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LABTER-CREA RETE LOCALE DI SCUOLE | Contratto di Fiume Mincio | GLOBE ITALIA Rete Nazionale di Scuole | Progetto GLOBE | Rete Regionale di Scuole |
PROGETTO MINCIO 2017
RAPPORTO SULLA QUALITA’ DELLE ACQUE DI MINCIO E GOLDONE
In navigazione per campionamenti e misurazioni sul Mincio a nord di Rivalta (foto Xxxxxx Xxxxxxx)
GIORNATA DI MONITORAGGIO DEL MINCIO 28 APRILE 2017
PARTE PRIMA Aspetti Organizzativi
Un percorso consolidato per le scuole partecipanti I Protocolli GREEN e GLOBE
Il Progetto Mincio: un’azione del Contratto di Fiume Mincio Le stazioni di rilevamento
Le sequenze di campionamento Scheda Rilevamento
Informazioni generali per la Giornata di Monitoraggio (28 aprile 2017) Ringraziamenti
PARTE SECONDA Il Commento al Quadro Generale Dati
Dati Pluviometrici
Dati di Portata idraulica di Mincio e Goldone Un dato eccentrico: l’Ossigeno disciolto
Verifica del Titolo di Tiosolfato e correzione dei dati Il Quadro Generale Dati
A monte e a valle del Depuratore del Garda: il ritorno all’antico
Nitrati e Fosfati: confrontabilità dei dati forniti dai kit in campo con quelli forniti dall’analisi cromatografica Valutazione dei risultati: un bel problema
La situazione dei singoli parametri La situazione nelle singole stazioni Conclusioni
Allegati Digitali
1 Informazioni di Carattere Generale (Giornata di Monitoraggio 28 Aprile 2017) 2 e 3 Schede per le Sequenze di Campionamento
4 Scheda Rilevamento Dati
5 Dati pluviometri (fonte XX.XX.XX.)
6.1, 6.2 e 6.3 Dati e documenti sulla portata di Mincio e affluenti (fonti AIPO, Consorzi di Bonifica del Mincio di 2° grado e del Garda Chiese)
7 Verifica sul Titolo del Tiosolfato 8 Quadro Generale Dati
9 Tabella Livello di Inquinamento da Macrodescrittori (LIM)
Le squadre di campionamento in cammino per le stazioni MO1 e MO2 (28.04.2017) (foto Labter-Crea)
PARTE PRIMA
Aspetti Organizzativi
Un percorso consolidato per le scuole partecipanti
Alla sua 27esima edizione, lo sviluppo del Progetto Mincio ha seguito il percorso consolidato, attraverso le seguenti fasi:
1. Formazione degli studenti di Chimica: apprendimento da parte degli studenti delle Classi 4 Materiali e 4 Biotecnologie dei Corsi di Chimica dell’IS Fermi degli obiettivi del progetto, del contesto ambientale in cui si svolge, delle problematiche del fiume, delle procedure di campionamento delle acque e di analisi dei parametri previsti dai Protocolli Globe e GREEN con lievi modifiche e una integrazione richiesta dalla
Legislazione Italiana in materia di analisi di qualità delle acque superficiali (novembre 2016 – gennaio 2017);
2. Tutoraggio: formazione presso i Laboratori di Chimica dell’IS Fermi di Mantova degli studenti delle Classi 3B e 3D della Scuola Secondaria di Primo Grado dell’IC Goito e della Classe 2C della Scuola Secondaria di
Primo Grado dell’IC Roncoferraro alle operazioni di campionamento delle acque, al significato dei parametri indagati e all’esecuzione dei protocolli previsti. La formazione è stata effettuata dagli studenti di Chimica del Fermi (febbraio-aprile 2017);
Tutoraggio degli studenti della Scuola Media di Goito nei Laboratori di Chimica dell’IS Fermi (24.02.2017)
3. Scelta delle stazioni di monitoraggio. Sulla base dell’organico di docenti e studenti partecipanti sono state selezionate n. 6 stazioni di monitoraggio.
4. Formazione dei Gruppi di Lavoro degli studenti di Chimica del Fermi per il tutoraggio in campo degli studenti delle Scuole Secondarie di Xxxxx Xxxxx (aprile 2017);
5. Aggiornamento delle Informazioni di carattere Generale (allegato 1), della Schede relative alle Sequenze di Campionamento (allegati 2 e 3) e della Scheda per la Raccolta Dati sul campo (allegato 4) (aprile 2017) (a cura di Labter-Crea)
6. Acquisto, preparazione e distribuzione dei materiali necessari all’analisi sul campo (a cura di Labter-Crea e degli assistenti tecnici dei Laboratori di Chimica dell’IS Xxxxx con la collaborazione dell’Ufficio Acquisti dell’IS Xxxxx);
7. Giornata di Monitoraggio di Mincio e Xxxxxxx. Gli studenti coinvolti nelle operazioni hanno raggiunto le stazioni di monitoraggio, nelle quali hanno operato dalle ore 9:00 alle ore 12:15, raccogliendo e analizzando, per ogni stazione, tre campioni rispettivamente alle ore 9:15, 10:15 e 11:15. Al ritorno al Fermi , le piastre trasportate in frigoriferi portatili sono state incubate in termostato a 44°C per 24 ore per
la determinazione delle unità formanti colonie di Escherichia coli, a cura della Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxx dell’IS Fermi (28 aprile 2017);
8. Lettura delle piastre e consegna risultati per l’Escherichia coli , a cura della Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxx (29 aprile 2017);
9. Determinazione dell’Ossigeno a 5 giorni e calcolo del BOD5 (Domanda Biochimica di Ossigeno a 5 giorni) presso le Scuole Medie e presso il Fermi. Trasmissione dei risultati a Labter-Crea (3 maggio 2017);
10. Determinazione nei Laboratori di Chimica del Fermi mediante HPLC (cromatografia liquida ad alta prestazione) delle concentrazioni di Nitrati e Fosfati di tutti i campioni raccolti per un confronto con i dati ottenuti sul campo mediante i kit della ditta HACH a cura del Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx e della classi di Chimica. Determinazione della Conducibilità dei campioni a cura degli allievi delle classi di Chimica e della Prof.ssa Xxxx Xxxxxxxxxx (maggio 2017);
11. Raccolta, elaborazione dati e stesura di una prima relazione sui risultati a cura di Xxxxxx-Crea in collaborazione con gli insegnanti di Chimica del Fermi coinvolti nell’indagine. Restituzione dei risultati alle classi coinvolte (maggio 2017) (il presente documento)
12. Diffusione del Rapporto sulla Qualità delle Acque di Mincio e Xxxxxxx alla Rete delle Scuole Labter-Crea e ai sottoscrittori del Contratto di Fiume Mincio, di cui il Progetto MINCIO costituisce una azione (fine maggio 2017)
Ambienti d’acqua: Diga di Salionze; Xxxxxx Xxxxxxxx, fiume Mincio e Seriola; scarico in Mincio del Depuratore del Garda (28.04.2017) (foto Labter-Crea)
I Protocolli adottati: GREEN, GLOBE: modifiche e interazioni
I protocolli utilizzati per le analisi in campo sono quelli storicamente derivati dal Progetto GREEN (Global Rivers Environmental Education Project) modificati, aggiornati dal Progetto GLOBE (Global Learning and Observations to Benefit the Environment) e integrati con l’inserimento della determinazione dell’ Escherichia coli richiesta dalla Legislazione Italiana, al posto di quella dei Coli fecali originariamente proposta dal GREEN. Per i parametri Nitrati e Fosfati, che sono stati testati anche in campo, nei Laboratori di Chimica del Fermi si sono effettuati controlli con tecniche cromatografiche avanzate (vedi oltre). Sempre nei Lab di Chimica del Fermi su tutti i campioni si è misurato il parametro Conducibilità.
