Codice procedura 132 Sigla Progetto: “TP6-TP15/IF35”
Codice procedura 132
Sigla Progetto: “TP6-TP15/IF35”
Proponente: Ditta “X-ELIO Italia 1 S.r.l.” (PIVA: 14929461003), Roma, Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx XX x. 000, XXX 00000.
OGGETTO: Progetto di un impianto fotovoltaico denominato “Castelvetrano-Besi” da 50,27 MWp (50,0 MW in immissione) nonché di tutte le relative opere connesse ed infrastrutture necessarie alla connessione alla RTN, da realizzarsi nei Comuni di Castelvetrano (TP) e Partanna (TP).
Procedimento: Procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA), ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR), ai sensi dell’art. 27-bis del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., Autorizzazione Unica ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. 387/03 ed il rilascio di tutti i nulla osta/pareri ai sensi dell’art. 120 del U.U. 1775/1933.
Parere predisposto sulla base della documentazione e delle informazioni fornite dal Servizio 1 del Dipartimento Regionale Ambiente della Regione Siciliana e contenute nel portale regionale.
PARERE ISTRUTTORIO CONCLUSIVO n. 126 del 12.05.2021
VISTO l’art. 91 della Legge Regionale n. 9 del 07 maggio 2015 recante “Norme in materia di autorizzazione ambientali di competenza regionale”, come integrato con l’art. 44 della Legge Regionale n. 3 del 17.03.2016;
VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e ss.mm.ii.;
VISTO il D.P.R. n. 357 dell’08/03/1997 e s.m.i;
VISTO il D.P.R. n. 120 del 13/06/2017, Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo;
VISTO il D.A. n. 207/GAB del 17 maggio 2016 – Costituzione della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il D.A. n. 57/GAB del 2020 che regolamenta il funzionamento della C.T.S. per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale;
VISTA la Nota prot. 605/GAB del 13 febbraio 2019, recante indicazioni circa le modalità di applicazione dell’art. 27-bis del D.lgs. 152/2006 e s.m.i;
VISTO il D.A. n. 295/GAB del 28/06/2019 che approva la “Direttiva per la corretta applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei progetti”;
VISTO il D.A. n. 311/GAB del 23 luglio 2019, con il quale si è preso atto delle dimissioni dei precedenti componenti della Commissione Tecnica Specialistica (C.T.S.) e contestualmente sono stati nominati il nuovo Presidente e gli altri componenti della C.T.S.;
VISTO il D.A. n. 318/GAB del 31 luglio 2019 di ricomposizione del Nucleo di coordinamento e di nomina del vicepresidente;
VISTO il D.A. n. 414/GAB del 19 dicembre 2019 di nomina di nn. 4 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti;
VISTO il D.Lgs. 16.06.17, n. 104. “Attuazione della direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE, concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, ai sensi degli articoli 1 e 14 della legge 9.07.15, n. 114”;
VISTA la nota prot. ARTA 50595 del 19.7.2019, recante “Comunicazione procedibilità istanza, pubblicazione documentazione e Responsabile del procedimento” con la quale è stata comunicata la procedibilità dell’istanza e ribadito che ogni connesso adempimento è di esclusiva competenza del Serv. I DRA ai sensi del DA 57/2020;
VISTA l’istanza del 23/05/2019, con la quale la Ditta “X-ELIO Italia 1 S.r.l.” ha chiesto il rilascio del Provvedimento di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA), ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR), ai sensi dell’art. 27-bis del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., dell’Autorizzazione Unica ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. 387/03 ed il rilascio di tutti i nulla osta/pareri ai sensi dell’art. 120 del U.U. 1775/1933, per il progetto indicato in oggetto;
VISTO lo SIA prodotto a corredo dell’istanza anzidetta, comprendente la seguente documentazione:
1) elenco della documentazione progettuale ed ambientale;
2) progetto definitivo dell’Impianto fotovoltaico;
3) progetto definitivo dell’impianto di utenza;
4) progetto definitivo dell’Impianto di rete;
5) studio di impatto ambientale e sintesi non tecnica del progetto definitivo dell’impianto fotovoltaico e delle opere connesse (impianto di utenza ed impianto di rete);
6) relazione paesaggistica di cui al DPCM 12/12/2005;
7) relazione tecnico agronomica;
8) relazione botanico-faunistica;
9) piano particellare per le particelle catastali in cui ricadono le opere connesse;
10) avviso al pubblico;
11) copia della ricevuta di avvenuto pagamento degli oneri istruttori per la VIA, determinati in accordo all’art. 91 della Legge della Regione Siciliana n. 9 del 7 maggio 2015;
12) copia della ricevuta di pagamento del contributo per oneri istruttori per la procedure di autorizzazione unica ex art. 12 c 3, D.Lgs. n. 387/2003;
13) dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante la conformità delle copie elettroniche con quelle in formato cartaceo, nonché della presa visione, accettazione e sottoscrizione degli elaborati tecnici da parte del committente;
14) dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante il valore delle opere da realizzare e l’importo degli oneri istruttori per la VIA, determinati in accordo all’art. 91 della Legge della Regione Siciliana n. 9 del 7 maggio 2015;
15) dichiarazione sostitutiva del certificato di vigenza di iscrizione alla camera di commercio, con esplicitazione nell’oggetto sociale dell’attività dl produzione di energia elettrica da fonti Rinnovabili;
16) dichiarazione antimafia relativa alla società proponente;
17) attestazione di istituto di credito di disponibilità a finanziare l’iniziativa ed attestazione di sussistenza in capo al richiedente della capacità organizzativa e finanziaria per il suo sviluppo;
18) dichiarazione d’impegno con la quale la società si assume l’obbligo della realizzazione diretta dell’impianto fino alla fase dell’avvio dello stesso;
19) dichiarazione (atto di adesione) con la quale il richiedente assume nei confronti della amministrazione competente, al rilascio del provvedimento, l’impegno ad osservare gli obblighi di cui all’art. 3 dal protocollo di legalità del 23/5/2011, di cui all’art. 4 del regolamento;
20) dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. n. 445/2000, con la quale la società attesta e si impegna di non avvalersi di ex dipendenti che hanno esercitato, negli ultimi tre anni di servizio, poteri autorizzativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni;
21) dichiarazione sostitutiva del certificato di destinazione urbanistica con allegato l’elaborato grafico di sovrapposizione tra le particelle catastali interessate dall’intervento e la tavola dei regimi normativi del piano paesaggistico regionale in riferimento alle aree interessate dall’intervento;
22) dichiarazione d’impegno alla corresponsione, all’atto di avvio del lavori, di una cauzione a garanzia della esecuzione degli interventi di dismissione e delle opere di messa in pristino;
23) dimostrazione della disponibilità giuridica dei suoli in ordine alle aree su cui realizzare l’impianto mediante copia dei contratti preliminari di compravendita dei terreni interessati;
24) preventivo per la connessione redatto da Terna S.p.A. ed accettazione del medesimo;
25) asseverazione che attesta l’esclusione del progetto dall’iter valutativo da parte di ENAC.
VISTA la documentazione pubblicata dal Servizio 1 DRA nel portale regionale delle valutazioni:
1) avviso al pubblico di cui all’art. 24, comma 2 e all’art. 27-bis, comma 4 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., recante altresì specifica indicazione degli Enti interessati dall’iter autorizzativo con indicazione di ogni autorizzazione necessaria, intesa, parere, concerto, nulla osta, o atti di assenso richiesti;
2) dimostrazione della disponibilità giuridica dei suoli in ordine alle aree su cui realizzare l’impianto mediante copia dei contratti preliminari di compravendita dei terreni interessati;
3) preventivo per la connessione redatto da Terna S.p.A. ed accettazione del medesimo;
4) documentazione tecnica del progetto definitivo, consistente nei seguenti elaborati:
⮚ Relazione generale
⮚ Documentazione fotografica
⮚ Relazione geologica
⮚ Relazione idrologica e idraulica
⮚ Relazione e calcoli preliminari delle strutture
⮚ Relazione geotecnica e sismica
⮚ Relazione tecnica e calcolo preliminare degli impianti
⮚ Relazione tecnica sottostazione elettrica di utente SSE
⮚ Calcolo di producibilità dell’impianto fotovoltaico
⮚ Relazione sui campi elettromagnetici
⮚ Relazione sulle interferenze
⮚ Piano preliminare di utilizzo delle terre e rocce da scavo
⮚ Relazione sulla dismissione dell’impianto
⮚ Ostacoli alla navigazione aerea
⮚ Quadro economico dell’opera
⮚ Elenco prezzi unitari
⮚ Computo metrico estimativo
⮚ Disciplinare descrittivo e presentazione degli elementi tecnici
⮚ Piano particellare
⮚ Piano di manutenzione dell’impianto e delle opere connesse
⮚ Prime indicazioni per la stesura dei piani di sicurezza
⮚ Corografia generale
⮚ Inquadramento imp. Fv su IGM
⮚ Inquadramento imp. Fv su CTR
⮚ Inquadramento imp. Fv su ortofoto
⮚ Inquadramento imp. Fv su catastale
⮚ Individuazione delle interferenze su CTR
⮚ Rilievo planoaltimetrico
⮚ Stato di fatto-sezioni longitudinali
⮚ Stato di fatto-sezioni trasversali
⮚ Stato di progetto-sezioni longitudinali
⮚ Stato di progetto-sezioni trasversali
⮚ Stato di progetto-planimetria modellazione del terreno
⮚ Planimetria generale d’impianto
⮚ Planimetria impianto con suddivisione in campi
⮚ Planimetria percorso cavi MT
⮚ Planimetria campo 1 percorso cavi elettrici BT e strumentazione
⮚ Planimetria campo 2 percorso cavi elettrici BT e strumentazione
⮚ Planimetria campo 3 percorso cavi elettrici BT e strumentazione
⮚ Planimetria campo 4 percorso cavi elettrici BT e strumentazione
⮚ Planimetria campo 5 percorso cavi elettrici BT e strumentazione
⮚ Planimetria campo 6 percorso cavi elettrici BT e strumentazione
⮚ Planimetria campo 7 percorso cavi elettrici BT e strumentazione
⮚ Planimetria campo 8 percorso cavi elettrici BT e strumentazione
⮚ Planimetria campo 9 percorso cavi elettrici BT e strumentazione
⮚ Sezioni tipo cavidotti BT
⮚ Sezioni tipo cavidotti MT
⮚ Schema elettrico unifilare di impianto MT-BT
⮚ Schema elettrico unifilare MT ramo A
⮚ Schema elettrico unifilare MT ramo B
⮚ Schema elettrico unifilare MT ramo C
⮚ Schema elettrico unifilare MT ramo D
⮚ Schema elettrico unifilare campo 1
⮚ Schema elettrico unifilare campo 2
⮚ Schema elettrico unifilare campo 3
⮚ Schema elettrico unifilare campo 4
⮚ Schema elettrico unifilare campo 5
⮚ Schema elettrico unifilare campo 6
⮚ Schema elettrico unifilare campo 7
⮚ Schema elettrico unifilare campo 8
⮚ Schema elettrico unifilare campo 9
⮚ Planimetria generale di impianto con ubicazione opere strutturali
⮚ Piante, sezioni e particolari strutture di supporto e fondazioni moduli FV
⮚ Piante, sezioni e particolari costruttivi Power Station
⮚ Piante, sezioni e particolari costruttivi edifici servizi
⮚ Viabilità interna al parco sezioni tipo
⮚ Cancelli particolari costruttivi
⮚ Ingressi particolari costruttivi
⮚ Planimetria con indicazione dei bacini scolanti
⮚ Particolari costruttivi opere idrauliche
⮚ Architettura sistema di controllo
⮚ Planimetria sistema di sorveglianza
⮚ Planimetria sistema di monitoraggio ambientale
⮚ Rilievo planoaltimetrico
⮚ Area SSE Stato di fatto sezioni trasversali e longitudinali
⮚ Area SSE Stato di progetto sezioni trasversali e longitudinali
⮚ Planimetria SSE
⮚ Pianta e sezioni elettromeccaniche SSE
⮚ Schema unifilare SSE
⮚ Impianti ausiliari e vie cavi SSE
⮚ Edificio SSE piante, sezioni e prospetti
⮚ Particolari cancello e recinzione con fondazione
⮚ Planimetria elettrodotti di collegamento alla SSE su CTR
⮚ Planimetria elettrodotti di collegamento alla SSE su Catastale
⮚ Sezioni tipo cavidotti di collegamento
⮚ Relazione paesaggistica
⮚ Relazione agronomica
⮚ Relazione botanico-faunistica
⮚ Studio impatto ambientale
⮚ Carta forestale
⮚ Carta natura habitat
⮚ Carta natura varie
⮚ Componenti paesaggio
⮚ Beni paesaggistici
⮚ Regimi normativi
⮚ Geomorfologica PAI
⮚ Idraulica PAI
⮚ Dissesti PAI
⮚ Uso suolo
⮚ Parchi e riserve
⮚ Rete Natura 2000
⮚ Aree importanti per avifauna
⮚ Rete ecologica
⮚ Geositi
⮚ Centri abitati
⮚ Piano cave
⮚ Vincoli idrogeologici
⮚ Sintesi non tecnica
⮚ Dimostrazione della disponibilità giuridica dei suoli
⮚ Preventivo per la connessione redatto da Terna ed accettazione del medesimo
⮚ Dati georiferiti
PRESO ATTO che in riferimento all’anzidetta istanza non sono pervenute a questa Commissione T.S. osservazioni formulate entro i termini di cui all’art. 24 del D.Lgs. n. 152/2006;
PRESO ATTO che sono state trasmesse da parte degli enti le seguenti note di richiesta integrazione e pareri di competenza:
⮚ Prot. 38838 in data 08/07/2020, con cui l’Ufficio del genio Civile di Trapani richede la dichiarazione di disponibilità dei terreni interessati e rappresenta che in data 15/06/2020 è prevenuta l’opposizione da parte di uno dei proprietari dei lotti interessati dalla realizzazione dei cavidotti, informadone il Proponemte;
⮚ Prot. 54186 del 30.07.2018 dell’ufficio del Genio Civile di Trapani con cui si chiedono documenti amministrativi integrativi.
⮚ Prot. N. 47014 del 04.07.2019 con cui il MISE richiede documentazione amministrativa .
⮚ Prot. 45508 del 05.07.2019 con cui la ditta trasmette della documentazione tecnica integrativa.
⮚ Prot. 59647 del 06.09.2019 con cui l’Ufiicio del Genio Cvile di Trapani richiede ulteriore documentazione.
⮚ Prot. 68826 del 18.10.2019 con cui l’Ufficio del genio Civile di Trapani richiede chiarimenti rispetto alle particelle di terreno interessate.
⮚ Prot. 80487 de11.12.2019 con cui l’Assessorato dell’Agricoltura, trasmette il proprio nulla osta, previa cessione definitiva del suolo trazzerale individuato, ai sensi della normativa vigente.
⮚ Prot. 82883 del 19.12.2019 con cui il proponente chiede il nulla osta al comune di Castelvetrano.
⮚ Prot. 18/02/2020 del 04.03.2020 con cui il Proponente trasmette all’Assessorato Energia la documentazione richiesta.
⮚ Prot. 31463 del 09.06.2020 con cui il Proponente chiede il parere preventivo dei Vigili del Fuoco.
⮚ Prot. 4185 del 03.09.2019 con cui la Sorpintendenza di Trapani specifica che le aree interessate sono in maassima parte al di fuori di aree vincolate con la eccezione di una parte ricadente nelle vicinanze del fosso Besi e parte del percorso delle linee elettriche interessano terreni sottoposti a tutela ai sensi dell’art. 134 lettera c e dell’art 142 del D. Lgs 42/2004
⮚ Prot 68277 del 15.10.2019 con cui l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, servizio 16, trasmette il proprio nulla osta a condizioni.
⮚ Prot. 69643 del 21.10.2019 con cui il libero consorzio di trapani trasmette il prorionulla osta con condizioni.
⮚ Prot. 75387 del 17.11.2019 con cui il Consorzio di Bonifica 1 di Trapani trasmette la propria incompetenza per assenza di impianti di propria gestione.
VISTA la nota prot. n. 24/U/2019 del 05/07/2019, acquisita al prot. n. 47508 del 05/07/2019, con la quale la
Ditta “X-ELIO Italia 1 S.r.l.” ha trasmesso copia dei seguenti elaborati tecnici sostitutivi:
1) 004_Relazione geologica (rev. 1)
2) 007_Relazione geotecnica e sismica (rev. 1)
3) Dichiarazione sostitutiva del CDU.
CONSIDERATO che, a seguito di convocazione del Servizio 1 del Dipartimento ARTA con nota prot. n. 05880 del 01 febbraio 2021, ai sensi dell'art. 27-bis, comma 7, del decreto legislativo n. 152/2006 e dell'art. 14-ter della legge 241/90 e ss.mm.ii., per il rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (P.A.U.R.), ai sensi dell'art. 27-bis del decreto legislativo 152/2006 e ss.mm.ii, in data 08.02.2021 si è tenuta la conferenza di servizi.
VISTO il verbale della conferenza di servizi tenutasi il giorno 08.02.2021 acquisito al prot. DRA 08609 del 08.02.2021
CONSIDERATO e VALUTATO che tra le determinazioni raggiunte l’Assessorato Territorio e Ambiente ritiene opportuno precisare che, alla luce della rivisitazione del progetto, ancorché ritenuta dal Servizio 1 modifica non sostanziale, di cui alla nota prot. n. 5512 del 29 gennaio 2021, necessita che tutti gli Enti e le Amministrazioni interessate e comunque competenti diano conferma dei pareri già rilasciati ove non in contrasto con la nuova soluzione progettuale proposta.
VALUTATO che in conferenza di servizi non sono emersi pareri negativi o proposte in contrasto con la realizzazione del progetto.
VISTA la nota della X-Elio prot. 017U2021 del 19.01.2021 acquisito da ARTA con prot. 3031 del 20.01.2021 con cui trasmette N.1 atto di sottomissione registrato c/o il competente Ufficio del Registro dell’Agenzia delle Entrate; - N.1 STMG proposta dal gestore di rete, relativa accettazione e voltura; N.1 documento attestante il raggiungimento di un accordo per la condivisione dello stallo assegnato e benestare di Terna. - N.6 istanze per l’ottenimento del parere favorevole, compresse della documentazione tecnica richiesta: relazione tecnica, relazione campi elettromagnetici, inquadramento impianti su IGM, planimetrie, schemi elettrici, sezioni tipo dei cavidotti, piante e sezioni elettromeccaniche; - N.6 dichiarazioni d’impegno;
- N.6 attestazioni bancarie dell’avvenuto pagamento del corrispettivo pari ad € 463,35;
VISTA la nota della X-Elio prot. 018U2021 del 22.01.2021 acquisito da ARTA con prot. 4583 del 27.01.2021 con cui chiede l’Autorizzazione Unica ai sensi dell’art.12 del D. lgs 387/03 e smi
VISTA la nota ARTA Servizio 1 prot. 05512 del 29.01.2021 con cui si informa che, non esistendo sostanziali modifiche al progetto, non si rende necessaria la ripubblicazione pertanto rimane valida la documentazione esistente nel portale;
VISTA la nota della Siciliacque prot. 0000946/21 del 04/02/2021 acquisita da ARTA con prot. 6725 del 04.02.2021 con cui, non esistendo interferenze con gli impianti da loro gestiti, rilasciano il nulla osta per la realizzazione del progetto;
VISTA la documentazione integrativa contenente anche la variante in diminuzione inviata dalla X-Elio con prot. ARTA 7069 del 08/02/2021;
VISTA la ricevuta di posta elettronica della X-Elio con prot. ARTA prot. 11617 del 25.02.2021 con trasmettono nulla osta ricevuta dalla Snam Rete Gas;
VISTA la nota dell’Ufficio del Genio Civile di Trapani prot.34618 del 02-03-2021 acquisita da ARTA con prot. 12591 del 02.03.2021 con cui si chiede, al fine di esprimere il proprio parere, l’inoltro della istanza di variante;
VISTA la nota dell’Assessorato Territorio e Ambiente Comando del Corpo Forestale di Trapani prot.19221 del 04-03-2021 acquisita da ARTA con prot. 13535 del 04.03.2021 con cui si richiedono entro 30 gg documenti integrativi al fine di esprimere il proprio parere;
VISTA la nota del Libero Consorzio Comunale di Trapani acquisita da ARTA con prot. 14418 del 09.03.2021 con la quale, verificata la non sostanziale variazione al progetto, confermano il rilascio del parere precedente con prot. 37294 del 16-10-2019;
VISTA la nota della X-Elio prot. 056U2021 del 10.03.2021 acquisita da ARTA con prot. 14841 del 10.03.2021 con cui chiede all’Unità Operativa 34 di Attività di Vigilanza sul Territorio e Tutela Vincolo Idrogeligoco l’emissione di un parere aggiornato rispetto a quello emesso in data 02/10/2019 con prot. 107742 escludendo la prescrizione riguardante la valutazione di incidenza ambientale in quanto tale analisi ha la finalità di valutare gli effetti che un piano / programma / progetto / intervento / attività può generare sui siti della rete Natura 2000, tenuto conto degli obiettivi di conservazione dei medesimi;
VISTA la nota dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Trapani prot. 21665 del 11.03.2021 acquisita da ARTA con prot. 15230 del 12.03.2021 con cui confermano il rilascio del parere precedente con prot. 107742 del 02-10-2019;
VISTA la nota della X-Elio prot. 069U2021 del 26.03.2021 acquisita da ARTA con prot. 18650 del 29.03.2021 con cui chiede all’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia il rilascio dell’autorizzazione unica idraulica;
VISTA la nota della X-Elio prot. 073U2021 del 29.03.2021 acquisita da ARTA con prot. 18957 del 29.03.2021 con cui chiede al Ministero dello Sviluppo Economico Divisione XIV Settore 3° Reti e servizi di comunicazione elettronica nel settore telefonico l’emissione del parere di competenza;
VISTA la nota della X-Elio prot. 85U2021 del 20.04.2021 acquisita da ARTA con prot. 23999 del 21.04.2021 con cui chiede all’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente Servizio 1 l’acquisizione del parere istruttorio conclusivo da parte della Commissione Tecnica Specialistica per il decreto di VIA e per la convocazione della Conferenza decisoria per la realizzazioe del progetto;
CONSIDERATO che
• con nota prot. n.44/U/2020 del 6 luglio 2020 (prot. DRA n. 38204 del 7 luglio 2020) la Ditta X Elio Italia 1 s.r.l. ha presentato le controdeduzioni alle osservazioni della Commissione Tecnica Specialistica di cui al P.I.I. n. 27/2020;
• con nota prot. n. 94/U/2020 del 12 novembre 2020 (prot. DRA n. 66794 del 13 novembre 2020) il Proponente ha comunicato al Servizio 1 DRA, che, in base alle informazioni disponibili discendenti dalla autonoma analisi del PII n. 27/2020 della CTS, ha revisionato il progetto proposto ottemperando alle prescrizioni formulate dalla Commissione e, nella considerazione che a seguito di tale revisione si è determinata una conseguente riduzione della potenza massima dell’impianto fotovoltaico e del relativo suolo occupato, che, a parere della Ditta, non costituisce variante sostanziale al progetto ai sensi dell’art. 5, comma 1, lettera 1-bis) del D. Lgs. 152/2006 e non rende quindi necessario la riprogettazione dell’intervento ai sensi dell’art. 24, comma 5 del medesimo D. Lgs. 152/2006, ha trasmesso, ai sensi dell’art. 27-bis comma 5 del D. Lgs. 152/2006, ad integrazione
degli elaborati progettuali e della documentazione acquisita, nuova documentazione tecnico- progettuale;
• la variante proposta consiste esenzialmente nella eliminazione della posa in opera di parte dei pannelli in corrispondenza del fosso Besi e nella variazione di una piccola parte di tracciato del cavidotto.
