ACCORDO DI PROGRAMMA
ACCORDO DI PROGRAMMA
PER LA RIGENERAZIONE URBANA DELL’AREA DEL CEPPO, LA VALORIZZAZIONE DELLE FUNZIONI SANITARIE
E LA RIQUALIFICAZIONE DELLE VILLE SBERTOLI
(Ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. 18.08.2000, n. 267 e degli artt. 34 bis e ss. della l.r. 40/2009 e della l.r. 8/2012)
tra
REGIONE TOSCANA
con sede in Palazzo Strozzi Sacrati Xxxxxx Xxxxx 00, 00000 Xxxxxxx - Presidente xxxx. Xxxxxx XXXXX;
COMUNE DI PISTOIA
con sede in xxxxxx xxx Xxxxx 0 - 00000 Xxxxxxx Sindaco xxxx. Xxxxxxxxxx Xxxxxx
PROVINCIA DI PISTOIA
con sede in xxxxxx x. Xxxxx 0 – 00000 Xxxxxxx Presidente sig. Xxxxxxx Xxxxx
AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO
con sede in Xxxxxx Xxxxx Xxxxx Xxxxx, 0 – 00000 Xxxxxxx direttore generale xxxx. Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx
SEGRETARIATO REGIONALE DEL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI PER LA TOSCANA
con sede in Lungarno Xxxx Xxxxx Xxxxx De' Medici n. 4 - 50122 FIRENZE - dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxx
SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LA CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE
E LE PROVINCE DI PISTOIA E PRATO
con sede in Palazzo Pitti, Xxxxxx Xxxxx, 0 - 00000 XXXXXXX – soprintendente xxxx.Xxxxxx Xxxxxxx
Visti:
1) il decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000 (Testo unico per gli Enti locali) ed in particolare l’art. 34 concernente gli “Accordi di Programma”;
2) il capo II bis sulla disciplina degli accordi di programma della legge regionale 23 luglio 2009, n. 40 (Norme sul procedimento amministrativo, per la semplificazione e la trasparenza dell'attività amministrativa);
3) la legge regionale 9 marzo 2012, n. 8 (Disposizioni urgenti in materia di alienazione e valorizzazione di immobili pubblici in attuazione dell’articolo 27 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 “Disposizioni
urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici”, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214);
3) la legge regionale 10 novembre 2014, n. 65 (Norme per il governo del territorio);
PREMESSO CHE:
a) con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 213 del 18 novembre 2005 è stato approvato l’Accordo di Programma per la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero di Pistoia nel quale tra l’altro è stato convenuto di:
a1) fissare in euro 18.000.000,00 la quota di partecipazione della azienda USL n. 3 alla realizzazione del nuovo presidio ospedaliero, con fondi derivanti dalla Valorizzazione del complesso ospedaliero del Ceppo, che costituisce quindi il riferimento minimo per la definizione dell’equilibrio economico finanziario richiamato all’articolo 8 della l.r. 8/2012;
a2) adottare la variante agli strumenti urbanistici per l’area del Ceppo entro dicembre 2005; a3) approvare il Piano di Recupero relativo all’area del Ceppo entro l’anno 2006;
b) a seguito di tale accordo è stato realizzato il nuovo presidio ospedaliero di Pistoia ultimato in data 13 luglio 2013.
