INFORMATIVA CONTRATTUALE
Or.S.A. Settore Macchina
“Macchinisti Uniti”
Sindacato Nazionale Macchinisti e Capi D eposito Ferrovie e Metropolitane
COORDINAMENTO NAZIONALE Sede Nazionale R oma Staz.Termini tel. 970/67567
Sito internet: xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx E-mail: xxx@xxxxxxxxxxxxxxxx.xx
INFORMATIVA CONTRATTUALE
La trattativa sul rinnovo contrattuale si è conclusa il 20 luglio scorso, con la firma dei contratti da parte delle altre OOSS, a nostro avviso malamente. Una trattiva che si è sviluppata in uno scenario generale difficile per il lavoro dipendente per le scelte governative (tasse dirette ed indirette, pensioni, pacchetto lavoro, modifica dell’art.18, tagli alle risorse per il trasporto, ecc.) su cui abbiamo già scritto in altre informative.
Da parte sua l’AD del gruppo FS, xxx. Xxxxxxx, si è messo in evidenza in questi ultimi anni mettendo in atto una profonda trasformazione industriale, che ha portato a dismissioni e ridimensionamenti delle attività di trasporto merci e viaggiatori ed alla perdita di migliaia di posti di lavoro, con l’unico obiettivo del riequilibrio del conto economico senza tentare, come avrebbe dovuto, il rilancio ed il consolidamento del trasporto ferroviario in tutte le aree del terriorio nazionale, quale trasporto fondamentale per il Paese.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, la qualità del servizio soprattutto di carattere regionale e locale è davvero insufficiente, il livello del trasporto merci è ai limiti storici. Non solo dismissioni e ridimensionamenti, quindi, ma anche la trasformazione del gruppo e della missione sempre più legata a logiche di mercato, a danno della funzione sociale a cui un’azienda di stato dovrebbe sempre e comunque assolvere. L’unitarietà del gruppo FS, quale azienda unica ed integrata, è oramai compromessa, la paventata quotazione in borsa del segmento AV, la costituzione delle società di trasporto regionale, lo scorporo di RFI sempre più richiesto dai poteri forti, ne sono la conferma.
Dunque una trattativa, quella del rinnovo contrattuale, che avrebbe dovuto analizzare la situazione del gruppo e le condizioni dei ferrovieri che in questi anni sono stati chiamati ad uno sforzo davvero importante. Come è noto con la chiusura del bilancio 2011 si conferma il risanamento economico dell’impresa FS. Un risultato positivo, il quarto consecutivo, per 285 milioni di euro che cresce rispetto il precedente di oltre il 200% e supera addirittura le previsioni del piano d’impresa che ne prevedeva 163.
2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | |
Bilancio FS | ‐2.115 | ‐409 | 16 | 44 | 129 | 285 |
Ferrovieri | 98.002 | 93.573 | 89.431 | 84.962 | 80.153 | 73613 |
La forza lavoro, come si diceva, ha pagato il prezzo maggiore, e negli ultimi 5 anni i posti di lavoro perduti sono tantissimi e si aggirano intorno alle 22.000 unità (negli ultimi 3 oltre 13.000). Il bilancio è quindi strettamente legato alla riduzione del costo del lavoro dei ferrovieri rimasti, che hanno sopportato un lavoro duro e difficile e che si attendevano, dal rinnovo contrattuale e dall’accordo per i premi di risultato, riscontri adeguati, almeno per il lavoro svolto negli anni scorsi. E invece no!
• NO al recupero inflazionistico degli stipendi, almeno in misura adeguata;
• NO agli arretrati dovuti al periodo di vacanza contrattuale (2009/2011), almeno nelle quantità previste;
• NO ai premi di risultato del 2010 e 2011, almeno nelle quantità previste.
Più che un contratto appare una punizione. Ma perché se il bilancio è positivo, le spettanze per gli anni passati non vengono riconosciute? Dove sono andate a finire quelle risorse? Domande che i ferrovieri si fanno, alle quali bisognerebbe dare risposta e che i firmatari non riescono a dare, se non con i soliti riferimenti alla crisi.
Bisogna dire che con la firma dei contratti l’azienda non solo ha speso meno del dovuto ma ha anche raggiunto in pieno gli obiettivi normativi che si era prefissata e che gli permetteranno notevoli recuperi di produttività, la riduzione di ulteriori posti di lavoro e ampi margini economici.
Nemmeno l’impostazione del contratto, che avrebbe dovuto rappresentare la concreta base contrattuale per la Clausola Sociale, è soddisfacente. Anziché ricercare una struttura capace di regolare il mercato con un impianto normativo di primo livello ampio e compiuto e con limitati rinvii per particolari esigenze produttive, come convenuto con la piattaforma approvata nell’assemblea nazionale unitaria da 3000 delegati il 21 febbraio 2007, si è, invece, concordato un contratto che favorisce, nell’ambito del proprio campo di applicazione, il dumping normativo e retributivo; sono state previste e rinviate a livello aziendale una quantità veramente industriale di flessibilità normative.
Un esempio per tutti. Nel CCNL della Mobilità, sezione del personale mobile, è fissato il montante annuale delle ore di riposo settimanale in 3538. Tale montante può essere ridotto a livello aziendale, e questa è una novità importante, senza che sia stato definito un limite minimo. Infatti, se in Trenitalia tale limite è riducibile sino a 3.420 alla regionale e 3.276 nelle altre divisioni, in altre aziende, anche se adottano lo stesso contratto di 1° livello, è possibile prevedere un montante addirittura inferiore alle 3.000 ore che consentirebbe tra le dieci e le venti prestazioni in più in un anno per ogni ferroviere. È evidente che tale impostazione è condizione destrutturante, che rende inutile ogni funzione regolatoria del CCNL e non solo legittima ma incentiva la rincorsa al ribasso sulle condizioni dei lavoratori e sui carichi di lavoro.
Un vero capolavoro in negativo che renderà sempre più precarie le condizioni dei ferrovieri. Di questi rinvii contrattuali (ben 35), ognuno dei quali può essere considerato un vero e proprio cappio, molti sono stati rimandati, non a caso, alla contrattazione territoriale: come dire scegliete quale usare e dove usarlo (il cappio) per farvi male. Tutto questo viene, invece, considerato dai firmatari riconoscimento del ruolo e potere contrattuale delle RSU e delle rappresentanze locali.
