizio dell’attività: in tal caso l’attività dovrà essere intrapresa entro un anno dal decesso. La nuova Concessione sarà rilasciata previa stipula di nuova Convenzione.
ART. 9-Corrispettivo
La tariffa annua di occupazione suolo verrà versata dal Concessionario nei termini previsti dalla Tassa di Occupazione Suolo ed Aree Pubbliche (Dlgs 507/’93), ed andrà versata ogni anno anticipatamente, pena la decadenza della Concessione; ad integrazione del suddetto corrispettivo vi saranno gli obblighi stipulati nella Convenzione.
Il Concessionario è tenuto inoltre al pagamento della TARSU.
Il canone di locazione dei chioschi di proprietà comunale sarà reso noto nel relativo bando.
ART. 10-Inizio Attività
Il richiedente dopo l’aggiudicazione concorsuale avrà 6(sei) mesi di tempo per dotarsi di licenze amministrative per esercitare l’attività, quindi potrà ottenere la Concessione di area pubblica stipulando la Convenzione e munirsi di Permesso di Costruire (ARTT. 18-19-20) e di tutte le altre autorizzazioni o nulla osta previsti dalla legislazione vigente.
Tutte le autorizzazioni, inerenti al progetto e necessarie vanno richieste entro 30 (trenta) giorni dalla stipula della Convenzione, altrimenti si scorrerà la graduatoria.
L’attività commerciale dovrà essere intrapresa entro mesi 12 (dodici) dal rilascio del Permesso di Costruire, pena la decadenza di questo.
A Fine Lavori il Direttore Dei lavori , e per conferma il titolare del Permesso di Costruire, emetteranno congiuntamente una Dichiarazione attestante dell’opera : la conformità al progetto approvato, l’ottemperanza alle norme igienico sanitarie vigenti e al superamento delle barriere architettoniche, l’idoneità statica, la conformità degli impianti eseguiti alla Regola D’Arte.
Per comprovate ragioni di impedimento dovute a cause non imputabili al Concessionario potrà concedersi per una sola volta una proroga non superiore a 6 (sei) mesi.
ART. 11-Recesso unilaterale
Il Comune potrà revocare l’Autorizzazione o la Concessione, o comunque recedere unilateralmente dagli obblighi assunti nella Convenzione con il solo onere di notificare al Concessionario il recesso o la revoca con i motivi giustificativi.
Il Concessionario ha facoltà di recedere anticipatamente o comunque rinunziare alla Concessione in qualsiasi momento, previa comunicazione all’Ente da inviarsi almeno 6 (sei) mesi prima senza pretesa di restituzione del canone anticipato e senza diritto ad alcun rimborso per gli interventi eseguiti ed i costi sostenuti.
ART. 12-Consegna a fine contratto
Alla scadenza della Concessione, salvo diverso intendimento da parte dell’Amministrazione Comunale, il suolo dovrà essere libero dal chiosco che dovrà essere rimosso a cura e spese del concessionario entro 30 (trenta) giorni ripristinando la condizione del suolo nello stato in cui si trovava anteriormente all’istallazione del manufatto.
ART. 13 – Diritto Del Comune
Il Comune ha pieno e incondizionato diritto di concedere, in occasione di manifestazioni di interesse collettivo, l’uso del suolo pubblico con un provvedimento che potrà consentire in deroga categorie merceologiche diverse (anche a titolo gratuito nel caso che il richiedente sia una ONLUS).
ART. 14 - Revoca
Fatto salvi i casi previsti dalla normativa vigente in ordine alla revoca della Concessione, la stessa avviene :
a. per motivi di pubblica utilità o pubblico interesse;
b. per mancato pagamento del canone concessorio, morosità perdurante oltre i tre mesi
c. per inosservanza degli obblighi previsti nella Convenzione o nel presente Regolamento;
d. quando per omessa manutenzione o uso improprio la struttura concessa risulti disordinata o degradata;
e. quando la medesima abbia subito modificazioni rispetto al suo stato originario assentito;
f. per grave danneggiamento al manufatto dovuto al Concessionario per causa non fortuita.
g. per perdita di uno dei requisiti di cui all’Art. 5
Nei casi di cui ai punti d, e, f , l’A.C. è tenuta a contestare l’addebito prima di procedere alla revoca.
ART. 15-Norme Transitorie
Il presente Regolamento sarà applicato per il rilascio di nuove Concessioni ed Autorizzazioni, per il rinnovo di quelle scadute e per quelle relative a chioschi che alla data di entrata in vigore del presente Regolamento risultino istallati su aree pubbliche in concessione.
Per i chioschi esistenti autorizzati a pieno titolo, la ricostruzione è consentita con le caratteristiche, le tipologie e le dimensioni definite nel presente Regolamento (ove ricorra il caso, una maggiore superficie è da ritenersi legittimamente acquisita), e con la condizione che qualora l’Amministrazione Comunale ritenesse necessario un loro spostamento la ditta Concessionaria si impegni a modificarne la posizione a sue cure e spese
Per quanto non espressamente detto e previsto si rimanda ovviamente alla legislazione vigente in materia di urbanistica, edilizia, igiene, sicurezza, commercio.
NORME TECNICHE
ART. 16-Caratteristiche dei siti
I chioschi potranno essere collocati esclusivamente nelle zone individuate dalla planimetria di ubicazione approvata con delibera dal C.C.(Allegato C: Planimetria Localizzazioni; Allegato D: Stralci Planimetrici Catastali e di P.R.G. delle Zone Individuate)
La collocazione del chiosco sarà di norma concessa quando si avranno giustificati motivi funzionali costituendone elemento di valorizzazione dell’intorno urbano (Art.3) e nel rispetto del Nuovo Codice della Strada.
I chioschi destinati alla medesima categoria, quale la vendita non esclusiva di giornali e riviste non possono essere installati, secondo il percorso pedonale più breve, a distanza inferiore a m. 300 (distanza minima stabilita con delibera della giunta comunale il 14/01/2009).