Rispetto al Protocollo GREEN classico non si sono determinati i seguenti parametri:
- DeltaT, vale a dire la differenza di temperatura dell’acqua nella stazione e quella a un km a monte (ha fatto eccezione la stazione GO, Goito)
- Solidi Totali;
- inoltre, per un disguido tecnico, il BOD5 è stato determinato solo in 3 delle 6 stazioni investigate.
Per questa ragione non si è proceduto al calcolo del Water Quality Index, WQI, Indice di Qualità dell’Acqua, per le singole stazioni, come previsto dal GREEN. L’esame attento dei dati rilevati in ogni singola stazione
consente tuttavia di poter formulare un chiaro giudizio di qualità dell’acqua che vi transita. Per approfondimenti sui Protocolli proposti dal Progetto GREEN: Protocolli GREEN
Per approfondimenti sui Protocolli proposti dal Progetto GLOBE: Protocolli GLOBE Idrosfera
Il Progetto Mincio: un’azione del Contratto di Fiume Mincio
L’adesione della Rete di Scuole Labter-Crea al Contratto di Fiume Mincio, avvenuta nel maggio del 2016, carica di nuova responsabilità studenti e insegnanti partecipanti al Progetto Xxxxxx, perché quest’ultimo costituisce una azione del Contratto stesso. Conseguentemente, tutto ciò che viene prodotto nell’ambito del PM diventa materiale che si propone per una fruizione sociale, perché condiviso all’interno della più
ampia comunità degli aderenti al Contratto. Come tale, deve essere adeguatamente preparato e realizzato.
Campionamenti e misurazioni nella stazione MO2 (28.04.2017) (foto Labter-Crea)
Le stazioni di rilevamento
Sono state selezionate le stazioni riportate nella tabella che segue.
Staz. Località | Sigla | Scuola Media (Classe) (Insegnante) | Scuola Superiore (Insegnante) |
Monzambano 1 (all’interno del bacino della diga di Salionze – In riva destra) | Goito (3D-1) (Xxxx Xxxxxxxxxx) | IS Xxxxx (Xxxxxx Xxxxxxxx.) | |
Monzambano 2 (a valle della diga- In riva sinistra) | Goito (3D-2) (Xxxx Xxxxxxxxxx) | Labter-Crea (Xxxxxx Xxxxx) | |
Goito (lavatoio di fronte Villa Moschini – In riva destra) | Goito (3B) (Xxxxxx Xxxxxxxxxx) | IS Xxxxx (Xxxxx Xxx) | |
Fiume Mincio, 200 m a valle della confluenza del Goldone nel Mincio, in riva destra, dalla barca) | IS Xxxxx (Xxxxxx Xxxxxxx) | ||
Rivalta (Centro Parco, dalla riva destra ) | IS Fermi (Xxxx Xxxxxxxxxx) | ||
Governolo (alla biforcazione del Mincio - in riva sinistra) | Roncoferraro (2C) (Xxxxx Xxxxxxxxx) | IS Xxxxx (Xxxxxxxx Xxxxxxx) |
Alcune precisazioni sulle stazioni.
Stazione MO1: è posizionata all’interno del bacino artificiale, a pochi metri dalla diga di Salionze (o Monzambano come correttamente si chiama), in riva destra. Poiché il gruppo di lavoro opera presso l’Agriturismo la Montina, che dalla stazione dista circa 530 m, per prelevare i campioni di acqua gli
operatori devono camminare per più di 1 km tra andata e ritorno, con riduzione dei tempi utili alle analisi. L’altra faccia della medaglia è una passeggiata finalizzata ad un obiettivo di indagine scientifica in uno scenario di grande bellezza, dove l’acqua è dominante.
Stazione MO2: è posizionata sul Mincio, a 100 m a valle dello scarico dei reflui del Depuratore del Garda, in riva destra. Poiché come il precedente, il gruppo di lavoro opera presso l’Agriturismo la Montina, che dalla stazione dista circa 970 m, per prelevare un campione di acqua gli operatori devono camminare per più due km tra andata e ritorno, con riduzione dei tempi utili alle analisi e alta probabilità di non riuscire a completare i test sul terzo campione. Anche in questo caso e maggior ragione, l’altra faccia della medaglia è una passeggiata finalizzata ad un obiettivo di indagine scientifica in uno scenario di grande bellezza,
dominato dall’acqua.
Vai alla mappa delle stazioni MO1 e MO2 xxxx://xxx.xxxxxxxxxx.xx/xx-0000/xxxxx/xx0000-xx0- mo2.jpg
Stazione GO: è quella tradizionale, posizionata al Lavatoio di Villa Moschini a Goito.
Vai alla mappa della stazione GO xxxx://xxx.xxxxxxxxxx.xx/xx-0000/xxxxx/xx0000-xx.xxx
Campionamenti, misurazioni e analisi al Lavatoio di Villa Moschini a Goito (28.04.2017) (foto Xxxxxx Xxxxxxxxxx)
Stazione RO1 (inizialmente indicata con GL): tradizionalmente la stazione GL è posizionata sul canale Goldone, a 900 m dalla confluenza in Mincio, sul ponte della Strada Camignana. Il prelievo viene effettuato da un docente che si trasferisce sul posto con la propria autovettura, partendo dal Centro Parco di Rivalta dove operano i gruppi di lavoro. Per l’edizione 2017 si è adottata una diversa modalità di trasferimento e di prelievo: dal Centro Parco di Rivalta una imbarcazione, messa a disposizione dalla Pro Loco “Amici di
Rivalta” e pilotata dal signor Xxxxxx Xxxxxxx, con la collaborazione di Xxxxxx Xxxxxxxx, studente di Chimica del Xxxxx e buon conoscitore delle Valli del Mincio, ha risalito il Mincio con l’intenzione di inoltrarsi nel canale Goldone. Di fatto però i sedimenti portati dal Xxxxxxx nel Mincio hanno impedito l’attuazione del piano; l’imbarcazione ha dovuto fermarsi prima e campionare nel Mincio, in riva destra, a valle del punto di immissione del Goldone . Gli operatori hanno fatto il primo campionamento dalla barca a 220 m circa
dall’immissione dl Xxxxxxx e i due successivi a 180 m circa. I campioni sono stati prelevati in Mincio, in prossimità della Corte Molinassa, e non in Goldone, come preventivato. Questo spiega il cambio di sigla da GL a RO1 intervenuto. La qualità dei campioni raccolti in questi punti è pesantemente condizionata dalla qualità delle acque del Goldone, come dimostrano le immagini scaricabili da Google Earth o Maps.