Con questo contratto, invece, non si concorderanno più, tra le altre cose, i turni di lavoro per cui le RSU non avranno alcuna capacità negoziale, se non la possibilità di concordare flessibilità e deroghe normative. Avranno, forse, la possibilità di scegliere quali. Ampie e profonde sono quindi le critiche al capitolo dell’Orario di Xxxxxx, che viene letteralmente stravolto.
Inoltre, sono stati assorbiti, peggiorandoli, nei testi contrattuali gli accordi pregressi come l’accordo su IVU o quello di Cargo su gancio/sgancio/fanali, non sottoscritti da Or.S.A., e motivo di scontro sindacale ancora in atto.
Come accennato il nuovo Orario di Lavoro e le relative normative rappresentano la novità contrattuale che rivoluzionerà, nel vero senso della parola, il lavoro in azienda e la vita dei ferrovieri attraverso: l’aumento dell’orario di lavoro settimanale a 38 ore, la revisione dell’organizzazione del lavoro, l’elevazione di tutti i limiti prestazionali, l’aumento delle notti, la riduzione dei riposi giornalieri e settimanali, gli equipaggi di Macchina e di Bordo ad Agente Solo e con Polifunzionale in Cargo, resi possibili anche di notte e su tutti i mezzi.
Le conseguenze si riverseranno in tutti i settori lavorativi ed in tutti i turni di lavoro: a giornata, rotativi e aciclici del personale mobile. L’aumento a 38 (8 ore e 40 al mese) comporterà:
• per i turni a giornata unica, modifica dei turni di lavoro con l’aumento di almeno 1 rientro pomeridiano;
• per i turni in seconda, modifica dei turni con allungamento della prestazione di 24 minuti,
48 per la manovra, o con l’inserimento di una prestazione aggiuntiva nel mese e l’assorbimento di 1 RC al mese;
• per i turni rotativi, modifica dei turni con l’inserimento di una prestazione e l’assorbimento di 1 RC al mese;
• per i turni aciclici, la riduzione dei riposi giornalieri e settimanali e l’assorbimento di eventuali Intervalli.
In sostanza, sarà necessario garantire almeno 1 giornata di lavoro in più al mese, 12 in un anno. Per il personale mobile, oltre l’aumento dell’orario settimanale, sono state modificate le normative di lavoro ed aumentati tutti i limiti delle prestazioni giornaliere, che produrranno ulteriori recuperi di personale.
A regime questi contratti produrranno una riduzione di posti di lavoro importante, già circolano in ambito aziendale cifre consistenti, prossime alle diecimila unità. Se tali cifre dovessero trovare conferma ci sarà davvero da preoccuparsi. Si intravedono nel breve periodo, molto probabilmente dopo dicembre 2012, situazioni di vero allarme che coinvolgeranno tutti i ferrovieri.
Un peggioramento generalizzato ed ingiustificato, considerato appunto l’andamento positivo dei conti del gruppo FS degli ultimi anni.
Ma anche la partita economica non è da meno. Aldilà dei proclami, sotto sotto, la situazione è preoccupante. Più ci si addentra nel merito e più sorprese vengono fuori, al punto tale da mettere in dubbio la reale consistenza dei paventati aumenti salariali.
La modifica alla normativa notturna, l’aumento dei limiti normativi del lavoro giornaliero, della condotta, delle prestazioni notturne e la riduzione dei riposi (sia giornalieri che settimanali) oltre ad avere conseguenze molto pesanti sulle condizioni di lavoro avranno un riflesso diretto e negativo anche sulla parte economica.
Infatti:
• l’aumento dei limiti della condotta comporterà l’assorbimento delle attuali indennità relative alle flessibilità previste per il superamento dei limiti (2,30 A e 3,30 A/R) e della condotta flex. La perdita media si aggirerà intorno a 100 euro mensili;
• l’aumento della prestazione giornaliera da 7/8 ore (AU) a 8,30/10 (AS) ore comporterà una perdita economica di salario equivalente a circa 10 ore mensili per la Regionale e di circa 20 ore per la Passeggeri (circa 100/200 euro);
• anche per il personale della divisione Cargo l’aumento delle prestazioni notturne a 8 ore, l’eliminazione dei limiti normativi di condotta - equipaggio a D.A., l’aumento del numero mensile dei RFR e l’allungamento delle prestazioni lavorative comporteranno una perdita di almeno 100 euro mensili.
Quindi, nella valutazione complessiva della parte economica dei due livelli contrattuali, oltre all’entità degli arretrati (una tantum), ai tabellari, agli altri istituti fissi e agli aumenti delle competenze variabili, bisognerà tenere conto anche delle perdite sopra accennate.
PARTE VARIABILE - CCNL MOBILITA’-
Voci | Diaria | Lav. Xxxx.xx | Pernotto | Ind. Turno | Domenicale | Pasqua |
Aliquote 2003 | 1,20 / 2,10 | 2,20 | 2,80 | 1,90 | 18,00 | 60,00 |
Aliquote 2012 | 1,30 / 2,20 | 2,30 | 2,80 | 2,25 | 19,00 | 65,00 |
Differenze | + 0,10 / 0,10 | + 010 | = | + 0,35 | + 1,00 | + 5,00 |
Aumenti mens. medi | 12 € | 5 € | = | 7,50 € | 3 € |
Le maggiorazioni per il lavoro straordinario restano invariate, anche se le aliquote diminuiscono per la riduzione della paga oraria dovuto al passaggio dalle 36 alle 38 ore.
Le rivalutazioni delle indennità che riguardano il lavoro disagiato, ferme dal lontano 2003, sono veramente marginali. Anche questa scelta deve fare riflettere sull’impostazione data al contratto. In definitiva passa il concetto per il quale si deve lavorare di più, di notte, nei festivi, affrontare i disagi del lavoro fuori sede, ma non si deve far aumentare le retribuzioni di quei lavoratori.