I chioschi destinati alla vendita di giornali e riviste, autorizzati in via esclusiva, verranno individuati a norma dell’art. 6 del D. Lgs. n° 170 del 24/04/2001
ART. 17- Caratteristiche dei chioschi
Nell’Allegato A sono fissate le Prescrizioni Tecniche per i chioschi da installare sul territorio comunale : sulla base di queste prescrizioni si dovrà operare la scelta del manufatto maggiormente idoneo ad essere inserito nello specifico contesto ambientale.
La semplice rispondenza del manufatto alle caratteristiche formali del tipo prescelto non costituisce comunque elemento sufficiente per la concessione della collocazione.
I chioschi dovranno:
essere progettati nel rispetto delle Prescrizioni Tecniche previste dal presente Regolamento;
avere superficie complessiva massima coperta di mq. 15,00(quindici) entro la perimetrazione urbana e mq.20,00(venti) fuori da essa, fatte salve le maggiori restrizioni per il centro storico e le aree segnalate (vedi Allegati A ed E)
avere al proprio interno i volumi tecnici e gli elementi accessori relativi agli impianti previsti, con particolare riferimento a quelli di riscaldamento e/o condizionamento, onde evitare modifiche o aggiunte alteranti le caratteristiche formali del chiosco che non saranno ammissibili .
avere altezza, misurata tra il piano di calpestio ed il colmo della copertura max di m. 4,00; avere angolo di inclinazione della falda non superiore ai 30° (comunque le dimensioni dovranno essere riadattate allo stato dei luoghi)
Non potranno essere assentiti elementi mobili e/o aggiuntivi non facenti parte integrante dei corpi strutturali del chiosco ancorché sporgenti da questi anche solo temporaneamente (ante incernierate, superfici espositive o volumi tecnici scorrevoli ed estraibili, strutture accessorie per pubblicità, etc.)
ART. 18-Permesso di Costruire
L’installazione, modifica, ampliamenti, etc. dei chioschi è soggetta a Permesso di Costruire rilasciato dal Responsabile del Settore Urbanistica e Territorio che prima del rilascio provvederà ad ottenere:
a. parere favorevole del dirigente del Servizio Igiene Epidemologia e Sanità Pubblica per quanto riguarda il rispetto delle norme igieniche;
b. parere favorevole del servizio attività economiche e produttive per quanto riguarda il rispetto delle norme sul commercio;
c. parere favorevole del preposto al Settore Patrimonio;
d. parere favorevole del comando della polizia municipale;
e. nel caso di chiosco installato all’interno di strutture pubbliche o in aree pertinenti alle stesse : parere favorevole del responsabile della struttura stessa;
f. in zona sottoposta a vincolo : Nulla Osta della Soprintendenza BB.CC.AA. o della sez. Archeologica
g. in zona di demanio : Concessione Demaniale dell’Ente proprietario dell’area
L’autorizzazione può essere subordinata all’osservanza di particolari prescrizioni o cautele.
I lavori relativi all’installazione del manufatto devono essere iniziati entro 3 (tre) mesi ed ultimati entro 8(otto) mesi dal rilascio del Permesso di Costruire
ART. 19-Istanza per il Permesso di Costruire
La domanda in carta da bollo, deve contenere tutti gli elementi indicati di seguito:
a)- dati anagrafici e codice fiscale del richiedente (titolare o legale rappresentante dell’esercizio);
b)- Ragione sociale se trattasi di Società;
c)- Tipologia dell’esercizio a cui si riferisce inclusi i dati dell’autorizzazione.
d)- Autocertificazione relativa al possesso dei requisiti morali e delle abilitazioni all’esercizio dell’attività.
Alla domanda deve essere allegata la seguente documentazione:
1. Progetto in tre copie (una copia in più per ogni altro Ente da consultare) sottoscritte dal richiedente e dal progettista abilitato, in scala 1:50; negli elaborati progettuali oltre alle caratteristiche della struttura vanno evidenziati i riferimenti urbanistici per l’individuazione esatta dell’area interessata, le strade adiacenti, l’indicazione della segnaletica stradale, l’eventuale presenza di fermate del mezzo pubblico, passaggi pedonali ed accessi diversi, tutti riferiti allo stato di fatto. Il progetto deve indicare la tipologia, le dimensioni, i colori della struttura e le distanze da immobili circostanti, alberature, strade;
2. Relazione Tecnica redatta da tecnico abilitato recante anche la dichiarazione di responsabilità in ordine all’idoneità igienico-sanitaria della struttura ed alla sua conformità alla normativa dell’abbattimento delle barrire architettoniche e in materia di sicurezza nonché all’assenza di divieti o vincoli in ordine alla collocazione della struttura;
3. Documentazione Fotografica dell’area interessata
4. Atto di impegno ad osservare nella costruzione e nei rapporti di concessione la completa aderenza al progetto approvato ed alle prescrizioni stabilite dall’Amministrazione, in conformità alle disposizioni del presente Regolamento.
5. Ricevuta dei versamenti per i diritti di segreteria afferenti l’istruzione della pratica
6. Concessione del suolo pubblico e relativa Convenzione .
ART. 20-Procedimento per il rilascio dell’assenso
Lo Sportello Unico per l’edilizia, entro 10(dieci) giorni dal ricevimento della documentazione comunicherà l’avvio del procedimento; il responsabile del procedimento cura l’istruttoria entro 60(sessanta)giorni e può richiedere modifiche o integrazioni, in caso di adesione l’interessato provvede a fornire la documentazione richiesta entro 15(quindici) giorni per la regolarizzazione.
In
caso di mancato riscontro il procedimento non ha luogo e l’istanza
verrà archiviata.
In seguito ad esito positivo dell’istruttoria
e ricevuta la comunicazione, l’interessato dovrà provvedere al
pagamento degli oneri entro e non oltre 30 giorni dalla richiesta.
