REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
“Azienda di Servizi alla Persona Pedemontana”
R e s i d e n z a “ L e B e t u l l e ”
R e s i d e n z a “ C a s a d e l l ’ E m i g r a n t e C . e A . C a r n e r a ”
DATA | REV | MOTIVAZIONE | PREPARAZIONE E VERIFICA | APPROVAZIONE | PROVVEDIMENTO |
29.06.2016 | 0 | EMISSIONE | DIR. GEN. | C.D.A | Delibera N.15 del 29.09.2016 |
REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
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INDICE
Premesse
ART. 1 – MODALITA’ D’INGRESSO
ART. 2 ACCOGLIMENTO IN RESIDENZA
ART.3 VESTIARIO E DOTAZIONI OGGETTI PERSONALI ART. 4 VITTO
ART. 5 RETTE DI DEGENZA E CAUZIONE
ART.6 SERVIZI COMPRESI E NON COMPRESI NELLA RETTA ART.7 ASSISTENZA MEDICO – INFERMIERISTICA
ART. 8 – SPESE PERSONALI E CUSTODIA VALORI ART 9 – VISITE E USCITE
ART. 10 - PERSONALIZZAZIONE DELL’AMBIENTE E FACILITAZIONI VERSO I NUCLEI FAMILIARI ART. 11 – NORME DI VITA COMUNITARIA E DI CIVILE CONVIVENZA
ART.12 DIMISSIONE VOLONTARIA
ART.13 DIMISSIONE DISPOSTA DALL’ENTE ART.14 DECESSO
ART. 15- ASSISTENZA SPIRITUALE E RELIGIOSA ART.16 PRESTAZIONI INTEGRATE
ART.17 DISCIPLINA DEL VOLONTARIATO
REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
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Appurato che con decreto n. 3236 del 23.12.2014 dell’Assessore Regionale alla funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme è stato approvato, ai sensi dell’art.4 comma 3 della legge regionale n.19/2003, lo Statuto della Azienda Pubblica di Servizi alla persona “Pedemontana” con sede a Cavasso Nuovo, derivante dalla trasformazione dell’ASP di Cavasso Nuovo – Fanna mediante fusione per incorporazione della “Casa dell’Emigrante “C. e X. Xxxxxxx” conferita dal Comune di Sequals;
Accertato che l’ASP Pedemontana, a seguito della fusione per incorporazione gestisce dal 01.03.2015 la Residenza “Le Betulle“ di Cavasso Nuovo, con una capacità ricettiva di n. 91 posti letto e la Residenza “Casa dell’Emigrante C. e A. Carnera” di Sequals con una capacità ricettiva di n. 93 posti letto.
Le due strutture sono dedicate prevalentemente all’accoglienza di persone anziane ultrasessantacinquenni, con possibilità di accoglimento anche di soggetti al di sotto dei 65 anni di età di cui sia riscontrata la necessità del ricovero. I bisogni assistenziali e i requisiti per l’assegnazione del servizio residenziale vengono valutati e accertati in sede di Unità di Valutazione Distrettuale Multiprofessionale (di seguito UVDM), tenendo conto delle caratteristiche organizzative e della copertura sanitaria erogata dall’Azienda per l’Assistenza Sanitaria attraverso specifiche convenzioni.
Il presente Regolamento, nella gestione delle attività proprie dell’ASP Pedemontana, disciplina le procedure di accoglimento e di dimissioni degli ospiti e gli aspetti fondamentali della loro permanenza nelle Residenze; tiene conto delle finalità principali delle Residenze descritte per esteso nella Carta dei Servizi e in particolare si prefigge i seguenti scopi:
▪ rendere facilmente comprensibili le modalità di accesso al servizio residenziale e fornire indicazioni circa l’offerta contemplata dal contratto di accoglimento;
▪ definire le regole proprie della convivenza, nonché le norme di comportamento interne alla comunità;
▪ descrivere le condizioni necessarie al rapporto fiduciario tra Residenza, Xxxxxx e Famiglia.
Art. 1 – MODALITA’ D’INGRESSO
L’accoglienza nelle Residenze avviene a seguito di libera scelta del soggetto, o di chi per esso autorizzato.