PARTE VARIABILE - CONTRATTO AZIENDALE FS –
Equipaggio | Voci | Ind attuali | Ind nuove | Incremento | Considerando circa 55/65 ore di condotta medie mensili nei turni ad agente unico/solo l’incremento si aggirerebbe intorno a 105/125 euro ai quali si potranno aggiungere 20/30 euro di incremento per le altre voci variabili. Il bilancio della parte variabile complessivamente intesa è negativo. In taluni casi ben oltre 100 euro. |
A.U. | Condotta diurna | 8,40 | 8,70 | 0,30 | |
A.U. | Condotta notturna | 10,00 | 10,50 | 0,50 | |
AS | Condotta diurna | 10,10 | 12,00 | 1,90 | |
AS | Condotta notturna | 11,70 | 14,00 | 2,30 | |
POL | Condotta diurna | 8,40 | 8,70 | 0,30 | |
POL | Condotta notturna | 11,40 | 11,80 | 0,40 | |
D.A. | Condotta diurna | 4,20 | 4,20 | = | |
D.A. | Condotta notturna | 7,20 | 7,20 | = | |
D.A. e A.U. | Chilometri (ogni 10) | 0,11 | O,11 | = | |
A.S.+POL | Chilometri (ogni 10) | O,30 | 0,30 | = | |
Tutti | Lavoro | 0,54 | 0,54 | = |
PARTE FISSA CCNL MOBILITA’ - Tabellari - (C1, attuale livello E)
Gli aumenti tabellari medi saranno di 60 euro a settembre 2012, 40 euro a dicembre 2012, 30 euro a ottobre 2013 e 30 euro a ottobre 2014. Un quadro che vogliamo chiarire, innanzitutto perché gli aumenti previsti sono da ritenersi inadeguati rispetto l’andamento inflazionistico del periodo (2009/2014) - avrebbero dovuto essere di almeno 200 euro sino al 2012, cui sommare le previsioni per il 2013 e 2014 - e poi perché non riversa sui tabellari gli aumenti relativi agli anni precedenti.
Insomma un quadro generale che sancisce una perdita definitiva del potere d’acquisto dei nostri salari. La quantificazione di 85 euro, di per sé insufficiente (30 per il 2009, 30 per il 2010 e 25 per il 2011), è stata trasformata solo in parte in aumento tabellare. Mancano almeno 25 euro al mese.
Anche la struttura della nuova scala classificatoria prevede un arretramento rispetto la situazione attuale dovuto all’ingresso in parametri inferiori (B3, C2, D3, E3 ed F2), di nuova istituzione, e all’aumento degli anni per il passaggio al parametro apicale (es. nel CCNL 2003 il passaggio da D2 a D1 era di 6 anni – nel nuovo CCNL il passaggio in pari posizione, da B3 a B1, è di 8 anni).
-APA-
I 7 Aumenti Periodici di Anzianità mantengono inalterata l’entità e la cadenza biennale. L’elemento di novità è dovuto dall’inserimento delle nuove posizioni retributive B3, C2, D3, E3 ed F2. Infatti per le nuove posizioni di ingresso corrispondono APA inferiori rispetto gli attuali e, come già detto, tempi maggiori per il passaggio alla posizione retributiva superiore.
SALARIO PROFESSIONALE
Il salario professionale non ha subito variazioni, restano pertanto invariati gli importi attuali.
SALARIO DI PRODUTTIVITA’
Si tratta di una nuova voce retributiva inserita nella parte economica del Contratto Aziendale FS. Questa voce è composta di due parti, la prima dalla parte fissa dell’attuale indennità di utilizzazione (C.A. 2003) che viene eliminata,
la seconda dal riconoscimento economico di circa 65 euro (50€ medie liv. C per la maggiorazione oraria più 15 euro circa euro derivanti dal risparmio su alcune flessibilità) in buona parte per l’incremento dell’orario di lavoro da 36 a 38 ore (8 ore e 40 minuti in + al mese).
Il montante complessivo annuale sarà corrisposto per l’80% in quota mensile (12) mentre il restante 20% verrà liquidato, a conguaglio, nel mese di febbraio dell’anno successivo. Tale voce avrà incidenza sia sulla retribuzione di riferimento ai fini pensionistici che per l’accantonamento del TFR.
PASSAGGIO DALE 34 ALLE 38 ORE SETTIMANALI
INCREMENTO 34>38 ore art.30.3 CA FSI | ||
LIV. | POS. XXXX.XX | IMPORTO ANNUO |
C | C1 | 600 |
D | D1 | 570 |
D2 | 550 | |
E | E1 | 520 |
E2 | 500 |
Per il personale attualmente utilizzato in manovra e terminalizzazione è stato concordato un ulteriore aumento per l’allineamento all’orario settimanale degli altri ferrovieri (da 34 a 36 ore) come da tabella a lato riportata. Tali importi saranno riconosciuti fino a che questi lavoratori svolgeranno tali attività in modo prevalente.
Un’analisi attenta di questa voce retributiva evidenzia, ancora una volta, come l’impostazione economica di questo CCNL sia unidirezionale e al ribasso. Un’ora di lavoro livello E è stata quantificata meno di 6 euro (2 ore
x settimana equivalgono a 104 ore annue; 600 euro diviso 104 ore porta a meno di 6 euro l’ora). Ciò vale anche per la quota inserita nel Salario di Produttività quale riconoscimento dell’incremento a 38 ore dell’orario settimanale. Altro che riconoscimento del lavoro, anche in questo caso l’azienda si fa lo sconto, prende due e ne paga una. Ogni anno quindi l’azienda recupera 500/600 euro, circa 50 euro al mese. Per il personale di manovra ovviamente tale perdita si raddoppia.
UNA TANTUM
L’importo medio dell’una tantum è formato dagli arretrati relativi al periodo pregresso (gennaio 2009/dicembre 2011) 1.190 euro e da 480 euro per il 2012 (gennaio/agosto 2012) considerato che da settembre 2012 verranno aumentati i tabellari di 60 euro.
I 1.190 euro sono il risultato di 85 euro per 14 mensilità. In sostanza sono stati considerati, come già accennato, gli aumenti per il recupero inflazionistico di 30 euro per l’anno 2009, 30 euro per l’anno 2010 e 25 per l’anno 2011.