• con nota prot. n. 5512 del 29 gennaio 2021, il Servizio 1 ha comunicato al Proponente che la revisione del progetto di cui al punto precedente, non costituisce variante sostanziale al progetto, ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. 1-bis) del D. Lgs. 152/2006 e che pertanto non si rende necessaria la ripubblicazione dell’avviso così come previsto dall’art. 27-bis comma 5 del predetto D. Lgs. 152/2006.
PRESO ATTO che in esito all’esame della documentazione presentata dal Proponente è stato rilevato quanto segue:
LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO
La proposta di progetto in esame ricade in due lotti distinti, uno nel Comune di Castelvetrano (TP), in c/da Besi (circa 89,5 Ha) ed uno nel comune di Partanna (TP), in c/da Magaggiari (circa 12 Ha).
Le aree interessate dal progetto sono facilmente raggiungibili grazie ad una fitta rete di strade di vario ordine presenti in zona (A29, XX000, XX00, XX00, XX000, XX000, XX00, XX0).
Nella tabella di seguito si riportano le coordinate del Parco e della SSE nel sistema UTM 33 WGS84.
Dal punto di vista catastale,
• la sottostazione elettrica di connessione ricade nel territorio del Comune di Partanna (TP), al Foglio 63, Particella n. 48. Detta particella è stata preventivamente contrattualizzata con preliminare di vendita e pertanto non sarà necessario intervenire con esproprio o servitù coattiva;
• il parco fotovoltaico ricade:
⮚ in parte nel Comune di Castelvetrano (TP), in c/da Besi, nel Foglio 1, Particelle 84 e 75 e Foglio 3, Particelle 193, 194, 315, 318, 319, 320 e 321 (circa 89,5 Ha);
⮚ in parte nel Comune di Partanna (TP), in c/da Magaggiari, nel Foglio 63, Particella 48 e Foglio 75, Particelle 21, 22, 23, 24, 26, 27, 193, 207, 208 e 232 (circa 12 Ha).
Dette particelle sono state preventivamente contrattualizzate con preliminare di vendita e pertanto non sarà necessario intervenire con esproprio o servitù coattiva.
• l’elettrodotto interrato per la rete elettrica a servizio dell’impianto fino alla stazione utente di trasformazione e consegna, per i soli tratti che interesseranno le proprietà private, ricade:
⮚ in parte nel Comune di Castelvetrano (TP), nei Fogli 3, 4, 12, 20, 21, 28 e 41;
⮚ in parte nel Comune di Partanna (TP), nei Fogli 63 e 75.
• Lo SIA riporta l’elenco delle particelle interessate dal cavidotto, le quali saranno oggetto di appositi contratti di servitù e/o assoggettate a servitù coattiva
INQUADRAMENTO PROGRAMMATICO
CONSIDERATO che, il Proponente ha analizzato la proposta di intervento rispetto ai pertinenti piani e programmi riportati di seguito:
• livello comunitario e nazionale:
⮚ strategia Europa 2020;
⮚ pacchetto per l’energia pulita (Clean Energy Package);
⮚ strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile;
⮚ strategia energetica nazionale;
⮚ programma operativo nazionale 2014-2020;
⮚ piano d’azione nazionale per le fonti rinnovabili;
⮚ piano d’azione italiano per l’efficienza energetica;
⮚ piano nazionale di riduzione delle emissioni di gas serra.
• livello regionale e sovra-regionale:
⮚ piano energetico ambientale Regione siciliana;
⮚ piano per l’assetto idrogeologico e piano gestione rischio alluvioni;
⮚ piano di tutela delle acque;
⮚ piano di gestione del distretto idrografico della Sicilia;
⮚ piano territoriale paesaggistico regionale;
⮚ rete natura 2000;
⮚ piano regionale di tutela della qualità dell’aria;
⮚ piano regionale dei parchi e delle riserve;
⮚ piano di tutela del patrimonio;
⮚ piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.
• livello locale (provinciale e comunale):
⮚ piano territoriale di coordinamento provinciale;
⮚ piano regolatore generale del Comune di Castelvetrano;
⮚ piano regolatore generale del Comune di Partanna.
RILEVATO che non si riscontrano interferenze ostative al Progetto in esame relativamente al PAI (fatta eccezione per una zona in frana di modestissima estensione ubicata in corrispondenza del settore N-E del Lotto 1, ove il Proponente ha espressamente escluso di eseguire insediamenti); nonché relativamente al Piano Paesaggistico ed agli alri stumenti di pianificazione del Territorio consultati;
CONSIDERATO che il Lotto 1 del Parco Fotovoltaico interfersce in parte con il vincolo idrogeologico per cui è necessario otternere Parere del Corpo Forestale;
VERIFICATO che il progetto non interferisce con pericolosità idrogeologica o geomorfologic del PAI, né con aree protette a qualsiasi titolo come si evince dallo studio della cartografia del Piano paesaggistico pubblicata sul portale dela regione Siciliana.
INQUADRAMENTO PROGETTUALE
PRESO ATTO che,
• la proposta di progetto in esame riguarda la realizzazione e l’esercizio di un impianto fotovoltaico denominato “Castelvetrano-Besi” da 50,27 MWp (50,0 MW in immissione), nonché di tutte le relative opere connesse ed infrastrutture necessarie alla connessione alla RTN;
• Il progetto originale è stato leggermente modificato in riduzione eliminando parte dei pannelli previsti in corrispondenza del fosso Besi e modificando una piccola parte del tracciato dell’elettrodotto.
• il progetto di connessione, associato al codice pratica 201800188, prevede il collegamento in antenna a 150 kV con la sezione 150 kV della stazione elettrica di trasformazione (SE) della XXX 000/000 kV di Partanna. Il preventivo per la connessione è stato accettato in data 28/09/2018;
• il collegamento fra la SSE dell’operatore elettrico (E.ON. Climate & Renewables Italia S.r.l.) e il punto di immissione nella RTN presso la SE Terna di Partanna, rientra fra le opere a carico dell’operatore elettrico e, pertanto, non è stato approfondito dal Proponente e non è oggetto del presente parere.
CONSIDERATO che, relativamente alla producibilità dell’impianto:
• il calcolo della producibilità è stato effettuato imputando il modello del sistema nel software di simulazione PVSyst vers. 6.78 ed utilizzando i dati del database MeteoNorm 7.2;
• il calcolo delle perdite del sistema è stato dettagliato per:
⮚ perdite per ombreggiamento;
⮚ perdite per basso irraggiamento;
⮚ perdite per temperatura;
⮚ perdite per qualità del modulo fotovoltaico;
⮚ perdite per mismatch del generatore fotovoltaico;
⮚ degrado delle prestazioni dei moduli fotovoltaici;
⮚ perdite ohmiche di cablaggio;
⮚ perdite sul sistema di conversione;
⮚ perdite sui circuiti in corrente alternata (comprendenti perdite circuiti in corrente alternata in BT, perdite circuiti in corrente alternata in MT interne all’impianto e perdite circuiti in corrente alternata in MT di collegamento alla SSE);
⮚ perdite sui trasformatori MT/BT;
⮚ perdite sezione AT;
⮚ disponibilità di esercizio;
⮚ consumi ausiliari.
• la produzione dell’impianto fotovoltaico risulta pari a 101.496 MWh/anno. Considerata la potenza nominale dell’impianto pari a 50,276 MWp si avrà una produzione specifica pari a 2.019 (kWh/KWp)/anno. Sulla base di tutte le perdite sopra indicate, l’impianto consentirà di ottenere un indice di rendimento pari a 86,67% (Performance Ratio PR).
CONSIDERATO che, relativamente alle alternative di progetto:
Alternativa “zero”
• i benefici ambientali attesi dell’impianto in progetto, valutati sulla base della stima di produzione annua di energia elettrica pari a 101.496 MWh/anno, sono riportati nelle tabelle a seguire:
Alternative localizzative
• per la scelta del sito sono stati considerati i seguenti fattori:
⮚ mancanza di elementi di natura vincolistica (ex DM 10/09/2010);
⮚ buon irraggiamento dell’area ai fini di una soddisfacente produzione di energia;
⮚ vicinanza alla RTN esistente, al fine di consentire l’allaccio elettrico dell’impianto senza la realizzazione di infrastrutture elettriche di rilievo e su una linea RTN con ridotte limitazioni;
⮚ viabilità esistente in buone condizioni ed in grado di consentire il transito agli automezzi per il trasporto delle strutture, al fine di minimizzare interventi di adeguamento della rete esistente;
⮚ caratteristiche geomorfologiche idonee alla realizzazione dell’opera, al fine di non dover ricorrere a strutture di consolidamento di rilievo;
⮚ conformazione orografica tale da consentire la realizzazione delle opere con interventi qualitativamente e quantitativamente limitati e comunque mai irreversibili (minimizzazione delle movimentazioni di terreno e degli sbancamenti) ed un inserimento paesaggistico più armonioso possibile;
⮚ assenza di vegetazione di pregio o di carattere rilevante (alberi ad alto fusto, vegetazione protetta, habitat e specie di interesse comunitario).
Alternative progettuali
• per la scelta della tipologia dell’impianto sono stati considerati i seguenti fattori: impatto visivo; possibilità di coltivazione delle aree disponibili con mezzi meccanici; costo di investimento; costi di operation and maintenance; producibilità attesa dell’impianto;
• la soluzione impiantistica scelta è quella monoassiale ad inseguitore di rollio.
CONSIDERATO che, relativamente allo schema generale dell’impianto:
Dati generali
• l’impianto è costituito da:
⮚ un collegamento elettrico dell’impianto fotovoltaico alla rete di trasmissione di alta tensione presso la esistente Stazione Elettrica di Partanna, previa condivisione del punto di connessione con l’operatore elettrico (E.ON. Climate & Renewables Italia S.r.l.), attraverso la realizzazione di una nuova Sottostazione di Utente sita nelle vicinanze della Stazione Esistente. La Sottostazione elettrica di utente del promotore verrà collegata in derivazione alla barra generale AT della futura Sottostazione Elettrica dell’operatore E.ON. Da quest’ultima si diparte la linea in cavo AT interrato per il collegamento alla Stazione Elettrica Terna, al livello di tensione AT 150 kV, sul sistema di sbarre esistente presso la stazione del Gestore;
⮚ una Sottostazione di Utente di trasformazione AT/MT 150/30 kV, con la realizzazione di uno stallo in AT con trasformatore AT/MT 50/63 MVA e dispositivi di protezione e sezionamento;
⮚ una linea interrata di collegamento fra la SSE di utente e l’impianto fotovoltaico, giacente lungo viabilità esistente;
⮚ il lotto 1, ubicato nel Comune di Castelvetrano (TP), in c/da Besi, comprendente:
- una cabina principale di impianto per la connessione e la distribuzione (MTR), nella quale verranno convogliate tutte le linee MT relative ai rami A, B, C che collegano le Power Station alla MTR mediante una distribuzione di tipo radiale;
- n. 8 Power Station (PS) o cabine di campo, le quali avranno la duplice funzione di convertire l’energia elettrica da corrente continua a corrente alternata ed elevare la tensione da bassa a media tensione; esse saranno collegate tra loro in entra-esce su più rami in configurazione radiale dalla MTR (in antenna). Ciascun ramo trasporterà una potenza variabile da 12,6 a 16 MW e convergerà su un quadro MT a 30 kV verso la cabina di distribuzione MTR;
- alle Power Station saranno collegati i cavi provenienti dalle String Box, che a loro volta raccoglieranno i cavi provenienti dai raggruppamenti delle stringhe dei moduli fotovoltaici collegati in serie;
- i moduli fotovoltaici saranno installati su strutture metalliche di sostegno del tipo ad inseguimento monoassiale (trackers), fissate al terreno mediante pali infissi e/o trivellati.
⮚ il lotto 2, ubicato nel Comune di Partanna (TP), in c/da Magaggiari, comprende:
- n. 1 Power Station o cabine di campo, la quale avrà la duplice funzione di convertire l’energia elettrica da corrente continua a corrente alternata ed elevare la tensione da bassa a media tensione. Essa sarà direttamente collegata alla limitrofa Sottostazione Elettrica di Utente, con attestazione nel quadro MT a 30 kV;
- alla Power Station saranno collegati i cavi provenienti dalle String Box che a loro volta raccoglieranno i cavi provenienti dai raggruppamenti delle stringhe dei moduli fotovoltaici collegati in serie;
- i moduli fotovoltaici saranno installati su strutture metalliche di sostegno del tipo ad inseguimento monoassiale (trackers), fissate al terreno mediante pali infissi e/o trivellati.
⮚ tutte le infrastrutture tecniche necessarie alla conversione DC/AC della potenza generata dall’impianto e dalla sua consegna alla rete di trasmissione nazionale;
⮚ opere accessorie, quali: impianti di illuminazione, videosorveglianza, antintrusione, monitoraggio, viabilità di servizio, cancelli e recinzioni.
• l’impianto è in grado di alimentare dalla rete tutti i carichi rilevanti (quadri di alimentazione, illuminazione). In mancanza di alimentazione dalla rete tutti i carichi di emergenza saranno alimentati da un generatore temporaneo diesel di emergenza e da un sistema di accumulo ad esso connesso (sola predisposizione).
Configurazione
• l’impianto produce energia elettrica in BT su più linee in uscita dagli inverter centralizzati, le quali sono convogliate verso appositi quadri nei locali di cabina, dove avverrà la trasformazione BT/MT;
• la linea in MT in uscita dai trasformatori BT/MT di ciascun sottocampo verrà vettoriata verso la cabina generale di impianto, dove avverranno le misure e la partenza verso il punto di consegna nella rete di distribuzione in alta tensione presso la nuova Sottostazione Elettrica di Utente nella Stazione Elettrica di Partanna;
• il generatore fotovoltaico è costituito da due diversi lotti, per un totale di n. 9 sottocampi di potenza variabile, così come indicato nella tabella a seguire:
Suddivisione in sottocampi
• i moduli fotovoltaici saranno installati su strutture in acciaio del tipo ad inseguimento monoassiale, fissate al terreno mediante pali infissi e/o trivellati;
• i materiali utilizzati per le strutture in acciaio conferiscono alle stesse robustezza ed una vita utile di gran lunga superiore ai 20 anni, tempo di vita minimo stimato per l’impianto di produzione;
• il generatore fotovoltaico:
⮚ presenta una potenza nominale complessiva pari a 50.275,68 kWp, dalla somma delle potenze di targa o nominali di ciascun modulo misurata in condizioni di prova standard (STC), considerando un irraggiamento pari a 1000 W/m², con distribuzione dello spettro solare di riferimento (massa d’aria AM 1,5) e temperatura celle di 25°C (norme CEI EN 904/1-2-3);
⮚ è composto da 128.912 moduli fotovoltaici in silicio monocristallino, collegati in serie da 28 moduli tra loro, così da formare gruppi di moduli (stringhe), le cui correnti vengono raccolte da inverter modulari centralizzati (due o quattro per ciascuna Power Station).
• l’impianto fotovoltaico sarà suddiviso in 9 campi di potenza variabile; le stringhe di ogni campo verranno attestate a gruppi di 16/17/18 presso degli appositi String Box (n. 270 complessivi), dove avviene il parallelo delle stringhe e il monitoraggi dei dati elettrici. Dalle String Box si dipartono le linee di collegamento verso le Power Station, giungendo in ingresso agli inverter, i quali prevedono già a bordo macchina il sezionamento e la protezione dalle sovratensioni e dalle correnti di ricircolo;
• coerentemente con la distribuzione dei sottocampi, sono state individuate differenti configurazioni per le sezioni degli inverter.
CONSIDERATO che, relativamente ai componenti dell’impianto:
Moduli fotovoltaici
• i moduli fotovoltaici scelti sono del tipo “Jinko Solar” (modello JKM390M-72-BDVP), composti da silicio monocristallino bifacciale a 72 celle, la cui potenza di picco è pari a 390Wp;
• una stringa è composta da n. 28 moduli, per cui la tensione della risulta essere variabile dai 1481 V alla temperatura di 0° C ai 979 V alla temperatura di 60° C (temperature limite di progetto);
• sono stati descritti i principali dati tecnici estratti dai datasheet;
• i moduli previsti hanno una potenza nominale di 390 Wp, per un numero complessivo di moduli pari a 128.912, consentendo di raggiungere una potenza nominale di picco del campo di 50.275,68 kW;
• i moduli previsti in progetto sono del tipo “bifacciali”, con vetro da 2,5 mm sia sulla parte anteriore che sulla parte posteriore. Tale caratteristica consente di captare l’energia solare riflessa sulla faccia posteriore delle celle, aumentando cosi la capacità di produzione dei moduli. Partendo da una efficienza STC pari a 19,27 %, grazie alla caratteristica “bifacciale” i moduli sono in grado di fornire valori di efficienza pari al 24,1% (considerando un coefficiente di riflessione sul retro del modulo pari al 25%). Questa caratteristica permette una significativa miglioria rispetto agli impianti con moduli tradizionali, in quanto a parità di energia prodotta si ottiene una minore occupazione di suolo e un minor impatto degli impianti;
• le strutture di supporto sono state progettate in modo tale da garantire l’installazione dei moduli appartenenti ad una stringa sulla stessa struttura, al fine di facilitare le operazioni di installazione e di manutenzione ordinaria.