Il ricorso al servizio di accoglienza residenziale avviene nei casi in cui sia stata accertata l’effettiva impossibilità di mantenimento della persona (con il sostegno e supporto della rete dei servizi di assistenza domiciliare) nel suo ambiente di vita. Per essere ospitati è necessario inoltrare domanda scritta rivolgendosi in primis ai Servizi Sociali del Comune di Residenza che offriranno supporto in tutta la procedura. La richiesta deve essere corredata anche da un certificato compilato dal proprio Medico di Medicina Generale.
Una volta consegnata la domanda, al fine di garantire una presa in carico sociosanitaria integrata, viene convocata una UVDM, conformemente alla D.G.R. 156 del 28.10.2008. A questo incontro partecipano:
• la persona interessata, se in grado, o suo delegato (familiare di riferimento o amministratore di sostegno o tutore);
• il Medico di Medicina generale;
• l’Assistente Sociale del Comune di residenza;
• l’incaricato o gli incaricati del Distretto Sanitario;
• eventuali Specialisti.
In sede di UVDM viene valutata anche l’idoneità della Residenza a rispondere alle problematiche derivanti dalle patologie o dalle condizioni psico – fisiche della persona. Specifiche valutazione vengono riservate, ad esempio, nei casi di persone portatrici di patologie complesse da gestire sotto il profilo della convivenza e della vita comunitaria.
Il Distretto di competenza trasmette la documentazione all’ASP Pedemontana con le indicazioni per l’inserimento in Residenza e le seguenti informazioni relative alla persona interessata:
▪ diagnosi clinica;
▪ notizie anamnestiche e indicazioni relative a terapie praticate;
▪ motivazioni cliniche, assistenziali e riabilitative della proposta di ricovero nella Struttura;
▪ linee di progetto terapeutico e risultati prevedibili;
▪ informazioni e valutazioni sulle condizioni socio familiari, socio economiche ed ambientali;
▪ valutazione effettuata con scheda Val.graf FVG;
▪ durata presunta del ricovero (temporaneo o definitivo).
Con la domanda d’ingresso il Distretto Socio-sanitario suggerisce anche le linee generali di un primo Progetto Assistenziale Individuale, che la Residenza in seguito approfondirà e svilupperà, dopo aver conosciuto e coinvolto la persona interessata e la sua famiglia e tenuto conto delle sue esigenze/aspirazioni.
La lista d’attesa è definita in sede di U.V.D.M in base ai seguenti parametri:
✓ residenza
✓ grado di non autosufficienza
✓ urgenza del ricovero
✓ rete sociale di supporto all’anziano
✓ situazioni particolari
✓ età
✓ data di presentazione della domanda.-
Viene aggiornata periodicamente in base alle nuove domande presentate e alla disponibilità dei posti. L’accoglimento non si effettua in base alle priorità evidenziate nella lista di attesa ma in base alla tipologia del nucleo dove si è reso disponibile ed al profilo di bisogno evidenziato nella Val.Graf.
La domanda ha validità di un anno, salvo diverse disposizioni regionali. Trascorso tale periodo decade e in caso di necessità deve essere prodotta una nuova richiesta.
Confermata la possibilità di accoglimento della domanda, l’ASP invita la persona interessata (o un suo delegato) ad un colloquio informativo dove vengono fornite tutte le notizie sul funzionamento della residenza e dove vengono formalizzati i reciproci impegni a tutela del nuovo Ospite, attraverso la sottoscrizione di un contratto. Esso descrive:
1. le modalità di pagamento della riserva del posto, fino alla data dell’ingresso, da cui decorre la retta vera e propria;
2. le modalità di versamento della cauzione;
3. le modalità del pagamento della retta di degenza;
4. il versamento del fondo cassa per eventuali spese personali;
5. le modalità di cessazione del rapporto;
6. i servizi compresi nella retta;
7. i servizi extra non compresi nella retta;
8. i consensi informati ed autorizzativi;
9. la documentazione da esibire all’entrata dell’ospite in residenza.
Al momento del colloquio d’ingresso viene identificata anche la residenza presso la quale inserire la persona, sia dal punto di vista della disponibilità del posto che al profilo di bisogno corrispondente, pur considerando la sua volontà o del suo delegato. Alcuni rappresentanti dell’équipe multidisciplinare interna saranno presenti per un ultimo aggiornamento sullo stato di salute del futuro accolto.