c) con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 75 dell’11-05-2015 è stato approvato l’ ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA RIGENERAZIONE DELL’ AREA DEL VECCHIO PRESIDIO OSPEDALIERO DI PISTOIA “IL CEPPO” (di seguito AdP 2015) ove:
c1) si stabiliva una serie di interventi finalizzati alla riqualificazione urbana dell’area del vecchio presidio ospedaliero del Ceppo, riqualificando il patrimonio edilizio, realizzando nuove e adeguate opere di urbanizzazione, servizi e verde urbano, assicurando inoltre il miglioramento della sostenibilità ambientale, la riqualificazione delle connessioni con gli spazi pubblici anche esterni all’area, nonché la realizzazione delle risorse derivanti da dismissioni, stimate in almeno € 18.000.000 (euro diciottomilioni);
c2) si prevedeva l’approvazione di un piano particolareggiato, che è stato approvato con deliberazione del Consiglio comunale di Pistoia n. 57 del 26/04/2017 in occasione della <<variante n. 8 al regolamento urbanistico e piano della città storica per il "recupero dell'area dell'ex presidio ospedaliero del ceppo" con contestuale piano particolareggiato denominato "un quartiere sostenibile per l'area del ceppo", ai sensi degli articoli 18, 19 , 30, 32, 107, 109 e 116 della l.r.t. 65/14>>;
c3) si stabiliva la cessione al Comune di Pistoia dell’edificio cosiddetto padiglione “Cassa di Risparmio” con vincolo quinquennale di destinazione d'uso pubblica e dell’edificio storico del Ceppo, quest’ultimo dopo un periodo di concessione di 35 anni, come corrispettivo per la realizzazione delle nuove opere di urbanizzazione necessarie per consentire la rigenerazione dell'area .
c4) il comune di Pistoia:
- si faceva carico di tutti i costi relativi alle opere di urbanizzazione e di sistemazione dell’area e ad avviare le procedure per la progettazione degli interventi di sistemazione dell’area a istituire un fondo attraverso l’istituzione di un pertinente capitolo di bilancio
- si era impegnato a realizzare gli interventi necessari ai fini della complessiva destinazione museale e culturale dell'edificio storico del Ceppo e a gestire e manutenere a propria cura e spese l'intero complesso;
d) con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 19 del 27-02-2017 è stato approvato l’ACCORDO DI PROGRAMMA PISTOIA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2017 (di seguito AdP 2017); questo accordo:
d1) definiva i rapporti e le azioni coordinate fra le parti per garantire la partecipazione dei competenti Enti
sottoscrittori alla realizzazione di alcune progettualità alla base della candidatura di Pistoia a capitale italiana della cultura 2017
d2) rimodulava le risorse del PIUSS Pistoia "Dall’antico centro storico al nuovo centro urbano";
d3) definiva le modalità di realizzazione degli interventi edilizi previsti nell’area del Ceppo, ivi comprese le demolizioni, in modo tale da assicurare la fruibilità dell’area, con particolare riferimento alle sue parti monumentali e storiche durante l'anno 2017 di Pistoia Capitale della Cultura;
d4) impegnava il Comune di Pistoia a redigere una variante urbanistica inerente le “Ville Sbertoli” con le procedure di cui alla l.r. 8/2012.
e) parti del dismesso complesso ospedaliero del Ceppo ed il complesso della Ville Sbertoli sono soggetti al vincolo architettonico diretto ai sensi della parte seconda, art. 10 del decreto legislativo 22 gennaio 2004 ,
n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137) ed anche al vincolo paesaggistico ex art. 136 del medesimo d.lgs.