Power Station e Inverter
• le Power Station (o cabine di campo) hanno la duplice funzione di convertire l’energia elettrica dal campo fotovoltaico da corrente continua (CC) a corrente alternata (CA) e di elevare la tensione da bassa (BT) a media tensione (MT);
• l’energia prodotta dal sistemi di conversione CC/CA (inverter) sarà immessa nel lato BT di un trasformatore 30/0,63 kV di potenza variabile in funzione dei sottocampi;
• la Power Station è costituita da elementi prefabbricati di tipo containerizzati;
• tutte le componenti sono idonee per l’installazione in esterno (inverter e trasformatore MT/BT), mentre i quadri MT e BT verranno installati all’interno di apposito shelter metallico IP54, con differenti compartimenti per le diverse sezioni di impianto;
• le pareti e il tetto dello shelter sono isolati al fine di garantire una perfetta impermeabilità all’acqua e un corretto isolamento termico;
• tutte le apparecchiature saranno posate su un basamento in calcestruzzo, ove saranno predisposti i cavedi e le tubazioni per il passaggio dei cavi di potenza e segnale;
• ciascuna Power Station conterrà al suo interno 2 o 4 inverter in corrente continua collegati in parallelo ad un quadro in bassa tensione per la protezione dell’interconnessione tra gli inverter e il trasformatore. Nella stessa sarà presente un impianto elettrico completo di cavi di alimentazione, di illuminazione, di prese elettriche di servizio, dell’impianto di messa a terra e quanto necessario al funzionamento della Power Station. Saranno inoltre presenti le protezioni di sicurezza, il sistema centralizzato di comunicazione con interfacce in rame e fibra ottica;
• per l’accessibilità ai vari comparti saranno adottati provvedimenti tali che i dispositivi installati siano immediatamente accessibili, rendendo più agevole l’ispezione, la manutenzione e la riparazione;
• lo shelter di installazione quadri MT-BT è un cabinato metallico realizzato interamente di acciaio zincato a caldo, con rifiniture esterne che assicurano la minore manutenzione. Il box è costituito da un mini skid realizzato ad hoc per contenere materiale di natura elettrica ed è realizzato per garantire una protezione verso l’esterno secondo la normativa EN60529;
• le pareti e la pavimentazione sono isolati attraverso dei pannelli che garantiscono anche l’impermeabilizzazione dell’intero impianto. In più, dal punto di vista strutturale, sarà realizzato un collegamento tra lo shelter e la sua fondazione al fine di prevenire qualsiasi tipo di spostamento verticale dello shelter;
• in corrispondenza del pavimento sono presenti aperture per il passaggio dei cavi (coperte con fibrocemento compresso) e aperture per accesso alla fondazione;
• tutti i componenti metallici saranno trattati prima dell’assemblaggio. Le pareti esterne, invece, saranno trattate mediante l’uso un rivestimento impermeabile e additivi che consentono di garantire la completa aderenza alla struttura, resistenza massima agli agenti atmosferici anche in ambienti industriali e marini fortemente aggressivi, come quelli in questione;
• tutti gli ambienti del cabinato, sono attrezzati con porte con apertura esterna;
• la Power Station, totalmente prefabbricata da assemblare in situ, avrà dimensioni in pianta pari a 8,10 x 5,50 m ed in altezza pari a circa 3,00 m;
• sono previste due tipologie di Power Station:
⮚ tipo A, produttore Ingeteam, modello Ingecon Sun MSK20 - Two Dual Invertrs, con 2 batterie da due inverter ciascuno modello 1640TL B630, con un trasformatore a MT/BT 30/0,63 kV da 6000 kVA;
⮚ tipo B, produttore Ingeteam, modello Ingecon Sun MSK20 - Dual Invertrs, con 1 batteria da due inverter ciascuno modello 1640TL B630, con un trasformatore a MT/BT 30/0,63 kV da 3000 kVA.
• in fase esecutiva saranno prodotti dal prefabbricatore gli elaborati di calcolo strutturale ai fini del deposito presso gli uffici del Genio Civile competente;
• le fondazioni dalla Power Station, dimensiona attraverso il software Astro GT, prodotto dalla Aztec Informatica srl, verrà realizzata con una platea di spessore 25 cm con pareti perimetrali di spessore 20-25 cm rinfiancate con terreno compattato. Al di sotto si prevede un magrone in cls in circa 10 cm;
• sono state descritto in dettaglio:
⮚ inverter
⮚ quadro di parallelo BT
⮚ trasformatore BT/MT
⮚ interruttori di media tensione
⮚ quadri servizi ausiliari
⮚ trasformatore BT/BT
⮚ UPS per servizi ausiliari
⮚ sistema centralizzato di comunicazione
Cabine generali di impianto
• è prevista la costruzione di due manufatti con struttura portante in c.a. gettato in opera o prefabbricato avente gli stessi ingombri e caratteristiche prestazionali;
• gli edifici ospiteranno attrezzatura elettrica, i sistemi di monitoraggio e controllo, nonché i locali uffici a servizio dell’impianto fotovoltaico e saranno ubicati presso il lotto 1 di impianto, nel territorio del Comune di Castelvetrano:
⮚ il primo edificio, denominato “Main Technical Room”, ospiterà i quadri di media tensione per il collettamento dell’energia proveniente dai sottocampi, il parallelo e la partenza verso la cabina di consegna. La struttura avrà forma rettangolare (m 12 x 4) e si svilupperà su un solo livello con altezza massima dal piano di campagna pari a 3,20 m. La struttura portante verticale sarà costituita da pilastri in c.a. collegati ad una fondazione superficiale, composta da una platea nervata di spessore pari a 30 cm e travi di collegamento aventi, a sua volta, altezza oltre la piastra pari a 30 cm. La copertura andrà realizzata con solaio in laterocemento e travetti precompressi. Il calcolo strutturale è realizzato in accordo a quanto previsto dal DM 17/01/2018 norme tecniche per le costruzioni, tenendo conto delle azioni sismiche. Le verifiche geotecniche delle fondazioni sono riportate nella relazione specialistica allegata al progetto definitivo, mentre per quel che concerne le verifiche della struttura in c.a. saranno riportate nella relazione specialistica insieme ai tabulati di xxxxxxx. L’edificio presenta due distinte aperture, una per il locale quadri MT e l’altra per il locale trafo ausiliari, oltre alle griglie per l’aerazione dei locali;
⮚ il secondo edificio, denominato “Control Room”, ospiterà gli uffici, i servizi e un deposito materiali. La struttura avrà forma rettangolare (m. 12 x 5) e si svilupperà su un solo livello con altezza massima dal piano di campagna pari a 4,35 m. La struttura è composta da n. 4 shelter prefabbricati affiancati, che verranno posati sopra una fondazione superficiale, composta da una platea nervata di spessore pari a 30 cm e travi di collegamento aventi, a sua volta, altezza oltre la piastra pari a 30 cm. Le pareti e la copertura sono costituite da pannelli prefabbricati termoisolanti. L’edificio presenta 3 distinte aperture, una per il locale uffici, una per il locale quadri SCADA e uno per il deposito/magazzino.
Quadri BT e MT
• è prevista la realizzazione di un quadro MT all’interno della cabina MTR per il collettamento di tutte le linee MT provenienti dal parco fotovoltaico, al loro parallelo e alla partenza verso la sottostazione elettrica sita nel Comune di Partanna;
• è prevista l’installazione di quadri BT per l’alimentazione dei carichi ausiliari dell’impianto, quali i sistemi di monitoraggio, SCADA, ventilazione, antintrusione, etc.;
• all’interno della cabina MTR sarà realizzato un unico quadro MT denominato MTR-QMT, destinato al collegamento con la Cabina SSE 150/30 kV sita nel Comune di Partanna (punto di consegna), alle misure, alla protezione generale CEI 0-16, al dispositivo di interfaccia e uno scomparto di protezione trafo per i servizi ausiliari (trafo presso cabina MTR);
• completano il quadro MT gli ulteriori scomparti necessari alla protezione linee, destinate ai 4 rami dell’impianto A-B-C (Lotto 1 - Castelvetrano) e ramo D (Lotto 2 - Partanna).
String Box
• è prevista l’installazione di n. 222 String Box, nelle quali saranno convogliate le linee provenienti dalle stringhe e vengono parallelati su un’unica linea in uscita verso le Power Station;
• ciascun String Box è dotato di un minimo di 18 canali in ingresso, con fusibili su 2 poli, dotati di monitoraggio di ciascuna stringa. Il sistema prevede la protezione per le sovratensioni, con uno scaricatore combinato in classe I+II. La linea in uscita verso le PS è protetta da un interruttore 250°;
• nello String Box è presente un PCB per la lettura e l’immagazzinamento dei dati e la trasmissione verso la PS, garantita con un cavo seriale RS485;
• l’apparecchiatura è idonea per installazione esterna (IP65).
Cavi di potenza MT e BT
• sarà realizzata una rete di cavidotti in MT per la connessione delle cabine di impianto, a partire dal punto di consegna presso la Cabina SSE di Partanna. Da questa si diparte una linea costituita da 3 distinte terne MT verso la cabina principale di impianto MTR presso il lotto 1 Castelvetrano e da questa, secondo una gerarchia di tipo radiale, su tre distinti rami in collegamento diretto, verso tutte le PS presenti nel lotto di impianto;
• sempre dalla Cabina SSE di Partanna si diparte una ulteriore linea MT verso il sottocampo PS9 del lotto 2 di impianto, adiacente alla stessa SSE;
• sarà realizzata una rete di cavidotti in BT per il collegamento dalle PS agli String Box e per il collegamento degli String Box alle stringhe;
• tutti i cavi saranno idonei alle tipologie di posa e conformi alle normative vigenti, con particolare riferimento alle norme CEI e alla direttiva cavi CPR.
Cavidotti
• sono previste differenti modalità di posa dei cavi MT, BT, segnale, a seconda che si faccia riferimento alle aree interne all’impianto o ai collegamenti esterni;
• l’impianto, dal punto di vista elettrico, è suddiviso in n. 9 sottocampi raggruppati fra di loro, costituendo così n. 4 distinti rami:
⮚ i rami A-B-C raccolgono le cabine PS1-PS2-PS3-PS4-PS5-PS6-PS7-PS8 presenti nel lotto 1, nel Comune di Castelvetrano, e confluiscono l’energia presso la cabina MTR, dalla quale si diparte un elettrodotto interrato MT di collegamento con la SSE di Partanna, costituito da 3 terne di cavi MT 30 kV in formazione 3x1x630 mm2;
⮚ il ramo D raccoglie la cabina PS9 presente nel lotto 2, nel Comune di Partanna, e confluisce l’energia direttamente presso il quadro MT presente nell’edificio produttore presso la Sottostazione elettrica di Partanna di nuova realizzazione.
• tutti i cavi utilizzati, sia per il collegamento interno dei sottocampi che per la connessione alla SSE, saranno del tipo schermato, con conduttore in alluminio, con formazione a trifoglio elicordato, o equivalente;
• per tutte le linee elettriche si prevede la posa direttamente interrata dei cavi, senza ulteriori protezioni meccaniche, ad una profondità di 1,10 m dal piano di calpestio e per una xxxxxxxxx xx xxxxx Xx 00;
• in caso di particolari attraversamenti o di risoluzione puntuale di interferenze, le modalità di posa saranno modificate in conformità a quanto previsto dalla norma CEI 11-17 e dagli eventuali regolamenti vigenti relativi alle opere interferite, mantenendo comunque un grado di protezione delle linee non inferiore a quanto garantito dalle normali condizioni di posa;
Sistema di terra
• il sistema di terra del parco fotovoltaico è costituito da una maglia di terra che si estende lungo tutta l’area dell’impianto, consistente in un dispersore orizzontale in corda di rame di sezione pari a 50 mmq, alla quale verranno collegate:
⮚ in più punti le strutture metalliche di sostegno dei moduli fotovoltaici, nonché le altre masse presenti presso l’impianto;
⮚ gli impianti di terra delle singole cabine di sottocampo e delle cabine generali di impianto, consistenti in uno o più anelli concentrici intorno alle cabine, in corda di rame di sezione pari a 70 mmq e dispersori verticali a croce di lunghezza pari a 2,5 m posti ai vertici della maglia, collegati in più punti alle armature delle fondazioni delle cabine.
• la maglia complessiva consentirà di ottenere un valore di resistenza di terra tale da garantire un sufficiente margine di sicurezza, adeguato alla normativa vigente;
• per evitare che in caso di guasto vi sia trasferimento di potenziali dannosi agli elementi sensibili circostanti (sotto-servizi, acquedotti, tubazioni metalliche, etc.), in corrispondenza degli attraversamenti lungo il tracciato del cavidotto (5 m prima e fino a 5 m dopo l’interferenza), verrà utilizzato un cavo Giallo/Verde di diametro 95 mmq del tipo FG16(O)R, giuntato al conduttore di rame nudo, tale da garantire una resistenza pari a quella della corda di rame nudo di 50 mmq.
Sistema SCADA
• presso l’impianto fotovoltaico verrà realizzato un sistema di telecontrollo per la gestione dello stesso, il quale consentirà l’acquisizione dei principali parametri elettrici provenienti dal campo;
• il nucleo del sistema SCADA è costituito dalla coppia di PLC ridondati installati nel quadro QPLC in MTR. Il PLC è una piattaforma aperta configurabile per mezzo del software di programmazione, che copre diverse funzionalità (collezione dati, attuazione comandi organi MT inviati da utente tramite HMI dello SCADA, etc.);
• il sistema in progetto risulta formato dai seguenti elementi:
⮚ 1 quadro rack 19” 42U QCSCADA da installarsi nella Controllo Room;
⮚ 1 quadro elettrico QPLC contenente
⮚ 1 quadro elettrico QREM contenente
⮚ 1 computer desktop facente funzione di HMI locale
⮚ 1 engineering workstation
⮚ 7 quadri QPS da installarsi nelle Power station.
Cavi di controllo e TLC
• per le connessioni dei dispositivi di monitoraggio e di security verranno utilizzati prevalentemente:
⮚ cavi in rame multipolari twistati e non (cavi xxxxxx), utilizzati per consentire la comunicazione su brevi distanze data la loro versatilità;
⮚ cavi in fibra ottica, utilizzati per superare il limite fisico della distanza di trasmissione dei cavi in rame (comunicazione su grandi distanze) e nel caso in cui sia necessaria una elevata banda passante come nel caso dell’invio di dati. La fibra ottica prevista in progetto consiste in un cavo con numero di coppie di fibre ottiche (cores) pari a 12.
• i cavi previsti sono:
⮚ rispondenti alla normativa CEI EN 60794-3 ed equipaggiati con fibre ottiche di tipo monomodale rispondenti alla normativa ITU3T G.652;
⮚ idonei per posa in esterno entro tubi, con guaina interna in polietilene del tipo a bassa densità e guaina esterna in polietilene ad alta densità, protezione antiroditore costituita da filati di vetro, impermeabili (water blocking), totalmente dielettrici;
⮚ dotati di guaina esterna del tipo LSZH termoplastica, al fine di rispettare le norme che ne rendono possibile il loro utilizzo anche in ambienti interni.
• ogni cavo sarà contraddistinto da una sigla di identificazione prevista dalle vigenti norme CEI. Sistema di monitoraggio ambientale
• è prevista l’installazione di un sistema di monitoraggio ambientale finalizzato all’acquisizione dei parametri ambientali e climatici presenti nel campo fotovoltaico (irraggiamento, dati meteorologici e temperature dei moduli), i quali saranno inviati, gestiti ed archiviati dal sistema di monitoraggio SCADA e da questo elaborati per la determinazione dei valori della producibilità attesa;
• è composto da:
⮚ n. 4 stazioni di rilevazione meteo;
⮚ sistema di rilevazione dati di irraggiamento (componente diretta, diffusa e globale);
⮚ piranometri installati sul piano dei moduli;
⮚ sistema di tracking solare;
⮚ sistema di rilevazione temperatura moduli;
⮚ n. 2 albedometri;
⮚ dispositivi di comunicazione;
⮚ dispositivi di interfaccia;
⮚ dispositivi di memorizzazione.
• è in grado di operare in modalità automatica, completamente autonoma assicurando le funzioni di autodiagnosi per il rilevamento di eventuali malfunzionamenti o lettura di parametri fuori scala.
Sistema di sicurezza e anti-intrusione
• per garantire la sicurezza dell’impianto contro intrusioni non autorizzate sarà installato un sistema di anti-intrusione perimetrale (videosorveglianza), composto da:
⮚ n. 1 postazione di video sorveglianza e videoanalisi, dotata di NVR e di monitor;
⮚ fino a 300 aree soggette ad osservazione;
⮚ accesso diretto da web, sia al sistema di videosorveglianza in tempo reale che all’archivio delle registrazioni.
• il sistema di sicurezza integra anche i servizi di videoanalisi con l’implementazione, oltre alle normali funzionalità di videosorveglianza, di funzionalità di videocontrollo attivo, al fine di individuare in “tempo reale” e di trasmettere le segnalazioni di allarme alla Control Room al verificarsi di situazioni critiche, o quantomeno anomale.
• il sistema di allarme ed antintrusione presso le cabine di impianto (PS, MTR e Control Room) consente il controllo di tutti gli accessi dell’immobile ed è composto da:
⮚ n. 1 centrale 200 zone, dotata di modulo telefonico GSM/GPRS, con accesso da APP e/o da WEB, con interfaccia vocale per operatore;
⮚ sensori di contatto da installare presso gli accessi;
⮚ sensori volumetrici a doppia tecnologia, da installare presso i percorsi di ingresso e i luoghi sensibili;
⮚ sirene interne ed esterne;
⮚ inseritori a chiave RFID e con tastierino alfanumerico.
Strutture di supporto
• l’impianto sarà costituito da moduli fotovoltaici posizionati su strutture ad inseguimento monoassiale con inseguimento E-O, ancorate a terra attraverso fondazioni e connessi elettricamente in stringhe serie/parallelo su inverter centralizzati in bassa tensione;
• i moduli fotovoltaici previsti sono costituiti da pannelli di dimensioni indicative 1008 mm x 2008 mm predisposti lungo il lato lungo su 2 file da 42 moduli;
• la struttura degli inseguitori monoassiali è costituita da sei campate sulle quali sono adagiati 84 pannelli disposti su due file. La larghezza complessiva di tale struttura mobile è pari a 4,10 m (ovvero la larghezza equivalente dei due pannelli portati), mentre la lunghezza è paria a 43,8 m;
• i pannelli sono collegati a dei profilati ad omega trasversali alla struttura e connessi mediante un corrente longitudinale con sezione quadrata di lato 15mm e spessore 4mm. Con questo sistema la parte mobile è in grado di ruotare intorno ad un asse orizzontale posto ad una altezza pari a 2,185 m fuori terra, con un angolo di rotazione di +/- 60°, sfruttando al meglio l’assorbimento dell’energia solare;
• il corrente che governa il moto della struttura è sostenuto da n. 7 pilastri di sezione IPE 240 cui è collegato mediante cerniere con asse parallelo al tubolare. Nella cerniera centrale vi è una ghiera metallica che, collegata ad un motore ad azionamento remoto, regola l’inclinazione del piano dei pannelli;
• i pilastri di sostegno sono immorsati nel terreno ad una profondità variabile tra i 3,0 m e i 5,0 m in funzione delle caratteristiche meccaniche e litostratigrafiche dei terreni di fondazione. Le modalità di immorsamento di tali profilati variano dalla infissione (battitura) alla trivellazione.
Site Preparation
• sono previsti movimenti terra all’interno delle stesse aree, volti a rendere idoneo il piano di posa per l’installazione delle strutture di fissaggio dei moduli fotovoltaici;
• è stato elaborato un piano quotato idoneo alla posa, rispondente ai seguenti parametri:
⮚ pendenza trasversale E-O massima 15%
⮚ pendenza longitudinale S massima 15%
⮚ pendenza longitudinale N massima 2%
• la soluzione progettuale è volta a minimizzare il volume degli scavi/rilevati e risulta e prevede di non produrre alcun volume di terreno che possa essere considerato rifiuto da smaltire.
Recinzione
• è prevista la realizzazione di una recinzione perimetrale per delimitare l’area di installazione dell’impianto e delle relative pertinenze;
• la recinzione sarà formata da rete metallica a pali fissati con xxxxxx;
• si prevede di mantenere una distanza di 16 m tra gli impianti e la recinzione, quale fascia di protezione e schermatura (10 m di fascia a verde e 6 m di viabilità perimetrale).
Cunette drenanti
• è prevista una rete di allontanamento delle acque meteoriche, al fine di favorirne il deflusso, costituita da cunette di forma trapezoidale scavate nel terreno naturale/rilevato in materiale permeabile (tutte le opere di regimazione rientreranno nell’ambito dell’ingegneria naturalistica);
• le cunette in terra saranno realizzate in scavo con una sezione trapezoidale di larghezza e profondità variabile in funzione della portata di progetto e sponde inclinate di angolo α inferiore a 20°;
• lo scopo delle cunette è quello di permettere il deflusso dell’intera portata di progetto, relativa a un tempo di ritorno di 30 anni.
Viabilità interna di servizio e piazzali
• le opere viarie saranno costituite da una regolarizzazione di pulizia del terreno, dalla successiva compattazione e rullatura del sottofondo naturale, dalla fornitura e posa in opera di tessuto non tessuto ed infine dalla fornitura e posa in opera di brecciolino opportunamente costipato per uno spessore di quaranta centimetri, poiché si tratta di arterie viarie dove sovente transitano cavi in cavidotto (i cavidotti saranno differenziati a seconda del percorso e del cavo che accoglieranno);
• è prevista la realizzazione di una strada sterrata per l’ispezione dell’area di impianto lungo tutto il perimetro dell’impianto e lungo gli assi principali e per l’accesso alle piazzole delle cabine.