Non si effettuano inserimenti nelle giornate di sabato, domenica e festive.
Dal giorno seguente la data del colloquio d’ingresso il posto si intende riservato, ovvero, prenotato anche quando non occupato fisicamente: la tariffa di “riserva” del posto viene annualmente determinata in sede di Consiglio di Amministrazione.
Dal giorno dell’accoglimento entra in vigore la retta vera e propria, al netto del contributo regionale. Anche la Retta di degenza viene annualmente determinata dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente.
ART. 2 ACCOGLIMENTO IN RESIDENZA
Il giorno dell’ingresso l’anziano deve essere accompagnato, ove presente, da un familiare o da una persona di riferimento. Questa presenza è importante per un corretto passaggio di consegne e per concordare tutte le misure che favoriscano un inserimento più sereno possibile. Nell’arco del primo mese, effettuato un periodo di osservazione, si rilevano i bisogni sanitari e socio-assistenziali, le reazioni ed i comportamenti rispetto al nuovo contesto, raccogliendo utili elementi per definire il P.A.I. (Piano Assistenziale Individuale). L’assistenza, complessivamente intesa, verrà in seguito erogata a partire dagli obiettivi sociali, sanitari e riabilitativi che derivano dalla valutazione iniziale e si traduce in azioni e interventi coerenti con il profilo socio sanitario emerso. Tali piani vengono periodicamente aggiornati tenendo conto delle esigenze espresse o non espresse dal residente e delle variazioni nello stato di salute.
Terminato il periodo di osservazione, potranno esserci delle variazioni nei programmi giornalieri, nella sistemazione in camera o nella collocazione presso il nucleo maggiormente idoneo alle esigenze e allo stato di salute del nuovo residente, tenendo conto anche di altre problematiche quali la compatibilità caratteriale.
L’Ente si riserva anche successivamente la possibilità di variare la stanza o la Residenza in conseguenza alle mutate condizioni di socio – sanitarie.
Art.3 VESTIARIO E DOTAZIONI OGGETTI PERSONALI
Contestualmente all’accettazione del posto viene fornito l’elenco della dotazione di indumenti personali necessari da consentire il cambio degli stessi in conformità al comune decoro e le avvertenze rispetto a particolari capi.
Il giorno dell’ingresso, il personale addetto in presenza del familiare registra tutti gli indumenti e tutti gli effetti personali su apposite schede, che dovranno essere aggiornate ogni qualvolta si sostituiscono o si aggiungono elementi nuovi. Tutti i capi devono essere contrassegnati con un’etichetta identificativa con nome e cognome o dal servizio guardaroba dell’ASP Pedemontana o in autonomia da parte del familiare, purché con modalità che evitino la commistione con il guardaroba di altri residenti.
Il costo dell’etichettatura della biancheria viene attribuito nella prima fattura all’inizio del rapporto e vale per tutta la durata della permanenza dell’ospite.
L’Azienda risponde di eventuali smarrimenti o danno ai capi (sostenendo il costo della sostituzione) alle seguenti condizioni:
• i capi devono essere lavabili ad acqua e devono essere confezionati con le fibre indicate nell’elenco ad esempio indumenti di lana;
• i capi devono essere adeguatamente contrassegnati;
• la rifusione non comprende capi usurati.
L’ente non effettua il servizio di rammendo di capi di abbigliamento.
Art. 4 VITTO
Il vitto è a carattere familiare. Il menù viene predisposto dalla responsabile del servizio ristorazione previa consulenza di un dietologo.
Le diete particolari dovranno essere giustificate da apposita prescrizione del medico curante.
I pasti sono serviti nelle sale da pranzo. In casi particolari può essere autorizzato il servizio in camera o altro locale.
ART. 5 RETTE DI DEGENZA E CAUZIONE
Entro 30 giorni dall’ingresso dell’ospite nelle residenze dell’azienda dovrà essere versata la cauzione il cui importo è definito annualmente dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente.
La retta giornaliera di degenza viene determinata annualmente dal Consiglio di Amministrazione, ed è differenziata in funzione della condizione di autosufficienza o non-autosufficienza della persona.