Il provvedimento di Permesso a Costruire è disposto nei 15(quindici) giorni successivi all’adempimento di quanto richiesto.
Xxx l’interessato non provveda al pagamento degli oneri di urbanizzazione secondo le modalità ed i termini espressi nel comma successivo, previa diffida ad ottemperare entro i successivi 15(quindici) giorni, viene disposta l’archiviazione della pratica.
ALLEGATO A
PRESCRIZIONI TECNICHE
(Chioschi, Chioschi in centro storico ed Xxxx Xxxxxxxxx,Tettoie-Gazebo-Spazi Somministrazione)
CHIOSCHI
Indicazioni generali
I chioschi sono da realizzare a pianta quadrangolare, esagonale o ottagonale; a struttura coperta e delimitata da pareti (Allegato E).
La superficie convenzionale coincide con la proiezione sul terreno del perimetro esterno della costruzione, esclusi gli aggetti della copertura.
Nel centro storico ed in aree segnalate i nuovi chioschi non possono avere superficie superiore a mq 6, escluso il servizio igienico per l’operatore che se installato la sua superficie non potrà superare la minima consentita dalla L.13/’89.
Nel centro urbano individuato nella planimetria allegata al P.R.G.tav. 18, fatta salva la maggiore restrizione per il centro storico, i nuovi chioschi non possono avere superficie superiore a mq 15, compreso il servizio igienico per l’operatore.
Fuori dal centro urbano i nuovi chioschi devono essere realizzati secondo le tipologie di riferimento di quelli del centro urbano e, non possono avere superficie superiore a mq 20, compreso il servizio igienico per l’operatore.
Il servizio igienico può essere anche del tipo chimico e può essere omesso solo nel caso in cui si dimostri la possibilità alternativa di utilizzare servizi pubblici (presenti entro m100 in linea d’aria); o nel caso si dimostri la possibilità alternativa di utilizzare servizi privati per i quali il gestore abbia un titolo di possesso o d’uso (presenti entro m100 in linea d’aria);
L’altezza minima utile interna deve essere non inferiore a m. 2,70, mentre l’altezza massima esterna, al colmo della copertura, non deve essere superiore a m. 4,00
E’ consentito un aggetto della copertura di profondità non superiore a m. 1,20 sul fronte principale e a m.0,90 sugli altri fronti, con altezza libera dai marciapiedi non inferiore a m.2,40.
Nel caso di demolizione e ricostruzione di chioschi esistenti può essere incrementata la superficie assentita non superando mai la superficie max consentita.
La struttura del singolo manufatto è da eseguire in carpenteria metallica (ghisa, alluminio o acciaio) o in legno, facilmente smontabile e amovibile. Nel caso vengano utilizzati metalli verniciati sono ammessi i seguenti colori:
GRIGIO RAL 9006; AZZURRO RAL 5015; MARRONE RAL 8011; VERDE RAL 6000
Ogni caso sarà valutato singolarmente in rapporto alla peculiarità del sito e degli edifici esistenti.
La struttura del manufatto per il chiosco destinato a somministrazione dovrà essere eseguita in legno lamellare, le travi della copertura anch’esse saranno in legno, il tetto a falde avrà sovrapposto l’eventuale manto di copertura in coppi di laterizio; la tamponatura potrà essere eseguita con pannelli in legno anche misti in legno e vetro di sicurezza, plexiglass o similari.
Si dovrà garantire la insonorizzazione della struttura a salvaguardia della pubblica quiete in ottemperanza alla legislazione vigente.
La pavimentazione dovrà essere facilmente amovibile e comunque tale che la sua installazione e rimozione non arrechi danni di qualunque genere o tipo alle pavimentazioni esistenti.
Gli arredi all’interno dei detti chioschi dovranno rispondere a criteri di funzionalità e decoro ed in sintonia sia con la struttura che li ospita che con il contesto urbano circostante. Tutti i materiali adoperati dovranno ottemperare la normativa vigente in materia di sicurezza e prevenzione incendi.
Dovranno essere osservate tutte le prescrizioni in materia di superamento delle barriere architettoniche compresa la dotazione di spazi fruibili da persone in situazione di handicap .
In presenza di più pubblici esercizi potrà essere prevista una soluzione unitaria.
È vietato interessare il suolo pubblico attiguo al chiosco con affissioni, esposizioni, occupazioni di qualsiasi altro genere atte a pregiudicare la visibilità per il traffico veicolare e/o pedonale o la segnaletica stradale. E’ richiesto il rispetto dei limiti di superficie di sistemazione esterna a garanzia del traffico sia pedonale che carrabile.
Scelta della tipologia e dimensioni del chiosco
Le soluzioni formali fornite sono quelle alle quali il progettista dovrà attenersi, scegliendo fra le possibilità offerte quella maggiormente rispondente alla duplice esigenza di dover inserire correttamente il manufatto nell’ambiente e di adeguare il medesimo alle sue funzioni specifiche.
Per ogni particolare ambito urbano, il progettista dovrà prestare attenzione nell’assegnare al manufatto dimensioni corrette con specifico riferimento allo spazio utile risultante nell’intorno a seguito della collocazione del chiosco.
Le dimensioni del manufatto dovranno sempre e comunque essere contenute entro i limiti massimi dettati dal presente Regolamento .Fatto salvo il rispetto di quanto qui previsto per quanto concerne la soluzione formale, dimensioni, materiali e coloriture da adottare, sarà compito del progettista provvedere alla progettazione di tutti gli elementi strutturali ed accessori del manufatto in modo da personalizzare ogni intervento in piena armonia con gli elementi architettonici e paesaggistici del contesto di riferimento.
Qualità del manufatto
Per rispondere al principio di qualità che deve caratterizzare il manufatto, sulle superfici esterne del medesimo non debbono apparire elementi che interrompano la continuità delle medesime, arrecando disturbo visivo;a tal fine, elementi di collegamento quali dadi, viti o altro non dovranno apparire sulle superfici esterne del chiosco.