Sistemi antincendio
• il sistema antincendio previsto è conforme alle disposizioni del D.P.R. del 01/08/2011, n. 151;
• l’installazione dell’impianto fotovoltaico, in funzione delle caratteristiche elettriche/costruttive e/o delle relative modalità di posa in opera, non comporterà per il sito un aggravio del preesistente livello di rischio di incendio, in quanto non esistono:
⮚ interferenze con sistema di trasporto di prodotti combustibili;
⮚ rischi di propagazione delle fiamme verso fabbricati poiché gli stessi sono collocati a distanza di sicurezza.
• è stato valutato il pericolo di elettrocuzione cui può essere esposto l’operatore dei Vigili del Fuoco per la presenza di elementi circuitali in tensione;
• sia in fase di cantiere che in fase di O&M dell’impianto si dovranno rispettare tutti i requisiti richiesti ai sensi del D.Lgs. 81/2008;
• al fine di ridurre al minimo il rischio di propagazione di un incendio dai generatori fotovoltaici agli ambienti sottostanti, gli impianti saranno installati su strutture incombustibili (Classe 0 secondo il DM 26/06/1984 oppure Classe A1 secondo il DM 10/03/2005);
• sono previsti sistemi ad estintore in ogni cabina presente e alcuni estintori aggiuntivi per eventuali focolai esterni alle cabine (sterpaglia, erba secca, ecc.). L’area in cui è ubicato il generatore fotovoltaico ed i suoi accessori sarà accessibile ai soli addetti alle manutenzioni che dovranno essere adeguatamente formati/informati sui rischi e sulle specifiche procedure operative da seguire per effettuare ogni manovra in sicurezza e forniti degli adeguati DPI. I dispositivi di sezionamento di emergenza saranno individuati con la segnaletica di sicurezza di cui al titolo V del D.Lgs. 81/08.
CONSIDERATO che, relativamente alle opere di connessione alla RTN
Sottostazione elettrica
• il parco fotovoltaico convoglierà l’energia prodotta verso una nuova Sottostazione Elettrica di Utente (SSEU) 150/30 kV, da ubicarsi presso il Comune di Partanna (TP), nelle immediate vicinanze della Stazione elettrica (SE) Terna 150 kV esistente, connessa alla Rete di Trasmissione Nazionale (RTN);
• il collegamento elettrico dell’impianto fotovoltaico alla rete di trasmissione di alta tensione avverrà per tramite della SSE utente dell’operatore elettrico E.ON. Climate & Renewables Italia S.r.l., che
prevede nell’ambito di altre iniziative la realizzazione di una nuova sottostazione di utente sita nelle vicinanze della stazione esistente Terna;
• i due operatori, secondo le indicazione del gestore di rete, nella logica di una razionalizzazione della RTN, condivideranno il punto di connessione presso la SE Terna di Partanna;
• la Sottostazione elettrica di utente del promotore X-ELIO verrà collegata in derivazione alla barra generale AT della costruenda Sottostazione elettrica dell’operatore E.ON. Da questa stazione si diparte la linea in cavo AT interrato per il collegamento alla Stazione elettrica Terna, al livello di tensione AT 150 kV, sul sistema di sbarre esistente presso la stazione del Gestore;
• la sottostazione elettrica di utente, nella sua configurazione, prevede un collegamento alla limitrofa stazione E-ON attraverso il sistema di cavi AT interrati, che partiranno dallo stallo AT presente nella nuova SSEU X-ELIO sino a giungere al castelletto cavi dedicato presso la SSE E-ON;
• presso la SSEU E-ON verrà realizzato un ampliamento dello stallo in derivazione dalla barra AT, così composto:
⮚ n. 1 sezionatore orizzontale tripolare con lame di terra;
⮚ n. 3 scaricatori AT;
⮚ n. 1 castelletto cavi AT con terminali cavi.
• presso la SSEU verrà realizzato un nuovo impianto AT di utente, composto da:
⮚ n. 1 castelletto cavi AT con terminali cavi;
⮚ n. 3 isolatori unipolari;
⮚ n. 1 sezionatore orizzontale tripolare con lame di terra;
⮚ n. 1 sistema di distribuzione in sbarre
⮚ n. 2 interruttori compatti tipo PASS (sezionatore, interruttore e TA) di protezione linea trafo (di cui uno sola predisposizione);
⮚ n. 2 trasformatori AT/MT 150/30 kV della potenza di 50/63 MVA (di cui uno sola predisposizione).
• la sezione MT/BT sarà composta da:
⮚ quadri MT generali 30kV completi di: o Scomparti di sezionamento linee di campo;
⮚ Trasformatori MT/BT servizi ausiliari 30/0,4 kV;
⮚ Quadri servizi ausiliari;
⮚ Quadri misuratori fiscali;
⮚ Sistema di monitoraggio e controllo.
• verrà altresì realizzato un edifico presso la sottostazione, di dimensioni in pianta pari a 34,30 x 4,00 m, presso il quale verranno ubicati i quadri MT, i trasformatori MT/BT, nonché i quadri ausiliari;
• il progetto non prevede un collegamento diretto fra la sottostazione elettrica di utente e la stazione Terna. Il punto di connessione è condiviso con il produttore E-ON;
• il collegamento fra le due SSE dei due produttori avverrà attraverso un sistema di cavi AT interrati, che partiranno dallo stallo AT presente nella nuova SSEU X- ELIO sino a giungere al castelletto cavi dedicato presso la SSEU E-ON;
• l’elettrodotto sarà costituito da una terna di cavi AT in alluminio con isolamento XPLE, tensione di esercizio 150 kV, in formazione 3x1x400 mm2, posati ad una profondità minima di 1,50 m;
• il tracciato dell’elettrodotto ricade in parte all’interno delle viabilità di accesso alle due stazioni elettriche ed in parte su viabilità pubblica esistente, per la quale verrà inoltrata apposita istanza di concessione per la posa e l’esercizio degli elettrodotti.
• il collegamento fra la SSE E-ON e il punto di immissione nella RTN presso la SE Terna di Partanna rientra fra le opere a carico di E-ON, pertanto non saranno oggetto della presente relazione.
Elettrodotto di collegamento con il parco fotovoltaico
• il parco fotovoltaico convoglierà l’energia prodotta verso la nuova Sottostazione Elettrica di Utente 150/30 kV attraverso un elettrodotto interrato, costituito da n. 3 terne in parallelo con cavi in formazione 3x1x630 mm2 18/30 kV;
• tutti i cavi di cui si farà utilizzo saranno del tipo schermato con conduttore in alluminio, con formazione a trifoglio, o equivalente.
• il tracciato dell’elettrodotto ricade prevalentemente su viabilità pubblica esistente, per la quale verrà inoltrata apposita istanza di concessione per la posa e l’esercizio degli elettrodotti.
CONSIDERATO che, relativamente ai materiali di scavo e riutilizzo:
• è prevista un’attività di movimento terre che si può distinguere nelle seguenti tipologie:
1) terreno agricolo scoticato per la realizzazione della viabilità, delle piazzole e delle fondazioni;
2) materiali provenienti dagli scavi in sito utilizzati per la realizzazione della viabilità, delle piazzole e delle fondazioni;
3) materiale di scavo in esubero da trasportare a siti di bonifica e/o discariche;
4) materiali di nuova fornitura necessari per la formazione dello strato finale di strade e piazzole.
• allo stato attuale è previsto la quasi totalità del riutilizzo in sito delle prime due tipologie ed uno scarso utilizzo della terza tipologia. Per i materiali di cui alla quarta tipologia ci si approvvigionerà da cave di prestito autorizzate più vicine possibile all’area di cantiere o impianti di riutilizzo che forniscono materiale dotato di tutte le certificazioni necessarie;
• la possibilità del riutilizzo scaturisce da una analisi eseguita sulle colonne stratigrafiche eseguite in sede di indagini geologiche;
• il materiale di scavo che non potrà essere riutilizzato in situ sarà inviato in impianti di riutilizzo autorizzati, da individuarsi in fase di progettazione esecutiva e secondo un apposito piano di utilizzo del materiale scavato secondo quanto previsto dal D.P.R. del 13/06/2017, n. 120.
• Il piano preliminare di utilizzo delle terre è stato presentato con elaborato prot. 12392 del 17.02.2020, contenente le seguenti quantità: terre da movimentare 242.000 m3, terre da riutilizzare in situ 146.000 m3, terre da avvuiare a discarica 96.000 m3.
• Il piano prevede numero e tipologia di indagini secondo il DPR 120/2017 ma non specifica il sito di destinazione finale per le terre in esubero.
CONSIDERATO che, relativamente alla accessibilità ed alle barriere architettoniche:
• tutte le aree del parco fotovoltaico saranno accessibili anche da parte di soggetti diversamente abili, mentre non sarà accessibile agli stessi l’area di installazione dei moduli fotovoltaici;
• l’area asfaltata interna della Sotto Stazione Elettrica Utente sarà accessibile anche da tali soggetti, purché si attengano alle stesse regole di accesso e sicurezza valide per i soggetti normo-dotati.
CONSIDERATO che, relativamente alla gestione dell’impianto:
• la centrale fotovoltaica è monitorata mediante un sistema di supervisione che permette di rilevare le condizioni di funzionamento con continuità e da posizione remota;
• a fronte di situazioni rilevate dal sistema di monitoraggio, controllo e sicurezza, è prevista l’attivazione di interventi da parte di personale tecnico addetto alla gestione e conduzione dell’impianto, le cui principali funzioni possono riassumersi nelle seguenti attività:
⮚ servizio di guardia;
⮚ conduzione impianto, in conformità a procedure stabilite, di liste di controllo e verifica programmata;
⮚ manutenzione preventiva ed ordinaria, programmate in conformità a procedure stabilite per garantire efficienza e regolarità di funzionamento;
⮚ segnalazione di anomalie di funzionamento con richiesta di intervento di riparazione e/o manutenzione straordinaria da parte di ditte esterne specializzate ed autorizzate;
⮚ predisposizione di rapporti periodici sulle condizioni di funzionamento dell'impianto e sull’energia elettrica prodotta.
• la gestione dell’impianto sarà effettuata generalmente con ispezioni a carattere giornaliero, mentre la manutenzione ordinaria sarà effettuata con interventi a periodicità quindicinale.
CONSIDERATO che, relativamente al cronoprogramma:
• il cronoprogramma fornito affronta uno scenario possibile di costruzione del parco, a partire dalla fase di preparazione delle aree sino al commissioning;
• il tempo previsto per la realizzazione dell’opera è pari a 13 mesi, a cui vanno aggiunti altri 2 mesi per il commissioning e i ripristini finali, per complessivi 15 mesi.
CONSIDERATO che, relativamente alla realizzazione e messa in esercizio dell’impianto:
• sono state descritte tutte le azioni da intraprendere per la costruzione dell’impianto e la fase di messa in esercizio (commissioning), che comprende tutti i test, i collaudi e le ispezioni visive necessarie a verificare il corretto funzionamento in sicurezza dei principali sistemi e delle apparecchiature installate. Nello specifico sono stati descritti:
⮚ tempistiche realizzative;
⮚ tipologie di lavori e criteri di esecuzione;
⮚ attività di cantiere la realizzazione dell’impianto fotovoltaico;
⮚ attività di cantiere per Impianto di Utenza;
⮚ messa in esercizio;
⮚ accessi ed impianti di cantiere;
⮚ impiego di manodopera in fase di realizzazione e messa in esercizio;
⮚ traffico generato durante il cantiere;
⮚ terre e rocce da scavo.
CONSIDERATO che, relativamente alle attività di dismissione:
• alla fine della vita dell’impianto (stimata intorno ai 20-25 anni), si procederà al suo smantellamento ed al conseguente ripristino del territorio, procedendo a:
⮚ rimuovere le opere fuori terra, partendo dallo scollegamento delle connessioni elettriche, proseguendo con lo smontaggio dei moduli fotovoltaici e del sistema di videosorveglianza, con la rimozione dei cavi, delle power stations, delle cabine servizi ausiliari, dell’edificio magazzino/sala controllo e dell’edificio per ricovero attrezzi agricoli, per concludere con lo smontaggio delle strutture metalliche e dei pali di sostegno;
⮚ rimuovere le opere interrate (fondazioni edifici, cavi interrati);
⮚ dismettere le strade e dei piazzali;
⮚ rimuovere la recinzione.
⮚ regolarizzare i terreni e ripristinare le condizioni iniziali delle aree, ad esclusione della fascia arborea perimetrale, che sarà mantenuta.
• i materiali derivanti dalle attività di smaltimento saranno gestiti secondo le normative vigenti, favorendo il recupero ed il riutilizzo presso centri specializzati, o allo smaltimento in discarica. Verrà data particolare importanza alla rivalutazione dei materiali costituenti:
⮚ strutture di supporto in acciaio zincato ed alluminio;
⮚ moduli fotovoltaici (vetro, alluminio e materiale plastico facilmente scorporabili, oltre ai materiali nobili, silicio e argento);
⮚ cavi in rame e/o l’alluminio.
• sono stati individuati le attrezzature, gli automezzi ed il numero di personale da impiegare.
INQUADRAMENTO AMBIENTALE
CONSIDERATO che in merito alle componente ambientali e agli impatti del progetto il proponente afferma.
Atmosfera
Clima
• i dati registrati dalle stazioni termopluviometriche di Marsala e Castelvetrano rilevano temperature medie annue comprese, rispettivamente, tra 17,4 e 18 °C, mentre le precipitazioni variano tra 517,4 mm e 606,5 mm;
• dal punto di vista bioclimatico l’area rientra prevalentemente nella fascia del termomediterraneo secco superiore;
• per la caratterizzazione climatica sono stati utilizzati i dati delle stazioni meteorologiche di Castelvetrano (Lotto 1) e Partanna (Lotto 2), gestite dal Servizio Idrografico del Genio Civile;
• per la zona di Castelvetrano (Lotto 1):
⮚ i valori della temperatura media annua sono di 18°C, mentre l’escursione termica annua è intorno ai 16°C;
⮚ le temperature minime sono normalmente (50° percentile) di circa 6,6°C; il mese più freddo è di norma febbraio. Le minime assolute toccano i 4,2°C e sono abbastanza rare le punte di zero gradi. Le temperature massime mostrano valori normali intorno ai 33°C, mentre i valori assoluti si attestano intorno ai 37°C.
• per la zona di Partanna (Lotto 2):
⮚ i valori della temperatura media annua sono di 17°C, mentre l’escursione termica annua è intorno ai 16°C;
⮚ le temperature minime sono normalmente (50° percentile) di circa 5,6°C; il mese più freddo è di norma febbraio. Le temperature minime assolute toccano i 2,3°C. Le temperature massime mostrano valori normali intorno ai 30°C, mentre i valori assoluti si attestano intorno ai 35,2°C.
• dall’analisi del climogramma di Xxxxx, gli areali di riferimento (Castelvetrano e Partanna) appaiono caratterizzati da una ampia omogeneità climatica. Nello specifico:
⮚ la zona di Castelvetrano rappresenta la zona di confine tra le aree costiere e quelle dell’interno collinare perché ha caratteristiche delle une e delle altre: un lungo periodo caldo-arido, da maggio a settembre, un regime temperato da ottobre ad aprile; in questo caso le temperature
dei mesi invernali si avvicinano a quelle delle località di collina mentre le precipitazioni hanno valori intermedi. I valori medi annuali delle precipitazioni sono di 523 mm;
⮚ la zona di Partanna registra temperature rigide durante i mesi invernali e un po’ più miti durante i mesi estivi, un periodo caldo lungo quattro mesi e un periodo temperato che va da settembre ad aprile; le precipitazioni sono più abbondanti durante ciascuno dei mesi dell’anno. I valori medi annuali delle precipitazioni sono di 652 mm.
• dalla distribuzione mensile delle precipitazioni è evidente che la stazione esaminata presenta un regime pluviometrico coerente con il regime pluviometrico di tipo mediterraneo, che prevede piogge abbondanti durante il periodo autunnale e invernale e scarse, o del tutto assenti, durante i mesi estivi;
• nei mesi autunnali (dicembre, novembre e ottobre), le piogge sono più abbondanti rispetto ai corrispondenti mesi invernali (gennaio, febbraio e marzo). Il mese più piovoso è il mese di dicembre;
• secondo le classificazioni climatiche che derivano dagli indici più in uso, è possibile classificare le stazioni climatiche di Castelvetrano e Partanna secondo un clima steppico (indice di Lang), o, viceversa, secondo un clima sub-umido (indice di Emberger);
• l’indice di De Martonne classifica la stazione di Castelvetrano secondo un clima semi-arido mentre la stazione di Partanna secondo un clima temperato-caldo;
• l’indice di Xxxxxxxxxxxx attribuisce un clima semi-arido a Castelvetrano ed un clima asciutto sub- umido a Partanna;
• nell’area in oggetto si rileva una velocità media del vento tra la fascia media ed alta.
Aria
• la stazione di rilevamento più vicina al sito in esame dista circa 40 km ed è situata nella città di Trapani. I dati della stazione non evidenziano superamenti oltre i limiti consentiti dal D.Lgs. 155/2010 e s.m.i. per i parametri rilevati (PM10, PM2.5, NO2, CO, Benzene e O3). Per quanto riguarda il parametro O3 si sono registrati n. 2 superamenti del valore obiettivo, senza raggiungere il tetto massimo dei 25 superamenti in un anno. Per il parametro PM10 si sono registrati superamenti di
n. 1 giorni, ma senza raggiungere il tetto massimo dei 35 superamenti in un anno.
Fase di costruzione e dismissione:
• gli impatti sono essenzialmente riconducibili ad:
⮚ emissioni connesse al traffico veicolare dei mezzi in ingresso e in uscita dal cantiere (trasporto materiali, trasporto personale, mezzi di cantiere). Nel caso specifico gli inquinanti tipici generati dal traffico sono costituiti da NOx e CO e sono stati stimati in alcune decine di tonnellate complessive;
⮚ emissioni di polveri legate alla movimentazione dei mezzi di cantiere ed alle attività di escavazione per l’allestimento delle aree di cantiere e la realizzazione delle opere. Nel caso specifico sono stati stimati in circa 8,75 t.
Fase di esercizio:
• l’impianto non comporterà emissioni in atmosfera, ad esclusione delle emissioni delle autovetture utilizzate dal personale per attività di O&M, attività sporadiche e di brevissima durata che riguardano sia l’impianto fotovoltaico che le stazioni utente e RTN “Partanna”, quest’ultime in maniera molto marginale;
• nelle attività di manutenzione agricola, le emissioni attese sono associabili ai mezzi dei tecnici per le attività periodiche di monitoraggio e controllo ed alle emissioni per le attività di lavorazioni agricole che implicano il modesto utilizzo di mezzi meccanici. Tali emissioni sono di entità trascurabile rispetto all’impatto complessivo sulla componente che può ritenersi al contrario positivo, in quanto la produzione di energia da fonte fotovoltaica permette di evitare l’uso di combustibili fossili con conseguente riduzione dell’inquinamento atmosferico e delle emissioni di CO2, SO2, NOx, CO. I benefici ambientali attesi dell’impianto in progetto, valutati sulla base della stima di produzione annua di energia elettrica, sono pari a 101.496 MWh/anno.
Misure di mitigazione:
• al fine di ridurre/minimizzare gli impatti bisognerà:
⮚ sottoporre i mezzi di cantiere, a cura di ciascun appaltatore, a regolare manutenzione come da libretto d’uso e manutenzione;
⮚ che nel caso di carico e/o scarico di materiali o rifiuti, ogni autista limiti le emissioni di gas di scarico degli automezzi, evitando di mantenere acceso il motore inutilmente;
⮚ effettuate manutenzioni periodiche e regolari delle apparecchiature contenenti gas ad effetto serra (impianti di condizionamento e refrigerazione delle baracche di cantiere), avvalendosi di personale abilitato;
⮚ avere una circolazione degli automezzi a bassa velocità per evitare il sollevamento di polveri;
⮚ nella stagione secca, effettuare eventuale bagnatura con acqua delle strade e dei cumuli di scavo stoccati, per evitare la dispersione di polveri;
⮚ effettuare il lavaggio delle ruote dei mezzi pesanti, prima dell’immissione sulla viabilità pubblica, per limitare il sollevamento e la dispersione di polveri, con approntamento di specifiche aree di lavaggio ruote.
• relativamente all’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche:
⮚ tutte le opere saranno realizzate secondo in conformità con quanto disposto dal D.Lgs. 81/08;
⮚ le strutture metalliche degli edifici e delle opere provvisionali, i recipienti e gli apparecchi metallici di notevoli dimensioni e situati all’aperto, saranno elettricamente a terra in modo da garantire la dispersione delle scariche atmosferiche;
⮚ in sede di progettazione esecutiva verrà eseguito il calcolo della probabilità di fulminazione ai sensi della norma CEI 81-1 per verificare la necessità o meno di proteggere i ponteggi ed eventuali gru a torre contro le scariche atmosferiche;
⮚ nel caso in cui il calcolo determinasse la necessità di protezione, l’impianto sarà realizzato da tecnico qualificato e regolarmente denunciato agli Enti competenti in ottemperanza con quanto previsto dal DPR 462/2001 entro 30 giorni dall’inizio dell’attività in cantiere.