Vai alla mappa della stazione RO1 xxxx://xxx.xxxxxxxxxx.xx/xx-0000/xxxxx/xx0000-xx0.xxx
Stazione RO: è stata posizionata, come da tradizione presso il Centro Parco di Rivalta, in riva destra Vai alla mappa delle stazioni RO: xxxx://xxx.xxxxxxxxxx.xx/xx-0000/xxxxx/xx0000-xx.xxx
Stazione SU: è stata posizionata, come da tradizione, alla biforcazione del Mincio a Governolo Vai alla mappa delle stazioni SU xxxx://xxx.xxxxxxxxxx.xx/xx-0000/xxxxx/xx0000-xx.xxx
Le Schede per le Sequenze di Campionamento
Le Schede per le Sequenze di Campionamento sono state redatte in due versioni, diverse una dall’altra esclusivamente per la destinazione dei campioni di acqua destinati all’analisi dell’Ossigeno disciolto a 5 giorni di distanza dalla data del monitoraggio, ai fini del calcolo del BOD5, (Domanda Biochimica di Ossigeno). (Allegati n. 2 e 3)
La Scheda Rilevamento Dati
Per la Scheda Rilevamento Dati è stato riproposto il Modello dell’Indagine 2016, che risponde alle finalità del progetto. (Allegato n. 4)
Informazioni Generali per la Giornata di Monitoraggio (28 aprile 2017)
Il fascicolo che viene distribuito in previsione della giornata di monitoraggio contiene informazioni
concernenti l’organizzazione generale, la distribuzione delle classi e dei docenti nelle stazioni, avvertenze per la conduzione dei test, memo per le operazioni successive e ringraziamenti per le collaborazioni ricevute. (Allegato n. 1)
Analisi al Lavatoio di Villa Moschini a Goito (28.04.2017) (foto Xxxxxx Xxxxxxxxxx)
Ringraziamenti
La giornata di monitoraggio è resa possibile da una serie di collaborazioni di enti pubblici, di associazioni e di privati, ai quali vanno i più sentiti ringraziamenti da parte della rete di scuole.
Si ringraziano pertanto:
- la proprietà dell’Agriturismo La Montina, di Monzambano, per la straordinaria ospitalità fornita,
consistente nella messa a disposizione di tavoli e sedie posizionati sotto il porticato del locale e nell’offerta di tè e/o caffè e pasticcini a studenti e insegnanti;
- il Comune di Goito per il sostegno fornito all’Istituto Comprensivo Goito per le attività di educazione all’ambiente nella direzione della sostenibilità;
- il Comune di Rodigo, e in particolare l’Assessore Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx, nonché il signor Xxxxx Xxxxxxxxx per la messa a disposizione di tavoli e sedie e di locali annessi all’ostello, da utilizzare in caso di maltempo;
- la Pro Loco Amici di Rivalta, e in particolare il Presidente, Xxxxx Xxxxx e il Xxxx. Xxxxx Xxxxxx per la messa a disposizione di tavoli e sedie da utilizzare in campo in caso di bel tempo e dell’imbarcazione pilotata dal signor Xxxxxx Xxxxxxx, a cui pure va il nostro più sentito ringraziamento,per i campionamenti a nord di Rivalta, a valle dell’immissione in Mincio del canale Goldone;
- il signor Xxxxxx Xxxxxxxx, studente di Chimica del Fermi, per l’azione di collegamento con la comunità di Rivalta e l’impegno profuso prima, durante e dopo la giornata di monitoraggio;
- Il Comune di Roncoferraro per la messa il trasporto e la messa a disposizione di tavoli e sedie nella stazione di campionamento di Governolo e per la messa a disposizione della locale Sala Civica da utilizzare in caso di maltempo;
- il personale dell’Ufficio Acquisti, dell’Ufficio Tecnico e della Sala Stampa dell’Istituto Superiore Fermi per la puntualità e efficienza nel disbrigo delle operazioni amministrative e tecniche richieste;
- gli assistenti tecnici dei Laboratori di Chimica del Xxxxx, signora Xxxxx Xxxxxxx e signor Xxxxxxx Xxxxxx, per la preziosa collaborazione offerta lungo tutto il percorso del progetto;
- il Settore Amministrativo dell’Istituto Superiore Strozzi di Palidano per l’efficienza nel trasferimento all’IS Fermi delle competenze amministrative relative alle risorse di Labter-Crea;
- il Comune di Mantova, Settori Istruzione e Ambiente, per il sostegno economico fornito alle attività di Labter-Crea;
- il Parco del Mincio e in particolare la signora Xxxxxx Xx Xxxxxxxx, responsabile Ufficio Stampa e Didattica per il supporto in termini di comunicazione e collegamento con il Contratto di Fiume, e le Guardie Ecologiche Volontarie del Parco per l’assistenza fornita nello sviluppo del progetto.
Stazione RO1 , campionamenti dalla barca ed escursioni sul fiume (28.04.2017) (foto Xxxxxx Xxxxxxx)
PARTE SECONDA
Commento al Quadro Generale Dati
Dati Pluviometrici
Dopo mesi di siccità, i giorni precedenti il monitoraggio sono stati caratterizzati dalla pioggia. I dati pluviometrici della Stazione Meteorologica di Volta Mantovana (Allegato 5) cortesemente messi a disposizione dal XX.XX.XX. (Consorzio di Difesa delle Produzioni Agricole di Mantova e Cremona) confermano che nei giorni 25, 26 e 27 aprile nella zona di Volta Mantovana sono caduti rispettivamente 5,6, 14,2 e 12,6 mm di pioggia. Negli stessi giorni la pioggia è caduta nel bacino del Mincio a nord del Lago di Garda e sul lago di Garda stesso, provocando il dilavamento dei terreni e il presumibile trasporto di inquinanti ai corsi di acqua.