CONSIDERATO CHE:
a) l’Azienda Usl Toscana Centro e il Comune di Pistoia hanno proposto alla Regione Toscana una revisione dell’accordo di programma per la rigenerazione urbana dell’area del Ceppo incentrata sulla valorizzazione delle funzioni sociosanitarie che saranno concentrate nel Padiglione Cassa di Risparmio, anziché nel padiglione delle degenze, con la volontà di migliorare l’accesso a tali servizi da parte della cittadinanza, che potrà utilizzare l’antico ingresso dell’Ospedale del Ceppo e altri percorsi direttamente connessi con la parte della città ove si concentrano le principali attività urbane, ossia la città storica;
b) non si sono concretizzate le entrate del Comune di Pistoia con cui far fronte agli oneri di urbanizzazione previsti dall’AdP 2015; in particolare il Comune, nel corso del 2017/2018, ha posto in vendita sia le azioni della centrale del Latte che alcuni cespiti immobiliari, non ricevendo alcuna offerta;
c) nonostante la conclusione dell'anno 2017, non è stata ancora avviata la variante urbanistica inerente le Ville Sbertoli, per le quali, pur essendo già stati definiti nuovi contenuti specifici nell'Adp 2017, non si è presentato alcun soggetto disponibile alla loro acquisizione con conseguente investimento su tale patrimonio immobiliare;
d) la concentrazione di funzioni socio-sanitarie nell’edificio Cassa di Risparmio modifica i contenuti dell'AdP 2015 con conseguente modifica dei presupposti del Piano Particolareggiato per la rigenerazione del Ceppo, che pertanto andrà adeguato;
e) si deve garantire, mediante una progettazione condivisa tra il Comune di Pistoia e la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio competente, la destinazione socio-culturale del vecchio ospedale del Ceppo, atteso il suo rilevante valore storico monumentale e l'interesse per la città di tale patrimonio;
f) si deve garantire una gestione condivisa tra Azienda Sanitaria e Comune e una diversa ripartizione degli oneri di manutenzione rispetto a quanto previsto nell’AdP 2015;
g) la revisione dell’AdP 2015 con la conseguente necessità di modifica del piano particolareggiato, comporta il venir meno dei presupposti essenziali alla realizzazione del Progetto di Innovazione Urbana (PIU) "RI-GENERARE IL CEPPO" (di seguito AdP PIU) di cui al decreto del Presidente della Giunta regionale n. 60 del 15-5-2017, atteso che i lavori co-finanziati in esso previsti devono essere completati entro la fine del 2021;
h) la provincia di Pistoia ha fatto presente l’esigenza di non escludere dalle varianti destinazioni d’uso che possano essere idonee alle necessità inerenti ai plessi scolastici di propria competenza;
i) il 29 ottobre 2018 si è svolto il Collegio di vigilanza di cui all'art.5 dell’AdP PIU il cui verbale contiene:
i1) l’ipotesi di scioglimento dell’AdP PIU “alla luce del venir meno dei presupposti essenziali alla realizzazione del Progetto di Innovazione Urbana, così come impostato” alla luce delle nuove esigenze manifestate dalla ASL;
i2) la verifica dell’ “avanzamento dei lavori per la revisione dell’AdP 2015 per valutare l’opportunità di procedere alla determinazione della decadenza del PIU mediante tale AdP”;
l) i costi per la rigenerazione complessiva dell'area del Ceppo risultano essere più alti della norma a causa dell'alto rischio idraulico individuato per la zona dal Piano di Gestione del Rischio Idraulico (PGRA) e che tali costi gravano sui costi di trasformazione dell'area.
VALUTATE, quindi, L’OPPORTUNITÀ e LA NECESSITÀ di:
a) rivedere gli accordi di programma citati di cui ai citati AdP 2015 e AdP 2017;
b) formalizzare la decadenza dell’AdP PIU, alla luce di delle citate determinazioni del Collegio di vigilanza del 29-10-2018;
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Art. 1 Oggetto e premesse
1. Le premesse fanno parte integrante e sostanziale del presente atto.
2. Il presente accordo di programma:
a) rivede la localizzazione dei servizi socio-sanitari nell’area del Ceppo rendendo possibile la valorizzazione di cespiti immobiliari ulteriori rispetto a quelli previsti nell' AdP 2015;
b) prevede una diversa ripartizione delle azioni necessarie per la rigenerazione della medesima area, compresa una diversa ripartizione degli oneri connessi e conseguenti;
c) prevede un percorso di valorizzazione culturale ed un aumento della redditività economica potenziale delle ville Sbertoli, ed a superare le condizioni di attuale degrado, ivi compresa una specifica variante urbanistica ;
d) modifica e aggiorna, in conseguenza, gli Adp 2015 e 2017;
e) dà atto del superamento dei presupposti essenziali per la realizzazione del Progetto di Innovazione Urbana e formalizza la decadenza dell’AdP PIU e dai finanziamenti a valere sulle risorse POR FESR 2014- 2020 di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 418 del 18-4-2017.