L’obbligo di pagamento è a carico in primo luogo dell’assistito che vi provvede con i propri redditi e con il proprio patrimonio. Nel caso in cui l’ospite non sia in grado di provvedervi autonomamente, quando richiesto dallo stesso, l’obbligo di pagamento è a carico dei suoi famigliari civilmente obbligati, ai sensi e secondo l’ordine previsto dall’art.433 del C.C., per i vincoli di solidarietà familiare derivanti dal rapporto di parentela o affinità.
La Residenza, per quanto attiene la retta di degenza, fa riferimento in primis alla persona firmataria del contratto di accoglimento, con cui concorda le modalità di riscossione.
La retta mensile viene inviata entro i primi 10 giorni del mese successivo a quello rendicontato e il pagamento si intende “a vista”. Per ritardi dovuti a situazioni particolari, l’ospite o chi per esso, è tenuto ad avvisare tempestivamente il servizio amministrativo.
Ad un mese di distanza dall’invio della retta, se questa non venisse saldata, l’azienda ricorrerà al prelievo dalla cauzione depositata al momento della sottoscrizione del contratto. Dopo il secondo mese di insolvenza l’ASP Pedemontana si riserva la facoltà di procedere alla dimissione dell'ospite previo preavviso di 15 giorni ed al recupero coattivo della somma eventualmente restante.
Art.6 SERVIZI COMPRESI E NON COMPRESI NELLA RETTA
La retta dà diritto a fruire di tutti i servizi di carattere alberghiero:
1. vitto
2. alloggio
3. riscaldamento,
4. igiene ambientale,
5. lavanderia,
6. servizi generali e collettivi presenti presso la struttura (es. amministrativi, manutenzione)
7. servizi di carattere socio – assistenziale e di cura della persona
8. servizio di animazione.
Non sono invece comprese nella retta di degenza, permanendo a carico dell’Ospite:
1. spese per l’acquisto di farmaci e medicinali non forniti dal Servizio Sanitario Nazionale o Regionale;
2. spese per analisi e prestazioni sanitarie specialistiche non a carico del Servizio Sanitario Nazionale o Regionale;
3. spese di trasporto verso strutture sanitarie per visite specialistiche necessarie o verso altre destinazioni al di fuori di quelle previste dalle attività di animazione;
4. eventuali spese per l’assistenza in caso di ricovero presso strutture ospedaliere;
5. servizio di parrucchiera/barbiere ed estetista (pedicure)
6. acquisti individuali frutto di esigenze specifiche (es. pastiglie per la pulizia della protesi, sigarette, ricarica per eventuali cellulari)
Art.7 ASSISTENZA MEDICO – INFERMIERISTICA
Presso l’’ASP Pedemontana l’assistenza sanitaria viene garantita tramite l’AAS5, attraverso la convenzione generale e gli Accordi Bilaterali sottoscritti con le strutture.
Le prestazioni di assistenza sanitaria riguardano:
✓ l’assistenza medico generica (con libera scelta del Medico di Medicina Generale nell’elenco dei disponibili);
✓ i ricoveri ospedalieri e le visite medico specialistiche;
✓ l’assistenza farmaceutica e protesica;
✓ l’assistenza infermieristica e riabilitativa;
✓ altre prestazioni diagnostiche – terapeutiche purché prescrivibili.
Il servizio infermieristico e fisioterapico viene garantita solo agli ospiti che risultano NON AUTO sufficienti alla valutazione effettuata dal Distretto Sanitario. Non è garantita invece agli ospiti che risultano AUTO sufficienti.
Art. 8 – SPESE PERSONALI E CUSTODIA VALORI
E’ consigliato all’Ospite di non tenere con sé oggetti di valore o somme di denaro eccedenti i minimi bisogni personali; somme di denaro in contanti possono essere versate presso l’ufficio Amministrativo che ne garantirà la custodia e la gestione come previsto dal Regolamento Economato Ospiti.
L’Ente non si assume alcuna responsabilità relativa agli oggetti di valore conservati addosso agli Ospiti o nell’ambito della struttura.
L’Ente può custodire valori degli ospiti, quando questi vengano rinvenuti all’interno della struttura, per un periodo limitato, in attesa che il garante, debitamente avvisato, provveda al ritiro firmando un apposito modulo per ricevuta.