Dati di Portata di Mincio e affluenti
In data 22.052017 il Geom. Xxxxxx Xxxxxxxx della sede mantovana di AIPO (Azienda Interregionale per il Po) ci ha cortesemente trasmesso i dati di portata del Mincio nelle sezioni di competenza dell’ente e, a stretto
giro di email, ha risposto ad alcune domande scaturite dall’analisi dei dati ricevuti. Il Geom. Xxxxxxxx ci ha inoltre segnalato che per le portate delle altre sezioni del fiume richieste e del canale Goldone sono competenti i Consorzi di Bonifica. Il Consorzio di Bonifica Territori del Mincio ha affermato di non disporre di tali dati. Allora li abbiamo chiesti al Consorzio del Mincio di 2° grado e al Consorzio di Bonifica Garda Chiese, che da un anno circa hanno in comune il Direttore Tecnico nella persona dell’Xxx. Xxxxx Xxxxx.
Anche il Dr. Magri ci ha risposto sollecitamente, fornendoci, tra le altre, una valutazione della portata del Mincio a Goito desunta dalla registrazione continua del livello delle acque del fiume. Negli allegati 6.1 e 6.2 si riportano le comunicazioni esplicative pervenute dal Geom. Xxxxxxxx e dall’Xxx. Xxxxx e il profilo dei livelli del Mincio registrato a Goito dal 20 al 28 maggio dal Consorzio del Mincio. Nell’allegato 6.3 si riporta il Quadro Generale delle Portate del Mincio e dei suoi affluenti principali in riva sinistra. Mentre ringraziamo i gentili interlocutori per le informazioni trasmesse, rimarchiamo la dispersione tra i diversi enti delle competenze concernenti livelli e portate dei corsi d’acqua mantovani e ribadiamo la necessità che la società mantovana si doti di un moderno sistema di telerilevamento per livelli e portate e concentri la raccolta,
l’elaborazione e la diffusione dei dati su un unico soggetto. Una delle azioni del Contratto di Fiume Xxxxxx sembra andare proprio in questa direzione.
Il documento trasmessoci da AIPO rivela che dal 20 al 28 aprile la portata del Mincio in uscita dalla diga di Salionze è rimasta costantemente sui 6 m3/s (metri cubi/secondo), un valore molto basso, che contrasta
con l’impressione di una “buona portata” ricavata dagli operatori in azione a Monzambano nel giorno del monitoraggio. Questo spiegherebbe perché nella stazione MO2, in riva sinistra, 100 m a valle dello scarico del Depuratore del Garda, il livello del Mincio fosse molto basso, ciò che ha creato qualche complicazione alle operazioni di campionamento. La tabella delle portate segnala che il flusso al Vasarone è stato azzerato dal 24 al 28 aprile e che in quest’ultima data, coincidente con la giornata di monitoraggio, dal Lago Superiore ai Laghi di Mezzo sono fluiti solo 3 m3/s attraverso la minicentrale idroelettrica della Vasarina, un valore del tutto insufficiente per un efficace ricambio delle acque dei Laghi in tempi ragionevoli.
Stazione RO, operazioni di campionamento presso i Centro Parco di Rivalta sul Mincio (28.04.2017) (foto Xxxxxx Xxxxxxx)
Un dato che ci ha lasciato perplessi e su cui abbiamo voluto indagare
Sul piano teorico l’acqua piovana dovrebbe essere ricca dei gas presenti nell’atmosfera, in particolare di ossigeno, assorbito dalle gocce di acqua durante la loro discesa verso il suolo. In realtà non è sempre così: l’ossigeno disciolto nell’acqua piovana dipende dalla quota alla quale si sono formate le gocce d’acqua, dal fatto che l’acqua provenga da nubi di ghiaccio o meno, dalle dimensioni delle gocce (le gocce di minori dimensioni si saturano prima), dalla concentrazione di altri gas disciolti, ecc. Studi condotti in diverse parti del pianeta hanno dimostrato che non sempre l’acqua piovana è satura, ma che in molti casi la percentuale di saturazione raggiunge il 90% e oltre Ci si attendeva che le acque del fiume gonfiate dalle piogge cadute nei giorni precedenti il giorno del monitoraggio avrebbero mostrato una buona concentrazione di ossigeno disciolto, favorita dal buon irraggiamento solare, dalla modesta temperatura dell’acqua stessa (dai 13,5°C ai 15,0°C circa ) e dalla discreta ventilazione. La previsione è stata smentita dal basso valore di Ossigeno disciolto rilevato in tutte le 6 stazioni indagate su Mincio e Goldone, nelle quali la concentrazione non ha mai superato i 7 mg/L, con percentuali di saturazione massime intorno al 75% e del 65% o meno sulla media dei tre campioni di ogni stazioni. E questo anche nella stazione GO (Goito, Lavatoio Villa di Moschini) dove si sono registrati storicamente valori di % di saturazione di 140 o più.
La situazione rilevata contrasta sensibilmente con i valori molto elevati di O2 disciolto e di % di saturazione di O2 registrati in tutti i rilevamenti mensili effettuati nel 2017dall’ARPA di Mantova (comunicazione personale della Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxx) dall’inizio dell’anno, in periodi siccità aggravatasi progressivamente e, dunque, di portate ridotte. Situazioni analoghe sono state rilevate durante le uscite, che le Classi delle Scuole Secondarie di Primo grado di Castellucchio-Campitello, Goito e Mantova (Bertazzolo) hanno fatto nell’ambito del Progetto INFORM rispettivamente sul Lago Superiore (Loc.
Belfiore), sul Lago di Mezzo (loc. Pontile della Motonavi Andes Negrini). Questo ha indotto Labter-Crea ad indagare le possibili cause di questi dati sperimentali, risultati eccentrici rispetto a quelli ottenuti da chi professionalmente testa le condizioni ambientali. Poiché i dati risultavano eccentrici su tutte le stazioni monitorate, non poteva che trattarsi di una causa sistematica. L’elemento che accomunava tutti gruppi di lavoro erano i reagenti: Oss1, Oss2, Oss 3 e la soluzione di Tiosolfato. Poiché tutti i reagenti HACH distribuiti (Oss1, Oss2, Oss3) erano “freschi”, vale a dire avevano date di scadenza tra il novembre 2017 e il 2019, non restava che indagare la qualità della soluzione di Tiosolfato.
Verifica del titolo di Tiosolfato
L’Allegato n. 7 documenta le operazioni condotte per verificare il titolo della soluzione di Tiosolfato utilizzata e le conclusioni a cui si è pervenuti: se, come di deduce dalla verifica, il titolo del tiosolfato usato è più concentrato del 30%, i valori sul campo vanno divisi per il fattore 0,7. Con tale operazione i valori di ossigeno disciolto ottenuti si avvicinano sensibilmente a quelli rilevati dall’ARPA.