Considerando tali aumenti, gli arretrati per il periodo 2009/2011 (30 euro per il 2009, 30 per il 2010 e 25 per il 2011) ammonterebbero a 2450 euro a cui aggiungere le mensilità del 2012, da gennaio ad agosto. Una perdita media di 1.260 euro per ferroviere ed uno sconto per l’impresa rilevante che complessivamente si aggira intorno a 115 milioni.
PREMI di RISULTATO (2010 e 2011)
Come previsto dagli accordi per i quali si sono concessi modifiche organizzative come l’accordo del
17 novembre 2011, spettavano 600 euro medi per ferroviere, quindi 1.200 complessivi. Con l’accordo siglato il 28 giugno 2012 sono stati convenuti solo 900 euro. Una perdita secca di 300 euro per ogni ferroviere ed uno sconto complessivo per l’impresa di circa 28 milioni di euro.
RIEPILOGO
Riteniamo si possa dire, con buona approssimazione, che gli aumenti convenuti siano stati finanziati, per gran parte della valenza contrattuale, dagli arretrati a vario titolo liquidati in misura ridotta e dai limitati (metà) aumenti per il passaggio da 36 a 38 ore:
• con i 300 euro risparmiati per i premi di risultato l’impresa paga l’aumento tabellare del 2012: 280 euro (60 euro per 4 mensilità –settembre/dicembre, più i 40 euro di aumento per il mese di dicembre);
• con i 1.260 euro (mancati arretrati una tantum, 2.450 - 1.190) l’impresa paga quasi tutto l’aumento tabellare del 2013 (100 euro per 14 mesi e 30 euro per 4 mesi);
• con i 350 euro annui (25 euro, differenza tra 85 euro e 60, di mancato aumento tabellare per 14 mensilità 2012-2013-2014) e con i 600 euro annui (50 euro mensili differenza tra quanto convenuto e quanto sarebbe spettato per l’incremento da 36 a 38 ore settimanali) l’impresa paga il resto, assicurazione sanitaria compresa.
Quindi una valutazione complessiva della parte economica che non può che essere negativa. Una vera spremitura fatta alla retribuzione dei ferrovieri. Non solo non si avranno aumenti adeguati alle aspettative ma esiste la concreta possibilità, in taluni casi, di un reddito inferiore all’attuale.
SOCCORSO
Una questione vera, che avrebbe dovuto impegnare le controparti con una formulazione contrattuale stringente, per rendere concreta ed esigibile la garanzia del soccorso. Purtroppo la previsione contrattuale è davvero inconsistente e negativa poiché permette all’azienda di utilizzarla strumentalmente per fronteggiare le iniziative in atto.
(Art. 49, p. 4, ultimo cpv CCNL Mobilità/Area AF)
Le parti istituiranno una Commissione paritetica che entro il 31 dicembre 2012 analizzerà le soluzioni già messe in atto al fine di garantire il soccorso in caso di malore del personale in tempi certi e, comunque, più rapidi possibili, in aderenza a quanto previsto dal D.Lgs. n. 81/2008 e dal DM n. 19/2011.
Gli esiti dell’analisi effettuata dalla Commissione e le eventuali proposte saranno valutate dalle parti.
Basta leggere il testo per comprendere che l’azienda ha ottenuto, con il consenso delle OOSS, una buona formulazione “... le soluzioni già messe in atto al fine di garantire il soccorso in caso di malore del personale in tempi certi e, …. in aderenza a quanto previsto dal dlgs 81/08 e dal DM 19/11. ….” .
Una formulazione che non corrisponde alla realtà e che consente all’azienda di affermare che l’attuale situazione è rispettosa delle norme, mentre le simulazioni recentemente organizzate dall’Azienda e da RFI hanno consentito alle ASL di valutare inadeguati gli interventi messi in atto (vedasi la recente prescrizione dell’ASL 2 di Savona). Risulta, pertanto, del tutto evidente perché le controparti non hanno accettato nessuna delle due nostre proposte.
Prima proposta
“ Si confermano le finalità del dlgs 81/08 nel garantire in ogni luogo di lavoro ed in parte del territorio nazionale l’uniformità della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti diritti civili e sociali. A tutela della salute e sicurezza dei lavoratori devono essere definite procedure coerenti con la legislazione prevenzionale vigente ed esigibili per tutte le lavorazioni e in tutte le aziende. Nello specifico per il personale mobile e che opera nell’infrastruttura nazionale dovranno essere garantiti, in caso di malore, tempi certi di soccorso in coerenza con le prerogative del Dpr 27 marzo 1992. Le modalità organizzative per garantire un soccorso qualificato in ciascun punto della rete ferroviaria nei tempi più rapidi possibili, dovranno rispettare i contenuti del Dlgs 81 in coerenza con il Decreto Interministeriale 19/2011 di cui all’art.45/3. “
Seconda proposta
“Per il Personale dovranno essere garantiti, in caso di malore, tempi certi di soccorso in coerenza con le prerogative del Dpr 27 marzo 1992 e nel rispetto del Decreto Interministeriale 19/2011 di cui all’art. 45/3 del Dlgs 81/08. A tal fine il Gestore dell’Infrastruttura e le Imprese provvederanno ad emanare le modalità organizzative atte a garantire un soccorso qualificato, nei tempi più rapidi possibili, in ogni punto della rete. “
Un passo indietro che viene veicolato addirittura come atto positivo.
PATENTE A4 TECNICO POLIFUNZIONALE
Il Tecnico Polifunzionale, seppur dotato di patente A4, non può considerarsi abilitato alla condotta del treno. Ma la previsione contrattuale, presente nel solo contratto aziendale FS, non può impegnare altre imprese e non risolve in alcun modo la problematica da noi posta. Infatti, rimanda al 31 dicembre 2013, quindi senza alcuna incidenza sull’attualità, e rinvia, addirittura al 1° maggio 2013, il possesso del modulo D. Viene di fatto sancito che per l’equipaggio in parola non è necessaria alcuna patente. In sostanza nel nuovo impianto contrattuale A.F. l’accordo del 17 novembre 2010 viene recepito e peggiorato consentendo l’utilizzazione di tale modulo di equipaggio anche di notte.