1. L’Azienda USL Centro si impegna :
Art. 2 Impegni delle parti
A) a completare tutte le demolizioni in corso e quella prevista nel successivo punto B) nel rispetto del relativo crono-programma allegato e ad effettuare tutte le bonifiche eventualmente necessarie al fine di rendere fruibili ed in sicurezza le aree destinate a spazi pubblici e di uso pubblico, entro il mese di gennaio 2020 ed in ogni caso detto termine potrà essere rivisto sulla scorta degli esiti delle eventuali conferenze di servizio necessarie qualora occorressero;
B) ad avviare le procedure di demolizione del padiglione delle degenze e di ristrutturazione edilizia con parziale demolizione dell'edificio un tempo sede del laboratorio di anatomia patologica entro il mese di aprile 2019. Nell'ambito di tali demolizioni dovrà essere salvaguardata la centrale 118 con funzione di Protezione Civile nazionale già realizzata all’interno dell’area del Ceppo, garantendone la funzionalità, l’eventuale potenziamento e l’autonomia di funzionamento; le aree dovranno essere liberate dalle macerie, bonificate e sistemate, ancorché in via transitoria, in modo tale da renderle fruibili alla libera circolazione delle persone; i volumi demoliti potranno essere in parte ricostruiti secondo quanto definito nel piano particolareggiato di iniziativa pubblica, come di seguito specificato;
C) a farsi carico di tutti gli oneri relativi alla progettazione e realizzazione delle opere di urbanizzazione e di sistemazione dell’area del Ceppo: reti di servizi e sotto-servizi, giardini pubblici, piazze, percorsi pubblici attrezzati, delimitazioni dei lotti privati etc., il tutto come definito nel piano particolareggiato di iniziativa pubblica, fermo restando l’eventuale contributo di cui alla lettera D) del successivo comma 2 e la collaborazione da parte degli uffici comunali in particolare Urbanistica e Verde Pubblico; al termine dei lavori, a fornire al Comune un rilievo strumentale dello stato dell’area;
D) a concentrare nell’unico edificio del Padiglione Cassa di Risparmio ed edificio storico le funzioni sanitarie dell’area del Ceppo, al fine di garantire l'integrazione di funzioni di servizio socio-sanitario nel cuore cittadino, nonché il miglioramento dell’accesso agli stessi da parte della cittadinanza, previa la presentazione di una nuova relazione sulla organizzazione dei servizi della Azienda USL Toscana Centro nell'area dell'ex presidio ospedaliero del Ceppo, da presentare entro il mese di marzo 2019;
E) a destinare la residua parte storica del vecchio ospedale per l'ampliamento e la riorganizzazione del Museo, ivi compreso il settecentesco Teatrino Anatomico, mediante interventi economico-finanziari e operativi a carico proprio anche ricorrendo a contributi e/o donazioni di soggetti diversi. Un’apposita convenzione tra Azienda ASL e Comune stabilirà le modalità di integrazione di detto Museo con la rete museale civica, nonché di gestione condivisa con il Comune e la ASL presterà ogni collaborazione al Comune per la redazione e stipula di tale convenzione;
F) ad avviare le procedure di alienazione dell’intero complesso delle Ville Sbertoli, tramite la ricerca di
possibili investitori, che prevedano ipotesi di trasformazione che siano tali da garantire la tutela dell'interesse generale e il rispetto dei seguenti punti:
i - l’attuazione degli interventi dovrà avvenire previo un piano di recupero esteso a tutto il complesso immobiliare come definito nella scheda del RU ai sensi dell’art.119 della l.r. 65/2014 da proporsi da parte della/delle proprietà del complesso medesimo, o degli aventi titolo;
ii - il piano di recupero dovrà essere particolarmente accurato sotto il profilo del progetto di restauro e della progettazione delle architetture, del paesaggio, della bioedilizia e delle tecnologie più avanzate di sfruttamento delle energie rinnovabili;