Rivalta, Centro Parco, analisi in campo
Al centro l’Assessore Chiminazzo del Comune di Rodigo conversa con la Prof.ssa Xxxx Xxxxxxxxxx (IS Xxxxx) (28 aprile 2017) (foto Xxxxxx Xxxxxxx)
Il Quadro Generale Dati
Il Quadro Generale dei dati ottenuti sul campo e in laboratorio è riportato nel file di Excell
pm2017-risultati-quadro-completo .xls (Allegato n. 8). Il file riporta più fogli di lavoro:
- il foglio di lavoro pm2017-risultati (QUADRO RISULTATI 1) riporta tutti i risultati ottenuti sul campo e in Laboratorio. Le colonne OSS e OSS% riportano le concentrazioni di O2 disciolto rilevate in campo e le conseguenti percentuali di saturazione. I dati delle colonne evidenziate in giallo sono stati ottenuti o derivati dai dati ottenuti in campo. I dati di concentrazione di Nitrati e Fosfati riportati nelle colonne evidenziate in azzurro sono stati ottenuti in laboratorio con analisi cromatografica. I dati di Conducibilità riportati nelle colonne evidenziate in grigio sono stati ottenuti in laboratorio con un conduttimetro. I dati di concentrazione di Solidi Disciolti (SOL. DISC.) riportati nelle colonne evidenziate in rosa sono stati derivati da quelli di conducibilità moltiplicati per 0,67, un fattore convenzionale che esprime una relazione media esistente tra i due parametri nelle acque dolci superficiali.
Nella parte sottostante la tabella dei dati, vengono riportati per i singoli parametri gli istogrammi dei dati nelle varie stazioni da monte a valle, costruiti con la tabella delle medie dei valori ottenuti.
- il foglio di lavoro pm2017-risult-con-ossig-aument (QUADRO RISULTATI 2) riporta tutti i risultati ottenuti sul campo e in laboratorio. In questo caso però le colonne OSS e OSS% riportano le concentrazioni di Ossigeno disciolto ottenute sul campo divise per 0,7 (operazione effettuata in seguito alla verifica del titolo del Tiosolfato) e le conseguenti percentuali di saturazione. Nella parte sottostante la tabella sono riportati gli istogrammi relativi alla nuova situazione dell’Ossigeno disciolto e del % di saturazione.
- il foglio di lavoro nitrati-fosfati-cromatografia (QUADRO RISULTATI 3) riporta tutti i risultati ottenuti con l’analisi cromatografica dei campioni. I dati della colonna Fosfati espressi come mg/l di P (Fosforo) sono ottenuti moltiplicando di dati della colonna Fosfati espressi come mg/l di PO4 per 0,33, la frazione di massa del Fosforo P nella massa del Fosfato PO4. Con i dati espressi come mg/L di P (Azoto) si può calcolare per ogni campione il Livello di Inquinamento da Macrodescrittore;
- il foglio di lavoro nitrati-N (QUADRO RISULTATI 4) riporta tutti i risultati dei Nitrati, espressi sia come mg/L di NO3 (Nitrato), che come mg/L di N (Azoto). Con i dati espressi come mg/L di N (Azoto) si può calcolare per ogni campione il Livello di Inquinamento da Macrodescrittore.
Il ritorno all’antico
Più di 20 anni di indagini sulle acque di Mincio ci avevano regalato una certezza: la grande differenza di qualità tra le acque in arrivo dal Garda, monitorate nel bacino della diga di Salionze (stazione MO1), e le acque del Mincio dopo che si erano miscelate con i reflui del depuratore del Garda, cento metri a valle dell’immissione di questi ultimi nel fiume (stazione MO2); differenze rilevantissime nei valori di
concentrazione di Escherichia coli, di nitrati e in particolare di fosfati. Nelle indagini degli ultimi anni questa differenza si era molto ridimensionata.
I risultati del 28 aprile mostrano un ritorno all’antico, vale a dire uno scarto rilevante tra la qualità delle acque monitorate nelle due stazioni, evidenziato sia dall’analisi batteriologica, che da quella chimica relativa ai Nitrati e ai Fosfati.
Nitrati e Fosfati: confrontabilità dei dati forniti dai kit in campo con quelli forniti dall’analisi cromatografica
Nonostante le affermazioni rassicuranti dei responsabili del Progetto GLOBE e dalla ditta produttrice dei kit sull’attendibilità dei dati ottenuti con l’uso del kit Nitrati e del Kit Fosfati Totali, i risultati sperimentali ottenuti negli anni dal PM sembrano dimostrare che i due kit della ditta Hach forniscono dati
sottodimensionati rispetto a quelli “veri”.
Se ne è avuta una ulteriore prova con il monitoraggio del 28 aprile scorso.
A questo scopo tutti i 18 campioni provenienti dalle 6 stazioni sono stati analizzati, dalle Classi Quarte di Chimica del Fermi, al cromatografo per il controllo delle concentrazioni dei Nitrati e dei Fosfati.
Il cromatografo fornisce le concentrazioni dei Fosfati come mg/L di PO4 e la concentrazione dei Nitrati
come mg/l di NO3.
I Protocolli del progetto GREEN, adottato per le analisi in campo, esprimono la concentrazione dei Fosfati come mg/l di PO4-P, vale a dire come mg/L di Fosforo (P), e la concentrazione dei Nitrati nello stesso modo dell’analisi cromatografica.
Come detto, per rendere confrontabili i dati delle concentrazioni dei Fosfati ottenuti col cromatografo con quelli ottenuti sul campo con i kit, i primi sono stati moltiplicati per la frazione di massa del Fosforo P nei Fosfati (PO4) corrispondente a P/PO4 = 0,33. In pratica i valori sono stati divisi per 3. La conversione è riportata nel foglio di lavoro nitrati-fosfati-cromatografia.
SPAZIO PER FOTO
Il Mincio a Rivalta (28.04.2017) (foto Xxxxxx Xxxxxxx)
Valutazione dei risultati
L’Indice di Qualità dell’Acqua (WQI)secondo il GREEN
Tradizionalmente la valutazione dei risultati del Progetto Mincio si è basata sulla metodologia GREEN, vale a dire sulla determinazione dell’Indice di Qualità dell’Acqua (Water Quality Index, WQI) per ogni stazione. L’Indice di Qualità viene desunto dai valori medi dei parametri rilevati, successivamente normalizzati. Il procedimento è semplice, il giudizio di qualità viene espresso da un valore tra 0 e 100. La collocazione del valore in uno dei 5 intervalli numerici permette di esprimere un giudizio di Eccellente, Buono, Medio, Cattivo, Molto Cattivo e di attribuirgli un colore corrispondente. La determinazione del WQI è descritta in dettaglio alla pagina xxxx://xxx.xxxxxxxxxx.xx/xxxxxxxxx.xxx
Allo scopo servono i 9 parametri prescritti dal protocollo. Nel caso in cui alcuni parametri non vengano determinati se ne può utilizzare, con le dovute cautele, una versione modificata, introducendo delle approssimazioni e ricalibrando il peso dei singoli parametri.