WELFARE AZIENDALE
- Inidoneità professionale
Un fatto evidentemente positivo che si attendeva da tempo. Va comunque detto che la previsione contrattuale non può ritenersi soddisfacente in quanto circoscrive l’intervento alla sola inidoneità definitiva legata a gravi patologie. È pertanto una previsione del tutto insufficiente che esclude l’inidoneità temporanea e, appunto, quella definitiva non collegata a gravi patologie. Non va bene anche perché le risorse, che saranno attinte dal Fondo di Solidarietà (danni patrimoniali), sono dei ferrovieri e non si comprende come l’azienda si sia potuta dichiarare contraria. Evidentemente ci sono altre motivazioni forse connesse all’utilizzazione delle risorse del Fondo di Solidarietà su cui si sono da tempo concentrate molte attenzioni. Era necessario, considerato che si parla di welfare aziendale, far contribuire economicamente anche l’azienda in forma paritetica e, considerato che le risorse si attingono dal fondo danni, di eliminare le franchigie assicurative per i danni a carico dello stesso fondo. Ma nei testi contrattuali nulla è previsto in tal senso se non l’esplicita conferma delle franchigie in parola.
- Assicurazione sanitaria
È una novità positiva, seppur quantitativamente inadeguata per le coperture ipotizzate. Evidentemente con 75 € annui per dipendente i rimborsi saranno corrispondenti e quindi di bassa entità. Comunque procedendo ad una attenta valutazione complessiva dell’intera partita economica anche questi 75 euro (circa 6 al mese) risulteranno finanziati dai mancati pagamenti degli arretrati e degli aumenti contrattuali.
Come avrete avuto modo di valutare anche le cose positive del contratto sono autofinanziate dalle risorse che non sono state liquidate ai lavoratori e dagli inadeguati recuperi salariali. Insomma è tutta roba nostra.
CONCLUSIONI
In conclusione non possiamo che esprimere una valutazione sui contratti ampiamente negativa: innanzitutto perché inadeguati a regolamentare la concorrenza, nel merito per l’Orario di Lavoro, la Retribuzione, le Relazioni Industriali. Inoltre, perché recepisce gli accordi non condivisi dalla nostra organizzazione (IVU compreso), in taluni casi peggiorandoli e perché non risolve i noti problemi collegati alla sicurezza ed alla salute sul lavoro, come il soccorso in caso di malore.
Bisogna agire in fretta contro una deriva pericolosa che produrrà perdita di posti di lavoro e mobilità professionale e territoriale, che i lavoratori saranno costretti a subire.
UNITI SI XXXXX!!!
Roma, 5 settembre 2012.
ORARIO DI LAVORO DEL P.D.M. (art.28 CCNLMobilità/area AF e art 13 Contratto Aziendale FS)
MEC 1= Agente Solo | MEC 2= Doppio Agente | AV | REG | L.P. | MERCI | |
MEC 3= con PPT | MEC 4= Agente Unico | (SP1) | (SP2) | (SP3) | (SP4) | |
EQUIPAGGI E PRESTAZIONI | TIPOLOGIA EQUIPAGGIO | MEC 1, MEC 2 | MEC 1, MEC 2, MEC 4 | MEC 1, MEC 2, MEC 4 | MEC 2, MEC 3, MEC 4 | |
MEC 1, MEC 3, MEC 4 | 5/24 | si | si | si | si | |
0/5 | si | si | si | si | ||
mezzi | tutti | tutti | tutti | tutti | ||
MEC 1, MEC 3, MEC 4 | prestaz. diurna (5/24) | 8,30* § | 8,30* ^^ | 10 * | 8,30* | |
prestaz. notturna (0/5) | 7 | 7 | 7 | 7** | ||
MEC 2 | prestaz. diurna (5/24) | 10 * | 10 * | 10 * | 10 * ^ | |
prestaz. notturna (0/5) | 8 | 8 | 8 | 8 | ||
§= elevabile a 10 ore con accordo aziend. * = fino alle ore 1 ^= elevabili a 11 ore a livello aziendale ^^= elevabile a 10 ore 1 volta a sestina, turni zona e imp. associati **= elevabile a 8 ore in fascia 0‐1 e 4‐5 | ||||||
NOTTI | CCNL A.F. | settimanali | 2 | 2 | 2^ | 3* |
mensili | 11 | 11 | 11 | 12 | ||
annuali | 79 | 79 | 79 | 79 | ||
CCNL AZ | ore | 350 | 320 | 360 | 390 | |
^= elevabile con acc. aziend. a 3 se non consecutiva e se intacca per meno di 1 ora la fascia 0/5 *=terza non se intacca meno di 1 ora la fascia 0/5 | ||||||
RIPOSO | GIORNALIERO dopo servizi fasce orarie | 5/24 | 14^^ | 14** ^^ | 14^^ | 16 |
0/5 | 18 | 18 | 18 | 18^ | ||
** = riducibile, con accordo aziendale, a 11 ore tra due servizi nella fascia ^^= anche dopo servizi che terminano entro le ore 1 se concordato a livello aziendale 6/22 e, con ulteriore accordo, tra due servizi nella fascia 5/24 ^= 22 ore tra 2 servizi notturni e a seguito del 2°, riducibile a 18 se la seconda notte è seguita da RFR | ||||||
SETTIMANALE | ore annuali durata minima | 3538* | 3538* | 3538* | 3538* | |
48** | 48** | 48** | 48** | |||