Art. 9 – VISITE E USCITE
Agli Ospiti dell’ASP Pedemontana viene riconosciuta libertà di movimento e il diritto di vivere all’interno della Residenza Protetta esprimendo la propria personalità e secondo il proprio stile di vita, nel pieno rispetto del proprio credo religioso e politico.
Le eventuali limitazioni sono quelle imposte dallo stato psico-fisico di ciascuno (che saranno comunque descritte nel Piano Assistenziale Individuale), dalla libertà degli altri Ospiti e dall’osservanza delle regole di comportamento e di civile convivenza indispensabili per il corretto svolgimento della vita comunitaria in Struttura.
L’ospite può ricevere visite secondo l'orario predisposto dall'Amministrazione.
Tale orario può subire delle modifiche qualora vengano evidenziate esigenze assistenziali individuali e familiari diverse. I visitatori dovranno attenersi il più possibile al rispetto della tranquillità e riservatezza nei confronti degli Ospiti presenti in Struttura. Per concordare orari di accesso diversi da quelli indicati (ad es. a causa di orari di lavoro non compatibili), è necessaria una richiesta di autorizzazione che va inoltrata al Responsabile dei Servizi Socio-Assistenziali.
Compatibilmente con il suo stato di salute, il residente può uscire dalla Struttura, sottoscrivendo l’orario di uscita e di rientro nell’apposito registro. Nel caso in cui non sia in grado di autodeterminarsi, può comunque assentarsi, per qualche ora o per giorni sotto la responsabilità di un familiare o persona di riferimento o tutelante. Qualunque sia la durata dell’assenza la Residenza ha necessità di conoscere date e orari di rientro.
In caso di aggravamento comprovato e durante il periodo che preceda il decesso, la residenza facilita la permanenza del familiare, autorizzando la permanenza durante la notte e offrendo un pasto caldo a chi si ferma per assistere il proprio caro.
Art. 10 - PERSONALIZZAZIONE DELL’AMBIENTE E FACILITAZIONI VERSO I NUCLEI FAMILIARI
La residenza favorisce la personalizzazione degli ambienti di vita pertanto ciascun residente può portare fotografie, oggetti cari, suppellettili di proprietà in modo da rendere maggiormente riconoscibile il nuovo ambiente e più gradevole la permanenza.
Ugualmente nella propria stanza è consentito l’uso di apparecchi radio e audiovisivi che potranno essere collegati con gli impianti centralizzati. Tali apparecchi dovranno essere dotati di auricolari o di altri sistemi per l’ascolto individuale al fine di non arrecare disturbo agli altri Ospiti. L’utilizzo in orario dedicato al riposo è permesso ponendo particolare attenzione alla quiete della Struttura e alle esigenze comuni.
Con un breve preavviso (un paio di giorni) è consentito al nucleo familiare di restare a pranzare con il proprio caro (massimo 5 persone), o per qualche occasione (es. compleanno) o per festeggiare avvenimenti familiari. Il nucleo verrà fatto accomodare in una stanza a parte per favorire un minimo di privacy. Analogamente, se la famiglia gradisce organizzarsi autonomamente per una piccola festa o convention privata, le sarà messa a disposizione una stanza.
Art. 11 – NORME DI VITA COMUNITARIA E DI CIVILE CONVIVENZA
Nel rispetto delle esigenze della vita comunitaria gli Ospiti, i familiari e le assistenze esterne si impegnano a:
▪ adeguarsi alle disposizioni emanate dall’Ente ed osservarne le regole igienico-sanitarie e di civile convivenza;
▪ evitare tutto ciò che può arrecare disturbo alla comunità (con particolare riguardo alle ore di riposo) o essere di intralcio al regolare funzionamento dei servizi;
▪ non interferire con il Piano Assistenziale Individualizzato predisposto dall’équipe della residenza.
▪ collaborare con la Residenza secondo un principio di integrazione delle risorse.
Si specifica inoltre che:
1. E’ vietato portare nelle camere e negli altri locali della Struttura oggetti che possano costituire pericolo, ingombro o disturbo. In particolare è assolutamente proibito usare apparecchi o strumenti per il riscaldamento o per cucinare (fornelli e stufe di qualsiasi genere, macchine per il caffè, ferri da stiro, ecc.).