iii -gli interventi del piano di recupero si dovranno attuare attraverso un unico lotto che dovrà garantire, al termine degli stessi, il restauro degli edifici storici di rilevante valore (Villa Tanzi, Villa Mattani e Villa Serena) destinabili a residenziale, direzionale, ricettivo oppure servizi di interesse pubblico;
iv - il parco pubblico, con le superfici necessarie per le attività ad esso connesse, dovrà essere ricompreso nel lotto e restituito alla collettività, ad esclusione dei giardini storici di pertinenza delle ville;
v-qualora si rendesse necessaria una variante urbanistica specifica, oltre al contributo straordinario di cui alla Deliberazione del Consiglio Comunale n.30 del 12 marzo 2018 , la proprietà dell’area dovrà corrispondere i costi della variante per un importo stimato pari a € 10.000 (euro diecimila);
vi - la variante sarà approvata dal comune a seguito di richiesta dei proprietari con le procedure della l.r. 8/2012: le destinazioni ammissibili potranno prevedere l’ampliamento delle vigenti destinazioni d’uso ammissibili, dando priorità all’uso residenziale o ricettivo con possibilità di commerciale di vicinato in base alle superfici utili recuperate dalle demolizioni di alcuni edifici; il tutto sulla base delle esigenze della valorizzazione come emerse a seguito della ricerca di investitori;
vii - a destinare il ricavo dell’alienazione del complesso delle Ville Sbertoli agli interventi di riqualificazione o nuova costruzione degli edifici destinati all’erogazione di servizi sanitari nell’area del Ceppo, con particolare riguardo per la "Casa della salute";
G) a produrre una stima delle valorizzazioni del padiglione delle degenze e del vecchio laboratorio di anatomia patologica, di cui al primo periodo della lettera b1 del comma 2, negli stessi termini temporali di cui alla stima degli oneri di urbanizzazione del Comune prevista alla lettera G del medesimo comma, che potrà essere fatta insieme alla stima prevista alla lettera G del comma 2 dell’articolo 3 dell’AdP 2015;
H) ad assumere a proprio carico gli oneri di manutenzione dell’edificio storico del Ceppo, per tutta la durata della concessione di cui alla lettera c2 del comma 1 dell’articolo 3 dell’AdP 2015, compreso il patrimonio storico-artistico – mobile presente/funzionale al complesso storico e i beni mobili costituenti il museo dei ferri chirurgici;
I) si impegna, inoltre, a rendere disponibili ulteriori immobili, quali il complesso conventuale di Santa Xxxxx delle Grazie, per la deloclalizzazione o riorganizzazione di funzioni pubbliche, a partire dal tribunale o dai plessi scolastici di competenza della provincia;
L) si impegna altresì, per gli immobili tutelati dalla parte II del D.Lgs 42/2004 e per le aree dichiarate di notevole interesse pubblico o tutelate per legge ai sensi della parte III del Codice dei beni culturali e del paesaggio, a presentare i relativi progetti alla Soprintendenza competente per territorio, secondo le procedure di legge.
2. Il Comune di Pistoia:
A) rinunzia al passaggio di proprietà a suo favore dell’edificio cosiddetto padiglione “Cassa di Risparmio” di cui alla lettera c1 del comma 1 dell’articolo 3 del AdP 2015;
B) si impegna a sottoporre al Consiglio Comunale, secondo le procedure della l.r. 8/2012, una specifica variante al piano particolareggiato del Ceppo, dopo le demolizioni e dopo che è stato completato il rilievo strumentale dell'area, con eventuale e contestuale variante al RU per:
b1) la valorizzazione dell’area del padiglione degenze e la ristrutturazione edilizia con parziale demolizione dell'edificio un tempo sede del laboratorio di anatomia patologica di cui alla lettera A del comma 1, tenuto conto degli attuali volumi, prevedendo destinazioni plurime che non escludano opere pubbliche o di pubblica utilità;
b2) l’attuazione di quanto previsto dalla nuova relazione sulla organizzazione dei servizi della Azienda USL nell’area del Ceppo di cui all'articolo 2 comma 1 lettera D.