Con le varianti apportate nelle analisi 2017 rispetto al protocollo originale, per calcolare il WQI occorre introdurre le seguenti approssimazioni:
- considerare per tutte le stazioni uguale a zero il DeltaT, vale a dire la differenza di temperatura dell’acqua tra la stazione e un chilometro a monte;
- attribuire un valore arbitrario ai dati mancanti di BOD5, desunto dai dati storici della stazione
- equiparare i dati quelli dei Solidi Disciolti, desunti dai valori di conducibilità, a quelli dei Solidi Totali, che non sono stati determinati. Questa è forse l’approssimazione più forzata, alla luce dei valori di scarsissima trasparenza rilevati in alcune stazioni, dovuta a solidi sospesi, di cui quindi non si tiene conto.
Un’ultima annotazione: il WQI ha il pregio delle chiarezza, ma presenta un elemento di debolezza
intrinseca: tende a smorzare l’influenza dei valori estremi. E’ capitato in più di una occasione che il WQI risultasse sufficiente o addirittura buono in presenza di un valore altissimo di nitrati o fosfati o Escherichia coli.
In base a quanto affermato in precedenza si riporta di seguito il Quadro Generale Dati modificato da utilizzare per il calcolo del WQI.
La qualità dell’acqua secondo la Legislazione Nazionale in vigore dal 1999 al 2006: Decreto Legislativo
n. 152 dell’11 maggio 1999
Il D.L. 152 del 1999 riordina e rivoluziona tutta la materia legislativa precedente, propone una gestione integrata dei corpi idrici, inquadrandola in una visione ecologica. Una versione sintetica, ma rigorosa del Decreto è presente nel volume Progetto PO: Azioni,monitoraggio chimico/batteriologico dei fiumi per uno sviluppo sostenibile a cura di X. Xxxxx, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio (2003), redatto a suo tempo col contributo di molti docenti di Labter-Crea e ancora in distribuzione.
Per determinare lo Stato di Qualità Ambientale delle acque superficiali il decreto impone la determinazione dello Stato Ecologico, da combinare con lo Stato Chimico. Per pervenire al calcolo dello Stato Ecologico, tra i parametri base da determinare(essenzialmente chimici con l’aggiunta di Escherichia coli) il legislatore individua 7 Macrodescrittori con i quali viene calcolato il cosiddetto LIM, il Livello di Inquinamento da Macrodescrittori. Il LIM viene espresso da un valore, che viene confrontato con i valori delimitanti i 5 intervalli corrispondenti ad altrettanti livelli: dal primo livello, il migliore, al quinto, il peggiore. La valutazione dello Stato Ecologico viene effettuata incrociando il valore del LIM con il valore dell’IBE, l’Indice Biotico Esteso, ottenuto mediante ricerca dei macroinvertebrati delle acque.
Definito lo Stato Ecologico, si passa alla determinazione dello Stato Chimico con l’analisi di un composti inorganici e organici. Dall’incrocio tra Stato Ecologico e Stato Chimico si ricava lo Stato Ambientale.
Le difficoltà analitiche legate alla determinazione di microinquinanti e sostanze pericolose hanno sempre precluso la determinazione dello Stato Ambientale alle scuole superiori partecipanti Progetto Mincio.
Tuttavia, in qualche anno si è proceduto al calcolo del LIM e poi dello Stato Ecologico limitatamente alle stazioni per le quali altre scuole di Labter-Crea realizzavano la ricerca dei macroinvertebrati.
Il LIM può essere utile per avere un’idea della situazione relativa al singolo parametro o della stazione. In quest’ultimo caso la determinazione del LIM richiede la modifica della Tabella Ministeriale, visto che dei 7 macrodescrittori richiesti nell’ambito del Progetto Mincio se ne determinano 5.
Tabella 7 (Modificata) – Livello di inquinamento espresso da 5 macrodescrittori
Parametro | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 4 | Livello 5 |
100-OD (% sat.) (*) | 10 | 20 | 30 | 50 | > 50 |
BOD5 (O2 mg/L) | <2,5 | 4 | 8 | 15 | >15 |
NO3 (N mg/L) | <0,30 | 1,5 | 5 | 10 | >10 |
Fosforo totale (P mg/L) | <0,07 | 0,15 | 0,30 | 0,6 | >0,6 |
Escherichia coli (UFC/100 mL) | <100 | 1.000 | 5.000 | 20.000 | >20.000 |
Punteggio da attribuire per ogni parametro analizzato (75° percentile del periodo di rilevamento) | 80 | 40 | 20 | 10 | 5 |
LIVELLO DI INQUINAMENTO DAI MACRODESCRITTORI | 000- 000 | 000 – 315 | 100 – 195 | 50 – 95 | <50 |
Per usare i dati delle analisi nella Tabella dei macrodescrittori occorre:
Sottrarre i valori di O2 Sat% da 100 e farne i valori assoluti
Esprimere i Nitrati come N e non come NO3, dividendo i valori ottenuti per 4,3
La qualità dell’acqua secondo la Legislazione Nazionale in vigore dal 2006
Nel 2000 la Commissione Europea emana la Direttiva 2000/60, che viene recepita dalla legislazione italiana nel 2006 con X.Xxx. 152/2006. La direttiva europea “introduce un sistema innovativo di classificazione della qualità delle acque. Per la classificazione di un corpo idrico si devono valutare due indici: lo Stato Chimico e lo Stato Ecologico. Il concetto di Stato Ecologico viene modificato, andando ad assumere un significato più ampio, rispetto alla precedente normativa: vengono elencati, per le varie tipologie di acque superficiali, gli “elementi qualitativi per la classificazione dello stato ecologico”; vengono date “definizioni normative per la classificazione dello stato ecologico elevato, buono e sufficiente” per ogni elemento di qualità; vengono privilegiati gli elementi biologici; vengono introdotti gli elementi idromorfologici. L'Indice Biotico Esteso IBE, unico parametro di valutazione biologica previsto dal D. Lgs. 152/99 per i corsi d’acqua, viene sostituito dagli Elementi di Qualità Biologici o EQB.”
L'insieme delle nuove modalità e dei nuovi criteri tecnici di classificazione è raccolto nel D.M. 260/2010. La dominanza della parte biologica è evidente dal momento che è sufficiente che uno solo degli EQB
monitorati in un corpo idrico sia classificato cattivo per decretare lo Stato Ecologico Cattivo. Di contro, gli elementi di qualità a sostegno non possono far scendere il giudizio dello stato ecologico al di sotto dello stato Sufficiente, lasciando che siano solo le comunità degli ecosistemi a esprimere le valutazioni peggiori. Gli elementi idromorfologici rivestono un ruolo particolare: sono decisivi nel confermare lo Stato Ecologico Elevato ma, in caso di valutazioni inferiori degli altri elementi di qualità, sono usati solamente come strumento di analisi delle eventuali alterazioni”. (estratto da Rapporto Acque Treviso 2013 ARPAV).