Ambiente idrico
Bacino idrografico
• il lotto 1 del Parco fotovoltaico ricade nel bacino idrografico “Arena” (Codice R19054) esteso Kmq 308,99. Il fiume Arena si sviluppa per circa 43 Km (attraversa i Comuni di: Vita, Calatafimi Segesta, Salemi, Santa Ninfa, Castelvetrano, Campobello di Mazara, Mazara del Vallo), sino a sfociare nel Mar Mediterraneo. Detto corso d’acqua è denominato fiume Grande nel suo tratto di monte, fiume Delia nel tratto centrale e fiume Arena nel tratto finale. Nel tratto centrale presso il Comune di Castelvetrano vi è una diga a scopi irrigui realizzata nel periodo 1954-1959, che ha dato origine al serbatoio del lago Trinità, il quale raccoglie i deflussi di circa 200 Kmq di bacino diretto ed ha una capacità utile di progetto di circa 18,00 Mmc;
• il lotto 2 del Parco fotovoltaico ricade nel bacino idrografico “Modione e bacini minori fra Modione e Belice” (Codice R19056) esteso Kmq 308,99. Il fiume Modione si sviluppa per circa 27 Km (attraversa i Comuni di: Santa Ninfa, Partanna, Castelvetrano e Campobello di Mazara), fino a sfociare nel Mar Mediterraneo (località di Marinella di Selinunte). Il fiume ha una scarsa, anche se in passato doveva senz’altro essere maggiore (lo testimonia la presenza lungo il fiume Modione di ben 14 antichi mulini, oggi tutti inattivi).
Stato di qualità delle acque superficiali
• dagli monitoraggi pubblicati dall’ARPA Sicilia si rileva che:
⮚ il fiume Delia (codice corpo idrico IT19RW05401) presenta uno stato chimico “non disponibile” ed uno stato ecologico “sufficiente”;
⮚ il fiume Modione (codice corpo idrico IT19RW05601 e IT19RW05603) presenta uno stato chimico “non disponibile” ed uno stato ecologico “sufficiente”;
⮚ il lago artificiale Trinità presenta uno stato chimico “non buono” ed uno stato ecologico
“sufficiente”.
Acque sotterranee
• l’area di intervento ricade nel Bacino idrogeologico Piana Di Castelvetrano-Campobello di Mazara ed in parte interessa, per quanto concerne il Lotto 2, il Corpo Xxxxxx Xxxxxxxxxxx Piana di Castelvetrano-Campobello di Mazara (ITR19CCCS01);
• l’analisi delle stratigrafie di alcuni pozzi ESA e pozzi idropotabili (Staglio e Bresciana) rilevano un acquifero multifalda ospitato nelle sequenze calcarenitico-argillose plio-pleistoceniche, il cui substrato coincide con il complesso idrogeologico argilloso-marnoso del Tortoniano;
• l’acquifero multifalda è costituito da:
⮚ una falda idrica superficiale di tipo libero, impostata nella porzione calcarenitica superiore, la cui potenzialità ridotta è funzione dell’esiguo spessore del saturo (da 1m a circa 10-20 m);
⮚ una falda idrica profonda semiconfinata impostata nel complesso idrogeologico calcarenitico- marnoso, le cui potenzialità sono notevoli e nelle porzioni di maggiore spessore (150 m) presenta un’elevata trasmissività media (~5 × 10 -2 m 2 /s.).
• dal bilancio idrogeologico (Bonanno et al., 2000) si evince che anche l’acquifero, impostato nella Piana di Castelvetrano-Campobello di Mazara, è soggetto ad un intenso sovrasfruttamento, poiché la ricarica media annua è inferiore ai prelievi del 15% con un deficit medio annuo pari a 2.7´106 m3/a;
• altri effetti connessi allo sfruttamento irrazionale della risorsa idrica sono il parziale prosciugamento di alcune aree umide site a Sud del Fiume Delia, note come Gorghi Tondi e Lago di Preola, e l’avanzamento del cuneo di intrusione marina in alcune aree costiere;
• dal punto di vista idrogeologico le aree umide, localmente note come gorghi, rappresentano o hanno rappresentato zone di affioramento della superficie piezometrica;
• all’interno del bacino non sono censite manifestazioni sorgentizie di particolare interesse, anche in relazione all’assetto idrogeologico dell’area che non favorisce appunto la scaturigine di sorgenti.
Suolo e sottosuolo
Aree a rischio erosione
• dall’elaborazione dei dati del progetto europeo PESERA (Pan-European Soil Erosion Risk Assessment, JRC 2003) eseguita dai tecnici della Regione Siciliana - Assessorato Agricoltura e Foreste nel 2007, si rileva che il sito in progetto ricade in aree a più bassa suscettibilità di erosione dei suoli.
Aspetti geologici e litologici
• la porzione dell’impianto del Lotto 1 ricade in area composta da Argille marnose grigio-azzurre (cod. 6), mentre la porzione dell’impianto relativa al Lotto 2 ricade in area composta da Depositi marini terrigeni e argilloso-calcarenitici (cod. 2).
Aspetti morfologici e pedologici
• le aree del territorio in studio sono interessate da affioramenti di terreni di natura prevalentemente argillosa o argilloso-marnosa, localmente con intercalazioni sabbiose o arenacee. Tali depositi, essendo facilmente erodibili e dunque modellabili ad opera degli agenti esogeni, conferiscono al paesaggio una morfologia blanda, con versanti da poco a mediamente acclivi e solcati da una serie di impluvi e valloni ramificati, più o meno incisi;
• l’assetto geologico e tettonico del territorio oggetto di studio e dei fenomeni di dissesto mostra come le cause predisponenti, che rendono il territorio più o meno sensibile all’innesco di fenomeni di crollo, siano arealmente concentrate ove affiorano i sedimenti arenacei e quindi prevalentemente nel settore settentrionale dell’area. Un contributo importante nell’innesco dei fenomeni è dato dalle piogge intense e prolungate che provocano l’innalzamento della falda, un aumento delle pressioni neutre ed una conseguente diminuzione della resistenza al taglio, ma anche a causa delle attività antropiche quali sbancamenti per costruzione di manufatti, assenza di regimazioni idrauliche superficiali, costruzione di infrastrutture prive di idonee opere di salvaguardia.
Pericolosità e rischio geomorfologico
• dall’analisi del PAI si evince che le aree interessate dagli interventi appartenenti al Lotto 2 risultano al di fuori di aree a rischio geomorfologico, mentre nell’area del Lotto 1 (angolo superiore sinistro del Lotto 1) è presente una minima porzione con Livello di pericolosità per frana P2 (medio) a causa
della presenza di argille. Tale area non sarà interessata dalla installazione di moduli fotovoltaici o di altre componenti dell’impianto in progetto.
Rischio sismico
• i Comuni di Castelvetrano e Partanna ricadono in zona sismica 2;
• da questa zonizzazione dipendono le norme tecniche e i criteri progettuali e costruttivi a cui riferirsi per l’edificazione di nuove strutture o opere civili, nonché per i programmi e le priorità di verifica per il consolidamento di quelle esistenti.
Uso del suolo
• dall’analisi della Carta di Uso del Suolo (elaborazione SITR Sicilia) si rileva che il progetto si inserisce in una matrice caratterizzata da una dominanza di:
⮚ seminativi semplici (in massima parte) e vigneti per il Lotto 1;
⮚ incolto e seminativo associato a vigneto per il Lotto 2.
Fase di costruzione e dismissione:
• gli impatti sono essenzialmente riconducibili a: Consumo di suolo
• la realizzazione dell’impianto fotovoltaico e delle relative opere connesse comporterà l’occupazione temporanea di aree di cantiere, finalizzate allo stoccaggio dei materiali ed all’ubicazione delle strutture temporanee (baracche, bagni chimici);
• il cantiere dell’impianto fotovoltaico sarà organizzato in più aree dislocate all’interno del sito:
⮚ per la realizzazione della sotto-stazione elettrica di utenza (SSEU) è stata prevista una rimodellazione dell’attuale profilo topografico con la creazione di un’area pianeggiante di circa 2.300 m²;
⮚ per l’area da destinarsi ad impianto fotovoltaico sono previste le seguenti operazioni di movimentazione terre:
o scotico superficiale dei terreni interessati dalla realizzazione della viabilità di servizio, delle piazzole cabine/gruppi di conversione, dagli interventi di livellamento superficiale, dalla posa dei cavi, ecc.;
o realizzazione di scavi per le opere di fondazione, per la posa dei cavi e per le operazioni di livellamento necessarie;
o rinterri e riporti, riconducibili essenzialmente alle operazioni di rinterro delle trincee di scavo per la posa dei cavidotti, e alla realizzazione di interventi di livellamento dei terreni, mediante rilevati. Tali operazioni saranno effettuate mediante riutilizzo in situ del terreno precedentemente scavato (previa verifica dei requisiti di qualità ambientale), integrato con materiale acquistato.
o ripristini, mediante completo recupero del materiale vegetale derivante dallo scotico superficiale.
Sversamenti
• saranno adottate opportune misure di prevenzione per escludere il rischio di contaminazione di suolo e sottosuolo derivante dalla manipolazione e movimentazione di prodotti chimici/combustibili utilizzati in tale fase quali ad esempio i carburanti per i mezzi di cantiere. In particolare è previsto che le attività quali manutenzione e ricovero mezzi e attività varie di officina, nonché depositi di prodotti chimici o combustibili liquidi, vengano effettuate in aree dedicate, su superficie pavimentata e coperta dotata di opportuna pendenza che convogli eventuali sversamenti in pozzetti ciechi a tenuta;
• all’interno delle aree di cantiere saranno individuate specifiche porzioni destinate ad operazioni di deposito temporaneo di rifiuti prima del conferimento a impianti di recupero/smaltimento esterni autorizzati.
Gestione terre
• la gestione delle terre e rocce da scavo verrà effettuata in accordo allo specifico Piano Preliminare per il riutilizzo in sito predisposto in accordo al DPR 120/2017;
• per i lavori di realizzazione delle opere di connessione saranno eseguiti scavi e successivi rinterri:
⮚ del cavidotto di collegamento tra il Lotto 1 e la sotto-stazione elettrica di utenza (SSEU), posta entro il perimetro del Lotto 2;
⮚ del cavidotto di collegamento tra la SSEU e la stazione elettrica di consegna esistente posta nelle immediate vicinanze della SSEU e del Lotto 2;
Tali scavi saranno eseguiti lungo la viabilità presente in conformità alle norme applicabili e le terre di scavo saranno gestite in accordo al Piano di Utilizzo delle terre e rocce da scavo;
• qualora non fosse possibile il completo riutilizzo in sito delle terre e rocce da scavo, il quantitativo in esubero verrà inviato a smaltimento o recupero presso apposite ditte autorizzate.
Rifiuti
• tenuto conto dell’entità delle attività di cantiere non saranno prodotti significative quantità di rifiuti;
Ambiente fisico
Rumore
• i Comuni di Castelvetrano e Partanna non risultano dotati di piano di zonizzazione acustica comunale, pertanto nelle aree interessate dalla realizzazione degli interventi, sono stati applicati i limiti di riferimento di cui al DPCM 01/03/1991;
• nell’area di inserimento non sono stati individuabili recettori sensibili potenzialmente interessati dalle emissioni rumorose.
Fase di costruzione e dismissione:
• gli impatti sono essenzialmente riconducibili a:
⮚ traffico veicolare ed utilizzo di mezzi meccanici. Tali emissioni sono comunque limitate alle ore diurne e solo a determinate attività tra quelle previste;
⮚ infissione con mezzi meccanici (battipalo) dei pali di sostegno delle strutture dei pannelli e quelle di scavo;
⮚ operazioni di scavo con macchine operatrici (pala meccanica cingolata, autocarro, ecc.);
⮚ operazioni di riporto, con macchine che determinano sollecitazioni sul terreno (pala meccanica cingolata, rullo compressore, ecc);
⮚ posa in opera del calcestruzzo/magrone (betoniera, pompa);
⮚ trasporto e scarico materiali (automezzo, gru, ecc).
• gli interventi attuabili in termini di mitigazione del rumore saranno sia attivi (minimizzazione alla sorgente) che passivi (protezione recettori) e saranno adottati le seguenti tipologie di misure:
⮚ utilizzo attrezzature conformi ai limiti imposti dalla normativa vigente,
⮚ attrezzature idonee dotate di schermature,
⮚ adeguata programmazione temporale della attività.
Fase di esercizio:
• gli impatti sono essenzialmente riconducibili a:
⮚ funzionamento dei macchinari elettrici, progettati e realizzati nel rispetto dei più recenti standard normativi ed il cui alloggiamento è previsto all’interno di apposite cabine tali da attenuare ulteriormente il livello di pressione sonora in prossimità della sorgente stessa;
⮚ funzionamento dei motori del tracker, di entità trascurabile;
⮚ ventole per il raffreddamento delle power stations, qualora si scelga la soluzione indoor, e dell’edificio sala controllo/magazzino. Si segnala che tali macchine sono poste all’interno dell’impianto, a significativa distanza dai confini e che generalmente si attivano per un limitato periodo dell’anno e peraltro solo durante le ore più calde della giornata. Per quanto riguarda infine i trasformatori elettrici, questi usualmente producono un piccolo sibilo già non più percettibile a pochi metri di distanza;
⮚ trasformatore elevatore nella sotto-stazione SSEU 150/30 kV; gli interruttori possono provocare un rumore trasmissibile all’esterno solo durante le manovre (di brevissima durata e poco frequenti). In ogni caso il rumore sarà contenuto nei limiti previsti dal DPCM 01-03- 1991 e la legge quadro sull’inquinamento acustico del 26 ottobre 1995 n. 447;
• gli elettrodotti che consentiranno il collegamento della SSEU con la Stazione Elettrica di Consegna “Partanna” esistente, dato il brevissimo tracciato, saranno totalmente interrati e pertanto non produrranno rumore;
• le emissione acustiche di una linea a 380 kV di configurazione standard, misure sperimentali effettuate in condizioni controllate, alla distanza di 15 m dal conduttore più esterno, in condizioni di simulazione di pioggia, hanno fornito valori pari a 40 dB(A); tenendo conto della legge di propagazione del rumore in campo libero, già a poche decine di metri dalla linea sono da intendersi pertanto rispettati anche i limiti più severi tra quelli di cui al D.P.C.M. marzo 1991, e alla Legge quadro sull’inquinamento acustico (Legge n. 447 del 26/10/1995).
Misure di mitigazione:
• al fine di ridurre/minimizzare gli impatti bisognerà:
⮚ rispettare gli orari imposti dai regolamenti comunali e dalle normative vigenti per lo svolgimento delle attività rumorose;
⮚ ridurre i tempi di esecuzione delle attività rumorose utilizzando eventualmente più attrezzature e più personale per periodi brevi;
⮚ scegliere attrezzature meno rumorose e insonorizzate rispetto a quelle che producono livelli sonori molto elevati (ad es. apparecchiature dotate di silenziatori);
⮚ effettuare una attenta manutenzione dei mezzi e delle attrezzature (eliminare gli attriti attraverso periodiche operazioni di lubrificazione, sostituire i pezzi usurati e che lasciano giochi, serrare le giunzioni, porre attenzione alla bilanciatura delle parti rotanti delle apparecchiature per evitare vibrazioni eccessive, verificare la tenuta dei pannelli di chiusura dei motori), prevedendo una specifica procedura di manutenzione programmata per i macchinari e le attrezzature;
⮚ evitare l’utilizzo in cantiere dei macchinari senza opportuna dichiarazione CE di conformità e l’indicazione del livello di potenza sonora garantito, secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 262/02.
Radiazioni non ionizzanti
• le principali sorgenti di radiazioni non ionizzanti presenti ad oggi nel sito in esame sono identificabili nelle linee elettriche aeree esistenti che attraversano la porzione di territorio destinata alla realizzazione delle opere di connessione;
• il progetto prevede la realizzazione di sole linee interrate.
Fase di costruzione e dismissione:
• non sono previste emissioni di radiazioni non ionizzanti.
Fase di esercizio:
• gli impatti sono essenzialmente riconducibili a:
⮚ cavidotti interrati per il vettoriamento dell’energia elettrica prodotta. L’area del percorso dei cavidotti non è adibita a permanenze continuative superiori a quattro ore giornaliere ai sensi del DPCM, per cui il valore di 3 μT posto come obiettivo di qualità dal DPCM stesso non deve essere applicato;
⮚ stazione di trasformazione 220/30 kV;
⮚ elettrodotto interrato a 150 kV di collegamento tra la futura stazione elettrica di trasformazione 150/30 kV e la Stazione Elettrica RTN esistente;
⮚ cavi solari e cavi BT nell’area dell’impianto fotovoltaico;
⮚ power stations.
• è stata effettuata una valutazione, mediante calcolo, dell’esposizione umana ai campi magnetici associabili ai cavidotti di collegamento dell’impianto fotovoltaico e delle opere di connessione alla RTN. Dai risultati è emerso che il campo magnetico generato dai cavi 30 kV, calcolato ad 1 m dal suolo, non supera mai il limite di esposizione (100 µT) e scende al di sotto dell’obiettivo di qualità di 3 µT ad una distanza variabile in funzione della sezione considerata. In particolare, il valore di campo nella sezione corrispondente a due dorsali affiancate diventa già trascurabile a meno di un metro di distanza dall’asse dello scavo;
• l’Impianto di Utenza, le apparecchiature previste e le geometrie dell’impianto di AT sono analoghe a quelle di altri impianti già in esercizio, dove sono state effettuate verifiche sperimentali dei campi elettromagnetici al suolo nelle diverse condizioni di esercizio, con particolare attenzione alle zone di transito del personale (strade interne);
• i valori di campo elettrico al suolo risultano massimi nelle zone di uscita linee con valori attorno a qualche kV/m, ma si riducono a meno di 0,5 kV/m a ca. 20 m di distanza dalla proiezione dell’asse della linea;
• i valori di campo magnetico al suolo sono massimi nelle stesse zone di cui sopra, ma variano in funzione delle correnti in gioco: con correnti sulle linee pari al valore di portata massima in esercizio normale delle linee si hanno valori pari a qualche decina di microtesla, che si riducono a meno di 15 µT a 20 m di distanza dalla proiezione dell’asse della linea. I valori in corrispondenza alla recinzione della stazione sono quindi al di sotto dei limiti di legge applicabili.
Consumo di sostanze
Fase di costruzione e dismissione:
• l’attività di cantiere può comportare l’utilizzo di prodotti chimici per l’esecuzione delle attività direttamente connesse alla realizzazione dell’opera (acceleranti e ritardanti di presa, disarmanti, prodotti vernicianti) e per le attività trasversali quali attività di officina, manutenzione e pulizia mezzi d’opera (oli idraulici, sbloccanti, detergenti, prodotti vernicianti, diluenti, gasolio);
Fase di esercizio:
• l’attività di esercizio può comportare limitati quantitativi di sostanze e prodotti utilizzati per svolgere le attività di manutenzione degli impianti elettrici, nonché limitati quantitativi di gasolio necessari per le prove d’avviamento del gruppo elettrogeno, eseguite mensilmente;
• si prevedono consumi di sostanze limitatamente alle attività di gestione e manutenzione della fascia arborea perimetrale, consistenti in prodotti per la concimazione, fitosanitari (idrossido di rame) e prodotti anti afidi;
• non è previsto il consumo di diserbanti chimici in quanto tale operazione verrà effettuata a mezzo di operatrice meccanica.
Misure di mitigazione:
• al fine di ridurre/minimizzare gli impatti bisognerà:
⮚ verificare l’elenco di tutti i prodotti chimici che si prevede di utilizzare;
⮚ valutare le schede di sicurezza degli stessi e verificare che il loro utilizzo sia compatibile con i requisiti di sicurezza sul lavoro e di compatibilità con le componenti ambientali;
⮚ valutare eventuali possibili alternative di prodotti caratterizzati da rischi più accettabili;
⮚ in funzione delle frasi di rischio, delle caratteristiche chimico - fisiche del prodotto e delle modalità operative di utilizzo, individuare l’area più idonea al loro deposito (ad esempio in caso di prodotti che tendano a formare gas, evitare il deposito in zona soggetta a forte insolazione);
⮚ verificare con regolarità l’integrità dei contenitori e l’assenza di dispersioni nell’area di deposito;
⮚ evitare percorsi accidentati per presenza di lavori di sistemazione stradale e/o scavi;
⮚ verificare che i contenitori siano integri e dotati di tappo di chiusura;
⮚ verificare che i mezzi di movimentazione siano idonei e/o dotati di pianale adeguatamente attrezzato;
⮚ verificare che i contenitori siano accuratamente fissati ai veicoli in modo da non rischiare la caduta anche in caso di urto o frenata;
⮚ adottare una condotta di guida particolarmente attenta e con velocità commisurata al tipo di carico e alle condizioni di viabilità presenti in cantiere;
⮚ indossare, se previsti, gli idonei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI);
⮚ verificare che gli imballi vuoti siano ritirati dai luoghi di lavorazione e trasportati nelle apposite aree di deposito temporaneo.