b3) Il rispetto dell'equilibrio economico finanziario d’intesa con la Azienda ASL, come specificato nei punti b4 e b5. La variante al piano particolareggiato approvato in attuazione dell’AdP 2015 garantirà il corretto inserimento urbanistico nella città, la qualità insediativa dell'area, la sostenibilità economica, finanziaria, ambientale e sociale, anche mediante eventuale variazione del disegno delle unità minime di intervento (UMI) di uso pubblico e uso privato, la possibile modifica delle destinazioni d'uso, la riduzione dell'edificato e, se necessario, la modifica del perimetro dell'area sottoposta a Piano Particolareggiato; resta fermo che:
b4) le risorse ricavabili dalla valorizzazione di cui alla lettera b1 servono a finanziare gli oneri di urbanizzazione assunti dalla Azienda ASL con il presente accordo, secondo quanto specificato al comma 4 del presente articolo;
b5) conseguentemente, le risorse di cui al punto b4 sono ulteriori rispetto all’importo di € 18 milioni (euro diciottomilioni) che garantisce l’equilibrio economico-finanziario dell’AdP 2015.
C) si impegna a presentare al Consiglio comunale il Piano di Recupero relativo al complesso delle Ville Sbertoli con contestuale possibile variante degli strumenti urbanistici, ai sensi della LR 8/2012, con i contenuti di cui alla lettera E del comma 1 entro 12 (dodici) mesi dalla presentazione dello stesso, purché completo in tutte le sue parti ai sensi di legge e fatti salvi i tempi tecnici necessari per la VAS e per l'acquisizione dei pareri necessari ai sensi del Dlgs 42/2004, Codice dei Beni Culturali.
D) aumenta, da € 2.000.000 (euro due milioni) a € 4.000.000 (euro quattro milioni) l’eventuale contributo di cui all’articolo 4 dell’AdP 2015, derivante unicamente dai proventi degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria all'interno dell'area del Ceppo, nel caso in cui la ASL non consegua € 18.000.000,00 (euro diciottomilioni) in modo autonomo al netto delle risorse da valorizzazioni di cui alla lettere b1 e b4 del presente comma;
E) a fronte dell’impegno assunto dalla ASL di realizzare a sua cura e spese tutte le opere di urbanizzazione dell’area del Ceppo, rinunzia formalmente al PIU, di cui all’AdP PIU, e alle relative risorse, di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 418 del 18-4-2017, nonché a garantire tutto il supporto necessario alla Azienda USL Toscana Centro per il raggiungimento del punto in oggetto, in particolar modo attraverso gli uffici dell'Urbanistica e Verde Pubblico;
F) si impegna a sottoscrivere specifica convenzione con la Azienda Sanitaria finalizzata alla gestione condivisa del Museo, ivi compreso il settecentesco Teatrino Anatomico, che avrà sede entro gli edifici storici del Ceppo e che conterrà tutto il patrimonio storico artistico di cui alla lettera c 3 del comma 1 dell’articolo 3 del AdP 2015;
G) elabora una stima degli oneri di urbanizzazione che saranno a carico della Azienda USL, contestualmente con la redazione della variante del Piano particolareggiato del Ceppo e comunque prima di sottoporlo al Consiglio Comunale;
H) si impegna per la progettazione e la realizzazione delle opere necessarie al superamento delle criticità idrauliche determinate dal ponte di Viale Italia sul torrente Brana nell'ambito della più generale messa in sicurezza idraulica della città di Pistoia;
I) si impegna altresì, per gli immobili tutelati dalla parte II del D.Lgs 42/2004 e per le aree dichiarate di notevole interesse pubblico o tutelate per legge ai sensi della parte III del Codice dei beni culturali e del paesaggio, a presentare i relativi progetti alla Soprintendenza competente per territorio, secondo le procedure di legge.