Gli eventuali impianti di areazione o condizionamento, gruppi elettrogeni ed altre apparecchiature di servizio alla struttura, dovranno essere opportunamente inseriti e protetti in modo tale da non arrecare danni sia sotto il profilo della sicurezza che di quello estetico . Tali apparecchiature dovranno essere indicate in progetto e comunque l’installazione o modifica delle stesse dovrà essere oggetto di relativa autorizzazione; alcuni particolari esecutivi dovranno illustrare ciò già in sede di presentazione della richiesta di Permesso di Costruire, compresa la descrizione dei criteri di cui si prevede l’adozione per rispondere alla esigenza di qualità sopra riportata: sul Progetto e/o nella Relazione Tecnica dovrà essere annotato il rispetto dei requisiti di qualità che dovrà possedere il manufatto, anche con riferimento alle operazioni di finitura superficiale dei materiali (sabbiatura, zincatura, verniciatura, ecc.) da effettuare con le tecniche più aggiornate e garantite.
Sistemi di chiusura
Le chiusure esterne sono realizzabili con serrande o con ante asportabili, nei materiali e nei colori propri della struttura.
Superficie di vendita
Tale superficie deve svilupparsi verso l’interno del chiosco, con zone di vendita a filo con la struttura.
Superfici espositive
Devono essere previste dal progetto solo sulle pareti laterali all’interno del chiosco.
Non è consentito l’utilizzo di elementi accessori integrativi alle funzioni che si svolgono all’interno del chiosco, anche se mobili.
E’ consentito l’uso di sistemi espositivi e/o di vendita automatizzati.
E’ assolutamente vietato l’uso dello spazio antistante al chiosco edicola per l’esposizione di materiale pubblicitario inerente le testate o gli articoli di vendita presso l’edicola medesima.
Pubblicità
E’ consentito l’inserimento di elementi pubblicitari (scritte, marchi, ecc.) purché di dimensioni limitate, anche luminosi, il disegno di questi e le parti del chiosco atte a ricevere tali elementi pubblicitari deve essere prodotto contestualmente alla pratica di Permesso di Costruire. E’ consentito l’inserimento di un solo elemento segnalante la funzione del chiosco verso l’esterno.
Illuminazione
Il sistema di illuminazione sia interno che esterno dovrà essere il risultato di un progetto unitario redatto secondo la legislazione vigente. Non è consentito l’utilizzo di tubi al neon in vista.
Manutenzione e responsabilità
Le strutture di cui al presente Regolamento dovranno essere sottoposte, ad esclusiva cura e responsabilità del Concessionario e titolare dell’autorizzazione, ad opportuna manutenzione. La responsabilità penale e civile per eventuali danni arrecati a terzi o cose resta a carico del Concessionario/Autorizzato. Qualsiasi modifica da apportare alle strutture suddette ( forma, materiali, dimensioni, colori) dovrà essere preventivamente autorizzata.
CHIOSCHI IN CENTRO STORICO ed Xxxx Xxxxxxxxx
Nel centro storico, per le peculiarità proprie dell’ambiente in cui si opera, potranno eccezionalmente collocarsi chioschi che non alterino l’antico tessuto urbano e non modifichino o interferiscano con la visione di manufatti monumentali.
La collocazione sarà concessa se seriamente motivata e costituirà un valore aggiunto alla funzione collettiva dello spazio pubblico interessato, in special modo nelle aree di particolare interesse per l’accoglienza dei turisti.
La struttura del singolo manufatto è da eseguirsi in carpenteria metallica ( ghisa, ferro battuto) facilmente smontabili e amovibili. Nel caso vengano utilizzati metalli verniciati sono ammessi i seguenti colori Grigio Ral 9006 e Verde Ral 6000.
Le soluzioni formali fornite (Allegato E) sono quelle alle quali il progettista dovrà attenersi, scegliendo fra le possibilità offerte quella maggiormente rispondente alla duplice esigenza di dover inserire correttamente il manufatto nell’ambiente e di adeguare il medesimo alle sue funzioni specifiche. Fatto salvo il rispetto per quanto concerne la soluzione formale, dimensioni, materiali e coloriture da adottare, sarà compito del progettista provvedere alla progettazione di tutti gli elementi strutturali ed accessori del manufatto.
Categorie Merceologiche
In centro storico potranno collocarsi esclusivamente chioschi destinati alla vendita di:
Materiale informativo – promozione turistica
Giornali e riviste
Souvenir e prodotti tipici locali
Erogazione acqua potabile
Superfici
I nuovi chioschi non potranno avere superficie maggiore di mq. 6 (sei) escluso il servizio igienico per l’operatore che se allocato avrà una superficie non superiore alla minima che ottempera la L.13/’89 . Il servizio igienico può essere anche del tipo chimico e può essere omesso solo nel caso in cui si dimostri la possibilità alternativa di utilizzare servizi pubblici (presenti entro m100 in linea d’aria); o nel caso si dimostri la possibilità alternativa di utilizzare servizi privati per i quali il gestore abbia un titolo di possesso o d’uso (presenti entro m100 in linea d’aria);
Qualità Del Manufatto
Per rispondere al principio di qualità che deve caratterizzare il manufatto, sulle superfici esterne del medesimo non debbono apparire elementi che interrompano la continuità delle medesime, arrecando disturbo visivo; a tal fine, elementi di collegamento quali dadi, viti o altro non dovranno apparire sulle superfici esterne del chiosco.