Flora, fauna ed ecosistemi
Flora
• le colture delle aree interessate al progetto in atto sono le seguenti:
• le due aree di studio si presentano molto povere di specie della steppa dell’originaria foresta della Quercetalia ilicis;
• nei bordi sono presenti specie infestanti per le colture e/o specie coltivate in precedenza quali grano e/o fave. Si ritrovano anche individui di Borago officinalis e varie specie di Sinaps.
Fauna
• lo studio faunistico evidenzia che le località Magaggiari del Comune di Partanna e Besi del Comune di Castelvetrano, risultano aree poco sensibili per la presenza di una scarsa biodiversità e che non vi siano effetti diretti o indiretti con la flora e l’avifauna protetta;
• non sono presenti specie vegetali di interesse mentre il dinamismo della fauna selvatica non permette di escludere la presenza di specie di interesse;
• le specie protette non sono state riscontrate e la presenza di agroecosistemi profondamente vulnerabili dopo anni di agricoltura intensiva rappresentano una minaccia per la fauna.
Ecosistemi
• rispetto alla Carta del Valore Ecologico della regione Sicilia, il sito in oggetto ricade pertanto:
⮚ per quanto riguarda il Lotto 1 in un’area con una classe di valore ecologico medio-alto;
⮚ per quanto riguarda il Lotto 2 in un’area con una classe di valore ecologico medio.
• rispetto alla Carta della sensibilità Ecologica della regione Sicilia, il sito in oggetto ricade:
⮚ per quanto riguarda il Lotto 1 in un’area con una classe di sensibilità ecologica medio-bassa;
⮚ per quanto riguarda il Lotto 2 in un’area con una classe di sensibilità ecologica bassa.
• rispetto alla Carta della pressione antropica della regione Sicilia, il sito in oggetto ricade:
⮚ per quanto riguarda il Lotto 1 in un’area con una pressione antropica medio-alta;
⮚ per quanto riguarda il Lotto 2 in un’area con una pressione antropica media.
• rispetto alla Carta della fragilità ambientale della regione Sicilia, il sito in oggetto ricade:
⮚ per quanto riguarda il Lotto 1 in un’area con una fragilità ambientale in gran parte media;
⮚ per quanto riguarda il Lotto 2 in un’area con una fragilità ambientale bassa inserita in contesto di fragilità ambientale alta o molto alta.
Rete Natura 2000
• il progetto non interessa siti della Rete Natura 2000;
• a circa 10 km o oltre sono presenti:
⮚ ZSC XXX000000 “Sciare di Marsala”;
⮚ ZPS ITA010031 “Laghetti di Preola e Gorghi Tondi, Sciare di Mazara e Pantano Leone”;
⮚ SIC ITA010011 “Sistema dunale Capo Granitola, Porto Palo e Foce del Belice”;
⮚ SIC/ZSC XXX000000 “Complesso Monti di Santa Ninfa - Gibellina e Grotta di Santa Ninfa”;
⮚ SIC/ZSC ITA010023 “Montagna Grande di Salemi”.
IBA
• il progetto non interessa le IBA “215 - Monti Sicani, Rocca Busambra e Bosco della Ficuzza” e
“000 - Xxxx Xxxxx xxx Xxxxxxxx”, distanti oltre 14 km.
Fase di costruzione e dismissione:
• gli impatti sono essenzialmente riconducibili a:
⮚ rumore emesso, il cui effetto potrebbe essere quello di allontanare temporaneamente la fauna dal sito di progetto, ma vista la modesta intensità del disturbo e la sua natura transitoria e reversibile si ritiene che l’impatto non significativo, anche alla luce delle specifiche misure di prevenzione e mitigazione previste;
⮚ sottrazione di habitat, l’area interessata dalla realizzazione dell’impianto fotovoltaico è ubicata all’interno di una matrice agricola fortemente vocata alla viticoltura ed ai seminativi e risulta priva aree di rilevanza naturalistica. L’area risulta inserita in un più ampio contesto dai connotati antropizzati per via della presenza di strade ed altre infrastrutture e anche per la presenza di altri impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. A fine lavori si procederà in ogni caso al ripristino dei luoghi nella condizione ante operam, ad eccezione delle aree occupate dalle nuove istallazioni quali i locali tecnici;
⮚ polveri prodotte dalle attività di cantiere, l’utilizzo delle specifiche misure di prevenzione e mitigazione permettono di considerare trascurabile l’impatto ad esso associato.
Fase di esercizio:
• sono da escludersi eventuali impatti sulla componente avifauna, tenuto conto del fatto che il sito non risulta interessato dalla presenza di siti SIC/ZPS/IBA;
• la presenza di personale e dei mezzi necessari per lo svolgimento delle attività di manutenzione dell’impianto sono anch’essi da ritenersi trascurabili, in quanto l’area di inserimento è interessata dalla presenza di attività antropiche (es. attività agricole) tali da non permettere nel territorio la presenza di specie sensibili al disturbo diretto dell’uomo;
• non sono attesi impatti per gli ecosistema prevalente (zone agricole), per il quale valgono le medesime considerazioni già fatte sulla componente vegetazione e fauna.
Sistema antropico
Assetto territoriale e aspetti socio economici
• i territori direttamente interessati dal progetto sono appartenenti ai Comuni di Castelvetrano (Lotto 1) e Partanna (Lotto 2 e opere di connessione) entrambi in provincia di Trapani;
• il comune di Castelvetrano conta di 31.680 abitanti mentre Partanna ne conta 10.422 (censimento febbraio 2017). La popolazione del comune di Castelvetrano è cresciuta dal 2010 al 2017 anche se con una leggera flessione negli ultimi 2 anni, mentre la popolazione del comune di Partanna è in costante diminuzione.
Infrastrutture e trasporti
• nell’intorno dell’area di progetto è possibile individuare la seguente principale viabilità:
⮚ X00 (xxxxx della E90) che collega Palermo con Mazara del Vallo;
⮚ SS115, strada statale sud-occidentale sicula;
⮚ XX00, xxxxxx xxxxxxxxxxx xxx xxxxxxx Xxxxxx xxx Xxxxx xxx Xxxxxxxxxxxxx;
⮚ XX00, xxxxxx xxxxxxxxxxx Xxxxxx xxx Xxxxx - Salem;
⮚ XX000, xxxxxx xxxxxxx xxxxxx xxxxxxxxxxx sicula che collega Santa Ninfa con Salemi;
⮚ XX000, xxxxxx xxxxxxx xx Xxxxxxxxxxxxx x Xxxxx Xxxxx;
⮚ XX00, xxxxxx xxxxxxxxxxx xx Xxxxxxx;
⮚ XX0, xxxxxx xxxxxxxxxxx Xxxxxxxx - Xxxxxxx Xxx Xxxxxx.
• i porti più prossimi all’area di progetto sono: il porto di Paleremo, Termini Imerese e Trapani.
Fase di costruzione e dismissione:
• la realizzazione degli interventi in progetto comporterà vantaggi occupazionali diretti dati dall’impiego diretto di manodopera, che avrà una durata complessiva di circa 13 mesi. Le risorse impegnate (intese come picco di presenza in cantiere) saranno circa 120;
• i volumi di traffico, compresa la movimentazione dei materiali e il traffico indotto dal personale impiegato, non determinano alcun impatto significativo sul traffico e sulla viabilità locale.
Fase di esercizio:
• in termini di ricadute occupazionali sono previsti:
⮚ vantaggi occupazionali indiretti, quali impieghi occupazionali indotti dall’iniziativa per aziende che graviteranno attorno all’esercizio delle installazioni quali imprese si servizi agricoli, elettriche, di carpenteria, edili, società di consulenza ecc., società di vigilanza, imprese di pulizie;
⮚ vantaggi occupazionali diretti per la gestione dell’impianto e delle attività di manutenzione delle apparecchiature, delle opere civili, delle opere elettromeccaniche, delle pratiche agricole.
• in termini ricadute sociali sono previste:
⮚ eventuali misure compensative a favore dell’amministrazione locale;
⮚ riqualificazione dell’area interessata dall’impianto con la parziale sistemazione delle strade lungo le quali saranno posate le dorsali di collegamento;
⮚ promozione di iniziative volte alla sensibilizzazione sulla diffusione di impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile, comprendenti:
o visite didattiche nell’Impianto fotovoltaico aperte alle scuole ed università;
o campagne di informazione e sensibilizzazione in materie di energie rinnovabili;
o attività di formazione dedicate al tema delle energie rinnovabili aperte alla popolazione.
• il traffico generato è riconducibile, unicamente, al transito dei mezzi del personale impiegato nella gestione operativa dell’impianto e in quello impiegato nelle attività di manutenzione, la cui frequenza nelle operazioni è limitata e prevede l’impiego di un numero ridottissimo di personale, nonché al traffico dovuto alle attività di coltivazione agricola;
• il traffico indotto dalle attività di cantiere non incide in maniera significativa sul traffico locale. L’area di inserimento dell’impianto è caratterizzata da traffico limitato e le infrastrutture viarie presenti sono tali da garantire un adeguato smaltimento dello stesso.
Paesaggio e beni culturali
• l’area interessata dal parco fotovoltaico (Lotto 1) ricade per la maggior parte nell’Ambito 2 - Area della pianura costiera occidentale, infatti n. 8 sottocampi ricadono in tale Ambito mentre un solo sottocampo, unitamente alla sottostazione elettrica di utenza (Lotto 2) ricadono nell’Ambito 3 - Area della pianura costiera occidentale;
Ambito 2
• il paesaggio vegetale antropico modellato dall’agricoltura è largamente prevalente ed è caratterizzato dalle colture legnose (vigneto nell’area settentrionale, oliveto nel territorio compreso fra Castelvetrano e la costa), dai mosaici colturali di piantagioni legnose in prossimità dei centri abitati. L’agrumeto compare raramente, concentrato soprattutto nei “giardini” ottenuti dalla frantumazione dello strato di roccia superficiale delle “sciare”;
• il paesaggio vegetale naturale in assenza di formazioni forestali è costituito da sparse formazioni di macchia sui substrati più sfavorevoli per l’agricoltura, (macchia a xxxxx xxxx delle “sciare” di Marsala e di Capo Granitola) dalle formazioni legate alla presenza delle lagune costiere e degli specchi d’acqua naturali di Preola e dei Gorghi Tondi, da quelle insediate sulle formazioni dunali e rocciose costiere.
Ambito 3
• la struttura insediativa è incentrata sui poli collinari di Partinico e Alcamo, mentre la fascia costiera oggetto di un intenso sviluppo edilizio è caratterizzata da un continuo urbanizzato di residenze stagionali che trova in Castellammare il terminale e il centro principale distributore di servizi.
• i paesaggio di tutto l’Ambito 3 è fortemente antropizzato. I caratteri naturali in senso stretto sono rarefatti. La vegetazione è costituita per lo più da formazioni di macchia sui substrati meno favorevoli all’agricoltura, confinate sui rilievi calcarei. La monocultura della vite incentivata anche dalla estensione delle zone irrigue tende ad uniformare questo paesaggio;
• I principali elementi di criticità sono connessi alle dinamiche di tipo edilizio nelle aree più appetibili per fini turistico-insediativi e alle caratteristiche strutturali delle formazioni vegetali, generalmente avviate verso lenti processi di rinaturazione il cui esito può essere fortemente condizionato dalla persistenza di fattori di limitazione, quali il pascolo, l’incendio e l’urbanizzazione ulteriore.
Componenti del paesaggio
• (impianto fotovoltaico) interessa le seguenti componenti del paesaggio: Lotto 1:
⮚ sottosistema agricolo-forestale: paesaggio delle colture erbacee;
⮚ sottosistema abiotico: nulla da rilevare entro il perimetro dell’impianto.
Lotto 2 (area impianto di utenza e impianto di rete):
⮚ sottosistema agricolo-forestale: paesaggio delle colture arboree e paesaggio dell’oliveto (porzione limitata). Prima dell’inizio dei lavori gli oliveti presenti saranno espiantati e reimpiantati per la realizzazione della fascia perimetrale dell’impianto;
⮚ sottosistema abiotico: nulla da rilevare entro il perimetro dell’impianto.
VISTO che con PII n. 27 del 17.06.2020 la CTS ha esitato il Procedimento evidenziando le seguenti criticità e conseguentemente sollecitato il proponente ad una ri-progettazione dell’intervento che includa e/o che tenga conto di quanto segue:
1) dovrà essere presentato uno studio sugli impatti cumulativi, in relazione alla presenza di altri impianti industriali nelle zone di insediamento dei due lotti previsti in progetto, individuando – ove possibile – idoneee misure per ridurne gli effetti negativi;
2) nello spigolo Nord-Est del Lotto 1, classificato con livello di pericolosità geomorfologica P2, non dovranno essere realizzati interventi di costruzione;
3) gli interventi del Lotto 1 e del Lotto 2 che ricadono nel sottosistema agricolo-forestale del piano territoriale paesaggistico regionale, dovranno essere attuati secondo le disposizioni di cui all’art. 14 delle relative NdA;
4) gli interventi del Lotto 1 e del Lotto 2 che ricadono nei paesaggi locali “8 Xxxxx Xxxxxxxxx” e “13 Belice”, dovranno essere attuati secondo le disposizioni di cui all’artt. 28 e 33 delle relative NdA;
5) per la xxxx xxx xxxxxxxxx xxx Xxxxx 0 (xxxxx xxxxxxxxxxxx) che ricade nella fascia di 150 m dal corso d’acqua superficiale (vincolo ex art. 142, lett. c del D.Lgs. 42/04, livello di tutela 1), sarebbe preferibile ridurre l’estensione dell’impianto, ovvero dovranno attivarsi le procedure previste dall’art. 146 del D.Lgs. 42/04 ai fini del rilascio della autorizzazione paesaggistica.
6) per la parte del Lotto 2 (parco fotovoltaico) che lambisce ad ovest la fascia boscata di rispetto, dovranno attivarsi le procedure previste dall’art. 142, lett. c del D.Lgs. 42/04, livello di tutela 1);
7) il tracciato interrato del cavidotto che collega il Lotto 1 e l’impianto di Utenza posto entro il Lotto 2, dovrà limitare al massimo le interferenze dirette con l’elemento idrografico in loco;
8) le parti d’impianto fotovoltaico che interessano la categoria “32 - Praterie, pascoli, incolti e frutteti abbandonati” dovranno essere attuati secondo le disposizioni di cui al piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi dovranno essere attuati secondo le disposizioni in vigenti;
9) Lungo la recinzione dovranno essere previsti dei passaggi naturali per consentire alla fauna di attraversare l’area evitando ogni tipo di barriera. È espressamente vietato l’uso di filo spinato. Deve essere presentata la planimetria con indicati i passaggi previsti.
10) si dovrà evitare la diffusione luminosa, compatibilmente con le esigenze di sicurezza dell’impianto. In particolare tutti i fasci luminosi dovranno essere diretti verso il basso e con l’utilizzo di lampade a basso consumo (led).
11) Dovrà essere acquisito il Parere dell’Ente di competenza per l’espianto degli olivi presenti nell’area del Lotto 2 (impianto di utenza e impianto di rete), da reimpiantare nella fascia perimetrale dell’impianto, in caso di mancato attecchimento dovrà essere garantita la sostituzione con esemplari della medesima grandezza;
12) il progetto dovrà prevedere una adeguata fascia di mitigazione lungo il perimetro dei due lotti di larghezza non inferiore a 10 m, in linea con le previsioni del PEAR vigente;
13) dovrà essere previsto un sistema di regimazione e captazione delle acque superficiali, al fine di mantenere le condizioni di equilibrio idrogeologico preesistenti ed evitare l’effetto dilavamento ed il rilascio di acque meteoriche di dilavamento con contenuti di olii nel sottosuolo, favorendo lo scarico delle predette acque nelle vasche di accumulo presenti;
14) dovrà essere presentato un piano di monitoraggio (ante, in corso e post operam) degli interventi di mitigazione;
15) rispetto all’elettrodotto aereo esistente, dovrà essere acquisito il Parere di competenza dell’ente gestore;
16) in merito a quanto affermato dal Proponente circa la predisposizione di un impianto di accumulo di energia, si chiede che vengano forniti puntuali chiarimenti in merito, valutando sia gli aspetti progettuali ed ambientali, ribadito che lo storage di energia da FER rappresenta comunque, in termini generali, un obiettivo ambientale del PNIEC;
17) si chiede di valutare la realizzazione – in termini di compensazione del consumo di suolo - di un vasto intervento di riforestazione, che preveda anche un puntuale piano di manutenzione;
18) in relazione alla presenza di xxxxxxxx ed impluvi interni alla proprietà, si chiede la loro riqualificazione a fini naturalistici ed un adeguato piano di manutenzione;
19) in relazione il collegamento elettrico dell’impianto fotovoltaico alla rete di trasmissione di alta tensione, che avverrà per tramite della SSE utente dell’operatore elettrico E.ON. Climate & Renewables Italia S.r.l., che prevede, nell’ambito di altre iniziative, la realizzazione di una nuova sottostazione di utente sita nelle vicinanze della stazione esistente Terna, dovrà essere fornita la documentazione occorrente all’accertamento dei relativi accordi;
20) dovranno essere forniti i dettagli costruttivi dei due manufatti di cui è prevista la realizzazione, inclusi gli interventi di mitigazione necessari al loro inserimento nel contesto (gamma cromatica utilizzata, fascia arborea sul perimetro).
VISTA la nota prot. 66794 del 13.11.2020 con la quale il Proponente,in riscontro delle criticità espresse nel Parere n.27, ha trasmesso documentazione che segue:
⮚ Allegato 1 – documento ‘RISCONTRO IN OTTEMPERANZA AL PARERE ISTRUTTORIO INTEMEDIO N. 27/2020 DELLA COMMISSIONE TECNICO SPECIALISTICA PER LE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI’;
⮚ Allegato 2 – R.05.SIA_XELIO_CBESI_RO ‘STUDIO SUGLI IMPATTI CUMULATIVI’;
⮚ Allegato 3 – Lay-out impianto revisionato – riscontro punti 5 e 12;
⮚ Allegato 4 – Estratto SIF – Bosco ai sensi della L.R. 16/96 – riscontro punto 6;
⮚ Allegato 5 – Percorso interferenze del cavidotto – Elaborati G.5.1.1 a, G.5.1.1.b e G.5.1.1.c – riscontro punto 7;
⮚ Allegato 6 – Particolare recinzione – Riscontro punto 9;
⮚ Allegato 7 – Trattamento acque meteoriche – riscontro punto 13;
⮚ Allegato 8 – Piano di monitoraggio (ante, in corso e post operam) degli eventi di mitigazione;
⮚ Allegato 9 – Documentazione TERNA – riscontro punto 15;
⮚ Allegato 10 – valutazione circa la realizzazione di un vasto intervento di riforestazione con un piano di manutenzione pluriennale – Riscontro punto 17;
⮚ Allegato 11 – Accordo operaatore E.ON Climate & Renewables Italia S.r.l. – Riscontro punto 19;
⮚ Allegato 12 – Particolari e fotoinserimento manufatti – Riscontro punto 20.
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 1-IMPATTI CUMULATIVI, il Proponente ha prodotto lo Studio degli impatti cumulativi dal quale si rileva quanto segue:
CUMULO DEGLI EFFETTI SULLA PERCEZIONE VISIVA
• Lo studio considera un’area vasta estesa 10 Km di raggio da ognuno dei due Lotti che costituiscono l’impianto fotovoltaico, contempla gli altri impianti FER già realizzati o autorizzati con provvedimento dell’Autorità competente ed è stato condotto tramite il portale per la Valutazioni Ambientali della Regione Siciliana (SI-VVI);
• Sono stati individuati:
o n. 5 impianti già realizzati di potenza uguale o maggiore di 1 MWp, rispettivamente a distanza variabile Km 5,6÷12,5 dal Lotto 1 e a distanza variabile Km 5÷12,5 dal Lotto 2, con eccezione dell’eolico Marzara del Vallo e Salemi da 48 MWp che dal Lotto 1 dista Km 1,80, nonchè del fotovoltaico a terra in Partanna da 9,714 MWp che dal Lotto 2 dista Km 0,80;
o N. 2 impianti autorizzati interni all’area di ingagine, in capo ai proponenti GREEN EIGHT E SOL.IN.PAR entro 10 KM;,
• Dall’analisi comparaiva condotta in rapporto agli impianti FER individuati si evidenzia che i 2 Lotti
distano tra di loro oltre Km 8, insistono su aria con raggio d’ampieza di km 4, saranno attrezzati con moduli di altezza dal suolo max m 2,50 e disporranno di una ‘fascia di mitigazione’ di m 10 a ridosso confini prevista con piantumazione di di essenze arboree ed arbustive.