3. La Regione Toscana:
a) prende atto che l’Azienda ASL Toscana Centro finanzia con proprie risorse la demolizione del padiglione delle Degenze e della anatomia patologica nell’ambito del cantiere già in essere, nonché della eventuale bonifica e sistemazione prevista dal presente accordo;
b) accetta che la ASL non proceda più alla cessione degli immobili denominati padiglione “Cassa di Risparmio” di cui alla lettera c1 del comma 1 dell’articolo 3 del AdP 2015 a favore del Comune di Pistoia;
c) si impegna a ricercare, anche tramite il proprio portale “Invest in Tuscany”, possibili investitori
nazionali o esteri per il complesso delle Ville Sbertoli, confermando le forme di supporto amministrativo al Comune della lettera e) del comma 1 dell’articolo 2 dell’AdP 2017 .
4. Dopo la stima del Comune sugli oneri di urbanizzazione di cui alla lettera G del presente comma e quella della ASL sulle nuove valorizzazioni di cui alla lettera G del comma 1, qualora le risorse ricavabili dalle nuove valorizzazioni fossero inferiori all'importo degli oneri di urbanizzazione stimati dal Comune, le parti si impegnano a rinegoziare l’accordo
5. A fronte della modifica dei patti e della conseguente decadenza dell’AdP PIU, Regione e Comune convengono che non sono più erogabili i fondi per gli interventi strategici, di cui, da ultimo alla deliberazione della Giunta regionale n. 369 del 5 maggio 2014 (Fondo per la progettazione degli interventi strategici' ex delibera GRT 54/2013. Modifiche ed integrazioni al Disciplinare del Fondo) sul finanziamento in conto capitale del 90% dei costi delle progettazioni presentati dal Comune di Pistoia per gli interventi di valorizzazione del vecchio sito ospedaliero del Ceppo.
6. La convenzione per la gestione museale del Ceppo, di cui alla lettera E del comma 1 e F del comma 2, potrà essere contenuta anche nell’atto di concessione dell’edificio storico.
7. Si conferma la cessione in proprietà dell’edificio storico del Ceppo al Comune compreso il patrimonio storico artistico di cui alle lettere c2 e c3 del comma 1 dell’articolo 3 dell’AdP 2015.
8. Per quanto concerne i punti 6 e 7 si potrà procedere ferma restando l’approvazione dei competenti organi.
Art. 3
Modifiche dei precedenti accordi di programma
1. A seguito del presente accordo, l’AdP 2015 è così di seguito modificato:
a) la convenzione allegata al piano particolareggiato di cui alla lettera a5 del comma 1 dell’articolo 3, è adeguata alle rinuncia alla proprietà da parte del Comune di Pistoia previste alla lettera A del comma 2 dell’articolo 2 del presente accordo, ma dovrà essere comunque rivista;
b) la lettera D del comma 1 dell’articolo 3 sugli oneri di urbanizzazione è adeguata in base a quanto previsto dalla lettera C del comma 1 dell’articolo 2 del presente accordo;
c) la lettera F) del comma 1 dell’articolo 3 è abrogata;
d) decadono gli obblighi dell’Azienda USL previsti dalle lettere a1, D ed F del comma 2 dell’articolo 3;
e) il comma 1 dell’articolo 4 è modificato secondo quanto disposto dalla lettera D del comma 2 dell’articolo 2 del presente accordo ; la decorrenza della scadenza del comma 4 del medesimo articolo 4 è rideterminata in non oltre sei anni dall’approvazione della variante di cui alla lettera B del comma 2 dell’articolo 2 del presente accordo;
f) il responsabile dell’attuazione dell’accordo di cui al comma 2 dell’articolo 6 è indicato dal comma 2 del successivo articolo 5 del presente accordo.