Gli eventuali impianti di areazione o condizionamento, gruppi elettrogeni ed altre apparecchiature di servizio alla struttura, dovranno essere opportunamente inseriti e protetti in modo tale da non arrecare oltraggi alla sicurezza e all’estetica . Tali apparecchiature dovranno essere indicate in progetto e comunque l’installazione o modifica delle stesse dovrà essere oggetto di relativa autorizzazione; alcuni particolari esecutivi dovranno illustrare ciò già in sede di presentazione della richiesta di Permesso di Costruire, sul Progetto e/o nella Relazione Tecnica dovrà essere annotato il rispetto dei requisiti di qualità che dovrà possedere il manufatto, anche con riferimento alle operazioni di finitura superficiale dei materiali adottati (sabbiatura, zincatura, verniciatura, ecc.) da effettuarsi con le tecniche più aggiornate e garantite. Si dovrà garantire la insonorizzazione della struttura a salvaguardia della pubblica quiete in ottemperanza alla legislazione vigente.
La pavimentazione dovrà essere facilmente amovibile e comunque tale che la sua installazione e rimozione non arrechi danni di qualunque genere o tipo alle pavimentazioni esistenti.
Gli arredi all’interno dei detti chioschi dovranno rispondere a criteri di funzionalità e decoro ed in sintonia sia con la struttura che li ospita che con il contesto urbano circostante.
Dovranno essere osservate tutte le prescrizioni in materia di superamento delle barriere architettoniche compresa la dotazione di spazi fruibili da persone in situazione di handicap .
In presenza di più pubblici esercizi potrà essere prevista una soluzione unitaria.
È vietato interessare il suolo pubblico attiguo al chiosco con affissioni, esposizioni, occupazioni di qualsiasi altro genere atte a pregiudicare la visibilità per il traffico veicolare e/o pedonale o la segnaletica stradale. E’ richiesto il rispetto dei limiti di superficie di sistemazione esterna a garanzia del traffico sia pedonale che carrabile e del decoro urbano.
Forma e materiali
Il chiosco è da realizzare con rigore formale, essenzialità nelle linee e forme geometriche, le superfici dovranno essere prive di sovrapposizioni; la struttura in ghisa nel colore originale. Tutti i materiali adoperati dovranno ottemperare la legislazione vigente in materia di sicurezza e prevenzione incendi.(Riferirsi anche alle Prescrizioni Tecniche citate in precedenza)
Distanze
Non è ammessa la collocazione di chioschi ancorati alle pareti di edifici esistenti.
L’installazione di chioschi non dovrà pregiudicare la funzionalità della viabilità pedonale, non dovrà ostruire la visibilità per il traffico veicolare e la segnaletica; è consentita sui marciapiedi fino ad occuparne al massimo metà della loro larghezza e sempre che rimanga libera una zona pedonale larga minimo m. 2,00
Tetto
La forma del tetto è da ispirare a quanto suggerisce l’analisi urbana della città. Le falde avranno un angolo di inclinazione max di 30° ed eventuale manto di copertura in tegole di laterizio. L’aggetto max di m.0,90 e fino a m.1,20 per il fronte principale sarà rifinito da una fascia verticale che ospiterà la conversa di raccolta delle acque meteoriche che saranno convogliate in tubi di discesa da rendere invisibili all’esterno del manufatto.
Pareti Laterali
Per gli elementi di tompagnatura sono da prevedere pannelli possibilmente dello stesso materiale della struttura portante e della copertura o perlomeno verniciati dello stesso colore, così per gli infissi delle pareti vetrate e per i sistemi di chiusura esterni oltre anche ai pannelli misti in legno o ghisa e vetro di sicurezza, plexiglass o similari
Sistemi di chiusura
Le chiusure esterne sono realizzabili con serrande o con ante asportabili, nei materiali e nei colori propri della struttura.
Superficie di vendita
Tale superficie deve svilupparsi verso l’interno del chiosco, con zone di vendita a filo con la struttura.
Superfici espositive
Devono essere previste dal progetto solo sulle pareti laterali all’interno del chiosco.
Non è consentito l’utilizzo di elementi accessori integrativi alle funzioni che si svolgono all’interno del chiosco, anche se mobili.
E’ consentito l’uso di sistemi espositivi e/o di vendita automatizzati.
E’ assolutamente vietato l’uso dello spazio antistante al chiosco edicola per l’esposizione di materiale pubblicitario inerente le testate o gli articoli di vendita presso l’edicola medesima.
Pubblicità
E’ consentito l’inserimento di elementi pubblicitari (scritte, marchi, ecc.) purché di dimensioni limitate, solo nelle vetrate di tompagnatura : il disegno di questi e le parti del chiosco atte a ricevere tali elementi pubblicitari deve essere prodotto contestualmente alla pratica di Permesso di Costruire. Nessuna altra parte del Chiosco potrà essere utilizzata per l’inserimento o come supporto di elementi o messaggi pubblicitari.
Appoggio a terra
Il manufatto dovrà poggiare a terra mediante elementi che consentano il normale deflusso delle acque piovane e non dovrà ostruire l’accessibilità a caditoie, vani di ispezione o altro presenti nell’area di occupazione; la zoccolatura dovrà essere realizzata con materiale in coerenza con quelli della struttura.
Illuminazione
Il sistema di illuminazione sia interno che esterno dovrà essere il risultato di un progetto unitario redatto secondo la legislazione vigente. Non è consentito l’utilizzo di tubi al neon in vista ma corpi illuminanti a luce naturale tali da non recare disturbi visivi.
Manutenzione e responsabilità
Le strutture di cui al presente Regolamento dovranno essere sottoposte ad opportuna manutenzione, ad esclusiva cura e responsabilità del titolare della Concessione o dell’Autorizzazione; la responsabilità penale e civile per eventuali danni arrecati a terzi o cose resta a carico del Concessionario/Autorizzato; qualsiasi modifica da apportare alle strutture suddette ( forma, materiali, dimensioni, colori) dovrà essere preventivamente autorizzata.
TETTOIE-GAZEBO pluriennali (su spazi pubblici o privati gravati di servitù pubblica)
E’ ammessa l’installazione di strutture permanenti (salvo revoca per motivi di pubblico interesse) ma completamente e facilmente amovibili, quali pertinenze a servizio di attività ricettive in genere, compreso i chioschi che prevedono la somministrazione, se lo stato dei luoghi e delle architetture lo consentono(non in prossimità di monumenti, zone di particolare valenze storico e/o ambientale, zone archeologiche…); le stesse saranno assoggettate al pagamento della T.O.S.A.P. e sottoposte a Permesso di Costruire.