2. Non è consentito agli Ospiti ed ai loro familiari portare e consumare all’interno della Struttura bevande alcoliche, al di fuori di quelle distribuite a pasto e consentite dal MMG.
3. Non è possibile introdurre e distribuire bevande ed alimenti in struttura se non confezionati, con data di scadenza verificabile e informando preventivamente l’infermiere di turno. Eventuali deroghe vanno concordate con la direzione.
4. In ogni locale interno delle Residenze vige il divieto di fumo.
5. Durante le ore di riposo, ciascun Ospite porrà attenzione a non fare rumore e a non parlare ad alta voce.
6. E’ fatto divieto a parenti e/o amici o conoscenti di accedere alle sale pranzo o nelle camere durante l’orario dei pasti; eventuali deroghe per motivi assistenziali possono essere autorizzate solo dalla Direzione con l’obbligo del rispetto delle norme igieniche vigenti presso la struttura.
7. E’ fatto divieto di ospitare nella propria stanza, anche per una sola notte, persone estranee, qualsiasi sia il legame di parentela o amicizia con l’ospite; eventuali eccezioni possono essere autorizzate dalla Direzione.
8. L’ospite ed i suoi famigliari devono mantenere con il personale che presta servizio presso le Residenze, rapporti di reciproco rispetto e comprensione, segnalando ai responsabili di servizio o alla Direzione eventuali inadempienze, comportamenti inopportuni o scorretti etc. Non sono esigibili trattamenti e prestazioni non previste dal normale programma di servizio né con atteggiamenti intimidatori né offrendo premi in denaro o altro al personale, al quale è fatto espresso divieto di accettare.
9. È possibile portare in visita animali di affetto nella residenza purché costantemente custoditi ed informando gli operatori della loro presenza.
Per quanto stia nelle sue possibilità l'ospite si impegna:
• ad osservare le regole d'igiene dell'ambiente;
• a mantenere in buono stato l'alloggio, gli impianti le apparecchiature che vi si trovano installate e ad adeguarsi alle richieste dell'Ente al fine di garantire la perfetta utilizzazione;
• a segnalare all'Ente il cattivo funzionamento degli impianti e delle apparecchiature idrauliche ed elettriche dell'alloggio. A tal proposito si precisa che è vietata la riparazione o la manomissione “in proprio” o da parte di persone non autorizzate dalla Direzione;
• a consentire al personale di servizio e a qualsiasi altra persona incaricata dall'Ente di entrare nell' alloggio per provvedere a pulizie, controlli e riparazioni.
• a risarcire l'Amministrazione per danni arrecati all’ambiente per propria incuria o trascuratezza.
ART.12 DIMISSIONE VOLONTARIA
La dimissione volontaria (sempre possibile con l’attenzione di garantire continuità assistenziale alle persone non autosufficienti) va presentata dalla persona interessata o chi per essa, con un preavviso scritto di almeno 8 giorni, anche tramite mail, fax o semplice telefonata cui seguirà, appena possibile una formalizzazione scritta.
L’obbligo del pagamento della retta permane sino all’ottavo giorno compreso, con le seguenti variabili:
• In caso di dimissioni annunciate nei tempi previsti, con rientro a domicilio, la retta di degenza rimane invariata fino al giorno dell’uscita;
• In caso di trasferimento presso altre strutture residenziali che applicano i contributi regionali previsti per l’abbattimento della retta dalla L.R. n. 10/1997, il giorno della dimissione viene imputato con retta lorda, mentre la struttura “ricevente” percepisce il contributo regionale;
• In caso di anticipazione delle dimissioni rispetto il giorno indicato nel preavviso, la retta sarà applicata in forma piena o lorda fino alla data designata in quanto il contributo viene riconosciuto dalla Regione solo in presenza fisica del diretto interessato; analogamente in caso di dimissione senza preavviso, saranno conteggiati 8 giorni di retta piena a partire dalla data in cui l’ospite esce dalla struttura.
Ogni deroga a quanto sopra detto potrà essere valutata unicamente dalla direzione.