Lo Studio conclude che possa escludersi un apprezzabile cumulo dell’impatto visivo di ogni singolo Lotto del parco fotovoltaico con gli altri elementi FER considerati.
CUMULO DEGLI EFFETTI SU NATURA E BIODIVERSITA’
• Rispetto alla componente vegetazionale:
o non saranno effettuate opere di movimento terra che alterino consistentenete la morfologia del terreno e non saranno introdotte specie vegetazionali o floristiche non autoctone;
o i maggiori impatti sulla componente vegetazione, flora e fauna ed in generale sugli ecosistemi sono riconducibili alle fasi di cantiere/dismissione dell’impianto, sono correlabili ad emissione polveri e circolazione di mezzi pesanti, saranno reversibili e mitigabili come previsto nelloSIA;
• Rispetto alla componente faunistica gli effetti risultano praticamente ininfluenti, stante che le aree sono ad esclusivo uso agricolo, che sono caratterizzate dalla presenza di ambienti seminaturali in forma relittuale e da impedimenti strutturali e funzionali alla comnnessione ecologica tra le aree, che nessun corridoio ecologico sussiste a collegamento aree degli impianti.
Lo Studio conclude che in rapporto agli altri impianti esistenti o progettuamente già assentiti l’impatto aggiuntivo o cumulativo del Lotti 1 e 2 sulla componente natura e biodiversità, anche in termini di modificazione e frammentazione dell’habitat di area vasta, è da considerare non aprezzabile o addirittura nullo, stante il fatto che l’intervento non indurrà modificazioni tali da interferire sensibilmente con la struttura, la dinamica ed il funzionamento degli ecosistemi naturali e seminaturali.
CUMULO DEGLI EFFETTI SU SUOLO E SOTTOSUOLO
• Rispetto a geomorfologia ed idrologia si esclude che il progetto tanto a livello puntuale, che cumulativo comporti rifluenze agli effetti di franosità o alterazione delle condizioni superficiali, in quanto non vengono interessate aree a specifica pericolosità geomorfologica e perché il progetto minimizza interferenze con il reticolo idrografico superficiale;
• Rispetto all’orografia dei sedimi di intervento, sostanzialmente in piano, sono da escludere variazioni dell’orografia preesistente a seguito dell’installazione dei generatori fortovoltaici, della viabilità interna e degli elettrodotti previsti in esecuzione interrata;
• Rispetto all’occupazione del suolo:
o Su catastali , Ha 101 nella disponibilità del Proponente, la superficie complessivamente impegnata dai due Lotti è di Ha 72, per cui la superficie impegnata dalla proiezione dei moduli fotovoltaici sul suolo (Ha 24), dalla viabilità interna (Ha 9) e da altre componenti di impianto (Ha 0,29) configura una residua superficie libera da occupazione di circa Ha 61, equivalente al 61,11% dell’intero, ivi compreso lo spazio libero tra i filari da inerbire secondo SIA.
o Il rapporto superficie lorda perimetrata (Ha 72)/area vasta d’indagine (Ha 47.800) è pari a 0,1506%.
o Per una sommaria stima del suolo occupato dagli impianti fotovoltaici realizzzati ed autorizzzati (Ha 101,67), dall’eolico in Marzara del Vallo e Salemi (Ha 0,4) e dai Lotti 1 e 2 (Ha 72), l’indice di pressione cumulativa sull’area vasta di indagine (Ha 47.800) risulta pari allo 0,3775%.
Lo Studio conclude che a seguito della realizzazione del parco fotovoltaico l’impatto sulla componente suolo per l’area vasta di studio, anche in termini cumulativi, avrà un’entità molto contenuta e poco apprezzzabile.
CUMULO DEGLI EFFETTI SULLA SICUREZZA E SALUTE UMANA
Rispetto alla componente rumore:
• Castelvetrano e Partanna non sono dotati di Piano di Zonizzazione Acustica Comunale, per cui lo Studio assume a riferimento i limiti di accettabilità di cui al DPCM 01/03/1991;
• Gli impianti ricadono in Zona Agricola e non risultano individuabili ricettori sensibili, potenzialemente interessati dalle emissioni rumorose;
• Le sorgenti emissive di rumore in fase di cantiere saranno correlate al transito autoveicolare ed all’utilizzo mezzi meccanici nel corso dell’orario diurno di lavorazione, per la cui minimizzazione si prevede l’utilizzo di attrezzature conformi ai limiti normativi vigenti e dotate di idinee schermature, da impegnare secondo adeguata programmazione temporale delle attività;
• Le sorgenti emissive di rumore in fase di gestione saranno riconducibili alle ventole di raffreddamento delle power stations e delle macchine in sala controllo/magazzino poste all’interno area impianto ed a significativa distanza dai confini, ai trasformatori elettrici il cui sibilo non è più percepibile a breve distanza, al trasformatore elevatore nella sottostazione SSEU in marcia permanente e il cui rumore sarà contenuto nei limiti DPCM 01/03/1991.
Lo Studio conclude che sia in fase di cantiere, che di esrcizio l’impatto sulla componente ambientale ‘rumore’ è da ritenersi non significativo sia singolarmente, che cumulativamente ad altri impianti FER presenti nell’intorno di Km 10 dai due Lotti in esame.
Rispetto alla componente ionizzante:
• In fase di cantiere non sono previste emissioni ionizzanti, talchè nullo è l’impatto su tale componente;
• Le valutazionedei campi eletromagnetici generati in fase di esercizio tanto in area impianto, quanto delle opere di connessione alla RTN è stata condotta utilizzando un modello di tipo bidimensionale ed in riferimento al DPCM 08/07/2003;
• Stante l’assenza e le distanze di abitazioni e luoghi destinati a permanenza prolungata della popolazione in prossimità dell’elettrodotto in progetto, è ritiene verificato il rispetto con margine dei limiti espositivi di stabiliti dalla normativa vigente.
• La separazione spaziale tra elementi del parco fotovoltaico in progetto rispetto agli elementi degli altri impainti fotovoltaici ed eoloco è tale escudere effetti cumulativi in ordine ad impatti elettromagnetici;
Lo Studio conclude che sia in fase di cantiere, che di esrcizio nell’area vasta di indagine l’impatto singolo e cumulato sulla componente ambientale ‘radiazioni ionizzanti’ è da ritenersi non significativo.
CUMULO DEGLI EFFETTI SU NATURA E BIODIVERSITA’
• Rispetto alla componente vegetazionale:
o non saranno effettuate opere di movimento terra che alterino cosistentemete la morfologia del terreno e non saranno introdotte specie vegetazionali o floristiche non autoctone;
o i maggiori impatti sulla componente vegetazione, flora e fauna ed in generale sugli ecosistemi sono riconducibili alle fasi di cantiere/dismissione dell’impianto, sono correlabili ad emissione polveri e circolazione di mezzi pesanti, saranno reversibili e mitigabili come previsto nello SIA;
• Rispetto alla componente faunistica gli effetti risultano praticamente ininfluenti, stante che le aree sono ad esclusivo uso agricolo, che sono caratterizzate dalla presenza di ambienti seminaturali in forma relittuale e da impedimenti strutturali e funzionali alla comnnessione ecologica tra le aree, che nessun corridoio ecologico sussiste a collegamento aree degli impianti.
Lo Studio conclude che in rapporto agli altri impianti esistenti o progettuamente già assentiti, l’impatto aggiuntivo o cumulativo del Lotti 1 e 2 sulla componente natura e biodiversità, anche in termini di modificazione e frammentazione dell’habitat di area vasta, è da considerare non aprezzabile ancorchè nullo, stante il fatto che l’intervento non indurrà modificazioni tali da interferire sensibilmente con la struttura, la dinamica ed il funzionamento degli ecosistemi naturali e seminaturali.
CONCLUSIONI
Il parco fotovoltaico non genererà effetti/impatti cumulativi negativi apprezzabili per il contesto territoriale di area vasta in cui sarà realizzato; i benefici ambientali direttamente quantificabili attesi dall’impianto in progetto si sommano cumulativamente ai benefici degli altri impianti FER esistenti od in previsione di realizzazione, valutati sulla base della stima di produzione annua di energia elettrica sono di seguito calcolati:
MANCATE EMISSIONI INQUINANTI | ||
Inquinate | Fattore di emissione specifico | Mancate Emissioni |
CO2 (Anidride Carbonica) | 692,2 t/GWh | 70.255,53 t/anno |
NOX (ossidi di azoto) | 0,890 t/GWh | 90,33 t/anno |
SOX Ossidi di zolfo) | 0,923 t/GWh | 93,68 t/anno |
Combustibile | 0,000187 tep/kWh | 18.979,25 tep/anno |
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 2-ESCLUSIONE INTERVENTI DI COSTRUZIONE NELLO
SPIGOLO N-E DEL LOTTO 1 il Proponente dichiara che nessun intervento di costruzione sarà realizzato nello spigolo Nord-Est del Lotto 1, classificato con livello di pericolosità geomorfologica P2, il Proponente dichiara che quei sedimi non saranno impegnati per l’installazione dei pannelli.
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 3-ATTUAZIONE DISPOSIZIONI ART. 14 NTA PTPR il Proponente
• premette che è stato valutato il rispetto delle prescrizioni di cui alle Norme di Attuazione dei relativi Paesaggi Locali di cui agli artt. 28 e 33, nonché di quanto previsto dall’art. 45 delle NdA del Piano Paesaggistico degli ambiti 2 e 3 della Provincia di Trapani;
• dichiara che gli interventi del Lotto 1 e del Lotto 2 che ricadono nel sottosistema agricolo-forestale del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale saranno attuati secondo le disposizioni di cui all’art. 14 delle relative NdA.
• considerato che non risulta dalla documentazione in atti che il Progetto interferisca con aree vincolate;
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 4-ATTUAZIONE DISPOSIZIONI ARTT. 28 e 00 XXX XX ‘8 XXXXX
XXXXXXXXX’ E ’13 BELICE’ il Proponente:
• premette che è stato valutato il rispetto delle prescrizioni di cui alle Norme di Attuazione dei relativi Paesaggi Locali di cui agli artt. 28 e 33, nonché di quanto previsto dall’art. 45 delle NdA del Piano Paesaggistico degli ambiti 2 e 3 della Provincia di Trapani;
• dichiara che gli interventi del Lotto 1 e del Lotto 2 che ricadono nel sottosistema agricolo-forestale del piano territoriale paesaggistico regionale saranno attuati secondo le disposizioni di cui all’art. 14 delle relative NdA.
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 5-ZONA EST LOTTO 1 A M 150 DAL CORSO
D’ACQUA SUPERFICIALE’ il Proponente
• ha prodotto l’ALL. 3-LAY-OUT IMPIANTO REVISIONATO, ove risulta esclusa l’installazione di moduli fotovoltaici nell’area vincolata (m 150 dal corso d’acqua superfciale) che interessa la zona Est marginale del Lotto 1 estesa circa Ha 5;
• ha previsto di installare moduli fotovoltaici bifacciali di ultima generazione della potenza di 570 Wp, più performanti di quelli originariamente previsti della potenza di 390 Wp;
• evidenzia che ne deriva una potenza massima d’impianto pari a 50269,44 kWp, praticamente coincidente con quella di 50275,44 kWp a progetto originario, pur se occupando per l’installazione dei moduli una minore superficie pari ad Ha 2.
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 6- ZONA ‘LOTTO 2’ A MARGINE FASCIA
BOSCATA DI RISPETTO il Proponente:
• premette che, a seguito dell’abrogazione del D.Lgs 227/2001 ex art. 18 del D.Lgs n. 34/2018, la cartografia forestale vigente è quella prevista dalla L.R. 16/1996;
• rileva che non si evince alcuna classificazione a Bosco dell’area considerata in seno alla Carta Forestale redatta ex L.R. 16/1996 come riscontrabile a Sistema Informativo Regionale della Sicilia.
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 7- CAVIDOTTO INTERRATO A COLLEGAMENTO ‘LOTTO 1’ E IMPIANTO UTENZA ‘LOTTO 2’ il Proponente:
• premette che il tracciato interrato del cavidotto che collega il Lotto 1 e l’impianto d’Utenza posto entro il Lotto 2 si svolge lungo la viabilità esistente ed impegna posserelle e ponti già presenti in corrispondenza dell’elemento idrografico;
• produce in ALL. 5 gli elaborati G.5.1.1a, G.5.1.1b, G.5.1.1c a migliore rappresentazione del percorso e delle interferenze del cavidotto;
• conclude non sussistano interferenze del tracciato del cavidotto interrato con l’elemeno idrografico in loco.
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 8- PARTI D’IMPIANTO CHE INTERESSANO LA CATEGORIA ’32 – PRATERIE, PASCOLI, INCOLTI E FRUTTETI ABBANDONATI’ il Proponente:
• si impegna ad attuare gli interventi ivi ricadenti secondo le disposizioni del Piano Regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi
secondo le disposizioni vigenti, dandone evidenza in sede di verifica di ottemperanza.
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 9- PREDISPOSIZIONE DI PASSAGGI FAUNISTICI
LUNGO RECINZIONE il Proponente:
• ha prodotto l’ALLEGATO 6 – PARTICOLARE COSTRUTTIVO DELLA RECINZIONE ove si rileva escluso l’impego di filo spinato e previsti appositi passaggi per la fauna selvatica con interasse di m 4,00.
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 10- CONTENIMENTO DIFFUSIONE LUMINOSA il
Proponente:
• dichiara che saranno utilizzati proiettori con fasci luminosi diretti solo verso il basso e con l’utilizzo di lampade a basso consumo (led).
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 11- ESPIANTO OLIVI AREA ‘LOTTO 2’ il
Proponente:
• dichiara che entro la procedura PAUR sarà acquisito il Parere dell’Ente di competenza per l’espianto degli olivi presenti nell’area del Lotto 2 ed il trapianto nella fascia perimetrale dell’impianto;
• si impegna, in caso di mancato atticchimento degli olivi, a provvedre alla sostitizione con esemplari di medesima grandezza.
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 12- FASCIA DI MITIGAZIONE PERIMETRALE
ALL’IMPIANTO il Proponente:
• dichiara che in linea con le previsioni del PEAR sarà realizzata un’adeguata fascia di mitigazione lungo il perimetro dei due Lotti della larghezza di m 10, così come previsto nello SIA.
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 13- REGIMAZIONE E CAPTAZIONE ACQUE
SUPERFICIALI il Proponente:
• evidenzia che non essendo prevista una variazione dell’orografia complessiva delle aree di impianto, le condizioni di originario equilibrio idrogeologico dei siti non verranno novate e che verrà mantenuto il regime ricettivo degli invasi esistenti nell’amito del Lotto 1, favorendone con interventi manutentivi le migliori condizioni di alimentazione;
• produce l’ALL. 7 – TRATTAMENTO ACQUE METEORICHE, inerente la costruzione dell’impianto cui saranno derivate le acque meteoriche e di dilavamento con contenuti di olii che, una volta ivi trattate, saranno convogliate presso le vasche esistenti.
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 14- PIANO DI MONITORAGGIO MITIGAZIONI il
Proponente:
• produce l’ALL. 8 – PIANO DI MONITORAGGIO (ANTE, IN CORSO E POST OPERAM) DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE.
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 15- ACQUISIZIONE PARERE GESTORE ELETTRODOTTO AEREO ESISTENTE il Proponente:
• produce l’ALL. 9 dal quale si evince l’invio a TERNA in data 10/07/2020 della documentazione
progettuale con Mod. 4 B (planimetria elettrodotti CTR) ai fini del rilascio del parere di rispondenza ai requisiti tecnici indicati nel codice di rete.
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 16- IMPIANTO DI ACCUMULO ENERGIA il
Proponente:
• rappresenta che il Progetto non contempera l’installazione di impianto di accumulo energia, né si intende realizzare alcun sistema storage.
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 17- RIFORESTAZIONE COMPENSATIVA
CONSUMO DEL SUOLO il Proponente:
• produce l’ALL. 10 prot. 39889 del 13.11.2020 inerente ‘valutazione circa la realizzazione di un vasto intervento di riforestazione con un piano di manutenzione pluriennale’ che prevede la riforestazione di circa 7.30 da realizzarsi entro il lotto 1 quale intervento di compensazione del suolo consumato. L’intervento di riforestazione sarà coerente con il “Piano Forestale Regionale” vigente (D.P. n. 158 del 10.4.2012 e con il “Piano Antincendi Boschivo”. In particolare per l’intervento di riforestazione si adotteranno specie coerenti con la “Carta delle aree ecologicamente omogene” ed indicate nel “Piano Forestale Regionale” al Documento di indirizzo “A” Priorità di intervento e criteri per la realizzazione di impianti di riforestazione ed afforestazione, modelli di arboricoltura da legno per l’ambiente siciliano
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 18- RIQUALIFICAZIONE E PIANO MANUTENZIONE LAGHETTI ED IMPlUVI INTERNI ALLA PROPRIETA’ il Proponente:
• dichiara impegno e si obbliga alla riqualificazione a fini naturalistici dei laghetti ed impluvi interni alla proprietà evidenziati nel lay-out dell’impianto di cui all’ ALL.;
• si riserva di presentare in verifica di xxxxxxxxxxxx e prima dell’inizio dei lavori il progetto esecutivo degli interventi di riqualificazione.
PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 19- COLLEGAMENTO ELETTRICO IMPIANTO/RETE DI TRASMISSIONE AT il Proponente:
• produce l’ALL. 11 inerente l’accordo sottoscritto in data 01/04/2020 con gli operatori elettrici E.ON. Climate & Renewables Italia S.r.l., Wood Eolico Italia S.r.l., GR Value Development S.r.l. ;
• PRESO ATTO che in ordine alla CRITICITÀ N. 20- DETTAGLI COSTRUTTIVI MANUFATTI il Proponente:
• ha prodotto l’ALL. 12 – PARTICOLARI E FOTOINSERIMENTO MANUFATTI inerente i dettagli costruttividei due manufatti previsti, inclusi gli interventi di mitigazione necessari al loro inserimento nel contesto (gamma cromatica utilizzata, fascia arborea sul perimetro), rimandando per i particolari costruttivi alla Tav. G.3.3.4 Piante e sezioni e particolari costruttivi edifici servizi assunta al portale valutazioni ambientali.
VALUTATO CHE il Proponente
• in ordine alla CRITICITÀ N. 1-IMPATTI CUMULATIVI ha prodotto lo Studio richiesto, in esito al cui esame si esclude che il parco fotovoltaico genererà effetti/impatti cumulativi negativi apprezzabili per il contesto territoriale di area vasta in cui sarà realizzato;
• in ordine alla CRITICITÀ N. 2- ESCLUSIONE INTERVENTI DI COSTRUZIONE NELLO SPIGOLO N-E DEL LOTTO si impegna ad adempiere, talchè la stessa è da intendersi superata;
• in ordine alla CRITICITÀ N. 3-ATTUAZIONE DISPOSIZIONI ART. 14 NTA PTPR si impegna ad adempiere, talchè la stessa è da intendersi superata;
• in ordine alla CRITICITÀ N. 4-ATTUAZIONE DISPOSIZIONI ARTT. 28 e 00 XXX XX ‘8 XXXXX XXXXXXXXX’ E ’13 BELICE’ si impegna ad adempiere, talchè la stessa è da intendersi superata;
• in ordine alla CRITICITÀ N. 5-ZONA EST LOTTO 1 A M 150 DAL CORSO D’ACQUA ha revisionato il progetto, stralciando l’installazione di moduli nell’area vincolata e garantendo il mantenimento della potenza massima installata con l’utilizzo di pannelli più performanti di nuova generazione, talchè la stessa è da intendersi superata;
• in ordine alla CRITICITÀ N. 6- ZONA ‘LOTTO 2’ A MARGINE FASCIA BOSCATA DI RISPETTO chiarisce non ricorra alcuna classificazione a Bosco relativamente alla fascia che lambisce ad Ovest il Lotto 2, talchè la stessa è da intendersi superata;
• in ordine alla CRITICITÀ N. 7- CAVIDOTTO INTERRATO A COLLEGAMENTO ‘LOTTO 1’ E IMPIANTO UTENZA ‘LOTTO 2’ chiarisce non sussistano non sussistano interferenze del tracciato del cavidotto interrato con l’elemeno idrografico in loco in quanto lo stesso impegna sedimi e ponti dell’esistente pubblica viabilità, talchè la stessa è da intendersi superata;
• in ordine alla CRITICITÀ N. 8- PARTI D’IMPIANTO CHE INTERESSANO LA CATEGORIA ’32 – PRATERIE, PASCOLI, INCOLTI E FRUTTETI ABBANDONATI’ si impegna ad adempiere, talchè la stessa è da intendersi superata;
• in ordine alla CRITICITÀ N. 9- PREDISPOSIZIONE DI PASSAGGI FAUNISTICI LUNGO RECINZIONE il Proponente documenta con ‘particolare costruttivo della recinzione’ il correlativo adempimento, talchè la stessa è da intendersi superata;
• in ordine alla CRITICITÀ N. 10- CONTENIMENTO DIFFUSIONE LUMINOSA il Proponente si impegna ad adempiere con l’utilizzo di idonei proiettori e lampade led, talchè la stessa è da intendersi superata;
• in ordine alla CRITICITÀ N. 11- ESPIANTO OLIVI AREA ‘LOTTO 2’ il Proponente si impegna ad adempiere tanto agli adempimenti autorizzativi all’espianto e reimpianto, quanto alla sostituzione in caso di mancato atticchimento degli olivi, talchè la stessa è da intendersi superata:
• in ordine alla CRITICITÀ N. 12- FASCIA DI MITIGAZIONE PERIMETRALE ALL’IMPIANTO il Proponente conferma la realizzazione di un’adeguata fascia di mitigazione lungo il perimetro dei due Lotti della larghezza di m 10, talchè la stessa è da intendersi superata;
• in ordine alla CRITICITÀ N. 13- REGIMAZIONE E CAPTAZIONE ACQUE SUPERFICIALI il Proponente assicura il mantenimento dell’orografia pregressa e delle condizioni di originario equilibrio idrogeologico dei siti, nonché il mantenuto del regime ricettivo degli invasi esistenti nell’amito del Lotto 1, talchè la stessa è da intendersi superata;
• in ordine alla CRITICITÀ N. 14- PIANO DI MONITORAGGIO MITIGAZIONI il Proponente:adempie alla produzione del richiesto Piano, talchè la stessa è da intendersi superata;
• in ordine alla CRITICITÀ N. 15- ACQUISIZIONE PARERE GESTORE ELETTRODOTTO AEREO ESISTENTE il Proponente documenta l’avvenuto avvio della procedura presso TERNA, talchè la stessa è da intendersi superata;
• in ordine alla CRITICITÀ N. 16- IMPIANTO DI ACCUMULO ENERGIA il Proponente dichiara di non intendere realizzare alcun sistema storage, talchè la stessa è da intendersi superata;
• in ordine alla CRITICITÀ N. 17- RIFORESTAZIONE COMPENSATIVA CONSUMO DEL SUOLO il Proponente prevede come compensazione un intervento di riforestazione di circa 7,30 ettari di terreni da realizzarsi entro il Lotto 1. talchè la stessa è da intendersi superata;
• in ordine alla CRITICITÀ N. 18- RIQUALIFICAZIONE NATURALISTICA LAGHETTI E IMPLUVI il Proponente si impegna alla riqualificazione a fini naturalistici dei laghetti ed impluvi interni alla proprietà evidenziati nel lay-out dell’impianto trasmesso in allegato alla presente. Il progetto esecutivo degli interventi di riqualificazione sarà depositato prima dell’avvio dei lavori di costruzione dell’impianto in occasione della verifica di ottemperanza.