Rispetto alla legislazione precedente viene mantenuto il calcolo del LIM, a cui però viene data la desinenza eco, LIMeco, per distinguerlo dal precedente e indicare la preoccupazione per le componenti ecologiche dei sistemi acquatici. Il LIMeco si costruisce in base a 4 macrodescrittori: ossigeno % di saturazione, ammoniaca, nitrati e fosforo totale, in pratica quelli che segnalano processi eutrofici in atto.
Il LIMeco mantiene i 5 livelli, che sono stati resi un po’ più severi gli intervalli di concentrazione per nitrati e fosforo; sono stati modificati però i punteggi, da 1 per il livello migliore a 0 (zero) per quello peggiore.
Si faccia attenzione all’unità di misura della concentrazione del Fosforo, che ora viene espressa in µg/L (microgrammi/litro); per esprimere la concentrazione in mg/L basta dividere per 1000 il dato espresso in microgrammi/litro).
Come detto in precedenza tra i parametri determinati nell’ambito del PM non c’è l’ammoniaca. E si vuole utilizzare il livello di inquinamento da descrittori LIMeco occorre modificare la Tabella
LA SITUAZIONE DEI SINGOLI PARAMETRI
Ossigeno Disciolto e % di Saturazione
Come detto in precedenza, secondo i dati raccolti in campo la concentrazione di O2 si assesta a livelli di criticità su tutto il corso del Mincio. Secondo la Tabella Livello di Inquinamento da Macrodescrittori (LIM) del Decreto Legislativo n. 152 dell’11 maggio 1999 (Allegato n. 10), tutte le stazioni si collocherebbero al Livello di Inquinamento 4, immediatamente prima del livello peggiore.
Con la conversione derivante dal controllo sul titolo di Tiosolfato, la concentrazione di O2 risulterebbe invece accettabile, con le stazioni MO1, MO2 e GO a LIM 1 (il migliore) e le stazioni RO1 e RO a LIM 2.
Nei prossimi mesi un operatore Labter-Crea si recherà presso i Laboratori dell’ARPA Lombardia di Mantova per effettuare prove di analisi dell’Ossigeno disciolto condotte in parallelo mediante kit e mediante sonda, al fine di risalire alle cause degli eventuali scarti tra i dati ottenuti con lo strumento e quelli con il kit.
BOD5 (Domanda Biochimica di Ossigeno a 5 giorni)
Complessivamente non molto significativi sono risultati i valori del BOD5, che per le stazioni RO, GL e SU non è stato determinato per un disguido tecnico.
Escherichia coli
La concentrazione di questo parametro riflette la segmentazione idraulica del Mincio. Nell’Alto Mincio in pratica nel bacino della diga di Salionze il livello dell’E. coli sembra rientrare nella fisiologia del fiume. Lo scarico del Depuratore di Peschiera determina un innalzamento sensibile di tale parametro, portandolo ad un valore di 1.200 UFC/100 mL, che, come ci ricorda la Prof.ssa Xxxxxx Xxxxxxx del Fermi, supera anche se non di molto il limite per le acque interne, fissato sulle 1.000 UFC (Unità Formanti Colonie)/100 mL. Il valore ritorna a livelli fisiologici nella stazione di Goito per balzare a 6.000 nella stazione RO1, posizionata 200 m a valle della immissione in in Mincio del canale Goldone, i cui riflessi sono ancora pesanti nella stazione RO, localizzata in corrispondenza del Centro Parco di Rivalta.
A Governolo (stazione SU) il Mincio recupera una condizione fisiologica accettabile, grazie al miscelamento delle acque del fiume transitate nel Laghi e in Vallazza con quelle del Diversivo.
Secondo la Tabella Livello di Inquinamento da Macrodescrittori nessuna stazione si colloca al Livello 1 (il migliore). Le stazioni MO1, GO e Su si collocano al Livello 2, le stazioni MO2 e RO al livello 3 e la stazione RO1 al livello 4.
3
NO - (Nitrati)
Come detto il parametro Nitrati è stato testato in campo con i kit della Hach e successivamente verificato nel Laboratori di Chimica con l’HPLC.
Per esprimere una valutazione sulla qualità delle acque relative alla concentrazione dei Nitrati occorre procedere per stadi, utilizzando il foglio di lavoro nitrati-N del file Excell allegato.
15 PM 2017 Rapporto sulla Qualità delle Acque di Mincio e Xxxxxxx
Studenti della Scuola Media di Roncoferraro in azione nella stazione Sua Governolo (28.04.2017) (foto Xxxxx Xxxxxxxxx)
Stadio 1. Esame dei dati ottenuti nelle varie stazioni sul campo con i Kit della Hach; le concentrazioni sono espresse come mg/L di NO3 (colonna F)
Si nota quanto segue:
- la concentrazione tutto sommato bassa all’interno della diga di Salionze (stazione MO1) diventa tre- quattro volte maggiore nella stazione MO2, per il contributo dei reflui del depuratore di Peschiera immessi 100 m a monte;
- anche a Goito (stazione GO) le acque risultano ricche di Nitrati, mediamente ancora più di quanto risultino quelle della stazione precedente, il che non trova una spiegazione plausibile se non nell’immissione di reflui a monte di tale stazione;
- come da attese, risulta elevata la concentrazione di NO3 delle acque della stazione RO1, 200 m a valle
dell’immissione in Mincio del Goldone , che condiziona anche la qualità della acque del Mincio all’altezza di Rivalta (stazione RO);
- infine decisamente basso è il dato rilevato a Governolo (stazione SU).
Stadio 2. Esame dei dati ottenuti nelle varie stazioni sul campo con i Kit della Hach; le concentrazioni sono espresse come mg/L di NO3-N, vale a dire di azoto (colonna G); sotto questa forma infatti li valuta la Legislazione Italiana
I dati della seconda colonna sono stati ottenuti moltiplicando quelli della prima per il fattore di conversione 0,23, equivalente alla frazione della massa di Azoto (N) nella massa del Nitrato (NO3).
Espressi in questo modo, i dati diventano utili per una valutazione che si può fare ricorrendo alla Tabella del Livello di Inquinamento da Macrodescrittori (Allegato n. 10).
La stazione MO1 si colloca al Livello 1 (ottimo), la stazione MO2 al Livello 2 (buono), così come le stazioni GO (Goito), GL (Goldone) e RO (Rivalta); ottimo infine il livello della stazione SU (Governolo).