ART.13 DIMISSIONE DISPOSTA DALL’ENTE
L'Ente si riserva di proporre o comunicare le dimissioni dell’ospite, anche con provvedimento d’urgenza, qualora si verifichino le seguenti condizioni:
• l’ospite tiene una condotta incompatibile con la vita comunitaria e/o commette delle gravi infrazioni del presente regolamento;
• l’ospite si trova in uno stato di salute tale da non essere più gestibile presso l’ASP; in tal caso la dimissione viene condivisa con il Distretto Sanitario per garantire la continuità delle cure;
• l’ospite (o chi per esso) non provvede al pagamento della retta nelle modalità concordate e sancite nel Contratto di Accoglimento; a tutela delle persone in difficoltà ne viene data informazione al Comune competente affinché vengano percorse tutte le possibili vie di soluzione;
• l’ospite (o chi per esso) manifesta marcate insoddisfazioni verso il servizio erogato e viene a cadere il rapporto fiduciario tra famiglia e residenza. Laddove tutte le possibilità di conciliazione e negoziazione siano state percorse e documentate, viene a cadere il presupposto per una serena collaborazione e il senso di un prosieguo del rapporto.
ART.14 DECESSO
In caso di decesso di un residente, gli eredi o gli altri soggetti interessati, dovranno provvedere alle onoranze funebri, scegliendo il servizio di loro fiducia.
Gli effetti personali, saranno custoditi presso locali adibiti all’interno della struttura, salvo diversi accordi stabiliti nell’immediato tra la famiglia e il personale amministrativo o di coordinamento. Il ritiro di tali effetti viene richiesto alla famiglia, o chi per essa, entro 15 giorni dal decesso.
Trascorsi trenta giorni dal decesso dell’anziano, salvo accordi specifici, gli effetti si considerano abbandonati e senza impegno alla loro custodia. L’Azienda declina ogni responsabilità per danni derivanti dal mancato ritiro.
Art. 15- ASSISTENZA SPIRITUALE E RELIGIOSA
L’assistenza religiosa, se richiesta, viene assicurata agli Ospiti, nel rispetto delle proprie opinioni e delle libere scelte in materia di fede, mettendo a disposizione locali idonei. La Struttura dispone al suo interno di una cappella. L’Ente stipula una specifica convenzione per l’assistenza spirituale agli ospiti.
ART.16 PRESTAZIONI INTEGRATE
L'Istituto promuove e favorisce, mediante l'utilizzo delle attrezzature e degli spazi di cui è dotato, l'integrazione tra i vari servizi intra ed extra murali, su specifica richiesta degli interessati residenti nei Comuni di Cavasso Nuovo, Fanna e Sequals e/o su segnalazione dei servizi sociali presenti sul territorio, con l'erogazione di servizi di tipo socio-assistenziale “somministrazione pasti, igiene della persona ecc.", " di tipo relazionale "attività ricreativo-culturali ecc.".
ART.17 DISCIPLINA DEL VOLONTARIATO
La collaborazione dei volontari costituisce una risorsa dell’Ente. E’ necessario però che questi siano adeguatamente informati in merito alle regole dell’organizzazione, al corretto approccio verso i residenti e verso tutte le figure professionali che operano all’interno della residenza.
La disponibilità a svolgere una attività volontaria deve essere inoltrata in forma scritta indirizzata al Direttore dell'Ente. Il volontario viene poi registrato all’interno di un registro ove viene segnalata l’attività o le attività per cui si sente maggiormente portato.
Possono svolgere attività di volontariato soltanto le persone facenti parte di associazioni del territorio.
I volontari si devono astenere da ogni azione che rechi pregiudizio all'organizzazione ed al funzionamento della Residenza. A tale riguardo vengono invitati a prendere visione e sottoscrivere il Regolamento del Volontariato.
La Direzione si impegna a instaurare con i volontari rapporti di collaborazione, di studio e di ricerca al fine di rendere i servizi sempre più aderenti alle istanze ed alle esigenze degli ospiti dell’Ente.
I volontari sono tenuti a rispettare i programmi di servizio e ad attenersi ai compiti loro affidati, consultandosi sempre con le figure di coordinamento a fronte di nuove e diverse iniziative.
Per quanto non espressamente riportato dal presente Regolamento si richiamano le direttive regionali, in vigore, in materia.