2. A seguito del presente accordo l’AdP 2017 è così di seguito modificato:
a) il comma 3 dell’articolo 3 è superato dalle previsioni di cui alla lettera D del comma 1 dell’articolo 2 del
presente accordo;
b) l’articolo 4 sul piano di recupero delle Ville Sbertoli è sostituito dalle previsioni del punto F del comma 1 dell’articolo 2 del presente accordo .
3. Sono superati i termini previsti dagli AdP 2015 e 2017 inerenti agli edifici che con questo accordo sono destinati a funzioni diverse (commi da 2 a 4 dell’articolo 5 dell’AdP 2017).
4. Comune di Pistoia e Regione prendono atto della decadenza dell’AdP PIU dalla pubblicazione del presente accordo che quindi non produce più alcun effetto.
5. In caso di contrasto prevale sempre il presente Accordo di Programma.
Art. 4
Procedure di variante e poteri sostituivi
1. Le parti si danno reciprocamente atto che:
a) le procedure di variante si effettuano, per il comune, ai sensi dell’articolo 6 della l.r. 8/2012, come previsto dall’articolo 8 comma 4 della medesima legge;
b)per quanto riguarda i poteri sostitutivi si applicano: 1) gli articoli 5 e 8 della l.r. 8/2012; 2) l’articolo 34 octies della l.r. 40/2009.
Art. 5
Collegio di Vigilanza e Responsabile del procedimento
1. Il collegio di vigilanza di cui all’articolo 6 dell’AdP 2015 esercita le funzioni anche per il presente accordo
2. Ai sensi dell’art. 34 quinquies della l.r. 40/2009, si nomina dirigente responsabile dell’accordo il xxxx. Xxxxxxx Xxxx , dirigente regionale.
Art. 6 Modifiche
1.Le eventuali revisioni sostanziali del presente accordo, ferme restando le rispettive competenze su tutti gli atti attuativi degli attuali firmatari, saranno effettuate mediante sottoscrizione di un atto integrativo.
2. Eventuali variazioni non sostanziali che si dovessero rendere necessarie tali comunque da non comportare il superamento né una variata ripartizione tra gli Enti dell’importo complessivo del finanziamento stabilito nel presente atto, saranno approvate secondo le procedure ordinarie, a seguito del parere favorevole degli enti interessati, senza che ciò determini variazioni al presente Accordo di Programma.
Art. 7 Validità dell’Accordo
1. Il presente Accordo di Programma, è approvato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione ai sensi dell’articolo 34 sexies della l.r. 40/2009.
2. L’Accordo comincia a produrre i suoi effetti dal giorno della pubblicazione (art. 34 septies l.r. 40/2009); dalla data di pubblicazione fanno riferimento i tempi previsti per i diversi adempimenti.
Il presente accordo è in vigore fino alla completa attuazione degli interventi in esso previsti.
3. Ai sensi del comma 2 bis dell’articolo 15 della legge 241/1990, il presente accordo è sottoscritto in forma digitale e l’originale dell’accordo e le sottoscrizioni sono conservati in forma digitale presso l’Amministrazione regionale in conformità alle regole tecniche di cui all’articolo 71 del d.lgs. 7 marzo 2005,
n. 82 (Codice dell’Amministrazione digitale).
allegato:
cronoprogramma delle demolizioni
LETTO, CONFERMATO E SOTTOSCRITTO
REGIONE TOSCANA
Presidente xxxx. Xxxxxx XXXXX
COMUNE DI PISTOIA
Sindaco xxxx. Xxxxxxxxxx Xxxxxx
PROVINCIA DI PISTOIA
Presidente sig. Xxxxxxx Xxxxx
AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO
direttore generale xxxx. Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx
SEGRETARIATO REGIONALE DEL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO PER LA TOSCANA
Segretario dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxx
SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LA CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE
E LE PROVINCE DI PISTOIA E PRATO
Soprintendente xxxx.Xxxxxx Xxxxxxx