Stadio 3. Esame dei dati ottenuti con cromatografia HPLC e confronto con quelli ottenuti con i kit sul campo
; le concentrazioni sono espresse come mg/L di NO3 nelle colonna H e F rispettivamente
Balza subito agli occhi il fatto che i valori di concentrazione ottenuti mediante esame cromatografico sono sensibilmente maggiori, fino a 11 volte, rispetto a quelli ottenuti con i kit sul campo, espressi nello stesso modo. La situazione risulta dunque peggiore per tutte le stazioni. Poiché i dati ottenuti con HPLC sono da considerare ben più attendibili di quelli ottenuti con i kit, da un lato si conferma che l’esame col kit fornisce valori sottostimati del parametro NO3, dall’altro viene in parte riscritta la graduatoria relativa delle singole stazioni. La stazione più compromessa risulta MO2 (i 40 mg/L registrati al secondo campionamento o i 29 mg/L registrati di media in questa stazione, rappresentano valori molto significativi; tra i 14 e i 13 mg/L seguono le stazioni RO1 (200 ma a valle dell’immissione del Goldone) , RO (Rivalta) e SU (Governolo).
Infine, la stazione meno inquinata risulta essere GO (Goito).
Per avere un’idea della gravità delle singole situazioni, occorre fare un ultimo piccolo sforzo.
Stadio 4. Livello di Inquinamento da Macrodescrittori, calcolato dai dati ottenuti con cromatografia HPLC In analogia a quanto fatto allo Stadio 2, occorre esprimere i valori di concentrazione come mg/L di NO3-N, vale a dire di azoto (colonna I)
Con 6,5 mg/L di NO3-N, la stazione MO2 si colloca a LIM 4, tutte le altre si collocano a Livello 3. Dunque, nella mattinata del 28 aprile tutto il corso del Mincio è risultato caratterizzato da un alto valore di tale
inquinante, che, come è noto, è uno dei fattori determinanti l’eutrofizzazione dei corsi d’acqua.
Studenti della Scuola Media di Roncoferraro in azione nella stazione SU a Governolo (28.04.2017) (foto Xxxxx Xxxxxxxxx)
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Fosfati (PO 3-) espressi come P (Fosforo)
Sia il Protocollo GREEN che la legislazione Italiana esprimono la concentrazione dei Fosfati presenti nelle acque come PO4-P, vale a dire come massa di Fosforo.
Per le considerazioni riportate di seguito si faccia riferimento al foglio di lavoro nitrati-fosfati- cromatografia del file di Excell allegato.
Come per i Nitrati, anche per i Fosfati i dati forniti dall’esame cromatografico sono superiori, a volte sensibilmente, rispetto a quelli forniti dai kit. L’unica eccezione è costituita dalla stazione MO1, dove il dato ottenuto dal kit risulta maggiore del dato strumentale. L’uso della Tabella Livelli di Inquinamento da Macrodescrittori ci aiuta a valutare le singole situazioni. Secondo i dati forniti dal cromatografo, nella mattinata del 28 aprile l’inquinamento da Fosforo è risultato molto pesante. Infatti, ad eccezione della stazione MO1, nella quale l’inquinamento da Fosforo si colloca al livello 3, in tutte le altre stazioni esso supera anche abbondantemente il limite del livello 5 (il peggiore) posto a 0,6 mg/L di P (Fosforo). Con 4,6 mg/L di P (circa 8 volte il limite di concentrazione oltre il quale si è nel livello peggiore), la stazione RO1 veste la maglia nera, seguita dalle stazioni situate a Goito, Rivalta e Governolo con valori di poco inferiori o superiori ai 3,5 mg/l. Chiude la classifica la stazione MO2 a valle del Depuratore del Garda.
pH
Il parametro oscilla in un intervallo di valori da 7, 2 a 8,7 tradizionalmente registrati nel fiume, con un picco a 9,0 nella stazione MO1.
Temperatura dell’acqua
Tra 13,7°C e 15,2°C l’intervallo di oscillazione della temperatura, espressione della stagionalità intermedia .
DeltaT (differenza tra la temperatura dell’acqua della stazione e quella ad un km a monte)
Per i tempi ridotti della permanenza in campo, questo parametro non è stato determinato in alcuna stazione, ad eccezione di GO.
Conducibilità
Il foglio pm2017-risultati del file Excell mostra due colonne contenenti valori di conducibilità. I valori della prima colonna, recante l’intestazione COND 1, relativi al primo campione di ogni stazione, sono stati ottenuti il giorno 2 maggio. Le misurazioni però sono state invalidate, perché effettuate sui campioni di acqua appena estratti dal frigorifero, che pertanto si trovavano ad una temperatura di 4°C e non a 20°C, come recita il protocollo convenzionale del parametro. Si è deciso di registrarli perché documentano una attività effettuata e perché consentono di fare un considerazione utile. Le misurazioni di conducibilità sui campioni a temperatura di circa 20° C sono state effettuate il 12 maggio, due ore dopo l’estrazione degli
stessi dal frigorifero e la permanenza a temperatura ambiente. I corrispondenti valori sono riportati nella colonna COND2. Se per ogni stazione si confrontano i valori del primo campione ottenuti rispettivamente a 5° e a 20°C circa, si nota come la conducibilità sia parametro dipendente fortemente dalla temperatura. Si nota infine che le stazioni dove si sono rilevati i maggiori valori di Nitrati e Fosfati sono anche quelle che registrano i maggiori valori di conducibilità. In ogni caso i valori di conducibilità si mantengono nel solco dei valori storici registrati nel fiume.
Solidi Disciolti
I valori di concentrazione dei Solidi Disciolti non sono stati misurati, ma stati ottenuti moltiplicando per 0,67 (fattore convenzionale) i valori di conducibilità.
Torbidità
Il tradizionale profilo di trasparenza delle acque è sostanzialmente mantenuto, con un peggioramento però per quanto riguarda le stazioni RO1 (200 m a valle dell’immissione in Mincio del Glodone), dove 10 cm di trasparenza costituiscono una condizione poco vivibile per molte specie di pesci, RO (Rivalta), dove 50 cm di trasparenza sono il prezzo pagato all’immissione delle acque del Goldone a monte e, soprattutto, la stazione SU a Governolo, dove 20 cm di trasparenza rappresentano un record negativo nella serie storica dei dati della stazione.
Le piogge cadute nei giorni precedenti il monitoraggio hanno probabilmente dilavato i terreni, portato materiale al fiume e causato il peggioramento della trasparenza dell’acqua. Sul fenomeno non si possono però escludere contributi antropici, catalizzati dall’azione diluente dell’acqua piovana.
LA SITUAZIONE NELLE SINGOLE STAZIONI SECONDO IL PROTOCOLLO GREEN E SECONDO LA LEGISLAZIONE ATTUALE
(IN COSTRUZIONE)
CONCLUSIONI
(IN COSTRUZIONE)