*= riducibile a livello aziend. In Trenitalia riduzione è pari a 3276 (AV, Pax LP e Cargo) e a 3420 per il trasporto Reg/Locale **= riducibile, con accordo a liv. aziend, a 35 ore x 8 volte nell'arco dell'anno solare. In Trenitalia solo al trasp. Reg/Locale | ||||||
Riposi con sabato e domenica Riposi con sabato o domenica | 12 di 60 ore | 14 di 60 ore 12 di 48 ore | 12 di 60 ore 12 di 60 ore | 12 di 60 ore 12 di 60 ore | ||
IL RIPOSO SETTIMANALE ha cadenza di norma al 6° giorno, a livello aziendale può essere programmato tra il 4° ed il 7° giorno. Ripresa del servizio dopo le ore 6 se quello che precede il Riposo termina nel periodo 0/6 | ||||||
RFR | numero x sett./mens. | 2/5 | 2/5 | 2/5 | 3/5 | |
durata min. fascia 0/5 | 7 | 7^ | 7^ | 7 | ||
durata min. fascia 5/24 | ‐ | 6 § | ‐ | 7^^ | ||
durata ass. redidenza | 24* | 24 | 24* | 24* | ||
somma periodi di lavoro | 17** | 16 | 17 | 16 | ||
durata max singola prestaz. | 9^^^ | 8,30^^^ | 9^^^ | 8,30 *** | ||
^^= possibilità di concordare a livello aziend riposo diurno con servizio notturno in ^= riducibile a 6 ore se comprendente 4 ore del periodo 0/5 andata *= elevabile a 30 ore con accordo a livello aziendale **= elevabile a 18 ore con accordo aziendale ***= 9 ore con equipaggio MEC 2 ^^^= elevabili fino ore 1 §= per servizi efferenti in fascia 5‐24 | ||||||
CONDOTTA | CONTINUATIVA / EFFETTIVA | MEC 1 | 5:00 / 6.30^ | 5:00 / 5.30 | 4.30* / 6.00* | ‐ ‐ |
MEC 2 | 6:00 ‐ | 5:30 ‐ | 6:00 ‐ | ‐ ‐ | ||
MEC 3 in A/R fascia 5/24 | ‐ ‐ | ‐ ‐ | ‐ ‐ | 5.30* / 6.30* | ||
MEC 3 in A o R fascia 5/24 | ‐ ‐ | ‐ ‐ | ‐ ‐ | 5.30* / 5.30* | ||
MEC 3 in A/R fascia 0/5 | ‐ ‐ | ‐ ‐ | ‐ ‐ | 5.00* / 6.30* | ||
MEC 3 in A o R fascia 0/5 | 5.00* / 5.30* | |||||
MEC 4 in A/R | ‐ ‐ | 5:00 / 5.30 | 4.30* / 6.00* | 5.30* / 6.30* | ||
MEC 4 in Andata o Ritorno | ‐ ‐ | 5:00 / 5.30 | 4.30* / 6.00* | 5.30* / 5.30* | ||
*= elevabile, con accordo aziendale, di 30 minuti ^= elevabile a 7 ore per servizi in A/R, con accordo a livello di unità produttiva, max 5 volte al mese |
SEZ. SPEC | ART. 13 | FLESSIBILITA' Contratto Aziendale Gruppo FS ‐ 2012 | concordate | da concordare | ||||
SP1 AV | 2.7.2 | c) | flex | MEC 1‐2 | prest. giorn. 10 ore fascia fino alle ore 1 | * | ||
d) | flex | RFR | prest. giorn 9 ore fascia fino alle ore1 | * | ||||
e) | flex | RFR | Somma prestazioni da 17 ore a 18 ore | * | ||||
g) | flex | Rip. Giornaliero | rid. da 18 ore a 14 ore a seguito prest. fino a ore 1 | * | ||||
RFR | da 24 ore a 30 ore | * | ||||||
h) | flex | condotta effett. | da 6.30 ore a 7 ore | * | ||||
XX0‐XXX | 0.0.0 | x) 0xxxxxxx | flex | Rip. Giornaliero | rid. a 11 ore fra servizi in A/R collocati nella fascia 6‐22 | * | ||
c) | flex | MEC 1‐4 | prest. giorn. 10 ore fascia 5‐24 1 volta a settimana | * | ||||
d) | flex | MEC 1‐4 | prest. giorn a 8,30 ore fascia fino alle ore1 | * | ||||
RFR | prest. giorn. 8,30 ore fino alle ore1 | * | ||||||
MEC 2 | prest. giorn. 10 ore fascia fino alle ore 1 | * | ||||||
e) 2° alinea | flex | Rip. Giornaliero | rid. a 11 ore per serv fascia 5‐24 | * | ||||
f) | flex | Rip. Giornaliero | rid da 18 ore a 14 ore a seguito prest. fino a ore 1 | * | ||||
g) | flex | RFR diurno 5‐24 | rid. a 6 ore riposo | * | ||||
SP3‐PAX | 2.7.4 | c) | flex | MEC 1‐2‐4 | prest. giorn 10 ore fascia fino alle ore1 | * | ||
RFR | prest. giorn 9 ore in andata fascia fino alle ore1 | * | ||||||
d) | flex | Rip. Giornaliero | rid. da 18 ore a 14 ore con prest fino alle ore1 | * | ||||
RFR | esetnsione da 24 ore a 30 ore | * | ||||||
e) | flex | Condotta MEC 1‐4 | elevazione cond.cont. da 4,30 ore a 5 ore | * | ||||
elevazione cond. Eff. da 6 ore a 6,30 ore | * | |||||||
f) | flex | notti | 3° servizio notturno non cons. con 1ora nella fascia 0‐5 | * | ||||
SM‐CARGO | 2.7.5 | d) | flex | MEC 2 | prest. giorn. 10 ore fino alle ore 1 fascia 5‐24 | * | ||
e) | flex | MEC 2 | elevazione prest. giorn. a 11 ore fascia 5‐24 | * | ||||
f) | flex | MEC 3 | elevazione prest. giorn. a 10 ore fascia 5‐24 | * | ||||
g) | flex | MEC 3 | elevazione prest. giorn a 8 ore nelle fascie 0‐1 e 4‐5 | * | ||||
h) | flex | MEC 2 RFR | elevazione a 9 ore serv. afferente in fascia 5‐24 | * | ||||
i) | flex | RFR | elevazione da 5 a 6 del n° di RFRmese | * | ||||
flex | RFR | elevazione da 6 a 7 del n° dei RFR mensili | * | |||||
j) | flex | RFR | 7 ore di riposo nella fascia 5‐24 con RFR fascia 0‐24 | * | ||||
RFR | elevazione a n° 3 RFR tra due rip. Sett. | * | ||||||
RFR | da 24 ore a 30 ore | * | ||||||