• in n ordine alla CRITICITÀ N. 19- COLLEGAMENTO ELETTRICO IMPIANTO/RETE DI TRASMISSIONE AT il Proponente esibisce l’accordo con gli operatori elettrici E.ON. Climate & Renewables Italia S.r.l., Wood Eolico Italia S.r.l., GR Value Development S.r.l., talchè la stessa è da intendersi superata salva verifica di ottemperanza;
• in ordine alla CRITICITÀ N. 20- DETTAGLI COSTRUTTIVI MANUFATTI il Proponente documenta l’adempimento con la produzione di ‘particolari e fotoinserimento manufatti’ e ‘Piante e sezioni e particolari costruttivi edifici servizi’, inclusi gli interventi di mitigazione necessari al loro inserimento nel contesto (gamma cromatica utilizzata, fascia arborea sul perimetro) talchè la stessa è da intendersi superata;
VALUTAZIONI FINALI:
Valutato che:
⮚ il Progetto è articolato su due Lotti, distanti tra di loro circa Km 10, con stazione di consegna esistente in adiacenza al Lotto 2;
⮚ le modifiche apportate sono modeste, in diminuzione e giudicate dal Servizio 1 non sostanziali
⮚ stante la modesta antropizzazzazione generale del sito, prevalentemente agricolo con presenza di abitati in Partanna e Castelvetrano e generale assenza di insediamenti indistriali di alcun tipo, gli impatti cumulativi sono trascurabuili;
⮚ il progetto si inserisce in un Piano Progremmatico e Territoriale coerente o compatibile con tutti gli strumenti di pianificazione;
⮚ tutte le matrici ambientali sono state analizzate dal Proponente;
⮚ la mitigazione dell’insediamento verrà realizzata tramite la realizzazione di una fascia a verde della larghezza di m 10 sul perimetro di ciascun Lotto;
⮚ le misure di mitigaione e prevenzione sono da considerare idonee;
⮚ non si registra una variazione significativa della qualità ambienta del territorio;
⮚ sono state esaminate le aternative di Progetto e di localizzazione, compresa la “alternativa 0”;
⮚ il Progetto prevede misure di mitigazione dell’impatto visivo e luminoso, nonché passaggi faunistici lungo le recinzioni di impianto;
⮚ il Lotto 1 del Parco Fotovoltaico interfersce in parte con il vincolo idrogeologico per cui è necessario otternere Parere del Corpo Forestale;
⮚ ai sensi del D.P.R. 120/2017 il PUT deve essere integrato con indicazione di sondaggi, prelievo ed analisi di campioni di caratterizzazione, localizzazione di eventuali depositi temporanei e presidi di contenimento, ubicazione delle terre utilizzate come sottoprodotti ed eventalmente trasferite fuori cantoere come rifiuti, in tal caso infìdicandone percorsi e destimnazione finale;
VALUTATO che il proponente ha prodotto adeguati approfondimenti in merito alle criticità evindenziate nel P:I.I.
VALUTATO che sono previste adeguate e specifiche misure di mitigazione
CONTEMPERATE le esigenze di tutela ambientale con quelle dell’iniziativa privata volta alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
VALUTATO che nel complesso l’impianto in oggetto risulta compatibile con le caratteristiche ambientali, urbanistiche e territoriali del contesto in cui è stato previsto, anche in considerazione delle condizioni ambientali sotto riportate.
Tutto ciò VISTO, CONSIDERATO E VALUTATO
La Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale
ESPRIME
parere favorevole riguardo alla compatibilità ambientale del Progetto di un impianto fotovoltaico denominato “Castelvetrano-Besi” da 50,27 MWp (50,0 MW in immissione) nonché di tutte le relative opere connesse ed infrastrutture necessarie alla connessione alla RTN, da realizzarsi nei Comuni di Castelvetrano (TP) e Partanna (TP) aA condizione che siano ottemperate le seguenti prescrizioni:
Condizione Ambientale | n. 1 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Aspetti progettuali |
Oggetto della prescrizione | Prima dell’inizio dei lavori dovrà essere trasmessa copia del progetto esecutivo rielaborato in funzione delle prescrizioni impartite dal presente parere e da tutti gli Enti intervenuti nel Procedimento, con riferimento anche alle prescrizioni impartite durante la conferenza di servizi del 08.02.2021. Il progetto esecutivo dovrà contenere tutte le misure di mitigazione contenute nello Studio di Impatto Ambientale e nella documentazione integrativa non in contrasto con le seguenti prescrizioni. |
Inoltre, a relativo corredo, dovrà prodursi quanto segue: • alla luce della rivisitazione del progetto, ancorché ritenuta dal Servizio 1 modifica non sostanziale, di cui alla nota prot. n. 5512 del 29 gennaio 2021, necessita che tutti gli Enti e le Amministrazioni interessate e comunque competenti diano conferma dei pareri già rilasciati ove non in contrasto con la nuova soluzione progettuale proposta • verifica di adeguamento alle disposizioni del piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi secondo le disposizioni vigenti, dandone evidenza in sede di verifica di ottemperanza. • parere dell’ente di competenza per l’espianto degli olivi presenti nell’area del lotto 2 ed il trapianto nella fascia perimetrale dell’impianto | |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 2 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva/prima dell’inizio dei lavori |
Ambito di applicazione | Compensazioni |
Oggetto della prescrizione | In merito agli interventi di forestazione e riqualificazione naturalistica: a) Il progetto di riforestazione dovrà prevedere adeguate planimetrie ed elaborati tecnici di dettaglio dai quali sia possibile evincere la modalità di impianto con l’indicazione planimetrica, a scala adeguata, della disposizione degli elementi arborei e arbustivi. Il Progetto dovrà prevedere specie arboree ed arbustive autoctone coerenti con la “Carta delle aree ecologicamente omogene” ed indicate nel “Piano Forestale Regionale” al Documento di indirizzo “A”. Priorità di intervento e criteri per la realizzazione di impianti di riforestazione ed afforestazione, modelli di arboricoltura da legno per l’ambiente siciliano. b) Il progetto di riqualificazione naturalistica dei laghetti e degli impluvi dovrà prevedere adeguate planimetrie ed elaborati tecnici di dettaglio dai quali sia possibile evincere la modalità di impianto con l’indicazione planimetrica, a scala adeguata, della disposizione degli elementi arboree/arbustivi. Gli |
interventi dovranno essere realizzati con tecniche di ingegneria naturalistica e prevedere l’impianto vegetale per una fascia di 5 metri, attraverso la messa a dimora di specie tipiche della vegetazione ripariale caratteristica della zona e con una densità di impianto di 1 x 0,5 m2 e con una disposizione naturaliforme. | |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | Progettazione esecutiva/prima dell’inizio dei lavori |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Condizione Ambientale | n. 3 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva/prima dell’inizio delle attività |
Ambito di applicazione | Mitigazioni |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere presentato il progetto di tutti gli interventi di mitigazioni. a) Relativamente alle fascie arboree perimetrali il Proponente dovrà presentare gli elaborati tecnici di dettaglio dai quali sia possibile evincere la modalità di impianto con l’indicazione planimetrica, a scala adeguata, della disposizione degli elementi arborei arbustivi. In particolare,lungo fascia perimetrale degli impianti, dovrà essere previsto l’uso di cultivar tipiche del luogo e con dimensioni minime delle piante d’ulivo in vaso da cm 30-40 e/o minimo di anni 5 d’età. Le cure culturali dovranno essere effettuate fino a completo affrancamento della vegetazione e, comunque, ripetute con frequenze idonee per un periodo non inferiore ai 5 anni susseguenti l’ultimazione lavori. b) Le stradelle di servizo dovranno essere realizzate in terra batttuta. c) È fatto divieto di alterare la naturale pendenza dei terreni e l’assetto idrogeologico dei suoli. Dovranno essere evitati spietramenti e interventi di compattazione del suolo (ad esclusione delle stradelle di servizio). d) Gli interventi di mitigazione dovranno essere mantenuti in uno stato ottimale per tutto il periodo di vita dell’impianto; a tali fini, in sede di presentazione del progetto esecutivo, dovrà essere presentato un idoneo Piano di manutenzione. Le cure colturali dovranno essere effettuate fino al completo affrancamento della vegetazione e comunque ripetute con frequenze idonee per un periodo non inferiore ai cinque anni successivi all'ultimazione dei lavori. Dovrà essere previsto esclusivamente l’uso di specie vegetali autoctone o da vivai in possesso di licenza ai sensi dell'art 4 del Dlgs 386/03 rilasciata dal Comando Corpo Forestale della Regione Siciliana (avendo così certezza del germoplasma |
Condizione Ambientale | n. 3 |
autoctono) ad eccezione delle specie erbacee coltivate per le quali è ammesso l’uso di sementi di origine commerciale di provenienza fuori situ. | |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | Progettazione esecutiva/prima dell’inizio delle attività |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Condizione Ambientale | n. 4 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva/prima dell’inizio delle attività |
Ambito di applicazione | Progettazione |
Oggetto della prescrizione | Prima dell’inizio dei lavori dovrà essere redatto un Piano di Cantierizzazione con la dislocazione planimetrica delle aree interessate dal cantiere, che preveda tra l’altro le misure di mitigazione da applicare in tale fase, ed in particolare: a- in corrispondenza delle fasi di scavo e/o movimentazione terre prevedere tutti gli accorgimenti tecnici atti a ridurre la produzione e la propagazione di polveri (es. costante bagnatura delle piste, lavaggio delle ruote dei mezzi in uscita dall’area di cantiere, copertura dei mezzi che trasportano terre con opportuni teli, ecc); b- durante i lavori dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti tecnici e di gestione del cantiere al fine di prevenire possibili inquinamenti del suolo e delle acque superficiali e sotterranee; c- durante i lavori dovranno essere adottate specifiche misure di mitigazione per la salvaguardia della fauna. Dovrà essere prodotto cronoprogramma dettagliato delle fasi di impianto (di cantiere, di esercizio e di dismissione). |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | Progettazione esecutiva - Prima dell’avvio dei lavori |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | 5 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Fase di progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Suolo/paesaggio |
Oggetto della prescrizione | Tutti i manufatti (comprese Cabina Inverter/Trasformatori) che verranno realizzati nell’ambito dell’intervento ivi comprese eventuali strutture mobili: (i) devono essere tinteggiati con colori adatti al contesto naturalistico dei luoghi; (ii) ove previsto in relazione alla tipologia di manufatto, dotati di impianto antincendio; (iii) ove destinati ad attività che possono determinare il rischio di sversamenti inquinanti, devono essere realizzati su un basamento impermeabilizzato al fine di prevenire ogni forma di riversamento di inquinanti sul terreno. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | 6 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Fauna/Paesaggio |
Oggetto della prescrizione | a) Compatibilmente con le esigenze di sicurezza dell’impianto l’illuminazione sul perimetro deve attivarsi solo in caso di necessità mediante sensori tarati per percepire movimenti di entità significativa (non devono accendersi al passaggio di una volpe o di un istrice) ed essere realizzata nell’ottica del minor consumo di energia. b) I corpi illuminanti devono essere diretti solo verso il basso e dotati di lampade a basso consumo (led). c) Il progetto di recinzione deve prevedere, all’altezza del suolo, dei piccoli passaggi per la fauna selvatica di dimensioni di circa 25 x 25 cm, disposti ogni 25 m circa. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 7 |
Macrofase | Post operam |
Condizione Ambientale | n. 7 |
Ambito di applicazione | Recupero ambientale dopo lo smantellamento |
Oggetto della prescrizione | a) Prima dell’avvio dell’attività dovrà essere presentato il piano di disattivazione e smantellamento dell’impianto a fine esercizio e ripristino dei luoghi. b) In fase di dismissione, le varie parti dell’impianto dovranno essere separate in base alla composizione chimica in modo da poter riciclare il maggior quantitativo possibile dei singoli elementi, quali alluminio e silicio, presso ditte che si occupano di riciclaggio e produzione di tali elementi; i restanti rifiuti dovranno essere smaltiti a norma di legge. c) Il Progetto di recupero, dovrà prevedere esclusivamente l’uso di specie vegetali autoctone e/o storicizzate (anche riutilizzando le stesse piante già presenti nell’area di cantiere) e/o il ripristino con colture agrarie. È fatto comunque divieto utilizzare specie aventi carattere invasivo. Le cure colturali dovranno essere effettuate fino al completo affrancamento della vegetazione e comunque ripetute con frequenze idonee per un periodo non inferiore ai cinque anni successivi all'ultimazione dei lavori. Il Progetto di Recupero dovrà prevedere esclusivamente l’uso di specie vegetali autoctone, o da vivai in possesso di licenza ai sensi dell'art 4 del Dlgs 386/03 rilasciata dal Comando Corpo Forestale della Regione Siciliana (avendo così certezza del germoplasma autoctono) ad eccezione delle specie erbacee coltivate per le quali è ammesso l’uso di sementi di origine commerciale di provenienza fuori situ; d) Prima dell’avvio dell’attività dovrà essere presentata una cauzione a garanzia della esecuzione degli interventi di dismissione e delle opere della messa in ripristino come indicato dal DM 10/09/2010 in favore della regione Sicilia. L’importo dovrà fare riferimento alle somme previste dal computo metrico estimativo delle opere di ripristino, finalizzate all’esecuzione dei lavori di ripristino dei luoghi ed al recupero e/o smaltimento dei moduli fotovoltaici. |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | Prima dell’avvio dell’esercizio dell’attività |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 8 |
Macrofase | Ante Operam |
Condizione Ambientale | n. 8 |
Fase | Progettazione esecutiva/ |
Ambito di applicazione | Suolo/ fauna |
Oggetto della prescrizione | I pannelli fotovoltaici dovranno essere a basso indice di riflettanza, allo scopo di ridurre il cosiddetto “effetto-acqua” o “effetto-lago” che potrebbe confondere l’avifauna ed essere utilizzata come pista di atterraggio in sostituzione ai corpi d’acqua (fiumi o laghi). |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | Progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Condizione Ambientale | n.9 |
Macrofase | Post operam |
Fase | Fase di esercizio |
Ambito di applicazione | Suolo-Sottosuolo |
Oggetto della prescrizione | a) Il sopra-suolo dovrà essere mantenuto costantemente coperto da vegetazione, anche attraverso tecniche di inerbimento e l’opera di decespugliamento dovrà essere realizzata a scopo antincendio evitando di lasciare il suolo nudo al fine di permettere una maggiore continuità di habitat. È fatto in ogni caso espresso divieto di utilizzare diserbanti. b) È fatto divieto di utilizzare detergenti chimici per il lavaggio dei pannelli. Sarà possibile utilizzare esclusivamente prodotti eco-compatibili certificati. c) Per ogni sostanza potenzialmente idonea a causare contaminazioni del suolo, sottosuolo, acque sotterranee ed atmosfera, il cui utilizzo è contemplato per le attività di cantiere e di esercizio dell'impianto, dovranno essere previsti tutti gli utili accorgimenti in ordine di priorità ad evitare/contenere ordinari e/o accidentali fenomeni di rilascio, istruendo procedure operative per la prevenzione e gestione dei rischi potenziali di inquinamento per le sorgenti presenti |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | Fase di Esercizio |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Condizione Ambientale | n. 10 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Terre e rocce da scavo |
Oggetto della prescrizione | I materiali scaturenti dalle operazioni di scavo devono essere sottoposti alle disposizioni ed alle procedure previste dal Regolamento, approvato con D.P.R. 13/06/2017, recante la disciplina semplificata della gestione delle terre o rocce da scavo. Nel caso tali materiali risultino qualificati come “rifiuti”, ai sensi del Titolo III, Capo IV, del citato Regolamento, gli stessi devono essere gestiti nel rispetto di quanto indicato nella Parte IV del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n° 152 e ss.mm.ii.; |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | ARPA Sicilia |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 11 |
Macrofase | Ante Operam – Corso d’Opera - Post Operam |
Fase | Prima dell’inizio dei lavori – In fase di cantiere - In esercizio |
Ambito di applicazione | Monitoraggio ambientale |
Oggetto della prescrizione | Il PMA dovrà essere concordato con ARPA per le componenti ambientali suolo, sottosuolo, aria, acqua, rumore,. Il PMA dovrà indicare la durata, le modalità e le frequenze delle attività di monitoraggio. Per la componete suolo il monitoraggio dovrà essere effettuato secondo le modalità indicate nelle “Linee guida per il monitoraggio del suolo su superfici agricole destinate ad impianti fotovoltaici a terra” Rexxxxx Xxxxxxxx X.X. 00 xettembre 2010, n. 1035. Per tutto il periodo di monitoraggio dovranno essere adottate, in relazione agli esiti dei monitoraggi, e se necessarie, ulteriori misure di mitigazione. Il Proponente dovrà inviare un report sugli esiti di monitoraggio, secondo la tempistica concordata con Xxxx, e le eventuali ulteriori misure di mitigazione adottate. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Prima dell’inizio dei lavori – In fase di cantiere - In esercizio |
Ente vigilante | ARPA |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 12 |
Macrofase | Ante Operam – Corso d’Operam - Post Operam |
Fase | Prima dell’inizio dei lavori – In fase di cantiere - In fase di esercizio |
Ambito di applicazione | Monitoraggio Ambientale Vagetazione-Fauna-Paesaggio |
Oggetto della prescrizione | Gli interventi di mitigazione e di compensazione dovranno essere corredati da un idoneo Piano di di monitoraggio ante, in corso e post operam per la componente vegetazione fauna e paesaggio. Il PMA dovrà definire durata, frequenze e modalità delle attività monitoraggio. Il Proponente dovrà inviare annualmente una relazione tecnica con adeguati report fotografici, sugli esiti di monitoraggio e le eventuali ulteriori misure di mitigazione adottate |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Prima dell’inizio dei lavori – In fase di cantiere - In fase di esercizio |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 13 |
Macrofase | Post operam |
Fase | Prima dell’entrata in esercizio |
Ambito di applicazione | Altri aspetti |
Oggetto della prescrizione | Alla fine dei lavori ed entro tre mesi dalla stessa dovranno essere trasmesso: Documentazione fotografica di quanto realizzato, con allegata planimetria con i punti di ripresa e attestazione da parte del direttore dei lavori dell’avvenuta ottemperanza a tutto quanto prescritto. Computo metrico estimativo dei lavori relativi al ripristino dei luoghi. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Prima dell’entrata in esercizio dell’opera |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |