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Numero 79
Editoriale
CCNL, accordo raggiunto
L’intesa per il nuovo contratto nazionale di lavoro dei dipendenti delle farmacie comunali raggunta lo scorso luglio tra Assofarm e sindacati ha un valore strategico che va oltre gli stetti contenuti dell’accordo stesso. Attraverso questa ritrovata unità tra aziende e lavoratori si delinea un percorso di sviluppo della farmacia pubblica italiana per nulla scontato fino a qualche mese fa. Ma anche per nulla scontato per quelli che saranno i suoi esiti. Un primo importante passo avanti, insomma, ma cui dovranno seguirne altri in tempi brevi.
Indice
Editoriale
CCNL, accordo raggiunto
Dalla Federazione
Assofarm: “Il ministro deve incontrarci” .La replica: “Basta che lo chiedano”. Era stato fatto....
Farmacie comunali
Bolognese: il bilancio sorride Ma i tagli alla Sanità si fanno sentire
Chietese: il Comune attiva la terza asta con un ribasso del 40%
Mondo farmaceutico
Spesa territoriale, Racca: all’incontro con l’Aifa per esprimere le nostre perplessità
Decreto Fare, ecco le novità principali in materia sanitaria Pani (Aifa): spesa farmaceutica in contrazione
Xxxxxxxx: farmacia ha ruolo centrale nel Servizio Sanitario
Tar Lazio sul concorso: illegittima la revisione delle farmacie di Roma, procedimento da rifare
Erba Vita e Assofarm
GO & FUN: l’energia della natura per chi fa sport
Il patto prevede incrementi retributivi che al primo livello (farmacista collaboratore) saranno pari a 107 euro totali, suddivisi in tre tranche, con la correspon- sione di una somma una tantum per la vacanza con- trattuale pari a 900 euro.
C’è stata invece una ridefinizione dei parametri ri- guardanti ferie, permessi e maggiorazioni orarie, al fine di avviare un processo di graduale avvicinamento
tra i contratti dei settori privato e pubblico delle far-
xxxxx, che potrebbero sfociare in un unico contratto nazionale al prossimo rinnovo contrattuale, come già avviene in tutti i settori economici.
Assofarm apprezza la progressiva presa di coscienza da parte delle organizzazioni sindacali della necessità di ridare competitività alle farmacie comunali anche attraverso un rinnovamento delle condizioni contrat- tuali dei dipendenti. Dopo un primo legittimo momen- to di resistenza, le organizzazioni dei lavoratori hanno compreso che i problemi economici che affliggono le farmacie italiane richiedono contributi e sacrifici da parte di tutti, amministratori e dipendenti.
Altrettanto condivisa è stata la prospettiva di giusti- zia sociale che contraddistingue il percorso iniziato la scorsa settimana: in un contesto di crisi strutturale del nostro paese, è semplicemente iniquo che lavoratori dipendenti che svolgono le medesime funzioni con le medesime responsabilità godano di condizioni con- trattuali differenti.
Aziende e lavoratori hanno insomma costruito insieme uno strumento operativo impor- tante per affrontare i problemi irrisolti del nostro settore. Primo fra tutti quello della pro- gressiva erosione della redittività delle farmacie tale da bloccare ogni ipotesi seria di sviluppo del settore.
È ormai improcrastinabile sia l’attuazione di una diversa remunerazione del farmacista, sia il rinnovo della convenzione nazionale con il SSN. È peraltro necessario, ormai anche le farmacie private concordano con noi su questo punto, credere con maggiore forza sullo sviluppo di quei servizi sanitari di pharmaceutical care capaci di coniugare la massima espressione dell’unicità professionale del farmacista con il suo contributo all’efficienza della spesa pubblica.
Tutti temi sui quali si sta registrando una convergenza di posizioni tra titolari di farmacia, farmacie comunali e, come implicitamente contenuto nell’accordo con le organizzazioni sindacali firmato la settimana scorsa, con i lavoratori delle nostre aziende.
Sembra invece che fino ad oggi sia mancata una reale attenzione delle nostre controparti istituzionali, dalle Regioni ai Governi che si sono andati via via succedendo negli ultimi anni. Tutti gli ambiti di riforma che abbiamo appena citato forniscono soluzioni durevoli e dimostrate al problema primario della riduzione della spesa sanitaria. Lo fanno secondo una concezione moderna e attiva della farmacia, sempre più integrata e al contempo con un ruolo suo specifico nel SSN. Una farmacia insomma che fa la sua parte attraverso ef- ficienze di sistema: riduzione del consumo farmaceutico, maggiore aderenza terapeutica e quindi minori ricoveri ospedalieri, meccanismi remunerativi basati sul servizio e non sul fatturato.
A questo prospettiva di sviluppo, lo Stato sembra rispondere arroccandosi su posizioni “fiscaliste”: prelievi sempre più ingenti sui fatturati generati dalla pura vendita del farma- co.
La sottoscrizione del Contratto Nazionale di Lavoro delle farmacie pubbliche definisce la capacità di aziende e lavoratori di raggiungere una sintesi comune dopo un confronto serrato. Oltre a poggiare sui metodi condivisi dell’ascolto e della comprensione dei reci- proci punti di vista, è prima di tutto il risultato di un comune obiettivo: quello di dare fu- turo alla farmacia pubblica italiana, contribuendo fin d’ora quella sostenibilità economica necessaria alla sua volontà di essere parte attiva delle politiche per le salute del nostro paese. Non rimane che attendere che questi obiettivi siano condivisi anche dallo Stato e dalle Regioni.
Xxxxxxxx Xxxxx
Vice Presidente Assofarm
Dalla Federazione
Assofarm: “Il ministro deve incontrarci” .La replica: “Basta che lo chiedano”. Era stato fatto....
Assofarm chiama, ma il ministero non risponde. Vedendo cadere fin qui nel vuoto la richiesta di incontro avanzata a Xxxxxxxx Xxxxxxxx, ormai da più di due mesi insediata al vertice del dicastero della Salute (un lasso di tempo nel quale il ministro è riuscita a trovare il tempo per confron- tarsi con altre sigle del comparto), i vertici di Assofarm, hanno deciso ieri di rompere gli indugi e reiterare pubbli- camente l’istanza di essere ricevuti, con l’aggiunta di una punta di accento polemico.
“Da tempo Assofarm ha chiesto un incontro al ministro della Salute Xxxxxxxx Xxxxxxxx, ma ad oggi non ha ricevu- to alcuna risposta, mentre nel frattempo si hanno notizie di suoi confronti con altre Associazioni di categoria del- la farmaceutica italiana” scrive il presidente di Assofarm, Xxxxxxxx Xxxxx (nella foto).”Un atteggiamento, questo, che non abbiamo mai riscontrato da nessun precedente ministro, quale che fosse la sua appartenenza politica.” Xxxxx prosegue sottolineando come Assofarm da sempre porti avanti “un confronto aperto, schietto e costruttivo con tutti i soggetti e le istituzioni della sanità italiana” e come “la crisi sistemica del nostro Paese e i gravi proble- mi del sistema farmaceutico italiano richiedano maggiore coinvolgimento da parte del Governo.”
Il comunicato ricorda quindi che l’associazione “rappre- senta ormai da anni un punto di riferimento nazionale nel dibattito sulle riforme e le innovazioni necessarie alla farmacia italiana. Un caso su tutti è rappresentato dal- la proposta di nuova remunerazione del farmacista, oggi all’ordine del giorno ma portato avanti dalla nostra Fede- razione fin dal lontano 2005.”
“Rivendichiamo con forza tale paternità intellettuale - scri- ve ancora Xxxxx - e riteniamo di aver avuto un ruolo di primario valore anche nel dibattito sui servizi in farmacia, che da sempre desideriamo declinare in una moderna pharmaceutical care, le cui esperienze già realizzate in diversi Paesi europei sono state conosciute in Italia gra- zie al nostro lavoro.”
In conclusione, il comunicato esprime l’augurio che “il mi-
xxxxxx Xxxxxxxx trovi quanto prima tempi e occasioni per un confronto con la Federazione che rappresenta circa il 10% del sistema farmaceutico territoriale e che negli ulti- mi anni non ha mai fatto mancare la propria disponibilità allo sviluppo del Sistema sanitario nazionale.”
La sollecitazione via comunicato stampa, però, non deve essere piaciuta molto al ministero, che ha risposto con una laconica nota ripresa dalle agenzie di stampa nel tar- do pomeriggio di ieri: “Il ministro Xxxxxxxx - vi si legge - è sempre disponibile a ricevere le categorie che intendono confrontarsi sui temi della sanità e che ne fanno richiesta attraverso i canali ufficiali. Ma - fa notare il ministero - non è arrivata agli uffici alcuna richiesta formale’’ da parte di Assofarm.
Se ciò che afferma il ministero fosse vero, il comunica- to dell’Assofarm sarebbe del tutto assimilabile a un’im- provvida intemerata. Ma, ritenendo difficile un errore così marchiano da parte dell’associazione delle farmacie comunali, abbiamo operato le doverose verifiche. Que- sto l’esito: dagli uffici Assofarm, il 10 giugno u.s., risulta essere partita una nota ufficiale, prot. n.4151/13, con la richiesta ribadita da Xxxxx nel comunicato di ieri. A questo punto, a rimanere orfana di spiegazione è la replica del ministero. A meno di non pensare che - come è senz’altro possibile - la lettera di Assofarm del 10 giugno non sia mai arrivata a Lungotevere Ripa per colpa delle solite Poste, o non abbia raggiunto il tavolo che doveva raggiungere per una piccola, involontaria dimenticanza o negligenza della burocrazia interna, anch’essa pur sempre possibile. Insomma, il colpevole - e la causa - del botta e risposta di ieri tra Assofarm e ministero, alla fine, potrebbe essere il solito “maggiordomo”, nelle vesti del servizio postale o della burocrazia. Un piccolo equivoco che basta poco a chiarire, soprattutto se il ministro acconsentirà quanto pri- ma - in linea con la sua asserita disponibilità al confronto con tutti - a incontrare i rappresentanti delle farmacie co- munali italiane. (Ordine Farmacisti Roma)
Chietese: il Comune attiva la terza asta con un ribasso del 40%
Prosegue il piano dell’amministrazione comunale di San Xxxxxxxx Xxxxxxx per vendere la Farmacia Comunale; dopo due tentativi falliti questa settimana è stato pubblicato il terzo bando per l’asta di alienazione, una decisione che travalica le semplici questioni ragionieristiche palesando una più articolata politica liberista.
Il bando parte da una base d’asta di 1milione e 40mila euro ben 640 mila euro in meno del primo bando, 40mila rispetto al secondo
bando; dimezzato anche il valore degli immobili, che passa da una prima stima di 50mila euro gli attuali 10mila, e quello del ma-
gazzino che è attualmente valutato 190mila euro. 3
farmacie comunali
Bolognese: il bilancio sorride Ma i tagli alla Sanità si fanno sentire
SferaSrl, la società che gestisce le farmacie comunali di Faenza, Imola e Medicina, chiude il bilancio consuntivo 2012 con un utile di 373 mila euro, ma la riduzione della spesa farmaceutica si fa sentire.
SUL PIANO del risultato economico, la differenza rispet- to al 2011 non è enorme (l’esercizio precedente si era chiuso con un attivo di 417 mila euro), ma la relazione sul bilancio evidenzia come le vendite siano diminuite del 6,2 per cento. In particolare, i ricavi derivanti dalle ricet- te abbiano fatto registrare un -18,4 per cento, e il valore lordo medio della ricetta è sceso da 18,85 a 16,79 euro. Del resto, nell’Ausl di Ravenna, la spesa farmaceutica a carico del Servizio sanitario nazionale è calata di oltre il 20 per cento: frutto — spiega il documento — «della forte pressione sui medici da parte delle Ausl sull’appropria- tezza della prescrizione», ma anche della riduzione dei prezzi dei farmaci generici. In questo contesto, il risultato economico positivo deriva in parte dall’aumento dei ricavi da banco (+2,8 per cento).
Gli utili distribuiti ai soci ammonteranno a 177 mila euro (il Comune di Faenza, dove si trovano tre delle 10 farmacie
pubbliche di Sfera, partecipa al 30,8 per cento, mentre le restanti quote sono detenute dal Con.Ami e dal Comune di Medicina). Ma per il futuro le prospettive sono diffici- li: «Nel 2013 — si legge nella relazione sul bilancio — i ricavi subiranno un’ulteriore flessione, per vari fattori: la riduzione dei prezzi dei farmaci, l’aumento della prescri- zione dei farmaci equivalenti per effetto della ‘spending review’ (il medico è ora obbligato a indicare sulla ricetta il solo principio attivo, ndr) e il periodo di crisi economica che impatta sulla vendite dei prodotti parafarmaceutici». Inoltre, il decreto ‘Crescitalia’ del 2012 porterà, a Faenza, all’apertura di tre nuove farmacie private (altrettante apri- ranno a Imola, e una a Medicina). Va detto che i ‘vicini di casa’ di Ravenna si trovano a fronteggiare problemi peg- giori: Ravenna Farmacie ha chiuso il 2012 con un passivo di 545 mila euro.
Nel frattempo, dal primo gennaio, è cessata la collabo- razione con Forlìfarma Spa: la società comunale forlive- se, su indirizzo del sindaco Xxxxxxx, non si è aggregata a Sfera.
(xxxxxxxxxxxxxxx.xx)
Spesa territoriale, Racca: all’incontro con l’Aifa per espri- mere le nostre perplessità
Il pesante deficit, previsto a fine anno, per la spesa farmaceutica territoriale, non dipende in alcun modo dalle far- macie. Lo ribadisce con fermezza Xxxxxxxx Xxxxx(foto) presidente di Federfarma, precisando come non ci sia sforamento per la spesa convenzionata. Due le osservazioni fondamentali per il presidente di Federfarma. «L’errore evidente riguarda l’abbassamento del tetto di spesa per la farmaceutica territoriale, che ha decisamente aumentato il rischio di sfondamento. Poi c’è un’altra assurdità che riguarda l’inclusione dei ticket nel tetto di spesa. In questo modo basta che una Regione li aumenti per aumentare la probabilità di sforare. Ma i ticket» sottolinea con forza Racca «non sono una spesa dello stato ma una spesa del cittadino». Tutti aspetti che il presidente di Federfarma ha intenzione di affrontare nell’incontro con la filiera convocato dall’Aifa l’11 luglio. «L’occasione» precisa «per esporre al direttore generale Xxxx tutte le nostre perplessità». Il giorno successivo, 12 luglio, sarà la volta del tavolo sulla farmaceutica che vedrà di nuovo i titolari protagonisti. «L’anno scorso col ministro Xxxxxxx c’è stato un solo incontro. È un bene» aggiunge «che si riapra. Sarà l’occasione per chiedere la stabilità necessaria al settore. Quello della farmaceutica è l’ambito dove si è tagliato di più, ora è il momento di fare programmi e investimenti per il futuro». (farmacista33)
mondo farmaceutico
Decreto Fare, ecco le novità principali in materia sanitaria
Stop ai certificati inutili, rinvio di un anno dell’assicurazio- ne obbligatoria per i medici e tempi più rapidi per l’inse- rimento dei farmaci innovativi nel prontuario a carico del Servizio sanitario nazionale. Queste - nella sintesi di un lancio di agenzia di AdnKronos - alcune delle novità inse- rite nel “Decreto Fare”, che ieri ha incassato la fiducia alla Camera con 427 sì e 167 no. Ecco, in sintesi, le principali novità previste dal decreto in materia sanitaria.
Certificati inutili: vengono abolite una serie di certificazioni e autorizzazioni sanitarie perché in base alle attuali co- noscenze scientifiche, non hanno più ragione di essere o sembrano, in ogni caso, inefficaci rispetto agli scopi per cui erano state previste. Tra le certificazioni soppresse ci sono quelle di sana e robusta costituzione per alcuni compiti come l’ufficiale esattoriale; il certificato di idoneità per l’assunzione nelle lavorazioni non a rischio; il certifi- cato medico di sana costituzione fisica per i farmacisti; il certificato di idoneità fisica per l’assunzione nel pubblico impiego; il certificato di idoneità psico-fisica per i maestri di sci.
Assicurazione obbligatoria medici: slitta di un anno l’en- trata in vigore dell’obbligatorietà dell’assicurazione Rc professionale per i medici e tutti i professionisti della salu- te. Tutto rinviato al 13 agosto 2014, perconsentire la mes- sa a punto della disciplina organica in materia di condizio- ni assicurative per gli esercenti le professioni sanitarie, e per agevolare l’accesso alla copertura assicurativa anche per i giovani.
Farmaci orfani: per i farmaci cosiddetti ‘orfani’ e per quel- li di eccezionale rilevanza terapeutica e sociale si apra una corsia preferenziale nell’iter di autorizzazione e ne- goziazione, così da avere tempi ridotti e certi per la di- spensazione a carico del Ssn, non superiori a 100 giorni complessivi.
Fascicolo sanitario elettronico: entro il 30 giugno 2014, le Regioni devono presentare all’Agenzia per l’Italia digitale e al ministero della Salute il piano di progetto per la rea- lizzazione del Fascicolo sanitario elettronico (Fse) entro il 30 giugno 2015.
Donazione di organi: Il consenso o il diniego alla donazio- ne degli organi confluisce nel fascicolo sanitario elettroni- co e i dati sono trasmessi anche dai Comuni al Sistema informativo trapianti.
(Ordine Farmacisti Roma)
mondo farmaceutico
Pani (Aifa): spesa farmaceuti- ca in contrazione
La spesa farmaceutica è in generale contrazione, con un recupero di circa 1 miliardo di euro, quella territoriale eccede solo in alcune regioni, mentre quella ospedalie- ra sfonda dappertutto. Questo il quadro evidenziato da- Xxxx Xxxx (foto) direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), lo scorso giovedì, in un’audizione in commissione Sanità del Senato e riportato da una comu- nicazione Aifa.
Xxxxxxxx:
centrale nel Servizio Sanitario
farmacia ha ruolo
“La farmacia avrà un ruolo centrale in quella riorganizzazio- ne del Servizio sanitario nazionale, che dovrà puntare sullo sviluppo della sanità sul territorio”. Lo ha ribadito il ministro della Salute Xxxxxxxx Xxxxxxxx, intervenuto a Roma all’As- semblea nazionale di Federfarma, ribadendo che la farmacia “deve costituire “occhi e bocca del ministero”, in particolare per veicolare campagne di informazione e di prevenzione”. Sostiene il ministro: “La vera innovazione non è mutuare mo- delli da accattivanti nomi stranieri, bensì utilizzare e mettere a sistema le infrastrutture che già abbiamo. Una di queste è
la farmacia,...”. (helpconsumatori)
Il dato consolidato del 2012 mostra dunque livelli della spesa farmaceutica, rispetto al fondo del Servizio sani- tario nazionale, in calo, inoltre dal dato disgregato pre- sentato da Pani emergono delle distinzioni tra la spesa farmaceutica territoriale in «eccesso solo in alcune regio- ni rispetto al tetto prefissato», e la spesa farmaceutica ospedaliera che «sfonda dappertutto». Secondo il diret- tore generale Xxxx, ciò accade «proprio perché la maggior parte dei farmaci oncologici è impiegata negli ospedali. Tuttavia» ha sottolineato «tale tendenza sarà sempre più accentuata in futuro, dato il maggior impiego di farma- ci innovativi e biotecnologici che saranno utilizzati negli ospedali». Xxxx ha anche ricordato «il differente accesso alle terapie farmacologiche che conosce dei dati contra- stanti in ambito regionale, elemento che quindi dovrebbe indurre ad una più precisa strategia di comunicazione». Il sistema farmaceutico, ha, infatti, rimarcato Xxxxxx Xxxx- relli presidente Xxxx, intervenendo nell’audizione «si pone all’interno del Servizio sanitario nazionale che è valutato a livello mondiale in termini positivi sia per i risultati otte- xxxx sia perché rappresenta l’ultimo esempio di modello (farmacista33)
Tar Lazio sul concorso: illegittima la revisione delle farmacie di Roma, procedimento da rifare
La sentenza del Tar Lazio, II sezione, depositata in segre- teria il 4 luglio scorso, è la n. 6615/2013 ed è probabilmen- te destinata a far molto discutere: accogliendo il ricorso di due titolari di farmacia di Roma, il giudice amministrativo ha infatti ritenuto illegittimo il provvedimento di revisione delle farmacie di Roma Capitale per l’incompetenza della Giunta a deliberare rispetto al Consiglio comunale.
I giudici della seconda sezione del Tar laziale (Xxxxx Xx- sti presidente, Xxxxx Xxxxxxxxxxxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx consigliere) si sono in primo luogo occupati di un aspetto di rilievo costituzionale sollevato dai ricorrenti, ovvero la violazione del principio di imparzialità dell’at- to amministrativo presuntivamente sostanziata dall’art.11 del decreto “Cresci Italia”, poi convertito nella legge n. 27/12.
Della questione, come si ricorderà (cfr. XXXxxx Xxxxxxxxx del 21 maggio), si era già occupato il Tar Veneto, con una sentenza ormai ben nota con la quale, sospendendo il giudizio, il giudice amministrativo di quella Regione aveva deciso di rimettere la questione alla Corte costituziona- le. In sintesi, veniva censurata la modifica introdotta dal Governo Xxxxx con la quale, sostituendo la pianta orga- nica stabilita da un’autorità sovra-comunale e lasciando ai Comuni l’individuazione delle zone di collocazione del- le nuove farmacie, veniva consentito ai Comuni stessi, quando proprietari di farmacia, di giocare a un tempo il doppio ruolo di arbitri e gestori. Una situazione di conflitto di interessi, sulla quale il Tar Veneto ha chiesto la pronun- cia della Consulta, per chiarire se il Comune, proprietario di farmacie, fosse pienamente legittimato a individuare le farmacie di nuova istituzione e a indicare le zone di aper- tura delle stesse.
Per i giudici del Tar Lazio, però, la questione della viola- zione del principio costituzionale di imparzialità dell’atto amministrativo potrà al più trovare positivo riscontro nella successiva fase attuativa e applicativa “quali eventuali vizi di legittimità del provvedimento istitutivo delle nuove sedi individuate alla luce della nuova normativa”.
“La rigida conformazione del potere dei Comuni ai para- metri demografici, nel rispetto delle distanze minime, e ai principi della riforma – volta a favorire l’accesso alla titolarità delle farmacie da parte di un più ampio numero di aspiranti, nonché di favorire le procedure per l’apertura di nuove sedi farmaceutiche garantendo al contempo una più capillare presenza sul territorio del servizio farmaceu-
tico, assicurando una maggiore accessibilità al servizio farmaceutico, e un’equa distribuzione delle farmacie sul territorio garantendo l’accessibilità del servizio farmaceu- tico anche da quei cittadini residenti in aree scarsamente abitate” scrivono infatti i giudici del Lazio “preclude la pos- sibilità di rinvenire profili di illegittimità costituzionale della norma attributiva ai Comuni della competenza in mate- ria di istituzione delle nuove farmacie, sotto forma della possibile violazione del principio di imparzialità alla luce del potenziale conflitto di interessi radicato nella veste imprenditoriale dei Comuni titolari di sedi farmaceutiche, trattandosi di disposizione attuativa del principio di sussi- diarietà che di per sé non pregiudica l’indicato principio, la cui violazione potrà al più trovare positivo riscontro nella fase attuativa e applicativa con riferimento alla loca- lizzazione delle nuove sedi, cosicché gli indicati profili di criticità richiamati da parte ricorrente al fine di dare consi- stenza al denunciato dubbio di illegittimità costituzionale della norma potranno assumere rilievo quali eventuali vizi di legittimità del provvedimento istitutivo delle nuove sedi individuate alla luce della nuova normativa”.
Per il Tar Lazio, a rendere illegittima la revisione delle far- macie di Roma è l’incompetenza della Giunta a delibera- re rispetto al Consiglio comunale, per il fatto che, con la revisione delle farmacie, il Comune esercita “un potere di tipo programmatorio che ha riflessi sulla pianificazio- ne e organizzazione del servizio farmaceutico nel territo- rio comunale”. I giudici amministrativi, al riguardo, sono espliciti: “Essendo la localizzazione delle sedi farmaceu- tiche, e quindi la distribuzione sul territorio comunale del relativo servizio, atto espressione di discrezionalità am- ministrativa, per la quale unico criterio di riferimento è la realizzazione degli obiettivi stabiliti dalla legge, la relative scelte assumono carattere politico-amministrativo la cui valutazione è di competenza esclusiva del Consiglio co- munale.”
Inevitabile, alla luce di queste premesse, la pronuncia: “deve pertanto essere disposto l’annullamento dell’atto impugnato, con conseguente necessità di rinnovare inte- gralmente il procedimento da parte dell’organo fornito di competenza... “
Una sentenza che, in buona sostanza, azzera di fatto il processo di revisione e l’individuazione delle 119 nuove farmacie istituite, “azzonate” (se ci viene concesso il neo- logismo) e poi messe a concorso nella Capitale, [...] (Ordine Farmacisti Roma)
Erba Vita e Assofarm
GO & FUN: L’ENERGIA DELLA NATURA PER CHI FA SPORT
Praticare sport o attività fisica in modo costante rappresenta un fattore determinante sia per la prevenzione di alcune tipologie di disturbi come l’obesità, ma porta effetti benefici anche nel semplice sovrappeso. Sport e attività fisica sono naturali soluzioni per tutti coloro che ricercano il benessere fisico. Ad un’attività fisica regolare si deve comunque accompagnare una sana e corretta alimentazione: gli alimenti forniscono tutti i nutrienti indispensabili per donare be- nessere all’organismo.
Nella pratica sportiva, però, non sempre è possibile assumere i nutrienti ed i micronutrienti (le vitamine, i minerali ed i fattori vitamino-simili) necessari sotto forma di cibo (poco prima o durante una gara, ad esempio), perciò è preferibile ricorrere all’uso di integratori alimentari specifici, in grado di sopperire alle eventuali carenze per soddisfare meglio tutte le richieste strutturali ed energetiche dell’organismo, in modo rapido e con una biodisponibilità immediata.
La linea Go&Fun Green Energy Sport comprende un’ampia gamma di prodotti professionali specifici per chi pratica sport, pensati e formulati per favorire il raggiungimento di quel benessere psico-fisico che solo attraverso una sana e regolare attività sportiva è possibile ottenere.
GO & FUN
GREEN ENERGY SPORT
Oltre ai prodotti tradizionalmente utili per reintegrare le perdite di sali e di liquidi, la linea Go&Fun propone anche inte-
gratori di nutrienti specifici che consentono di migliorare le perfomance e recuperare rapidamente dopo l’attività fisica.
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Modo d’uso: Si consiglia l’assunzione di 3-4 compresse al giorno con un bicchiere d’acqua, prima e/o dopo l’alle- namento.
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Modo d’uso: Si consiglia l’assunzione di 1-2 compresse
al giorno con un bicchiere d’acqua, durante la giornata o dopo l’allenamento.
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frequenti;
• sostenere il sistema immunitario, riducendo gli stati in- fiammatori associati ad esercizio prolungato;
• contrastare l’effetto proteolitico dei glucocorticoidi indotti da attività fisica intensa e sovrallenamento.
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muscolare e il recupero funzionale dopo l’esercizio.
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Modo d’uso: Si consiglia di assumere 6 capsule al giorno con abbondante acqua. La dose massima consentita di creatina è di 3 grammi/die.
UTILE PER:
• incrementare la CRITICAL POWER (potenza massimale
esercitata prima che si manifesti la sensazione di fatica);
• fornire una riserva di energia a livello muscolare;
• migliorare le capacità ventilatorie;
• migliorare i livelli di contrazione muscolare (sia isometri- ca che isotonica);
• ottimizzare la disponibilità biologica di adenosin-trifosfa- to (ATP) necessario per la contrazione muscolare.
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Contrasta i danni ossidativi indotti dall’esercizio fisico
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LATO E STANDARDIZZATO. La scelta naturale del tè verde (Camellia sinensis), la pianta officinale più studiata al mondo, esalta l’effetto biologico degli altri ingredienti ottimizzando la performance.
Modo d’uso: Si consiglia di assumere 1 capsula al giorno con abbondante acqua o altro liquido.
UTILE PER:
• ostacolare con efficacia sia l’ossidazione dei grassi che delle proteine favorendo l’attività scavenger di protezione dai radicali liberi sia lipidici che proteici;
• mantenere una buona efficienza fisica, favorendo la pro- duzione di ATP (la biomolecola che genera energia);
• incrementare la disponibilità cellulare del glutatione (fon- damentale antiossidante intracellulare), diminuendo l’atti- vità dell’enzima che lo riduce (la glutatione-tranferasi), nel corso dell’attività sportiva.
Alcuni Fattori nutrizionali utilizzati nella linea Go&Fun
Arginina alfa chetoglutarato. Diretto precursore dell’ossido nitrico, incrementa il flusso sanguigno verso i muscoli,
migliorando il trasporto di ossigeno e favorendo il completo recupero dopo l’allenamento.
Creatina. Ha un importanza essenziale nel metabolismo energetico del muscolo; fornisce più energia prolungata nel tempo e ritarda la comparsa di affaticamento.
L-Carnitina. Il ruolo cellulare fondamentale di questa molecola è quello di agevolare l’ingresso degli amino acidi nei mitocondri, quindi produce energia prontamente disponibile in tutti i muscoli e nel cuore.
Vitamina C. Questa vitamina ha un ruolo chiave nel metabolismo. Oltre all’importante funzione antiossidante, in- terviene nella formazione del tessuto osseo, contribuisce alla sintesi dei globuli rossi, rafforza le difese organiche, protegge dall’ossidazione altre importanti vitamine (vit. A, vit. E), facilita l’assorbimento del ferro ed interviene in numerosi processi metabolici.
Tiamina (B1). La vitamina B1 favorisce la trasformazione dei carboidrati in energia e svolge azione sul sistema nervoso e sull’apparato cardiaco.
Piridossina (B6). Indispensabile nel metabolismo degli acidi nucleici (DNA)e delle proteine: sostiene l’azione di più di 60 enzimi.
BCAA (Leucina, Isoleucina, Valina) nel rapporto 2:1:1. Il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli. In ambito sportivo, gli studi scientifici più accreditati hanno dimostrato la validità dell’impiego di aminoacidi ramificati utilizzati con un rapporto 2:1:1 (2 leucina, 1 isoleucina, 1 valina)
Zinco monometionina. Rappresenta il miglior veicolo per il trasporto di Zinco (minerale fondamentale per lo sportivo) all’interno dell’organismo
Tè verde. Il prodotto è arricchito con estratto di Tè verde titolato e standardizzato, ed è adatto per chi pratica attività sportiva. Vantaggi sinergici e multifattoriali del tè verde e dei suoi costituenti:
a. Attività antiossidante, esercitata soprattutto dalla componente polifenolica, con azione di supporto sui danni ossi-
dativi provocati dall’esercizio fisico.
b. Azione biologica della teanina del tè verde. Coadiuvante in caso di tensioni psico-fisico stress mediate da sport
eccessivo.
c. Caffeina naturale contenuta nel tè verde. Azione lipolitica.
Azione stimolante psico-fisica
d. Il tè verde partecipa al metabolismo energetico a livello cellulare, contribuendo a fornire tono ed energia all’intero organismo
Acido Lipoico GO&FUN. Per potenziare l’azione antiossidante, l’acido alfa lipoico può essere efficacemente asso- ciato ad altri antiossidanti, come vitamina E, e coenzima Q10 per contrastare l’incremento del danno muscolare che segue ad un’intensa attività fisica, e facilitare il conseguente recupero.
Maltodestrine Go&Fun; sono dei polimeri naturali di glucosio ottenuti dalla digestione enzimatica controllata di ami- do di mais. I tempi di ssorbimento delle Maltodestrine variano a seconda della loro complessità; non a caso viene utilizzato un parametro di riferimento importante, noto come D.E. (destrosio equivalenza). Questo dato è legato an- che quindi anche con le tempistiche e modalità di assorbimento. Occorre considerare che D.E. bassi rappresentano maltodestrine con tempi di digestione ed assorbimento lunghi, mentre D.E. alti sono identificativi di polisaccaridi relativamente semplici e facilmente digeribili. Il prodotto Go&Fun contiene maltodestrine con destrosio equivalenza pari a 19, quindi un ottimo compromesso tra rapidi tempi di assorbimento e disponibilità biologica prolungata nel tempo, che si adatta alle esigenze dello sportivo di endurance, per l’integrazione durante la prestazione atletica.