Condotta continuativa MEC 3‐4 | da 5,30 ore a 6 ore prest. nella fascia 5‐24 | * | ||||||
da 5 ore a 5,30 ore prest. nella fascia 0‐5 | * | |||||||
Condotta effettiva MEC 3‐4 | da 6,30 ore a 7 ore con prest. A/R | * | ||||||
da 5,30 ore a 6 ore con prest. in A o R con RFR | * |
SALARIO PRODUTTIVITA' (art.30 CA FSI) | |||
FIGURE PROFESSIONALI | Pos. Retr. | Imp. annuo | Incremento 36>38 h |
Capo Tecnico ‐ MI | B2/B3 | 1.025,40 | B2= 817,80 B3= 805,59 |
Capo Tecnico ‐ MR | B2/B3 | 1.970,76 | |
Capo Tecnico ‐ ONI | B2/B3 | 1.599,60 | |
Capo Tecnico ‐ ONT | B2/B3 | 1.506,48 | |
Capo Stazione | B2/B3 | 1.839,60 | |
Macchinista | B2/B3 | 1.184,28 | |
Tecnico Specializzato di Protezione Aziendale (*) | B2/B3 | 1.099,80 | |
Specialista Tecnico Amministrativo | B2/B3 | 1.595,64 | |
Xxxx Xxxxx / Xxxx Xxxxxxx Xxxxx | X0/X0 | 1.056,00 | |
Specialista Tecnico Commerciale | B2/B3 | 1.542,96 | |
Coadiutore medico | B2/B3 | 1.595,64 | |
Tecnico Sanitario Specializzato | B2/B3 | 1.595,64 | |
Ufficiale Navale | B2/B3 | 360,00 | |
Ufficiale di Macchina | B2/B3 | 360,00 | |
Ufficiale | B2/B3 | 360,00 | |
Nostromo | B2/B3 | 360,00 | |
Capo Elettricista | B2/B3 | 360,00 | |
Xxxx Xxxxxxxxx | X0/X0 | 360,00 | |
Tecnico della Manutenzione ‐ MI | C1/C2 | 1.042,32 | C1=786,84 C2=780,66 |
Tecnico della Manutenzione ‐ MR | C1/C2 | 1.512,36 | |
Tecnico della Manutenzione ‐ ONI | C1/C2 | 1.270,68 | |
Tecnico della Manutenzione ‐ ONT | C1/C2 | 1.089,96 | |
Tecnico della Circolazione | C1/C2 | 1.182,96 | |
Tecnico di Macchina | C1/C2 | 1.232,52 | |
Tecnico di Verifica | C1/C2 | 1.052,88 | |
Tecnico Formazione Treno | C1/C2 | 1.182,96 | |
Tecnico di Manovra e Condotta | C1/C2 | 1.232,52 | |
Tecnico di Manovra e Condotta ‐ ex Xxxxx. | C1/C2 | 2.056,80 | |
Tecnico di Protezione Aziendale (*) | C1/C2 | 912,48 | |
Tecnico di Ufficio | C1/C2 | 1.408,32 | |
Tecnico Commerciale | C1/C2 | 1.033,08 | |
Tecnico Sanitario | C1/C2 | 1.408,32 | |
Tecnico Polifunzionale Treno | C1/C2 | 1.380,00 | |
Elettricista | C1/C2 | 346,32 | |
Motorista | C1/C2 | 346,32 | |
Carpentiere | C1/C2 | 346,32 | |
Operaio di Coperta | C1/C2 | 346,32 |
SALARIO PRODUTTIVITA' (art.30 CA FSI) | |||
FIGURE PROFESSIONALI | Pos. Retr. | Imp. annuo | Incremento 36>38 h |
Responsabile di Struttura Operativa ‐ Macch. | Q1 | 1.290,60 | Q1=1059,48 |
Responsabile di Struttura Operativa ‐ Uffici | Q1 | 962,16 | |
Responsabile di Struttura Operativa ‐ Altri | Q1 | 466,32 | |
Coordinatore di Protezione Aziendale (*) | Q1 | 466,32 | |
Professional Senior ‐ Macch. | Q1 | 1.290,60 | |
Professional Senior ‐ Bordo | Q1 | 466,32 | |
Professional Senior ‐ Uffici | Q1 | 962,16 | |
Professional Senior ‐ Altri | Q1 | 466,32 | |
Comandante | Q1 | 466,32 | |
Comandante ‐ Resp.Eserc.Manut. | Q1 | 894,00 | |
Direttore di Macchina | Q1 | 466,32 | |
Direttore di Macchina ‐ Ispettore Xxxxx.xx | Q1 | 652,20 | |
Responsabile linea tecnica‐operativa ‐ Macch | Q2 | 1.225,08 | Q2=910,80 |
Responsabile linea tecnica‐operativa ‐ Uffici | Q2 | 896,64 | |
Responsabile linea tecnica‐operativa ‐ Altri | Q2 | 400,80 | |
Controllore/Coadiutore di Protez. Aziendale (*) | Q2 | 400,80 | |
Professional ‐ Macch. | Q2 | 1.225,08 | |
Professional ‐ Uffici | Q2 | 896,64 | |
Professional ‐ Altri | Q2 | 400,80 | |
Professional Sanitario | Q2 | 896,64 | |
Primo Ufficiale Navale | Q2 | 400,80 | |
Primo Ufficiale di Macchina | Q2 | 400,80 | |
Primo Ufficiale | Q2 | 400,80 | |
Impiegato Direttivo | A | 1.623,96 | A=873,60 |
Capo Tecnico ‐ MI | B1 | 1.041,72 | B1=855,00 |
Capo Tecnico ‐ MR | B1 | 1.987,08 | |
Capo Tecnico ‐ ONI | B1 | 1.615,92 | |
Capo Tecnico ‐ ONT | B1 | 1.522,80 | |
Capo Stazione | B1 | 1.855,92 | |
Macchinista | B1 | 1.200,60 | |
Tecnico Specializzato di Protezione Aziendale (*) | B1 | 1.116,12 | |
Specialista Tecnico Amministrativo | B1 | 1.611,96 | |
Xxxx Xxxxx / Xxxx Xxxxxxx Xxxxx | X0 | 1.072,32 | |
Specialista Tecnico Commerciale | B1 | 1.559,28 | |
Coadiutore medico | B1 | 1.611,96 | |
Tecnico Sanitario Specializzato | B1 | 1.611,96 | |
Ufficiale Navale | B1 | 376,32 | |
Ufficiale di Macchina | B1 | 376,32 | |
Ufficiale | B1 | 376,32 | |
Nostromo | B1 | 376,32 | |
Capo Elettricista | B1 | 376,32 | |
Capo Motorista | B1 | 376,32 |
(*) Ove la misura del SP individuato per queste fig. profess. risulti inferiore a quella attribuita alle figure professionali rivestite dai lavoratori interessati al 31.8.2012, ai medesimi la differenza verrà riconosciuta ad personam.