Le suddette installazioni assoggettate a regime concessorio sono ammissibili quando :
La loro installazione non deve interessare aree verdi e aiuole, non deve causare alcun impedimento al traffico veicolare e pedonale e deve rispettare le norme del codice della strada : il progettista deve dimostrare che i flussi di traffico veicolare e pedonale non risentono dell’occupazione del suolo richiesto riportando nella planimetria allegata i flussi del traffico attuali e la eventuale soluzione del traffico alternativa se questa ricorre; ai pedoni sarà garantito il transito in una fascia larga min. m.2,00 lasciata sempre libera, particolare riguardo si avrà in merito alla presenza di strutture atte all’abbattimento delle barriere architettoniche ovviamente da non ingombrare.
Il manufatto non può occupare una superficie utile superiore alla superficie utile della parte destinata alla somministrazione al pubblico dell’esercizio commerciale di cui è pertinenza, e comunque sino ad un massimo di 40 mq, per locali con superficie utile minore o uguale ai 20 mq., potrà essere autorizzata una superficie non superiore a 20 mq.; L’esercizio dovrà essere dotato di due wc pubblici
Il manufatto deve fronteggiare il prospetto dell’esercizio commerciale di cui è pertinenza senza andare a sovrapporsi ai prospetti altrui.
Non potrà essere concesso un gazebo posto sul lato opposto della strada rispetto all’esercizio commerciale di cui è pertinenza.
Sono da escludere aree da occupare che presentino caditoie o vani di ispezione in genere poiché in caso di lavori da parte dei relativi enti pubblici (Comune, Telecom, Enel, ecc.) sarà a cura e spese del soggetto autorizzato la eventuale necessità di rimozione e ripristino del manufatto.
Le aree esterne al suolo pubblico occupato non dovranno essere ingombrate, la pulizia dell’area e la cura del verde che lo delimita saranno a totale carico del gestore : l’inadempienza è motivo di revoca dell’autorizzazione.
I lavori di installazione della struttura dovranno essere iniziati entro 3 (tre) mesi dal rilascio del Provvedimento e completati entro 8 (otto) dalla data di inizio.
E’ a cura del richiedente il ripristino a regola d’arte dello stato dei luoghi
Caratteristiche e materiali
I gazebo e le tettoie dovranno essere realizzati con materiali di facile smontaggio;
all’interno l’altezza netta non potrà essere inferiore a m.2,70;
i manufatti atti alla somministrazione avranno la struttura portante in legno del colore naturale dell’essenza adoperata così anche la eventuale tompagnatura in legno e/o con pannelli misti in legno e vetro; infissi in legno o alluminio ad imitazione legno; la pavimentazione dovrà essere esclusivamente in parquet di legno del tipo ad incastro, facilmente amovibile in modo che la sua installazione e la sua rimozione non arrechi danni alla pavimentazione esistente.
In presenza di più esercizi deve essere prevista una soluzione unitaria.
Ogni caso sarà valutato singolarmente in rapporto alle peculiarità del sito e alle architetture presenti : le dimensioni dei manufatti dovranno essere adattate per non alterare le caratteristiche di queste, la scelta dei materiali e dei colori faranno riferimento all’edificio a cui si andranno eventualmente a sovrapporre con la volontà di essere in sintonia con il medesimo.
TETTOIE, GAZEBO E SIMILI (stagionali estivi, su spazi pubblici o privati)
Se lo stato dei luoghi e delle architetture lo consentono è ammessa l’installazione di strutture temporanee estive completamente e facilmente amovibili, quali pertinenze a servizio di attività ricettive in genere compreso i chioschi che prevedono la somministrazione; le stesse saranno assoggettate al pagamento della T.O.S.A.P. e sottoposte ad Autorizzazione .
La loro installazione non deve interessare aree verdi e aiuole, non deve causare alcun impedimento al traffico veicolare e pedonale e deve rispettare le norme del codice della strada : il progettista deve dimostrare che i flussi di traffico veicolare e pedonale non risentono dell’occupazione del suolo richiesto riportando nella planimetria allegata i flussi di traffico attuali e la eventuale soluzione di traffico alternativa.
Sarà cura del richiedente segnalare e sistemare lo spazio e l’area pedonale antistante la struttura con la collocazione di visualizzatori secondo la normativa vigente.
All’interno e/o a delimitazione dell’area possono essere collocate fioriere con piante la cui altezza non deve superare i m. 1,50 (nella scelta delle essenze sono da escludere quelle cespugliose o con spine, inoltre si dovrà valutare anche il pericolo dovuto al loro ribaltamento); la pulizia e la cura dell’area e del verde che la delimita sono a totale carico del gestore : l’inadempienza è motivo di revoca dell’autorizzazione.
L’esercizio dovrà essere dotato di due wc per il pubblico di cui uno idoneo per disabili.
Le aree esterne al suolo pubblico occupato non dovranno essere ingombrate da arredi (tavoli, sedie, affissioni, ecc.)
L’istanza da inoltrarsi allo Sportello Unico dovrà essere corredata di Relazione Tecnica, Documentazione Fotografica, Stralci Planimetrici ed elaborati grafici opportuni, redatti da Tecnico abilitato alla professione e tali da poter consentire il buon esito della pratica.
I lavori di installazione delle tettoie e gazebo dovranno iniziare entro 3 (tre) mesi dal rilascio dell’autorizzazione e non prima del mese di marzo, completati entro 1 (uno) mese; la rimozione dovrà avvenire entro il 30 ottobre, sarà a cura e spese del soggetto autorizzato il ripristino a regola d’arte dello stato dei luoghi.
Caratteristiche e materiali
I gazebo e le tettoie dovranno essere realizzati con materiali di facile smontaggio, la struttura se in legno sarà del colore naturale dell’essenza adoperata; se la struttura del gazebo sarà in metallo ad effetto visivo ferro battuto il colore potrà essere grafite o verniciato bianco panna; la pavimentazione dovrà essere esclusivamente in parquet di legno del tipo ad incastro, facilmente amovibile in modo che la sua installazione e la sua rimozione non arrechi danni alla pavimentazione esistente; l’eventuale tompagnatura è ammessa con pannelli di altezza non superiore a m1,50, in legno, griglia di legno o di ferro ad effetto ferro battuto, vetro o similari, tessuto non plastificato del colore bianco panna o ecrù; in ogni caso struttura portante e tompagnatura dovranno essere in perfetta simbiosi.
Tutti i materiali adoperati dovranno ottemperare la normativa vigente in materia di sicurezza e prevenzione incendi.
In presenza di più esercizi deve essere prevista una soluzione unitaria.
Ogni caso sarà valutato singolarmente in rapporto alla peculiarità del sito e alle architetture presenti : le dimensioni dei manufatti dovranno essere adattate per non alterare le caratteristiche di queste.
SPAZI PER LA SOMMINISTRAZIONE ALL’APERTO
Gli esercizi commerciali compreso i chioschi che prevedono la somministrazione, possono richiedere l’occupazione temporanea , con durata complessiva non superiore a 330 giorni, di un’area pubblica ovvero privata gravata di servitù di pubblico passaggio corrispondendo la T.O.S.A.P.; normalmente delimitando la stessa, per un’altezza non superiore a m.1,50, con fioriere, parasole e/o paraventi di facile smontaggio in griglia di legno (del colore naturale dell’essenza adoperata) o di metallo (ad effetto visivo ferro battuto del colore naturale della ghisa o verniciato bianco panna), in vetro di sicurezza o similari; su tali paraventi non è ammessa alcuna forma pubblicitaria. E’ fatto specifico divieto di ancorare o bullonare qualsivoglia struttura al suolo pubblico. L’occupazione non dovrà essere in contrasto con le norme relative alla sicurezza e al Codice della Strada ed in presenza di edifici vincolati si dovrà garantire un’idonea fascia di rispetto onde consentirne le libere visuali. E’fatto divieto totale di occupazione di suolo in via Santa Xxxxx e per una larghezza minimo di m.2,50 lungo la balconata della Loggia Amblingh.
I cosiddetti dehors se fronteggianti dovranno lasciare al centro uno spazio di almeno m.3,50, in ogni caso non dovranno avere profondità superiore ai m.4,00 e si dovrà tenere in debito conto dell’accesso veicolare per le situazioni di emergenza; in presenza di più esercizi deve essere prevista una soluzione unitaria, per i pedoni dovrà essere lasciato libero un passaggio di larghezza non inferiore a m.2,00
La pulizia e la cura dell’area e del verde che la delimita sono a totale carico del gestore : l’inadempienza è motivo di revoca dell’autorizzazione, la stessa dovrà avvenire ad orario consono tale da non arrecare disturbo. Le aree esterne al suolo pubblico occupato non dovranno essere ingombrate da arredi (tavoli, sedie, cestini di raccolta rifiuti, affissioni, ecc.). Dovranno essere adottate tutte le precauzioni necessarie ad evitare ogni pericolo di contaminazione durante la somministrazione.
Gli arredi dovranno essere sobri e coordinati nei materiali e nei colori alla struttura, entrambi ignifughi, facilmente lavabili e disinfettabili : è da evitare la plastica in special modo nelle zone centrali e della marina; è da evitare l’accatastamento degli stessi se non temporaneamente e per ovvi motivi di pulizia.
Il sistema di illuminazione dovrà essere rispondente alla legislazione vigente, ove si prevede di diffondere brani musicali questo dovrà avvenire senza arrecare disturbo alla quiete pubblica in ottemperanza alla normativa vigente in materia di inquinamento acustico. Sono ammessi impianti riscaldanti amovibili certificati secondo le norme CE. Per le violazioni alle norme suddette verranno applicate in base ai casi previsti dalle Leggi e Regolamenti vigenti: sanzioni pecunarie, sospensione dell’utilizzo del dehors e revoca oltre alla rimessa in ripristino.
Ottenuta la concessione di suolo pubblico, l’istanza da inoltrarsi allo Sportello Unico dovrà essere corredata di Relazione Tecnica, Documentazione Fotografica, Stralci Planimetrici ed elaborati grafici opportuni, redatti da Tecnico abilitato alla professione, in triplice copia e tali da poter consentire il buon esito della pratica (in aggiunta occorre il consenso scritto dell’altrui proprietà ove ricorra il caso). La semplice dichiarazione del titolare attestante la conformità di una nuova richiesta a quella precedentemente autorizzata, eviterà la riproduzione della documentazione necessaria l’anno seguente . IL presente Regolamento sostituisce integralmente la Delibera della G.C. n. 182 del 08/05/2007 e le Integrazioni , Delibera della G. C. n.275 del 13/06/2007, che quindi sono da ritenersi abrogate.
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ALLEGATO B CONVENZIONE TIPO
CITTA’ del VASTO
Settore Patrimonio
Convenzione per l’affidamento in uso temporaneo di area di proprietà comunale su cui installare un chiosco.