SALARIO PRODUTTIVITA' (art.30 CA FSI) | |||
FIGURE PROFESSIONALI | Pos. Retr. | Imp. annuo | Incremento 36>38 h |
Operatore Specializz. della Manutenzione ‐ MI | D1 | 1.026,36 | D1=774,48 |
Operatore Specializz. della Manutenzione ‐ MR | D1 | 1.468,44 | |
Operatore Specializz. della Manutenzione ‐ ONI | D1 | 1.215,96 | |
Operatore Specializz. della Manutenzione ‐ ONT | D1 | 1.084,44 | |
Operatore Specializz. Circolazione | D1 | 1.202,28 | |
Operatore Specializz. Circolazione ‐ ex Macch. | D1 | 2.026,56 | |
Autista | D1 | 624,72 | |
Capo Squadra Ausiliari | D1 | 904,80 | |
Operatore Specializzato Uffici | D1 | 1.052,64 | |
Operatore Specializzato di Bordo | D1 | 760,80 | |
Operatore sanitario specializzato | D1 | 1.052,64 | |
Infermiere | D1 | 1.052,64 | |
Ingrassatore | D1 | 340,80 | |
Marinaio | D1 | 340,80 | |
Dispensiere | D1 | 340,80 | |
Operatore Specializz. della Manutenzione ‐ MI | D2/D3 | 1.010,04 | D2=737,28 D3=725,09 |
Operatore Specializz. della Manutenzione ‐ MR | D2/D3 | 1.452,12 | |
Operatore Specializz. della Manutenzione ‐ ONI | D2/D3 | 1.199,64 | |
Operatore Specializz. della Manutenzione ‐ ONT | D2/D3 | 1.068,12 | |
Operatore Specializz. Circolazione | D2/D3 | 1.185,96 | |
Autista | D2/D3 | 608,4 | |
Capo Squadra Ausiliari | D2/D3 | 888,48 | |
Operatore Specializzato Uffici | D2/D3 | 1.036,32 | |
Operatore Specializzato di Bordo | D2/D3 | 744,48 | |
Operatore sanitario specializzato | D2/D3 | 1.036,32 | |
Infermiere | D2/D3 | 1.036,32 | |
Ingrassatore | D2/D3 | 324,48 | |
Marinaio | D2/D3 | 324,48 | |
Dispensiere | D2/D3 | 324,48 |
SALARIO PRODUTTIVITA' (art.30 CA FSI) | |||
FIGURE PROFESSIONALI | Pos. Retr. | Imp. annuo | Incremento 36>38 h |
Ausiliario ‐ Circ | E1 | 808,80 | E1=724,92 |
Ausiliario ‐ MI | E1 | 967,56 | |
Ausiliario ‐ MR | E1 | 1376,88 | |
Ausiliario ‐ ONI | E1 | 1107,36 | |
Ausiliario ‐ ONT | E1 | 1062,84 | |
Ausiliario ‐ Uffici | E1 | 935,04 | |
Operatore Qualificato ‐ Circ | E1 | 808,80 | |
Operatore Qualificato ‐ MI | E1 | 967,56 | |
Operatore Qualificato ‐ MR | E1 | 1376,88 | |
Operatore Qualificato ‐ ONI | E1 | 1107,36 | |
Operatore Qualificato ‐ ONT | E1 | 1062,84 | |
Cameriere | E1 | 319,20 | |
Carbonaio | E1 | 319,20 | |
Giovanotto di Coperta | E1 | 319,20 | |
Garzone di Camera | E1 | 319,20 | |
Garzone di Cucina | E1 | 319,20 | |
Xxxxxxxxxx ‐ Xxxx | X0/X0 | 792,24 | E2=687,72 E3=675,44 |
Ausiliario ‐ MI | E2/E3 | 951,00 | |
Ausiliario ‐ MR | E2/E3 | 1360,32 | |
Ausiliario ‐ ONI | E2/E3 | 1090,80 | |
Ausiliario ‐ ONT | E2/E3 | 1046,28 | |
Xxxxxxxxxx ‐ Xxxxxx | X0/X0 | 918,48 | |
Operatore Qualificato ‐ Circ | E2/E3 | 792,24 | |
Operatore Qualificato ‐ MI | E2/E3 | 951,00 | |
Operatore Qualificato ‐ MR | E2/E3 | 1360,32 | |
Operatore Qualificato ‐ ONI | E2/E3 | 1090,80 | |
Operatore Qualificato ‐ ONT | E2/E3 | 1046,28 | |
Cameriere | E2/E3 | 302,64 | |
Carbonaio | E2/E3 | 302,64 | |
Giovanotto di Coperta | E2/E3 | 302,64 | |
Xxxxxxx xx Xxxxxx | X0/X0 | 302,64 | |
Garzone di Cucina | E2/E3 | 302,64 | |
Manovale | F | 272,64 | F1=619,56 F2=607,41 |
Mozzo | F | 272,64 | |
Allievo comune polivalente | F | 272,64 | |
Piccolo di Cucina | F | 272,64 | |
Piccolo di Camera | F | 272,64 |
(*) Ove la misura del SP individuato per queste figure professionali risulti inferiore a quella attribuita alle figure professionali rivestite dai lavoratori interessati al 31.8.2012, ai medesimi la differenza verrà riconosciuta ad personam.