L’anno………………………………..il giorno………………….. del mese di
…………………….. nella sede Comunale, senza l’assistenza dei testimoni per espressa rinuncia fattane dalle parti contraenti, d’accordo tra di loro, sono comparsi:
il responsabile del Settore Patrimonio ………………………. in rappresentanza del Comune di Vasto ( c.f………………………………..), nel cui interesse agisce
il sig………………… (c.f……………………..) nato a ……………………il ……………….. e residente a …………………in via………………………….. n……..;
I quali:
Premesso:
che i beni rientranti nel patrimonio comunale possono formare oggetto di diritti a favore di terzi nei modi stabiliti dalla normativa vigente;
Visti
il Regolamento Comunale Disciplinante l’installazione di chioschi su aree pubbliche;
la determina del responsabile del Settore Patrimonio n……… del…….con la quale, previa procedura concorsuale ad evidenza pubblica, è stato affidato il suolo pubblico in oggetto per l’installazione di un chiosco da adibire ad attività commerciale e precisamente per la vendita di………………. ( o ad attività di servizi per l’esercizio di ………………………);
il certificato relativo all’assenza di precedenti penali connessi ad attività mafiose o a misure di prevenzione ai sensi della legge n. 55/90 e successive;
Convengono e stipulano quanto segue:
Art. 1-Regolamento
Entrambe le parti, presa visione e letto attentamente il Regolamento Comunale Disciplinante l’installazione di chioschi su aree pubbliche, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente Convenzione, lo accettano incondizionatamente.
Art. 2-Precisa individuazione del bene
L’area sulla quale il chiosco dovrà insistere è ubicata in…………………… e risulta essere di complessivi mq…………… con dimensione in pianta di m…..x m…… come meglio evidenziato nella planimetria allegata alla presente Convenzione che sottoscritta dalle parti ne forma parte integrante.
Art. 3-Modalità di utilizzazione del bene – obblighi derivanti dalla Concessione
L’area data in concessione sarà utilizzata per la costruzione di un chiosco da adibire a pubblico esercizio e precisamente per ………………………… eventuale diversa utilizzazione dovrà essere preventivamente autorizzata dall’amministrazione Comunale pena la risoluzione automatica della presente convenzione.
Il Concessionario abilitato all’esercizio dell’attività, dovrà munirsi di Permesso di Costruire, autorizzazioni sanitarie e commerciali ed ogni altra autorizzazione prevista per legge.
Il Concessionario con la firma della presente Convenzione assume i seguenti obblighi:
a. impegno a modificare il progetto secondo le prescrizioni dettate del servizio tecnico comunale, ove richiesto;
b. obbligo pieno e incondizionato di assumere ogni responsabilità civile e penale verso terzi derivante dall’uso e dalla gestione delle aree e degli impianti che andrà a realizzare, per cui il Comune resta sollevato ed indenne da ogni responsabilità per eventuali danni che possono essere arrecati a terzi e/o cose, obbligandosi in tal senso a stipulare apposita polizza assicurativa nonché polizza contro incendi ed atti vandalici. Copie delle polizze devono essere depositate presso il servizio tecnico del Comune.
c. divieto di realizzare modifiche o migliorie all’immobile oltre quelli riportati nel progetto approvato se non preventivamente autorizzati dal Comune;
d. iniziare le opere entro 3(tre) mesi ed ultimarle entro 8 (otto) mesi dal rilascio del Permesso di Costruire.
e. di attivare l’esercizio entro 12 (dodici) mesi dal rilascio del Permesso di Costruire con la proroga di 6(sei) mesi.
Art. 4-Canone
Il canone concessorio ammonta ad € ,00 e va corrisposto anticipatamente entro il giorno 10 del mese di inizio dell’attività di ciascun anno. Il canone si aggiornerà annualmente nella misura dell’intera variazione ISTAT dell’anno precedente.
A integrazione del suddetto canone, viene stabilito a carico del concessionario l’obbligo di attendere quotidianamente alla pulizia dell’intera area pubblica di riferimento, nonché alla sorveglianza della stessa durante gli orari di apertura; la gestione è gratuita, non dà diritto a rimborsi di alcun genere, fermo restando l’uso pubblico dell’area.
Art. 5-Deposito cauzionale provvisorio
A garanzia del canone annuale di concessione offerto, il Concessionario si impegna a depositare cauzione nella misura del 30% che opererà sino al termine della Concessione ( in contanti presso la tesoreria comunale ovvero stipulare apposita fideiussione bancaria o polizza assicurativa)
Art. 6-Durata
La durata della concessione è fissata in anni 10(dieci) a decorrere dalla data di sottoscrizione della presente, con possibilità di rinnovo.
Art. 7-Divieto di sublocazione
Il Concessionario non può locare a terzi le aree di cui alla presente Convenzione, né può cedere ad altri la Concessione di che trattasi, pena la revoca della stessa.
Art. 8-Xxxxxxxx reti tecnologiche
Saranno interamente a carico del Concessionario le spese relative agli allacciamenti idrici, fognari, per la fornitura dell’acqua ed energia elettrica.
Art. 9-Scadenza Convenzione – risoluzione
Allo scadere della Convenzione o nel caso di risoluzione anticipata, l’area in oggetto ritornerà nella piena disponibilità del Comune. Il Concessionario può recedere con preavviso di almeno 6(sei) mesi senza diritto però ad alcun rimborso per gli interventi eseguiti ed i costi sostenuti.
Art. 10-Controversie
Per qualsiasi controversie nascenti dalla presente convenzione le parti ne danno comunicazione al responsabile del procedimento individuato nella persona del Responsabile del Settore Patrimonio, che propone una conciliazione per l’immediata soluzione della controversia medesima.
Qualora le parti non raggiungano un accordo entro 60 (sessanta) giorni dalla comunicazione di cui innanzi, la soluzione viene attribuita al Giudice competente, salvo le cause di revoca indicate nel regolamento.
Art. 11-Domicilio legale
Per ogni comunicazione o notificazione sia in via amministrativa che giudiziale, il Concessionario elegge domicilio legale in Vasto e si impegna a comunicare all’amministrazione ogni eventuale cambiamento.
Art. 12-Rinvio al Regolamento
Per quant’altro non previsto nella presente Convenzione valgono le norme del Regolamento richiamato.
Art. 13-Registrazione
Si procederà alla registrazione della presente Convenzione solo in caso d’uso.
Letto, confermato e sottoscritto
IL CONCESSIONARIO PER IL COMUNE
Il Responsabile del Settore Patrimonio
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